Medicina dell’immigrazione: la situazione in FVG · Società Italiana di Medicina delle...

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Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Della Provincia di Udine IN COLLABORAZIONE CON MEDICI SENZA FRONTIERE Udine 25 febbraio 2012 “ATTUALITA’ IN MEDICINA UMANITARIA E DELLE IMMIGRAZIONI Medicina dell’immigrazione: la situazione in FVG Dott. Guglielmo Pitzalis S.I.M.M. Gr.I.S. Fvg

Transcript of Medicina dell’immigrazione: la situazione in FVG · Società Italiana di Medicina delle...

Ordine dei Medici Chirurghi e degli OdontoiatriDella Provincia di Udine

IN COLLABORAZIONE CON MEDICI SENZA FRONTIERE

Udine 25 febbraio 2012“ATTUALITA’ IN MEDICINA UMANITARIA E DELLE IMMIGRAZIONI

Medicina dell’immigrazione:

la situazione in FVG

Dott. Guglielmo Pitzalis

S.I.M.M. Gr.I.S. Fvg

Migrazioni: lingue e confiniall'inizio del '900

Migranti: popolazione straniera residente in Friuli V.G. al 31 dicembre di ogni anno

23.827 27.36232.290

37.00043.600

52.51759.187

65.34172.491

83.709

94.976100.849

105.286

21.441

0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

Fonte: Anagrafi comunali: Elaborazione: Servizio statistico – Regione FVG

friulani all'estero eimmigrati residenti 2010

Provincia Popolaz.residente

IscrittiAire

Aire%

Stranieri donne%

minori%

Stranieri %incidenza

Gorizia 142.627 8.967 6,30% 10.870 46,3 20,9 7,60%Pordenone 313.870 44.811 14,30% 36.046 49,7 23,2 11,40%Trieste 236.546 22.170 9,40% 19.044 49,8 18,1 8,10%Udine 541.036 68.545 12,70% 39.326 52,6 21,7 7,30%FVG 1.234.079 144.493 11,70% 105.286 50,5 21,5 8,50%

FVG UD PN GO TS

Romania Romania Romania Bangladesh Serbia

Albania Albania Albania Bosnia Croazia

Serbia Serbia Ghana Croazia Romania

Ghana Ucraina Marocco Serbia Albania

Croazia Marocco India Romania Cina

le differenze per provincia

Provincia di Udine

• Minori < 18 anni 7.712» 9,9 % dei minori residenti» 21,7 % degli stranieri residenti

• Adulti 26.927» 8,1% degli adulti residenti» 75,7% degli stranieri residenti

• Anziani > 65 anni 949» O,8 % degli anziani residenti» 2,7 degli stranieri residenti

Piramide della popolazione in Friuli

il lavoro

• In Italia: i lavoratori stranieri sono il 15,5 % degli occupati

• Nel Nord-est: i lavoratori stranieri sono il 19,3 % degli occupati

• in Friuli v.g.: sono il 19,8% • in provincia di Pn di GO : sono il 22% • 45 % donne• in provincia di UD 48% donne

Nelle scuole della Regione15.528 studenti stranieri di cui 5.208 nati in Italia

• Albanesi 2.700 ud-pn• Rumeni 2.103 ud-pn• Serbi 1.882 ts-ud• Ghanesi 907 ud-pn• Bosniaci 796 go **• Marocchini 703 ud-pn• ** a gorizia anche bengalesi

Stato di saluteAnno 2008

% stranieri 7,4 %% stranieri ricoverati 4,6 %% stranieri in Day-h 3,7 %

di cuidonne 67 %ultrasessantacinquenni 3%

Stato di salute: uomini2008 Principali motivi di ricovero

traumatismi 22%mal. app.digerente 14 %mal. app.circolatorio 11 %mal. App. Respiratorio 9%

day-hospitalmal. App. Digerente 13 %mal. App. Osteo-muscolare 11%mal. Infettive 9%

Stato di salute:donne2008 Principali motivi di ricovero

gravidanza e parto 58 %infezioni app. Genito-urinario 7 %mal. App. Digerente 6%tumori 5%

day-hospitalI. V. G. 52 %

127

99109

97106

77 81

100

85 81

68

22 19 21 22 26 22 18

3949 50

33

105

8088

7580

5563 61

3631

35

0

20

40

60

80

100

120

140

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

TBC Immigrati Autoctoni

Casi di TBC in Friuli V.G. 2000 – 2010 immigrati ed autoctoni

Dr. Paolo MonteSOS Medicina SocialeASS 4

TBC in FVG – 2000- 2010Province- Totale casi : 1030

autoctoni: 710; immigrati: 320

236103

270

101

45

25

126

124

0

100

200

300

400

500

T ries te G oriz ia Udine P ordenone

Immigrati

Autoc toni

Dr. Paolo MonteSOS Medicina SocialeASS 4

P O L I T I C H EP O L I T I C H EPER LA SALUTE DEGLI IMMIGRATIPER LA SALUTE DEGLI IMMIGRATI

I m m i g r a z i o n e & s a l u t eI m m i g r a z i o n e & s a l u t e

PoliticaPoliticasull’immigrazionesull’immigrazionee asiloe asilo

PoliticaPoliticasull’assistenzasull’assistenzasanitariasanitaria

… … lavoro, alloggio, sicurezza sociale, cittadinanza, rapparesentanza, …lavoro, alloggio, sicurezza sociale, cittadinanza, rapparesentanza, …Società Italiana di Medicina delle Migrazioni

Art. 32La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

La Republiche e tutele la salût tant che dirit di fonde dal individui e tant che interes de coletivitât, e ur garantis curis gratuitis ai puars

Republika varuje zdravje kot temeljno pravico posameznika in skupnega interesa, ter zagotavlja brezplačno zdravstveno oskrbo za revne

Die Republik schützt die Gesundheit als Grundrecht der individuellen und kollektiven Interessen, und gewährleistet die kostenlose Behandlung mittelloser Bürger.

L A SAL UTE COME BE NE COMUNEL A SAL ÛT E JE DI DUCJ

ZDRAVJE JE ZA VSIHG E SUNDHE IT IST F UE R AL L E

ZDRAVL JE SVIMASHE NDE TI E SHTE PE R TE GJITHE

SANATATE A E STE A TUTURORGOOD HE AL TH F OR AL L

L A SANTE ' POUR TOUSL A SAL UD E S PARA TODOS

rimuovere gli ostacoli

• Giuridici al diritto alla salute

• Burocratici per l'accesso ai servizi

• Culturali per la fruizione della “cura”

Medici contro: l’assenza di una precisa normativa che riconoscesse il godimento dei diritti sanitari e una spinta solidaristica con venature terzomondiste animavano significative esperienze sostenute da medici e infermieri volontari come quella di “medici contro” (la cui denominazione completa era “ solidarietà medica italiana: “medici contro emarginazione, violazione dei diritti umani”

ambulatori a bassa soglia di accesso e a forte impatto relazionale

(quali il consultorio familiare e l'ex-dispensario antitubercolare)

hanno svolto una funzione trainante nell’avviare buone pratiche di accoglienza sanitaria, di facilitazione alla appropriata fruizione dei servizi e di tutela e promozione della salute.

Ricerca-azione• Dal 2000 era stato avviato un percorso che tendeva a

rendere formali e consolidati, all'interno della sanità pubblica regionale, rapporti di conoscenza e condivisione dei percorsi di salute dei migranti e delle buone pratiche che si sono venute costruendo nel territorio.

• Sulla spinta del Servizio Autonomo per l'Immigrazione della Regione FVG e della Azienda sanitaria del Medio Friuli, nasce un tavolo regionale di confronto con referenti delle aziende sanitarie territoriali ed ospedaliere che approfondisce le questioni aperte, individua le criticità emergenti, confronta, condivide e cerca di estendere buone prassi già sperimentate adattandole alle varie realtà locali.

L’osservatorio regionale per la salute dei migranti istituito nel 2004 presso la Direzione Centrale Salute e Protezione Socialeper rilevare le “buone pratiche” e condividere ed estendere i percorsi di salute messi in atto dalle diverse ASS della regione

attraverso • analisi dell’accesso ai servizi sanitari e dei percorsi di salute offerti• attività di formazione e aggiornamento degli operatori socio-sanitari• informazione e sensibilizzazione rivolta a tutti i cittadini e ai migranti• realizzazione di materiali educativi plurilingue anche per gli immigrati

La legge regionale n.5 del 4 marzo 2005“Norme per l’accoglienza e l’integrazione sociale delle

cittadine e dei cittadini stranieri immigrati”

Piano Regionale IntegratoPiano Regionale Integrato per l’immigrazione per l’immigrazione per il triennio 2006-2008per il triennio 2006-2008

Indice sinteticosul livello di avanzamento

delle politiche sanitarie locali

Basso

Medio

Alto

Se legge e piano immigrazione

non fossero stati abrogati, sarebbesarebbe

altoalto

Non ha partecipato al progetto

Se legge e piano

immigrazione non fossero

stati abrogati, sarebbesarebbeottimoottimo

Indice di impatto delle politiche sanitarie locali

Grazie a Salvatore Geraci

L’Ita lia come labora torio di integrazione .Mode lli, pra tiche, indicatoriIl caso del Friuli Venezia Giulia: un modello di gestione centralizzata delle strategie per l’integrazione

Un recente rapporto dell’OECD sul caso friulano (elaborato su dati di analisiprecedenti al 2008) sottolinea inoltre le potenzialità che il territorioregionale e la sua tradizione di convivenza tra minoranze linguistiche,etniche e culturali rappresentano per la costruzione di una cultura positiva diconvivenza, tolleranza e non discriminazione.Poiché anche questa condizione non è un dato che si attiva autonomamentee in automatico ma come tutti i processi necessita di essere alimentato e diessere oggetto di investimento, è necessario che le agenzie politiche, sociali eculturali più rappresentative del contesto regionale riescano ad investireconcretamente nella diffusione di una cultura positiva dell’immigrazione.

A report prepared by the Local Economic and Employment Development (LEED) Programme of the Organisation for Economic Co-operation and Development in collaboration with the ESF CoNet and the Region of Friuli Venezia Giulia. October 2009

Solo chi ha un villaggio vivente nella memoria è un cosmopolita

ernesto de martino

Scriveva Platone :Scriveva Platone :

" " Lo straniero separato dai suoi Lo straniero separato dai suoi concittadini e dalla sua famiglia concittadini e dalla sua famiglia

dovrebbe ricevere un amore maggiore dovrebbe ricevere un amore maggiore da parte degli uomini e degli dei" da parte degli uomini e degli dei"

...il forest che si impedissii tal so paîs l'esercizi efetîf des libertâts democratichis garantidis de costituzion taliane al à dirit di asîl tal teritori de Republiche...........

Costituzion de Republiche TalianePrincipis di fonde art. 10

dalla esperienza dello S.P.R.A.RI PERCORSI SANITARI DI PRIMA ACCOGLIENZA

raccomandazioniche vanno contestualizzate e applicate con discernimento.

avere a cuore l'ascolto, l'accoglienza e il prendersi cura, con particolare attenzione alla salute delle donne (m.g.f.,i.v.g.,m.s.t.)

interventi di prevenzione secondariautili alla tutela della salute degli individui ospiti, degli operatori e della collettivitàcommisurati alla effettiva possibilità di eseguire i conseguenti appropriati trattamenti

mirano a prevenire accessi inappropriati ai Pronto Soccorso accompagnare i cittadini stranieri richiedenti asilo nell'accesso ai servizi

l'offerta attiva iniziale di alcune prestazioni deve avvenire nella ottica di evitare allarmismi, incomprensioni e l'eccesso di esami inutili

migliorare la serenità e la sicurezza degli operatori e della comunità,l'appropriatezza delle scelte cliniche la compliance dei pazienti.

Non esistono protocolli rigidi o linee guida coercitive per gli screenings d'ingresso ...

colloquio e visita medica (con l’attivazione del mediatore

culturale): anamnesi medica e sociale, con attenzione alla storia migratoria, visita medica generale, pianificazione percorsi sanitari (in particolare per le donne invio al consultorio familiare, o per le vittime di tortura al centro di salute mentale);

prelievo di sangue per emocromo, AST, ALT, verifica della situazione vaccinale del tetano, sierologia HBV, sifilide e HIV

prova tubercolinica con eventuale Rx-torace ed eventuale profilassi farmacologica (comunicazione, in presenza del mediatore, del significato dell’infezione tubercolare latente e dello scopo della terapia per adeguata compliance)

comunicazione esito degli esami ed eventuale invio al centro vaccinale per completamento vaccinazioni (richiamo DT, vacc. HBV, MMR, ….) comunicazione diagnosi di eventuali malattie infettive acute, croniche o pregresse e predisposizione percorsi di presa in carico e/o invio a specialista per controlli successivi o terapie del caso (in particolare HBV, HIV e sifilide);indagine epidemiologica ed educazione sanitaria se necessarie;

eventuali certificazioni: per ammissione in comunità e/o per invio in“Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale”.

conoscenza collaborazione confrontoazione ricerca partecipazioneascolto proposta informazione

mediazione negoziazione flessibilità

Molte persone, come volontari o come dipendenti di enti ed istituzioni,

si attivano ogni giorno per dare delle risposte agli stranieri,

per mettere in rete i servizi sanitari e integrare servizi sanitari e social

per strutturare e promuovere conoscenze e procedure

conoscere e valutare i bisogni reali

supportare e facilitare gli operatori nell'interazione con gli utenti stranieri

supportare e facilitare gli utenti stranieri e le loro comunità

promuovere informazione e conoscenza

per l'accesso ai servizi

per la comprensione dei percorsi di cura.

Prendersi cura delle persone con un approccio transculturale significa

● essere attenti e sensibili alle diversità di cultura, di atteggiamento,di aspettative;

● non dare mai nulla per ovvio né scontato, rinunciare a protocollirigidi,

● riconoscere i pregiudizi e confrontarsi con gli stereotipi,● porre la massima attenzione alle esperienze vissute dalle persone,● riconoscere il valore simbolico delle parole all’interno del

gruppo sociale e della comunità di riferimento, ●● accogliere le differenze dei contesti linguistici, etnici e culturali di

diverse appartenenze e di multiple identità, costruire reti dovetutti gli operatori e i lavoratori si assumono le proprieresponsabilità in una ottica pluridisciplinare e multiprofessionale,valorizzando il contributo e l’intervento dei mediatori culturali.

un medico “volontario” (medico di famiglia in pensione)

“Sostanzialmente non ho notato differenze per quanto concerne il tipo di patologie riscontrate rispetto alle persone che frequentavano il mio ambulatorio.

Di diverso c’è stato ,da parte mia, un approccio più graduale, più cauto che inizia con una raccolta più accurata dei dati anamnestici partendo da lontano e questo per poter capire il contesto in cui collocare i disturbi che i pazienti mi riferivano.”