Meteo e Aeronautica Militare

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03/08/09 17:53 Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02689 Pagina 1 di 1 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=15&id=00279337&parse=si&stampa=si&toc=no Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02689 Atto n. 4-02689 Pubblicato il 20 settembre 2007 Seduta n. 217 ALBONETTI , BELLINI , BRISCA MENAPACE , BULGARELLI , CAPRILI , MARTONE , MERCATALI , PEGORER , RIPAMONTI , LIVI BACCI , ZAVOLI - Al Ministro delle comunicazioni. - Premesso che: da più di due anni ARPA-SIM fornisce le previsioni meteorologiche al TG3 della RAI, grazie ad un accordo instaurato con RAI3 attraverso la società che realizzava, per conto di RAI, l’ editing grafico delle previsioni che venivano poi trasmesse in TV. La RAI ha cambiato, a far data dal 1° maggio 2007, l’azienda fornitrice di questo supporto grafico. Il nuovo contratto di fornitura dell’informazione meteorologica a scala regionale è stato affidato ad altra società. Il nuovo contratto contiene il vincolo che tutti i contenuti tecnici delle previsioni meteo (anche quelli locali) vengano forniti esclusivamente dal Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare, escludendo così ogni rapporto con i Servizi meteorologici regionali; tale servizio regionale, che peraltro risultava più accurato e preciso di quello attualmente fornito, non veniva svolto per il TG3 solo dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente Emilia Romagna ma anche dalle strutture tecniche di altre regioni (Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Toscana, Provincia Autonoma di Trento e Sardegna) che erano similmente coinvolte. Tali strutture sono state tutte allo stesso modo estromesse senza, peraltro, neppure un cenno di preavviso; le previsioni dell'Aeronautica militare, al contrario di quelle dei servizi regionali che venivano fornite al TG3 a titolo completamente gratuito, rientrano in una più vasta convenzione, estremamente onerosa, tra RAI e Aeronautica militare; nella seduta della Conferenza dei Presidenti del 27 giugno 2007, il presidente Vasco Errani ha posto il problema al Direttore dei TG regionali RAI, evidenziando come il servizio meteorologico regionale attraverso l'ARPA fosse più puntuale oltre che completamente gratuito, senza ricevere adeguata risposta sulle reali motivazioni del cambiamento che per ammissione del direttore Buttiglione, la RAI regionale ha subito, senza condividerlo; tale scelta appare essere in totale controtendenza rispetto alle aperture tra Stato e Regioni in termini di sussidiarietà sul tema del monitoraggio meteo-idrologico ed in palese contrasto con la consolidata autonomia regionale nella produzione e disseminazione di previsioni meteo-idrologiche sul territorio di competenza. Il Servizio idrometeorologico dell’ARPA Emilia-Romagna è anche Centro Funzionale della Regione e, ai sensi di quanto stabilito dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2004 sul Sistema dei centri funzionali, fornisce un importante supporto meteorologico sia all’Agenzia di protezione civile regionale sia al Dipartimento per la protezione civile, che gli ha riconosciuto la totale autonomia in merito alla realizzazione di Avvisi meteo sul territorio della regione Emilia-Romagna. Le altre regioni sopra citate sono tutte in posizione simile rispetto al Sistema nazionale dei centri funzionali; la scelta di usare un solo provider nazionale di previsioni meteorologiche a scala regionale potrebbe anche causare difficoltà al Sistema nazionale di protezione civile. La diffusione infatti attraverso la RAI di previsioni a scala regionale e locale potenzialmente non congruenti con quelle utilizzate dal Sistema nazionale e regionale di protezione civile per emanare eventuali allerte alla popolazione potrebbe ingenerare confusione e minare l’efficacia della comunicazione di Protezione civile. Al contrario, il servizio televisivo pubblico dovrebbe essere uno dei veicoli privilegiati attraverso cui diffondere le migliori previsioni meteorologiche locali disponibili al cittadino (ed in ogni caso le stesse usate dal Sistema nazionale di protezione civile) anche e soprattutto in caso di rischio meteo-idrologico, si chiede di sapere: quali siano i motivi per il quale un’azienda quale la RAI decida di non avvalersi più di strutture tecniche regionali tutte in grado di fornire previsioni a scala locale altrettanto se non più attendibili rispetto a quelle del Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare in quanto oggetto di attenzione e professionalità dedicate ad uno specifico territorio regionale; se corrisponda al vero che l'attuale servizio sia più oneroso per la RAI e conseguentemente per i contribuenti; quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per rettificare una situazione che pregiudica l’efficacia della comunicazione e la qualità dei contenuti comunicati al cittadino in materia di previsioni meteorologiche a scala regionale e locale, oltre che a privare strutture tecniche regionale di una visibilità presso la propria popolazione che contribuiva a creare un positivo rapporto di fiducia. 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Perché dal 2007 tutte le previsioni meteo italiane provengono dall'Aeronautica Militare? Perché la RAI ha passato il servizio di meteo regionale, che le era fornito gratuitamente, all'AM che fa invece pagare salato il suo "servizio"? Tutte le previsioni meteo che vediamo in tv e leggiamo sui giornali provengono ora da un'unica fonte. Questo è il testo di una interrogazione parlamentare su questo tema, scaricato dal sito web del senato.

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03/08/09 17:53Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02689

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Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02689

Atto n. 4-02689

Pubblicato il 20 settembre 2007 Seduta n. 217

ALBONETTI , BELLINI , BRISCA MENAPACE , BULGARELLI , CAPRILI , MARTONE , MERCATALI , PEGORER ,RIPAMONTI , LIVI BACCI , ZAVOLI - Al Ministro delle comunicazioni. -Premesso che:

da più di due anni ARPA-SIM fornisce le previsioni meteorologiche al TG3 della RAI, grazie ad un accordoinstaurato con RAI3 attraverso la società che realizzava, per conto di RAI, l’editing grafico delle previsioni chevenivano poi trasmesse in TV. La RAI ha cambiato, a far data dal 1° maggio 2007, l’azienda fornitrice di questosupporto grafico. Il nuovo contratto di fornitura dell’informazione meteorologica a scala regionale è statoaffidato ad altra società. Il nuovo contratto contiene il vincolo che tutti i contenuti tecnici delle previsioni meteo(anche quelli locali) vengano forniti esclusivamente dal Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare,escludendo così ogni rapporto con i Servizi meteorologici regionali;

tale servizio regionale, che peraltro risultava più accurato e preciso di quello attualmente fornito, non venivasvolto per il TG3 solo dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente Emilia Romagna ma anche dallestrutture tecniche di altre regioni (Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Toscana, ProvinciaAutonoma di Trento e Sardegna) che erano similmente coinvolte. Tali strutture sono state tutte allo stessomodo estromesse senza, peraltro, neppure un cenno di preavviso;

le previsioni dell'Aeronautica militare, al contrario di quelle dei servizi regionali che venivano fornite al TG3 atitolo completamente gratuito, rientrano in una più vasta convenzione, estremamente onerosa, tra RAI eAeronautica militare;

nella seduta della Conferenza dei Presidenti del 27 giugno 2007, il presidente Vasco Errani ha posto il problemaal Direttore dei TG regionali RAI, evidenziando come il servizio meteorologico regionale attraverso l'ARPA fossepiù puntuale oltre che completamente gratuito, senza ricevere adeguata risposta sulle reali motivazioni delcambiamento che per ammissione del direttore Buttiglione, la RAI regionale ha subito, senza condividerlo;

tale scelta appare essere in totale controtendenza rispetto alle aperture tra Stato e Regioni in termini disussidiarietà sul tema del monitoraggio meteo-idrologico ed in palese contrasto con la consolidata autonomiaregionale nella produzione e disseminazione di previsioni meteo-idrologiche sul territorio di competenza. IlServizio idrometeorologico dell’ARPA Emilia-Romagna è anche Centro Funzionale della Regione e, ai sensi diquanto stabilito dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2004 sul Sistema dei centrifunzionali, fornisce un importante supporto meteorologico sia all’Agenzia di protezione civile regionale sia alDipartimento per la protezione civile, che gli ha riconosciuto la totale autonomia in merito alla realizzazione diAvvisi meteo sul territorio della regione Emilia-Romagna. Le altre regioni sopra citate sono tutte in posizionesimile rispetto al Sistema nazionale dei centri funzionali;

la scelta di usare un solo provider nazionale di previsioni meteorologiche a scala regionale potrebbe anchecausare difficoltà al Sistema nazionale di protezione civile. La diffusione infatti attraverso la RAI di previsioni ascala regionale e locale potenzialmente non congruenti con quelle utilizzate dal Sistema nazionale e regionale diprotezione civile per emanare eventuali allerte alla popolazione potrebbe ingenerare confusione e minarel’efficacia della comunicazione di Protezione civile. Al contrario, il servizio televisivo pubblico dovrebbe essereuno dei veicoli privilegiati attraverso cui diffondere le migliori previsioni meteorologiche locali disponibili alcittadino (ed in ogni caso le stesse usate dal Sistema nazionale di protezione civile) anche e soprattutto in casodi rischio meteo-idrologico,

si chiede di sapere:

quali siano i motivi per il quale un’azienda quale la RAI decida di non avvalersi più di strutture tecniche regionalitutte in grado di fornire previsioni a scala locale altrettanto se non più attendibili rispetto a quelle del Serviziometeorologico dell'Aeronautica militare in quanto oggetto di attenzione e professionalità dedicate ad unospecifico territorio regionale;

se corrisponda al vero che l'attuale servizio sia più oneroso per la RAI e conseguentemente per i contribuenti;

quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per rettificare una situazione che pregiudica l’efficaciadella comunicazione e la qualità dei contenuti comunicati al cittadino in materia di previsioni meteorologiche ascala regionale e locale, oltre che a privare strutture tecniche regionale di una visibilità presso la propriapopolazione che contribuiva a creare un positivo rapporto di fiducia.

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