Memorie militari 1915 = 1918 = E. Gonella · Spessa8 al Tenente Sig. Locatelli Oreste, ritirando...

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Memorie militari 1915 = 1918 = E. Gonella

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Memorie militari1915 = 1918 =E. Gonella

Memorie della I a linea (Trincee)Giorno 3 ottobre 1916 (martedi)

Alle ore 4 il tempo e’ coperto si parte da Vallisella 1 sede del nostro accantona-mento, ove arrivando nei pressi di Savogna2 (Ciglione) dove entriamo a farparte della Brigata coi Regg.ti 7 ed 8 (detta Cuneo) comandata dal Sig. MaggiorGenerale Sequi Cav. Vincenzo, un sardo piccolo, magro con un pizzo brizzo-lato; ore 9 esce un sole splendido, ci giunge qualche cannonata austriaca, mala nostra le controbatte furiosamente, siamo posti sotto un ciglione riparo na-turale dalle cannonate nemiche, nel tempo del riposo i nostri bravi soldatinicon pezzi di pietra e mattoni anno formato una piccola aiuola con lo Stemmad ‘Italia e la dicitura Brigata Cuneo; Si siamo accomodati alla meglio in unabaracca e siamo in tutto sei militari molto stretti, anche perché é il luogo e’adibito a deposito di infermeria e quindi vi sono molte casse, ad ogni modoanche dormendo a terra siamo riparati per la notte, dalle intemperie, seguitala lotta di artiglieria da ambe le parti.

giorno 4 (mercoledi)Siamo accampati sulla riva sinistra del fiume Isonzo, ore 6 ci alziamo, la

giornata si presenta con un sole molto caldo, alla mattina abbiamo caffe, co-gnac, cioccolato, formaggio, uva, carne brodo, e minestrone, vino e scatolettedi carne, intermittenti nella settimana e variazioni secondo le sussistenze,sempre lotta d ’artiglieria, areoplani nemici sorvolano ed i nostri potenti Ca-proni3 da caccia li investono e con le batterie antiaeree li fanno ritornare alleloro basi e molte volte anche li abbattono; alle ore 14 come gia’ ieri mi reco’ arecapitare e ritirare la posta facendo ritorno all ’ accampamento verso le ore18. Alle ore 23 viene l ’ordine di partire e quindi con il Signor Magg. Generalee lo stato maggiore unitamente al nostro Sig. Tenente Amodei Sig. Amedeo si

raggiunge la localita’ detta Ciprianizza, passando pel primo tratto allo scoper-to fino al paese di S. Andrea, ove poscia infilato un cammina-mento a riparodi una casa, si comincia a zig-zag il passaggio per uno dietro l ’altro, doven-dosi avvicinare alle linee nemiche e quindi essere il meno possibile visti dainemici sia a (…)4 dei riflettori che dei razzi continui, la formazione e di circametri 2 di profondita’ e m 0,70 sul basso allargandosi gradatamente ad 1 me-tro e piu’, giungendo ad un gruppo di case diroccate in parte nella localita’Ciprianizza e sono le ore 24 suonate.

giorno 5 giovedìLa notte e fresca il cielo stellato e promette bene sono le ore 0,30 cerchiamo

un posto per riposare ma non trovandone di meglio essendo gia’ tutto occupa-to da altri militari ci accomodiamo come si puo’ chi sotto le piante chi vicinoai muri, ed io al riparo di un balcone mezzo rotto, ma ancora resistente, conun pezzo di asse per materasso, coperta da campo e mantellina per coprirci hodormito abbastanza bene, ore 6 mi alzo e gia’ sono belle vestito, ma quale de-lusione la temperatura nebbiosa umida ore 7 piove, ci fanno riparare in ripo-stigli molto stretti e gia’ occupati e ci mettiamo a sedere alla meglio alle 7,15incomincia da parte nostra una furibonda azione di artiglieria verso ala destraIsonzo e sinistra dell ’Isonzo delle bombarde sono in azione e sconvolgono letrincee nemiche, che dura intermittente fino alle ore 11,30 continuando ilcattivo tempo viene ordine di far ritorno alla localita’ Ciglione, in attesa sonole 12,30, alle ore 14,30 mi reco’ a portare e ritirare la posta, recapitando unpiego al mio Sig. Capitano Bianchini Sig. Alfredo, facendo ritorno alle ore18,30 senza incidenti benche’ continuo fosse il bombardamento degli Austria-ci, abbiamo occupato una baracca si questiona un po’ e poscia riusciamo apersuadere quei militari del quale rimaniamo li’ a dormire me ed il brigadiere

Bacchetti fino ore 21 nulla di nuovo quindi ci mettiamo a dormire uno vicinoall ’altro abbiamo della paglia per materasso e siamo riparati dall ’incostanzadel tempo.

giorno 6 venerdiLa temperatura e mite, ma cielo coperto nessuna novita’ qualche lontana

cannonata, ore 11 il tempo si rimette sul bello parto pel mio giro di posta fa-cendo ritorno alle ore 17 senza incidenti di sorta benche’ tirassero in direzio-ne del fronte a granata di diverso calibro; la serata trascorre bene e alle ore 21si va a dormire al posto di ieri sera, splende la luna.

giorno 7 sabatoCi alziamo ore 7 il tempo e’ nuvoloso ma non piove, si prende il caffe con

cognac, restando in attesa di ordini, alle 10 carne brodo, formaggio e marsala,una pagnotta, alle ore 12 faccio il giro di posta passando lungo il Ciglione diSavogna, salgo e prendo il camminamento che costeggia dall ’alto e si gode unpanorama splendido sia dell ’Isonzo che del monte Calvario5 Podgora, e paesiin vista, poscia discendo altra volta costeggiando il greto del fiume, e rimon-tando raggiungo il ponte detto in ferro e costrutto nel 1910 a (…)6 dei vetera-ni di Gradisca e Gorizia, ed ora spezzato dagli austriaci ed usato pel solo pas-saggio pedoni militari e biciclette quindi passo per Licinico, Mossa7, e rag-giungo Valisella dove porto e ritiro la posta e pieghi d ’ufficio e cosi tutti igiorni, il tempo si mantiene coperto. Ore 21 si va ha letto, durante la nottebombardamento intermittente da parte nostra, e cade la pioggia.

giorno 8 domenicaSi alza ore 7 il tempo e’ mite e si mantiene coperto ogni tanto 15, o, 20 col-

pi di cannone da parte nostra; alle ore 9 mi reco a Vallisella e alle Fornaci diSpessa8 al Tenente Sig. Locatelli Oreste, ritirando risposta che riporto colla po-sta al Sig. Capitano Farini aiutante del Generale Sequi Comandante della Bri-gata Cuneo facendo ritorno alle ore 18 senza il minimo incidente il tempotende al bello e alle 21 si va a riposare.

giorno 9 lunediCi alziamo alle 6 1/2 si presenta una giornata splendida di sole, gli austriaci

ci tirano maledettamente ed io che mi trovo sul greto del fiume per la puliziadella mattina un proiettile a doppio effetto scoppia al disopra di me circa 10metri e mi cadono a forma di ventaglio i pezzi del medesimo ad un metro di-stante, senza recarmi danno alcuno continuo la mia pulizia e colla calma ri-torno alla baracca, e posso dire di averla scampata bella, in tutto l ’accampa-mento della nostra Brigata risulta un solo ferito leggero al viso lato sinistro,sono le ore 7,15 e due nostri areoplani sorvolano in ricognizioni, ed alle 7,45comincia la nostra artiglieria con colpi intermittenti, poscia continua la lottadi artiglieria da ambo le parti; ore 11 fra le sibilanti granate sia in partenzache quelle in arrivo, torno’ alle ore 18 sempre bene, dal promontorio del Ci-glione si gode un tramonto di sole degno di un provetto pittore, per la splendi-da veduta dal riflesso d ’oro; ore 23 un po’ di nebbia vela il chiarore lunareche e’ splendido, viene l ’ordine di ripartire, per la prima linea e cioe’ passan-do come la prima volta per S. Andrea i camminamenti si raggiunge Ciprianiz-za arrivando alle ore 0,15 del

giorno 10 martediCerco un posto per dormire e unitamente al brigadiere Bacchetti in un piccoloriparo di metri 2/2 si dorme in 6 persone con tutte le nostre bardature siamocome le acciughe, da parte nostra alle ore 6,30 comincia l ’azione d ’arti-glieria e bombarde sparano continuamente con un tempo nuvolo ma suffi-cente chiaro per distinguere dagli osservatori l ’efficacia del tiro, esso conti-nua interrottamente fino alle ore 15 ma l ’eguale mai e’ stato da me sentito,sembrava la partenza da una stazione ferroviaria di cento treni assieme, vi e’una puzza nauseante di polvere da sparo sembra un inferno, alle 15 comincial ’azione della truppa che investono dalle trincee della Vertoibizza 9 quelle ne-miche ed al grido di Savoia colla baionetta innestata volano alle alte conquisteper la gloria e la grandezza d ’Italia, giungono prigionieri ad uno a due allavolta disertori, l ’artiglieria nemica si fa piu’ viva con tiri verso S.Andrea giun-gono poscia altri 9 prigionieri disertori tutti laceri e stanchi vengono accom-pagnati al comando dell ’11 divisione per interrogatorio. Sono le ore 12 e citrattengono fino alle ore 13 ora in cui mi reco pel recapito e ritiro della posta,e giungendo a Ciprianizza alle ore 18 senza il minimo incidente durante iltragitto incontro diversi gruppi di prigionieri tutti giovani da 22 anni ai 28facendo parte del 22 Regg.to Austriaco fanteria, che dicono i prigionieri stessiessere distrutto, continuano nella sera e nella notte a giungere prigionieri edalle ore 0,15 alle 6 del

giorno 11 mercoledicontinua terribilmente l'azione dell'artiglieria nostra e bombarde si avanzasull ’ala destra, il tempo si presenta come ieri nebbioso alla mattina e sole nelpomeriggio i prigionieri aumento come pure qualche ufficiale, alle ore 10conduco un prigioniero alla divisione e poscia proseguo per la posta facendo-

ne ritorno senza incidenti alle ore 18, ritornando ancora subito al ponte inferro di Licinicco dal nostro sig. Maresciallo che si trovava li in servizio deiprigionieri per 24 ore a recapitare un piego del mio Sig. Tenente e quindi ri-torno a Ciprinizza alle 20, i prigionieri affluiscono ma un po’ meno, ed alle21,30 ne giungono altri 20, durante la notte continua l ’azione delle artiglie-rie molto vivace da parte nostra, ore 23 ci si riposa.

giorno 12 giovediPer dormire abbiamo preparato con delle assi e cartoni incatramati una ba-racca provvisoria che alla sera si monta e al mattino si leva; durante le primeore del giorno molta calma, ma verso le ore 8 si annuncia un contrattacco au-striaco che viene respinto con gravi perdite e sloggiato dalle posizioni che vie-ne occupata; alle ore 11 mi reco al solito giro di posta e aspettando il transitodi un autocarro al sottopassaggio della ferrovia (Podgora)10 ho sequestratouna bicicletta austriaca ad ingranaggio di marca “Moricum” al soldato del 1°genio telegrafisti della 36a Sezione in Gorizia (Ponte Isonzo) Ferneri Vincenzo27188 di matricola, (Brescia) perche’ transitava sprovvisto sia di bollo milita-re che civile; e consegnata al comando del 267° Plotone Carabinieri di cuifaccio parte. Al ritorno ho fermato l ’autocarro 2722 servizio militare, dell ’11Autoparco di Brazzano11; comandato dal Capitano Sig. Grandi e montato dalSig. Sottotenente e guidato dal conducente Bernardoni Alfredo 3299-11 dimatricola, coi dovuti modi militari e gentilmente chiesi se mi lasciava salire,ma questi rispose che non poteva perche’ ero sprovvisto di permesso e cosi’presi conoscenza dei dati suesposti dando relazione dell ’accaduto ai mieiIigg. Superiori, gli Austriaci tiravano su S. Andrea con pezzi da 280, o, 305 fa-cendo danni materiali, un morto e qualche ferito il tempo e coperto ed io ri-

torno alla posta ore 18 il tempo e’ nuvoloso e completamente coperto ma nonpiove ed al

giorno 13 venerdigiornata che si annuncia bene e col sole alle ore 8 giungono dei prigionieri 9dei quali li traduciamo in compagnia di altro carabiniere fino al ponte di Lici-nicco ed appena consegnati, sorvola sopra di noi un velivolo austriaco e pocodopo ci salutava una scarica di proiettili austriaci scoppiando essi indietro equindi a noi giungeva appena la terra e le pietre sminuzzate dallo scoppio delproiettile sono le ore 10 1/2 mi reco pel solito giro di posta ritornando sempresano alle ore 18, il tempo si mantiene sereno, molte cannonate e fucileria con-tinua, e poscia ritorno al S. Andrea a recapitare un piego del Sig. TenenteAnelli al Sig. Capitano dei Carabinieri Ferrari e poscia ritorno su alle ore 21,faccio la nostra baracca e quindi col brigadiere ci mettiamo a riposare al

giorno 14 Sabatola temperatura e bassa e nebbiosa molto umida il nostro rancio ci veniva reca-pitato alla mezzanotte consistente in soprafini di cioccolata talmone, Morion-do e Gariglio12, uva bianca, marsala, cognac, caffe, pane, brodo carne, mine-stra tutti i giorni, vino ogni 2 giorni alle 81/2 ci vien l ’ordine di rientrare per-che’ la nostra Brigata a cessato il suo turno di servizio e quindi anche la Bri-gata Treviso che cooperavano insieme 115 e 116_ e la nostra linea 7 e 8 Regg.-

ti, che vanno a riposo nella retrovia, noi si va ha S.Andrea e col nostro Sig. Te-nente aspettiamo l ’ordine di rientrare al nostro distaccamento alle ore 11 alleore 12 un bel sole caldo ci rallegra, quindi si prende un bel bagno dentro unmastello e fatta la pulizia personale mi sono cambiato completamente anchedi vestiti e quindi alla sera mi sono recato a riposare alle ore 20 che feci una

sola dormita fino alle ore 6 del mattino successivo cioe’ il giorno 15 domeni-ca, essendo restati dal giorno 3 al 14 senza spogliarci e dormito come si pote aterra e sulla paglia. La mia vita passata in questi giorni in prima linea ne horiportato una buonissima impressione sia sulle truppe che sui superiori ed iofui contento di avere seguito il mio buon Tenente Sig. Amodei Amodeo di cuiterro’ grata memoria della gentilezza usatami nel tempo trascorso al suo ser-vizio di postino e di fiducia; qui ho preso camera col nostro Maresciallo Sig.Antonio Pasquali il quale lo considero come un fratello maggiore e mi da sem-pre buoni consigli per quanto riguarda il servizio, e mi indirizza bene perprogredire nella vita militare dell ’arma, di cui io non so come ringraziarlo.

Allegati al diario:Cartolina con cartina della zona del fronte. (Evidenziata con ovale verde l'area dei luoghi del diario,al centro si intravede un punto azzurro probabilmente tracciato dall’autore del diario).

Immagini di agendina/calendario del 1917 con esempio delle annotazioni riportate sui trasferimentida/per il fronte di quell’anno:

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Forse Casali Valisella frazione di Pavia di Udine in territorio già italiano prima del conflitto.2 Comune di Savogna d’Isonzo (GO)3 La Caproni era una delle principali aziende aeronautiche italiane. Fondata da Giovanni Battista Caproni nel 1911, fu laprima ditta aeronautica italiana e durante gli anni trenta assunse le dimensioni di una multinazionale. La casa madre Ca-proni terminò la sua attività nei primi anni cinquanta, in seguito alla crisi del dopoguerra.4 Parola non comprensibile5 Il Monte Calvario (Podgora o Kalvarija in sloveno) (241m s.l.m) è una collina ad ovest di Gorizia, sulla sponda destradel fiume Isonzo.Viene ricordato come uno dei monti delle Battaglia dell'Isonzo durante la prima guerra mondiale. Sep-pur di modesta altezza, durante la prima guerra mondiale fu baluardo della testa di ponte austroungarica a difesa di Go-rizia e la sua conquista da parte delle truppe italiane fu tentata più volte (con notevoli perdite), basti pensare alla Batta-glia di Podgora e alla presa della quota del Calvario da parte della Brigata Casale durante la Quarta battaglia dell'Isonzo,ma venne definitivamente presa solo alla fine della Sesta battaglia dell'Isonzo.6 Parola non comprensibile.7 Frazioni appena ad ovest di Gorizia.8 Spessa, frazione di Capriva del Friuli (GO) sulla strada presumibilmente percorsa per andare a prendere la posta a Va-lisella (vedi nota 1).9 Torrente Vertoibizza (Vertojbica) torrente presso Gorizia.10 Località presso Gorizia11 Frazione di Cormons (GO)12 La Michele Talmone, fu una fabbrica di cioccolato e cacao fondata a Torino nel 1850 con sede a Torino. Aprì nel1850 in via Artisti a Torino con l'acquisto della Moriondo e Gariglio. La ditta crebbe velocemente e si trasferì in viaBalbis, nel quartiere San Donato, divenendo presto una vera fabbrica di proporzioni industriali, con negozio in via La-grange. Lo stabilimento fu ampliato nel 1895 e rinnovato nel 1904 in stile Art Nouveau, quindi, nel 1929, la Talmone sitrasferì in corso Francia, nucleo di quella che divenne, con altre aziende, la Venchi-Unica.