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1 Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca P.T.O.F. Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-2017 2017-2018 2018-2019 ISTITUTO COMPRENSIVO CHIERI IV REGIONE GIONCHETO 10023 CHIERI (TO)

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Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca

P.T.O.F. Piano Triennale

dell’Offerta Formativa 2016-2017

2017-2018

2018-2019

ISTITUTO COMPRENSIVO CHIERI IV

REGIONE GIONCHETO 10023 CHIERI (TO)

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INDICE

PREMESSA 3

1. GESTIONE DELLA SCUOLA 4

1.1 Linee D’indirizzo P.T.O.F 4

1.2 Priorità e traguardi secondo il R.A.V. 8

1.3 Piano di miglioramento 10

1.4 Organizzazione dell’Istituto 29

1.4.1 Strutture scolastiche 30

1.4.2 Organigramma 31

1.4.3 Organico 35

1.4.4 Scuola famiglia 39

1.4.5 Scuola e territorio 39

1.4.6 Gestione finanziaria 40

2. PROGETTO SCUOLA 41

2.1 Area del curricolo 41

2.1.1 Accoglienza e formazione classi 43

2.1.2 Tempi scuola 44

2.1.3 Quadri orari discipline 45

2.1.4 Programmazione curricolare 46

2.1.5 Valutazione 47

2.2 Area del successo formativo 53

2.2.1 Protocollo alunni stranieri 54

2.2.2 Inclusività 57

2.2.3 Estratto alunni DSA 62

2.2.4 P.A.I. 64

2.3 Continuità ed orientamento 72

2.4 Innovazione tecnologica 75

3. PIANO DELLE AZIONI PROGETTUALI 77

3.1 Ampliamento dell’offerta formativa 82

4. AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO 83

5. PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE 84

6. LA SICUREZZA NELLA SCUOLA 85

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PREMESSA

Questo documento è il progetto distintivo dell’istituto comprensivo IV di Chieri, che conserva le molteplici e positive esperienze passate e si apre alla sperimentazione di graduali processi innovativi per migliorare l’offerta formativa.

L’istituto comprensivo IV di Chieri nasce nell’anno scolastico 2013/2014 in data 1 settembre 2013, vista la razionalizzazione della rete scolastica voluta dal dpr. 81/2009.

Con la recente istituzione dell’IC IV di Chieri, che comprende Scuole dell’infanzia, due Scuole Primarie e una Scuola Secondaria di Primo Grado, il presente PTOF dev’essere considerato come il punto di partenza di una proficua e duratura collaborazione tra i diversi ordini di scuole e come un bagaglio comune da arricchire in itinere.

E’ il frutto di una maturazione e condivisione di scelte educative che ha visto coinvolte tutte le componenti scolastiche e che si traduce in iniziative rivolte alla totalità delle classi e a tutti gli insegnanti dell’Istituto; prevede una costante valutazione e presuppone assunzione di responsabilità ad ogni livello decisionale.

Prevede, inoltre, un’articolazione che si adatti alle differenziate esigenze degli alunni e al contesto socio economica del territorio.

Si rivolge ai genitori ed agli alunni della scuola e a quanti altri, privati, enti, associazioni, che operano all’interno del territorio in campo educativo e culturale.

E’ stato elaborato tenendo conto dei bisogni e delle proposte rilevati nell’ambito della valutazione dei Piani degli anni trascorsi, delle nuove disposizioni di legge, con l’intento di formare una cultura dell’autonomia responsabile, dell’autovalutazione, della gestione organizzativa e dinamica delle risorse.

Il presente PTOF mette al centro l’allievo, così come previsto dalle INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE:

“Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tenere conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.

Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.”

E’ questo lo “spirito “ del nostro Piano triennale dell’Offerta Formativa che vede la SCUOLA come luogo di crescita, fatta di spazi, tempi esperienze condivise, dove l’alunno è una risorsa continua di…

CURIOSITA’ STIMOLI INFORMAZIONI ATTEGGIAMENTI

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1. GESTIONE DELLA SCUOLA 1.1 LINEE D’INDIRIZZO DEL PTOF

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTA la Legge n.59 del 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza;

VISTO il D.P.R. n.275 del 1999, che disciplina l’autonomia scolastica;

VISTO il D. L. n. 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni;

VISTA la Legge n. 107 del 2015;

TENUTO CONTO

1. Delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012;

2. Delle risultanze del processo di autovalutazione dell’Istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV);

3. Dei risultati delle rilevazioni INVALSI; 4. Degli interventi educativo- didattici e delle linee di indirizzo fornite dal Consiglio d’Istituto nei

precedenti anni scolastici; 5. Delle proposte e dei pareri formulati dagli Enti Locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali,

sociali ed economiche operanti sul territorio;

PREMESSO CHE

- La formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge n. 107 del 2015;

- L’obiettivo del documento è di fornire indicazioni sulle modalità di elaborazione, sui contenuti indispensabili, sugli obiettivi strategici da perseguire, sulle priorità, sugli elementi caratterizzanti l’identità dell’Istituto comprensivo, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente;

- AI sensi della L. 107/2015, il Collegio dei Docenti elabora il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F) sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico e il Consiglio d’Istituto lo approva;

EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO PER LE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA E LE SCELTE DI GESTIONE ED AMMINISTRAZIONE

Il Dirigente scolastico definisce sinteticamente le seguenti linee guida generali volte a sostenere l’impegno prioritario nel processo di formazione ed istruzione di base, con un arricchimento dell’Offerta Formativa volta a favorire il successo scolastico di ciascun alunno, l’attenzione alla

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persona come identità unica e irripetibile e la costruzione di un progetto di vita come cittadino consapevole dei propri diritti e doveri, diretta espressione dell’art. 3 della Costituzione. Il coinvolgimento e la collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’Istituto, la motivazione , il sistema organizzativo, il clima relazionale, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza dei processi, la messa in atto di un modello operativo improntato al miglioramento continuo da parte di tutte le componenti dell’Istituto Comprensivo, sono gli elementi indispensabili affinché la costruzione e implementazione del P.T.O.F. non sia un mero adempimento burocratico, ma un reale strumento di costruzione dell’identità dell’istituto e di lavoro in grado di valorizzare le risorse umane e strutturali e rafforzare l’esistente comunità professionale. Il Piano, secondo quanto indicato dalla L.107/2015, deve prevedere:

1. Piano risorse docenti su numeri attribuiti controllato da USR (c.13 e 14): posti comuni, posti di sostegno, fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’Offerta Formativa;

2. Piano risorse A.T.A. (c.14); 3. Piano della formazione docenti (c. 12), redatto in coerenza con P.T.O.F. (c.124 e c. 12); 4. Piano della formazione A.T.A. (c.12); 5. Piano di miglioramento RAV (c.14.3); 6. Piano fabbisogno infrastrutture e materiali (c.14.3); 7. Azioni piano nazionale scuola digitale (c.57 e 59).

I seguenti indirizzi relativi alla realizzazione delle attività didattiche e formative della scuola sono stati individuati in una logica di continuità con le buone pratiche già esistenti e dentro una prospettiva orientata alla successiva e puntuale pianificazione triennale dell’offerta formativa:

a) Rendere coerente il POF con quanto emerso dal RAV e con quanto previsto nel PdM; b) Migliorare la qualità dei processi formativi individuando uno o più obiettivi strategici di cui al

comma 7, punti a-s dell’art.1 della Legge n. 107/2015; c) Vagliare i progetti e le attività di arricchimento ed ampliamento dell’offerta formativa, alla luce

della loro coerenza con i punti a-b. d) Trovare modalità e forme per presidiare il piano dell’offerta formativa nelle fasi di realizzazione,

monitoraggio, autovalutazione e rendicontazione sociale dei risultati. e) Individuare i bisogni formativi del personale in coerenza con le azioni di miglioramento da

attivare, con particolare attenzione alla valorizzazione delle professionalità esistenti e alle esi-genze espresse dalla Legge n. 107/2015.

Gli ambiti di contenuto strategico per la stesura del P.T.O.F. sono i seguenti: Area del curricolo Stilare i curricoli verticali secondo le IN 2012, introducendo criteri di valutazione condivisi e prove comuni di Istituto. Predisporre il curricolo per lo sviluppo delle competenze trasversali, tra cui le competenze di cittadinanza, competenze digitali, imparare ad imparare. Esaminare e adottare il certificato delle competenze come previsto dal modello ministeriale; Esplicitare le prassi della innovazione didattico-educativa e della didattica per competenze. Potenziare le strategie per il recupero e il consolidamento delle competenze linguistiche (italiano e lingue straniere) e le competenze logico-matematiche e scientifiche. Progettare percorsi per sviluppare comportamenti responsabili ispirati alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza.

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Area del successo formativo Pianificare azioni di recupero delle difficoltà, di supporto al percorso scolastico, di valorizzazione delle eccellenze per la promozione del successo formativo di tutti gli alunni, attraverso l’adozione di forme di didattica innovativa all’interno della progettazione curricolare. Inserire il Piano Annuale per l’Inclusività. Potenziare il diritto al successo formativo degli alunni con bisogni educativi speciali. Progettare percorsi per la promozione del benessere, della salute della persona e dello star bene insieme a scuola. Orientamento/Continuità Rafforzare le procedure e gli strumenti per l’orientamento e la continuità formativa tra i diversi ordini di scuola. Progettare attività per lo sviluppo delle competenze in collegamento tra diversi ordini di scuola, in un’ottica di curricolo verticale. Innovazione tecnologica Ampliare la dotazione tecnologica dell’Istituto per la promozione dell’uso delle tecnologie nella didattica quotidiana e per supportare l’organizzazione degli uffici per la realizzazione della dematerializzazione già prevista dalla norma. Promuovere l’innovazione tecnologica con azioni mirate di formazione e con l’adesione ai progetti PON. Implementare il sito web d’Istituto. Migliorare la comunicazione tra scuola e famiglie con maggiore trasparenza e accessibilità delle informazioni e dei materiali prodotti dall’Istituto attraverso l’uso del sito web. Facilitare le comunicazioni interne utilizzando tutte le potenzialità del sito e delle mail. Ampliamento dell’offerta formativa Elaborare proposte progettuali riconducibili alle diverse aree del curricolo per il recupero e/o il potenziamento delle competenze, sia in orario curricolare che extracurricolare, anche per contrastare la dispersione scolastica. Potenziare i progetti di ricerca e sperimentazione scientifica. Potenziare i progetti di lingue straniere. Autovalutazione d’Istituto Implementare il sistema di valutazione previsto dal D.P.R. 80/2013 con la raccolta e l’elaborazione di dati utili all’analisi delle diverse voci del rapporto di autovalutazione. Attuare il piano di miglioramento contenuto nel RAV e verificare l’efficacia delle azioni attuate. Formazione Definire proposte di formazione collegate al piano di miglioramento: sviluppo della didattica per competenze, in particolare per le competenze di lingua e di matematica, finalizzate alla elaborazione dei curricoli verticali; sviluppo di una didattica inclusiva. Definire un piano di formazione per il personale A.T.A. che tenga conto delle specifiche esigenze formative in ambito di lavoro amministrativo e di gestione del personale.

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Corsi di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nel luogo di lavoro. Organico potenziato e organico dell’autonomia L’organico potenziato è stato richiesto per realizzare le finalità previste dalla Legge n.107/2015 tenendo conto le priorità indicate nel RAV e le priorità strategiche del P.T.O.F.. Nel Piano dell’Offerta Formativa vanno indicate le priorità rispetto gli ambiti di insegnamento e/o classi di concorso per il personale identificato per l’organico potenziato dell’a.s. 2015/16 e per l’organico dell’autonomia del triennio successivo. Nel Piano verranno anche definiti gli ambiti di coordinamento e di supporto all’azione didattica, le funzioni strumentali per le aree strategiche, nonché l’organigramma di coordinamento organizzativo (vicario, referenti di plesso, coordinatori e referenti didattici. Ecc). Personale amministrativo tecnico ed ausiliario Con una direttiva specifica al Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi vengono date indicazioni e criteri di massima, previste dal comma 5 dell’art. 25 del D. Lgs. N. 165/2001, al fine di porlo in condizioni di gestire efficacemente i servizi generali e amministrativi dell’Istituto comprensivo in coerenza con le priorità indicate dal P.T.O.F..

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1.2. PRIORITÀ E TRAGUARDI SECONDO IL R.A.V.

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

1) Potenziare le competenze in lingua italiana nella scuola primaria e nella scuola sec. I grado; 2) Potenziare le competenze in scienze matematiche nella scuola primaria e nella scuola sec. I

grado; 3) Rendere più incisivo il consiglio orientativo, comunicando anche alle famiglie le pratiche

orientative messe in atto dalla scuola.

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1) Diminuire la variabilità dei risultati delle classi nelle prove standardizzate nazionali di lingua italiana, migliorando del 2% le performance delle classi con risultati più bassi;

2) Diminuire la variabilità dei risultati delle classi nelle prove standardizzate nazionali di matematica, migliorando del 2% le performance delle classi con risultati più bassi;

3) Ridurre la percentuale di fallimento scolastico nella scuola sec. II grado conseguente ad una scelta non conforme al consiglio orientativo.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

I risultati delle prove standardizzate nazionali, benché generalmente superiori alla media nazionale ed in linea con quelli delle prove quadrimestrali comuni, evidenziano, nella buona parte dei casi, la difficoltà a leggere e a comprendere le consegne e ad argomentare sui procedimenti seguiti. Potenziando le competenze chiave di italiano e di matematica e identificando precocemente gli alunni con bisogni educativi speciali, si dovrebbero migliorare i risultati Invalsi in italiano e matematica delle classi coinvolte nelle prove nazionali, diminuire il gap tra le classi, nonché ad arrivare a definire il profilo delle competenze in uscita.

Dall’analisi dei dati raccolti emerge che un terzo degli studenti nella scelta della scuola secondaria di II grado non segue il consiglio orientativo formulato dai Consigli di classe; un terzo di questi studenti, inoltre, non supera con successo il primo anno. E’ necessario quindi un miglioramento nella stesura del consiglio stesso e una maggiore condivisione con le famiglie delle pratiche di orientamento.

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Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

1) Definire, monitorare e valutare il curricolo verticale di matematica, dalla scuola dell’Infanzia alla sec. I grado;

2) Per l’a.s. 2016/17 definire il curricolo verticale di lingua italiana, dalla scuola dell’infanzia alla sec.I grado;

3) Progettare attività, anche di formazione dei docenti, per sviluppare la competenza argomentativa, dalla scuola dell’infanzia alla scuola di sec.I grado;

4) Progettare attività sperimentali per la scuola dell’infanzia per individuare precocemente richieste di attenzione;

5) Integrare gli interventi orientativi già praticati con attività di monitoraggio e valutazione delle attitudini individuali;

6) Potenziare la comunicazione dei risultati da parte degli Istituti superiori; 7) Migliorare la comunicazione con le famiglie per l’orientamento in uscita; 8) Organizzare e/o favorire attività di formazione sulla didattica inclusiva anche con l’uso delle

TICL e motivazioni delle scelte effettuate sono le seguenti:

La costruzione del curricolo verticale, prima di matematica e poi di lingua italiana, che espliciti in maniera condivisa i traguardi delle competenze , intermedi e finali, può contribuire a diminuire il divario tra le classi.

Risultati scolastici migliori si possono raggiungere perfezionando la cultura interna della interdisciplinarietà, con particolare attenzione al processo cognitivo relativo alla decodifica delle consegne e sviluppando la competenza argomentativa. L’individuazione precoce di eventuali difficoltà o ritardi nell’apprendimento dei prerequisiti necessari per affrontare con serenità la scuola primaria permetterebbe di effettuare recuperi tempestivi e garantirebbe un percorso scolastico di maggior successo.

Attraverso lo sviluppo di test attitudinali individuali, di una didattica più orientativa e un maggior coinvolgimento delle famiglie ci si prefigge sia di affinare sia di rendere più chiaro e convincente il consiglio orientativo,

Ulteriori obiettivi che la scuola ha scelto di perseguire

Inoltre l’Istituto comprensivo si è posto l’obiettivo di migliorare l’efficacia comunicativa, sia all’interno dell’istituzione scolastica, sia rispetto al territorio e in particolare rispetto alle famiglie. Innanzitutto si opererà implementando il sito istituzionale dell’Istituto potenziando la quantità e la qualità degli interventi comunicativi, pubblicizzando e condividendo informazioni di carattere organizzativo unitamente ad altre esplicative delle buone prassi didattiche e formative.

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1.3. PIANO DI MIGLIORAMENTO

Composizione del nucleo interno di valutazione

Nome Ruolo nell’organizzazione scolastica

Ruolo nel nucleo interno di valutazione

Smeriglio Emanuela Dirigente scolastico

Responsabile PM

Castellan Lucio I collaboratore D.S. Responsabile delle azione delle aree di processo “Integrazione con il territorio e integrazione con le famiglie” e “Orientamento strategico e organizzazione della scuola”

Prato Elvira II collaboratore D.S. – Referente DSA

Responsabile delle azioni delle aree di processo “Inclusione e differenziazione” e “Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane”

Serratore Elisabetta Funzione strumentale “ Valutazione e prove Invalsi”

Responsabile delle azioni dell’area di processo “Curricolo, progettazione e valutazione”

Tognolli Chiara Funzione strumentale “Valutazione e prove Invalsi”

Responsabile delle azioni dell’area di processo “Curricolo, progettazione e valutazione

Ingemi Lucia Referente DSA Infanzia Responsabile delle azioni dell’area di processo “Inclusione e differenziazione

Gola Lucia Funzione strumentale “Orientamento/Continuità

Responsabile delle azioni dell’area di processo “Continuità e orientamento”

Guandalini Laura Funzione strumentale “Orientamento/continuità”

Responsabile delle azioni dell’area di processo “Continuità e orientamento

Servetti Laura Funzione strumentale “POF” Responsabile coordinamento PM con il PTOF

Baron Rosanna Funzione strumentale “POF” Responsabile coordinamento PM con il PTOF

Damiano Laura Referente HC Responsabile delle azioni dell’area di processo “Inclusione e differenziazione”

Quaglia Lorella Direttore dei servizi generali e amministrativi

Coordinamento amministrativo/finanziario

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Obiettivi e traguardi secondo il R.A.V. (Rapporto Di Autovalutazione)

Priorità di miglioramento, traguardi di lungo perio do e monitoraggio dei risultati

Esiti degli studenti

Priorità n.1

Priorità n.2

Traguardi Risultati Primo anno

Risultati Secondo

anno

Risultati Terzo anno

Risultati scolastici

Risultati nelle prove standardizzate

Potenziare le competenze di matematica e di italiano

Diminuire la variabilità dei risultati delle classi nelle prove Invalsi, migliorando del 2% le performance delle classi con risultati più bassi

Diminuire la variabilità dei risultati delle classi nelle prove Invalsi, migliorando del 0,5% le performance delle classi con risultati più bassi

Diminuire la variabilità dei risultati delle classi nelle prove Invalsi, migliorando del 0,75% le performance delle classi con risultati più bassi

Diminuire la variabilità dei risultati delle classi nelle prove Invalsi, migliorando del 0,75% le performance delle classi con risultati più bassi

Competenze chiave e di Cittadinanza

Risultati a distanza

Rendere più incisivo il consiglio orientativo, comunicando alle famiglie le pratiche orientative messe in atto dalla scuola

Stesura di un nuovo modello orientativo

Diminuzione del 1% degli alunni che non seguono il consiglio orientativo

Diminuzione del 2% degli alunni che non seguono il consiglio orientativo

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Relazione tra obiettivi di processo, aree di processo e priorità di miglioramento

Priorità Area di processo Obiettivi di processo 1 2

1.Definire, monitorare e valutare il curricolo di matematica dall’infanzia alla sec. di I grado

X

2.Definire il curricolo verticale di italiano

X

Curricolo, progettazione e valutazione

3. Progettare attività per sviluppare la competenza argomentativa e di problem solving.

X

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione 1.progettare attività sperimentali per l’infanzia al fine di individuare precocemente richieste di attenzione o difficoltà specifiche di apprendimento.

X

1.Integrare gli interventi già attuati con attività di monitoraggio e valutazione delle attitudini individuali.

X Continuità e orientamento

2.Potenziare la comunicazione dei risultati scolastici da parte degli Istituti superiori

X

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

1.Curare maggiormente la pubblicizzazione dell’orientamento strategico della scuola.

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Attività di formazione sulla didattica inclusiva anche con l’uso delle TIC

X

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

1.Migliorare la comunicazione con le famiglie per l’orientamento in uscita.

X

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1. Pianificazione operativa e monitoraggio processi

Priorita ’: Potenziare le competenze in matematica e scienze Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione Obiettivo di processo: Definire, monitorare e valutare il curricolo verticale di matematica e scienze Azioni previste Soggetti

responsabili dell’attuazione

Termine previsto di conclusione

Risultati attesi per ciascuna azione

Adeguamenti effettuati in itinere

Azione realizzata entro il termine stabilito

Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione

1 . Definizione del curricolo verticale di matematica tenendo conto delle: • Indicazioni nazionali

2012 per il profilo delle competenze;

• Prove Invalsi (quadri di riferimento);

• Progetti e specificità dell’Istituto

Tognolli Chiara, Serratore Elisabetta, Rossato Andrea (Referenti commissione didattica)

Giugno 2016

L’esplicitazione e la condivisione del curricolo diminuisca la variabilità dei risultati tra le classi parallele.

2 . Somministrazione di prove comuni a classi parallele

Docenti di matematica

Gennaio 2016 Aprile 2016

Monitoraggio e valutazione dei percorsi didattici svolti.

3. Definizione del profilo di competenze per la loro certificazione al termine della scuola primaria e sec.di I grado

Tognolli Chiara, Serratore Elisabetta, Rossato Andrea (referenti commissione didattica)

Giugno 2016

Progettazione di attività didattiche diffuse per lo sviluppo delle competenze.

4. Adeguamento delle programmazioni di classe ed individuali al curricolo e al profilo di competenze

Docenti di matematica

Sett./ottobre 2016

Diminuzione della variabilità dei risultati tra le classi parallele.

5. Definizione, monitoraggio e valutazione del curricolo verticale di scienze.

Tognolli Chiara, Serratore Elisabetta, Rossato Andrea (referenti commissione didattica)

Giugno 2017

L’esplicitazione e la condivisione del curricolo diminuisca la variabilità dei risultati tra le classi parallele. Potenziamento delle competenze di matematica e scienze.

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6. Definizione del profilo di competenze per la loro certificazione al termine della scuola primaria e sec.di I grado

Tognolli Chiara, Serratore Elisabetta, Rossato Andrea (referenti commissione didattica)

Giugno 2017

Progettazione di attività didattiche diffuse per lo sviluppo delle competenze.

7. Adeguamento delle programmazioni di classe ed individuali al curricolo e al profilo di competenze di scienze.

Docenti di scienze

Sett./ottobre 2017

Potenziamento delle competenze di matematica e scienze.

8. Verifica del processo effettuato con il monitoraggio delle prove Invalsi di matematica a.s. 2015/16 e a.s. 2016/17

Nucleo interno di valutazione

Sett./ottobre 2016; Sett./ottobre 2017

Verifica della effettiva diminuzione della variabilità dei risultati delle classi nelle prove Invalsi. Verifica di un miglioramento dei risultati di matematica.

1a. Azioni specifiche del Dirigente scolastico

Priorità: Potenziare le competenze in matematica nella scuola primaria e sec. I grado Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione. Obiettivo di processo: Definire, monitorare e valutare il curricolo verticale di matematica

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate 1.Coordinamento e supporto alla commissione per la definizione del curricolo verticale di matematica e di scienze

a) Definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica. b) Gestione delle risorse e degli adempimenti normativi.

2. Coordinamento e supporto al lavoro della commissione per la definizione del profilo di competenze per la loro certificazione al termine della scuola primaria e sec. I grado.

a) Definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica. b) Gestione delle risorse e degli adempimenti normativi.

3. Informazione e condivisione a livello dei diversi ordini collegiali del lavoro svolto.

a) Promozione alla partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto.

4. Monitoraggio e analisi dei risultati nelle prove nazionali

a) Monitoraggio, valutazione e rendicontazione.

5. Monitoraggio e analisi in itinere e finale con il supporto del nucleo interno di valutazione del raggiungimento dell’obiettivo di processo indicato

a) Monitoraggio, valutazione e rendicontazione

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2. Pianificazione operativa e monitoraggio processi

Priorita’: Potenziare le competenze in lingua italiana Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione Obiettivo di processo: Definire, monitorare e valutare il curricolo verticale di lingua italiana Azioni previste Soggetti

responsabili dell’attuazione

Termine previsto di conclusione

Risultati attesi per ciascuna azione

Adeguamenti effettuati in itinere

Azione realizzata entro il termine stabilito

Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione

1 . Definizione del curricolo verticale di lingua italiana tenendo conto delle:

Indicazioni nazionali 2012 per il profilo delle competenze;

Prove Invalsi (quadri di riferimento);

Progetti e specificità dell’Istituto

Referenti commissione didattica

Giugno 2017 L’esplicitazione e la condivisione del curricolo diminuisca la variabilità dei risultati tra le classi parallele.

2 . Somministrazione di prove comuni a classi parallele

Docenti di italiano

Gennaio 2016 Aprile 2016 Gennaio 2017 Aprile 2017

Monitoraggio e valutazione dei percorsi didattici svolti.

3. Definizione del profilo di competenze per la loro certificazione al termine della scuola primaria e sec.di I grado

Referenti commissione didattica

Giugno 2017 Progettazione di attività didattiche diffuse per lo sviluppo delle competenze.

4. Adeguamento delle programmazioni di classe ed individuali al curricolo e al profilo di competenze

Docenti di italiano

Settembre/ottobre 2017

Diminuzione della variabilità dei risultati tra le classi parallele.

5. Definizione, monitoraggio e valutazione del curricolo verticale di storia e geografia.

Referenti commissione didattica

Giugno 2018 Potenziamento delle competenze di imparare da imparare e di consapevolezza ed espressione culturale.

6. Definizione del profilo di competenze per la loro certificazione al termine della scuola primaria e sec. di I grado

Referenti commissione didattica

Giugno 2018 Progettazione di attività didattiche diffuse per lo sviluppo delle competenze.

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7. Adeguamento delle programmazioni di classe ed individuali al curricolo e al profilo di competenze di imparare ad imparare e di consapevolezza ed espressione culturale.

Docenti di scienze

Sett./ottobre 2017

Potenziamento delle competenze di imparare ad imparare e di consapevolezza ed espressione culturale.

8. Verifica del processo effettuato con il monitoraggio delle prove Invalsi di italiano a.s. 2015/16, a.s. 2016/17, a.s. 2017/18

Nucleo interno di valutazione

Sett./ottobre 2016; Sett./ottobre 2017

Verifica della effettiva diminuzione della variabilità dei risultati delle classi nelle prove Invalsi. Verifica di un miglioramento dei risultati di italiano.

2a. Azioni specifiche del Dirigente scolastico

Priorità: Potenziare le competenze in lingua italiana nella scuola primaria e sec. I grado Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione. Obiettivo di processo: Definire, monitorare e valutare il curricolo verticale lingua italiana

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate 1.Coordinamento e supporto alla commissione per la definizione del curricolo verticale di lingua italiana.

a) Definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica. b) Gestione delle risorse e degli adempimenti normativi.

2. Coordinamento e supporto al lavoro della commissione per la definizione del profilo di competenze per la loro certificazione al termine della scuola primaria e sec. I grado.

a) Definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica. b) Gestione delle risorse e degli adempimenti normativi.

*93. Informazione e condivisione a livello dei diversi ordini collegiali del lavoro svolto.

a) Promozione alla partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto.

4. Monitoraggio e analisi dei risultati nelle prove nazionali

a) Monitoraggio, valutazione e rendicontazione.

5. Monitoraggio e analisi in itinere e finale con il supporto del nucleo interno di valutazione del raggiungimento dell’obiettivo di processo indicato

a) Monitoraggio, valutazione e rendicontazione

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3. Pianificazione operativa e monitoraggio processi

Priorita’. Potenziare le competenze di matematica e di lingua italiana Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione Obiettivo di processo: progettare attività sperimentali per sviluppare la competenza di argomentazione e di problem solving Azioni previste Soggetti

responsabili dell’attuazione

Termine previsto di conclusione

Risultati attesi per ciascuna azione

Adeguamenti effettuati in itinere

Azione realizza ta entro il termine stabilito

Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione

1. Attività di formazione con la rete di scuole “Scuole insieme per migliorare: argomentare su Pane e pensieri”

Serratore Elisabetta, Ingemi Lucia, Gervasio Luisa

Giugno 2016

Attivare processi condivisi di riflessione sulle competenze argomentative; attivare una progettualità orientata alla didattica per competenze e didattica laboratoriale in matematica e italiano; rinnovare le metodologie didattiche attraverso la pianificazione di situazioni concrete e significative.

2.Sperimentazione nelle classi di situazioni problematiche tratte da L’uomo che sapeva contare di Malba Than.

Docenti sperimentatori dell’infanzia, primaria, sec.di I grado.

Giugno 2016

Potenziamento delle competenze argomentative degli allievi; protocolli di sperimentazione specifici per classe, raccolta di materiali da condividere, archivi “in cloud” per la fruizione di materiali.

3.Incontri di studio tra i docenti sperimentatori delle diverse istituzioni scolastiche appartenenti alla rete.

Docenti sperimentatori

Giugno 2016

Miglioramento delle pratiche didattiche. Costruzione di una comunità professionale che coinvolga diversi Istituti. Sperimentazione di misurazione e

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monitoraggio delle produzione argomentative. Criteri comuni di Valutazione

4. Riunioni dei Dipartimenti Disciplinari di matematica e italiano

Docenti sperimentatori

Giugno 2016

Condivisione e disseminazione dei materiali prodotti.

5.Incontri con la commissione didattica per l’elaborazione del curricolo verticale di matematica e di italiano e per il profilo delle competenze.

Tognolli Chiara, Gervasio Luisa, Serratore Elisabetta, Servetti Laura, Ingemi Lucia, Rossato Andrea.

Giugno 2016 Giugno 2017

Diminuzione della variabilità dei risultati di matematica e di italiano tra le classi.

3a. Azioni specifiche del Dirigente scolastico

Priorità: Potenziare le competenze di matematica e di italiano nella scuola primaria e sec. I grado Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione . Obiettivo di processo: Progettare attività per sviluppare la competenza argomentativa e di problem solving.

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate

1. Costruzione di una rete di istituti del territorio per la formazione dei docenti e la sperimentazione di percorsi di ricerca-azione

a) Gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane. b) Promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto.

2. Favorire l’organizzazione e la realizzazione del progetto sia a livello di rete che di istituto.

a) Gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane. b) Gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti normativi.

3. Monitoraggio della attività in collaborazione con il nucleo interno di valutazione.

a) Monitoraggio, valutazione e rendicontazione.

4. Condivisione e disseminazione del percorso e dei risultati a livello collegiale

a) Gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane. b) Promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto.

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4. Pianificazione operativa e monitoraggio processi

Priorita’: Risultati scolastici Area di processo: Inclusione e differenziazione Obiettivo di processo: progettare attività sperimentali per l’infanzia per individuare precocemente richieste di attenzione o difficoltà specifiche dell’apprendimento Azioni previste Soggetti

responsabili dell’attuazione

Termine previsto di conclusione

Risultati attesi per ciascuna azione

Adegua menti effettuati in itinere

Azione realizzata entro il termine stabilito

Risultati effettiva mente raggiunti per ciascuna azione

1 . Formazione base dei docenti sul processo di osservazione e rilevazione per lo screening.

Prato Elvira Ingemi Lucia Commissione Bes

Giugno 2016

Crescita della cultura del riconoscimento precoce, dell’osservazione sistematica e della didattica inclusiva.

2. Costruzione di un modello di osservazione per

• l’individuazione delle difficoltà,

• la valutazione delle competenze,

• gli interventi di

potenziamento

Commissione Bes

Giugno 2016

Realizzazione di un modello condiviso di osservazione /screening

3. Somministrazione sperimentale del modello elaborato e sperimentazione delle procedure osservative

docenti Ottobre /novembre 2016

Individuazione di casi che non hanno raggiunto i prerequisiti

4. Interventi mirati di potenziamento sui casi individuati

Dicembre aprile 2016/17

Recupero delle competenze e dei prerequisiti

4 bis. Colloqui con le famiglie

Gennaio /febbraio 2017

Condivisione del percorso con le famiglie

5. Screening finale Maggio 2017

Individuazione di casi di attenzione immediata o di sospetti DSA, esclusione di casi di falsi positivi.

6. Colloqui informativi con le famiglie sugli esiti.

Giugno 2017

Condivisione della cultura dello screenig e proposta di eventuali interventi di recupero da parte di specialisti.

7.Verifica del processo effettuato e riprogettazione.

Giugno 2017

Individuazioni errori procedurali Conferma di procedure corrette

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8.Riproposizione delle azioni dal 3 al 7

a.s.2017/18 Vedi sopra

8 bis. Formazione continua dei docenti

Condivisione e diffusione della mission inclusiva e dell’osservazione precoce delle difficoltà di apprendimento

9. Azioni e processi a regime di attuazione

a.s.2017/18 • Individuazione di casi di attenzione immediata o di sospetti DSA, esclusione di casi di falsi positivi.

• Miglioramento degli apprendimenti in tutti i bambini

• Condivisione di didattica inclusiva e sperimentale

4a. Azioni specifiche del Dirigente scolastico

Priorità : Potenziare le competenze in lingua italiana e di matematica nella scuola primaria e sec. I grado Area di processo: Inclusione e differenziazione. Obiettivo di processo: Progettare attività sperimentali per l’infanzia per individuare precocemente richieste di attenzione o difficoltà specifiche dell’apprendimento.

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate 1.Predisporre un percorso di formazione per i docenti. a) Definizione dell’identità, dell’orientamento

strategico e della politica dell’istituzione scolastica. b) Gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane.

2. Coordinamento e supporto al lavoro della commissione per la definizione di un protocollo di intervento e dei materiali necessari.

a) Definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica. b) Gestione delle risorse e degli adempimenti normativi.

3. Favorire la sperimentazione del protocollo d’intervento elaborato alla commissione.

a) Gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane. b) gestione delle risorse strumentali e finanziarie.

4. Monitoraggio, con il supporto del nucleo interno di valutazione, delle azioni svolte e del raggiungimento dell’obiettivo di processo indicato.

a) Monitoraggio, valutazione e rendicontazione.

5. Informazione e condivisione a livello dei diversi ordini collegiali del lavoro svolto.

a) Promozione alla partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto.

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5. Pianificazione operativa e monitoraggio processi

Priorita’: Rendere più incisivo il consiglio orientativo Area di processo: Continuità e orientamento Obiettivo di processo: Integrare gli interventi attuati con attività di monitoraggio e valutazione delle attitudini individuali Azioni previste Soggetti

responsabili dell’attuazione

Termine previsto di conclusione

Risultati attesi per ciascuna azione

Adeguamenti effettuati in itinere

Azione realizzata entro il termine stabilito

1 . Predisposzione collaborazioni con agenzie orientative per incontri mirati nelle classi II sulla conoscenza del sé dell'alunno (analisi del sé, attitudini e stili cognitivi)

Guandalini Laura Orsini MPaola De Muro Sara (commissione orientamento)

Giugno 2016

Far acquisire consapevolezza sull'importanza della conoscenza di sé ai fini orientativi

2 . Inserire nella programmazione didattica curricolare interventi espliciti sulla motivazione allo studio

Guandalini Laura Orsini MPaola De Muro Sara (commissione orientamento)

Giugno 2017

Aiutare a stimolare e potenziare la motivazione degli alunni ad apprendere per facilitare la scelta di vita e di professionalità

3. Verifica del processo effettuato con il monitoraggio degli esiti dei risultati nel I anno della Secondaria di II grado

Nucleo interno di valutazione

Settembre/ottobre 2016; Settembre/ottobre 2017

Verifica della correlazione del successo scolastico con la scelta ponderata della Scuola Secondaria di II grado

5a. Azioni specifiche del Dirigente scolastico

Priorità: Rendere più incisivo il consiglio orientativo Area di processo: Continuità e orientamento Obiettivo di processo: Integrare gli interventi già attuati con attività di monitoraggio e valutazione delle attitudini individuali.

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Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate 1. Coordinamento e supporto alla commissione per la definizione delle azioni da programmare.

a) Definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica. b) Gestione delle risorse e degli adempimenti normativi.

2. Informazione e condivisione a livello dei diversi ordini collegiali del lavoro svolto

a) Promozione alla partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto.

3. Supporto ai Consigli di classe per la sperimentazione delle azioni programmate.

a) Definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica.

4. Monitoraggio e analisi dei risultati del lavoro svolto dalla commissione e dai consigli di classe.

a) Monitoraggio, valutazione e rendicontazione.

5. Monitoraggio e analisi in itinere e finale con il supporto del nucleo interno di valutazione del raggiungimento dell’obiettivo di processo indicato

a) Monitoraggio, valutazione e rendicontazione

6. Pianificazione operativa e monitoraggio processi

Priorita’: Rendere più incisivo il consiglio orientativo Area di processo: Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Obiettivo di processo: migliorare la comunicazione con le famiglie e l’orientamento in uscita Azioni previste Soggetti

responsabili Dell’attuazione

Termine previsto di conclusione

Risultati attesi per ciascuna azione

Adeguamenti effettuati in itinere

Azione effettua ta entro il termine stabilito

Risultati effettiva mente raggiunti per ciascuna azione

1. Rivedere il modello per il consiglio orientativo

Castellan Lucio Guandalini Laura

Giugno 2016

Rendere più mirato il consiglio orientativo in modo da offrire uno strumento migliore alle famiglie

2. Presentare il nuovo modello di consiglio orientativo al Collegio dei docenti.

Castellan Lucio Guandalini Laura

Giugno 2016

Condivisione del lavoro svolto dalla Commissione orientamento

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3. Sperimentazione del nuovo Consiglio orientativo da parte dei Consigli di classe delle classi 3 sec. I grado

Coordinatori di classe

Dicembre 2016

Attuazione del lavoro svolto dalla Commissione orientamento.

4. Verificare ad iscrizioni avvenute quanti studenti hanno seguito il consiglio orientativo e confrontare il dato con gli anni scolastici precedenti.

Coordinatori di classe; Castellan Lucio Guandalini Laura

Aprile 2017 Monitoraggio e verifica del raggiungimen to dell’obiettivo di processo.

5. Verificare gli esiti degli studenti il primo anno di scuola sc. di II grado

Castellan Lucio Guandalini Laura

Giugno 2018 Monitoraggio e verifica del raggiungimen to dell’obiettivo di processo.

6. Condividere con i rappresentanti dei genitori a livello di Consigli di classe e di Consiglio d’Istituto nella scelta del modello di consiglio orientativo

Castellan Lucio Guandalini Laura

Giugno 2016

Aumentare le possibilità di contatto, di informazione e di condivisione.

7. Esplicitare con maggior chiarezza ai genitori i percorsi orientativi seguiti dalla scuola durante le riunioni.

Coordinatori di classe

Anno scolastico 2016/17

Aumentare le possibilità di contatto, di informazione e di condivisione.

8. Pubblicare sul sito istituzionale i prodotti delle attività di orientamento svolte

Coordinatori di classe; Bertoncello Claudio

Anno scolastico 2016/17

Aumentare le possibilità di contatto, di informazione e di condivisione.

6a. Azioni specifiche del Dirigente scolastico

Priorità: Rendere più incisivo il consiglio orientativo Area di processo: Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Obiettivo di processo: Migliorare la comunicazione con le famiglie e l’orientamento in uscita

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate 1. Coordinamento e supporto alla commissione per la a) Definizione dell’identità, dell’orientamento

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definizione del nuovo consiglio orientativo strategico e della politica dell’istituzione scolastica. b) Gestione delle risorse e degli adempimenti normativi.

2. Informazione e condivisione a livello dei diversi ordini collegiali del lavoro svolto

a) Promozione alla partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto.

3. Supporto ai Consigli di classe per la sperimentazione del consiglio orientativo.

a) Definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica.

4. Monitoraggio e analisi dei risultati del lavoro svolto dalla commissione e dai consigli di classe.

a) Monitoraggio, valutazione e rendicontazione.

5. Facilitare l’organizzazione degli incontri e la partecipazione da parte di tutte le componenti.

a) Promozione alla partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto. b) Definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica.

6. Favorire e sollecitare la divulgazione, anche attraverso il sito dell’Istituto, delle azioni svolte.

a) Promozione alla partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto. b) Definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica.

7. Monitoraggio e analisi in itinere e finale con il supporto del nucleo interno di valutazione del raggiungimento dell’obiettivo di processo indicato

a) Monitoraggio, valutazione e rendicontazione

7. Pianificazione operativa e monitoraggio processi

Priorita’: Rendere più incisivo il consiglio orientativo Area di processo: Continuità e orientamento Obiettivo di processo: Potenziare la comunicazione dei risultati da parte degli Istituti di scuola sec. di II grado Azioni previste Soggetti

responsabili dell’attuazio ne

Termine previsto di conclusione

Risultati attesi per ciascuna azione

Adeguamenti effettuati in itinere

Azione effettua ta entro il termine stabilito

Risultati effettiva mente raggiunti per ciascuna azione

9. Prendere contatti con i referenti all’orientamento degli Istituti superiori del territorio e di maggior affluenza dei nostri studenti

Castellan Lucio Guandalini Laura

Giugno 2016

Iniziare una comunicazione più incisiva e strutturata delle informazioni sugli esiti scolastici.

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10. Organizzare una o più riunioni tra referenti all’orientamento per discutere eventuali problematiche e definire un protocollo di scambio di informazioni sugli esiti scolastici.

Castellan Lucio Guandalini Laura

Novembre 2016

Implementare una comunicazione più incisiva e strutturata con gli Istituti superiori delle informazioni sugli esiti scolastici degli ex-allievi dell’I.C.

11. Sperimentazione del nuovo protocollo di comunicazione dati

Castellan Lucio Guandalini Laura

Settembre 2017

Attuazione del lavoro svolto dalla Commissione orientamento.

7a. Azioni specifiche del Dirigente scolastico

Priorità: Rendere più incisivo il consiglio orientativo Area di processo: Continuità e orientamento Obiettivo di processo: Potenziare la comunicazione degli esiti scolastici degli ex-alunni da parte degli Istituti di scuola sec. II grado

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate 1. Coordinamento e supporto alla commissione per la definizione delle azioni da programmare.

a) Definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica. b) Gestione delle risorse e degli adempimenti normativi.

2. Contattare i Dirigenti scolastici delle altre Istituzioni per condividere e facilitare l’organizzazione dei lavori dei referenti all’orientamento.

a) Promozione alla partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto; b) Gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti normativi.

2. Informazione e condivisione a livello dei diversi ordini collegiali del lavoro svolto

a) Promozione alla partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto.

4. Monitoraggio e analisi dei risultati del lavoro svolto dalla commissione.

a) Monitoraggio, valutazione e rendicontazione.

5. Monitoraggio e analisi in itinere e finale con il supporto del nucleo interno di valutazione del raggiungimento dell’obiettivo di processo indicato

a) Monitoraggio, valutazione e rendicontazione

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8. Pianificazione operativa e monitoraggio processi

Priorita’ : Risultati scolastici

Area di processo: sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Obiettivo di processo: attività di formazione sulla didattica inclusiva anche con l’uso delle TIC

Azioni previste

Soggetti responsabili dell’attuazio ne

Termine previstodi conclusione

Risultati attesi per ciascuna azione

Adeguamenti effettuati in itinere

Azione realizzata entro il termine stabilito

Risultati effettiva mente raggiunti per ciascuna azione

1.Formazio ne base dei docenti sulle tecniche e strategie didattiche inclusive

Commissione BES Referenti Relatori/Esperti esterni e/o interni

Giugno 2016

• Diffusione delle conoscenze base degli argomenti proposti; • Sperimentazione nelle classi delle strategie didattiche apprese

Ampliamento e o riduzione degli interventi

2.Formazio ne base dei docenti sull’empatia comunicati va, gli stili cognitivi, gli stili comunicativi

Commissione BES Referenti Relatori/Esperti

Giugno 2017

• Diffusione delle conoscenze base degli argomenti proposti; • Miglioramento del clima delle classi

Ampliamento e o riduzione degli interventi

3.Formazio ne base dei docenti sulla didattica delle competenze e valutazione.

Commissione Didattica e Valutazione Referenti Relatori/Esperti

Giugno 2018

• Diffusione delle conoscenze base degli argomenti proposti;

• Sperimentazione delle tecniche inclusive con l’uso delle TIC

Ampliamento e o riduzione degli interventi

4.Condivisione delle buone pratiche

I docenti Giugno 2018

• Sviluppo di processi di comunicazione, condivisione, raccolta e monitoraggio delle buone pratiche;

• Sviluppo di una vision condivisa sull’inclusione

4.Partecipazione a progetti di ricerca in collabora zione con l’Università

Gervasio Prato

Giugno 2016

• Conclusione della sperimentazione prevista e analisi dei report delle ricadute

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5.Formazio ne avanzata dei docenti

Docenti tutor Relatori

a.s 2016/17 a.s. 2017/18

• Sviluppo di processi didattici condivisi all’interno dell’istituto, secondo le strategie inclusive più efficaci

• Consolidamento di una vision inclusiva comune

e verticale • Incremento degli esiti

positivi nelle diverse discipline

• Incremento di attività e processi cognitivi interdisciplinari, trasversali e plurimodali

• Incremento dell’attuazione delle pratiche di didattica per competenze

8a. Azioni specifiche del Dirigente scolastico

Priorità: Potenziare le competenze di lingua italiana e di matematica nella scuola primaria e sec. I grado. Area di processo: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane. Obiettivo di processo: Attività di formazione sulla didattica inclusiva anche con l’uso delle TIC.

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate 1. Individuare, in collaborazione con i referenti, i percorsi di formazione e gli enti e/o gli esperti, eventualmente anche in rete con altri istituti scolastici del territorio.

a) Gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane. b) Promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto.

2. Favorire l’organizzazione e la realizzazione del progetto di formazione.

a) Gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane. b) Gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti normativi.

3. Monitoraggio dell’attività in collaborazione con il nucleo interno di valutazione.

a) Monitoraggio, valutazione e rendicontazione.

4. Condivisione del percorso effettuato a livello collegiale.

a) Gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane. b) Promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto.

5. Coordinare, in collaborazione con i referenti di progetto, la sperimentazione nelle classi delle metodologie apprese.

a) Gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane.

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RISORSE UMANE INTERNE E RELATIVI COSTI AGGIUNTIVI

Risorse umane

Tipologia di attività

Numero di ore aggiuntive previste

Spesa prevista Fonte finanziaria

Docenti

Commissioni Sperimentazione Corsi di formazione Partecipazione a incontri interistituzionali

285

6620,55 €

In parte da FIS e in parte da finanziare

Personale ATA

Commissioni Straordinari

55

979,95 €

In parte da FIS e in parte da finanziare

Esperti esterni

Corsi di formazione

30

2400 €

In parte da bilancio I.C. In parte da Finanziare

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1.4 ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO

SCUOLA PRIMARIA

“BORGO VENEZIA”

VIA BERSEZIO,2

10023 CHIERI (TO)

TEL./ FAX. 011.9428258

Email: [email protected]

SCUOLA PRIMARIA di PESSIONE

VIA MARTINI & ROSSI, 96

PESSIONE (TO)

TEL. 011.9428257

FAX. 011.9431013

Email: [email protected]

SEDE:

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

“M.L. QUARINI”

REGIONE GIONCHETO

10023 CHIERI (TO)

TEL. 011.9428880

FAX. 011.9411587

SCUOLA DELL’INFANZIA

“BORGO VENEZIA”

VIA POLESINE

10023 CHIERI (T0)

TEL. 011.9428363

Email: [email protected]

SCUOLA DELL’INFANZIA

“PORTA GARIBALDI”

STR.DA VICINALE DELLA SERRA 1

10023 CHIERI (TO)

TEL. 011.9428281

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1.4.1 LE STRUTTURE SCOLASTICHE

Scuola dell’Infanzia “ PORTA GARIBALDI”

Costituita da due corpi uniti suddivisi in 4 sezioni l’uno e 5 l’altro. Vi sono due saloni per i giochi, aule laboratorio, locale mensa, locale dove i bambini più piccoli possono fare il riposo pomeridiano e un grande spazio esterno attrezzato con giochi. L’edificio dispone di una nuova copertura wireless.

Scuola dell’Infanzia “ BORGO VENEZIA”

E’ composta da 4 sezioni con ampie aule, locale per la mensa, locale dormitorio per i bambini più piccoli, salone per i giochi, ampio spazio esterno attrezzato con vari giochi, laboratori in comune con la scuola Primaria come sono in comune anche la palestra e l’aula pre/post scuola. L’edificio dispone di copertura wireless e connessione ADSL anche se il servizio è da implementare.

Scuola Primaria di “PESSIONE”

Sono presenti 5 aule per l’insegnamento, 1 aula per il servizio pre/post scuola, laboratori, 1 biblioteca, 1 palestra attrezzata, il locale per la mensa, ampi spazi sia interni che esterni per i momenti di intervallo. L’edificio dispone di copertura wireless e connessione ADSL anche se il servizio è da implementare. Scuola Primaria “ BORGO VENEZIA”

L’edificio consta di 12 aule adibite all’insegnamento, 1 auletta relax (per i bambini diversamente abili), 1 biblioteca, laboratori, 1 aula per il pre/post scuola,1 palestra attrezzata, locale per la mensa, ampi spazi esterni. L’edificio dispone di copertura wireless, connessione ADSL ed ha a disposizione 2 Lavagne Multimediali a disposizione delle classi del Plesso.

Sede Centrale: Scuola Secondaria di I grado “ QUARINI”

E’ dotata di ampi spazi di passaggio esterni e interni, grandi aule dotate di moderne Lavagne Multimediali (LIM), numerosi laboratori, aula di musica, biblioteche per il prestito di libri, 2 palestre attrezzate, 1 palestra di roccia., locali mensa. L’edificio dispone di copertura wireless, connessione ADSL.

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1.4.2 ORGANIGRAMMA

DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa

Emanuela Smeriglio

CONSIGLIO DI

ISTITUTO

GIUNTA

ESECUTIVA

COLLABORATORI

DEL DIRIGENTE E

STAFF

ASSISTENTI

AMMINISTRATIVI

DSGA

COLLABORATORI

SCOLASTICI

REFERENTI DI

PLESSO

FUNZIONI

STRUMENTALI

COLLEGIO

DOCENTI

RSU

ADDETTI

ANTINCENDIO E

PRIMO SOCCORSO

COMITATO

PREVENZIONE E

PROTEZIONE

RSPP

A.S.P.P.

CONSIGLI DI

CLASSE,

INTERCLASSE E

INTERSEZIONE

COORDINATORI DI

CLASSE

RESPONSABILI

PROGETTI

RESPONSABILI

LABORATORI E

BIBLIOTECHE

COMMISSIONI

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DIRIGENZA

La struttura organizzativa si avvale del Dirigente Scolastico, di due collaboratori, di quattro figure Referenti di plesso e del Direttore dei Servizi generali ed Amministrativi.

DIRIGENTE SCOLASTICO

Assicura la gestione unitaria della scuola, ne è il rappresentate legale, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio . DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI

È responsabile, sovrintende e coordina i servizi amministrativi e contabili; gestisce il personale A.T.A. su direttive del Dirigente Scolastico. COLLABORATORI DEL DIRIGENTE

Collaborano con il Capo d’Istituto, sono punto di riferimento organizzativo e funzionale alla gestione delle esigenze specifiche dell’Istituto; coordinano le attività collegiali. Fanno parte dello staff di Dirigenza. REFERENTE DI PLESSO

Punto di riferimento organizzativo, funzionale alla gestione delle esigenze specifiche del plesso. Provvede alla messa a punto dell’orario scolastico di plesso (supplenze, ore eccedenti, recuperi, ecc.) ed organizza la sostituzione dei docenti temporaneamente assenti; definisce e verifica l’utilizzo di spazi ed attrezzature comuni; favorisce la comunicazione, la circolazione delle informazioni e coordina le attività dei Plessi. Fanno parte dello staff di Dirigenza.

Dirigente scolastico Dott.ssa Emanuela Smeriglio

Direttore dei servizi amministrativi Lorella Quaglia

I Collaboratore del DS - referente plesso Quarini Lucio Castellan

II Collaboratore del DS - referente DSA Elvira Prato

Referenti di plesso “Borgo Venezia” Infanzia Sabina Lano

Referenti di plesso “Borgo Venezia” Primaria Silvana Cirillo

Referenti di plesso “Pessione” Primaria Ornella Minchiante

Referenti di plesso “Porta Garibaldi “ Infanzia Simonetta Manfrin

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CONSIGLIO D’ISTITUTO

E’ composto dal Dirigente Scolastico, otto genitori, otto docenti. Si elegge ogni 3 anni. Ha il compito di dare criteri generali per l’attività della scuola, di approvare il PTOF, il regolamento di Istituto, il Programma Annuale Amministrativo

GIUNTA ESECUTIVA La Giunta Esecutiva è composta dal Dirigente Scolastico, DSGA, da due componenti genitori e una componente docenti e una componente del personale ATA. Si elegge ogni tre anni. Ha il compito di predisporre l’ordine del giorno delle sedute del Consiglio d’ Istituto

FUNZIONI STRUMENTALI AL PTOF

Il Collegio Docenti determina le aree per l' individuazione delle Funzioni strumentali che poi delibera. Le Funzioni strumentali, nominate dal Dirigente Scolastico, svolgono attività funzionali all'attuazione del POF relativamente alle aree e ai compiti di seguito illustrati. AREA: “Supporto alla didattica e valutazione” (due Funzioni Strumentali) con le attribuzioni: supporto metodologico e strumentale alla didattica con monitoraggio e coordinamento delle azioni di programmazione generale dell’Istituto; supporto alla valutazione didattica e d’Istituto; coordinamento prove trasversali quadrimestrali e INVALSI; coordinamento della commissione “Supporto all’attività didattica e Valutazione”; collaborazione con le altre Funzioni Strumentali.

AREA: “Piano dell’Offerta Formativa” (due Funzioni Strumentali) con le attribuzioni: coordinamento e progettualità per ristesura, monitoraggio, valutazione POF e collegamenti con il territorio, collaborazione con le altre funzioni strumentali in particolare con l’area di supporto all’attività didattica (es.: prove quadrimestrali). AREA: “Educazione alla Salute e promozione all’agio” con le attribuzioni: coordinamento, progettualità, monitoraggio e verifica delle azioni interne di educazione alla salute e promozione all’agio e collegamento con il territorio; collaborazione con le altre Funzioni Strumentali. AREA: “Continuità e Orientamento” : Una Funzione Strumentale per la Continuità (Nido-Infanzia e Infanzia-Primaria) e una Funzione Strumentale per la Continuità e l’Orientamento (Primaria-Secondaria di Primo Grado e orientamento verso la Scuola Secondaria di Secondo Grado) con le attribuzioni: coordinamento e progettualità in vista del passaggio ad altro ordine di scuola.

COMMISSIONI

Le commissioni sono formate da Docenti dei tre ordini di Scuola che progettano, operano, verificano su delega del Collegio dei Docenti al quale riferiscono sul lavoro svolto durante e alla fine dell’anno scolastico

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Sono: Commissione orario, Commissione Area Motoria, Commissione elettorale, Commissione ed. scientifica, Commissione ambiente, Commissione Libri di testo, Commissione Mensa, Coordinamento Diversabilità, Commissione alunni D.S.A. e B.E.S., Commissione Visite e viaggi, Commissione Sicurezza, Commissione Progetto lettura, Commissione Continuità, Commissione Orientamento, Commissione Ed. alla salute, Commissione Integrazione stranieri, Commissione Supporto all’attività didattica e Valutazione , Commissione Formazione classi, Responsabili Lab. Linguistico (L2 L3), Responsabili TIC / Lab. Informatico, Responsabili Biblioteche interne, Responsabili Lab. Musicale, Responsabili Lab. Artistico.

COLLEGIO DEI DOCENTI

È’ composto dal Dirigente Scolastico, che ne è il Presidente, e da tutti i docenti: delibera, attua, verifica il P.T.O.F., il Piano delle Attività e il RAV.

CONSIGLI DI CLASSE

CONSIGLIO D' INTERSEZIONE per la Scuola dell’Infanzia. CONSIGLIO D' INTERCLASSE per la Scuola Primaria CONSIGLIO DI CLASSE per la Scuola Secondaria di Primo Grado Per la Scuola Primaria e dell’Infanzia vi partecipano docenti e il rappresentante eletto durante le assemblee di classe o sezione. L’interclasse si interessa dei problemi e delle iniziative delle singole classi e sezioni e dei singoli Plessi. Nella Scuola Primaria si occupa dell’adozione dei libri di testo. L’interclasse si interessa dei problemi e delle iniziative delle singole classi e sezioni e dei singoli Plessi. Nella Scuola Primaria si occupa dell’adozione dei libri di testo. Per la Scuola Secondaria di Primo Grado vi partecipano docenti e, per la parte non didattica e valutativa, i rappresenti di classe. Si discutono iniziative che coinvolgono la classe, si analizzano i progressi e le eventuali criticità degli allievi, si valuta l’andamento del Curricolo e se ne mettono al corrente i rappresentanti. Per tale ordine di scuola i Rappresentanti possono essere fino a 4 per classe.

SEGRETERIA

E’ costituita da 6 assistenti amministrative coordinate dal Direttore dei Servizi Amministrativi. Si occupa di gestione e amministrazione del personale, gestione finanziaria e amministrativa, archivio e protocollo, gestione degli alunni (iscrizioni, preiscrizione alla scuola Superiore; rilascio certificati e attestati) su indicazioni del Dirigente Scolastico.

COLLABORATORI SCOLASTICI

Nell’Istituto operano 18 collaboratori scolastici che svolgono funzioni di assistenza, sorveglianza e pulizia dei locali scolastici dei vari plessi. Collaborano con i docenti nella vigilanza degl

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1.4.3 ORGANICO DELL’AUTONOMIA FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO: SCUOLA D ELL’INFANZIA

FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO: SCUOLA PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione

Posti comuni

Posti di sostegno

a.s. 2016/17 26 1 Si prevede la conferma del numero attuale di classi e di docenti nei due plessi. Non è possibile prevedere il fabbisogno di docenti di sostegno

a.s. 2017/18 26 1 Si prevede la conferma del numero attuale di classi e di docenti nei due plessi. Non è possibile prevedere il fabbisogno di docenti di sostegno

a.s. 2018/19 26 1 Si prevede la conferma del numero attuale di classi e di docenti nei due plessi. Non è possibile prevedere il fabbisogno di docenti di sostegno

Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione

Posti comuni

Posti di sostegno

a.s. 2016/17 28 5 Si prevede la conferma del numero attuale di classi:

8 classi T.N. (27 ore sett.) 9 classi T.P. (40 ore sett.)

nei due plessi. a.s. 2017/18 30 4 Si prevede un incremento di una

classe a T.P. per un totale di: 9 classi T.N. (27 ore sett.)

9 classi T.P (40 ore sett.) nei due plessi

a.s. 2018/19 31 4 Si prevede un incremento di una classe a T.P. per un totale di: 10 classi T.N. (27 ore sett.) 9 classi T.P. (40 ore sett.)

nei due plessi

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FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

L’organico di diritto è stabilito sul numero di classi che per l’a.s. 2016/17 è di 20 classi, mentre si prevedono 21 classi per i successivi due anni scolastici.

a.s. 2016/17

CLASSI DI CONCORSO CATTEDRE CONTRIBUTI ORARI Lettere 11 2 ore

Matematica 6 12 ore

Francese 2 4 ore

Inglese 4 (1 esterna)

Arte 2 4 ore

Tecnologia 2 4 ore

Musica 2 4 ore

Educazione fisica 2 4 ore

Religione 1 2 ore

Sostegno 13

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO a.s. 2017/18

CLASSI DI CONCORSO CATTEDRE CONTRIBUTI ORARI Lettere 11 12 ore

Matematica 7 /

Francese 2 6 ore

Inglese 4 (1 esterna) /

Arte 2 6 ore

Tecnologia 2 6 ore

Musica 2 6 ore

Educazione fisica 2 6 ore

Religione 1 2 ore

Sostegno 11

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO a.s. 2018/19

FABBISOGNO PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSI LIARI

CLASSI DI CONCORSO CATTEDRE CONTRIBUTI ORARI Lettere 11 2 ore

Matematica 6 12 ore

Francese 2 6 ore

Inglese 4 (1 esterna)

Arte 2 6 ore

Tecnologia 2 6 ore

Musica 2 6 ore

Educazione fisica 2 6 ore

Religione 1 2 ore

Sostegno 5

TIPOLOGIA A.S. 2016/17

A.S. 2017/18

A.S. 2018/19

MOTIVAZIONI

Assistente amministrativo

6 6 6 Viene mantenuto l’attuale numero di assistenti in organico di diritto

Collaboratore scolastico

19 19 19 In considerazione della complessità di 5 plessi, della proiezione di incremento di classi nelle scuola primaria, visto anche l’elevato numero di alunni HC presenti nei diversi plessi, e l’apertura pomeridiana in tutti i plessi dell’I.C. per attività curriculari e integrative.

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FABBISOGNO DEI POSTI PER IL POTENZIAMENTO DELL’OFFE RTA FORMATIVA

Per il potenziamento dell’offerta formativa dell’Istituto comprensivo per quanto riguarda le attività progettuali e delle possibili scelte di lavorare su classi aperte e/o per gruppi di livello, tenendo conto anche delle esigenze per la copertura delle supplenze brevi, il fabbisogno dei posti per l’organico di potenziamento per il triennio 2016/18 è il seguente:

• 3 docenti di scuola primaria, di cui almeno uno con i titoli per l’insegnamento della lingua inglese;

• 3 docenti di scuola sec. I grado delle seguenti classi di concorso: - Educazione fisica - Matematica - Sostegno

I tre docenti della scuola primaria verrebbero utilizzati per le seguenti azioni progettuali:

1. Un docente destinato alla scuola dell’Infanzia (13 sezioni), utilizzato per progetti sui campi di esperienza:

a. “Il sé e l’altro”; b. “I discorsi e le parole”; c. “La conoscenza del mondo”.

Inoltre può svolgere attività curricolari nelle sezioni per permettere ai docenti coinvolti nel progetto “Insieme si può: Infanzia” di mettere in atto le azioni previste dal progetto stesso.

2. Un docente destinato alla scuola primaria utilizzato per i progetti a classi aperte e/o gruppi di livello per il recupero e/o potenziamento delle competenze di base di italiano e matematica; per il progetto “Insieme si può: Infanzia”.

3. Un docente destinato alla scuola primaria per progetti di didattica laboratoriale e per il potenziamento di inglese e Progetto CLIL.

Anche questi docenti possono utilizzare una parte del loro orario settimanale su determinate classi per permettere alcune ore di distacco ai referenti di plesso e/o dei succitati progetti per una migliore organizzazione e per favorire la valorizzazione delle competenze.

I tre docenti della scuola secondaria di I grado verrebbero utilizzati per le seguenti azioni progettuali:

1. Docente di educazione fisica: 10 ore sulle classi per coprire il parziale distacco del I collaboratore del Dirigente scolastico; le restanti ore per seguire i progetti di motoria e di educazione alla salute dell’Istituto comprensivo.

2. Docente di matematica: coordinare i progetti di scienze e di matematica dell’Istituto comprensivo; progetti di recupero e/o potenziamento di matematica e delle competenze digitali, a classi aperte e/o gruppi di livello.

3. Docente di sostegno: coordinare i progetti per l’inclusività e i laboratori antidispersione scolastica pomeridiani; progetti di recupero e/o potenziamento delle competenze di base e della competenza imparare ad imparare.

Anche questi docenti possono utilizzare una parte del loro orario settimanale su determinate classi per permettere alcune ore di distacco ai referenti di plesso e/o dei succitati progetti per una migliore organizzazione e per favorire la valorizzazione delle competenze

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1.4.4 SCUOLA E FAMIGLIA

Le famiglie degli alunni che frequentano le nostre scuole sono una componente importante, in quanto portatori di bisogni e di richieste, ma anche protagonisti nella condivisione della responsabilità educativa.

I genitori vivono con i propri figli una “relazione educativa” che deve essere in sintonia con quella realizzata dalla scuola per la costruzione delle strutture portanti della conoscenza, attraverso lo sviluppo di motivazione, senso di responsabilità, rispetto delle idee e delle scelte degli altri, condivisione delle regole della convivenza democratica.

Per questo ci devono essere momenti di incontro e di discussione che da un lato raccolgono le istanze, le critiche e le proposte dei genitori e dall’altro offrano l’occasione per esplicitare il patto formativo tra scuola e famiglia.

Inoltre si ritiene proficuo valorizzare, ove possibile, le competenze e la disponibilità dei genitori per interventi nelle classi e nelle sezioni per raccontare esperienze e integrazione di ricerche e progetti ambientali, storici, scientifici, interculturali, in piena coerenza con le programmazioni didattiche ed educative.

I genitori sono coinvolti direttamente in:

• Assemblee di Classe e Sezione

• Colloqui individuali e consegna dei documenti di valutazione

• Consigli di classe, interclasse e di intersezione

• Consiglio di istituto e Giunta esecutiva

1.4.5 SCUOLA E TERRITORIO

L’Istituto, nel corrente anno scolastico, intrattiene rapporti di collaborazione con i seguenti enti pubblici e privati, al fine di migliorare l’offerta formativa dell’Istituito:

• Comune di Chieri: laboratori territoriali di lettura, di musica e sulla mobilità sostenibile.

• ASL TO5 e ASL di provenienza degli allievi o altre strutture ( es.Ospedali) – anche per progetti di educazione alla salute e integrazione.

• Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali del Chierese che segue vari nuclei famigliari.

• Cooperativa “Città attiva”- fornisce Educatori specializzati nel servizio di integrazione scolastica di alunni diversamente abili.

• Cooperativa “Happy Smile” – fornisce il servizio di vigilanza durante il momento della mensa, durante il pre e post scuola per la Scuola Primaria e dell’ Infanzia.

• Città Metropolitana di Torino: attività di orientamento e approfondimento disciplinare (RAI; La Stampa, Teatro Regio, ecc,); mobilità sostenibile.

• Cambridge University – per il conseguimento, da parte degli allievi, della certificazione del livello di conoscenza della lingua inglese.

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• CIFIS (Centro Interateneo di Formazione Insegnanti Secondari) – la struttura è costituita dall’Università di Torino, dal Politecnico di Torino e dall’Università del Piemonte Orientale per il coordinamento didattico delle attività inerenti al Tirocinio Formativo Attivo.

• SUISM e scuole di specializzazione a livello Universitario.

• Università - Dipartimento di Psicologia di Torino – Attività di formazione.

• Laqup: associazione per la consulenza sulla mobilità sostenibile.

• ANISN (Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali) e Accademia delle Scienze di Torino per attività di ricerca-sperimentazione didattica nell’ambito delle Scienze (programma nazionale SID Scientiam Inquirendo Discere).

• Cogen

• Legambiente.

• Coop di Chieri.

• Fabbrica dei suoni.

• Scuole del territorio per progetti di ricerca - sperimentazione didattica (GDRS); attività volte alla continuità e all’orientamento; progetti in rete di Educazione alla Sostenibilità.

• Associazione Muoviti Chieri

• Engim - San Luca Torino (Laboratorio Scuola – Formazione)

• Istoreto ( Cittadinanza e Costituzione)

• CONI (Comitato Olimpico Nazionale italiano) e CIP (Comitato Italiano Paralimpico)

1.4.6 GESTIONE ECONOMICO FINANZIARIA

L’attività finanziaria della scuola è regolamentata dal D.l n. 44 del 01/02/2001, si svolge sulla base di un unico documento contabile annuale denominato “Programma Annuale” che viene predisposto dal Dirigente Scolastico, proposto dalla Giunta Esecutiva, sottoposto al parere di regolarità contabile del Collegio dei Revisori dei Conti e deliberato dal Consiglio d’Istituto. Nel programma Annuale vengono indicate tutte le fonti di finanziamento dell’istituto aggregate secondo la loro provenienza e consistono in:

• Contributi statali

• Contributi comunali

• Contributi regionali

• Contributi delle famiglie

• Contributi di altri enti pubblici o privati erogati per progetti specifici

I finanziamenti verranno utilizzati per la realizzazione dei progetti o delle attività didattiche della scuola in piena coerenza con il piano dell’offerta formativa dell’istituto.

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Le spese inserite nel programma annuale riguardano le 4 attività istituzionali:

• Spese per il funzionamento amministrativo;

• Spese per il funzionamento didattico;

• Spese di personale;

• Spese di investimento.

Le spese relative alla realizzazione dei progetti indicati nel PTOF ed attivati dalla scuola quali:

• Progetto approfondimento, attività integrative e corsi extrascolastici;

• Progetto arricchimento offerta formativa;

• Progetto Educazione alla salute;

• Progetto Visite e viaggi d’istruzione;

• Progetto Diritto allo studio;

• Progetto integrazione alunni diversamente abili;

• Progetto formazione e aggiornamento;

• Progetto nuove tecnologie;

• Progetti PON.

Per ogni singolo progetto o attività vengono illustrati gli obiettivi e le finalità da realizzare e la destinazione delle risorse. La priorità per la destinazione delle risorse dell’Istituto sono:

• Finanziamento dei singoli progetti ed attività inserite nel PTOF;

• Spese per l’ampliamento e la manutenzione dei laboratori;

• Acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico.

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2. PROGETTO SCUOLA

2.1 AREA DEL CURRICOLO

COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI STUDI

SAPERE

• Avere padronanza nella lingua italiana;

• Analizzare dati e fatti della realtà utilizzando le conoscenze matematiche e scientifico – tecnologiche;

• Esprimersi in modo elementare in inglese;

• Possedere una capacità di comunicazione essenziale in una seconda lingua comunitaria;

• Orientarsi nello spazio e nel tempo;

• Impegnarsi in campi espressivi, motori e artistici;

• Possedere buone competenze digitali.

SAPER FARE

• Portare a termine il lavoro iniziato da solo/con altri;

• Saper organizzare la propria attività e il materiale necessario;

• Dimostrare spirito d’iniziativa;

• Misurarsi con novità e imprevisti.

SAPER ESSERE

• Avere consapevolezza delle proprie potenzialità e limiti;

• Avere cura e rispetto di sé;

• Dimostrare originalità;

• Assumersi le proprie responsabilità;

• Analizzare se stesso;

• Rispettare le regole condivise.

SAPER APPRENDERE

• Saper chiedere/dare aiuto;

• Utilizzare le conoscenze per comprendere se stesso e gli altri;

• Affrontare problemi e situazioni attraverso il pensiero razionale;

• Essere capace di procurarsi nuove informazioni.

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2.1.1 ACCOGLIENZA E FORMAZIONE CLASSI

La scuola si impegna, nei mesi che precedono l’iscrizione, a favorire l’accoglienza degli alunni attraverso incontri rivolti ai genitori interessati a conoscere l’offerta formativa ed, in seguito, ai ragazzi per promuovere la conoscenza dei docenti, degli spazi scolastici, nonché delle varie attività. Il progetto accoglienza è costituito da una sequenza di attività, ma soprattutto di “attenzioni”, rivolte al miglior inserimento nel contesto scolastico degli studenti delle classi prime e degli studenti che si iscrivono per la prima volta anche in corso d’anno.

Criteri formazione sezioni della Scuola dell’Infanzia:

• Alunni certificati; * • Ugual numero di alunni nelle sezioni per quanto possibile; • Bilanciamento fra e nelle sezioni dei bambini di 3 – 4 – 5 anni; • Alunni stranieri equamente suddivisi; • Maschi e femmine in numero uguale per quanto possibile.

Eventuali richieste dei genitori verranno prese in considerazione solo se non inficiano i criteri sopra elencati.

* Per quel concerne l’inserimento di ogni alunno diversabile sarà cura della commissione specifica, formata da 2 docenti (Referenti e Funzione Strumentale o altro docente ) per Plesso, con il Dirigente Scolastico, valutare l’inserimento più adeguato.

Criteri formazione classi della Scuola Primaria:

• Suddivisione in base ai livelli relativi al comportamento, all’attenzione e all’apprendimento, emersi dagli incontri di continuità, dalle informazioni della scuola dell’Infanzia e dal documento di continuità;

• Inserimento alunni stranieri e diversamente abili; • Suddivisione di maschi e femmine; • Richieste delle famiglie (senza inficiare i criteri precedenti); • Si suggerisce di prendere in considerazione, se necessario, l’età anagrafica degli alunni, in

particolare gli anticipi.

Si ritiene possibile formare, per un periodo iniziale, gruppi classe flessibili. Criteri formazione classi della Scuola Secondaria di Primo Grado:

• Formazione di classi equieterogenee, tenendo in considerazione la valutazione espressa dai docenti dell’ordine precedente.

• Bilanciamento del numero di alunni maschi e femmine. • Per gli alunni diversamente abili, assegnazione nella classe ritenuta più idonea ad una positiva

integrazione degli stessi.

Attuazione di attività comuni a tutte le prime classi all’inizio dell’anno scolastico, per la rilevazione della situazione di partenza dei singoli allievi e all’individuazione delle fasce di livello e dei bisogni formativi individuali.

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2.1.2 IL TEMPO SCUOLA

SCUOLA DELL’INFANZIA

Viene offerto, sulla base delle richieste delle famiglie, un orario così articolato:

• Intera giornata con mensa (dalle 8.00 alle 16,20)

• Orario antimeridiano con mensa (dalle 8,00 alle 13,40)

• Orario antimeridiano (dalle 8,00 alle 11,45)

SCUOLA PRIMARIA

• Il tempo normale (27 ore settimanali) prevede la frequenza di 5 mattine e 3 pomeriggi - lunedì, mercoledì, giovedì - con l’eventuale fruizione del servizio mensa a pagamento.

C’è la possibilità di partecipare, a pagamento, ad attività opzionali nei pomeriggi del martedì e del venerdì.

• Il tempo pieno (40 ore settimanali) prevede la frequenza dalle ore 8,30 alle ore 16,30 tutti i

giorni. Il tempo mensa è obbligatorio per tutti gli alunni. All’interno dei plessi sono stati organizzati i servizi di pre-scuola e/o post-scuola a pagamento che prolungano la durata della giornata scolastica.

PRE-SCUOLA

Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria

7,30 – 8,00 Borgo Venezia e Porta Garibaldi 7,30 – 8,30 Borgo Venezia e Pessione

POST-SCUOLA

Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria

Borgo Venezia 16,30 – 17,30

Porta Garibaldi 16,30 - 18,00

Borgo Venezia 16,30 – 18,00

Pessione 16,30 – 17,30

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Il tempo scuola è di 30 ore settimanali articolato su cinque giorni settimanali dal lunedì al venerdì dalle ore 7,50 alle ore 13,50. Vengono offerti corsi pomeridiani facoltativi gratuiti e a pagamento.

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2.1.3 QUADRI ORARI

QUOTA ORARIA DELLE DISCIPLINE: SCUOLA PRIMARIA

La normativa vigente prevede una quota annua per ciascuna disciplina, da attuarsi con flessibilità; tuttavia, per esigenze organizzative e per indicazioni di massima, si attribuiscono alle varie discipline quote settimanali minime come da seguente prospetto:

Disciplina Classe 1^ Classe 2^ Classi 3^ - 4^ - 5^

Italiano 8 h 7 h 7 h

Inglese 1 h 2 h 3 h

Matematica 7 h 7 h 7 h

Storia 1 h 2 h 1h 30min

Geografia 1 h* 1 h 1h 30min

Scienze 2 h 2 h 2 h

Musica 1 h* 1 h* 1 h*

Arte e immagine 2 h 1 h* 1 h*

Scienze motorie 2 h 2 h 1 h*

Religione 2 h 2 h 2 h

TOTALE 27 h 27 h 27 h

N.B.: * discipline da potenziare con tempo scuola di 30 ore (tempo pieno)

QUOTA ORARIA DELLE DISCIPLINE: SCUOLA SECONDARIA DI 1^GRADO

Disciplina Classe 1^ Classe 2^ Classi 3^

Italiano,Storia,Geografia 9 h 9 h 9 h

Matematica, Scienze 6 h 6 h 6 h

Tecnologia 2 h 2 h 2 h

Inglese 3 h 3 h 3h

Seconda lingua comunitaria 2 h 2 h 2 h

Arte e immagine 2 h 2 h 2 h

Scienze motorie e sportive 2 h 2 h 2 h

Musica 2 h 2 h 2 h

Religione 1 h 1 h 1 h

Attività di approfondimento in materie letterarie 1 h 1 h 1 h

TOTALE 30 h 30 h 30 h

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46

2.1.4 PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE

PERCORSO DIDATTICO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Il percorso educativo e didattico della Scuola dell’Infanzia punta verso mete estremamente importanti ed irrinunciabili nell’ambito della crescita dei bambini: il rafforzamento dell’identità personale, dell’autonomia, delle competenze e della cittadinanza. La programmazione, anche se con argomenti differenti, è strutturata con modalità organizzative comuni e persegue gli stessi obiettivi e finalità esplorando tutti i campi di esperienza. Attraverso il giocare, cantare, disegnare, colorare, raccontare, inventare, dialogare, ascoltare e comprendere musica e storie, sperimentare, rispettare le regole, il bambino sarà protagonista della costruzione del suo sapere e l’attenzione sarà rivolta alla relazione con se stesso, con i coetanei, con la famiglia con l’ambiente scolastico, naturale e socio-culturale.

PERCORSO DIDATTICO DELLA SCUOLA PRIMARIA

Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dai docenti per una programmazione didattica condivisa e unitaria, sia essa di classi parallele o di team, per garantire ad ogni alunno un cammino di conoscenza graduale, continuo e comune al gruppo pur tenendo conto dell’individualità della persona. Le varie attività vogliono accompagnare i bambini a sviluppare e maturare competenze specifiche e trasversali ed acquisire gradualmente capacità critica di studio e di espressione, promuovendo il confronto e la cooperazione al fine di acquisire consapevolezza del proprio modo di apprendere.

PERCORSO DIDATTICO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La scuola Secondaria è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio, delle conoscenze e delle abilità, promuove il rafforzamento delle attitudini, l’interazione sociale e l’ acquisizione di competenze diversificate; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta formativa. Viene proposta una programmazione generale per classi parallele concordata dai docenti della medesima area in cui vengono condivisi obiettivi formativi e disciplinari da tradursi in termini di conoscenze, abilità, competenze; metodologie; strumenti; criteri e sistemi di verifica; attività integrative, di recupero, consolidamento e/o potenziamento; orientamento. Segue poi una programmazione per classe dove le linee comuni vengono adattate partendo dall’analisi della situazione iniziale degli alunni e dalle caratteristiche individuali individuando le più opportune modalità di organizzazione dei contenuti e di articolazione delle attività nel rispetto dei ritmi e della capacità di apprendimento del gruppo-classe

ATTIVITA’ EDUCATIVE ED INTERDISCIPLINARI COMUNI

Si organizzano attività educative e didattiche interdisciplinari, anche in collaborazione con il Territorio, per il conseguimento di competenze personali relative alle seguenti aree:

• educazione alla salute; • educazione alla sicurezza; • educazione alla cittadinanza; • educazione all’affettività;

• educazione alimentare; • educazione alle nuove tecnologie; • educazione alla sostenibilità ambientale; • educazione strada

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2.1.5 VALUTAZIONE

“La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curriculari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove un bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione forativa, di accompagnamento ai processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento”

La valutazione permette:

agli insegnanti

• di personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno; • di predisporre collegialmente percorsi individualizzati per alunni in difficoltà;

agli alunni

• di essere consapevoli del proprio modo di apprendere; • di riconoscere i punti di forza, le difficoltà incontrate e le strategie utilizzate per

superarle.

La valutazione è un monitoraggio degli apprendimenti che passa attraverso:

• la valutazione della situazione di partenza; • le osservazioni sistematiche dei processi di apprendimento; • le osservazioni dei comportamenti; • i risultati delle verifiche delle interrogazioni e delle prove oggettive.

La valutazione è un’operazione che va oltre la misurazione di una media matematica, perché tiene conto anche della continuità dell’impegno e dell’interesse.

Essa si concentra in tre momenti:

• All’inizio dell’anno (prove d’ingresso). • Durante e al termine delle unità di apprendimento. • A fine quadrimestre (Griglie di osservazione, Scheda di valutazione)

PROCEDURE DI VERIFICA, VALUTAZIONE E DOCUMENTAZION E

Scuola dell’infanzia

La valutazione si svolge in itinere attraverso:

• l’osservazione sistematica delle relazioni dei bambini; • l’analisi degli interventi verbali durante le conversazioni di gruppo; • le attività grafiche spontanee e strutturate; • la verifica della comprensione della consegna; • l’osservazione della capacità di esecuzione di attività didattiche strutturate.

Al termine dell’anno scolastico la valutazione avverrà attraverso l’osservazione delle competenze nelle aree specifiche di apprendimento.

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Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado

I docenti sono impegnati nella valutazione su tre livelli con diversi obiettivi:

• Valutazione formativa, interna alla classe, attesta periodicamente ciò che l’alunno sa fare al termine di ogni unità di apprendimento; rappresenta un momento di raccolta sistematica delle osservazioni necessarie per valorizzare e potenziare le capacità e le abilità che ogni alunno possiede (all’interno di questo quadro l’errore assume un ruolo positivo in quanto punto di partenza per una nuova esperienza);

• Valutazione sommativa (certificativa) relativa a ciascuna unità didattica, la quale genera la valutazione quadrimestrale;

• Valutazione quadrimestrale, interna all’Istituto, dove si analizzano i risultati emersi da prove concordate dai docenti e oggetto di confronto nelle riunioni per aree disciplinari, per individuare criticità, punti deboli ed eventualmente “riprogrammare”;

• Valutazione esterna, attraverso il Sistema Nazionale di Valutazione (INVALSI).

La scala di valutazione

La scala di valutazione delle singole discipline si esprime in decimi sia per la Scuola Primaria (non riducendosi però ad una semplice media matematica) sia per la Secondaria di Primo Grado.

Valutazione del comportamento

Per quanto riguarda la valutazione del comportamento ogni singolo insegnante terrà conto del rispetto delle regole stabilite dal patto di corresponsabilità sia dell’atteggiamento nei confronti della disciplina, valutabile attraverso l’impegno, l’attenzione, l’organizzazione del lavoro e l’autonomia. La ripetuta inosservanza di queste regole può dar luogo ad annotazioni sul Diario e sul Registro di Classe (vedi patto educativo di corresponsabilità). Un quadro specifico delle sanzioni è comunque annesso al Patto educativo di corresponsabilità viene consegnato, al momento dell’iscrizione e ad inizio anno scolastico, a genitori ed allievi. Strumenti di documentazione

• Registro dei verbali del Consiglio di classe • Registro personale dell’insegnante: in formato elettronico • Registro - giornale di classe: in formato elettronico • Curricoli

Valutazione alunni stranieri

L’art. 45, comma 4 D.P.R. n° 394 del 31 agosto 1999 afferma che ogni Collegio Docenti deve definire un necessario adattamento dei programmi di insegnamento allo scopo di facilitare l’apprendimento della lingua italiana. In particolare la circolare Ministeriale n.38 del 02 aprile 2009 indica come possibili utilizzi per gli allievi stranieri (non in possesso delle necessarie conoscenze e competenze) le ore di insegnamento della II lingua per potenziare l’insegnamento della lingua italiana. Ogni consiglio di classe selezionerà ed individuerà

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nuclei tematici fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi minimi. In questo contesto sarà così privilegiata la valutazione formativa rispetto a quella “sommativa”, in particolare riguardo agli alunni stranieri appena accolti nelle nostre scuole.

Esami di Stato

Con il D.L. 147 del 7/9/07 è stato reinserito il giudizio di ammissione agli esami di terza media. Il Consiglio di classe, in sede di valutazione finale, delibera se ammettere (devono avere almeno 6/10 in ogni disciplina) o non ammettere all’esame di stato gli alunni che frequentano il terzo anno della scuola secondaria di primo grado formulando un giudizio di idoneità o, in caso negativo, un giudizio di non ammissione all’esame. Dall’anno scolastico 2006/07, insieme al titolo di licenza finale, viene consegnata all’alunno una certificazione delle competenze acquisite.

INDICATORI E SOTTOINDICATORI PER LA VALUTAZIONE DE L

COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA

1) Comportamento: a) rispetto degli altri b) rispetto del materiale c) rispetto del regolamento d’Istituto 2) Impegno: a) attenzione b) partecipazione

DESCRITTORI VOTAZIONE

1a) Comportamento rispettoso, collaborativo, responsabile e affidabile. 1b) Uso corretto e responsabile del materiale comune e proprio. 1c) Rispetto consapevole e preciso delle regole organizzative e di sicurezza concordate per i vari momenti e luoghi scolastici e collaborazione al buon funzionamento dell’attività didattica. 2a) Attenzione costante e interattiva in tutte le attività scolastiche. 2b) Partecipazione interessata alle attività proposte con apporto di contributi personali.

OTTIMO Comportamento scolasticamente molto corretto connotato anche da un coinvolgimento attivo

1a) Comportamento rispettoso, e responsabile verso adulti e compagni. 1b) Uso responsabile del materiale comune e proprio. 1c) Rispetto consapevole delle regole organizzative e di sicurezza concordate per i vari momenti e luoghi scolastici. 2a) Attenzione costante durante le attività scolastiche. 2b) Partecipazione interessata alle attività proposte anche con apporto di contributi personali.

DISTINTO Comportamento scolasticamente molto corretto

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a) Comportamento generalmente rispettoso verso adulti e compagni. 1b) Uso generalmente corretto del materiale comune e proprio. 1c) Rispetto generalmente acquisito delle regole organizzative e di sicurezza concordate per i vari momenti e luoghi scolastici. 2a) Attenzione discontinua che privilegia alcuni momenti. 2b) Partecipazione adeguata alle varie attività proposte.

BUONO Comportamento scolasticamente corretto

1a) Comportamenti abbastanza frequenti di disturbo verso adulti e compagni, reiterati anche dopo ripetuti ammonimenti. 1b) Comportamento non ancora costante di rispetto corretto del materiale comune e proprio. 1c) Ripetute inosservanze delle regole organizzative e di sicurezza concordate per i vari momenti e luoghi scolastici. 2a) Attenzione limitata nel tempo. 2b) Partecipazione discontinua verso le varie attività proposte

SUFFICIENTE Comportamento scolasticamente non ancora del tutto corretto

1a) Atteggiamenti aggressivi verbali e /o fisici verso adulti e compagni, reiterati anche dopo ripetuti ammonimenti. 1b) Uso improprio del materiale comune e personale. 1c) Frequenti inosservanze delle regole organizzative e di sicurezza concordate per i vari momenti e luoghi scolastici. 2a) Attenzione continuamente sollecitata dall’intervento dell’insegnante. 2b) Disinteresse e scarsa partecipazione alle attività scolastiche

INSUFFICIENTE Comportamento scolasticamente scorretto

INDICATORI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO NUMERICO ESP RESSO IN DECIMI NELLA SCUOLA PRIMARIA

• Possiede complete e\o approfondite conoscenze della disciplina.

• E’ in grado di affrontare compiti nuovi e\o complessi in modo autonomo.

• Comunica in modo adeguato usando un linguaggio specifico; sa argomentare e spiegare i propri ragionamenti.

• Nello studio rielabora in modo costruttivo ciò che ha studiato,compiendo collegamenti e\o approfondimenti.

• Mette in atto strategie personali per la risoluzione di problemi nuovi e\o complessi.

VOTO

10

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• Possiede complete conoscenze della disciplina.

• Sa trasferire le proprie conoscenze in contesti diversi.

• E’ in grado di affrontare compiti nuovi in modo autonomo.

• Comunica in modo adeguato usando un linguaggio specifico; sa spiegare i propri ragionamenti.

• Sa rielaborare in modo autonomo e preciso quanto studiato.

• Nella risoluzione di problemi ricerca e trova strategie adatte.

VOTO

9

• Possiede buone conoscenze della disciplina.

• E’ in grado di affrontare compiti nuovi in modo quasi sempre autonomo.

• Comunica usando un linguaggio semplice ma adeguato e specifico.

• Nello studio e nell’esposizione è autonomo e preciso.

• Si avvia alla ricerca di strategie personali per la risoluzione di

VOTO

8

• Possiede le conoscenze essenziali della disciplina.

• Esegue compiti semplici in modo autonomo.

• Comunica usando un linguaggio semplice, ma non sempre adeguato e specifico.

• Nello studio e nell’esposizione è abbastanza autonomo ma non sempre preciso.

• Talvolta necessita d’aiuto per la risoluzione adeguata di problemi.

VOTO

7

• Possiede le conoscenze minime della disciplina.

• Esegue compiti semplici riproducendo situazioni note.

• Comunica usando un linguaggio semplice ma non sempre corretto.

• Lo studio è impreciso e l’esposizione non del tutto autonoma.

• Necessita di aiuto nella risoluzione di semplici problemi di routine.

• Comprende brevi testi.

VOTO

6

• Le conoscenze della disciplina sono frammentarie e imprecise.

• E’ in grado di affrontare compiti nuovi e\o complessi in modo autonomo.

• Comunica con difficoltà e in modo non sempre corretto.

• Lo studio è impreciso e difficoltoso.

• Trova difficoltà nella risoluzione di semplici problemi di routine anche se guidato.

• Ha difficoltà nella comprensione di semplici testi.

VOTO

5

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INDICAZIONI SULLA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCU OLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

rispetta in modo esemplare le persone, l’ambiente, le regole scolastiche

è attivo/a, collaborativi/a e responsabile all’interno del gruppo

10

attenzione e applicazione costante nello studio con conoscenze approfondite

rispetta le persone, l’ambiente e le regole

collaborativo/a e responsabile all’interno del gruppo

9

attenzione e applicazione costante nello studio e conoscenze molto buone

generalmente corretto e disponibile all’autocorrezione

generalmente collaborativo nel gruppo

8

attenzione e applicazione non sempre costanti con conoscenze accettabili

non sempre corretto/a e rispettoso/a delle regole e pertanto sanzionato/a con

richiami verbali e scritti non gravi e/o sospensioni inferiori a 3 gg.

non sempre responsabile all’interno del gruppo

7

l’attenzione e l’applicazione sono discontinui

poco responsabile e non collaborativo/a all’interno del gruppo

poco responsabile e non collaborativo/a all’interno del gruppo

6

l’attenzione e l’applicazione sono discontinui

comportamento reiteratamente scorretto sanzionabile anche con sospensioni di 15 gg o

più

normalmente non disponibile alla collaborazione nel gruppo

5

l’attenzione e l’applicazione sono discontinui

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2.2 SUCCESSO FORMATIVO

L’integrazione degli alunni diversamente abili è realizzata dalle équipe con il supporto dei docenti di sostegno e degli educatori i quali, anche insieme a specialisti e famiglie, redigono e attuano i piani di studio individualizzati.

Le attività di accoglienza, integrazione e inclusione degli alunni che presentano disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) e di quelli con bisogni educativi speciali (BES), programmate nei singoli consigli di classe, focalizzano l'attenzione sui punti di forza e sulle potenzialità sulle quali progettare un cammino di lavoro (PDP).

Il progetto “Insieme si può: le ali del successo formativo” consiste in attività di informazione/formazione rivolte ad allievi e genitori di alunni con diagnosi BES e DSA. Per i genitori: si prevede di realizzare uno o più incontri atti a informare sulle problematiche relative alle difficoltà di apprendimento e a formare una cultura di supporto, mediante adeguate tecniche e strumenti compensativi. Per gli allievi: si prevede di realizzare un incontro per ogni classe prima, quarta e quinta della Scuola Primaria, atto a sensibilizzare gli studenti circa le problematiche del successo/insuccesso scolastico, sviluppando il concetto di inclusività e nuove metodologie efficaci per l’apprendimento. È in via di studio la realizzazione di uno sportello specifico per allievi con DSA. Attività di recupero e potenziamento

• “Numeri e parole in gioco …” per il recupero delle competenze di base e delle discipline di studio, organizzati per piccoli gruppi proposto da entrambi i Plessi della Scuola Primaria.

• “Recupero” in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino attraverso l’inserimento di tirocinanti che svolgeranno attività di recupero con i ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado.

• “Orientamento/recupero” finanziato dal Comune di Chieri per la Scuola Secondaria di Primo Grado.

L’integrazione linguistica per alunni stranieri si articola in tre fasi: accoglienza e integrazione dell’alunno tenendo conto delle linee guida del Protocollo d’Accoglienza atto a realizzare nel concreto quanto espresso nel DPR.394 del 31/8/99; insegnamento della lingua italiana come L2; promozione di attività a carattere interculturale nelle classi. Esse si svilupperanno attraverso i seguenti progetti:

• “Numeri e parole in gioco…” per il recupero delle competenze di base e delle discipline di studio, organizzati per piccoli gruppi e proposto da entrambi i Plessi della Scuola Primaria.

• “Alfabetizzazione in lingua italiana come L2” per ragazzi stranieri di 14/16 anni di recente immigrazione iscritti nelle scuole del territorio”. Attività in orario extrascolastico. Gli studenti destinatari del progetto potranno frequentare i corsi del CTP di Chieri ( previa autorizzazione scritta da parte dei genitori ).

• “Ti racconto un paese” presentazione di una nazione straniera attraverso la presenza in classe di stranieri residenti in Italia.

• Recupero delle competenze di base e delle discipline di studio, organizzati per piccoli gruppi.

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2.2.1 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

II protocollo d'accoglienza è uno strumento con cui la scuola attua il Piano dell'Offerta Formativa coerente con la legislazione vigente e si propone di dare concreta attuazione alle "linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri" (C.M. n. 24, febbraio 2006). L'art. 45 del Decreto del Presidente della Repubblica 31/8/99 n. 394, intitolato "Iscrizione scolastica", prevede i criteri di riferimento per l'assegnazione alla classe. A rendere operativo il protocollo è una Commissione, con compiti specifici di progettualità e gestione, costituita da:

• il Dirigente Scolastico; • un Referente di Segreteria; • docenti referenti all'interno della Commissione.

Compiti del protocollo

II protocollo d'accoglienza si propone di:

• definire pratiche condivise nell'Istituto Comprensivo Chieri IV in tema di accoglienza di alunni stranieri.

• facilitare l'integrazione degli alunni di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale; • promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuola, famiglia e territorio.

Fasi di applicazione del protocollo

Iscrizione L'iscrizione, da intendersi come il primo passo del percorso di accoglienza e di integrazione dell'alunno straniero e della sua famiglia, è a carico dell'ufficio di segreteria il cui referente cura il ricevimento dei documenti necessari a norma di legge e contatta il referente della Commissione per un incontro di accoglienza. Qualora si reputi necessario, e compatibilmente con le risorse disponibili, si farà in modo che all'incontro sia presente un mediatore linguistico o culturale. Incontro di accoglienza La segreteria e la commissione raccolgono informazioni sul percorso scolastico del bambino e danno informazioni che riguardano la scuola, il suo funzionamento, i servizi, l'organizzazione della giornata scolastica, le regole, la possibilità di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica e di richiedere, in caso di utilizzo della mensa scolastica, una dieta personalizzata per motivi religiosi. La famiglia deve essere anche informata sulla necessità di partecipare alla vita scolastica del bambino per meglio supportarlo. Inserimento nel gruppo-classe Di norma l'alunno viene iscritto alla classe corrispondente alla sua età anagrafica, ma non è escluso che venga iscritto alla classe immediatamente precedente sulla base dei seguenti criteri:

• accertamento delle competenze logico matematiche e di alcune abilità trasversali; • irregolare o manchevole frequenza pregressa della scuola del paese d'origine; • data d'iscrizione se l'iscrizione avviene in corso d'anno, in particolare da gennaio in avanti, si deve

valutare la possibilità di iscrivere l'allievo nella classe inferiore a quella di pertinenza.

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In presenza di più sezioni, si deve tener conto: • del numero totale degli alunni della classe; • del numero degli alunni stranieri iscritti nella classe; • del numero di casi in situazione di svantaggio o di HC; • delle dinamiche relazionali all'interno della classe.

Infine, il Dirigente Scolastico, sentito il parere dei docenti, inserisce l'alunno nella classe che ritiene più opportuna. Nella Scuola dell'Infanzia l'accoglienza non prevede alcun accertamento di competenze specifiche, piuttosto una serie di attività ludiche che favoriscano, in un clima di solidarietà e amicizia, la comprensione dei "segnali" linguistici basilari relativi ai bisogni personali e alla conoscenza degli ambienti e delle cose quotidiane Programmazione Individuata la classe, bisogna attivare tutte le risorse disponibili per fornire al nuovo iscritto le competenze minime nella lingua comunicativa. La normativa vigente prevede, sulla base delle osservazioni e delle prove d'ingresso somministrate nei primi giorni di scuola, che i docenti della classe in cui è stato inserito l'allievo possano definire "…il necessario adattamento dei programmi di insegnamento"(D.P.R. 394/99) Pertanto, il team che accoglie in classe il nuovo iscritto, rilevati gli specifici bisogni di apprendimento, elabora una programmazione individualizzata, indicando gli obiettivi minimi specifici compatibili con la situazione di partenza. Il team può essere coadiuvato dal referente della Commissione che mette a disposizione tutto il materiale didattico - operativo di cui la scuola dispone, oltre alla propria collaborazione. A seconda dei casi, si possono prevedere percorsi didattici diversi per l'apprendimento della lingua italiana:

• intervento didattico intensivo e limitato nel tempo; • intervento programmato per l'intero anno scolastico; • intervento su piccoli gruppi o sul singolo bambino di alcune ore settimanali, che andranno riducendosi

con il progredire delle competenze linguistiche acquisite.

Strategie didattiche • Utilizzare materiale visivo per l'acquisizione del lessico. • Impostare al più presto la struttura della frase nucleare (soggetto, verbo, complemento oggetto),

applicandola ai vari campi semantici. • Privilegiare l'oralità come funzione comunicativa. • Valorizzare quanto più possibile la lingua madre degli alunni stranieri attraverso letture, giochi,

tradizioni, frasi da far imparare agli altri ragazzi del gruppo classe.

Suggerimenti operativi per la progettazione del curricolo • Individuare obiettivi ridotti e/o semplificati in base alle capacità dell'alunno. • Rilevare bisogni specifici di apprendimento. • Semplificare, se necessario, gli apprendimenti disciplinari. • Facilitare l’apprendimento del linguaggio funzionale. • Stendere un percorso di lavoro didatticamente flessibile, in modo da rendere possibile:

- una programmazione ordinaria per matematica e informatica; - una programmazione con obiettivi minimi per quelle discipline il cui apprendimento è

condizionato dallo strumento linguistico.

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Valutazione La valutazione deve tener conto:

• dei risultati ottenuti nell'ambito dei percorsi individualizzati; • della progressione dell'apprendimento; • dell'impegno e della partecipazione; • dei tempi dell'acquisizione della lingua italiana intesa non solo come lingua per comunicare, ma

anche come lingua per lo studio, in quanto costituisce l'ostacolo principale all'apprendimento delle varie discipline e, trattandosi di competenze specifiche, per apprendere la lingua dello studio possono essere necessari alcuni anni.

Le verifiche a cui è sottoposto l'alunno nei percorsi di sostegno linguistico disciplinare sono parte integrante della valutazione. Materiali e strumenti Al fine di facilitare l'inserimento degli alunni stranieri, il referente provvederà ad archiviare e diffondere i materiali predisposti nel tempo all'interno dell'Istituzione Scolastica, gli strumenti per l'italiano L2, gli strumenti per la didattica disciplinare,le indicazioni bibliografiche e ogni altro materiale rivelatosi utile in corso d'opera. Rapporti con il territorio Per facilitare e promuovere l'integrazione e il successo scolastico degli alunni stranieri e per ottimizzare le risorse umane ed economiche, l'Istituzione Scolastica collabora con i Servizi, le Associazioni e gli Enti presenti sul territorio per organizzare interventi di carattere interculturale.

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2.2.2 INCLUSIVITA’

Infanzia

La scuola dell’infanzia si inserisce in un percorso educativo iniziato in famiglia e pone le basi degli apprendimenti futuri nella scuola primaria. Nello specifico rappresenta per il bambino, un luogo privilegiato per l’individuazione precoce di possibili difficoltà generiche e di disturbi specifici dell’apprendimento e consente l’avvio di interventi pedagogici, psicologici, di logopedia e psicomotricità che possono assicurargli buone possibilità di recupero.

Le specifiche attività educative e didattiche utilizzate per individuare possibili soggetti a rischio o per intraprendere azioni preventive relativamente al rischio DSA, sono sostenute da scelte pedagogiche di fondo che privilegiano l’esperienza come fonte di conoscenza attraverso le attività ludiche, l’esplorazione e la ricerca, la vita di relazione e la promozione dell’autonomia personale.

L’identificazione delle difficoltà osservate in particolare nei bambini frequentanti l’ultimo anno della scuola dell’infanzia viene relazionata in un apposito modulo denominato: “Scheda di osservazione e patto educativo” e va a costituire materia di dialogo e di scambio educativo tra la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e le famiglie coinvolte, al fine di condividere le scelte migliori per ciascun bambino.

Gli obiettivi sono:

• Individuare possibili soggetti a rischio DSA osservando in particolare quelle competenze che favoriscono l’apprendimento della lettura e della scrittura, la capacità di conoscere e usare i numeri, la capacità di ragionare attraverso l’osservazione di alcuni indicatori: sviluppo del linguaggio, competenze visuo-costruttive, competenze di rappresentazione grafica, rappresentazione delle quantità e loro confronto/manipolazione.

• Potenziare le competenze implicate a sostenere l’autostima nell’approccio agli apprendimenti focalizzando l’attenzione sulle abilità linguistiche, cognitive e percettivo-motorie.

• Favorire l’instaurarsi di adeguate strategie all’interno del gruppo evitando che aumenti il divario tra le prestazioni del bambino in difficoltà e quelle degli altri bambini.

• Prevenire la perdita di motivazione

• Acquisire una adeguata autostima personale, evitando l’instaurarsi di sensi di inadeguatezza,

esclusione ed inferiorità.

I progetti e le attività laboratoriali possono essere di plesso (coinvolgenti tutte le sezioni della scuola), di sezione (con attività particolari che in ogni sezione vengono intraprese in base alle condizioni che differenziano le sezioni stesse), di gruppo o di intersezione (gruppo di bambini di età omogenea).

Progetti specifici per l’inclusione delle diverse fasce d’età (3 – 4 e 5 anni):

• “Psicomotricità”: condotto da professionisti esterni, si rivolge ai bambini di tre anni.

• “Teatro “: condotto da professionisti esterni, si rivolge ai bambini di quattro anni di età.

• “Musica”: condotto da professionisti esterni e docenti interni, si rivolge ai bambini di quattro e cinque anni di età.

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Laboratori svolti durante le ore pomeridiane e rivolti ai bambini di cinque anni:

”Continuità in uscita”: Il progetto si prefigge di:

• mettere in contatto i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia con i ragazzi frequentanti la classe quinta della scuola primaria in uno scambio reciproco di esperienze

“Laboratorio linguistico-espressivo”: si prefigge di:

• Far acquisire al bambino fiducia nelle proprie capacità comunicative, espressive, linguistiche e relazionali e favorire lo sviluppo del pensiero e del ragionamento

• Sviluppare competenze cognitive, linguistiche, espressive, comunicative per raggiungere la padronanza del sistema fonetico e costruire e arricchire il sistema semantico-lessicale

“Laboratorio Metafonologico”: Questo laboratorio è nato come prevenzione/individuazione di eventuali difficoltà nel linguaggio (anche di indicatori di possibili DSA), ma è nel contempo è un ottima palestra per i bambini che possono familiarizzare con i suoni della lingua, con la segmentazione e la sintesi sillabica. Il laboratorio si prefigge di:

• Riconoscere parole lunghe e corte

• Rafforzare la segmentazione sillabica

• Riconoscere la sillaba e il fonema iniziale e finale delle parole

• Riconoscere e produrre rime

• Distinguere suoni simili (b-p, s-z, f-v, t-d)

• Rafforzare i processi mnemonici

“Laboratorio di pre-scrittura e pre-calcolo”: si prefigge di:

• Affinare la coordinazione oculo-manuale

• Acquisire competenze linguistiche e apprendere la comunicazione verbale

• Far riflettere il bambino sulla lingua ed avvicinarlo alla lingua scritta

• Far avvicinare il bambino all’acquisizione del codice numerico visto sia come un insieme di

segni che come strumento per interpretare la realtà ed agire su essa

“Laboratorio di lettura e narrazione”: si prefigge di:

• Stimolare interesse, curiosità e desiderio nei confronti della lettura

• Avvicinare i bambini alla lettura creando occasioni di riflessione sui valori trattati nei libri

utilizzati nel progetto laboratoriale

• Rendere il bambino in grado di rappresentare graficamente e verbalmente i fatti narrati

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• Mettere il bambino in condizione di tradurre il proprio pensiero e i propri sentimenti in simboli

grafici

“Laboratorio di informatica” si prefigge di:

• Avvicinare il bambino al linguaggio informatico

• Avvicinare il bambino all’uso del computer

• Favorire l’apprendimento globale con l’utilizzo di tutti i canali sensoriali

“Diamoci una regolata”: è un percorso che prevede 18 attività-gioco volte a sostenere lo sviluppo dell’autoregolazione passando attraverso i processi di inibizione, memoria e attenzione. Il laboratorio si prefigge di:

• Favorire la concentrazione

• Rinforzare i tempi e la qualità dell’attenzione

• Imparare a controllare il proprio corpo

• Rispettare le regole

• Favorire lo sviluppo delle funzioni esecutive

Si prevede inoltre di partecipare a eventuali bandi, progetti e iniziative proposte dai diversi enti locali, dal MIUR, dal Comune di Chieri o dalla Comunità Europea o alle organizzazioni o associazioni che risultino utili e in linea con gli obiettivi esplicitati.

Primaria

Gli obiettivi sono:

• Incrementare il benessere psicofisico ed emotivo per favorire lo star bene del bambino.

• Sensibilizzare l’accoglienza da parte del gruppo classe nei confronti del bambino diversabile ,

per stimolare in lui la capacità empatica e migliorare la propria autostima.

• Valorizzare le attitudini individuali ed uniche di ogni alunno per promuovere in lui il

miglioramento del percorso formativo individuato nel P.E.I.

• Assecondare la collaborazione tra le varie figure che ruotano intorno al bambino(ins. sostegno,

famiglia, educatori, servizi socio-assistenziali,ecc…) per creare una rete d’aiuto condiviso che

sorregga e guidi il bambino nel suo percorso di crescita.

• Consolidare il raggiungimento degli obiettivi previsti per favorire il processo dell’inclusione del

bambino.

Progetti continuità: “Vado alla primaria”: permette ai bimbi della scuola dell’infanzia di passare alla scuola primaria in modo graduale.

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• Osservazione dei bambini, nella scuola dell’infanzia, durante le attività didattiche di routine.

• Organizzare attività ludiche e non nei plessi della primaria, per permettere ai nuovi bimbi di

familiarizzare con gli ambienti ancora sconosciuti e conoscere le nuove figure di riferimento.

• Incontri con le colleghe per condividere le informazioni sui bimbi in condizione di disagio.

• Partecipazione al gruppo tecnico.

• Restituzione alle famiglie.

“Benvenuti alle medie” : in collaborazione con la scuola secondaria di primo grado.

“Verso nuove figure” si propone di:

• favorire nell’alunno la disponibilità alla conoscenza e alla relazione con nuove figure,

• iniziare il processo educativo/formativo di avvio in funzione del progetto di continuità dell’IC

• preparare l’alunno a conoscere il nuovo ambiente scolastico.

Un insegnante di sostegno specializzato, una volta alla settimana, per 4 ore suddivise nell’arco della giornata, attua una programmazione di consolidamento e di sensibilizzazione dell’area sensoriale (musicale, visivo). L’alunno viene stimolato ad una maggiore flessibilità degli schemi di azione attraverso l’utilizzo di premi (rinforzo positivo) e ricompense

Psicomotricità”: svolto in collaborazione con esperto esterno Dott.ssa Erika Cacciatore. Si prefigge di:

• aiutare gli alunni diversabili ad avere una percezione più consapevole del proprio corpo e delle proprie emozioni.

Vengono ipotizzati 8 incontri con gli alunni, uno di presentazione e uno di restituzione da parte dell’esperto. Viene utilizzata l’aula di psicomotricità presente nei vari plessi.

Secondaria di primo grado

Gli obiettivi sono:

• Favorire l’integrazione degli alunni diversabili per una migliore qualità della vita scolastica

• Migliorare l’inserimento nel contesto socio-culturale nel quale allievo è inserito per un

accrescimento globale della persona nella sua interezza, stimolando la partecipazione attiva e

consapevole al processo formativo

• Migliorare le competenze specifiche di ogni singola disciplina attuando percorsi a seconda delle

esigenze, delle attitudini e delle capacità individuali, nel rispetto dell’unicità della persona

• Potenziare l’autonomia personale attraverso la conoscenza del territorio imparando ad utilizzare

i servizi che esso offre

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Progetti di continuità in entrata “Benvenuti alle medie”: si prefigge di favorire l’inserimento dei ragazzi diversabili nella nuova realtà scolastica e si articola in diversi momenti

• Osservazione degli allievi da parte dei docenti nella realtà scolastica di appartenenza

• Conoscenza della nuova scuola con attività in piccoli gruppi dedicate agli allievi in ingresso

• Partecipazione all’ultimo gruppo tecnico dell’ultimo anno della scuola primaria da parte di

insegnanti della scuola secondaria di primo grado

• Incontri con le famiglie prima dell’avvio del nuovo ciclo con colloqui individuali

• Colloqui con le insegnanti di classe, di sostegno ed eventuali educatori della scuola primaria di

appartenenza

Progetti di continuità in uscita

• Partecipazione a tutte le attività proposte dalle scuole secondarie di secondo grado del

territorio, con eventuali incontri e momenti dedicati

• Incontri dedicati e personalizzati con l’esperta dell’orientamento del territorio

• Attività mirate ad individuare le attitudini, le inclinazioni e le aspirazioni personali attraverso

percorsi strutturati e colloqui di riflessione

• Eventuali visite individualizzate nelle scuole alle quali il ragazzo è interessato

Progetti per l’integrazione Si prefiggono di coinvolgere gli allievi diversabili in attività mirate a far emergere le capacità personali in modo da favorire l’interazione all’interno del gruppo dei pari, migliorando l’autostima. “L’orto a scuola”

• Motivare alla partecipazione scolastica attiva

• Stimolare la capacità di assumersi piccoli impegni e responsabilità per la realizzazione di

obiettivi concreti e condivisi

• Stimolare la capacità di lavorare in piccolo gruppo per un progetto stabilito

“Musicando” • Sostenere il benessere scolastico attraverso attività coinvolgenti e stimolanti

• Proporre attività che coinvolgano sia l’ambito corporeo che quello emozionale della persona,

attraverso giochi musicali ritmici e melodici.

• Proporre esperienze musicali in gruppo che permettano di sperimentare un sereno e inclusivo

clima educativo

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Progetti per prevenire la dispersione scolastica “Imparo l’arte” (cucina, falegnameria, murales, orto, bici…) propone varie attività manuali prefiggendosi di:

• Contenere la dispersione scolastica

• Motivare i ragazzi alla partecipazione attraverso percorsi didattici alternativi basati su attività

manuali

• Eventuali collaborazioni con personale esperto esterno alla scuola.

“Apprendo e imparo” progetto relativo all’ art. 9CCNL Comparto Scuola - Fondo per interventi straordinari proposto dall’Area Istruzione e Formazione professionale Servizio Istruzione e Orientamento, previsto nel piano annuale per il Diritto allo Studio dalla Città Metropolitana di Torino. Il progetto è rivolto ad alunni con diversabilità, stranieri, nomadi, allontanati dal nucleo famigliare e/o altre tipologie che vengono inseriti nella nuova realtà scolastica ad anno avviato. Si prefigge di favorire l’inserimento e l’inclusione dell’alunno creando condizioni favorevoli nella nuova realtà attraverso percorsi e attività dedicate.

“Condividere azioni per l’inclusione” progetto in rete per l’inclusione (D.M.n° 435 del 16 Giugno 2015 art. 1, comma 2, lett. B). Scopo del progetto stimolare il cambiamento culturale dell’immagine sociale della persona con disabilità, integrando le azioni dei diversi soggetti: scuola, enti locali, servizi socio-assistenziali, associazionismo, e stimolare il cambiamento nella qualità delle relazioni e dei processi di apprendimento di tutti gli allievi attraverso la sperimentazione di modalità di progettazione cooperativo-partecipativa.

N.B. Si prevede di partecipare a eventuali bandi, progetti e iniziative proposte dai diversi enti locali, dal Miur , dal Comune o dalla Comunità Europea o altre organizzazioni o associazioni che risultino utili e il linea con gli obiettivi esplicitati.

2.2.3 ESTRATTO DAL PROTOCOLLO DSA

“Pensi che tutte quelle tecniche raffinate che ho imparato a utilizzare per i soggetti con problemi di apprendimento ora le sto usando con l’intera classe. sembra strano, eppure pare che tutti ne traggano beneficio.” Mel Levine, A modo loro, Mondadori, Milano, 2004, p.297 Nello specifico, ciò che accomuna gli studenti con DSA è che esiste una discrepanza significativa tra le loro competenze cognitive generali e potenzialità (stiamo parlando di ragazzi con una intelligenza nella norma) e le loro abilità di base (lettura e/o scrittura e/o calcolo), per cui i loro risultati scolastici sono molto spesso negativi.

Abbiamo individuato 12 azioni che riteniamo essenziali per condurre un buon lavoro con gli alunni con DSA; ogni punto è supportato da informazioni utili anche per alunni con BES o con difficoltà non specifiche di apprendimento.

1) Conoscere la normativa

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2) Praticare una didattica inclusiva

3) Ricordare la diversa gravita’, comorbilita’ e zone di confine dei dsa

4) Effettuare adeguata formazione

5) Conoscere prove strutturate MT e AC-MT

6) Comunicare alla famiglia la difficolta’ ed effettuare il potenziamento

7) Se la difficolta’ permane consigliare alla famiglia di rivolgersi a specialista

8) Trarre i dati importanti dalla diagnosi

9) Predisporre pdp condiviso con la famiglia entro il primo bimestre di scuola

10) Porre attenzione alla verifica

11) Monitorare l’efficacia del pdp nel corso dell’anno ed apportare eventuali varianti

12) Credere nel valore del lavoro dell’insegnante nella zona di sviluppo prossimale

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2.2.4 PIANO ANNUALE PER L’ INCLUSIONE

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A -Rilevazione dei BES presenti: n°

1 disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

• minorati vista 0

• minorati udito 3

• Psicofisici 38

2 disturbi evolutivi specifici

• DSA 83

• ADHD/DOP 1

• Borderline cognitivo 7

• Altro

3 svantaggio (indicare il disagio prevalente)

� Socio-economico 5

� Linguistico-culturale 4

� Disagio comportamentale/relazionale 20

� Altro

Totali 161

% su popolazione scolastica 15

N° PEI redatti dai GLHO 29

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

B- Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

NO

AEC Attività individualizzate e di SI

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piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

NO

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento

Referenti di Istituto (disabilità,DSA,BES) DAMIANO/

CEDRINI

PRATO

LISA

Psicopedagogisti e affini esterni/interni PIOVESANA

Docenti tutor/mentor

Altro:

C- Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Coordinatori di classe e simili

Altro:

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Docenti con specifica formazione

Altro:

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Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altri docenti

Altro:

Assistenza alunni disabili SI

Progetti di inclusione / laboratori integrati NO D-Coinvolgimento personale ATA

Altro:

Informazione /formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione SI

Coinvolgimento in attività di promozione

della comunità educante SI

E-Coinvolgimento famiglie

Altro:

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità SI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati su disagio e simili SI

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità SI

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili SI

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di singola scuola SI

Rapporti con CTS / CTI NO

F-Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Altro:

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di singola scuola SI G- Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti a livello di reti di scuole NO

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Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe SI

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva SI

Didattica interculturale / italiano L2 SI

Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) SI

Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,

sensoriali…)

SI

H-Formazione docenti

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,

in rapporto ai diversi servizi esistenti; x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare

alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi; x

Valorizzazione delle risorse esistenti x

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel

sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo.

x

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

GLI: Gruppo di Lavoro per l’Inclusione presieduto dal Dirigente Scolastico si riunisce almeno tre volte l’anno; gruppo a carattere interistituzionale, aperto a tutte le agenzie che hanno competenze sulla tematica dell’inclusione: genitori, ASL, Enti Locali, rappresentanti della realtà associativa del territorio. Attraverso il lavoro del GLI, l’istituzione scolastica opera per promuovere la cultura dell’inclusione, in piena collaborazione con le famiglie e gli operatori sociali. Imposta un lavoro in rete, tra scuola, famiglie ed enti locali, mettendo in atto responsabilità e risorse volte a realizzare un percorso comune integrato, che sostenga l’inclusione scolastica e il successo formativo di ciascun alunno, con attenzione particolare alle situazioni di disabilità e di disagio. Promuove incontri per condividere tra tutti i soggetti interessati, visioni e strategie, sull’integrazione/inclusione scolastica e sociale di tutti gli alunni, promuovendo capacità di rispetto, di riconoscimento, di autocoscienza e di empatia. Le strategie messe in atto, sono volte alla realizzazione di percorsi scolastici con attenzione posta agli aspetti educativi e didattici, attraverso l’osservazione, il recupero e il potenziamento dei punti di forza di ciascuno. Informazioni e supporto alle famiglie in via e/o con nuova certificazione e/o nel passaggio alla scuola secondaria di I e II grado. Confronto e condivisione con le famiglie, su eventuali criticità, al fine di rendere più efficiente l’intervento dell’istituzione scolastica, per condividere nuove pratiche, per curare i rapporti con la famiglia e con l’extra-scuola. Rilevazioni degli alunni con BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla Commissione BES; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusione) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere ogni anno scolastico con supporto/apporto delle Figure Strumentali. Commissione BES: Raccolta, documentazione e discussione dei dati in ingresso nel passaggio di ciclo, in itinere e nel passaggio di classe; incontri specifici con gli insegnanti interessati nel passaggio di grado, attivazione di percorsi e attività di continuità. Screening e osservazione dei casi sospetti o più gravi ed eventuali segnalazione all’ASL. Costruzione di un modello comune di osservazione e progettualità specifiche per l’individuazione precoce di casi sospetti con DSA nella scuola dell’infanzia. Documentazione degli interventi didattico-educativi; consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi, organizzazione di prove e verifiche mirate per BES/DSA; azioni di potenziamento specifico formulazione di proposte di lavoro per il GLI, elaborazione linee guida PAI dei BES/ DSA; raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai BES. Consigli di classe/Team docenti: Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; rilevazione di tutte le certificazioni non DSA; rilevazione alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; produzione di attenta verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di certificazione; definizione di interventi didattico-educativi; individuazione strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento; definizione dei bisogni dello studente; progettazione e condivisione di progetti personalizzati. Formazione di classi adeguate e funzionali all’inclusione dei soggetti con BES. Incontri con le singole famiglie, con le classi sul tema dell’inclusione. Organizzazione dei gruppi tecnici di Istituto e incontri con le unità multidisciplinari. Condivisione e diffusione della vision inclusiva e delle buone prassi attraverso incontri di formazione o di scambio di informazioni nei plessi e tra i diversi ordini di scuola. Individuazione e proposizione di risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP); collaborazione scuola-famiglia-territorio. Docenti di sostegno: Partecipazione alla programmazione educativo-didattica; supporto al consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive; interventi sul piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla conoscenza degli

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studenti; rilevazione casi BES; partecipazione ai gruppi tecnici, coordinamento stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP). Educatori e assistenti alla comunicazione: Collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo con particolare attenzione alle strategie didattiche inerenti alla tipologia di disabilità sensoriale; collaborazione alla continuità nei percorsi didattici, partecipazione ai gruppi tecnici. Collegio Docenti: su proposta del GLI delibera il PAI; esplicita nel POF un concreto impegno programmatico per l’inclusione; esplicita i criteri e le procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; aderisce ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

• Formazione di base sulle tecniche/strategie didattiche inclusive e sulla gestione delle dinamiche

del gruppo classe.

• Formazione e aggiornamento su didattica speciale e progetti educativo/didattici a prevalente

tematica inclusiva. BES, DSA, L2, Disagio.

• Corsi di aggiornamento esterno professionale approfondimento inclusione alunni stranieri e corsi

per L2

• Corsi su tematiche specifiche di ADHD e Autismo tenute da enti accreditati MIUR

• Condivisione e diffusione della vision inclusiva e delle buone prassi

• Formazione base dei docenti sul processo di osservazione e relativa costruzione di un modello

comune di osservazione

• Formazione su tematiche quali empatia e didattica con uso delle TIC

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

• Utilizzo di PEI, PDP, per attuare prassi inclusive, adottare e condividere strategie di valutazione

adeguate e condividere con i genitori le scelte adottate.

• Strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive basate su osservazioni predefinite e

programmate sia iniziali che in itinere

• Condivisione di modelli valutativi

• Conoscenza e condivisione di tecniche di valutazione inclusiva:

• analisi degli stili cognitivi

• analisi dei punti di forza

• discriminazione tra forma e contenuto

• valutazione dell’acquisizione dei processi e non solo dell’acquisizione del contenuto

• analisi delle caratteristiche espressive/comunicative

• valutazione dei processi di maturazione individuale

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Le strategie di valutazione con prassi inclusive dovranno rendere efficaci gli strumenti con cui l’individuo raggiunge gli standard di indipendenza personale, e di responsabilità sociale propri dell’età.

Per favorire una didattica orientata all’inclusione vengono adottate ed utilizzate metodologie che favoriscono: l’apprendimento cooperativo, la collaborazione tra pari, l’apprendimento per scoperta, l’utilizzo di mediatori didattici ( LIM, software e sussidi specifici). Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

• Gestione attenta della ripartizione oraria del sostegno, in base alle necessità personali e curricolari di ogni allievo, nel suo contesto

• Ove possibile si considerano le conoscenze e le competenze specifiche degli insegnanti, in relazione alle necessità individuate per ogni allievo.

• Confronto e condivisione costante tra insegnanti di sostegno e curriculari. Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: docenti di sostegno e curricolari, educatori e assistenti alla comunicazione. Gli insegnanti di sostegno, oltre al lavoro in classe, promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi. Gli educatori promuovono interventi educativi in favore dell’alunno con disabilità, interventi che favoriscono l’autonomia, in classe o in altre sedi dell’istituto unitamente al docente in servizio in contemporanea. Gli assistenti alla comunicazione favoriscono interventi educativi in favore dell’alunno con disabilità sensoriale, interventi che favoriscono l’autonomia, in classe o in altre sedi dell’istituto unitamente al docente in servizio in contemporanea e al docente di sostegno. Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona anche attraverso:

• Attività laboratoriali (learning by doing)

• Attività per piccolo gruppi (cooperative learning)

• Tutoring

• Peer education

• Attività individualizzata (mastery learning).

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

• Si informano le famiglie della presenza di servizi presenti sul territorio, fornendo i contatti necessari e incentivando la fruizione

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Le famiglie vengono coinvolte attivamente nelle pratiche legate a tematiche inclusive, in quanto parti attive all’interno della comunità educativa dell’Istituto. La modalità di contatto e di presentazione delle situazioni alle famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Le comunicazioni sono puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie, vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio.

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Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione sia di realizzazione degli interventi inclusivi anche attraverso:

• Partecipazione al GLI e ad alcuni incontri periodici di gruppo per individuare bisogni e

aspettative

• condivisione delle scelte effettuate

• organizzazione di incontri calendarizzati, per monitorare i processi e individuare azioni di

miglioramento coinvolgimento nella redazione dei PDP/PEI.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

In base alle situazioni specifiche di bisogni educativi speciali e di eventuale disagio, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità ). Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:

- rispondere ai bisogni individuali - monitorare la crescita della persona ed il successo scolastico. - monitorare l'intero percorso - favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità.

Valorizzazione delle risorse esistenti

• Migliorare le strategie comunicative tra lo staff scolastico e le diverse realtà operanti con l’allievo

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

• Promozione di laboratori e attività che abbiano finalità inclusive (vedi POF) Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

• Raccolta di informazioni utili all’inclusione degli allievi prima dell’ingresso nel nuovo ciclo • Incontri con le famiglie • Incontri con le unità multidisciplinari • Osservazione degli alunni più gravi nel contesto scolastico di provenienza • Colloqui con le maestre • Percorsi di visita nella nuova realtà scolastica in ottica di continuità per gli alunni in ingresso • Formazione delle classi adeguate e funzionali all’inclusione dei soggetti con bisogni educativi

speciali Organizzazione dei gruppi tecnici all’interno dell’istituto per favorire il coinvolgimento di tutto il Consiglio di Classe

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2.3 CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO

“L'itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo.” L’essere Istituto Comprensivo ci consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo tra i tre ordini di scuola. SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

• Le sezioni della Scuola dell’Infanzia programmano incontri con l’asilo nido e la Scuola

Primaria.

• Le classi della Scuola Primaria programmano incontri con la scuola dell’infanzia e con la

secondaria di primo grado.

• Ogni anno vengono svolte attività di laboratorio con gruppi misti per favorire il passaggio da un

ordine all’altro e l’inserimento nella nuova scuola.

• Progetti speciali vengono attuati per un più facile inserimento degli alunni certificati nella nuova

realtà scolastica: “Vado alla Primaria” e “ Verso la Scuola Secondaria di Primo Grado”.

• Riunioni informative con i genitori

• Incontri tra docenti di ordini di scuola diversi per il passaggio delle informazioni relative agli

alunni

• Riunione preliminare, ad inizio anno scolastico, tra docenti e genitori degli alunni nuovi iscritti.

• Incontri “di ritorno” per verificare l‘efficacia dei percorsi di continuità.

ORIENTAMENTO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO SCUOLA SUPERIORE

L'orientamento è un processo articolato che accompagna l'individuo in varie fasi della vita, dall'ambito formativo a quello professionale, nel passaggio dai diversi cicli di scuola al mondo del lavoro. Varie sono le scuole di pensiero per individuare una definizione precisa del concetto. A livello europeo, l'indicazione-guida è la seguente: favorire il long life learning ( apprendimento permanente), promuovere equità, coesione sociale, cittadinanza attiva, incoraggiare creatività e innovazione a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione1. Ne consegue la centralità della persona e la necessità di un metodo basato sull'auto-orientamento, per promuovere una maturazione delle scelte lungo tutto l'arco della vita. In particolare, l'attività di orientamento a scuola accompagna gli allievi nello sviluppo di un percorso decisionale autonomo, individuando competenze per costruire, in relazione con le famiglie, un progetto soddisfacente e spendibile nella società attuale. Si prevedono poi azioni volte al contrasto della dispersione scolastica e incontri formativi riservati ai docenti. Partendo dal presupposto che una scelta consapevole contiene spesso anticipazioni sul futuro professionale, si cerca di portare i ragazzi a considerare i percorsi futuri non come problemi ingestibili, ma come situazioni complesse alla loro portata.

[1] Cfr. Quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione fino

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Attività per la Scuola Secondaria di I grado

Ogni Consiglio di Classe lavora con le proprie metodologie e i propri materiali fin dall'inserimento dei ragazzi nella classe prima: il percorso formativo/informativo continuo induce ogni alunno ad approfondire la consapevolezza di sé e la relazione con la società. Le attività curricolari che concorrono all'orientamento si svolgono, a seconda dei casi, con tutta la classe, nel piccolo gruppo o individualmente. Si prevedono momenti di ricerca, riflessione e rielaborazione, nonché uscite didattiche (es. visite ad attività produttive o altre realtà del territorio) e un confronto con le famiglie. I docenti referenti dell'orientamento fanno da tramite nel coordinamento delle attività con tutti i soggetti coinvolti.

Classi prime (Orientamento in entrata)

Accoglienza e formazione del gruppo classe. Si svolge nella prima parte dell'anno scolastico. Ha l'obiettivo di accompagnare ogni allievo nella fase di inserimento, per smorzare eventuali ansie tipiche del momento, incoraggiandolo a conoscere se stesso e gli altri. Incoraggia la formazione di un gruppo classe in cui si instaurino dinamiche positive, in grado di favorire lo sviluppo della personalità dei singoli, diventa obiettivo trasversale comune nell'ottica di prevenire le situazioni conflittuali.

Classi seconde

• La scuola mette a disposizione dei singoli CdC materiale operativo (cfr. portale Argo, Orientanext ) utile a rilevare, per ogni singolo allievo e/o per il gruppo classe in generale, attitudini e punti deboli, fornendo così ai docenti elementi significativi per la programmazione del percorso formativo degli allievi. Primi incontri con orientatori esterni in ogni classe (agenzie formative incaricate dalla Città Metropolitana e/o dal Comune di Chieri)

• Adesione alle attività di “Peer education” del Liceo Monti e dell'Istituto Vittone di Chieri (a discrezione del CdC ).

Classi terze (orientamento in uscita)

Approfondimento, da parte di ogni singolo allievo, del percorso da seguire appoggiandosi al portale Argo/orientanext e al portale della Regione Piemonte formazione/orientamento: il metodo di studio acquisito, le scelte future, i propri interessi, le attitudini, le difficoltà e il rapporto tra scelte scolastiche e progetto di vita. L'attività costituisce spunto per discussioni, colloqui, riflessioni, ricerche e attività varie, sia individuali sia di gruppo, con modalità decise autonomamente all'interno di ogni CdC.

• Intervento dell'orientatore esterno (Agenzia formativa incaricata dalla Città Metropoliana o dal Comune in ogni classe ) e focus sul percorso da seguire al fine di trovare la soluzione individuale più idonea. Presentazione della Scuola Secondaria di II grado nelle sue diverse modalità, dai licei alla formazione professionale.

• Distribuzione dei libretti dell'orientamento aggiornati, editi dalla Regione Piemonte e del materiale informativo fornito dalle singole scuole del territorio.

• Bacheca dell'orientamento a disposizione di alunni, famiglie e docenti: contiene gli avvisi e il materiale esplicativo delle scuole superiori e delle agenzie formative, con date e orari delle attività di “open day” e visite guidate.

• “Lezioni ponte” e attività di “PeerEducation” organizzate in collaboarzionce con l'Istituto Vittone (orientamento Istituti Tecnici Professionali) e con il Liceo Monti (orientamento istruzione liceale) Attuazione: mese di novembre.

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• Laboratori orientativi organizzati da Worldskills Piemonte: i ragazzi interessati si avvicinano ai profili della formazione professionale (es. cuoco, cameriere, grafico, pasticciere, meccanico d'auto), a discrezione del CdC.

• Colloquio individuale con l'orientatore esterno e con i docenti: per allievi e/o famiglie che ne fanno richiesta.

• Colloquio docenti-famiglia di ogni singolo allievo. Si organizza nel tardo pomeriggio per favorire la partecipazione delle famiglie, nel periodo che precede le festività natalizie. E' un bilancio sulla situazione di ogni singolo ragazzo con speciale riferimento all'orientamento al fine di consegnare alla famiglia il consiglio orientativo.

• Colloqui individuali dei docenti curricolari, di sostegno e responsabile dell'orientamento con le famiglie degli alunni che usufruiscono di sostegno, in modo da individuare i percorsi più idonei. Gli allievi con sostegno previsto anche per gli anni successivi, insieme alle loro famiglie, vengono accompagnati dall'insegnante di sostegno nelle visite alle scuole superiori e nei colloqui con i responsabili del loro inserimento nella nuova realtà scolastica. Si incoraggia la loro partecipazione a laboratori ponte.

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2.4 INNOVAZIONE TECNOLOGICA e P.N.S.D. :

Come previsto dalla Legge 107\2015 di riforma dell’istruzione all’art.1 comma 56, il MIUR con D.M. n. 851 del 27\10\2015 ha adottato il Piano nazionale per la scuola digitale che persegue i seguenti obiettivi:

• realizzazione di attivita' volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti; • potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i

processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;

• adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni tra dirigenti, docenti e studenti e tra istituzioni scolastiche ed educative e articolazioni amministrative del Ministero dell'istruzione, dell'Universita' e della Ricerca;

• formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l'insegnamento, l'apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti;

• formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione;

• potenziamento delle infrastrutture di rete, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, con particolare riferimento alla connettivita' nelle scuole;

• valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione;

• definizione dei criteri e delle finalita' per l'adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli istituti scolastici.

A tale fine il nostro Istituto ha individuato, nell'ambito dell'organico dell'autonomia, l’Animatore Digitale figura che ha il compito di coordinare e favorire l’attuazione di quanto perseguito dal P.N.S.D. Sono state individuate tre azioni necessarie per una migliore attuazione del P.N.S.D. : Formazione

• formazione interna del personale scolastico per un miglior utilizzo degli strumenti tecnologici già presenti a scuola;

• formazione base sulle metodologie e sull'uso degli ambienti per la didattica digitale integrata (es. piattaforme digitali per la didattica);

• formazione base sulla robotica e didattica; • informare su metodologie particolari diffuse in altre scuole; • formazione al migliore uso degli ampliamenti digitali dei testi in adozione; • formazione del personale scolastico e famiglie sulle funzionalità e sull'utilizzo del sito dell'Istituto

e del registro elettronico.

Curricola verticali

Si è pensato di sviluppare un curricolo verticale sperimentale legato alla robotica, scienza che non serve soltanto per imparare a costruire o usare i robot, ma anche per acquisire un metodo di ragionamento e

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sperimentazione del mondo, con la programmazione degli stessi robot. Secondo l’esperienza di alcune scuole pilota, l’impiego dei robot nella didattica offre diversi vantaggi che derivano proprio dalle caratteristiche dello “strumento” di studio:

• la robotica raccoglie tutte le competenze necessarie alla costruzione di macchine (meccanica, elettrotecnica, elettronica), di computer, di programmi, di sistemi di comunicazione, di reti;

• il profilo particolare di questa nuova scienza promuove le attitudini creative negli studenti, nonché la loro capacità di comunicazione, cooperazione e lavoro di gruppo;

• lo studio e l'applicazione della robotica favoriscono negli studenti un atteggiamento di interesse e di apertura verso le materie scientifiche e questo consente in molti casi il recupero motivazionale degli studenti.

Potenziamento tecnologico

• migliorare la dotazione tecnologica nei vari Plessi; • acquistare materiale per i percorsi di robotica; • attrezzare aule per l’impegno laboratoriale sulla robotica.

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3. PIANO DELLE AZIONI PROGETTUALI

Percorsi per la promozione alla salute e lo star bene a scuola

Infanzia

Formazione del gruppo : • “Psicomotricità relazionale” • “Gioco motorio”

Prevenzione disagio: • “Diamoci una regolata”: progetto sull’autoregolazione e l’attenzione • “Laboratorio meta fonologico” ( prevenzione DSA - Sperimentazione di un modello comune di

screening osservativo ) • “Sportello d’ascolto” per alunni, genitori, docenti, personale ATA

Alimentazione • Progetti alimentari proposti dalla ditta della refezione scolastica

Primaria

Formazione del gruppo : • “Gioco motorio” • “Psicomotricità” • “Gioco sport”

Prevenzione disagio • “Sportello d’ascolto” per alunni, genitori, docenti, personale ATA.

Alimentazione • Progetti alimentari proposti dalla ditta della refezione scolastica

Affettività/sessualità • Lavoro di gruppo con esperto esterno

Orientamento/recupero • Progetti di recupero delle competenze di base e delle discipline di studio

Secondaria di primo grado Formazione del gruppo :

• “Io e gli altri”: schede di lavoro di gruppo sulla conoscenza di sé e degli altri. • “A scuola di animali … per l’uomo” • “Il cane a scuola” con intervento dei volontari dell’Enpa.

Prevenzione disagio • “ Io nel gruppo”: confronto e prevenzione legato ai comportamenti a rischio. • “Sportello d’ascolto” per alunni, genitori, docenti, personale ATA. • “Insieme si può alunni”

Prevenzione bullismo • “Uso consapevole delle nuove tecnologie” con intervento della Polizia Postale per alunni e

genitori Alimentazione

• “Missione salute” a cura della LILT • “Progetto Coop per la scuola”

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Affettività/sessualità • “Educazione all’affettività e alla sessualità”

Bioetica • “Modelli di vita non sostenibili” con approfondimento relativo alle dipendenze (alcol, fumo,

ecc.) e alla manipolazione delle coscienze (pubblicità, internet, ecc.) • Monitoraggio e valutazione delle competenze di cittadinanza

Orientamento/recupero • “Progetto orientamento” (classi 3^) e per ragazzi con disabilità (classi2^ e 3^) • “Attività di recupero” • “Laboratorio Scuola Formazione”

Progetti di Educazione alla sostenibilità: sensibilizzazione alle tematiche della sostenibilità nell'ambito della programmazione disciplinare tramite azioni concrete (riduzione degli sprechi, raccolta differenziata, attenzione ai consumi energetici).

Infanzia

• “Percorso di Educazione alla Sicurezza a casa e a scuola” in collaborazione con ASLTO5 :“Affy Fiutapericoli in sicurezza”.

• “Educazione ambientale” a cura delle singole classi. Primaria

• “Educazione ambientale” a cura delle singole classi. • “Puliamo il mondo” con esperti di Legambiente e attività sul campo : raccolta dei rifiuti gettati

per strada • Percorsi di educazione alla Sicurezza stradale in collaborazione con Enti del Territorio • “A piedi per Chieri”

Secondaria di primo grado

• “Giornata Nazionale degli alberi”: posa di uno o più alberi d’alto fusto nel giardino della scuola. • “Progetto per il consumo consapevole” • “Mobilità sostenibile • “A piedi per Chieri”

Progetti per l’utilizzo di nuove tecnologie: forniscono una guida ed un sostegno per un maggior impiego dell'informatica nella didattica quotidiana. A tale fine il nostro Istituto ha individuato, nell'ambito dell'organico dell'autonomia, l’Animatore Digitale figura che ha il compito di coordinare e favorire l’attuazione di quanto perseguito dal P.N.S.D.

Infanzia

• “Alfabetizzazione informatica”: Prima conoscenza del mezzo e del linguaggio informatico • “Introduzione alla robotica”. • “Progetto PON (Programma operativo Nazionale per la scuola)" finalizzato a rafforzare il

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sistema dell’istruzione e della formazione attraverso l’erogazione di finanziamenti.

Primaria

• “Laboratori multimediali” • “Programma il futuro” • “Introduzione alla robotica”. • “Progetto PON (Programma operativo Nazionale per la scuola)" finalizzato a rafforzare il sistema

dell’istruzione e della formazione attraverso l’erogazione di finanziamenti.

Secondaria di primo grado • “Programma il futuro • “Cultura della legalità” • Sperimentazione di un Curricolo Media Education in alcune classi - Uso della tecnologia nelle

varie discipline. • “Robotica”. • “Progetto PON (Programma operativo Nazionale per la scuola)" finalizzato a rafforzare il

sistema dell’istruzione e della formazione attraverso l’erogazione di finanziamenti.

Area logico-matematica e scientifica:

Infanzia

• “Settimana delle scienze” mostra dei lavori realizzati in classe su vari argomenti scientifici.

Primaria

• “Kangourou della Matematica” • “Didattica delle Scienze” • “Orto a scuola” • “Settimana delle scienze”

Secondaria di primo grado

• “Didattica laboratoriale per la matematica”. • Valorizzazione delle eccellenze con la partecipazione a gare nazionali, individuali o a squadre:

- “Kangourou della Matematica” (cui parteciperanno oltre alla Secondaria di primo grado anche alcune classi della Primaria);

- "Olimpiadi di Problem Solving" (promosso dal MIUR); - “Giochi delle Scienze sperimentali 2016” organizzati dall' A.N.I.S.N. per la classe terminale

della Secondaria. • “Didattica delle Scienze per la scuola Secondaria di primo grado”

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Area linguistica:

Infanzia

• “Promozione della lettura” • “Le Olimpiadi del libro”

Primaria

• “Quotidiano in classe” • “Le Olimpiadi del libro”. • “Progetto Lingue straniere” • “Festa del Libro”

Secondaria di primo grado • “Percorsi in biblioteca” • “Approfondimento d’Italiano” • “Le Olimpiadi del libro” • “Giornalino” – redazione di un giornalino scolastico. • “Lessico/ortografia” – recupero • “Quotidiano in classe” • “Educazione alla legalità” • “Festa del libro” • Laboratori di teatro • “Progetto Lingue straniere”:

- Disponibilità di laboratorio linguistico multimediale; - Eventuale certificazione esterna delle competenze linguistiche con la Cambridge University:

KET e/o PET - Spettacoli teatrali e laboratori in lingua inglese - Eventuale certificazione esterna delle competenze linguistiche con DELF - Progetto CLIL – Interventi didattici in lingua su discipline curricolari

(Scienze,Geografia,Storia e letteratura).

Area motoria:

Scienze motorie e sportive: C.S.S. (Centro sportivo scolastico). Struttura organizzata all’interno della scuola, finalizzata all’organizzazione dell’attività sportiva scolastica in orario extracurricolare.

Infanzia

• “Attività di gioco-sport”. • “ Arrampicata sportiva” • “Minibasket” • “Percorsi di psicomotricità”. • Percorsi di “Gioco motorio”

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Primaria

• “Arrampicata sportiva” • “Nuoto” • “Minibasket” • Percorsi di “Gioco motorio”

Secondaria di primo grado

• “Attività di conoscenza del curling”. • “Rafting e parco avventura. • “Arrampicata sportiva “ • “Giococittà

Area musicale e artistica: Infanzia

• “Argilla a scuola” con il MUMLAB • “L’educazione emotiva attraverso la musica”

Primaria

• “Musica a scuola”

Secondaria di primo grado

• “Conoscere gli strumenti” – lezione /concerto •

Tutti i Progetti elencati verranno attuati, nei tempi e nei modi previsti, compatibilmente con le risorse finanziare a disposizione dell’Istituto. E’ altresì prevista la partecipazione a concorsi o a progetti ritenuti significativi, che verranno proposti a livello nazionale, locale o in rete con istituzioni o enti locali.

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3.1 Ampliamento dell’offerta formativa

Le attività integrative, relative a quest’area, sono svolte nell’Istituto, realizzate da docenti interni alla scuola, previa loro disponibilità, o enti esterni, che rivolgono il servizio prevalentemente ai nostri allievi della Scuola Secondaria di Primo Grado .

Attività pomeridiane integrative a pagamento:

• Avviamento al latino: attraverso incontri pomeridiani settimanali di un’ora ciascuno, con gruppi di alunni, gli insegnanti di lettere impostano le basi grammaticali e sintattiche della lingua latina: lezioni extracurricolari - classi3^ .

• Inglese rinforzo per KET : classi2^ -lezioni extracurricolari. • Inglese rinforzo per KET e PET : classi3^ -lezioni extracurricolari. • Inglese extracurricolare potenziamento e recupero: classi 1^ - 2^. • Approfondimento Francese ( D.E.L.F.) A1 : classi 3^-lezioni extracurricolari. • Approfondimento Francese ( D.E.L.F.) A2 : classi 3^ -lezioni extracurricolari. • Avviamento al Lingua Spagnola: classi 1^ - 2^ - 3^-lezioni extracurricolari. • Lettura ed interpretazione delle carte topografiche: classi 3^. • Disegno di oggetti tridimensionali al PC e stampa in 3D - classi3^. • Metodo di studio : classi 1^ - 2^ - 3^. • Realizziamo il giornalino: classi 2^ - 3^. • Attività pomeridiane integrative a pagamento ( studio assistito; attività pratiche... )

Per la scuola primaria di Pessione: • Inglese extracurricolare.

Attività pomeridiane integrative gratuite per la Scuola Secondaria di Primo Grado .

• Corso di recupero – Italiano e Matematica • Progetti per l’integrazione: SOS – Scuola Oltre Scuola

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4. AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO Le nuove indicazioni fanno emergere l’autovalutazione d’istituto come momento importante, specie in un processo innovativo, perché dalla sua corretta attuazione possono giungere utili stimoli per l’intera organizzazione dell’offerta didattica ed educativa della scuola.

TEMPI

In itinere: la figura strumentale di riferimento è incaricata di monitorare continuamente l’attuazione del piano. Si prevede il primo momento di sintesi, con il coinvolgimento del Collegio, che valuterà anche l’opportunità di eventuali correttivi. Finale: a conclusione dell’anno scolastico verrà valutato l’intero percorso secondo i criteri di efficienza ed efficacia degli interventi educativi, didattici, culturali. MODALITA’

Autovalutazione dei processi da effettuarsi all’interno dell’istituto con riferimento al contributo offerto dai diversi soggetti (docenti, personale ATA, educatori esterni). Valutazione della qualità del servizio da parte dell’utenza e degli altri soggetti significativi del territorio. Confronto, collaborazione e scambi d’esperienze con altre istituzioni scolastiche. STRUMENTI

Valutazione critica delle esperienze da parte della varie commissioni di lavoro, del Collegio docenti, dell’assemblea del personale ATA, in relazione ai propri compiti. Interpretazione dei dati relativi alla popolazione scolastica. Rilevazione dati relativi alla richiesta, alla frequenza ed agli esiti dei corsi extrascolastici. Contributo della componente genitori nei colloqui informali, negli incontri degli Organi Collegiali o in momenti allargati quali l’assemblea dei rappresentanti dei consigli di classe. Questionari di verifica e gradimento delle attività o di aspetti del servizio scolastico rivolti a genitori e ragazzi. Esperienze condotte “in rete”. Somministrazioni strumenti di rilevazione diretta: prove quadrimestrali trasversali per la rilevazione delle competenze e degli apprendimenti; prove di verifica INVALSI; questionari e interviste. Tutte queste azioni vanno poi a convergere nella stesura del R.A.V. d’Istituto. Questo è lo strumento essenziale per individuare i punti di forza di una scuola ma anche le sue “debolezze”. In seguito ai risultati del R.A.V. è stato stilato il Piano di Miglioramento.

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5. PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE

Per fornire un servizio il più possibile adeguato ai bisogni emergenti, l’Istituto considera fondamentale la formazione e l’aggiornamento continuo dei docenti e del personale A.T.A., con lo scopo di valorizzarne e migliorarne le competenze e la qualificazione professionale. Al fine di definire un quadro di riferimento delle attività di formazione sono state individuate delle aree strategiche che scaturiscono dalle priorità indicate nel piano triennale dell'offerta formativa come evidenziate nel RAV e nelle conseguenti azioni per il raggiungimento degli obiettivi di processo individuati.

Le aree sono:

• Potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e comprensione, alle competenze logico-argomentative degli alunni e alle competenze di matematica;

• Competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica; • Competenze di cittadinanza; • Il successo formativo e l’inclusione; • La valutazione

Si attiveranno percorsi di formazione atti a migliorare:

• Competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica • Competenze di didattica inclusiva e di didattica laboratoriale • Competenze di cittadinanza • Competenze logico-argomentativo degli studenti in ambito linguistico e matematico al fine di

migliorare gli esiti delle prove standardizzate. • Valutazione per la certificazione delle competenze. • Sicurezza

Tali percorsi saranno organizzati in modo che i singoli docenti siano i veri responsabili della loro crescita individuale, attraverso attività di sviluppo professionale che li veda soggetti attivi dei processi metodologici come ricerca-azione, cooperative-learning, laboratori, mappatura delle competenze attraverso la creazione di prove autentiche, sperimentazione di nuove metodologie didattiche (per esempio flipped-classroom – classe capovolta). Per la loro realizzazione si prevede la collaborazione con esperti forniti dal sistema universitario, enti locali, fondazioni, istituti di ricerca accreditati e reti di scuole.

Per il personale ATA si prevedono corsi di formazione su tematiche:

• Amministrative, contabili e gestionali; • Normativa “privacy” e trattamento dati; • Sicurezza.

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6. LA SICUREZZA NELLA SCUOLA

Le strutture scolastiche sono di competenza del Comune di Chieri che è tenuto al controllo ed alla manutenzione periodica e costante.

Il Dirigente Scolastico ha nominato le figure di Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione, Addetto Antincendio e Addetto al Primo Soccorso.

In applicazione della legge 81/08 tutti gli edifici dell’Istituto Comprensivo sono dotati di porte antipanico, scale di sicurezza (laddove necessarie) e di segnaletica indicante le vie di fuga in caso di emergenza.

In ottemperanza alla legge, si è individuato il Responsabile Esterno del Servizio di Prevenzione e Protezione. Il servizio comprenderà:

• Aggiornamento della documentazione in funzione delle mutate condizioni di rischio.

• Convocazione e presidenza delle riunioni del Servizio.

• Supporto tecnico ai rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza nell’informazione e formazione dei lavoratori.

• Attività di informazione dei lavoratori da concordare in funzione delle specifiche esigenze dell’Istituto.

La Commissione Sicurezza, di cui fa parte un referente per ogni plesso, si occupa dell'osservanza dei seguenti punti:

• Rispetto delle norme igieniche.

• Allestimento di una chiara segnaletica che favorisca eventuali operazioni di emergenza, pronto soccorso ed antincendio.

• Redazione di un piano di emergenza specifico per ogni plesso.

• Organizzazione almeno due volte l'anno di prove di evacuazione.

• Organizzazione dell'informazione, della formazione e dell'aggiornamento del Personale, in collaborazione con il R.S.P.P.

• Allestimento dell'albo della sicurezza in ogni plesso.