MINISTERO DELL’ISTRZIONE, DELL’UNIVERSITA’e della … · amp l ien tod ’ f r v 2.. pprr...

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MINISTERO DELL’ISTRZIONE, DELL’UNIVERSITA’e della RICERCA L L i i c c e e o o A A r r t t i i s s t t i i c c o o S S t t a a t t a a l l e e F F e e l l i i c c e e F F A A C C C C I I O O - - C C a a s s t t e e l l l l a a m m o o n n t t e e - - ( ( T T O O ) ) P P P T T T O O O F F F 2 2 2 0 0 0 1 1 1 6 6 6 / / / 2 2 2 0 0 0 1 1 1 9 9 9 Piano Triennale dell’Offerta Formativa Ex art. 1, comma 14, legge N. 107/2015 Approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del …

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MINISTERO DELL’ISTRZIONE, DELL’UNIVERSITA’e della RICERCA

LLiicceeoo AArrttiissttiiccoo SSttaattaallee

““FFeelliiccee FFAACCCCIIOO””

-- CCaasstteellllaammoonnttee -- ((TTOO))

PPPTTTOOOFFF 222000111666///222000111999

Piano Triennale dell’Offerta Formativa

Ex art. 1, comma 14, legge N. 107/2015

Approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del …

PPrreemmeessssaa

11.. iill ppooff ttrriieennnnaallee

11..11.. ffiinnaalliittàà

11..22.. pprriinncciippii

11..33.. llaa nnoossttrraa rreeaallttàà

11..44.. iill pprrooggeettttoo eedduuccaattiivvoo

11..55.. ggllii iinnddiirriizzzzii ddii ssttuuddiioo

11..66.. pprrooggeettttii iinntteeggrraazziioonnee

11..77.. rraappppoorrttii ttrraa ssccuuoollaa ee ssttuuddeennttii

11..88.. aammpplliiaammeennttoo ddeellll’’ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa

22.. pprriioorriittàà ttrraagguuaarrddii eedd oobbiieettttiivvii

33.. pprrooppoossttee ee ppaarreerrii pprroovveenniieennttii ddaa tteerrrriittoorriioo ee uutteennzzaa

44.. ppiiaannoo ddii mmiigglliioorraammeennttoo

55.. sscceellttee oorrggaanniizzzzaattiivvee ee ggeessttiioonnaallii

55..11.. ffiigguurree oorrggaanniizzzzaattiivvee

55..22.. aalltteerrnnaannzzaa ssccuuoollaa llaavvoorroo

55..33.. aazziioonnii ccooeerreennttii ccoonn iill ppiiaannoo nnaazziioonnaallee ssccuuoollaa ddiiggiittaallee

5.4. ppiiaannoo ffoorrmmaazziioonnee iinnsseeggnnaannttii ffaabbbbiissooggnnoo ddii ppeerrssoonnaallee

66.. FFAABBBBIISSOOGGNNOO DDII PPEERRSSOONNAALLEE

66..11.. oorrggaanniiccoo ddii ppootteennzziiaammeennttoo rriicchhiieessttoo ee uuttiilliizzzzaattoo

IIINNNDDDIIICCCEEE

- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo al Liceo

Artistico Statale “Felice Faccio” di Castellamonte, è elaborato ai sensi di

quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma

del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino

delle disposizioni legislative vigenti”;

- il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi

per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione

definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 3807/A6

del 9/10/2015;

- il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella

seduta del 25 Maggio 2016

- il piano è stato approvato in sostituzione del consiglio d’istituto dal

commissario Straordinario pro tempore nella seduta del _______ ;

-

- il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

* * *

PPPRRREEEMMMEEESSSSSSAAA

11..11 FFIINNAALLIITTAA’’

Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) divenuto triennale (PTOF) è “il

documento che costituisce l’identità culturale e progettuale” del Liceo

Artistico Statale “Felice Faccio” di Castellamonte (TO).

Si propone come documento utile a stimolare in tutte le componenti della

scuola una riflessione che porti a scelte e percorsi autonomi, anche

personalizzati, non tralasciando le diverse strategie di insegnamento.

Pur nella molteplicità degli indirizzi di studio e delle azioni didattiche,

l’intero PTOF si caratterizza come progetto unitario ed integrato, elaborato

pensando alle esigenze dell’utenza e del territorio, con l’intento di formare

persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente

all’interno della società.

Prioritariamente il POF triennale è incentrato su :

vita ed attività del Liceo

modalità organizzative e funzionamento della comunità scolastica

attività didattica e progettazione curricolare/extracurricolare/educativa

utili al successo formativo

orientamento alle scelte per il completamento dell’istruzione

quinquennale e per il successivo percorso formativo o lavorativo

e intende:

educare alla salute, alla cittadinanza e alla solidarietà, orientando gli

allievi a scelte consapevoli, costruttive e democratiche

valorizzare le potenzialità degli allievi favorendone il successo formativo

garantire il diritto all'educazione, integrazione e istruzione di tutti gli

studenti, senza alcuna forma di discriminazione

potenziare la valenza educativa delle discipline

valorizzare le competenze specifiche per la cittadinanza, in particolare la

capacità di progettare, collaborare, comunicare anche in forma digitale,

agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, acquisire e

interpretare l’informazione, individuare collegamenti e relazioni

favorire una lettura critica della società contemporanea nella sua

continuità rispetto al passato

sviluppare la curiosità intellettuale e la motivazione all’apprendimento, la

creatività e la progettualità per la valorizzazione del patrimonio artistico e

architettonico del territorio, dalla dimensione locale a quella

internazionale

promuovere lo sviluppo armonico della persona attraverso la pratica

sportiva

arricchire l’offerta formativa in funzione delle esigenze di una società in

evoluzione

111... IIILLL PPPOOOFFF TTTRRRIIIEEENNNNNNAAALLLEEE

11..22 PPRRIINNCCIIPPII

La vita della scuola si fonda sui seguenti valori condivisi:

centralità dello studente, delle sue esigenze formative e dei suoi ritmi

di apprendimento

libertà di insegnamento, in riferimento alle finalità generali e specifiche

del servizio educativo

responsabilità condivisa, centrata sulle competenze relazionali

trasparenza dei processi educativi e della valutazione secondo

indicatori oggettivi

attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo interventi sulle

parità di genere, prevenzione della violenza e della discriminazione

uso di modalità di insegnamento e comunicazione flessibili e adeguati agli

studenti con disabilità

valorizzazione della ricerca per l’innovazione didattica per la crescita

professionale dei docenti e degli ATA

Fanno parte del POF triennale:

Atto di indirizzo

RAV

Piano di miglioramento

Piano annuale per l’inclusività

Regolamento di Istituto

Regolamento di disciplina

Regolamento viaggi di istruzione

Studio demografico ed economico del territorio

11..33 LLAA NNOOSSTTRRAA RREEAALLTTAA’’

- IL TERRITORIO -

Castellamonte è una cittadina del Canavese, nota per la produzione di

ceramiche artigianali ed artistiche. La sua altitudine è di m. 345 e dista da

Torino, suo capoluogo di provincia, all’incirca Km. 38. Questo Comune ha una

popolazione di quasi 9.000 abitanti, distribuiti fra il capoluogo e le sue otto

frazioni. In accordo con la sua fisionomia di borgo medioevale, Castellamonte

si sviluppa a semicerchio intorno a un colle, ove sorgono le rovine del

Castello dei Conti San Martino, probabili discendenti di Re Arduino.

Anticamente il maniero era circondato da una cinta muraria provvista di sette

porte. Oggi, invece, restano originali solo alcuni tratti delle mura e la porta

di accesso al cortile, mentre le due grandi costruzioni che si innalzano in cima

al colle e che sono ancora oggi abitate, risalgono ad epoche più recenti e

sono state restaurate. Risale al 1842 l’avvio dei lavori di costruzione della

Chiesa Parrocchiale, affidati all’architetto Alessandro Antonelli, famoso per

la Mole di Torino e la cupola di S. Gaudenzio a Novara, col compito di

progettare una struttura che doveva coprire un’area di poco inferiore a

quella di S. Pietro a Roma. Del progetto iniziale rimangono le mura esterne

realizzate con pietre provenienti dal torrente Orco alternate a mattoni rossi.

Le suddette mura, per la loro forma circolare, sono conosciute con il nome di

Rotonda Antonelliana ed ogni anno costituiscono il suggestivo scenario della

Mostra della Ceramica e di altre manifestazioni.

La Chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, fu realizzata nel

1875 dall’architetto Formento; nella Piazza principale della Chiesa si erge il

campanile romanico del XII sec. che nel 1762 è stato sopraelevato in stile

barocco per realizzare una cella campanaria.

Altri due esempi di architettura barocca sono le chiese di San Bernardo e di

San Rocco, quest’ultima risalente al 1769 e recentemente restaurata sulla

facciata ove vanta di pregevoli decorazioni in cotto. La Chiesa di San

Bernardo, protettore dei pellegrini, fu rifatta a metà del XVIII sec. su

un’altra preesistente, dedicata alla Madonna di Loreto, in stile barocco, con

un’edicola affrescata, e sovrastata da un finestrone sulla facciata.

Nel centro della città sono presenti due palazzi gentilizi: quello dei Conti di

Castellamonte, risalente al XVI sec., caratterizzato da archi e logge, e il

palazzo dei Conti Botton, interamente ricostruito nel XVIII sec. e sede del

Comune dal 1854 al 1990. Attualmente esso ospita la bellissima " Raccolta

Civica di Terra Rossa ", un vero e proprio museo della ceramica. Il Palazzo dei

Conti di Castellamonte, che è un fabbricato rurale che si affaccia su Piazza

Marconi, fu di proprietà dei Conti Aimone di Castellamonte e venduto ai Conti

di San Martino Castelnuovo nel 1611.

Diventato poi di proprietà dei Conti Ricardi di Netro nel 1950, in seguito

all’estinzione del ramo dei San Martino Castelnuovo, l’edificio fu infine

alienato nel 1978. Dal punto di vista storico -architettonico, il palazzo deve

essere considerato come il migliore di Castellamonte. (Giuseppe Perotti,

Castellamonte ieri )

--- IIIDDDEEENNNTTTIIITTTAAA’’’ CCCOOOLLLLLLOOOCCCAAAZZZIIIOOONNNEEE EEE PPPLLLEEESSSSSSIII ---

PPPrrrooogggeeettttttooo dddeeellllll’’’IIIssstttiiitttuuuzzziiiooonnneee ssscccooolllaaassstttiiicccaaa

--- IIISSSTTTIIITTTUUUTTTOOO OOOMMMNNNIIICCCOOOMMMPPPRRREEENNNSSSIIIVVVOOO –

CCooddiiccee IIssttiittuuttoo:: TOSD010002

DDiirriiggeennttee ssccoollaassttiiccoo

Prof. Ennio RUTIGLIANO

e-mail: [email protected]

OOrrddiinnee ddii ssccuuoollaa::

ISTITUTO SECONDARIO DI SECONDO GRADO

ISTRUZIONE ARTISTICA

TTiippoollooggiiaa::

LICEO ARTISTICO STATALE

SSScccuuuooolllaaa MMMeeedddiiiaaa SSStttaaatttaaallleee

“““OOOLLLIIIVVVEEETTTTTTIII””” DDDIII AAAGGGLLLIIIEEE’’’

SSScccuuuooolllaaa MMMeeedddiiiaaa SSStttaaatttaaallleee

DDDIII CCCAAASSSTTTEEELLLLLLAAAMMMOOONNNTTTEEE

LLL... AAA... SSS... FFFeeellliiiccceee FFFAAACCCCCCIIIOOO

DDDIII CCCAAASSSTTTEEELLLLLLAAAMMMOOONNNTTTEEE

IInnddiirriizzzzoo sseeddee

Via PULLINO n. 24

10081 – CASTELLAMONTE – TORINO -

TTeelleeffoonnoo

0124/515432

ssiittoo iinntteerrnneett

www.liceofaccio.it

EE MMAAIILL

[email protected]

--------------------------------------------------------------------------------

IInnddiirriizzzzoo SSuuccccuurrssaallee::

Via Trabucco 5

10081 – CASTELLAMNTE - TORINO -

TTeelleeffoonnoo

0124/515406

--------------------------------------------------------------------------------

OOrraarriioo uuffffiiccii ddii sseeggrreetteerriiaa::

didattica

ricevimento Pubblico Esterno:

martedì e venerdì 15 – 17

mercoledì e giovedì 10 – 11

Ricevimento Alunni:

tutti i giorni – durante l’intervallo 10.35 – 10.45

tutti i giorni dopo la fine delle lezioni

Personale

ricevimento Pubblico Esterno:

Lunedì e giovedì 15 – 17

Martedì, mercoledì e venerdì – 10 – 11

Ricevimento docenti

Tutti i giorni

-- DATI RELATIVI ALL’ANNO IN CORSO 2015 / 2016 -

LLiicceeoo AArrttiissttiiccoo SSttaattaallee

CCllaassssii lliicceeaallii 2211

AAlllliieevvii 550000

DDoocceennttii lliicceeoo 5577

SSccuuoollee mmeeddiiee aassssoocciiaattee::

CCaasstteellllaammoonnttee

CCllaassssii 1144

AAlllliieevvii 229988

DDoocceennttii mmeeddiiee 5500

AAgglliièè

CCllaassssii 66

AAlllliieevvii 9944

DDoocceennttii mmeeddiiee 3300

PPEERRSSOONNAALLEE aa..tt..aa..

DDSSGGAA 11

AAssssiisstteennttii aammmmiinniissttrraattiivvii 66

AAssssiisstteennttii tteeccnniiccii 33

CCoollllaabboorraattoorrii ssccoollaassttiiccii 1155

- LLLEEE SSSEEEDDDIII ---

Il Liceo Artistico è articolato in una sede centrale,

composta da due plessi, e una sede staccata,

situata a circa 500 m dalla sede centrale.

-- LLAA SSEEDDEE CCEENNTTRRAALLEE ––

La struttura della sede centrale risale al 1961. Vi si entra dall’ingresso

vetrato in Via Pullino.

dall’atrio, allestito con i lavori degli allievi, si accede al corridoio che

conduce agli uffici e alla dirigenza. Anche qui troviamo numerose

testimonianze del lavoro eseguito presso il Liceo negli ultimi anni.

Sempre dall’atrio d’ingresso è possibile raggiungere al piano superiore, le

aule dedicate alle materie di cultura generale, il laboratorio della chimica e

le aule di discipline plastiche.

tali spazi, inizialmente di pertinenza della scuola media,

hanno visto un cambio di destinazione d’uso, in seguito

all’esigenza di ampliamento del Liceo artistico in funzione

dell’aumento dell’utenza.

Dall’atrio principale si

accede anche all’aula

video – conferenze, operativa anche durante le

lezioni poiché equipaggiata di strumenti e

materiali multimediali quali LIM e

videoproiettore, oltre ad una piccola

biblioteca che raccoglie strumenti per

l’attività didattica.

Di fronte all’accesso agli uffici, troviamo il luminoso corridoio che,

arricchito da sculture e lavori grafico artistici, conduce alla sala docenti,

dove sono esposti numerosi lavori di studenti e opere in ceramica realizzate da

insegnanti e presidi dell’Istituto d’arte.

In fondo al corridoio troviamo la biblioteca: Tale spazio è stato rinnovato

internamente: accanto agli scaffali preesistenti, che accolgono oltre mille

volumi, sono stati aggiunti scaffali a giorno con volumi di rapida

consultazione ed è stato allestito un angolo per il bookcrossing.

Dal primo plesso si accede alla palestra e al secondo plesso, mediante un

percorso coperto predisposto nel cortile.

Il secondo plesso è disposto su 3 piani fuori terra, più seminterrato:

- il piano d’accesso, ovvero piano rialzato, dove troviamo i laboratori

dedicati agli indirizzi di architettura e ambiente, ceramica e le aule di

discipline plastiche che sono anche ubicate al piano terreno.

il primo piano accoglie le aule di progettazione e laboratorio indirizzo design -

articolazione moda, oltre al laboratorio di fotografia e stampa serigrafica.

- al secondo piano sono collocate le spaziose aule di progettazione di

architettura e ambiente e quelle dell’indirizzo grafica, oltre al laboratorio

di discipline grafiche composto da due aule informatiche dotate di

postazioni pc, LIM e video proiettore.

-- LLAA SSEEDDEE SSTTAACCCCAATTAA ––

La succursale, situata in Via Trabucco 5, è disposta su 2 piani – piano terreno

e primo piano –.

- Al piano terreno troviamo alcune aule destinate alle materie curriculari e

un’aula LIM. Nell’atrio e nel corridoio del piano, oltre che nella sala

docenti, sono esposti elaborati degli allievi eseguiti nel corso degli anni.

All’interno della sala docenti troviamo inoltre una piccola biblioteca

costituita di manuali e testi specifici sull’arte.

Gli spazi dedicati alle discipline dell’area artistica, sono attrezzati di appositi

cavalletti per le discipline pittoriche e spaziosi banchi reclinabili per il

disegno tecnico e la progettazione.

Di fronte all’edificio della succursale troviamo la palestra della scuola.

GGllii ssppaazzii eesstteerrnnii::

““iill ggiiaarrddiinnoo ddeellll’’aarrttee””

all’esterno del liceo, troviamo uno spazio verde

appositamente predisposto per la collocazione

di opere scultoree di artisti locali e

internazionali. L’installazione realizza il

progetto “Giardino dell’arte” dedicato al

grande Nicola MILETI (1948 – 2002), storico

curatore della Mostra della Ceramica di

Castellamonte.

Il giardino è così descritto dal critico d’arte

Manuela CUSINO:

“ … uno spazio naturale, pensato quale

dimensione ludico -didattica in cui la fantasia

può dialogare con la prassi ceramica, diventa

luogo privilegiato di incontro tra i contenuti

teorici appresi all’interno dell’edificio

scolastico e le variegate soluzioni scultoree

presentate dagli artisti: progetti e soluzioni

tecniche differenti solleciteranno

interrogativi e discussioni trasformando il

concetto di tempo e di spazio

tradizionalmente riservato alla didattica. (…)

Il giardino dell’Istituto d’Arte di Castellamonte

secondo le moderne direttive dell’architettura

naturale, è intimamente legato all’architettura

interna, in specie all’attività ivi condotta

proponendo una fusione dei due tipi di giardino

tradizionalmente impostisi negli ultimi anni, vale a

dire il giardino utilitario, quello legato alla vita

pratica (funzione didattica) e il giardino

ornamentale (museo di scultura ceramica en-plein-

air).

In relazione all’impianto urbanistico della cittadina,

il giardino dell’arte è anche uno spazio simbolico,

luogo d’incontro tra scuola e territorio urbano, in

una accezione più vasta del concetto di spazio

pubblico inteso quale laboratorio permanente in

continua trasformazione.

Questa doppia anima della proposta del giardino

dell’arte testimonia in modo inequivocabile la

dedicazione dell’intero progetto: fu infatti la figura dello studioso Nicola

Mileti a fare di Castellamonte un centro qualificato di ricerca ed esposizione

della ceramica d’autore. Grazie alla sua attività a partire dagli anni ’70,

affiancata da lungimiranti personalità canavesane, (…)

A partire dall’agosto 2002 per il giardino dell’arte gli artisti hanno

realizzato opere ora più simboliche ora più narrative il cui soggetto tematico è

a volte proprio la figura di Nicola Mileti e la sua attività a favore della

ceramica. Risulta evidente quanto la ricerca iniziata fecondamente produca

frutti nuovi e in divenire. La ricchezza delle soluzioni artistiche presentate

per il giardino dell’arte è metafora della poliedricità dell’attuale linguaggio

ceramico, così come attestano le linee della ricerca artistica contemporanea:

figurazione, astrazione, gestualità, simbolismo, land art, art in Nature,

design… (…)”

L’UTENZA

L’utenza del Liceo artistico Statale “Felice Faccio” si estende prevalentemente

a tutta l’area canavesana e include anche il resto della provincia di Torino,

Vercelli e Aosta. Il Liceo è un polo attrattivo nel territorio anche in virtù del

fatto che, In tutto il Piemonte, costituisce l’unica realtà formativa per l’arte

della ceramica.

LA STORIA

IIIEEERRRIII:::

E’ durante la seduta del 14 marzo 1920

che il Consiglio Comunale di Castellamonte

decide di impiegare il lascito

dell’imprenditore Felice Faccio per aprire

una scuola professionale; con Regio

Decreto 11 maggio 1922 firmato da

Vittorio Emanuele III. L’Istituto Felice

FACCIO viene legalmente istituito.

idealmente, la sua origine si colloca in tempi

più lontani, nella fase di espansione

economica di fine Ottocento. A quell’epoca i

fabbricanti di ceramica avvertono l’esigenza

di istruire le maestranze nei fondamenti

tecnici del mestiere, sia per uno scopo

pratico - funzionale alla produzione, sia per

una finalità umanitaria d’elevazione delle

masse operaie. Su loro iniziativa vengono

aperti, in modo informale e senza regolarità

di funzionamento, corsi di disegno

industriale, plastica e chimica.

La Regia scuola d’Arte di Castellamonte

trova finalmente un proprio delicato

assetto, specialmente sotto la direzione

dello scultore Delfo Paoletti (dal

1934/35), con insegnanti di prestigio come

Leo Ravazzi. La struttura della scuola si

articola in tre corsi con i relativi capi -

officina: falegnami – ebanisti, edili e

ceramisti. Nello stesso periodo viene

creato il corso femminile di taglio cucito e

ricamo.

Un chiaro segnale d’espansione e di

successo si individua nella

partecipazione della scuola alle più

importanti esposizioni nazionali ed

internazionali, con molteplici

riconoscimenti nell’ultimo

quinquennio di pace (1935/40):

Esposizione Internazionale di Buenos

Aires nel 1935;

Esposizione Internazionale di Pizzi e

Merletti a Monaco di Ba90viera nel

1937;

Esposizione Internazionale di San

Paolo del Brasile nello stesso

1937;

VII Triennale di Milano nel 1940.

Nel dopoguerra l'incarico di

direttore è affidato all’artista

scultore ligure Enrico CARMASSI. A

lui va il merito della successiva

evoluzione della locale Scuola

d'Arte in Istituto d'Arte. La reggenza

di CARMASSI si protrae fino al

1967. Va inoltre segnalata

l’inaugurazione, nel 1961, della

nuova sede, in un edificio progettato

dagli architetti Cesare Acrome e

Marcello Mataloni, a cui si

aggiungerà, poco dopo, un secondo

edificio. Nel 1966, a decorrere dal 1

ottobre, viene annessa la Scuola Media, propedeutica all’istruzione artistica,

precedentemente istituita con D.P.R.15 novembre 1963.

Dal 1968 al 1970 l’Istituto è retto prima da Marcello Mataloni, poi da Ugo

Milani.

Con la nascita nel 1971 della nuova sezione dei Disegnatori di Architettura e

Arredamento accanto all’Arte della Ceramica e all’Arte del Tessuto, si apre

un ciclo guidato da Alfeo Ciolli che, partendo dalla radice artigianale, saprà

esprimere un’immagine sempre più innovativa nel campo di una moderna

educazione visiva. Infatti, è da questo momento che la scuola indirizza i suoi

sforzi sia nella direzione di una più accentuata formazione culturale

generale, sia verso la massima valorizzazione di quella metodologia

progettuale che è alla base di ogni disciplina specialistica.

La direzione di Renzo Igne, sviluppando ulteriormente l’assetto già presente,

consente all’Istituto di collocarsi in posizioni di grande prestigio nel

panorama scolastico nazionale, come è dimostrato dalle opere esposte nelle

rassegne più accreditate.

Nel triennio 1991/94 è preside dell’Istituto la prof.ssa Rita Giuliano.

Nel 1995, sotto la direzione del prof. Giuseppe Bertero, l’Istituto vive un

rinnovamento, con l’adesione al Progetto Michelangelo, che permette

l’apertura di una nuova sezione dedicata a “Moda e Costume” il cui piano di

studi anticipa il progetto di riforma della scuola superiore e introduce lo

studio della lingua inglese per tutti i cinque anni del Liceo.

Dall’anno scolastico 1995/96 l’Istituto è retto dal prof. Ennio Rutigliano,

che potenzia in modo decisivo le collaborazioni con il territorio, intrecciando

una fitta rete di rapporti con Enti, Aziende, Istituzioni, mondo

dell’imprenditoria, dell’industria e del design. Nel 2007 l’Istituto

castellamontese raggiunge un importante riconoscimento, ottenendo le

certificazioni di Qualità e di Accreditamento Regionale.

I profondi mutamenti che stanno caratterizzando le società avanzate e le

conseguenti riforme in atto nella scuola vedono il nostro Liceo aderire alla

sperimentazione dell’autonomia, con innovazioni riferibili sia alle esigenze

degli allievi, sia al miglioramento degli strumenti di valutazione.

OOOGGGGGGIII:::

I percorsi di studio del Liceo intendono fornire strumenti culturali e

metodologici utili alla comprensione della realtà di oggi. Gli studenti vengono

aiutati ad acquisire conoscenze, abilità e competenze necessarie

all’inserimento nella vita sociale, ma anche a sviluppare un atteggiamento

razionale e critico e al tempo stesso progettuale e creativo.

Occorre oggi nei Licei Artistici un approccio didattico che contempli una

componente pratica che guardi la realizzazione di creazioni d’arte, anche

attraverso la simulazione dei meccanismi di produzione: un oggetto progettato

e poi realizzato in un liceo artistico deve sempre possedere un equilibrio tra

due componenti fondamentali: funzione e forma; la funzione utilitaria deve

sempre essere accompagnata da una qualità estetica che, con essa, renda

unico l’oggetto.

Obiettivo fondamentale del percorso didattico è dunque la cultura del

progetto, ciò che guida gli studenti nella realizzazione delle proprie idee per

mezzo di schizzi, progetti e modelli. Progettare significa applicare

consapevolmente regole e leggi tecnico-scientifiche; la creatività necessita di

curiosità, disciplina e cultura. A tutto ciò contribuiscono positivamente le

competenze acquisite con le discipline di base (lettere italiane, storia e

geografia, matematica, storia dell’arte, lingua straniera e filosofia) che il

nuovo Liceo Artistico pone in stretta relazione con le discipline di indirizzo.

11..44 IILL PPRROOGGEETTTTOO EEDDUUCCAATTIIVVOO

- TRAGUARDI

Tra i nostri principali traguardi vi sono quello di formare persone in grado di

pensare ed agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società

e quello di strutturare un progetto globale che, attraverso l’autonomia,

coinvolga tutti i soggetti protagonisti del processo di crescita:

- lo studente

sul piano soggettivo, cognitivo, relazionale, spirituale e professionale; visto

non come destinatario di un servizio scolastico ma come individuo capace di

partecipare attivamente alla realizzazione di se stesso, del proprio progetto

di vita e al miglioramento della scuola e della società

- la famiglia

nell’adempimento del suo ruolo, condividendo il patto educativo finalizzato al

raggiungimento della maturità dei ragazzi

- i docenti

nell’esprimere loro professionalità, attivando un processo di apprendimento

continuo, graduale, flessibile, centrato sullo sviluppo di abilità e competenze,

in una continua riflessione sulle pratiche didattiche innovative e coinvolgenti

e di costante ricerca

- il territorio

inteso come contesto ricco di risorse da cogliere e nel quale integrarsi

“facendo rete”, fornendo alti profili culturali e professionali che

favoriscano lo sviluppo

- VALORI E OBIETTIVI

L’azione educativa del Liceo si pone come valore fondante

LA PERSONA COME CENTRALITA’ AL PROCESSO FORMATIVO

Gli obiettivi educativi generali sono:

- la maturazione umana, civile e sociale della persona

- il rispetto delle diversità culturali, etniche e religiose

- il contrasto a ogni forma di discriminazione

- un consapevole sviluppo della maturità personale

- la capacità di rapportarsi in modo costruttivo, propositivo e creativo con la

realtà scolastica e sociale

- RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIE

Le famiglie delle Studentesse e degli Studenti rappresentano un riferimento

importante nell’ambito scolastico. Il rapporto tra scuola e famiglia è

importante sia per la crescita degli Studenti, sia per la formazione degli

stessi: solo attraverso una collaborazione propositiva e costruttiva e

possibile attivare strategie educative e formative.

E’ questo uno dei motivi per cui i Genitori diventano parte attiva della vita

scolastica con una costante collaborazione con la Docenza attraverso

incontri personali e collegiali.

11..55 GGLLII IINNDDIIRRIIZZZZII DDII SSTTUUDDIIOO

Il LICEO HA I SEGUENTI INDIRIZZI E CURVATURE:

GGGRRRAAAFFFIIICCCAAA

AAArrrccchhhiiittteeettttttuuurrraaa eee aaammmbbbiiieeennnttteee

DDDEEESSSIIIGGGNNN

MMMOOODDDAAA eee CCCOOOSSSTTTUUUMMMEEE CCCEEERRRAAAMMMIIICCCAAA

--- GGGRRRAAAFFFIIICCCAAA ---

Nucleo centrale dell’indirizzo

grafica del Liceo Artistico è la

conoscenza degli elementi

costitutivi dei codici dei linguaggi

progettuali e grafici. In esso si

affrontano le radici storiche e le

linee di sviluppo dei vari ambiti

della produzione grafica e

pubblicitaria, così come le tecniche

grafico–geometriche e informatiche

da utilizzare nei processi

operativi. Gli studenti imparano a

sviluppare le corrette procedure

di approccio nel rapporto tra

progetto, prodotto e contesto, in

riferimento alle diverse funzioni

proprie della comunicazione visiva

ed editoriale.

Al termine del corso di studi gli allievi saranno in

grado di individuare ed utilizzare tecniche e

tecnologie finalizzate alla progettazione e

produzione grafica, sulla base dei principi della

percezione visiva e della composizione della forma

grafico–visiva.

Questo indirizzo di studi ha lo scopo di sviluppare

la padronanza dei linguaggi della comunicazione

grafica. Le attività specifiche sono:

- disegno a mano libera

- disegno geometrico

- progettazione grafico– visiva (cartacea, digitale,

web)

- comunicazione visiva e linguaggio pubblicitario.

Obiettivo della sezione è formare

culturalmente un grafico capace di

operare nei molteplici settori specialistici

e in particolare nella grafica editoriale,

tecniche di illustrazione, tecniche

vettoriali e multimediali, grafica

pubblicitaria e di composizione editoriale.

L’indirizzo ha come principali finalità:

- padronanza degli elementi costitutivi della

grafica a partire dagli aspetti funzionali, estetici

e dalle logiche costruttive fondamentali;

- acquisizione di una chiara metodologia

progettuale applicata alle diverse fasi da

sviluppare (dalle ipotesi iniziali al disegno

esecutivo) e una appropriata conoscenza dei

codici geometrici come metodo di

rappresentazione;

- conoscenza della storia della grafica, con

particolare riferimento alla grafica d’arte e alla

grafica contemporanea;

- raggiungimento della consapevolezza della

relazione esistente tra il progetto e il contesto

storico, sociale, ambientale e la specificità del territorio nel quale si colloca;

- capacità di realizzare marchi, bozzetti, impaginati pubblicitari,

cartellonistica, poster, locandine, scenografie per vetrine, articoli

promozionali; - competenze d’uso delle

tecnologie informatiche in funzione della

progettazione grafica settoriale (pacchetto

Adobe)

- applicazione dei principi della percezione

visiva e della composizione ai messaggi

grafici.

Il grafico diplomato al liceo artistico può

inserirsi nelle diverse tipologie aziendali,

editoriali e grafiche, partecipando

responsabilmente al lavoro organizzato, da

solo o in équipe, come progettista o

esecutore.

--- AAARRRCCCHHHIIITTTEEETTTTTTUUURRRAAA EEE AAAMMMBBBIIIEEENNNTTTEEE ---

Questo indirizzo di studi ha lo scopo di sviluppare negli Studenti la

conoscenza della metodologia progettuale applicata all’Architettura e alle

sue principali declinazioni, quali l'Architettura del paesaggio e quella degli

Interni, attraverso studio e pratica dei metodi di rappresentazione grafica

bidimensionale e tridimensionale, sia con attività tradizionali sia con attività

informatiche.

le attività laboratoriali conseguenti prevedono conoscenza e pratica delle

metodologie per la realizzazione dei modelli architettonici e urbanistici

attraverso le esecuzioni manuali tradizionali in scala e in parallelo l'uso

degli strumenti informatici di Modellazione 3D.

L’indirizzo ha come principali finalità:

- CONOSCERE gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti

funzionali, estetici e dalle logiche costruttive fondamentali, interessandosi

anche dei problemi della conservazione e restauro dei beni architettonici;

- ACQUISIRE una chiara metodologia progettuale applicata alle diverse fasi da

sviluppare (dalle ipotesi iniziali al disegno esecutivo) e una appropriata

conoscenza dei codici geometrici come metodo di rappresentazione;

- CONOSCERE la storia dell’architettura, come fondamento della

progettazione, giungendo all’architettura moderna e contemporanea e alle

problematiche urbanistiche connesse;

- PRENDERE consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il

contesto storico, artistico, sociale, ambientale e la specificità del territorio

nel quale si colloca;

- ACQUISIRE la conoscenza e l’esperienza del rilievo e della restituzione

grafica bidimensionale e tridimensionale degli elementi dell’architettura;

- SAPER UTILIZZARE le tecnologie informatiche ( programmi CAD) in funzione di

una corretta visualizzazione compositiva grafico-tridimensionale del progetto;

- CONOSCERE E SAPER APPLICARE i principi della percezione visiva e della

composizione della forma architettonica;

- RAGGIUNGERE e rafforzare la personale autonomia operativa.

--- DDDEEESSSIIIGGGNNN –––

L’indirizzo è finalizzato a fornire la conoscenza della metodologia

progettuale e una formazione intermedia, ma spendibile, di carattere teorico-

pratico nel settore del DESIGN.

I programmi sono incentrati sulla cultura del progetto. In quest’ottica,

sviluppano:

- lettura del disegno e di rappresentazione tecnico-grafica.

- percorsi progettuali per l’ideazione e la realizzazione di un oggetto

- competenze tecniche e manuali per l’esecuzione di modelli e/o prototipi

- conoscenze dei materiali e dei cicli di lavorazione industriale degli stessi

- uso dei programmi informatici

- capacità nel leggere le esperienze innovative del design e della moda

- capacità di comprendere le richieste provenienti da tali settori

- capacità di riprogettare l'esistente anche nell'ottica del riuso.

--- DDDEEESSSIIIGGGNNN CCCEEERRRAAAMMMIIICCCAAA ---

Quest’area promuove la gestione autonoma

e critica delle fondamentali procedure

progettuali del design, partendo dalla

conoscenza della storia del design e

prestando attenzione alla ricerca moderna

e contemporanea, al rapporto fra estetica

e funzione, destinatario e committente.

Sviluppa competenze creative e operative,

grafiche e informatiche, nella disciplina

del design atte alla rappresentazione e

alla prototipazione di prodotti artistici,

industriali o di arredo urbano.

L’indirizzo ha come finalità l’acquisizione dei

metodi di rappresentazione e di

progettazione creativa di oggetti di design

di arredo urbano; più in generale, il

conseguimento di una formazione intermedia

di carattere teorico-pratico nel settore del

design che consenta di proseguire gli studi

in scuole di specializzazione post-diploma o

all’università.

L'indirizzo di studi ha lo scopo di sviluppare:

capacità di ricerca e di analisi storica, moderna

e contemporanea del design della ceramica.

conoscenza delle tecnologie e dei materiali

specifici.

competenze operative nel disegno tecnico delle

strutture principali dei manufatti ceramici.

competenze operative nel campo del design di

tipo artigianale e industriale.

capacità progettuali per la ideazione e la

realizzazione di un oggetto unico o un prototipo

per l’industria.

competenze nell'uso del pc sia con programmi di

videoscrittura, sia per elaborazione di immagini

con programmi specifici (pacchetto Adobe), sia

per la modellazione 3D (Rhinoceros/ Cad)

capacità di orientarsi sul territorio e

conoscenza di enti, istituzioni, fondazioni,

agenzie pubbliche e private del settore.

competenze laboratoriali di foggiatura e

formatura, di decorazione, smaltatura e di

cottura.

progettazione bidimensionale e 3D al computer.

--- DDDEEESSSIIIGGGNNN MMMOOODDDAAA eee CCCOOOSSSTTTUUUMMMEEE ---

Quest’area, come la precedente, promuove la

gestione autonoma e critica delle fondamentali

procedure progettuali del design, prestando

attenzione al rapporto fra estetica e funzione,

destinatario e committente. Sviluppa competenze

creative e operative, grafiche e informatiche, nella

disciplina del Fashion Design (design per la moda)

e del Textile Design (design per tessuto) atte alla

progettazione e realizzazione di prototipi di capi e

accessori per abbigliamento.

L’indirizzo prevede la definizione di una figura a

livello professionale intermedio con conoscenze e

competenze teorico-operative di carattere generale

nel campo della moda e del design del tessuto,

finalizzate anche al proseguimento degli studi

presso istituzioni superiori/università specializzate

in tali ambiti.

Obiettivi e finalità:

capacità di ricerca e di analisi storica

della moda; cenni sulla storia del

costume.

competenze operative nel disegno tecnico delle strutture

principali dei capi di

abbigliamento.

assemblaggio del prototipo tridimensionale attraverso strumenti e

materiali diversificati ( tradizionali e non ).

competenze progettuali e operative nel campo del design di

tessuti.

capacità progettuali per la ideazione e la realizzazione di un capo

unico o di una mini collezione di moda.

competenze nell'uso del pc sia con programmi di videoscrittura, sia

per elaborazione di immagini con programmi specifici ( pacchetto

Adobe ).

rielaborazione del figurino di moda attraverso varianti cromatiche

e piazzamenti decorativi al computer attraverso l’utilizzo di

programmi specifici.

progettazione al computer e relative varianti di motivi decorativi

finalizzati alla visione d’insieme del capo finale.

frequenza a stage presso aziende di settore ed enti del territorio.

11..66.. PPRROOGGEETTTTII IINNTTEEGGRRAAZZIIOONNEE

OOrrggaanniizzzzaazziioonnee ddeellllee aattttiivviittàà ddeell pprroocceessssoo ddii iinntteeggrraazziioonnee ee ddii iinncclluussiioonnee

Il Liceo Artistico Statale “Felice Faccio” è impegnato a curare l'integrazione e

l'inclusione degli allievi su più fronti: organizzativo (orari e spazi), educativo

(relazione - socializzazione), didattico (apprendimento, competenze),

formazione (comunicazione - autonomia).

Le attività consistono principalmente

nel realizzare buone prassi nella

vita scolastica quotidiana.

Il docente che svolge la funzione

strumentale dell'integrazione redige

una relazione indicando le esigenze

di orario e di spazi (aule, laboratori

e palestra) dei singoli allievi disabili

alla commissione orario che nel

predisporre l'orario del nuovo anno

scolastico ne terrà conto.

Inoltre presenta una relazione al

DSGA con la descrizione delle

necessità per l'assistenza scolastica

di base svolta dal personale A.T.A.

come accompagnamento e assistenza

nell’utilizzo dei servizi igienici e cura

dell’igiene personale, assistenza

nell’accompagnamento dall’esterno

all’interno della scuola e viceversa

e negli spostamenti all’interno del

plesso scolastico.

Si sono istituiti il Gruppo di Lavoro di

Istituto per l'Inclusione G.L.I. e il

Gruppo Tecnico.

Tutti gli allievi con disabilità svolgono

le attività in classe con gli altri

compagni, supportati dagli insegnanti di

sostegno o dagli educatori e, in

assenza di queste figure, aiutati dai

compagni e dai docenti curriculari.

Le attività riescono a favorire

l'inclusione degli studenti con

disabilità, che partecipano attivamente

alle iniziative curricolari ed extracurricolari del Liceo.

Gli insegnanti di sostegno e curriculari

utilizzano metodologie che favoriscono

una didattica inclusiva, innanzitutto

redigendo i Piani Educativi Individualizzati

alla cui formulazione partecipano tutti i

docenti del Consiglio di Classe. Inoltre il

PEI viene esaminato e discusso con i

genitori, gli operatori dei servizi e gli

eventuali esperti privati a cui la famiglia si

affida.

Il raggiungimento degli obiettivi definiti nei PEI viene monitorato con

regolarità attraverso le verifiche periodiche, predisposte in funzione delle

esigenze di ogni singolo allievo disabile, attraverso l'osservazione diretta

dell'allievo nei vari momenti di socializzazione e formazione e attraverso i

colloqui con i genitori.

I docenti, con i genitori e gli allievi, durante il percorso scolastico, avviano

una riflessione sul cosa farà l'allievo terminata la scuola (progetto di vita –

orientamento con attenzione alle possibilità di lavoro, lavoro protetto e

servizi territoriali).

Questionario di gradimento

Nel mese di aprile viene somministrato un questionario di gradimento ai

genitori degli alunni con la certificazione di disabilità e supportati da un

docente di sostegno.

La scuola si prende cura degli altri studenti con bisogni educativi speciali per

primo individuando a ogni inizio di anno scolastico, gli allievi che presentano

necessità particolari e già nel primo Consiglio di Classe predisponendo

interventi specifici che ne facilitino la partecipazione effettiva alle attività

scolastiche.

Questa prima azione viene utilizzata anche per redarre il Piano Annuale per

l'Inclusione.

In seguito vengono predisposti, dai singoli Consigli di Classe, i Piani Didattici

Personalizzati che sono presentati e discussi con i genitori e gli studenti e

aggiornati ogni anno scolastico e se è necessario in itinere.

Progetto “ Avviamento all'uso di strumenti informatici per alunni con Bisogni

Educativi Speciali -DSA”

Si potenzia l'offerta formativa attraverso un intervento rivolto agi alunni con

disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) delle classi prime per incentivare

l'uso degli strumenti compensativi informatici e la consapevolezza da parte

degli allievi delle possibilità esistenti per affrontare con esito positivo il

percorso scolastico.

Nel caso sia necessario si realizzano attività di rinforzo delle competenze

linguistiche rivolte agli studenti stranieri.

È stato redatto un protocollo di Accoglienza in cui sono state indicate le

procedure d'inclusione per gli allievi stranieri con l'indicazione delle diverse

fasi dell'accoglienza e i compiti specifici degli operatori scolastici, i criteri per

l'assegnazione alla classe e per la valutazione e le modalità di sostegno.

PPPiiiaaannnooo AAAnnnnnnuuuaaallleee pppeeerrr lll’’’IIInnncccllluuusssiiiooonnneee

Scuola LICEO ARTISTICO FELICE FACCIO di CASTELLAMONTE a.s. 2015-2016

PPaarrttee II -- aannaalliissii ddeeii ppuunnttii ddii ffoorrzzaa ee ddii ccrriittiicciittàà

A. Rilevazione dei BES presenti: n °

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista

minorati udito

Psicofisici 16

2. disturbi evolutivi specifici

DSA 51

ADHD/DOP 2

Borderline cognitivo – FIL 3

Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico

Linguistico-culturale 2

Disagio comportamentale/relazionale

Dovuto a problemi di salute 4

Totali 78

% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 16

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione

sanitaria

61

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione

sanitaria 1

B. Risorse professionali

specifiche

Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

No

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

Si

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

No

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

Si

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

-

Funzioni strumentali /

coordinamento

Referenti di Istituto (disabilità,

DSA, BES)

Psicopedagogisti e affini

esterni/interni

Sì (pedagogisti

che seguono

alcuni

studenti)

docenti tutor/mentor No

C. Coinvolgimento docenti

curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI No

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni Sì

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva No

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI Sì

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni Sì

Progetti didattico-educativi a No

prevalente tematica inclusiva

Altri docenti

Partecipazione a GLI Sì

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni No

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva No

D. Coinvolgimento personale

ATA

Assistenza alunni disabili Sì

Progetti di inclusione / laboratori

integrati No

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e

aggiornamento degli insegnanti x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno

della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel

partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle

attività educative;

x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di

percorsi formativi inclusivi; X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono

l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini

di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

x

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei

sistemi scolastici

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su

genitorialità e psicopedagogia

dell’età evolutiva

No

Coinvolgimento in progetti di

inclusione No

Coinvolgimento in attività di

promozione della comunità

educante

Si

F. Rapporti con servizi

sociosanitari territoriali e

istituzioni deputate alla

sicurezza. Rapporti con CTS /

CTI

Accordi di programma / protocolli

di intesa formalizzati sulla

disabilità

C.I.S.S. 38

IN.RE.TE

Mediateca di

Pavone

Accordi di programma / protocolli

di intesa formalizzati su disagio e

simili

Procedure condivise di intervento

sulla disabilità Sì

Procedure condivise di intervento

su disagio e simili Sì

Progetti territoriali integrati No

Progetti integrati a livello di

singola scuola No

Rapporti con CTS / CTI Sì

G. Rapporti con privato sociale

e volontariato

Progetti territoriali integrati No

Progetti integrati a livello di

singola scuola No

Progetti a livello di reti di scuole No

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe Si

Didattica speciale e progetti

educativo-didattici a prevalente

tematica inclusiva

Didattica interculturale / italiano

L2 No

Psicologia e psicopatologia

dell’età evolutiva (compresi DSA,

ADHD, ecc.)

Progetti di formazione su

specifiche disabilità (autismo,

ADHD, Dis. Intellettive,

sensoriali…)

PPaarrttee IIII:: OObbiieettttiivvii ddii iinnccrreemmeennttoo ddeellll’’iinncclluussiivviittàà

pprrooppoossttii ppeerr iill ccoorrrreennttee aannnnoo

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa

cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Le attività di inclusione, riguardanti gli aspetti di tipo progettuale, valutativo,

consultivo, organizzativo, coinvolgeranno le seguenti componenti:

Il Dirigente Scolastico

Convoca e presiede il GLI

GLI - Gruppo di Lavoro per l'inclusione

Funzione strumentale per il PTOF, funzione strumentale per l'integrazione,

collaboratori del Dirigente scolastico, referente dei BES. Elabora la proposta del PAI

che viene analizzata dal Collegio Docenti, proposta al GLHI e agli incontri dei

coordinatori di classe.

GLHI – Dirigente Scolastico, funzione strumentale per l'integrazione, Funzione

strumentale per il POF, docenti di sostegno, ASL/specialisti, personale Ente Locale,

Genitori , studenti.

Si confronta sulle pratiche di inclusività, propone iniziative relative all’integrazione,

riflette sui temi della disabilità, realizza un bilancio su quanto realizzato.

GLHO – operatori delle ASL, famiglie, docenti

Il suo compito fondamentale è quello di redigere il PEI

Collegio Docenti

Delibera il PAI e il PTOF

Consiglio di classe

Esamina la documentazione clinica, individua eventuali nuovi ragazzi con disabilità,

disturbi specifici e svantaggi, adotta strategie personalizzate, definisce PDP, PDF e PEI

Funzione strumentale per l'integrazione

Coordina le strategie di intervento relative all'integrazione

Coordinatori di classe

Individuano i BES e coordinano le strategie di intervento relative all'inclusione

all'interno della propria classe

Insegnanti sostegno

Supportano i docenti curricolari nella gestione della classe, contribuendo

all'attuazione di una didattica flessibile e inclusiva

Insegnanti curricolari

Intervengono con la programmazione di attività che prevedono misure dispensative e

strumenti compensativi, nonché percorsi individualizzati e personalizzati, nel rispetto

dei diversi stili cognitivi degli studenti.

Educatori dell'assistenza specialistica

Intervengono per sostenere e promuovere l'autonomia dell'alunno, facilitarne il

processo d'integrazione e comunicazione in classe e per sostenerlo nello svolgimento

delle attività didattiche.

Studenti

Partecipano agli incontri del GLHI e del Consiglio di classe; promuovono

concretamente l'inclusione con collaborazione ed educazione tra pari.

Genitori

Si valorizza la pedagogia dei genitori, con lo scambio utile di informazioni per la

realizzazione delle attività.

Propongono iniziative relative all'inclusione.

Personale ATA

Interviene per garantire l'assistenza di base

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti

Si proporranno ai docenti eventuali corsi di aggiornamento sul tema dell' Inclusività e

dei Bisogni Educativi Speciali per potenziare le competenze d'insegnamento,

implementare l'osservazione, gestire le dinamiche del gruppo-classe, utilizzare le nuove

tecnologie per la didattica.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

La valutazione sarà argomento di riflessione in Collegio Docenti e nei Consigli di

Classe in funzione della redazione dei PDP dei singoli allievi, dei PDF e dei PEI.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Il sostegno prevederà vari iniziative:

- Attuazione delle indicazioni del PEI e del PDP dei singoli allievi

- Recupero di abilità di base per gli allievi delle classi prime

- Recupero in itinere

- Al termine del I quadrimestre settimana dedicata al recupero e all'approfondimento

- Corsi di sostegno pomeridiani

- Sportello extracurricolare

- Eventuale corso per rinforzo linguistico rivolto agli studenti stranieri

- Eventuale corso per incentivare l'uso degli strumenti compensativi informatici per

alunni con disturbi specifici di apprendimento

- Suddivisione delle ore di docenza specializzata in base alla specificità e alla gravità

dei casi

- Supporto del personale dell'Assistenza specialistica

- Utilizzo di metodologie specifiche

- Utilizzo del PC in classe

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,

in rapporto ai diversi servizi esistenti

- Collaborazione con la Cooperativa Andirivieni e con i servizi sociali e socio-

assistenziali dell' IN.RE.TE e del C.I.S.S. 38 e la Mediateca di Pavone C. se, la città

metropolitana di Torino, il Comune di Castellamonte

- Eventuale collaborazione con gli esperti della riabilitazione

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle

decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

- Si valorizzerà la “pedagogia dei genitori” nella programmazione e realizzazione delle

iniziative didattiche, nella redazione dei PDP e dei PEI e nelle iniziative relative

all'inclusione scolastica.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi

I singoli Consigli di classe saranno attenti a redarre PEI e PDP in funzione delle reali

diversità ed esigenze per promuovere efficaci percorsi formativi inclusivi. La

progettazione del curricolo, pertanto, prevede strategie e strumenti utili a una

didattica inclusiva e la promozione delle competenze sociali e della consapevolezza di

sé, di senso critico, di comunicazione e relazione efficaci oltre alle competenze più

strettamente scolastiche.

Valorizzazione delle risorse esistenti

Nella realizzazione del Piano Inclusivo si cercherà di coinvolgere tutte le varie

componenti che concorrono alla realizzazione dell'offerta formativa, genitori,

studenti, docenti, personale ATA,

personale dell'ASL e dei servizi territoriali ed eventuali volontari di Associazioni.

Significative per l'acquisizione di competenze pratiche sono i laboratori degli indirizzi di

Architettura e Ambiente, Design, Grafica.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione

- Si parteciperà a eventuali progetti proposti dalla Città Metropolitana di Torino, dalla

Regione o dal MIUR in funzione di ampliamento dell'offerta formativa e dell'inclusività.

- Si ricorrerà alle risorsa della Mediateca di Pavone

- Si incontreranno psicologi, educatori

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel

sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo.

- Incontri con gli studenti, gli insegnanti, i genitori delle scuole inferiori di I grado

- Giornate di scuola aperta con open day

- Collaborazione con l'Unità Multidisciplinare Integrata

11..77.. RRAAPPPPOORRTTII TTRRAA SSCCUUOOLLAA EE SSTTUUDDEENNTTII

L’azione educativa dei Docenti diventa importante in tale rapporto poiché utile

ad educare e stimolare lo Studente in un continuo e costante dialogo e

rispetto reciproco.

Un rapporto critico, aperto, rispettoso, porta ad un arricchimento reciproco,

come il rispetto delle regole in una comunità culturale – educativa.

Per cui il Liceo pone in essere interventi utili e stimolanti per tutti i

protagonisti interessati ad una azione educativa:

le competenze linguistiche

le competenze matematico - logiche e scientifiche

la cultura artistica, le tecniche e i media

le competenze di cittadinanza e democrazia

lo sviluppo di comportamenti sensibili al rispetto dell’ambiente,dei

beni paesaggistici e del Patrimonio

valorizzazione delle scienze motorie

competenze digitali

sviluppo di metodologie laboratoriali

prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica

scuola come struttura aperta al territorio

L‘alternanza scuola-lavoro

valorizzazione di percorsi individualizzati

alfabetizzazione di studenti stranieri

orientamento

La didattica

L’adozione della strutturazione didattica orientata alla “settimana corta”

scaturisce dal riconoscimento di alcuni nuclei fondamentali, individuati come

risposte ai bisogni dell’utenza scolastica, ai condizionamenti che derivano

dalle strutture amministrative locali, provinciali e regionali, ma anche e

soprattutto alle esigenze di ripensamento critico dell’organizzazione

educativo - didattica.

Rinnovamento della didattica:

- attenzione alla cultura del progetto e alla programmazione dell’attività

didattica, anche con finalità e strategie articolate

- programmazione di percorsi specifici e coinvolgimento inter e

pluridisciplinare

- recupero delle unità orarie per allievi e docenti, anche mediante attività

che prevedono didattica a più docenti o a classi aperte

- sviluppo di una didattica basata sull’adozione delle nuove tecnologie

- apprendimento integrato di contenuti disciplinari articolati

- laboratori multimediali

Apertura a nuove strategie didattiche:

- scuola come “luogo dell’apprendere” e “spazio di socializzazione”;

- incremento delle occasioni di interrelazione e confronto;

- individualizzazione del processo di apprendimento;

- coinvolgimento degli allievi nelle scelte di programmazione;

- orientamento e riorientamento degli studenti.

11..88.. AAMMPPLLIIAAMMEENNTTOO DDEELLLL’’OOFFFFEERRTTAA FFOORRMMAATTIIVVAA

- corsi di sostegno;

- sportelli per materie per rispondere puntualmente alle esigenze

degli studenti;

- corsi di potenziamento/ampliamento della conoscenza delle lingue

straniere;

- attività progettuali integrate con le risorse del territorio;

- attività di integrazione e sostegno agli allievi stranieri e agli

allievi con disabilità, con bisogni educativi speciali o disturbi

specifici dell’apprendimento (BES – DSA);

- interventi di esperti esterni (artisti, professionisti, responsabili di

aziende o docenti universitari, ecc … ) per approfondimenti;

- visite guidate, viaggi di integrazione culturale, visite ad aziende

- organizzazione di stages presso imprese del comprensorio ed

attuazione progetti di alternanza scuola – lavoro.

Integra il P. T. O. F. quanto elaborato in sede di autovalutazione d’istituto e

riportato nel relativo rapporto (RAV), pubblicato sul sito del Liceo e presente

sul portale “Scuola in Chiaro” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e

della Ricerca.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in

cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie,

strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti

degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in

atto.

Del Rapporto di Auto Valutazione si riprendono qui in forma esplicita i punti

salienti:

priorità

traguardi di lungo periodo

aree di processo

obiettivi di processo

PRIORITA’:

Esiti degli studenti

1 RISULTATI SCOLASTICI: UNIFORMARE LE APPLICAZIONI DEI CRITERI DI VALUTAZIONE

DEI C. D. C.

2 RISULTATI DELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI: IL LIVELLO DEI RISULTATI E’

INFERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE

3 RISULTATI A DISTANZA: INDAGARE SUL SUCCESSO FORMATIVO DEI DIPLOMATI A

DISTANZA

TRAGUARDI DI LUNGO PERIODO:

in relazione alle priorità e sulla base dei dati delle prove nazionali, si rileva la

necessità di uniformare i criteri valutativi per ambiti disciplinari e migliorare la

didattica.

I traguardi che il liceo si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1. Risultati scolastici: rendere più omogenea l’azione didattica

2. Risultati delle prove standardizzate nazionali: migliorare il livello dei risultati

rispetto alla media nazionale

3. Risultati a distanza: prevedere un sistema di rilevazione a posteriori del

successo formativo dei diplomati

222... PPPRRRIIIOOORRRIIITTTAAA’’’ TTTRRRAAAGGGUUUAAARRRDDDIII EEEDDD OOOBBBIIIEEETTTTTTIIIVVVIII

AREE DI PROCESSO

1^ Area di processo: curricolo progettazione valutazione: prevedere

sistematiche simulazioni delle prove standard nazionali

2^ Area di processo: ambiente di apprendimento in base ai finanziamenti

si prevede l’acquisizione di strumenti informatici in relazione allo sviluppo di

una cultura sempre più multimediale.

3^ Area di processo: orientamento strategico e organizzazione della

scuola realizzazione di un questionario rivolto ai diplomati sulle scelte

successive e sul successo formativo o professionale.

e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

Le attività proposte daranno origine a risultati misurabili e controllabili

che permetteranno di formulare efficaci ed idonee strategie didattiche;

migliorare il successo formativo ed adeguare ancor di più il sistema

didattico in linea con la scuola digitale;

essere in linea con i processi raggiungere standard nazionali,

arricchire il Liceo di attrezzature idonee ad una scuola digitale , e

monitorare inserimento nel mondo del lavoro ed universitario;

OBIETTIVI DI PROCESSO

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del

raggiungimento dei traguardi sono:

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

2016 – 2017

Obiettivo 1

Attivazione e

sperimentazione delle

procedure finalizzate

al miglioramento degli

esiti individuali delle

prove comuni Invalsi.

2017 - 2018

Validazione della

procedura e misurazione

della simulazione il cui

risultato deve porsi in

posizione mediana tra il

risultato a.s. 2016-2017

e quello medio annuale

per lo stesso anno

indicato dalla media

nazionale .

2018 – 2019

Revisione delle procedure e

misurazione della

simulazione il cui risultato

deve porsi in posizione

sostanzialmente allineata

con il dato medio annuale

indicato dalla media

nazionale dell’anno 2017 -

2018 .

Obiettivo 2

Analisi delle ricadute

dell’uso delle

tecnologie

informatiche nelle

singole discipline per

il miglioramento

delle competenze

degli studenti;

Condivisione di

esperienze e modalità

didattiche innovative

in ambito

dipartimentale;

Inserimento di uno o

più moduli che

prevedono l’utilizzo

di tecnologie

informatiche

esplicitati attraverso

la programmazione

condivisa.

Elaborazione di

strategie volte

all’incremento delle

dotazioni

Azione di formazione

rivolta ai docenti;

Costituzione di un archivio

informatizzato pubblico

delle opere realizzate da

Allievi, Docenti, Artisti

durante l'attività didattica

in modalità condivisibile

con altre Istituzioni.

Attività di ricognizione,

digitalizzazione e

archiviazione delle opere

di vario genere, eseguita

da: Docenti e studenti in

modalità anche

extracurricolare.

Verifica degli investimenti

effettuati

Analisi e riproposizione del

percorso storico

dell'Istituto attraverso le

opere realizzate da Allievi,

Docenti, Artisti durante

l'attività didattica e i

progetti interni ed esterni

l'Istituto.

Analisi dei dati triennali e

revisione in funzione della

eventuale correzione del

punto specifico del piano di

miglioramento.

Verifica degli investimenti

effettuati

informatiche.

Obiettivo 3

Attivazione delle

procedure attraverso

la realizzazione di

sistema di

monitoraggio e

costituzione di un

data base sulle

scelte post diploma e

il conseguente

successo formativo.

Analisi dei dati e revisione

delle scelte formative in

funzione degli indicatori

pervenuti.

Analisi dei dati triennali e

revisione delle scelte

formative in funzione della

revisione del punto

specifico del piano di

miglioramento.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

Punto 1: i risultati conseguiti sinora non sono soddisfacenti rispetto alle

strategie che il Liceo si è dato;

Punto2: pur in presenza di una decennale attività che utilizza strumenti

informatici nella didattica, specie di indirizzo, si riscontra una debolezza in

coordinamento e organicità che deve essere corretta anche in accoglimento

delle indicazioni ministeriali relative all'innovazione tecnologica;

Punto 3: Le profonde trasformazioni del mondo del lavoro, della formazione

e della produzione artistica evidenziate negli ultimi anni e tuttora in corso,

suggeriscono di dotare la nostra Scuola di una sistema di monitoraggio

relativo al successo formativo successivo al diploma.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del

raggiungimento dei traguardi sono:

1) orientare la programmazione didattica delle discipline coinvolte allo

sviluppo delle competenze misurate dalla prove Invalsi, attraverso il

potenziamento delle attività, inserendo specifiche simulazioni

finalizzate.

2) sviluppare la dotazione quantitativa delle apparecchiature informatiche

- didattiche, elaborare uno schema condiviso tra i Docenti per

migliorarne l'utilizzo e rendere fruibile all'esterno l'archivio dei beni

artistici della Scuola

3) sensibilizzare gli studenti in uscita sulla necessità di conoscere il loro

successivo percorso formativo o professionale; effettuare il successivo

monitoraggio su un campione pari almeno al 50% degli studenti.

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento

nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in

luce i seguenti punti di debolezza:

I RISULTATI DELLE PROVE STANDARDIZZATE NON SONO ALLINEATI CON

LE LE MEDIE DI RIFERIMENTO

Di conseguenza, la scuola ha deciso di integrare le priorità / i traguardi

/ gli obiettivi del RAV con i seguenti;

ALLEGARE TABELLA RAV

Eventuali ulteriori obiettivi che la scuola ha scelto di perseguire (breve

descrizione): ……………………………………………………………………………..

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………..

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati

sentiti rappresentanti del territorio e dell’utenza come di seguito specificati:

_Incontro con dott..sa........... per progetto San Paolo Torino su territorio e

stages_______________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

Nel corso di tali contatti, sono state formulate le seguenti proposte;

realizzazione di rete territoriale per migliorare e incrementare le opportunità

di stage______________________________

Dopo attenta valutazione, e tenuto conto delle risorse disponibili e delle

compatibilità con gli altri obiettivi cui la scuola era vincolata, è stato deciso

di incorporare nel Piano i seguenti punti integrativi:

a) migliorare la sicurezza dei lavoratori, attraverso analisi ed eventuale

adeguamento dei macchinari, o interventi migliorativi, anche sotto il profilo

tecnologico, volti all'aggiornamento delle modalità didattiche laboratoriali.

b) Individuare una figura di riferimento allo scopo di riattivare il

coinvolgimento nelle attività didattiche di figure preminenti dell’area artistica

nazionale ed internazionale.

333... PPPRRROOOPPPOOOSSSTTTEEE EEE PPPAAARRREEERRRIII PPPRRROOOVVVEEENNNIIIEEENNNTTTIII DDDAAALLL

TTTEEERRRRRRIIITTTOOORRRIIIOOO EEE DDDAAALLLLLL’’’UUUTTTEEENNNZZZAAA

trascrivere il RAV

444... PPPIIIAAANNNOOO DDDIII MMMIIIGGGLLLIIIOOORRRAAAMMMEEENNNTTTOOO

55..11 FFIIGGUURREE OORRGGAANNIIZZZZAATTIIVVEE

CCOOOORRDDIINNAATTOORRII DDII PPLLEESSSSOO

1 Gestiscono le problematiche quotidiane della sede staccata

2 Gestiscono gli ingressi posticipati e le uscite anticipate delle studentesse e

studenti presso la sede staccata

CCOOOORRDDIINNAATTOORRII DDII CCLLAASSSSEE

Prima di ogni consiglio di classe:

1. provvedono la documentazione necessaria allo svolgimento della

riunione in base all’O.D.G. il modello di verbale è fornito via e-mail

dall’ufficio della vice presidenza.

2. Ritirano il registro dei verbali depositato presso l’ufficio della vice

presidenza.

Presiedono il c.d.c. verificando che l’articolazione dei lavori si svolga in

modo corretto.

Redigono il verbale della riunione entro tre giorni dallo svolgimento

della stessa.

Informano il D. S. o i suoi collaboratori, dell’andamento didattico e

disciplinare della classe, comunicano le decisioni assunte durante il c.d.c.

Seguono con attenzione i rapporti con le famiglie degli studenti,

assicurandosi che le stesse vengano opportunamente informate

dell’andamento scolastico dei figli, anche se maggiorenni, in particolare

per ciò che attiene la frequenza in merito alle uscite didattiche e i viaggi

d’istruzione, preso atto della delibera del c.d.c.

Consegnano all’ufficio competente la richiesta di uscita didattica

compilata in tutte le sue parti

Consegnano alle studentesse e agli studenti le autorizzazioni relative

all’uscita e provvedono a raccogliere le medesime nei tempi indicati

Consegnano le suddette autorizzazioni all’ufficio competente

Compilano in tutte le sue parti la tabella relativa agli interventi di

recupero richiesti dai docenti che consegnano al D. S.

Informano tempestivamente le famiglie in caso di insuccesso scolastico

Comunicano alla segreteria didattica prima delle vacanze di Natale

eventuali situazioni di studenti con elevato numero di assenze.

555... SSSCCCEEELLLTTTEEE OOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAATTTIIIVVVEEE EEE GGGEEESSSTTTIIIOOONNNAAALLLIII

Forniscono indicazioni operative sulla preparazione delle tesine e sulla

tempistica delle simulazioni di esame raccogliendo dati utili a stilare il

documento finale per l’esame di stato.

per gli scrutini e le valutazioni infraquadrimestrali (pagellino)

sollecitano i docenti del c.d.c. affinchè provvedano a tenere aggiornato il

registro online dei voti, in vista degli scrutini ed entro tre giorni prima

degli stessi. In tal senso informano il D.S. di eventuali inadempienze.

RREESSPPOONNSSAABBIILLII DDII DDIIPPAARRTTIIMMEENNTTOO

1 Illustrano durante le riunioni di dipartimento i punti all’o.d.g., raccolgono

indicazioni e proposte da portare all’attenzione dei referenti di indirizzo e

dello staff.

2 Svolgono funzioni di raccordo tra le iniziative interdisciplinari in corso.

3 Seguono periodicamente l’andamento didattico relativamente alle discipline

dell’area artistica, implementando le necessarie sinergie operative tra

progettazione ed attività di laboratorio e tra materie culturali e materie

artistiche.

4 Presiedono le riunioni di dipartimento e coordinano i lavori

5 Coordinano le attività di progettazione della programmazione

6 Coordinano tipologie di prove e griglie valutative

7 Coordinano l’adozione dei libri di testo

- ALTRE FIGURE ORGANIZZATIVE -

SSTTAAFFFF DDII PPRREESSIIDDEENNZZAA

1 Orgnizza, convoca e coordina le sedute in autonomia.

2 Coadiuva il D.S. nel bisogno delle mansioni ordinarie, specie per quanto

attinente ai permessi degli allievi e sulla vigilanza degli stessi

3 Organizza corsi di aggiornamento per il personale della scuola

4 Formula proposte operative per ottimizzare l’insegnamento specie per

quanto concerne la qualità delle attrezzature impiegate durante le lezioni, la

loro dislocazione, la funzionalità dei locali e la loro sicurezza

5 Verifica la corretta applicazione del regolamento di istituto

7 Opera per rendere più incisivo lo specifico artistico del liceo riqualificando,

anche sotto il profilo estetico, gli ambienti scolastici e di lavoro

8 Formula e raccoglie le proposte da portare in sede di collegio docenti.

9 Coordina le attività di accoglienza dei docenti

RREEFFEERREENNTTII DDII IINNDDIIRRIIZZZZOO

1 Coordinano e sviluppano con i docenti delle discipline di indirizzo l’attività

didattica individuandone obiettivi, tempi e modalità operative in relazione al

POF triennale

2 Informano lo staff di presidenza dei risultati della propria attività e di

ventuali problematiche emerse

3 Raccordano le iniziative di presentazione degli indirizzi del liceo nelle varie

occasioni

4 Seguono i progetti attivati con le aziende presenti sul territorio

5 Documentano con fotografare – video o altro le attività didattiche con

l’ausilio del tecnico di laboratorio

6 Raccolgono e coordinano i progetti dei docenti dell’area di indirizzo

unificandoli in un unico progetto generale

FFUUNNZZIIOONNII SSTTRRUUMMEENNTTAALLII

FS di supporto all’utenza:

Organizzazione delle attività di orientamento in entrata

Promozione dell’immagine dell’istituto sul territorio e valorizzazione

delle peculiarità

Gestione orientamento universitario dei corsi post-diploma

(orientamento in uscita)

Elaborazione di strategie destinate ad allievi da riorientare nel

percorso scolastico (es: dispersione scolastica, recupero,

prevenzione, ecc.)

Coordinamento delle strategie di intervento per allievi in situazione

di HC

Predisposizione strategie di accoglienza

Integrazione degli allievi diversamente abili nella vita dell’istituto

PEI

Coordinamento attività di sportello

Coordinamento rapporti scuola/famiglie

RREESSPPOONNSSAABBIILLII IINNVVAALLSSII

Il referente segue l’intero progetto INVALSI in collaborazione con i docenti

delle classi interessate.

55..22 AALLTTEERRNNAANNZZAA SSCCUUOOLLAA LLAAVVOORROO

L'Alternanza Scuola/Lavoro (di seguito ASL) è obbligo di legge, a partire da

quest'anno per tutte le classi terze delle Scuole Secondarie di II grado, per

coinvolgere negli anni successivi, a regime, anche tutte le classi quarte e

quinte.

Le strategie promosse dall’Unione europea in campo educativo e formativo

impegnano i paesi membri “a sostenere e diffondere la ricerca e la

sperimentazione di metodologie di apprendimento più attive e coinvolgenti, in

grado di attirare i giovani verso livelli più elevati di istruzione e di rinforzare

i legami delle scuole con il mondo del lavoro, della ricerca e con la società

nel suo complesso”.

L'ASL consente quindi un primo approccio diretto e concreto con il mondo del

lavoro e della produzione.

NORMATIVA PRINCIPALE DI RIFERIMENTO: Legge 53/2003; D. Lgs. n.77/2005;

Legge 107/2015: commi da 33 a 43.

PREMESSA: in merito alla legge 107/2015, allo stato attuale non c'è ancora

chiarezza assoluta per quel che concerne la sua applicazione concreta. L'ASL

è vista come un work in progress: molti aspetti vengono di volta in volta

affrontati e dibattuti nelle diverse sedi istituzionali e nelle Scuole. Questo

sarà un anno di assestamento e, per certi versi, di sperimentazione. Per questi

motivi il percorso potrebbe, in prospettiva, subire variazioni e aggiustamenti.

DEFINIZIONE: l'ASL è «metodologia didattica» e «modalità formativa» che

consentirà agli studenti ddel nostro liceo di realizzare il percorso in

sintonia con il profilo educativo complessivo del proprio corso di studi,

alternando periodi in scuola e in contesti professionali, culturali e

lavorativi. L'ASL consente di rendere l’apprendimento più attraente,

innovando le metodologie di insegnamento (teoria/pratica) e quindi di

accrescere la motivazione allo studio; di arricchire la formazione ottenuta

nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di migliori competenze; di

personalizzare i percorsi e favorire l’orientamento, le vocazioni, gli interessi

e gli stili di apprendimento degli studenti; di rinforzare i legami tra la scuola

e il mondo professionale, culturale, sociale ed economico del territorio in cui

operiamo.

SCOPI ASL: incremento dei legami con il mondo del lavoro e professionale

veicolato anche tramite lo sviluppo delle competenze digitali; potenziamento

delle attività di laboratorio; valorizzazione della scuola come comunità

aperta.

MONTE ORE COMPLESSIVO NEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO: 200

STRUTTURA ASL: il percorso di ASL consta di Formazione all'alternanza e

Tirocinio effettivo

presso un ente. La Formazione all'alternanza potrà essere assolta (in classe

e non) con esperti del settore

professionale, culturale e del mondo del lavoro; attraverso visite aziendali

ovvero ricerche sul campo; mediante project work in e con l'impresa

(Formazione/Lavoro a distanza); realizzando progetti di imprenditorialità;

partecipando alla Formazione sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro

(D. Lgs 81/2008). Un eventuale stage linguistico all'estero sarà considerato

Formazione all'alternanza solo se comprenderà almeno uno dei requisiti sopra

esposti.

Le ore dedicate alla Formazione all'alternanza rientrano a tutti gli effetti nel

monte ore complessivo ASL ma non potranno superare la metà delle ore di

ASL previste per annualitàò.

Lasciando massima discrezionalità organizzativa e operativa ad ogni CdC e al

Tutor di classe,

Per Tirocinio effettivo (o Stage) si intende l'esperienza diretta

nell'azienda/ditta/ente partner.

DISTRIBUZIONE DELLE 200 ORE NELL'ARCO DEL TRIENNIO: Apposite riunioni e

il Consiglio di Classe congiunto delle Classi Terze ha individuato questa

possibilità di ripartizione oraria:

Classe Terza: 36 ore minimo, con possibilità di effettuare più ore che

ridurranno periodi successivi

Classe Quarta: 120 ore

Classe Quinta 44 ore

QUESTIONARIO ORIENTATIVO: allo scopo di verificare gli orientamenti degli

studenti verrà loro sottoposto un questionario che, compilato in

collaborazione con i rispettivi genitori, fornirà utili indicazioni circa le

tipologie di preferenza;

I PARTNER: Considerando l’ampia provenienza territoriale dei nostri allievi,

potranno essere scelti tra appartenenti a Enti pubblici e privati, organismi del

terzo settore; ordini professionali; musei; altri istituti pubblici e privati

operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e

musicali; Enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale; Imprese

e Associazioni di rappresentanza; appartenenti a Camere di commercio,

industria, artigianato e agricoltura; appartenenti a Ordini professionali; Enti

di promozione sportiva e riconosciuti dal CONI;

CRITERI PER LA SCELTA DEL PARTNER: il Tutor e il CdC ricercheranno e

approveranno il partner secondo i seguenti principi:

^ aderenza al profilo delle competenze in uscita dello studente riferito

all'indirizzo

^ attitudini e stili cognitivi dello studente;

^ Indicazioni ottenute dal questionario orientativo iniziale compilato dallo

studente;

^ intenzioni dello studente in merito alla futura prosecuzione degli studi

universitari o al mondo del lavoro (in particolare per il 5° anno)

Il percorso ASL deve coinvolgere attivamente anche gli studenti e le loro

famiglie.

STUDENTI E FAMIGLIE: gli studenti propongono di solito il partner in base

alla natura dell'attività da questi svolta e quindi all'interesse in loro

suscitato, alle eventuali conoscenze pregresse in termini relazionali

con lo stesso e alla sua vicinanza rispetto alla loro residenza.

TUTOR DI CLASSE E/O CdC: i docenti potranno presentare ai propri

studenti partner conosciuti o di fiducia che hanno dato la propria

disponibilità al progetto;

DURATA DEL PARTENARIATO: è interesse del Liceo Faccio costruire

partenariati stabili e pluriennali con i partner sopra indicati;

ATTRIBUZIONI DELL'INCARICATO FUNZIONE STRUMENTALE ASL: sarà compito

dell'Incaricato della Funzione Strumentale ASL partecipare ai corsi di

formazione provinciali e regionali; fornire assistenza ai CdC attraverso la

figura dei Tutor di classe; fornire consulenza sulla normativa e

interpretazioni generate dai corsi di formazione; indicare le tappe generali del

lungo percorso di ASL offrendo una modulistica aggiornata ad affrontarle;

supportare l'attività negoziale del DS e contribuire all’organizzazione del

corso sulla sicurezza.

ATTRIBUZIONI DEL CONSIGLIO DI CLASSE: la figura di riferimento è il Tutor

di classe, ma il progetto è sempre sotto la responsabilità del CdC per quel

che riguarda, a livello generale:

^ formazione (in classe e non) all'ASL;

^ individuazione delle competenze da raggiungere presso l'ente ospitante, in

relazione alle competenze complessive del profilo in uscita dello studente;

^ definizione obiettivi e azioni da svolgere in accordo con i soggetti ospitanti;

^ individuazione periodi per effettuare ASL (Formazione all'alternanza e

Tirocinio effettivo);

^ supporto al Tutor di classe con suggerimenti e condivisioni;

^ stesura del progetto individuale (Patto Formativo individuale dello

studente) in collaborazione con il Tutor che ne è il redattore ufficiale;

^ collaborazione a livello organizzativo, progettativo, attuativo;

^ approvazione del percorso da parte dello studente (che, al termine del

percorso medesimo, redigerà una relazione sull'esperienza affrontata);

^ controllo congiunto del percorso Formativo, in collaborazione con il Tutor

esterno;

^ valutazione condivisa dei risultati di apprendimento.

ATTRIBUZIONI DEL TUTOR DI CLASSE: il Tutor di classe renderà operativo

quanto indicato

dal CdC a livello di direttive generali.

Il Tutor di classe deve necessariamente essere uno. In ogni caso, considerato

l'impegno previsto, il

CdC potrà decidere di dividere gli studenti in piccoli gruppi (massimo 5

studenti) da

affidare a docenti che si renderanno disponibili a collaborare con il Tutor.

Tra i compiti del Tutor segnaliamo:

1. Raccolta e valutazione delle proposte.

2. gestione di un incontro informativo sull’ASL con le famiglie della

classe di cui è Tutor;

3. Verifica dei requisiti e valutazione complessiva del partner attraverso

contatti formali con il Tutor Aziendale, assegnazione degli allievi agli

enti/Partner

4. Ricezione del DVR (documento di valutazione dei rischi): il Tutor di

classe è garante della sicurezza dello studente che viene informato

circa caratteri dell’ambiente ospitante e circa norme sulla sicurezza che

devono essere rispettate. Dal DVR si evince se l’inserimento in

quell’ente richiederà o meno sorveglianza sanitaria. Lo studente è

assicurato contro gli infortuni ed è assicurato contro terzi a carico

della scuola.

5. Compilazione della Convenzione con l’ente ospitante su Format allestito

dall'incaricato della Funzione Strumentale.

6. Elaborazione, in collaborazione con il CdC, su Format della scuola

preparato dall'incaricato della Funzione Strumentale, del progetto ASL

(percorso formativo personalizzato sottoscritto dalle parti coinvolte:

scuola, struttura ospitante, studente/soggetti esercenti la potestà

genitoriale), adattato allo studente con indicazione dei dati sensibili

dello Studente, dell'Ente ospitante, con indicazioni delle finalità

perseguite. Lo studente parallelamente viene informato con apposito

altro documento, definito ”Patto educativo”, dei suoi diritti/doveri in

ASL.

7. Assistenza allo studente nei percorsi di alternanza e monitoraggio in

collaborazione con il Tutor Aziendale, della costante presenza e del

corretto svolgimento, affrontando le eventuali criticità.

8. Attivazione degli aspetti legati alla valutazione delle competenze, alla

valutazione dell’esperienza da parte degli allievi e a conclusione del

percorso ASL al monitoraggio da parte di INDIRE attraverso SIDI

9. proposta al CdC di Certificazione delle competenze, in seguito a

valutazione degli obiettivi raggiunti e delle competenze

progressivamente sviluppate dallo studente; redazione di una Relazione

di bilancio finale dell’intera classe su Format allestito dall'Incaricato

della Funzione strumentale. Tale relazione confluirà in una relazione

finale di Istituto per il Collegio Docenti a cura dell'incaricato della

Funzione Strumentale.

55..33 AAZZIIOONNII CCOOEERREENNTTII CCOONN IILL PPIIAANNOO

NNAAZZIIOONNAALLEE SSCCUUOOLLAA DDIIGGIITTAALLEE

Il Piano Nazionale Scuola Digitale è una delle linee di azione più ambiziose

della legge 107, dotato di un miliardo di euro di risorse, secondo solo al

piano di assunzioni per sforzo economico e strutturale.

Il Piano è stato presentato il 30 ottobre scorso, anche se il relativo Decreto

Ministeriale (n. 851) reca la data del 27 ottobre. Si compone di 124 pagine

vivacemente illustrate a colori. Al di là delle tecniche comunicative e

pubblicitarie, prevede tre grandi linee di attività:

miglioramento dotazioni hardware

attività didattiche

formazione insegnanti

Ciascuna linea mette in campo finanziamenti importanti, quasi tutti tramite

bando di progetti che le scuole devono presentare.

Inoltre, con nota 17791 del 19 novembre, è stato disposto che ogni scuola

dovrà individuare, entro il 10 dicembre, un “animatore digitale” incaricato di

promuovere e coordinare le diverse azioni.

Tutta la documentazione e la normativa relative al Piano si trovano al

seguente indirizzo:

http://www.istruzione.it/scuola_digitale/

Nel Piano devono figurare “azioni coerenti con il PNSD”. Dunque si darà

conto almeno di:

individuazione e nomina dell’animatore digitale

scelte per la formazione degli insegnanti

azioni promosse o in fase di promozione per migliorare le dotazioni

hardware della scuola

contenuti o attività correlati al PNSD che si prevede di introdurre nel

curricolo degli studi

bandi cui la scuola abbia partecipato per finanziare specifiche attività

(ed eventuale loro esito)

55..44 PPIIAANNOO FFOORRMMAAZZIIOONNEE IINNSSEEGGNNAANNTTII

Una delle novità più rilevanti della legge riguarda la formazione degli

insegnanti, che il comma 124 definisce come “obbligatoria, permanente e

strutturale”. Tale disposizione è entrata in vigore insieme con il resto della

legge e quindi dal luglio scorso. Essa aggiunge:

“Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche

in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa”. Quindi, secondo

una vulgata sindacale, l’obbligo decorre dal 2016-17, non per il corrente

anno.

In ogni caso, il PTOF elaborato nel corrente a. s., sarà operativo dal 2016-17

e quindi le previsioni che esso contiene sono del tutto vincolanti.

Si aggiunge un’ulteriore precisazione del comma 124, il quale prevede che i

piani delle scuole siano sviluppati in coerenza con il piano di miglioramento di

cui al DPR 80/13 (e quindi al RAV) ma anche con il Piano Nazionale per la

Formazione che il MIUR dovrebbe emanare ogni tre anni, sentite le

organizzazioni sindacali del personale. Tuttavia, attualmente, il Piano

Nazionale non è ancora stato emanato …

Si suggerisce, quindi, una linea prudente, che potrà sempre essere integrata e

corretta l’anno prossimo. Ovvero, mettere a punto un Piano di istituto

ancorato principalmente alle risultanze del RAV.

Le precisazioni necessarie sono pertanto le seguenti:

l’indicazione delle priorità di formazione che la scuola intende adottare

per tutti i docenti

le tematiche “comuni” (valutazione, inclusione, …)

l’indicazione se tali tematiche saranno svolte “a scuola”, per mezzo di

corsi interni

eventuali tematiche specifiche emergenti dal RAV (miglioramento esiti di

Matematica delle prove INVALSI, … )

misura minima di formazione (in termini di ore) che ciascun docente deve

certificare a fine anno

eventuale indicazione della misura triennale complessiva (per consentire

oscillazioni annuali)

Previsione di attività di istituto o attività individuali

In quanto obbligatoria – e fra l’altro finanziata con la carta elettronica di

500 euro – la formazione svolta dagli insegnanti non va più “incentivata” con

il FIS.

La formazione deve essere “certificata”, cioè erogata da un soggetto

accreditato dal MIUR. Tutte le scuole statali e le Università sono

automaticamente soggetti accreditati. Diversamente occorre riportare in calce

agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro

l’accreditamento.

L’autoformazione individuale non può concorrere al raggiungimento del minimo

previsto.

La formazione è un diritto del docente, ed è parte integrante della sua

funzione: gli utenti del servizio pubblico, nel nostro caso alunni e genitori,

hanno diritto ad un servizio di qualità che dipende in maniera decisiva dal

miglioramento delle competenze degli insegnanti. Essi devono, infatti, saper

progettare l’azione formativa gestendo le nuove condizioni di flessibilità, di

modularità e di discrezionalità metodologica, ma nello stesso tempo garantire

il raggiungimento degli standard prefissati, valutare i risultati e promuovere

azioni di miglioramento. Pertanto il nostro Istituto prevede attività di

aggiornamento e formazione anche per il personale A.T.A. poiché quest’ultimo

risulta funzionale all’attuazione dell’autonomia e alla crescita professionale

nell’ambito della riorganizzazione dei servizi amministrativi, tecnici e generali,

soprattutto in relazione ai processi d’informatizzazione.

i corsi di formazione considerano:

i bisogni formativi di tutte le componenti, anche mediante appositi

questionari;

i bisogni formativi degli alunni anche in relazione alle opportunità ed

alle peculiarità del territorio;

le esigenze dell’Istituzione scolastica stessa;

le risorse eventualmente disponibili nell’Istituto;

Nella nostra realtà scolastica la formazione sarà quindi legata sia alla

ricerca di formatori esterni qualificati, ovvero centri permanenti di

documentazione (università, associazioni professionali), sia alla

valorizzazione delle risorse interne.

Sarà di notevole importanza, infine, l'autoaggiornamento individuale o di

gruppo, prospettiva privilegiata anche per evitare modelli professionali

uniformi e fare emergere identità, tendenze vocazionali e abilità “sommerse“.

Proposte di attività di aggiornamento e formazione per l’ a. s. 2015 / 2016

Attività proposte:

1) Corsi per salvaguardare la sicurezza a scuola (D. Lg 81/2008, mod. e

integr.) e tutelare la privacy;

2) Iniziative di Formazione docenti sulle competenze digitali di base e avanzate

(alfabetizzazione informatica, impiego del registro digitale e di altri software

per la gestione informatizzata dell’attività didattica e delle attività funzionali

all'insegnamento);

3) percorsi di formazione ed aggiornamento in ambito disciplinare

(programmazione per competenze, approcci didattici innovativi, metodologie

laboratoriali, ecc …);

4) Prevenzione, negli alunni, di comportamenti a rischio (abuso di alcol o

sostanze psicotrope, disordini alimentari ecc...)

5) Formazione personale ATA su competenze informatiche avanzate;

6) Corso di inglese base e avanzato riservato al personale docente;

7) Corso di inglese per l’informatica (ATA).

Le seguenti iniziative in modalità blended (in presenza e online), riservate ai

docenti del primo biennio, si serviranno degli interventi per lo sviluppo

professionale dei docenti promossi dal Programma Operativo Nazionale

2007/2013 “PON-FSE COMPETENZE PER LO SVILUPPO” :

1. DIDATEC (corso base e avanzato);

2. [email protected] (indirizzato ai docenti di matematica e informatica)

3. Educazione linguistica e letteraria in un’ottica plurilingue (indirizzato ai docenti di

Italiano e lingua straniera)

Altre iniziative e proposte che perverranno da varie istituzioni

(Ministero, Università, Enti locali ecc …), idonee ad un arricchimento

professionale, saranno oggetto di attenta valutazione.

Il Dirigente Scolastico potrà, altresì, curare incontri di sviluppo

professionale in tema di innovazioni emergenti, mentre ciascun

docente, individualmente o in gruppo, potrà intraprendere iniziative di

autoaggiornamento, in coerenza con le finalità dell'Istituto.

Finalità:

Garantire attività di formazione e aggiornamento quale diritto –

del personale docente e ATA;

Migliorare la scuola, assicurando un servizio di qualità;

Migliorare la qualità degli insegnanti;

Favorire l'autoaggiornamento;

Garantire la crescita professionale di tutto il personale;

Attuare le direttive MIUR in merito ad aggiornamento e formazione;

Obiettivi:

formare tutte le componenti a individuare possibili fonti di rischio e a

fronteggiare situazioni di pericolo;

sviluppare e potenziare in tutte le componenti la padronanza degli

strumenti informatici e di specifici software per la didattica e/o per

l’organizzazione dei servizi amministrativi;

formare e aggiornare i docenti su aree tematiche di maggiore

interesse (DSA, metodologie dei linguaggi espressivi, cinematografia,

ecc …) per una migliore efficacia dell’azione educativa;

Il piano di formazione e aggiornamento dell’Istituto prevede, inoltre -

previa autorizzazione – la libera adesione dei docenti, del personale

amministrativo, dei collaboratori scolastici, a corsi ed iniziative di

formazione organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni

accreditati.

La realizzazione di qualsiasi iniziativa di formazione ed aggiornamento

docenti e personale ATA è comunque subordinata:

alla disponibilità di risorse finanziarie dell’Istituzione scolastica;

alla disponibilità del personale alla partecipazione;

Progetto 1: Orientamento Politecnico

Denominazione

progetto

Orientamento Politecnico

Priorità cui si

riferisce

Preparazione al test di ammissione al Politecnico

Traguardo di

risultato (event.)

Successo formativo post-diploma

Obiettivo di processo

(event.)

===

Altre priorità

(eventuale)

Miglioramento delle competenze in matematica e in

fisica nel quinto anno

Situazione su cui

interviene

Il progetto si sviluppa trasversalmente su più classi

quinte; è in continuità con attività proposte negli anni

precedenti ed è legato alla formazione docente in

coerenza con gli obiettivi del PTOF.

Attività previste Sono previsti percorsi di matematica e fisica coerenti

con gli argomenti proposti nei test di ammissione al

Politecnico.

Risorse finanziarie

necessarie

E’ previsto un finanziamento per un tot. di 560,00

euro da corrispondere ai docenti impegnati (35 euro

per 16 ore).

Risorse umane (ore) /

area

Due docenti dell’organico a tempo indeterminato

della graduatoria A049 che saranno retribuiti con

FIS.

Altre risorse

necessarie

200 fogli fotocopiati per gli esercizi

Indicatori utilizzati Percentuale di superamento del test

Stati di avanzamento Il miglioramento atteso al termine del progetto

consiste in una elevata percentuale di ammissione al

Politecnico.

Valori / situazione

attesi

Raggiungimento di una percentuale di ammessi pari

circa all’80%

Progetto 2: Corso ECDL – patente europea del computer

Denominazione

progetto

Corso ECDL – patente europea del computer

Priorità cui si

riferisce

Conseguimento patente europea per il computer

Traguardo di

risultato (event.)

Miglioramento delle competenze in ambito informatico

Obiettivo di processo

(event.)

Altre priorità

(eventuale)

Situazione su cui

interviene

Allievi delle classi 2°, 3°, 4°, 5°

Attività previste Fornire chiarimenti e indicazioni per la preparazione

degli esami e assistenza nelle prove d’esame in

qualità di esaminatore

Risorse finanziarie

necessarie

262,50 euro dedotti dal FIS + 348,30 di

finanziamento esterno

Risorse umane (ore) /

area

Docente di matematica (A049)

Altre risorse

necessarie

Carta per fotocopie ( 2 risme )

Indicatori utilizzati ===

Stati di avanzamento ===

Valori / situazione

attesi

Conseguimento patente europea per il computer

Progetto 3: Corretti stili di vita

Denominazione

progetto

Corretti stili di vita

Priorità cui si

riferisce

Sensibilizzare ed educare i giovani ai corretti stili di

vita

Traguardo di

risultato (event.)

Sviluppo di competenze di cittadinanza (etica di

responsabilità, senso di legalità…)

Obiettivo di processo

(event.)

Altre priorità

(eventuale)

Educazione a una sana alimentazione; educazione

sessuale; illustrazione progetto GAP ( gioco

d’azzardo patologico); informazioni per evitare le

dipendenze

Situazione su cui

interviene

Allievi delle classi 1°, 2°, 3°,4°, 5°

Attività previste Sono previsti interventi frontali in aula con esperti di

Enti e Associazioni

Risorse finanziarie

necessarie

Non sono previste

Risorse umane (ore) /

area

Docente di scienze motorie e sportive (A029)

Altre risorse

necessarie

Indicatori utilizzati ===

Stati di avanzamento ===

Valori / situazione

attesi

Educare a corretti stili di vita da una percentuale più

elevata di studenti; contrastare l’abuso e la

diffusione di sostanze

Progetto 4: Rafforzamento della conoscenza e competenza

della lingua italiana

Denominazione

progetto

Rafforzamento della conoscenza e competenza della

lingua italiana

Priorità cui si

riferisce

Migliorare conoscenze della lingua italiana

Traguardo di

risultato (event.)

===

Obiettivo di processo

(event.)

===

Altre priorità

(eventuale)

Rafforzare la conoscenza della lingua italiana di

allievi con particolari difficoltà nella comprensione e

nella comunicazione anche di semplici messaggi e

indicazioni

Situazione su cui

interviene

Allieva

Attività previste Lezioni frontali interattive

Risorse finanziarie

necessarie

35 euro per h 5 dedotte dal FIS

Risorse umane (ore) /

area

Insegnanti utilizzati nelle ore a disposizione

(potenziamento)

Altre risorse

necessarie

===

Indicatori utilizzati ===

Stati di avanzamento ===

Valori / situazione

attesi

Miglioramento nelle conoscenze della lingua italiana

Progetto 5: Affresco di pilone votivo

Denominazione

progetto

Affresco di pilone votivo

Priorità cui si

riferisce

Realizzare una serie di bozzetti relativi a figure di

santi

Traguardo di

risultato (event.)

Obiettivo di processo

(event.)

approfondire le conoscenze iconografiche, arricchire

il bagaglio di competenze disciplinari

Altre priorità

(eventuale)

Approfondire i temi trattati in discipline grafiche e

pittoriche, sperimentando tecniche meno consuete

rispetto al programma curricolare

Situazione su cui

interviene

Alcuni allievi delle classi 2°

Attività previste Svolgimento di una lezione pratica sulla tecnica

dell’affresco di un pilone votivo; sono previste

attività laboratoriali e momenti di apprendimento

teorico per lo studio in sintesi dell’iconografia delle

immagini dei santi

Risorse finanziarie

necessarie

Non sono previste

Risorse umane (ore) /

area

Docenti di discipline grafiche e pittoriche (A021)

Altre risorse

necessarie

Fogli da spolvero, fogli Fabriano F4 (acquistati

dall’associazione Pietra su Pietra)

Indicatori utilizzati ===

Stati di avanzamento ===

Valori / situazione

attesi

Acquisizione delle competenze per decorare una

cappella votiva

Progetto 6: Colorando

Denominazione

progetto

Colorando

Priorità cui si

riferisce

Applicare in situazioni pratiche le competenze

didattiche sul colore, attraverso esperienze

pedagogiche nella scuola della prima infanzia

Traguardo di

risultato (event.)

Favorire il rapporto della scuola con le realtà

lavorative del territorio

Obiettivo di processo

(event.)

===

Altre priorità

(eventuale)

===

Situazione su cui

interviene

Alcuni studenti delle classi quarte e quinte

Attività previste Lezione frontale-partecipata di ripasso-

approfondimento sulla teoria del colore; attività

presso una scuola dell’infanzia (Ivrea) in

collaborazione con gli educatori

Risorse finanziarie

necessarie

===

Risorse umane (ore) /

area

Docente interna classe di concorso A021, educatori

della scuola dell’infanzia

Altre risorse

necessarie

===

Indicatori utilizzati ===

Stati di avanzamento ===

Valori / situazione

attesi

Applicazione degli apprendimenti sul colore e

fruizione di un’esperienza di approccio alle pratiche

educative correlate alla prima infanzia

Progetto 7: Pietre d’inciampo

Denominazione

progetto

Pietre d’inciampo

Priorità cui si

riferisce

Realizzazione di piastrelle commemorative dei

deportati nei lager nazisti

Traguardo di

risultato (event.)

Favorire il rapporto della scuola con il territorio

Obiettivo di processo

(event.)

===

Altre priorità

(eventuale)

Far conoscere il fenomeno delle deportazioni nei

lager

Situazione su cui

interviene

Classi prime e classi quinte

Attività previste Ricerca storica sui deportati nel territorio,

progettazione dell’incisione, realizzazione delle

mattonelle

Risorse finanziarie

necessarie

345,00 euro dedotti dal FIS

Risorse umane (ore) /

area

Docenti interni classe di concorso A050 e A006

Altre risorse

necessarie

Fogli da disegno, china, argilla

Indicatori utilizzati ===

Stati di avanzamento ===

Valori / situazione

attesi

Conoscenza di fatti significativi della storia

contemporanea, competenza progettuale per la

realizzazione di manufatti

Progetto 8: Biblioteca d’istituto

Denominazione

progetto

Biblioteca d’istituto

Priorità cui si

riferisce

Offrire agli studenti e al territorio una biblioteca

accessibile e funzionale

Traguardo di

risultato (event.)

Promuovere la lettura, favorire il rapporto della

scuola con il territorio

Obiettivo di processo

(event.)

===

Altre priorità

(eventuale)

Situazione su cui

interviene

Tutte le classi

Attività previste Ricatalogazione dei libri con TorinoReteLibri,

ripristino locali e arredo della biblioteca

Risorse finanziarie

necessarie

720,00 euro dedotti dal FIS

Risorse umane (ore) /

area

Docente interno classe di concorso A050, due

docenti dell’organico di potenziamento

Altre risorse

necessarie

Etichette per la catalogazione, colla, tablet

Indicatori utilizzati ===

Stati di avanzamento ===

Valori / situazione

attesi

Raggiungimento, nell’arco di un biennio, di un regime

di prestiti regolari

Progetto 9: Nessuno escluso

Denominazione

progetto

Nessuno escluso – Fenomeni migratori di ieri e di oggi:

accoglienza, integrazione, comprensione

Priorità cui si

riferisce

Acquisire e consolidare le consapevolezza

dell’importanza della partecipazione, della

cittadinanza attiva e della solidarietà sociale nello

sviluppo della comunità

Traguardo di

risultato (event.)

Acquisizione di competenze-chiave di cittadinanza,

sensibilizzazione sulle questioni relative alle

migrazioni dei popoli, anche attraverso l’incontro con

giovani migranti ospiti nelle strutture del territorio

Obiettivo di processo

(event.)

===

Altre priorità

(eventuale)

Situazione su cui

interviene

Classi 2^C. 3^A, 3^B, 3^C, 3^D, 4^C, 4^D

Attività previste Lezioni frontali, attività laboratoriali, visite a centri

di accoglienza e a musei dell’emigrazione

Risorse finanziarie

necessarie

3.227,50 euro dedotti dal FIS

Risorse umane (ore) /

area

Docenti interni classe di concorso A050, A041,

A018, A006

Altre risorse

necessarie

Carta, legno, stoffa

Indicatori utilizzati ===

Stati di avanzamento ===

Valori / situazione

attesi

Conoscenza di fatti significativi della storia

contemporanea

Progetto 10: Corso di avviamento all’uso di strumenti

informatici per alunni con BES/DSA

Denominazione

progetto

Corso di avviamento all’uso di strumenti informatici

per alunni BES/DSA

Priorità cui si

riferisce

Incentivare l’utilizzo di strumenti compensativi

informatici per la produzione di schemi e mappe

mentali

Traguardo di

risultato (event.)

Acquisizione di conoscenze utili ad affrontare con

esito positivo il percorso scolastico

Obiettivo di processo

(event.)

===

Altre priorità

(eventuale)

Situazione su cui

interviene

Alunni BES/DSA classi prime

Attività previste Lezioni frontali-interattive

Risorse finanziarie

necessarie

350 euro dedotti dal FIS

Risorse umane (ore) /

area

Docente interna sostegno

Altre risorse

necessarie

Indicatori utilizzati ===

Stati di avanzamento ===

Valori / situazione

attesi

Capacità da parte degli studenti di capacità di

elaborare mappe concettuali da utilizzare nello

studio come strumento compensativo

Progetto 11: Buone relazioni – integrazione: interventi per

ridurre l’isolamento

Denominazione

progetto

Buone relazioni – integrazione: interventi per ridurre

l’isolamento

Priorità cui si

riferisce

Favorire l’inclusione, educare al rispetto reciproco e

alla collaborazione

Traguardo di

risultato (event.)

Responsabilizzazione della classe alla cooperazione

e al miglioramento delle relazioni tra pari

Obiettivo di processo

(event.)

===

Altre priorità

(eventuale)

Situazione su cui

interviene

Classi prime

Attività previste Incontro degli studenti con la psicologa, incontro

psicologa-referente-coordinatori-insegnanti coinvolti

Risorse finanziarie

necessarie

450 euro lordi da finanziamento esterno (Comune di

Castellamonte)

Risorse umane (ore) /

area

Docente interna A050 e psicologa/psicoterapeuta

Altre risorse

necessarie

Indicatori utilizzati ===

Stati di avanzamento ===

Valori / situazione

attesi

Sensibilizzazione sui temi dell’integrazione e

riflessione sulle differenze interpersonali, anche in

relazione ai diversi canali di apprendimento

PPOOSSTTII CCOOMMUUNNII

I posti comuni sono quelli necessari per coprire, senza residui, le ore di

insegnamento curriculare, secondo i piani di studio. Includono le eventuali

compresenze previste dall’ordinamento. Salvo fondata previsione di variazioni

nel numero delle classi per l’anno successivo, saranno indicati nella stessa

misura presente quest’anno.

PPOOSSTTII DDII SSOOSSTTEEGGNNOO

Si ricorrerà ai modelli già utilizzati per l’anno in corso, salvo la necessità di

aggiornare il numero dei posti eventualmente necessari in base alla dinamica

delle iscrizioni degli alunni diversamente abili. Qualora in subordine alla

documentazione esistente, è possibile ipotizzare la richiesta di posti in deroga,

precisando che si tratta di eccedenze rispetto al normale rapporto di legge.

PPEERRSSOONNAALLEE AA..TT..AA..

Si farà riferimento alla situazione esistente per il corrente anno, indicando

separatamente collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, assistenti

tecnici e DSGA.

666... FFFAAABBBBBBIIISSSOOOGGGNNNOOO DDDIII PPPEEERRRSSSOOONNNAAALLLEEE

66..11 OORRGGAANNIICCOO DDII PPOOTTEENNZZIIAAMMEENNTTOO RRIICCHHIIEESSTTOO EE UUTTIILLIIZZZZAATTOO

Unità di personale in organico di potenziamento: 7

CLASSE DI

CONCORSO MATERIA DOCENTI RICHIESTI

A018

Discipline

geometriche e

architettoniche,

arredamento e

scenotecnica

1

A021 Ddiscipline

pittoriche 1

A022 Discipline plastiche 1

A049 Matematica e fisica 1

AD02 - AD03 Sostegno 1

Dato il grande numero di variabili e combinazioni proprie delle realtà

scolastiche, non è stato possibile produrre un modello “completo” di PTOF,

sviluppato in tutte le sue parti.

Con il presente documento si intende fornire uno schema funzionale e utile

per restituire un certo ordine all’organizzazione scolastica e per essere

ragionevolmente sicuri di non aver tralasciato nulla di importante.

Allegato: Studio demografico ed economico del territorio

Popolazione

Saldo migratorio dall’estero

2014 339 29 11 292 16 10 +13 +61

Anno Bilancio demografico Nascite Decessi Saldo Naturale

2002 1 gennaio-31 dicembre 74 118 -44

2003 1 gennaio-31 dicembre 74 139 -65

2004 1 gennaio-31 dicembre 78 116 -38

2005 1 gennaio-31 dicembre 74 156 -82

2006 1 gennaio-31 dicembre 83 118 -35

2007 1 gennaio-31 dicembre 93 111 -18

2008 1 gennaio-31 dicembre 85 118 -33

2009 1 gennaio-31 dicembre 109 117 -8

2010 1 gennaio-31 dicembre 90 115 -25

2011 (¹) 1 gennaio-8 ottobre 66 105 -39

2011 (²) 9 ottobre-31 dicembre 25 31 -6

2011 (³) 1 gennaio-31 dicembre 91 136 -45

2012 1 gennaio-31 dicembre 99 103 -4

2013 1 gennaio-31 dicembre 78 113 -35

2014 1 gennaio-31 dicembre 87 131 -44

2014 31 dicembre 9.986 +17 +0,17% 4.393 2,24

Distribuzione della popolazione 2015 – Castellamonte

Età Celibi/Nubili Coniugati/e Vedovi/e Divorziati/e

Maschi Femmine Totale

% % %

0-4 444 0 0 0 236 53,2% 208 46,8% 444 4,4%

5-9 466 0 0 0 251 53,9% 215 46,1% 466 4,7%

10-14 448 0 0 0 235 52,5% 213 47,5% 448 4,5%

15-19 422 0 0 0 226 53,6% 196 46,4% 422 4,2%

20-24 464 16 0 0 236 49,2% 244 50,8% 480 4,8%

25-29 388 98 0 2 231 47,3% 257 52,7% 488 4,9%

30-34 311 235 1 6 272 49,2% 281 50,8% 553 5,5%

35-39 231 422 0 15 333 49,9% 335 50,1% 668 6,7%

40-44 261 462 4 40 409 53,3% 358 46,7% 767 7,7%

45-49 171 517 12 65 370 48,4% 395 51,6% 765 7,7%

50-54 114 605 15 58 384 48,5% 408 51,5% 792 7,9%

55-59 91 539 27 56 356 49,9% 357 50,1% 713 7,1%

60-64 52 502 50 35 303 47,4% 336 52,6% 639 6,4%

65-69 35 441 78 30 271 46,4% 313 53,6% 584 5,8%

70-74 36 362 105 12 236 45,8% 279 54,2% 515 5,2%

75-79 30 273 146 14 230 49,7% 233 50,3% 463 4,6%

80-84 19 166 203 3 143 36,6% 248 63,4% 391 3,9%

85-89 21 57 177 5 75 28,8% 185 71,2% 260 2,6%

90-94 8 11 89 1 26 23,9% 83 76,1% 109 1,1%

95-99 3 0 16 0 1 5,3% 18 94,7% 19 0,2%

100+ 0 0 0 0 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0%

Totale 4.015 4.706 923 342 4.824 48,3% 5.162 51,7% 9.986

Distribuzione della popolazione per età scolastica 2015

Età Maschi Femmine Totale

0 41 52 93

1 39 34 73

2 61 38 99

3 47 42 89

4 48 42 90

5 48 49 97

6 44 47 91

7 57 41 98

8 55 38 93

9 47 40 87

10 45 37 82

11 58 44 102

12 54 36 90

13 39 50 89

14 39 46 85

15 46 49 95

16 38 33 71

17 41 40 81

18 50 30 80

Anno

1° gennaio

0-14 anni 15-64 anni 65+ anni Totale

residenti Età media

2002 1.082 5.819 2.069 8.970 44,6

2003 1.114 5.859 2.100 9.073 44,7

2004 1.132 5.936 2.152 9.220 44,8

2005 1.147 5.971 2.180 9.298 44,8

2006 1.179 5.993 2.146 9.318 44,6

2007 1.209 6.103 2.182 9.494 44,4

2008 1.248 6.377 2.217 9.842 44,2

2009 1.278 6.423 2.234 9.935 44,1

2010 1.333 6.417 2.246 9.996 44,2

2011 1.350 6.406 2.252 10.008 44,3

2012 1.340 6.311 2.269 9.920 44,5

2013 1.343 6.256 2.304 9.903 44,9

2014 1.351 6.293 2.325 9.969 45,1

2015 1.358 6.287 2.341 9.986 45,1

Distribuzione per area geografica di cittadinanza

Gli stranieri residenti a Castellamonte al 1° gennaio 2015 sono 991 e

rappresentano il 9,9% della popolazione residente.

La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania

con il 74,4% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla

Repubblica Popolare Cinese (7,8%) e dall'Albania (4,6%).

Paesi di provenienza

Segue il dettaglio dei paesi di provenienza dei cittadini stranieri

residenti divisi per continente di appartenenza ed ordinato per numero

di residenti.

EUROPA Area Maschi Femmine Totale %

Romania Unione Europea 356 381 737 74,37%

Albania Europa centro orientale 29 17 46 4,64%

Polonia Unione Europea 1 4 5 0,50%

Federazione Russa Europa centro orientale 0 5 5 0,50%

Repubblica Moldova Europa centro orientale 0 4 4 0,40%

Francia Unione Europea 1 3 4 0,40%

Germania Unione Europea 0 3 3 0,30%

Regno Unito Unione Europea 1 2 3 0,30%

Kosovo Europa centro orientale 2 1 3 0,30%

Ungheria Unione Europea 0 2 2 0,20%

Spagna Unione Europea 1 1 2 0,20%

Belgio Unione Europea 0 1 1 0,10%

Lituania Unione Europea 0 1 1 0,10%

Ucraina Europa centro orientale 0 1 1 0,10%

Svizzera Altri paesi europei 0 1 1 0,10%

Totale Europa 391 427 818

82,54%

AMERICA Area Maschi Femmine Totale %

Brasile

America centro

meridionale 2 6 8 0,81%

Perù

America centro

meridionale 3 3 6 0,61%

Repubblica Dominicana

America centro

meridionale 2 3 5 0,50%

Colombia

America centro

meridionale 0 3 3 0,30%

Ecuador

America centro

meridionale 0 3 3 0,30%

Cuba

America centro

meridionale 2 0 2 0,20%

Cile

America centro

meridionale 0 1 1 0,10%

Argentina

America centro

meridionale 1 0 1 0,10%

El Salvador

America centro

meridionale 1 0 1 0,10%

Totale America 11 19 30 3,03%

Indicatori demografici - Principali indici demografici calcolati sulla popolazione

residente a Castellamonte.

Anno Indice di

vecchiaia

Indice di

dipendenza

strutturale

Indice di

ricambio

della

popolazione

attiva

Indice di

struttura

della

popolazione

attiva

Indice di

carico

di figli

per donna

feconda

Indice di

natalità

(x 1.000

ab.)

Indice di

mortalità

(x 1.000

ab.)

1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1 gen-31 dic 1 gen-31 dic

2002 191,2 54,2 156,7 114,4 19,2 8,2 13,1

2003 188,5 54,9 156,6 114,7 19,4 8,1 15,2

2004 190,1 55,3 149,5 116,1 19,2 8,4 12,5

2005 190,1 55,7 142,4 118,2 19,5 8,0 16,8

2006 182,0 55,5 135,6 118,5 19,3 8,8 12,5

2007 180,5 55,6 127,2 117,8 21,1 9,6 11,5

2008 177,6 54,3 122,5 114,8 20,9 8,6 11,9

2009 174,8 54,7 120,3 116,7 21,6 10,9 11,7

2010 168,5 55,8 129,4 119,8 20,6 9,0 11,5

2011 166,8 56,2 130,6 123,4 21,1 9,1 13,6

2012 169,3 57,2 135,6 129,1 20,5 10,0 10,4

2013 171,6 58,3 143,3 134,0 19,6 7,9 11,4

2014 172,1 58,4 157,1 138,7 19,1 8,7 13,1

2015 172,4 58,8 151,4 140,8 20,4 - -

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Indice di vecchiaia: rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione.

È il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il

numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad esempio, nel 2015 l'indice di vecchiaia

per il comune di Castellamonte dice che ci sono 172,4 anziani ogni 100

giovani.

Indice di dipendenza strutturale: rappresenta il carico sociale ed economico

della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva

(15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, a Castellamonte nel 2015 ci sono

58,8 individui a carico, ogni 100 che lavorano.

Indice di ricambio della popolazione attiva: rappresenta il rapporto

percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (55-64

anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-24 anni). La

popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l'indicatore è minore di 100.

Ad esempio, a Castellamonte nel 2015 l'indice di ricambio è 151,4 e significa

che la popolazione in età lavorativa è molto anziana.

Indice di struttura della popolazione attiva: rappresenta il grado di

invecchiamento della popolazione in età lavorativa. È il rapporto percentuale

tra la parte di popolazione in età lavorativa più anziana (40-64 anni) e quella

più giovane (15-39 anni).

Carico di figli per donna feconda: è il rapporto percentuale tra il numero dei

bambini fino a 4 anni ed il numero di donne in età feconda (15-49 anni). Stima il

carico dei figli in età prescolare per le mamme lavoratrici.

Indice di natalità: rappresenta il numero medio di nascite in un anno ogni mille

abitanti.

Indice di mortalità: rappresenta il numero medio di decessi in un anno ogni

mille abitanti.

Età media: è la media delle età di una popolazione, calcolata come il rapporto

tra la somma delle età di tutti gli individui e il numero della popolazione

residente. Da non confondere con l'aspettativa di vita di una popolazione.