Mie.hio Kaku I UN fisico I pop I star che ti nel eérvello · 4 ,23anni luce dalla Terra . Universo...
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N° e data : 41382 - 12/09/2014
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Periodicità : Settimanale Dimens. : 100 %
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Sito web: www.repubblica.it
( 1 )La copertina dell '
ultimo libro di Michio Kaku ,11 futuro della
mente ( Codice )
, in libreria in questi giorni . ( 2
) La locandina
della serie di documentari tv Science of the impossible
condotti da Kaku .( 2)
La Tshirt dei fan di Kaku è in vendita a 30 dollari sul sito
ufficiale http mkaku.org
60
BESTSELLER, SERIE TV
, CONFERENZE : Mie.hio Kaku SPOPOLA OVUNQUE
. RACCONTANDO
UN FUTURO NON LONTANO IN CUI LEGGEREMO I PENSIERI DEGLI ALTRI , AVREMO UN PACEMAKER
PER RECUPERARE I RICORDI E METTEREMO IN REI E I PENSIERI . E NON DITEGLI CHE ? FANTASCIENZA...
Il fisico pop star che ti " nel eérvello
scienze AI CONFINI DELLA REALT?
L
diGiuliano Aluffi
eggeremo il pensiero ,
registreremo i nostri sogni per rivederli o
mostrarli agli amici , ci connetteremo a Internet col pensiero ,
potremo conversare a piacimento con versioni digitali dei defunti e forse vivremo per sempre , anche se disancorati dal nostro corpo . «O per Io meno , ci sono buone probabilità che tutto questo accadrà , perché in università e centri di ricerca già si stanno studiando questi ambiti
, esistono in molti
casi dei prototipi e la loro realizzazione , non violando alcuna legge della fisica , sarà più questione di ingegneria che di fantascienza »
ci assicura Michio Kaku ,fisico teorico alla
City University di New York , cofondatore della teoria di campo delle stringhe , ma
soprattutto divulgatore scientifico tra i più noti nel mondo , che in questi giorni è in libreria con Ilfuturo della mente ( Codice , pp . 448 ,
euro 29 , traduzione di Chiara Barattieri e
Giuseppe Maugeri ).
Perché un fisico scrive un libro sul futuro
della mente? « Nella Via Lattea abbiamo cento miliardi
di stelle , nel cervello abbiamo un numero simile di neuroni . Per trovare una cosa più complessa del cervello umano , ossia un ipotetico cervello extraterrestre più evoluto di
noi , dovremmo viaggiare almeno fino alla stella più vicina , Proxima Centauri , distante 4 ,23anni luce dalla Terra . Universo e mente sono i due misteri più grandi della scienza : e fino ad oggi ho indagato soprattutto sul primo
, come fisico . Ma anche a far luce sui "
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scienzeAI CONFINI DELLA REALT?
misteri della mente sono oggi i fisici , grazie ai progressi nella risonanza magnetica ,
nell ' elettroencefalogramma , nella Tac , nella
tomografia a emissione di positroni . ? così che negli ultimi 15 anni abbiamo scoperto più cose sul cervello che in tutta la storia precedente dell ' umanità . E potremo svelarne tutti i segreti : cos' è la coscienza
, dove nasce l '
intelligenza , come facciamo a pensare? »
Quali sono le novità più sorprendenti? « Prendiamo la telepatia e la telecinesi ,
ossia leggere il pensiero degli altri e muovere gli oggetti con la mente . Fino a qualche anno fa solo la fantascienza diceva che queste cose erano possibili . Oggi lo dice la fisica . Usando la fisica possiamo infatti leggere le immagini che si formano nel cervello quando vediamo qualcosa . Lo fa Jack Gallant ,
neuroscienziato dell
' Università della California : grazie alla risonanza magnetica e ad algoritmi che abbinano una biblioteca di immagini agli schemi di attività del cervello corrispondenti ,
Gallant pu? estrarre dalla nostra corteccia visiva un' immagine ,
rozza e sfocata , di quello
che vediamo . Un vicino di laboratorio di Gallant Brian Pasley , con un sistema analogo ma basato su elettrocorticogramma ( un
elettroencefalogramma molto più preciso ) riesce a " leggere " le parole del nostro monologo interiore . Certo , al momento c' è un grosso limite a tutto ci? : per posizionare gli elettrodi
bisogna rimuovere una porzione di cranio , e
quindi si è sperimentato solo su volontari durante operazioni chirurgiche a cervello aperto fatte per curare l ' epilessia . Ma in futuro potremo farlo in maniera più "
soft "
. E potremo scambiarci ricordi e sogni digitalizzati , proprio come oggi facciamo con i filmati su Youtube ».
Ma come si fa a registrare un ricordo? Theodore Berger della University of
Southern California è riuscito a farlo . Ha insegnato ad un topolino a spingere due levette in sequenza per ottenere acqua . Questo apprendimento corrisponde ad un preciso insieme di segnali elettrici nel cervello del topo. Lo scienziato ha isolato proprio questi segnali tra i milioni di impulsi rilevati nel topo . Poi ha rimosso il ricordo dal topo tramite un farmaco . Infine ha passato al topo una sequenza di impulsi elettrici identica a quella
62
o
« Miguel Nicolelis è riuscito a trasmettere segnali neurali tra topi dagli Usa al Brasile :
siamo alla trasmissione del pensiero »
« L ' origine dell ' Universo
e la mente umana sono due grandi misteri ancora in parte irrisolti :
ma su entrambi è la fisica a dare le risposte »
« In futuro avremo ologrammi con l ' aspetto dei nostri defunti , dotati di tutti i loro ricordi . E potremo dialogare con loro »
oo
Michio Kaku intervistato sui segreti della mente da Deepak
Chopra , medico e scrittore
indiano esperto di meditazione
" registrata " prima , e ha visto che il topo ricordava quali levette premere per l ' acqua . I ricordi , quindi ,
si possono registrare nella loro forma di segnali elettrici . L '
obiettivo ora è realizzare un pacemaker cerebrale che possa aiutare i malati di Alzheimer premendo un pulsante , il paziente potrebbe
riacquistare nozioni basilari come il proprio nome ,
quello dei familiari e il proprio indirizzo . D '
altra parte il Darpa , ossia il braccio scientifico del Pentagono , ha appena dato il via a un progetto che entro quattro anni dovrebbe realizzare la prima protesi esterna per la memoria D progetto si chiama Restoring Active Memory e non è un caso che il suo acronimo sia Ram
, come la memoria dei computer . Uno degli esperti coinvolti nel progetto , Michael Kahana , direttore del Memory Lab della University of Pennsylvania , sostiene che la nostra memoria non funziona in maniera molto diversa da Google : quando memorizziamo
qualcosa , gli assegniamo un marcatore . Poi ,
al momento del recupero , ottimizziamo le
ricerche ritrovando i marcatori ».
In che modo queste tecnologie potrebbero rivoluzionarci la vita?
« Magari , tra qualche decennio , potremo vivere le esperienze altrui . Invece di vedere un film , potremo vivere in prima persona momenti ed emozioni altrimenti riservate solo a pochi eletti : vincere la finale dei mondiali di calcio o un premio Nobel , volare nello spazio e così via E naturalmente scopi molto più pratici , come acquisire , con un clic , tutto il sapere di un laureato senza spendere nemmeno un giorno sui libri . E poi potremo inviare e ricevere pensieri via Internet ».
Tra quanto tempo? « Ci sono già le basi : Miguel Nicolelis , lo
scienziato che ha permesso ad un paraplegico di dare il calcio d ' inizio al mondiali brasiliani grazie a un esoscheletro robotico , è riuscito a far sì che i segnali neurali di un gruppo di ratti tenuti in un laboratorio alla Duke University , convertiti in impulsi trasmessi attraverso Internet , raggiungano un secondo gruppo di ratti , in Brasile , e facciano loro compiere azioni preordinate . Mentre alla Washington University di Seattle due neuroscienziati
, RAjesh Rao e Andrea Stocco , han
12 SETTEMBRE 2014 ihMerta
CONTRASTO
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1E R ADIO $AIELL5II 11A1110
no realizzato nel 2013 la prima comunicazione diretta cervello-cervello tra umani : un segnale neurale inviato dal primo che ha mosso il
braccio destro del secondo . Certo , non è clamoroso come ci? che vediamo nei film , ma è la prova che in linea di principio è possibile una brain net , una Internet delle menti . Una rete dei cervelli potrà rivoluzionare le vite dei nostri pronipoti . Potremo fare immersioni totali nelle menti altrui . E saremo più empatici di oggi , perché sarà immediato vedere il mondo con gli occhi di un altro ».
Registrare tutti i ricordi di una persona su un computer , non è un po' come creare una copia digitale , un replicante?
« In un certo senso sì , e questo apre la
prospettiva più rivoluzionaria per il futuro : l '
immortalità , non biologica , ovviamente , ma tecnologica . Se gli scienziati del futuro riusciranno a registrare su disco l ' interno "
connettoma " di una persona , ossia la mappa di tutte
le connessioni neuronali del suo cervello ,
allora le esperienze e sensazioni di quella persona non finiranno con la sua morte . Se abbiamo il nostro genoma e il connettoma su
fiVellerdi 12 SETTEMBRE 2014
Dvd , è teoricamente possibile ricreare una versione digitale di noi stessi . Un giorno potremo avere degli ologrammi che replicano l
' aspetto fisico dei nostri defunti e sono dotati di tutti i loro ricordi . Un ologramma di nostro padre non solo sembrerà lui
, ma parlerà
come lui , avrà i suoi ricordi e le sue esperienze
. La sua personalità , in breve . Potremo conversare con lui . Quello che abbiamo visto nell ' ultimo film di Superman , dove Russell Crowe , padre di Superman , rivive sotto forma di ologramma , sarà possibile . Un giorno potremo avere una vera e propria libreria di anime . Così potremo conversare con i nostri antenati . Questo significa che noi (o se preferisce un nostro clone digitale che ha una copia identica dei nostri neuroni , pensa e
reagisce proprio come noi e ha tutti i nostri ricordi potremo vivere per sempre . Ma non finisce qui : siccome nel modello d
' onda di un raggio laser si possono comprimere grandi quantità di informazioni
, potremo inviare il nostro connettoma all ' interno di un raggio laser , verso le stelle . Sarebbe un modo di esplorare la galassia liberi dai vincoli e dai
rischidella materia . Su ogni pianeta che visiteremo con astronavi robotiche , potremo costruire stazioni capaci di captare questi " viaggiatori laser "
, e usare i bit contenuti nel raggio per ricostruire copie digitali di noi stessi su questi altri pianeti ».
Oltre ai segreti della mente di cui parla nel libro , ci svela quello del suo successo di divulgatore?
« Ho capito l ' importanza del coinvolgere gli altri negli aspetti più affascinanti della scienza nel 1993 . ? stata un' illuminazione
repentina . Era il momento di decidere le sorti dell ' acceleratore di particelle americano , e un membro del Congresso chiese a uno dei fisici del progetto :
" TroveremoDio con questa macchina? "
. Il fisico rispose , in modo onesto ma assai poco accattivante ,
"
Troveremo il bosone di Higgs " deludendo i politici che poi alla fine cancellarono il progetto . Io avrei risposto che l ' acceleratore avrebbe potuto ricreare alcune delle condizioni iniziali dell ' Universo
, sarebbe stato insomma una
" macchina della Genesi " ».
Giuliano Aluffi
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