MEDIA KIT 2016 - ARXla rivista MEDIA KIT 2016 AND Rivista di architetture, città e architetti via...
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AND Rivista di architetture, città e architettivia degli Artisti, 18 rosso
I - 50132 Firenzet. / f. +39 055 [email protected]
MEDIA KIT 2016
AND Rivista di architetture, città e architettivia degli Artisti, 18 rosso
I - 50132 Firenzet. / f. +39 055 [email protected]
profilo editoriale
Due temi, molteplici punti di vista, un traguardo: la cultura architettonica della contemporaneità
MEDIA KIT 2016
AND Rivista di architetture città e architetti, nasce nel 2003 e si pone subito l’obiettivo di creare dibattito ed arricchimento su temi di attualità nel panorama architettonico italiano ed internazionale partendo dal confronto ‘attivo’ tra due grandi tematiche, che siano progetti, personaggi, o tendenze culturali, diversi di numero in numero. Dal loro accostamento scaturisce un flusso di idee ed interpretazioni innovative, linee di sviluppo di un dibattito più ampio. I due temi principali sono collegati da una parte centrale - AND - che funge da congiunzione e fulcro concettuale, proponendo spunti per successivi approfondimenti, link con tematiche collegate, occasioni di dibattito.
Massimiliano Fuksas, Jean Nouvel, Coop Himmelb(l)au, Behnisch Architekten, Richard Rogers, Michele de Lucchi, Cino Zucchi, Italo Rota sono solo alcuni degli architetti e studi internazionali con i quali AND ha collaborato, pubblicando in alcuni casi numeri monografici su di essi ed invitandoli a tenere una conferenza nel prestigioso Salone de’ Cinquecento, in Palazzo Vecchio, a Firenze.
AND ha sempre privilegiato, nella scelta dei temi da indagare, la contemporaneità culturale degli argomenti. Che si tratti di temi generali, di architetture specifiche, di architetti, l’obiettivo di AND è quello di stimolare, attraverso il confronto di diversi punti di vista, anche multidisciplinari, quell’arricchimento culturale e scientifico che è richiesto ad una rivista internazionale. Alcuni dei temi affrontati nel corso degli anni sono stati: Tirana AND Architettura Balcanica, Firenze AND New York, Sardegna AND Sostenibilità, De Lucchi AND Designing, Richard Rogers AND Città, Cino Zucchi AND Casa. Dal numero 23, AND ha poi deciso di dare spazio all’architettura italiana, coinvolgendo studi e architetti, più o meno conosciuti, ma in grado di offrire opere di grande qualità compositiva e architettonica. Uno sguardo, a tratti inaspettato, sull’architettura contemporanea italiana, fuori dalle casse di risonanza mediatiche ma pienamente in grado di confrontarsi con il panorama internazionale.
AND infine promuove ed organizza workshop, destinati a giovani professionisti del settore e neo-laureati, sul tema della progettazione sostenibile alle diverse scale. I workshop sono pensati come esperienze progettuali complete, dove i partecipanti, sotto la guida di docenti altamente qualificati, realizzano nei 5 giorni di durata una esperienza progettuale e metodologica altamente formativa e riutilizzabile nella prassi quotidiana dei singoli professionisti. Fra i docenti dei passati workshop ci sono stati: Mario Cucinella, Martin Haas dello Studio Behnisch Architekten, Giovanni Carbonara, Luigi Prestinenza Puglisi, Salvatore Re, David Palterer, Thomas Auer dello Studio Transsolar di Stoccarda.Il tema della progettazione sostenibile è stato sempre applicato, alle diverse scale, a casi reali presenti sul territorio. Questo ha permesso di sottrarsi alla facile teorizzazione dei principi della sostenibilità e di confrontarsi invece con una applicazione reale degli stessi. Fra i temi ed aree su cui sono stati realizzati workshop abbiamo il disegno urbano sostenibile per l’area urbana di Novoli, Firenze; il restauro sostenibile della Manifattura Tabacchi a Firenze; la realizzazione di un edificio sostenibile a scala sovracomunale destinato alla formazione a Scandicci; la riqualificazione urbana e funzionale dell’area de Le Murate a Firenze, ed altri interventi.
Nel corso degli anni diversi Enti e Istituzioni hanno sostenuto e patrocinato l’attività svolta da AND per la diffusione della cultura e della architettura contemporanea. Fra questi ricordiamo il Comune di Firenze, la Provincia di Firenze, il Comune di Scandicci, l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura e Facoltà di Ingegneria, l’ANCE - Associazione Nazionale Costruttori Edili -, gli Ordini Professionali (Architetti e Ingegneri), l’UNESCO, la Fondazione Pitti Discovery.
la rivistaMEDIA KIT 2016
AND Rivista di architetture, città e architettivia degli Artisti, 18 rosso
I - 50132 Firenzet. / f. +39 055 [email protected]
27ARTE >TERRITORIO
144 pagine
28PIERATTELLI ARCHITETTURE >LA VARIAZIONE
100 pagine
29MIMESI62 >ARCHITETTI ITALIANI
96 pagine
Traslando il concetto di “nomen omen” ad un luogo sembra quasi destino che la sede di Mimesi62 sia
in quello che era un vecchio laboratorio di falegnameria, un luogo dove l’artigiano creava e realizzava
le proprie idee o dava vita a quelle degli altri. La caratteristica che forse più di altre distingue il lavoro di
Mimesi62 è proprio l’artigianalità, intesa nel senso più alto del termine. In fin dei conti il lavoro profes-
sionale dell’architetto è proprio quello di dare vita alle idee, proprie ed altrui, selezionando le tecniche
più adeguate e i materiali migliori, mettendo in gioco quella “capacità del fare” che si concretizza con
l’esperienza diretta, con il lavoro. E forse in una città come Firenze, culla di un certo tipo di artigianato,
estremamente creativo ma al tempo stesso molto concreto e funzionale, non poteva essere diversamen-
te. Questo luogo, questo “laboratorio” di architettura, è di fatto, pur essendo del 2006, il paradigma, il
manifesto dell’architettura di Mimesi62 di questi ultimi anni. Un volume libero sui 4 lati, che conserva
all’esterno l’immagine tipologica originaria, continuando a relazionarsi con il contesto, ma che al suo
interno rivela l’attenzione per gli elementi progettuali e compositivi e la voglia di sperimentare dei proget-
tisti. La simmetrica disposizione originaria degli spazi, dovuta alle necessità strutturali della copertura a
padiglione, viene superata da una riorganizzazione tridimensionale degli spazi resa possibile dalle nuove
Mimesi62 If we translate the concept of nomen
est omen to a place, it almost seems destiny that
the offices of Mimesi62 were once a carpentry
workshop, a place where craftsmen created and
executed their own ideas or those of others. The
characteristic which perhaps more than any other
defines the work of Mimesi62 is indeed craftsman-
ship, understood in the most exalted sense. After
all, the profession of the architect is precisely to
bring ideas to life - one's own ideas and other
people's - by choosing the most appropriate tech-
niques and the best materials, and making use
of the "ability to make" which becomes concrete
through direct experience, by doing the work. And
it may be that in a city like Florence, cradle of a
certain type of craftsmanship - extremely creative
but at the same time highly concrete and func-
tional - this was the only way to be. Although this
space, this "laboratory" of architecture, was creat-
ed in 2006, it is in fact the paradigm, the manifesto
of Mimesi62's architecture in recent years. A de-
tached building whose exterior retains its original
typical appearance and continues to fit in with its
context, but whose interior reveals a close atten-
tion to design and compositional elements and the
Mimesi62Il rigore della regola
testo di/text by Paolo Di Nardo
in apertura/ opening page: l'ingresso dello Studio Mimesi62/ the entrance of Mimesi62 officea destra/ right: vista esterna dello studio/ external view of the building
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mimesi62thomas brilliofficinaleonardooks architettisimone specialemario coppolagianluca torrini
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Larc StudioLassila HirvilammiLonghi LuisLundgaard & TranbergMader-Stublic-WiermannMalcom Fraser ArchitectsMario BelliniMario CucinellaMario NanniMartino GamperMassimiliano FuksasMCP ArquitecturaMDU architettiMecanooMetrogrammaMichele De LucchiMomus ArchitettiMoneo Brock StudioMurphy Architects
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Fiorenzo ValbonesiFlorencia PitaFoster and PartnersFrank O. GehryGiorgio VolpeGiovanni VaccariniGrimshaw ArchitectsGross. Max.Gruppo ForestaHenning Larsen ArchitectsHerzog & De Meuron
Walter AngoneseWilkinson Eyre ArchitectsWilliam AlsopZaha Hadid ArchitectsZermani PaoloZon-e Arquitectos3LHD
Rafael MoneoReiach and HallRenzo PianoRichard MeierRita SpinaRoberto IanigroRogers Stirk Harbour + PartnersSadar Vuga ArhitektiSalvatore ReSantiago CalatravaSfera StudioSimone MicheliSkidmore Owings & MerrilSplitterwerkSteven HollStudio 63Studio Bandini & AssociatiStudio BoeriStudio PaltererSutherland Hussey Architects
A&GP InternationalA2rc ArchitectsABDRAlberto BreschiAlberto Campo BaezaAlberto CecchettoAndrea BranziAndrea MilaniAndrea VierucciAndreas WenningAntonio CardilloAntonio IasconeArata IsozakiArchea AssociatiArchitectkiddArhis ArchitectsArquitectos AnonimosAssadi/PulidoAtelier Oslo/AwpAus Pasini Ranieri
Bakers architectenBaumschlager EberleBDP Building Design PartnershipBehnisch ArchitektenBernard Tschumi ArchitectsBevk PerovicBolles+Wilson
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Larc StudioLassila HirvilammiLonghi LuisLundgaard & TranbergMader-Stublic-WiermannMalcom Fraser ArchitectsMario BelliniMario CucinellaMario NanniMartino GamperMassimiliano FuksasMCP ArquitecturaMDU architettiMecanooMetrogrammaMichele De LucchiMomus ArchitettiMoneo Brock StudioMurphy Architects
Tam AssociatiValerio Olgiati
Jean NouvelKengo Kum
a and AssociatesKing Roselli
Fiorenzo ValbonesiFlorencia PitaFoster and PartnersFrank O. GehryGiorgio VolpeGiovanni VaccariniGrimshaw ArchitectsGross. Max.Gruppo ForestaHenning Larsen ArchitectsHerzog & De Meuron
Walter AngoneseWilkinson Eyre ArchitectsWilliam AlsopZaha Hadid ArchitectsZermani PaoloZon-e Arquitectos3LHD
Rafael MoneoReiach and HallRenzo PianoRichard MeierRita SpinaRoberto IanigroRogers Stirk Harbour + PartnersSadar Vuga ArhitektiSalvatore ReSantiago CalatravaSfera StudioSimone MicheliSkidmore Owings & MerrilSplitterwerkSteven HollStudio 63Studio Bandini & AssociatiStudio BoeriStudio PaltererSutherland Hussey Architects
A&GP InternationalA2rc ArchitectsABDRAlberto BreschiAlberto Campo BaezaAlberto CecchettoAndrea BranziAndrea MilaniAndrea VierucciAndreas WenningAntonio CardilloAntonio IasconeArata IsozakiArchea AssociatiArchitectkiddArhis ArchitectsArquitectos AnonimosAssadi/PulidoAtelier Oslo/AwpAus Pasini Ranieri
Bakers architectenBaumschlager EberleBDP Building Design PartnershipBehnisch ArchitektenBernard Tschumi ArchitectsBevk PerovicBolles+Wilson
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editrice
la rivistaMEDIA KIT 2016
AND Rivista di architetture, città e architettivia degli Artisti, 18 rosso
I - 50132 Firenzet. / f. +39 055 [email protected]
24ANDREA MILANI >ARCHITETTI ITALIANI
96 pagine
25SKETCH >DREAM10 ANNI
96 pagine
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in apertura/opening page: Stone Museum, Kengo Kuma & AssociatesNasu, Tochigi, Giappone/Japan (2000)
Paolo Di Nardo I tuoi progetti sono spesso inseriti in contesti fortemente storicizzati. Pensando ad
esempio al progetto del Museo della Contrada della Tartuca è affascinate la capacità che ha di
integrarsi fino a diventare parte con il contesto pur utilizzando un linguaggio sicuramente contempo-
raneo. Al primo sguardo una sorta di organismo estraneo ma poi osservando meglio e con il tempo ci
si rende conto che non è cosi. Anzi, la nuova architettura innesca una mutazione virtuosa nell'orga-
nismo ospite permettendo la piena integrazione tra le parti. Come è possibile questo?
Andrea Milani Nascere a Siena e studiare a Venezia, deve pure aver contributo a formare un certo tipo
di sensibilità. Città caratterizzate da una eccezionale integrità compositiva del tessuto, una sorta di
unico estenuante organismo. Per entrare in confidenza con un tale precipitato di segni stratificati,
serve innanzitutto una capacità selettiva finalizzata ad individuare quelle falle che la storia ha omes-
so di cicatrizzare completamente, quei punti di debolezza resi già fragili da precedenti rimaneggia-
menti. É chiaro che questo percorso deve essere immediatamente sottoposto allo scanner storico
e sovrapposto in controluce alla mappa di tutti i possibili vincoli. Fatta questa operazione, bisogna
rapidamente riuscire ad individuare lo strumento operativo adeguato e forzarne il perimetro in modo
da ottenere una maggiore quantità di spazio progettuale possibile. Sul filo dell'offside, ma sempre
e comunque in gioco. A tale proposito devo dire che nelle mie esperienze ho trovato massima di-
sponibilità da parte delle istituzioni preposte alla valutazione dei progetti e questo è capitato anche
in contesti molto diversi e distanti tra di loro. Stabilito l'impianto procedurale si passa solitamente
all'assemblaggio dei successivi livelli di scala del progetto e tendenzialmente potremo dire che
impianto e dettaglio tendono a nascere simultaneamente, talvolta anche in maniera inconsapevole.
Negli interventi incastonati nel centro storico, come nel caso del Museo della Contrada della Tartuca,
quando il massimo grado di intervento ammesso non è quello del restauro conservativo, noi operiamo
introducendo un vero e proprio virus nell'organismo esistente, un corpo estraneo che impiega un po'
di tempo per entrare in simbiosi con l'esistente, un elemento in grado di rianimare e riorganizzare il
contesto nel quale viene inserito.
Questo inserimento può avvenire per intaglio chirurgico, in sostituzione cioè di una parte ammalo-
rata, una sorta di bypass; oppure viene iniettato e la sua azione è più pervasiva, fluida, capillare;
in certe circostanze infine viene posto in aggiunta in forma di protesi. In ciascuna delle modalità
questo virus è comunque un elemento architettonico formalmente compiuto, chiarissimo nel signi-
ficato funzionale, ma non autosufficiente. Non potrebbe quindi vivere senza il contesto nel quale
si inserisce, dal momento che stabilisce con questo un vero e proprio scambio vitale. Frequente-
mente questo virus si caratterizza per una distanza anche formale del contesto e si distingue per
Paolo Di Nardo intervista/interviews Andrea Milani
Paolo Di Nardo Your projects are often integrated
into intensely historical contexts. Thinking for
example of the museum in the Tartuca contrada
of Siena, it's fascinating to see how it blends so
completely with its context while expressing an
unmistakably contemporary language. At first
glance it's a kind of extraneous organism but
then, when you look closer, you realise that it's
not like that at all. Actually, the new architecture
triggers a virtuous mutation in the host organism,
allowing full integration between the two. How is
this possible?
Andrea Milani Being born in Siena and studying
in Venice must surely have played a part in ac-
quiring a certain sensitivity. Both cities are excep-
tional in the way they blend multiple elements in
their urban fabric, into a kind of single exhausting
whole. To get to grips with such a precipitation of
layered elements, the first thing you need is an
ability to select and identify the flaws which time
has not completely healed, the weak points al-
ready made fragile by previous recastings. Clearly
this process of selection must immediately be
examined with the historical scanner and super-
imposed on the map of all possible constraints.
Once this has been done, you need to work fast
to identify the most appropriate working methods,
and push the boundaries so as to get maximum
possible space for the project. Right on the edge
of offside, but always in play. In this matter I must
say that I have experienced an enormous degree
of helpfulness on the part of institutions responsi-
Virusarchitettonico
di/by Claudio Nardi
Graduate College Santa Chiara, Siena, 2002
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Amava quandoIl disegnoNon era piùTracciatoNon era ancoraImmagineAmava quando...Amava l'oraTra cane e lupo.
Vittorio Savi
26STUDIO 63 >ARCHITETTI ITALIANI
96 pagine
21PAOLO ZERMANI >DISEGNO E IDENTITA’
192 pagine
la rivistaMEDIA KIT 2016
AND Rivista di architetture, città e architettivia degli Artisti, 18 rosso
I - 50132 Firenzet. / f. +39 055 [email protected]
22KENGO KUMA >SKIN
96 pagine
23CLAUDIO NARDI >ARCHITETTI ITALIANI
96 pagine
19CINO ZUCCHI >CASA
168 pagine
la rivistaMEDIA KIT 2016
AND Rivista di architetture, città e architettivia degli Artisti, 18 rosso
I - 50132 Firenzet. / f. +39 055 [email protected]
18STONE >WOOD
168 pagine
20LUCE >DESIGN
168 pagine
gli eventi
michele de Lucchi
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Ciclo di conferenze Tradizione e ModernitàIn luoghi prestigiosi e carichi di significato come il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio o l’aula Minerva presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze
richardrogers
italorota
martinhaas
williamalsop
wolfd.prix
massimiliano fuksas
rogerdiener
rafaelmoneo
jeannouvel
MEDIA KIT 2016
MEDIA KIT 2016
dati tecnici
AND Rivista di architetture, città e architettivia degli Artisti, 18 rosso
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ContenutiLe due sezioni principali della rivista analizzano due diverse tematiche.La parte centrale AND costituisce il fulcro concettuale che lega i contenuti della rivista.
TargetLa rivista si rivolge principalmente ad architetti, professionisti, studenti, designers, associazioni professionali e culturali.
FrequenzaQuadrimestrale
UsciteMarzoLuglioNovembre Tiratura4.000 copie
DistribuzioneItalia. Distribuzione nelle migliori librerie e bookshop (in particolare, rete La Feltrinelli). Il 40% del totale viene inviato direttamente agli studi professionali di architettura, di interni, ad aziende di pubbliche relazioni e comunicazione.
Estero. Albania, Austria, Belgio, Brasile, Cipro, Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Hong Kong, Korea, Malta, Polonia, Portogallo, Singapore, Spagna, Taiwan, Turchia. Dati tecnici di stampaFormato refilato una pagina 235 x 332 mmCarta patinata / carta uso mano
EditoreDNA Editrice, Firenze