MENSILE DI ECONOMIA, GIURISPRUDENZA E CULTURA - confidi… · ettari e partecipò al primo...

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I N M F P O R R E M S A A MENSILE DI ECONOMIA, GIURISPRUDENZA E CULTURA UE IN MOLISE PERSI 195MILA EURO C'è anche in Molise nell'elenco delle regio- ni che non sono riuscite a spendere parte dei fondi provenienti dall'Unione Europea. L'Italia nel 2007 non ha utilizzato 35,8 milioni di euro messi in bilancio dalla Ue, una cifra che la piazza al secondo posto, dietro alla Germania, nella classifica di chi perde i finanziamenti comunitari. Gran parte di questi fondi, ben 33,31 Continua a pag. 3 TERMOLI. Il quadro economico regionale si presenta in maniera piuttosto fra- stagliata. Piccole e piccolissime realtà aziendali, inserite in un contesto di altra frammentazione e, a volte, isolamento, territoriale che influiscono assieme agli agglomerati industriali presenti in Molise per determinare il livello di sviluppo dell’economia. Non sempre diviene semplice riuscire a catturare quello che è il trend, ascendente o discendente, degli indicatori statistici, con le stesso istitu- to centrale a ‘centrare’ dei rilievi più di carattere macro-economico per aree omogenee del Paese che riferite alle singole regioni. Il Molise, per la sua dimensione e le caratteristiche, può sfuggire a un monitoraggio puntuale. Continua a pag. 3 MONITORARE L’ECONOMIA REGIONALE a cura di Emanuele Bracone Via libera Ue agli aiuti per i pescatori Dopo settimane di scioperi, blocchi dei porti europei e proteste contro il caro- gasolio, la Commissione europea ha deciso di autorizzare un pacchetto di misure di emergenza a favore dei pesca- tori. I provvedimenti, discussi nella seduta di ieri, prevedono deroghe tem- poranee alle regole del Fondo europeo per la pesca (Fep) e hanno lo scopo di Continua a pag. 3 Gusta la differenza. IN FO RM A IMPRESA Mensile - Luglio 2008 Anno III Numero II - In abbinamento gratuito con Pri mo Piano Molise

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195MILA EURO

C'è anche in Molise nell'elenco delle regio-ni che non sono riuscite a spendere partedei fondi provenienti dall'Unione Europea.L'Italia nel 2007 non ha utilizzato 35,8milioni di euro messi in bilancio dalla Ue,una cifra che la piazza al secondo posto,dietro alla Germania, nella classifica di chiperde i finanziamenti comunitari.Gran parte di questi fondi, ben 33,31

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TERMOLI. Il quadro economico regionale si presenta in maniera piuttosto fra-stagliata. Piccole e piccolissime realtà aziendali, inserite in un contesto di altraframmentazione e, a volte, isolamento, territoriale che influiscono assieme agliagglomerati industriali presenti in Molise per determinare il livello di sviluppodell’economia. Non sempre diviene semplice riuscire a catturare quello che è iltrend, ascendente o discendente, degli indicatori statistici, con le stesso istitu-to centrale a ‘centrare’ dei rilievi più di carattere macro-economico per areeomogenee del Paese che riferite alle singole regioni. Il Molise, per la suadimensione e le caratteristiche, può sfuggire a un monitoraggio puntuale.

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MONITORAREL’ECONOMIAREGIONALE

a cura di Emanuele Bracone Via libera Ueagli aiutiper i pescatoriDopo settimane di scioperi, blocchi deiporti europei e proteste contro il caro-gasolio, la Commissione europea hadeciso di autorizzare un pacchetto dimisure di emergenza a favore dei pesca-tori. I provvedimenti, discussi nellaseduta di ieri, prevedono deroghe tem-poranee alle regole del Fondo europeoper la pesca (Fep) e hanno lo scopo di

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Gusta la differenza.

INFORMA IMPRESA Mensile - Luglio 2008 Anno III Numero II - In abbinamento gratuito con Primo Piano Molise

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INFORMA IMPRESA n. 1/08Periodico mensile ideato dal Confidi Rating Italia

EditoreC.I.T. - Consorzio Innovazione TecnologicaC.da Piane di Larino, 9086035 Larino (CB)

PresidenteAgostino Capozzo

Direttore ResponsabileMassimiliano Orlando

RedazioneSusanna [email protected] Piane di Larino - 86035 LarinoTel. 0874 820134/40/64

Per questo numero hanno collaboratoSusanna Petta, Confidi Rating Italia; MassimilianoOrlando, giornalista; Emanuele Bracone, giornalista. Don Nicolino, Santuario Madonna Grande;

Progetto graficoLa matita di Pat di Patrizia EspositoTel. 0875 70431186039 Termoli

FotografieDanilo Susi

PubblicitàC.I.T. - Consorzio Innovazione TecnologicaC.da Piane di Larino, 90Tel. 0874 820134/40/6486035 Larino (CB)

Fotolito e StampaRotostampa S.r.l.Zona Industriale83051 Avellino

Registrazione del Tribunale di Larino n. 3/06 del 1-06-06. Direttore responsabile: Massimiliano Orlando.Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, nonsi restituiscono. Gli articoli firmati sono la liberaespressione degli autori e non rispecchiano necessa-riamente la linea editoriale del giornale.

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Le aziende di successo, quelle destinate ad avere un futu-ro, non nascono dal nulla. Alla base vi è di solito una lungatradizione, una sentita passione, un forte entusiasmo e lenecessarie capacità manageriali. È quanto abbiamo riscon-trato visitando l’azienda “Cantine Borgo di Colloredo” diCampomarino, condotta dai fratelli Enrico e Pasquale DiGiulio. La tenuta agricola, situata in collina a 100 mt sullivello del mare, si estende per circa 80 ettari di terreno, deiquali 60 vitati. Un terreno argilloso e di buona fertilità, otti-male per la coltivazione della vigna. Conversando piacevolmente con Enrico Di Giulio, enologo,siamo partiti proprio dalla lunga tradizione vinicola dellafamiglia, e da quando, ancora tredicenne, seguiva neicampi le orme del papà Silvio. Non è un caso che la fami-glia Di Giulio, votata alla viticultura da tre generazioni, siaoriginaria proprio di Tollo, in Abruzzo. Negli anni 60, quan-do era di moda investire in Maremma, Silvio puntò invecealle terre di Campomarino dove acquistò una tenuta di 40ettari e partecipò al primo lungimirante progetto di cantinacome socio fondatore della cooperativa Cantina Cliternia,in attesa di realizzare il progetto di una cantina propria, cherealizzò nel 1977. In principio impiantò sia uva da vino cheuva da tavola e col proseguire degli anni esclusivamenteuva da vino. È del 1978 la prima vendemmia. Sul finire deglianni ‘80, la gestione passa ai figli Enrico e Pasquale DiGiulio che apportano un profondo rinnovamento degliimpianti nei vigneti, della struttura e delle attrezzature dicantina, che è stata dotata dei più moderni impianti enolo-gici per la produzione di vino in bottiglia. Il settore enolo-

gico nazionale attraversava una profonda crisi ma è proprionel 1994 che l’azienda da inizio alla prima produzione inbottiglia. “Bisogna avere la forza di investire, anche quandoc’è crisi”, afferma Enrico Di Giulio, “e noi lo abbiamo fatto”. Il rischio è stato premiato. Tanti riconoscimenti nazionalied internazionali insigniti ai nostri vini da allora; Oscar 2bicchieri del Gambero Rosso; Concours Mondial du Vin deBruxelles, Concorso Enologico Nazionale “D’Oujia D’Or”,San Francisco World Spirit Competition, presenza neimigliori annuali e guide, tra cui Luca Maroni, Vini Buonid’Italia, Migliori Vini Italiani, Guida al Vino Quotidiano.

Abbiamo rivolto alcune domande ad Enrico Di Giulio.Quali sono le caratteristiche dei vostri vini?“All’inizio è stato molto difficile affermare i nostri vini,soprattutto perchè a livello internazionale c’è un gustoomologato. Noi abbiamo fatto in modo che l’utilizzo dellegno non fosse mai invadente. Abbiamo sperimentato econtinuiamo a sperimentare, per ottenere vini la cui qualitàderivi da un rapporto armonico tra territorio e vitigno.Stiamo indirizzando la gestione dei vigneti esistenti ed iprossimi reimpianti, sulla scorta di un impegnativo proget-to che tiene conto delle condizioni genetico-colturali edelle specifiche risorse pedo-climatiche.Abbiamo abbandonato il pergolato, favorendo il sistema dispalliera. Da tre anni siamo assistiti da agronomi prove-nienti da Udine, che ci aiutano a formare il personale e agestire il vigneto. Lo scopo è di avere un’uva di alta qualitànel vigneto a cui applicare una meccanizzazione di altaqualità.I vitigni coltivati con maggior soddisfazione, sono quellitradizionali della viticoltura meridionale ed autoctona,nostra prerogativa. Tra le uve a bacca rossa, Montepulcianoe Aglianico; a bacca bianca, Trebbiano, Malvasia, Greco,Falanghina e Bombino. Può descriverci in sintesi i vini della cantina e l’originedei loro nomi.Partirei dai Classici Colloredo che annoverano vini DOC eIGT quali il Molise Rosso ed il Falanghina. Colloredo era unantico feudo di proprietà dei marchesi d’Aragona. L’area èadiacente alla nostra tenuta.La linea Terra degli Osci, il cui nome deriva da una popola-zione insediata fin dall’VIII secolo nell’Italia Meridionale,comprende vini giovani. Il Sangiovese ed il Malvasia.

I Nobili Vitigni, simboleggiati da una croce dei Cavalieri diMalta, accomandatari di Acquaviva del Molise, comprendo-no il Greco e l’Aglianico.I vini Gironia, teatro di una battaglia tra Romani e Sanniti,sono invece il Biferno Rosso, Bianco e Rosato. Qual è la filosofia che caratterizza l’azienda?“Produrre vini che abbiano uno stretto legame con il terri-torio molisano. Non dimentichiamo che quando esportia-mo le nostre bottiglie nel mondo, esportiamo anche lanostra cultura e la nostra storia. Siamo molto sensibili aquesto messaggio. Per i nomi dei nostri vini ci siamo infat-ti lasciati guidare da ricerche storiche, cercando di rivolge-re uno sguardo al passato importante della nostra regione.Ed è con questo spirito che è nata la Masseria le Piane(www.masserialepiane.it), un agriturismo con il qualeintendiamo valorizzare e far conoscere il nostro territorio,attraverso percorsi enogastronomici.Quali sono i vostri mercati di riferimento e come com-mercializzate i vostri prodotti?I nostri vini, al momento, sono commercializzati in nume-rosi paesi europei tra i quali Svizzera, Austria, Belgio,Germania, Inghilterra, Danimarca, fino ad arrivare negliStati Uniti, Canada e Giappone. In Molise abbiamo unagente di zona, mentre all’estero ci appoggiamo ad agenzieinternazionali che curano i nostri interessi. Crediamomolto nella partecipazione diretta a fiere ed eventi di set-tore quali il Vinitaly ed altri eventi.Abbiamo comunque un sito web all’indirizzo www.borgodi-colloredo.com, attraverso il quale è possibile conoscere inmodo esaudiente il nostro gruppo ed i nostri prodotti. Ilsito è stato insignito del premio Award American Design.

Le parole con le quali ci congediamo da Enrico al terminedell’intervista e della visita all’azienda, ci fanno compren-dere quanto il successo della cantina Borgo di Colloredosia strettamente legato alla passione per la viticoltura deifratelli Di Giulio: “Il vino è una creazione originale, comeun’opera d’arte, nuova ogni volta, sempre diversa e semprecapace di emozionarci”.

INTERVISTAa cura di Massimiliano Orlando

• Ue in Molise persi 195 mila euro• Monitorare l’economia regionale• Via libera Ue agli aiuti per i pescatori• Intervista - Cantine Borgo di Colloredo• Città - Contrada Nuova Cliternia• Reato usare software duplicati• Pmi, debiti più strutturati e fiducia in una sola banca• E arrivano ancora aiuti. Postumi• Agricoltura: bando per i Confidi da rifare• Meno rischi per i datori sulle assunzioni• Imprenditoria, giovani in Erasmus• Scatta il fisco leggero sugli straordinari• Tributi e contributi post-sisma• Straordinari e premi, bonus cumulabili• Cresciuti prestiti bancari a maggio• Disponibili i moduli per la rateazione Equitalia

BIBLIOGRAFIA

• Il sole 24 oreDal 10 giugnoal 05 luglio

• Italia OggiDal 10 giugnoal 05 luglio

• Primo Piano30 giugno

• Nuovo Molise01 luglio

• Pellegrini a Madonna GrandeConcetta Delle Donne Marangione

cantine borgo di colloredo

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MONITORARE L’ECONOMIA REGIONALEda pag. 1Per questo, assumerebbe grande importanza riuscire a fotografare con sistematicitàperiodica i flussi di investimento, il livello occupazionale, il ricorso al credito e quantoaltro servirebbe per indicare la strada maestra a futuri interventi di sostegno e incenti-vo alle imprese e al tessuto socio-economico. Una delle opportunità che potrebberoaprirsi in questo senso sarebbe quello di rendere dinamico il documento di program-mazione economico e finanziario della regione Molise. La cartina di tornasole perquanto concerne gli impegni dell’ente principe che governa il territorio e che, se oppor-tunamente analizzato con dati reali rispetto alle previsioni di cui si compone nella faseprogrammatoria. Una fase di concertazione a posteriore, magari da attuare con il con-certo delle parti sociali e di quei rappresentanti del mondo produttivo e di garanzie delsistema bancario che possano correggere la rotta. Un vero e proprio osservatorio chesia capace di registrare ogni oscillazione e proporre delle misure per adeguare quantosi fosse previsto agli andamenti più attuali. Uno strumento di valutazione reale.Prendiamo esempio dal Dpef regionale varato in giunta. La realizzazione della grande

infrastrutturazione regionale, la Termoli San Vittore; il completamento della ricostru-zione delle aree colpite dal sisma; la centralità delle politiche per la persona, la fami-glia, la sicurezza; la competitività del settore turistico e la valorizzazione dell’offertaturistica regionale; l’innovazione e lo sviluppo del tessuto produttivo locale per accre-scerne la competitività secondo logiche dirette alla creazione ed al potenziamento difiliere produttive; l’ammodernamento della macchina regionale attraverso la riformadella sanità e la razionalizzazione delle strutture per lo sviluppo; una nuova cornice nor-mativa che muove dalla riforma dello Statuto regionale, per approdare ad una norma-zione per testi unici e ad un intervento organico per la strutturazione della proceduraregionale della sessione comunitaria per l’attuazione delle direttive e degli atti di indi-rizzo dell’UE; la definizione di un quadro organico di riferimento per l’occupazione e ilwelfare; l’implementazione dell’impianto programmatico unitario. Una piattaformasulla quale potrebbe essere inserita tutta l’istanza della società produttiva, pervenen-do così al pieno controllo della fase esecutiva, segmentandone anche la responsabilitàper tappe del processione di concretizzazione. Questo è il monito che Informa Impresae Confidi vogliono lanciare in questa occasione.

VIA LIBERA UE AGLI AIUTI PER I PESCATORIda pag. 1sostenere economicamente la fase ditransizione verso un ammodernamentodelle flotte europee. In particolare laCommissione, accogliendo una richiestasostenuta da Italia e Francia, autorizzeràgli Stati membri ad aumentare gli aiutipubblici alle singole imprese che passe-ranno dagli attuali 30mila euro in treanni a 100 mila euro. Gli Stati potrannoversare aiuti di urgenza a tutti i pescato-ri che resteranno fermi per un periodoche non superi i tre mesi, a condizioneche i beneficiari ristrutturino la loroazienda. Per aumentare la competitivitàe sostenere la ristrutturazione sono pre-visti aiuti che incoraggino l'efficienzaenergetica e il passaggio a sistemi dipesca che rispettino l'ambiente. Il com-missario Ue alla Pesca, Joe Borg, ha rico-nosciuto che “nel corso degli anni i mar-

gini di guadagno si sono ristretti, ren-dendo il settore molto più vulnerabilerispetto a un drastico aumento dei costi,come è avvenuto con il petrolio”. MaBorg non fa sconti agli operatori del set-tore. La causa della crisi è del “circolovizioso fatto di eccesso di pescato e di undeclino della redditività. Al tempo stes-so, i pescatori sono stati incapaci dibeneficiare delle riduzioni sulle fornituree dell'aumento dei prezzi al dettaglio deiprodotti ittici”. Da settimane migliaia dipescherecci in Francia, Italia, Spagna ePortogallo erano rimaste nei porti perprotestare contro il caro-greggio, met-tendo in crisi i rifornimenti di pesce fre-sco e provocando aumenti dei prezzi. Letensioni avevano toccato il punto piùalto due settimane fa a Bruxelles, quan-do i pescatori erano stati caricati dallapolizia e allontanati dalle sedi delle isti-tuzioni.

Il santuario di Madonna Grande a Nuova Cliternia, èinserito nel novero dei cosiddetti “santuari minori”,cresciuti come tappe di pellegrinaggi in luoghi piùlontani e rinomati, le mete obbligate dellaCristianità, e divenuti solo in seguito meta essi stes-si. La Madonna del Saccione aveva conquistato lafama di dispensatrice di una grazia particolare, lapioggia. Necessaria ai campi, indispensabile per unbuon raccolto, la pioggia era il miracolo più invocatodagli abitatori della vasta area a cavallo tra Abruzzo eMolise. Nell’antichità, anche pagana, l’usanza, l’usan-za di fare riti propriziatori per la pioggia era molto dif-fusa. Il Cristianesimo, nel solco delle tradizioni loca-li, mutò quest’uso, attraverso processioni penitenzia-li a scopo propiziatorio.Nel sud la tradizione viva e radicatissima è sopravvis-suta almeno fino al dopoguerra, fino a quando cioè lecampagne sono rimaste la principale fonte di redditoper la popolazione.La nostra chiesa, alla luce dei recenti scavi per i lavo-ri di ristrutturazione dell’edificio, risulta evidente cheil complesso architettonico, seppure edificato nelcorso del Seicento, fu realizzato con materiale dirisulta e pietre e che le fondazioni vanno molto più inprofondità del necessario. In questi casi, l’opinionepiù accreditata è che l’edificio più recente sia stato

edificato su di un precedente crollato oabbattuto, sfruttando sia il materiale edi-lizio che le stesse antiche fondazioni. Èmolto probabile che, nel luogo dell’attua-le chiesa di Madonna Grande, ne esistes-se una più antica rurale, rimessa in sestoda eremiti di passaggio, data l’ubicazionestrategica del luogo, a poche miglia dalmare e poco lontana dalla via Traiano-Frentana.Il Tria sostiene che il santuario fu edifica-to nel luogo di un antico casale distrutto,chiamato “Colloredo”. È in gran venerazionela chiesa sotto il titolo della Madonna Grande, cosìvolgarmente appellata, e propriamente detta diColloredo, o di Caloreto da un Casale distrutto,che aveva questo nome...

La chiesa ha una pianta ottagonale allungata a siste-ma centrale. La chiesa a forma ottagonale divenne ilmodello definitivo delle chiese della Controriformadopo la costruzione della famosaChiesa del Gesù a Roma, commis-sionata dal cardinale Farnese all’ar-chitetto Giacomo Barozio daVignola. Nel centro Italia, durante isec. XV-XVII, lo schema poligonaleper le chiese godette di un certofavore grazie all’impegno di rinoma-ti architetti, fra i quali il Bramante,che però non operarono diretta-mente in Abruzzo e Molise.Ciononostante, l’influsso culturaledei nuovi modelli architettonici rag-giunse queste regioni attraversoquegli itinerari di cui si è ampia-mente parlato: i percorsi tratturali.La dislocazione di chiese a piantaottagonale nel nostro territoriosegue, infatti, le direttrici dei trattu-ri. La perplessità nel classificarecome ottagonali alcune chiese intraed extra moenia nei paesi d’Abruzzo e

Molise, non si pone per la chiesa di Madonna Grande:perfetta pianta ottagonale; tre altari; finestre in altoper illuminare la zona centrale.Altra notizia riportata dal Tria per la quale si sono tro-vati riscontri solo in parte, è la presenza degli stemmidelle Università di Fresa e Lentella sugli altari latera-li, oltre a quella delle insegne gentilizie dei d’Avalossul portale d’ingresso principale e in vari decori inter-ni. Con molta probabilità l’intero edificio è stato piùvolte ristrutturato e in quelle occasioni i decori sonostati “rimaneggiati”, cancellando o togliendo le effigidell’arme dei d’Avalos, rimaste su due portali e quel-le delle due università abuzzesi, delle quali non vi èpiù traccia.L’appellativo di “Grande” dato a questa Madonna fu alungo considerato popolare, e dunque rifiutato conuna nota di alterigia dai dotti uomini di Chiesa, maper l’appellativo “volgare” la spiegazione si presentasemplice: 8 settembre, giorno di nascita di Maria,dunque “Madonna piccola”; 15 agosto, Assunzione

della Vergine in cielo, dun-que “Madonna grande”.Anche a Treviso, dunque inun’area linguistica diversa daquella presa in esame, S.Maria Maggiore è detta “LaMadonna Granda”, festeggia-ta nel giorno dell’Assunzio-ne. Inoltre, gli albanesid’Italia, usano il termineZonja e Madhe, ossia “LaSignora Grande”, per indicarela Madonna, e anche questopuò aver influito sulla nascitadell’appellativo di MadonnaGrande, considerato che ilSantuario è ubicato in un’a-rea abitata a netta maggio-ranza da Albanesi negli annidella grande diffusione delculto.

UE IN MOLISE PERSI 195 MILA EUROda pag. 1milioni, era stato messo a bilancio dall'Eaggf, il Fondo Europeo Agricolo diOrientamento e Garanzia, per gli aiuti dell'agricoltura in Sardegna. Altri 1,25milioni, messi a bilancio dal Fondo sociale europeo per programmi di Sviluppoimprenditoriale locale, non sono stati utilizzati su scala nazionale, mentre glialtri 1,24 milioni persi erano stati programmati dal Fifg, lo Strumento finanzia-rio per la pesca, un settore che attraversa ora una grave crisi. Nell'ambito delFifg, la regione Puglia non ha utilizzato 600 mila euro, altri 195 mila sono statipersi in Molise e 450 mila dai programmi nelle regioni Obiettivo 1 (Basilicata,Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia). I dati sono stati forniti dallacommissaria Ue Dalia Grybaskaute, durante la presentazione del Rapportofinanziario sul bilancio 2007.

Le aziende italianetra le più tassate nella UeIn Italia la pressione fiscale sulle impre-se è tra le più alte d’Europa.Nonostante i recenti ribassi, l’aliquotapiù alta è al 31,4 per cento, livello infe-riore, secondo Eurostat, solo a quellodi altri tre Paesi.

IN TESTA PER IL FISCO

MALTA 35,0 %

FRANCIA 34,4 %

BELGIO 34,0 %

ITALIA 31,4 %

SANTUARIO MADONNA GRANDE

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Anche il semplice “utilizzo” in azienda di software duplicati integra la violazione penaledella legge sul diritto d’autore e non una semplice sanzione amministrativa. Lo ha ribadi-to la Cassazione, dichiarando inammissibile il ricorso presentato da un professionista diLecco. L’imputato, trovato in possesso di versioni non originali di prodotti Adobe systemincorporated e Symantec Corporation, aveva imputato il patteggiamento sottoscrittodavanti al Gup lariano nel giugno del 2007 (9.400 di multa, di cui 5.400 in conversione diquattro mesi di reclusione), sostenendo che il giudice non aveva rilevato un’errata appli-cazione di legge: secondo la difesa, l’articolo 171-bis della legge 633/1941 colpirebbe “l'il-lecita riproduzione di software finalizzata al commercio”, mentre il professionista lecchesesi era limitato a utilizzarli nel suo studio. Pertanto, stando al ricorso, non era neppure sus-sistente il “dolo specifico”, e la sentenza si sarebbe fondata su una sorta di responsabilitàoggettiva per il titolare dello studio. La corte ha però respinto entrambe le argomentazio-ni, condannando il ricorrente anche al pagamento di 1.500 euro di spese processuali. Perla configurabilità del reato dell’art. 171 bis, scrive l’estensore, è sufficiente “il fine di pro-fitto” e non più quello “di lucro”, essendosi così determinata “un’accezione più vasta chenon richiede necessariamente una finalità direttamente patrimoniale e amplia quindi iconfini della responsabilità dell’autore”. La detenzione e l’utilizzo di numerosi programmisoftware nello studio professionale, illecitamente riprodotti, “rende manifesta la sussi-stenza del reato contestato” sia sotto il profilo oggettivo sia sotto quello soggettivo.

Pmi, debiti più strutturati e fiducia in una sola banca

...e arrivanoancora aiuti.Postumi.

Oltre 182 milioni di euro all’Italiaper i coltivatori e le imprese di tra-sformazione che hanno partecipa-to alla campagna di ristrutturazio-ne dei bienni 2006/2007 e2007/2008. La decisione dellacommissione n. 445 dell’11 giugno2008 stabilisce che il plafond perciascuno stato membro da distri-buire fra gli aventi diritto ai paga-menti retroattivi per la ristruttura-zione. Gli importi dovuti sono cal-colati sulla differenza fra l’aiutoconcesso durante le precedenticampagne di commercializzazionee quelli dovuti alle condizioniattualmente vigenti.

Non più solo un interlocutore a cuichiedere un prestito, ma un partnercon il quale migliorare il profilo finan-ziario della propria attività. Il rapportotra banca e piccola e media impresasta radicalmente cambiando, anchegrazie a Basilea 2, spiegano concordi iresponsabili della divisione corporatedei principali istituti di credito inItalia. Il fenomeno del multiaffidamen-to - spiegano da Bnl Bnp - è in nettocalo, ora si preferisce un solo partnerdi riferimento che sia anche consulen-te. Dal canto loro le banche, se primasceglievano di dare “poco a tutti” orahanno deciso di puntare su una mag-giore selezione e anche una maggioreflessibilità dei servizi offerti. ConcordaDario Accetta, responsabile marketingdi Unicredit Corporate Banking “Ilsistema di pricing del credito alleimprese si è profondamente modifica-to con Basilea 2, perchè l’accordo hacreato i presupposti per cui oggi è inte-

resse convergente di banche e impreseapplicare le condizioni migliori. Dellabanca perchè impiega meno capitale edell’impresa perchè ottiene prezzi piùfavorevoli. Con il sistema avanzato diBasilea 2 inoltre Unicredit ha la possi-bilità di misurare con estrema accura-tezza il rischio e quindi determinare ilmigliore prezzo per ciascun cliente. Unsistema già adottato anche daIntesasanpaolo: “possiamo parlare -spiega Alessandra Lanza, Responsa-bile Analisi Clientela Imprese eTerritorio - di una profonda trasforma-zione nei processi di valutazione delmerito creditizio. Oltre all’informativacontabile e alla presenza di collaterali,oggi la decisione sulla concessione omeno del finanziamento tiene contoanche di fattori immateriali, come lapotenzialità competitiva dell’impresa,la capacità di ricerca e innovazione, laqualità delle strutture distributive, lacompetenza ed esperienza del mana-

gement”. Insomma, maggior pianifica-zione finanziaria - in dieci anni di pre-stiti a medio-lungo termine sono cre-sciuti in maniera significativa maanche maggior flessibilità in base alleesigenze del cliente. I principali gruppibancari offrono infatti prestiti chiro-grafari - cioè senza garanzie reali, dasoli o tramite convenzioni con Confidi- ma anche servizi di factoring (untempo dedicati solo alle grandi impre-se), per alleggerire il circolante e gesti-re meglio i crediti, o di cash manage-ment , per centralizzare la tesoreria edelegare la gestione dell’operatività. Ilbancario diventa quindi anche finacialofficer e contabile, all’occorrenza. E iprodotti sono sempre meno “pacchet-ti” standard e sempre più personalizza-ti: anche dove per vocazione la banca èpopolare, come Ubi, i conti packagesono ormai su misura e si possonoscegliere solo i servizi che si ritengonoutili. Quanto ai costi, il consolidamen-

to del settore bancario e la concorren-za del settore bancario, ammettono glioperatori, hanno ridotto i margini diguadagno, a tutto vantaggio dei clien-ti. Così per esempio in caso di finan-ziamenti a medio termine, e grazie alleeconomie di scala dei grandi gruppi oalle convenzioni con Confidi (cheoffrono garanzie a fronte di prestiti,coprendo circa il 50% del rischio dellabanca) si possono ottenere spreadmolto competitivi sui prestiti, a partiredallo 0,50 rispetto all’Euribor. Difficilefare paragoni dettagliati sui singoliservizi offerti nelle varie banche pro-prio perchè si parte sempre da un con-fronto diretto e personale tra banca eimpresa. Ma tutte puntano su unaccesso semplice e rapido al credito,sulla gestione integrata del profilofinanziario del cliente e, come nel casodi grandi gruppi, una rete internazio-nale che accompagna l’azienda ancheall’estero.

Reato usare software duplicati

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Associazioni di categoria e Confidi moli-sani, con una lettera inviata al Presidentedella Regione e Commissario Straordina-rio, Michele Iorio, ed all’Assessore all’a-gricoltura Filoteo Di Sandro esprimonotutto il loro disappunto sulla scelta com-piuta dal governo regionale con l’emana-zione del bando in materia di agricolturamediante la pubblicazione del Decretodel Presidente della Giunta Regionale del23 maggio 2008 n. 20 in attuazione dellaMisura 4.19 del POR Molise 2000-2006“Promozione dello sviluppo rurale”.Nella nota, a firma di CNA MOLISE, CON-FARTIGIANATO, U.R.A.-C.L.A.A.I., A.M.A.CASARTIGIANI, API MOLISE-ACEM,CONFCOOPERATIVE MOLISE e relativiConfidi unitamente a Confidi RatingItalia, si legge come gli stessi prendanoatto con sconcerto dei contenuti delbando. Nonostante le problematiche giàriscontrate in sede di definizione dellanuova programmazione regionale per ilperiodo 2007-2013, nella quale è previstauna preoccupante riserva in favore deiConfidi iscritti all’elenco generale di cuiall’art. 107 del T.U.B. (D.Lgs. 365/93) per lagestione del Fondo di Garanzia ivi con-templato, anche nel bando in materia diagricoltura, dettagli tecnici diversi daiprecedenti finiscono per assicurare ilmedesimo risultato: la fattiva esclusionedei Confidi molisani dalla gestione diFondi di garanzia.

Sotto accusa, in particolare, i criteri stabi-liti nella definizione dei “beneficiari” iquali contemplano requisiti (quali: capi-tale sociale versato non inferiore ad 1milione di Euro liquido o in titoli di pron-ta disponibilità, mezzi patrimoniali noninferiori a 2,5 milioni di Euro, certificazio-ne di qualità), allo stato non in possessodi nessun Confidi regionale e sicuramen-te eccessivamente esuberanti rispetto allenecessità rivenienti dalla gestione di unFondo di Garanzia pensato per il settoreagricolo, di dotazione finanziaria pari sol-tanto ad 1,5 milioni di Euro.La scelta compiuta dal Legislatore, osser-vano i soggetti firmatari, risulta perciòmeramente arbitraria non risultando, isuddetti parametri, contemplati in nes-sun obbligo di legge con il rischio concre-to che lo strumento ideato risulti a bene-ficio di organismi di garanzia evidente-mente extraregionali. Argomenti questi che hanno determinatole scriventi sigle a richiedere la sospen-sione, nell’esercizio del potere di autotu-tela, della procedura in atto per il bandoin questione, il quale tra l’altro reca unaserie di omissioni ed imprecisioni tecni-che che ne inficiano comunque la traspa-rente applicabilità.Dalle suddette considerazioni la richiestadi una riformulazione del provvedimentocon l’auspicio che la stessa consentaanche una maggiore aderenza dello stru-mento agevolativo al territorio molisano.

AGRICOLTURA:BANDO PER I CONFIDI DA RIFARE

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P e n a l i t à a l l e g g e r i t eMENO RISCHI PER I DATORI SULLE ASSUNZIONIIl nuovo regime delle comunicazioni di assunzione risultante dall'articolo 1comma 1180 e seguenti della legge 296/06 e dal decreto interministeriale 30 otto-bre 2007 rivede il sistema sanzionatorio in termini favorevoli ai datori di lavoro.La circolare Inps n. 66 del 5 giugno 2008 riconduce, infatti, nell'alveo dell'omis-sione contributiva anche la mancata o tardiva presentazione della denuncia con-tributiva mensile Dm10, a condizione che il datore abbia adempiuto nei terminidi legge alla comunicazione di assunzione e che il lavoratore sia registrato neilibri paga e matricola dell'azienda. L'evasione contributiva viene colpita da san-zioni più pesanti rispetto a quelle previste per il caso di omissione contributiva.L'evasione continua a essere riferita ai casi di mancato pagamento di contributio premi, il cui ammontare è rilevabile dalle denunce e dalle registrazioni obbli-gatorie. L'omissione, invece, viene delineata in termini diversi e più favorevoli aldatore di lavoro rispetto alla precedente disciplina. Va sottolineato che il legisla-tore, per quanto riguarda l'evasione contributiva, da un lato ha fatto espressa-mente riferimento all'elemento psicologico - l'intenzionalità - del datore di lavo-ro; dall'altro, ha delimitato l'elemento oggettivo dell'evasione contributiva allasola ipotesi di occultamento del rapporto di lavoro o delle retribuzioni corrispo-ste. L'Inps ritiene che debbano essere considerate omissioni contributive leseguenti situazioni:• retribuzioni imponibili ai fini contributivi indicate sul modello SA/770, regolar-mente presentato, sempre che la presentazione del modello SA/770 sia anterio-re all'accesso ispettivo;• differente tra l'importo annuo delle retribuzioni imponibili ai fini contributiviesposte sul modello SA/770, regolarmente presentato, e il totale annuo delleretribuzioni esposte sulle denunce mensili presentate dall'azienda;• contribuzione dovuta a seguito di reintegrazione nel posto di lavoro stabilitadal giudice o di accertamento giudiziale di differente retributive, sempre che que-ste ultime non siano riconducibili a casi di occultamento.L'Inps precisa, inoltre, che i casi di conguaglio sul Dm10/2 di sgravi o agevolazio-ni contributive non spettanti in assenza dei presupposti di legge vanno conside-rate omissioni contributive con la conseguente applicazione delle sommeaggiuntive stabilite dall'articolo 116, comma 8, lettera a) della legge 388/2000.

Operativa dal 1° luglio la tassazione agevolatasugli straordinari, lavoro supplementare e premidi produttività. Il datore di lavoro, fino al terminedella fase sperimentale di sei mesi e salvoespressa rinuncia del dipendente, è dunquechiamato ad applicare in busta paga un’impostasostituiva Irpef e delle addizionali regionali ecomunali, nella misura del 10% sulle sommecomplessivamente erogate, nel limite di 3.000euro lordi, per prestazioni di lavoro straordinarioe di lavoro supplementare e per i premi corrella-ti all’incremento di produttività dell’impresa. Gliimporti detassati non concorrono alla formazio-ne del reddito del lavoratore a fini fiscali e Iseesia del perettore che del suo nucleo familiare.Tali redditi rilevano tuttavia per accedere alleprestazioni previdenziali e assistenziali.L’analisiIl sostituto di imposta deve innanzitutto analiz-zare se le prestazioni rese dai propri dipendentirientrino o meno tra quelle astrattamente agevo-labili. Le prestazioni possono riguardare il lavorostraordinario effettuato oltre l’orario normale dilavoro fissato in 40 ore settimanali ai sensi delDlgs 66/2003. Il richiamo operato a questa normasembrerebbe escludere dal beneficio gli importicorrisposti a titolo di straordinario per prestazio-ni rese oltre l’orario di lavoro contrattualmenteconcordato se il normale svolgimento dell’atti-vità è inferiore al tempo pieno settimanale indi-viduato ex lege. I contratti collettivi di lavoropossono, infatti, stabilire una durata minore eriferire l’orario normale alla durata media delleprestazioni lavorative in un periodo non superio-re all’anno. Il ricorso a prestazioni di lavoro

straordinario deve in ogni caso essere contenu-to. In difetto di disciplina collettiva applicabile, ilricorso al lavoro straordinario è ammesso soltan-to previo accordo tra datore di lavoro e lavorato-re per un periodo che non superi le duecentocin-quanta ore annuali. Salvo diversa disposizionedei contratti collettivi, il ricorso allo staordinarioè ammesso anche per eccezionali esigenze tecni-co-produttive, per casi di forza maggiore quandola mancata esecuzione di prestazioni da lavorostraordinario può creare un pericolo grave eimmediato ovvero a un danno alle persone o allaproduzione.Le prestazioni supplementariCon esclusivo riferimento ai contratti di lavoro atempo parziale stipulati prima dell’entrata invigore del Dl 93/2008 che introduce la detassa-zione, possono beneficiare dell’imposta sostitu-tiva le prestazioni di lavoro supplementare, oltrel’orario originariamente pattuito nel contrattoma entro il limite del tempo pieno, ossia delle 40ore settimanali fissate per legge o dell'eventualeminore orario del contratto di categoria applica-to quelle rese in funzione di clausole elastiche.Gli adempimenti del sostitutoUna volta riconosciuta come agevolabile la pre-stazione, occorre monitorare costantemente ilsuperamento o meno della soglia quantitativa di3.000 euro lordi, al di sopra della quale occorreprocedere alla tassazione ordinaria. A tal fine,sarà necessario predisporre delle modalità adhoc di contabilizzazione delle somme erogate atale titolo, tenendo altresì conto della data dieffettuazione delle prestazioni di lavoro straordi-nario, supplementare o in base a clausole elasti-

che in quanto la tassazione agevolata, derogan-do al criterio di cassa, riguarda unicamente quel-le effettuate nel periodo di riferimento. Eventualisomme erogate successivamente al 1° luglio marelative a prestazioni precedenti saranno quindiassoggettate a tassazione ordinaria. Infine, ilsostituto di imposta deve verificare il reddito dilavoro dipendente erogato nel 2007 in quanto, sesuperiore a 30.000 euro, non troverà applicazionela tassazione agevolata. Se nel 2007, il lavoratoreera invece alle dipendenze di un datore diverso,al sostituto deve essere comunicato, a cura deldipendente, l’importo del reddito a tale titolopercepito nell’anno precedente. Analogamente,se il lavoratore non ha percepito alcun reddito dilavoro dipendente nell’anno 2007, è tenuto acomunicare tale circostanza al sostituto d’impo-sta che nell’anno 2008 gli eroga redditi di lavorodipendente.

GLI ISTITUTI COINVOLTI

• StraordinariLavoro prestato oltre l’orario normali per ecce-zionali esigenze tecnico-produttive, casi di forzamaggiore o eventi particolari: mostre, fiere emanifestazioni.• SupplementareIl lavoro supplementare si ha nel part time orizzon-tale. Sono ore di lavoro prestate non oltre le 40 oresettimanali. Le clausole elastiche si hanno quandoil datore aumenta il numero di ore pattuito.• Premi di produzioneè retribuzione variabile, ovvero una quota partedegli emolumenti erogati ai dipendenti legati airisultati ottenuti dall’impresa.

Scatta il Fisco leggerosugli straordinari

Novanta giorni di tempo per partecipa-re al bando “Erasmus per giovaniimprenditori”. La commissione euro-pea ha pubblicato sulla propria paginaweb le modalità per sovvenzionare iprogetti di imprenditori comunitariemergenti che desiderano impararepresso aziende di imprenditori piùesperti in un altro stato membro.L’obiettivo dell'azione quello di contri-buire all’internazionalizzazione e lacompetitività di micro, piccole e medieimprese di recente installazione non-ché di potenziali nuovi imprenditori neiVentisette. Può partecipare al bandoqualsiasi ente (pubblico o privato),purché comunitario. In particolare lecamere di commercio e industria,camere dell’artigianato e organismianaloghi; le organizzazioni di aiuti alleimprese e centri che aiutano le impresenella loro fase di avviamento; le asso-ciazioni di imprese e reti di appoggioalle imprese; gli enti pubblici che offra-no servizi di sostegno alle imprese, icentri di insegnamento e formazione(pubblici, privati, settoriali) attivi inmateria di sostegno alle imprese, e leorganizzazioni di collocamento in for-mazione. L’invito comprende due diver-si tipi di attività. Il primo riguarda le

associazioni europee che promuovonola mobilità di imprenditori emergenti(nessuna sovvenzione sarà superiore a140 mila euro e la durata massima deiprogetti è di 18 mesi), il secondoriguarda invece il coordinamento,appoggio e creazione di reti a livelloeuropeo legate alla prima azione (l’im-porto massimo sarà di 200 mila euro ela durata massima di 22 mesi).Entrambe le attività dovranno iniziareprima del 31 dicembre 2008. Il bilanciototale concesso per il cofinanziamentodi progetti ammonta a 2850 mila euro.Ma l’aiuto finanziario della Commis-sione non può eccedere il 90% dei costicomplessivi ammissibili. Il progettopilota era stato proposto da GianniPittella, presidente della Delegazioneitaliana nel gruppo Pse. Le domandedevono essere inviate alla commissio-ne non oltre il 20 agosto 2008. Il testointegrale del bando è disponibile sulsito internet: http://ec.europa.eu/enter-prise/funding/index.htm.Sarà inoltre disponibile un Erasmusper le pubbliche amministrazioni: inquesto modo i neoassunti potrannosvolgere un periodo lavorativo in unpaese diverso da quello dove sono statiassunti.

Bando europeo. Domande entro il 20/08

Imprenditoria,giovani in Erasmus

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“Dalla prima scadenza fisca-le di luglio i cittadini delCratere ricominceranno apagare i tributi e i contributiordinari. Queste le decisionidel governo nazionale. Perquanto riguarda, invece, larestituzione di quelli rimastisospesi dal 2002, un succes-sivo provvedimento stabiliràla sua data di inizio e lemodalità”. A renderlonoto Sabrina DeCamillis, deputato delPdl che sta seguendo davicino la questione deitributi post sisma. Lelinee di interventodescritte sono statedefinite in sede di conversione deldecreto Fiscale, che ha anticipato al 30giugno la scadenza della proroga pre-vista originariamente per il 20 dicem-bre 2008. Dopo sei anni termina lasospensione per tasse e trattenutepensionistiche per i cittadini deicomuni terremotati, decretata comeprovvedimento di emergenza. La que-stione più importante è or la restitu-zione di quanto finora non versato.Nessun allarme, sottolinea la DeCamillis, “la restituzione è di fatto bloccataperchè manca la certezza su come renderlaoperativa, è a questo che stiamo lavorando”.

Sospesa la restituzio-ne, per impossibilitàgiuridica di operare. Intotale si sono succedu-ti oltre 20 atti, legisla-tivi e amministrativi inmateria. Ci sono moltedifferenze e variazionida ricondurre ora adomogeneità. Ad esem-pio, per il biennio2005-2006 sono statepreviste 12 rate per larestituzione, per glialtri anni la rateizzazio-ne è completamentediversa. “La strutturatecnica del ministerodell'Economia sta quantiz-

zando l'ammontare totale del debito nei con-fronti dello Stato, dopo di ché discuteremo del-l'abbattimento e di come rateizzare il paga-mento”. Oltre a ciò bisogna anche stabi-lire modalità comuni di restituzioniper i dipendenti pubblici e per quelliprivati, che negli atti che si sono suc-ceduti sono stati trattati in manieradivergente. “Entro la metà del mese nonsaremmo comunque riusciti a completare l'o-perazione e dunque per la restituzione, fermorestando che essa è sospesa, occorrerà un po'di tempo per darle finalmente una regolamen-tazione chiara e definitiva” concludeSabrina De camillis.

Dalla scadenza fiscale di luglio verranno ripristinati i versamenti ordinari

Tributi e contributi post sismaFinita la fase di sospensione

Bloccata, invece, la restituzione delle tasse non versate

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RISCOSSIONE

Disponibili i moduli per la rateazione

Sono disponibili sul sito internet di Equitalia(www.riscossionespa.it) i moduli per le richieste dirateazione per i contribuenti in temporanea situazio-ne di obiettiva difficoltà, e per le garanzie fideiussoriein caso di somme superiori ai 50mila euro. I moduliche possono essere scaricati sono di sette tipologie(tre soglie di debito per persone fisiche, due per ditteindividuali, due per le società) oltre a quelli perfidejussione bancaria e per la polizza fidejussoria.

La detassazione si può sommare all'agevolazione sulla produttività

STRAORDINARI E PREMI,BONUS CUMULABILIGli sgravi contributivi sui premi di risultato sono compatibili e cumulabilicon la detassazione prevista dal decreto legge 93/08 e relativa allesomme erogate, collegate alla produttività dell'impresa. E' quanto hadichiarato il Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, interpellato dal Sole24 Ore. I due decreti del pacchetto welfare su sgravi e detassazione deipremi di risultato, quello “previdenziale” e quello “fiscale”, sono, però,ancora in attesa di pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale”.

Le normeL'articolo 2 del decreto 93/08 stabilisce che dal 1° luglio al 31 dicembre 2008alcune somme erogate ai lavoratori, con tetto massimo di 3 mila euro, sianoassoggettate a un'imposta sostitutiva del 10% che sostituisce l'Irpef e le addi-zionali regionali e comunali. Rientrano tra le somme che possono fruire del-l'agevolazione, oltre agli straordinari e alle prestazioni supplementari deilavoratori a tempo parziale, anche gli importi corrisposti in relazione a incre-menti di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa e altri elementidi competitività e redditività legati all'andamento economico dell'impresa.Tutti gli emolumenti a cui si può applicare l'imposta sostitutiva del 10% con-corrono al raggiungimento del tetto dei 3 mila euro. Il datore dovrà tenere unacontabilizzazione di tali somme per evitare di superare la soglia massima pre-vista, oltre la quale la tassazione torna normale. La facilitazione si applicasolo al settore privato e il lavoratore, se vuole, può rinunciarvi comunicando-lo al datore in forma scritta. Negli ultimi mesi l'attenzione degli operatori èstata posta sull'applicazione della regolamentazione che riguarda il nuovosgravio contributivo e fiscale sui premi di risultato. In tale contesto può appa-rire normale che una prima lettura del punto c), dell'art. 2, del Dl 93/08, facciaritenere che si tratti degli stessi premi di risultato previsti dal comma 67, del-l'art. 1, della Legge 247/07. In realtà, pare si tratti di una fattispecie diversa. Lecaratteristiche sono altre. Infatti, per poter applicare l'imposta del 10%, bastasolo che:• tale erogazioni avvengano nel 2° semestre del 2008;• siano collegate alla produttività, all'innovazione, all'efficienza e all'anda-mento economico dell'azienda;• il lavoratore nel 2007 non abbia avuto un reddito di lavoro dipendente supe-riore a 30 mila euro;• il lavoratore sia alle dipendenze di un datore privato;• il totale complessivo delle somme assoggettate al 10% resti nel tetto mas-simo dei 3mila euro, al superamento del quale la parte eccedente sconta l'im-posta piena.

Nonostante la crisi economica, cre-scono i prestiti erogati dalle ban-che e anche i depositi da clientela.In maggio i prestiti degli istituti dicredito sono saliti del 3,2 % rispet-to ad aprile, quando la variazioneera stata del 2,8 %. SecondoBankitalia, a 12 mesi il dato ha fattosegnare una crescita dell’8,7 % amaggio. I prestiti fino a un annohanno registrato a maggio un calodel 3,9 %, mentre a 12 mesi sonocresciuti del 6,7 %. I prestiti da uno

a cinque anni hanno registrato unprogresso dell’1,8 % su base con-giunturale e del 10,8 % su base ten-denziale. Infine i prestiti oltre 5anni si sono attestati a un +9,1 %su base annua. Sul fronte della rac-colta, sempre a maggio, i depositidelle banche hanno fatto segnareun incremento del 9,3 % rispetto almese precedente, a fronte del +20,4% di aprile. L’aumento su baseannua, invece, si attesta al 7,5 %rispetto al 6,8 % di aprile.

Secondo i dati diffusi da bankitalia

Cresciuti prestitibancari a maggio

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