MENO CRIMINI, MA SEMPRE TROPPI - Ascom Cesena · nazionale “Legalità mi piace”. I dati parlano...

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IL COMMENTO Rafforzare gli organici e pene certe per i delinquenti di AUGUSTO PATRIGNANI Non credo di parlare alla pancia delle persone, ma alla loro testa, e facendo onore alla loro intelli- genza, se affermo che quando in un negozio c’è la fila, il titolare aumenta il personale, perché c’è molto lavoro. Allo stesso modo se in uno Stato ci sono molti crimini va aumentato il personale di chi si occupa (con grande abnegazione e valore, diciamolo subito) di pre- venirli e di stanare i colpevoli. Mi pare molto elementare come ra- gionamento. L’ho rimarcato anche alla tavola rotonda del 21 novembre tenutasi nella sede della Confcommercio di Cesena alla presenza delle massi- me autorità delle forze dell’ordine e degli amministratori di Cesena e Forlì, con cui a livello locale ab- biamo celebrato la manifestazione nazionale “Legalità mi piace”. I dati parlano di crimini in calo, lie- ve, peraltro. Ma sono ancora trop- pi i crimini e la realtà quotidiana del nostro territorio lo attesta. Ba- sta sfogliare ogni giorno le crona- che dei nostri giornali locali: furti, spaccate notturne anche in eserci- zi nel cuore della città, vandalismi, rapine, agguati dei ladri nelle case. Abbiamo imprenditori associati che li hanno subiti ripetutamente e che sono stati e sono tuttora sul punto di lasciare l’attività, esaspe- rati dalla situazione. Confcommercio non vuole certo drammatizzare, ma neppure fare il contrario, cioè sminuire una realtà in cui è evidente che serve un raf- forzamento degli organici. Lo vieta la legge di stabilità? Ma se è così, la legge di stabilità finisce per fo- mentare l’instabilità sociale, quel- la delle famiglie e delle persone perché quando non si è sicuri e si teme di essere colpiti dai crimini e derubati, si vive male, in uno stato perenne di ansia. A parer nostro, lo Stato le deve trovare le risorse per aumentare gli organici. Una famiglia rinuncia a un viaggio op- pure fa economia per mettere da parte i soldi per acquistare l’anti- furto, così lo Stato deve distoglie- re fondi da voci meno importanti e dare priorità all’essenziale: difen- dere i propri i cittadini. La spesa pubblica va resa virtuosa. Primo ciò di cui non si può fare a meno, poi il resto. Ma questo intervento va fatto anche a monte, con leggi sulla certezza e l’efficacia delle pene. Parlamentari, agite finalmente in questo senso, legiferate per il bene della comunità. Chi delin- que deve pagare il proprio giusto conto allo Stato per quello che ha fatto. Non è più possibile leggere di criminali seriali che tornano a commettere reati, appena usciti dal carcere dove sono rimasti per troppo poco tempo. La Magistra- tura fa il suo dovere, amministra la giustizia, ma occorrono leggi adeguate. Bene ha fatto il nostro vicepresidente di Confcommercio Forlì-Cesena Vignatelli a chiudere la tavola rotonda ringraziando le forze dell’ordine territoriali per la loro abnegazione e la loro bravura. Mi unisco rincarando la dose con piena stima e gratitudine. Così come ringrazio le loro massime autorità, i sindaci e gli amministra- tori di Cesena e Forlì per la parte- cipazione al nostro evento annua- le. Sono state tre ore di lavoro e di confronto, di proficuo interscam- bio. Un ottimo esempio di ciò che vuol dire fare sistema. Noi ci crediamo sul serio: tutti in- sieme possiamo ridurre il fenome- no dei crimini, riportarlo a soglie fisiologiche. Confcommercio con- tinuerà a fornire stimoli, contribu- ti e il suo impegno totale perché per chi fa impresa è fondamentale operare in un territorio il più pos- sibile sicuro, protetto e sorveglia- to e perché prima di tutto ciascu- no di noi è un cittadino che ha il diritto alla protezione e alla salva- guardia della sicurezza pubblica posta in capo allo Stato. MENO CRIMINI, MA SEMPRE TROPPI La tavola rotonda promossa da Confcommercio di Forlì-Cesena il 21 novembre in occasione dell’iniziativa confederale ‘Legalità mi piace’

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IL COMMENTO

Rafforzaregli organici

e pene certeper i delinquenti

di AUGUSTO PATRIGNANI

Non credo di parlare alla pancia delle persone, ma alla loro testa, e facendo onore alla loro intelli-genza, se affermo che quando in un negozio c’è la fila, il titolare aumenta il personale, perché c’è molto lavoro. Allo stesso modo se in uno Stato ci sono molti crimini va aumentato il personale di chi si occupa (con grande abnegazione e valore, diciamolo subito) di pre-venirli e di stanare i colpevoli. Mi pare molto elementare come ra-gionamento.L’ho rimarcato anche alla tavola rotonda del 21 novembre tenutasi nella sede della Confcommercio di

Cesena alla presenza delle massi-me autorità delle forze dell’ordine e degli amministratori di Cesena e Forlì, con cui a livello locale ab-biamo celebrato la manifestazione nazionale “Legalità mi piace”.I dati parlano di crimini in calo, lie-ve, peraltro. Ma sono ancora trop-pi i crimini e la realtà quotidiana del nostro territorio lo attesta. Ba-sta sfogliare ogni giorno le crona-che dei nostri giornali locali: furti, spaccate notturne anche in eserci-zi nel cuore della città, vandalismi, rapine, agguati dei ladri nelle case. Abbiamo imprenditori associati che li hanno subiti ripetutamente e che sono stati e sono tuttora sul punto di lasciare l’attività, esaspe-rati dalla situazione.

Confcommercio non vuole certo drammatizzare, ma neppure fare il contrario, cioè sminuire una realtà in cui è evidente che serve un raf-forzamento degli organici. Lo vieta la legge di stabilità? Ma se è così, la legge di stabilità finisce per fo-mentare l’instabilità sociale, quel-la delle famiglie e delle persone perché quando non si è sicuri e si

teme di essere colpiti dai crimini e derubati, si vive male, in uno stato perenne di ansia. A parer nostro, lo Stato le deve trovare le risorse per aumentare gli organici. Una famiglia rinuncia a un viaggio op-pure fa economia per mettere da parte i soldi per acquistare l’anti-furto, così lo Stato deve distoglie-re fondi da voci meno importanti e dare priorità all’essenziale: difen-dere i propri i cittadini. La spesa pubblica va resa virtuosa. Primo ciò di cui non si può fare a meno, poi il resto.

Ma questo intervento va fatto anche a monte, con leggi sulla certezza e l’efficacia delle pene. Parlamentari, agite finalmente in questo senso, legiferate per il bene della comunità. Chi delin-que deve pagare il proprio giusto conto allo Stato per quello che ha fatto. Non è più possibile leggere di criminali seriali che tornano a commettere reati, appena usciti dal carcere dove sono rimasti per troppo poco tempo. La Magistra-tura fa il suo dovere, amministra la giustizia, ma occorrono leggi

adeguate. Bene ha fatto il nostro vicepresidente di Confcommercio Forlì-Cesena Vignatelli a chiudere la tavola rotonda ringraziando le forze dell’ordine territoriali per la loro abnegazione e la loro bravura. Mi unisco rincarando la dose con piena stima e gratitudine. Così come ringrazio le loro massime autorità, i sindaci e gli amministra-tori di Cesena e Forlì per la parte-cipazione al nostro evento annua-le. Sono state tre ore di lavoro e di confronto, di proficuo interscam-bio. Un ottimo esempio di ciò che vuol dire fare sistema.

Noi ci crediamo sul serio: tutti in-sieme possiamo ridurre il fenome-no dei crimini, riportarlo a soglie fisiologiche. Confcommercio con-tinuerà a fornire stimoli, contribu-ti e il suo impegno totale perché per chi fa impresa è fondamentale operare in un territorio il più pos-sibile sicuro, protetto e sorveglia-to e perché prima di tutto ciascu-no di noi è un cittadino che ha il diritto alla protezione e alla salva-guardia della sicurezza pubblica posta in capo allo Stato.

MENO CRIMINI, MA SEMPRE TROPPI

La tavola rotonda promossa da Confcommercio di Forlì-Cesena il 21 novembre in occasione dell’iniziativa confederale ‘Legalità mi piace’

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Gioco di squadra per far fronte all’emergenza dei crimini nel territorio, che sono sì in calo - stando ai dati ufficiali che però non tengono conto di quelli non denunciati - ma che in ogni caso sono troppi rispetto alla soglia di sopportabilità di cittadini e imprese. Ancora una volta Confcommer-cio di Forlì-Cesena ha offerto il suo contributo per affrontare la spinosa problematica in una lo-gica di collaborazione e interlo-cuzione con i referenti istituzio-nali del territorio in occasione della Giornata della legalità pro-mossa dalla Confederazione il 21 novembre con una tavola ro-tonda nella sede di via Giordano Bruno dalla quale sono emersi molti spunti, fra cui l’appello dei massimi rappresentanti del-le forze dell’ordine territoriali a utilizzare al meglio i supporti tecnologici nella lotta ai crimini e la massima cautela e accor-tezza umana perché i tempi so-no cambiati rispetto a quando, se mai sono esistiti quei tempi mitici, ci si poteva permettere di lasciare le chiavi nel cru-scotto della macchina. Questo atteggiamento di circospezione e di autoprotezione è tanto più necessario, perché le forze dell’ordine, anche in caso fossero rim-pinguate come chiede Confcommercio, non potranno offrire una copertura del territorio capillare. Sono questi solo alcuni dei numero-si temi emersi alla sesta edizione dell’iniziativa di Confcommercio “Le-galità mi piace” che l’as-sociazione provinciale di Forlì-Cesena ha cele-brato con un proficuo confronto tra i mag-

giori rappresentanti delle forze dell’ordine, il sindaco di Cesena Paolo Lucchi e il vicesindaco di Forlì Lubiano Montaguti. Moderatori i capocronisti delle redazioni di Cesena e Forlì del reso del Carlino Emanuele Che-si e Marco Bilancioni. Ad aprire l’iniziativa spiegandone il senso e rimar-c a n d o che si trattava di un evento in con-t inui tà c o n q u e l l o tenutosi un anno fa alla c h i e -sa dei Servi di Forlim-popoli in cui Confcommercio di Forlì-Cesena ha presentato un’indagine su come 330 im-prenditori del territorio valu-tano lo stato della sicurezza territoriale, è stato il presidente Confcommercio di Forlì-Cesena Augusto Patrignani, che ha fat-to gli onori di casa e, senza tanti

convenevoli, è andato al cuore del problema: «I crimini sono diventati purtroppo una realtà con cui anche nel nostro terri-torio siamo costretti a convive-re: furti, spaccate, vandalismi sono all’ordine del giorno. Le statistiche attestano che sono in calo? Questo è un fatto positi-

vo, ma teniamo conto che molti non vengono denunciati anche perché chi viene ripetutamente colpito, e anche nel nostro terri-torio ciò si verifica, si esaspera e non procede neanche più alla denuncia. In ogni caso i reati sono ancora troppi e quindi bi-sogna procedere all’incremento

degli organici. I nostri agenti so-no encomiabili, fanno un gran lavoro ma oggettivamente ne servono di più. Se un negozio ha molti clienti aumenta il per-sonale, se uno Stato ha molti delinquenti deve accrescere l’organico delle forze dell’ordi-ne, è un ragionamento elemen-

tare e se la legge di Stabi-lità non lo con-s e n t e diventa legge di i n s t a -b i l i t à . Servono dunque gli stru-m e n t i più effi-caci per contra-

stare i crimini: leggi fatte bene su certezza ed efficacia della pena, processi celeri e non più scarcerazioni troppo rapide che permettono al delinquente di continuare a far crimini». È sta-to poi il prefetto Fulvio Rocco De Marinis a sottoporre all’ana-lisi dell’auditorio dati aggiornati

ufficiali sui crimini. «Nei primi sette mesi dell’anno - ha detto - i furti nei negozi provinciali sono diminuiti, rispetto allo stesso periodo nel 2017, da 729 a 623, rapine da 13 a 12. I furti a Ce-sena sono scesi da 180 a 144, a Forlì da 197 a 139, a Cesenatico da 89 a 67, sei rapine inalterate a Forlì, scese da 4 a 2 a Cesena. Devo dire che nel nostro territo-rio i criminali vengono assicu-rati alla giustizia, magari serve qualche intervento legislativo sull’efficacia delle pene. A cit-tadini e imprenditori chiedo di aiutarci e di aiutarsi, collabo-rando con le forze dell’ordine».In precedenza era avvenuto il collegamento con il sottosegre-tario alla Giustizia, il leghista Jacopo Morrone, che doveva essere presente ma è stato trat-tenuto a Roma per gli impegni parlamentari. «Il Governo - ha detto - sta mettendo al primo posto la sicurezza: lo provano fra i tanti interventi la legge sulla legittima difesa, gli au-menti di fondi decisi a sostegno di polizia e forze dell’ordine. L’obiettivo è anche quello di far scontare le pene agli stranieri che delinquono nei loro paesi di provenienza. Per noi la sicu-

rezza è una priorità, dal momento che nel nostro Paese è alta l’entità dei crimini: se ne commettono 284 all’ora, ben 7.000 al giorno».La tavola rotonda si è collegata con la mani-festazione nazionale Legalità mi piace a Roma per ascoltare gli interventi del pre-sidente Carlo San-galli e del ministro degli Interni Matteo Salvini. Secondo l’in-

21 novembre 2018 SPECIALE LEGALITÀ MI PIACE2

PROFICUO CONFRONTO TRA CONFCOMMERCIO FORLI-CESENA, FORZE DELL’ORDINE E AMMINISTRATORI ALLA GIORNATA DELLA LEGALITÀ

I crimini diminuiscono, ma sono sempre troppi

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dagine Confcommercio e GfK Italia sui fenomeni criminali nel 2018 cresce leg-germente la percezione di sicurezza da parte degli imprenditori. Quasi uno su quattro ha avuto esperienza diretta o in-diretta con la criminalità, come nel 2017.Il sindaco Paolo Lucchi ha presentato l’impegno del Comune di Cesena sul ver-sante sicurezza facendo una premessa. «Si è commesso un errore in passato a voler separare percezione e realtà sulla sicurezza, che in fin dei conti finiscono per coincidere. Piuttosto che disquisire astrattamente è bene agire perché la si-tuazione esige interventi efficaci, anche se continuo a ritenere che in Romagna stiamo meglio che altrove: il Comune installerà 420 telecamere, nella centrale operativa in essere presso il Comando dei Vigili urbani inseriremo quelle priva-te dando fondi a chi se ne dota. È inoltre in dirittura d’arrivo la nuova caserma dei Carabinieri al Montefiore, pronta in primavera, e verrà in futuro realizzata quella del Commissariato al Caps».Il vicesindaco di Forlì Lubiano Montagu-ti ha menzionato gli interventi dell’am-ministrazione, fra cui il fondo anticrisi, quello antiusura e l’educazione alla lega-lità nelle scuole, e ha rimarcato che i 700 negozi del centro sono occhi sulla città fondamentali per la coesione e la sicu-rezza. Il prossimo intervento a Forlì sarà una sede della Polizia Municipale unica, che accorpa le tre sedi attuali, una sede urbana, ben raggiungibile dai cittadini, a ridosso del centro storico all’ex Mangel-li, nell’attuale sede di Romagna Acque in piazza del Lavoro. La Polizia Municipale non solo svolgerà un presidio nell’area dei Portici, ma contribuirà a generare quel passaggio in un quartiere che ri-chiede più vitalità”. Secondo il questore provinciale Loretta Bignardi «i reati sono palesemente in diminuzione e questo è il dato di fon-

do, tuttavia la percezione di insicurez-za resta alta, quindi è evidente che la componente soggettiva gioca un ruolo di primo piano. Va anche ricordato che quello provinciale di Forlì-Cesena è un territorio che possiamo definire di pas-saggio e va tenuto conto del fattore Rimi-ni, seconda città per reati in Italia dopo Milano: e non è un caso che nella valle del Rubicone a Savignano e Sogliano i crimini aumentino in controtendenza rispetto all’andamento generale. In ogni caso non ci si può attendere che le for-ze dell’ordine coprano tutto il territo-rio, mentre invece sono strategiche le telecamere pubbliche e private mese a fattor comune». Utile al confronto l’inter-vento di Fabio Coppolino, comandante dei Carabinieri di Forlì-Cesena, che da poco opera nel nostro territorio: «Ho la-vorato nell’Arma in Sicilia e Reggio Cala-bria e posso dire con cognizione di cau-sa che qui in Romagna c’è decisamente un altro contesto. Per il controllo del territorio reputo fondamentale la tecno-logia. Posso dire che a Spoleto abbiamo sgominato le rapine in banche mettendo micro-telecamere nelle agenzie, serve un rapporto diretto tra cittadini e forze dell’ordine e l’adozione di comporta-menti personali di prevenzione, il vero primo antidoto ai crimini».

Anche Ugo Poggi, comandante provin-ciale della Guardia di Finanza, ha rimar-cato che “il nostro è nel suo complesso un territorio sano in cui non si assiste a casi e situazioni straordinarie di evasio-ne». A completare il quadro è stato il capo della Capitaneria di Porto Roberta Di Donna che ha illustrato l’operato della Guardia Costiera per la sicurezza nei ma-ri, un’azione rilevante e di grande utilità per tutto il territorio marittimo, area ne-vralgica romagnola. Finale a sorpresa per la tavola rotonda di Confcommercio di Forlì-Cesena, con un ospite di prestigio fuori scaletta che ha ancora più nobilitato la celebrazione territoriale di ‘Legalità Mi piace:’ il com-missario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antira-cket, il prefetto Domenico Cuttaia, che ha presentato l’attività del coordina-mento contro racket e usura. «Nella vo-stra Regione - ha sottolineato ammonta-no ad appena tre le istanze di richiesta al fondo di solidarietà in Emilia Romagna per le vittime del racket, che sono esau-dite con l’elargizione di 186mila euro. Si tratta di ben poca cosa rispetto ai 32 mi-lioni erogati in tutta Italia, a significare la esigua rilevanza in questa regione della particolare tipologia di atti criminosi co-

me racket e usura. Non bisogna però cul-larsi sugli allori perché è risaputo che i gruppi criminali tendono a infiltrarsi nei territori sani. Quel che conta è sapere che lo Stato è presente e mette a dispo-sizione fondi economici per le vittime di questi fenomeni criminali». A suggellare la tavola rotonda è stato l’in-tervento conclusivo del vicepresidente Confcommercio provinciale Roberto Vi-gnatelli, il quale ha prima di tutto ringra-ziato con trasporto e gratitudine le forze dell’ordine per la loro abnegazione e l’im-pegno al servizio della sicurezza e non ha poi mancato di fare un rilievo molto si-gnificativo. «Il commercio e i negozi sono da sempre un occhio sulla città e rappre-sentano il primo presidio fondamentale di sicurezza - ha sottolineato -. Città vive e commercialmente evolute sono più si-cure, dove ci sono le serrande abbassate viene meno un controllo sociale basilare. Per questo è importante sostenere il com-mercio, favorendo l’apertura di attività e il mantenimento sul mercato di quelle già aperte, si fa un servizio anche a favore di città più sicure».Nelle foto a pagina 2 partendo dall’alto, il tavolo dei relatori, il presidente Confcom-mercio di Forlì-Cesena Augusto Patrigna-ni, il vicepresidente di Confcommercio di Forlì-Cesena Roberto Vignatelli, il sottose-gretario alla giustizia Jacopo Morrone, il pubblico intervenuto. A pagina 3 il sinda-co di Cesena Paolo Lucchi, il commissario straordinario del Governo per il coordi-namento delle iniziative antiracket Dome-nico Cuttaia, il prefetto di Forlì-Cesena Fulvio Rocco de Marinis, il questore pro-vinciale Loretta Bignardi, il comandante dei carabinieri di Forlì-Cesena Fabio Cop-polino, il comandante provinciale della Guardia di finanza Ugo Poggi, il tenente di vascello della Capitaneria di Porto Roberta Di Donna, il vicesindaco di Forlì Lubiano Montaguti; e in basso foto di gruppo dei relatori a fine convegno

3 21 novembre 2018 SPECIALE LEGALITÀ MI PIACE

Servono leggi sulla certezza e l’efficacia della pena

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di GIORGIO PIASTRASecondo l’indagine Confcommer-cio–GfK Italia sui fenomeni crimi-nali, nel 2018 cresce leggermente la percezione di sicurezza da par-te degli imprenditori. Quasi uno su quattro ha avuto esperienza diretta o indiretta con la crimina-lità, esattamente come nel 2017. Scende la percentuale di chi è propenso a dotarsi di un’arma di difesa personale.Il 26% degli imprenditori avver-

te meno sicurezza per la propria attività rispetto all’anno scorso, soprattutto al Sud, al Centro, nei grandi centri e tra i venditori su aree pubbliche. A peggiorare sono in particolare l’abusivismo (per il 45% degli imprenditori) e i furti (38%), seguiti da contraffa-zione (33%) rapine (27%), mentre l’aumento dei crimini tipicamente collegabili alla criminalità organiz-zata come usura (in aumento per il 17%) ed estorsioni (15%) è più contenuto. Sono i dati principali che emergono dall’indagine Con-fcommercio–GfK Italia sui fenome-ni criminali presentata nell’ambito della Giornata nazionale “Legalità mi piace!”. Sono molti altri i risul-tati interessanti che emergono dalla ricerca. Vediamolo nel det-taglio.L’esperienza concreta con la criminalitàQuasi 1 imprenditore su 4, il 23%, ha avuto nel 2018 esperienza di-

retta o indiretta con la criminali-tà, esattamente come nel 2017: il 9% ha subito personalmente mi-nacce o intimidazioni con finalità estorsiva e il 21% conosce altre imprese che sono state oggetto di minacce o intimidazioni. È un fenomeno avvertito soprattutto al Sud (42%), in particolare nei gran-di centri, e nel settore dei traspor-ti (47%).La natura delle minacce/intimidazione e la risposta alla richiesta estorsivaLe minacce si concretizzano nel-lo specifico in pressioni psicolo-giche (78%, in aumento rispetto al 69% del 2017), mentre il 36% dichiara di aver subito danneggia-mento a cose (44% l’anno scorso). Di nuovo, si tratta di un fenomeno più forte nel Sud Italia (47%). In lieve diminuzione rispetto al 2017 (11% contro 13%) la quota di im-prenditori che dichiarano di aver

subito violenza alle persone.La difesa persona-leIl 90% degli im-prenditori non di-spone di un’arma di difesa persona-le. Nel contempo, nel 2018 si riduce la quota di chi è propenso a dotar-sene in futuro (8% rispetto all’11% del 2017) e aumenta quella di chi non ha alcuna intenzione di farlo (61% contro 55%).Il taccheggioLa quota di imprenditori che ha subito episodi di taccheggio è sta-ta del 39%, in leggero calo rispet-to al 43% del 2017. E’ una pratica criminale diffusa soporattutto nei grandi centri del Nord (47%), tra

i tabaccai (58) e tra i venditori su aree pubbliche (56%). Il fenomeno è percepito in aumento dal 50% degli imprenditori intervistati.

I problemi più gravi del PaeseAl primo posto c’è l’eccessivo pre-lievo fiscale (per il 66%), seguito dalla burocrazia (57%). La crimina-lità è al terzo posto, indicata da qua-si un imprenditore su due (48%).

4 21 novembre 2018 SPECIALE LEGALITÀ MI PIACEL’INDAGINE CONFCOMMERCIO-GFK SUI FENOMENI CRIMINOSI

Meno reati, ma la criminalità resta il problema numero uno

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, è inter-venuto alla sesta edizione della giornata nazionale di Confcommercio “Legalità mi piace” che si è tenuta a Roma nella sede confederale. “Questa – ha detto San-galli – è un’edizione in continuità nei contenuti e negli intenti con quelle precedenti, per testimoniare, a parti-re dal territorio, il nostro impegno accanto alle nostre imprese contro la criminalità. Ma è anche un’edizione diversa dalle altre. Diversa nei modi e nella forma, dove inauguriamo un linguaggio inedito per affrontare que-sto tema. Quest’anno, infatti, grazie all’intuizione della Presidente Anna Lapini, delegata alla Sicurezza per Confcommercio, abbiamo scelto di raccontare questo tema così difficile con la sa-tira. Che non significa certo sminuire il problema, ma, al contrario, raccoglierlo con più coraggio”.“Un grande giornalista di qualche anno fa (Giovanni Mosca) diceva che “la satira è l’umorismo che ha perso la pazienza”. “Ecco: questa miniserie, “il Titolare”, dal linguaggio ironico e il ritmo convincente, propone un racconto capace di avvici-nare i giovani, i Millennials, ad un tema di cui si capisce davvero l’importanza solo con l’esperienza. Perché l’il-legalità, più la conosci, più la devi combattere. Ma il problema è: cosa succede quando invece non la ricono-sci, quando assume forme camuffate, quasi rispettabili”. “Anche perché - ha aggiunto Sangalli - tanto più quando è “organizzata” la criminalità ha imparato a comportar-si come un camaleonte dentro la società. Non è facile riconoscere a colpo d’occhio la nuova criminalità or-ganizzata. Il nostro obiettivo è quindi quello di aiutare gli imprenditori, prima di tutto, a riconoscere i pericoli dell’illegalità. E la nostra sfida è quella di appassionare alla legalità. Appassionare, innanzitutto, i più giovani. Insomma, “legalità ci piace”.“Per questo Confcommercio – ha osservato Sangalli - ha girato in questi anni le scuole di tutta Italia, incontrando migliaia di ragazzi e portandovi un bello spettacolo tea-trale sulla contraffazione e l’abusivismo. Perché l’emo-zione fa diventare il racconto un’esperienza. E cambia la realtà”.Secondo il presidente di Confcommercio, “giornate come questa servono a fare entrare più facilmente in noi la ragione e la passione di fare la cosa giusta. Ma ser-vono anche gli strumenti. Come quelli che il credito abi-lita, perché la criminalità insiste e prospera di più dove manca l’ossigeno del denaro. Ecco l’importanza del

mutualistico rapporto dei Consorzi Fidi, con un Fondo Centrale di Garanzia che ritorni ad avere la sua originale funzione di controgaranzia. Ecco l’importanza di alcune misure contenute nel Decreto sicurezza, che incrementa di 10 milioni per il prossimo anno, fino a salire a 36 nel 2022, le risorse destinate all’installazione di sistemi di videosorveglianza”.“Inoltre - ha sottolineato Sangalli - il Decreto istituisce il Fondo per la Sicurezza Urbana e modifica il funziona-mento del fondo di solidarietà per le vittime dell’usura con l’estensione dei termini di presentazione delle do-mande. Sono misure che da tempo chiedevamo come Confcommercio e di cui, caro Ministro, ti ringrazio. E

che ci incoraggiano a fare nuove proposte”.“Pensiamo, ad esempio, alla nostra iniziativa dei corsi anti-rapina. Che non sono corsi di autodifesa, ma sono corsi di prevenzione dei reati predato-ri, che educano alla gestione di situazioni emotivamente scon-volgenti e difficili da gestire. E da queste esperienze ci piace-rebbe aggiornare il vademecum antirapina che da anni stiamo sperimentando con successo insieme alla Questura di Milano. Come significativa è la nascita di Optime, osservatorio perma-nente per la tutela del mercato dell’elettronica, che abbiamo realizzato con la nostra Aires. Sono alcune, delle tante, inizia-

tive che dimostrano su questo tema il nostro supple-mento di responsabilità. Ecco, dunque, la parola chiave resta: responsabilità”.“Una responsabilità declinata sul terreno della cittadi-nanza significa rigorosa simmetria di diritti e doveri. Ciò significa, sul terreno strettamente economico, rispetto effettivo del principio “stesso mercato, stesse regole”, contro ogni forma di abusivismo e contraffazione. Ma questa rigorosa simmetria è ovviamente, in generale, il “principio guida” per governare il fenomeno epocale dell’immigrazione. La collaborazione con le forze dell’or-dine e la magistratura non è solo il modo più efficace di raggiungere i risultati. E’ anche il modo che i nostri imprenditori si auspicano. Perché gli imprenditori non vogliono sentirsi soli. E noi non vogliamo lasciarli soli. Solo così i titolari d’azienda di tutta Italia potranno eser-citare pienamente i diritti e i doveri di cui sono, appun-to, “titolari”. Solo così i tanti “titolari” di ogni regione, città, via si sentiranno titolati ad avere una voce. E an-che un futuro. Solo così oltre ad essere “titolari” torne-remo tutti ad essere più “responsabili”.Nella foto il presidente della Confcommercio nazionale Carlo Sangalli

”Con Confcommercio siamo culturalmente, politicamente e socialmente vicini. Grazie per le proposte che avete fat-to negli anni, avercene di Car-lo Sangalli….”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel suo intervento alla Gior-nata nazionale “Legalità mi p i a c e ! ” . Il leader della Lega ha parlato essenzial-mente di q u a n t o fatto dal Governo dal giorno della sua investitu-ra, sotto-l ineando di essere “contento per il la-voro fatto. Penso di aver dimostrato che volere è potere, anche se mi è costato qualche decina di de-nunce”. Legalità, per Salvini, “vuol dire sicurezza per chi alza la saracinesca la mattina. Per questo abbiamo investito decine di milioni di euro per avere telecamere funzionanti. A me interessa che i negozi aprano, perché sicurezza sono anche le luci del negozio che si accendono. Nella manovra di bilancio abbiamo poi inse-rito 8mila assunzioni straordi-narie per le forze dell’ordine e il potenziamento dell’agenzia dei beni confiscati alla mafia”.

Su un piano più generale il vi-cepresidente del Consiglio ha poi ricordato che il Governo “ha messo la cedolare secca anche per i negozi sfitti e che l’obiettivo è raddoppiare o triplicare la detraibilità Imu. Non sono contro l’Europa, vo-glio solo starci da pari e pari.

Il nostro obiettivo è cambia-re anche i rego-l a m e n t i europei, s t ru t tu -rati per il Nord Europa”. Parlando infine di fisco, il ministro ha det-to: “non c a p i s c o

la caccia allo scontrino dei commercianti quando vedia-mo che c’è un abusivismo di-lagante. In Italia c’è ancora chi pensa che le partite Iva o gli imprenditori abbiano torto a prescindere. Anche se siamo al governo in due, con sensi-bilità diverse, io punto sul la-voro e per fare questo bisogna abbassare le tasse per chi fa impresa. L’obiettivo è una tas-sazione bassa, equa e sempli-ficata per tutti e, una volta rag-giunto, chi evade deve andare in galera”.Nella foto il ministro degli in-terni Matteo Salvini

IL MINISTRO DELL’INTERNO A ‘LEGALITÀ MI PIACE’

Salvini: “Legalità e sicurezza per chi alza le saracinesche”

L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE NAZIONALE ALLA VI EDIZIONE DELL’INIZIATIVA LEGALITA’ MI PIACE

Sangalli: “A fianco delle imprese contro i crimini”

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di ANGELO MALOSSIL’Assemblea nazionale Fipe è stata l’occasione per pre-sentare una nuova indagine sul rapporto a trecento-sessanta gradi tra italiani e cibo. Un ampio excursus su come il mangiare (e il man-giare bene) giochino un ruo-lo fondamentale nelle relazioni individuali e collettive, familiari, con il territorio, come siano driver di benessere e salute, condensato di valori e comportamenti responsabili. In Italia si parla tanto di cibo ma si cucina sem-pre meno per mancanza di tempo e si tende a mangiare sempre più in fretta. Per questo mo-tivo i ristoranti hanno un ruolo fondamentale nella salvaguardia della cu-cina e della convivialità. Gli italiani tendono a mangiare “alla giornata”, infatti 3 su 4 preparano i pasti giorno per giorno. A pranzo si cucina sempre meno, solo 1 italia-no su 3 si dedica a questa attività tutti i giorni, mentre per la cena si sale ad una per-

centuale del 53%. Gli italiani hanno poco tempo non solo per cucinare ma anche per mangiare: in media meno di mezz’ora al giorno viene de-dicata al consumo dei pasti. Mangiare fuoricasa diventa quindi un’occasione anche per riscoprire il valore del

tempo: il ristorante viene vis-suto principalmente come luogo dove rilassarsi (per il 38,6%), e il 62,5% di chi pranza o cena fuoricasa si gode il pasto più di quanto non riesca a farlo tra le mura domestiche. I minuti sono contati anche per le prov-viste settimanali: il 48,6% di coloro che fanno la spesa,

da soli o in compagnia, dedi-ca agli acquisti da una a due ore alla settimana. Il 50,1% preferisce effettuare spese di piccola entità, acquistan-do pochi prodotti alla volta, giorno per giorno. Gli italiani tendono a mettersi a tavola sempre negli stessi orari, e

il momento del pranzo e della cena vengono vissu-ti in prevalenza come mo-mento di relax dal 44,6% degli intervistati che per la quasi totalità vive il pa-sto come occasione per riunire la famiglia. Il legame con le tradizioni culinarie per gli italiani è sempre forte: il 75% tra-manda di generazione in generazione i piatti tipici di famiglia e per il 98% si tratta di ricette che “scal-dano il cuore” evocando

ricordi ed emozioni. Il 46,1% dichiara di “porre maggiore attenzione alle ricette che prepara” o agli ingredienti che utilizza quando cucina per i propri figli. Al di là del-la bontà, della provenienza o della notorietà di un mar-chio, la prima caratteristica che gli italiani cercano in un alimento è che sia salutare.

di AUGUSTO PATRIGNANI

Rigenerazione urbana, prosegue l’impegno di Confcommercio su questo versante fondamen-tale per il rilancio delle nostre città, sia a livello nazionale che locale, dove la nostra associazio-ne ha richiesto nuove norme urbanistiche che consentano di poter rigenerare edifici e spazio in centro e nelle periferie dei nostri comuni per poter accogliere attività commerciali e pro-duttive. Negli spazi della Triennale di Milano, nell’ambito di Urbanpromo, l’annuale rassegna dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, si è svolto l’evento conclusivo del Laboratorio nazionale per la Rigenerazione Urbana 2018 di Confcom-mercio-Imprese per l’Italia, iniziativa che ha consentito alle Confcommercio territoriali, alle Amministrazioni comunali, ai rappresentanti pubblici e privati, ai professionisti e agli studio-si che vi hanno partecipato di approfondire, in quattro incontri tematici, le opportunità di condividere progetti integrati di sviluppo urba-no. Sono state presentate le migliori pratiche di rigenerazione urbana del Sistema Confcom-

mercio emerse nel corso dell’anno, col fine di favorirne la diffusione e le contaminazioni tra territori. Quello della rigenerazione urbana è un tema strategico per Confcommercio. La pro-gettualità sul territorio va realizzata sfruttando i fondi che l’Europa ci mette a disposizione e in questo senso la partnership Comuni-Confcom-mercio è strategica per trasmettere ali italiani la voglia di Europa, visto che c’è troppa ignoranza in questo campo. Dobbiamo introdurre innova-zione, serve un nuovo modello di urbanistica e occorre modificare l’elenco delle opere di urba-nizzazione. Il Laboratorio nazionale per la Rige-nerazione Urbana ha raggiunto il suo obiettivo e rappresenta una guida per lavorare insieme nel 2019. Confcommercio si occupa del tema per-ché quello di commercio e città è da sempre un tema indissolubile. La rigenerazione non è solo riqualificazione urbana, ma va a toccare anche il rafforzamento della coesione sociale facendo leva sul patrimonio artistico e culturale. Chie-diamo maggiore attenzione alle città, nella con-sapevolezza che un commercio di qualità porta vitalità ai nostri centri urbani.Nelle foto i presidenti di Confcommercio nazio-nale e cesenate Carlo Sangalli e Augusto Patri-gnani e il portocanale di Cesenatico

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LE RICHIESTE DEL GRUPPO GIOVANI

Meno tasse, più investimenti e innovazione

In occasione dell’undicesimo Forum dei Giovani Imprenditori di Confcommercio “Giovani del mio stivale” (il gruppo cese-nate è presieduto da Giorgio Ambrosini, nella foto), è stata presentata una ricerca sulle imprese giovani del terziario e i nuo-

vi scenari politici, sociali ed economici del Paese, Si indebolisce la spinta delle imprese giovani all’economia italiana: infatti, negli ultimi 8 anni calano del 19%, dimi-nuendo di oltre 100 mila uni-tà. Oggi sono oltre 560 mila, di cui circa 353 mila nel terziario. Di queste il 42% è attivo al Sud e la metà opera nel settore del commercio. Le imprese giovani del terziario sono più innovative e “green” rispetto alle altre imprese dello stesso settore.

Oltre l’80% dichiara di essere “molto o abbastanza” digitalizzate e di avere un

sito web. Sette su dieci uti-lizzano i social network per comunicare la loro mission e il 95,5% va su Internet per informarsi sull’attualità. Rispetto alla recente mano-vra economica, il 70% degli intervistati è favorevole alla “flat tax”, invece reddito di cittadinanza e la cosiddetta “quota 100” ne vede contra-

ri il 70,5%. Per il 55,3% i provvedimenti in

campo sono inefficaci per contrastare la crisi economica. Oltre il 60% crede che tra 5 anni l’Italia sarà un paese più povero e il sentiment di sfiducia si registra soprat-tutto al Sud. Tre le priorità che l’80% dei giovani imprenditori del terziario chiede al governo: riduzione delle tasse, investi-menti infrastrutturali e innovazione per le imprese. Per quasi il 70% dei giovani la politica italiana dovrebbe occuparsi dei temi del lavoro. Il 37% degli imprenditori giovani sono giunti a capo di un’impresa costituendone una ex novo.

PRESENTATA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE

Italiani e cibo rapporto d’amore, indagine FipeIL LABORATORIO NAZIONALE CONFCOMMERCIO

Rigenerazione urbana per il rilancio delle città

Sistema Romagna, bisogna accelerare. A rimarcarlo è il presidente di Con-fcommercio cesenate Corrado Augusto Patrignani (nella foto), da anni alfiere della necessità di rendere più coeso il territorio per valorizzarne il brand e le risorse economiche, turistiche e cultu-rali.“Per sostenere il sistema delle imprese

e dare più forza al territorio - rimarca il presidente Corrado Augusto Patri-gnani, che guida anche l’Unione pro-vinciale Confcommercio Forlì-Cesena - serve un assetto istituzionale che dia più forza e potere alla Romagna e qualsiasi soluzione valida in tal senso è da noi auspicata. Bene ha fatto il sin-daco Lucchi a rimarcarne l’esigenza. In questi anni come Confcommercio abbiamo sostenuto tutti i progetti che vanno nella direzione di una Romagna più forte, incluso il nuovo ospedale di Cesena che risponde anche a questo obiettivo nell’ottica più vasta di Area Vasta dell’Ausl Romagna. Ad esempio il progetto di valorizzare la musica romagnola di Casadei e di rea-lizzare una grande notte del liscio che rivaleggi col festival del Salento, si è concretizzata ed è un’iniziativa impor-tante per dare connotazione al siste-ma Romagna e alle sue eccellenze che sono turistiche economiche, culturali e

artistiche”.“Ovviamente la creazione di una siste-ma Romagna - argomenta Patrignani - deve strutturarsi in più direzioni e ambiti, privilegiando la valorizzazione dei turismi integrati, dal mare alla mon-tagna attraverso l’entroterra, politiche di sviluppo, del traffico e della sosta ma anche fiscali e amministrative più rac-cordate attraverso i Comuni con rego-lamenti non difformi e contrastanti gli uni con gli altri, e uno sforzo corale per promuovere la Romagna terra del buon vivere, cioè di un wellness che si tra-duca anche in un miglioramento della qualità psicofisica della vita. In particolare Confcommercio è impe-gnata in un’azione in Alto Savio con la valorizzazione del Lago di Quarto e della terra dei laghi nell’ambito del pro-getto Valle del Savio Valle delle emozio-ni. Il tutto si iscrive nello sforzo di po-tenziare il sistema dei turismi integrati romagnoli. Le forze in campo ci sono,

visto che il nostro territorio poggia su aziende all’avanguardia a livello inter-nazionale, attorno a cui ruota un artico-lato e vivo sistema di piccole imprese in un territorio tra i più avanzati a livel-lo europeo, ricco di bellezze artistiche e naturali e con il valore aggiunto della romagnolità, in particolare nel senso di una spiccata propensione alle relazioni sociali, all’accoglienza e all’ospitalità”.“Alla buona politica spetta coordinare le forze e metterle insieme in un brand Romagna – aggiunge Patrignani - e in questo senso Confcommercio chiama in causa tutti gli attori in campo a dare un contributo per realizzare il comune obiettivo e si appella a partiti, movi-menti, forze politiche e civiche in vista delle amministrative del 2019 affinché siano lungimiranti e i loro programmi vadano oltre gli interessi, sia pur legit-timi, municipalisti, ma si raccordino in una dimensione di area vasta roma-gnola”.

FATTI E COMMENTI5CONFCOMMERCIO CHIEDE MAGGIORE INTEGRAZIONE E PROGETTUALITÀ PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO

Sistema Romagna, serve una marcia in più

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Il 2019 è ricco di novità da Icook Taste&Share Sono tantissimi i corsi in partenza da gennaio che vedranno alternar-si tanti chef di rilievo come Cristina Lunar-dini, Tomas Marfella, Omar Casali, Cristian Pratelli, Fabio Gallo. Alcuni degli argomenti trattati saranno lo Stre-et food, il brunch, la pa-sta e il pic nic. Ma gli chef non sono gli unici protagonisti dei corsi di Icook: il 18 dicembre verrà presentato un percorso di 9 serate, te-oriche e pratiche, con Paola Di Giambattista, Naturopata, Nutritional Cooking Consultant che ci accompagnerà da gennaio a maggio, con corsi legati ai cibi salutari, ma gustosi (I cibi antistress, Dieci anni in meno, I rimedi del giorno dopo).Proseguiranno i corsi con Azzurra Gasperini, la food blogger romagnola meglio conosciuta come Azzuchef, che da mesi ci accompagna il sabato pomeriggio, e non solo, con ricette sfiziose e veloci. Quest’anno, tra le varie ini-ziative, sarà anche la docente del corso de-dicato ai single, “Scoppiati ai fornelli” del 14 febbraio. Anche i corsi per i più piccoli sono in calendario nel 2019! Junior Masterchef con la food blogger Bettina Balzani (Bettina in cu-cina) che farà divertire cucinando bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni. È già possibile iscriver-si ai corsi tramite il sito www.icook.it oppure chiamando il n. 0547/1938084 per prenotare una delle 24 postazioni disponibili.

6 CATEGORIE E SERVIZI

di SARA MONTALTIRendere la raccolta dei rifiuti in centro agevole e funzionale e non penalizzante per la cate-goria dei pubblici esercizi. Lo chiede Fipe Confcommercio, attraverso i presidenti Fipe baristi Angelo Malossi e Fipe ristoratori Vincenzo Lucchi, che ha tenuto un incontro molto partecipato (nella foto) con l’assessore all’Ambiente del comune di Cesena Fran-cesca Lucchi. “Abbiamo fatto presente all’amministrazione come lavorano gli esercenti - spiegano i presidenti - ; che i gestori di pubblici esercizi non sono contro ecoself che anzi sicuramente utilizzeran-no, ma necessitano di un ser-vizio complementare in quan-to conferiscono i rifiuti in più momenti della giornata, so-prattutto alla chiusura dell’at-

tività. L’ideale sarebbe avere delle piccole isole di cassonet-ti con la chiave protetti da te-lecamere per ogni ristorante e bar oppure lasciare dei punti ecoself tutta la notte, ma con la certezza che ogni tanto ven-gano svuotati per non trovarli pieni in quanto la capacità è limitata. Secondo ristoratori e baristi di Fipe il porta a porta anche se potenziato rischia di non essere sufficiente”. “Come categoria - rimarcano Malossi e Lucchi ci mettiamo a dispo-sizione per proporre insieme alternative sperimentali in modo che possano essere valutate”. L’assessore all’Am-biente Lucchi si è presa il tem-po per valutare le proposte e fornire una risposta.

ll Progetto “Bimbovisione: vedere bene per appren-dere meglio”, promosso dall’Albo degli Ottici Opto-metristi, nasce per rispondere alle esigenze e alle richieste sempre piu frequenti da parte delle scuole di realizzare un programma d’informazione continuo e completo, con l’obiettivo di contribuire a combat-tere le cattive abitudini che i bambini contraggono sui banchi di scuola e che sovente sono causa di un eccessivo affaticamento visivo. Gli incontri organiz-zati su richiesta dell’istituto scolastico sono gratuiti e coinvolgono insegnanti e genitori dei bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia e il primo ciclo della scuola primaria.Durante questi incontri un ottico optometrista esperto illustra con una presentazione multimediale le più importanti tematiche riguardanti la vista e la visione dei bambini e spiega come aiutarli ad assu-mere una postura corretta, quali strategie adottare per raggiungerla, come svolgere le attività al compu-ter in condizioni più idonee, come strutturare una cameretta per fare i compiti rispettando la visione.Il progetto è stato presentato nel corso di un incon-tro nella sede di Confcommercio Cesena (nella foto) a cui hanno partecipato una ventina di ottici opto-metristi intervenuti anche da altre Regioni (Veneto, Piemonte, Toscana e Lombardia). Al termine del corso sono stati consegnati gli attestati di qualifica. Relatori Bruno Maestrelli ed Enrico Armando.

Grande partecipazione al convegno dell’en-te bilaterale del turismo Eburt, di cui fanno parte Confcommercio e i sindacati confede-rali, che si è tenuto il 20 novembre al Grand Hotel Da Vinci di Cesenatico, promosso per illustrare alla categoria degli albergatori e degli operatori turistici il nuovo regime della fatturazione elettronica. L’iniziativa è stata condotta insieme ad Adac, l’associazione albergatori di Cese-natico per accompagnare gli imprenditori in questo passaggio epocale nella gestione aziendale che dal 1° gennaio sarà costituito dall’introduzione delle fatture elettroniche.

Macellai cesenati vicini e solidali ai colleghi colpiti dal terremoto. Fe-dercarni Confcommercio, storico sindacato radicato da tanti decen-ni nel territorio comprensoriale e a cui aderisce una cinquantina di imprese, punta sulla formazione e l’aggiornamento professionale per assicurare servizi fidelizzati d’eccel-lenza alla clientela. Quei servizi che nell’epoca della standardizzazione fanno ancora la differenza.”Si tratta di un processo di miglio-ramento continuamente in atto - rimarca il presidente Roberto Val-zania che insieme al coordinatore di Federcarni Confcommercio Mas-simo Montanari ha guidato la comi-tiva - che punta molto sui viaggio di studio, come quello che abbiamo realizzato in norcinerie in centro storico a Norcia dove ancora sono evidenti i segni del sisma del 2016 e poi abbiamo completato la visita andando al Prosciuttificio “Poggio

San Giorgio” di Agriano di Norcia, dove viene prodotto il prosciutto di Norcia Igp senza conservanti e coloranti, procedura rara di que-sti tempi. Durante la visita guidata abbiamo potuto assistere alle varie fasi produzione, dall’arrivo delle cosce solo di provenienza umbra e italiana, alla fase finale di stagiona-tura. Oltre all’aspetto professiona-le, al centro dell’incontro c’è stato quello strettamente umano: è stato importante fare sentire alle impre-se di Norcia la nostra vicinanza e il nostro impegno a tenere rapporti di collaborazione, tanto è vero che Federcarni il prossimo anno pensa di devolvere il ricavato della tradi-zionale festa di Gambettola ai terre-motati di Norcia, perché tutti siamo rimasti veramente colpiti dalla si-tuazione ancora terribile che stan-no vivendo quelle popolazioni”.Nella foto i macellai di Federcarni al prosciuttificio nel Norcese

di ALBERTO PESCILa gestione economica e finan-ziaria della piccola impresa: dal business plan alla pia-nificazione dei flussi di cassa. È il tema dell’in-contro promosso da rigenera Impresa e Tks mercoledì 5 dicembre alle 17 a Cesena Lab in via Martiri della Libertà. Interverranno il presi-dente Confcommercio Augusto Patrignani, l’analista finanziario Andrea Casadei, Ro-berto Spaccini di Partner Teikos Solution e il presidente di Rigene-ra Impresa Angelo Malossi. L’ini-ziativa è realizzata in collabora-

zione con Pubblisole. Nel corso dell’incontro si parlerà dei tre pilastri di una startup: business

idea, business model e business plan; dell’ela-borazione del budget economico di medio termine, dell’analisi pre-ventiva del fabbisogno finanziario, del budget di cassa nel breve periodo e delle opportunità di finanza agevolata per le

piccole imprese. Come sempre Rigenera Impresa è a fianco delle imprese nella gestione economi-ca e finanziaria con soluzioni vin-centi per affrontare la complessa sfida del mercato.

Fattura elettronica: che cosa cambierà per le nostre impre-se è il tema dell’incontro pro-mosso da Confcommercio il 27 novembre alle 15 alla sede di Cesena in via Bruno. Cat Ascom Servizi, la società di servizi di Confcommercio cesenate, ha predisposto un servizio per accompagnare le imprese al nuovo corso che si aprirà il 1° gennaio 2019, quando le fatture che l’imprenditore riceverà non

saranno più cartacee ma solo in formato elettronico. La no-vità in ambito digitale richiede necessariamente un riesame di alcuni processi aziendali per af-frontare il cambiamento.Sono intervenuti il presidente Confcommercio Augusto Patri-gnani, il direttore Giorgio Pia-stra, il vicedirettore Alberto Pesci e Francesco Della Betta, responsabile Area Contabilità Seac.

INCONTRO FIPE CON L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE

Pubblici esercizi su raccolta rifiuti in centro“Servono cassonetti con la chiave”

Bimbovisione, ottici a scuola

SEMINARIO EBURT A CESENATICO

Fatture digitali, pienone al Grand Hotel Da Vinci

VISITA SOLIDALE ALLE ATTIVITÀ DEL NORCESE

Macellai vicini ai colleghi colpiti dal terremoto

INCONTRO DI CONFCOMMERCIO

Nuova era elettronica, cosa cambia

TANTE INIZIATIVE PER LA SCUOLA DI CUCINA

Icook, già pronti i menù per il 2019

GIORNATA FORMATIVA DI RIGENERA IMPRESA A CESENA LAB

La corretta gestione economica e finanziaria della pmi

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7 TERRITORIO E TURISMO

Tutto quanto concorre allo sviluppo turi-stico della Valle del Savio valle delle emo-zioni vede coinvolta Confcommercio che da anni sta prodigandosi per favorire il rilancio della valle dei laghi chiedendo di intervenire per la riqualificazione del lago di Quarto e ha lanciato il progetto Valle del Savio Valle delle emozioni per fare rete con le forze economiche, finanziarie e gli amministratori del territorio.In questo senso Confcommercio appoggia il progetto “Quale futuro per la montagna?” promosso dall’Unione dei Comuni Valle del Savio?”, il percorso partecipato di sviluppo territoriale e socio-economico dei territori dell’ambito montano dell’Unione Valle Savio (Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Sar-sina e Verghereto).

“Questo progetto – commenta Marco Bacci-ni – porta con sé un valore aggiunto, che può rappresentare un cambiamento importante a livello territoriale e porre le basi per una nuova stagione politica e programmatoria a livello territoriale”. “Oltre alla pianificazione di azioni concre-te che hanno l’ambizione di rilanciare il territorio appenninico nel suo comples-so – prosegue Baccini -, il dato rilevante

è quello di stimolare le istituzioni ed il tessuto socio economico di ciascuna municipalità ad una programmazione di sistema e condivisa, che unisca e valo-rizzi le peculiarità di ciascuna comunità e ponga le basi per azioni congruenti e conseguenti”. “Lo scopo del progetto è meritorio - commenta Confcommercio della Valsa-

vio - : definire un’area di governance dei soggetti pubblici e privati e soprattutto impostare una strategia di sviluppo territo-riale unitaria fra i quattro comuni montani per fare sistema e rete”.Nella foto i relatori al convegno di Confcom-mercio ‘Valle del Savio valle delle emozioni’ tenutosi in maggio a Bagno di Romagna

Il Sib sindacato degli stabi-limenti balneari aderenti a Confcommer-cio regionale e comprensoria-le, attraverso i presidenti Si-mone Battistoni e Roberto Za-nuccoli (nella foto), accoglie favorevolmente l’interpellan-za della consigliera regionale Lia Montalti sugli interventi di rinascimento e ripristino delle

scogliere. “Ogni intervento - affermano Battistoni e Zanuc-

coli - che punta a difendere le spiagge è ben accolto. Dopo la grave ma-reggiata è bene che anche l’as-sessorato regio-nale alla difesa

del suolo e della costa si attivi con mezzi finanziari idonei, per salvaguardare la stagione estiva 2019”.

Tradizionale successo per la tombola di San Crispino a San Mauro Pascoli, promossa da Confcommercio. Ai vin-citori come premio prodotti alimen-tari da consumare presso La bottega delle Carni di Bernabini Raffaele, cesto di prodotti alimentari del Caseificio Pascoli,city bike da uomo, gita per due persone ai mercatini di Natale dell’Agenzia viaggi Rio Salto di Bertani Piergiorgio. Altri premi per i vincitori di decina e cinquina. Erano presenti circa duemila partecipanti nonostante il mal-tempo. Un ringraziamento agli sponsor che hanno collaborato alla manifestazio-

ne: La Bottega delle Carni, Caseificio Pa-scoli, Atic Gas, Agenzia Viaggi Rio Salto, Bar Caffetteria La Madeleine, Romagna

Banca Credito Cooperativo, Salumi-ficio Lombardi e MC Donald’s.Infine un ringraziamento particola-re a tutti i commercianti che hanno aderito all’iniziativa e hanno offer-to gratuitamente le cartelle ai loro clienti, e alla Pasticceria Mimosa e al Mc Donald’s che hanno offerto gratis le cartelle della Minitombola riservata ai bambini.Nella foto gli assessori Stefania Pre-sti e Sabrina Baldazzi, il sindaco Lu-ciana Garbuglia, il responsabile Con-

fcommercio Paolo Vangelista e i vincitori della tombola

Lo sviluppo di Cesenatico e del suo tessuto imprenditoriale,passa attraverso la rigenerazione urba-na, cioè la riprogettazione il riuti-lizzo ottimizzato dell’esistente. Su questa imprescindibile esigenza urbanistica punta la Confcommer-cio cesenate impegnata a ragiona-re sugli interventi più efficaci per favorire la crescita di commercio, turismo e terziario.“Ci siamo affidati alla consulenza all’architetto Giovanni Lucchi, esper-to di programmazione urbanistica - afferma il presidente di Confcom-mercio Cesenatico Giancarlo Andri-ni -: la collaborazione è nata sul Rue di Cesenatico e si è estesa a tutto il territorio. Confcommercio vuole of-frire il suo contributo ad ammini-strazioni e interlocutori pubblici per rivitalizzare centri storici e periferie attraverso il potenziamento della rete distributiva”.“La nuova legge urbanistica regionale si poggia sul principio del con-sumo zero – afferma l’architetto Giovanni Lucchi, che da tanti anni si occupa di programmazione urbanistica ed è stato anche consigliere provinciale – quindi la parola d’ordine diventa rigenerare, cioè riu-tilizzare l’esistente, ma con una visione innovativa, 4.0. Rigenerare, per semplificare il concetto, significa rendere vivo. È la logica oppo-sta alla museificazione che ha imbalsamato tanti centri storici. La questione riguarda le aree antiche storiche delle città, in particolare, ma anche le periferie. Il centro storico di Cesenatico è un centro di indiscutibile pregio architettonico in cui sono prevalenti le funzioni commerciale e culturale. Per potenziare il commercio occorre at-trarre nuove attività, possibilmente grandi firme e assicurare la più ampia gamma merceologica, visto che i centri storici sono grandi centri commerciali naturali. Qui un processo di rigenerazione non può prescindere dall’insediamento di attività produttive commer-ciali partendo dal concetto che l’ampiezza degli spazi non può spa-ventare se è supportata dalla qualità e dal bello. Occorre togliere divieti e vincoli nell’utilizzo degli edifici a disposizione e in questo senso, tecnicamente, le amministrazioni comunali hanno notevoli margini di azione”.“I palazzi del portocanale leonardesco di Cesenatico, nostro fio-re all’occhiello, ma anche altri immobili come ad esempio quello dell’ex cinema Astra in viale Leonardo da Vinci – rimarca il presi-dente di Confcommercio Cesenatico Giancarlo Andrini – avrebbero straordinarie potenzialità di rigenerazione urbana in chiave di riu-tilizzo commerciale nell’ottica prospettata dall’architetto Lucchi -. Vanno creati gli strumenti idonei a maglie più larghe per poter agire. Abbiamo la possibilità di accogliere insediamenti commerciali di alto livello e pregio se l’operazione viene resa normativamente pos-sibile. Confcommercio chiede di agire in direzione della rigenerazio-ne urbana e sollecita chi amministra a togliere le città dalla gabbia di normative vincolanti che impediscono lo sviluppo per consentire di vivificare centri e periferia partendo dal commercio, l’anima delle città”.Nelle foto il presidente di Confcommercio di Cesenatico Giancar-lo Andrini e l’architetto Giovanni Lucchi

Valorizzare il commercio cittadino come presidio di coesione sociale anche attra-verso iniziative attrattive nel centro storico, dove peraltro le attività sono stazionarie e la rete distributiva mantiene un buon livello di capillarità. Lo ha chiesto il presidente di Confcommercio di San Mauro Pascoli Raffaele Bernabini, im-prenditore storico sammaure-se nel settore della macelleria, al sindaco Luciana Garbuglia in un confronto sull’attività della legislatura che volge al termine. Il 26 maggio 2019 si terranno le elezioni ammini-strative per la nuova giunta.“Non sta a noi giudicare es-sendo parte in causa – ha rimarcato il sindaco Luciana Garbuglia – ma credo che ab-biamo fatto un buon lavoro grazie all’affiatamento della squadra. Personalmente non ho ancora sciolto le riserve su un eventuale ricandidatura, ma io ogni caso tra gli attuali amministratori c’è chi è attrez-zato per farlo”.“La sicurezza è la priorità tra le esigenze dei cittadini – ha proseguito Garbuglia - e siamo orgogliosi che a San Mauro Pa-scoli arrivino fondi per l’atti-vazione e il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza, essendo stati collocati al 14° posto nella graduatoria defi-nitiva redatta dal Viminale che distribuisce 37 milioni di euro a 428 comuni della penisola i cui progetti sono stati ritenuti ammissibili e cofinanziabili in percentuali variabili. L’inter-

vento si incentrerà nella zona mare dove verranno presidia-ti i varchi attraverso le teleca-mere. Il centro attualmente ne prevede due e abbiamo anche un progetto per la protezione della nostra zona industriale dove si sono verificati diversi furti agli stabilimenti”.Confcommercio chiede di va-lorizzare di più commercio e centro storico, anche attraver-

so maggiori risorse destinate dal Comune per gli eventi. Al sodalizio Made in San Mauro, che li promuove, aderiscono 30 commercianti, il 70% del totale.“Abbiamo messo a disposi-zione ottomila euro per le ini-ziative – afferma il sindaco – e coperto altre spese per l’orga-nizzazione degli eventi. Siamo soddisfatti, ma si possono

migliorare le cose anche attra-verso un maggiore coinvolgi-mento da parte delle imprese”. Confcommercio ha chiesto di tesorizzare al meglio l’evento del 10 agosto col Processo a Villa Torlonia promuovendo un evento in seconda serata in centro storico per intercettare il folto pubblico in uscita dal Processo trattenendolo a San Mauro Pascoli. Un’ altra solle-citazione è quello di mettere insieme le forze per promuo-vere eventi identitari di livello che attraggano anche visitatori dall’esterno e connotino San Mauro Pascoli. “Tornando ai risultati conseguiti in questo mandato - ha detto il sindaco Garbuglia – quelli più rilevanti sono il fatto che abbiamo at-tratto risorse in cinque anni pari a 15 milioni di euro e che abbiamo ridotto l’indebita-mento pro capite di centomi-la euro. Un altro risultato è il Compendio Domus Pascoli divenuto proprietà comunale. Casa Pascoli e la Torre sono il valore culturale aggiunto di San Mauro Pascoli e restano il fiore all’occhiello del nostro Comune, insieme al distretto calzaturiero. Nell’ultimo bilan-cio di legislatura manterremo invariata la pressione e gli ultimi interventi di legislatura verranno dedicati all’arredo urbano a San Mauro Mare e al recupero del cinema Arco-baleno”.Nella foto Raffaele Bernabini il sindaco Luciana Garbuglia e il responsabile Paolo Vangelista

CONFRONTO TRA IL PRESIDENTE CONFCOMMERCIO E IL SINDACO DI SAN MAURO PASCOLI

Più risorse ai commercianti promotori di eventi

CONFCOMMERCIO APPOGGIA IL PROGETTO “QUALE FUTURO PER LA MONTAGNA?”

Valsavio, comuni uniti per una strategia di sviluppo comune

Tombola di San Crispino, successo assicurato

RICHIESTA DEGLI STABILIMENTI BALNEARI SIB

“Servono fondi regionali per difendere la spiaggia”

“Cesenatico, rigeneriamo portocanale e centro storico”

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Oltre 500 partecipanti, do-menica 11 novembre, fra cui il sindaco Paolo Lucchi alla Camminata Insieme promos-sa da 50&Più l’associazione over 50 di Forlì-Cesena e

Confcommercio cesenate con due percorsi, di 13 e 5 km, nella campagna cese-nate impreziosita dai colori cangianti dell’autunno. Ade-renti di tutte le età, una cam-

minata di popolo.Si tratta della quinta edizio-ne della fortunata iniziativa il cui ricavato verrà devolu-to per beneficenza a Diabe-te Romagna. “Ringraziamo i nostri sostenitori spon-sor - afferma il presidente Confcommercio Augusto Patrignani che ha guidato la comitiva - e soprattutto i tanti che hanno partecipa-to. La nostra è una grande organizzazione di persone, imprenditori, pensionati, loro familiari e iniziative come queste cementano il legame della nostra ampia famiglia associativa. Per noi il fattore umano è sempre preponderante, tutto parte

dalle relazioni. Quello che ci gratifica è che la nostra Cam-minata Insieme è diventata ormai un evento identitario e ci ha fatto molto piacere

la presenza del sindaco a ri-marcarlo”.La Camminata Insieme è stata anche l’occasione per ricordare Lanfranco Morganti, che è stato pre-sidente di Confcommercio e di 50%Più, anima della iniziativa che in questi anni ha sempre raccolto tanti aderenti.Nella foto da sinistra il pre-sidente Confcommercio Au-gusto Patrignani, il sindaco Paolo Lucchi, il direttore Confcommercio Giorgio Piastra, il vicedirettore Al-berto Pesci e il membro di giunta e presidente Fiva Confcommercio Alverio An-dreoli. Nella altre foto altri momenti della iniziativa con la partenza dalla sede Confcommercio di via Gior-dano Bruno, e il sindaco Pa-olo Lucchi in primo piano

“Un’edizione leggermente in calo rispetto agli scorsi anni per la Fe-sta del pesce ai primi di novembre, purtroppo il maltempo ha rovinato i servizi dei pranzi sia del 1° che del 2 novembre, fortunatamente, anche se il sole non si è visto per tutte le quattro giornate di durata della manifestazione, tutto sabato ed il pranzo della domenica sono andati molto bene”. Il bilancio è del presidente Confcommercio di Cesenatico Giancarlo An-drini, del pre-sidente di Arte Monica Rossi e del responsbaile Confcommercio di Cesenatico Roberto Fanti-ni. Due gli stand “Arte in cuci-na” gestiti dai ristoratori di Confcommercio Cesenatico, i piatti tradizio-nali come fritto, risotto, strozza-preti alle canoc-chie, seppie e piselli, sardon-cini scottadito, quelli che vanno di più, le degu-stazioni con pro-dotti meno conosciuti dal grande pubblico (moletti, mazzoline) ven-gono apprezzate particolarmente se si riesce a superare la diffidenza di chi non li ha mai assaggiati.Sono stati comunque molti gli av-ventori come abitudine dall’Emi-lia, dall’Umbria e dalla Toscana e, quest’anno, tantissimi dal Veneto e

un buon numero di tedeschi, comi-tive abituali e sorprendentemente persone che non erano mai state a Cesenatico, segnale importante sotto l’aspetto della promozione turistica della città.“Sebbene il tempo non ci abbia aiutato – affermano Andrini, Ros-si e Fantini - la prima impressione manifestata dagli organizzatori, dai

vari punti ristoro che gestiscono gli stand in piazza, dagli esercizi commerciali del centro storico, fino ai turisti e avventori della festa, l’edizione 2018 si ricorderà per la migliore gestione organizzativa de-gli spazi e soprattutto i tanti even-ti culturali nei due contenitori di piazza Pisacane e piazza delle Con-

serve, messi in campo (grazie an-che ai preziosi contributi europei) allo scopo di raccontare la cultura del mare e per valorizzare la prepa-razione del prodotto ittico. Accanto a questo, filmati storici, show coo-king, i racconti ed i vecchi mestieri dei marinai, seminari informativi su pesca e ambiente a cura di esperti, le aree di intrattenimento e labora-

tori di cucina per i bambi-ni. Grande la soddisfazio-ne dei nostri r istoratori nel sentirsi riconoscere, da parte del-la clientela, il gradimen-to dei piatti s o m m i n i -strati, infatti è altissimo il numero di coloro che tornano a degustare i menù propo-sti, addirittu-ra quest’an-no, gruppi di 30 persone che prenota-vano i tavoli per il pran-zo o la cena nella quattro

giorni della festa del pesce.Nelle foto alcuni momenti della affollata manifestazione e in alto i vertici Confcommercio di Cesena e Cesenatico con la presidente di Arte Monica Rossi e alcuni ristora-tori, sotto l’inaugurazione dell’ini-ziativa e gli affollati stand sul por-tocanale

Tutto è pronto per i mercati stra-ordinari di Natale che vedranno protagonisti gli ambulanti, assistiti da Fiva Confcommercio presieduta da Alverio Andreoli (nella foto). Si terranno dalla mattina alla sera le domeniche 9, 16 e 23 dicembre. Il mer-cato si svolgerà anche sabato 8 dicembre. “Si tratta di appuntamen-ti di grande fidelizzazione per la

clientela e i visitatori - rimarca il presidente Andreoli - punto di forza della attrattiva del centro, di cui i nostri impren-ditori sono grandi protagonisti, impe-gnati come sono nel loro sforzo di qualifi-cazione professionale per assicurare servizi al mercato al passo con i tempi ma sem-

pre nel rispetto della tradizione”.

Si rinnova martedì 18 dicembre alle 16.30 un appuntamento gra-dito in Confcommercio, la messa natalizia officiata dal vescovo Douglas Regattieri nella nostra sede. Un’occasione propizia per entrare nello spirito religioso e intimo del Natale.Nella foto il vescovo con il pre-sidente Patrignani e il direttore Piastra

8 VITA ASSOCIATIVASUCCESSO DELLA INIZIATIVA DI 50&PIÙ E CONFCOMMERCIO DIVENUTA EVENTO IDENTITARIO CITTADINO

In 500 alla Camminata Insieme per la lotta al diabete

STAND DI CONFCOMMERCIO PROTAGONISTA ALLA RASSEGNA GASTRONOMICA DI CESENATICO

Festa del pesce più forte del maltempo Mercati di Natale, ambulanti pronti

PROGETTO SU VIA BORGO FAUSTO

Il centro di Longianorilancia il commercio

Confcommercio di Longiano, in-sieme alle altre organizzazioni di categoria, ha sottoscritto una convenzione con il Comune per il progetto di pro-mozione e valo-rizzazione di via

Borgo Fausto (nella foto a destra) nel centro storico del paese, richiedendo i contributi della legge regionale 41/97.“Si tratta di un intervento importante - rimarca il presidente Giovanni Bal-dacci (nella foto) perché il ruolo del commercio e dell’attività di servizi per la valorizzazione complessiva del

centro di Longiano è fondamentale e quindi bisogna incrementarne l’attività e migliorarne i livello di vivibilità per residenti e visitatori. Via Borgo Fausto, spina dorsale del borgo storico, può es-sere il fulcro per un rilancio dell’intera area commerciale di Longiano”.

Messa natalizia del vescovo