Mercoledì25Settembre2019 15 Mercoledì25Settembre2019 LA ... · Statistica Applicata e...

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1 RASSEGNA STAMPA INCONTRO CON IL PRESIDENTE ISTAT Convegno ASA 2019, Brescia 25 settembre 2019 Corriere della Sera Mercoledì 25 Settembre 2019 BS 11 Cultura & Tempo libero Questo pomeriggio al MoCa Dibattito con il presidente dell’Istat Blangiardo Nell’ambito delle iniziative per il Convegno Nazionale “Statistica per la Salute e il Benessere”, l’Associazione per la Statistica Applicata e l’Istituto Nazionale di Statistica, con il supporto della Società Italiana di Statistica e dell’Università degli Studi di Brescia, e con il patrocinio del Comune di Brescia, organizzano un incontro pubblico con il Presidente dell’ISTAT Gian Carlo Blangiardo sul tema “Scenari statistici su popolazione, salute e benessere in Italia”. Appuntamento per oggi, mercoledì 25 settembre, alle ore 15.00, presso lo spazio MO.CA di via Moretto 78 a Brescia. A seguire, nel dibattito moderato da Anna Della Moretta, interverranno il rettore Maurizio Tira, il sindaco Emilio Del Bono, Marina l’onorevole Marina Berlinghieri, Filomena Maggino dell’Università di Roma La Sapienza, e Clelia di Serio, Università Vita-Salute San Raffaele. GIORNALE DI BRESCIA · Mercoledì 25 settembre 2019 Gian Carlo Blangiardo, presi- dente dell’Istat (Istituto nazio- nale di statistica) è a Brescia og- gi per parlare degli scenari stati- stici su popolazione, salute e benessere in Italia. L’appuntamento è alle 15 al- lo Spazio Mo.Ca. in via Moret- to 78 (ex tribunale) ed è aperto a tutti. Chi vuole, può prenotar- si inviando una mail a dms.sta- tlab@unibs.it. L’incontro si svolge nell’ambito delle inizia- tive per il convegno nazionale «Statistica per la salute e il be- nessere», l’Associazione per la Statistica Applicata e l’Istituto Nazionale di Statistica, con il supporto della Società Italiana di Statistica e dell'Università degli Studi di Brescia, e con il patrocinio del Comune di Bre- scia. Come emerge con chia- rezza dall’ultimo rapporto an- nuale dell’Istat il quadro demo- grafico e sociale italiano è ca- ratterizzato da un forte invec- chiamento della popolazione, risultato di una marcata cresci- ta della sopravvivenza e da un altrettanto marcato calo della natalità, ma anche da un mi- glioramento delle condizioni di salute e delle condizioni di vita nelle età anziane, mentre si fanno più critiche le condi- zioni socio-economiche dei giovani. L'intervento del Presi- dente Blangiardo fornirà un contributo per la lettura dello scenario attuale, nonché delle tendenze nel medio periodo e della sostenibilità per il siste- ma Paese. A seguire, nel dibattito mode- rato da Anna Della Moretta del Giornale di Brescia, interver- ranno il Rettore Maurizio Tira, il Sindaco Emilio Del Bono, Ma- rina Berlinghieri, vice presiden- te Commissione XIV Politiche Europee e Consiglio d'Europa, Filomena Maggino dell’Uni- versità di Roma La Sapienza, Consigliere e rappresentante del Presidente del Consiglio dei Ministri per la Cabina di re- gia «Benessere Italia» e Clelia di Serio, Università Vita-Salute San Raffaele e Presidente Socie- tà Italiana di Biometria. // Alla «Isidoro Capitanio» Salute e benessere: ne parla in città il presidente Istat Presidente. Gian Carlo Blangiardo Appuntamento 15 LA CITTÀ 37 CULTURA & SPETTACOLI [email protected] | Telefono 030.2294220 - Fax 030.2294229 BRESCIAOGGI Mercoledì 25 Settembre 2019 IL CONVEGNO. Oggi a Brescia con il presidente dell’Istat Blangiardo Demografia e welfare, ecco gli scenari dell’Italia di domani Nell’ambito delle iniziative per il Convegno nazionale «Statistica per la Salute e il Benessere», l’Associazione per la Statistica Applicata e l’Istituto Nazionale di Stati- stica, organizzano per oggi un incontro pubblico con il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo sul tema «Scenari statistici su popola- zione, salute e benessere in Italia». L’appuntamento è al- le 15 allo spazio MO.CA di via Moretto 78 a Brescia. Come emerge con chiarezza dall’ul- timo rapporto annuale dell’I- stat, il quadro demografico e sociale italiano è caratterizza- to da un forte invecchiamen- to della popolazione, risulta- to di una marcata crescita del- la sopravvivenza e da un al- trettanto marcato calo della natalità, ma anche da un mi- glioramento delle condizioni di salute e delle condizioni di vita nelle età anziane, mentre si fanno più critiche le condi- zioni socio-economiche dei giovani. L’intervento del pre- sidente Blangiardo fornirà un contributo per la lettura dello scenario attuale, non- ché delle tendenze nel medio periodo e della sostenibilità per il sistema Paese. ASEGUIRE, nel dibattito inter- verranno il rettore dell’Uni- versità degli Studi di Brescia Maurizio Tira, il sindaco Emilio Del Bono, l’onorevole Marina Berlinghieri, vicepre- sidente Commissione XIV Politiche Europee e Consi- glio d’Europa, Filomena Maggino, Università di Ro- ma La Sapienza, consigliere e rappresentante del Presi- dente del Consiglio dei Mini- stri per la Cabina di regia «Be- nessere Italia» e Clelia di Se- rio, Università Vita-Salute San Raffaele e presidente So- cietà Italiana di Biometria. Il presidente Istat Blangiardo ds: mimesi

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RASSEGNASTAMPAINCONTROCONILPRESIDENTEISTATConvegnoASA2019,Brescia25settembre2019

Corriere della Sera Mercoledì 25 Settembre 2019BS11

L’opera

● «Aristotele, Ilprincipio di noncontraddizio-ne» curato dalfilosofoEmanueleSeverino nel1959 — giustosessant’anni fa— per l’editriceLa Scuola (oraScholè-Morcelliana) eristampatoinnumerevolivolterappresenta un«classico»utilizzato dagenerazioni distudenti. Neglistessi anniEmanueleSeverinopubblicava altrisuoi testifondamentalicome «Lastrutturaoriginaria» e«Ritornare aParmenide»

V i sono l ibr i chehanno formato ge-nerazioni di stu-denti e che ancoraproseguono nella

loro funzione educativa. Tal-volta sono edizioni di classiciche — per la pregnanza del-l’interpretazione, della tradu-zione e del commento — so-no diventati essi stessi deiclassici, non solo per la lettu-

ra dell’autore tradotto ma an-che per la comprensione delpensiero del curatore. È il ca-so di Aristotele, Il principio dinon contraddizione, curato daEmanuele Severino nel 1959— giusto sessant’anni fa! —per l’editrice La Scuola (oraScholè-Morcelliana) e ristam-pato innumerevoli volte.Un’edizione importante per

più motivi. È la traduzionecommentata del IV libro dellaMetafisica, dove Aristoteleconfuta i negatori del princi-pio di non contraddizione.Che cos’è il principio di noncontraddizione? L’impossibi-

lità di affermare, nello stessotempo e sotto il medesimo ri-guardo, che una cosa è biancae non bianca, pena l’indeter-minatezza di chi parla e il suodistruggere ogni possibilità didialogo. Se qualcuno intendenegarlo seriamente dicendoqualcosa, o si contraddice —«afferma che sta a casa men-tre va a Megara» — e quindiriconosce la validità del prin-cipio, oppure, se è coerente,deve ammutolirsi come untronco. Un principio insiemeontologico e logico, di cui sioccupa la filosofia prima ometafisica.La novità dell’interpretazio-

ne di Severino è che — aven-do alle spalle la pubblicazio-ne, l’anno prima, della suaopera teoretica, La Strutturaoriginaria—legge il testo ari-stotelico, con note che accom-pagnano il lettore riga per ri-ga, all’interno del dibattitoinaugurato da Parmenide su«che cos’è l’essere». Mentreper Parmenide l’essere si dicein modo assoluto e univoco,negando la possibilità delmolteplice, per Aristotele l’es-sere si dice in più modi, ren-dendo così conto della molte-plicità dell’esperienza.Ma quest’edizione del quar-

to libro della Metafisica haun’altra importanza. Nell’ In-troduzione e nel commentoSeverino mostra come in essovi sia la fondazione del mo-dello filosofico di dimostra-zione: dimostrare significa

L’Aristotele

BrescianoIl filosofoEmanueleSeverino - quinel suo studio -ha compiutonovant’anni il26 febbraioscorso(Foto Ansa)

FilosofiaCompie sessant’anni il commento allaMetafisica usato da generazioni di studenti

confutare la tesi opposta esi-bendone le contraddizioni in-terne, guadagnando in talmodo l’universalità della pro-pria affermazione. Una dimo-strazione per via confutativa(élenchos) in forza del princi-pio di non contraddizione,che assurge a principio e pa-radigma delle argomentazio-ni filosofiche. Se le scienzemostrano, nei loro speciali-smi, che una tesi è impossibi-le perché viola postulati as-sunti per convenzione, in filo-sofia non ci si accontenta dipartire da postulati: essi stessivanno sottoposti al fuoco del-

la non contraddittorietà.Resta l’ultima valenza di

questo libro; vi si può sor-prendere il corpo a corpo diSeverino con Aristotele: unoscavo che arriverà a scoprirecome la stessa concezione ari-stotelica del principio di noncontraddizione fosse nichili-sta perché, incorporando il ri-ferimento al tempo, ammettela possibilità del divenire co-me passaggio dal qualcosa alnulla. Di qui il ritorno severi-niano a Parmenide e alla suaaffermazione del principio dinon contraddizione: l’essereè, il non essere non è. Una

Severino«Il principio di non contraddizione» èuna preziosa introduzione al pensierocritico che significa non dare niente perscontato, tanto più i propri punti partenza

svolta che non invalida il valo-re di questa edizione. Chi l’haletta, o si accinge a leggerlaper la prima volta, scopre nel-le pagine di Aristotele una ve-ra e propria introduzione allafilosofia: non dare niente perscontato, tanto più i propripunti partenza. Fare filosofiasignifica innanzitutto avere lalucidità di attraversare il re-gno delle contraddizioni— leproprie e quelle degli altri —senza soccombere per incoe-renza: un’immagine della feli-citàmentale, dellameraviglia.

Ilario Bertoletti© RIPRODUZIONE RISERVATA

In dialogo Platone e Aristotele nella «Scuola di Atene» di Raffaello nei Palazzi vaticani

di

Lamostra del creativo sarà inaugurata sabato

La Valcamonica rende omaggio a Gherardo Frassa

I l mondo di Gherardo Fras-sa era fatto di colori. Daivariopinti fiori futuristi,

che fecero la loro prima appa-rizione sui tavoli dell’Hoteldes Bains a Venezia, ai fiori dilatta realizzati in Valle Camo-nica con il famoso papaverorosso che divenne quasi unemblema. Sgargianti, accesi,luminosi, brillanti. Come imanifesti delle mostre orga-nizzate per il mondo o il giletdi Renzo Arbore, i pezzi dellacollezione maoista, i lavoriper Forattini, le vetrine di Bul-gari, le esposizioni a Pitti Im-magini.Una tavolozza di sfumature

infinite che non si esaurivanomai, perché ogni evento e

ogni idea la arricchivano ognivolta di nuove nuances.Chi era Gherardo Frassa? Se

è vero, come si dice, che «seiquello che fai», a questa do-manda risponderà la mostra«Tener – a – mente - Mostradellemostre nazionali e inter-nazionali di Gherardo Frassa»dal 5 al 13 ottobre al CentroCongressi di Boario Terme(l’inaugurazione sarà sabato 5alle 18.45).Voluta e curata dalla fami-

glia Frassa, a cinque anni dal-la scomparsa dell’artista e cre-ativo camuno, in collabora-zione con il Comune di Darfo,la Comunità Montana, il Ro-tary Club e altre realtà del ter-ritorio. «È un omaggio alla

lunga e vivace carriera di Ghe-rardo — spiega il fratello Ro-mano Frassa — che nel corsodella sua vita ha realizzatomoltissime cose, dando pro-va, come ha detto di lui Gior-gio Forattini, di essere un ge-nio creativo e inventore dinuove forme».Difficile contenere in una

definizione l’estro visionariodi Frassa che è stato consu-lente artistico, inventore di t-shirt, collezionista, ideatoredi mode, ricercatore icono-grafico, artigiano dei gioielli eche a Milano collaborò congrandi marchi, personaggidel mondo dell’arte, del desi-gn e dello spettacolo. Ma nonè un caso che oggi sia la Valle

Camonica, alla quale era ri-masto legatissimo nonostan-te i viaggi nelle capitali euro-pee e negli States dove avevasaputo cogliere i respiri delleinnovazioni, a dedicargli unagrande retrospettiva ripropo-nendo, attraverso i segni dellesue avventure creative, i trattipiù significativi di questa per-sonalità originale, sognatricee ironica in un caleidoscopiodi immagini, suggestioni, og-getti tangibili e ricordi. A di-mostrazione che per i talenticreativi non servono catego-rie, poiché in fondo hanno lalibertà di appartenere solo ase stessi.

Eletta Flocchini© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dove

● «Tener – a –mente -Mostra dellemostrenazionali einternazionalidi GherardoFrassa» sisvolgerà dal 5al 13 ottobre alCentroCongressi diBoario Terme.

● L’inaugura-zione è fissatasabato 5 alle18.45. Cineserie Un pezzo della collezione maoista di Frassa

Cultura&Tempo libero

Questo pomeriggio alMoCaDibattito con il presidente dell’Istat BlangiardoNell’ambito delle iniziative per il Convegno Nazionale“Statistica per la Salute e il Benessere”, l’Associazioneper la Statistica Applicata e l’Istituto Nazionale diStatistica, con il supporto della Società Italiana diStatistica e dell’Università degli Studi di Brescia, e con ilpatrocinio del Comune di Brescia, organizzano unincontro pubblico con il Presidente dell’ISTAT Gian CarloBlangiardo sul tema “Scenari statistici su popolazione,

salute e benessere in Italia”. Appuntamento per oggi,mercoledì 25 settembre, alle ore 15.00, presso lo spazioMO.CA di via Moretto 78 a Brescia. A seguire, neldibattito moderato da Anna Della Moretta, interverrannoil rettore Maurizio Tira, il sindaco Emilio Del Bono, Marinal’onorevole Marina Berlinghieri, Filomena Magginodell’Università di Roma La Sapienza, e Clelia di Serio,Università Vita-Salute San Raffaele.

! Garantire il diritto dei mi-nori a vivere nella propria fa-miglia ricorrendo all’allonta-namento solo in casi eccezio-nali. Impegnarsi affinché au-mentinoi controllisulle strut-ture che accolgono i minori esullefamiglieaffidatarie.Pub-blicizzare in chiave positiva ilservizio affinché queste ulti-menoncontinuinoadiminui-re. E istituire, anche a Bre-scia, la figura del Garante perl’infanzia e l’adolescenza.

Sonole proposte emerseie-ri durante l’incontro dellaCommissioneServizi alla Per-sona convocato dopo che,nel Consiglio comunale del25 luglio, erano stati fatti, piùo meno velatamente, dei pa-ragoni tra Brescia e i casi diBibbiano. Paragoni al centrodi una polemica che non si èancora placata: «Dopo quellaseduta- ha fatto sapere il con-

sigliere Gianpaolo Natali(FdI) «horicevuto altre segna-lazioni di casi da verificare.Casi che fanno emergere per-plessità sull’operato di alcuniassistenti sociali». Uno su tut-ti quello al centro di un fasci-colo che Natali aveva tra lemani:«Siriferisce aun bambi-no affidato a una famiglia epoi portato via, verso un’altrafamiglia, senza che ci fosseroproblemi particolari». Da qui«la necessità che il sistemapreveda più controlli».

Controlli che, tra l’altro,«vengono giàeseguiti - ha sot-tolineato l’assessore alla Fa-miglia Marco Fenaroli -: se neoccupal’Ats, che opera in col-laborazione con il personaledel Comune, in virtù di un ac-cordo». Qualche numero?Nel 2015 sono state passate alsetaccio 24 strutture su 32,l’anno dopo 11, nel 2017 di-ciannove su 34, l’anno scorso15e quest’anno,su 39 struttu-re complessive, sono previsticontrolli in 25 realtà.

Come funziona. La convoca-zione della Commissione harappresentato l’occasione

per illustrare ai consiglieri ildelicatolavorodelServizio so-ciale per minori e famiglie.

Un Servizio che, a differen-za di altre realtà, «noi - ha ri-cordato l’assessore - non ab-biamo esternalizzato, macontinuiamoa gestire diretta-mente». Con 18 assistenti so-ciali dedicati a quest’area (edistribuiti nelle cinque sedidel Servizio sociale territoria-le) «che lavorano in equipeconaltre professionalità: edu-catori, psicologi, consulentiper l’affido, consulenti etno-clinici e mediatori linguisti-co-culturali. Perché l’analisidi ogni situazione è semprefrutto di un lavoro corale».

Prevenzione e tutela. Il Servi-zio svolge due attività. Quelladi «Prevenzione e promozio-ne» per l’accompagnamentodelle famiglie che spontanea-

mente chiedono aiuto (sonocirca 1.200). Equello di «Tute-la»che seguele famiglie invia-teal Servizio dall’autoritàgiu-diziaria. In particolare, risul-tanoin carico a questo secon-do settore 990 minori al 31 di-cembre 2018, 946 l’anno pri-ma e 964 nel 2016.

Strutture e famiglie. Se, dopoil fallimento dei progetti a do-micilio e dopo valutazionieseguite a più livelli, la situa-zione del minore rimane a ri-schio, l’autorità giudiziariapuòdispornel’allontanamen-to in una struttura residenzia-le o in una famiglia affidata-ria. Allontanamento che, hasottolineato l’assessore, «nonrappresentala fine delpercor-so, piuttosto richiama tutti acollaborare affinché il mino-re possa tornare nella sua fa-miglia».Nel 2018 iminori pre-senti in strutture residenzialierano 84 (dei quali 27 nuoviinserimenti), l’anno prima 82enel 2016 settantasette. Quel-li invece affidati ad altre fami-glie erano 73 nel 2018 (38 affi-di eterofamiliari e 35 intrafa-miliari), 87 l’anno prima e 83nel2016. Trovarela disponibi-lità di famiglie affidatarie(che facciano percorsi di for-mazione, garantiscano cure eaffetto al minore per un tem-po limitato, accolgano la fa-miglia d’origine... ) «è moltocomplesso».

Da qui la proposta del con-sigliere Giuseppe Ungari di«pubblicizzare maggiormen-te questa possibilità». Propo-sta che si unisce a quella delconsigliere Donatella Albinidi istituire la figura del Garan-teper l’infanzia e l’adolescen-za recepita con interessedall’assessore Fenaroli. //

Sono le proposte emersedalla Commissione socialeNatali: «Perplessità sullavoro di alcuni assistenti»

Dal primo luglio adoggi sono già 50 ledonne che il nuovo

centro antiviolenza Butterflydi Brescia ha assistito, anche invirtù del suo servizio attivo 24ore su 24. È il «datopreoccupante» riferito ieridall’assessore alle PariOpportunità RobertaMorellialla Commissione Servizi allapersona. Il centro, ricordiamo,

offre accoglienza ed ospitalitàalle donne e ai relativi figlivittime di maltrattamenti.«Di queste donne, che hannodai 16 ai 75 anni, 20 sonoitaliane e 30 straniere - haspiegato, numeri alla mano,l’assessore -. A loro siaggiungono le 80 persone chenello stesso periodo hannofatto riferimento alla Casadelle donne».

! Tutti a lezione di... note. So-no aperte fino all’11 ottobre leiscrizioni alla Scuola popolaredi musica promossa dall’Asso-ciazione Filarmonica «IsidoroCapitanio» per l’anno scolasti-co 2019/2020. Il sodalizio pro-muove infatti lunedì 14 otto-bre, alle 17, prove attitudinaliper bambini e adolescenti: sa-rà possibile avvicinarsi aglistrumenti a fiato e a percussio-ne presenti nell’organico ban-distico e alla chitarra e al man-dolino.

L’idea è quella di far capire achi partecipa le proprie predi-

sposizioni tecnico-musicalied, eventualmente, prenderein considerazione la possibili-tà di frequentare i corsi di stru-mento della Scuola popolaredi musica.

Laprovaègratuita. Perparte-cipare è necessario prenotarsinella sede della banda cittadi-na in via Odorici (all’internodel parco pubblico) entro l’11ottobre. La segreteria è apertadalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle18.La Scuolaorganizza poi cor-si di musica per bambini dellescuole dell’infanzia e prima-ria, studenti delle medie infe-riori, superiori e universitari,giovani lavoratori e adulti. Info0303756449 o [email protected]. //

! GianCarlo Blangiardo, presi-dente dell’Istat (Istituto nazio-nale di statistica)è aBrescia og-giperparlaredegliscenari stati-stici su popolazione, salute ebenessere in Italia.

L’appuntamento è alle 15 al-lo Spazio Mo.Ca. in via Moret-to 78 (ex tribunale) ed è apertoa tutti.Chi vuole,può prenotar-si inviando una mail a [email protected]. L’incontro sisvolge nell’ambito delle inizia-tive per il convegno nazionale«Statistica per la salute e il be-nessere», l’Associazione per laStatistica Applicata e l’IstitutoNazionale di Statistica, con ilsupporto della Società Italianadi Statistica e dell'Universitàdegli Studi di Brescia, e con ilpatrocinio del Comune di Bre-scia. Come emerge con chia-rezza dall’ultimo rapporto an-nualedell’Istat ilquadro demo-grafico e sociale italiano è ca-ratterizzato da un forte invec-chiamento della popolazione,risultatodi una marcata cresci-ta della sopravvivenza e da unaltrettanto marcato calo dellanatalità, ma anche da un mi-glioramento delle condizionidi salute e delle condizioni divita nelle età anziane, mentresi fanno più critiche le condi-zioni socio-economiche dei

giovani. L'intervento del Presi-dente Blangiardo fornirà uncontributo per la lettura delloscenario attuale, nonché delletendenze nel medio periodo edella sostenibilità per il siste-ma Paese.

Aseguire,neldibattitomode-rato da Anna Della Moretta delGiornale di Brescia, interver-ranno il Rettore Maurizio Tira,ilSindacoEmilioDelBono,Ma-rinaBerlinghieri,vicepresiden-te Commissione XIV PoliticheEuropee e Consiglio d'Europa,Filomena Maggino dell’Uni-versità di Roma La Sapienza,Consigliere e rappresentantedel Presidente del Consigliodei Ministri per la Cabina di re-gia «Benessere Italia» e Cleliadi Serio, Università Vita-SaluteSanRaffaeleePresidenteSocie-tà Italiana di Biometria. //

Affidi in città:servono controllie l’istituzionedi un Garante

Difficoltà.Anche a Brescia è molto complesso trovare famiglie disposte ad accogliere minori in affido per un periodo limitato

Minori

Barbara [email protected]

In tremesi 50 donne hanno bussatoal centro antiviolenza Butterfly

Alla «Isidoro Capitanio»per scoprirsi musicisti

Percorsi

Salute e benessere:ne parla in cittàil presidente Istat

Presidente.Gian Carlo Blangiardo

Appuntamento

GIORNALE DI BRESCIA · Mercoledì 25 settembre 2019 15

LA CITTÀ

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! Garantire il diritto dei mi-nori a vivere nella propria fa-miglia ricorrendo all’allonta-namento solo in casi eccezio-nali. Impegnarsi affinché au-mentinoi controllisulle strut-ture che accolgono i minori esullefamiglieaffidatarie.Pub-blicizzare in chiave positiva ilservizio affinché queste ulti-menoncontinuinoadiminui-re. E istituire, anche a Bre-scia, la figura del Garante perl’infanzia e l’adolescenza.

Sonole proposte emerseie-ri durante l’incontro dellaCommissioneServizi alla Per-sona convocato dopo che,nel Consiglio comunale del25 luglio, erano stati fatti, piùo meno velatamente, dei pa-ragoni tra Brescia e i casi diBibbiano. Paragoni al centrodi una polemica che non si èancora placata: «Dopo quellaseduta- ha fatto sapere il con-

sigliere Gianpaolo Natali(FdI) «horicevuto altre segna-lazioni di casi da verificare.Casi che fanno emergere per-plessità sull’operato di alcuniassistenti sociali». Uno su tut-ti quello al centro di un fasci-colo che Natali aveva tra lemani:«Siriferisce aun bambi-no affidato a una famiglia epoi portato via, verso un’altrafamiglia, senza che ci fosseroproblemi particolari». Da qui«la necessità che il sistemapreveda più controlli».

Controlli che, tra l’altro,«vengono giàeseguiti - ha sot-tolineato l’assessore alla Fa-miglia Marco Fenaroli -: se neoccupal’Ats, che opera in col-laborazione con il personaledel Comune, in virtù di un ac-cordo». Qualche numero?Nel 2015 sono state passate alsetaccio 24 strutture su 32,l’anno dopo 11, nel 2017 di-ciannove su 34, l’anno scorso15e quest’anno,su 39 struttu-re complessive, sono previsticontrolli in 25 realtà.

Come funziona. La convoca-zione della Commissione harappresentato l’occasione

per illustrare ai consiglieri ildelicatolavorodelServizio so-ciale per minori e famiglie.

Un Servizio che, a differen-za di altre realtà, «noi - ha ri-cordato l’assessore - non ab-biamo esternalizzato, macontinuiamoa gestire diretta-mente». Con 18 assistenti so-ciali dedicati a quest’area (edistribuiti nelle cinque sedidel Servizio sociale territoria-le) «che lavorano in equipeconaltre professionalità: edu-catori, psicologi, consulentiper l’affido, consulenti etno-clinici e mediatori linguisti-co-culturali. Perché l’analisidi ogni situazione è semprefrutto di un lavoro corale».

Prevenzione e tutela. Il Servi-zio svolge due attività. Quelladi «Prevenzione e promozio-ne» per l’accompagnamentodelle famiglie che spontanea-

mente chiedono aiuto (sonocirca 1.200). Equello di «Tute-la»che seguele famiglie invia-teal Servizio dall’autoritàgiu-diziaria. In particolare, risul-tanoin carico a questo secon-do settore 990 minori al 31 di-cembre 2018, 946 l’anno pri-ma e 964 nel 2016.

Strutture e famiglie. Se, dopoil fallimento dei progetti a do-micilio e dopo valutazionieseguite a più livelli, la situa-zione del minore rimane a ri-schio, l’autorità giudiziariapuòdispornel’allontanamen-to in una struttura residenzia-le o in una famiglia affidata-ria. Allontanamento che, hasottolineato l’assessore, «nonrappresentala fine delpercor-so, piuttosto richiama tutti acollaborare affinché il mino-re possa tornare nella sua fa-miglia».Nel 2018 iminori pre-senti in strutture residenzialierano 84 (dei quali 27 nuoviinserimenti), l’anno prima 82enel 2016 settantasette. Quel-li invece affidati ad altre fami-glie erano 73 nel 2018 (38 affi-di eterofamiliari e 35 intrafa-miliari), 87 l’anno prima e 83nel2016. Trovarela disponibi-lità di famiglie affidatarie(che facciano percorsi di for-mazione, garantiscano cure eaffetto al minore per un tem-po limitato, accolgano la fa-miglia d’origine... ) «è moltocomplesso».

Da qui la proposta del con-sigliere Giuseppe Ungari di«pubblicizzare maggiormen-te questa possibilità». Propo-sta che si unisce a quella delconsigliere Donatella Albinidi istituire la figura del Garan-teper l’infanzia e l’adolescen-za recepita con interessedall’assessore Fenaroli. //

Sono le proposte emersedalla Commissione socialeNatali: «Perplessità sullavoro di alcuni assistenti»

Dal primo luglio adoggi sono già 50 ledonne che il nuovo

centro antiviolenza Butterflydi Brescia ha assistito, anche invirtù del suo servizio attivo 24ore su 24. È il «datopreoccupante» riferito ieridall’assessore alle PariOpportunità RobertaMorellialla Commissione Servizi allapersona. Il centro, ricordiamo,

offre accoglienza ed ospitalitàalle donne e ai relativi figlivittime di maltrattamenti.«Di queste donne, che hannodai 16 ai 75 anni, 20 sonoitaliane e 30 straniere - haspiegato, numeri alla mano,l’assessore -. A loro siaggiungono le 80 persone chenello stesso periodo hannofatto riferimento alla Casadelle donne».

! Tutti a lezione di... note. So-no aperte fino all’11 ottobre leiscrizioni alla Scuola popolaredi musica promossa dall’Asso-ciazione Filarmonica «IsidoroCapitanio» per l’anno scolasti-co 2019/2020. Il sodalizio pro-muove infatti lunedì 14 otto-bre, alle 17, prove attitudinaliper bambini e adolescenti: sa-rà possibile avvicinarsi aglistrumenti a fiato e a percussio-ne presenti nell’organico ban-distico e alla chitarra e al man-dolino.

L’idea è quella di far capire achi partecipa le proprie predi-

sposizioni tecnico-musicalied, eventualmente, prenderein considerazione la possibili-tà di frequentare i corsi di stru-mento della Scuola popolaredi musica.

Laprovaègratuita. Perparte-cipare è necessario prenotarsinella sede della banda cittadi-na in via Odorici (all’internodel parco pubblico) entro l’11ottobre. La segreteria è apertadalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle18.La Scuolaorganizza poi cor-si di musica per bambini dellescuole dell’infanzia e prima-ria, studenti delle medie infe-riori, superiori e universitari,giovani lavoratori e adulti. Info0303756449 o [email protected]. //

! GianCarlo Blangiardo, presi-dente dell’Istat (Istituto nazio-nale di statistica)è a Brescia og-giperparlaredegliscenari stati-stici su popolazione, salute ebenessere in Italia.

L’appuntamento è alle 15 al-lo Spazio Mo.Ca. in via Moret-to 78 (ex tribunale) ed è apertoa tutti.Chi vuole,può prenotar-si inviando una mail a [email protected]. L’incontro sisvolge nell’ambito delle inizia-tive per il convegno nazionale«Statistica per la salute e il be-nessere», l’Associazione per laStatistica Applicata e l’IstitutoNazionale di Statistica, con ilsupporto della Società Italianadi Statistica e dell'Universitàdegli Studi di Brescia, e con ilpatrocinio del Comune di Bre-scia. Come emerge con chia-rezza dall’ultimo rapporto an-nualedell’Istat ilquadro demo-grafico e sociale italiano è ca-ratterizzato da un forte invec-chiamento della popolazione,risultatodi una marcata cresci-ta della sopravvivenza e da unaltrettanto marcato calo dellanatalità, ma anche da un mi-glioramento delle condizionidi salute e delle condizioni divita nelle età anziane, mentresi fanno più critiche le condi-zioni socio-economiche dei

giovani. L'intervento del Presi-dente Blangiardo fornirà uncontributo per la lettura delloscenario attuale, nonché delletendenze nel medio periodo edella sostenibilità per il siste-ma Paese.

Aseguire,neldibattitomode-rato da Anna Della Moretta delGiornale di Brescia, interver-ranno il Rettore Maurizio Tira,ilSindacoEmilioDelBono,Ma-rinaBerlinghieri,vicepresiden-te Commissione XIV PoliticheEuropee e Consiglio d'Europa,Filomena Maggino dell’Uni-versità di Roma La Sapienza,Consigliere e rappresentantedel Presidente del Consigliodei Ministri per la Cabina di re-gia «Benessere Italia» e Cleliadi Serio, Università Vita-SaluteSanRaffaeleePresidenteSocie-tà Italiana di Biometria. //

Affidi in città:servono controllie l’istituzionedi un Garante

Difficoltà.Anche a Brescia è molto complesso trovare famiglie disposte ad accogliere minori in affido per un periodo limitato

Minori

Barbara [email protected]

In tremesi 50 donne hanno bussatoal centro antiviolenza Butterfly

Alla «Isidoro Capitanio»per scoprirsi musicisti

Percorsi

Salute e benessere:ne parla in cittàil presidente Istat

Presidente.Gian Carlo Blangiardo

Appuntamento

GIORNALE DI BRESCIA · Mercoledì 25 settembre 2019 15

LA CITTÀ

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! Garantire il diritto dei mi-nori a vivere nella propria fa-miglia ricorrendo all’allonta-namento solo in casi eccezio-nali. Impegnarsi affinché au-mentinoi controllisulle strut-ture che accolgono i minori esullefamiglieaffidatarie.Pub-blicizzare in chiave positiva ilservizio affinché queste ulti-menoncontinuinoadiminui-re. E istituire, anche a Bre-scia, la figura del Garante perl’infanzia e l’adolescenza.

Sonole proposte emerseie-ri durante l’incontro dellaCommissioneServizi alla Per-sona convocato dopo che,nel Consiglio comunale del25 luglio, erano stati fatti, piùo meno velatamente, dei pa-ragoni tra Brescia e i casi diBibbiano. Paragoni al centrodi una polemica che non si èancora placata: «Dopo quellaseduta- ha fatto sapere il con-

sigliere Gianpaolo Natali(FdI) «horicevuto altre segna-lazioni di casi da verificare.Casi che fanno emergere per-plessità sull’operato di alcuniassistenti sociali». Uno su tut-ti quello al centro di un fasci-colo che Natali aveva tra lemani:«Siriferisce aun bambi-no affidato a una famiglia epoi portato via, verso un’altrafamiglia, senza che ci fosseroproblemi particolari». Da qui«la necessità che il sistemapreveda più controlli».

Controlli che, tra l’altro,«vengono giàeseguiti - ha sot-tolineato l’assessore alla Fa-miglia Marco Fenaroli -: se neoccupal’Ats, che opera in col-laborazione con il personaledel Comune, in virtù di un ac-cordo». Qualche numero?Nel 2015 sono state passate alsetaccio 24 strutture su 32,l’anno dopo 11, nel 2017 di-ciannove su 34, l’anno scorso15e quest’anno,su 39 struttu-re complessive, sono previsticontrolli in 25 realtà.

Come funziona. La convoca-zione della Commissione harappresentato l’occasione

per illustrare ai consiglieri ildelicatolavorodelServizio so-ciale per minori e famiglie.

Un Servizio che, a differen-za di altre realtà, «noi - ha ri-cordato l’assessore - non ab-biamo esternalizzato, macontinuiamoa gestire diretta-mente». Con 18 assistenti so-ciali dedicati a quest’area (edistribuiti nelle cinque sedidel Servizio sociale territoria-le) «che lavorano in equipeconaltre professionalità: edu-catori, psicologi, consulentiper l’affido, consulenti etno-clinici e mediatori linguisti-co-culturali. Perché l’analisidi ogni situazione è semprefrutto di un lavoro corale».

Prevenzione e tutela. Il Servi-zio svolge due attività. Quelladi «Prevenzione e promozio-ne» per l’accompagnamentodelle famiglie che spontanea-

mente chiedono aiuto (sonocirca 1.200). Equello di«Tute-la»che seguele famiglie invia-teal Servizio dall’autoritàgiu-diziaria. In particolare, risul-tanoin carico a questo secon-do settore 990 minori al 31 di-cembre 2018, 946 l’anno pri-ma e 964 nel 2016.

Strutture e famiglie. Se, dopoil fallimento dei progetti a do-micilio e dopo valutazionieseguite a più livelli, la situa-zione del minore rimane a ri-schio, l’autorità giudiziariapuòdispornel’allontanamen-to in una struttura residenzia-le o in una famiglia affidata-ria. Allontanamento che, hasottolineato l’assessore, «nonrappresentala fine delpercor-so, piuttosto richiama tutti acollaborare affinché il mino-re possa tornare nella sua fa-miglia».Nel 2018 iminori pre-senti in strutture residenzialierano 84 (dei quali 27 nuoviinserimenti), l’anno prima 82enel 2016 settantasette. Quel-li invece affidati ad altre fami-glie erano 73 nel 2018 (38 affi-di eterofamiliari e 35 intrafa-miliari), 87 l’anno prima e 83nel2016. Trovarela disponibi-lità di famiglie affidatarie(che facciano percorsi di for-mazione, garantiscano cure eaffetto al minore per un tem-po limitato, accolgano la fa-miglia d’origine... ) «è moltocomplesso».

Da qui la proposta del con-sigliere Giuseppe Ungari di«pubblicizzare maggiormen-te questa possibilità». Propo-sta che si unisce a quella delconsigliere Donatella Albinidi istituire la figura del Garan-teper l’infanzia e l’adolescen-za recepita con interessedall’assessore Fenaroli. //

Sono le proposte emersedalla Commissione socialeNatali: «Perplessità sullavoro di alcuni assistenti»

Dal primo luglio adoggi sono già 50 ledonne che il nuovo

centro antiviolenza Butterflydi Brescia ha assistito, anche invirtù del suo servizio attivo 24ore su 24. È il «datopreoccupante» riferito ieridall’assessore alle PariOpportunità RobertaMorellialla Commissione Servizi allapersona. Il centro, ricordiamo,

offre accoglienza ed ospitalitàalle donne e ai relativi figlivittime di maltrattamenti.«Di queste donne, che hannodai 16 ai 75 anni, 20 sonoitaliane e 30 straniere - haspiegato, numeri alla mano,l’assessore -. A loro siaggiungono le 80 persone chenello stesso periodo hannofatto riferimento alla Casadelle donne».

! Tutti a lezione di... note. So-no aperte fino all’11 ottobre leiscrizioni alla Scuola popolaredi musica promossa dall’Asso-ciazione Filarmonica «IsidoroCapitanio» per l’anno scolasti-co 2019/2020. Il sodalizio pro-muove infatti lunedì 14 otto-bre, alle 17, prove attitudinaliper bambini e adolescenti: sa-rà possibile avvicinarsi aglistrumenti a fiato e a percussio-ne presenti nell’organico ban-distico e alla chitarra e al man-dolino.

L’idea è quella di far capire achi partecipa le proprie predi-

sposizioni tecnico-musicalied, eventualmente, prenderein considerazione la possibili-tà di frequentare i corsi di stru-mento della Scuola popolaredi musica.

Laprovaègratuita. Perparte-cipare è necessario prenotarsinella sede della banda cittadi-na in via Odorici (all’internodel parco pubblico) entro l’11ottobre. La segreteria è apertadalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle18.La Scuolaorganizza poi cor-si di musica per bambini dellescuole dell’infanzia e prima-ria, studenti delle medie infe-riori, superiori e universitari,giovani lavoratori e adulti. Info0303756449 o [email protected]. //

! GianCarlo Blangiardo, presi-dente dell’Istat (Istituto nazio-nale di statistica)è aBrescia og-giperparlaredegliscenari stati-stici su popolazione, salute ebenessere in Italia.

L’appuntamento è alle 15 al-lo Spazio Mo.Ca. in via Moret-to 78 (ex tribunale) ed è apertoa tutti.Chi vuole,può prenotar-si inviando una mail a [email protected]. L’incontro sisvolge nell’ambito delle inizia-tive per il convegno nazionale«Statistica per la salute e il be-nessere», l’Associazione per laStatistica Applicata e l’IstitutoNazionale di Statistica, con ilsupporto della Società Italianadi Statistica e dell'Universitàdegli Studi di Brescia, e con ilpatrocinio del Comune di Bre-scia. Come emerge con chia-rezza dall’ultimo rapporto an-nualedell’Istat ilquadro demo-grafico e sociale italiano è ca-ratterizzato da un forte invec-chiamento della popolazione,risultatodi una marcata cresci-ta della sopravvivenza e da unaltrettanto marcato calo dellanatalità, ma anche da un mi-glioramento delle condizionidi salute e delle condizioni divita nelle età anziane, mentresi fanno più critiche le condi-zioni socio-economiche dei

giovani. L'intervento del Presi-dente Blangiardo fornirà uncontributo per la lettura delloscenario attuale, nonché delletendenze nel medio periodo edella sostenibilità per il siste-ma Paese.

Aseguire,neldibattitomode-rato da Anna Della Moretta delGiornale di Brescia, interver-ranno il Rettore Maurizio Tira,ilSindacoEmilioDelBono,Ma-rinaBerlinghieri,vicepresiden-te Commissione XIV PoliticheEuropee e Consiglio d'Europa,Filomena Maggino dell’Uni-versità di Roma La Sapienza,Consigliere e rappresentantedel Presidente del Consigliodei Ministri per la Cabina di re-gia «Benessere Italia» e Cleliadi Serio, Università Vita-SaluteSanRaffaeleePresidenteSocie-tà Italiana di Biometria. //

Affidi in città:servono controllie l’istituzionedi un Garante

Difficoltà.Anche a Brescia è molto complesso trovare famiglie disposte ad accogliere minori in affido per un periodo limitato

Minori

Barbara [email protected]

In tremesi 50 donne hanno bussatoal centro antiviolenza Butterfly

Alla «Isidoro Capitanio»per scoprirsi musicisti

Percorsi

Salute e benessere:ne parla in cittàil presidente Istat

Presidente.Gian Carlo Blangiardo

Appuntamento

GIORNALE DI BRESCIA · Mercoledì 25 settembre 2019 15

LA CITTÀ

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ILCONVEGNO.OggiaBresciaconilpresidentedell’IstatBlangiardo

Demografiaewelfare,eccogliscenaridell’Italiadidomani

Doppio appuntamento al-l’Accademia Carrara di Ber-gamo.Oggialle 15, incollabo-razioneconGAMeC, è inpro-grammalapresentazionedel-lamonografia dedicata aRo-mualdo Locatelli (1905-1943), alla presenza del cura-tore Vittorio Sgarbi. Il volu-me, edito da Skira, offre unaselezione di opere dell’artistaitaliano più rappresentativodelpanoramapittoricoorien-talista del «Mooi Indië», ed èarricchitoda fotod’epoca, let-tere e documenti raccoltinell'Archivio Locatelli. Unracconto che si snodadai pri-

mi successi in AccademiaCarraraepoi aBrera,passan-doper lostudiodiviaMargut-ta a Roma, dove diventò ri-trattista del Vaticano e dellafamiglia reale italiana, fino altrasferimento in Indonesia, aBali, nell’Isola degli Dei. In-gresso libero fino a esauri-mento posti.Venerdì alle 17.30 verrà in-

vece presentato il volume diMattiaVinco«Cassoni.Pittu-ra profana del rinascimentoa Verona». A poco più dicent’anni dalla prima edizio-nedelmonumentale reperto-rio di Paul Schubring sui cas-

soni italiani, cofani nuziali,spalliereepannelli da studio-lo che decoravano le dimoreitaliane del Rinascimento,Mattia Vinco ha curato uncorposo volume, edito daOf-ficinaLibraria, gettandonuo-va luce sullaproduzionevero-nese. Verona emerge così perla sua eccezionale importan-za, che la vede seconda solo aFirenze.Purprivadi una cor-te, la città scaligera apparenon più centro minore e su-balterno,ma luogo inaspetta-tamente innovativo di un ge-nere pittorico poco praticatonel panorama padano rina-scimentale. Interventi di Da-videGasparotto, curatoreSe-nior Getty Museum Los An-geles, e di M. Cristina Rode-schini. Ingresso libero fino aesaurimento posti.•

ILLIBRO.Raccolti inununicovolumeidiscorsicheilpremioNobelfecedalsuorientroinRussianel1994finoallamorte

LAPATRIARUSSADISOLŽENICYNIlsuoviaggiodiritornoduròduemesiIniziòconunasostaallaKolyma,luogosimbolodeigulagsovieticiFuprofetaspessoinascoltato

CULTURA&[email protected] | Telefono030.2294220 -Fax030.2294229

Nell’ambito delle iniziativeper il Convegno nazionale«Statistica per la Salute e ilBenessere», l’Associazioneper la Statistica Applicata el’Istituto Nazionale di Stati-stica, organizzano per oggiun incontro pubblico con ilpresidente dell’Istat GianCarlo Blangiardo sul tema«Scenari statistici su popola-zione, salute e benessere inItalia».L’appuntamentoèal-le 15allo spazioMO.CAdiviaMoretto 78 a Brescia. Comeemerge con chiarezza dall’ul-

timorapporto annuale dell’I-stat, il quadro demografico esociale italianoècaratterizza-to da un forte invecchiamen-to della popolazione, risulta-todiunamarcatacrescitadel-la sopravvivenza e da un al-trettanto marcato calo dellanatalità, ma anche da unmi-glioramento delle condizionidi salute e delle condizioni divitanelle età anziane,mentresi fanno più critiche le condi-zioni socio-economiche deigiovani. L’intervento del pre-sidente Blangiardo fornirà

un contributo per la letturadello scenario attuale, non-ché delle tendenze nelmedioperiodo e della sostenibilitàper il sistemaPaese.

ASEGUIRE,neldibattito inter-verranno il rettore dell’Uni-versità degli Studi di BresciaMaurizio Tira, il sindacoEmilio Del Bono, l’onorevoleMarinaBerlinghieri, vicepre-sidente Commissione XIVPolitiche Europee e Consi-glio d’Europa, FilomenaMaggino, Università di Ro-ma La Sapienza, consiglieree rappresentante del Presi-dente del Consiglio deiMini-striper laCabinadi regia«Be-nessere Italia» e Clelia di Se-rio, Università Vita-SaluteSanRaffaele e presidente So-cietà Italiana diBiometria.•

LAMOSTRA.AlMASTdiCastelGoffredo

Bazzani, letreetàdelmanierismoin terramantovanaDal12ottobreesposte13operedelpittorenel250°dellamorte

«EducazionedellaVergine»

SimoneFausti

«Ecco, tutta lamia vita è qui:la terrapatria, ascolto soltan-to il suo dolore, scrivo soltan-to di lei». Era il 1967 quandoAleksandr Solženicyn scrissequeste parole consapevoleche dopo il crollo dell’Urss,che aveva in qualche modopredetto, la suaRussiaavreb-be continuato a soffrire, allaricerca di se stessa. Solženic-yn venne rinchiuso nel gulagnel 1945, vi rimase per ottoanni e anche dopo il suo rila-scio continuò a essere un sor-vegliato speciale per le sueidee e i suoi scritti finché nel1974, proprio a causa dellapubblicazione di «Arcipela-goGulag» in cui svelò la real-tà dei campi di lavoro forzatosovietici, venneesiliatoeban-dito dall’Urss. Costretto a vi-vere in Svizzera e poi negliStatiUniti per vent’anni, fece

ritorno inRussia qualche an-no dopo la caduta del Murodi Berlino, nel 1994.Il libro «Ritorno in Russia»

curato da Sergio Rapetti re-centemente edito da Marsi-lio raccoglie le interviste e idiscorsi dello scrittore dalsuo ritorno in Russia fino al-la morte avvenuta nel 2008.Unaraccoltadi testi incuiSo-lženicyn si esprime a tuttocampo sulle questioni che ri-guardano il passato e il pre-sente della Russia e che si ri-solve in un’analisi acuta epuntuale del XX secolo met-tendo in luceanche leproble-matiche del nuovo millen-nio. La sua vicenda persona-lehaportatononsoloanarra-re le tribolazioni del suo po-polo ma anche a diventarneprotagonista fino a trasfor-marsi in una sorta di «co-scienza nazionale» che eramancata al popolo russo du-rante i «settant’anni di anni-

chilimento sovietico». Laprincipalepreoccupazione diSolženicynè«dire tutta la ve-rità sulla Russia» e il libroconsente al lettore di far pro-prio lo sguardo critico delloscrittoreanchegrazie alle ap-profonditenote a fondopagi-na che aiutano a chiarire ilcontestodellevicende.Aque-ste si aggiungonounaprezio-sa introduzionedel figlio, Er-molaj Solženicyn, e unsaggioconclusivo di Rapetti che ri-percorre la tortuosa carrieraletteraria dello scrittore.Il libro parte dal rientro in

patriadiSolženicyn,dallaKo-lyma, nell’Estremo Oriente

russo, il «cerchio infernalepiù atroce» del gulag doveStalin deportòmilioni di rus-si fin dagli anni ’30. Lo scrit-tore attraversò in treno tuttoil paese in due mesi, racco-gliendo le testimonianze e leesigenzediunpopolo chesta-va vivendo condrammaticitàil passaggio dal comunismoalla democrazia. Dai suoi di-scorsi tenuti nei villaggi sibe-riani finoaquellopronuncia-to nella Duma, il parlamentorusso, Solženicyn denunciagli oligarchi che saccheggia-no le risorse nazionali e la di-lagante corruzione, accusa laclasse dirigente di non aver

fatto nulla per quei venticin-quemilionidi russi che, cadu-ti i confinidell’imperosovieti-co, si sono ritrovati in terrastraniera e si lamenta dellamancanzadi formediautogo-verno locale considerato co-mel’unicostrumentocheper-metta la nascita di una con-creta democrazia dal basso.Solženicyn incontraunaRus-sia«lacerata, scoraggiata allaricerca della propria autenti-caessenza»eormaipriva,do-po settant’anni di ateismo distato, di quella spiritualitàfondamentaleper la sopravvi-venza di un popolo.

EMERGE un forte spirito pa-triottico che ha portato loscrittore a impegnarsi attiva-mente nel preservare gli ele-menti costitutivi dell’identitàrussa secondo una prospetti-va conservatrice: Solženicynsostiene a gran voce la neces-sità dell’unità tra Russia,Ucraina e Bielorussia affer-mando che il compito essen-ziale è quello della «protezio-ne di un popolo stremato».Posizioni che gli permette-ranno di criticare la «demo-crazia delle baionette» distampoamericanoeallo stes-so tempo edulcorare il giudi-ziopolitico sull’operatodiPu-tin. Non mancano i temi dicarattere «umanistico», co-me lapreservazionedella cul-turaedella lingua russa (si ci-mentò nella stesura di un di-zionario) e il ruolodel cristia-nesimo e della Chiesa Orto-dossa russa. In questi discor-si c’è il travaglio di un popoloche cerca di risollevarsi e diuna nazione da ricostruire.Solženicyn si fa voce criticadella Russia, il cui dolore e lecui vicendenonhamai smes-so di narrare.•

IlpresidenteIstatBlangiardo

ARTE. IncontriaBergamoall’AccademiaCarrara

L’orientalistaLocatellieicassonirinascimentali

Un’occasione per riscoprirel’opera del pittore mantova-noGiuseppeBazzani.Èquel-la che sarà offerta dal prossi-mo 12 ottobre dal MAST, ilmuseo di Castel Goffredo incollaborazione con l’associa-zione Gruppo San Luca, gra-zie al la mostra dedicata a«Le tre età di Giuseppe Baz-zani (1690-1769)»organizza-ta nel 250° anniversario del-la morte del pittore e curatada Barbara D’Attoma e Cor-rado Bocchi. Anticipatore disensibilità «quasi romanti-chee visionarie» che influen-zarono il Rococò veneziano eaustriaco, Bazzani è presenteneiprincipalimuseidelmon-do e italiani, tra cui la Natio-nalGallerydiLondrae laCol-lezione Thyssen-BornemiszadiLuganomaanche laGalle-ria degli Uffizi di Firenze e ilMuseo Correr di Venezia.Inmostra a Castel Goffredo

saranno esposte 13 opere,lungoun percorso cronologi-co inaugurato dalla «Educa-zione della Vergine» prove-niente dall’oratorio diSant’Anna a Castel Goffredo.Giàparte integrantedelpatri-monio del MAST e primaopera documentata dell’arti-sta, che la eseguì nel 1729. Ildipinto segna gli esordi diuna maniera con la quale ilmantovano mostra di avererielaborato appieno la lezio-ne di Rubens e DomenicoFetti, dall’adozione di formeopulenteal cromatismoacce-so.Laparabola artisticadellamostra si chiude con il dram-matico «San Girolamo» dicollezione privata, espressio-ne dell’estrema maniera delpittore, in cui prevale la scel-tadi soggetti drammatici resiconunamateriapittoricaari-da, che dà vita a un universodi immagini anticipatrici diuna sensibilità preromanti-ca. Il percorso offrirà inoltrela possibilità di ammirare labellissima tela con le«Animedel Purgatorio» provenientedallapreposituralediSant’E-

rasmo di Castel Goffredo, unex voto delMuseoDiocesanodi Brescia e l’intero ciclo di 6tele dedicato alle «Storie diSansone» custodite nellachiesa parrocchiale di Leffe(Bergamo), uniche opere in-sieme a quella provenientedaBrescia, eseguite per com-mittenti esterni al territoriomantovano. Ulteriore valoreaggiunto viene affidato allenumerose tele di proprietàprivata, alcune delle qualiesposte per la prima volta alpubblico.

PER CONOSCERE e compren-dere meglio la facilità creati-va e produttiva del pittore,che lavorò quasi esclusiva-mentesurichiestadi commit-tentimantovani, ilmuseo or-ganizza tre uscite sul territo-rio con partenza da CastelGoffredo, comprensive di vi-site guidate, che abbinano lavisita al Museo Diocesano diMantova a quella dei luoghi«bazzaniani» nei comuni diBorgoforte,Grazie,Acquane-gra, Gazoldo degli Ippoliti,Piubega, Guidizzolo e Goito.La mostra sarà aperta al

pubblico dal 12 ottobre finoal 6 gennaio 2020. Per infor-mazioniwww.mastcastelgof-fredo.it•

Solženicynnell’estatedel1994attraversòlaRussiapertornareaMosca Loscrittorerussoallavoro.Nel1974fuespulsodall’Urssdopolapubblicazionedi«ArcipelagoGulag»

IncontrotraAleksandrSolženicyneilpresidenterussoPutin

BRESCIAOGGIMercoledì 25 Settembre 2019 37

ds: mimesi

ILCONVEGNO.OggiaBresciaconilpresidentedell’IstatBlangiardo

Demografiaewelfare,eccogliscenaridell’Italiadidomani

Doppio appuntamento al-l’Accademia Carrara di Ber-gamo.Oggialle 15, incollabo-razioneconGAMeC, è inpro-grammalapresentazionedel-lamonografia dedicata aRo-mualdo Locatelli (1905-1943), alla presenza del cura-tore Vittorio Sgarbi. Il volu-me, edito da Skira, offre unaselezione di opere dell’artistaitaliano più rappresentativodelpanoramapittoricoorien-talista del «Mooi Indië», ed èarricchitoda fotod’epoca, let-tere e documenti raccoltinell'Archivio Locatelli. Unracconto che si snodadai pri-

mi successi in AccademiaCarraraepoi aBrera,passan-doper lostudiodiviaMargut-ta a Roma, dove diventò ri-trattista del Vaticano e dellafamiglia reale italiana, fino altrasferimento in Indonesia, aBali, nell’Isola degli Dei. In-gresso libero fino a esauri-mento posti.Venerdì alle 17.30 verrà in-

vece presentato il volume diMattiaVinco«Cassoni.Pittu-ra profana del rinascimentoa Verona». A poco più dicent’anni dalla prima edizio-nedelmonumentale reperto-rio di Paul Schubring sui cas-

soni italiani, cofani nuziali,spalliereepannelli da studio-lo che decoravano le dimoreitaliane del Rinascimento,Mattia Vinco ha curato uncorposo volume, edito daOf-ficinaLibraria, gettandonuo-va luce sullaproduzionevero-nese. Verona emerge così perla sua eccezionale importan-za, che la vede seconda solo aFirenze.Purprivadi una cor-te, la città scaligera apparenon più centro minore e su-balterno,ma luogo inaspetta-tamente innovativo di un ge-nere pittorico poco praticatonel panorama padano rina-scimentale. Interventi di Da-videGasparotto, curatoreSe-nior Getty Museum Los An-geles, e di M. Cristina Rode-schini. Ingresso libero fino aesaurimento posti.•

ILLIBRO.Raccolti inununicovolumeidiscorsicheilpremioNobelfecedalsuorientroinRussianel1994finoallamorte

LAPATRIARUSSADISOLŽENICYNIlsuoviaggiodiritornoduròduemesiIniziòconunasostaallaKolyma,luogosimbolodeigulagsovieticiFuprofetaspessoinascoltato

CULTURA&[email protected] | Telefono030.2294220 -Fax030.2294229

Nell’ambito delle iniziativeper il Convegno nazionale«Statistica per la Salute e ilBenessere», l’Associazioneper la Statistica Applicata el’Istituto Nazionale di Stati-stica, organizzano per oggiun incontro pubblico con ilpresidente dell’Istat GianCarlo Blangiardo sul tema«Scenari statistici su popola-zione, salute e benessere inItalia».L’appuntamentoèal-le 15allo spazioMO.CAdiviaMoretto 78 a Brescia. Comeemerge con chiarezza dall’ul-

timorapporto annuale dell’I-stat, il quadro demografico esociale italianoècaratterizza-to da un forte invecchiamen-to della popolazione, risulta-todiunamarcatacrescitadel-la sopravvivenza e da un al-trettanto marcato calo dellanatalità, ma anche da unmi-glioramento delle condizionidi salute e delle condizioni divitanelle età anziane,mentresi fanno più critiche le condi-zioni socio-economiche deigiovani. L’intervento del pre-sidente Blangiardo fornirà

un contributo per la letturadello scenario attuale, non-ché delle tendenze nelmedioperiodo e della sostenibilitàper il sistemaPaese.

ASEGUIRE,neldibattito inter-verranno il rettore dell’Uni-versità degli Studi di BresciaMaurizio Tira, il sindacoEmilio Del Bono, l’onorevoleMarinaBerlinghieri, vicepre-sidente Commissione XIVPolitiche Europee e Consi-glio d’Europa, FilomenaMaggino, Università di Ro-ma La Sapienza, consiglieree rappresentante del Presi-dente del Consiglio deiMini-striper laCabinadi regia«Be-nessere Italia» e Clelia di Se-rio, Università Vita-SaluteSanRaffaele e presidente So-cietà Italiana diBiometria.•

LAMOSTRA.AlMASTdiCastelGoffredo

Bazzani, letreetàdelmanierismoin terramantovanaDal12ottobreesposte13operedelpittorenel250°dellamorte

«EducazionedellaVergine»

SimoneFausti

«Ecco, tutta lamia vita è qui:la terrapatria, ascolto soltan-to il suo dolore, scrivo soltan-to di lei». Era il 1967 quandoAleksandr Solženicyn scrissequeste parole consapevoleche dopo il crollo dell’Urss,che aveva in qualche modopredetto, la suaRussiaavreb-be continuato a soffrire, allaricerca di se stessa. Solženic-yn venne rinchiuso nel gulagnel 1945, vi rimase per ottoanni e anche dopo il suo rila-scio continuò a essere un sor-vegliato speciale per le sueidee e i suoi scritti finché nel1974, proprio a causa dellapubblicazione di «Arcipela-goGulag» in cui svelò la real-tà dei campi di lavoro forzatosovietici, venneesiliatoeban-dito dall’Urss. Costretto a vi-vere in Svizzera e poi negliStatiUniti per vent’anni, fece

ritorno inRussia qualche an-no dopo la caduta del Murodi Berlino, nel 1994.Il libro «Ritorno in Russia»

curato da Sergio Rapetti re-centemente edito da Marsi-lio raccoglie le interviste e idiscorsi dello scrittore dalsuo ritorno in Russia fino al-la morte avvenuta nel 2008.Unaraccoltadi testi incuiSo-lženicyn si esprime a tuttocampo sulle questioni che ri-guardano il passato e il pre-sente della Russia e che si ri-solve in un’analisi acuta epuntuale del XX secolo met-tendo in luceanche leproble-matiche del nuovo millen-nio. La sua vicenda persona-lehaportatononsoloanarra-re le tribolazioni del suo po-polo ma anche a diventarneprotagonista fino a trasfor-marsi in una sorta di «co-scienza nazionale» che eramancata al popolo russo du-rante i «settant’anni di anni-

chilimento sovietico». Laprincipalepreoccupazione diSolženicynè«dire tutta la ve-rità sulla Russia» e il libroconsente al lettore di far pro-prio lo sguardo critico delloscrittoreanchegrazie alle ap-profonditenote a fondopagi-na che aiutano a chiarire ilcontestodellevicende.Aque-ste si aggiungonounaprezio-sa introduzionedel figlio, Er-molaj Solženicyn, e unsaggioconclusivo di Rapetti che ri-percorre la tortuosa carrieraletteraria dello scrittore.Il libro parte dal rientro in

patriadiSolženicyn,dallaKo-lyma, nell’Estremo Oriente

russo, il «cerchio infernalepiù atroce» del gulag doveStalin deportòmilioni di rus-si fin dagli anni ’30. Lo scrit-tore attraversò in treno tuttoil paese in due mesi, racco-gliendo le testimonianze e leesigenzediunpopolo chesta-va vivendo condrammaticitàil passaggio dal comunismoalla democrazia. Dai suoi di-scorsi tenuti nei villaggi sibe-riani finoaquellopronuncia-to nella Duma, il parlamentorusso, Solženicyn denunciagli oligarchi che saccheggia-no le risorse nazionali e la di-lagante corruzione, accusa laclasse dirigente di non aver

fatto nulla per quei venticin-quemilionidi russi che, cadu-ti i confinidell’imperosovieti-co, si sono ritrovati in terrastraniera e si lamenta dellamancanzadi formediautogo-verno locale considerato co-mel’unicostrumentocheper-metta la nascita di una con-creta democrazia dal basso.Solženicyn incontraunaRus-sia«lacerata, scoraggiata allaricerca della propria autenti-caessenza»eormaipriva,do-po settant’anni di ateismo distato, di quella spiritualitàfondamentaleper la sopravvi-venza di un popolo.

EMERGE un forte spirito pa-triottico che ha portato loscrittore a impegnarsi attiva-mente nel preservare gli ele-menti costitutivi dell’identitàrussa secondo una prospetti-va conservatrice: Solženicynsostiene a gran voce la neces-sità dell’unità tra Russia,Ucraina e Bielorussia affer-mando che il compito essen-ziale è quello della «protezio-ne di un popolo stremato».Posizioni che gli permette-ranno di criticare la «demo-crazia delle baionette» distampoamericanoeallo stes-so tempo edulcorare il giudi-ziopolitico sull’operatodiPu-tin. Non mancano i temi dicarattere «umanistico», co-me lapreservazionedella cul-turaedella lingua russa (si ci-mentò nella stesura di un di-zionario) e il ruolodel cristia-nesimo e della Chiesa Orto-dossa russa. In questi discor-si c’è il travaglio di un popoloche cerca di risollevarsi e diuna nazione da ricostruire.Solženicyn si fa voce criticadella Russia, il cui dolore e lecui vicendenonhamai smes-so di narrare.•

IlpresidenteIstatBlangiardo

ARTE. IncontriaBergamoall’AccademiaCarrara

L’orientalistaLocatellieicassonirinascimentali

Un’occasione per riscoprirel’opera del pittore mantova-noGiuseppeBazzani.Èquel-la che sarà offerta dal prossi-mo 12 ottobre dal MAST, ilmuseo di Castel Goffredo incollaborazione con l’associa-zione Gruppo San Luca, gra-zie al la mostra dedicata a«Le tre età di Giuseppe Baz-zani (1690-1769)»organizza-ta nel 250° anniversario del-la morte del pittore e curatada Barbara D’Attoma e Cor-rado Bocchi. Anticipatore disensibilità «quasi romanti-chee visionarie» che influen-zarono il Rococò veneziano eaustriaco, Bazzani è presenteneiprincipalimuseidelmon-do e italiani, tra cui la Natio-nalGallerydiLondrae laCol-lezione Thyssen-BornemiszadiLuganomaanche laGalle-ria degli Uffizi di Firenze e ilMuseo Correr di Venezia.Inmostra a Castel Goffredo

saranno esposte 13 opere,lungoun percorso cronologi-co inaugurato dalla «Educa-zione della Vergine» prove-niente dall’oratorio diSant’Anna a Castel Goffredo.Giàparte integrantedelpatri-monio del MAST e primaopera documentata dell’arti-sta, che la eseguì nel 1729. Ildipinto segna gli esordi diuna maniera con la quale ilmantovano mostra di avererielaborato appieno la lezio-ne di Rubens e DomenicoFetti, dall’adozione di formeopulenteal cromatismoacce-so.Laparabola artisticadellamostra si chiude con il dram-matico «San Girolamo» dicollezione privata, espressio-ne dell’estrema maniera delpittore, in cui prevale la scel-tadi soggetti drammatici resiconunamateriapittoricaari-da, che dà vita a un universodi immagini anticipatrici diuna sensibilità preromanti-ca. Il percorso offrirà inoltrela possibilità di ammirare labellissima tela con le«Animedel Purgatorio» provenientedallapreposituralediSant’E-

rasmo di Castel Goffredo, unex voto delMuseoDiocesanodi Brescia e l’intero ciclo di 6tele dedicato alle «Storie diSansone» custodite nellachiesa parrocchiale di Leffe(Bergamo), uniche opere in-sieme a quella provenientedaBrescia, eseguite per com-mittenti esterni al territoriomantovano. Ulteriore valoreaggiunto viene affidato allenumerose tele di proprietàprivata, alcune delle qualiesposte per la prima volta alpubblico.

PER CONOSCERE e compren-dere meglio la facilità creati-va e produttiva del pittore,che lavorò quasi esclusiva-mentesurichiestadi commit-tentimantovani, ilmuseo or-ganizza tre uscite sul territo-rio con partenza da CastelGoffredo, comprensive di vi-site guidate, che abbinano lavisita al Museo Diocesano diMantova a quella dei luoghi«bazzaniani» nei comuni diBorgoforte,Grazie,Acquane-gra, Gazoldo degli Ippoliti,Piubega, Guidizzolo e Goito.La mostra sarà aperta al

pubblico dal 12 ottobre finoal 6 gennaio 2020. Per infor-mazioniwww.mastcastelgof-fredo.it•

Solženicynnell’estatedel1994attraversòlaRussiapertornareaMosca Loscrittorerussoallavoro.Nel1974fuespulsodall’Urssdopolapubblicazionedi«ArcipelagoGulag»

IncontrotraAleksandrSolženicyneilpresidenterussoPutin

BRESCIAOGGIMercoledì 25 Settembre 2019 37

ds: mimesi

ILCONVEGNO.OggiaBresciaconilpresidentedell’IstatBlangiardo

Demografiaewelfare,eccogliscenaridell’Italiadidomani

Doppio appuntamento al-l’Accademia Carrara di Ber-gamo.Oggialle 15, incollabo-razioneconGAMeC, è inpro-grammalapresentazionedel-lamonografia dedicata aRo-mualdo Locatelli (1905-1943), alla presenza del cura-tore Vittorio Sgarbi. Il volu-me, edito da Skira, offre unaselezione di opere dell’artistaitaliano più rappresentativodelpanoramapittoricoorien-talista del «Mooi Indië», ed èarricchitoda fotod’epoca, let-tere e documenti raccoltinell'Archivio Locatelli. Unracconto che si snodadai pri-

mi successi in AccademiaCarraraepoi aBrera,passan-doper lostudiodiviaMargut-ta a Roma, dove diventò ri-trattista del Vaticano e dellafamiglia reale italiana, fino altrasferimento in Indonesia, aBali, nell’Isola degli Dei. In-gresso libero fino a esauri-mento posti.Venerdì alle 17.30 verrà in-

vece presentato il volume diMattiaVinco«Cassoni.Pittu-ra profana del rinascimentoa Verona». A poco più dicent’anni dalla prima edizio-nedelmonumentale reperto-rio di Paul Schubring sui cas-

soni italiani, cofani nuziali,spalliereepannelli da studio-lo che decoravano le dimoreitaliane del Rinascimento,Mattia Vinco ha curato uncorposo volume, edito daOf-ficinaLibraria, gettandonuo-va luce sullaproduzionevero-nese. Verona emerge così perla sua eccezionale importan-za, che la vede seconda solo aFirenze.Purprivadi una cor-te, la città scaligera apparenon più centro minore e su-balterno,ma luogo inaspetta-tamente innovativo di un ge-nere pittorico poco praticatonel panorama padano rina-scimentale. Interventi di Da-videGasparotto, curatoreSe-nior Getty Museum Los An-geles, e di M. Cristina Rode-schini. Ingresso libero fino aesaurimento posti.•

ILLIBRO.Raccolti inununicovolumeidiscorsicheilpremioNobelfecedalsuorientroinRussianel1994finoallamorte

LAPATRIARUSSADISOLŽENICYNIlsuoviaggiodiritornoduròduemesiIniziòconunasostaallaKolyma,luogosimbolodeigulagsovieticiFuprofetaspessoinascoltato

CULTURA&[email protected] | Telefono030.2294220 -Fax030.2294229

Nell’ambito delle iniziativeper il Convegno nazionale«Statistica per la Salute e ilBenessere», l’Associazioneper la Statistica Applicata el’Istituto Nazionale di Stati-stica, organizzano per oggiun incontro pubblico con ilpresidente dell’Istat GianCarlo Blangiardo sul tema«Scenari statistici su popola-zione, salute e benessere inItalia».L’appuntamentoèal-le 15allo spazioMO.CAdiviaMoretto 78 a Brescia. Comeemerge con chiarezza dall’ul-

timorapporto annuale dell’I-stat, il quadro demografico esociale italianoècaratterizza-to da un forte invecchiamen-to della popolazione, risulta-todiunamarcatacrescitadel-la sopravvivenza e da un al-trettanto marcato calo dellanatalità, ma anche da unmi-glioramento delle condizionidi salute e delle condizioni divitanelle età anziane,mentresi fanno più critiche le condi-zioni socio-economiche deigiovani. L’intervento del pre-sidente Blangiardo fornirà

un contributo per la letturadello scenario attuale, non-ché delle tendenze nelmedioperiodo e della sostenibilitàper il sistemaPaese.

ASEGUIRE,neldibattito inter-verranno il rettore dell’Uni-versità degli Studi di BresciaMaurizio Tira, il sindacoEmilio Del Bono, l’onorevoleMarinaBerlinghieri, vicepre-sidente Commissione XIVPolitiche Europee e Consi-glio d’Europa, FilomenaMaggino, Università di Ro-ma La Sapienza, consiglieree rappresentante del Presi-dente del Consiglio deiMini-striper laCabinadi regia«Be-nessere Italia» e Clelia di Se-rio, Università Vita-SaluteSanRaffaele e presidente So-cietà Italiana diBiometria.•

LAMOSTRA.AlMASTdiCastelGoffredo

Bazzani, letreetàdelmanierismoin terramantovanaDal12ottobreesposte13operedelpittorenel250°dellamorte

«EducazionedellaVergine»

SimoneFausti

«Ecco, tutta lamia vita è qui:la terrapatria, ascolto soltan-to il suo dolore, scrivo soltan-to di lei». Era il 1967 quandoAleksandr Solženicyn scrissequeste parole consapevoleche dopo il crollo dell’Urss,che aveva in qualche modopredetto, la suaRussiaavreb-be continuato a soffrire, allaricerca di se stessa. Solženic-yn venne rinchiuso nel gulagnel 1945, vi rimase per ottoanni e anche dopo il suo rila-scio continuò a essere un sor-vegliato speciale per le sueidee e i suoi scritti finché nel1974, proprio a causa dellapubblicazione di «Arcipela-goGulag» in cui svelò la real-tà dei campi di lavoro forzatosovietici, venneesiliatoeban-dito dall’Urss. Costretto a vi-vere in Svizzera e poi negliStatiUniti per vent’anni, fece

ritorno inRussia qualche an-no dopo la caduta del Murodi Berlino, nel 1994.Il libro «Ritorno in Russia»

curato da Sergio Rapetti re-centemente edito da Marsi-lio raccoglie le interviste e idiscorsi dello scrittore dalsuo ritorno in Russia fino al-la morte avvenuta nel 2008.Unaraccoltadi testi incuiSo-lženicyn si esprime a tuttocampo sulle questioni che ri-guardano il passato e il pre-sente della Russia e che si ri-solve in un’analisi acuta epuntuale del XX secolo met-tendo in luceanche leproble-matiche del nuovo millen-nio. La sua vicenda persona-lehaportatononsoloanarra-re le tribolazioni del suo po-polo ma anche a diventarneprotagonista fino a trasfor-marsi in una sorta di «co-scienza nazionale» che eramancata al popolo russo du-rante i «settant’anni di anni-

chilimento sovietico». Laprincipalepreoccupazione diSolženicynè«dire tutta la ve-rità sulla Russia» e il libroconsente al lettore di far pro-prio lo sguardo critico delloscrittoreanchegrazie alle ap-profonditenote a fondopagi-na che aiutano a chiarire ilcontestodellevicende.Aque-ste si aggiungonounaprezio-sa introduzionedel figlio, Er-molaj Solženicyn, e unsaggioconclusivo di Rapetti che ri-percorre la tortuosa carrieraletteraria dello scrittore.Il libro parte dal rientro in

patriadiSolženicyn,dallaKo-lyma, nell’Estremo Oriente

russo, il «cerchio infernalepiù atroce» del gulag doveStalin deportòmilioni di rus-si fin dagli anni ’30. Lo scrit-tore attraversò in treno tuttoil paese in due mesi, racco-gliendo le testimonianze e leesigenzediunpopolo chesta-va vivendo condrammaticitàil passaggio dal comunismoalla democrazia. Dai suoi di-scorsi tenuti nei villaggi sibe-riani finoaquellopronuncia-to nella Duma, il parlamentorusso, Solženicyn denunciagli oligarchi che saccheggia-no le risorse nazionali e la di-lagante corruzione, accusa laclasse dirigente di non aver

fatto nulla per quei venticin-quemilionidi russi che, cadu-ti i confinidell’imperosovieti-co, si sono ritrovati in terrastraniera e si lamenta dellamancanzadi formediautogo-verno locale considerato co-mel’unicostrumentocheper-metta la nascita di una con-creta democrazia dal basso.Solženicyn incontraunaRus-sia«lacerata, scoraggiata allaricerca della propria autenti-caessenza»eormaipriva,do-po settant’anni di ateismo distato, di quella spiritualitàfondamentaleper la sopravvi-venza di un popolo.

EMERGE un forte spirito pa-triottico che ha portato loscrittore a impegnarsi attiva-mente nel preservare gli ele-menti costitutivi dell’identitàrussa secondo una prospetti-va conservatrice: Solženicynsostiene a gran voce la neces-sità dell’unità tra Russia,Ucraina e Bielorussia affer-mando che il compito essen-ziale è quello della «protezio-ne di un popolo stremato».Posizioni che gli permette-ranno di criticare la «demo-crazia delle baionette» distampoamericanoeallo stes-so tempo edulcorare il giudi-ziopolitico sull’operatodiPu-tin. Non mancano i temi dicarattere «umanistico», co-me lapreservazionedella cul-turaedella lingua russa (si ci-mentò nella stesura di un di-zionario) e il ruolodel cristia-nesimo e della Chiesa Orto-dossa russa. In questi discor-si c’è il travaglio di un popoloche cerca di risollevarsi e diuna nazione da ricostruire.Solženicyn si fa voce criticadella Russia, il cui dolore e lecui vicendenonhamai smes-so di narrare.•

IlpresidenteIstatBlangiardo

ARTE. IncontriaBergamoall’AccademiaCarrara

L’orientalistaLocatellieicassonirinascimentali

Un’occasione per riscoprirel’opera del pittore mantova-noGiuseppeBazzani.Èquel-la che sarà offerta dal prossi-mo 12 ottobre dal MAST, ilmuseo di Castel Goffredo incollaborazione con l’associa-zione Gruppo San Luca, gra-zie al la mostra dedicata a«Le tre età di Giuseppe Baz-zani (1690-1769)»organizza-ta nel 250° anniversario del-la morte del pittore e curatada Barbara D’Attoma e Cor-rado Bocchi. Anticipatore disensibilità «quasi romanti-chee visionarie» che influen-zarono il Rococò veneziano eaustriaco, Bazzani è presenteneiprincipalimuseidelmon-do e italiani, tra cui la Natio-nalGallerydiLondrae laCol-lezione Thyssen-BornemiszadiLuganomaanche laGalle-ria degli Uffizi di Firenze e ilMuseo Correr di Venezia.Inmostra a Castel Goffredo

saranno esposte 13 opere,lungoun percorso cronologi-co inaugurato dalla «Educa-zione della Vergine» prove-niente dall’oratorio diSant’Anna a Castel Goffredo.Giàparte integrantedelpatri-monio del MAST e primaopera documentata dell’arti-sta, che la eseguì nel 1729. Ildipinto segna gli esordi diuna maniera con la quale ilmantovano mostra di avererielaborato appieno la lezio-ne di Rubens e DomenicoFetti, dall’adozione di formeopulenteal cromatismoacce-so.Laparabola artisticadellamostra si chiude con il dram-matico «San Girolamo» dicollezione privata, espressio-ne dell’estrema maniera delpittore, in cui prevale la scel-tadi soggetti drammatici resiconunamateriapittoricaari-da, che dà vita a un universodi immagini anticipatrici diuna sensibilità preromanti-ca. Il percorso offrirà inoltrela possibilità di ammirare labellissima tela con le«Animedel Purgatorio» provenientedallapreposituralediSant’E-

rasmo di Castel Goffredo, unex voto delMuseoDiocesanodi Brescia e l’intero ciclo di 6tele dedicato alle «Storie diSansone» custodite nellachiesa parrocchiale di Leffe(Bergamo), uniche opere in-sieme a quella provenientedaBrescia, eseguite per com-mittenti esterni al territoriomantovano. Ulteriore valoreaggiunto viene affidato allenumerose tele di proprietàprivata, alcune delle qualiesposte per la prima volta alpubblico.

PER CONOSCERE e compren-dere meglio la facilità creati-va e produttiva del pittore,che lavorò quasi esclusiva-mentesurichiestadi commit-tentimantovani, ilmuseo or-ganizza tre uscite sul territo-rio con partenza da CastelGoffredo, comprensive di vi-site guidate, che abbinano lavisita al Museo Diocesano diMantova a quella dei luoghi«bazzaniani» nei comuni diBorgoforte,Grazie,Acquane-gra, Gazoldo degli Ippoliti,Piubega, Guidizzolo e Goito.La mostra sarà aperta al

pubblico dal 12 ottobre finoal 6 gennaio 2020. Per infor-mazioniwww.mastcastelgof-fredo.it•

Solženicynnell’estatedel1994attraversòlaRussiapertornareaMosca Loscrittorerussoallavoro.Nel1974fuespulsodall’Urssdopolapubblicazionedi«ArcipelagoGulag»

IncontrotraAleksandrSolženicyneilpresidenterussoPutin

BRESCIAOGGIMercoledì 25 Settembre 2019 37

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Page 2: Mercoledì25Settembre2019 15 Mercoledì25Settembre2019 LA ... · Statistica Applicata e l’Istituto Struttureefamiglie. niente dall’oratorio di schio, l’autorità giudiziaria

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COMECAMBIALASOCIETÀ.LafotografiadelPaesenell’interventodelpresidenteIstatieriaBrescia

ITALIAVECCHIAESENZAVITALITÀBlangiardo:«Serveun’iniezionedinuoveenergieperrecuperareilcrollodellanatalità,mal’immigrazionedasolanonpuòessererisolutiva»LisaCesco

Siamo a bordo di un’auto chesta prendendo una certa velo-cità. La strada è scivolosa, c’èqualche pericolo, potrebberodiventare molti nel prosieguodel viaggio: bisogna rallenta-re. Sceglie lametafora strada-leGianCarloBlangiardo,pre-sidente dell’Istat, per lanciareil suo avvertimento circa gli«Scenari statistici su popola-zione,saluteebenessereinIta-lia»,cheieriaBresciasonosta-ti oggettodel suo interventoalMoca,nell’ambitodelle inizia-tive per il convegno nazionale«Statisticaper laSaluteeilBe-nessere», promosso da Asso-ciazioneperlaStatisticaAppli-cata e Istituto Nazionale diStatistica.L’ultimo rapporto annuale

Istat segnala un progressivoinvecchiamento della popola-zione,affiancatodaunsignifi-cativo calo della natalità. Senel 1934 l’aspettativa di vitadelle donne non superava i 57anni, i nuclei familiari eranocomposti mediamente da 4personeesiregistravauname-dia statistica di 3,3 figli perdonna,oggisivivefinoa85an-ni e oltre, le famiglie si sonoristrette a 2,3 componenti dimediae sono solo 1,3 i figli perdonna, un minimo storicomai raggiunto, se è vero chenel 2018 si è toccato il fondodellapiùbassanatalitàdisem-pre. «Il mondo è cambiato eha lasciato i segni, nell’89 ab-biamoavutoilpiccodiventen-ni, ora stiamo assistendo aquello dei cinquantenni, franonmolto avremo il picco deisettantenni: la composizioneper età sta cambiando, e conquestalasocietàstessa–riflet-teBlangiardo-.SiamounPae-sechehabisognodiun’iniezio-nedivitalità:glistranieristan-

no dando un contributo im-portantissimo,manon saran-norisolutivi,perchéconlaper-manenzanelnostroPaeseten-donoadacquisireancheleno-stre abitudini riproduttive e lemedesimetendenzedemogra-fiche».

ASSODATO che gli equilibrinonsarannopiùglistessi,ène-cessarioprovareacorrereairi-pari, come stanno facendo al-cuniPaesi europei fracuiGer-mania e Austria, «che si sonodati una mossa dimostrandochealzarel’asticelladellanata-lità è qualcosa che si può fa-re», ricorda il presidente Istat.AnchenelnostroPaeseesisto-noesempivirtuosi,comequel-lo della provincia autonomadi Bolzano, che con unmix diincentivi fiscali, serviziepoliti-che di conciliazione è riuscitaa sollevare la fecondità a 1,74figli per donna, percentualeequiparabileaquelladeiPaesi

del vecchio continente con imigliori tassidinatalità.Ci so-nomenobambinima la vita siallunga,econlei il trattocheciè concessodi fare inbuonasa-lute, quel «valore» che gli ita-liani,nell’indaginesul«Benes-sereequoesostenibile»metto-no al primo posto, sopra tuttoilresto(all’ultimogradinorele-gano invece lapoliticae le isti-tuzionipubbliche).

MA LA POPOLAZIONE che in-vecchia significa inevitabil-menteanchepiùmalattie cro-niche e quindi una domandadisaluteeservizicheèdestina-ta ad aumentare. «Il Serviziosanitario deve prepararsi adaccettare queste varianti, nel2060ci saranno2,5milionidiultranovantenni, oggi sono800mila,cresceràlanonauto-sufficienza, e tutto questo vamessoinconto–avverteBlan-giardo -. Si tratta di attivarciperché l’invecchiamento de-mografico non modifichi laqualità di vita del Paese: è ne-cessario trovare nuovi equili-bri, ma bisogna assolutamen-te farlo senza ritardi».Siamo ancora in tempo per

scegliere una strada più sicu-ra, ma bisogna avere un oriz-zonteglobale, secondoilretto-re dell’Università degli StudidiBresciaMaurizioTira, inter-venutoalla tavola rotonda.«Èfondamentale disporre di datistatistici che oltre alla spesadidomani possano indicarci ilcostodegli investimenti da fa-re oggi, per invertire la rotta»,afferma il rettore, convintoche investimenti virtuosi po-tranno farci risparmiare inprospettiva futura. La rispo-sta, secondo Clelia di Serio,presidente Società Italiana diBiometria, sta nel data sha-ring, lo scambio di conoscen-ze che deve nascere su piatta-formecondivise.Quanto alle città, secondo il

sindaco di Brescia Emilio DelBono è necessario che le deci-sioni politiche siano orientatenon tanto alla ricerca del con-sensoquantoaidati struttura-li. «A Brescia, ad esempio, daqualche anno abbiamo recu-perato popolazione sfondan-doil tettodei200milaabitan-ti, grazie agli investimenti suunanuovavocazionedella cit-tà, da industriale apolodi ser-vizi, sanità, cultura, formazio-ne–spiega-.Edèsignificativoche a tornare sia stata soprat-tutto la fascia tra i 35e i45an-ni, attratta da nuove opportu-nità di lavoro e da maggioriservizi».•

©RIPRODUZIONERISERVATA

Estate, porto di Genova. Da-vanti l’orizzonte sconfinato,le profondità del mare, l’ideadiunviaggio ispiratodadesi-derimitici e ancestrali...«Creare è come guardare

nel buio. Prima non si vedenulla, poi la vista pianopianosi abitua. Ecco, bisogna avereil coraggio di guardare nelbuio. Creare significa scruta-re nel buio, rinunciare a rifu-giarsi nellamemoria di quel-lo cheè già stato fatto, sfidarel’ignoto.Anche con insolenzae ostinazione. Senza questaostinazione, che io trovo su-blime, si resta soltanto allaperiferia delle cose».

CARLOPIANO invece si è spin-to oltre, fino al cuore del cen-tro, per cogliere l’essenza diun’utopia reale: «Atlantide.Viaggio alla ricerca della bel-lezza», libro uscito quest’an-no edito da Feltrinelli, ne è latestimonianzapiùvivida, cro-nacadel lungoviaggio colpa-dre Renzo alla ricerca dellamitica Atlantide, «città per-fetta di una società perfetta,il sogno di ogni architetto, l'i-dea regolativa che muove lasua creatività».Dall’OceanoPacifico alle ri-

vedelTamigi, daAtene aSanFrancisco passando per l’iso-laartificialenellabaiadiOsa-ka (con scalo all’AeroportoInternazionale del Kansai,da lui progettato), storie,

idee, luoghi simbolici e opereiconichediRenzoPianosi in-trecciano nelle traiettorie diun racconto del quale l’auto-re - il figlio appunto - parleràapprofonditamente staserain un doppio appuntamentoprima alle 18 a Brescia allaNuova Libreria Rinascita divia della Posta 7 dove rispon-deràalledomandedelgiorna-lista Thomas Bendinelli, epoi al Castello di Padernello,dove sarà ospite nell’ambitodella rassegna «L’uomo inviaggio».APadernello l’appuntamen-

to è fissato alle 20.30, ingres-so libero (per ulteriori infor-mazioni esiste il sito Internetufficiale: www.castellodipa-dernello.it).•E.ZUP.

©RIPRODUZIONERISERVATA

CarloeRenzoPiano: insieme«allaricercadiAtlantide»

EliaZupelli

Gettoni per carrelli della spe-sa,orsetti cromatiminiaturiz-zati, mappamondi tascabili,pezzi dimani,mani in pezzi ealtre amenitàdolcementeac-catastate sullo sfondo di uncanotto «Explorer pro» colorarancio fluo gonfio come unpaio di labbra al silicone: inquesti tempi anfetaminici edigitalizzati, dove il flusso diproduzione di contenuti è ir-refrenabile e febbrile almenoquanto è volatile e destinatoa non restare, aggrapparsiall’apparente banalità di og-

getti inutili o quasi può rap-presentare un esercizio esi-stenziale utile per rimanere agalla?E ancora: la nostalgia di ca-

sa, intesa«comeluogomaan-che come cultura che puoiportare con te», è forse l’anti-doto più efficace per salvarsidalla dispersione che s’anni-da nei meandri dell’ultramo-dernità? Ai feticci di plastical’ardua sentenza:uniti inunaricerca comune che trova lasua dimensione sotto l’egidadi Crudostudio - progettocrossover fra arte contempo-ranea e graphic-design - Ali-ce Palamenghi e Giuliano

Tarlao si sono messi in dub-bio e saggiamente invece diprovare a fornire rispostehanno generato punti di do-manda, incapsulati da ierinello spazio dell’Assessoratoalla cultura di via Musei nelcontesto di «Young artists inthe corner», spazio volutodal Comune «per promuove-re , valorizzare e consolidareilpercorsoe il ruolodelgiova-ni artisti sul territorio».

MULTIFORME, multicolore,multipop, l’installazione perparadosso o pura casualità –chissà – ha in realtà un titolominimalista:«O».Destini in-

crociati nelle aule dell’Acca-demia di Belle Arti di Vene-zia, i due esploratori di Cru-dostudiohannorecentemen-te vinto il bandoMakersHube condensato nell’opera sud-detta,unpo’ scatoladelleme-raviglie un po’mensola di ca-sa, la loro innata vocazionedicollezionisti delle piccole co-se.Sintetizzata inunacitazio-ne/canzone firmata Il PandelDiavolo edesplicitatadal-lo stesso duo a guisa dimani-festoprogrammaticoe ispira-zionale: «Ogni oggetto persoin mare è reso»…«Dalla ‘za-ttera della Medusa’ di Geri-cault ad AiWeiwei» (così Al-bano Morandi, intervenutoieriassiemeaGiovannaFore-sti, presidentedellaCommis-sioneCultura), un incastro diconnessioni chenella«filoso-

fiadel collezionare» teorizza-ta dal duo artistico Palamen-ghi-Tarlao riguarda «l’infra-sottile» e si riferisce all’azio-ne, al lavoro su unamassa, suun’entità grezza, non ancoraprocessata; ragiona «rispet-toai limiti, allapossibilitàdel-la tecnologia intesa come kite strumento, all’ambientevir-tuale non virtuale», espri-mendosi, nel caso specifico,attraversooggetti perdutie ri-trovati, cristallizzati, fuoridal flusso continuo dei pen-sieri. In questo senso, eterni.Per scavare ancora più a fon-donelle ricerche sperimenta-li di Crudostudio, un «libret-to di sala» in tinta giallo aci-do completa il progetto espo-sitivo, che rimarràallestito fi-no a fine anno.•

©RIPRODUZIONERISERVATA

CULTURA&[email protected] | Telefono030.2294220 -Fax030.2294229

CullesemprepiùvuoteinItalia, l’ultimorapportoIstatsegnalaunulteriorecalodellanatalità

Ilpresidentedell’IstatGianCarloBlangiardo

INCONTRI.Alla libreriaRinascitaeaPadernello

AtlantideconPianoViaggioallaricerca«dellabellezza»

Il libropubblicatodaFeltrinellisaràapprofonditoquestasera

Lacopertinadellapubblicazione

Crudostudioall’assessoratoallaCulturainviaMusei, incittà

LAMOSTRA.Progettocrossoverfrastilecontemporaneoegraphic-designper«Youngartistsinthecorner»aBrescia

Crudostudiofala«O»conartemultipop

BRESCIAOGGIGiovedì 26 Settembre 201944 Cultura

ds: mimesi

COMECAMBIALASOCIETÀ.LafotografiadelPaesenell’interventodelpresidenteIstatieriaBrescia

ITALIAVECCHIAESENZAVITALITÀBlangiardo:«Serveun’iniezionedinuoveenergieperrecuperareilcrollodellanatalità,mal’immigrazionedasolanonpuòessererisolutiva»LisaCesco

Siamo a bordo di un’auto chesta prendendo una certa velo-cità. La strada è scivolosa, c’èqualche pericolo, potrebberodiventare molti nel prosieguodel viaggio: bisogna rallenta-re. Sceglie lametafora strada-leGianCarloBlangiardo,pre-sidente dell’Istat, per lanciareil suo avvertimento circa gli«Scenari statistici su popola-zione,saluteebenessereinIta-lia»,cheieriaBresciasonosta-ti oggettodel suo interventoalMoca,nell’ambitodelle inizia-tive per il convegno nazionale«Statisticaper laSaluteeilBe-nessere», promosso da Asso-ciazioneperlaStatisticaAppli-cata e Istituto Nazionale diStatistica.L’ultimo rapporto annuale

Istat segnala un progressivoinvecchiamento della popola-zione,affiancatodaunsignifi-cativo calo della natalità. Senel 1934 l’aspettativa di vitadelle donne non superava i 57anni, i nuclei familiari eranocomposti mediamente da 4personeesiregistravauname-dia statistica di 3,3 figli perdonna,oggisivivefinoa85an-ni e oltre, le famiglie si sonoristrette a 2,3 componenti dimediae sono solo 1,3 i figli perdonna, un minimo storicomai raggiunto, se è vero chenel 2018 si è toccato il fondodellapiùbassanatalitàdisem-pre. «Il mondo è cambiato eha lasciato i segni, nell’89 ab-biamoavutoilpiccodiventen-ni, ora stiamo assistendo aquello dei cinquantenni, franonmolto avremo il picco deisettantenni: la composizioneper età sta cambiando, e conquestalasocietàstessa–riflet-teBlangiardo-.SiamounPae-sechehabisognodiun’iniezio-nedivitalità:glistranieristan-

no dando un contributo im-portantissimo,manon saran-norisolutivi,perchéconlaper-manenzanelnostroPaeseten-donoadacquisireancheleno-stre abitudini riproduttive e lemedesimetendenzedemogra-fiche».

ASSODATO che gli equilibrinonsarannopiùglistessi,ène-cessarioprovareacorrereairi-pari, come stanno facendo al-cuniPaesi europei fracuiGer-mania e Austria, «che si sonodati una mossa dimostrandochealzarel’asticelladellanata-lità è qualcosa che si può fa-re», ricorda il presidente Istat.AnchenelnostroPaeseesisto-noesempivirtuosi,comequel-lo della provincia autonomadi Bolzano, che con unmix diincentivi fiscali, serviziepoliti-che di conciliazione è riuscitaa sollevare la fecondità a 1,74figli per donna, percentualeequiparabileaquelladeiPaesi

del vecchio continente con imigliori tassidinatalità.Ci so-nomenobambinima la vita siallunga,econlei il trattocheciè concessodi fare inbuonasa-lute, quel «valore» che gli ita-liani,nell’indaginesul«Benes-sereequoesostenibile»metto-no al primo posto, sopra tuttoilresto(all’ultimogradinorele-gano invece lapoliticae le isti-tuzionipubbliche).

MA LA POPOLAZIONE che in-vecchia significa inevitabil-menteanchepiùmalattie cro-niche e quindi una domandadisaluteeservizicheèdestina-ta ad aumentare. «Il Serviziosanitario deve prepararsi adaccettare queste varianti, nel2060ci saranno2,5milionidiultranovantenni, oggi sono800mila,cresceràlanonauto-sufficienza, e tutto questo vamessoinconto–avverteBlan-giardo -. Si tratta di attivarciperché l’invecchiamento de-mografico non modifichi laqualità di vita del Paese: è ne-cessario trovare nuovi equili-bri, ma bisogna assolutamen-te farlo senza ritardi».Siamo ancora in tempo per

scegliere una strada più sicu-ra, ma bisogna avere un oriz-zonteglobale, secondoilretto-re dell’Università degli StudidiBresciaMaurizioTira, inter-venutoalla tavola rotonda.«Èfondamentale disporre di datistatistici che oltre alla spesadidomani possano indicarci ilcostodegli investimenti da fa-re oggi, per invertire la rotta»,afferma il rettore, convintoche investimenti virtuosi po-tranno farci risparmiare inprospettiva futura. La rispo-sta, secondo Clelia di Serio,presidente Società Italiana diBiometria, sta nel data sha-ring, lo scambio di conoscen-ze che deve nascere su piatta-formecondivise.Quanto alle città, secondo il

sindaco di Brescia Emilio DelBono è necessario che le deci-sioni politiche siano orientatenon tanto alla ricerca del con-sensoquantoaidati struttura-li. «A Brescia, ad esempio, daqualche anno abbiamo recu-perato popolazione sfondan-doil tettodei200milaabitan-ti, grazie agli investimenti suunanuovavocazionedella cit-tà, da industriale apolodi ser-vizi, sanità, cultura, formazio-ne–spiega-.Edèsignificativoche a tornare sia stata soprat-tutto la fascia tra i 35e i45an-ni, attratta da nuove opportu-nità di lavoro e da maggioriservizi».•

©RIPRODUZIONERISERVATA

Estate, porto di Genova. Da-vanti l’orizzonte sconfinato,le profondità del mare, l’ideadiunviaggio ispiratodadesi-derimitici e ancestrali...«Creare è come guardare

nel buio. Prima non si vedenulla, poi la vista pianopianosi abitua. Ecco, bisogna avereil coraggio di guardare nelbuio. Creare significa scruta-re nel buio, rinunciare a rifu-giarsi nellamemoria di quel-lo cheè già stato fatto, sfidarel’ignoto.Anche con insolenzae ostinazione. Senza questaostinazione, che io trovo su-blime, si resta soltanto allaperiferia delle cose».

CARLOPIANO invece si è spin-to oltre, fino al cuore del cen-tro, per cogliere l’essenza diun’utopia reale: «Atlantide.Viaggio alla ricerca della bel-lezza», libro uscito quest’an-no edito da Feltrinelli, ne è latestimonianzapiùvivida, cro-nacadel lungoviaggio colpa-dre Renzo alla ricerca dellamitica Atlantide, «città per-fetta di una società perfetta,il sogno di ogni architetto, l'i-dea regolativa che muove lasua creatività».Dall’OceanoPacifico alle ri-

vedelTamigi, daAtene aSanFrancisco passando per l’iso-laartificialenellabaiadiOsa-ka (con scalo all’AeroportoInternazionale del Kansai,da lui progettato), storie,

idee, luoghi simbolici e opereiconichediRenzoPianosi in-trecciano nelle traiettorie diun racconto del quale l’auto-re - il figlio appunto - parleràapprofonditamente staserain un doppio appuntamentoprima alle 18 a Brescia allaNuova Libreria Rinascita divia della Posta 7 dove rispon-deràalledomandedelgiorna-lista Thomas Bendinelli, epoi al Castello di Padernello,dove sarà ospite nell’ambitodella rassegna «L’uomo inviaggio».APadernello l’appuntamen-

to è fissato alle 20.30, ingres-so libero (per ulteriori infor-mazioni esiste il sito Internetufficiale: www.castellodipa-dernello.it).•E.ZUP.

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CarloeRenzoPiano: insieme«allaricercadiAtlantide»

EliaZupelli

Gettoni per carrelli della spe-sa,orsetti cromatiminiaturiz-zati, mappamondi tascabili,pezzi dimani,mani in pezzi ealtre amenitàdolcementeac-catastate sullo sfondo di uncanotto «Explorer pro» colorarancio fluo gonfio come unpaio di labbra al silicone: inquesti tempi anfetaminici edigitalizzati, dove il flusso diproduzione di contenuti è ir-refrenabile e febbrile almenoquanto è volatile e destinatoa non restare, aggrapparsiall’apparente banalità di og-

getti inutili o quasi può rap-presentare un esercizio esi-stenziale utile per rimanere agalla?E ancora: la nostalgia di ca-

sa, intesa«comeluogomaan-che come cultura che puoiportare con te», è forse l’anti-doto più efficace per salvarsidalla dispersione che s’anni-da nei meandri dell’ultramo-dernità? Ai feticci di plastical’ardua sentenza:uniti inunaricerca comune che trova lasua dimensione sotto l’egidadi Crudostudio - progettocrossover fra arte contempo-ranea e graphic-design - Ali-ce Palamenghi e Giuliano

Tarlao si sono messi in dub-bio e saggiamente invece diprovare a fornire rispostehanno generato punti di do-manda, incapsulati da ierinello spazio dell’Assessoratoalla cultura di via Musei nelcontesto di «Young artists inthe corner», spazio volutodal Comune «per promuove-re , valorizzare e consolidareilpercorsoe il ruolodelgiova-ni artisti sul territorio».

MULTIFORME, multicolore,multipop, l’installazione perparadosso o pura casualità –chissà – ha in realtà un titolominimalista:«O».Destini in-

crociati nelle aule dell’Acca-demia di Belle Arti di Vene-zia, i due esploratori di Cru-dostudiohannorecentemen-te vinto il bandoMakersHube condensato nell’opera sud-detta,unpo’ scatoladelleme-raviglie un po’mensola di ca-sa, la loro innata vocazionedicollezionisti delle piccole co-se.Sintetizzata inunacitazio-ne/canzone firmata Il PandelDiavolo edesplicitatadal-lo stesso duo a guisa dimani-festoprogrammaticoe ispira-zionale: «Ogni oggetto persoin mare è reso»…«Dalla ‘za-ttera della Medusa’ di Geri-cault ad AiWeiwei» (così Al-bano Morandi, intervenutoieriassiemeaGiovannaFore-sti, presidentedellaCommis-sioneCultura), un incastro diconnessioni chenella«filoso-

fiadel collezionare» teorizza-ta dal duo artistico Palamen-ghi-Tarlao riguarda «l’infra-sottile» e si riferisce all’azio-ne, al lavoro su unamassa, suun’entità grezza, non ancoraprocessata; ragiona «rispet-toai limiti, allapossibilitàdel-la tecnologia intesa come kite strumento, all’ambientevir-tuale non virtuale», espri-mendosi, nel caso specifico,attraversooggetti perdutie ri-trovati, cristallizzati, fuoridal flusso continuo dei pen-sieri. In questo senso, eterni.Per scavare ancora più a fon-donelle ricerche sperimenta-li di Crudostudio, un «libret-to di sala» in tinta giallo aci-do completa il progetto espo-sitivo, che rimarràallestito fi-no a fine anno.•

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CULTURA&[email protected] | Telefono030.2294220 -Fax030.2294229

CullesemprepiùvuoteinItalia, l’ultimorapportoIstatsegnalaunulteriorecalodellanatalità

Ilpresidentedell’IstatGianCarloBlangiardo

INCONTRI.Alla libreriaRinascitaeaPadernello

AtlantideconPianoViaggioallaricerca«dellabellezza»

Il libropubblicatodaFeltrinellisaràapprofonditoquestasera

Lacopertinadellapubblicazione

Crudostudioall’assessoratoallaCulturainviaMusei, incittà

LAMOSTRA.Progettocrossoverfrastilecontemporaneoegraphic-designper«Youngartistsinthecorner»aBrescia

Crudostudiofala«O»conartemultipop

BRESCIAOGGIGiovedì 26 Settembre 201944 Cultura

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BRESCIA E [email protected]

! Il tema delle risorse è statoprotagonista del dibattito cheieri nella sede del Mo.Ca. è se-guito all’intervento del presi-dente dell’Istat Gian CarloBlangiardo, anticipazione delconvegno nazionale «Statisti-ca per la salute e il benessere»che si svolge oggi nella nostracittà promosso dall’Associa-zione per la statistica applica-taedall’Istat. «Intanto, sesi co-

noscono i dati, è possibile ef-fettuare scelte più oculate» hadetto ilsindaco Emilio Del Bo-no, ricordando il lavoro delServizio Statistica del Comu-ne e la pericolosità «dell’insof-ferenzaall’approccio scientifi-co». «Oggi assistiamo ad unainversione di tendenza: la cit-tà si sta ripopolando e la dena-talità è rallentata - ha spiegato-. Il risultato è frutto di un im-pegno che ha saputo interpre-tare la nuova vocazione dellacittà, da industriale e manifat-turiera, a luogo in cui ci sonoservizi, sanità, università eduna ampia offerta culturale.Elementidiattrazioneperinu-clei familiari, le fasce interme-die e i giovani. Per abbassarelerette degli asili nido, aumen-

tando i posti per accogliere ilmaggior numero possibile dibambini, e per garantire servi-zi adeguati per gli anziani, aldi là delle Rsa, servono però ri-sorse. E ritengo che in questomomento storico sia ingiustoed iniquo che alcune provincegodano di benefici economiciche altre non hanno. Sapete -ha concluso il sindsaco - la de-natalità non è solo una que-stione legata alle coppie, maanche ai servizi per gli anzia-ni: se ci sono, liberano i figlidalla doppia morsa del lavorodi cura». Per questo, serve co-raggio. Serve, come ha sottoli-neato il rettore Maurizio Tira,«per fare investimenti virtuosiche siano proiettati ad un ri-sparmio futuro». //

! La percentuale di nati è sce-sadiulterioridue punti neipri-mi quattro mesi del 2019 toc-cando il picco del 5,6% di na-scite in meno a fronte del3,7%in più di morti rispetto allostesso periodo dell’anno scor-so. La tendenza brescianaesa-spera quella nazionale e nem-meno gli immigrati sono piùsufficienti a garantire una sor-ta di pareggio nel saldo demo-grafico. Anche perché, solonella nostra provincia, nell’ul-timo decennio circa 15milapersone di origine stranierahanno scelto di nuovo la stra-da dell’emigrazione, soprat-tutto verso altri Paesi del NordEuropa. Un numero certa-mente in difetto perché anchebuona parte dei nuovi cittadi-ni italiani, 50 mila dal 2009 adoggi, è emigrata all’estero.

Non bastano gli stranieri. «Lacomponentestraniera nonpa-

reggia più e l’esperienza ha di-mostratochenon èilcontribu-to risolutivo - spiega Gian Car-lo Blangiardo, presidentedell’Istat -. Lo scenario di unacostante denatalità lascia se-gni importanti sulla strutturadella popolazione. A livello in-ternazionale, la Spagna si tro-va in condizioni analogheall’Italia, mentre il trend si è inparteinvertito, conun aumen-to delle nascite, in Paesi qualilaGermania, l’Au-stria, la Danimar-ca e l’Ungheria,ovviamenterima-nendo circoscrit-ti all’Europa».

Non si nasce più.Il colpo di graziaad un bollettinonazionale, che è già di guerra,arriva dai dati sulla natalità.Brescia, con 1,3 figli per don-na, si colloca nel mezzo dellaforbice dell’1,04 figli delle sar-de e dell’1,7 delle donne chevivono a Bolzano. «La sceltadel figlio unico si è accentuatanegli ultimi anni e si affianca

allapercentualedidonne,ven-ti su cento, che dichiarano dinon volerne proprio, di figli»spiegaMarcoTrentini,diretto-redell’UfficioStatistica delCo-mune di Brescia. Ed aggiunge:«Nel 2008 si è rotto il meccani-smodi compensazione tra de-natalità italiana e presenza dimigranti. La crisi economicahalimitatosiail flussosiale na-scite tra gli immigrati già dal2009, perché molto più reatti-vi sul fronte economico, men-tre tra gli italiani gli effetti del-la crisi sulla natalità si sono re-gistrati a partire dal 2011 ed ilpuntopeggiore della crisi eco-nomica, per la demografia, siè registrato nel 2013».

Si invecchia. Sull’altro frontegenerazionale, abbiamo unapopolazione che invecchia.

L’Italiaè sopra lame-dia europea per lasperanza di vita a 65anni e a Brescia si vi-ve mediamente dueanni in più rispettoal resto del Paese.

«Per contro - ag-giunge Trentini -scendiamo sotto la

media per la sopravvivenzasenza limitazioni legate allecondizioni di salute».

Un esempio: oggi una don-na di 65 anni ha mediamenteun’aspettativa di vita di 22,2anni ma, di questi, 7,5 sono ca-ratterizzati da malattie.L’aspettativa per gli uomini,

dopo i 65 anni, è mediamentedi 18,9 anni, di cui 7,8 (si parlasempre di media statistica)trascorsi con acciacchi fisicipiù o meno invalidanti.

L’inverno demografico. Un al-tro dato impone una riflessio-ne nell’inverno demograficoche stiamo vivendo e che du-rerà a lungo, almeno secondole proiezioni degli statistici.«Ci vorrà almeno mezzo seco-lo per ritrovare un equilibriotra il numero dei vecchi e quel-lo dei giovani, tenuto contoche lo squilibrio della struttu-ra della popolazione è inizia-to ad incidere già a partire da-gli anni Sessanta del secoloscorso. Questo ha comporta-to, negli anni, una serie di pro-

blemi di sostenibilità del siste-ma sanitario e pensionisticoche si accentua con il trascor-rere del tempo» dichiara Tren-tini.

Leggendo le proiezioni de-mografiche elaborate dallostesso Trentini, l’indice di vec-chiaia (numero di ultra65en-ni presenti in una popolazio-ne ogni 100 giovani al di sottodei 14 anni) nel comune diBrescia nel 2012 era di 179,1anziani ogni cento giovani;nel 2027 sarà più del doppio,ovvero di 220,7 anziani ognicento ragazzini.

Nei quindici comunidell’hinterland,nel 2012 c’era-no 120,1 anziani ogni centogiovani;nel 2027 gli anziani sa-ranno 243. //

«Regioni autonome?Sono antistoriche»

Il dibattito

Inverno demografico:cresce ancoral’aspettativa di vita,ma nascite a picco

Denatalità.Nel Bresciano ogni donna ha in media 1,3 figli

Anna Della [email protected]

La media bresciana è di 1,3figli per donna ed il 20%dichiara di non volerproprio avere bambini

Verso il futuro Brescia «fa i conti» con la sua carta di identità

Speranza di vita.Una donna di 65 anni hamediamente una speranza divita di 22,2 anni. Di questi,tuttavia, 7,5 vengono vissuti conlimitazioni causate da problemidi salute. Per gli uomini, l’età siabbassa: la speranza di vita,dopo i 65 anni, èmediamente di18,9 anni, 7,8 dei quali trascorsicon problemi di salute. La nostrarealtà è sopra lamedia europeaper la speranza di vita,mascende sotto lamedia per lasopravvivenza in buona salute.

Gli stranieri.Nel 2018 in provincia di Bresciavivevano 156.068 immigrati. Aquesti si devono aggiungerecoloro che nell’ultimo decennio, esono cinquantamila, hannoottenuto la cittadinanza italiana.Altri quindicimila sono emigratiall’estero.

Il futuro demografico.Secondo le proiezioni, nel 2027 aBrescia ogni cento ragazzi al disotto dei 14 anni ci saranno 220,7persone con oltre 65 anni.L’indice di vecchiaia aumenta sesi analizzano i quindici comunidella prima corona di Brescia neiquali, secondo la proiezionedell’Ufficio Statistica delComune, tra dieci anni vivranno243 ultrasessantacinquenni ognicento giovanissimi.

Intantoi migranti nonbastano più acompensare ladenatalità emolti scelgonodi ripartire

Il sindaco.Emilio Del Bono

LA SCHEDA

8 Giovedì 26 settembre 2019 · GIORNALE DI BRESCIA

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Diagnosi e cura. Il professorGian Carlo Blangiardo, ianCarlo Blangiardo, professo-re ordinario di Demografia

all'Università di Milano Bicocca e presi-dente dell’Istat, ha scelto il doppio bina-rio di analisi per illustrare lo scenariostatistico della popolazione italiana eprescrivere una possibile cura per far ri-prendere la crescita demografica «at-tualmente ai livelli di un secolo fa».

Professore, nel 2050 saremo il 17%in meno. Si può, a ragione, parlare di«invernodemografico» per il nostro Pa-ese, condiviso in parte anche dal restod’Europa.

Dal 2015 ad oggi abbiamo «perso»400mila persone e all’inizio dell’anno iresidenti in Italia erano 90mila in menorispetto all’anno precedente e se la ten-denza non si inverte nel saldo tra nasci-te e morti, nel 2050 l’Italia avrà circa 6milioni di persone in meno in età da la-voro.La crescita si è arrestata,portando-ci ai livelli di un secolo fa con il crollodella popolazione del periodo dellaGrandeGuerraeper gli effettidell’epide-mia spagnola che causò 50milioni dimorti nel mondo.

Altri dati, utili alla riflessione: le cop-pie fanno sempre meno figli (una me-dia di 3,5 per donna negli anni ’30, scesia 2,5 negli anni ’60 fino all’1,3 di oggi) esempre più tardi anche se, rispetto adun secolo fa, oggi la mortalità infantile èdi tre bimbi ogni mille nati a fronte dei

99 ogni mille di allora.Culle sempre più vuote e aspettativa

divita in costante aumento. Uno squili-brio che è destinato a durare, malgra-do i migranti?

Neglianni Novantagli immigraticom-pensavano la crescente denatalità. Oggino, perché non siamo più attrattivi edanchelefamiglieimmigrate hannocam-biato struttura, diminuendo il numerodi figli per coppia. I presenti in tutto so-no circa sei milioni ed una componentedemograficamente importante è rap-presentata da coloro che hanno conse-guito lacittadinanzaitaliana. Un percor-so di maturazione delle presenze che vadi pari passo con quella familiare: si trat-tadi persone di 40-50 anni, configli ado-lescenti. Di questi, 1.2 milioni sono diseconda generazione ed il 40% diventaitaliano da minorenne, in virtù della cit-

tadinanza avuta dai genitori.L’analisi e la cura. Come si supera

quello che sembra un vero e propriobollettino di guerra?

Un esempio: in alcune regioni italia-ne la media è di un figlio per donna,mentre a Bolzano è di 1,7. Una regioneautonoma ed una città in cui la politicainvestein servizi che permettano la con-ciliazione dei tempi del lavoro con quel-li della cura della famiglia ed investe inaiuti a sostegno dei giovani. La provin-cia di Bolzano è un modello. Si potreb-beobiettare che peraumentare la natali-tà servono risorse. Appunto, servono ri-sorse per migliorare la qualità della vita,del lavoro, delle retribuzioni, degli in-centivi, della sicurezza e della sostenibi-lità affinché aumenti il desiderio, e lapossibilità, di avere figli.

Si affianca spesso la denatalità all’au-mento dell’aspettativa di vita, come sefossero due aspetti in contrapposizio-ne.

Vivere più a lungo è un dato positivo(dai dati statistici emerge che chi ha stu-diato ha mediatemte un’aspettativa divita di tre anni superiore) ma la vecchia-ia ha anche dei costi sociali e sanitari,tenuto conto che con il trascorrere deglianni le patologie aumentano del20-30%. E da noi, così come non c’è unadeguato supporto alla natalità, pari-menti non vi è un supporto sufficientealla fragilità e alla debolezza di chi ha bi-sogno di essere accudito. // ADM

Continueremo ad essere curati tutti dal nostrosistema sanitario anche quando due milioni emezzo di noi italiani avranno più dinovant’anni? Questo accadrà nel 2060 ma

l’Organizzazione mondiale della Sanità ricorda,nell’ultimo Rapporto di monitoraggio delle cure primarieda poco pubblicato, che entro il 2030 cinque miliardi dipersone nel mondo rischieranno di rimanere senzaassistenza.

Per evitarlo, secondo l’Oms, i Paesi devono investirealmeno l’1% in più del prodotto interno lordo pereliminare le lacune di copertura sanitaria universale.

Una domanda alla quale è fin troppo facile risponderecon molti altri punti di domanda, perché le proiezioni sulprogressivo invecchiamento della popolazione e sulla

denatalità non smettono di farlampeggiare davanti ai nostri occhila parola «sostenibilità». Dire che èa rischio significa usare uneufemismo.

Tuttavia ieri, nell’ascoltare ilpresidente dell’Istat Gian CarloBlangiardo tracciare gli scenari

statistici su popolazione, salute e benessere nel nostroPaese, è stato quasi automatico accostare la situazione delnostro sistema a quella di una persona malata, ma che haricevuto una diagnosi corretta e sa, anche, che esiste laterapia. La diagnosi è rappresentata dalla conoscenza deidati statistici che, è vero, ci pongono di fronte al difficilequadro dell’inverno demografico: se trent’anni fa l’età piùricorrente nella popolazione era di vent’anni, oggi il piccoè rappresentato dai cinquantenni e nel 2050 daisettantenni. La società non sarà nè peggiore nè migliore,ma diversa e gli equilibri non saranno più gli stessi.

Già ora non lo sono più, se si considera che gli anzianisono il 21,9% della popolazione ma sono condannati adun’aspettativa di vita sana tra le più basse d’Europa.

Ed è su questo punto che è necessario intervenire perevitare che i nuovi equilibri modifichino la qualità dellavita nel nostro Paese. Insomma, bisogna adattare ilsistema alla realtà, perché la statistica fa la diagnosi ma èla politica che deve prescrivere le terapie, coninvestimenti adeguati a garantire cure e assistenza e adaumentare il numero di anni vissuti in assenza dimalattia. E va fatto per tempo, per evitare che la velocitàdi cambiamento demografico ci porti a percorrere unastrada scivolosa che ci allontana sempre più dalla qualitàdi vita che abbiamo conquistato.

Il nostro Sistema sanitario nazionale ha molti meriti,ma anche una grande carenza, quella di investire risorseinsufficienti in una adeguata prevenzione che possaessere in grado di spostare avanti nel tempo l’asticelladelle malattie e delle cure.

L’ANALISI

La prevenzioneha un granderuolo nellospostare l’etàdella malattia

L’intervista - Gian Carlo Blangiardo, presidente Istat

«POCHI FIGLI? DOBBIAMO AGIRE SUBITO

PER NON PEGGIORARE LA NOSTRA VITA»

Presidente. Il professor Blangiardo dell’Istat

La sostenibilità del sistema

LA DIAGNOSI

STATISTICA

E LA POLITICA

2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027

Giovanida 0 a 14 anni

Adultida 15 a 64 anni

Anziani 65 anni e più

TOTALE

Indicedi vecchiaia

infogdb

DINAMICA DEMOGRAFICA 2017-2027

BRESCIA

2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027

Giovanida 0 a 14 anni

Adultida 15 a 64 anni

Anziani 65 anni e più

TOTALE

Indicedi vecchiaia

25.908

122.044

48.718

196.670

188,0%

26.160

125.637

50.345

202.142

192,4%

26.188

126.845

50.921

203.955

194,4%

26.171

127.880

51.714

205.765

197,6%

26.050

129.000

52.528

207.578

201,6%

25.931

130.072

53.401

209.403

205,9%

25.920

130.915

54.406

211.241

209,9%

25.768

131.804

55.523

213.095

215,5%

25.719

132.479

56.763

214.960

220,7%

26.046

123.191

49.256

198.493

189,1%

26.107

124.395

49.814

200.316

190,8%

HINTERLAND*

*Borgosatollo, Botticino, Bovezzo, Castel Mella, Castenedolo, Cellatica, Collebeato, Concesio,Flero, Gussago, Nave, Poncarale, Rezzato, Roncadelle, San Zeno Naviglio

20.786

93.180

30.695

144.661

147,7%

19.789

93.370

33.147

146.306

167,5%

19.460

93.288

34.065

146.813

175,1%

18.988

93.332

34.984

147.303

184,2%

18.549

93.230

36.000

147.778

194,1%

18.053

93.088

37.104

148.244

205,5%

17.597

92.898

38.207

148.702

217,1%

17.117

92.677

39.357

149.151

229,9%

16.732

92.205

40.655

149.593

243,0%

20.515

93.234

31.476

145.224

153,4%

20.169

93.364

32.240

145.773

159,8%

AnnaDellaMoretta

Sala Ken Damy«Garibaldiniin Spagna»Oggi alle 20.30, nella SalaKen Damy di corsetto S.Agata, presentazione delvolume «Garibaldini inSpagna».

A San PoloTorna sabatola Cena di quartiereSabato alle 19 (piazzalefermatametro S. Polo) Cenadi quartiere: prenotazionientro oggi alle 12 al bar delCircolo Acli, via Cimabue 271.

In via BassicheCena per ex alunnidelle OrsolineEx alunni e insegnantidelleMadri Orsoline sonoinvitati stasera alle 19.45alla cena-ritrovo in viaBassiche 36.

INCITTÀ

GIORNALE DI BRESCIA · Giovedì 26 settembre 2019 9

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