Mieli - La Teoria Di Anaxagora e La Chimica Moderna

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  • 8/17/2019 Mieli - La Teoria Di Anaxagora e La Chimica Moderna

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    The History of Science Society

    La teoria di Anaxagora e la chimica moderna (Lo sviluppo e l'utilizzazione di un' antica teoria)Author(s): Aldo MieliSource: Isis, Vol. 1, No. 3 (1913), pp. 370-376Published by: The University of Chicago Press on behalf of The History of Science SocietyStable URL: http://www.jstor.org/stable/224139Accessed: 18/09/2008 05:39

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    La

    teoria

    di

    Anaxagora

    e

    la

    chimica moderna

    (Lo

    sviluppo

    e

    I'utilizzazione

    di un'

    antica

    teoria)

    La storia

    del

    pensiero

    scientifico

    in

    generale

    e

    quella

    delle

    sue

    multiformi

    applicazioni,

    non solamente offre un interesse

    grandis-

    simo

    di

    per

    se,

    ma serve

    anche

    a far

    progredire

    le varie

    teorie.

    Le

    opere

    degli

    scrittori

    scientifici

    dei

    tempi passati,

    come

    gia

    ebbe

    ad

    esprimersi

    anche Ostwald

    inaugurando

    i

    suoi Klassiker der exakten

    Wissenschaflen,

    ono

    miniere entro le

    quali, pur

    in

    mezzo

    a molte

    cose

    inutili,

    si

    possono

    trovare molte idee

    feconde

    che,

    o non

    furono

    notate dai contemporanei, o, allora, non erano passibili di un ulte-

    riore

    sviluppo,

    mentre

    al

    presente

    nuove ricerche

    e

    nuove

    teorie

    pos-

    sono con

    esse

    adattarsi,

    ed,

    alcune

    volte,

    dare frutti

    non

    sperati.

    E non

    solamente

    negli

    scrittori

    pit

    recenti,

    come

    quelli

    dhe non

    sono

    anteriori

    all'

    epoca galileiana,

    possono

    ricercarsi

    idee che

    si

    ricon-

    nettano

    utilmente

    alla

    scienza

    attuale,

    ma

    anche

    negli

    scienziati

    pii

    antichi

    e nei filosofi

    primitivi

    possiamo

    fiduciosi

    rivolgere

    le

    nostre

    indagini.

    Nella

    presente

    nota

    io

    voglio appunto

    mostrare come

    il

    pensiero

    fondamentale di Anaxagora sulla teoria delle trasformazioni delle

    sostanze,

    possa

    mettersi

    in relazione

    colle

    conoscenze

    odierne e

    por-

    gere

    cosi

    la

    base di

    partenza

    per

    una

    nuova teoria che

    pu6

    avere

    i

    suoi

    lati

    di utilitY.

    La

    cosa

    6

    tanto

    pit

    interessante

    in

    quanto

    la

    teoria

    di

    Anaxagora,

    in

    contrasto

    a

    quelle

    di

    Empedokle

    e

    degli

    atomisti,

    era rimasta

    morta,

    sia

    nell'

    antichita,

    sia nei

    tempi

    posteriori.

    Non

    /

    il

    caso di

    esporre

    qui

    la

    teoria

    di

    Anaxagora;

    ho

    pariato

    di

    essa

    in due

    articoli

    pubblicati

    in

    Scientia

    (1),

    e la

    teoria

    sara

    svolta

    (1)

    La

    teoria

    delle

    sostanze

    nei

    presohratici

    greci.

    Vol.

    XIV,

    1913,

    fasc.

    Iosett.

    e

    1?

    nov.

  • 8/17/2019 Mieli - La Teoria Di Anaxagora e La Chimica Moderna

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    LA TEORIA

    DI

    ANAXAGORA.

    piii

    ampiamente

    nel

    primo

    volume della mia

    Storia

    del

    pensiero

    scien-

    tifico

    di

    prossima

    pubblicazione.

    Accenner6 solamente

    come,

    fondan-

    dosi sull' acuta analisi di PAULTANNERYt) e su alcune poche altre

    considerazioni,

    la

    teoria

    del

    filosofo di Klazomenesi

    possa

    esporre

    nel

    modo

    seguente:

    nrW,

    T p

    v

    K

    JPf

    TPIXoS

    tiVOITO

    Opia,

    Kal

    a pE

    (K

    ix

    aapK6;;

    (Come pu6

    un

    capello

    generarsi

    da

    cib che

    non 6

    capello,

    la

    carne

    da

    ci6 che

    non

    e

    carne?)

    Si

    domanda

    Anaxagora.

    Questa

    difficoltA

    he

    lo

    pone

    in

    contrasto

    col

    trasformismo

    degli

    ionici,

    lo

    induce

    ad

    ammettere

    la

    preesistenza

    di

    tutte

    le infinite

    sostanze,

    le

    quali

    si

    trovano

    disseminate,

    in

    proporzione

    diversa,

    in

    tutto lo

    spazio.

    Con

    espressioni

    che

    preludono

    i

    futuri

    concetti

    infinitesimali

    piu

    rigorosi,

    Anaxagora

    immagina

    che

    in una

    qualunque particella

    infinitesima

    di

    spazio

    esistano tutte

    le infinite

    sostanze,

    ma

    ognuna

    in

    una

    data

    proporzione

    variabile,

    e che

    8

    quella preponderante

    che,

    vincendo

    le

    altre,

    fornisce

    le

    proprieta

    che caratterizzano

    l

    punto

    considerato

    (2).

    Con

    un

    linguaggio

    ancora

    pit

    moderno

    noi

    possiamo

    dire

    :

    le

    so-

    stanze

    sono

    infinite;

    in

    ogni

    punto

    esse

    esistono,

    ma

    in

    quantitA

    maggiore

    o minore.

    Quella

    predominante

    da

    il

    carattere

    specifico

    del

    punto

    considerato.

    Per

    ogni punto

    si

    pu6

    quindi

    stabilire

    u-

    n'espressione

    mti

    +

    m2p2+

    ...

    +

    m,

    dove le m

    sono

    coefficienti

    numerici che

    esprimono

    quantit

    di

    sos-

    tanza,

    e le

    g

    sono le

    sostanze

    alle

    quali

    i

    coefficienti

    si

    riferiscono.

    Le

    m

    sono funzioni

    del

    posto

    e del

    tempo,

    abbiamo

    cio6

    m

    -

    cpi

    xI,y,z,t).

    Siccome

    poi

    le

    singole

    sostanze

    si

    mantengono

    inalterate

    per

    quantita

    avremo

    che

    per

    tutte

    le

    cp

    sara

    d-

    f

    q,

    (x,

    y,

    z,

    t)

    dx

    dy

    dz

    =--

    0

    dove

    l'integrale

    6

    supposto

    esteso

    a tutto

    il

    cosmo.

    Espressa

    nel modo suddetto la teoria certamentenon

    soddisfa.

    Una

    (1)

    Vedi

    l

    capitolo

    he trattadi

    Anaxagora

    el Pour

    l'histoire e la

    science

    hellne.

    Paris,

    1887.

    (i) Naturalmenteon sonoqueste e espressionii Anaxagora,ma in fondo

    i

    suoi

    ragionamenti

    i

    riconducono

    quosti

    oncetti.

    Vedi n

    proposito

    luoghi

    citati.

    371

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    piccola

    variazione,

    invece,

    e

    pih

    nella

    terminologia

    che

    nel

    significato,

    viene

    a

    porla

    subito sotto nuova luce. Abbiamo

    parlato

    di

    quantiti

    di

    sostanzaed abbiamodettoche in ogni punto esistono tutte le sostanze

    in

    quantitA

    variabile. Invece di

    quantitA

    di sostanza

    diciamo

    ora

    gruppo

    fisso

    di

    qualitY;

    e diciamo ancora che

    in

    ogni punto

    esistono

    tutti

    i

    possibili

    gruppi

    di

    qualita,

    ciascuno

    con un'

    intensita

    diversa

    (1).

    Se

    un

    gruppo

    predomina

    di

    gran lunga

    sugli

    altri,

    esso

    6

    quello

    che

    conferisce

    al

    punto

    le

    sue

    qualitA

    sensibili.

    Cosi

    espressa

    la teoria non

    ha

    piu

    nulla

    di

    urtante,

    e mentre

    l'esistenza

    contempo-

    ranea

    di

    piu

    sostanze

    in

    un

    punto

    non

    soddisfaceva,

    la

    coesistenza

    di

    pit

    ed

    anche

    di

    infinite

    proprietA

    non

    ha

    nulla di

    strano e di

    insolito

    nel pensiero scientifico attuale.

    Ancora

    un

    passo

    e la

    teoria di

    Anaxagora

    pu6

    riallacciarsi alla

    scienza moderna.

    Anaxagora

    postula

    l'infinit

    delle

    sostanze,

    o,

    diremo

    noi,

    dei

    gruppi

    di

    proprieta.

    Noi lasciamo

    invece

    indetermi-

    nato

    questo

    numero

    cercando

    poi

    di

    stabilirlo,

    volta

    per

    volta,

    dai

    fatti.

    Invece

    del

    cosmo,

    poi,

    espressione vaga,

    e

    che

    al

    momento

    pra-

    tico

    perde

    ogni

    significato,

    considereremo

    dei

    sistemi

    isolati, che,

    in

    certi

    casi,

    pos?ono

    coincidere

    con

    quella

    parte

    del mondo sulla

    quale

    noi

    possiamo

    rivolgere

    la

    nostra

    indagine

    chimica.

    Pur

    mantenendo

    poi

    l'ipotesi

    che entroun dato sistema isolato i gruppi di proprietasi

    mantengano

    invariabili

    qualitativamente

    e

    quantitativamente,

    suppo-

    niamo

    che

    un

    insieme

    di

    gruppi

    di

    proprieta

    possano, agendo

    sui

    nostri

    sensi,

    mostrare

    proprieta

    loro

    specifiche.

    Un

    tal

    fatto

    6

    am-

    messo

    nei

    piti

    svariati

    campi

    della

    nostra scienza attuale cosi

    i

    colori

    dello

    spettro,

    riuniti,

    producono

    sui

    nostri

    sensi,

    l'effetto

    del

    bianco;

    gli

    atomi

    raggruppandosi

    n

    molecole,

    gli

    elettroni

    raggrup-

    pandosi

    negli

    atomi,

    danno

    sui sensi

    impressioni

    differenti

    da

    quelle

    che

    sarebbero

    esercitote

    dalle

    parti

    isolate

    o

    diversamente

    riu-

    nite,

    etc.

    Fatte

    queste

    supposizioni

    noi allora

    possiamo

    dire:

    Si abbia un

    sistema

    isolato.

    In

    esso

    avremo un certo

    numero

    r

    per

    ora

    indetermi-

    nato

    di

    gruppi

    (di

    proprieti)

    ciascuno

    dei

    quali

    distribuito,

    in

    modo

    (i)

    Uso

    qui

    la

    parola

    intensita,

    sebbene

    n fisica

    le

    intensitA,

    n

    generale,

    non

    siano

    grandezze

    sulle

    quali

    possiamo

    fare

    le

    operazioni

    di

    composizione

    e di

    scomposizione

    secondo

    e

    ordinarie

    regole

    dell'

    aritmetica;

    tali sono

    ad

    es.

    la

    temperatura,la pressione,etc. E' chiaro inveceche l'intensitAdei gruppi che

    consideriamo

    di

    natura

    sostanziale,

    e

    che,

    ad

    es.,

    sommandodue

    intensitA

    uguali

    avremo

    una

    intensiti

    doppia,

    e

    cosi di

    seguito.

    372

    ALDO

    MIELI

  • 8/17/2019 Mieli - La Teoria Di Anaxagora e La Chimica Moderna

    5/8

    LA

    TEORIA

    DI

    ANAXAGORA

    vario

    e

    variabile,

    in

    tutto lo

    spazio

    considerato,

    ma

    in

    maniera

    tale

    che

    la sua intensitAresta in totalecostante. I1numero

    r si

    dice

    quello

    delle

    componenti

    o

    degli

    elementi del sistema, ed i

    singoli

    gruppi

    si

    diranno

    componenti

    od

    elementi.

    Risolviamo

    allora

    il

    problema

    di

    trovare

    gli

    elementi

    procedendo per

    una

    via

    puramente sperimentale.

    Rammentiamo

    perci6

    la

    regola

    delle

    fasi

    stabilita da

    Gibbs

    e

    suppo-

    niamo

    di

    avere

    il

    sistema in

    equilibrio

    chimico.

    Esso allora si trovera

    formato

    da

    tanti

    spazi omogenei

    separati

    da

    superfici

    di

    discontinuitA.

    Siccome

    la forma e

    la

    grandezza

    dei

    singoli spazi

    non hanno

    influenza

    (noi

    possiamo

    infatti

    togliere

    od

    aggiungere

    delle

    parti

    senza

    che

    l'equilibrio

    venga

    a

    rompersi)

    noi

    possiamo semplicemente

    consi-

    derare

    le

    n

    (numero

    delle

    fasi)

    espressioni:

    mziUl

    +

    mi2j12

    ...

    -+

    ri

    m2j1i

    +

    m22?2

    +

    ...

    +

    m2,rj,

    m,lni

    -

    +

    mn2jA2...

    +

    mn,r

    che

    caratterizzano

    gli

    n

    spazi

    (fasi).

    Col

    variare

    delle

    condizioni

    del

    sistema noi

    arriviamo

    poi

    a riconoscere

    i

    gradi

    di libertA

    del sistema

    stesso. Vediamo allora che per caratterizzaree distinguere le varie

    fasi

    6

    necessario

    e

    sufficiente

    un certo

    numero

    di

    ,u,

    e che

    queste

    vengono

    a

    rappresentarci per

    l'appunto,

    in

    numero

    e

    qualitA,

    le

    componenti

    del sistema

    (nel

    senso

    termodinamico).

    I1 numero

    r

    incognito

    6

    quindi

    trovato, e,

    praticamente,

    possono

    trovarsi le r

    sostanze che servono

    a

    caratterizzare

    l

    sistema

    (negli

    infiniti

    suoi stati

    di

    equilibrio

    compresi

    nel

    campo

    di

    condizioni che

    ammettiamo).

    Trovate le

    componenti

    di un

    sistema

    isolato

    nel

    modo

    detto

    prece-

    dentemente,

    noi

    possiamo

    procedere

    oltre

    e cercare

    i

    singoli gruppi

    di componentiche si possono ottenereda tutti i possibili sottosistemi

    formati

    con

    il

    sistema

    primitivo.

    Trovato

    questo

    noi,

    per

    elimina-

    zione,

    possiamo

    giungere

    a

    cib

    che

    altrove

    ho definito come

    elementi

    di un

    dato

    sistema

    (1).

    Per fare cib

    basta

    procedere

    nel

    modo

    da

    me

    indicato

    appunto

    nella nota

    Su

    un nuovo

    concetto

    di

    elemento.

    Nel

    caso

    speciale

    nel

    quale

    il sistema

    preso

    in

    considerazione

    6

    quel

    (')

    Vedi

    i

    due

    articoli:

    Sopra

    un nuovo

    concetto

    di

    elemento,

    Rend.

    della

    R. Accad. dei Lincei, vol. XVI (1908), I, p. 374; Ancorasu un nuovoconcetto

    di

    elemento,

    1.

    c.

    Vol.

    XVII

    (1908),

    I,

    p.

    420.

    I due

    articoli

    si trovano

    ancora

    pubblicati

    sulla

    Gazzetta

    chimica

    dello

    stesso

    anno.

    373

  • 8/17/2019 Mieli - La Teoria Di Anaxagora e La Chimica Moderna

    6/8

    mondo

    che

    noi consideriamo

    praticamente

    sotto

    l'aspetto

    chimico,

    esclusi

    ben inteso i fenomeni di

    rodioattivith,

    noi verremo-a

    trovare

    gli ordinari elementi, classificati come tali dai chimici.

    Non

    voglio

    procedere

    oltre in una

    parte

    che

    viene

    ad

    avere

    mag-

    giore

    interesse teorico

    che storico.

    Riserbandomi

    per6

    di

    trattarne

    altrove,

    mi

    basta

    qui

    accennare

    come,

    trovati

    gli

    elementi

    di un

    sistema,

    noi

    possiamo

    passare

    dal caso statico

    degli

    equilibri

    a

    quello

    dinamico dell'

    andamento

    delle reazioni. Alcune

    complicazioni

    pos-

    sono

    sorgere

    in

    questi

    casi

    perch6

    oltre

    agli

    elementi

    dobbiamo

    tener

    conto

    nei

    sistemi

    di

    equazioni

    di

    varie

    specie

    di

    energie

    che

    possono

    figurare

    come

    variabili;

    ma

    come

    ho

    detto

    qui

    non

    e il

    caso di

    trattare

    di ci6

    ().

    Partendo

    dunque

    da

    concetti

    espressi

    da

    Anaxagora

    noi

    possiamo

    arrivare ad una

    teoria che tiene

    conto delle

    conoscenze

    moderne.

    Resta

    ora da esaminare con la

    maggiore

    brevita

    se la nuova

    teoria sia

    attendibile

    e

    possa

    offrire

    dei

    vantaggi.

    In

    un

    momento

    nel

    quale

    I'atomismo

    trionfa,

    pub

    sembrare

    strano

    che

    si

    discuta

    sull'

    attendibilita di

    una teoria

    che

    parte

    da un

    punto

    di

    vista

    che

    considera lo

    spazio

    come

    riunito

    in

    modo

    continuo

    da

    gruppi

    di

    proprieta,

    o,

    come

    si

    riduce

    in

    questo

    caso,

    di

    sostanza.

    Ma

    la

    questione

    non sarebbe nemmeno da

    proporsi

    se

    consideriamo

    il

    fatto che le

    teorie devono

    servirci

    praticamente

    per

    classificare le

    nostre conoscenze

    e

    per

    darci

    uno

    strumento

    di

    lavoro

    e

    di

    economia

    di

    pensiero.

    Tutte le

    teorie

    quindi,

    in

    quanto

    e

    fino a

    quanto

    non si

    trovano

    in

    contrasto

    con

    i

    fatti,

    possono

    servire

    ed

    essere

    vere.

    Quello

    che

    va

    attentamente esaminato sono

    il

    campo

    nel

    quale

    esse

    hanno

    valore,

    l'utiliti che

    esse

    possono

    dare. Noi

    possiamo

    dunque

    ritenere

    vera,

    insierie

    alle

    altre,

    la

    nuova teoria

    nel

    campo

    ordinario della

    scienza

    chimica,

    e

    passare

    senz' altro ad

    esaminarne

    l'utilita. L'esame

    particolareggiato

    perb

    dell'

    utilita che

    pub

    presentare

    una tale

    teoria,

    insieme

    ad

    uno

    sviluppo pihi

    ampio

    della

    stessa

    sara

    fatto altrove.

    Qui

    basti rilevare come

    in

    essa,

    partendosi

    da un

    puro

    artificio

    matematico

    ausiliare,

    si

    proceda

    in maniera

    quasi

    libera

    da

    ogni ipotesi

    fondando

    i

    risultati

    sulla

    pura

    esperienza.

    Inoltre

    la

    supposizione

    della

    esistenza

    in

    ogni

    punto

    dello

    spazio

    di

    una

    quantita

    benchM

    minima

    di

    qualsi-

    (1) Nel easonel qualesi studt la trasformazione llotropicadi una sostanza,

    la

    trasformazione

    u6

    essere indicata dalla

    variazione nella

    espressione

    di

    una

    sostanza

    sommata

    ad

    una

    energia

    chimica.

    374

    ALDO

    MIELI

  • 8/17/2019 Mieli - La Teoria Di Anaxagora e La Chimica Moderna

    7/8

    LA TEORIA

    DI ANOXAGORA

    voglia

    sostanza

    (una

    intensiti

    di

    qualsivoglia gruppo

    di

    proprieti)

    concorda

    con

    la

    veduta,

    e,

    possiamo

    dire,

    con

    l'esperienza

    odierna,

    della solubiliti, bench6 eventualmenteminima, di ogni sostanzain

    qualsivoglia

    altra.

    La

    teoria

    poi,

    a

    mio

    parere,

    si

    presenta

    bene

    ed

    in

    modo chiaro

    e

    convincente

    per

    tutti

    coloro

    che

    siano

    abituati

    a

    pen-

    sare

    in

    modo

    alquanto

    matematico

    (1).

    Comunque

    sia,

    mi interessava di

    mostrare su

    questa

    rivista,

    dedi-

    cata

    alla

    storia della

    scienza,

    come,

    riannodandosi ad

    antiche

    teorie,

    si

    potevano

    ottenere

    anche benefici attuali.

    E

    questi

    saranno

    ancora

    piui

    comprensibili

    se

    gli

    scienziati vorranno considerare che

    la

    nuova

    teoria

    non deve

    combattere

    altre,

    n6

    cercare

    di

    sostituirle;

    essa

    cerca

    solamente di risolveresotto un nuovo punto di vista l'ordinamentodi

    fatti

    gia

    altrimenti

    elaborati,

    e cosi condurre

    all'

    accrescimentodel

    potere

    di

    comprensione

    e

    di

    azione

    dell'

    uomo.

    ALDO

    MIELI.

    Roma.

    (i) Ho dettopoco soprache siamo n un periodonelqualelatomismotrionfa;

    ci5 non

    indica affatto

    per6

    che

    esso

    rappresenti

    a

    veritt:

    quello

    che

    possiamo

    fare

    e

    solamente

    di

    constatareche ad un

    periodo

    nel

    quale

    sembrava

    prendere

    il

    sopravvento

    na

    teoria

    erroneamepte

    etta

    energetica

    (e

    che

    piu giustamente

    dovrebbe

    dirsi

    piu

    puramente

    descrittivae

    pii

    libera

    da

    ipotesi)

    succede ora un

    periodo

    nel

    quale

    l'uso

    di modelli

    meccanici,

    erroneamente

    presi per

    semplice

    rappresentazione

    ella

    realta,

    e

    divenuto

    pii

    intenso e

    piu

    di

    moda,

    e,

    cosa

    che

    non

    si

    pu6

    negare,

    anche,

    in un

    certo

    senso.

    fecondo

    di

    risultati.

    Ho

    voluto

    rammentare

    qui

    questo

    fatto

    perch6

    nella

    recensione

    fatta in

    questa

    rivista

    (fasc.

    2,

    p.

    287)

    da

    ERNST

    BLOCH

    U1

    libro Geschichte

    der

    deutschen

    Natur-

    philosophie

    di C.

    SIEGEL,

    detto che fra alcune kleine

    Ungenauigkeiten

    6

    da

    annoverare

    il

    fatto che

    der

    antiatomistischen

    Energetik

    eine

    Bedeutung

    zugeschrieben

    st,

    die

    ihr heute sicher

    nicht

    mehr

    zukommt. Astraendo

    dal

    contenutodel

    libro,

    io

    credo

    che

    in

    questo

    caso

    il

    recensore

    non si

    6

    messo

    da

    un

    punto

    di

    vista storico

    giusto.

    Invero

    se

    consideriamo a

    cosa

    dal

    semplice

    punto

    di

    vista

    attuale,

    pu6

    magari

    sembrare rascurabile

    a correnteantiatomis-

    tica. Esaminando

    nvece

    lo

    sviluppo

    storico non

    si

    potra

    mai

    negare

    l'influenza

    profondissima

    che nei

    pensatori

    scientifici

    hanno esercitato

    tali

    idee,

    che si

    connettono

    con'

    nomi,

    per

    non

    citure che

    i

    piu

    grandi,

    di

    ERNST

    MACH,

    di

    WILHELM

    OSTWALD

    e

    di

    PIERRE DUHRM.Ed 6

    anche

    assai facile

    prevedere

    he

    raggiungendo

    'atomismo

    un

    punto

    di

    grande esagerazione,

    dovr

    ecessaria-

    mente

    avvenireuna

    reazione

    ortissima,

    sulla

    quale,

    senza

    alcun

    dubbio,

    avranno

    375

  • 8/17/2019 Mieli - La Teoria Di Anaxagora e La Chimica Moderna

    8/8

    376

    ALDO

    MIELI. LA

    TEORIA DI ANAXAGORA.

    un'azione

    predominante

    pensieri

    antiatomistici

    gia

    espressi.

    La

    questione

    non

    6 tale

    da esaurirsi e

    giudicarsi

    n

    una

    nota

    aggiunta

    durante a

    correzione

    delle

    bozze

    di

    stampa,

    e

    nella

    quale

    non

    6 nemmeno

    possibileesporre

    chiaramente

    d

    esaurientemente

    l

    proprio

    pensiero.

    Qui

    voglio

    per6

    rilevare solamentecome

    uno dei

    compiti

    principali

    della

    storia

    del

    pensiero

    scientifico

    deve essere

    quello

    di

    permettere

    di

    giudicare

    le idee

    presenti

    n modo

    migliore

    e

    pii indipendente.

    Se

    la

    storia delle scienze venisse

    veramente

    coltivatae

    giungesse

    a

    formare

    pii

    che un

    semplice

    apparato

    di

    erudizione,

    una

    parte

    integrante

    del nostro

    ragiona-

    mento,

    non

    credo che si

    giungerebbe

    mai ad affermare

    orgogliosamente

    una

    sicurezza

    spavalda

    nelle cose

    piu

    dubbie e

    delicate.

    E' da

    augurarsi

    appunto

    che

    Isis,

    perseguendo

    il

    suo

    magnificoprogramma,

    possa

    validamente

    contri-

    buire al raggiungimentodi un tale scopo.