Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile … · 2018. 3. 12. ·...

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Facoltà di Ingegneria Corso di Studi in Ingegneria Informatica tesi di laurea specialistica Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo Enterprise Anno Accademico 2012/2013 Relatore Ch.mo prof. Marcello Cinque correlatore Ch.mo ing. Dennis Alessio Guidotti candidato Francesco Godino matr. 885/000481

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  • Facoltà di Ingegneria Corso di Studi in Ingegneria Informatica tesi di laurea specialistica

    Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo Enterprise Anno Accademico 2012/2013 Relatore Ch.mo prof. Marcello Cinque correlatore Ch.mo ing. Dennis Alessio Guidotti candidato Francesco Godino matr. 885/000481

  • [Dedica]

  • III

    Indice Introduzione 6 Capitolo 1. titolo capitolo 1 12 1.1 titolo paragrafo 15 1.2 titolo paragrafo 23 1.2.1 titolo paragrafo 25 1.2.2 titolo paragrafo 32 1.2.3 titolo paragrafo 35 1.3 titolo paragrafo 36 1.3.1 titolo paragrafo 38 Capitolo 2. titolo capitolo 2 42 2.1 titolo paragrafo 42 2.1.1 titolo paragrafo 44 2.2 titolo paragrafo 46 2.2.1 titolo paragrafo 49 2.2.2 titolo paragrafo 53 2.2.3 titolo paragrafo 62 2.3 titolo paragrafo 70 2.3.1 titolo paragrafo 72 Conclusioni 196 Sviluppi futuri 198 Bibliografia 199

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    Introduzione

    La continua evoluzione ed innovazione delle tecnologie connesse al web sta trasformando

    profondamente il modo con cui gli utenti condividono le informazioni. I dati che vengono

    scambiati vengono acceduti in misura sempre maggiore in mobilità indipendentemente dal

    tempo e dal luogo; la mole di dati che viene prodotta e che viaggia nel web sta

    aumentando, sia a livello di quantità che di complessità. Nuove tecnologie innovative

    vengono lanciate sul mercato con cadenza sempre maggiore, andando ad ampliare i modi

    con cui le informazioni vengono scambiate. Il volano delle recenti e delle future

    innovazioni legate al web è rappresentato dal mobile computing, attraverso l'utilizzo in

    costante aumento di smarphone e tablet. Queste 2 tipologie di dispositivi hanno creato, o

    in alcuni contesti ampliato, servizi e tecniche a supporto degli utenti per la condivisione di

    informazioni su scala globale. Grazie all'utilizzo di sensori sempre più complessi ma di

    facile utilizzo e attraverso il paradigma orientato alle applicazioni, gli utenti riescono a

    comunicare informazioni in tempo reale di diverso tipo. Ad esempio, utilizzando

    un'applicazione di messaggistica istantanea, un utente può condividere su un social

    network la sua posizione attraverso il sensore gps, collegandola a dati strutturati aggiuntivi

    prodotti dall'applicazione, aumentando la semantica dell’informazione prodotta. L'insieme

    di queste innovazioni che permettono un ruolo sempre più attivo degli utenti all'interno del

    web sta portando al passaggio dal web 2.0 al 3.0. Il primo è un termine utilizzato per

    indicare uno stato dell' evoluzione del World Wide Web, rispetto alla condizione

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    precedente in cui le pagine web erano statiche, cioè senza possibilità di interagire con esse

    in maniera interattiva. Si indica come Web 2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online

    che permettono uno elevato livello di interazione tra il sito web e l'utente come i blog, i

    forum, le chat, i wiki, le piattaforme di condivisione di media come Flickr, Youtube,

    Vimeo, i social network come Facebook, Myspace, Twitter, Google+, Linkedin,

    Foursquare, ecc. (Wikipedia). Questo livello di interazione tra utente e pagine web è

    ottenuto attraverso l’utilizzo di tecnologie come AJAX, il cui acronimo è asynchronous

    JAVASCRIPT and XML, HTML, CSS, e plugin creati ad hoc per aumentare il livello di

    user experience delle applicazioni web, ad esempio JavaFX, Microsoft Silverlight o Adobe

    Flex. Il Web 3.0 non ha una definizione univoca, perché con questo termine si tende ad

    inglobare una serie di tecnologie, linguaggi, strumenti volti ad estendere il modo di

    accedere e di ricercare informazioni e risorse del web. Principalmente la visione di questo

    tipo di web è incentrata sulla strutturazione e semantica delle informazioni accessibili, sia

    dagli utenti che dalle macchine. Attraverso una serie di linguaggi e tecnologie, come

    XML, RDF, OWL, SPARQL si consente di utilizzare il web come archivio di dati

    strutturati ai quali poter accedere da remoto. Avviene il passaggio da pagina web a risorsa

    del web, con cui si intende qualsiasi dato strutturato accessibile, sia da utente che da

    macchina. Il maggiore impatto di questa evoluzione consiste nell’ottenere un nuovo livello

    di integrazione e di interoperabilità delle applicazioni, rendendo i dati disponibili

    attraverso “link”, o attraverso API ( Application programming interface ) standardizzate;

    inoltre attraverso questa ristrutturazione dell’accesso al web è possibile interrogare ed

    accedere alle informazioni attraverso applicativi gestiti da intelligenza artificiale, al fine di

    poter ottenere informazioni nascoste dalla elaborazione dei dati, attraverso algoritmi di

    data mining. Queste trasformazioni del web e delle tecnologie ad esso connesse, è stato in

    parte assimilato dalle realtà enterprise, ma può essere ampliato il loro utilizzo per favorire

    la crescita di valore dell'azienda o aumentare l'efficienza dei processi interni. Il web e le

    sue innovazioni può essere utilizzato in tutti i settori aziendali, principalmente per

    relazionarsi a clienti, partner e propri dipendenti. Le tecnologie che sono in relazione

    diretta con l’evoluzione del web che consentono grandi benefici se introdotte nelle attività

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    aziendali sono diverse; questa tesi è focalizzata sulle tecnologie mobile e lo sviluppo di

    applicativi con un approccio multipiattaforma e multidevice. Le aziende che stanno

    introducendo il mobile nel business aziendale devono relazionarsi con un contesto in

    continua evoluzione, sia come tipologie di device, sia come sistemi operativi. Questa

    condizione comporta un aumento dei costi di sviluppo e di manutenzione se si intendono

    sviluppare applicazioni che devono essere eseguite su diversi sistemi operativi.

    Nel capitolo 1 vengono presentate le tecnologie che possono apportare grossi benefici

    qualora introdotte in azienda, soffermando l’attenzione sul contesto e le tecnologie mobile.

    All’interno dell’insieme dei dispositivi mobile viene condotta un’analisi di mercato

    incentrata sul tablet, il quale secondo le previsioni diverrà il punto di riferimento del

    mercato mobile del futuro, sia in ottica consumer che business.

    Nel capitolo 2 vengono analizzati i sistemi operativi mobile IOS, Android e Windows 8

    (Windows RT), i 3 sistemi operativi che secondo le previsioni si divideranno il mercato

    mobile in futuro.

    Nel capitolo 3 vengono analizzati i diversi approcci e tecnologie per perseguire uno

    sviluppo multipiattaforma e multidevice. Al fine di individuare la tecnologia da utilizzare

    in base ad un contesto di utilizzo di riferimento, viene utilizzata una metodologia di scelta

    multicriterio a supporto della decisione denominata Analytic Hierarchy Process.

    Nel capitolo 4 viene mostrato il processo di sviluppo di un’applicazione commissionata da

    Poste Italiane realizzata con la tecnologia di sviluppo ibrida. Vengono trattare le fasi di

    analisi dei requisiti e di progettazione.

    Nel capitolo 5 è trattata la fase di sviluppo del codice dell’applicativo per la piattaforma

    Windows 8, scelta da Poste Italiane come piattaforma di riferimento da cui partire per lo

    sviluppo. Al termine della realizzazione dell’applicazione viene analizzato

    quantitativamente il beneficio apportato dalla tecnologia ibrida per un successivo porting

    su piattaforma Android.

    Infine vengono presentate le conclusioni del lavoro svolto e gli sviluppi futuri, riguardanti

    lo sviluppo multipiattaforma di applicazioni mobile di tipo Enterprise.

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    Capitolo 1 Web,mobile e lʼutilizzo in azienda

    In questo capitolo verranno presentate le principali tecnologie connesse al web che

    potenzialmente possono portare maggiori benefici se utilizzate in azienda, sia quelle già

    introdotte sul mercato sia quelle che verranno lanciate a breve. Verrà focalizzata

    l'attenzione sui device mobili, in particolare il tablet. Attraverso un'analisi del mercato

    attuale e delle previsioni future di questo tipo di dispositivo verrà mostrato che il tablet

    diventerà il dispositivo principale nel contesto del mobile computing, sia a livello

    customer che business.

    1.1. Le tecnologie del web: opportunità per le aziende

    Il web è diventato uno dei mezzi di comunicazione preferito dalle aziende, inoltre

    costituisce la prima scelta per clienti, business partners, investitori, e altri parti interessate.

    Esso è diventato pervasivo nelle vite di tutte le persone, sia a livello professionale che

    personale. Vengono proposte alcune interessanti caratteristiche del web odierno:

    • L’accesso ai contenuti da parte degli utenti viene realizzato in maniera contestuale,

    utilizzando regole e meccanismi per ottenere informazioni sul comportamento e gusti,

    selezionando dinamicamente quali dati presentare e come presentarli; esempi d’uso di

    questa caratteristica sono portali come Youtube o Amazon, che in base all’interazione nel

    tempo del singolo utente con il sistema riescono a fornire delle proposte che rispecchiano i

    suoi gusti

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    • Utilizzo crescente delle tecnologie mobile per accesso al web, attraverso l’utilizzo di

    smartphone e tablet e delle relative applicazioni, le quali sono sviluppate con diversi

    approcci. Alle tecnologie native si stanno affiancando HTML5 e ibride( html incapsulato

    in un involucro nativo )

    • Esperienza utente avanzata offerta dalle applicazioni web, attraverso l’utilizzo di

    HTML5, Cascading Style Sheets 3 (CSS3). L’evoluzione di questi standard permette di

    non dover ricorrere a plug-in creati ad hoc per i web browser , come Flash o JavaFx, per

    ottenere un’esperienza utente ricca, cioè con elementi grafici complessi ed avanzati e

    l’interazione vicina a quella offerta dagli applicativi desktop

    • Sviluppo di un’ottica Cloud-centric per la fornitura di diversi tipi di servizi ICT, in

    cui attraverso il web viene realizzato l’interfacciamento tra utenti e servizi, sia per la

    fruizione che per la gestione

    • Sviluppo del social computing, cioè l’interazione tra utenti e condivisione di

    informazioni avviene attraverso piattaforme social, creando la possibilità di generare

    comunità su diversi tipi di tematiche

    • Introduzione di nuove features in tutti i web browser, che sta generando una

    frammentazione del mercato, fin’ora dominato da Internet Explorer.(Dati 2012

    frammentazione browser)

    • Aumento degli investimenti nel web delle aziende in termini di digital marketing

    • In molte regioni del mondo il web sta creando forti cambiamenti a governi,

    economie e norme sociali; alcuni esempi sono la diffusione delle informazioni attraverso i

    social network nelle guerre civili dei paesi arabi e l’utilizzo del web come uno dei

    principali canali per la propaganda politica nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti

    d’America

    L’espansione e le continue innovazioni delle tecnologie connesse al web offrono alle

    aziende nuove opportunità per introdurlo nelle attività connesse a tutti i livelli della

    piramide di Antony (http://it.wikipedia.org/wiki/Piramide_di_Anthony). L’utilizzo del

    web è inoltre orizzontale rispetto alle diverse categorie dei processi di business delle

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    aziende; può essere introdotto all’interno di processi legati al Custom Relationship

    Management ( CRM ), ai processi produttivi e ai processi manageriali. Il web risulta già

    essere perno delle strategie di molte aziende nei rapporti con i clienti. Le caratteristiche di

    ubiquità e di incremento delle possibilità offerte grazie alle tecnologie innovative,

    accrescono l’utilità del web e lo rendono lo strumento più appropriato per l’interazione

    dell’azienda con i clienti, partners e dipendenti. Nonostante il web sia stato introdotto da

    tempo nelle aziende per adempiere a specifici scopi, ad esempio il marketing, ci sono

    diverse opportunità di utilizzo delle diverse tecnologie connesse ad esso; il loro utilizzo

    può apportare un impatto considerevole in termini di miglioramento dei Key performance

    indicator (KPI) di molti processi aziendali, fino a essere un attore importante nel

    cambiamento strutturale dell’azienda, ad esempio attraverso l’estrazione e l’analisi dei

    dati provenienti dal web un’azienda può decidere di modificare il proprio business o di

    espanderlo verso nuovi mercati e nuovi prodotti. Particolarmente efficace può essere

    l’utilizzo del web attraverso i dispositivi mobili, come smartphone e tablet, grazie alle

    innovazioni apportate in termini di user experience e features fornite. Questi tipi di

    dispositivi offrono l’accesso a una serie di servizi innovativi peculiari dei diversi sistemi

    operativi mobile attraverso un’interazione con l’utente intuitiva; l’uso del paradigma

    orientato alle applicazioni mobile, che consiste di avere a disposizione una serie di

    applicazioni che forniscono pochi servizi verticali per rispondere a specifici requisiti,

    connesso all’interazione con molti sensori specifici dei dispositivi mobili( GPS, compasso,

    camera, accelerometro, altimetro), incrementa la loro importanza e utilità all’interno delle

    attività aziendali. L’incremento nell’uso del paradigma orientato alle applicazioni mobile

    deve portare le aziende a prendere in considerazione nelle proprie strategie di sviluppare

    applicazioni da distribuire attraverso i market ufficiali delle diverse piattaforme e

    attraverso altri meccanismi. L’insieme delle tecnologie connesse al web è ampio ed

    eterogeneo, e grazie agli sforzi degli organismi che si occupano di standardizzarne l’uso e

    l’accesso alla rete globale,( esempio W3C, world wide web consortium ), è possibile

    costruire sistemi distribuiti complessi che riescono ad interoperare ed essere integrati.

    Grazie alla standardizzazione e alla crescita costante dell’interesse da parte di utenti ed

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    aziende, sul mercato vengono proposte tecnologie innovative ogni giorno. Vengono

    descritte alcune delle tecnologie connesse al web che possono offrire importanti benefici

    se introdotte nelle aziende. Tra quelle proposte sono presenti alcune emergenti, altre

    mature e altre che verranno lanciate sul mercato in futuro:

    • Social analitics: Con questo termine vengono individuate un insieme di applicazioni

    che hanno lo scopo di misurare, analizzare e interpretare i dati provenienti

    dall’acquisizione di informazioni relative alle interazioni delle persone con i social

    networks, esempio Facebook e Google+. Queste attività si sono sviluppate come

    specializzazione delle applicazioni relative al web analitics. Quest’ultimo consiste

    nell’analisi dei dati che vengono trasmessi attraverso il web finalizzata a ottenere

    informazioni per migliorare l’esperienza utente dei canali online delle aziende e

    ottimizzare gli investimenti in digital marketing. Le applicazioni di social analitics sono

    meno mature di quelle del web analitics. I vendors di queste tecnologie forniscono la

    possiblità alle aziende di analizzare e carpire il significato nascosto connesso ai dati che

    transitano sui social networks. Dati di interesse possono essere informazioni personali

    delle persone, gusti e comportamenti inerenti ai prodotti e al brand interessato. Il loro

    volume e l’eterogeneità dei tipi di dati prodotti attraverso diversi meccanismi, ad esempio

    cliccando su un “mi piace” o su un “+1”, unità alla rapida evoluzione di queste

    piattaforme, rendono le analisi complesse da realizzare. Le opportunità per le aziende

    nell’utilizzo di queste tecnologie consistono nella capacità di monitorare, scovare e

    predire. Attraverso il monitoraggio dei dati che transitano sui social networks è possibile

    ad esempio riuscire a capire la reputazione di un’azienda e dei suoi prodotti, oppure capire

    le necessità delle persone per anticipare il mercato lanciando nuovi prodotti. Queste

    applicazioni possono essere integrate con applicazioni di Business Intelligence o di

    Marketing Automation.

    • Web Real-time Communications: questa tecnologia, il cui acronimo è WebRTC,

    è in stato di draft nel processo di standardizzazione delle tecnologie web connesse ad

    HTML5 realizzato dal W3C. Essa è un framework open-source che permetterà di

    effettuare comunicazioni real-time attraverso i web browser. Questa tecnologia è stata

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    rilasciata nel Giugno 2011 dall’Ericsson Labs, ed è supportata da Google, Mozilla,

    Firefox, Opera e Microsoft. Il gruppo di lavoro che sta continuando lo sviluppo di questa

    tecnologia vuole definire un set di protocolli per facilitare le comunicazioni attraverso i

    web browser. Le aziende possono utilizzare questa tecnologia, una volta matura, per

    realizzare applicazioni web real-time scalabili e con poca latenza. Attraverso questa

    tecnologia possono essere realizzate pagine web che vengono utilizzate come oggetti di

    comunicazioni all’interno di processi di workflow, e-commerce e altri processi aziendali.

    Altro utilizzo utile all’interno delle aziende legato al contesto delle videoconferenze è la

    possibilità di creare nel browser una connessione video real-time con un altro device che

    supporta WebRTC o un server WebRTC attraverso il procotollo RTP(acronimo e piccola

    definizione ).

    • Public Web Apis: attraverso l’uso di queste semplici interfacce software si possono

    esporre dati, interi processi di business e funzionalità applicative, basandosi sui principi

    dell’architettura Web-oriented( WOA ). Le aziende fornendo queste Api possono

    espandere la loro offerta di servizi attraverso siti web di terze parti o applicazioni mobile,

    e ottenere una connessione B2B facilitata, migliorando l’integrazione con i propri partners.

    È possibile raggiungere un elevato numero di clienti grazie alla diffusione delle Api

    attraverso il web, il mobile e le piattaforme social. I benefici per le aziende nell’ esporre

    servizi attraverso queste interfacce sono la possibilità di aumentare l’interoperabilità e

    l’integrazione dei processi e i servizi esposti con partner B2B attraverso il web.

    • Big data: I big data sono un insieme di dati di grandi dimensioni, che vengono

    creati con frequenza elevata e sono eterogenei. Essi necessitano di essere gestiti in modo

    efficiente, e attraverso forme innovative di elaborazione sfruttarne le informazioni che

    sono contenute il cui accesso deve essere quanto più possibile disponibile in breve tempo.

    La necessità di gestire grossi volumi di dati eterogenei ha fatto emergere un insieme di

    soluzioni hardware e software innovative per l’accesso,la lettura, la presentazione e

    l’analisi. Esempi di sorgenti di big data sono le tecnologie utilizzate dalle aziende a livello

    operativo, il logging in internet, social media e sorgenti streaming. In termini di volume

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    invece, la crescita delle tecnologie mobile sta generando l’incremento della mole dei dati,

    dovuta al fatto che l’accesso alla rete è consentito sempre più in mobilità, rispetto al

    recente passato basato sull’accesso tramite desktop e laptop. L’approccio innovativo che si

    sta cercando di perseguire è la gestione integrata di tutte le tipologie di dati, a differenza

    della visione odierna che prevede l’integrazione solo di alcuni tipi di dati,a causa delle

    limitazioni tecnologiche. Le tipologie dei dati da dover integrare ed analizzare vanno da

    dati completamente destrutturati fino a documenti interamente strutturati. Si intende

    sviluppare tecniche innovative che effettuino l’elaborazione dei big data in stream e non

    solo attraverso processi batch, e che permettano di accedere ai dati in diverse maniere, ed

    esempio non solo in modo tabulare o testuale. Le aziende che producono grossi volumi di

    dati nei loro processi di business e hanno difficoltà nel gestire la memorizzazione e

    l’accesso alle informazioni contenute, possono sfruttare le soluzioni proposte dai vendors

    al fine di migliorare la qualità delle analisi di tutti i dati prodotti sia azienda che attraverso

    il web, come ad esempio i dati provenienti dai social media e portali commerciali.

    • Mobile web application: Questo tipo di applicazioni client server possono essere

    accedute da qualsiasi dispositivo mobile con un web browser. Attraverso l’uso di HTML e

    AJAX ( Asinchrous javascript and xml ) , e sfruttando le features introdotte nel processo

    di standardizzazione di HTML5, offrono un’usabilità ed una user experience molto vicine

    a quelle ottenute attraverso l’uso di plug-in ad hoc creati per le RIA (rich internet

    application), come Flex, Silverlight e JavaFx. Le aziende possono offrirle in parallelo o in

    maniera esclusiva alle applicazioni mobile native, per essere accessibili da tutti i

    dispositivi mobile. La necessità delle aziende di utilizzare le applicazioni web mobile è il

    voler raggiungere il maggior numero possibile di clienti, indipendentemente dal sistema

    mobile che essi adottano. L’uso delle mobile web application permette di gestire la

    frammentazione del mercato mobile, composto da diversi sistemi operativi, che è in

    continua evoluzione. L’unica problematica da gestire nello sviluppo di questo tipo di

    applicazioni consiste nel diverso supporto fornito alle features di HTML5 da parte dei

    browser. La diffusione del rendering engine web kit nei browser mobile permetterà di

    minimizzare questa criticità nella portabilità completa delle mobile web application.

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    • HTML5: è la nuova versione dello standard HTML in corso di standardizzazione da

    parte del consorzio W3C. Attraverso questa nuova versione, insieme a javascript e CSS3,

    si vuole fornire un insieme di caratteristiche innovative ai siti web. In questo modo si

    possono ottenere usabilità e user experience avanzate senza dover ricorrere a software di

    terze parti da installare nel browser, come nel caso delle RIA (Rich Internet Application).

    HTML5 è un insieme di features, ognuna delle quali può essere utilizzata isolata o

    connessa ad altre per ottenere dei benefici specifici nelle applicazioni web. Esempi di

    utilizzo sono inserimento di audio e video tramite tag, uso di web sockets, web workers,

    ecc… Essendo il processo di standardizzazione ancora in corso, le specifiche definite

    possono subire cambiamenti, ma aspettare la maturazione completa dello standard

    potrebbe essere un errore per le aziende che vogliono utilizzare HTML5 nelle proprie web

    application. I browser stanno fornendo un supporto crescente allo standard, guidato dai

    dispositivi mobile e a seguire le piattaforme desktop. I benefici dell’uso di HTML5 da

    parte delle aziende consistono nel fornire applicazioni web, sia mobile che desktop, per

    clienti partners o dipendenti che possono valersi delle nuove specifiche per incrementare

    le caratteristiche da fornire, in termini di usabilità e user experience.

    • Semantic web: Il web semantico è una definizione creata per indicare l’accesso alle

    risorse del web in maniera leggibile dalle macchine. Attraverso l’uso di diverse tecnologie

    a supporto si vuole passare ad un web basato su documenti a un web basato su dati, che

    possono essere ricercati ed acceduti tramite l’aggiunta di metadati che ne descrivono la

    struttura e il contenuto. Le tecnologie utilizzate per aggiungere informazioni semantiche ai

    dati del web permettono di definire proprietà e relazioni tra le informazioni prodotte.

    Anche se standardizzare il processo e le tecnologie per creare il web semantico non è

    facile, la diffusione dei social networks e dei social tagging utilizzati in face book,

    Youtube, Twitter, e altri può portare ad una facilitazione e una velocizzazione della

    creazione di questa nuova visione del web. Gli utenti del web aggiungono tags semantici

    sia in maniera diretta che indiretta, aggiungendo links ad altre risorse e siti per qualsiasi

    cosa vogliono comunicare, o aggiungendo commenti a topics o discussioni sui social

    networks . I benefici per le aziende che il web semantico può portare sono diverse. Poter

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    condividere informazioni attraverso il web in maniera leggibile ed interpretabile dalle

    macchine permette di aumentare l’interoperabilità della applicazioni e dei siti web,

    potenziare la ricerca automatizzata di informazioni nella rete globale, effettuare ricerche

    efficaci basate su contenuto. Attraverso l’uso del tagging dei dati basato su vocabolari, le

    ontologie del web semantico permettono di creare concetti sofisticati, creare relazioni tra

    sistemi sulla base di insiemi di dati che non sono esplicitamente definiti, migliorando la

    qualità della gestione dei contenuti, l’accesso alle informazioni, l’interoperabilità tra i

    sistemi e l’integrazione dei database.

    • Cloud computing: Esso consiste nel fornire come servizio l’accesso e l’utilizzo di

    risorse IT scalabili e configurabili, che vengono distribuite attraverso tecnologie web. Le

    aziende attraverso il modello di servizio del cloud possono aumentare “on the fly” capacità

    e possibilità di utilizzo delle risorse IT, sia software che hardware in base al servizio

    acquistato. Esistono diverse configurazioni di servizi basati sul cloud a cui le aziende

    possono accedere in base alle esigenze del proprio business: software as a service,

    infrastracture as a service e platform as a service.

    • Software as a service: con questo termine di indica un modello di distribuzione di

    software applicativo basato sul cloud il cui vendor permette l’accesso tramite il web a un

    numero elevato di clienti attraverso infrastrutture e tecnologie di back-end multiutente e

    scalabili. Questo approccio permette ai clienti, che possono essere sia clienti customer che

    aziende esterne, di poter usufruire dell’applicazione senza costi iniziali di acquisto di

    hardware e licenze software; per i Vendor delle applicazioni gestite in cloud questa

    struttura permette una gestione centralizzata dell’applicazione, diminuendo i costi di

    manutenzione e supporto ai clienti.

    • Infrastructure as a service: con questo termine si indica l’accesso on-demand a

    capacità di calcolo offerte come servizio da un service provider. Può essere utilizzato dalle

    aziende per sostituire l’acquisto di server e data center propri con l’accesso in remoto

    attraverso le tecnologie web o reti private alle risorse richieste. Le risorse risiedono in

    remoto e sono accedute in maniera configurabile e condivisa. Alcuni scenari d’uso di

    questo tipo di servizio sono: Web hosting, utilizzo di grosse risorse di calcolo necessari in

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    determinati software, utilizzo dell’infrastruttura per sviluppo e test. Gli scenari più maturi

    in cui viene utilizzato questo tipo di servizio sono l’hosting di siti web o di applicazioni

    web-based, e l’utilizzo dell’infrastruttura come back-end di applicazioni mobile. I

    maggiori benefici nell’adozione di questo tipo di servizio sono la riduzione dei costi

    nell’accesso a risorse IT, soprattutto per le piccole e medie aziende, sia per l’acquisto che

    viene gestito in dipendenza con le proprie esigenze che per la manutenzione dei sistemi

    che viene gestita dal service provider.

    • Platform as a service: Con questa definizione di servizio si intende l’offerta alle

    aziende di capacità di calcolo e di un ampio range di applicazioni che forniscono alle

    aziende servizi di infrastruttura per sviluppare, testare, implementare e gestire le

    applicazioni aziendali senza i costi e la complessità associati all'acquisto, la

    configurazione, l'ottimizzazione e la gestione dell'hardware e del software di base. La

    piattaforma viene distribuita tramite un approccio cloud-centric. I benefici per le aziende

    nell’uso di questo servizio sono una maggiore interoperabilità e integrazione dei processi e

    dei dati all’interno dell’azienda che vengono gestiti da applicazioni sviluppate sulla

    piattaforma con l’ausilio di meccanismi di interazione e cooperazione; inoltre vengono

    diminuiti i costi di manutenzione e gestione di hardware e software.

    • WOA: L’architettura orientata al web è un sottotipo dell’architettura orientata ai

    servizi (SOA) che sfrutta ampiamente le tecnologie web. Essa enfatizza il concetto della

    generalità delle interfacce attraverso l’uso di cinque costrutti: l’identificazione delle

    risorse (ad esempio utilizzando uniform resource identifier [URI]), manipolazione delle

    risorse attraverso una loro rappresentazione (esempio utilizzando metodi HTTP), uso di

    messaggi auto-descrittivi (esempio uso dei tipi Multipurpose Internet Messaging

    Extensions [MIME] ), hypermedia come motore per gestire lo stato delle applicazioni

    (esempio links) e la neutralità dell’applicazione. Questo tipo di architettura viene spesso

    riferita come rapresentational state transfer (REST). L’architettura WOA ha dominato le

    implementazioni user-to-application (U2A) per anni. Essa è usata di frequente per

    comunicazioni internet di tipo B2B, ed è stata utilizzata con successo in alcuni casi per

    comunicazioni intraenterprise application-to-application (A2A). Alcune aziende hanno

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    scelto questo tipo di architettura in aggiunta o in sostituzione dei Web Services. I maggiori

    benefici che le aziende possono ottenere dall’utilizzo di questo tipo di architettura sono un

    significativo incremento della condivisione ed estendibilità dei servizi offerti dalle aziende

    attraverso il web enfatizzando la neutralità rispetto alle applicazioni delle interfacce e

    l’accesso orientato agli hypermedia; inoltre questo approccio permette di velocizzare

    maggiormente l’integrazione tra le applicazioni, diminuire i costi e sforzi nelle modifiche

    di applicazioni e sistemi ed aumenta la riusabilità dei servizi.

    • MADP: Mobile application development platforms sono delle piattaforme che

    forniscono una serie di servizi integrati per gli sviluppatori di applicazioni mobile. Esse

    forniscono servizi per progettazione, codifica, integrazione, testing, pubblicazione, e la

    gestione delle applicazioni mobile di tipo business-to-consumer ( B2C ), business-to-

    business ( B2B ) e business-to-employee ( B2E ). I vendors di queste piattaforme

    rilasciano di solito toolkit nativi, web e cross-platform. Questo tipo di piattaforme

    rappresentano l’evoluzione e la convergenza di mobile consumer application platforms (

    MCAP ) e mobile enterprise application platforms ( MEAP ). I benefici per le aziende

    nello sviluppo di applicazioni con queste piattaforme sono la possibilità di incrementare la

    produttività in caso di applicazioni per i dipendenti aziendali, o aprire l’azienda a nuove

    opportunità di business sul canale mobile, sia in via di applicazioni web che applicazioni

    native o ibride. In entrambi i casi il fattore determinante nella convenienza di utilizzare

    queste piattaforme è legato alla rapida diffusione di smatphone e tablet nei prossimi anni.

    All’interno di questo insieme di tecnologie che le aziende possono acquisire e inserire

    nelle proprie attività e infrastrutture, si nota che molte di queste tecnologie sono

    strettamente connesse al contesto mobile. Il suo sviluppo, in termini di dispositivi

    acquistati e di innovazioni che vengono introdotte con elevata frequenza, lo rende uno tra i

    maggiori settori su cui le aziende possono investire al fine di incrementare guadagni,

    aumentare l’efficienza dei processi e far evolvere e sviluppare l’insieme di attività che

    possono migliorare con l’approccio mobile. Il mobile odierno è incentrato sul paradigma

    app-oriented, ossia sullo sviluppo di applicativi mobile per poter fornire servizi e

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    17

    funzionalità in qualsiasi settore aziendale e in tutti i tipi di interazioni: B2B, B2C e B2E.

    Un’azienda che vuole in questo momento investire nel mobile e nello sviluppo di

    applicativi a supporto delle proprie attività , deve gestire la frammentazione del mercato

    sia dei dispositivi che dei sistemi operativi. Questa duplice frammentazione comporta un

    aumento dei costi di sviluppo e di manutenzione nel tempo delle applicazioni mobile

    multipiattaforma, cioè se l’azienda vuole fornire applicativi che siano eseguibili su un

    vasto numero di piattaforme, sia hardware che software. Un’azienda che intende realizzare

    applicativi multipiattaforma deve quindi identificare i dispositivi hardware da utilizzare

    come punto di riferimento nello sviluppo delle applicazioni , e identificare i sistemi

    operativi che intende supportare. Di seguito viene proposta un’analisi di mercato

    incentrata sul tablet, che secondo stime di settore diventerà in futuro il dispositivo più

    utilizzato in ambito mobile, e un’analisi delle caratteristiche dei sistemi operativi mobile

    IOS e ANDROID che attualmente detengono le fette più grandi del mercato dei sistemi

    operativi mobile; in questa analisi viene descritto anche Windows 8, sistema operativo

    della Microsoft che con un approccio innovativo cerca di integrare il contesto mobile e

    quello desktop, fattore importante che permette un’integrazione del lavoro in mobilità e da

    ufficio.

    1.2. Il tablet

    Il tablet è, in ordine cronologico, l’ultimo tipo di device introdotto nel mercato mobile

    dopo il laptop, il netbook e lo smartphone. Esso è stato prodotto inizialmente dalla Apple

    con sistema operativo IOS, ma in poco tempo questo dispositivo è stato proposto da

    diversi vendors su diversi sistemi operativi. Le sue caratteristiche peculiari sono uno

    schermo che varia tra i 7 e i 10 pollici di tipo touchscreen, attualmente quasi sempre

    capacitivo, e una potenza di calcolo mediamente superiore a quella degli smartphone (ad

    eccezione di smartphone di ultima generazione di fascia alta del mercato ); ulteriori

    caratteristiche hardware che vengono aggiunte, come il gps o la fotocamera, variano in

    base al modello e alla fascia di mercato. Secondo Gartner lo schermo di un tablet, per

    essere definito tale,deve essere di almeno 7 pollici. Rispetto ai PC portatili i tablet

    presentano migliori caratteristiche di portabilità anche grazie ad una maggiore durata della

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    18

    batteria, d’altro canto,però, possono risultarne meno performanti in alcune specifiche

    attività e mancare di qualche caratteristica. Per quanto riguarda la connettività si trovano

    in commercio tablet dotati di sola connessione WiFi ed altri dotati di sim telefonica, che

    ne consente la connessione 3G e, in taluni casi, anche la possibilità di effettuare/ricevere

    telefonate ed SMS. La caratteristica principale del tablet è abbinare quindi una elevata

    mobilità l’utilizzo del display e della esperienza touch nelle applicazioni, che usufruendo

    delle dimensioni dello schermo sufficientemente grandi e dei sensori, permettono di

    ottenere scenari di utilizzo innovativi. Il tablet quindi può essere utilizzato sia come

    dispositivo multimediale e di consumo, sia come strumento di lavoro. In quest’ultimo

    contesto si stanno introducendo delle features aggiuntive, come la docking station, che

    permettono una migliore adattabilità del tablet in ambito lavorativo.

    1.2.1. Storia

    Nonostante il tablet sia stato lanciato sul mercato con risultati vincenti nel 2010, la sua

    concezione risale alla fine degli anni ottanta, quando la penna e lo schermo tattile, già

    presenti nei calcolatori e pc fissi, riescono ad essere inseriti in dispositivi portatili grazie

    all’evoluzione dei microprocessori e soprattutto delle batterie. Nel 1968, il ricercatore

    Alan Kay dal centro Xerox PARC stava lavorando su un progetto che assomigliava molto

    al tablet odierno: il Dynabook. Inizialmente questo era pensato come dispositivo per

    bambini, ma non riuscì a conquistare il mercato. Nel 1994, 30 anni dopo il Dynabook, la

    Fujitsu lancia il tablet Stylistic, il primo ad offrire Windows 95 come sistema operativo.

    Verrà utilizzato dai presidenti del G7 all’incontro di

    Halifax nel 1995.Negli stessi anni l’azienda DEC creò il

    tablet Lectrice, dedicato a leggere i file di testo. Nel 2000

    viene presentato il tablet dell’azienda 3Com con il

    nome di Audrey (Figura 1). Questo dispositivo era

    pensato per la navigazione su internet con antenna e

    Figura 1: iPad

    Figura 2: Tablet Audrey

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    19

    tastiera wireless. Il 7 novembre 2002 la Microsoft presenta ufficialmente i tablet pc e il

    nuovo sistema operativo Windows XP Tablet Pc Edition, versione potenziata di Windows

    XP Professional, che consente l’inserimento dei dati non solo da manoscritto ma anche

    tramite voce. Nel 2003 Arrivano i tablet Intel Centrino; tutti i principali produttori di pc

    hanno almeno un tablet a listino, mancano solo Dell e Sony; il prezzo medio è superiore ai

    2000 euro, non sono esposti o in vendita in nessun negozio fisico, è quasi impossibile

    vederli e testarli prima dell’acquisto. Il destino dei tablet è destinato a cambiare quando

    nel 2010 Apple lancia l’iPad, il primo tablet ad aver ricevuto un successo incredibile,

    superando tutte le previsioni, vendendo decine di milioni di pezzi (Figura 2). Il device di

    Apple ha dato l’avvio alla moderna scalata al successo mondiale dei tablet.

    1.3. Analisi di mercato

    Il quadro generale del mercato , sia dektop che mobile, dal 2007 (data di produzione

    dell’IPhone) ad oggi si è evoluto in maniera radicale. Nel periodo in cui venivano prodotti

    i primi tipi di smartphone i Pc avevano la posizione di leader come device

    nell’information tecnology, con Microsoft quasi monopolista nei sistemi operativi, Intel

    leader nel mercato dei microprocessori e HP aveva acquisito da poco il ruolo di leader

    nella vendita dei Pc sostituendo la Dell, venendo insidiato solo dai vendors asiatici nella

    fascia bassa di mercato. L’apparizione dei primi tablet non aveva destato alcun interesse.

    Apple, dopo il rischio di fallimento negli anni 90, stava crescendo, praticamente senza

    concorrenti, con l’iPod e con il sistema software e commerciale iTunes costruito attorno

    ad esso; stava inoltre recuperando terreno con il Mac nella fascia alta dei PC. Nokia

    regnava incontrastata (con circa il 40% su scala mondiale) nel mercato dei cellulari e in

    quello in fase di sviluppo degli Smartphone, ove RIM, con il suo Blackberry, si era

    ritagliata una nicchia nel settore business. I social network erano apparsi da qualche anno

    all’orizzonte, ma la loro popolarità non era ancora esplosa. Il cloud computing esisteva

    ma, tranne poche eccezioni, si era ancora a livello di progetti di ricerca (ICT4Executive).

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    20

    1.3.1. Analisi device mobili

    Smartphone e tablet sono i protagonisti dell’attuale successo del mercato mobile: secondo

    i dati forniti da Gartner, società multinazionale leader mondiale nella ricerca e analisi nel

    campo dell’information tecnology, nel secondo trimestre del 2012 sono stati 153.9 milioni

    gli smartphone venduti, in crescita del 42.1% rispetto ai 108.3 milioni di unità dello scorso

    anno; per quanto riguarda i tablet, invece, sono state 388.950 le unità vendute, in crescita

    del 90.5% rispetto alle 204.150 unità nello stesso trimestre dello scorso anno. Questi

    ultimi dati sono stati resi noti da SIRMI, società di Consulenza, Ricerche e Analisi di

    Mercato, specializzata nel settore della digital technology, che ha da poco pubblicato i

    risultati sul monitoraggio dei dati relativi all’andamento del secondo trimestre del 2012:

    come rappresentato nella Tabella 2, il mercato dei Client evidenzia, rispetto al

    corrispondente trimestre del 2011, un incremento complessivo del 4% circa

    (corrispondenti a circa 1.485.000 unità vendute) nonostante quasi tutte le tipologie di

    prodotto registrino un trend negativo, con la peggiore performance a carico dei Netbook (-

    68,3%). Registrano un incremento solo le vendite di tablet (+90%) e NoteBook

    professionali (+6%)

    Unità consegnate

    Unità consegnate

    Variazione % Quote % Quote % Q2.11 Q2.12 Q2.11 Q2.12 DT Consumer 109.000 92.550 -15,10% 7,60% 6,20% DT professional 255.900 242.810 -5,10% 17,90% 16,30% NB consumer 392.200 390.250 -0,50% 27,50% 26,30% NB professional 287.000 304.100 6,00% 20,10% 20,50% Netbook 164.300 52.100 -68,30% 11,50% 3,50% Tablet 204.150 388.950 90,50% 14,30% 26,20% Thin client 5.400 5.290 -2,00% 0,40% 0,40% Totale PC Client 1.427.350 1.485.120 4,00% 100,00% 100,00%

    Tabella 1: Analisi di mercato PC Client Q2.12 (SIRMI)

    Stando alle previsioni Gartner (Figura 4), i tablet continueranno ad avere un ruolo

    dominante, in termini di unità vendute e tassi di crescita, nel mercato client anche nel

    futuro. Si stima infatti che nel 2016 questi device raggiungeranno a livello mondiale oltre

    le 300 milioni di unità vendute, di poco inferiore a quelle dei mobile pc (327 milioni).

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    21

    12%

    24%

    14%

    50%

    Mercato  client  2016  (W.E.)

    Desk-‐based  PC

    Mobile  PC

    Ultramobile  Notebook

    Tablet

    Figura 4: Gartner. Previsioni mercato client europeo

    Figura 5: Gartner. Quote di mercato dei dispositivi nel mercato europeo 2016

    Lo sviluppo del mercato mobile, con la diffusione di smartphone e tablet, congiuntamente

    allo sviluppo della banda larga e del wifi, contribuiranno alla crescita del traffico internet

    mobile, che, stando alle previsione fornite da Cisco, crescerà entro il 2016 di ben 18 volte,

    raggiungendo un volume dati annuale di 130 exabyte (1018 byte). Nel 2011, il 22% del

    traffico IP è stato originato da dispositivi diversi da pc, ma entro il 2016 tale quota

    crescerà fino al 31%. Nel 2011 solo il 6% del traffico internet consumer è stato originato

    da dispositivi diversi da pc, ma entro il 2016 tale quota crescerà al 19% (con un CAGR del

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    22

    2011 2016  MBs  per  month MBs  per  month

    4,3 108

    71 266

    150 2576

    750 2880

    517 4223

    2131 6942

    Non  SmartphoneM2M

    SmartphoneE-‐Book  Reader

    TabletLaptop

    0,61,3

    2,4

    4,2

    6,9

    10,8

    0

    2

    4

    6

    8

    10

    12

    2011 2012 2013 2014 2015 2016

    Exabytes  per  month

    Exabytes  per  month

    26%). Il traffico proveniente da dispositivi wireless supererà il traffico proveniente da

    dispositivi cablati entro il 2016, raggiungendo il 61% del traffico IP, in aumento rispetto al

    45% del 2011.

    Figura 6: Global mobile data traffic (CISCO)

    Figura 7: Previsioni traffico IP 2016 (CISCO)

    1.3.2. Sistemi operativi mobile

    Stando ai dati pubblicati da IDC, Tabella 3, sul monitoraggio del mercato Mobile1,,

    Android e iOS dominano il mercato dei sistemi operativi mobile, detenendo

    congiuntamente oltre l’80% del mercato. Leader di mercato è Android che detiene il 59%

    del mercato con un venduto complessivo di 89.9 milioni di device, registrando una crescita

    del 145% rispetto al primo trimestre di un anno fa. Segue iOS, con 35.1 milioni di unità 1  Worldwide  Quarterly  Mobile  Phone  Tracker  di  IDC  

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    23

    vendute, e in termini di share il sistema operativo di Apple cresce da 18.3% al 23%.

    Symbian è il sistema operativo che ha marcato il declino più forte nell’ultimo anno

    (risultato generato soprattutto dalla decisione di Nokia di passare da Symbian a Windows

    phone); in calo anche la domanda dei dispositivi Blackberry. Linux continua a mantenere

    in modo stabile la sua presenza limitata sul mercato, grazie soprattutto al supporto di

    Samsung per Bada. Windows phone/Windows mobile non ha ancora trovato la sua strada

    per emergere, ma il 2012 potrebbe essere l’anno della svolta, soprattutto grazie alla

    collaborazione Nokia-Windows e al lancio di Windows 8.

    Sistema Operativo Unità consegnate Unità consegnate

    Variazione % Quote % Quote %

    Q1.11 Q1.12 Q1.11 Q1.12 Android 36,70 89,9 145,0% 36,1% 59,0% iOS 18,60 35,1 88,7% 18,3% 23,0% Symbian 26,40 10,4 -60,6% 26,0% 6,8% BlackBerry OS 13,80 9,7 -29,7% 13,6% 6,4% Linux 3,20 3,5 9,4% 3,1% 2,3% Windowd phone7/ windows mobile 2,60 3,3 26,9% 2,6% 2,2% Other 0,30 0,4 33,3% 0,3% 0,3% TOTAL 101,6 152,3 49,9% 100,0% 100,0%

    Tabella 2: IDC.Analisi di mercato sistemi operativi mobile 2012

    1.3.3. Mercato tablet

    Il mercato dei tablet è caratterizzato da un tasso di crescita della domanda molto elevato, e

    da una cadenza in termini di innovazione, modelli e specifiche hardware che vengono

    prodotti altrettanto elevata. Dall’ultimo rapporto fornito dalla Gartner, emergono dati

    interessanti sul mercato dei tablet e sulle prospettive di vendita negli anni a venire. Dal

    grafico sottostante (Figura 8) si può notare come nel corso del 2011 il mercato abbia

    subito un incremento del 341% rispetto all’anno precedente raggiungendo le 59.870 unità

    vendute, dato quest’ultimo destinato quasi a raddoppiarsi nel 2012, stando alle previsioni,

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    24

    41%

    53%

    4% 2% 0%

    Android

    iOS

    Windows

    QNX

    other

    2012

    con un’ulteriore incremento del 233%. Un mercato in continua espansione, con elevati

    tassi di crescita, che si stima raggiunga le 306.584 unità di device venduti nel 2016.

    Figura 8: Gartner. Previsioni di vendita dei tablet

    Figura9: Gartner. Quote di mercato sistemi operativi mobili 2012

    Stando alle previsioni di Gartner il mercato è destinato a cambiare nel prossimo futuro:

    com’è graficamente rappresentato in Figura 10, si stima che nel 2016 iOS sia destinato a

    perdere la sua posizione dominante, leader di mercato diverrà Android, con il 51% dei

    dispositivi venduti, in crescita le quote del sistema operativo Windows.

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    25

    Figura 10: Gartner. previsioni quote di mercato sistemi operativi mobili 2016

    Figura 3: Confronto quote di mercato sistemi operativi mobile 2012/2016

    1.4. I tablet in azienda

    In Italia cresce sempre di più il numero dei lavoratori che, esercitando la loro attività lavorativa in mobilità,

    necessità di accedere/produrre informazioni aggiornate attraverso l’utilizzo di dispositivi

    mobili; le diverse categorie possono essere supportate da soluzioni specifiche di mobile

    business. Le soluzioni mobile hanno un impatto pervasivo su tutta la catena del valore di

    un’impresa, potenzialmente molte sono le attività migliorabili attraverso l’utilizzo di una

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    26

    soluzione mobile. I benefici che queste soluzioni possono portare sono spesso

    incredibilmente rilevanti; ne sono una significativa dimostrazione i valori degli indicatori

    di redditività di questi investimenti: i tempi di ritorno molto brevi (spesso inferiori

    all’anno) e indicatori di profittabilità molto alti. Tra i motivi per cui le aziende stanno

    transitando verso il mobile ci sono la possibilità di ridurre i costi, il maggior controllo del

    business, la riduzione dell’uso della documentazione cartacea nelle attività aziendali e un

    aumento dell’efficacia e dell’efficienza delle forze lavoro sul campo. Cresce sempre più il

    numero delle aziende che decide di introdurre dispositivi tablet all’interno

    dell’organizzazione. A confronto con i “tradizionali” device mobili (Notebook, Netbook,

    e Smartphone) i tablet coniugano diverse caratteristiche fondamentali della mobility

    applicata al business: elevata portabilità, buona capacità di visualizzazione e potenza di

    calcolo. I tablet, inoltre, si differenziano dagli altri device mobili anche per alcune

    peculiarità innovative in grado di influenzare la user experience: introducono una modalità

    di fruizione radicalmente diversa, abilitata all’utilizzo di schermi moultitouch, che

    stravolge le tradizionali interfacce uomo-macchina (basate su tastiere e mouse); sono

    “always on”, sempre disponibili e con tempi di accensione pressoché istantanei. Anche in

    Italia, come testimoniato dal più recente studio della School of Management del

    Politecnico di Milano sul tema della mobility, i professionisti dell’Information Technology

    sembrano apprezzare queste caratteristiche del tablet, scommettendo sempre di più sul loro

    futuro in azienda. Questi i risultati dello studio condotto su 230 CIO delle principali

    aziende italiane: come rappresentato dal grafico in Figura , ad oggi oltre la metà dei CIO

    italiani ha già introdotto in azienda dispositivi tablet (56%) e se ne ritiene soddisfatto,

    mentre tra i CIO che ancora non li hanno adottati la maggioranza si dimostra intenzionata

    a farlo; tra le motivazioni che hanno portato i pochi CIO (7%) ad essere reticenti

    all’introduzione dei dispositivi vi sono l’assenza di personale in mobilità da supportare o

    la mancata necessità nel proprio business, o la recente conclusione di progetti che

    prevedano l’introduzione di altri device.

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    27

    7%

    25%

    12%56%

    I  dispositivi  tablet  sono  già  stati  introdotti  nella  sua  azienda?

    No,  nessuna  intenzione  per  ora

    Verranno  adottati  nel  medio  lungo/periodo  

    Verranno  adottati  nel  breve  periodo  

    Già  introdotto

    Figura 12: Tablet in azienda (School of Management del Politecnico di Milano)

    Confrontando i risultati con quelli ottenuti dall’edizione 2011della ricerca (Figura 13) si

    rileva che il numero dei CIO che ha introdotto in azienda un dispositivo tablet è cresciuto

    dal 47% al 56%, e soprattutto che la dimensione di chi non ha intensione di adottarne si è

    ridotta drasticamente. Se nel 2011 un CIO su quattro si era dichiarato “disinteressato

    all’adozione”, a poco più di 6 mesi di distanza i disinteressati sono scesi a meno di 1 su

    10. Tra coloro che lo scorso anno si dicevano intenzionati a introdurre “a breve” o “nel

    medio periodo” un tablet in azienda, oltre la metà è già passata dalle parole ai fatti dotando

    il personale aziendale di tali dispositivi.

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    28

    28%7%

    15%

    25%

    10%12%

    47% 56%

    2011 2012No,  nessuna  intenzione  per  ora Verranno  adottati  nel  medio/lungo  periodoVerranno  adottati  nel  breve  periodo Già  introdotto

    Figura 13: Confronto risultati indagine 2011/2012 (School of Management del Politecnico di Milano)

    E’ interessante notare, al fine di sottolineare la rapidità evolutiva di tale mercato, come le

    esigenze, le opinioni, le scelte siano notevolmente cambiate: infatti, analizzando le nuove

    risposte delle aziende che solo un anno fa si dichiaravano disinteressate all’acquisto dei

    tablet, il 23% ha dichiarato di aver cambiato idea e di aver già adottato un dispositivo

    tablet, il 45% ha rivisto le proprie scelte e si dichiara intenzionato all’acquisto , solo il

    32% resta sulla sua posizione di scarsa utilità di tali dispositivi nella propria azienda (

    Figura 14).

    Figura 14: Risposte 2012 dei CIO che nel 2011 si erano mostrati disinteressati all'adozione di tablet in azienda

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    29

    Il settore enterprise sta affrontando la transizione verso il mobile business in un intervallo

    di tempo inferiore a qualsiasi altra recente tecnologia comparsa sul mercato. Questa rapida

    transizione comporta rischi dovuti all’acquisizione di tecnologia che può non essere

    matura rispetto a problematiche come gestione tempi e costi di sviluppo, formazione del

    personale IT, esigenze e caratteristiche dei dipendenti, regole per la gestione della privacy,

    rischi sulla sicurezza dei dati aziendali. Nonostante queste incertezze gli investimenti fatti

    dalle aziende nelle tecnologie mobile sono cresciuti e continueranno a crescere nei

    prossimi anni. Come emerso nel report del 2011 dell’Osservatorio del Politecnico di

    Milano le figure professionali in azienda maggiormente coinvolte in questo cambiamento

    si confermano gli executive e i C-level, dal momento che il 65% già utilizza questi

    dispositivi, mentre il 33% li utilizzerà in futuro. Percentuali più basse interessano le altre

    tipologie professionali: il personale di vendita è in parte già equipaggiato (29% dei casi),

    ma soprattutto è destinato a ricevere un pc/tablet in futuro (65%); ancora più basse le

    percentuali dei manutentori, infatti un 13% è già fornito e un 40% in attesa di diventarlo

    nel breve-medio periodo. Lo stesso studio ha cercato di rilevare eventuali fenomeni in atto

    di sostituzione/cannibalizzazione tra i dispositivi mobili utilizzati in azienda. Quasi 9 CIO

    su 10 (88%) ritengono che i tablet andranno ad affiancarsi a gli Smartphone, riducendo il

    ruolo di questi ultimi a specifiche applicazioni mobili (2 CIO su 10 ritengono addirittura

    che per l’accesso a queste specifiche applicazioni mobili i tablet ridurranno in modo

    significativo il ruolo degli Smartphone).

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    30

    Figura 15: Tablet vs Smartphone (School of Management del Politecnico di Milano)

    Se nel caso degli Smartphone i CIO si aspettano un affiancamento con i tablet, nel caso di

    Notebook emerge la previsione di un’effetto sostituzione; quasi il 90% dei CIO intervistati

    ritiene che i tablet, con riferimento ad alcune tipologie di dipendenti, prenderanno il posto

    dei pc portatili.

    Figura 14: Tablet vs pc portatili (School of Management del Politecnico di Milano)

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    31

    1.5. Bring your own device

    La crescita del mercato mobile e la diffusione dei dispositivi mobile nel settore enterprise,

    sta portando negli ultimi anni a device mobili dalla doppia veste: personali da una parte e

    professionali dall’altra; un unico dispositivo, di proprietà del personale aziendale o

    concesso loro in dotazione dalle aziende stesse, utilizzato sia per attività lavorative sia per

    esigenze personali. Tale fenomeno, noto come BYOD (acronimo di Bring Your Own

    Device) ha una notevole incidenza sulla sicurezza dei servizi informatici aziendali con il

    rischio di mettere a repentaglio informazioni riservate. Il BYOD cambierà lo scenario

    dell'enterprise mobility e i CIO sono chiamati a strutturare strategicamente le policy di

    gestione di questi dispositivi per minimizzare i rischi legati ai problemi di sicurezza

    derivanti dall'uso improprio degli stessi sulle reti e all'interno dei sistemi aziendali. Il

    BYOD spinge quindi i responsabili IT a ricercare una possibilità di equilibro tra

    abilitazione e flessibilità da un lato e necessità di controllo e sicurezza dall'altro. La

    Symantec, azienda californiana nota per la produzione di software destinati alla protezione

    dei pc da attacchi informatici, ha commissionato uno studio ad Astraricerche per cercare di

    capire abitudini e intenzioni di oltre mille dipendenti e collaboratori di aziende italiane di

    medie e grandi dimensioni (da 100 ad oltre 2500 addetti). E’ emerso come molte delle

    aziende in esame non abbiano stilato delle policy per regolare l’utilizzo dei dispositivi

    mobili da parte dei dipendenti; in alcuni casi, inoltre, si tenta di estendere le regole relative

    ai dispositivi desktop anche a quelli mobili, senza tener conto delle necessità specifiche di

    questo secondo ambito.

    Questi i punti più significativi della ricerca(Figura 19):

    • Tra i 1.062 intervistati poco più della metà, il 54,2% ha ricevuto richiesta di

    installare un software antivirus sul proprio dispositivo personale o su quello concesso in

    dotazione, e solo nel 37,1% dei casi con l’obbligo di tenerlo aggiornato. Una parte di

    coloro che sono lasciati liberi di decidere, sceglie di sua iniziativa di affidarsi ad un

    antivirus, ma il 28,1% evita di scaricarlo o, se lo fa, dimentica di eseguire gli

    aggiornamenti.

    • A poco più di un quarto dei lavoratori (25,9%) viene richiesta l’impostazione di una

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    32

    password a salvaguardia dei dati in caso di furto o smarrimento, e il 15,2% del campione è

    stato invitato a non consentire l’uso dei dispositivi ad altre persone

    • Nel 56,7% dei casi l’istallazione di app mobili è consentita senza alcun limite; solo

    il 18.1% delle aziende vieta l’aggiunta di applicazioni al sistema rispetto a quelle

    eventualmente preinstallate, mentre il 15% dei dispositivi viene configurato in modo da

    impedirlo (Figura 21).

    • Per quanto riguarda l’istallazione di app circa un terzo degli intervistati (38% in

    relazione a device di proprietà e 30,9% per quelli concessi in utilizzo dall’azienda) è solito

    scaricare applicazioni anche dagli store non ufficiali e, rispettivamente nel 9% e 16% dei

    casi, è disposto ad eseguire il jailbreak per rimuovere eventuali limitazioni del sistema e

    installare l’elemento desiderato.

    Figura 19: Regole e sistemi di protezione imposti dall'azienda nell'uso di dispositivi personali e aziendali

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    33

    Figura 5: Le applicazioni sui dispositive personali e aziendali utilizzati per accedere al sistema informative aziendale

    Symantec sottolinea come app store non ufficiali e il jailbreak sono tra le principali cause

    di minacce e malware sui dispositivi mobili. Dalla stessa analisi emergono anche dati

    relativi ai comportamenti del personale aziendale al manifestarsi di un guasto, di una

    violazione, di furto o smarrimento del dispositivo (Figura 21); anche in questo caso le

    reazioni dei singoli risentono dell’insufficienza di indicazioni precise da parte delle

    aziende.

    Figura 21: I comportamenti in caso di gravi rischi per la sicurezza dei dispositivi personali e aziendali utilizzati per accedere al sistema informativo aziendale

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    34

    Al manifestarsi di un problema che metta a rischio la sicurezza dei dati aziendali il 38.6%

    degli intervistati cercherebbe supporto rivolgendosi al responsabile IT della propria

    azienda. Dietro la tendenza a non chiedere aiuto al personale specializzato aziendale si

    celano diversi motivi: il 32,7% dei lavoratori dichiara di non volersi sentire in difetto, il

    20% pensa invece che al manifestarsi del danno potrebbe esser troppo tardi per poter

    riparare; il 19,4% ammette di temere sanzioni disciplinari; seguono il 13,3% di coloro che

    temono sanzioni economiche e la stessa percentuale di chi ritiene che la propria azienda

    non abbia le competenze per risolvere il problema, infine si registra un 11,2% che si

    dichiara preoccupato di un’invasione della privacy. Le aziende che praticano BYOD

    devono disporre di policy per la sicurezza dinamiche e flessibili. Le policy per il mobile

    devono essere costantemente aggiornate, in modo da poter affrontare e gestire nuove

    problematiche emergenti e nuovi trend dovuti alla costante innovazione. Riportando

    quanto dichiarato da Symantec, elemento fondamentale nell’elaborazione di policy

    aziendali è la comunicazione ai dipendenti con aggiornamenti continui.

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    35

    Capitolo 2 Analisi sistemi operativi mobile

    Il mercato offre attualmente diverse alternative per quanto riguarda i sistemi operativi,

    dall’analisi condotta su 162 CIO italiani risulta che meno di un CIO su 4 dichiara di aver

    identificato un unico sistema operativo di riferimento per il futuro (Figura ) lasciando

    quindi la porta aperta anche ad altri sistemi (e relativi dispositivi). Il 70% dei CIO afferma

    di aver già identificato due (29%) o più (41%) sistemi operativi di riferimento, mentre solo

    il 7% di non aver ancora scelto.

    Figura 17: La scelta dei sistemi operativi mobile nel settore enterprise

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    36

    Figura 6: I sistemi operativi mobile nel settore mobile

    Anche nel mercato enterprise dei sistemi operativi mobili Apple iOS rappresenta, ad oggi,

    la scelta decisamente più diffusa; tuttavia nel prossimo futuro questa situazione sembra

    destinata a modificarsi. La natura evolutiva del mercato dei tablet, in cui sono entrati

    ulteriori players, non potrà che portare a un’offerta sempre più diversificata, che

    consentirà e richiederà di valutare con maggiore consapevolezza quale sia il tablet e il

    sistema operativo più adatto per le specifiche esigenze dell’utente business da supportare e

    per quelle dell’organizzazione. Inoltre i fenomeno del BYOD ( Bring Your Own Device)

    potrebbe avere trend di crescita significativi, non compatibili con un approccio “chiuso” al

    mondo dei sistemi operativi per tablet. In questo mercato oltre Google (con Android) e ad

    Apple (con iOS), soprattutto in ambito business, nel futuro potranno giocare un ruolo

    primario anche player come RIM (con QNX) e Microsoft (con Windows 8): il primo

    facendo leva sulla penetrazione raggiunta nel mondo enterprise con altri dispositivi, e il

    secondo perché vuole realizzare una crescente convergenza tra i dispositivi tradizionali

    (notebook, e in generale desktop) e nuovi device mobili, in modo da poter, da una parte,

    potenzialmente facilitare il porting di software tradizionali in ambiente mobile e,

    dall’altra, incentivare la diffusione sul mercato facendo leva sulla user experience degli

    utenti. Un tema sicuramente importante legato all’introduzione dei tablet in azienda è

    quello della sicurezza dei dati presenti in questi device mobili. Infatti, l’elevata portabilità

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    37

    dei tablet li espone al rischio di furti e/o smarrimenti più frequenti, rispetto a quanto

    poteva accadere con i notebook. Per affrontare questo problema, più della meta dei CIO

    intervistati intende orientarsi verso architetture web-based per applicazioni mobili,

    evitando così di memorizzare in locale, sul dispositivo, dati aziendali sensibili che restano

    così accessibili solo da remoto e tramite autenticazione. E’ essenziale per le aziende

    dotarsi di una strategia di sicurezza solida, affiancata da un programma di

    sensibilizzazione e informazione degli utenti. Uno studio2 condotto da Trend Micro in

    collaborazione con Altimeter Group, Enterprise Mobility Foundation e Bloor Research

    evidenzia i livelli di adeguatezza delle piattaforme mobili in fatto di utilizzo delle stesse in

    ambito enterprise; valutandole sulla base di più fattori, fra cui la sicurezza integrativa,

    sicurezza applicativa, autenticazione, cancellazione sicura dei dati, firewall del dispositivo,

    virtualizzazione e altri ancora. Il sistema operatvo mobile più sicuro è risultato essere

    Blackberry, seguono iOS e infine Windows phone e Android.

    Dalle analisi effettuate emerge che il mercato dei tablet è in continua evoluzione e che

    nelle aziende c’è incertezza se scegliere un unico sistema operativo di riferimento sul

    quale sviluppare ed utilizzare le applicazioni aziendali o optare per un approccio

    multipiattaforma. I tre sistemi operativi mobile per tablet sui quali verrà effettuata

    un’analisi comparativa sono Android, Windows 8 e IOS, i quali nelle previsioni effettuate

    da Gartner saranno in futuro i 3 sistemi operativi che si divideranno il mercato. Mentre

    IOS e Android sono stati sviluppati principalmente per un uso in mobilità, Windows 8

    vuole creare una rottura sulla divisione tra user experience e lavoro in mobilità e in

    ufficio, fornendo un sistema operativo che permetta un utilizzo integrato e uniformato dei

    due approcci. Questa caratteristica innovativa può permettere alla Microsoft di acquisire

    fette consistenti di mercato nel settore business, di cui Apple è attualmente il leader di

    mercato.

    2  “Enterprise  Readiness  of  Consumer  Mobile  Platforms”  

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    38

    2.1. Android

    Il sistema operativo Android è stato ufficialmente presentato il 5 novembre 2007

    dall’Open Handset Alliance, associazione istituita ufficialmente lo stesso anno.

    Quest’ultima, capeggiata da Google, è formata da 35 membri (tra i quali operatori

    telefonici, produttori di device, produttori di semiconduttori, compagnie di sviluppo

    software e di commercializzazione) con lo scopo di creare standard open source per

    dispositivi mobili. La piattaforma fa il suo ingresso nel mercato degli smarthphone

    nell’ottobre del 2008, l’anno successivo del lancio dell’ Iphone, ma al contrario del suo

    principale competitor lo scopo di Android è di abbracciare una gamma quanto più vasta di

    terminali. Grazie alla sua natura open source e alla versatilità, oggi questo sistema

    operativo è il più diffuso in ambito mobile, coprendo tutte le fasce di mercato di device

    con caratteristiche eterogenee.

    2.1.1. Caratteristiche tecniche

    Android viene rilasciato con licenza Apache, una licenza di software libero scritta dalla

    Apache Software Foundation (ASF) che ne consente l’utilizzo per ogni finalità. La

    distribuzione, modifica e vendita sono consentite purché si specifichi con un’informativa

    che si è utilizzato del software sotto questa licenza, preservando il diritto d'autore e

    l’esclusione di responsabilità nelle versioni modificate. Il sistema operativo oltre alle

    funzioni di base come la creazione e schedulazione dei processi, provvede a fornire tutte le

    risorse del dispositivo, come la fotocamera, i dati GPS, le funzioni Bluetooth, funzioni di

    telefonia e le connessioni di rete. L’architettura a livelli di Android permette di espandere

    facilmente le funzionalità del sistema, in questo modo si riescono a supportare tecnologie

    innovative come ad esempio l’NFC (Near Field Comunication), il riconoscimento

    facciale, dell’impronta digitale e la firma biometrica. Le applicazioni che girano sul

    sistema Android sono di diversi tipi; esistono una serie di applicazioni preinstallate tra cui

    telefono, email, agenda, browser web, e contatti, accessibili sia direttamente come

    applicazioni utente che indirettamente se richiamate dalle altre applicazioni. Le

    applicazioni create dagli sviluppatori possono essere vendute tramite il market ufficiale, il

    Google Play Store o distribuite attraverso siti di terze parti. Gli sviluppatori possono

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    39

    contare su strumenti di sviluppo compatibili con la maggior parte dei sistemi operativi

    desktop, comprendenti un framework SDK scritto in linguaggio Java, un simulatore di

    dispositivo virtuale (ADT) e un editor visuale che utilizza XML per la creazione delle

    interfacce grafiche. Grazie a questi tool in pochi anni il market ufficiale di Android si è

    popolato di tantissime applicazioni e ad oggi è arrivato a contarne più di 600.000.

    2.1.2. Versioni e compatibilità

    Il 28 Giugno 2012 è stato presentato il dispositivo che supporta l’ultima versione del

    sistema operativo Android 4.1, denominata Jelly Bean. Quest’ultima versione prosegue il

    cammino intrapreso il 19 ottobre 2011, data in cui è stata presentato Android 4.0 Ice

    Cream Sandwich, con il quale si è deciso di adottare un’unica versione di sistema

    operativo sia per tablet che per smartphone. La versione di Android utilizzata per i tablet

    era la 3.0 Honeycomb, tuttavia nel mercato sono presenti maggiormente dispositivi, sia

    smartphone che tablet, che montano la versione precedente 2.3 Gingerbread. Il sito

    ufficiale di Android riporta come sono distribuite le versioni di Android fra i dispositivi in

    commercio e mostra che la versione 2.3 Gingerbread è diffusa con una percentuale che

    sfiora il 60%, segue Ice Cream Sandwich, uscita nell’ottobre del 2011, con una

    percentuale inferiore al 24%, mentre Jelly Bean conta appena l’1,8% dei dispositivi che lo

    supportano (Dati raccolti durante la prima metà di ottobre 2012).

    Figura 22: Distribuzione percentuale delle versioni della piattaforma Android

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    40

    Uno dei fattori che porta le versioni più recenti a penetrare lentamente nel mercato è

    dovuto al fatto che ciascun produttore di hardware deve aderire a delle specifiche di

    compatibilità per rilasciare firmware corrispondenti a una versione specifica. Ogni

    versione di Android e delle relative API viene corredata da un documento dove vengono

    definite le specifiche di compatibilità, non opzionali, alle quali bisogna aderire. Questa

    condizione garantisce il funzionamento del sistema operativo su dispositivi con

    caratteristiche hardware molto diverse. Per effettuare un aggiornamento a una versione

    successiva è necessario attendere il rilascio del firmware che supporti tutte le API

    aggiornate e molto spesso succede che gli aggiornamenti Android avvengano in maniera

    più rapida rispetto allo sviluppo dei firmware da parte delle case produttrici. Per quanto

    riguarda le applicazioni, per esse è prevista una compatibilità definita “in avanti”, cioè

    saranno compatibili con il 100% dei dispositivi che montano il sistema operativo target

    dell’applicazione, e con tutte le versioni future; mentre la compatibilità con i dispositivi

    che montano versioni precedenti di Android non è garantita. Quindi una volta aggiornato il

    sistema, tutte le applicazioni installate continuano a funzionare, mentre non è detto che un’

    applicazione sviluppata per versioni più recenti sia supportata da tutti i terminali in

    circolazione.

    2.1.3. Sicurezza

    Mettere al sicuro da codice o utilizzo malevolo una piattaforma aperta richiede un robusto

    impianto di sicurezza; esso è stato progettato su più strati per garantire un elevato livello di

    flessibilità. La sicurezza del sistema operativo si basa sull’affidabilità fornita dal kernel

    Linux, nucleo della piattaforma Android. Questo tipo di kernel è utilizzato principalmente

    in contesti sensibili alla sicurezza, diventando riferimento di molte aziende e professionisti

    che operano su questa tematica. Android ne estende le caratteristiche, implementando un

    sistema operativo che disciplina in maniera stringente le comunicazioni tra le applicazioni;

    le risorse associate ad ogni applicazione sono isolate, come ad esempio i file, la memoria,

    il tempo di CPU e i dispositivi utilizzati, come fotocamera o bluetooth. Per realizzare

    questo, la piattaforma si basa su un sistema di autorizzazioni, un meccanismo di

    isolamento dei processi e l’abilità di rimuovere durante l’esecuzione i programmi

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    41

    potenzialmente insicuri. Di default, le applicazioni non possono interagire tra loro e hanno

    accesso limitato al sistema operativo. Oltre agli strumenti di protezione offerti dal kernel,

    che identifica e isola le risorse di un’applicazione, esiste un ulteriore livello di sicurezza:

    tutte le applicazioni, incluse quelle native, cioè quelle sviluppate con il sistema operativo,

    girano in una Sandbox. Ciò vuol dire che vengono eseguite in un contesto protetto, con

    una parte dedicata del filesystem, in cui possono scrivere i dati privati. Poiché la Sandbox è

    gestita dal sistema operativo, tutti gli strati software oltre il kernel, vengono eseguiti

    all'interno di questo contesto. Questo meccanismo rende il sistema intrinsecamente sicuro,

    ma la filosofia di Google, che consiste nel dare massima autonomia all’utente rispetto alle

    personalizzazioni sul dispositivo, impatta sulla sicurezza. Infatti il sistema espone

    all’utente in maniera esplicita quali sono gli intenti delle applicazioni al momento

    dell’installazione e l’utente ha la possibilità di accettare o meno le richieste relative alle

    risorse che verranno utilizzate a tempo di esecuzione. In questo modo si presuppone che

    l’utente sia perfettamente consapevole delle operazioni autorizzate, cosa non sempre vera

    per tutte le tipologie di utilizzatori. Oltre a questa criticità ci sono fattori legati alla

    distrazione e alla non sufficiente esperienza. Molte applicazioni possono provenire anche

    da canali non ufficiali solitamente terreno fertile di software malevoli. Una delle cause dei

    problemi di sicurezza di Android consiste proprio nell’esistenza di questi market non

    controllati, anche se molti malware provengono proprio dal Google Play Store; infatti si è

    manifestata la difficoltà nell’automatizzare i processi di verifica delle applicazioni. A

    queste motivazioni si affianca anche il fatto che Android è open-source, ciò permette di

    conoscere nel dettaglio la struttura interna del sistema operativo e delle eventuali falle e

    ciò rende più semplice per gli aggressori mascherare le applicazioni. Altri fattori sono la

    facilità con cui si può accedere al developer account del Market, per il basso costo di

    iscrizione e i pochi controlli. Infine l’assenza di meccanismi pre-installati per la sicurezza

    rende opportuna l’istallazione di software antivirus, ma ciò è completamente a discrezione

    dell’utente.

    2.1.3.1. Problemi legati alla sicurezza

    Nonostante la robustezza della piattaforma, nel corso del 2011 Android è risultato uno tra i

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    42

    sistemi operativi mobile meno sicuri, sollevando diverse critiche sulle sue difese e sui

    sistemi di prevenzione attuati. Il report trimestrale della Intel McAfee relativo al primo

    trimestre 2012 mostra che l'interesse criminale nella piattaforma mobile ha subito un

    significativo incremento e che circa l’87% sulla totalità dei malware mobile registrati nei

    database erano relativi al sistema operativo Android. In particolare per questa piattaforma

    si è assistito a un incremento del 1.650% di software nocivi presenti nei database,

    passando da 400 malware memorizzati nel quarto trimestre 2011 a circa 7.000 nel primo

    del 2012. Nel secondo trimestre del 2012 la piattaforma Android ha coperto la quasi la

    totalità dei malware mobile rilevati e continua a registrare una forte crescita come si può

    vedere in Figura 23.

    Figura 23: Malware Android rilevati (andamento 2011/2012)

    Tra i malware maggiormente diffusi troviamo quelli provenienti da mercati terzi, anche se

    non mancano quelli provenienti dal mercato Android ufficiale. MacAfee tra le tipologie di

    malware più diffuse menziona principalmente quelle legate all'adware mobile, che

    consiste in finestre pubblicitarie che appaiono durante l’esecuzione di un programma.

    Questo tipo di pubblicità, usata legalmente per sostenere i costi di giochi o applicazioni,

    viene utilizzata in false versioni di applicazioni popolari normalmente a pagamento, che

    vengono offerte gratuitamente con lo scopo di ingannare l’utente. Queste applicazioni,

    spesso illegali, contengono questo tipo di advertising al loro interno al fine di dirottare gli

    utenti su link a pagamento o pubblicitari. In questo modo non si riduce necessariamente la

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    43

    sicurezza degli utenti, ma li si espone a messaggi aggressivi che possono essere veicolo di

    ulteriori problemi. Un’altra tipologia di malware segnalati dalla società McAfee sono i

    trojan backdoor, cioè applicazioni che utilizzano una escalation di privilegi per installare

    ulteriori applicazioni dannose sul dispositivo o inviare messaggi a tariffa maggiorata. Tra i

    trojan più pericolosi vengono menzionati quelli che riescono a ottenere i privilegi per

    manipolare il sistema, alcuni esempi sono malware che saturano la memoria ROM del

    dispositivo, che inviano informazioni personali ad un server centrale e che addirittura

    istaurano delle vere e proprie botnet, cioè fanno si che il terminale sia controllato da

    remoto da un’altra entità attraverso la rete. Nel secondo trimestre del 2012 sono stati

    individuati dei pacchetti che hanno l’apparenza di aggiornamenti di sistema per i

    dispositivi Android, scaricabili da siti di terze parti, ma che contengono software nocivo e

    nuovi malware che sfruttano account di social network fittizi per controllare il dispositivo

    infettato. Durante il rilascio di una nuova versione del proprio antivirus, anche la società

    Sophos Mobile Security ha effettuato uno studio sui malware più diffusi sulla piattaforma

    Android confermando la tendenza che vede tra i primi quelli che imitano applicazioni a

    pagamento, con il 63,4% di presenze nel totale dei campioni rilevati, seguiti dai vari tipi di

    trojan più o meno pericolosi. TrendMicro, azienda giapponese impegnata nello sviluppo di

    software anti malware, segnala che sono sempre di più le applicazioni presenti nel Play

    Store contenenti codice malevolo che potrebbe danneggiare la sicurezza del dispositivo e

    quindi degli utenti che lo utilizzano. Secondo la casa del noto antivirus lo store di Google

    sarebbe passato in soli sei mesi ad ospitare dalle 5.000 applicazioni potenzialmente

    pericolose nel primo trimestre del 2012 alle 20.000 nel secondo trimestre del 2012. In

    particolare sono stati individuati 17 software malevoli scaricati oltre 700.000 volte prima

    di essere rimossi dal market ufficiale. Attualmente Google sta cercando di arginare il

    fenomeno, incrementando i controlli e istituendo regolamentazioni più rigide per chi

    pubblica la propria applicazione nel Google Play Store. Inoltre nel febbraio 2012 è stato

    annunciata l'introduzione di Bouncer, un nuovo strumento per rendere più sicuro il market.

    Il tool effettua una scansione dettagliata delle applicazioni per rilevarne malware, spyware

    o trojan nascosti. Questo ulteriore livello di sicurezza è stato oggetto di analisi da parte

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

    44

    della Trustwave's SpiderLabs che ha presentato lo studio alla Black Hat information

    security conference di Las Vegas. La società ha rilevato che la soglia tolleranza di

    Bouncer è molto alta, costatando come il sistema sia facilmente aggirabile e come sia

    possibile superare la barriera di controlli facendo penetrare comunque software malevolo.

    Android 4.1 Jelly Bean, l’ultima versione di Android, presenta passi avanti sulla sicurezza

    migliorando il sistema di crittografia. Si è introdotto il supporto per la tecnologia ASLR

    (Address Space Layout Randomization), che rende casuale la memorizzazione delle

    strutture dati in Android. Questa casualità elimina delle vulnerabilità, rendendo più

    difficile l’accesso agli hackers, in quanto risulta più ostico insediare codici malevoli, visto

    che non si può prevedere dove verranno memorizzati i dati. Tuttavia risulta indispensabile

    per gli utenti prestare particolare attenzione alle misure di sicurezza consigliate, come

    l’istallazione e l’aggiornamento di software di protezione antivirus, l’effettuare le security

    patch e il consentire i download solo da fonti attendibili.

    2.2. Windows 8

    Windows 8, il nuovo sistema operativo di Microsoft è stato presentato al pubblico il 26

    Ottobre 2012. Tale sistema supporta sia pc desktop che tablet; esso inoltre si integra con la

    versione sviluppata per smartphone, in modo da abbracciare in un unico ecosistema tre

    diverse piattaforme. Esso è disponibile in quattro edizioni: Windows 8, Windows 8 Pro,

    Windows 8 Enterprise e Windows RT,quest’ultimo sviluppato per supportare i processori

    ARM (Advanced RISC Machine). L’edizione di Windows Phone 8, nome in codice

    Apollo, sarà riservata unicamente agli smartphone. Microsoft con questo nuovo sistema

    operativo vuole intraprende la sfida di unificare l’esperienza utente per ogni tipologia di

    dispositivo. Infatti, una delle novità più rilevanti è l’adozione dell’interfaccia Metro,

    prerogativa fino a questo momento solo degli smarthphone con Windows Phone. che viene

    adesso estesa agli altri dispostivi L’interfaccia è composta di live tiles, icone simili a

    mattonelle che, oltre a eseguire un'applicazione con un clic o un tocco su di esse,

    visualizzano al loro interno dati aggiornati in tempo reale, senza dover necessariamente

    avviare l'applicazione. Le tiles possono essere personalizzate e ridimensionate per

    caratterizzare la schermata rispetto alle esigenze dell’utente. Oltre alla grafica, Windows 8

  • Metodologie e tecnologie a supporto nello sviluppo di applicazioni mobile di tipo enterprise

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    e Windows Phone condividono lo Store, negozio virtuale per l’acquisto/download di

    so