MINISTERO, DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA ... · L’ ISTITUTO COMPRENSIVO VIA...

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1 MINISTERO, DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA CENEDA RMIC8GE009 Via Ceneda, 26-00183 Roma tel.0677209730 fax0677079322 Codice fiscale 97713320584 [email protected] [email protected] REGOLAMENTO D’ ISTITUTO Il presente Regolamento è stato predisposto, discusso ed approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 31 ottobre 2018 con delibera n. 216. PREMESSA L’ ISTITUTO COMPRENSIVO VIA CENEDA si ispira, nelle sue finalità, agli articoli 2, 3, 21, 30, 33 e 34 della Costituzione Italiana ed è in linea con la normativa vigente, in particolare con quella di cui allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, e con le raccomandazioni di cui alle Note Miur in materia di Regolamento. Il Regolamento d'Istituto tiene conto delle differenze socio-ambientali che caratterizzano i plessi delle scuole dell'Infanzia, Primarie e Medie dell'Istituto; esso rivolge la massima attenzione al tema della vigilanza e custodia degli alunni, al loro comportamento verso l'impegno scolastico valutato come lo star bene a scuola (e a casa), nonché alla puntualità dei genitori nell'espletamento dei loro doveri nei confronti dei propri figli e della scuola. La direzione interviene in maniera opportuna a difesa dei minori. Tutti gli spazi delle scuole, interni ed esterni, sono utilizzabili ai fini didattici. E’ fondamentale che ciascuno sia consapevole della necessità di dover porre dei limiti alla propria libertà a garanzia del rispetto dei diritti degli altri e comprenda che la conoscenza e la condivisione delle regole permettono il “vivere bene insiemee facilitano una positiva esperienza scolastica per tutti gli alunni. Tutti coloro che operano nella scuola si devono impegnare a collaborare al raggiungimento di tale finalità. Pertanto ogni singolo componente della comunità scolastica (alunno, genitore, docente e personale tutto della scuola ed anche eventuale operatore esterno collaborante con la stessa) è tenuto a conoscere il presente regolamento ed a rispettarne le norme e deve collaborare, ciascuno secondo le proprie funzioni e competenze, alla realizzazione degli obiettivi comuni.

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MINISTERO, DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

VIA CENEDA RMIC8GE009

Via Ceneda, 26-00183 Roma tel.0677209730 fax0677079322 Codice fiscale 97713320584

[email protected] [email protected]

REGOLAMENTO D’ ISTITUTO Il presente Regolamento è stato predisposto, discusso ed approvato dal Consiglio d’Istituto nella

seduta del 31 ottobre 2018 con delibera n. 216.

PREMESSA L’ ISTITUTO COMPRENSIVO VIA CENEDA si ispira, nelle sue finalità, agli articoli 2, 3, 21,

30, 33 e 34 della Costituzione Italiana ed è in linea con la normativa vigente, in particolare con

quella di cui allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, e con le raccomandazioni di cui alle

Note Miur in materia di Regolamento.

Il Regolamento d'Istituto tiene conto delle differenze socio-ambientali che caratterizzano i plessi delle

scuole dell'Infanzia, Primarie e Medie dell'Istituto; esso rivolge la massima attenzione al tema della

vigilanza e custodia degli alunni, al loro comportamento verso l'impegno scolastico valutato come lo

star bene a scuola (e a casa), nonché alla puntualità dei genitori nell'espletamento dei loro doveri nei

confronti dei propri figli e della scuola. La direzione interviene in maniera opportuna a difesa dei

minori.

Tutti gli spazi delle scuole, interni ed esterni, sono utilizzabili ai fini didattici.

E’ fondamentale che ciascuno sia consapevole della necessità di dover porre dei limiti alla propria

libertà a garanzia del rispetto dei diritti degli altri e comprenda che la conoscenza e la condivisione

delle regole permettono il “vivere bene insieme” e facilitano una positiva esperienza scolastica per

tutti gli alunni.

Tutti coloro che operano nella scuola si devono impegnare a collaborare al raggiungimento di tale

finalità.

Pertanto ogni singolo componente della comunità scolastica (alunno, genitore, docente e

personale tutto della scuola ed anche eventuale operatore esterno collaborante con la stessa) è

tenuto a conoscere il presente regolamento ed a rispettarne le norme e deve collaborare,

ciascuno secondo le proprie funzioni e competenze, alla realizzazione degli obiettivi comuni.

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Il presente Regolamento intende, altresì, assicurare l’ordinato svolgimento di tutte le attività della

scuola al fine di garantire il funzionamento e l’efficacia dell’azione didattica.

Il regolamento può essere modificato, con delibera del Consiglio d’Istituto, in seguito alle

osservazioni e ai suggerimenti degli operatori scolastici, dei genitori e degli alunni al fine di

migliorare la funzionalità della scuola.

1. DIRITTI E DOVERI

DISPOSIZIONI PER GLI ALUNNI

Gli alunni hanno diritto:

• ad una formazione qualificata;

• ad essere rispettati da tutte le componenti della scuola;

• ad essere guidati, aiutati e consigliati nelle diverse fasi della maturazione e

dell’apprendimento;

• ad essere oggetto di un’attenta programmazione didattica che possa sviluppare le potenzialità

di ciascuno, in particolare gli alunni in situazione di disagio, stranieri o in condizione sociale

e relazionale problematica;

• ad essere ascoltati quando esprimono osservazioni, difficoltà, formulano domande e chiedono

chiarimenti.

Gli alunni possono:

• accedere alla biblioteca negli orari prestabiliti;

• accedere ai laboratori con la guida del proprio insegnante o di personale delegato;

• essere ricevuti dal Dirigente scolastico per colloqui, chiarimenti o comunicazioni, previo

appuntamento.

Gli alunni devono :

frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio;

avere un comportamento e modi rispettosi, non pronunciare espressioni scurrili ed offensive,

usare nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro

compagni, lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi;

mantenere, nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri, un

comportamento corretto e coerente con i principi previsti per la vita della comunità scolastica

nell’art.1 dello Statuto delle studentesse e degli studenti, in particolare per quanto concerne la

libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, nel rispetto di tutte le persone,

quale sia la loro età e condizione, e nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale;

osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza ed usare correttamente le strutture, i

macchinari, i sussidi didattici e comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni

al patrimonio della scuola;

condividere la responsabilità di avere cura dell’ambiente scolastico e di renderlo accogliente,

come importante fattore di qualità della vita della scuola. (Dall’art 3 D.p.r. n. 249/1998 -

Statuto delle studentesse e degli studenti -)

Gli alunni nello specifico:

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arrivano a scuola ordinati, puntuali e provvisti del materiale richiesto dai docenti;

rispettano la cura e l’igiene personale; anche l’abbigliamento deve essere adeguato

all’ambiente scolastico;

devono avere cura del proprio diario e del quaderno delle comunicazioni ove previsti;

devono far leggere e firmare ai genitori le comunicazioni della scuola il giorno stesso della

dettatura, riconsegnandole il giorno successivo all’insegnante della prima ora di lezione;

entrano a scuola all'orario deputato, raggiungono ordinatamente la loro classe dove sono

accolti dall’insegnante; fuori dall’aula la sorveglianza è assicurata dai collaboratori scolastici;

durante il cambio dell’ora restano nelle rispettive aule, mentre gli insegnanti sollecitamente

raggiungono le classi in cui hanno lezione qualora non sia prevista una sovrapposizione di

docenti;

si spostano dalle classi alle aule speciali, laboratori, mensa, palestra, con ordine e sotto la

sorveglianza del docente;

durante gli intervalli sia nella scuola che in cortile/giardino, devono seguire le indicazioni

degli insegnanti e dei collaboratori scolastici;

non possono abbandonare l’aula, né passare da un piano all’altro, neanche durante l’intervallo,

se non espressamente autorizzati dall’insegnante e devono sempre tenere un comportamento

corretto: non urlare, non correre, non fare giochi pericolosi, non affacciarsi alle finestre;

non possono uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità

i genitori dovranno preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta e venire a

prelevare personalmente lo studente (o delegare per iscritto un’altra persona maggiorenne che

dovrà essere munita di documento di riconoscimento). L’uscita anticipata sarà registrata.

non possono usare in classe materiale non consono alle attività didattiche come giochi, laser,

o altra apparecchiatura elettronica se non quelle autorizzate a discrezione dell’insegnante in

alcuni casi particolari; in particolare è assolutamente vietato agli alunni di usare il cellulare e

la relativa fotocamera in qualsiasi occasione se non esplicitamente autorizzati dal docente.

Si ricorda in particolare che:

per eventuali comunicazioni tra scuola e famiglia si userà il telefono della scuola;

la scuola dell’infanzia non è attrezzata, né come ambiente né come rapporto alunni/bambini,

per cambiare i pannolini; soltanto i bambini seguiti dal servizio OEPA usufruiscono di tale

servizio;

gli oggetti estranei all’attività didattica, quali telefoni e giochi vari, ritirati agli alunni saranno

consegnati solo ai genitori;

la scuola non risponde dell’eventuale sottrazione o smarrimento di materiali, telefoni, oggetti

di valore o somme di denaro in possesso agli alunni.

DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER GLI ALUNNI RELATIVAMENTE ALLA MENSA

SCOLASTICA (nelle sedi ove previsto il servizio mensa)

La pausa mensa deve essere un’occasione di socializzazione e di recupero delle energie

necessarie al proseguimento delle attività pomeridiane e si deve osservare quanto segue:

• all'orario stabilito gli alunni accedono ordinatamente ai servizi, per poi recarsi alla mensa

accompagnati dagli insegnanti e/o dai collaboratori scolastici;

• entrano nei locali della mensa e si siedono al proprio posto in modo composto;

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• durante il pasto devono assumere un comportamento corretto e rispettoso per le persone e per

l’ambiente; il tono della voce deve essere contenuto, non devono alzarsi senza motivo, non

devono giocare con il cibo;

• alla fine del pasto gli alunni si recano, sempre in modo composto ed ordinato, negli spazi

predisposti per la pausa dove si intrattengono, evitando giochi pericolosi per sé e per gli altri,

sotto la sorveglianza degli insegnanti e/o dei collaboratori scolastici;

• cinque minuti prima della fine dell’ora rientrano nelle proprie aule in modo tranquillo, per non

recare disturbo alle altre classi, accompagnati dagli insegnanti e/o dai collaboratori scolastici;

• l’utilizzo degli spazi esterni, ove siano presenti, per la ricreazione post mensa deve avvenire

in modo specificatamente regolamentato per ogni plesso.

DISPOSIZIONI PER GLI OPERATORI SCOLASTICI

Gli operatori scolastici si impegnano a perseguire i seguenti obiettivi:

• uguaglianza;

• imparzialità;

• obiettività e giustizia;

• accoglienza e integrazione;

• riduzione della dispersione scolastica.

Sulla base di questi indirizzi generali i docenti devono:

vigilare sugli alunni all’uscita, oltre che durante l'orario scolastico durante il quale gli alunni

sono loro affidati; cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni devono trovarsi in classe per

l’accoglienza e, alla fine delle lezioni, i docenti devono accompagnare gli alunni fino ai punti

d’uscita dell’edificio, controllando che escano dalla scuola in modo corretto ed ordinato;

vigilare sugli alunni durante la loro permanenza a scuola e controllare e regolare le loro uscite

dalla classe;

curare, in particolar modo, l’ordine e la sicurezza di tutti gli alunni durante l’intervallo e nei

cambi dell’ora; il cambio deve essere sollecito perché ogni insegnante è responsabile del

comportamento degli alunni; quando effettivamente necessario, il docente uscente chiederà

l’ausilio dei collaboratori scolastici;

trascrivere sul registro di classe le lezioni svolte ed i compiti assegnati, tenere in ordine il

registro di classe che è un documento ufficiale;

effettuare periodicamente un controllo delle note sul registro di classe;

vigilare affinché nessun estraneo abbia accesso, se non autorizzato dal Dirigente Scolastico o

dal suo delegato, in Istituto e soprattutto nelle aule;

affidare la classe al collaboratore scolastico del piano, che deve essere sempre presente,

qualora si verificasse l’esigenza di allontanarsi dall’aula;

rispettare rigorosamente l’orario di servizio;

porre particolare attenzione alla tutela dei minori quando navigano su internet predisponendo

idonei filtri per la navigazione;

i docenti referenti delle singole discipline possono sintetizzare le disposizioni specifiche

relative alla propria materia in un regolamento a parte (es. laboratorio d’informatica, di lingua,

lezione di scienze motorie, ecc.).

Disposizioni organizzative specifiche per i docenti

• Le assenze degli insegnanti sono regolate dalle norme in vigore, come pure le supplenze.

• Le modalità di sostituzione verranno regolate in sede di contratto d’Istituto e sono di norma

affidate ai docenti responsabili di plesso, delegati dal dirigente.

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In assenza di personale supplente, si provvederà a ripartire gli alunni nelle altre classi in gruppi

ridotti preferendo classi parallele, viciniori, con minor numero di alunni.

Per le classi di orientamento Montessori si preferiranno, ove possibile, classi omogenee per

orientamento.

• I criteri di ripartizione sono concordati dai docenti nelle rispettive sedi.

• La presenza di alunni ospiti viene riportata sul registro di classe.

I collaboratori scolastici devono:

vigilare sul divieto di ingresso nell’edificio di persone non autorizzate e controllare e gestire

gli accessi consentiti;

controllare permanentemente tutti i piani, secondo quanto stabilito dal Piano delle Attività

ovvero dagli ordini di servizio;

nei casi di inagibilità della scuola o nell’eventualità di evacuazione d’emergenza, controllare

il rispetto delle norme di comportamento dettate dai Piani di Sicurezza previsti;

non allontanarsi dal reparto assegnato;

dopo il termine delle lezioni, chiudere a porta d’accesso ai piani rimasti vuoti per evitare

l’ingresso incontrollato degli alunni di altre classi;

vigilare sugli alunni quando questi accedono ai servizi igienici, durante il cambio dell’ora,

qualora un docente dovesse allontanarsi dall’aula e nel recarsi e rientrare degli alunni stessi

dalla mensa;

sorvegliare che nessun estraneo possa accedere alle aule senza autorizzazione;

segnalare eventuali necessità di pulizie a fondo al DSGA;

segnalare al RLS (rappresentante lavoratori per la sicurezza) eventuali problematiche

riscontrate.

DISPOSIZIONI PER LE FAMIGLIE

Le famiglie hanno la responsabilità diretta dell’educazione dei figli e, attraverso la scuola,

della loro istruzione, pertanto hanno il dovere di condividere con essa tale importante compito.

E’ opportuno che le famiglie operino per far comprendere l’importanza della scuola per la

formazione personale e culturale dei giovani finalizzata al loro futuro e stabiliscano con gli

insegnanti rapporti corretti, collaborando alla creazione di un clima di reciproca fiducia e

fattivo sostegno.

Per una costruttiva collaborazione è necessario che vengano permesse assenze solo per motivi

validi, riducendo le uscite anticipate e le entrate posticipate, che venga controllato l’uso

corretto del diario e che vi sia controllo sull’esecuzione regolare del lavoro scolastico.

E’ opportuno che le famiglie rivolgano alla scuola osservazioni, critiche e suggerimenti

pertinenti e costruttivi, offrendo aiuto e consiglio per le attività che la scuola organizza, e

favoriscano la partecipazione dei figli alle attività programmate.

Le famiglie hanno il dovere di tenersi informate sugli obiettivi, i metodi, le attività, gli orari,

i livelli conseguiti nella maturazione personale e nell’apprendimento dei propri figli, di

controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul diario e le circolari, di

partecipare con regolarità alle riunioni previste.

NORME COMUNI

Divieto di fumare

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Si ricorda che la normativa vigente vieta di fumare nella scuola, in ogni momento e in

qualunque luogo. Tale divieto è esteso a tutti.

Il divieto si estende anche all’utilizzo delle sigarette elettroniche.

2. NORME ORGANIZZATIVE

ORARIO DELLE LEZIONI

E’ impostato tenendo conto delle proposte formulate dal Collegio dei Docenti secondo i criteri

generali indicati dal Consiglio d’Istituto.

ENTRATA A SCUOLA

- L’ingresso degli alunni è previsto, per ogni singola sede dell’Istituto, ed eventualmente diversificato

a seconda dell’ordine e grado della scuola, secondo l’orario che verrà deciso all’inizio dell’anno

scolastico e con le modalità meglio specificate negli avvisi che saranno comunicati e pubblicizzati ad

inizio anno scolastico, anche mediante affissione all’Albo dell’Istituto.

- Prima dell'orario d'ingresso gli alunni e i genitori possono sostare davanti all'entrata dell'edificio, ma

la scuola declina ogni responsabilità in quanto non tenuta a garantire forme di vigilanza all'esterno

dell'edificio.

o Al suono della campana gli alunni della primaria e secondaria di primo grado entrano

nell'edificio scolastico e si dirigono verso le rispettive classi.

o Ai genitori degli alunni della primaria compete l’obbligo di legge di accompagnare i propri

figli sino al punto d'ingresso.

o Per la scuola dell'infanzia, i genitori accompagnano direttamente nelle sezioni i bambini,

soffermandosi per il solo tempo necessario ad affidarli agli insegnanti.

- Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti dovranno essere presenti in

classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni.

- Per l’ordinato accesso degli alunni nelle aule per l’inizio delle lezioni, la sorveglianza è assicurata dal

personale ATA.

ENTRATA POSTICIPATA

- L’entrata posticipata programmata dai genitori è permessa solo eccezionalmente per giustificate

esigenze particolari dell’alunno e/o familiari e, solo per la scuola secondaria, deve avvenire al

cambio dell'ora.

- L’alunno dovrà essere munito di apposita richiesta di permesso firmata dai genitori. L’ingresso dovrà

essere autorizzato dal Dirigente scolastico o dal docente presente in classe.

- L'entrata posticipata verrà annotata sul registro di classe dall’insegnante presente in aula.

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RITARDI

o Per la scuola dell'infanzia, non è consentito l'ingresso, salvo casi eccezionali, al di fuori delle

fasce orarie flessibili previste, essendo le stesse da considerarsi già sufficienti a rispondere

alle esigenze degli alunni frequentanti tale ordine di scuola.

o Per la scuola primaria:

per un ritardo occasionale di pochi minuti rispetto all’orario di entrata, l’alunno è ammesso in

classe con annotazione sul registro di classe;

per i ritardi superiori ai 15 minuti, l'alunno verrà ammesso in classe ma dovrà presentare

giustificazione dei genitori il giorno seguente;

in caso di ritardi frequenti, i genitori o la persona che esercita la potestà sul minore saranno

convocati per l’esame e la soluzione del problema;

le famiglie che presentano oggettive situazioni di difficoltà nel rispettare la puntualità

dell’orario in entrata possono segnalarle, in via riservata, al capo d’Istituto e richiedere allo

stesso una particolare giustificazione.

o Per la scuola la scuola secondaria di primo grado:

per un ritardo occasionale di pochi minuti rispetto all’orario di entrata, l’alunno è ammesso in

classe con annotazione sul registro di classe;

per i ritardi superiori ai 10 minuti: l’alunno verrà ammesso in classe all’inizio della seconda

ora e dovrà presentare giustificazione dei genitori (o della persona che esercita la potestà sul

minore) il giorno seguente;

in caso di ritardi frequenti, i genitori o la persona che esercita la potestà sul minore saranno

convocati per l’esame e la soluzione del problema;

le famiglie che presentano oggettive situazioni di difficoltà nel rispettare la puntualità

dell’orario in entrata possono segnalarle, in via riservata, al capo d’Istituto e richiedere allo

stesso una particolare giustificazione.

- Il coordinatore di classe e/o il team docente sono tenuti a controllare mensilmente le giustificazioni

delle assenze e dei ritardi che verranno conteggiati e comunicati alle famiglie.

- Il coordinatore di classe e/ o il team docente sono tenuti, inoltre, ad avvisare la Presidenza in caso di

ritardi, assenze abituali o non chiare, mancate giustificazioni, affinché siano informate con

tempestività le famiglie o i tutori.

INTERVALLO

L’intervallo della ricreazione è un momento di socializzazione tra alunni e tra alunni e docenti.

- Le modalità e gli orari dell'intervallo verranno indicati, per ogni singola sede, da appositi avvisi.

- Durante la ricreazione gli alunni devono essere sorvegliati dall’insegnante e dai collaboratori

scolastici presenti.

- La vigilanza all’esterno dell'aula, in particolare nei bagni, viene assicurata dai collaboratori scolastici.

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- Agli alunni non è consentito spostarsi autonomamente, senza autorizzazione, da un piano all'altro

dell’edificio.

- Le merende devono essere facilmente assumibili nei tempi stabiliti per la ricreazione, evitando di

imbrattare il pavimento e i banchi. Ove prevista una merenda fornita dal servizio mensa gli alunni

non possono portare cibi o bevande da casa. Negli altri casi i docenti vigilano, per quanto possibile,

affinché non avvengano scambi di cibi e bevande tra alunni.

USCITA

- Durante le lezioni gli alunni potranno uscire dall’aula, previa autorizzazione del docente, solo in caso

di effettiva necessità.

- Al suono della campanella gli alunni usciranno, in modo corretto e disciplinato, dalle rispettive classi

e saranno accompagnati dal docente fino al punto d’uscita dell’edificio scolastico. Il collaboratore

scolastico collaborerà fattivamente all’uscita ordinata degli alunni.

o Nella scuola dell'infanzia, i genitori prelevano direttamente dalle sezioni della scuola i

bambini, senza trattenersi oltre i tempi e gli orari stabiliti, non sostando né da soli né in gruppo

negli spazi e pertinenze scolastiche.

o Nella scuola primaria, ai genitori compete l’obbligo di legge di prelevare i propri figli, al

termine dell'orario delle attività didattiche, al punto di uscita dell’edificio scolastico dove sono

accompagnati dal docente di turno che attenderà l'arrivo del genitore o di un suo delegato.

o Nella Scuola dell'infanzia e primaria, per ritardi nel ritiro dell’alunno in uscita superiori

a 10 minuti, è previsto che il genitore, o suo delegato autorizzato, firmi, per attestazione

dell’orario di ritiro, su apposito registro controfirmato dal docente. Tale registro sarà visionato

periodicamente dal Dirigente o dal Vicario coordinatore del plesso al fine di effettuare

richiami ai genitori inadempienti all’obbligo di osservare la puntualità nel ritiro del proprio

figlio, che è anche a garanzia del diritto del docente al quale è affidato l’alunno al rispetto del

proprio orario di lavoro.

USCITA ANTICIPATA

- Gli alunni possono uscire dalla scuola prima del termine delle lezioni solo in casi eccezionali di

reale necessità o emergenza da giustificare e solo se prelevati, all'ingresso o presso la portineria, da

un genitore o da chi esercita su di lui la potestà genitoriale o da loro delegati, previa esibizione, da

parte di chi preleva l’alunno, di un documento valido di riconoscimento e la firma sull’apposito

registro (o su un modulo predisposto dalla scuola).

- L’uscita anticipata viene autorizzata ed annotata sul registro di classe da parte del docente presente in

quel momento nella classe stessa.

o Gli alunni delle classi primarie a tempo pieno, salvo casi di emergenza, nella fascia

pomeridiana possono essere autorizzati ad uscire anticipatamente solo in un unico orario: ore

14,30. Il Collaboratore scolastico di turno, a quell’ora, raccoglierà tutti gli alunni interessati

dall’uscita anticipata e li accompagnerà all’uscita per consegnarli ai genitori venuti a

prelevarli.

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o Gli alunni della secondaria, salvo casi di emergenza, non possono uscire dalla scuola durante

lo svolgimento della lezione. E’ consentita l’uscita solo alla fine di ogni ora di lezione.

- Nel caso di reiterate richieste di uscita anticipata, il Consiglio di Classe valuterà le motivazioni

presentate ed avvertirà la famiglia delle possibili conseguenze sul piano didattico.

DELEGHE

- I genitori che hanno la necessità di delegare per periodi prolungati, per tutto l’anno scolastico o

per occasionali esigenze o emergenze, una persona per il ritiro dell’alunno, devono depositare

all’inizio del ciclo scolastico, o anche in seguito se la delega si impone per sopraggiunte necessità,

presso la Segreteria della scuola, unitamente alla delega, la fotocopia di un proprio documento di

riconoscimento nonché quella del documento del delegato. Tali deleghe avranno validità, salvo

revoca comunicata, per l’intero ciclo scolastico di riferimento. Possono essere delegati soltanto

soggetti maggiorenni.

La segreteria della scuola curerà di fornire prontamente a ciascun coordinatore di plesso la copia delle

deleghe relative agli alunni del plesso stesso, per consentire ai docenti e al personale scolastico la

conoscenza e la verifica della legittimazione a ritirare l’alunno da parte del delegato.

ESIGENZE PARTICOLARI

- Per quanto riguarda le entrate posticipate e le uscite anticipate prolungate per alcuni periodi

dell’anno scolastico, le stesse sono concesse solo per terapie mediche o in casi eccezionali e

particolari supportati da validi motivi, ed autorizzate esclusivamente dal Dirigente scolastico o da suo

delegato di plesso.

- Per tutti coloro che, per le scuole dell’infanzia e primarie, per giustificato motivo, abbiano

necessità di anticipare l’ingresso o di posticipare l’uscita dalla scuola, l’Istituto Comprensivo, con

apposita delibera del Consiglio d'Istituto e con servizio integrativo posto economicamente a carico

dei soli genitori, provvederà a mettere a disposizione i locali a tal fine necessari.

GIUSTIFICAZIONI

- Le assenze, a qualsiasi titolo, devono essere giustificate, tranne che per la scuola dell’infanzia,

sull’apposito libretto fornito dalla scuola, che va ritirato all’inizio dell’anno scolastico da almeno

un genitore o dalla persona che esercita la potestà sul minore o attraverso il registro elettronico.

- L’alunno, al rientro da un’assenza, dovrà presentare la giustificazione al docente della prima ora,

delegato dal Dirigente scolastico a controllare e giustificare l’assenza, con annotazione sul registro di

classe.

La eventuale mancata presentazione della giustificazione il giorno stesso del rientro dell’alunno viene

annotata sul registro di classe. Se anche il giorno successivo non viene presentata la giustificazione

si provvederà a contattare e sollecitare la famiglia.

- Le assenze frequenti saranno segnalate ai genitori dalla Segreteria, considerato che esiste il

limite fissato dalla legge per la validità dell’anno scolastico (frequenza minima di tre quarti

dell'orario annuale obbligatorio o facoltativo prescelto).

- Per motivi di sicurezza, in caso di assenza per sciopero, del quale è stato dato preavviso, la

giustificazione deve essere presentata ugualmente. Solo ove lo sciopero, nella singola classe, non

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abbia impedito lo svolgimento della regolare attività didattica le ore di assenza verranno conteggiate

nel monte ore dell’orario annuale obbligatorio.

- Le assenze per motivi di salute, solo se superiori ai cinque giorni considerando compresi i festivi,

vanno giustificate con certificato medico, salvo diverse disposizioni di legge.

In caso di mancata presentazione del suddetto certificato, l’alunno non potrà essere riammesso in

classe e dovrà attendere l’arrivo dei genitori, sorvegliato da un collaboratore scolastico.

- Per le assenze dei giorni precedenti e/o successivi alle festività natalizie e pasquali, è sufficiente la

sola giustificazione, purché ci sia stato preavviso scritto da parte dei genitori.

- Nel caso di assenze superiori ai cinque giorni per motivi diversi da quelli di salute, è necessaria una

autocertificazione da parte del genitore, da presentarsi almeno tre giorni prima dell’assenza all’ufficio

di segreteria, nella quale si dovrà dichiarare che l’alunno sarà assente per un determinato periodo

“non per motivi di salute”.

- In caso di malattie infettive o epidemiche, il genitore è tenuto a seguire l’eventuale protocollo

richiesto dalle norme sanitarie.

EMERGENZE E SCIOPERO

- In caso di malessere lieve di un alunno, il docente, coadiuvato da un collaboratore scolastico, disporrà

affinché venga contattato un familiare.

In caso di malessere grave o di incidente, verrà tempestivamente contattato il 118 e

contemporaneamente i familiari.

- In caso di sciopero, la scuola, tramite avviso scritto, comunicherà alle famiglie, almeno 2 giorni prima,

il possibile mancato servizio.

I genitori dovranno firmare l’avviso in tempo utile affinché l’insegnante di classe possa controllare

l’avvenuta firma per presa visione.

Il giorno dello sciopero i genitori dovranno accertarsi personalmente se le lezioni si svolgeranno

regolarmente o subiranno modifiche. Il Dirigente Scolastico, o suo delegato di plesso, solo dopo

aver valutata la possibilità di garantire la vigilanza necessaria per gli alunni, accoglierà gli stessi nella

scuola. Se tale vigilanza non potrà più essere garantita verranno chiamati i genitori.

Norme specifiche saranno inserite ogni anno nella Contrattazione integrativa di Istituto.

NORME ULTERIORI

Non è consentito ai genitori far pervenire nelle classi alimenti, materiale didattico o di altro

genere durante le lezioni.

Non è consentito ai genitori far pervenire nella Scuola prodotti alimentari artigianali in

occasione di feste di classe o di altre manifestazioni.

Nella scuola primaria gli alunni indossano il grembiule, di norma dal mese di novembre a

quello di maggio, compatibilmente con le condizioni climatiche.

Non è consentito l’ingresso nell’edificio scolastico, soprattutto in orario di lezioni, di persone

se non autorizzato o previsto (per colloqui, incontri, appuntamenti con i docenti, assemblee

ecc.).

Non è consentito all’alunno o al genitore, dopo l’uscita, di rientrare da soli a scuola per

dimenticanze di oggetti personali e/o di materiale scolastico. In tal caso si potrà richiedere

l’intervento del collaboratore scolastico, ove ancora presente e disponibile, stante le

condizioni organizzative del momento.

I docenti non sono autorizzati a somministrare medicinali di alcun genere agli alunni. I genitori

e/o loro delegati potranno eventualmente essere autorizzati all’entrata per la diretta

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somministrazione delle necessarie terapie (salvo individuazione di specifici operatori

dell’ASL o accordi di programma).

3. USO DEGLI SPAZI DI LABORATORIO

- Sia gli spazi esterni che quelli interni, che rispondono a principi di funzionalità e di realizzazione

piena degli obiettivi che la scuola si prefigge, sono fruibili da tutti secondo programmi ed orari stabiliti

e costituiscono un patrimonio che va rispettato e regolamentato.

- Tutti coloro che ne fruiscono sono tenuti al massimo rispetto degli ambienti, delle suppellettili e delle

attrezzature.

- Le dotazioni di tutte le aule speciali e dei laboratori sono affidate ad un docente responsabile della

cura e della manutenzione.

- I laboratori e le aule speciali sono dotati di un regolamento esposto all’interno che stabilisce:

modalità di accesso;

uso di materiali e di attrezzature;

norme di comportamento; nome del responsabile.

- L’uso dei laboratori è regolamentato attraverso la programmazione del docente e l’organizzazione

attraverso le prenotazioni.

- È fatto divieto agli alunni di recarsi nella sala docenti, nei laboratori, nelle aule speciali, negli impianti

sportivi, senza la presenza di un docente.

L’Istituto non può rispondere di oggetti personali, preziosi o materiali didattici lasciati incustoditi,

dimenticati o sottratti.

- Il materiale specifico in uso nella sezione montessoriana viene conservato in apposita locazione e

affidato all'insegnante referente che ne curerà la conservazione e manutenzione e regolerà, con

apposito registro, il prestito alla varie classi ad orientamento Montessori. Alla fine di ogni anno

scolastico l'insegnante referente redigerà un rapporto di stato, manutenzione e eventuale

approvvigionamento del materiale riconsegnato.

4. RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA

Per poter conferire con il Dirigente scolastico, con il personale di Segreteria e con gli insegnanti

vanno rispettate le modalità di richiesta e gli orari stabiliti e comunicati.

La scuola favorisce e promuove i contatti e gli incontri con le famiglie, secondo le seguenti

modalità:

contatti telefonici e comunicazioni telefoniche urgenti dall’ufficio di segreteria: presso la

segreteria dovranno essere depositati da tutti i genitori, o dagli esercenti la potestà, tutti gli

indirizzi telefonici indispensabili per un sollecito reperimento in caso d’urgenza; copia

dell'elenco dei recapiti e delle notizie utili, con indicazione delle persone delegate al ritiro

degli alunni, dovranno essere tempestivamente inviate dalla segreteria al coordinatore di

plesso che ne curerà il deposito o la consegna ai docenti di classe;

orario di ricevimento degli insegnanti: incontri in orario antimeridiano secondo un

calendario e modalità fornite dai singoli plessi (solo per la scuola secondaria di I grado);

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comunicazioni scritte della segreteria o del docente anche attraverso il diario dell’alunno;

incontri pomeridiani, secondo il calendario predisposto all’inizio dell’anno scolastico: I.

uno o due ricevimenti interquadrimestrali pomeridiani durante l’anno scolastico; II. Incontri

per appuntamento da concordare tra il docente e il genitore.

MODALITÁ D’ INCONTRO CON LE FAMIGLIE

o Per la scuola dell'infanzia, sono previste due assemblee con i genitori indicativamente da

tenersi nei mesi di febbraio e di aprile-maggio.

o Nella scuola primaria, è previsto un "auditing" diretto tra docenti e genitori con colloquio

individuale. Gli incontri saranno di norma due nell'anno scolastico, organizzati dai docenti

mediante appuntamento comunicato direttamente ai genitori. Sono inoltre previsti due incontri

con i genitori al termine del I e del II quadrimestre, in concomitanza con gli esiti delle

valutazioni.

o Nella scuola secondaria di I grado, i colloqui pomeridiani quadrimestrali con le famiglie si

articoleranno in due o tre giorni distinti, divisi per aree disciplinari, al fine di regolare meglio

l'afflusso.

Le scadenze degli incontri saranno così definite:

1° incontro

per informare sul livello di preparazione degli alunni da tenersi nell’ultima decade di Novembre e

non oltre la seconda decade di Dicembre;

2° incontro nel mese di Febbraio, in coincidenza con la consegna delle schede, i

Coordinatori di classe forniranno alle famiglie spiegazioni sulle operazioni complessive di

valutazione;

3° incontro nel mese di Aprile o prima decade di Maggio.

- Le schede di valutazione finale verranno pubblicate sul registro elettronico.

ASSEMBLEE DEI GENITORI

- I genitori degli alunni hanno il diritto di riunirsi in assemblea nello spirito e secondo le modalità

previste dagli artt. 12 e 15 del Testo Unico della Scuola del 16.4.1994 n.297.

- Le assemblee possono essere di classe, di sezione o di Istituto e possono essere richieste con uso dei

locali della scuola.

In tal caso, la data e l’orario di svolgimento devono essere concordati con il Dirigente Scolastico.

L’assemblea si svolge al di fuori dell’orario delle lezioni con diritto a partecipare per il Dirigente

Scolastico e per i docenti rispettivamente delle classi o dell’Istituto.

- I genitori promotori, avuta l’autorizzazione, ne danno comunicazione agli altri mediante affissione di

avviso nell’albo genitori, rendendo noto anche l’ordine del giorno. La scuola provvederà a dettare

agli alunni comunicazione dell’incontro.

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5. CRITERI GENERALI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI

Le classi saranno composte secondo l’Opzione Formativa:

scelta della sede;

scelta del modulo orario;

scelta della seconda lingua straniera, nel rispetto dei vincoli imposti dall’organico di diritto,

ove previsto per il singolo corso di studi;

fasce di livello redatte sulla base delle schede e delle informazioni desunte dal fascicolo

dell’alunno e dagli insegnanti del ciclo scolastico precedente, anche in base alle competenze

di base in lingua italiana;

formazione di gruppi-classe con equilibrato rapporto tra maschi e femmine;

individuazione, per gli alunni diversamente abili, delle classi più idonee all’accoglienza. Di

norma è presente un solo alunno diversamente abile per classe.

inserimento in un dato corso, qualora all’atto dell’iscrizione risultassero fratelli o sorelle

frequentanti quel corso nell’a.s. di iscrizione;

Le famiglie possono esprimere preferenze nella scelta del metodo e delle altre opportunità

educative offerte dalla scuola. Possono anche esprimere preferenze nella possibilità di frequentare

la stessa sezione di un amico/a. La preferenza espressa deve essere reciproca, quindi espressa da

entrambe le famiglie. Le famiglie devono essere consapevoli dei vincoli organizzativi e delle

scelte educative della scuola, che non permettono l’accettazione di tutte le richieste. In particolare

si cercherà di collocare in classi diverse gemelli, cugini, etc.

6. VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

FINALITA'

Le visite e i viaggi d’istruzione si prefiggono di favorire l’arricchimento culturale degli studenti.

Sono a tutti gli effetti attività didattiche curricolari.

La scuola considera parte importante dell’offerta formativa e momento utile di conoscenza,

comunicazione e socializzazione i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre,

manifestazioni culturali di interesse didattico o professionale, le lezioni con esperti e le visite a Enti

istituzionali o amministrativi, nonché la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni

presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, ad attività,

campionati o gare sportive e i gemellaggi con scuole estere.

REGOLAMENTO, CRITERI E PROCEDURE PER L’ORGANIZZAZIONE DELLE

INIZIATIVE

CRITERI GENERALI PER TUTTE LE INIZIATIVE

Le visite e i viaggi d'istruzione possono essere proposti dai singoli docenti o da più docenti del

medesimo Consiglio di Classe o team docente.

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I docenti proponenti devono predisporre il programma per le uscite e per i viaggi indicando:

programma dettagliato del viaggio o uscita;

motivazioni didattiche e coerenza con quanto previsto nel PTOF e nella programmazione

collegiale;

insegnanti accompagnatori;

mezzo di trasporto preferito.

Se l’iniziativa interessa un’unica classe sono necessari n. 2 accompagnatori.

Se più classi, n.1 accompagnatore ogni 15 alunni.

È previsto un accompagnatore ogni uno/due alunni diversamente abili secondo le necessità.

La funzione di accompagnatore può essere svolta anche dagli operatori OEPA o dai collaboratori

scolastici. Nel designare gli accompagnatori, i docenti provvederanno a indicare sempre un

accompagnatore in più per ogni classe per subentro in caso di imprevisto. È auspicabile che gli

accompagnatori siano scelti tra i docenti delle classi coinvolte. Se l’insegnante accompagnatore presta

servizio anche in altri plessi è tenuto a concordare con la Dirigenza come gestire gli altri impegni. Se

presta servizio anche in altri Istituti è necessaria la preliminare autorizzazione del DS dell’Istituto

coinvolto.

In quanto attività didattica curricolare, sarebbe necessaria la totale adesione della classe all’uscita

o al viaggio. Gli alunni che non partecipano dovranno giustificare l’assenza, che concorrerà al

monteore necessario per la validità dell’anno scolastico, trattandosi appunto di attività didattica

curricolare.

CRITERI SPECIFICI PER TIPOLOGIA DI USCITA

Uscite didattiche di un solo giorno

Il docente nominato referente deve attivarsi e seguire la procedura stabilita secondo cui almeno 15

giorni prima dell’uscita didattica, deve predisporre:

il modulo - richiesta correttamente compilato e sottoscritto con indicazione del docente

referente, dei docenti accompagnatori e dei docenti disponibili alla sostituzione in caso di

assenza nonché dell’eventuale piano di sostituzioni per le proprie classi;

l’abbinamento con altre classi, tenendo presente che le capacità media di un pullman è di 50

posti;

l’elenco (o dichiarazione) degli alunni partecipanti;

la raccolta delle autorizzazioni firmate dai genitori;

accertarsi che la quota di partecipazione sia versata sul c/c della scuola a cura dei

rappresentanti di classe;

la conferma della prenotazione del pullman (se richiesto).

Si ricorda che la richiesta di prenotazione del pullman deve essere presentata con un congruo anticipo,

di almeno 15 giorni, e copia della stessa, insieme alla conferma della prenotazione rilasciata

dall’Agenzia interessata, deve essere consegnata alla Segreteria.

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A norma di legge non è consentita la gestione extra-bilancio; pertanto le quote di partecipazione

dovranno essere versate sul c/c postale dell'Istituto Comprensivo a cura dei rappresentanti di

classe.

Nel caso in cui ci si avvalga di servizi esterni le quote devono essere raccolte e versate da un

genitore della classe, entro i termini stabiliti dalle associazioni, cooperative, ecc. sul c/c da queste

indicato.

La documentazione di cui sopra verrà consegnata in Segreteria, almeno 6 giorni prima dell’uscita,

per l’autorizzazione del Dirigente.

Viaggi d'istruzione di più giorni (campi scuola)

Il docente referente del viaggio conferma l’adesione, controllando l’esattezza della modulistica

richiesta, di norma entro la fine del mese di novembre di ogni a.s.

La segreteria provvede alla richiesta di preventivi di spesa ad almeno 3 agenzie di viaggio.

Vengono contattate le agenzie scelte fra quelle che sono specializzate per i viaggi scolastici e con cui

la scuola ha già collaborato positivamente.

I preventivi devono essere stilati tutti in base al medesimo programma stabilito dal docente e devono

essere tutti rispondenti alla medesima richiesta di offerta di servizi specifici da parte della Scuola,

salvo offerta di servizi integrativi, anche se non richiesti, che non deve incidere però

significativamente sul preventivo di spesa.

La Segreteria verifica anche che le Agenzie inviino la dichiarazione di conformità alla C.M. 291/1992

e si adeguino alle disposizioni di legge in materia di viaggi.

La documentazione depositata presso la Segreteria viene presentata alla Giunta Esecutiva del CDI

che elabora un prospetto comparativo per la scelta dei preventivi da sottoporre al Consiglio d’Istituto

che delibera sulla scelta del preventivo e dell’Agenzia per ogni singolo viaggio previsto.

I genitori, una volta firmata l’adesione, si impegnano al versamento della cifra dovuta nelle modalità

che saranno volta per volta concordate.

La Segreteria provvederà a tutti gli ulteriori adempimenti relativi alla conferma alle Agenzie scelte

e a collaborare con le stesse per la definizione del programma.

REGOLE PER GLI STUDENTI

L’uscita o il viaggio costituiscono attività didattica della scuola: quindi vigono le stesse norme

che regolano le altre attività, comprese le norme disciplinari per gli alunni.

L’alunno si prepara alla partenza con un abbigliamento adeguato e porta con sé, nel caso di un viaggio,

la tessera sanitaria con il codice fiscale e il tesserino di riconoscimento. In particolare al momento

della partenza e successivamente durante il viaggio:

sale sul mezzo di trasporto in modo ordinato, senza spingere o urlare;

prende posto e rimane seduto per tutto il percorso per motivi di sicurezza;

rispetta gli arredi del mezzo;

rispetta il divieto di consumare cibi e bevande sul mezzo di trasporto;

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per la strada o nel luogo da visitare procede sempre con il gruppo di compagni ed insegnanti,

senza allontanarsene;

rispetta l'ambiente, le persone, le opere d'arte, tutto ciò con cui viene a contatto;

ascolta con attenzione le spiegazioni degli insegnanti o di eventuali guide;

in albergo rispetta l'arredamento delle camere e dei bagni;

evita schiamazzi, urla, rumori molesti, passaggi da una camera all'altra, assembramenti in

una stessa camera;

rispetta gli orari dei pasti e delle uscite dall'albergo; va a dormire all'orario stabilito dagli

insegnanti.

I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia d’infortunio e l’elenco

dei recapiti telefonici dei genitori e della scuola.

7. NORME DI DISCIPLINA

PRINCIPI NORMATIVI

I principi ispiratori sono quelli contenuti negli artt.3 e 4 dello Statuto delle studentesse e degli

studenti (DPR n.249 del 24/6/1998 come modificato dal DPR n.235 del 21/11/2007) nonché quelli

contenuti nelle Note MIUR del 31/7/2008 prot.3602/PO e del 22/11/2012 prot.3214. La procedura

segue la normativa sul procedimento amministrativo (Legge n.241/1990).

o Destinatari delle norme contenute nello Statuto delle studentesse e degli studenti sono gli

alunni della scuola secondaria di 1° grado (unitamente agli alunni della scuola secondaria

di 2°grado) ai quali si rivolgono, in particolar modo, le norme di disciplina di seguito riportate.

o Per gli alunni della scuola dell’Infanzia, non sono previste sanzioni stante le particolari

finalità di tale ordine di scuola, l'età e la situazione psico-socio-affettiva dell'alunno.

o Per gli alunni della scuola primaria, risulta ancora vigente il Regio Decreto 26/4/1928 n.

1297 (artt. 412,413,414 e 415) .Si possono, comunque, applicare i principi e le norme previste

da questo Regolamento (vedi art.328 c.7° del T.U. della Scuola Decreto Legislativo

n.297/1994) a discrezionalità del singolo docente, del Consiglio di classe e del Collegio dei

docenti , per quanto compatibili, tenendo presente però che, in nessun caso, la sanzione

dell’allontanamento dalla scuola può essere applicabile agli alunni della scuola primaria per i

quali, generalmente, sono ammessi esclusivamente interventi a carattere compensativo

concordati a livello di équipe pedagogica .

PRINCIPI GENERALI

Compito preminente della scuola è Educare e Formare, non punire.

A questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare: ogni docente e/o il D.S.

e/o il Consiglio di Classe o d’Istituto, ognuno secondo la propria competenza ad irrogare la

17

sanzione, potrà in autonomia deliberare di non applicare al singolo caso le norme generali,

inquadrando tale comportamento “anomalo” in una strategia di recupero e/o di inserimento

più generale.

Il ricorso all’istituto della sanzione costituisce l’estremo rimedio dopo che sono stati

inutilmente esperiti tutti gli altri mezzi a disposizione degli educatori nell’esercizio del potere-

dovere di educare gli alunni ai valori della convivenza civile.

I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e formativa e tendono al rafforzamento

del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità

scolastica.

L’azione disciplinare è obbligatoria solo in presenza di reati previsti dal Codice Penale.

Chiunque venga a conoscenza di fatti ed episodi rilevanti sotto il profilo disciplinare è

comunque moralmente tenuto a darne comunicazione al coordinatore di classe e/o al Dirigente

di Istituto che procederà agli eventuali provvedimenti di competenza.

La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni

disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del

profitto ma solo sul voto di condotta.

In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione

di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.

La sanzione deve essere erogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi

l’efficacia.

Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al

principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno

e, in ogni caso, al principio della crescita educativa data dalla presa di coscienza da parte dello

studente dell’errore commesso e dall’impegno a non ripeterlo.

Nella scelta della sanzione disciplinare da applicare occorre sempre tener conto della

personalità e della situazione personale dell’alunno e dell’eventuale situazione di disabilità o

di disagio, anche psicologico in cui lo stesso si trovi ma anche della gravità del comportamento

e delle conseguenze da esso derivanti.

Ogni sanzione deve essere motivo di riflessione e di crescita per tutto il gruppo classe che va

sensibilizzato alla collaborazione nell’intervento con il singolo alunno sanzionato.

La volontarietà nella violazione disciplinare e il grado di colpa nell’inosservanza delle

disposizioni organizzative e di sicurezza sono elementi che concorrono a determinare la

gravità dell’infrazione e il tipo di sanzione da applicare.

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La reiterazione di un comportamento che ha già dato luogo all’applicazione di una sanzione

disciplinare, comporta l’applicazione di una sanzione disciplinare più grave o di grado

immediatamente superiore.

Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse in prossimità della scuola

ma che siano espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravità da

avere una forte ripercussione nell’ambiente scolastico.

La convocazione dei genitori, legata ad alcune sanzioni disciplinari, si deve configurare come

mezzo d’informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero.

CLASSIFICAZIONE DELLE MANCANZE DISCIPLINARI E DELLE SANZIONI

ED ORGANI COMPETENTI AD IRROGARLE

SANZIONI DI TIPO A) - DIVERSE DALL’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO DELLO

STUDENTE DALLA COMUNITA’ SCOLASTICA - Art.4

comma 1 Dpr 249/1998

(DECISE DAL SINGOLO DOCENTE E/O DAL DOCENTE COORDINATORE DI CLASSE E/O DAL DIRIGENTE SCOLASTICO)

Sono comminate per:

o comportamenti offensivi degli studenti nei confronti dei loro compagni e di tutti i componenti

la Comunità Scolastica;

o per fatti che arrechino danni al patrimonio della Scuola per inosservanza a disposizioni

organizzative e di sicurezza;

o per il non corretto utilizzo di strutture ,attrezzature e sussidi didattici in proporzione alla

gravità del fatto;

o per i comportamenti più specificatamente individuati nell’elenco di cui all’apposito capitolo a

seguire.

Prevedono:

richiamo verbale;

invito alla riflessione individuale, anche fuori dell’aula, alla presenza e con l’aiuto del

docente interessato;

richiamo verbale e invito alla riflessione guidata alla presenza e con la guida del

Dirigente Scolastico;

consegna da svolgere in classe significativa e commisurata;

consegna da svolgere a casa significativa e commisurata;

sospensione temporanea dalle attività ludiche dell’intervallo;

richiamo scritto / Nota Disciplinare sul quaderno delle comunicazioni, per notifica alla

famiglia;

rapporto sul registro di classe riportato sul quaderno delle comunicazioni, per notifica

alla famiglia;

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rapporto sul registro di classe riportato sul quaderno delle comunicazioni, per notifica

alla famiglia, controfirmato dal Dirigente Scolastico;

ammonizione scritta con la convocazione dei genitori da parte del docente (decisa dal

docente e/o Consiglio di Classe);

ammonizione scritta con la convocazione dei genitori da parte del Dirigente Scolastico

(quest’ultima decisa dal Dirigente assieme al Coordinatore di Classe).

Si ricorda che sia il rapporto sul registro di classe sia l’ammonizione scritta sono provvedimenti

disciplinari già di una certa gravità da applicarsi solo nei casi di effettiva necessità e che

mancanze lievi possono rimanere oggetto di richiamo verbale.

SANZIONI DI TIPO B) - CHE COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO DELLO STUDENTE DALLA COMUNITA’ SCOLASTICA PER UN PERIODO NON SUPERIORE A 15 GIORNI -

Art.4 commi 6, 7 e 8 DPR n.249/1998

(DECISE DAL CONSIGLIO DI CLASSE CON LA PARTECIPAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DELLE FAMIGLIE – fatto salvo il dovere di astensione quando sia coinvolto un familiare - art.5 Decreto

Leg.vo n.297/1994 -)

Sono comminate per gravi o reiterate infrazioni disciplinari derivanti dalla violazione dei

doveri di cui all’art.3 del DPR n.249/1998.

Prevedono:

o per fatti offensivi gravi ed oltraggiosi nei confronti di membri della Comunità Scolastica

allontanamento dalle lezioni fino a cinque giorni

o per comportamenti particolarmente gravi che turbino la Comunità Scolastica, anche in

violazione di norme comportamentali sancite nel Regolamento d’Istituto

allontanamento dalle lezioni fino a quindici giorni.

In tali periodi di allontanamento dalla comunità scolastica deve prevedersi, per quanto possibile,

un rapporto con lo studente e con i suoi genitori per il recupero delle lezioni e tale da preparare

il rientro nella comunità scolastica.

SANZIONI DI TIPO C) - CHE COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO

DELLO STUDENTE DALLA COMUNITA’ SCOLASTICA PER UN PERIODO SUPERIORE A 15

GIORNI -

Art.4 commi 6 e 9 Dpr 249/1998

(DECISE DAL CONSIGLIO D’ ISTITUTO - fatto salvo il dovere di astensione del componente quando

sia coinvolto un familiare -)

Sono comminate solo nel caso di fatti di rilevanza penale o di pericolo per l’incolumità delle

persone tali, anche solo astrattamente, da richiedere l’intervento degli Organi Istituzionali di

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competenza ma indipendentemente dalla effettuazione di tale richiesta. Trattasi quindi di fatti

che devono risultare verosimilmente e ragionevolmente accaduti, indipendentemente dagli

autonomi e necessari accertamenti che, su tali fatti, saranno svolti dalla magistratura

inquirente e definitivamente acclarati con successiva sentenza penale e tali quindi da

configurare una fattispecie astratta di reato prevista dalla normativa penale.

Prevedono:

allontanamento dalle lezioni per un periodo superiore a 15 giorni.

o Devono ricorrere congiuntamente due condizioni entrambe necessarie:

1) che siano stati commessi “reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (ad es.

violenza privata ,minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure deve

esservi una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad esempio incendio

o allagamento);

2) il fatto commesso sia di tale gravità da richiedere una deroga al limite dell’allontanamento

fino a 15 giorni previsto dal 7° c.art.4 dello Statuto .In tal caso la durata dell’allontanamento

è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo.

Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola individua, ove occorra anche

mediante il ricorso ad esperti esterni, e promuove, in coordinamento con la famiglia dello

studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, un percorso di recupero

educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella

comunità scolastica (Art.4 comma 8 Dpr 249/1998 e Nota Miur 2008).

SANZIONI DI TIPO D) - CHE COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO DELLO STUDENTE

DALLA COMUNITA’ SCOLASTICA FINO AL TERMINE DELL’ANNO SCOLASTICO – Art.

4 comma 9 bis Dpr 249/98

(DECISE DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO - fatto salvo il dovere di astensione già richiamato -)

Sono comminate alle seguenti condizioni, tutte congiuntamente ricorrenti:

1) devono ricorrere situazioni di recidiva ,nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per

la persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da

determinare seria apprensione a livello sociale;

2) non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente

nella comunità durante l’anno scolastico.

Prevedono:

allontanamento dalle lezioni fino al termine dell’anno scolastico.

Con riferimento alle sanzioni di tipo C e D, è necessario evitare che l’applicazione di tali

sanzioni determini, quale effetto implicito, il superamento dell’orario minimo di frequenza

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richiesto per la validità dell’anno scolastico tale da compromettere comunque la possibilità per

lo studente di essere valutato in sede di scrutinio.

SANZIONI DI TIPO E) - CHE COMPORTANO L’ESCLUSIONE DELLO STUDENTE DALLO

SCRUTINIO FINALE O LA NON AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO

DI STUDI -

Art.4 commi 9 bis e 9 ter Dpr 249/98

(DECISE DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO - fatto salvo il dovere di astensione già richiamato -)

Sono comminate nei casi più gravi di quelli già indicati per le sanzioni di tipo D ed al ricorrere

delle stesse condizioni indicate per esse.

Prevedono :

esclusione dello studente dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame di Stato.

Le sanzioni disciplinari di tipo B, C, D ed E possono essere irrogate soltanto previa verifica, da

parte dell’Istituzione Scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si

desuma che l’infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente

incolpato (Art.9 ter Dpr 249/98).

SI PRECISA CHE:

l’autorità competente ad infliggere punizioni di un dato grado può erogare anche quelle di

grado inferiore.

ULTERIORI ELEMENTI DI VALUTAZIONE

PER L’APPLICAZIONE DI SANZIONI

Elementi di valutazione aggravanti:

• la rilevanza degli obblighi violati con riferimento alle mancanze che offendono la persona,

l'immagine della Scuola, nonché alla responsabilità connessa al grado di danno o pericolo

causato alla Comunità Scolastica;

• l'intenzionalità del comportamento, il grado di negligenza ed imprudenza anche con

riferimento alla prevedibilità dell'evento da parte dello studente;

• la reiterazione dell'infrazione;

• il concorso, nella mancanza, di più studenti tra loro;

• la sussistenza di altre circostanze aggravanti con riferimento anche al pregresso

comportamento dello studente e alla persistenza di atteggiamenti irrispettosi e lesivi dei diritti

e dignità altrui;

• l'impiego di minacce verso altri (studenti o personale) tesi ad ottenere comportamenti

omertosi;

• l'invito e/o pressioni nei confronti di altri;

• l’omessa riparazione del danno (quando richiesta);

• colpire con il proprio comportamento sanzionabile coetanei disabili o comunque che si trovino

in situazione di difficoltà.

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Elementi di valutazione attenuanti:

• la presentazione di scuse e la manifestazione di pentimento;

• l’occasionalità della condotta sanzionabile;

• la riparazione del danno;

• la presenza di particolari situazioni che comportino disagio personale e la presenza di

situazioni di disabilità.

CONVERSIONE SANZIONI DISCIPLINARI

Allo studente, stante la funzione educativa che deve avere la sanzione disciplinare, è offerta, quando

possibile ed opportuno o consigliabile, la possibilità di convertire le sanzioni disciplinari in

attività di natura sociale, culturale e di volontariato ed in generale a vantaggio della comunità

scolastica (attività meglio individuate nel capitolo immediatamente successivo), tali da tendere

al recupero dello studente e che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e

rielaborazione critica degli episodi che hanno determinato la sanzione.

In caso di conversione della sanzione l’infrazione si considererà “riparata” se la sanzione irrogata è

inferiore all’allontanamento dalla scuola; in caso di allontanamento, invece, lo studente con la

conversione potrà frequentare regolarmente le lezioni e nel contempo svolgere anche l’attività

concordata, ma l’infrazione disciplinare non verrà cancellata. Tali misure possono altresì configurarsi

come misure accessorie che si accompagnino alle sanzioni che prevedono l’allontanamento dalla

comunità scolastica.

Le specifiche attività e le relative modalità sono decise, per ogni singolo caso, dall’Organo che irroga

la sanzione concordandole con il coordinatore della classe frequentata dallo studente e con la famiglia,

tenuto conto della natura dell’infrazione e delle circostanze in cui è stata commessa .Il D.S. adotta

tutti i conseguenti ed opportuni atti esecutivi inerenti lo svolgimento dell’attività risultante dalla

conversione ed individua nel personale dell’Istituzione il “referente” per il controllo effettivo dello

svolgimento dell’attività.

La conversione della sanzione implica la decadenza dello studente dalla facoltà di impugnare il

provvedimento disciplinare.

SANZIONI TESE AL RECUPERO DELLO STUDENTE E SANZIONI RIPARATORIE

(Da qualificarsi anche come accessorie ad altre sanzioni)

(DECISE DALL’ORGANO COMPETENTE AD IRROGARE LA SANZIONE PRINCIPALE)

In via solo esemplificativa ma non esaustiva, sono sanzioni tese al recupero dello studente le

seguenti:

attività di segreteria;

piccole manutenzioni;

attività di ricerca;

attività di riordino cataloghi e archivi della scuola;

23

produzione di elaborati (composizioni scritte o artistiche).

Sono stabilite anche le seguenti sanzioni riparatorie eventualmente applicabili:

intervento riparatorio del danno;

pubbliche scuse all’interno del gruppo classe dell’alunno con riflessione su quanto

commesso.

COMPORTAMENTI PIU’ COMUNI DA SANZIONARE E

TIPOLOGIA DELLA SANZIONE DA APPLICARE

• ritardi ripetuti (A)

• assenze o ritardi non giustificati (A)

• mancanza del materiale occorrente (A)

• non rispetto delle consegne a casa (A)

• non rispetto delle consegne a scuola (A)

• disturbo delle attività didattiche (A)

• introduzione e utilizzo del cellulare, di giochi, pubblicazioni o oggetti non richiesti nell’ambito

dell’attività scolastica (A)

• mancanza di rispetto dei regolamenti di laboratori e spazi attrezzati (A)

• uso non autorizzato di apparecchi per la riproduzione musicale (A)

• uso di un linguaggio inadeguato, ma non offensivo (A)

• abbigliamento non adeguato all’ambiente scolastico (A)

• svolgimento di attività diverse da quelle proposte dal docente (A)

• squillo suoneria del cellulare (A)

• falsificazione delle firme (A e/o B)

• mancanza di rispetto, linguaggio e gesti irriguardosi e offensivi verso gli altri (A e/o B)

• danni lievi ai locali, agli arredi e al materiale della scuola (A e/o B)

• danni arrecati a persone, cose o animali nel corso di visite guidate, viaggi d’istruzione, uscite

sul territorio (A e/o B)

• videoriprese o foto non autorizzate (A e/o B)

• episodi di intolleranza razziale, religiosa e umana ,soprattutto nei confronti dei più deboli (A

e/o B )

• furti, danneggiamenti e mancato rispetto della proprietà altrui (B e/o C)

• percosse, intimidazioni, ingiurie, violenze psicologiche e/o minacce verso gli altri, atti di

bullismo (B e/o C)

• aggressione verbale e violenze fisiche verso gli altri (B e/o C)

• pericolo e compromissione dell’incolumità delle persone (C)

La reiterazione di comportamenti puniti con sanzioni di tipo A comporta l’applicazione di

sanzioni di tipo B.

N.B. Questo elenco non può e non vuole essere esaustivo nella descrizione dei comportamenti

sanzionabili né delle possibili sanzioni applicabili, ma qualunque comportamento contrario

alla convivenza civile e ai doveri dello studente, sarà sanzionato commisurando la gravità

dell’infrazione a quelle sopra indicate.

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Le Norme di Disciplina, hanno validità anche nell’ambito delle Attività Integrative al

Piano dell’Offerta Formativa e anche in quello relativo alla partecipazione alle attività ed

agli interventi educativi realizzati dall’Istituzione Scolastica anche fuori dalla propria sede

(uscite didattiche, viaggi d’istruzione, attività sportive ecc.).

Per tutto quanto non specificato sulle Norme di disciplina ci si riporta alla normativa in merito

già sopra citata.

PROCEDIMENTO DI IRROGAZIONE DELLE SANZIONI DISCIPLINARI

(segue i criteri previsti dalla Legge 7/8/1990 n.241 in materia di procedimento amministrativo)

• La contestazione dell’addebito comportante irrogazione di sanzione disciplinare, salvo i casi,

direttamente di competenza del docente o del D.S., di richiamo verbale, invito alla riflessione,

consegna da svolgere, sospensione temporanea dall’attività ludica dell’intervallo e di nota

disciplinare nei quali la stessa avviene contestualmente all’erogazione della sanzione, deve

essere fatta immediatamente, o non appena si è venuti a conoscenza del comportamento

sanzionabile, con annotazione sul registro di classe, motivata e numerata, e di essa deve essere

data comunicazione alla famiglia dello studente con avviso scritto, da restituire firmato per

presa visione, che deve prevedere anche i termini per l’esercizio del diritto di difesa .Per le

sanzioni disciplinari di competenza del D.S. o di un Organo Collegiale, inoltre, il docente

segnala la mancanza disciplinare al D.S. che individua tempestivamente, qualora sia di

competenza di un Organo Collegiale, il responsabile del procedimento per la cura delle varie

fasi dello stesso.

• Qualsiasi tipo di sanzione deve essere presa sempre solo dopo aver invitato lo studente ad

esporre le proprie ragioni, aver ricostruito i fatti ascoltando anche eventuali testimoni e le

persone danneggiate, accettando, ove richiesto, anche il deposito di memorie di tutte le

persone coinvolte e, nei casi di sanzioni più gravi, dopo convocazione, per iscritto, dei genitori

per informarli ed ai fini di un accordo per una concertata strategia di recupero.

• In caso di sanzione di competenza del Consiglio di Classe o D’Istituto, che devono essere

convocati prima possibile dal D.S., nella prima fase della riunione prevista per il dibattimento

lo studente interessato ha diritto a partecipare, assistito dai genitori, che devono essere

regolarmente convocati, e può avvalersi di testimonianze a suo favore e di eventuale difesa

tecnica e anche presentare una memoria scritta che può essere anche sostitutiva della sua

presenza. L’organo può deliberare anche in assenza dello studente e dei suoi genitori o della

predetta memoria in questa fase purchè vi sia certezza dell’avvenuta convocazione degli stessi.

Nella fase deliberativa non sono ammessi né lo studente né i suoi genitori. La seduta

dell’Organo è valida in presenza della maggioranza degli aventi diritto al voto (fatto salvo, nel

CDI, il dovere di astensione dal voto del genitore dell’alunno coinvolto e del docente

eventualmente colpito personalmente dall’accaduto e che si dovrà astenere dal voto anche nel

Consiglio di Classe). La decisione è adottata a maggioranza. In caso di parità prevale il voto

del Presidente dell’Organo Collegiale.

• Della sanzione irrogata, che sarà annotata sul registro di classe, deve essere data

immediatamente comunicazione, per iscritto, ai genitori dell’alunno a cura del docente

interessato o dal D.S. per quelle di sua competenza.

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• Del provvedimento di allontanamento dalla Comunità Scolastica viene data comunicazione

dal Dirigente Scolastico ai genitori, per iscritto, specificandone motivazione, decorrenza e

durata.

• Ai genitori deve essere prontamente data comunicazione anche dell’eventuale archiviazione

del procedimento disciplinare.

Le famiglie, avranno onere e cura di informare loro i propri figli circa il provvedimento

disciplinare applicato, nei modi da loro ritenuti più opportuni.

• Il provvedimento di irrogazione della sanzione disciplinare e la relativa comunicazione ai

genitori devono specificare, in maniera chiara, gli estremi della deliberazione l’entità della

sanzione, la decorrenza e la durata della stessa, l’istruttoria svolta, l’Organo irrogante e le

motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della sanzione stessa nonché l’Organo, le

forme e il termine per proporre impugnazione. Più la sanzione è grave e più sarà necessario il

rigore motivazionale, anche al fine di dar conto del rispetto del principio di proporzionalità e

di gradualità della sanzione medesima.

• Nel caso di sanzioni che comportano l’allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico,

l’esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione agli esami di stato, occorrerà anche

esplicitare i motivi per cui “non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e

tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico”.

• Il procedimento di irrogazione della sanzione deve concludersi entro un termine massimo

di giorni 30 dalla contestazione dell’addebito. Decorso tale termine il procedimento si

considererà estinto.

Con il presente Regolamento si stabilisce , a garanzia dell’alunno , ai sensi dell’art.21

quater L. n.241/1990 ( in deroga al principio generale circa l’esecutività degli atti

amministrativi, pur non definitivi, e vista l’indicazione della Nota Miur del 2008 Prot.3602/PO

che si richiama all’autonomia scolastica su tale punto ) che le sanzioni, tranne quelle di tipo

A) ,quelle concordate con i genitori anche in sede di conversione di sanzione e quelle emesse

in via cautelativa e d’urgenza dal D.S., non possono essere eseguite fino a quando non

diventano definitive e cioè in pendenza del termine per proporre impugnazione e, in caso di

proposizione della stessa, fino alla definizione del procedimento di impugnazione davanti

all’Organo di Garanzia in prima istanza ed, ove successivamente proposto, anche di quello in

seconda istanza davanti al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale.

La sospensione dell’esecuzione ed il termine di essa deve essere esplicitamente indicata

nell’atto che dispone la sanzione.

Il termine può essere ridotto e la sospensione dell’esecuzione può essere revocata per

sopravvenute gravi esigenze cautelari con provvedimento del D.S.

• Le sanzioni disciplinari non saranno inserite nel fascicolo personale dello studente.

• Il cambiamento di scuola non pone fine ad un procedimento disciplinare iniziato, ma esso

segue il suo iter fino alla conclusione.

• Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla

famiglia o dallo studente stesso sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza,

allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.

• Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte

dalla Commissione d’Esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

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IMPUGNAZIONI

È istituito nella scuola un "Organo di garanzia" (art. 5 commi 1 e 2 Dpr 249/98 modificato

dall’art.2 del Dpr 235/2007) così composto:

Dirigente Scolastico, 2 rappresentanti delle famiglie e 1 docente.

I due rappresentanti delle famiglie sono eletti dai genitori del CDI, a maggioranza assoluta, fra

quelli presenti nello stesso, il docente è designato dal CDI.

Sono eletti e designati anche 2 rappresentanti delle famiglie e 1 docente supplenti per il caso di

rinuncia o decadenza di un componente dell’Organo. In tal caso subentrerà il supplente

rappresentante la stessa categoria dell’uscente e si procederà a designazione o elezione per la

nomina del nuovo supplente.

L’Organo di garanzia ha la durata in carica pari a quella del Consiglio di Istituto che lo ha eletto

e decade con esso.

• Contro le sanzioni disciplinari, tranne quelle concordate con i genitori anche in sede di

conversione di altra sanzione, è ammessa impugnazione con ricorso per iscritto contenente

le motivazioni a sostegno dello stesso, da depositarsi in Segreteria, da parte di chiunque vi

abbia interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro erogazione, all’Organo di

Garanzia interno alla scuola.

• Lo stesso organo decide, sempre su richiesta scritta motivata e depositata in Segreteria fatta da

chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito

all’applicazione del Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti e del

presente Regolamento d’Istituto, nonché formula proposte al CDI per le eventuali

modifiche del presente Regolamento che si rendessero necessarie o utili.

• L’organo di garanzia, convocato dal Dirigente Scolastico, che lo presiede, entro massimo 7

giorni dal deposito del ricorso o della richiesta di decidere sui conflitti di cui sopra, si riunisce e

decide entro 10 giorni dal ricevimento del ricorso o della richiesta.

• Qualora si debba deliberare su una sanzione irrogata con provvedimento individuale da un

componente dell’Organo di Garanzia oppure su una sanzione a carico di un familiare di

componenti dell’Organo di Garanzia, il componente interessato sarà temporaneamente sostituito

da un supplente della stessa categoria rappresentata da quello sostituito (docente o genitore).

• Le sedute dell’Organo di garanzia sono validamente costituite con la presenza della metà più

uno dei suoi membri. L’organo di garanzia, valutata tutta l’istruttoria acquisita dal Presidente e

quella ulteriore eventualmente richiesta ed acquisita in quanto ritenuta necessaria (compreso

memorie difensive, consulenze tecniche e audizione dello studente, del docente e di testimoni),

delibera per votazione a maggioranza dei presenti. In caso di parità di voti prevale il voto del

Dirigente.

• La decisione dell’Organo, che dovrà essere motivata, sarà comunicata dal Presidente per iscritto

entro i 3 giorni successivi alla seduta, ai docenti interessati ed ai genitori dell’alunno interessato

che ne comunicheranno l’esito al proprio figlio nella maniera da loro ritenuta più opportuna.

Qualora l’Organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione si riterrà implicitamente

confermata.

• Contro le violazioni dello Statuto delle studentesse e degli studenti, anche contenute nel

Regolamento d’Istituto, ed operate sia nell’emanazione del provvedimento oggetto di

contestazione sia nell’emanazione del Regolamento d’Istituto, può essere proposto

reclamo, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione della

decisione dell’Organo di Garanzia della scuola o dallo spirare del termine di decisione ad esso

attribuito.

• Su tali reclami decide, in via definitiva, il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale (o un

Dirigente da questi delegato) previo parere “vincolante”, da rendersi entro 30 giorni,

dell’Organo Di Garanzia Regionale, presieduto dal Direttore dell’Ufficio Scolastico

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Regionale o da un suo delegato e composto da 3 docenti e 3 genitori, individuati, per la scuola

secondaria di primo grado, nell’ambito del Forags (Forum Regionali dei Genitori della Scuola).

Tale organo è disciplinato da ciascun Ufficio Scolastico Regionale (art. 5 commi

3,4,5,6 e 7 Dpr 249/1998 come modificato dal Dpr 235/2007 e punto 5 Linee di Indirizzo Miur

22-11-2012 Prot.3214).

• Ove non fosse rispettato il termine di 30 giorni, o altro derivante da eventuale proroga concessa

per esigenze istruttorie per un massimo di 15 giorni, il Direttore dell’Ufficio Scolastico

Regionale può decidere indipendentemente dall’acquisizione del suddetto parere.

Per la definizione di ogni altro aspetto normativo e procedurale si rinvia anche alle Note Miur

Prot. N.3602/PO del 31/07/2008 e Prot.3214 del 22.11.2012.

8. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI E CORRESPONSABILITA’

EDUCATIVA

(Art.5 bis Dpr 249/1998 come modificato dal Dpr 235/2007

e Linee di Indirizzo Miur 2.11.2012 Prot.3214)

• La Costituzione assegna ai genitori e alla scuola il compito di istruire ed educare. Risulta

pertanto irrinunciabile, per la crescita e lo sviluppo degli alunni, una “partnership educativa”

tra famiglia e scuola fondata sulla condivisione dei valori e su una fattiva collaborazione, nel

rispetto reciproco delle competenze. Per consolidare e diffondere politiche di governance che

agevolino il passaggio dalla programmazione pianificata alla “progettazione partecipata”,

dall’informazione alla “consultazione”, dalle responsabilità istituzionali alla “responsabilità

condivisa”, si intende favorire la partecipazione dei genitori alla vita scolastica attraverso

il riconoscimento dell’attività degli stessi in Comitati, Associazioni, Iniziative Locali Di

Formazione, e si intende dar valore all’attività del FoRAGS (Forum Regionale Associazione dei

Genitori della Scuola) e del FoNAGS (Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori della

Scuola).

• Si valorizzano tutti gli Organi Collegiali della scuola rappresentativi delle diverse componenti

scolastiche e si assicura il sostegno a forme di rappresentanza facoltative come il Comitato Dei

Genitori (costituito dai rappresentanti di classe e del Consiglio d’Istituto).

• Si intende, altresì, valorizzare la bigenitorialità e l’attività di orientamento personale,

curricolare e professionale degli alunni tramite azioni di informazione e tutoraggio svolte anche

in collaborazione con i genitori.

9. PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA

(Art.5 bis Dpr 24.6.1998 n.249 come introdotto dall’art.3 Dpr. 21.11.2007 n.235)

• Contestualmente all’iscrizione alla singola istituzione scolastica è richiesta la

sottoscrizione, da parte dei genitori affidatari e dal Dirigente Scolastico, di un Patto

Educativo di Corresponsabilità (che si allega al presente Regolamento) finalizzato a definire,

in maniera dettagliata e condivisa, i reciproci rapporti, diritti e i doveri che intercorrono nel

rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.

“L’obiettivo è quello di impegnare le famiglie, fin dal momento dell’iscrizione, a

condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa”.

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• Il Patto viene elaborato, ed eventualmente modificato successivamente, dal Consiglio d’Istituto

dove sono rappresentate le diverse componenti della Comunità Scolastica nel segno di una

massima condivisione e collaborazione nella redazione e revisione condivisa dello stesso.

• La sottoscrizione del Patto, già predisposto con la firma del Dirigente, avverrà da parte dei

genitori contestualmente all’iscrizione all’Istituto scolastico.

• Il genitore ha diritto alla consegna di copia, firmata anche dal Dirigente, dello stesso.

Possibilmente nell’ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche,

verranno poste in essere iniziative per la presentazione e condivisione con i nuovi

studenti e i loro genitori, dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, del Piano

dell’Offerta Formativa, del Regolamento d’Istituto e del Patto Educativo di

Corresponsabilità.

ALLEGATO

- Patto di Corresponsabilità Educativa.