L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

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L’ immigrazione in Italia e il diritto alla salute Moreno Toigo Sportello Info.Immigrati Grosseto – Simurg Ricerche Livorno Grosseto, 7 Luglio 2017

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Page 1: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

L’immigrazione in Italia e il

diritto alla salute

Moreno Toigo

Sportello Info.Immigrati Grosseto – Simurg Ricerche Livorno

Grosseto, 7 Luglio 2017

Page 2: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

60.589.445

Popolazione residente al 1/1/2017

5.047.02

8

Stranieri

8%Quanti siamo?

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Page 4: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

Toscana: % stranieri per provincia

15.8

12.5

11.3

10.9

9.7

9.6

9.4

7.8

7.7

7.0

10.5

Prato

Firenze

Siena

Arezzo

Grosseto

Pisa

Pistoia

Livorno

Lucca

Massa-…

Toscana

Page 5: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

Italiani e stranieri a confronto

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3 verità incontrovertibili

L’immigrazione è:

1. inevitabile

2. conveniente per

l’Italia

3. indispensabile

all’Italia

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1) INEVITABILE perché… Il desiderio di emigrare nel mondo cresce e si diffonde

Squilibrio demografico ed economico con i paesi della sponda

sud

Vicinanza geografica, instabilità socio-politica

Mancanza di soluzioni alternative nel breve periodo

Lo sviluppo nel breve periodo fa crescere l’emigrazione

La Costituzione:

Art. 2: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili

dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si

svolge la sua personalita`, e richiede l’adempimento dei doveri

inderogabili di solidarieta` politica, economica e sociale.”

Art. 20, c. 3: “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese

l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla

Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della

Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.

Page 8: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

Il desiderio di emigrare

FONTE: Gallup, The World’s Potential Migrants

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Il desiderio di migrare nel mondo

FONTE: Gallup, The World’s Potential Migrants

Page 10: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

Dall’Africa verso dove?

FONTE: Gallup, The World’s Potential Migrants

Page 11: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

Le destinazioni più desiderate

22 milioni di potenziali

migranti verso l’Italia

Sembra una cifra

enorme, ma NON lo è

Dal desiderio alla

pratica:

1,7 milioni entro 12 mesi

700 mila persone stanno

per partire

Sono cifre non molto

lontane da quelle che

l’Italia ha accolto negli

ultimi 20 anni

FONTE: Gallup, The World’s Potential Migrants

Page 12: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

2) CONVENIENTE…

Contributi

Tasse

Imprenditoria

Rimesse

CONTRIBUTO NETTO

STRANIERI 2015

+3,9 MILIARDI

Page 13: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

3) INDISPENSABILE perché…

Fa crescere la popolazione

Rallenta l’invecchiamento

Rafforza la fecondità

Compensa carenze di manodopera

in certi settori e per certe

occupazioni

Contribuisce al PIL e al bilancio

pubblico

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La «rivoluzione» demografica

L’immigrazione negli ultimi 20 anni ha

cambiato le sorti demografiche del Paese

Ha determinato una vera e propria

rivoluzione demografica:

La popolazione ha ripreso a crescere

Si è fermato il processo di invecchiamento

Riprende la fecondità

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La popolazione italiana

Page 16: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

La popolazione straniera residente

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Stranieri residenti – Area Grossetana

9,5%

2,2%

Page 18: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

L’invecchiamento

18

90.9

268.4

230.3

1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020

Indice vecchiaia 1971-2014

Diminuisce l’indice di vecchiaia:

aumentano gli anziani, ma crescono ancora di più i

giovani

(Sien

a)

Page 19: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

La fecondità

Page 20: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

La frenata degli ultimi anni

Crescono gli stranieri

che tornano in patria o

che si trasferiscono in

altri paesi

Diminuisce il flusso di

immigrazione

attraverso i canali

ordinari

(ricongiungimenti,

quote)

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Gli sbarchi in Italia dal 1997 al 2016

Esplode il numero di

sbarchi

CAUSE:

Crisi politiche e guerre

Chiusura dei canali ordinari

Page 22: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

…e se chiudessimo le

frontiere?

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Area Grossetana - Proiezioni demografiche 2015-2040

Profilo sociale Zona Grossetana

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N° di anziani 65+ per 100 giovani 0-14

33-36 mila anziani 65+ (+8 mila)

5 mila anziani 85+

Area Grossetana - Proiezioni demografiche 2015-2040

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Page 26: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

MA:…bisogna investire nelle politiche

di sostegno alla maternità…

Page 27: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

…ma la denatalità è soprattutto una

conseguenza del benessere

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Reddito e fecondità: una relazione

inversa

Page 29: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

Il paradosso demografico

Page 30: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute
Page 31: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

Accoglienza e

integrazione

non sono un’opzione

sono una necessità

QUINDI

Page 32: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

Alcuni spunti

Immigrazione e salute

Page 33: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

Cresce la domanda di salute…

5,6

9,6

16,3

14,3

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Tasso di ospedalizzazione standardizzato 2006-2012(Ricoveri per 100 residenti)

Siena - Stranieri

Toscana - Stranieri

Siena - Totale

Tasso di ospedalizzazione

+72%

Page 34: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

…e la pressione sui servizi socio-

sanitari

Fattori problematici:

Stili di vita che creano maggiori rischi per la salute:

Infortuni sul lavoro e malattie professionali

Salute della donna (IVG, gravidanza, etc.)

Salute mentale

Barriere linguistiche e culturali

Scarsa informazione sui servizi

Servizi non preparati per un’utenza pluriculturale

Criticità:

Diritto alla salute non effettivo per molti

stranieri

Utilizzo inappropriato dei servizi

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Diritto alla salute negato: accesso ai

servizi sanitari di base

0.5

26.6

24.7

23.9

15.8

15.7

14.7

12.1

11.3

11.0

10.8

10.6

9.8

7.8

6.2

ITALIA

Kosovo

Serbia

Cina

Bosnia-Erzegovina

Bangladesh

Sri Lanka

Ucraina

Filippine

Brasile

Romania

Macedonia

Bulgaria

Moldova

Perù

% residenti

non iscritti al

SSN

Fonte: Elaborazione OPS su dati AUSL 7Dato provinciale

Stranieri non iscritti

7%

Page 36: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

36.6

36.5

32.1

28.2

25.7

24.0

22.7

22.7

21.9

21.4

16.9

14.1

11.8

11.4

11.4

10.3

6.0

SENEGAL

MAROCCO

BULGARIA

TUNISIA

MACEDONIA

POLONIA

ROMANIA

ALBANIA

ITALIA

INDIA

CINA POPOLARE

PERU'

UCRAINA

FILIPPINE

SERBIA & MONTENEGRO

MOLDAVIA

KOSOVO

Totale stranieri

26%

Non appropriatezza: Tasso di accesso al

Pronto Soccorso (2014)

N° accessi al

PS per 100

residenti

Fonte: Elaborazione OPS su dati AUSL 7Dato provinciale

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1985Felix Omolido, filippina di 42 anni, in Italia per lavorare e poter sostenere il marito e i due piccoli figli nel suo paese, muore nel 1985 per un’ulcera complicata non curata dice la cronaca, per paura di perdere il lavoro ed esser rimandata a casa da “sconfitta”, dicono gli amici.

Il C

orriere

della se

ra

Geraci S., Bonciani M.: Normativa sull’assistenza in gravidanza e nel puerperio per le straniere.In Rapporti Istisan 11/12: Percorso nascita e immigrazione in Italia: le indagini del 2009.A cura di L. Lauria e S. Andreozzi. Roma, 2011. 48:62

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Immigrazione in Italia:numero totale e trend all’inizio 2014 (x 1.000)

Il diritto alla tutela sanitaria: le tappe fondamentali

Socie

tà I

talia

na d

i Medicina

delle

Migra

zioni

S. Geraci, 2014 - Caritas Roma, SIMM

19901995

19982001

2007

2012

Diritto nascosto o negato

Diritto emerso e consolidato

Sanatorieregolarizzazioni

Passaggi“critici”

Passaggi“positivi”

19992000

2008

2002

2009

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Il profilo di salute dell’immigratotra esotismo e realtà

2 luglio 1993maggio 2007

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Comunicato stampa n. 40

Data comunicato: 11 aprile 2014

Nessun rischio per Ebola in Italia - Rafforzate

in via cautelativa le misure di sorveglianza nei

punti di ingresso internazionali

L’OMS non raccomanda restrizioni di viaggi e movimenti di persone, mezzi di trasporto e merci.

In merito a quanto diffuso da organi di informazione sull’epidemia di malattia da Virus Ebola che dopo i

primi focolai in Guinea sta interessando alcuni Paesi limitrofi dell’Africa occidentale (Liberia, Sierra

Leone, Mali), si precisa che:

il Ministero della Salute italiano fornisce costantemente aggiornamenti sull’evoluzione della situazione

attraverso comunicati inviati alle Regioni e ad altre amministrazioni interessate alle problematiche

sanitarie relative a viaggi e soggiorni internazionali. Questi comunicati sono consultabili nella Sezione

del Portale del Ministero della Salute “Eventi Epidemici all’estero”.

Si sottolinea che l’Organizzazione Mondiale della Sanità non raccomanda, al momento, restrizioni di

viaggi e movimenti internazionali di persone, mezzi di trasporto e merci.

Il rischio di infezione per i turisti, i viaggiatori in genere ed i residenti nelle zone colpite, è considerato

molto basso se si seguono alcune precauzioni elementari, quali: evitare il contatto con malati e/o i

loro fluidi corporei e con i corpi e/o fluidi corporei di pazienti deceduti oltre alle altre semplici e

generiche precauzioni sempre consigliate in caso di viaggi in Africa Sub-sahariana quali ad esempio,

evitare contatti stretti con animali selvatici vivi o morti, evitare di consumare carne di animali

selvatici, lavare e sbucciare frutta e verdura prima del consumo, lavarsi frequentemente le mani.

Pur in presenza di un rischio remoto di importazione dell’infezione ( va in proposito ricordato che

l’Italia, a differenza di altri Paesi Europei, non ha collegamenti aerei diretti con i Paesi interessati

dall’epidemia) il Ministero della Salute italiano ha dato per tempo disposizioni per il rafforzamento

delle misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali (porti e aeroporti presidiati dagli Uffici

di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera – USMAF) e sono state date indicazioni affinché il rilascio della

libera pratica sanitaria alle navi che nei 21 giorni precedenti abbiano toccato uno dei porti dei Paesi

colpiti avvenga solo dopo verifica, da parte dell’USMAF, della situazione sanitaria a bordo. Per ciò che

concerne gli aeromobili è stata richiamata la necessità della immediata segnalazione di casi sospetti a

bordo per consentire il dirottamento dell’aereo su uno degli aeroporti sanitari italiani designati ai sensi

del Regolamento Sanitario Internazionale 2005.

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… E’ ovvio che è fondamentale isolare e curare immediatamente i portatori di tubercolosi o di scabbia e un periodo di quarantena potrebbe essere indispensabile per impedire il diffondersi di una qualsiasi malattia infettiva. …

L’Adige, giugno 2015

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Accoglienza a Grosseto

2014-2017

2.224Migranti accolti dal

2014 al 2017

685 (31%)Migranti attualmente

nelle strutture in

provincia di Grosseto

86%Negativo

Esito visite

mediche

313 (14%)Maggiori

accertamenti

224 (72%)Profilassi/terapia

15 (5%)Ricovero

74 (23%)Negativo

11

%

Page 48: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

Immigrazione e salute: cose da fare

Diritto alla salute: molto ancora da fare per garantirlo a tutti

gli stranieri, a partire dall’assistenza medica di base

Conoscere i bisogni: sono necessari strumenti per il

monitoraggio e la valutazione dei bisogni dei migranti

Differenziare le risposte assistenziali: la conoscenza dei

bisogni è il presupposto per mirare le risposte

Percorsi integrati: è opportuno definire percorsi assistenziali

integrati per gli stranieri disagiati

Trasformare i servizi: per adattarli a un’utenza pluriculturale

Informazione: potenziare l’informazione sui servizi,

promuovendo il ruolo di mediazione delle comunità etniche

Mediazione culturale: rendere stabile, diffuso, flessibile e

accessibile il servizio, focalizzato su alcuni gruppi (etnici e

sociali)

Page 49: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

Mediazione: questioni aperte

Il servizio di mediazione è sostenibile?

Come garantire qualità e professionalità dei

mediatori?

Come superare la frammentarietà del servizio

e garantire continuità e stabilità per i

mediatori?

Ruolo dei MMG: come coinvolgerli

attivamente? Come formarli?

Monitoraggio e valutazione del servizio:

come valutarne l’efficacia?

Page 50: L'immigrazione in Italia e il diritto alla salute

Grazie!