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Mercato ed ESCO
Dario Di Santo, FIRE
Milano, 11 novembre 2014
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www.fire-italia.org
La Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia è un’associazione tecnico-scientifica che dal 1987 promuove per statuto efficienza energetica e rinnovabil i , supportando chi opera nel settore.
Oltre alle attività rivolte ai circa 450 soci, la FIRE opera su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico per gestire l’elenco e promuovere il ruolo degli Energy Manager nominati ai sensi della Legge 10/91.
La Federazione collabora con le Istituzioni, la Pubblica Amministrazione e varie Associazioni per diffondere l’uso efficiente dell’energia ed opera a rete con gli operatori di settore e gli utenti finali per individuare e rimuovere le barriere di mercato e per promuovere buone pratiche.
La FIRE certifica gli EGE attraverso il SECEM.
Cos’è la FIRE?
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445 associati, di cui 228 persone fisiche e 204 organizzazioni.
La compagine sociale
Alcuni dei soci FIRE: ABB S.p.A. - Acea S.p.A. - API - AXPO S.p.A. - Banca d'Italia - Banca Popolare di Sondrio - Beghelli S.p.A. - Bticino S.p.A. - Finlombarda S.p.A. - C.G.T. S.p.A. - Citroën Italia S.p.A. - Comune di Aosta - Comune di Padova - Comune di Savona - Comune di Venezia - Cofely S.p.A. - CONI Servizi S.p.A. - CONSIP S.p.A. - Egidio Galbani S.p.a. - ENEL Distribuzione S.p.A. - ENI S.p.A. - Ferrero S.p.A. - Fiat Group Automobiles - Fiera Milano S.p.A.- FINCO - FIPER - GSE S.p.A. - Guerrato S.p.A. - Heinz Italia S.p.A. - Hera S.p.A. - Intesa Sanpaolo S.p.A. - ISPRA - Italgas S.p.A. - Lidl Italia s.r.l. - Mediamarket S.p.A. - Nestlè Italiana S.p.A. - Newco Energia S.p.A. - Osram S.p.A. - Pirelli Industrie Pneumatici S.p.A. - Politecnico di Torino - Provincia di Cremona - Provincia di Firenze- RAI S.p.A. - Raffineria di Ancona S.p.A.- Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - SAGAT S.p.A. - Schneider Electric S.p.A. - Siemens S.p.A. - Siram S.p.A. - Sorgenia S.p.A. - STMicroelectronics S.p.A. - Telecom Italia S.p.A. - Trenitalia S.p.A. - Turboden S.p.A. - Università Cattolica del Sacro Cuore - Università Campus Bio-Medico di Roma - Università Cattolica Sacro Cuore-Sede Roma - Università degli studi di Genova - Università degli studi di Roma Tor Vergata - Università di Pisa - Università degli Studi di Salerno - Vodafone Omnitel N.V. - Wind Telecomunicazioni S.p.A.
La compagine associativa comprende sia l’offerta di energia e servizi, sia la domanda.
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Oltre a partecipare a progetti europei, di cui a fianco sono indicati i principali in atto, la FIRE realizza studi e analisi di mercato e di settore su temi di interesse energetico, campagne di informazione e di sensibilizzazione, attività formativa a richiesta.
Il Ministero dell’Ambiente, l’ENEA, il GSE, l’RSE, grandi organizzazioni (ad esempio Centria, ENEL, Ferrovie dello Stato, FIAT, Finmeccanica, Galbani, H3G, Schneider Electric, Telecom Ital ia, Unioncamere), università, associazioni, agenzie ed enti fieristici sono alcuni dei soggetti con cui sono state svolte delle collaborazioni.
Guide FIRE
Progetti e collaborazioni
www.fire-italia.org
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www.secem.eu
SECEM
SECEM, Sistema Europeo per la Certificazione in Energy Management, è un organismo di certificazione del personale facente capo alla FIRE.
Primo organismo a offrire la certificazione di parte terza per gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) secondo la norma UNI CEI 11339, ad aprile 2012 SECEM ha ottenuto da Accredia l’accreditamento secondo i requisiti della norma internazionale ISO/IEC 17024.
SECEM certif ica gli EGE in virtù di un regolamento rigoroso e imparziale, basato sull’esperienza di FIRE con gli energy manager.
Un vantaggio di chi si certifica con SECEM è la possibilità di accedere ai servizi informativi e formativi e di essere coinvolto nelle iniziative della FIRE.
SECEM inoltre riconosce corsi di formazione sull’energy management, su richiesta dell’ente erogatore.
Il percorso verso il 2030
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Emissioni GHG -40%
Rinnovabili+27%
Efficienza energetica
+27%
Mercato dell’efficienza energetica
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70% degli edifici costruito prima del 1976, in assenza di norme sui consumi
Target al 2016: 46% obie?vo raggiunto, ma laAtano trasporA e
servizi
12 Mln di edifici residenziali, 3,5 Mln di unità immobiliari nel
terziario
2,5-‐4 Mln di occupaA al 2020 nel seGore
Target 2020: 15 Mtep consumi finali,
20 Mtep energia primaria, 14% target raggiunto
Miglioramento efficienza energeAca
1990-‐2010: Industria 13%, trasporA 2%, residenziale
28%
2.736 energy manager nominaA, ma nella P.A. ne mancano 1.000
Fabbisogno di
energia primaria nel 2011: 184
Mtep
Consumi finali 2011: 135
Mtep
RAEE 2011 – Executive Summary
6
scorte di carburante per il trasporto marittimo internazionale (cosiddetti bunkeraggi), mentre il 5,1% è destinato ad usi non energetici, in particolare nell’industria petrolchimica (figura 2).
L’andamento del consumo nei settori di uso finale evidenzia una riduzione del 2,65% rispetto al 2010; tale diminuzione ha riguardato tutti i settori, per gli effetti della crisi economica e delle misure di promozione e incentivazione dell’efficienza energetica.
Le maggiori riduzioni sono relative agli usi non energetici (dal 6,1 al 5,1%), che hanno risentito della crisi del settore petrolchimico, e ai consumi per usi civili (dal 35,5 al 34,4%).
Il profilo dinamico dei consumi energetici nei settori di impiego finale per il periodo 2000-2011 è mostrato in figura 3.
I dati fino al 2005 evidenziano un andamento crescente del consumo finale seguito da una progressiva diminuzione, che nel 2011 ha fatto tornare il valore dei consumi finali ai livelli del 2000 (l’eccezione del 2010 è dovuta a un effetto “rimbalzo” dopo la forte contrazione del 2009).
Il confronto 2011-2000 mostra una consistente riduzione dei consumi del settore industriale (-23%) e un significativo aumento di quelli relativi agli usi civili (+15%), mentre i consumi degli altri settori hanno registrato variazioni di entità trascurabile.
Figura 2 - Impieghi finali di energia per settore, anno 2011 - Totale 134,9 Mtep
Fonte: elaborazione ENEA su dati MSE
24,2%
31,5%
34,4%
2,2% 5,1% 2,5% Industria
Trasporti
Usi civili
Agricoltura
Usi non energetici
Bunkeraggi
Illuminazione pubblica: 6,2 Mln
kWh
40-‐60 miliardi di
invesAmenA in efficienza al
2020
Recepita con D.Lgs. 102/2014redazione di un piano di riqualificazione energetica edifici pubblici e privati;riqualificazione del 3% annuo del parco immobiliare della P.A. centrale;promozione del green procurement e dell’alta prestazione energetica per ogni bene, servizio e immobile della P.A.;indicazione degli elementi minimi per i contratti EPC per la PA;promozione delle ESCO, del finanziamento tramite terzi e degli EPC;obbligo di diagnosi energetiche ogni 4 anni o SGE ISO 50001 per grandi imprese con promozione degli audit presso le PMI;target di risparmio dell’1,5% anno con schemi obbligatori;spinta allo smart metering, obbligo contatori individuali e alle fatturazioni informative;istituzione di un fondo di natura rotativo per interventi di EE;introduzione di regimi di qualificazione per gli operatori.
La direttiva EED 2012/27/UE in pillole
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Legislazione su edifici ed energia 1/2
Correzioni e integrazioni del D.Lgs. 192/05
Abrogazione obbligo certificazione notai
Metodologie di calcolo e requisiti dei soggetti certificatori
Linee Guida DM 26/06/09 D.P.R. n.59 del 02/04/09 D.P.R. n.75 del 16/04/13
• Direttiva 2010/31/CE• DL 63/2013 recepimento EPBD2• Legge di conversione 90/2013
• D.Lgs. 28/2011 • DM 22 novembre 2012
• Direttiva 2012/27/CE
(fonte: FIRE)
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Decreti attuativi Legge 90/13 entro
luglio???
Recepimento EED 2012/27/UE entro
fine giugno
Contenimento del consumo energetico usi termici edifici
Trasferimento alle Regioni delle competenze amministrative sulla certificazione
EPBD rendimento energetico degli edifici
art. 30 certificazione energetica degli edifici
Recepimento direttiva 2002/91/CE
Nuova metodologia di calcolo EP edifici
Requisiti minimi EP basati sulla valutazione
costi/beneficiEdifici a energia quasi
zeroIspezioni periodiche
impianti
Legislazione su edifici ed energia 2/2
Sistema Nazionale di CERTIFICAZIONE
ENERGETICA DEGLI EDIFICI
D.P.R. 59 del 2 aprile 2009*
Metodologie di calcolo
DM 26 giugno 2009*
Linee Guida Nazionali
Sistema di classificazione
Procedure di certificazione
D.P.R. 75 del 16 aprile 2013*
Soggetti certificatori
(fonte: FIRE)
* Validi fino all’emanazione dei decreti attuativi della legge 90/13 10
✓ Metodologie di calcolo: UNI/TS 11300
✓ Software di calcolo✓ Nuovo ruolo dell’EM nella PA
✓ Possesso di un determinato titolo di studio più:✓ iscrizione all’albo
o ✓ partecipazione corso formativo
Epgl= Epi + Epacs + Epe + Epill
Epi indice prestazione energetica climat. inver.Epacs indice prestazione energetica ACS Epe indice prestazione energetica climat. estiva Epill indice prestazione energetica ill. artificiale
Quadro incentivi 1/2
11
Certificati bianchi
Detrazioni fiscali 50% e 65%
Efficienza energetica Rinnovabili termiche Rinnovabili elettriche
Incentivi FER (D.M. 6 luglio 2012)
Conto energia termico
Altre opzioni (Elena, Jessica, EEEF, fondi strutturali, programmi locali, etc.)
CAR-TLR
Fonte: FIRE.
CAR: cogenerazione ad alto rendimento TLR: teleriscaldamento
FER: fonti rinnovabili EEEF: European energy efficiency fund
Quadro incentivi 2/2
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50% -‐ (36%) TEE 55% -‐ 65% Conto Termico
Soggetti ammessiSoggetti passivi di IRPEF che
sostengono le spese di ristrutturazione
Possono richiederli solo: distributori di en. el. e gas, società di servizi energetici,
soggetti che abbiano nominato l'energy manager o
implementato la ISO 50001 (D.M. 28/12/12)
Soggetti passivi di IRPEF e IRES che sostengono le spese di
riqualificazione
P.A. e persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito
agrario.
Altri soggetti -‐ Gli interventi possono essere fatti su tutti i consumatori.
ESCO con contratto di servizio energia plus
Le ESCO possono richiedere l'incentivo, se hanno un
contratto con l'utente e hanno finanziato l'intervento.
Interventi
Edifici esistenti. Manutenzione ordinaria e straordinaria. Qualsiasi
intervento
Qualsiasi intervento di efficienza su edificio, impianti,
etc.Alcune schede semplificate hanno limiti di applicazione, ma si può presentare un
consuntivo
Edifici esistenti, con impianto termico. Solo sostituzione. Efficienza edificio e impianti,
fonti rinnovabili
Edifici esistenti. Sostituzione e in alcuni casi nuova
installazioneEfficienza edificio e caldaie a condensazione (solo P.A.) e impianti fonti rinnovabili
termiche
Limiti Per edificio 96.000€ (48.000€) Obiettivi nazionali (al momento il mercato è corto)
Per edificio/intervento, 30.000 -‐ 100.000€
Contingenti annui + limiti di spesa per singolo edificio/
interventoDurata [anni] 10 5 (8 involucro) 10 1-‐5
Note
Limiti minimi di risparmio per poter richiedere i titoli.
Possibilità di aggregare su più utenti.
Fonte: FIRE
Costo dell’energia in bolletta 1/2
13
2001: domanda 52-19 GW offerta 71 GW (49 GW disponibili) quota combustibile 40 €/MWh oneri di sistema 0 €/MWh
2011: domanda 56-22 GW offerta 118 GW (di cui 76 GW termoelettrici) quota combustibile 80 €/MWh oneri di sistema 24 €/MWh
2013: uplift 10 €/MWh oneri 37 €/MWhUn decennio di scelte incongruenti, sia in termini di policy, sia in termini imprenditoriali, ha creato un mercato paradossale, con forte eccesso di offerta, ma prezzi che rimangono alti per salvaguardare i margini.Ciò sta portando a ulteriori scelte irrazionali (spalmaincentivi, trattamento ieri SEU, etc.).
Costo dell’energia in bolletta 2/2
h
14
0"
50"
100"
150"
200"
250"
gen"04"
apr"04"
lug"04"
o0"04"
gen"05"
apr"05"
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o0"05"
gen"06"
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apr"07"
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apr"08"
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gen"09"
apr"09"
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gen"10"
apr"10"
lug"10"
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gen"11"
apr"11"
lug"11"
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gen"12"
apr"12"
lug"12"
o0"12"
gen"13"
apr"13"
lug"13"
o0"13"
gen"14"
apr"14"
€/MWh&
PUN&e&componen0&prezzo&utente&domes0co&3kW&(tariffa&D2)&
PUN" Prezzo"totale"3kW" Oneri"di"sistema" Prezzo"al"ne0o"degli"OdS" CosD"di"rete" PED" PE"
PUN"2005G2014:"G25%"G15"€/MWh"
Prezzo"ne0o"OdS"2005G2014:"+30%"+34"€/MWh"
Oneri"di"Sistema"2005G2014:"+273%"+30"€/MWh"
Prezzo"totale"3kW:"2005G2014:"+51%"+64"€/MWh"
Prezzo"finaleGPUN"="144"€/MWh""Comp."Comm:"+945%"min"1"G"max"8"€/MWh"CosD"di"rete:"+1%"min"24"G"max"31"€/MWh"Oneri"di"sistema:"+273%"min"7"G"max"41"€/MWh"Imposte:"8"€/MWh"(costante)"IVA:"min"11"G"max"18"€/MWh"
PEDGPUN"="40"€/MWh"PD"="+73%"min"6"G"max"16"€/MWh"
PEGPUN"="25"€/MWh"PUN"AU"4G7"€/MWh">"PUN"
PEGPUN"AU"="18G21"€/MWh"
CosD"di"rete"2005G2014:"+1%"0"€/MWh"
PED"2005G2014:"+32%"+21"€/MWh"
PE"(prezzo"energia"al"ne0o"del"dispacciamento)"
Elaborazioni"FIRE"su"daD"AU"e"GME"Le rinnovabili stanno portando dei benefici. Questo è il momento di spingere su un’ulteriore diffusione, visto anche quanto si è investito.
Norme tecniche di supporto
15Fonte: E. Piantoni integrato da
Directive 2009/72/EU E. Energy
Directive 2009/73//EU
Nat. Gas
Directive 2006/32/EU E. Efficiency
Directive 2012//27/EU E. Efficiency
Energy Efficiency
Directive 2004/8/EU
Cogeneration
Directive 2009/28/EU
RED
Market Liberalization
Directive 2009/125/EU
Ecodesign Directive
2010/31/EU Building Energy
Performance Climate and Energy
Package 20-20-20
Directive 2010//30/EU
Energy labelling
ISO 14001 Environmental Management
System
EN 16001 Energy
Management Systems
EN 15900 Energy
Efficiency Services
ISO 50001 Energy
Management Systems
EN 16247 Energy Audit
EN 16231 Energy
Benchmarking
EN 16212 Energy Saving
Calculation
EN 16235 Guarantees of
origin for electricity
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Building efficiency
Renewable Energy
Directive 2004/18/EU
Public Procurement
Directive 2004/17/EU
Public Procurement
Italian standards
UNI CEI 11339EGE
UNI CEI 11352ESCO
La Strategia energetica nazionale (SEN)
Fonte: SEN.Il settore dell’energia – soprattutto nella Green economy – rappresenterà un notevole volano di investimenti per la crescita del Paese Stima investimenti cumulati al 2020, Miliardi di euro
1 Include: Rete di trasporto e distribuzione gas; Rigassificatori, gasdotti e stoccaggi; Generazione, trasmissione e distribuzione elettrica; E&P idrocarburi.
2 Investimenti privati, in parte supportati da incentivi
12
170-180 ~50%
50-60 ~50%
50-60 ~40%
60-70 ~60% Green economy 110-130 miliardi di euro, 70% degli investimenti complessivi attesi
Energie rinnovabili
Efficienza energetica
Settori ‘tradizionali’1
Totale
Incentivi2 o investimenti regolati
Investimenti privati non sostenuti da tariffe o incentivi
16
!"!!!!
!5.000!!
!10.000!!
!15.000!!
!20.000!!
!25.000!!
2005! 2006! 2007! 2008! 2009! 2010! 2011! 2012! 2013! 2014! 2015! 2016! 2017! 2018! 2019! 2020!
Obie%vi'nazionali'e'obblighi'sui'TEE'(ktep)'
Obie2vi!nazionali! Obie2vi!TEE!
Fonte:!elaborazioni!FIRE!
Obie%vo'PAN'FER'2010'
Obie%vo'dire%va'2006/32/CE'
17
Mto
e
Obiettivi nazionali
I trend dell’efficienza in Italia
18
��
��41� �
� �
Figura�2.29�–�Intensità�energetica�del�settore�trasporti�in�alcuni�paesi�UE27�(tep/M€2000),�anni�2005Ͳ2011��
�Fonte:�elaborazione�ENEA�su�dati�Eurostat�
2.6� � Miglioramenti�dell’efficienza�energetica�settoriale:�l’indice�ODEX�
Per� la� valutazione� dei�miglioramenti� di� efficienza� energetica� nei� diversi� settori� si� è� fatto� riferimento� all’indice� di�efficienza� energetica� ODEX,� sviluppato� nell’ambito� del� progetto� europeo� ODYSSEEͲMURE52:� rispetto� all’indicatore�dell’intensità�energetica�è� in�grado�di�meglio�valutare� il� fenomeno� in�quanto�depurato�dagli�effetti�di�cambiamenti�strutturali�ed�altri�fattori�non�legati�all’efficienza.�
Nel� 2011� l’indice�ODEX� per� l’intera� economia� italiana� è� risultato� pari� a� 86,1� con� un�miglioramento� dell’efficienza�energetica�di�circa�un�punto�percentuale�rispetto�all’anno�precedente�(Figura�2.30).�
Figura�2.30�–�Indice�ODEX,�anni�1990Ͳ2011��
�Fonte:�ODYSSEE�������������������������������������������������������������52�Al�progetto,�finanziato�dalla�Commissione�Europea,�partecipano�le�agenzie�energetiche�nazionali�dei�27�paesi�UE,�la�Norvegia�e�la�Croazia.�L’ENEA�partecipa�quale�membro�italiano.�
20
25
30
35
40
45
tep/€ 2
000
UE�27 Francia Germania Italia Regno�Unito Spagna
70
80
90
100
110
Indice�di�Efficienza�Totale Industria�manifatturiera Trasporti� Residenziale
Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica 2010
19
efficienza è stato rispettivamente pari al 38,8% e al 17,9%; meccanica e minerali non metalliferi
hanno, invece, evidenziato le maggiori perdite di efficienza: 45,7% la prima e 22,5% il secondo (figura
10).
Significativi miglioramenti si osservano a partire dal 2005 anche per il tessile, mentre altre branche,
quali cemento e metalli non ferrosi, hanno registrato un peggioramento dell’efficienza energetica,
particolarmente pronunciato nel 2008 e 2009.
Figura 10: Efficienza energetica nel settore industria (1990=100) Fonte: elaborazione ENEA su dati MISE
Le tecnologie
Le tecnologie di interesse rilevante per il settore sono:
Motori elettrici e inverter
ENEA valuta che potrebbero essere introdotti ca 1.000.000/anno di motori ad alta efficienza di
potenza compresa nell’intervallo 5-90 kW, con un risparmio di ca 1,37 TWh/anno ed un risparmio
economico per gli utenti finali di ca 178 M€
8,
con un tempo di ritorno dell’investimento inferiore a
tre anni. Il risparmio potenziale proveniente dagli inverter è ancora maggiore, pari a circa 3,5
TWh/anno, corrispondenti ad un risparmio per gli utenti di ca 450 M€.
8
Con un costo medio del kWh di 0,13 €/kWh.
60
70
80
90
100
110
120
130
140
150
160
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
industria manifatturiera Siderurgia Metalli non ferrosi Meccanica
Agroalimentare Tessile Minerali non metalliferi cemento
Chimica Carta
Buona la prestazione del
seGore residenziale, sufficiente l’industria,
scarsi terziario e trasporA.
Il trend dell’efficienza nell’industria
Irlanda 1995-‐2010: +40%.
Italia 1990-‐2010: +15%.
Fonte figure: RAEE ENEA.
Ciò che manca, ciò che aiuta
19
Sensibilità
Conoscenza
Competenza e operatività
Core business e co-benefici
Risorse
EPC e FTT
Elementi di supporto:campagne informative e diffusione buone pratiche;sistemi di monitoraggio e EnPI;SGE ISO 50001;certificazione EGE;LCCA e valutazione costi-benefici;IPMVP;ESCO strutturate e banche e fondi avanzati.
Attori protagonisti
Energy manager Gli energy manager sono la figura di riferimento nelle aziende interessate a fare efficienza energetica:
•necessita un inquadramento adeguato, in termini di organigramma e di politiche e procedure aziendali;
•le sue funzioni coprono monitoraggio, acquisti energia, gestione energetica, individuazione di investimenti, supporto al processo.
ESCO
Le ESCO sono i soggetti di mercato che possono aiutare gli utenti finali a realizzare interventi di efficientamento:
•la garanzia dei risultati, oltre a tutelare l’utente, facilita il finanziamento tramite terzi;
•alcune ESCO hanno sfruttato i l meccanismo dei TEE per acquisire competente sui processi industriali.
20
Energy manager ed EGE
21
RAPPORTO SUGLI ENERGY MANAGER IN ITALIA: EVOLUZIONE DEL RUOLO E STATISTICHE
2013 pagina 36 di 67
CLASSI'DI'ATTIVITÀ' 2003' 2004' 2005' 2006' 2007' 2008' 2009' 2010' 2011' 2012' 2013'
Agricoltura' !36!! !42!! !52!! !50!! !47!! !48!! !51!! !57!! !53!! !67!! !74!!
Attività'industriali' !623!! !618!! !642!! !649!! !637!! !639!! !632!! !608!! !615!! !604!! !650!!di$cui$Manifatturiere$ $620$$ $615$$ $637$$ $645$$ $632$$ $632$$ $624$$ $599$$ $614$$ $591$$ $600$$
Energia'e'servizi'a'rete'(*)' !179!! !168!! !174!! !174!! !176!! !305!! !328!! !292!! !299!! !316!! !323!!
Civile'(Residenze'e'Servizi)' !852!! !891!! !900!! !830!! !836!! !727!! !790!! !758!! !726!! !728!! !786!!di$cui$nella$P.A.$ $222$$ $231$$ $225$$ $190$$ $190$$ $180$$ $187$$ $153$$ $161$$ $165$$ $201$$
Trasporti' !332!! !364!! !357!! !359!! !374!! !411!! !418!! !408!! !409!! !412!! !385!!TOTALE' '2.022'' '2.083'' '2.125'' '2.062'' '2.070'' '2.130'' '2.219'' '2.123'' '2.102'' '2.127'' '2.218''(*)$Dal$2008$le$attività$del$ciclo$dei$rifiuti$sono$state$spostate$dal$settore$civile$al$settore$delle$industrie$con$servizi$a$rete.$
Nota$aggiuntiva:$I$dati$indicati$comprendono$i$responsabili$locali$nominati$dalle$aziende$multisito.$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$Fonte:!FIRE.!
Tabella 3. Andamento delle nomine compresi soggetti obbligati. 2003 dati provvisori. Fonte: FIRE
EM'OBBLIGATI'TOTALI'
PRIMARI! LOCALI! TOTALI!!1.685!! !416!! !2.101!!
EM'OBBLIGATI'ENTRO'30/4'PRIMARI!! LOCALI! TOTALI!
!1.531!! !399!! !1.930!!
EM'OBBLIGATI'IN'RITARDO'PRIMARI! LOCALI! TOTALI!
!154!! !17!! !171!!
EM'NON'OBBLIGATI'PRIMARI! LOCALI! TOTALI!
!533!! !102!! !635!!
EM'TOTALI'PRIMARI! LOCALI! TOTALI!
!2.218!! !518!! !2.736!!Tabella 4. Energy manager nominati nel 2013. Dati provvisori sui non obbligati. Fonte: FIRE.
Da luglio 2016 l’energy manager dovrà essere certificato EGE
per potere accedere allo schema dei TEE
EGE SECEM a settembre 2014:119 esperti certificati, di cui 23 con doppia certificazione;38 EGE certificati nel 2014, con altre due sessioni da effettuare.
ESCO: lo schema
22
Aziende fornitrici di macchine e servizi
Banche
Cliente
ESCO
Finanziamento ESCO
Una ESCO è tale perché offre (D.Lgs. 115/08): la garanzia dei risultati; il finanziamento tramite terzi; servizi energetici integrati.
Risparmio in bolletta
Fonte: FIRE
Finanziamento diretto cliente
Risparmio in bolletta Finanziamento Canoni e rate Servizio energetico
ESCO: verso la certificazione
23
EPC+FTT+approccio integrato
TEE e conto termico
Qualche decina
≈3.000 accreditate per i TEE
UNI CEI 11352:2014
Da luglio 2016 le ESCO dovranno essere certificate
per potere accedere allo schema dei TEE
A settembre 2014 risultano certificate oltre 100 ESCO, la maggior parte secondo l’edizione 2010 della norma UNI CEI 11352. Dal 2014 è disponibile la seconda versione, più restrittiva.
ESCO: il performance contract
24
L’energy performance contracting (EPC) facilita la
gestione dei rischi.
Consumi, tecnologie, modelli
25
Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia
56 di 211
PARTE IV - TECNOLOGIE PER GLI EDIFICI
Introduzione
Le soluzioni di efficientamento energetico degli edifici rispondono a esigenze comuni per quanto
riguarda la climatizzazione e l’illuminazione, mentre si differenziano negli usi elettrici legati al
settore terziario e a quello residenziale, restando però omogenee all’interno dei settori stessi. La
replicabilità degli interventi possibili è dunque una prima caratteristica fondamentale dell’efficienza
energetica negli edifici che può essere sfruttato positivamente sia in termini di requisiti minimi
obbligatori e accordi volontari, sia di azioni di retrofit diffuso.
Figura 14. Quadro di insieme sugli interventi per gli edifici.
A ciò si contrappongono una grande varietà di soluzioni disponibili per far fronte a una stessa
esigenza (ad esempio caldaie a combustibili fossili, caldaie a biomasse, pompe di calore,
cogenerazione per il riscaldamento) e un fattore di utilizzo degli impianti limitato35. Questi elementi
35 Nella maggior parte degli impieghi gli usi sono inferiori alle 2.000 ore annue.
Aree di consumo energetico: • riscaldamento • raffrescamento • illuminazione • consumi elettrici per uso ufficio • consumi elettrici per uso residenziale • stand-by e sprechi
Principali famiglie di soluzioni tecnologiche: • riscaldamento - caldaie a condensazione • riscaldamento - caldaie a biomassa • involucro edilizio - soluzioni avanzate per nuovi edifici • involucro edilizio - retrofit • riscaldamento e raffrescamento - cogenerazione • riscaldamento e raffrescamento - fonti rinnovabili termiche • riscaldamento e raffrescamento - teleriscaldamento • acqua calda sanitaria - pompe di calore • acqua calda sanitaria - solare termico • illuminazione - led • illuminazione - lampade fluorescenti • sistemi di domotica e building automation (contabilità, controllo, monitoraggio,
ottimizzazione) • apparecchi uso ufficio a basso consumo • generazione elettrica da fonti rinnovabili
apparecchi uso residenziale a basso consumo
Modelli di business: • grande distribuzione • installatori e ditte diffuse • società di ingegneria • costruttori e imprese di ristrutturazione • ESCO • fornitori di energia elettrica e gas
Strumenti per l’efficienza energetica
Tecnologici
Sensori e sistemi di misura a basso costo
Telecontrollo e telegestione
Innovazione nei componenti (e.g. lampade a led per retrofit)
Soluzioni efficienti, cogenerazione e fonti rinnovabili
Comportamentali
Programmi con il personale a condivisione dei risultati
Analitici e procedurali
Life Cycle Cost Analisys - LCCA
Benchmark per centri di costo ed EnPI (energy performance indicator)
Sistemi di Gestione dell’energia ISO 50001
Finanziari
• Certificati bianchi
• Conto termico
• Contratti a prestazioni garantite con ESCO
• Altri strumenti finanziari (fondi di garanzia, programmi BEI, etc.)
26
incentivi
Tecnologie efficienti
Ambiti principali di intervento: Illuminazione di interni a led e CFL (lampade fluorescenti compatte) e illuminazione naturale Illuminazione pubblica e di esterni (lampade a led e sodio alta pressione) Motori elettrici ad alta efficienza, sistemi a velocità variabile con inverter (VSD) Rifasamento dei carichi elettrici Cogenerazione, trigenerazione, teleriscaldamento Impianti per la climatizzazione (caldaie a condensazione, pompe di calore, free cooling, valvole termostatiche e contabilizzazione del calore) Interventi sui data center Recuperi di calore nell’industria e nel terziario Interventi sull’involucro edilizio (isolamento edifici, schermature solari, infissi a doppio vetro e selettivi) Sistemi di automazione industriale, building automation e domotica Utilizzo di fonti rinnovabili elettriche (fotovoltaico integrato, microeolico) e termiche (solare termico, termocamini, caldaie a biomasse, pompe di calore) Generatori di calore a condensazione Accumuli elettrici (sperimentali) e termici
Interventi su impianti tecnici (e.g. ascensori, scale mobili, etc.)
Passaggio a combustibili più performanti, meno inquinanti o rinnovabili (fuel switch) 27
Un’opportunità per domanda e offerta
28
Progetto di efficientamento
energetico
Industria energy intensive
Industria non energy intensive
Terziario
Pubblica amministrazione
Residenziale
Fornitori di energia
Imprese del settore edilizio
Installatori
ESCO
Fornitori di tecnologie efficienti
Grande distribuzione
Fonte: FIRE.
DOMANDA
OF FER T A
Cooperative
Gli attori
29
Grande distribuzioneCome canale di business è quello cresciuto di più. Buoni risultati sul fronte dell’illuminazione e dell’etichettatura degli elettrodomestici. Ancora poco coperto il tema degli stand-by e delle cucine ad induzione.
Installatori e micro ditte distribuite sul territorio
Sebbene le detrazioni fiscali al 55% e 65% abbiano stimolato la conoscenza delle tecnologie di base e un minimo di formazione, la scarsa qualificazione di questi operatori in termini di media rimane il principale handicap di questo canale di business. Canale peraltro essenziale per le utenze residenziali.
Società di ingegneria
Anche in questo ambito gli incentivi hanno stimolato una crescita, che risulta però ancora insufficiente se si considera l’esigenza di sapere progettare interventi per nuovi edifici e per il retrofit di quelli esistenti in modalità integrata, coniugando involucro e impianti. La qualificazione non adeguata e le regole sui compensi che favoriscono i professionisti tradizionali rispetto agli innovativi sono i principali freni alla crescita di questa categoria.
Costruttori e imprese di ristrutturazione
La legislazione e i regolamenti edilizi indirizzano sempre più gli operatori tradizionali del settore edile verso interventi di efficientamento energetico, anche aiutandosi con gli incentivi disponibili. Il livello di qualificazione non è però adeguato, così come la mentalità di molti costruttori, rimasta incollata a schematismi di qualche decennio fa.
ESCOSono chiamate in causa da più parti, ma sono in generale ancora lontane dalle esigenze del mercato, prevalentemente per scarsità di capitalizzazione e fondazione troppo recente, aspetti che limitano il ricorso al finanziamento tramite terzi, ossia alla caratteristica più attesa in questa situazione di mercato.
Fornitori di energia elettrica e gas
Sono i soggetti che si sono mossi per ultimi, per cui il limite fondamentale è la mancanza di know how, unito alla difficoltà di formare in tale senso reti commerciali abituate a vendere prodotti molto più facili. Puntare su semplici accordi commerciali con partner tecnici non si è invece rivelato vincente. Stanno partendo i primi progetti strutturati di sviluppo di questa filiera, che potrebbe essere efficace anche per le SME.
Banche e fondi
Sebbene alcuni soggetti avessero intuito le potenzialità di questo mercato, gli incentivi eccessivi al fotovoltaico hanno distratto il necessario sviluppo di know how, che dunque è in ritardo rispetto alle necessità. La dimensione limitata degli investimenti in efficienza energetica, la sua complessità e le caratteristiche degli operatori dell’offerta rendono complicato lo sviluppo di pacchetti finanziari di facile accesso.
Progetti di efficientamento e finanza 1/2
30
Small: credito via agenzia, non su progetto; necessità struttura commerciale e tecnica diffusa; richiesta di soluzioni chiavi in mano.
Medium: credito via agenzia o corporate; struttura commerciale e tecnica più tradizionale; richiesta prevalente di soluzioni chiavi in mano.
Large: credito via corporate o project financing; struttura in grado di gestire grandi progetti; soluzioni su misura e miste.
Ampi spazi per soluzioni innovative, dalle cooperative al crowdfunding, dai fondi ai programmi BEI, dal raggruppamento di progetti piccoli alla diffusione di operatori locali.
I canali di credito tradizionale
funzionano poco.
Progetti di efficientamento e finanza 2/2
31
flusso di cassa => consumo ex ante - consumo ex post
Mancano misure e EnPI*
Dipende dagli usi e dal
clima
Dipende dagli usi (occupazione e
produzione)
Dipende dal dimensionamento
Dipende dalla gestione
* EnPI: energy performance indicator
Misurare per gestire e finanziare
32
EnPIE.g. EDPC per datacenter
power density energy density energy efficiency climate control data management
kW, kWh, m2, persone, °C, etc.
Senza misura non si eliminano gli sprechi, non si colgono le opportunità, non si attiva
il finanziamento tramite terzi.
Smart financing for smart cities
Fonte: Politecnico di Torino Smart City “Progetti di sviluppo e strumenti di finanziamento”.
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Indicazioni progettuali WLY�PS�ÄUHUaPHTLU[V�KLSSL�PUPaPH[P]L
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33
Un intervento, molti benefici
Source: IEA, Capturing the multiple benefits of energy efficiency. 3434
Anche a livello del singolo i benefici non
energetici possono essere superiori a quelli energetici!
Le green companies: efficienza a 360°
35Fonti: Greenpeace, Apple
Le società leader
acquistano meglio,
consumano meno e
producono beni a minore impatto.
Change leadership!
Fonte: M. Dahlgren et alt. ECEEE industrial summer study.
36
1. PROGRAMMES TO PROMOTE INDUSTRIAL ENERGY EFFICIENCY
ECEEE INDUSTRIAL SUMMER STUDY PROCEEDINGS 103
1-070-14 DAHLGREN ET AL
Figure 2. Progression of energy efficiency awareness and readiness to implement the necessary changes.
Figure 1. Factors for a favorable ISO 50001 environment.
Figure 3. Measures pertaining to manufacturing plants according to the Energy Conservation Law (METI 2011).
Contents Keywords Authors
La vera sfida è cambiare la leadership
Modello ESCO
37
Finanza
Gestione EPC
Know-how
Audit
Studio di fattibilità
Progettazione
Installazione
Gestione e O&M
Monitoraggio
Formazione/informazione
G e s t i o n e p r a t i c h e ( i n c e n t i v i e certificazione)
Contrattualistica EPC e forniture
Residenziale
Terziario uffici
Terziario centri sportivi
Terziario centri complessi
Industria energy intensive
Industria grandi utenze
Industria PMI
Illuminazione
Climatizzazione
Involucro edilizio
Generazione distribuita
Industria servizi
Industria processi
Trasporti
Clienti finali
Tipologie di interventi
Aree di competenza
Fonte: FIRE
Spunti di riflessione
L’eff icienza è complessa, r ichiede operatori qualificati, si basa su interventi di piccola e media dimensione e presenta una ges t i one r i s ch i non bana l e , ciononostante:
la dimensione piccola favorisce la suddivisione del rischio fra numerosi soggetti;
le prestazioni economiche sono buone, soprat tut to ne l l ’ industr ia o per particolari interventi;
edifici e reti presentano lunghi tempi di ritorno degli investimenti, ma sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi;
la diffusione di sistemi di misura e monitoraggio e la qualificazione degli operatori dell’offerta sono temi centrali;
le politiche sulla gestione del rischio si possono (si devono?) innovare.
38
Innovare si può in tutti gli ambiti,
modalità di finanziamento
comprese
39
http://pressroom.fire-italia.org/formazione-fire
La formazione di FIRE
Corsi su misura e con moduli predefiniti sulle tematiche dell’energy management:
energy manager ed EGE;diagnosi energetiche, studi di fattibilità, IPMVP;tecnologie efficienti, cogenerazione, fonti rinnovabili;sistemi di gestione dell’energia ISO 50001;ESCO, finanziamento tramite terzi e EPC;contrattualistica per l’energia, LCCA, green procurement;forniture di elettricità e gas, usi delle biomasse;certificati bianchi e altri incentivi per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili.
Nome relatore, FIRE
Grazie!
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