Miglioramento 1 Lezioni di Gestione della Qualità Il Miglioramento Continuo Il Problem Solving Il...
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Miglioramento 1
• Lezioni di • “Gestione della Qualità”
Il Miglioramento Continuo Il Problem Solving
Lezioni per i Corsi di Laurea Magistrale di:• Ingegneria Informatica per la Gestione d’Impresa• Ingegneria Chimica
a.a. 2011-2012
Miglioramento 2
IL MIGLIORAMENTO CONTINUO ED IL PROBLEM SOLVING
Indice
• Introduzione• Principi e definizioni• Il processo di miglioramento continuo
• Gli input• Il management• Il Metodo • I gruppi di Miglioramento
• Gli Strumenti di Problem Solving per il Miglioramento Continuo
Miglioramento 3
Migliorare le proprie prestazioni ….
“Volo! Zorba! So volare!” strideva euforica Fortunata dal vasto cielo grigio. L’umano
accarezzò il dorso del gatto. “Bene, gatto. Ci siamo riusciti” disse sospirando. “Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante” miagolò Zorba. “Ah sì? E cosa hai capito?” chiese l’umano. “Che
vola solo chi osa farlo” miagolò Zorba
(Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare - Luis Sepulveda – 1996)
A sfide nuove bisogna essere in grado di rispondere con nuovi schemi, non tanto
tecnici o tecnologici, ma soprattutto mentali. Essere in grado di valutare in maniera critica
il proprio operato a fronte degli obiettivi fissati e dei risultati raggiunti diventa, forse, la dote principale che i manager destinati a
reggere le sorti delle aziende del nuovo secolo devono acquisire.
Miglioramento 4
Miglioramento: le condizioni
“Se i manager imparassero a fare, qualche volta, un uso improprio delle loro poltrone salendoci
sopra invece che standoci seduti e basta, vedrebbero che ciò che li circonda apparirebbe
loro sotto una luce e una prospettiva diverse che li porterebbero ad interrogarsi seriamente
sull’opportunità di mantenere inalterati le proprie abitudini, credenze e consuetudini in
materia di conduzione aziendale”
Lo sviluppo di un’azione di miglioramento continuo ed innovazione richiede un mutamento radicale della
cultura, degli schemi mentali, delle mappe attraverso le quali viene
ricostruita la realtà che li permea dal di dentro e al di fuori.
Miglioramento 5
LE SFIDE DELLA SOCIETÀ DEL 2000
• OPERARE IN UN MERCATO GLOBALE • GESTIRE (CONTROLLARE) LA C0MPLESSITA’ • RAGGIUNGERE L’EFFICIENZA E L’EFFICACIA• SALVAGUARDARE IL VALORE DELLA CONOSCENZA,
DELL’ASCOLTO E DEL CONFRONTO• CONTEMPERARE LO SVILUPPO E L’ARMONIA, LA
CRESCITA TECNOLOGICA E IL RISPETTO DELL'UOMO E DELL'AMBIENTE
PROFONDI CAMBIAMENTI DI ATTEGGIAMENTI E DI VALORI, DI STRATEGIE, DI MODELLI E DI TECNICHE DI
RIFERIMENTO
Miglioramento 6
COMPANY SERVICESPRODUCTS
$COST
INVESTIMENT
DIVIDEND
CUSTOMER
L’IMPRESA
Miglioramento 7
OPERATING RESULT
¹ S ¦(i)
= P (¦ i)= P (¦ i)
LA NUOVA STRATEGIA INDUSTRIALE
Miglioramento 8
Quali risposte ….
RISORSE &
PARTNERS
RISORSE &
PARTNERS
FATTOREUMANO
FATTOREUMANO
POLITICHE&
STRATEGIE
POLITICHE&
STRATEGIE
LEADERSHIP
PROCESSI
RISULTATIAZIENDALI
SODDISFAZIONE
DEL PERSONALE
SODDISFAZIONE DEL CLIENTE
IMPATTO SULLA
SOCIETA’
50% 50%
FATTORI ABILITANTI RISULTATI
R e s p o n s a b i l i t à d e l l a D i r e z i o n e
M i s u r a z i o n e , a n a l i s i ,
m i g l i o r a m e n t o
G e s t i o n e d e l l er i s o r s e
R e a l i z z a z i o n ed e l p r o d o t t oe / o s e r v i z i o
Cliente
Requisiti
Cliente
Soddisfazione
S I S T E M A D I G E S T I O N E D E L L A Q U A L I T A ’
M I G L I O R A M E N T O C O N T I N U A T I V O
F i g . 1 M o d e l l o d i p r o c e s s o d e l s i s t e m a d i g e s t i o n e p e r l a q u a l i t à
I n g r e s s o U s c i t a P r o d o t t o / S e r v i z i o
Miglioramento 9
Modello EFQM Strumento di Governo per
un’Eccellenza sostenibile nel tempo
RISORSE &
PARTNERS
RISORSE &
PARTNERS
FATTOREUMANO
FATTOREUMANO
POLITICHE&
STRATEGIE
POLITICHE&
STRATEGIE
LEADERSHIP
PROCESSI
RISULTATIAZIENDALI
SODDISFAZIONE
DEL PERSONALE
SODDISFAZIONE DEL CLIENTE
IMPATTO SULLA
SOCIETA’
50% 50%
FATTORI ABILITANTI RISULTATI
Miglioramento 10
L’EVOLUZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE
SISTEMA GLOBALE
TQML’ECCELLENZA
PRODUZIONE
CQ DI PRODOTTOSISTEMA DI PRODUZIONE
ASSICURAZIONE QUALITÀTUTTA L’AZIENDA
QUALITÀ TOTALE
ISO 9000ISO 9000
ISO Vision 2000ISO Vision 2000
METODI/ATTIVITÀ
AREE AZIENDALI
INTEGRAZIONE AZIENDA/MERCATO
MARKET IN
MARKET ORIENTED
PRODUCT OUT
1910 1920 1930 1940 1950 19701960 1980 1990 2000TEMPO
COLLAUDO FINALE
PRODOTTO FINITO
GESTIONEPER
PROCESSI
LE PERSONE
Miglioramento 11
IL MIGLIORAMENTO CONTINUO ED IL PROBLEM SOLVING
Indice
• Introduzione• Principi e definizioni• Il processo di miglioramento continuo
• Gli input• Il management• Il Metodo • I gruppi di Miglioramento
• Gli Strumenti di Problem Solving per il Miglioramento Continuo
Miglioramento 12
Miglioramento Definizione ISO 9000:2000
Quella parte della Gestione per la Qualità mirata ad accrescere
la capacità di soddisfare i requisiti per la qualità
l’insieme delle attività coordinate per guidare e tenere sotto
controllo un’organizzazione in materia di qualità
Miglioramento 13
MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’( ISO 9004.4)
“Le azioni intraprese nell’ambito di un’organizzazione per accrescere l’efficienza e
l’efficacia delle attività e dei processi, a vantaggio sia dell’organizzazione, sia dei clienti.”
Miglioramento 14
DIFETTIPerdite della non qualità
(ISO 9004.4)
“Perdite derivanti dal non avere utilizzato
pienamente il potenziale delle risorse nei
processi e nelle attività.”Per esempio le perdite valutabili in
termini di costo con il metodo qualità-costo (costi relativi alla prevenzione, costi relativi alla
valutazione, costi degli insuccessi interni ed esterni)
Miglioramento 15
GESTIONALI
• Struttura organizzativa
• Struttura informativa
• Professionalità
TECNICHE
• Processo• Impianti• Progetto• Prodotto
Perdite della non qualità
Miglioramento 16
Il miglioramento
MIGLIORAMENTO CONTINUO
(“Kaizen”)
MIGLIORAMENTO PER GRANDI INNOVAZIONI
(“Kairyo”)
Miglioramento 17
KAIZEN KAIRYO
CULTURA
EFFETTO
VELOCITA’
PERIODO DI TEMPO
CAMBIA- MENTO
COINVOL- GIMENTO
Orientale Occidentale
Di lungo termine Di breve termine
A piccoli passi A grandi passi
Continuo e in aumento
Intermittente e non in aumento
Graduale ecostante
Improvviso eincostante
Tutti Pochi individui scelti
18
KAIZEN KAIRYO
APPROCCIO
MODALITA’
CATALIZ- ZATORE
ESIGENZE PRATICHE
ORIENTAM. SFORZO
CRITERI DI VALUTAZ.
Collettivo Individuale
Manutenzione e miglioramento
Grandi investimenti,ma pochi sforziper preservarli
Alle persone Alla tecnologia
Smantellamento e costruzione
Know-how convenzionale
Progresso tecnologico
Pochi investimenti,ma grandi sforzi
per progredire
Processo e sforziper migliori risultati
Risultati e profitti
Miglioramento 19
• PREVENZIONE• ATTIVITA’ CONTINUA• PARTECIPAZIONE• MENTALITA’ STATISTICA• RAPPORTI CHIARI CON I
FORNITORI• ANALISI DEI DATI DI
MERCATO
• IMPEGNO ORIENTATO AL MERCATO
• REAZIONE• ATTIVITA’ PER OBIETTIVI• ESECUZIONE ORDINI• GESTIONE BASATA SULLE
“SENSAZIONI”• FORNITORI AVVERSARI
• VALUTAZ. INTERNA DELLE ESIGENZE DEL CLIENTE
• IMPEGNO ORIENTATO ALLE ATTIVITA’
MIGLIORAMENTO CONTINUO
+ -
Miglioramento 20
IL MIGLIORAMENTO CONTINUO ED IL PROBLEM SOLVING
Indice
• Introduzione• Principi e definizioni• Il processo di miglioramento continuo
• Gli input• Il management• Il Metodo • I gruppi di Miglioramento
• Gli Strumenti di Problem Solving per il Miglioramento Continuo
Miglioramento 21
Il processo di miglioramento continuo
I manager hanno bisogno di una mappa per aiutare a condurre le loro aziende lungo la strada
della qualità ed evitare che esse imbocchino strade senza uscita. Questa mappa si chiama
processo migliorativo. Esso non è un programma, dal momento che normalmente i programmi
hanno una durata definita, bensì un processo … E’ un nuovo modo di concepire tutte le attività … che è destinato a creare nelle aziende un carattere nuovo e più produttivo e che è stato applicato da
centinaia di imprese” (H. J. Harrington)
Miglioramento 22
Miglioramento “continuo”
un processo che si sviluppa con continuità, senza punti di arrivo definitivi, con effetti a
lungo termine e con una velocità di avanzamento che è a piccoli passi, che
produce cambiamenti graduali e costanti e che, soprattutto, opera sull’esistente,
consentendo progressi significativi anche in assenza di grandi innovazioni
Miglioramento 23
MIGLIORAMENTO CONTINUO\
• E’ un processo che si sviluppa con continuità, passo dopo passo, senza punti di arrivo definitivi
• E’ guidato dal management• Opera sull’esistente, consentendo progressi
significativi anche in assenza di grandi innovazioni
• Ha come obiettivo sia la riduzione delle difettosità, sia l’aumento delle prestazioni
Miglioramento 24
MIGLIORAMENTO CONTINUO (continua)
• Fornisce risultati nel breve termine• Aumenta la professionalità• Deve coinvolgere tutto il personale• Deve essere svolto in modo pianificato e
sistematico• Adotta un sistema premiante / sanzionante
Miglioramento 25
Il processo di miglioramento continuo
MIGLIORAMENTOCONTINUO
Politica
Obiettivi
Valori
Sviluppo
Standard
Dati eIndicatori
Riesami
NuoviStandard
Ris
orse
uman
e
Ris
orse
finan
ziar
ie
Kno
w-h
owco
nsol
idat
o
MIGLIORAMENTO DEIPROCESSI
Standard
Dati eIndicatori
Riesami
PIANIFICAZIONE DELLEATTIVITA’ DI
MIGLIORAMENTO
MIGLIORAMENTO DELSISTEMA DI GESTIONE
RIESAMENuovi
Standard
Risultati e Analisi
Risultati e Analisi
migliorare un processo è cosa ben diversa dal
suo controllo
Miglioramento 26
Presupposti per il miglioramento continuo
• leadership• attenzione al cliente• approccio per processi• il coinvolgimento del personale• decisioni basate su dati di fatto
(statistical thinking)
Miglioramento 27
IL MIGLIORAMENTO CONTINUO ED IL PROBLEM SOLVING
Indice
• Introduzione• Principi e definizioni• Il processo di miglioramento continuo
• Gli input• Il management• Il Metodo • I gruppi di Miglioramento
• Gli Strumenti di Problem Solving per il Miglioramento Continuo
Miglioramento 28
Input del processo di miglioramento continuo
• misurazioni economico-finanziarie• misurazioni delle prestazioni dei processi nell’ambito di
tutta l’organizzazione• misure esterne…(benchmarking) e le valutazioni di terza
parte• valutazione del livello di soddisfazione dei clienti, del
personale dell’organizzazione e delle altre parti interessate• valutazioni della percezione dei clienti e delle altre parti
interessate sulle prestazioni del prodotto fornito• misurazioni di altri fattori di successo individuati dalla
direzione
Miglioramento 29
Input per il processo di miglioramento (dagli altri processi)
Marketing• Precisione nel fare previsioni• Numero di registrazioni ordini
sbagliate• Sovrastoccaggi nel campo
degli approvvigionamenti• Errori nei contratti • Scarti a causa della
descrizione incompleta
Progettazione• Numero di modifiche tecniche per
documento• Numero di errori rilevati durante
la revisione del progetto• Numero di errori rilavati nella
validazione del progetto• Entità e rispetto del time to
market previsto
Produzione• Ammontare degli scarti e delle
rilavorazioni
• Errori nelle schede di richiesta lavoro
• Produzione della prima serie
• Percentuale di pezzi scartati
• Rendimento delle linee
• Modifiche al processo per errori
• Modifiche degli strumenti per correzioni del progetto
Acquisti• Costi di spedizione• Tempi morti per mancanza pezzi• Numero di pezzi fuori specifica accettati• Tempo che intercorre fra l’invio dell’ordine e
il ricevimento dei pezzi• Eccesso di inventario• Variazioni agli ordini d’acquisto a causa di
errori• Materiali ricevuti in ritardo
Miglioramento 30
Input per il processo di miglioramento (dagli altri processi)
Contabilità• Percentuali di ritardati
pagamenti• Tempo di risposta alle richieste
di informazione dei clienti• Errori di fatturazione• Errori nelle buste paga• Registrazioni contabili errate• Dati errati immessi nel computer
Garanzia qualità• Percentuale di lotti rifiutati
per errore• Numero di modifiche tecniche
che avrebbero dovuto essere rilevate nella revisione del progetto
• Errori nei rapporti• Tempo necessario per
intraprendere un’azione correttiva
Manutenzione• Tempo perso per guasti alle
apparecchiature
• Interventi ripetuti in seguito a riparazioni
• Numero interventi effettuati
Altro• Dati di prove• Dati derivanti da verifiche ispettive• Riesame del SGQ• Dati dell’autovalutazione• Esperienza del personale dell’organizzazione• Dati sulla prestazione del prodotto• Dati di ritorno da azioni di benchmarking• Dati economici-finanziari (ROI, ROS, ROE, etc.)
Miglioramento 31
ISO 9001 § 8.5.1: Miglioramento continuo
L’organizzazione deve migliorare con continuità l'efficacia del sistema di
gestione per la qualità, utilizzando la politica per la qualità, gli obiettivi per la
qualità, i risultati delle verifiche ispettive, l’analisi dei dati, le azioni correttive e preventive ed i riesami da parte della
direzione
Miglioramento 32
IL MIGLIORAMENTO CONTINUO ED IL PROBLEM SOLVING
Indice
• Introduzione• Principi e definizioni• Il processo di miglioramento continuo
• Gli input• Il management• Il Metodo • I gruppi di Miglioramento
• Gli Strumenti di Problem Solving per il Miglioramento Continuo
Miglioramento 33
IL RUOLO DEL MANAGEMENT
• Guidare in prima persona il miglioramento, stabilendo politiche, obiettivi, organizzazione, risorse e metodi di controllo
• Focalizzare l’attenzione sul soddisfacimento dei clienti, sia interni che esterni
• Coinvolgere nel miglioramento l’intera organizzazione
• Trasmettere, soprattutto con l’esempio delle proprie azioni, l’attitudine al miglioramento quale componente del lavoro di ognuno
• Facilitare la comunicazione e l’accesso alle informazioni
• Promuovere il lavoro di gruppo ed il rispetto per la persona
Miglioramento 34
Il cammino del Management verso il Miglioramento
Consapevolezza e
Delega
Impegno e
Coinvolgimento
Partecipazione e
Leadership
Miglioramento 35
Il ruolo del management
“La responsabilità e la guida per la creazione delle condizioni per un miglioramento continuo della qualità spettano all’alta direzione. I responsabili
(manager) trasmettono la guida e l’impegno necessari per la creazione delle condizioni per un miglioramento della qualità per mezzo delle loro
stesse azioni, costanza ed impiego di risorse”
UNI ISO 9004-4
“I responsabili (manager) guidano il miglioramento della qualità comunicando obiettivi e traguardi,
migliorando continuamente i loro stessi processi di lavoro, favorendo un ambiente di comunicazione
aperto, lavoro di gruppo e rispetto per l’individuo, e consentendo ad ognuno, mediante opportune
deleghe, all’interno dell’organizzazione, di migliorare i propri processi di lavoro”
Miglioramento 36
L’impegno del management
• consapevolezza• creazione dei valori guida per il
miglioramento continuo della qualità• la politica per la qualità• pianificazione degli interventi• messa a disposizione delle risorse necessarie• riesame dei risultati raggiunti
Miglioramento 37
Un management consapevole
Juran afferma che in un’organizzazione ci sono due linguaggi: il linguaggio del denaro e il linguaggio delle cose. Il linguaggio del denaro (i profitti e le perdite) è il linguaggio della direzione generale, mentre il linguaggio delle cose (le variazioni) è il linguaggio degli ingegneri e dei responsabili di divisione, mentre i responsabili intermedi sono
bilingui. È necessario un metodo per comunicare in termini di valore monetario con la direzione generale
(gli “indicatori” del “cruscotto”, in particolare quelli relativi ai costi per la qualità)
Per esempio gli “antichi” indicatori di Feighembaum ripresi anche da
Harrington:Costi della non qualità (interni ed
esterni) e della qualità (prevenzione e valutazione)
Miglioramento 38
I valori guida• approccio del tipo “zero difetti”• trasformare ogni problema in una valida opportunità di miglioramento• focalizzare l’attenzione sul soddisfacimento dei bisogni dei clienti, sia
interni sia esterni• coinvolgere l’intera catena di fornitura dal fornitore ai clienti nel
miglioramento della qualità• dimostrare l’impegno, il ruolo guida ed il coinvolgimento della direzione• enfatizzare il miglioramento della qualità come parte del lavoro di ognuno,
sia come lavoro di gruppo, sia individuale• risolvere i problemi migliorando i processi• migliorare continuamente tutti i processi• facilitare la comunicazione aperta e l’accesso a dati ed informazioni• promuovere il lavoro di gruppo ed il rispetto per l’individuo• prendere decisioni sulla base dell’analisi dei dati
Miglioramento 39
Le caratteristiche della politica “per condurre l’organizzazione verso il miglioramento
delle sue prestazioni” (ISO 9004:2000)
• deve essere coerente con le prospettive e le strategie dell’alta direzione per il futuro dell’organizzazione
• fare comprendere e perseguire gli obiettivi per la qualità a tutta l’organizzazione
• dimostrare l’impegno dell’alta direzione per la qualità e la disponibilità di risorse adeguate per la realizzazione degli obiettivi
• promuovere … l’impegno alla qualità, attraverso una chiara capacità di guida da parte dell’alta direzione
• inquadrare il miglioramento continuo in rapporto alle esigenze ed aspettative del cliente e delle altre parti interessate
• essere formulata in modo efficace e comunicata in modo efficiente
La politica deve concretizzarsi in una serie di obiettivi generali (di indirizzo)
e in un’adeguato deployment degli stessi a tutti i livelli
Miglioramento 40
La pianificazione(ISO 9004:2000)
• le abilità e le conoscenze necessarie per l’organizzazione
• le responsabilità e l’autorità per l’attuazione dei piani di miglioramento
• le risorse necessarie, quali quelle finanziarie e la infrastrutture
• gli indicatori per misurare i progressi nel miglioramento della prestazioni dell’organizzazione
• le modalità di attuazione del miglioramento (metodi e strumenti inclusi)
• le esigenze per la documentazione, registrazioni incluse
Miglioramento 41
Comitato direttivo per la qualitàGovernare il processo di miglioramento
• stabilire gli obiettivi e le direttive• sviluppare i piani di miglioramento• predisporre ed attuare moduli di formazione• monitorare e valutare i progressi• dare assistenza allo sviluppo del processo• gestire il budget affidato
I membri del Comitato dovrebbero essere persone che guidino
l’applicazione delle nuove idee, capiscano la necessità di
miglioramento …. che soprattutto abbiano l’autorità di impegnarsi a
nome della funzione nell’attuazione del processo migliorativo
Miglioramento 42
Politica per la qualitàISO 9001 § 5.3
L’alta direzione deve assicurare che la politica per la qualità:
a) sia appropriata agli scopi dell’organizzazioneb) sia comprensiva dell’impegno al soddisfacimento dei
requisiti ed al miglioramento continuo dell'efficacia del sistema di gestione per la qualità
c) preveda un quadro strutturale per definire e riesaminare gli obiettivi per la qualità
d) sia comunicata e compresa all’interno dell’organizzazione
e) sia riesaminata per accertarne la continua idoneità
Miglioramento 43
Risorse
Tutti i membri dell’organizzazione, inclusi i più alti livelli della direzione, dovrebbero essere formati ed addestrati sui principi e pratiche della qualità e sull’applicazione
di metodi appropriati per il miglioramento della qualità. Questo
include l’uso di strumenti e tecniche per il miglioramento della qualità
Altre risorse necessarie per lo sviluppo del processo di miglioramento continuo sono quelle monetarie mediante le quali finanziare le sessioni di formazione del
personale, il sistema premiante che sostiene il processo di riconoscimento e l’impegno in attività di gruppo se esso
si svolge come attività straordinaria
Miglioramento 44
Riesame
• l’organizzazione per il miglioramento della qualità funzioni efficacemente
• i piani per il miglioramento della qualità siano adeguati e realizzati
• le misure del miglioramento della qualità siano appropriate ed adeguate e indichino un avanzamento
• ……..
ISO 9001 § 5.6.1Il riesame deve comprendere la
valutazione delle opportunità per il miglioramento e le esigenze di
modifiche del sistema di gestione per la qualità, politica ed obiettivi
per la qualità inclusi
Miglioramento 45
IL MIGLIORAMENTO CONTINUO ED IL PROBLEM SOLVING
Indice
• Introduzione• Principi e definizioni• Il processo di miglioramento continuo
• Gli input• Il management• Il Metodo • I gruppi di Miglioramento
• Gli Strumenti di Problem Solving per il Miglioramento Continuo
Miglioramento 46
Come si attua il Miglioramento:
1. INVENTARIO DEI PROBLEMI
2. SCELTE DI PRIORITA’
3. APPROCCIO AD OGNI PROBLEMA COME AD UN PROGETTO
4. COSTITUZIONE DI UN GRUPPO DI PROGETTO PER AFFRONTARE E RISOLVERE IL PROBLEMA
5. ESECUZIONE DEL PROGETTO NEL RISPETTO DI UNA PRECISA SEQUENZA METODOLOGICA DI “PROBLEM-SOLVING”
Miglioramento 47
PROBLEM-SOLVING
“Insieme di tecniche e di strumenti che, utilizzati in maniera sistematica, nelle
varie fasi del processo di miglioramento, permettono l’efficace raggiungimento
degli obiettivi, con un efficiente impiego delle risorse.”
Miglioramento 48
Le azioni per il miglioramento (§ 2.9 dell’ISO 9000)
a) l’analisi e la valutazione della situazione esistente al fine di individuare aree per il miglioramento
b) l’individuazione degli obiettivi di miglioramentoc) la ricerca di possibili soluzioni per perseguire questi
obiettivid) la valutazione di queste soluzioni e la selezione di una di
loro e) l’attuazione della soluzione presceltaf) la misurazione, la verifica, l’analisi e la valutazione dei
risultati di tale attuazione per stabilire se gli obiettivi sono stati raggiunti
g) la formalizzazione delle modifiche
I risultati vengono riesaminati, per quanto necessario, per individuare ulteriori opportunità
di miglioramento. In questo modo, il miglioramento diventa un’attività continua.
Anche le informazioni di ritorno dai clienti e dalle altre parti interessate, le verifiche ispettive ed i riesami del sistema di gestione per la qualità,
possono fornire spunti per individuare opportunità per il miglioramento.
49
MiglioramentoApplicazione della sequenza
“P.D.C.A.”
P D C A Plan
Do
Check
Action
pianificare
attuare quanto pianificato
valutare i risultati rispetto agli obiettivi
standardizzare o ricominciare il ciclo
ISO 9001 § 0.2A tutti i processi può essere applicato, il modello conosciuto come PDCA che può essere brevemente descritto come segue:
• Plan: stabilire gli obiettivi ed i processi necessari per fornire risultati in accordo con i requisiti del cliente e con le politiche dell'organizzazione
• Do: dare attuazione ai processi• Check: monitorare e misurare i processi ed i prodotti
a fronte delle politiche, degli obiettivi e dei requisiti relativi ai prodotti e riportarne i risultati
• Act: adottare azioni per migliorare in modo continuo le prestazioni dei processi
Miglioramento 50
PROCESSO
DEVIANZE/SCARTIPROBLEMI
SCELTA DEL PROBLEMA
ANALISI DEL PROBLEMA
SCELTA DELLACAUSA
SCELTA DELLASOLUZIONE
ATTUAZIONE E VERIFICA
RICONOSCIMENTO/ “CERTIFICAZIONE”DELLA SOLUZIONE
MIGLIORAMENTO DEL PROCESSO
MIGLIORAMENTO DI UN PROCESSO
Miglioramento 51
Individuare tutti i
problemi
Individuare tutti i
problemi
Scegliere un problema
Scegliere un problema
Ricercare le cause
potenziali
Ricercare le cause
potenziali
Individuare le cause reali
Individuare le cause reali
Cercare le soluzioni
Cercare le soluzioni
Proporre una soluzione
Proporre una soluzione
Approvare il progetto
Approvare il progetto
AttuazioneAttuazione
Confermare i risultati
Confermare i risultati
Riconoscere i risultati
Riconoscere i risultati
RISOLVERE UN PROBLEMA
Miglioramento 52
IL MIGLIORAMENTO CONTINUO ED IL PROBLEM SOLVING
Indice
• Introduzione• Principi e definizioni• Il processo di miglioramento continuo
• Gli input• Il management• Il Metodo • I gruppi di Miglioramento
• Gli Strumenti di Problem Solving per il Miglioramento Continuo
Miglioramento 53
I gruppiL’ipotesi Quaglino
• INTERAZIONE: non esiste ancora un gruppo definito, ma soltanto uno stabilirsi di relazioni interpersonali. A questo livello si cominciano ad evidenziare gli elementi che i vari membri del gruppo hanno in comune (uniformità). Sulla base di queste nasce la coesione (la colla che tiene insieme i membri), fondata sul convincimento che il benessere dei singoli nasca dall’essere solidali piuttosto che nemici. Da ciò nasce:
• INTERDIPENDENZA: avviene la fusione tra i bisogni dei singoli membri del gruppo i quali sviluppano la consapevolezza della necessità reciproca. In questo momento si ha un gruppo vero e proprio, ma che ancora conserva i tratti del gruppo di relazione. Il collante che tiene uniti tra loro i membri è costituito dalla condivisione di punti di vista, di atteggiamenti, di una realtà comune, in una parola sola la similitudine nell’essere e nel pensare. Ma similitudine non è sinonimo di uguaglianza, infatti se si riescono a mettere in evidenza le differenze che inevitabilmente esistono tra i componenti ed avere un atteggiamento positivo nel trattarle, ecco che fatalmente si arriva a considerare, se pur nell’unità di intenti, la diversità come ricchezza e non come zavorra. Il gruppo diventa maturo attraverso lo sviluppo della
• INTEGRAZIONE: si vive il gruppo come un’estensione di se stessi. I bisogni e i risultati del gruppo sono bisogni e risultati dei singoli. Vi è una completa identificazione di ogni membro con il gruppo stesso tanto che si può sostituire l’espressione tutti i membri del gruppo con il gruppo, dal momento che esso assume i tratti di un’entità singola. Gli obiettivi del gruppo diventano gli obiettivi di ognuno e il successo del singolo passa inevitabilmente attraverso il successo del gruppo.
Miglioramento 54
I limiti della componente irrazionale della natura umana
La paura della diversità che impedisce di accettare ciò che è diverso e di vedere questa diversità come una
opportunità e non come un fastidio o un impedimento
Miglioramento 55
I gruppi per il miglioramento
“un uomo solo non può fare niente, non può raggiungere niente. Un
gruppo può fare molto”
Peter Demianovitch Ouspensky
(“Fragments d’un enseignement inconnu”)
“una soluzione, anche brillante, se proviene da una riflessione individuale, dà spesso
l’impressione di piombare dal cielo e suscita resistenza al cambiamento. Il tempo
guadagnato quando un progetto viene elaborato da un singolo individuo rischia
poi di far perdere molto tempo per cercare di convincere le persone interessate dei
vantaggi presentati dalla soluzione”
“…la pianificazione per la formazione e l’addestramento dovrebbe prendere in esame …la creazione di gruppi di lavoro” … “al fine
di facilitare il coinvolgimento e la consapevolezza del personale nelle attività di
miglioramento, la direzione dovrebbe prendere in considerazione attività quali: costituire piccoli gruppi, e lasciare che siano loro ad
eleggere i propri coordinatori” EN ISO 9004:2000
Miglioramento 56
I gruppi
Un potente mezzo per ottenere un elevato livello di partecipazione e di coinvolgimento di tutto il personale nell’impresa che attiva meccanismi virtuosi di motivazione e di gratificazione che
contribuiscono allo sviluppo di un clima incentivante…basato sulla responsabilizzazione
diretta, sul consenso delle persone ed orientato al miglioramento continuo
“gli operai di oggi non sembrano accontentarsi di lavori convenzionali e ripetitivi … Essi vogliono che il loro lavoro riguardi anche aree creative quali il pensare e decidere da
loro stessi come il lavoro va fatto … La gente ha bisogno di lavorare con la mente e non solo con il corpo … Occorre
rivedere il modo convenzionale di considerare le funzioni del dirigente e dell’operaio…l’operaio dovrebbe pianificare (il
proprio lavoro, ndr), fare e verificare e il management dovrebbe impegnarsi a motivare gli operai a raggiungere una
più alta produttività”
57
I GRUPPI DI LAVORO
• FORMALI
• INFORMALI
• INTERFUNZIONA
LI
• ORIZZONTALI
• VERTICALI
• PERMANENTI
• TEMPORANEI
sono istituzionalizzati
esistono di fatto
i membri appartengono ad aree distintei membri appartengono allo stesso livello gerarchicoi membri appartengono a livelli gerarchici diversiesistono ed operano permanentementeesistono ed operano sino al raggiungimento dell’obiettivo
Miglioramento 58
GRUPPI TIPICI PER IL MIGLIORAMENTO
• gruppi di miglioramento di reparto• circoli della qualità• gruppi di miglioramento del processo• task-forces• gruppi CEDAC (Cause and Effect Diagram with Auxily
of Cards)• gruppi del “grande fratello” e della “grande sorella”• movimenti ZD• gruppi per l’eliminazione degli errori• gruppi per l’innalzamento degli standard• gruppi di suggerimenti• gruppi per la sicurezza• movimenti per il coinvolgimento del reparto• commissioni di produttività• gruppi di gestione degli obiettivi• gruppi di discussione in reparto• comitati per la qualità
Miglioramento 59
CIRCOLI QUALITA’
• Sono gruppi stabili di miglioramento• Sono impegnati nella risoluzione dei
problemi operativi del reparto• Rappresentano uno strumento per
coinvolgere il personale nell’azione di miglioramento aziendale
• Funzionano se applicati in un Sistema Aziendale orientato al TQM
Miglioramento 60
Obiettivi dei Circoli
AZIENDALI:• Stimolare al lavoro• Utilizzare meglio le esperienze individuali• Esprimere le capacità non utilizzate• Migliorare le condizioni di lavoro e la
qualità del prodottoINDIVIDUALI:• Coinvolgere il personale operativo• Motivare alla qualità• Informare• Responsabilizzare
Miglioramento 61
GRUPPI “CEDAC”
• Il sistema CEDAC (Cause and Effect Diagram with Auxily of Cards) è applicato alla soluzione di problemi inerenti la qualità assegnati dalla Direzione (inizialmente quindi top-down)
• Il sistema è caratterizzato dalla partecipazione propositiva di tutto il personale, tramite la compilazione individuale di apposite schede, sulle quali formulare le proposte di miglioramento (quindi successivamente bottom-up)
Miglioramento 62
GRUPPI “CEDAC”
• La funzione decisionale è invece riservata ad un gruppo ristretto di membri e si esplica nell’analisi delle schede compilate dal personale.
• Le schede accettate vengono inserite in un diagramma causa-effetto esposto nella zona interessata dal problema.
63
“QUALITY COMMITTEE”
• E’ uno strumento di governo per i grandi problemi di qualità dell’azienda
• L’attività è rivolta ad attività di riesame ed a progetti di miglioramento
• Il gruppo è guidato dal Direttore Generale e composto dai Responsabili delle seguenti funzioni:
• - Commerciale - Personale
- Progettazione - Produzione - Qualità - Marketing - Approvvigionamenti - Assistenza
Miglioramento 64
GRUPPI DI MIGLIORAMENTO DI UN PROCESSO
• Sono gruppi stabili, guidati dal Responsabile del processo
• I partecipanti sono scelti dalla Direzione• Possono essere infrafunzionali o
interfunzionali• Hanno come scopo il Controllo ed il
Miglioramento del Processo
Miglioramento 65
Piano operativo per un Gruppo di Processo
1. Scopo e campo di applicazione2. Riferimenti3. Definizioni4. Obiettivi5. Situazione attuale6. Organizzazione7. La rete dei processi8. Processi di supporto9. Processi operativi10. Risorse
Miglioramento 66
TASK-FORCE“Gruppo d’assalto in missione speciale”
Sono gruppi, solitamente interfunzionali, formati dalla Direzione, per la risoluzione di
problemi specifici.
Hanno obiettivi, risorse e tempi di completamento finiti e predeterminati.
un gruppo snello, con un elevato grado di competenza specifica che riassume al suo
interno le migliori professionalità interne relative al problema da risolvere. Può avvalersi di esperti e portatori
di know-how esterni
Miglioramento 67
REGOLE ESSENZIALI DI UN GRUPPO DI MIGLIORAMENTO
• All’interno del gruppo non vi sono gerarchie• Tutti i partecipanti devono conoscere e saper
utilizzare in modo appropriato gli strumenti di problem-solving
• Il problema deve essere compreso chiaramente da tutti i partecipanti
• Non vanno disperse le energie monopolizzando l’attenzione su un singolo aspetto
• Non bisogna affrettarsi giungendo a conclusioni premature
Parametri di Funzionalitàda 5 a 12 Membri rappresentatività
omogeneità (linguaggio, strumenti ed obiettivi)pianificazione (modi e tempi di attuazione degli obiettivi)
Miglioramento 68
IL RUOLO DELL’ANIMATORE• Definire le regole del gruppo• Creare un ambiente aperto e
positivo• Incoraggiare la
partecipazione attiva di ciascun membro
• Stimolare la creatività dei partecipanti
• Concentrare l’attenzione sugli obiettivi da raggiungere
• Favorire l’uso degli strumenti di problem-solving
Miglioramento 69
CARTA DEL GRUPPO E.P.I.(A.Chauvel)
• Tutti i membri del gruppo sono uguali• Ogni partecipante, a turno, ha il diritto ed il dovere di esprimere
un’idea alla volta• Nessuno deve criticare un’idea presentata da un altro partecipante• In ogni idea c’è un germe di progresso: bisogna esprimere più idee
possibili• Il rispetto delle idee espresse da un partecipante inizia
ascoltandole• Non disperdere energie monopolizzando l’attenzione su un
sintomo• Il progetto deve essere chiaramente definito ed ognuno deve
comprenderne lo scopo• Concludere velocemente potrebbe mascherare una soluzione
migliore• L’utilizzo di un metodo e di strumenti comuni permettono di
progredire nella giuste direzione
Miglioramento 70
IL MIGLIORAMENTO CONTINUO ED IL PROBLEM SOLVING
Indice
• Introduzione• Principi e definizioni• Il processo di miglioramento continuo
• Gli input• Il management• Il Metodo • I gruppi di Miglioramento
• Gli Strumenti di Problem Solving per il Miglioramento Continuo
Miglioramento 71
Individuare tutti i
problemi
Individuare tutti i
problemi
Scegliere un problema
Scegliere un problema
Ricercare le cause
potenziali
Ricercare le cause
potenziali
Individuare le cause reali
Individuare le cause reali
Cercare le soluzioni
Cercare le soluzioni
Proporre una soluzione
Proporre una soluzione
Approvare il progetto
Approvare il progetto
AttuazioneAttuazione
Confermare i risultati
Confermare i risultati
Riconoscere i risultati
Riconoscere i risultati
RISOLVERE UN PROBLEMA
72
SCELTA DEL PROBLEMA
Individuare tutti iproblemi
Individuare tutti iproblemi
Ottenere informazioni sui problemi
Ottenere informazioni sui problemi
Preselezione deiproblemi
Preselezione deiproblemi
Chiarire iproblemi
Chiarire iproblemi
Scegliere ilproblema
Scegliere ilproblema
Elenco problemiElenco
problemi
Informazione sui problemi
Informazione sui problemi
BRAINSTORMINGBRAINSTORMING
STRUMENTI RACCOLTA DATI
STRUMENTI RACCOLTA DATI
VOTOVOTO
BENCHMARKING
1
DIAGRAMMA DI PARETO
DIAGRAMMA DI PARETO
ISTOGRAMMAISTOGRAMMA
2
73
LE CAUSE POTENZIALI
Comprendere il problema
Comprendere il problema
Definire il problema
Definire il problema
Ricercare le cause potenziali
Ricercare le cause potenziali
Raggruppare le cause potenzialiRaggruppare le cause potenziali
DIAGRAMMA DI FLUSSODIAGRAMMA DI FLUSSO
GRAFICI E DIAGRAMMIGRAFICI E DIAGRAMMI
DIAGRAMMA POLAREDIAGRAMMA POLARE
CCDQP o 5We2HCCDQP o 5We2H
BRAINSTORMINGBRAINSTORMING
DIAGRAMMA CAUSA-EFFETTO
DIAGRAMMA CAUSA-EFFETTO
diagramma causa-effetto
diagramma causa-effetto
Diagrammi del processo
Diagrammi del processo
Diagrammi del processo
Diagrammi del processo
3
Miglioramento 74
LE CAUSE REALI
Documentare le causeDocumentare le cause
Analizzare le causeAnalizzare le cause
Classificare le causeClassificare le cause
STRUMENTI RACCOLTA DATI
DIAGRAMMA DI CORRELAZIONE
DIAGRAMMA DI PARETO
DIAGRAMMA DI AFFINITA’
ISTOGRAMMA
DiagrammiDiagrammiDiagrammiDiagrammi
DiagrammiDiagrammiDiagrammiDiagrammiSTRATIFICAZIONE
75
L’APPROVAZIONE DELLA SOLUZIONE
Ricercare le soluzioniRicercare le soluzioni
Preselezionare le migliori soluzioni
Preselezionare le migliori soluzioni
Scegliere la soluzione
Scegliere la soluzione
Redigere il progettoRedigere il progetto
Proporre il progettoProporre il progetto
Approvare il progettoApprovare il progetto
Elenco delle soluzioni potenziali
Elenco delle soluzioni potenziali
Il progettoIl progetto
La decisioneLa decisione
BRAINSTORMINGBRAINSTORMING
VOTOVOTO
DIAGRAMMA AD ALBERO
DIAGRAMMA DI AFFINITA’
MATRICE MULTI-CRITERI
Miglioramento 76
L’ATTUAZIONE DELLA SOLUZIONE (AZIONE)
Pianificare l’azionePianificare l’azione
Preparare il pianoPreparare il piano
Passare all’azionePassare all’azione
Verificare i progressiVerificare i progressi
Confermare i risultatiConfermare i risultati
CCDQCP o 5We2HCCDQCP o 5We2H
DIAGRAMMA DI GANTTDIAGRAMMA DI GANTT
DIAGRAMMA DI FLUSSODIAGRAMMA DI FLUSSO
GRAFICI E DIAGRAMMIGRAFICI E DIAGRAMMI
CARTE DI CONTROLLO
Misure temporanee
Misure temporanee
Nuove direttiveNuove
direttive
DIAGRAMMA POLARE
4
77
1. STRUMENTI RACCOLTA DATI
2. GRAFICI E DIAGRAMMI
3. DIAGRAMMA POLARE
4. STRATIFICAZIONE
5. ISTOGRAMMA
6. DIAGRAMMA DI PARETO
7. DIAGRAMMA DI CORRELAZIONE
8. CARTE DI CONTROLLO
9. BRAINSTORMING
PR
OB
LE
MA
CA
US
E
SO
LU
ZIO
NE
AZ
ION
E
STRUMENTI
= uno dei Sette Strumenti di ISHIKAWA
78
10.DIAGRAMMA CAUSA-EFFETTO
11. VOTO
12. MATRICE MULTI-CRITERI
13. DIAGRAMMA DI AFFINITA’
14. DIAGRAMMA AD ALBERO
15. BENCHMARKING
16. DIAGRAMMA DI FLUSSO
17. DIAGRAMMA DI GANTTP
RO
BL
EM
A
CA
US
E
SO
LU
ZIO
NE
AZ
ION
E
STRUMENTI
18. CCDQCP o 5We2H
= uno dei Sette Strumenti di ISHIKAWA
Miglioramento 79
1. STRUMENTI PER LA RACCOLTA DATI
• IL FOGLIO (MODULO) RACCOLTA DATI
• L’INTERVISTA• L’OSSERVAZIONE• …….
GLI STRUMENTISCELTA PROBL. CAUSE REALI
Miglioramento 80
FOGLIO RACCOLTA DATI
E’ utilizzato per raccogliere sistematicamente dei dati, allo scopo di ottenere una chiara rappresentazione dei fatti e di facilitarne
l’analisi.
Miglioramento 81
Procedura
• Identificare i dati da raccogliere• Stabilire un periodo di tempo significativo per la
raccolta, che contempli il loro reperimento anche dopo l’adozione della soluzione
• Considerare strumenti appropriati per l’analisi dei dati
• Pianificare una raccolta dati organizzata e sistematica, indicando dove, quando, come e chi raccoglie i dati
• Predisporre (e “provare”) un modulo per la raccolta dati
Miglioramento 82
Foglio Raccolta Dati
Contiene tutte le informazioni di carattere generale:- data- fonte- rilevatore- destinazione dati- fenomeno rilevato- unità di misura- metodologia di rilevamento- ecc...
E’ solitamente una matrice a doppia entrata i cui dati sono organizzati in modo coerente con le finalità di rilevazione
TESTATA
CORPO
83
Foglio Raccolta Dati(per il Controllo di un Processo)
TEMPERATURA COLATA GHISA
OPERATORE: Bianchi LINEA: B DATA: 16/10/97 LIMITI: 1280 - 1320 °C
ORA DIRILEVAZ.
TEMP.°C
NOTE
8.00 1296 9.00 1307 10.00 1311 11.00 1295 12.00 1313 13.00 1325 14.00 1302 15.00 1297
RILEVATA ALLE ORE 10.18
VALORE SOPRA I LIMITI
84
Foglio Raccolta Dati per causa di difetto
IMPIANTO SQUADRA TURNO A TURNO B TURNO C
A1
LINEA A
A2
B1
LINEA B
B2
GRAFFI COLLA TOMAIA CUCITURE FINITURA ALTRI
DATA: RILEVATORI:
Foglio Raccolta Dati per tipo di difetto
DATA:
TOTALE
TIPO DI SCARTO QUANTITA’
E1 Errata tensione di carica
E2 Errata fasatura
E3 Spegnimento
E4 B.T. bobina a massa
E5 B.T. bobina invertita
E6 B.T. cortocircuito
E7 Varie
M1 Rivett. Spira di corto
M2 Amianto mancante
M3 Deformazione piattello
M4 Tornitura piattello
RILEVATORE:
2
3
2
8
4
6
6
3
2
5
3
44
Miglioramento 86
L’INTERVISTA
E’ un metodo di raccolta delle informazioni, qualitative o quantitative,
diretto solitamente ad individuare i bisogni od il grado di soddisfazione dell’utenza
Miglioramento 87
L’INTERVISTA
L’intervista è guidata da un QUESTIONARIO, costituto da un elenco di domande che possono essere:
• CHIUSE
l’intervistato sceglie tra una serie di risposte pronte
• APERTE
l’intervistato fornisce una risposta non vincolata
Miglioramento 88
QUESTIONARIO CON DOMANDE APERTE
VALUTAZIONE DEL SERVIZIO ASSISTENZA
1) Cosa pensa del livello di preparazione dei tecnici?
2) Ha mai riscontrato carenze nella qualità delle riparazioni? Di che tipo?
10) In quali aspetti crede che il servizio debba essere migliorato?
Miglioramento 89
QUESTIONARIO CON DOMANDE CHIUSE
VALUTAZIONE DEL SERVIZIO ASSISTENZA
Quanto è soddisfatto riguardo ai seguenti aspetti:
1) Livello di preparazione dei tecnici
2) Disponibilità e cortesia
3) Qualità delle riparazioni
4) Velocità di intervento
1 5 2 3 4
1 5 2 3 4
1 5 2 3 4
1 5 2 3 4
Miglioramento 90
VANTAGGI
DOMANDE CHIUSE
Facilitano il successivo lavoro di classificazione ed elaborazione
dei dati
DOMANDE APERTE
Non limitano le possibilità di
risposta dell’intervistato
Miglioramento 91
L’OSSERVAZIONE
• Consente di raccogliere informazioni di tipo qualitativo o quantitativo
• E’ un metodo adatto per analizzare elementi numerosi, volumi elevati, comportamenti, situazioni…(come viene eseguita un’attività, per rilevare una sequenza di operazioni, gli strumenti utilizzati, i files consultati, la presenza o l’assenza di elementi…..)
Miglioramento 92
2. GRAFICI E DIAGRAMMI
• Sono rappresentazioni di dati quantitativi• Permettono di riassumere grandi quantità
di informazioni in uno spazio ridotto e di comunicare situazioni complesse in maniera chiara e concisa
Miglioramento 93
I tipi di grafici più diffusi
A) GRAFICI A SPEZZATA
B) GRAFICI A BARRE
C) DIAGRAMMI A SETTORI
Adatti a rappresentare le tendenze
Utili per effettuare confronti fra categorie
Consentono di visualizzare le proporzioni tra le varie classi di un fenomeno
Miglioramento 94
A) GRAFICO A SPEZZATA
Procedura:• Determinare, per entrambi gli assi, il
campo di variazione e l’unità di misura di ogni incremento
• Contrassegnare i due assi, riportandovi le unità di misura utilizzate
• Tracciare i punti di intersezione dei dati e collegarli con una linea
95
A) GRAFICO A SPEZZATA
COSTI RIPARAZIONI IN GARANZIA
Mil
ion
i d
i li
re
Anni
0
20
40
60
80
100
91 92 93 94 95 96 97
Prodotto A Prodotto B
Miglioramento 96
B) GRAFICO A COLONNE
Procedura:• Determinare il campo di variazione
dell’asse verticale e l’unità di misura di ogni incremento
• Contrassegnare l’asse verticale, riportando l’unità di misura
• Determinare il numero e l’ordine delle barre
• Contrassegnare l’asse orizzontale
97
GRAFICO A COLONNE
RITARDO MEDIO CONSEGNE
Stabilimento
Gio
rni
0123456789
10
A B C D E F
VecchiaProcedura
NuovaProcedura
Miglioramento 98
GRAFICO A BARRE
DURATA MEDIA ANORMALITA’ PER FASI
0 20 40 60 80 100 120
1°QUAD.92
2°QUAD.92
3°QUAD.92
1°QUAD.93
AVVISO MOVIMENTO
ARRIVO OPERAIO
ATTESA RIPARAZ.
TEMPO RIPARAZ.
Miglioramento 99
C) DIAGRAMMA A SETTORI
Procedura:
• Determinare la percentuale per ciascuna categoria
• Convertire i valori percentuali in gradi d’angolo
• Disegnare un cerchio e tracciare i settori• Contrassegnare i settori
Miglioramento 100
DIAGRAMMA A SETTORI (TORTA)CAUSE DI ARRESTO DELLA LINEA
15%
20% 36%
11%
6% 12%
Parti meccanicheImpiantopneumatico
Impiantoelettrico
Materiali
Personale
Altre
GLI STRUMENTICAUSE POTENZIALI ATTUAZIONE SOLUZ.
Miglioramento 101
3. DIAGRAMMA POLARE
Visualizza su un solo diagramma un insieme di parametri, permettendo di tenere sotto
controllo la situazione generale e di individuare prontamente eventuali anomalie
102
DIAGRAMMA POLARE Procedura
• Individuare i parametri che caratterizzano il problema analizzato: a ciascuno di essi corrisponde una posizione del raggio sul grafico polare
• Disegnare raggi equidistanti e graduati, recanti all’estremità il nome del parametro
• Definire un’unità di misura per ogni parametro (spesso in percentuale ed uniformemente per tutti i parametri)
• Riportare su ogni raggio il valore del parametro• Collegare con una linea spezzata i punti relativi a
ciascuna misura
103
DIAGRAMMA POLARE
0
20
40
60
80
100CONOSCENZA DEI
CLIENTIACCOGLIENZATELEFONICA
DISPONIBILITA'
CAPACITA' DICONVINCERE
TEMPI DI RISPOSTA
DOCUMENTAZIONETECNICA
SERVIZIO POST-VENDITA
TRASPARENZA
I CLIENTI E L’IMPRESA
104
TUTTI I PARAMETRI SONO SOTTO CONTROLLO
UN PARAMETRO E’FUORI CONTROLLO
NUMEROSI PARAMETRI SONOFUORI CONTROLLO
TUTTI I PARAMETRI SONOFUORI CONTROLLO
0
100
0
100
0
100
0
100
105
Esempio (tratto da A.M.Chauvel)SERVIZIO POST VENDITA
COMPETITIVITA'
AGGRESSIVITA' COMMERCIALE
PRESENZA SUL CAMPO
ASSISTENZA TECNICAIMMAGINE SOCIETA'
QUALITA' PRODOTTO
RISPETTO TEMPI DI CONSEGNA
SERVIZIO POST-VENDITA
L’IMPRESA LEADERL'IMPRESA INTERESSATAIL NOSTRO CONCORRENTE PIU' VICINO
0
20
40
60
80
100
GLI STRUMENTIATTUAZIONE SOLUZ.CAUSE POTENZIALI
Miglioramento 106
4. STRATIFICAZIONE
• Consiste nel suddividere i dati in categorie• E’ particolarmente utile nella fase
diagnostica, poiché permette di identificare quali categorie contribuiscono maggiormente a creare il problema
Miglioramento 107
STRATIFICAZIONE :
• Scegliere le variabili che si intende
“stratificare” (separare)
• Stabilire quali categorie vanno utilizzate
per ciascuna variabile
• Raccogliere, se necessario, nuovi dati
relativi a tutte le variabili
• Rappresentare graficamente i risultati
108
STRATIFICAZIONERipartizione delle unita’ difettose
A B C 1 2 3 4
Mat
t.P
om
.N
ot. X Y
FORNITORE OPERATORE TURNO MACCHINA
% U
NIT
A’ D
IFE
TT
OS
E
0102030405060708090
100
109
Stratificazione del fenomeno assenteismo
<30 30-40 >500
5
10
15
20
25
30
<30 40-50
% PER ETA'
G F M A M G L A S O N D02468
101214
G F M A M G L A S O N D
% PER MESE
O P E I M P0
2040 60
O P E R. I M P.
% PER QUALIFICA
M F0
204060
M F
% PER SESSO
GLI STRUMENTICAUSE REALI
Miglioramento 110
5. ISTOGRAMMA
Rappresentazione grafica di una distribuzione di frequenza, costituita da una successione di rettangoli aventi come base
l’intervallo delle classi e come altezza un valore proporzionale alla frequenza
corrispondente
Miglioramento 111
PROCEDURA
• Raccogliere i dati• Determinare il campo di variazione (differenza
tra il valore massimo ed il minimo)• Stabilire il numero di classi dell’istogramma (di
solito tra 6 e 12), in funzione della quantità di dati raccolti
• Determinare la larghezza delle classi, dividendo il campo di variazione per il numero delle classi
Miglioramento 112
segue PROCEDURA
• Riportare sull’asse orizzontale la scala dei valori dei dati
• Riportare sull’asse verticale la scala delle frequenze
• Tracciare, per ogni classe, un rettangolo di altezza pari alla relativa frequenza
113
Specifica
Fre
qu
enza
rel
ativ
a (%
)
Fre
qu
enza
ass
olu
ta
Diametro dell’albero (mm)
0
5
10
15
20
49,4 49,5 49,6 49,7 49,8 49,9 50 50,1 50,2 50,3 50,40
15
30
ISTOGRAMMA Misure relative ad un campione di pezzi
Miglioramento 114
Diagramma simmetrico dei dati attorno alla maggiore frequenza (“moda”).
Diagramma asimmetrico. L’asimmetria è detta negativa quando si sviluppa a sinistra, positiva quando si sviluppa a destra.
Distribuzione bimodale dei dati attorno a due frequenze.
115
Specifica
Specifica
Specifica
Distribuzione centrata all’interno dei limiti di specifica: processo sotto controllo.
Distribuzione centrata, ma estesa al di fuori dei limiti di specifica: processo fuori controllo.
Distribuzione non centrata nei confronti della specifica ed estesa al di fuori dei limiti di specifica: processo fuori controllo.
STRUM
CAUSE REALI
SCELTA PROBL.
Miglioramento 116
6. DIAGRAMMA DI PARETO
Permette di visualizzare un insieme di dati quantitativi relativi ad un problema,
mettendo in risalto i fatti importanti rispetto a quelli secondari
Miglioramento 117
PROCEDURA
• Selezionare le voci da analizzare• Scegliere l’unità di misura ed il periodo di tempo
di analisi• Riportare due assi verticali: la scala di sinistra
in valori assoluti, la scala di destra come somma dei vari valori, in frazioni percentuali (da 0 a 100%)
• Elencare le voci da sinistra a destra sull’asse orizzontale, in ordine decrescente rispetto all’unità di misura scelta
Miglioramento 118
segue PROCEDURA
• A ciascuna voce far corrispondere un rettangolo la
cui altezza corrisponda al valore riscontrato
• Tracciare la linea di frequenza cumulata sommando i
valori delle voci da sinistra a destra
• Individuare i “pochi fattori essenziali” rispetto ai
“molti fattori utili”
Miglioramento 119
DIFETTI RISCONTRATI SU MOTOVEICOLI IN GARANZIA
A : difficoltà di avviamentoB : regime di minimo irregolareC : imperfezioni nella verniciaturaD : eccessiva rumorosità del motoreE : guasto della serratura della sellaF : scarsa efficacia della frenaturaG : perdite di carburanteH : malfunzionamento spie cruscotto I : guasto del proiettore anterioreK : rottura del cavallettoL : altro
643826 7 5 4 3 3 2 2 4
N° casi
Miglioramento 120
20
40
60
80
120
100
140
160
A B C D E F G H I J K L0 %
20 %
40 %
60 %
80 %
100 %
“VITAL FEW” “TRIVIAL MANY”
0
Tipi di difetto
Un
ità
dif
ett
ose
GLI STRUMENTICAUSE REALI SCELTA PROBL.
Miglioramento 121
7. DIAGRAMMA DI CORRELAZIONE
• Permette di evidenziare la relazione esistente tra due insiemi di dati associati biunivocamente.
• E’ utilizzato frequentemente nell’analisi delle cause, al fine di stabilire se un rapporto di causa / effetto o di dipendenza tra due fenomeni sia effettivamente fondato.
Miglioramento 122
Procedura
• Definire le due variabili X ed Y di cui si vuole evidenziare l’eventuale relazione
• Raccogliere le coppie di dati (X, Y) (almeno 30 coppie) • Costruire un diagramma cartesiano X-Y• Cercare i valori min. e max. di X ed Y e sulla base di
questi definire la scala per i due assi• Riportare sul grafico le coppie (X, Y)• Esaminare la forma della nuvola di punti e calcolare,
eventualmente, il coefficiente di correlazione
123
RELAZIONE TRA LE PERDITE IN UN IMPIANTO E LA PRESSIONE DI FUNZIONAMENTO
PRES-SIONE
(MPa)
PER-DITE
(%)
31323334353637383940
PRES-SIONE
(MPa)
PER-DITE
(%)
41424344454647484950
PRES-SIONE
(MPa)
PER-DITE
(%)
51525354555657585960
0,0210,0250,0290,0200,0320,0370,0430,0350,0470,054
0,0440,0560,0590,0500,0470,0530,0660,0690,0730,062
0,0700,0810,0750,0880,0850,0900,0930,0980,0830,094
124
0,010,020,030,040,050,060,070,080,090,100,110,12
0 20 40 60 80 (MPa)
(%)
PRESSIONE
PERDITE
Miglioramento 125
FORTE CORRELAZIONE
POSITIVA
DEBOLE CORRELAZIONE
POSITIVA
NESSUNACORRELAZIONE
Forme tipiche
Miglioramento 126
FORTE CORRELAZIONE
NEGATIVA
DEBOLE CORRELAZIONE
NEGATIVA
CORRELAZIONECURVILINEA
Forme tipiche (continua)
GLI STRUMENTICAUSE REALI
Miglioramento 127
8. CARTE DI CONTROLLO
• Sono utilizzate per la diagnosi ed il controllo dei processi.
• Permettono di distinguere, nell’ambito di un processo, le variazioni dovute a cause “speciali” rispetto a quelle dovute a cause “comuni”.
Miglioramento 128
VARIABILITA’ NATURALE DEL PROCESSO
CAUSE COMUNI
• Influenzano le misure sempre nello stesso modo
• Producono variazioni casuali• Derivano da molteplici
sorgenti, spesso difficili da identificare
• Non possono normalmente essere corrette dall’operatore o dal supervisore
CAUSE SPECIALI
• Influenzano le misure in maniera diversa
• Si rilevano come variazioni intermittenti
• Derivano da poche sorgenti
• Possono essere eliminate dall’operatore o dal supervisore
Miglioramento 129
CARTE DI CONTROLLO
CAUSE COMUNI:• scarsa manutenzione delle macchine• istruzioni o supervisione insufficienti• problemi di lay-out
CAUSE SPECIALI:• variabilità delle materie prime• variazione dei parametri di macchina• malfunzionamenti nelle attrezzature
Miglioramento 130
Procedura
• Selezionare la caratteristica cui applicare la carta di controllo
• Identificare l’appropriato tipo di carta di controllo
• Stabilire la dimensione del “sottogruppo” (piccola raccolta di elementi al cui interno le variazioni sono supposte casuali) e la frequenza di campionamento
Miglioramento 131
segue Procedura
• Reperire i dati di un numero congruo di sottogruppi
• Calcolare i dati statistici relativi a ciascun campione e determinare, in base ad essi, i limiti di controllo
• Tracciare la carta di controllo ed esaminarne l’andamento ed i punti fuori dai limiti di controllo, onde evidenziare la presenza di eventuali cause speciali
GLI STRUMENTIATTUAZIONE SOLUZ.
Miglioramento 132
9. BRAINSTORMING
• E’ una tecnica che stimola la creatività di un gruppo, permettendo il sorgere di idee alle quali nessuno, individualmente, avrebbe pensato
• E’ particolarmente utile nella fase di identificazione del problema da affrontare, nella ricerca delle cause e nella definizione della soluzione
• Favorisce la coesione del gruppo e la partecipazione attiva di tutti i partecipanti
Miglioramento 133
PREPARAZIONE DI UNA RIUNIONE DI BRAINSTORMING
• Disposizione a ferro di cavallo
• Atmosfera distesa• Conduttore non leader• Desiderio di
partecipazione• Strumenti per scrivere• Chiara definizione del
tema• Regole in evidenza
Miglioramento 134
REGOLE DEL BRAINSTORMING
• Definire in modo chiaro l’argomento in discussione
• Non avere pregiudizi e non criticare le idee altrui
• Esprimere tutte le idee che vengono in mente, senza ragionarci sopra
• Non scartare un’idea perché si pensa che sia già stata espressa
• “Saccheggiare” liberamente le idee degli altri
CARTADEL
GRUPPO
Miglioramento 135
Procedura
• Indicare l’oggetto della seduta di brainstorming
• Chiedere ad ogni partecipante di scrivere le proprie idee su un foglio di carta
• Invitare a turno i partecipanti ad esprimere un’idea per volta
• Scrivere le idee espresse su un tabellone, affinché tutti i partecipanti possano leggerle
• Proseguire fino all’esaurirsi delle idee
136
CAUSE POTENZIALI DEL PROBLEMA“CONSISTENZA GRANULOSA DELLA
CREMA”1. Il tasso di umidità del latte
evaporato
2. La fonte di riscaldamento
3. Il controllo della temperatura
4. Il miscelatore nel paiolo
5. La % di materia solubile contenuta nella cioccolata
6. La portata della pompa n°1
7. La durata di riscaldamento della miscela
8. La qualità dello zucchero
9. Le dimensioni del paiolo di cottura
10. La taratura del viscosimetro
11. La viscosità dello sciroppo di mais
12. L’esperienza dei nuovi impiegati
13. La formazione del personale
14. La velocità di rotazione del miscelatore
15. L’angolo delle eliche del miscelatore
16. La taratura del termometro
17. Lo standard di riferimento del colorimetro
18. La % di grasso nel burro
GLI STRUMENTISCELTA PROBL. APPR.SOLUZ. CAUSE POTENZIALI
Miglioramento 95
Le preoccupazioni degli insegnanti di un liceoLe preoccupazioni degli insegnanti di un liceo
••1.1.Lezioni apprese male dagli studenti••2.2.Motivazione degli studenti••3.3.Rapporti fra colleghi••4.4.Quindici chiavi in tasca••5.5.Problemi con l’amministrazione (allievi e amministrazione)••6.6.Problemi di informazione••7.7.Isolamento dell’insegnante all’interno della sua professione••8.8.Mancanza d’immaginazione dei professori••9.9.Difficoltà per creare un gruppo pedagogico••10.10.Motivazione dei docenti••11.11.Problemi materiali per realizzare un obiettivo pedagogico••12.12.Formazione degli insegnanti••13.13.Problemi per creare qualcosa per gli studenti all’interno dellascuola••14.14.Sistemazione del materiale pedagogico••15.15.………………………………••16.16.……………………………..
Miglioramento 137
10. DIAGRAMMA CAUSA-EFFETTO
Permette di organizzare e di visualizzare le cause potenziali di un problema.
Miglioramento 138
Procedura
• Definire chiaramente il problema (l’effetto) del quale si devono identificare le cause
• Disegnare una spessa linea orizzontale culminante, a destra, nell’effetto considerato
• Usare il brainstorming per identificare le possibili cause del problema
• Collegare ognuna delle principali categorie di cause con la spina centrale, tramite una linea
Miglioramento 139
segue Procedura
• Tracciare, in forma di sotto-rami, le cause
relative a ciascuna categoria
• Riportare eventuali sotto-cause mediante
ulteriori ramificazioni
• Verificare la validità logica di ogni catena
causale
Miglioramento 140
EFFETTO
MATERIALIMANODOPERA
MACCHINE
Le 4 classiche categorie di cause
METODI
Miglioramento 141
VARIAZIONE DIMENSIONALE
MACCHINA OPERATORI
PARTI E MATERIALI METODO
GRADO DI FISSAGGIO
QUALITA’ DEL MATERIALE
SALUTE.
LAVORO
COMPONENTE
DIMENSIONE
ATTENZIONESPIRITOABILITA’
ADDESTRAMENTO
UTENSILI
POSIZIONAMENTO
MANUTENZ.
FATICA MALATTIA
ESPERIENZA
FORMA
FORMAZIONE
STOCCAGGIO
DIAMETRO
PROFILO
ORDINEFISSAGGIO
VELOCITA’
PROCEDURA
POSIZIONE
ANGOLO
CONCENTRAZIONE
ISPEZIONE
SET-UP
ABRASIONEDEFORMAZIONE
FUNZIONAMENTOBILANCIAMENTO
STABILITA’
Diagramma Causa Effetto
Miglioramento 142
CAFFE’CATTIVO
MATERIALEMATERIALE MACCHINA
MANODOPERAMANODOPERA
’’
METODO
TIPO DI CAFFE’
IMPORTATO/NAZIONALE
TIPO DIDOLCIFICANTE
MACINATURA
SOLUBILE
LATTE /CREMA
TIPO DICONTENITORE
MANUALE
AUTOMATICA
NAPOLETANA
ESPRESSO
CON FILTRO/SENZA FILTRO
TEMPO
QUANTITA’ CAFFE’
TAZZINA NONRISCIACQUATA
TEMPERATURA
ESPERIENZAABILITA’
PREFERENZA
( LUNGO/ FORTE)
DCE
Miglioramento 143
CAPSULA
PERDITE NEI CONTENITORI
MANO D’OPERA METODI
MATERIALI
RILEVATORE
CONTROLLI
CONTENITORE
STERILIZZATORE
PRESSIONE
INCAPSULATORE
LINEA
AMBIENTE
ILLUMINAZIONE
RUMOREUMIDITA’
MEZZI
DCE
Miglioramento 144
DIAGRAMMA CAUSA-EFFETTO IN FORMA DI PROCESSO
E’ una variante, la cui caratteristica è di presentare le cause potenziali del problema
non raggruppate per famiglie, ma posizionate in modo sequenziale lungo le tappe di
realizzazione del processo, al quale il problema è riferito.
Miglioramento 145
SCARICO CONTENITORISCARICO CONTENITORI
PULIZIA/LAVAGGIOPULIZIA/LAVAGGIO
RIEMPIMENTORIEMPIMENTO
INCAPSULAMENTOINCAPSULAMENTO
PERDITE NEI CONTENITORIPERDITE NEI CONTENITORI
VELOCITÀ
URTI
ATTREZZATURA
ATTREZZATURA
ATTREZZATURA
ATTREZZATURA
REGOLAZIONE
ACQUA
PRODOTTO
CONTENITORE
CAPSULA
FESSURE
PLANARITA’
PRESSIONE
TEMPERATURA
QUANTITA’
TEMPERATURA
PERFORATA
METALLO
SENZA GIUNTO
INVERTITORE
REGOLAZIONE GUIDE
CORONA DI GUIDA
SPAZIO LIBERO
SERRAGGIO
PRESSIONE
POSIZIONAMENTO
GLI STRUMENTICAUSE POTENZIALI
Miglioramento 146
11. VOTO• Permette di effettuare la scelta fra le
proposte presentate dai partecipanti ad un gruppo.
• Il voto è tipicamente usato in circostanze quali:• la scelta del problema da affrontare• la selezione delle cause sulle quali
investigare• la decisione riguardo alle soluzioni da
adottare
Miglioramento 147
Possibili modalità di votazione
A) VOTO SEMPLICE
B) VOTO PONDERATO
C) MATRICE DI PONDERAZIONE
Miglioramento 148
A) VOTO SEMPLICE
Procedura:
• Votare individualmente 3 soggetti (o un qualsiasi altro numero prefissato) fra tutti quelli presentati
• Classificare i soggetti in base al punteggio ottenuto (ad ogni voto corrisponde un punto)
Miglioramento 149
I problemi del reparto
ARGOMENTI VOTI OTTENUTI
OBIETTIVI PRETENZIOSI II 2
ECCESSO DI RUMOROSITA’ IIII 5
SCARSA ILLUMINAZIONE III 3
LONTANANZA DAL MAGAZZINO IIII II 7
SPAZIO OPERATIVO INSUFFICIENTE II 2
MANCANZA DI AFFIATAMENTO III 3
ELEVATO ASSENTEISMO IIII III 8
Miglioramento 150
B) VOTO PONDERATO
Procedura:
• Votare individualmente 3 soggetti (o un qualsiasi altro numero prefissato) fra tutti quelli presentati, assegnando un punteggio da 1 a 3 in ordine di importanza crescente
• Classificare i soggetti in base al punteggio ottenuto
151
ARGOMENTI PARTECIPANTI PUNTEGGIO TOTALE
A B C D E F G H I L
Obiettivipretenziosi
1 1 2
Eccesso dirumorosità
3 1 2 1 2 3 12
Scarsailluminazione
2 1 2 5
Lontananza dalmagazzino
2 3 1 2 1 2 3 1 15
Spaziooperativo
insufficiente
3 3 6
Mancanza diaffiatamento
1 1 2
Elevatoassenteismo
3 2 3 3 3 2 2 18
I problemi del reparto
Miglioramento 152
C) MATRICE DI PONDERAZIONEProcedura:• Paragonare ciascun soggetto, uno dopo l’altro,
con tutti gli altri. Se il soggetto è ritenuto: - molto più importante, segnare +3 - più importante, segnare +2 - poco più importante, segnare +1 - ugualmente importante, segnare 0 - poco meno importante, segnare -1 - meno importante, segnare -2 - molto meno importante, segnare -3• Classificare i soggetti in base al punteggio
ottenuto
153
1. Comunicaz. fra i ristoranti
2. Formazione del personale
3. Scelta dei fornitori
4. Politica della qualità
5. Metodi di lavoro
SOGGETTIPARAGONI
1 2 3 4 5 + + - 1 0 2 2 3
- - - 2 1 3 0
+ 3 0 3
- 2 0
TOT. ( + )PER RIGA
TOT. ( - ) PER COLONNA 0 0 2 1 7
RIPORTO ( + ) PER RIGA 3 0 3 0 0
TOTALE FINALE 3 0 5 1 7
0
GLI STRUMENTISCELTA PROBL. APPR.SOLUZ.
La ristorazione collettiva
Miglioramento 154
12. MATRICE MULTI-CRITERI
Permette di scegliere la soluzione da attuare fra tutte quelle proposte dal gruppo di
lavoro, tenendo conto di criteri di selezione prestabiliti
Miglioramento 155
Procedura
• Inserire nelle caselle verticali a sinistra della
tabella le soluzioni proposte dal gruppo
• Scegliere i criteri di selezione secondo i quali
valutare le soluzioni proposte
• Riportare i criteri nelle caselle orizzontali della
parte superiore della tabella
Miglioramento 156
Procedura
• Definire le regole della votazione (ad es.: adottare un punteggio da 1 a 5 in ordine crescente di consenso)
• Valutare tutte le soluzioni, criterio dopo criterio
• Sommare i punti ottenuti da ciascuna soluzione
• Scegliere la soluzione che ha ottenuto il maggior punteggio
Miglioramento 157
Centraggio bobine di
riscaldamento
Modificatolleranze diforma sede
Aumentotemperatura
riscaldamento
Aumento angolodi smusso sede
cuscinetto
Rettificasede
cuscinetto
SOLUZIONI
CRITERIECONO-MICITA’
COMPLES-SITA’
TECNICA
EFFICA-CIA
AFFIDA-BILITA’ TOTALE
4 3 3 1 11
1 2 4 2 9
5 5 3 5 18
3 5 2 4 14
3 3 2 3 11
Montaggio difettoso dei cuscinetti
Miglioramento 158
MATRICE MULTI-CRITERI PONDERATA
• Variante della matrice multi-criteri, rispetto alla quale presenta un fattore di ponderazione, associato ad ogni criterio, che è funzione dell’importanza relativa di ciascun criterio rispetto agli altri
• La matrice multi-criteri ponderata permette di operare una valutazione più rigorosa delle soluzioni proposte
Miglioramento 159
Centraggio bobine di
riscaldamento
Modificatolleranze diforma sede
Aumentotemperatura
riscaldamento
Aumento angolodi smusso sede
cuscinetto
Rettificasede
cuscinetto
SOLUZIONI
CRITERI ECONO-MICITA’
COMPLES-SITA’
TECNICA
EFFICA-CIA
AFFIDA-BILITA’ TOTALE
X 8 X 5 X 10 X 5
4 3 3 1 82
1 2 4 2 68
5 5 3 5 120
3 5 2 4 89
3 3 2 3 74
Montaggio difettoso dei cuscinetti
GLI STRUMENTIAPPR.SOLUZ.
Miglioramento 160
13. DIAGRAMMA DI AFFINITA’
Permette di organizzare in classi un ampio numero di idee generate spontaneamente su
un particolare argomento
Miglioramento 161
Procedura• Definire l’argomento da studiare in termini generali• Registrare il maggior numero possibile di idee
individuali su dei cartellini (una per ogni cartellino)• Disporre i cartellini casualmente su un tavolo e
raggruppare in classi quelli che sembrano essere correlati
• Localizzare o creare un cartellino che definisca il significato di ciascuna classe
• Trasferire su carta i contenuti dei cartellini, organizzandoli nelle rispettive classi
162
Requisiti per una segreteria telefonica (da ISO 9004.4)
Ora e datadel messaggio
Presa perauricolare
Facilitàd’uso
Facilità dicancellazione
Dispositiviben visibili
Indicazione numerodi messaggi
Può operare da unapparecchio remoto
Guida di consultazione rapida
Messaggi dilunghezza variabile
Istruzionichiare
Cancellazionemessaggi selezionati
Codice diaccesso segreto
Non conta eventuali riagganci
Miglioramento 163
DATI ORGANIZZATI IN CLASSI• Messaggi di lunghezza variabile• Ora e data del messaggio• Non conta eventuali riagganci• Indicazione numero di messaggi
• Codice di accesso segreto• Presa per auricolare
• Istruzioni chiare• Guida di consultazione rapida• Dispositivi ben visibili• Facilità d’uso• Può operare da un apparecchio
remoto• Facilità di cancellazione• Cancellazione messaggi
selezionati
MESSAGGI IN ARRIVO
ASPETTI PRIVATI
ISTRUZIONI
CONTROLLI
CANCELLAZIONE
GLI STRUMENTICAUSE REALI APPR.SOLUZ.
Miglioramento 164
14. DIAGRAMMA AD ALBERO
• Opera la sistematica disaggregazione di un argomento nei suoi elementi componenti, mettendo in luce i legami logici e sequenziali.
• E’ particolarmente utile nelle fasi di pianificazione e soluzione dei problemi.
Miglioramento 165
Procedura
• Definire l’argomento da studiare
• Identificare le principali categorie
dell’argomento
• Costruire il diagramma, posizionando
l’argomento a sinistra del foglio e
disponendo le principali categorie a destra
Miglioramento 166
Procedura
• Identificare, per ogni categoria, gli elementi componenti e tutti i sotto-elementi
• Ramificare a destra gli elementi e i sotto-elementi componenti di ciascuna categoria principale
• Riesaminare il diagramma per assicurarsi che non vi siano vuoti logici o sequenziali
167
SEGRETERIATELEFONICA ISTRUZIONI
ASPETTI PRIVATI
MESSAGGI
CONTROLLI
CANCELLAZIONE
lungh. variabile
n° messaggi
codice segreto
presa auricolare
istruzioni chiare
consultaz. rapida
dispositivi visibili
facilità d’uso
facilità di cancellaz.
messaggi selezion.
Requisiti di una segreteria telefonicaGLI STRUMENTIAPPR.SOLUZ.
Miglioramento 168
15. BENCHMARKING
Consiste nel confrontare processi, prodotti o servizi con quelli dei concorrenti migliori,
al fine di identificare opportunità di miglioramento della qualità
Miglioramento 169
Procedura
• Individuare gli elementi da confrontare con altri (i migliori del settore)
• Identificare le situazioni, gli approcci, i “casi” migliori, nell’elemento di interesse, con i quali effettuare il confronto
• Raccogliere dati sulle prestazioni del processo e/o sulle esigenze dei clienti, mediante mezzi quali: contatti diretti, interviste, indagini, riviste tecniche…….
• Organizzare e analizzare i dati• Identificare opportunità, per il miglioramento
della qualità, basate sulle esigenze dei clienti e sulle prestazioni dei concorrenti
GLI STRUMENTISCELTA PROBL.
Miglioramento 170
16. DIAGRAMMA DI FLUSSO
• E’ una rappresentazione figurativa degli stadi di un processo.
• Consente una dettagliata comprensione del reale funzionamento del processo, facilitando l’individuazione di punti deboli e di opportunità di miglioramento.
Miglioramento 171
Procedura
• Definire i confini del processo
• Posizionare il primo passo del processo in
cima al foglio
• Scrivere ciascun passo in sequenza,
utilizzando gli appositi simboli
Miglioramento 172
Procedura
• Quando si arriva ad un punto decisionale (biforcazione), scegliere una ramificazione e continuare con la costruzione del diagramma
• Svolgere tutte le ramificazioni, sino al completamento del diagramma
• Una volta accertate la precisione e la completezza del diagramma di flusso, effettuare le analisi previste
Miglioramento 173
INIZIO E FINE PROCESSO
DESCRIZIONE ATTIVITÀ
DECISIONE
LINEA DI FLUSSO
SIMBOLI PRINCIPALI DEL DIAGRAMMA DI FLUSSO
174
DOCUMENTAZIONE
DATA BASE
CONNETTORE
SIMBOLI PRINCIPALI DEL DIAGRAMMA DI FLUSSO
Miglioramento 175
Processo di riproduzione di un documento(da ISO 9004.4)Inizio
Ricevimentodocumenti
Inserimento N° di copienel registro
Iniziocopiatura
Ripetizionecopiatura
Correttofunzionam.macchina
Copierilegate
Documentirilegati
Eliminazionedel problema
Richiestadi ritiro
Fine
SI
NO
SI
NO
GLI STRUMENTICAUSE POTENZIALI ATTUAZIONE SOLUZ.
Miglioramento 176
17. DIAGRAMMA DI GANTT
Permette di pianificare e di visualizzare la sequenza delle attività, necessarie alla
realizzazione di un progetto, e di seguirne gli sviluppi
Miglioramento 177
Procedura
• Individuare le attività da svolgere nel quadro del progetto
• Elencare le attività nella colonna alla sinistra del diagramma, nell’ordine cronologico in cui andranno effettuate
• Tracciare, per ogni attività, una barra che ne determini i vincoli temporali
• Indicare i vincoli fra le attività mediante linee verticali punteggiate
Miglioramento 178
STRUTTURA DI UNA BARRA(tratto da A.M. Chauvel)
Durata dell’azione(giorni)
Intervallo disponibile(giorni)
t 1 t 2 t 3
t 1 = inizio dell’azione al più presto
t 2 = fine dell’azione al più presto
t 3 = fine dell’azione al più tardi
179
Identificare tutti i problemiRicercare informazioni sui problemiScegliere il problema da affrontareRicercare tutte le possibili causeIdentificare e documentare le cause realiDefinire una soluzione temporaneaRicercare le possibili soluzioniScegliere la soluzione definitiva
Attuare la soluzione scelta
Verificare l’efficacia della soluzione
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10SETTIMANE
AZIONI
GLI STRUMENTIATTUAZIONE SOLUZ.
Pianificazione delle attivita’ di un gruppo di problem-solving
Miglioramento 180
18°. CCDQCP O 5W e 2H
• Sono domande che servono per indagare la causa del problema e verificare l’attuazione della soluzione, in modo da avere una conoscenza adeguata
5 W
• What=Cosa• Where=Dove• Why=Perché• Who=Chi• When=Quando
2H• How=Come• How
much=Quanto
CAUSE POTENZIALI ATTUAZIONE SOLUZ. GLI STRUMENTI