Milano14 Novembre 2014 Cure simultanee in oncologia 2014: l’evoluzione delle esperienze in...
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Milano14 Novembre 2014
Cure simultanee in oncologia 2014:l’evoluzione delle esperienze in Lombardia
Cure simultanee in oncologia 2014:l’evoluzione delle esperienze in Lombardia
Lecco: Dr Riva- Dr ArdizzoiaLecco: Dr Riva- Dr Ardizzoia
Dove ci siamo lasciati?
Simultaneous care: una definizione ma molti possibili modelli
Possibilità di simultaneous care largamente influenzata dalle modalità organizzative locali
Le cure simultanee nel malato oncologico rappresentano un modello organizzativo mirato a garantire la presa in carico globale attraverso un’assistenza continua, integrata e progressiva fra terapie oncologiche e Cure Palliative quando l’outcome non sia principalmente la sopravvivenza del malato.
Dati preliminari
Circa 130 malati segnalati per presa in carico all’UCP di Lecco dall’inizio del 2013 da parte del Dipartimento Oncologico
Al momento della presa in carico circa 50 avevano un percorso oncologico ancora attivo
Ancora da analizzare restanti parametri
Ragionare “insieme”:alcuni esempi diagnosi-specifici
Identificare percorsi di cura e interazione a seconda della patologia
Pur mantenendo le peculiarità del singolo caso può aiutare nel definire le traiettorie e le modalità di intervento e collaborazione
Ipotesi
1) Ci sono importanti differenze in materia di
Simultaneous Care (SC) a seconda della patologia
ovvero della sede di origine del tumore metastatico
2) Possiamo suddividere le patologie in due gruppi distinti:
Patologie a cattiva prognosi e alto bisogno di SC
Patologie a buona prognosi e basso bisogno di SC
Neoplasie M+ a “cattiva” prognosi(Es:polmone, pancreas, stomaco)
Neoplasie M+ a “buona” prognosi(Es: mammella, ovaio, colon-retto)
ECOG PS > 1
Sintomi +++
Scarso impatto della CT sulla prognosi
Poche linee CT efficaci
Sopravvivenza mediana < 12 mesi
“Alto” bisogno di SC
ECOG PS 0-1
Sintomi +/-
Significativo impatto della CT sulla prognosi
Diverse linee CT efficaci
Sopravvivenza mediana > 20 mesi se utilizzo di tutte tp attive
“Basso” bisogno di SC
Ipotesi di lavoro
Un po’ di dati Lecco
Segnalati all’UCP di Lecco/Bellano (una delle due presenti sul territorio) 183 malati da Oncologia Lecco nell’anno 2013
Presi in carico per CP (STCP)
Tutti deceduti a data odierna
Attenzione! Solo malati segnalati a CP= casistica non rappresentativa dell’oncologia
Epidemiologia: 165 malati
SedeSede N°pzN°pz Età mediaEtà media
Testa collo 7 76,5
Vescica/rene 10 73,5
Stomaco 19 68
Polmone 35 71
Pancreas VB 18 69
Ematologici 13 79
Prostata 10 80
Ovaio 14 72
Mammella 13 77
Intestino 16 72,5
Parametri analizzati: patologie “cattiva” vs “buona” prognosi
Δ Diagnosi-Decesso
Δ Diagnosi-Attivazione
Δ Attivazione-Decesso
Patologie (numeri bassi!)
Sede N° pz Diagnosi-Decesso gg (mediana)
Testa collo 7 365
Vescica/Rene 10 348
Stomaco 19 236
Polmone 35 226
Pancreas V/B 18 219
Ematologici 13 570
Prostata 10 1574
Ovaio 14 632
Mammella 13 1597
Intestino 16 549
Diagnosi-Decesso per sede di diagnosi
Tempo Diagnosi-Attivazione ipotesi: basso delta patologie a cattiva vs buona prognosi
Sede N° pazienti Diagnosi-Attivazione
Testa collo 7 335
Vescica/Rene 10 249
Stomaco 19 221
Polmone 35 196
Pancreas V/B 18 204
Ematologici 13 563
Prostata 10 1427
Ovaio 14 606
Mammella 13 1517
Intestino 16 542
Tempo Attivazione-Decesso ipotesi:alto delta per patologie a prognosi peggiore
Sede N° pazienti Attivazione-Decesso
Testa collo 7 30
Vescica/Rene 10 72
Stomaco 19 17
Polmone 35 29
Pancreas V/B 18 32,5
Ematologici 13 28
Prostata 10 36
Ovaio 14 17
Mammella 13 45
Intestino 16 19
Percentuale tempo passato in CP rispetto a percorso di malattia
Sede N° pazienti % tempo in CP
Testa collo 7 8%
Vescica/Rene 10 20%
Stomaco 19 7%
Polmone 35 12%
Pancreas V/B 18 14%
Ematologici 13 5%
Prostata 10 2,2%
Ovaio 14 2,6%
Mammella 13 2,8%
Intestino 16 3,4%
Com’è venuta la foto? Pensavamo di essere più fotogenici
Il maggior tempo % passato in CP per le patologie a prognosi peggiore è ovviamente legato proprio alla brevità della stessa
Probabilmente momento di attivazione CP ancora molto “sintomo-dipendente”
In termini assoluti il tempo tra attivazione e decesso non è patologia-dipendente
Dovrebbe esserlo?
Si? Pazienti analizzati hanno già alla diagnosi
caratteristiche da SC
Stadi avanzati, metastatici, scarso PS
La prognosi mediana è 6-8 mesi
Chiaro quindi che il problema nella presa in carico non risiede nei malati
Dove (o in chi) sta il problema?
Numerose evidenze nazionali internazionali per screening
sc AIOM
NCCN
…
NCCN
Strategie SC?
“no one wants to die. even people who wanna go to heaven don’t want to die to get there”
Steve Jobs, Stanford Commencement Address 2005
mi chiamo Luca Riva, sono un medico di cure palliative
i miei pazienti muoiono tutti...
spesso...i parenti mi ringraziano
Sopravvivenza a 5 anni popolazione maschile per periodo di incidenza
1990-92
1993-95
1996-98
1999-01
2002-04
2005-07
Pancreas 4 4 5 5 6 7
Polmone 10 11 12 12 13 14
SNC 18 21 19 21 22 21
Mesotelioma 8 5 10 7 10 10
Esofago 7 10 9 10 11 13
Tutti 39 42 47 51 55 57
I numeri del Cancro in Italia 2014
non ci occupiamo della morte, ma del morire...
quindi di un percorso
Strategie SC? Se prendiamo in carico un malato che ha una prognosi
stimabile in circa 200 giorni siamo comunque coinvolti, che lo vogliamo o no, in uno dei due momenti fondamentali della sua vita
No, non è la nascita…è l’altro…
Tutto le “cure” dovrebbero partire da quel punto di osservazione “privilegiato” che solo noi abbiamo
Perché al momento attuale, per alcune patologie, qualsiasi terapia faremo è scarsamente in grado di cambiare la prognosi
Ma fortemente in grado di modificare “la cura”
subitosubitoAl termine della CT
Al termine della CT
Quando la chemioterapia non
offre più vantaggi in termini di durata e di
qualità della vita
Quando la chemioterapia non
offre più vantaggi in termini di durata e di
qualità della vita
Paziente che non farà mai CT:
• anziano>75-80 aa• pz con comorbidità severe• paziente con PS >2• pz con ittero non trattabile
Paziente che non farà mai CT:
• anziano>75-80 aa• pz con comorbidità severe• paziente con PS >2• pz con ittero non trattabile
Cure Palliative “esclusive”
Cure Palliative “esclusive”
Cure Palliative “esclusive”
Cure Palliative “esclusive”
In concomitanza con 1 e 2° linea CT
•pz con sintomi refrattari ai trattamenti impostati dall’oncologo
In concomitanza con 1 e 2° linea CT
•pz con sintomi refrattari ai trattamenti impostati dall’oncologo
Simultaneous care
Simultaneous care
Pazienti con mediana di sopravvivenza inferiore ai sei mesi
Obiettivi• Qual è il modello migliore:
• Presa in carico dalla diagnosi? • Consulenza? • Fup ambulatoriale?• MMG?
• Cosa dire?
• Come dire?
• A chi dire?
• Chi dice per primo la parola “palliative”?
• Chi paga?
Cure simultanee
Cure Oncologiche Cure Palliative FamigliaComunicazioneProblemi psico-sociali
Le cure simultanee sono come una ricetta complessa
nella quale è molto importante decidere modi e tempi
per aggiungere i vari ingredienti
Senza però dimenticare, che se dobbiamo essere a
tavola per mezzogiorno e sono già le undici e mezza,
bisogna cominciare a cucinare…subito
Grazie e …buon appetito