METODOLOGIE PSICOLOGICHE. Metodi di conoscenza del comportamento I. Psicologia e scienza La scienza...

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Metodi di conoscenza del comportamentoMetodi di conoscenza del comportamento

I. Psicologia e scienzaI. Psicologia e scienza

La La scienzascienza si differenzia dalle altre attività umane per i si differenzia dalle altre attività umane per i suoi obiettivi:suoi obiettivi:• descrizionedescrizione• scoperta di regolaritàscoperta di regolarità

Lo scopo principale è lo sviluppo di Lo scopo principale è lo sviluppo di teorieteorie che possano che possano spiegare spiegare fattifatti e e leggileggi..La psicologia è una scienza come le altre, le differenze La psicologia è una scienza come le altre, le differenze sono ovvie, in quanto vi è una maggiore complicazione sono ovvie, in quanto vi è una maggiore complicazione e maggiore variabilità, per cui la psicologia usa molto la e maggiore variabilità, per cui la psicologia usa molto la statisticastatistica..

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Metodi di conoscenza del comportamentoMetodi di conoscenza del comportamento

Metodi di conoscenzaMetodi di conoscenza

Metodi NON empirici(non basati sull’esperienza)

Metodi empirici(basati sull’esperienza)

AUTORITÀDio

governogenitori

LOGICAragionamento

deduzione

Intuizione

SENSO COMUNEaccordo tra

idee ed esperienze di

un gruppo

MISTICISMOin stato alterato

di coscienzaSCIENZASCIENZA

I. Psicologia e scienzaI. Psicologia e scienza

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Metodi di conoscenza del comportamentoMetodi di conoscenza del comportamento

Metodi di conoscenzaMetodi di conoscenza

Metodi NON empirici(non basati sull’esperienza)

AUTORITÀDio

governogenitori

I. Psicologia e scienzaI. Psicologia e scienza

Crediamo che qualcosa sia vero se una persona che rispettiamo ci dice che è così.Le autorità spesso sono in disaccordo tra loro.L’autorità è gravemente limitata come mezzo di conoscenza.Le autorità spesso si sbagliano (vedi Galileo).

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Metodi di conoscenza del comportamentoMetodi di conoscenza del comportamento

Metodi di conoscenzaMetodi di conoscenza

Metodi NON empirici(non basati sull’esperienza)

I. Psicologia e scienzaI. Psicologia e scienza

È un mezzo importante per conoscere il comportamento. Riguarda proposizioni concatenate tra loro in modo che le conclusioni derivano con certezza dalle premesse (vedi sillogismi).

LOGICAragionamento

deduzione

Premessa maggiore Tutte le persone hanno dei pensieriPremessa minore Cartesio era una personaConclusione valida Cartesio aveva dei pensieriConclusione non valida Tutte le persone sono Cartesio

Premessa maggiore Tutte le persone hanno dei pensieriPremessa minore Tutti i pensieri sono intelligentiConclusione valida ma non vera Tutte le persone sono intelligenti

Se la conclusione deriva dalle regole della logica è valida, può però essere non vera. È quindi possibile una divergenza tra verità e validità.La logica è importante per la scienza, ma non può sostituire l’evidenza empirica, cioè l’osservazione dei fatti (vedi la fantascienza).

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Metodi di conoscenza del comportamentoMetodi di conoscenza del comportamento

Metodi di conoscenzaMetodi di conoscenza

Metodi empirici(basati sull’esperienza)

Intuizione

I. Psicologia e scienzaI. Psicologia e scienza

Spesso le nostre valutazioni sono fatte in pochi secondi, per intuizione.È un processo di conoscenza basato su processi “istintivi”, spontanei, non sulla logica o sul ragionamento.L’intuizione ha spesso un forte effetto sui nostri convincimenti.Per prendere tutte le decisioni necessarie durante la nostra vita di ogni giorno usiamo continuamente l’intuizione.Talvolta ciò che sembra intuizione in realtà è basato su fattori oggettivi, che prendiamo in considerazione “in un qualche modo” (vedi guida).

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Metodi di conoscenza del comportamentoMetodi di conoscenza del comportamento

Metodi di conoscenzaMetodi di conoscenza

Metodi empirici(basati sull’esperienza)

Intuizione

SENSO COMUNEaccordo tra

idee ed esperienze di

un gruppo

I. Psicologia e scienzaI. Psicologia e scienza

Evidenzia l’accordo tra l’opinione di una persona e le idee e esperienze comuni di un ampio gruppo di persone.Ha due limitazioni fondamentali. 1. Varia nel tempo e nelle culture. 2. Il solo criterio che riconosce per giudicare la verità di una credenza o pratica è vedere se funziona o meno. Questo non permette la comprensione e la previsione, non porta a nuove conoscenze.La conoscenza scientifica spesso è in contraddizione con il senso comune (vedi esperimento di Nisbett, 1968).Il senso comune dello scienziato è diverso da quello dell’uomo della strada.

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Metodi di conoscenza del comportamentoMetodi di conoscenza del comportamento

Metodi di conoscenzaMetodi di conoscenza

Metodi NON empirici(non basati sull’esperienza)

Metodi empirici(basati sull’esperienza)

AUTORITÀDio

governogenitori

LOGICAragionamento

deduzione

Intuizione

SENSO COMUNEaccordo tra

idee ed esperienze di

un gruppo

MISTICISMOin stato alterato

di coscienzaSCIENZASCIENZA

I. Psicologia e scienzaI. Psicologia e scienza

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Non vi è Non vi è unun metodo scientifico ma metodo scientifico ma deidei metodi scientifici metodi scientifici

Stadi Stadi (semplificati – e ideali-) (semplificati – e ideali-) del metodo scientifico:del metodo scientifico:

definizione del problemadefinizione del problema formulazione di una ipotesiformulazione di una ipotesi raccolta dei datiraccolta dei dati elaborazione delle conclusionielaborazione delle conclusioni

NBNB:: Le scienze del comportamento seguono le stesse regole Le scienze del comportamento seguono le stesse regole delle altre scienze, anche se trattano di eventi mentalidelle altre scienze, anche se trattano di eventi mentali

CHE COS’E’ LA SCIENZA?CHE COS’E’ LA SCIENZA?

I. Psicologia e scienzaI. Psicologia e scienza

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• È empiricaÈ empirica

• È oggettivaÈ oggettiva

• Si autocorreggeSi autocorregge• Fa progressiFa progressi• È possibilistaÈ possibilista

• È “parsimoniosa”È “parsimoniosa”

• È interessata alla teoriaÈ interessata alla teoria

Caratteristiche della scienzaCaratteristiche della scienzaCaratteristiche della scienzaCaratteristiche della scienza

!!

I. Psicologia e scienzaI. Psicologia e scienza

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• È empiricaÈ empirica

Caratteristiche della scienzaCaratteristiche della scienzaCaratteristiche della scienzaCaratteristiche della scienza

!!

I. Psicologia e scienzaI. Psicologia e scienza

Fonte principale di conoscenza è l’esperienza; si basa sui fatti Fonte principale di conoscenza è l’esperienza; si basa sui fatti (vedi filosofia (vedi filosofia medioevale)medioevale)..L’atteggiamento scientifico fa affidamento più sull’esperienza che sulle altre fonti di L’atteggiamento scientifico fa affidamento più sull’esperienza che sulle altre fonti di conoscenza (autorità, senso comune, logica…)conoscenza (autorità, senso comune, logica…)

• È oggettivaÈ oggettivaPersone con percezione normale nello stesso tempo e nello stesso luogo Persone con percezione normale nello stesso tempo e nello stesso luogo farebbero tutte la stessa osservazione.farebbero tutte la stessa osservazione.Di conseguenza, èDi conseguenza, è REPLICABILEREPLICABILE:: osservazioni descritte in modo preciso osservazioni descritte in modo preciso (oggettive e fedeli) permettono in altri tempi e luoghi di ottenere gli stessi risultati(oggettive e fedeli) permettono in altri tempi e luoghi di ottenere gli stessi risultati..È quindi cruciale utilizzare registrazioni accurate e descrizioni chiare e precise.È quindi cruciale utilizzare registrazioni accurate e descrizioni chiare e precise.! È ciò che distingue la scienza da ciò che non lo è; studia fenomeni osservabili da tutti. Non implica il trattare le persone come oggetti: significa semplicemente che se qualcuno Non implica il trattare le persone come oggetti: significa semplicemente che se qualcuno osservasse da dietro lo scienziato, vedrebbe le stesse cose.osservasse da dietro lo scienziato, vedrebbe le stesse cose.

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• Si autocorreggeSi autocorregge

Caratteristiche della scienzaCaratteristiche della scienzaCaratteristiche della scienzaCaratteristiche della scienza

I. Psicologia e scienzaI. Psicologia e scienza

È aperta al cambiamento: di continuo nuovi dati empirici contraddicono le È aperta al cambiamento: di continuo nuovi dati empirici contraddicono le conoscenze precedenti conoscenze precedenti (vedi dibattito negli anni ’50 sul ruolo di ambiente e geni (vedi dibattito negli anni ’50 sul ruolo di ambiente e geni sul comportamento)sul comportamento)..

• Fa progressiFa progressiCorreggendosi, progredisce; aumenta sia in quantità sia in qualità.Correggendosi, progredisce; aumenta sia in quantità sia in qualità.Le altre attività umane cambiano, ma non necessariamente progrediscono (vedi Le altre attività umane cambiano, ma non necessariamente progrediscono (vedi moda e arte).moda e arte).

• È possibilistaÈ possibilistaNon afferma Non afferma maimai di conoscere la verità completa; nuove evidenze possono di conoscere la verità completa; nuove evidenze possono sempre rendere obsolete le conoscenze correnti.sempre rendere obsolete le conoscenze correnti.

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Caratteristiche della scienzaCaratteristiche della scienzaCaratteristiche della scienzaCaratteristiche della scienza

I. Psicologia e scienzaI. Psicologia e scienza

• È “parsimoniosa”È “parsimoniosa”Predilige la spiegazione più semplice possibile per dare conto di un dato Predilige la spiegazione più semplice possibile per dare conto di un dato fenomeno fenomeno (vedi comportamento del gatto)(vedi comportamento del gatto)..

• È interessata alla teoriaÈ interessata alla teoriaDeve mettere in relazione i fatti tra loro, quindi ricerca teorie che spieghino i fatti.Deve mettere in relazione i fatti tra loro, quindi ricerca teorie che spieghino i fatti.La scienza cerca teorie che spieghino come le cose funzionino, e vuole capire il La scienza cerca teorie che spieghino come le cose funzionino, e vuole capire il perché (non solo farle funzionare, come la tecnologia – vedi controlli automatici e perché (non solo farle funzionare, come la tecnologia – vedi controlli automatici e principio di feedback).principio di feedback).

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II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

•La scoperta di regolaritàLa scoperta di regolarità• Lo sviluppo delle teorieLo sviluppo delle teorie• Il ruolo delle teorieIl ruolo delle teorie• Ulteriori considerazioniUlteriori considerazioni

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La scoperta di regolarità può essere considerata in due modi:La scoperta di regolarità può essere considerata in due modi:

- La descrizione del comportamentoLa descrizione del comportamento

- La scoperta di relazioni regolari tra vari aspetti del La scoperta di relazioni regolari tra vari aspetti del comportamentocomportamento

Quindi prevede tre passaggi:Quindi prevede tre passaggi:1.1.DescrizioneDescrizione 2. 2.Scoperta di leggiScoperta di leggi 3.3.Ricerca di causeRicerca di cause

II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

La scoperta di regolaritàLa scoperta di regolaritàLa scoperta di regolaritàLa scoperta di regolarità

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1.1.DescrizioneDescrizioneIl primo passo in ogni scienza è la descrizione dei fenomeni considerati Il primo passo in ogni scienza è la descrizione dei fenomeni considerati importanti per la scienza stessa (vedi relazione tra psicologia e scienze importanti per la scienza stessa (vedi relazione tra psicologia e scienze biologiche).biologiche).Bisogna mettersi innanzi tutto d’accordo su cosa si vuole studiare (definire Bisogna mettersi innanzi tutto d’accordo su cosa si vuole studiare (definire eventi ed entità, come, ad esempio, stimoli, risposte, pulsioni, motivazioni, eventi ed entità, come, ad esempio, stimoli, risposte, pulsioni, motivazioni, etc.)etc.)

Ad esempio, prima di scoprire le cause per cui un allievo presenta dei Ad esempio, prima di scoprire le cause per cui un allievo presenta dei disturbi nell’apprendimento, bisogna descrivere accuratamente il suo disturbi nell’apprendimento, bisogna descrivere accuratamente il suo comportamento, e trovare cosa ha in comune con tutti coloro che comportamento, e trovare cosa ha in comune con tutti coloro che presentano disturbi simili, solo in seguito si può cercare cosa nella sua presentano disturbi simili, solo in seguito si può cercare cosa nella sua storia o nella sua fisiologia ha provocato questo disturbo.storia o nella sua fisiologia ha provocato questo disturbo.

II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

La scoperta di regolaritàLa scoperta di regolaritàLa scoperta di regolaritàLa scoperta di regolarità

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1.1.DescrizioneDescrizione

--Definizione accurata dei terminiDefinizione accurata dei termini

--Precisa descrizione dei fenomeniPrecisa descrizione dei fenomeni (talvolta può dipendere dalla scoperta di nuove (talvolta può dipendere dalla scoperta di nuove tecnologie)tecnologie)

Una descrizione precisa permette di evitare di considerare comportamenti Una descrizione precisa permette di evitare di considerare comportamenti solo apparentemente simili come facenti parte della stessa classe di solo apparentemente simili come facenti parte della stessa classe di fenomeni.fenomeni.

NB: è cruciale trovare un accordo su cosa si vuole studiare, prima di NB: è cruciale trovare un accordo su cosa si vuole studiare, prima di scoprirne le cause.scoprirne le cause.

II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

La scoperta di regolaritàLa scoperta di regolaritàLa scoperta di regolaritàLa scoperta di regolarità

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2.2.Scoperta di leggiScoperta di leggi

Attraverso la descrizione degli eventi si manifestano delle regolarità:Attraverso la descrizione degli eventi si manifestano delle regolarità:

leggelegge:: asserzione secondo la quale certi eventi sono regolarmente asserzione secondo la quale certi eventi sono regolarmente associati (vedi legge della frustrazione-aggressività).associati (vedi legge della frustrazione-aggressività).

legge statisticalegge statistica:: la relazione tra le variabili è regolare ma non perfetta la relazione tra le variabili è regolare ma non perfetta

NB: nelle scienze del comportamento le leggi sono molto spesso NB: nelle scienze del comportamento le leggi sono molto spesso enunciate in forma statistica.enunciate in forma statistica.

NB: le leggi non indicano necessariamente rapporti di causa-effetto fra NB: le leggi non indicano necessariamente rapporti di causa-effetto fra gli eventigli eventi

La scoperta di una legge non è la fine dell’attività scientifica, ma uno dei suoi La scoperta di una legge non è la fine dell’attività scientifica, ma uno dei suoi primi stadi.primi stadi.

II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

La scoperta di regolaritàLa scoperta di regolaritàLa scoperta di regolaritàLa scoperta di regolarità

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3. 3. Ricerca di causeRicerca di causeMetodi di Mill per fare affermazioni valide sulla causalitàMetodi di Mill per fare affermazioni valide sulla causalità

• Metodo dell’accordoMetodo dell’accordoA xB x xC x

SI SI

Caso 2Caso 1

• Metodo della differenzaMetodo della differenzaA xB x xC x x

SI NO

Caso 2Caso 1

A + -B = =C = =

+ -

Caso 2Caso 1

• Metodo della variazione concomitante (Metodo della variazione concomitante (correlazionecorrelazione))

II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

La scoperta di regolaritàLa scoperta di regolaritàLa scoperta di regolaritàLa scoperta di regolarità

Singola circostanza comune a tutte le situazioni in cui si Singola circostanza comune a tutte le situazioni in cui si presenta un eventopresenta un evento

Singola differenza tra casi presentano una caratteristica e Singola differenza tra casi presentano una caratteristica e casi che non la presentanocasi che non la presentano

Condizioni che variano assieme al grado in cui si Condizioni che variano assieme al grado in cui si manifesta l’eventomanifesta l’evento

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3. 3. Ricerca di causeRicerca di cause

Frequenti errori:- Confondere causa con coincidenza- Trascurare fattore comune causale(la vera causa è un altro evento che correla con la presunta causa)

NB: La correlazione NON prova causalitàNB: La correlazione NON prova causalità

II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

La scoperta di regolaritàLa scoperta di regolaritàLa scoperta di regolaritàLa scoperta di regolarità

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Teoria [senso lato]Teoria [senso lato]Asserzione o insieme di asserzioni Asserzione o insieme di asserzioni riguardanti relazioni tra variabili. riguardanti relazioni tra variabili. Se le asserzioni riguardano una Se le asserzioni riguardano una singola relazione tra variabili si singola relazione tra variabili si parla di parla di LEGGELEGGE; se le leggi sono ; se le leggi sono collegate tra loro in un insieme più collegate tra loro in un insieme più generale di asserzioni si parla di generale di asserzioni si parla di TEORIATEORIA. (vedi Skinner). (vedi Skinner)

Due definizioni del concetto di teoria:Due definizioni del concetto di teoria:

Teoria [senso stretto]Teoria [senso stretto]Asserzione o insieme di asserzioni Asserzione o insieme di asserzioni sulle relazioni tra variabili che sulle relazioni tra variabili che includa almeno un concetto non includa almeno un concetto non direttamente osservato ma direttamente osservato ma necessario per spiegare relazioni tra necessario per spiegare relazioni tra variabili.variabili.

II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

Lo sviluppo delle teorieLo sviluppo delle teorieLo sviluppo delle teorieLo sviluppo delle teorieLe teorie spiegano le relazioni che esistono in un particolare campo.Le teorie spiegano le relazioni che esistono in un particolare campo.Una teoria è un insieme di asserzioni che organizzano un largo corpo di Una teoria è un insieme di asserzioni che organizzano un largo corpo di fatti (fatti (leggileggi) in un singolo sistema di spiegazione. ) in un singolo sistema di spiegazione. In sostanza, una teoria è una spiegazione per una serie di fatti. In sostanza, una teoria è una spiegazione per una serie di fatti.

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Esempio:Esempio:

II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

Lo sviluppo delle teorieLo sviluppo delle teorieLo sviluppo delle teorieLo sviluppo delle teorie

I I DATIDATI riguardano un insieme specifico di osservazioni eseguite su una persona in un riguardano un insieme specifico di osservazioni eseguite su una persona in un determinato tempo e in condizioni particolari. Queste asserzioni determinato tempo e in condizioni particolari. Queste asserzioni NONNON hanno validità hanno validità generale.generale.La La LEGGELEGGE ÈÈ un’asserzione generale che è vera ogni volta che si realizzano certe un’asserzione generale che è vera ogni volta che si realizzano certe condizioni.condizioni.La La TEORIATEORIA introduce nuovi concetti (es. memoria di lavoro) che non sono presenti a introduce nuovi concetti (es. memoria di lavoro) che non sono presenti a livello della legge e sono concetti teorici poiché sono utilizzati per spiegare la relazione livello della legge e sono concetti teorici poiché sono utilizzati per spiegare la relazione tra variabili che si trova nella legge. tra variabili che si trova nella legge. I I concetti teoriciconcetti teorici non si osservano né misurano direttamente, possono essere definiti solo non si osservano né misurano direttamente, possono essere definiti solo indirettamente in riferimento ad eventi osservati e/o misurati direttamente. Sono indirettamente in riferimento ad eventi osservati e/o misurati direttamente. Sono invenzioni dello scienziato per spiegare le leggi dei fenomeni (es. elettrone).invenzioni dello scienziato per spiegare le leggi dei fenomeni (es. elettrone).

Teoria:Teoria:

Legge:Legge:

Dati:Dati:

Memoria di lavoro Memoria a lungo termineInformazione Elaborazione

Le persone possono ricordare 7 unità di informazioni presentate per breve tempo.

In media Elena riusciva a ricordare per 10 s. una serie di 7 numeri quando le venivano mostrati per 1 s. il 12 aprile 2006.

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II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

Una buona teoria deve poter essere messa chiaramente alla prova; Una buona teoria deve poter essere messa chiaramente alla prova; la scienza si la scienza si basa sull’evidenza empirica, quindi le sue teorie devono essere messe alla prova basa sull’evidenza empirica, quindi le sue teorie devono essere messe alla prova empiricamenteempiricamente (deve fare una predizione precisa che possa essere provata vera o (deve fare una predizione precisa che possa essere provata vera o falsa):falsa):

le teorie devono poter essere le teorie devono poter essere falsificabilifalsificabili..

La prova più fruttuosa di una teoria è quella di costruire una situazione in cui non La prova più fruttuosa di una teoria è quella di costruire una situazione in cui non può funzionare (vedi castagna e raffreddore).può funzionare (vedi castagna e raffreddore).

Popper afferma che una teoria scientifica non può Popper afferma che una teoria scientifica non può maimai essere provata come vera, essere provata come vera, perché ci sono molte false teorie che possono predire ogni risultato ottenuto.perché ci sono molte false teorie che possono predire ogni risultato ottenuto.

Quando ci sono evidenze sperimentali contrarie (le uniche informative), la teoria è Quando ci sono evidenze sperimentali contrarie (le uniche informative), la teoria è errata.errata.La teoria sarà La teoria sarà temporaneamentetemporaneamente accettata quando resisterà a tentativi di accettata quando resisterà a tentativi di falsificazione. A quante più prove sopravvive, tanto più le diamo fiducia.falsificazione. A quante più prove sopravvive, tanto più le diamo fiducia.

Si tenta di falsificare l’ipotesi ‘nulla’ al fine di sostenere l’ipotesi sostantiva.Si tenta di falsificare l’ipotesi ‘nulla’ al fine di sostenere l’ipotesi sostantiva.

Lo sviluppo delle teorieLo sviluppo delle teorieLo sviluppo delle teorieLo sviluppo delle teorie

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• Organizzare le conoscenzeOrganizzare le conoscenze

• Spiegare le leggiSpiegare le leggi

• Prevedere nuove leggiPrevedere nuove leggi

• Guidare la ricerca Guidare la ricerca

II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

Il ruolo delle teorieIl ruolo delle teorieIl ruolo delle teorieIl ruolo delle teorie

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• Organizzare le conoscenzeOrganizzare le conoscenze

• Spiegare le leggiSpiegare le leggi

II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

Il ruolo delle teorieIl ruolo delle teorieIl ruolo delle teorieIl ruolo delle teorie

In assenza di teoria abbiamo una raccolta di descrizioni e qualche legge, la teoria In assenza di teoria abbiamo una raccolta di descrizioni e qualche legge, la teoria collega il tutto in un contesto unificato. collega il tutto in un contesto unificato. Il fatto singolo è spiegato come istanza di una legge generale.Il fatto singolo è spiegato come istanza di una legge generale.La legge si spiega con la sua relazione con la teoria.La legge si spiega con la sua relazione con la teoria.La teoria serve a spiegare le leggi trovate.La teoria serve a spiegare le leggi trovate.La spiegazione è un collegamento tra concetti particolari e concetti più generali.La spiegazione è un collegamento tra concetti particolari e concetti più generali.

La bontà di una teoria è correlata al numero di eventi e di leggi che può spiegare.La bontà di una teoria è correlata al numero di eventi e di leggi che può spiegare.

Più Più specificaspecifica, , precisaprecisa e e semplicesemplice è la spiegazione, migliore è la teoria; per questo, in è la spiegazione, migliore è la teoria; per questo, in generale, sono considerate migliori le teorie formulate generale, sono considerate migliori le teorie formulate matematicamentematematicamente rispetto a rispetto a quelle espresse in termini generali quelle espresse in termini generali (NB: con vantaggi e svantaggi diversi: un’ampia (NB: con vantaggi e svantaggi diversi: un’ampia teoria generale può spiegare più leggi e fatti, ma con minore precisione)teoria generale può spiegare più leggi e fatti, ma con minore precisione). .

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• Prevedere nuove leggiPrevedere nuove leggi

• Guidare la ricerca Guidare la ricerca

II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

Il ruolo delle teorieIl ruolo delle teorieIl ruolo delle teorieIl ruolo delle teorie

Una teoria feconda spiega molte leggi diverse che in precedenza non erano collegate fra Una teoria feconda spiega molte leggi diverse che in precedenza non erano collegate fra loro e suggerisce dove cercare nuove leggi, comprese quelle che prevedono eventi loro e suggerisce dove cercare nuove leggi, comprese quelle che prevedono eventi controintuitivicontrointuitivi (vedi esperimento di Lepper, Greene e Nisbett, 1973 sull’autopercezione: le (vedi esperimento di Lepper, Greene e Nisbett, 1973 sull’autopercezione: le persone osservano il proprio comportamento e lo riconducono a delle cause).persone osservano il proprio comportamento e lo riconducono a delle cause).

Una buona teoria suggerirà nuovi esperimenti e aiuterà i ricercatori a scegliere vie Una buona teoria suggerirà nuovi esperimenti e aiuterà i ricercatori a scegliere vie alternative per realizzarli.alternative per realizzarli.

Questo ruolo di guida della teoria va assieme al suo ruolo di predire nuove leggi.Questo ruolo di guida della teoria va assieme al suo ruolo di predire nuove leggi.

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II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

Il ruolo delle teorieIl ruolo delle teorieIl ruolo delle teorieIl ruolo delle teorie

La spiegazione teorica è il fine ultimo della scienza.La spiegazione teorica è il fine ultimo della scienza.

Scopi della psicologia come scienza sono la descrizione, la previsione e il Scopi della psicologia come scienza sono la descrizione, la previsione e il controllo. controllo.

Sono 3 aspetti del processo di scoperta di regolarità nel comportamento.Sono 3 aspetti del processo di scoperta di regolarità nel comportamento.

Se la descrizione è stata fatta correttamente, si stabiliscono delle leggi del Se la descrizione è stata fatta correttamente, si stabiliscono delle leggi del comportamento.comportamento.

La conoscenza di queste leggi permette di prevedere quali comportamenti La conoscenza di queste leggi permette di prevedere quali comportamenti si verificheranno.si verificheranno.

Se si può prevedere il comportamento, lo si può controllare, se si riesce ad Se si può prevedere il comportamento, lo si può controllare, se si riesce ad agire sugli eventi che lo causano.agire sugli eventi che lo causano.

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•Definizione di concetti teorici (Definizione di concetti teorici (operazionismooperazionismo)) La scienza cerca di elaborare spiegazioni teoriche dei fenomeni che si La scienza cerca di elaborare spiegazioni teoriche dei fenomeni che si osservano nel mondo. Si può partire dalla teoria e cercare i fenomeni che osservano nel mondo. Si può partire dalla teoria e cercare i fenomeni che dovrebbero verificarsi se la teoria fosse vera, oppure partire da un fenomeno e dovrebbero verificarsi se la teoria fosse vera, oppure partire da un fenomeno e cercare una teoria che lo spieghi in maniera soddisfacente.cercare una teoria che lo spieghi in maniera soddisfacente.

Come inferiamo l’esistenza di entità teoriche (vedi memoria di lavoro) per Come inferiamo l’esistenza di entità teoriche (vedi memoria di lavoro) per spiegare il comportamento? Come si distinguono i concetti scientifici da quelli spiegare il comportamento? Come si distinguono i concetti scientifici da quelli che non lo sono?che non lo sono?

La scienza tratta conoscenze oggettive, per cui i concetti per essere scientifici La scienza tratta conoscenze oggettive, per cui i concetti per essere scientifici devono essere oggettivi come i dati.devono essere oggettivi come i dati.

Per Bridgman, Per Bridgman, un concetto teorico deve essere legato ad operazioni un concetto teorico deve essere legato ad operazioni osservabiliosservabili da chiunque, altrimenti non è scientifico (vedi volontà di Dio, da chiunque, altrimenti non è scientifico (vedi volontà di Dio, percezione extrasensoriale).percezione extrasensoriale).L’operazionismo quindi delimita i concetti che la scienza può usare.L’operazionismo quindi delimita i concetti che la scienza può usare.

II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

Ulteriori considerazioniUlteriori considerazioniUlteriori considerazioniUlteriori considerazioni

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•Definizione di concetti teorici (Definizione di concetti teorici (operazionismooperazionismo)) Quindi i concetti teorici devono avere significato operativo, cioè essere legati ad Quindi i concetti teorici devono avere significato operativo, cioè essere legati ad operazioni che chiunque può esaminare ed eseguire (Bridgman).operazioni che chiunque può esaminare ed eseguire (Bridgman).Se non vi è modo di definire il concetto tramite operazioni osservabili, tale Se non vi è modo di definire il concetto tramite operazioni osservabili, tale concetto deve venire escluso dalla scienza.concetto deve venire escluso dalla scienza.Una definizione più ristretta prevede che:Una definizione più ristretta prevede che:i concetti scientifici vengono definiti tramite le operazioni con cui sono i concetti scientifici vengono definiti tramite le operazioni con cui sono misuratimisurati..

NB: attenzione ai cattivi usi delle definizioni operazionali.NB: attenzione ai cattivi usi delle definizioni operazionali.

L’ottenimento di risultati uguali a partire da definizioni operazionali diverse dello L’ottenimento di risultati uguali a partire da definizioni operazionali diverse dello stesso concetto (stesso concetto (operazioni convergentioperazioni convergenti) rafforza la teoria sottostante.) rafforza la teoria sottostante.

I termini che usiamo devono essere definiti accuratamente, in modo che il loro I termini che usiamo devono essere definiti accuratamente, in modo che il loro significato sia chiaro rispetto a eventi della realtà osservabili oggettivamente e significato sia chiaro rispetto a eventi della realtà osservabili oggettivamente e rispetto alle teorie sviluppate per spiegare tali eventi.rispetto alle teorie sviluppate per spiegare tali eventi.

II. Scopi della scienzaII. Scopi della scienza

Ulteriori considerazioniUlteriori considerazioniUlteriori considerazioniUlteriori considerazioni

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III. Le variabiliIII. Le variabili

• Tipi di variabiliTipi di variabili• Tipi di scaleTipi di scale• Confronti tra scaleConfronti tra scale• Affidabilità e validità nelle misurazioniAffidabilità e validità nelle misurazioni

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III. Le variabiliIII. Le variabili

VariabiliVariabiliVariabiliVariabili

Gli scienziati elaborano leggi e teorie per spiegare i fenomeni che osservano.Gli scienziati elaborano leggi e teorie per spiegare i fenomeni che osservano.Per fare ciò bisogna passare da affermazioni generiche sulle grandi categorie Per fare ciò bisogna passare da affermazioni generiche sulle grandi categorie del comportamento agli esempi specifici di tale comportamento.del comportamento agli esempi specifici di tale comportamento.Il fenomeno da studiare può essere qualsiasi evento.Il fenomeno da studiare può essere qualsiasi evento.Per studiare sperimentalmente tale evento dobbiamo eliminare parte della sua Per studiare sperimentalmente tale evento dobbiamo eliminare parte della sua complessità, cioè dobbiamo prendere il fenomeno e trasformarlo in una o più complessità, cioè dobbiamo prendere il fenomeno e trasformarlo in una o più variabilivariabili..

VARIABILE VARIABILE è qualche proprietà di un evento reale che viene misurata.è qualche proprietà di un evento reale che viene misurata.Le variabili sono attributi dei fenomeni e pertanto appartengono alla Le variabili sono attributi dei fenomeni e pertanto appartengono alla realtà.realtà.Le variabili variano.Le variabili variano.La riduzione del fenomeno a variabili focalizza l’attenzione dello La riduzione del fenomeno a variabili focalizza l’attenzione dello sperimentatore su alcuni eventi specifici tra i molti che sono legati al sperimentatore su alcuni eventi specifici tra i molti che sono legati al fenomeno (vedi Lepper et al.).fenomeno (vedi Lepper et al.).

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III. Le variabiliIII. Le variabili

VariabiliVariabiliVariabiliVariabili

Poiché le variabili appartengono alla realtà, e la teoria è un prodotto Poiché le variabili appartengono alla realtà, e la teoria è un prodotto dell’immaginazione dello scienziato, il collegamento tra variabili e teoria dell’immaginazione dello scienziato, il collegamento tra variabili e teoria richiede degli assunti, che leghino la teoria alla realtà.richiede degli assunti, che leghino la teoria alla realtà.Le variabili sono tangibili: ad esempio, durata, frequenza, intensità di Le variabili sono tangibili: ad esempio, durata, frequenza, intensità di azionamento di una leva; risposte ad un questionario; numero di libri scritti; etc.azionamento di una leva; risposte ad un questionario; numero di libri scritti; etc.I concetti teorici sono immateriali: ad esempio, fame; motivazione; ansia; etc.I concetti teorici sono immateriali: ad esempio, fame; motivazione; ansia; etc.Le variabili sono collegate ai concetti teorici per mezzo delle Le variabili sono collegate ai concetti teorici per mezzo delle definizioni definizioni operazionalioperazionali usate per misurare i concetti. usate per misurare i concetti.

Esempio: la teoria dice che l’ansia aumenta la motivazione ad affiliarsi.Esempio: la teoria dice che l’ansia aumenta la motivazione ad affiliarsi.Per vagliare la teoria, devo prendere i concetti di ansia e motivazione Per vagliare la teoria, devo prendere i concetti di ansia e motivazione all’affiliazione e collegarli a variabili nella realtà.all’affiliazione e collegarli a variabili nella realtà.Le due misure costituiscono le variabili.Le due misure costituiscono le variabili.La misura della correlazione tra le variabili permette di vagliare l’ipotesi: la La misura della correlazione tra le variabili permette di vagliare l’ipotesi: la presenza o assenza di correlazione è prova, rispettivamente, pro e contro la presenza o assenza di correlazione è prova, rispettivamente, pro e contro la teoria che ha originato l’esperimento.teoria che ha originato l’esperimento.

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(y)(y) DipendenteDipendente

QuantitativaQuantitativa

ContinuaContinua

Indipendente Indipendente (x)(x)

QualitativaQualitativa

DiscontinuaDiscontinua

III. Le variabiliIII. Le variabili

Tipi di variabiliTipi di variabiliTipi di variabiliTipi di variabili

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(y)(y) DipendenteDipendenteEffettoEffetto

Modificazione della Modificazione della rispostarisposta: : è una misura del è una misura del comportamento.comportamento.

Indipendente Indipendente (x)(x)CausaCausa

Modificazione dello Modificazione dello stimolostimolo: è manipolata dallo : è manipolata dallo sperimentatore.sperimentatore.

Ogni VI ha almeno 2 valori (deve variare!), chiamati:Ogni VI ha almeno 2 valori (deve variare!), chiamati:

livellilivelli:: valori assunti dalla valori assunti dalla xx

III. Le variabiliIII. Le variabili

Tipi di variabiliTipi di variabiliTipi di variabiliTipi di variabiliUno degli scopi della scienza è trovare relazioni sistematiche tra eventi della realtà: Uno degli scopi della scienza è trovare relazioni sistematiche tra eventi della realtà: queste vanno cercate tra variabili indipendenti e dipendenti.queste vanno cercate tra variabili indipendenti e dipendenti.

NB: non sempre è così semplice distinguere tra VI e VD come causa ed effetto (vedi NB: non sempre è così semplice distinguere tra VI e VD come causa ed effetto (vedi violenza e televisione).violenza e televisione).

Talvolta ci sono VI NON controllate dallo sperimentatore (Talvolta ci sono VI NON controllate dallo sperimentatore (variabili del soggettovariabili del soggetto), come ), come sesso, QI, status sociale, etc. sesso, QI, status sociale, etc.

Le Le variabili confusevariabili confuse variano con la VI (vedi sesso e preferenza di colore). variano con la VI (vedi sesso e preferenza di colore).

NON tutti i dettagli di una ricerca sono VI (…se non variano…)NON tutti i dettagli di una ricerca sono VI (…se non variano…)

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QuantitativaQuantitativaCambia di Cambia di grandezzagrandezza

(es. tempo di reazione)(es. tempo di reazione)

QualitativaQualitativaCambia di Cambia di genere genere

(es. girare a dx o sn)(es. girare a dx o sn)

III. Le variabiliIII. Le variabili

Tipi di variabiliTipi di variabiliTipi di variabiliTipi di variabili

ContinuaContinuaPuò assumere qualsiasi valore in un insieme Può assumere qualsiasi valore in un insieme continuo continuo (è quantitativa)(è quantitativa)

(es. durata, frequenza, intensità di (es. durata, frequenza, intensità di azionamento di una leva)azionamento di una leva)

In linea di principio, la precisione della misura In linea di principio, la precisione della misura è illimitata.è illimitata.

In pratica, la finezza della misura è limitata In pratica, la finezza della misura è limitata dalla precisione dello strumento utilizzato.dalla precisione dello strumento utilizzato.

È quindi misurata spesso in modo È quindi misurata spesso in modo discontinuodiscontinuo (vedi altezza, conoscenza di una (vedi altezza, conoscenza di una materia, etc.).materia, etc.).NB La misurazione NON rende la variabile NB La misurazione NON rende la variabile discontinua.discontinua.

DiscontinuaDiscontinuaRientra inRientra in categorie categorie distintedistinte

(es. numero di manifestazioni sportive, di (es. numero di manifestazioni sportive, di libri scritti, etc.)libri scritti, etc.)

DicotomicaDicotomica se vi sono solo 2 categorie se vi sono solo 2 categorie opposteopposte..

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Il grado in cui le leggi in un campo scientifico sono di natura quantitativa è indice di progresso in quel campo.La possibilità di formulare le leggi in maniera quantitativa richiede che siano soddisfatte 2 condizioni:1. il fenomeno è sufficientemente regolare da potere essere descritto in maniera ragionevolmente precisa. Dati troppo variabili possono nascondere la presenza di regolarità.Più è manifesta la regolarità, più precisamente si può enunciare la legge.

2. Per formulare una legge in modo matematico deve essere semplice, in modo da poter essere espressa con un equazione.Se la legge prevede molte condizioni speciali e qualificazioni, l’equazione che la esprime, per essere accurata, deve essere complicata, e le equazioni complicate sono difficili da analizzare.

La scienza ricerca la semplicità e l’eleganza. (vedi Legge di Stevens: R = kSn - R: risposta; S: intensità dello stimolo).

Tipi di scaleTipi di scaleTipi di scaleTipi di scale

III. Le variabiliIII. Le variabili

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La misurazione è un assegnazione di valori numerici ad eventi od oggetti secondo regole che permettono di rappresentare proprietà degli eventi o oggetti con proprietà del sistema numerico.

Tipi di scaleTipi di scaleTipi di scaleTipi di scale

III. Le variabiliIII. Le variabili

La regola con la quale si assegnano i valori numerici determina il tipo di conclusioni che si raggiungono.

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1 - Nominale

2 - Ordinale

3 - A intervalli

4 - A rapporti

I quattro tipi di scale forniscono informazioni sempre maggiori.

Tipi di scaleTipi di scaleTipi di scaleTipi di scale

III. Le variabiliIII. Le variabili

4 TIPI DI SCALE DI MISURAVariano le leggi con cui i valori numerici sono assegnati agli oggetti o agli eventi

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1 - NominaleClassifica oggetti o eventi in categorie, ogni oggetto o evento viene assegnato a una classe.È il tipo più semplice di scala, perché - la regola per assegnare valori numerici (o altre etichette) a oggetti o eventi è la più semplice: oggetti o eventi dello stesso tipo ottengono lo stesso valore numerico, oggetti o eventi di un altro tipo, ne ottengono un altro.NB importante comunque, la definizione delle classi del comportamento è il primo passo nell’elaborazione delle leggi del comportamento.Informa solo sull’uguaglianza/diversità di due oggetti o eventi.Esempio: classificare gli sport a seconda che siano individuali, di confronto, di squadra.§ basket § ciclismo § nuoto § tennistavolo § atletica § calcio § scherma

1 (A; individuali; 232…): nuoto, ciclismo, atletica…2 (B; di confronto; 555555…): scherma, tennistavolo…3 (C; di squadra; 0,00089…): calcio, basket…

Tipi di scaleTipi di scaleTipi di scaleTipi di scale

III. Le variabiliIII. Le variabili

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2 - OrdinaleClassifica oggetti o eventi secondo un ordine. - La regola per assegnare valori numerici è che la posizione ordinale (in classifica) del valore numerico sulla scala deve corrispondere al grado dell’attributo indagato (psicologico) degli oggetti o eventi.Informa solo sull’ordine ma non sull’entità della differenza.

Esempio: ordinare gli sport a seconda della preferenza su una scala da 1 a 7.§ basket § ciclismo § nuoto § tennistavolo § atletica § calcio § scherma

1: nuoto2: tennistavolo3: atletica4: ciclismo5: basket6: scherma7: calcio

Tipi di scaleTipi di scaleTipi di scaleTipi di scale

III. Le variabiliIII. Le variabili

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3 - A intervalliQuantifica la differenza tra oggetti o eventi all’interno dell’ordine.Le differenze tra i valori numerici hanno significato.- La regola per l’assegnazione di valori numerici a oggetti o eventi è che la differenza fra i valori sulla scala deve corrispondere a differenze dell’attributo indagato (psicologiche) degli oggetti o eventi.

Esempio: ordinare gli sport a seconda della preferenza su una scala da 1 a 7 dove quello preferito vale 10 e il meno vale 1.§ basket § ciclismo § nuoto § tennistavolo § atletica § calcio § scherma

10,0: nuoto9,0: tennistavolo8,5: atletica7,5: ciclismo6,0: basket2,5: scherma1,0: calcio

Tipi di scaleTipi di scaleTipi di scaleTipi di scale

III. Le variabiliIII. Le variabili

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4 - A rapportiQuantifica la differenza e assegna uno zero assoluto.È caratterizzata da uno zero significativo (non arbitrario) e da differenze significative tra i suoi valori numerici (vedi scala Celsius vs. scala Kelvin)-La regola per assegnare valori numerici a oggetti o eventi è che i rapporti tra i valori numerici devono corrispondere ai rapporti tra i valori dell’attributo indagato (psicologico) degli oggetti o eventi.

Esempio: ordinare gli sport a seconda della preferenza, partendo da un valore di 10 per il ciclismo: se non c’è preferenza assegnare 0, se piace il doppio assegnare un valore doppio, se non piace assegnare un valore negativo, dove il valore assoluto in negativo corrisponde a quello in positivo. Non ci sono limiti né superiori né inferiori.§ basket § ciclismo § nuoto § tennistavolo § atletica § calcio § scherma

20: nuoto15: tennistavolo15: atletica10: ciclismo0: basket-10: scherma-40: calcio

Tipi di scaleTipi di scaleTipi di scaleTipi di scale

III. Le variabiliIII. Le variabili

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Confronto tra scaleConfronto tra scaleConfronto tra scaleConfronto tra scale

III. Le variabiliIII. Le variabili

Passando di scala in scala abbiamo sempre maggiori informazioni sui dati. - La scala nominale informa solo sull’uguaglianza o diversità di due eventi o oggetti.- La scala ordinale, in più, fornisce un ordine di disposizione di alcune variabili.- La scala a intervalli, in più, consente di fare affermazioni quantitative sulla grandezza delle differenze tra eventi o oggetti.- La scala a rapporti contiene le informazioni di tutte le altre 3 scale e in più da informazioni sui rapporti tra grandezze.Si cerca sempre di impiegare per la misura delle variabili la scala più alta possibile.

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Si possono effettuare trasformazioni sulle scale: le Si possono effettuare trasformazioni sulle scale: le trasformazioni permissibilitrasformazioni permissibili (che (che non violano la regola di assegnazione dei numeri) dipendono dalla scala usata.non violano la regola di assegnazione dei numeri) dipendono dalla scala usata.

Scala Proprietà del sistema numerico rappresentato

dalla regola di assegnazione

Trasformazioni permissibili

Esempio

Nominale Somiglianze e differenze Sostituzione di un numero con un altro che preservi somiglianze e differenze

Tipi di meccanismi di difesa

Ordinale Somiglianze e differenze, classifica per grado

Modificazione che preservi l’ordine tra i membri

Preferenze, psicosi>nevrosi

A intervalli Somiglianze e differenze, classifica per grado, grandezza delle differenze

Aggiunta di una costante, moltiplicazione per una costante positiva

QI

A rapporti Somiglianze e differenze, classifica per grado, grandezza delle differenze, rapporti fra le proprietà, punto zero significativo

Moltiplicazione per una costante positiva

Legge di Stevens

Confronto tra scaleConfronto tra scaleConfronto tra scaleConfronto tra scale

III. Le variabiliIII. Le variabili

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Le trasformazioni permissibili diminuiscono progredendo dalla scala Le trasformazioni permissibili diminuiscono progredendo dalla scala nominale a quella a rapporti.nominale a quella a rapporti.

La conoscenza della scala di misura è importante per non arrivare a La conoscenza della scala di misura è importante per non arrivare a conclusioni sbagliate.conclusioni sbagliate.

Ad esempio, chi ha un QI di 120 non è il doppio più intelligente di uno che Ad esempio, chi ha un QI di 120 non è il doppio più intelligente di uno che ha 60, uno che prende 30 a un esame non ha studiato il doppio di uno che ha 60, uno che prende 30 a un esame non ha studiato il doppio di uno che prende 15, etc.prende 15, etc.

Inoltre, la conoscenza della scala di misura serve per decidere quale tipo Inoltre, la conoscenza della scala di misura serve per decidere quale tipo di statistica applicare ai dati (parametrica vs. non parametrica…).di statistica applicare ai dati (parametrica vs. non parametrica…).

Confronto tra scaleConfronto tra scaleConfronto tra scaleConfronto tra scale

III. Le variabiliIII. Le variabili

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Perché una misurazione sia di qualche utilità per la scienza, deve essere Perché una misurazione sia di qualche utilità per la scienza, deve essere sia sia affidabileaffidabile, sia , sia validavalida..

Ci sono 2 tipi fondamentali di errore di misura: l’Ci sono 2 tipi fondamentali di errore di misura: l’errore casualeerrore casuale e l’ e l’errore errore sistematico sistematico (o costante)(o costante)..

La variabilità che spesso si riscontra nella misura tramite uno strumento La variabilità che spesso si riscontra nella misura tramite uno strumento (vedi bilancia) è determinata dall’(vedi bilancia) è determinata dall’errore casualeerrore casuale, che non è associato a , che non è associato a nessuna VI conosciutanessuna VI conosciuta. . Può essere determinato da una serie di variabili.Può essere determinato da una serie di variabili.

L’L’errore sistematicoerrore sistematico, mai desiderato nella ricerca, se rimane però costante , mai desiderato nella ricerca, se rimane però costante per tutta la ricerca, cioè se tutti i gruppi o le condizioni sono ugualmente per tutta la ricerca, cioè se tutti i gruppi o le condizioni sono ugualmente influenzate da esso, può essere trascurato. influenzate da esso, può essere trascurato. Diventa grave se è associato ad un livello della VI e a un altro no.Diventa grave se è associato ad un livello della VI e a un altro no.

Affidabilità e validità nelle misurazioniAffidabilità e validità nelle misurazioniAffidabilità e validità nelle misurazioniAffidabilità e validità nelle misurazioni

III. Le variabiliIII. Le variabili

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IV. La validitàIV. La validità

• Tipi di validitàTipi di validità• Validità di test e questionariValidità di test e questionari• Minacce alla validitàMinacce alla validità

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IV. La validitàIV. La validità

Tipi di validitàTipi di validitàTipi di validitàTipi di validitàFine ultimo delle ricerche è trarre conclusioni sulle relazioni di causa ed Fine ultimo delle ricerche è trarre conclusioni sulle relazioni di causa ed effetto tra variabili.effetto tra variabili.

Con Con VALIDITÀVALIDITÀ si intende la verità o l’esattezza di una si intende la verità o l’esattezza di una conclusione del ricercatore, la sua corrispondenza con conclusione del ricercatore, la sua corrispondenza con la realtà.la realtà.

La validità è in dubbio quando si mette in dubbio:La validità è in dubbio quando si mette in dubbio:

• l’esistenza di una l’esistenza di una relazione di causa-effettorelazione di causa-effetto tra le variabili tra le variabili

• la la spiegazione teoricaspiegazione teorica del tipo di relazione ottenuta del tipo di relazione ottenuta

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IV. La validitàIV. La validità

Tipi di validitàTipi di validitàTipi di validitàTipi di validità

• Validità internaValidità interna• Validità di costrutto Validità di costrutto • Validità esternaValidità esterna• Validità statisticaValidità statistica• Validità ecologicaValidità ecologica

Nel progettare e valutare una ricerca, vanno considerate Nel progettare e valutare una ricerca, vanno considerate

(Cook e Campbell, 1976):(Cook e Campbell, 1976):

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• Validità internaValidità internaRiguarda la logica della relazione tra VI e VD.Riguarda la logica della relazione tra VI e VD. Un esperimento ha validità interna solo se possiamo ritenere che esista Un esperimento ha validità interna solo se possiamo ritenere che esista realmente una relazione di realmente una relazione di causa-effettocausa-effetto tra VI e VD. tra VI e VD. La VI deve essere la causa della modificazione della VD.La VI deve essere la causa della modificazione della VD.Non devono esistere altre variabili di causa covarianti (dette Non devono esistere altre variabili di causa covarianti (dette confoundconfound). ). Quando qualche condizione covaria con la VI in modo che i loro effetti non Quando qualche condizione covaria con la VI in modo che i loro effetti non possono essere vagliati separatamente, le due variabili sono possono essere vagliati separatamente, le due variabili sono confuseconfuse..La confusione tra le variabili è una delle maggiori minacce alla validità interna.La confusione tra le variabili è una delle maggiori minacce alla validità interna.Bisogna quindi Bisogna quindi eliminare variabili alternative come causa del comportamento in eliminare variabili alternative come causa del comportamento in esame.esame.Non è possibile escludere la confusione di qualsiasi variabile con la VI, è Non è possibile escludere la confusione di qualsiasi variabile con la VI, è importante controllare quelle che sono potenzialmente importanti importante controllare quelle che sono potenzialmente importanti nell’influenzare il risultato, le altre possono essere ignorate.nell’influenzare il risultato, le altre possono essere ignorate.Il problema della confusione tra variabili è grave nelle ricerche in cui lo Il problema della confusione tra variabili è grave nelle ricerche in cui lo sperimentatore non controlla la VI (vedi il sesso, la razza, etc.)sperimentatore non controlla la VI (vedi il sesso, la razza, etc.)

Tipi di validitàTipi di validitàTipi di validitàTipi di validità

IV. La validitàIV. La validità

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• Validità di costruttoValidità di costrutto

Concerne la conformità tra i risultati e la teoria che sta alla base della Concerne la conformità tra i risultati e la teoria che sta alla base della ricerca.ricerca. Esiste un’altra teoria che avrebbe predetto gli stessi risultati? (vedi ratto e Esiste un’altra teoria che avrebbe predetto gli stessi risultati? (vedi ratto e obesità)obesità)

NB: Vagliare la verità delle NB: Vagliare la verità delle ipotesi ausiliarieipotesi ausiliarie..A tal fine, è importanteA tal fine, è importante usare metodi standard di misurazione!usare metodi standard di misurazione!Se le ipotesi ausiliarie sono false, possono falsare il risultato e quindi le Se le ipotesi ausiliarie sono false, possono falsare il risultato e quindi le conclusioni cui si giunge.conclusioni cui si giunge.

Bisogna quindi Bisogna quindi escludere spiegazioni teoriche alternative degli stessi risultati.escludere spiegazioni teoriche alternative degli stessi risultati.

In caso di dubbio, si progetta un nuovo esperimento per scegliere tra 2 In caso di dubbio, si progetta un nuovo esperimento per scegliere tra 2 spiegazioni alternative.spiegazioni alternative.

Tipi di validitàTipi di validitàTipi di validitàTipi di validità

IV. La validitàIV. La validità

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• Validità esternaValidità esterna

Riguarda l’applicabilità dei risultati ad altre situazioni: altri soggetti, altri Riguarda l’applicabilità dei risultati ad altre situazioni: altri soggetti, altri luoghi, altri tempi.luoghi, altri tempi.

Strettamente parlando, i risultati di una ricerca sono validi solo per altre Strettamente parlando, i risultati di una ricerca sono validi solo per altre situazioni identiche. situazioni identiche.

Il problema è quindi quello di distinguere tra variabili importanti e irrilevanti per la Il problema è quindi quello di distinguere tra variabili importanti e irrilevanti per la validità dell’esperimento (vedi ricerca sui tempi di lettura di parole di McGinnies, validità dell’esperimento (vedi ricerca sui tempi di lettura di parole di McGinnies, 1949).1949).

Tipi di validitàTipi di validitàTipi di validitàTipi di validità

IV. La validitàIV. La validità

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• Validità statisticaValidità statistica

Simile alla validità interna: è l’evidenza statistica (in termini probabilistici) Simile alla validità interna: è l’evidenza statistica (in termini probabilistici) per cui ci si chiede se la relazione osservata tra VI e VD è una vera per cui ci si chiede se la relazione osservata tra VI e VD è una vera relazione di causa-effetto o se è casuale.relazione di causa-effetto o se è casuale.

Tutti i metodi statistici per valutare la validità servono solo ad aumentare la Tutti i metodi statistici per valutare la validità servono solo ad aumentare la fiducia nella conclusione che si è tratta, non ci sono garanzie.fiducia nella conclusione che si è tratta, non ci sono garanzie.

• Validità ecologicaValidità ecologica

Requisito della ricerca che fa sì che i dati raccolti siano rappresentativi del Requisito della ricerca che fa sì che i dati raccolti siano rappresentativi del comportamento dell’individuo nella sua realtà abituale.comportamento dell’individuo nella sua realtà abituale.

Tipi di validitàTipi di validitàTipi di validitàTipi di validità

IV. La validitàIV. La validità

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V. Il controlloV. Il controllo

• Il concetto di controlloIl concetto di controllo• Strategie generaliStrategie generali• Strategie specificheStrategie specifiche• Ulteriori consigliUlteriori consigli

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Il concetto di controlloIl concetto di controlloIl concetto di controlloIl concetto di controlloIlIl CONTROLLOCONTROLLO è l’altra faccia della medaglia della validità; è l’altra faccia della medaglia della validità; consiste in consiste in qualsiasi metodo per eliminare le possibili minacce alla validità di una qualsiasi metodo per eliminare le possibili minacce alla validità di una ricerca.ricerca.

2 significati (distinti, ma strettamente legati tra loro):2 significati (distinti, ma strettamente legati tra loro):

1. Punto di paragone fisso con cui confrontare gli effetti di una VI 1. Punto di paragone fisso con cui confrontare gli effetti di una VI ((Esperimento di controlloEsperimento di controllo))

V. Il controlloV. Il controllo

2. La capacità di limitare o guidare le sorgenti di variabilità nella ricerca, 2. La capacità di limitare o guidare le sorgenti di variabilità nella ricerca, fino al punto in cui il comportamento diviene prevedibile in alto grado fino al punto in cui il comportamento diviene prevedibile in alto grado ((Controllo sperimentaleControllo sperimentale))

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Il concetto di controlloIl concetto di controlloIl concetto di controlloIl concetto di controllo1. Punto di paragone fisso con cui confrontare gli effetti di una VI1. Punto di paragone fisso con cui confrontare gli effetti di una VI ((Esperimento di controlloEsperimento di controllo))

V. Il controlloV. Il controllo

Se 2 condizioni sperimentali differiscono per 1 sola VI, qualsiasi differenza tra Se 2 condizioni sperimentali differiscono per 1 sola VI, qualsiasi differenza tra esse può essere attribuita all’azione di quella VI (esse può essere attribuita all’azione di quella VI (vedi vedi metodo delle differenze di metodo delle differenze di Mill).Mill).

Si possono utilizzare:Si possono utilizzare:- - gruppo di controllogruppo di controllo: termine di confronto per il : termine di confronto per il gruppo sperimentalegruppo sperimentale ->-> ai gruppi di soggetti diversi ( ai gruppi di soggetti diversi (esperimenti TRA i soggetti o BETWEENesperimenti TRA i soggetti o BETWEEN) ) somministro un trattamento diverso - o diversi valori dello stesso - (ciascun somministro un trattamento diverso - o diversi valori dello stesso - (ciascun gruppo fa da controllo per l’altro gruppo)gruppo fa da controllo per l’altro gruppo)Se ho gruppi uguali prima del trattamento, qualsiasi differenza dopo il trattamento Se ho gruppi uguali prima del trattamento, qualsiasi differenza dopo il trattamento è ad esso attribuibile.è ad esso attribuibile.

- - condizione di controllocondizione di controllo: termine di confronto per la : termine di confronto per la condizione sperimentalecondizione sperimentale ->-> agli stessi soggetti ( agli stessi soggetti (soggetto come controllo di se stesso - soggetto come controllo di se stesso - esperimenti ENTRO esperimenti ENTRO i soggetti o WITHINi soggetti o WITHIN), somministro trattamenti diversi - o diversi valori dello stesso ), somministro trattamenti diversi - o diversi valori dello stesso - in tempi diversi. - in tempi diversi.

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Il concetto di controlloIl concetto di controlloIl concetto di controlloIl concetto di controllo

TrattamentoTrattamento2 gruppi di soggetti diversi2 gruppi di soggetti diversi

GruppoGruppo sperimentale sperimentale

GruppoGruppo di controllo di controllo

PresentePresente

AssenteAssente

Esperimento Esperimento

TRA i soggettiTRA i soggetti

TrattamentoTrattamentoSempre gli stessi soggettiSempre gli stessi soggetti

CondizioneCondizione sperimentale sperimentale

CondizioneCondizione di controllo di controllo

PresentePresente

AssenteAssente

Esperimento Esperimento

ENTRO i soggettiENTRO i soggetti

V. Il controlloV. Il controllo

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Il concetto di controlloIl concetto di controlloIl concetto di controlloIl concetto di controllo2. 2. Controllo sperimentaleControllo sperimentale

Capacità di limitare o guidare le sorgenti di variabilità nella ricerca.Capacità di limitare o guidare le sorgenti di variabilità nella ricerca.

Quando si sono limitate le fonti di variabilità in un esperimento tanto da Quando si sono limitate le fonti di variabilità in un esperimento tanto da permettere una previsione del comportamento, si può dire di aver ottenuto il permettere una previsione del comportamento, si può dire di aver ottenuto il controllo sperimentale (vedi condizionamento operante).controllo sperimentale (vedi condizionamento operante).

V. Il controlloV. Il controllo

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Il concetto di controlloIl concetto di controlloIl concetto di controlloIl concetto di controlloIl significato primario (punto di paragone fisso con cui confrontare gli Il significato primario (punto di paragone fisso con cui confrontare gli effetti di una VI) è distinto ma strettamente legato al secondo: effetti di una VI) è distinto ma strettamente legato al secondo:

- il primo permette di dire che una VD è associata con una certa VI e non - il primo permette di dire che una VD è associata con una certa VI e non con altre, con altre,

- il secondo facilita il raggiungimento di questa conclusione, limitando il - il secondo facilita il raggiungimento di questa conclusione, limitando il numero di variabili che agiscono nella situazione in modo che la numero di variabili che agiscono nella situazione in modo che la conclusione sia più chiara. conclusione sia più chiara.

Quando abbiamo il controllo sperimentale (Quando abbiamo il controllo sperimentale (significato secondariosignificato secondario) ) abbiamo maggiore possibilità di eliminare spiegazioni alternative dei abbiamo maggiore possibilità di eliminare spiegazioni alternative dei risultati sperimentali (risultati sperimentali (significato primariosignificato primario).).

V. Il controlloV. Il controllo

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Il concetto di controlloIl concetto di controlloIl concetto di controlloIl concetto di controlloEntrambi i significati del termine CONTROLLO sono in rapporto con l’uso Entrambi i significati del termine CONTROLLO sono in rapporto con l’uso della della statisticastatistica::

1.1. usiamo la statistica inferenziale per valutare la probabilità che una usiamo la statistica inferenziale per valutare la probabilità che una differenza fra i gruppi o le condizioni sperimentale e di controllo sia dovuta differenza fra i gruppi o le condizioni sperimentale e di controllo sia dovuta solo al caso;solo al caso;

2.2. facciamo abbastanza osservazioni o usiamo abbastanza soggetti per facciamo abbastanza osservazioni o usiamo abbastanza soggetti per ridurre la variabilità della nostra misurazione della grandezza dell’effetto ridurre la variabilità della nostra misurazione della grandezza dell’effetto sperimentale e per rendere quindi più precise le nostre valutazioni sperimentale e per rendere quindi più precise le nostre valutazioni statistiche.statistiche.

V. Il controlloV. Il controllo

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VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

• DefinizioneDefinizione• Ricerca osservazionale: 1. naturalisticaRicerca osservazionale: 1. naturalistica• Ricerca osservazionale: 2. osservatori partecipantiRicerca osservazionale: 2. osservatori partecipanti• Ricerca d’archivioRicerca d’archivio• Casi singoliCasi singoli• Sviluppo di teorie e verifica empiricaSviluppo di teorie e verifica empirica• Metodi di registrazione nella ricerca non sperimentale

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Ricerca Ricerca sperimentalesperimentale e e non sperimentalenon sperimentale si distinguono sulla si distinguono sulla base del grado di base del grado di controllocontrollo che ha il ricercatore: che ha il ricercatore:• SperimentaleSperimentale- Manipola le variabili- Manipola le variabili- Assegna i soggetti alle condizioni- Assegna i soggetti alle condizioni

• Non sperimentaleNon sperimentale- - Non può manipolare le variabiliNon può manipolare le variabili- Non può assegnare i soggetti alle - Non può assegnare i soggetti alle condizionicondizioni

- - OsservaOsserva

EsperimentoEsperimento

Ricerca correlazionale (*senso Ricerca correlazionale (*senso lato)lato)Indaga le cause del comportamento attraverso Indaga le cause del comportamento attraverso le le correlazionicorrelazioni tra variabili (*in caso di tra variabili (*in caso di impossibilità di manipolare le variabili). impossibilità di manipolare le variabili). NB: (specie in questo caso) la correlazione NB: (specie in questo caso) la correlazione non prova l’esistenza di una relazione causa-non prova l’esistenza di una relazione causa-effettoeffetto

DefinizioneDefinizioneDefinizioneDefinizione

VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

La ricerca correlazionale più che ricercare le La ricerca correlazionale più che ricercare le causecause cerca le cerca le ragioniragioni dei comportamenti dei comportamenti (vedi ruoli e posti a sedere), interpretandoli ((vedi ruoli e posti a sedere), interpretandoli (ermeneuticaermeneutica).).

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La ricerca La ricerca non sperimentalenon sperimentale è spesso il primo passo per è spesso il primo passo per cominciare a rispondere a questioni teoriche con metodi cominciare a rispondere a questioni teoriche con metodi empirici: la ricerca empirici: la ricerca sperimentalesperimentale spesso è la continuazione di spesso è la continuazione di osservazioni non sperimentali. osservazioni non sperimentali. (vedi familiarità e alcolismo)(vedi familiarità e alcolismo)

I tipi di ricerca non sperimentale sono, in base alla modalità:I tipi di ricerca non sperimentale sono, in base alla modalità:

• OsservazionaleOsservazionale• naturalisticanaturalistica• osservatore partecipanteosservatore partecipante

• Ricerca di archivioRicerca di archivio

• Studio di casi singoliStudio di casi singoli

• InchiestaInchiesta

DefinizioneDefinizioneDefinizioneDefinizione

!

VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

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La La ricerca osservazionale naturalisticaricerca osservazionale naturalistica deve disturbare il meno possibile il deve disturbare il meno possibile il comportamento del soggetto nel corso del processo osservazionale.comportamento del soggetto nel corso del processo osservazionale.Nelle scienze sociali, viene spesso definita Nelle scienze sociali, viene spesso definita ricerca non intrusivaricerca non intrusiva, in riferimento , in riferimento allo sforzo del ricercatore di non influenzare né intromettersi nel comportamento allo sforzo del ricercatore di non influenzare né intromettersi nel comportamento studiato.studiato.Altra definizione è quella di Altra definizione è quella di ricerca non reattivaricerca non reattiva, a sottolineare il fatto che i , a sottolineare il fatto che i soggetti sono inconsapevoli di essere sotto osservazione per cui non reagiscono soggetti sono inconsapevoli di essere sotto osservazione per cui non reagiscono alla presenza dell’osservatore.alla presenza dell’osservatore.I metodi della ricerca osservazionale sono tanto vari quanto gli argomenti I metodi della ricerca osservazionale sono tanto vari quanto gli argomenti indagati.indagati.Una vasta categoria di misure non intrusive è detta della Una vasta categoria di misure non intrusive è detta della traccia fisicatraccia fisica, e sono , e sono misure che fanno uso di prove fisiche di qualche comportamento (scritte sui muri, misure che fanno uso di prove fisiche di qualche comportamento (scritte sui muri, macchie sui libri, impronte sulle vetrine, numero di fotocopie, etc.)macchie sui libri, impronte sulle vetrine, numero di fotocopie, etc.)

In generale, la ricerca osservazionale comporta la registrazione del corso In generale, la ricerca osservazionale comporta la registrazione del corso del comportamento in assenza di tentativi di influenzarlo.del comportamento in assenza di tentativi di influenzarlo.

VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

Ricerca osservazionale: Ricerca osservazionale: 1. naturalistica1. naturalistica

Ricerca osservazionale: Ricerca osservazionale: 1. naturalistica1. naturalistica

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Ha avuto grande sviluppo nelle scienze del comportamento umano a partire dai Ha avuto grande sviluppo nelle scienze del comportamento umano a partire dai metodi e dalle teorie degli etologi (vedi studio delle tracce animali per inferirne il metodi e dalle teorie degli etologi (vedi studio delle tracce animali per inferirne il comportamento).comportamento).

NB: L’osservazione accurata dei comportamenti naturali può suggerire molte NB: L’osservazione accurata dei comportamenti naturali può suggerire molte ipotesi utili per la ricerca ed evitare di fare degli esperimenti mal congegnati. ipotesi utili per la ricerca ed evitare di fare degli esperimenti mal congegnati. (vedi (vedi lavori di Zimmerman e West, 1975)lavori di Zimmerman e West, 1975)

È importante utilizzare un buon sistema di È importante utilizzare un buon sistema di codificacodifica per riportare le osservazioni. per riportare le osservazioni. (vedi lavori sulle espressioni facciali delle emozioni di Ekman e Friesen -Facial (vedi lavori sulle espressioni facciali delle emozioni di Ekman e Friesen -Facial action coding system-)action coding system-)

VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

Ricerca osservazionale: Ricerca osservazionale: 1. naturalistica1. naturalistica

Ricerca osservazionale: Ricerca osservazionale: 1. naturalistica1. naturalistica

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L’osservazione naturalistica ha poche regole rigide e inderogabili; le 3 più L’osservazione naturalistica ha poche regole rigide e inderogabili; le 3 più importanti sono:importanti sono:•1. 1. la registrazione accurata dei datila registrazione accurata dei dati: è ciò che differenzia l’osservazione : è ciò che differenzia l’osservazione naturalistica dalla formazione di impressioni casuali. L’osservatore dovrebbe naturalistica dalla formazione di impressioni casuali. L’osservatore dovrebbe tenere una registrazione di tutti i comportamenti che interessano nel momento tenere una registrazione di tutti i comportamenti che interessano nel momento stesso in cui si verificano. Se tutte o la maggior parte delle categorie sono note in stesso in cui si verificano. Se tutte o la maggior parte delle categorie sono note in anticipo, può essere usata una anticipo, può essere usata una lista di controllolista di controllo. .

È facilitata dall’uso di È facilitata dall’uso di registrazioni audio-visiveregistrazioni audio-visive, , che permettono oltretutto di che permettono oltretutto di fermarsi sulle singole immagini in cui si manifestano avvenimenti critici.fermarsi sulle singole immagini in cui si manifestano avvenimenti critici.

•2. l’uso di una varietà di tipi di misure2. l’uso di una varietà di tipi di misure: permette di accertarsi che le osservazioni : permette di accertarsi che le osservazioni siano rappresentative e non dipendenti da una misura soltanto.siano rappresentative e non dipendenti da una misura soltanto.

• 3. 3. la salvaguardia della privacy dei soggettila salvaguardia della privacy dei soggetti..

Ricerca osservazionale: Ricerca osservazionale: 1. naturalistica1. naturalistica

Ricerca osservazionale: Ricerca osservazionale: 1. naturalistica1. naturalistica

VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

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Nella Nella ricerca da parte di osservatori partecipantiricerca da parte di osservatori partecipanti il ricercatore si mescola a il ricercatore si mescola a gruppi in condizioni naturali per fare le osservazioni; l’osservatore è parte gruppi in condizioni naturali per fare le osservazioni; l’osservatore è parte del gruppo osservato (vedi studio di Festinger, Riecken e Schachter, 1956).del gruppo osservato (vedi studio di Festinger, Riecken e Schachter, 1956).

È adatta per studiare piccoli gruppi separati dalla popolazione È adatta per studiare piccoli gruppi separati dalla popolazione complessiva, quando si sa poco su un gruppo o quando le attività dello complessiva, quando si sa poco su un gruppo o quando le attività dello stesso non sono in genere aperte al pubblico (es: gruppi religiosi, stesso non sono in genere aperte al pubblico (es: gruppi religiosi, criminali, ecc).criminali, ecc).Il ricercatore deve poter essere ammesso nel gruppo, per fare ciò deve Il ricercatore deve poter essere ammesso nel gruppo, per fare ciò deve adattarsi alle caratteristiche del gruppo esaminato.adattarsi alle caratteristiche del gruppo esaminato.

È cruciale tenere diari e verbali molto accurati per poter valutare È cruciale tenere diari e verbali molto accurati per poter valutare correttamente studi di questo tipo, in cui sono aumentate di molto le correttamente studi di questo tipo, in cui sono aumentate di molto le possibilità di introdurre giudizi soggettivi delle situazioni.possibilità di introdurre giudizi soggettivi delle situazioni.

Ricerca osservazionale: Ricerca osservazionale: 2. osservatori partecipanti2. osservatori partecipantiRicerca osservazionale: Ricerca osservazionale:

2. osservatori partecipanti2. osservatori partecipanti

VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

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DifficoltàDifficoltà::• Prendere il punto di vista del Prendere il punto di vista del gruppogruppoÈ caratterizzata dallo sforzo di vedere È caratterizzata dallo sforzo di vedere un’attività comportamentale come chi si un’attività comportamentale come chi si trova all’interno della situazione. La trova all’interno della situazione. La metodologia deve essere aperta, metodologia deve essere aperta, flessibile e opportunistica. In qualche flessibile e opportunistica. In qualche caso si deve assumere un ruolo centrale, caso si deve assumere un ruolo centrale, in altri si può rimanere più periferici.in altri si può rimanere più periferici. È difficile mantenere l’oggettività.È difficile mantenere l’oggettività. • Farsi ammettere nel gruppoFarsi ammettere nel gruppoSi deve adattarsi alle sue caratteristiche. Si deve adattarsi alle sue caratteristiche. Talvolta si può esplicitare il proprio ruolo Talvolta si può esplicitare il proprio ruolo di osservatore (partecipazione non di osservatore (partecipazione non mascherata), ma spesso si può venire mascherata), ma spesso si può venire rifiutati. rifiutati. Se possibile, è più etico informare.Se possibile, è più etico informare.

ProblemiProblemi::• L’osservatore modifica il L’osservatore modifica il gruppogruppoIn particolare l’influenza della In particolare l’influenza della presenza dell’osservatore può essere presenza dell’osservatore può essere considerevole per piccoli gruppi, che considerevole per piccoli gruppi, che sono proprio, in genere, l’obiettivo sono proprio, in genere, l’obiettivo delle ricerche di questo tipo. delle ricerche di questo tipo.

• EticaEticaInvasione della sfera privataInvasione della sfera privata. (anche i . (anche i giornalisti…)giornalisti…)Non sempre è possibile ottenere il Non sempre è possibile ottenere il consenso dei soggetti.consenso dei soggetti.L’osservazione può richiedere la L’osservazione può richiedere la registrazione di comportamenti registrazione di comportamenti privati.privati.

Ricerca osservazionale: Ricerca osservazionale: 2. osservatori partecipanti2. osservatori partecipantiRicerca osservazionale: Ricerca osservazionale:

2. osservatori partecipanti2. osservatori partecipanti

VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

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La La ricerca di archivioricerca di archivio si riferisce a ricerche eseguite su dati non raccolti dal si riferisce a ricerche eseguite su dati non raccolti dal ricercatore.ricercatore.

I dati d’archivio sono quelli depositati in registri o archivi pubblici; il I dati d’archivio sono quelli depositati in registri o archivi pubblici; il ricercatore esamina o sceglie semplicemente i dati per l’analisi.ricercatore esamina o sceglie semplicemente i dati per l’analisi.

È utile nei casi in cui la raccolta di nuovi dati sarebbe difficile o non etico È utile nei casi in cui la raccolta di nuovi dati sarebbe difficile o non etico (es: incidenti, suicidi, ecc. – vedi studio di Phillips, 1977).(es: incidenti, suicidi, ecc. – vedi studio di Phillips, 1977).

I I limitilimiti consistono nel fatto che consistono nel fatto che 1)1) i dati d’archivio sono raccolti per scopi i dati d’archivio sono raccolti per scopi non scientifici, per cui i dati potrebbero non essere nella forma corretta, non scientifici, per cui i dati potrebbero non essere nella forma corretta, raccolti con metodi inadatti e quindi il ricercatore è alla mercé di tutti gli raccolti con metodi inadatti e quindi il ricercatore è alla mercé di tutti gli errori che possono essere intervenuti nella raccolta dei dati (es: verbali errori che possono essere intervenuti nella raccolta dei dati (es: verbali della polizia).della polizia).

Inoltre, Inoltre, 2)2) la ricerca viene eseguita dopo che i fatti sono avvenuti, quindi la ricerca viene eseguita dopo che i fatti sono avvenuti, quindi può essere difficile interpretare particolari correlazioni osservate.può essere difficile interpretare particolari correlazioni osservate.

Ricerca d’archivioRicerca d’archivioRicerca d’archivioRicerca d’archivio

VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

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Casi singoliCasi singoliCasi singoliCasi singoliLo Lo studio di casi singolistudio di casi singoli è spesso a cavallo tra ricerca osservazionale e è spesso a cavallo tra ricerca osservazionale e ricerca d’archivio e, in genere, implica una situazione in movimento che si ricerca d’archivio e, in genere, implica una situazione in movimento che si presenta all’investigazione. presenta all’investigazione. NB: il termine caso singolo non implica esclusivamente singolo soggetto; NB: il termine caso singolo non implica esclusivamente singolo soggetto; indica una situazione unica e particolare.indica una situazione unica e particolare.Lo studio di casi singoli essere definito come un indagine empirica che:Lo studio di casi singoli essere definito come un indagine empirica che:-> investiga un fenomeno attuale nel suo contesto naturale-> investiga un fenomeno attuale nel suo contesto naturale-> quando i confini tra fenomeno e contesto non evidenti-> quando i confini tra fenomeno e contesto non evidenti-> in cui si usano -> in cui si usano molteplici fonti di dati empiricimolteplici fonti di dati empirici

Molto spesso gli studi sui casi singoli nascono dai problemi che i Molto spesso gli studi sui casi singoli nascono dai problemi che i ricercatori si pongono su situazioni non ripetibili, opportunità che devono ricercatori si pongono su situazioni non ripetibili, opportunità che devono essere afferrate immediatamente o vanno perdute; può esserci poco tempo essere afferrate immediatamente o vanno perdute; può esserci poco tempo per pianificare e spesso la ricerca viene condotta in condizioni difficili per pianificare e spesso la ricerca viene condotta in condizioni difficili (vedi lo studio di Smith et al., 1978, della (vedi lo studio di Smith et al., 1978, della patologia psicogena di massapatologia psicogena di massa).).NB: Una delle poche generalizzazioni possibili in merito agli studi sui casi NB: Una delle poche generalizzazioni possibili in merito agli studi sui casi singoli è che è difficile generalizzare su di essi.singoli è che è difficile generalizzare su di essi.

VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

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Nelle ricerche osservazionali e di archivio, siccome Nelle ricerche osservazionali e di archivio, siccome spesso non si parte da spesso non si parte da ipotesi specificheipotesi specifiche, il processo di sviluppo di teorie e di verifica empirica di , il processo di sviluppo di teorie e di verifica empirica di ipotesi è diverso dalla sperimentazione, in cui si parte sempre, prima di ipotesi è diverso dalla sperimentazione, in cui si parte sempre, prima di iniziare la ricerca, da un’Hiniziare la ricerca, da un’H00, che si cercherà di respingere, e da un’H, che si cercherà di respingere, e da un’H11, in , in relazione alla manipolazione della VI.relazione alla manipolazione della VI.

Quindi, nel caso della ricerca non sperimentale, Quindi, nel caso della ricerca non sperimentale, il procedimento di il procedimento di sviluppo e verifica delle ipotesi e delle teorie è flessibile, segue un sviluppo e verifica delle ipotesi e delle teorie è flessibile, segue un procedimento induttivo, procedimento induttivo, ad hocad hoc e e ciclicociclico per quella specifica ricerca per quella specifica ricerca: si : si aggiustano continuamente le ipotesi in funzione dei dati e, a seguire, si aggiustano continuamente le ipotesi in funzione dei dati e, a seguire, si effettuano sempre dei tentativi di falsificazione che portino, in effettuano sempre dei tentativi di falsificazione che portino, in conseguenza del dato che contraddice l’ipotesi, alla formulazione di una conseguenza del dato che contraddice l’ipotesi, alla formulazione di una nuova ipotesi, fino a trovare un’ipotesi che copra tutti i casi che si nuova ipotesi, fino a trovare un’ipotesi che copra tutti i casi che si riescono a trovare. riescono a trovare.

Non è però frequente trovare una singola spiegazione che copra ogni Non è però frequente trovare una singola spiegazione che copra ogni singolo caso di un fenomeno che si sta cercando di spiegare.singolo caso di un fenomeno che si sta cercando di spiegare.

Sviluppo di teorie e verifica empiricaSviluppo di teorie e verifica empiricaSviluppo di teorie e verifica empiricaSviluppo di teorie e verifica empirica

VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

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-Appunti sul campoAppunti sul campo

Si deve Si deve essere sistematiciessere sistematici, tenere nota di tutte le osservazioni e , tenere nota di tutte le osservazioni e interpretazioni di quello che si osserva. interpretazioni di quello che si osserva.

Sono utili liste di comportamenti preparate in anticipo, in quanto si è in Sono utili liste di comportamenti preparate in anticipo, in quanto si è in genere troppo occupati o impossibilitati a prendere appunti per esteso, o genere troppo occupati o impossibilitati a prendere appunti per esteso, o perché si comprometterebbe ciò che si osserva o perché si è parte della perché si comprometterebbe ciò che si osserva o perché si è parte della situazione in corso, in tal caso vanno presi subito dopo.situazione in corso, in tal caso vanno presi subito dopo.

Devono essere più dettagliati possibile, compresa ora e luogo; dettagli che Devono essere più dettagliati possibile, compresa ora e luogo; dettagli che sul momento sembrano irrilevanti possono diventare importanti nel quadro sul momento sembrano irrilevanti possono diventare importanti nel quadro complessivo.complessivo.

È utile usare abbreviazioni e codici.È utile usare abbreviazioni e codici.

Metodi di registrazione nella ricerca Metodi di registrazione nella ricerca non sperimentalenon sperimentale

Metodi di registrazione nella ricerca Metodi di registrazione nella ricerca non sperimentalenon sperimentale

VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

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-Appunti sul campoAppunti sul campo

Si deve Si deve essere selettiviessere selettivi, il problema di avere troppo da osservare si può , il problema di avere troppo da osservare si può risolvere prendendo campioni di comportamento.risolvere prendendo campioni di comportamento.

Ad esempio, invece di guardare i bambini all’asilo tutta la giornata, si Ad esempio, invece di guardare i bambini all’asilo tutta la giornata, si possono scegliere solo i comportamenti che rientrano in una categoria possono scegliere solo i comportamenti che rientrano in una categoria scelta o in una lista già preparata; guardare un paio di bambini soltanto; scelta o in una lista già preparata; guardare un paio di bambini soltanto; guardare tutti ma a intervalli di tempo.guardare tutti ma a intervalli di tempo.

È utile usare È utile usare strumenti di registrazionestrumenti di registrazione. Il problema è che poi vanno riviste . Il problema è che poi vanno riviste in tempo reale, per cui ci si mette nuovamente il tempo messo per la in tempo reale, per cui ci si mette nuovamente il tempo messo per la registrazione (se non di più).registrazione (se non di più).

Metodi di registrazione nella ricerca Metodi di registrazione nella ricerca non sperimentalenon sperimentale

Metodi di registrazione nella ricerca Metodi di registrazione nella ricerca non sperimentalenon sperimentale

VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

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-Analisi del contenutoAnalisi del contenuto

Una volta raccolto il materiale, bisogna decidere cosa tenere.Una volta raccolto il materiale, bisogna decidere cosa tenere.

Ci sono 2 approcci fondamentali all’analisi del contenuto: Ci sono 2 approcci fondamentali all’analisi del contenuto: 1. 1. Codificare il contenuto manifestoCodificare il contenuto manifesto, cioè contare la frequenza di qualche , cioè contare la frequenza di qualche misura oggettiva. Nel caso siano, ad esempio parole, bisogna fare misura oggettiva. Nel caso siano, ad esempio parole, bisogna fare attenzione all’accezione con cui la parola viene usata, per evitare dal attenzione all’accezione con cui la parola viene usata, per evitare dal conteggio di trarre conclusioni sbagliate.conteggio di trarre conclusioni sbagliate.2. 2. Codificare il contenuto latenteCodificare il contenuto latente, cioè interpretarlo. Nel caso delle parole, , cioè interpretarlo. Nel caso delle parole, per esempio, dedurre il significato dal contesto. per esempio, dedurre il significato dal contesto. Il problema è che è una procedura soggettiva, quindi meno affidabile.Il problema è che è una procedura soggettiva, quindi meno affidabile.

È buona cosa confrontare i risultati dell’analisi di entrambi. Se i risultati È buona cosa confrontare i risultati dell’analisi di entrambi. Se i risultati sono uguali, si ha prova empirica della loro validità, altrimenti si possono sono uguali, si ha prova empirica della loro validità, altrimenti si possono cercare le ragioni della differenza riscontrata.cercare le ragioni della differenza riscontrata.

Metodi di registrazione nella ricerca Metodi di registrazione nella ricerca non sperimentalenon sperimentale

Metodi di registrazione nella ricerca Metodi di registrazione nella ricerca non sperimentalenon sperimentale

VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

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-Analisi del contenutoAnalisi del contenuto

Qualsiasi metodo di analisi del contenuto si usi, c’è un problema di Qualsiasi metodo di analisi del contenuto si usi, c’è un problema di affidabilitàaffidabilità..

Un altro ricercatore potrebbe fare analisi diverse.Un altro ricercatore potrebbe fare analisi diverse.

Per cui è importante che la codifica venga fatta sempre da almeno 2 o 3 Per cui è importante che la codifica venga fatta sempre da almeno 2 o 3 persone diverse (vedi studio di Rajecki et al., 1991 sugli annunci persone diverse (vedi studio di Rajecki et al., 1991 sugli annunci personali).personali).

Esistono poi tecniche statistiche per quantificare l’affidabilità dei diversi Esistono poi tecniche statistiche per quantificare l’affidabilità dei diversi codificatori e degli schemi di codifica.codificatori e degli schemi di codifica.

Metodi di registrazione nella ricerca Metodi di registrazione nella ricerca non sperimentalenon sperimentale

Metodi di registrazione nella ricerca Metodi di registrazione nella ricerca non sperimentalenon sperimentale

VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

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VI. La ricerca non sperimentaleVI. La ricerca non sperimentale

L’inchiestaL’inchiesta

• GeneralitàGeneralità• PreparazionePreparazione• SomministrazioneSomministrazione• CampionamentoCampionamento• Campionamento probabilisticoCampionamento probabilistico

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È una tecnica che richiede particolari attenzione nelle fasi diÈ una tecnica che richiede particolari attenzione nelle fasi di::•PreparazionePreparazioneQuali domande e in che forma?Quali domande e in che forma?• SomministrazioneSomministrazioneFaccia a faccia, al telefono, o come?Faccia a faccia, al telefono, o come?• CampionamentoCampionamentoA quali soggetti?A quali soggetti?

L’inchiesta è un metodo largamente usato per raccogliere informazioni L’inchiesta è un metodo largamente usato per raccogliere informazioni scientifiche.scientifiche.Spesso lo scopo di un’inchiesta è quello di raccogliere le opinioni della gente in Spesso lo scopo di un’inchiesta è quello di raccogliere le opinioni della gente in merito ad argomenti particolari.merito ad argomenti particolari.Le inchieste demoscopiche spesso mirano a determinare l’effetto di qualche Le inchieste demoscopiche spesso mirano a determinare l’effetto di qualche evento sul comportamento della popolazione (a volte, a sfatare i miti -vedi evento sul comportamento della popolazione (a volte, a sfatare i miti -vedi sindrome del nido vuoto-).sindrome del nido vuoto-).Indagini di questo tipo permettono di esaminare le correlazioni tra le risposte dei Indagini di questo tipo permettono di esaminare le correlazioni tra le risposte dei soggetti e di individuare quindi possibili rapporti di causa-effetto.soggetti e di individuare quindi possibili rapporti di causa-effetto.

GeneralitàGeneralitàGeneralitàGeneralità

VI. La ricerca non sperimentale - L’inchiestaVI. La ricerca non sperimentale - L’inchiesta

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• Determinare lo Determinare lo scoposcopo del questionario del questionario

• Determinare i Determinare i tipitipi di domanda di domanda

• Costruire gli Costruire gli itemitem

• Determinare l’analisi dei datiDeterminare l’analisi dei dati

Spesso si utilizzano questionari preesistenti, preferibilmente Spesso si utilizzano questionari preesistenti, preferibilmente standardizzati, sia per evitare fatica inutile, sia soprattutto per poter standardizzati, sia per evitare fatica inutile, sia soprattutto per poter confrontare i risultati con quelli di ricerche precedenti effettuate con lo confrontare i risultati con quelli di ricerche precedenti effettuate con lo stesso strumento.stesso strumento.

La preparazione del questionario è fondamentale. La preparazione del questionario è fondamentale.

Le fasi della preparazione sono:Le fasi della preparazione sono:

PreparazionePreparazionePreparazionePreparazione

VI. La ricerca non sperimentale - L’inchiestaVI. La ricerca non sperimentale - L’inchiesta

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• Determinare lo Determinare lo scoposcopo del questionario del questionario

Che cosa mi aspetto di stabilire? Che cosa mi aspetto di stabilire?

Vale per ogni ricerca! Vale per ogni ricerca!

Serve a evitare di fare del lavoro inutile: bisogna sempre prima chiedersi a Serve a evitare di fare del lavoro inutile: bisogna sempre prima chiedersi a cosa servirà.cosa servirà.

Si deve provare ad anticipare le domande che potrebbero emergere Si deve provare ad anticipare le domande che potrebbero emergere durante l’interpretazione dei dati.durante l’interpretazione dei dati.

Se poi si pensa che certe categorie di soggetti vedano le cose in modo Se poi si pensa che certe categorie di soggetti vedano le cose in modo diverso, vanno incluse nel questionario domande che permettano di diverso, vanno incluse nel questionario domande che permettano di affrontare tali argomenti.affrontare tali argomenti.

PreparazionePreparazionePreparazionePreparazione

VI. La ricerca non sperimentale - L’inchiestaVI. La ricerca non sperimentale - L’inchiesta

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• Determinare i Determinare i tipitipi di domanda (1) di domanda (1)2 categorie: domande 2 categorie: domande aperteaperte e e chiusechiuse: una domanda : una domanda apertaaperta permette permette all’interlocutore di rispondere con le proprie parole, una all’interlocutore di rispondere con le proprie parole, una chiusachiusa limita le limita le risposte ad alternative determinate da chi ha preparato il questionario. risposte ad alternative determinate da chi ha preparato il questionario.

Ognuna ha vantaggi e svantaggi: Ognuna ha vantaggi e svantaggi: - quelle - quelle aperteaperte sono più complete e rivelano il ragionamento dietro la sono più complete e rivelano il ragionamento dietro la risposta e aumentano la probabilità che il questionario scopra qualcosa risposta e aumentano la probabilità che il questionario scopra qualcosa che non è stato preparato in anticipo, ma sono più difficili da che non è stato preparato in anticipo, ma sono più difficili da codificarecodificare, , procedura necessaria per sintetizzare i dati in categorie; inoltre sono più procedura necessaria per sintetizzare i dati in categorie; inoltre sono più difficili e faticose da rispondere, specie per chi ha scarse abilità difficili e faticose da rispondere, specie per chi ha scarse abilità linguistiche.linguistiche.Sono utili per ricerche su piccola scala e di tipo preliminare, permettendo Sono utili per ricerche su piccola scala e di tipo preliminare, permettendo inoltre di determinare la gamma delle risposte probabili e quindi di inoltre di determinare la gamma delle risposte probabili e quindi di standardizzare le alternative in forma di domande chiuse, più adatte ad una standardizzare le alternative in forma di domande chiuse, più adatte ad una somministrazione più estesa.somministrazione più estesa.

PreparazionePreparazionePreparazionePreparazione

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• Determinare i Determinare i tipitipi di domanda (2) di domanda (2)-quelle quelle chiusechiuse sono complementari: sono più facili da codificare e sono complementari: sono più facili da codificare e analizzare e ci sono meno risposte fuori luogo, non richiedono fatica nel analizzare e ci sono meno risposte fuori luogo, non richiedono fatica nel pensare all’interlocutore e richiedono inferiori competenze linguistiche. Gli pensare all’interlocutore e richiedono inferiori competenze linguistiche. Gli argomenti studiati però possono essere troppo complessi per ridurli a argomenti studiati però possono essere troppo complessi per ridurli a poche alternative, oppure gli interlocutori possono non riconoscersi in poche alternative, oppure gli interlocutori possono non riconoscersi in nessuna di queste. Si può poi incorrere in errori, nel caso in cui nessuna di queste. Si può poi incorrere in errori, nel caso in cui l’intervistato non capisca bene la domanda o si sbagli a codificare i dati, l’intervistato non capisca bene la domanda o si sbagli a codificare i dati, potrebbe non esserci modo di scoprirlo.potrebbe non esserci modo di scoprirlo.A questo scopo molti questionari prevedono che ogni risposta sia A questo scopo molti questionari prevedono che ogni risposta sia registrata in due punti, per verificarne la coerenza.registrata in due punti, per verificarne la coerenza.

Sono più adatte per ricerche su larga scala, in quanto standardizzate.Sono più adatte per ricerche su larga scala, in quanto standardizzate.

Spesso i due tipi di domande sono mescolate in una ricerca, offrendo Spesso i due tipi di domande sono mescolate in una ricerca, offrendo l’opportunità di espandere una risposta chiusa.l’opportunità di espandere una risposta chiusa.

PreparazionePreparazionePreparazionePreparazione

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• Costruire gli Costruire gli itemitem (1)(1) (: le singole domande)(: le singole domande)Regole:Regole:

• Affrontare un solo argomento per itemAffrontare un solo argomento per item:: la cosa più importante è che gli la cosa più importante è che gli item non siano ambigui; ognuno dovrebbe affrontare una singola item non siano ambigui; ognuno dovrebbe affrontare una singola questione in modo chiaro.questione in modo chiaro.

EsempioEsempio: : “gli studenti dovrebbero essere valutati con dei voti nei corsi perché “gli studenti dovrebbero essere valutati con dei voti nei corsi perché questo li prepara al competitivo mondo del lavoro”questo li prepara al competitivo mondo del lavoro”

contiene sia un’opinione sui voti sia una loro giustificazione (domanda doppia), meglio:contiene sia un’opinione sui voti sia una loro giustificazione (domanda doppia), meglio:““gli studenti dovrebbero essere valutati con dei voti per il lavoro svolto durante i gli studenti dovrebbero essere valutati con dei voti per il lavoro svolto durante i corsi”corsi”

e un’altra domanda può valutare la desiderabilità della preparazione ad una società e un’altra domanda può valutare la desiderabilità della preparazione ad una società competitiva:competitiva:

““gli studenti dovrebbero essere preparati dalla scuola alla competizione nel gli studenti dovrebbero essere preparati dalla scuola alla competizione nel mondo del lavoro”mondo del lavoro”

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• Costruire gli Costruire gli itemitem (2)(2)

• Evitare di influenzare i soggettiEvitare di influenzare i soggetti: le domande non devono influenzare i : le domande non devono influenzare i risultati.risultati.

EsempioEsempio: : “pensate sia giusto uccidere i bambini prima della nascita?”“pensate sia giusto uccidere i bambini prima della nascita?”

ee “è giusto che le donne siano forzate a mettere al mondo bambini indesiderati?”“è giusto che le donne siano forzate a mettere al mondo bambini indesiderati?”

Anche se la gente avesse atteggiamenti identici verso l’aborto, i risultati delle due Anche se la gente avesse atteggiamenti identici verso l’aborto, i risultati delle due domande potrebbero essere molto diversi.domande potrebbero essere molto diversi.

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• Costruire gli Costruire gli itemitem (3)(3)

• Rendere chiare le alternativeRendere chiare le alternative:: le domande chiuse devono prevedere le domande chiuse devono prevedere opzioni chiaramente diverse e che coprano tutte le possibilità, cioè devono opzioni chiaramente diverse e che coprano tutte le possibilità, cioè devono escludersi a vicendaescludersi a vicenda ed essere ed essere esaustiveesaustive. .

Le categorie si escludono a vicenda se nessun caso individuale può Le categorie si escludono a vicenda se nessun caso individuale può appartenere a più di una categoria per volta (es. lavoratore-disoccupato).appartenere a più di una categoria per volta (es. lavoratore-disoccupato).

Perché le categorie siano esaustive, tutti i casi devono cadere in una o Perché le categorie siano esaustive, tutti i casi devono cadere in una o nell’altra delle alternative. nell’altra delle alternative.

A causa della difficoltà a pensare a tutte le alternative talvolta si prevede la A causa della difficoltà a pensare a tutte le alternative talvolta si prevede la categoria “altro”.categoria “altro”.Questa categoria va usata con prudenza perché se diventasse frequente Questa categoria va usata con prudenza perché se diventasse frequente creerebbe difficoltà di codifica.creerebbe difficoltà di codifica.

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• Costruire gli Costruire gli itemitem (4)(4)

• Fare attenzione alla Fare attenzione alla desiderabilità socialedesiderabilità sociale: : un effetto di disturbo è un effetto di disturbo è costituito dalla possibilità che chi risponde percepisca un’alternativa più costituito dalla possibilità che chi risponde percepisca un’alternativa più desiderabile socialmente. desiderabile socialmente. Si deve cercare di preparare delle alternative con pari desiderabilità Si deve cercare di preparare delle alternative con pari desiderabilità sociale.sociale.Alcuni test prevedono domande preparate per scoprire se una persona ha Alcuni test prevedono domande preparate per scoprire se una persona ha la tendenza ad essere influenzata eccessivamente dalla desiderabilità la tendenza ad essere influenzata eccessivamente dalla desiderabilità sociale (sociale (chiavi di verificachiavi di verifica).).Per equilibrare la naturale tendenza della gente ad essere Per equilibrare la naturale tendenza della gente ad essere d’accordo d’accordo con con ogni item si includono domande che presentano il problema in maniera ogni item si includono domande che presentano il problema in maniera inversa.inversa.EsempioEsempio: : “le donne dovrebbero poter decidere da sole se continuare o meno una “le donne dovrebbero poter decidere da sole se continuare o meno una

gravidanza”gravidanza”ee “l’aborto dovrebbe essere limitato dalla legge”“l’aborto dovrebbe essere limitato dalla legge”

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• Costruire gli Costruire gli itemitem (5)(5)

• Determinare il formato degli itemDeterminare il formato degli item: gli item possono avere vari formati, a : gli item possono avere vari formati, a seconda del tipo di domanda, come seconda del tipo di domanda, come vero/falsovero/falso, a , a scelta multiplascelta multipla o o a a valutazionevalutazione, , vedivedi la la scala Likertscala Likert, in cui si chiede il grado di , in cui si chiede il grado di accordo/disaccordo con una particolare affermazione (5 o 7 punti). Le accordo/disaccordo con una particolare affermazione (5 o 7 punti). Le scale di questo tipo sono molto usate perché misurano l’intensità di scale di questo tipo sono molto usate perché misurano l’intensità di un’opinione, e non solo la sua direzione. un’opinione, e non solo la sua direzione. I quesiti devono essere posti in maniera chiara perché persone diverse li I quesiti devono essere posti in maniera chiara perché persone diverse li possono interpretare in modo diverso. possono interpretare in modo diverso. (vedi fine-settimana)(vedi fine-settimana)

EsempioEsempio: : “le donne dovrebbero poter decidere da sole se continuare o meno una “le donne dovrebbero poter decidere da sole se continuare o meno una gravidanza”gravidanza”

AccordoAccordo Disaccordo Disaccordo11 22 33 44 55 66 77

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• Costruire gli Costruire gli itemitem (6)(6)

• Sequenza degli itemSequenza degli item: va scelta con cura, in quanto la risposta a certe : va scelta con cura, in quanto la risposta a certe domande potrebbe essere influenzata dal fatto di essere dopo certe altre.domande potrebbe essere influenzata dal fatto di essere dopo certe altre.

Di solito il primo gruppo di domande riguarda i dati anagrafici. Questi Di solito il primo gruppo di domande riguarda i dati anagrafici. Questi servono anche per accertarsi che i soggetti siano quelli che interessa servono anche per accertarsi che i soggetti siano quelli che interessa indagare nella ricerca.indagare nella ricerca.

Poi delle domande per capire se presentano il comportamento o sentono il Poi delle domande per capire se presentano il comportamento o sentono il problema che è oggetto del questionario. Si può iniziare con una domanda problema che è oggetto del questionario. Si può iniziare con una domanda aperta.aperta.

La domanda iniziale, in caso di risposta negativa, può prevedere di saltare La domanda iniziale, in caso di risposta negativa, può prevedere di saltare a un’altra sezione o alla fine del questionario.a un’altra sezione o alla fine del questionario.Infine si fanno le domande più specifiche.Infine si fanno le domande più specifiche.

PreparazionePreparazionePreparazionePreparazione

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• Determinare l’analisi dei datiDeterminare l’analisi dei dati

Il metodo di attribuzione dei punteggi e di analisi statistiche degli stessi va Il metodo di attribuzione dei punteggi e di analisi statistiche degli stessi va progettato prima di raccogliere i dati per qualsiasi progetto di ricerca; se si progettato prima di raccogliere i dati per qualsiasi progetto di ricerca; se si pensa, ad esempio, che certe categorie di soggetti risponderanno in modo pensa, ad esempio, che certe categorie di soggetti risponderanno in modo diverso dalle altre bisogna inserire delle domande che ne permettano la diverso dalle altre bisogna inserire delle domande che ne permettano la classificazione in quelle dimensioni.classificazione in quelle dimensioni.

Bisogna infine decidere quali statistiche si useranno.Bisogna infine decidere quali statistiche si useranno.

PreparazionePreparazionePreparazionePreparazione

VI. La ricerca non sperimentale - L’inchiestaVI. La ricerca non sperimentale - L’inchiesta

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• 1. Faccia a faccia1. Faccia a faccia[+] Si stabilisce un rapporto personale con l’intervistato[+] Si stabilisce un rapporto personale con l’intervistato[+] Si può dirigere l’attenzione del soggetto sul materiale e motivarlo a [+] Si può dirigere l’attenzione del soggetto sul materiale e motivarlo a rispondere accuratamenterispondere accuratamente[+] L’intervistatore si può accorgere quando una domanda viene fraintesa e [+] L’intervistatore si può accorgere quando una domanda viene fraintesa e spiegarla spiegarla [+] L’intervistatore può andare più a fondo per avere risposte complete[+] L’intervistatore può andare più a fondo per avere risposte complete[-] La presenza dell’intervistatore può influenzare la risposta, creando una [-] La presenza dell’intervistatore può influenzare la risposta, creando una situazione sociale (vedi buon soggetto e desiderabilità sociale)situazione sociale (vedi buon soggetto e desiderabilità sociale)[-] È costoso[-] È costoso[-] È difficile supervisionare gli intervistatori[-] È difficile supervisionare gli intervistatori

Ci sono 4 principali modi di somministrazione, ognuno presenta vantaggi e Ci sono 4 principali modi di somministrazione, ognuno presenta vantaggi e svantaggi, e quale usare dipende dalle circostanze.svantaggi, e quale usare dipende dalle circostanze.1.1. Faccia a faccia Faccia a faccia; 2.; 2. Risposte scritte Risposte scritte; 3.; 3. Via computer Via computer; 4.; 4. Via telefono Via telefonoIn generale, è problematico reperire i soggetti e ottenerne la In generale, è problematico reperire i soggetti e ottenerne la collaborazione.collaborazione.

SomministrazioneSomministrazioneSomministrazioneSomministrazione

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• 2. Risposte scritte2. Risposte scritte

[+] Può essere effettuata anche in gruppo, si possono lasciare i questionari [+] Può essere effettuata anche in gruppo, si possono lasciare i questionari in un certo posto o possono essere inviati per postain un certo posto o possono essere inviati per posta[+] Facile da somministrare, permette l’anonimato[+] Facile da somministrare, permette l’anonimato[+] Si risparmia tempo e denaro[+] Si risparmia tempo e denaro[-] Spesso si ottengono basse percentuali di risposta [-] Spesso si ottengono basse percentuali di risposta (NB: può invalidare i (NB: può invalidare i risultati a causa delle differenze tra gli individui che rispondono e quelli risultati a causa delle differenze tra gli individui che rispondono e quelli che non rispondono)che non rispondono)[-] Non c’è la possibilità di chiarire domande fraintese[-] Non c’è la possibilità di chiarire domande fraintese[-] Non si può determinare quanto seriamente è stato risposto al [-] Non si può determinare quanto seriamente è stato risposto al questionarioquestionario

SomministrazioneSomministrazioneSomministrazioneSomministrazione

VI. La ricerca non sperimentale - L’inchiestaVI. La ricerca non sperimentale - L’inchiesta

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• 3. Via computer3. Via computer

[+] Impersonalità, con conseguente riduzione della desiderabilità sociale [+] Impersonalità, con conseguente riduzione della desiderabilità sociale [+] Certezza sull’ordine di presentazione delle domande, sulla sequenza e [+] Certezza sull’ordine di presentazione delle domande, sulla sequenza e le ramificazioni, e sul fatto che nessuna possa sfuggire le ramificazioni, e sul fatto che nessuna possa sfuggire [+] Controllo sulle risposte non valide e possibilità di sollecitare [+] Controllo sulle risposte non valide e possibilità di sollecitare l’intervistatore a ricontrollare le risposte non plausibilil’intervistatore a ricontrollare le risposte non plausibili[-] Non sempre applicabile (sempre più)[-] Non sempre applicabile (sempre più)

SomministrazioneSomministrazioneSomministrazioneSomministrazione

VI. La ricerca non sperimentale - L’inchiestaVI. La ricerca non sperimentale - L’inchiesta

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• 4. Via telefono4. Via telefono

[+] Facilità e rapidità (in genere assistite dal computer + selezione casuale [+] Facilità e rapidità (in genere assistite dal computer + selezione casuale dei numeri da chiamare)dei numeri da chiamare)[+] Basso costo[+] Basso costo[-] Nonostante la selezione dei numeri sia casuale, è meno anonima delle [-] Nonostante la selezione dei numeri sia casuale, è meno anonima delle inchieste per posta inchieste per posta [-] Possibilità di effetti di disturbo dovuti all’influenza dell’intervistatore[-] Possibilità di effetti di disturbo dovuti all’influenza dell’intervistatore[-] Difficoltà a fare domande complicate oppure domande aperte e lunghe[-] Difficoltà a fare domande complicate oppure domande aperte e lunghe[-] Difficoltà a stabilire un un rapporto o a giudicare il grado di serietà con [-] Difficoltà a stabilire un un rapporto o a giudicare il grado di serietà con cui il soggetto prende l’intervistacui il soggetto prende l’intervista

SomministrazioneSomministrazioneSomministrazioneSomministrazione

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Il problema della percentuale di risposteIl problema della percentuale di risposteUna bassa percentuale di risposte riduce la validità della ricerca. Una bassa percentuale di risposte riduce la validità della ricerca. La qualità dei dati è funzione diretta della percentuale di risposta; la La qualità dei dati è funzione diretta della percentuale di risposta; la maggior parte dei ricercatori richiede almeno il 50%.maggior parte dei ricercatori richiede almeno il 50%.La percentuale di risposte varia col metodo di somministrazione, dove La percentuale di risposte varia col metodo di somministrazione, dove la percentuale minore di cadute si ha per le inchieste faccia a faccia, la percentuale minore di cadute si ha per le inchieste faccia a faccia, seguite da quelle telefoniche e poi da quelle per posta. seguite da quelle telefoniche e poi da quelle per posta. Le inchieste delle riviste e della tv sono spesso inaffidabili perché stime Le inchieste delle riviste e della tv sono spesso inaffidabili perché stime fatte sulla base degli interventi del loro pubblico, motivati quindi a fatte sulla base degli interventi del loro pubblico, motivati quindi a rispondere.rispondere.Si dovrebbe annotare il rifiuto a collaborare, l’incapacità a restituire un Si dovrebbe annotare il rifiuto a collaborare, l’incapacità a restituire un questionario o la non reperibilità delle persone, in modo da tenere questionario o la non reperibilità delle persone, in modo da tenere presenti nella valutazione della ricerca i possibili effetti di disturbo così presenti nella valutazione della ricerca i possibili effetti di disturbo così introdotti.introdotti.

SomministrazioneSomministrazioneSomministrazioneSomministrazione

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• Campionamento arbitrario Campionamento arbitrario NON USARENON USARE!!

Metodi arbitrari per reclutare le persone: sono campioni invalidi (vedi Metodi arbitrari per reclutare le persone: sono campioni invalidi (vedi interviste televisive e caso del Literary Digest 1936)interviste televisive e caso del Literary Digest 1936)

• Campionamento finalizzato ad uno scopoCampionamento finalizzato ad uno scopo

Scelta sulla base di qualche particolare definizione. È un campione scelto Scelta sulla base di qualche particolare definizione. È un campione scelto non casualmente ma per motivi particolari.non casualmente ma per motivi particolari.Per certi tipi di ricerche è meglio di un campione casuale, come quando si Per certi tipi di ricerche è meglio di un campione casuale, come quando si vuole studiare una caratteristica di una popolazione particolare. (es. rettori vuole studiare una caratteristica di una popolazione particolare. (es. rettori delle maggiori università)delle maggiori università)Il problema è che spesso errori di giudizio del ricercatore nel selezionare il Il problema è che spesso errori di giudizio del ricercatore nel selezionare il campione influenzano i risultati. (es. quali sono le maggiori università?)campione influenzano i risultati. (es. quali sono le maggiori università?)

Con Con campionamentocampionamento si indica la scelta dei soggetti. si indica la scelta dei soggetti.

Modi validi e non di campionare:Modi validi e non di campionare:

CampionamentoCampionamentoCampionamentoCampionamento

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• Campionamento «di convenienza»Campionamento «di convenienza»

Accettabile e simile al precedente: seleziona un gruppo desiderabile Accettabile e simile al precedente: seleziona un gruppo desiderabile quando non tutta la popolazione è accessibile o almeno non in modo quando non tutta la popolazione è accessibile o almeno non in modo conveniente; si presume che comunque quel campione sia conveniente; si presume che comunque quel campione sia rappresentativo. (es. una scuola vicina a casa piuttosto che una a caso)rappresentativo. (es. una scuola vicina a casa piuttosto che una a caso)Molte ricerche sono svolte usando campioni “di convenienza” (Molte ricerche sono svolte usando campioni “di convenienza” (vedivedi studenti).studenti).

• Campionamento probabilisticoCampionamento probabilistico

Si conoscono le probabilità che ogni individuo ha di comparire nel Si conoscono le probabilità che ogni individuo ha di comparire nel campione. campione. È il metodo che fornisce garanzie migliori e permette la miglior È il metodo che fornisce garanzie migliori e permette la miglior applicazione dei metodi statistici, mentre gli altri 3 permettono solo applicazione dei metodi statistici, mentre gli altri 3 permettono solo valutazioni soggettive della validità dei risultati.valutazioni soggettive della validità dei risultati.

CampionamentoCampionamentoCampionamentoCampionamento

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Il Il campionamento probabilisticocampionamento probabilistico si basa sulla si basa sulla selezione casualeselezione casuale, cioè , cioè controllata solo dal caso.controllata solo dal caso.

REGOLE DELLA SELEZIONE CASUALE: REGOLE DELLA SELEZIONE CASUALE: la selezione è casuale se: la selezione è casuale se: 1. - Uguale probabilità di scelta:1. - Uguale probabilità di scelta: ogni membro della popolazione ha la ogni membro della popolazione ha la stessa probabilità di essere sceltostessa probabilità di essere scelto e e 2. - Indipendenza della selezione: 2. - Indipendenza della selezione: la selezione di ogni individuo è la selezione di ogni individuo è indipendente dalla selezione di ogni altro.indipendente dalla selezione di ogni altro.

Per prendere un campione probabilistico da una popolazione è anche Per prendere un campione probabilistico da una popolazione è anche necessario definire esattamente la necessario definire esattamente la popolazionepopolazione per gli scopi dell’inchiestaper gli scopi dell’inchiesta (NB: può essere diversa dalla popolazione generale)(NB: può essere diversa dalla popolazione generale): la popolazione con : la popolazione con cui si decide di lavorare è chiamata cui si decide di lavorare è chiamata quadro di riferimento del campionequadro di riferimento del campione. . Ogni individuo che cade nel quadro di riferimento del campione è detto un Ogni individuo che cade nel quadro di riferimento del campione è detto un elementoelemento; il ; il campionecampione sarà costituito da un certo numero di elementi del sarà costituito da un certo numero di elementi del quadro di riferimento.quadro di riferimento.

Campionamento probabilisticoCampionamento probabilisticoCampionamento probabilisticoCampionamento probabilistico

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I tipi di campionamento probabilistico sono:I tipi di campionamento probabilistico sono:

• Campionamento sistematicoCampionamento sistematicoFornisce un campione probabilistico ma NON è un campione casuale, Fornisce un campione probabilistico ma NON è un campione casuale, perché vìola le regole della selezione casuale e consiste nell’estrarre da perché vìola le regole della selezione casuale e consiste nell’estrarre da una lista ogni ennesimo individuo (es: secondo un criterio, 1 ogni 4). una lista ogni ennesimo individuo (es: secondo un criterio, 1 ogni 4). In tal modo, certi individui hanno il 100% della probabilità di essere estratti In tal modo, certi individui hanno il 100% della probabilità di essere estratti e altri il 0% (vìola la regola dell’uguale probabilità di scelta). (vedi liste di e altri il 0% (vìola la regola dell’uguale probabilità di scelta). (vedi liste di coppie)coppie)Ha lo stesso valore del campionamento casuale se la lista non ha nessuna Ha lo stesso valore del campionamento casuale se la lista non ha nessuna struttura (i nomi appaiono in un ordine che può considerarsi casuale).struttura (i nomi appaiono in un ordine che può considerarsi casuale). Si usa nelle inchieste.Si usa nelle inchieste.

• Campionamento casuale sempliceCampionamento casuale sempliceScelta casuale, è adatto quando riteniamo che la popolazione sia Scelta casuale, è adatto quando riteniamo che la popolazione sia relativamente omogenea rispetto alla questione che ci interessa.relativamente omogenea rispetto alla questione che ci interessa.Si assegna un numero a tutti i membri della popolazione e con una tabella Si assegna un numero a tutti i membri della popolazione e con una tabella di numeri random si estrae il campione.di numeri random si estrae il campione.

Campionamento probabilisticoCampionamento probabilisticoCampionamento probabilisticoCampionamento probabilistico

VI. La ricerca non sperimentale - L’inchiestaVI. La ricerca non sperimentale - L’inchiesta

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• Campionamento casuale stratificatoCampionamento casuale stratificatoAdatto per popolazioni non omogenee, cioè quando vi sono sottogruppi di Adatto per popolazioni non omogenee, cioè quando vi sono sottogruppi di una popolazione che possono dare risposte considerevolmente diverse.una popolazione che possono dare risposte considerevolmente diverse.Tratta la popolazione come due o più sottopopolazioni separate e crea un Tratta la popolazione come due o più sottopopolazioni separate e crea un campione casuale separato per ciascuna; in pratica, si determina la campione casuale separato per ciascuna; in pratica, si determina la proporzione di elementi delle sottopopolazioni e poi, per ognuna, si estrae proporzione di elementi delle sottopopolazioni e poi, per ognuna, si estrae con campionamento casuale semplice.con campionamento casuale semplice.

• Campionamento a gruppiCampionamento a gruppiAdatto quando la popolazione è molto grande e quindi impraticabile da Adatto quando la popolazione è molto grande e quindi impraticabile da numerare. numerare. Si suddivide la popolazione in un certo numero di sottopopolazioni Si suddivide la popolazione in un certo numero di sottopopolazioni (gruppi), si sceglie poi casualmente un certo numero di gruppi, da cui (gruppi), si sceglie poi casualmente un certo numero di gruppi, da cui infine verrà estratto casualmente il campione.infine verrà estratto casualmente il campione.Anche se il campionamento a gruppi seleziona individui che si Anche se il campionamento a gruppi seleziona individui che si assomigliano di più rispetto a un campione puramente casuale, la facilità assomigliano di più rispetto a un campione puramente casuale, la facilità di ottenerli compensa lo svantaggio. di ottenerli compensa lo svantaggio.

Campionamento probabilisticoCampionamento probabilisticoCampionamento probabilisticoCampionamento probabilistico

VI. La ricerca non sperimentale - L’inchiestaVI. La ricerca non sperimentale - L’inchiesta

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VII. Veri esperimentiVII. Veri esperimenti- disegni a un solo fattore -- disegni a un solo fattore -

• Veri e quasi-esperimentiVeri e quasi-esperimenti• Fattori, livelli, condizioni e trattamentiFattori, livelli, condizioni e trattamenti• Disegni sperimentali da evitareDisegni sperimentali da evitare• Elementi fondamentali di un disegno sperimentale validoElementi fondamentali di un disegno sperimentale valido• Disegni entro i soggettiDisegni entro i soggetti• Disegni tra i soggettiDisegni tra i soggetti

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Veri e quasi-esperimentiVeri e quasi-esperimentiVeri e quasi-esperimentiVeri e quasi-esperimenti

VII. Veri esperimenti VII. Veri esperimenti - disegni a un solo fattore -- disegni a un solo fattore -

Concetto cruciale del disegno sperimentale è quello delConcetto cruciale del disegno sperimentale è quello del CONTROLLOCONTROLLO..

Quando un numero sufficiente di fattori che possono minare la Quando un numero sufficiente di fattori che possono minare la validitàvalidità dell’esperimento è sotto controllo, si può parlare di dell’esperimento è sotto controllo, si può parlare di vero esperimentovero esperimento: lo : lo sperimentatore può controllare sperimentatore può controllare siasia l’assegnazione dei soggetti alle l’assegnazione dei soggetti alle condizioni condizioni siasia la presentazione delle condizioni ai soggetti. la presentazione delle condizioni ai soggetti.

Quando non sono soddisfatti i requisiti che definiscono il vero Quando non sono soddisfatti i requisiti che definiscono il vero esperimento, si parla di esperimento, si parla di quasi-esperimentoquasi-esperimento..

Un quasi-esperimento somiglia a un esperimento ma manca almeno una Un quasi-esperimento somiglia a un esperimento ma manca almeno una delle caratteristiche che definiscono questo ultimo.delle caratteristiche che definiscono questo ultimo.

A parità di altri fattori, un A parità di altri fattori, un vero esperimentovero esperimento è preferibile a un è preferibile a un quasi-quasi-esperimentoesperimento e un e un quasi-esperimentoquasi-esperimento è preferibile a un è preferibile a un metodo non metodo non sperimentalesperimentale..

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Le principali differenze sono:Le principali differenze sono:Veri esperimenti:Veri esperimenti:

--Controllo completo su: Controllo completo su: chichi,, cosacosa,, quando quando,, dove dove ee comecome -Assegnazione [-Assegnazione [preferibilmentepreferibilmente casualecasuale, , affinché altre variabili affinché altre variabili possano confondersi con la VI possano confondersi con la VI solo per casosolo per caso]] dei soggetti alle dei soggetti alle condizioni sperimentali (condizioni sperimentali (CHICHI)) -Il controllo sul -Il controllo sul COSACOSA, , QUANDOQUANDO, , DOVEDOVE e e COMECOME comporta che sia comporta che sia padroneggiato totalmente il modo padroneggiato totalmente il modo in cui viene eseguito l’esperimento in cui viene eseguito l’esperimento (presentazione delle condizioni ai (presentazione delle condizioni ai soggetti, manipolazione delle soggetti, manipolazione delle variabili)variabili)

Quasi-esperimenti:Quasi-esperimenti:

--Manca controlloManca controllo

-Manca l’assegnazione -Manca l’assegnazione (selezione dei soggetti per le (selezione dei soggetti per le condizioni in gruppi già esistenti [es: condizioni in gruppi già esistenti [es: per sesso] - per sesso] - “ex post facto”“ex post facto”))

-Osservazione di categorie di soggetti -Osservazione di categorie di soggetti in base a una differenza che riteniamo in base a una differenza che riteniamo importanteimportante

Veri e quasi-esperimentiVeri e quasi-esperimentiVeri e quasi-esperimentiVeri e quasi-esperimenti

VII. Veri esperimenti VII. Veri esperimenti - disegni a un solo fattore -- disegni a un solo fattore -

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Termini riguardanti la variabile indipendente:Termini riguardanti la variabile indipendente:• FattoriFattoriSinonimo per definire le variabili indipendenti. Sinonimo per definire le variabili indipendenti. Ogni esperimento ha Ogni esperimento ha almeno 1 fattorealmeno 1 fattore altrimenti non sarebbe un esperimento! altrimenti non sarebbe un esperimento!• LivelliLivelliParticolare valore di una variabile indipendente. Particolare valore di una variabile indipendente. Una variabile indipendente ha sempre Una variabile indipendente ha sempre almeno 2 livellialmeno 2 livelli, altrimenti non sarebbe una , altrimenti non sarebbe una variabile!variabile!• CondizioniCondizioniParticolare modo in cui sono trattati i soggetti. Particolare modo in cui sono trattati i soggetti. È il termine più ampio usato per È il termine più ampio usato per parlare di VI.parlare di VI.Ci sono tante condizioni quanti sono i modi in cui i soggetti sono trattati. Ci sono tante condizioni quanti sono i modi in cui i soggetti sono trattati. In un esperimento TRA i soggetti, le condizioni coincidono con i gruppi. In un esperimento TRA i soggetti, le condizioni coincidono con i gruppi. In un esperimento ENTRO i soggetti, lo stesso gruppo viene sottoposto a tutte le In un esperimento ENTRO i soggetti, lo stesso gruppo viene sottoposto a tutte le diverse condizioni (quindi non si parla di gruppi). diverse condizioni (quindi non si parla di gruppi). • TrattamentiTrattamentiSinonimo di condizione.Sinonimo di condizione. In statistica, indica un test statistico sull’effetto delle varie In statistica, indica un test statistico sull’effetto delle varie condizioni dell’esperimento.condizioni dell’esperimento.

Fattori, livelli, condizioni e trattamentiFattori, livelli, condizioni e trattamentiFattori, livelli, condizioni e trattamentiFattori, livelli, condizioni e trattamenti

VII. Veri esperimenti VII. Veri esperimenti - disegni a un solo fattore -- disegni a un solo fattore -

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Esistono diverse tipologie di disegni sperimentali.Esistono diverse tipologie di disegni sperimentali.

2 elementi fondamentali permettono di controllare tanti fattori che 2 elementi fondamentali permettono di controllare tanti fattori che minacciano la validità di un disegno sperimentale:minacciano la validità di un disegno sperimentale:• 1. Esistenza di un 1. Esistenza di un gruppogruppo o di una o di una condizionecondizione di di controllocontrollo

• 2. Assegnazione 2. Assegnazione casualecasuale dei soggetti alle condizioni dei soggetti alle condizioni

Se l’esperimento è ENTRO i soggetti, ogni soggetto è sottoposto a tutte le Se l’esperimento è ENTRO i soggetti, ogni soggetto è sottoposto a tutte le condizioni, quindi non si può applicare la distribuzione casuale dei condizioni, quindi non si può applicare la distribuzione casuale dei soggetti entro le condizioni, ma essi vanno sottoposti alle condizioni in soggetti entro le condizioni, ma essi vanno sottoposti alle condizioni in ordineordine casuale o controbilanciato. casuale o controbilanciato.

Negli esperimenti TRA i soggetti, questi debbono venire assegnati a casoNegli esperimenti TRA i soggetti, questi debbono venire assegnati a caso alle condizioni, il che assicura che i gruppi siano uguali da tutti i punti di alle condizioni, il che assicura che i gruppi siano uguali da tutti i punti di vista, escluse le differenze dovute appunto al caso.vista, escluse le differenze dovute appunto al caso.

Elementi fondamentaliElementi fondamentaliElementi fondamentaliElementi fondamentali

VII. Veri esperimenti VII. Veri esperimenti - disegni a un solo fattore -- disegni a un solo fattore -

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VIII. Esperimenti su singoli VIII. Esperimenti su singoli soggettisoggetti

• Vantaggi e svantaggiVantaggi e svantaggi• StrategieStrategie

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IX. Quasi-esperimentiIX. Quasi-esperimenti

• IntroduzioneIntroduzione• Tipi di disegniTipi di disegni• Disegno nel cambio dello sviluppoDisegno nel cambio dello sviluppo

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Nei quasi-esperimenti lo sperimentatore non controlla tutte le variabili (il CHI e, in qualche caso, anche il CHE, il QUANDO, il DOVE e il COME)

In particolare, non controlla l’assegnazione dei soggetti alle condizioniCosì è quando una variabile, della quale si studia l’effetto, è associata al soggetto precedentemente alla scelta del campione, ad es., il sesso.

Nei disegni fattoriali, alcuni fattori possono essere controllati e alcuni non controllati

Si sviluppano disegni specifici per il controllo: Disegni con gruppi di controllo non equivalentiDisegni con regressione discontinuaDisegni senza gruppi di controlloDisegni per verificare cambi nello sviluppo

IX. Quasi-esperimentiIX. Quasi-esperimenti

IntroduzioneIntroduzioneIntroduzioneIntroduzione

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Con gruppi di controllo non equivalentiQuando esistono gruppo sperimentale e di controllo ma i soggetti non vengono assegnati a caso. È il più tipico dei quasi esperimenti. Siccome i soggetti non vengono assegnati a caso, non abbiamo buone ragioni per ritenere che i due gruppi fossero equivalenti prima del trattamento. L’interpretabilità dei quasi-esperimenti con gruppi di controllo non equivalenti e due accertamenti prima e dopo il trattamento è variabile. I risultati pre-trattamento devono essere simili nei due gruppi.

IX. Quasi-esperimentiIX. Quasi-esperimenti

Tipi di disegniTipi di disegniTipi di disegniTipi di disegni

1

8

pre-trattamento post-trattamento

risp

osta

gruppo sperimentale

gruppo di controllo

0

3

In questo caso la prestazione dei due gruppi era uguale al momento dell'accertamento prima del trattamento. La prestazione del gruppo sperimentale era migliorata all'accertamento dopo il trattamento, mentre quella del gruppo di controllo non si modificava. Siccome il comportamento iniziale dei due gruppi non equivalenti era uguale le prestazioni e i risultati possono essere confrontati.

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Con gruppi di controllo non equivalentiQuando esistono gruppo sperimentale e di controllo ma i soggetti non vengono assegnati a caso. È il più tipico dei quasi esperimenti. Siccome i soggetti non vengono assegnati a caso, non abbiamo buone ragioni per ritenere che i due gruppi fossero equivalenti prima del trattamento. L’interpretabilità dei quasi-esperimenti con gruppi di controllo non equivalenti e due accertamenti prima e dopo il trattamento è variabile. I risultati pre-trattamento devono essere simili nei due gruppi.

IX. Quasi-esperimentiIX. Quasi-esperimenti

Tipi di disegniTipi di disegniTipi di disegniTipi di disegni

1

8

0

3

In questo esempio al primo accertamento il GS aveva una prestazione migliore di quella del GC. Entrambi i gruppi mostravano un miglioramento al secondo accertamento, ma il miglioramento del GS era doppio rispetto a quello del GC. Non si può attribuire il miglioramento al trattamento sperimentale perché il miglioramento proporzionale era uguale per entrambi i gruppi.

gruppo di controllo

gruppo sperimentale

pre-trattamento post-trattamento

risp

osta

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Con gruppi di controllo non equivalentiQuando esistono gruppo sperimentale e di controllo ma i soggetti non vengono assegnati a caso. È il più tipico dei quasi esperimenti. Siccome i soggetti non vengono assegnati a caso, non abbiamo buone ragioni per ritenere che i due gruppi fossero equivalenti prima del trattamento. L’interpretabilità dei quasi-esperimenti con gruppi di controllo non equivalenti e due accertamenti prima e dopo il trattamento è variabile. I risultati pre-trattamento devono essere simili nei due gruppi.

IX. Quasi-esperimentiIX. Quasi-esperimenti

Tipi di disegniTipi di disegniTipi di disegniTipi di disegni

1

8

0

3

La prestazione del gruppo sperimentale era inferiore a quella del gruppo di controllo al primo accertamento ma migliore al secondo accertamento. Da un quadro di risultati come questo si può dedurre che il trattamento sperimentale è stato efficace.

gruppo sperimentale

gruppo di controllo

pre-trattamento post-trattamento

risp

osta

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I disegni per verificare il cambio nello sviluppo richiedono una particolare attenzione, quando esistono tendenze

storiche•Due variabili indipendenti: età e anno della prova.Queste sono collegate con l’anno di nascita; gli effetti possono confondersi quando ci sono delle tendenze storiche (es: mutamenti nella condizione economica, nella tecnologia) ® effetto di coorte

•Metodi di indagine e di analisi:Ricerca trasversaleTutti i gruppi di età analizzati nello stesso periodoRicerca longitudinaleTutti i soggetti hanno la stessa data di nascita, misure a distanza di tempoRicerca trasversale-sequenzialeSi separano età e tempo come fattori indipendenti. Qui è possibile trasformare poi i dati: età e anno della prova, età e anno di nascita, anno di nascita e data della prova.

IX. Quasi-esperimentiIX. Quasi-esperimenti

Disegni nel cambio dello sviluppoDisegni nel cambio dello sviluppoDisegni nel cambio dello sviluppoDisegni nel cambio dello sviluppo