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SETTEMBRE 2017 - N° 43 mensile gratuito di informazione territoriale PROSSIMA USCITA 20 OTTOBRE Direttore Responsabile: Matteo Salvatti. Supplemento CXXI anno IX n°9. Autorizzazione Tribunale di Brescia n° 36/2009 del 30 Giugno 2009. Direzione – Redazione – Amministrazione – Pubblicità: Omnia Editore di Matteo Salvatti, Via Castello 17, 25050 Rodengo Saiano (Bs). Tel. e Fax: 030-611529. E-mail: [email protected] –Web: www.giornaleilpunto.com – Stampa: Tipolitografia Pagani, Passirano S.S. BRESCIA - REZZATO C.C. ROSSETTO BIG MAC ® SI FA IN 3. S.S. BRESCIA - REZZATO C.C. ROSSETTO BIG MAC ® SI FA IN 3. AZIENDE ASIMPRE la presentione di Meccanica Pi.erre a pag. 13 & D I N T O R N I Fotografia di Diego Belfanti

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SETTEMBRE 2017 - N°43mensile gratuito di informazione

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di vistaPUNTO

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di MATTEO SALVATTI

Gli interessi non sono un corolla-rio facoltativo nella vita, gocce

scappate dall’aspersorio delle op-portunità, a volte a livello temporale presidiano uno spazio irrisorio della giornata o della settimana, tuttavia sono così strategici al fine della no-stra felicità che come sintomo per de-signare una depressione si riscontra proprio la “mancanza di interessi”.

Esattamente come per la squadra di calcio (che pure è un interes-

se) le scelte culinarie, quelle sessuali, cinematografiche e d’abbigliamento, nessuno ordinariamente è mai venuto a chiederci: “Senti, aspetta un mo-mento che ti mostro le varie opzioni e così scegli cosa preferisci”.

I nostri interessi sono mariti che ben tollerano la poligamia, sono

una parafrasi della nostra natura più profonda al punto tale che ormai og-gigiorno trovano asilo politico anche nei curricula, dove possono a volte risultare fondamentali.

Cambiano con il mutare della so-cietà e chi sa quanti sono? Mai

nessuno ha tentato quello che sarebbe destinato a chiudersi come un censi-mento ibrido: i romani erano patiti di teatro e di corse con le bighe, mentre era una vera ossessione per gli anti-chi greci la cura del corpo in ogni sua parte, con tecniche e metodi sempre più accurati: c’erano addirittura ma-gistrati che multavano le donne tra-scurate nell’aspetto fisico.

Ognuno si ritrova ad alimentare (e spesso impolpare) i propri

interessi senza esser nemmeno riu-scito bene a sapere da dove derivino. Uno degli aspetti curiosi è che questi interessi in realtà accomunando tan-tissime persone che percorrono per il resto corridoi diversi, e mostrano profili e lineamenti assai eterogenei in base a chi vi si avvicina.

La passione per il cielo, infatti, può sfociare ora nell’astrono-

mia ora nell’astrologia (nelle pieghe oscillanti tra chi ha la conoscenza dello spazio e chi ha lo spazio per la conoscenza) così come la febbre per i numeri può indirizzarsi per l’alge-bra e l’aritmetica oppure per la nu-merologia, la sensibilità verso temi ultramondani può approdare verso una religione canonica o verso l’eso-terismo e la magia. Potremmo prose-guire molto a lungo. Ciò che è impor-tante però evidenziare è l’apporto di

ogni angolatura del prisma. Purtroppo, infatti, capita molto spesso di trovare un tenace dogmatismo anche laddo-ve sarebbe certo auspicabile maggior apertura mentale invece di reciproche scomuniche.

Se ci si pensa il termine interesse viene dal latino e significa impor-

tare, dunque qualcosa da fuori che ci viene consegnato e che ci arricchisce, da qui, appunto, a livello finanziario, gli interessi maturati. E’ e deve proprio quindi essere sottesa a ogni passione la volontà di comprenderla sempre me-glio.

In ogni ambito c’è, infatti, a fianco di un "fuori salone" se ci è passa-

ta la metafora, una scuola ortodossa, canonica, ufficiale, che segue, anzi, insegue - spesso mostrando i muscoli - criteri scientifici, ossia standardizza-ti e quanto più tecnici possibile al fine di nobilitare ogni disciplina e renderla sempre più analitica e manco ci pensa anche solo ad annusare altri possibili approvvigionamenti.

Questo comporta, da un lato, una forma di daltonismo per cui non

si riconoscono tinte che invece brilla-no anche in ambiti non di casa nostra (troppo preoccupati dallo sventolare le proprie formali licenze e, proprio in virtù di queste, licenziare tutti gli al-tri) ma soprattutto il rischio è quello di perdere il fine principale che deve muovere ogni interesse, ossia la pas-sione, che è capacità di meravigliarsi, che è qualcosa di simile all’innamora-mento, e non allo studio accademico. Il termine accademico è voluto, dal mo-mento che è quasi ridicolo accorgersi come nella corsa a chi ne sa di più non si giunga mai all’ultimo gradino: l’al-legria di qualcuno coincide con l’aller-gia di altri. C’è sempre un Fabulinus che taccerà altri di incompetenza e di superficialità e che si proporrà come maestro.

Conosco persone che sono apprez-zate nei loro testi poetici e agli oc-

chi di qualcuno risultano gradevoli, poi però questi vengono bocciati dinanzi al primo docente di scuola superiore il quale a sua volta viene screditato dal docente universitario che affronta da anni lo stesso tema in modo ancor più

Gli interessi

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Giovedì 5 Ottobre 2017 riprende la nuova stagione della rassegna degli incontri culturali “Il piacere di conoscere”, giunta quest’anno alla 11ª edizione, organizzata dal Comune di Rezzato - Assessorato Cultura.Dato il successo delle edizioni precedenti anche questa stagione è caratterizzata dalla grande varietà degli argomenti trattati.Si aprirà con un incontro tenuto da Valeria Milani Comparetti su Don Milani di cui è nipote; a seguire l’11 ottobre, incontreremo Fabio e Diego Gordi compositori e pianisti rezzatesi che ci introdurranno nella musica e letteratura della Grande guerra; il 18 ottobre interverrà il poeta e saggista Claudio Bedussi che ci accompagnerà in un viaggio nella poesia dialettale bresciana; mercoledì 25 ottobre alle 14.30 Francesca Oggioni proporrà una breve storia dell’Unione Europea.La rassegna, che terminerà il 21 marzo 2018, prevede incontri dedicati all’arte (Caravaggio), alla mondialità al teatro, al cinema, alla musica, alla letteratura (Dante e Pirandello), alla psicologia, alla medicina. Il tutto senza dimenticarci delle bellezze del nostro territorio, con un incontro sulla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia di prossima riapertura e due visite guidate: una ci porterà a scoprire gli Scandali e amori della Brescia che fu e l’altra ci mostrerà i segreti della Chiesa di Santa Maria Assunta e altri luoghi di Botticino. Gli appuntamenti si svolgeranno il mercoledì alle ore 15 nella sala civica Italo Calvino, salvo diversa indicazione (esempio visite guidate), l'ingresso è libero e gratuito. Sono realizzati nell'ambito della formazione permanente, aperti a tutti con particolare invito alle persone della terza età.

dal 5 ottobre 2017 al 21 marzo 2018sala civica Italo Calvino ore 15via Leonardo da Vinci, 44 – Rezzato (dietro la biblioteca)salvo diversamente indicato nel programmaI primi incontri:Giovedì 5 ottobre - ore 15.00VALERIA MILANI COMPARETTIDON MILANI E SUO PADRE, CAREZZARSI CON LE PAROLEA 50 anni dalla morte di don Milani, la sua vita, la sua formazione, le sue esperienze suscitano ancora l’interesse degli studiosi. Il libro nasce dalla sistemazione di documenti inediti della famiglia Milani Comparetti e si sofferma su un aspetto mai indagato prima d’ora: il rapporto di Lorenzo con suo padre e le influenze che questi esercitò sul figlio. Il volume, scritto da Valeria Milani Comparetti, nipote di Lorenzo, contiene una ricca appendice di foto e documenti inediti di proprietà della famiglia.

Mercoledì 11 ottobre - ore 15.00FABIO E DIEGO GORDI compositori e pianistiIL SECOLO BREVEMusica e Grande Guerra: il fronte bresciano dall’Adamello all’Alto Gardamusiche di C. Debussy, A. Casella, F. Poulenc, I. Stravinskij, D. Gordi, F. Gordi e della tradizione popolare patriottica- testi di G. Ungaretti, C. E. Gadda, S. VassalliUn percorso musicale, narrativo e poetico che prende avvio dalla complessa e articolata situazione politica e culturale all’indomani della Grande Guerra. Descrive fatti, luoghi e protagonisti delle vicende locali legate al conflitto mondiale, e conduce a considerazioni e riflessioni che quei drammatici avvenimenti ancora oggi hanno sull’attualità dei nostri giorni.

Mercoledì 18 ottobre - ore 15.00CLAUDIO BEDUSSI poeta e saggista - lettura poesie: Armando AzziniTACÀCC A ‘N FIL DE TALAMORA = APPESI A UN FILO DI RAGNATELAUn viaggio tra le voci, i suoni e le vite della nostra terra. Un percorso nella geografia poetica del dialetto bresciano che nasce dalla memoria, passa per il presente e indaga il suo futuro.Mercoledì 25 ottobre - ore 14.30FRANCESCA OGGIONI Project Manager Europe Direct LombardiaBREVE STORIA DELL’UNIONE EUROPEA DALLA SUA NASCITA AI GIORNI NOSTRI,IL NUOVO LIBRO BIANCO SUL FUTURO DELL’UE E GLI SCENARI FUTURI.L’incontro vuole essere una panoramica sulla storia dell’UE e sulle sue istituzioni nel contesto dei festeggiamenti dei 60 anni dei Trattati di Roma. Importante è ricondurre il tema ad una riflessione sull’attualità e su ciò che potenzialmente potrà accadere, rendendo i cittadini consapevoli e partecipi del processo decisionale che si concretizzerà con le elezioni europee del 2019 e i lavori della successiva Commissione europea 2019-2024.

informazioni:Luisa Bondoni - curatrice degli eventi - 339 8639608 - [email protected] - Biblioteca 0302593078 immagine in copertina: Rezzato, ritratto di famiglia, primi 1900. Archivio fotografico comunale – Fondo ex Gruppo fotografico della Biblioteca

Il 17 settembre è terminata l’apertura del lido estivo della piscina comunale. Da ottobre sarà la società veronese Sport Management ad amministrare fino al prossimo 9 settembre 2018 la Piscina di Via Milano, 2 a Rezzato (BS). La Sport Management si è aggiudicata - con la determinazione nr. 53 del 17 agosto 2017 del Settore Cultura del Comune di Rezzato – la gara di appalto per l’affidamento in concessione dei servizi dell’impianto natatorio comunale. L’impianto riaprirà ad inizio ottobre 2017 e già dal 20 di settembre 2017 Sport Management attiverà un info point per rispondere a tutte le richieste del pubblico. Il punto informazioni rispetterà i seguenti orari: da lunedì a sabato dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 16.30 alle 19.30 mentre a breve sarà attivo anche il sito www.sportmanagement.it/rezzato. La gestione di Sport Management garantirà all’impianto un incremento di 27 ore di apertura supplementari rispetto al minimo previsto dal capitolato, con la piscina coperta che aprirà nelle prime settimane di ottobre e rispetterà i seguenti orari: lunedì e giovedì dalle 7.00 alle 21.30; martedì-mercoledì-venerdì: dalle 8.30 alle 21.30; sabato dalle 8.30 alle 20.00; domenica dalle ore 8.30 alle ore 18.00. Questi orari resteranno in vigore fino al prossimo 31 luglio 2018. Le tariffe base per il nuoto libero nella piscina coperta saranno: 5.5 euro per gli adulti; 4.0 euro i bambini e gli adolescenti della fascia 4-18 e gli over 70 mentre per i bambini da 0 a 3 anni l’ingresso nell’impianto sarà gratuito. Sarà possibile anche sottoscrivere un abbonamento da 10 ingressi adulti al costo di 42.50 euro mentre gli abbonamenti per 10 ingressi delle fasce 4-18 anni e over 70 avranno il costo di 30.00 euro. Saranno attivi anche tantissimi corsi di nuoto (lezioni da 50 minuti): per gli adulti la tariffa sarà di 7.5 euro a lezione mentre per le fasce d’età 4-18 anni e 0ver 70 il costo di una lezione sarà di 7.00 euro. I corsi di pallanuoto, nuoto sincronizzato e simili per bambini e adolescenti (4-18) avranno il costo di 6.00 euro. Le attività riservate agli adulti come ginnastica in acqua, nuoto tonic, acquagym, acquafitness e similari avranno invece il costo di 9.00 euro. Per i corsi di hidrobyke il costo sarà di 10.30 euro mentre la tariffa sarà di 6.00 euro per i corsi di ginnastica in acqua riservati agli over 70. Costeranno infine 10 euro i corsi neonatali o preparto (30 minuti). Saranno previsti inoltre sconti e agevolazioni per le associazioni che operano prevalentemente sul territorio cittadino e per i residente del Comune di Rezzato.

Da tempo sono avvertiti forti odori, in particolare nella zona sud ed est del paese: ci sembra utile perciò un breve approfondimento sul tema, anche per capire cosa il Comune può fare e cosa sta facendo.

Da cosa possono essere causati?Le fonti possibili di odori molesti sono principalmente legate all’agricoltura: oltre ai tradizionali letame e liquami zootecnici, le leggi consentono infatti di spandere altri materiali che possono creare problemi di puzza. Questi materiali utilizzabili in agricoltura sono:Fanghi di depurazione: le leggi nazionali consentono lo spandimento di fanghi di depurazione (ossia fanghi che derivano principalmente dal trattamento nei depuratori dei reflui delle fognature). Le leggi nazionali e le norme regionali disciplinano le modalità di spandimento, imponendo dei periodi in cui c’è il divieto di farlo, delle distanze da rispettare, delle aree vietate, etc… L’Autorizzazione degli impianti che trattano i fanghi e poi li spandono è di competenza delle Province, sulla base delle regole nazionali e regionali.Digestato: liquami zootecnici, scarti vegetali e prodotti agricoli come il mais, vengono sempre più spesso trattati in impianti chiamati “digestori anaerobici”, dove vengono fatti fermentare per la produzione di biogas, dal quale poi è ricavata energia. La parte fangosa che rimane da questa digestione è chiamata “digestato” e, in alcuni casi, può avere un odore sgradevole. Anche l’autorizzazione di questi impianti, classificati come impianti di produzione di energia rinnovabile, è delle Province.Gessi di defecazione: la legge nazionale (d.lgs 75/2010) prevede la possibilità di produrre questo materiale, che è considerato a tutti gli effetti come un fertilizzante e che può perciò essere utilizzato in agricoltura. La produzione di questi gessi di defecazione avviene spesso a partire dai fanghi di depurazione, che vengono trattati con calce viva ed acido solforico in impianti autorizzati dalle Province. Questo gesso di defecazione, però, essendo considerato come un fertilizzante e perciò un prodotto, può essere utilizzato con meno vincoli rispetto ai fanghi di depurazione e può essere sparso in un campo senza una autorizzazione preventiva. I gessi di defecazione puzzano molto, perché il trattamento con acido solforico genera delle sostanze con un forte odore (sostanze organiche solforate). Il Comune non ha competenze per il controllo di questi gessi e non può vietare qualcosa che è previsto dalle leggi statali.Ci sono poi altre possibili fonti di odori molesti, non sempre facilmente individuabili, ma la maggior parte dei fenomeni segnalati a Rezzato, anche dai cittadini tramite il modulo di segnalazione molestie olfattive presente sul sito internet, sembrano essere riconducibili a questi materiali ed in particolare ai gessi di defecazione.

Cosa fa il Comune?Il Comune può controllare e fare rispettare le leggi che ci sono, ma, purtroppo, può fare poco quando le norme nazionali danno poche regole, come nel caso dei gessi di defecazione.Nonostante ciò, ad esempio, nell’inverno scorso i tecnici comunali hanno individuato una vasca in una cascina nel territorio di Rezzato dove venivano accumulati grandi quantitativi di gessi di defecazione, causando forti problemi di odori: il sopralluogo e la segnalazione alle forze dell’ordine hanno consentito di fermare quell’attività che stava creando tanto disagio ai cittadini.Il problema degli odori è stato poi portato all’attenzione della Provincia, quale autorità competente alle autorizzazioni degli impianti, e di ARPA, con la quale si è in stretto contatto.

Il piacere di conoscereproposte culturali nell'ambito della formazione permanente

Riapertura della Piscina di RezzatoNuova gestione della società Sport Management

Problema odori

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PAGINE A CURA DELL’AMM

INISTRAZIONE COMUNALE

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Al via Domenica 1 Ottobre 2017 con la Seconda edizione del Festival Organistico internazionale "G. Bonatti", presso il Santuario della Madonna di Valverde di Rezzato (BS): realtà che si sta consolidando sempre di più sul territorio e che sta acquisendo ampia risonanza anche all'estero grazie all'intervento di ospiti internazionali. La Rassegna si articola in quattro concerti, ad ingresso libero, nelle prime quattro domeniche del mese di Ottobre (1, 8, 15, 22). Quest'anno l'organizzazione è affidata all'Associazione culturale Clockbeats Orchestra. Il Festival, che vede ancora la luce grazie alla sensibilità e alla generosità del Comune di Rezzato e di Don Roberto Zappa, avrà certamente come protagonista lo splendido organo Bonatti del 1713 (magnificamente restaurato da Giorgio Carli nel 2001), ma vi sarà una novità: l'introduzione di strumenti differenti, nel caso specifico, a pizzico, per introdurre al pubblico un mondo musicale differente. Vi sarà un duo italiano, Profili Barocchi, che vedrà impegnati Davide Ferella al mandolino e Gabriele Levi al clavicembalo; altro ospite, dalla Finlandia, il chitarrista Antero Pellika, grande talento che stupirà con un programma a sorpresa. Il concerto inaugurale sarà tenuto dall'affermato organista olandese Henk Verhoef, titolare presso la Nieuwe Kerk di Amsterdam; mentre a chiudere la rassegna avremo il piacere di ascoltare Giovanni Petrone, giovane e brillante organista dal Molise. Tutti i concerti iniziano alle ore 18.30, subito dopo la Messa e saranno della durata di un'ora circa.PROGRAMMA: OTTOBRE 2017 - ORE 18.30SANTUARIO DELLA MADONNA DI VALVERDE - REZZATO (BS)_Domenica 01 - Henk Verhoef, organistaJ.P. Sweelinck, Variazioni su Polsche DansO. Gibons, Pavan and Gailliard in ReH. Verhoef, ImprovvisazioneJ.J. Froberger, Fantasia sopra Ut,re,mi,fa,sol,laJ.C.F. Fischer, Suite Melpomene da Musicalischer Parnassus

_Domenica 09 - Profili Barocchi, ensemble (Davide Ferella, mandolino - Gabriele Levi, organo/clavicembalo)N. Susier, Sonata a Mandolino e Basso in DoC. Arrigoni, Sonata a Mandolino e Basso in ReJ.B.A. Forqueray, La Sylva dalla Suite n. V in do F. Sauli, Partita terza a Mandolino soloC. Arrigoni, Sonata a mandolino a Basso

_Domenica 15 - Antero Pellikka, chitarrista - Programma a sorpresa

_Domenica 22 - Giovanni Petrone, organistaW. Byrd, The Galliarde to the Third PavianJ. Pachelbel, AriettaD. Buxtehude, Fuga in Do BuxWV 174G.F. Haendel, Zweite Suite in FaJ.S. Bach, Adagio dal Concerto in re BWV 972W.A. Mozart, Andante in FA Kv 616G. Schiavon, Allegro Maestoso - AllegroG. Morandi, Benedizione del Venerabile

Le misure di conciliazione sono tutte quelle facilitazioni che sostengono la combinazione del tempo dedicato al lavoro e del tempo dedicato alla famiglia. Servono a migliorare la qualità della vita delle famiglie con figli.Per questo l'Amministrazione Comunale lavora per cercare di implementare tutte quelle misure che permattono di facilitare la conciliazione dei tempi famiglia-lavoro (ad esempio con il servizio dell'entrata anticipata o il forte sostegno all'asilo nido).Da quest'anno ascolastico si aggiunge un'importante novità:

La sala di via Disciplina apre le porte a In viaggio. Spostarsi sulla terra, in cielo, sull’acqua o con la fantasia nei disegni della PInAC, l'esposizione che esplora il tema del viaggio attraverso un variopinto alternarsi di partenze, spostamenti, viaggi reali e metaforici raccontati dai disegni dei bambini della collezione storica di PInAC.In viaggio vede rappresentati i diversi mezzi di trasporto come possibilità di spostarsi nella realtà, sia per viaggi di piacere che per la necessità di migrare per la guerra o per le cattive condizioni sociali ed economiche. I disegni spaziano inoltre, attraverso la metafora, anche nei viaggi della fantasia, nelle

fiabe e leggende e nelle emozioni dell’animo umano. Il punto di partenza è la Raccolta museale che in questo modo consente di far conoscere lo sviluppo del processo creativo trasversale a culture diverse e affinare la sensibilità per la comprensione dell'opera d'arte. Tutte le volte che lasciamo un luogo conosciuto per andare alla scoperta di qualcosa di nuovo, possiamo dire: “Siamo in viaggio”. Per alcuni bambini - succede ai più piccoli - salire su un autobus giallo, attraversare la provincia di Brescia e arrivare in PInAC equivale a fare un lungo viaggio. Nel viaggio tra le opere, dal piccolo qui di PInAC ritroviamo il grande altrove: il mondo dei bambini e delle bambine, i loro sogni, paure, pensieri e affetti. Insieme a questi, assaporiamo un po’ delle culture e dei popoli: quel mondo spesso fatto dai grandi per i grandi, a volte tanto bello quanto inospitale, che sembra già tutto tracciato nelle mappe ma che ancora non ci siamo stancati di esplorare.La mostra, che sarà visitabile fino al 27 maggio 2018, si compone di 51 opere grafico pittoriche realizzate da bambini e ragazzi dai 3 ai 15 anni dagli anni Sessanta del secolo scorso ai giorni nostri e di 4 cortometraggi realizzati con gruppi di bambini e bambine, in PInAC, a scuola e in ospedale. Il progetto si realizza in collaborazione con il Comune di Rezzato, con il patrocinio di Regione Lombardia e con il sostegno di Fondazione Cariplo, Fondazione ASMgruppo A2A, Rotary Club Brescia Est, Forum Associazioni Turismo Sociale di Brescia, Cooperativa di Consumo di Rezzato, dalle aziende Detas D-leds, Eir, Intred, Specialacque.

In viaggio. Spostarsi sulla terra, in cielo, sull’acqua o con la fantasia nei disegni della PInAC23 settembre 2017 - 27 maggio 2018Giorni e orari di visita: dal martedì al venerdì 9.30-12 sabato e domenica 9,30-12 15-18INFOFondazione PInAC - Via Disciplina, 60, 25086 Rezzato (BS)- tel.: 030 2792086 [email protected]

Per quali obiettivi e in che modo possono dialogare e collaborare le biblioteche di pubblica lettura e le formazioni bandistiche e musicali attive nel nostro territorio? Nel coinvolgere il mondo della prima infanzia (0-6 anni) e le relative famiglie affinché si generino nuovi lettori e nuovi fruitori di contenuti culturali.Può sembrare paradossale che si parli di “lettori” prima che venga insegnato a leggere e che si parli di “fruizione musicale” prima che si arrivi all’età in cui normalmente si insegna la musica. Ma proprio qui sta il punto: la lettura e la pratica musicale possono entrare a far parte del vissuto quotidiano come una lingua nativa, che viene parlata e ascoltata ben prima che una persona riceva i rudimenti della grammatica, del solfeggio, dell’insegnamento di uno strumento. Visto che i primi anni di vita del bambino sono fondamentali, prima si comincia e… meglio è! Il progetto Tatapum intende coinvolgere i bambini di età compresa tra 0-6 anni e le loro famiglie in una serie di iniziative volte a incentivare la familiarità con i libri e la precoce nascita di un interesse verso il mondo della musica. Il messaggio che vorremmo veicolare è che questo approccio precoce è la strada maestra per far nascere nuove competenze e per potenziare le capacità dei bambini. Dalla sezione “eventi” del sito web del comune di Rezzato (www.comune.rezzato.bs.it) è possibile accedere al programma completo degli incontri a partecipazione libera e gratuita (in qualche caso è richiesta la prenotazione).

Si ripete Domenica 1 ottobre con partenza dalla Piazza Vantini la proposta di visite guidate ad alcuni palazzi storici di Rezzato affiancate a degustazioni di vini di 5 cantine rinomate del Consorzio del Botticino DOC e ad assaggi di prelibatezze locali. Dalle 15 alle 20 sarà possibile acquistare un coupon e un bicchiere da degustazione che consentirà di percorrere a bordo di un trenino turistico un itinerario di scoperta di 5 monumenti locali interessanti e pressoché sconosciuti: il palazzo vantiniano del Comune, le due Ville Lombardi, le Ville Liberty di Treponti e la antica chiesetta dei Conti Provaglio in Virle. In ognuno dei 5 luoghi scelti una guida della associazione Carmagnola di Castenedolo illustrerà le caratteristiche architettoniche e artistiche del monumento e sarà possibile degustare un vino delle cantine botticinesi affiancato ad assaggi gastronomici offerti da alcune trattorie locali. Davvero un piacere per la gola e l'intelletto aperto a tutti grandi e piccini.

Il Botticino in viaggio - seconda edizione

Festival Organistico internazionale "G. Bonatti"

Un nuovo servizio per le famiglie rezzatesi

IN VIAGGIOUna mostra di disegni della raccolta museale PInAC per viaggiare nel tempo e nello spazio e con la fantasia

TATAPUM! Note e parole in libertàdal 30 settembre al 02 dicembre 2017

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sensibiliPUNTI

Vuole suicidarsi, chiede aiuto al "Punto"GIORGIO BARONCHELLI

Questa storia non andrebbe raccontata, se lui, lo chiameremo Omar, non avesse insi-stito. "Mi raccomando, davvero, voglio che tutti conoscano la mia storia, anche se, per ora, non voglio dire chi sono". Il concetto che Omar vuol far conoscere è semplice, nella sua linearità e limpidezza, ma al tem-po stesso non banale: "La vita è bella in ogni sua sfumatura, e il suicido è la risposta defi-nitiva a un problema temporaneo, per que-sto, una soluzione la si trova". Omar aveva telefonato al nostro giornale con quella che poteva sembrare una delle mille chiamate che le redazioni (la nostra purtroppo non fa difetto) ricevono ogni giorno: uno dei tanti mitomani in cerca di visibilità. A rac-contarne ne uscirebbe un libro. Stavolta la voce scandiva queste parole: "Voglio darvi un'anteprima per il vostro giornale. Domani pomeriggio alle 17.00 mi suiciderò. Poco prima vi farò sapere la via dove mi trove-rete e il modo che utilizzerò. Così sarete i primi a fare lo scoop. La cosa poteva essere annoverata tra gli scherzi di cattivo gusto. Ma un eccesso di zelo porta un giornalista a parlarne col direttore: "E' arrivata questa chiamata, che facciamo?" Salvatti ci esorta ad approfondire: "Cercate di capire chi è, rintracciate la telefonata (i numeri di telefo-no che giungono in redazione sono registra-ti). Gli portiamo il numero. Lui chiama. La telefonata dura pochi minuti. Il "dir" come lo chiamano noi fissa un appuntamento, quello stesso giorno, a tarda sera, perchè, per tutelare la privacy, non vuole che vi sia nessun altro in redazione: né clienti, nè gra-fiche, né giornalisti, né agenti commerciali, nessuno. Confesso che ho disatteso le diret-tive, forse per la prima volta. Non ce l'ho fatta, infatti, a starmene a casa. E se fosse stato un matto? Una persona pericolosa che tendeva un tranello? Allora ho posteggiato l'auto nel parcheggio poco distante dalla sede del giornale e ho atteso l'arrivo della persona. Puntuale. Nel buio della serata ho

potuto solo notare che apparentemente non aveva nulla in mano, che era molto giovane (una ventina d'anni, capelli lunghi) e che si guardava attorno con fare sospetto. Appena entrato mi sono avvicinato, così che, nel caso avessi sentito rumori strani o urla avrei potuto intervenire. Mi sembrava di vivere in un film poliziesco. Forse avrei dovuto avvertire le forze dell'ordine, ma per quale motivo? Quale era il reato? Fino a prova contraria questi non voleva far del male a nessuno, al contrario, sembrava voler accet-tare il nostro aiuto e noi non potevamo tra-dirlo. Il colloquio durò molto a lungo, dalle 21.00 fino a dopo mezzanotte. Quindi, il ti-zio esce. Matteo resterà nel suo ufficio anco-ra per una buona mezz'ora. Lo attendo fuori. Gli chiedo come è andata e parte il rimbrotto: "Ti avevo detto di non venire". Non so cosa si siano detti, non me lo ha confidato e ha promesso di non farne parola. Io il dubbio che il tutto sia stato orchestrato per attirare l'attenzione ce l'ho, per una serie di ragioni, ma potrei sbagliarmi. In fondo io con que-sta persona non ci ho parlato. Ad ogni modo siamo felici se siamo riusciti a farla star me-glio, indipendentemente dal fatto che quel gesto volesse farlo o meno. Certo non era in cerca di pubblicità, dato che non ha voluto assolutamente che si declinassero le sue ge-neralità. Resta strano il perché questo ragaz-zo si sia aperto con un giornalista e non sia ricorso a un sacerdote, a uno psicologo, o a un amico. Forse noi che viviamo di parole e raccontiamo le storie di tante persone sia-mo dei depositari privilegiati delle fragilità delle persone. Forse il fatto di andare ogni mese in tutte le case ci rende come mem-bri di famiglia. O forse è stato solo un caso. Certo il tutto fa riflettere. Resta quella frase che ha voluto si scrivesse: "Il suicidio resta una soluzione definitiva a un problema tem-poraneo". Non credo che siamo stati noi del giornale a risolverglielo. Ma forse a fargli ca-pire che era temporaneo, quello sì.

per iscrizioni e informazioni:C.O.S.P. Mazzano

Via Mazzini, 99/101 Molinetto di Mazzano - Tel. 030 2620400 - Fax. 030 [email protected] - www.cospmazzano.it

Inizio corso GRATUITO

ore 20,3028 settembre 2017

“Le lezioni pratiche potranno essere svolte anche di mercoledì o giovedì, in alternativa al martedì.

Il giorno esatto di svolgimento della pratica per ogni corsistaverrà concordato durante la prima serata del corso”.Corso valido per conseguire l’abilitazione all’uso del

defibrillatore in ambito extra-ospedaliero come operatore laico.

Corso34°

2017/2018di Primo Soccorso

28 settembre 2017

Prima lezione - 28 settembre 2017T - Presentazione dell’Associazione

Presentazione del Corso:obbiettivi formativi e programma

T - Aspetti medico legali del trasporto extraospedaliero, relazione con altre figure professionali, organizzazione

del sistema del soccorso

T - Cenni di Anatomia e Fisiologia

T - Approccio al paziente, esame ob-biettivo, valutazione primaria e rileva-

zione dei parametri vitali

P - Approccio al paziente, esame ob-biettivo, valutazione primaria e rileva-

zione dei parametri vitali:esercitazioni pratiche

T - Caratteristiche del paziente da assistere e trasportare

T - Approccio psicologico e relaziona-le con le persone malate

T - Emergenze mediche:valutazione e iniziale trattamento del

paziente: alterazione stato coscienza, funzione respiratoria e circolatoria

P - Valutazione del paziente:esercitazioni pratiche

T - Rianimazione cardiopolmonare. Disostruzione delle vie aeree paziente

adulto e pediatrico. Catena della sopravvivenza.

P - Rianimazione cardiopolmonare di base.

Disostruzione delle vie aeree nel pa-ziente adulto e pediatrico.

Esercitazioni pratiche.

T - Rianimazione cardiopolmonare con il defibrillatore: defibrillazione

precoce (BLSD)

P - Rianimazione cardiopolmonare con il defibrillatore: defibrillazione precoce

(BLSD). Esercitazioni pratiche.

T - Il trasporto in ambulanza

P - Equipaggiamenti dell’ambulanza, procedure di sicurezza per l’operatore

ed il paziente

P - Tecniche di base della mobiliz-zazione del paziente: telo portaferiti,

collare e tavola spinale

P - Tecniche di base della mobiliz-zazione del paziente: steccobende, barella a cucchiaio e materassino a

depressione.

P - Ripasso

VALUTAZIONE FINE CORSO23-24-25 GENNAIO 2018

Teorica e Pratica

T - lezione TeoricaP - lezione Pratica

Storie d’imprese rezzatesi: Calzifico SaberAlberto, Elisa e Rossella, l’azienda di famiglia, il futuro

DANIELE SORESINA

Fondato nel 1974, dal desiderio e dalla forza di Angelo e Aurelia, il calzificio Saber è una delle realtà aziendali Rezzatesi che forse non tutti conoscono, ma che da sempre ormai più di 40 anni è presente ed attiva sul nostro territorio comunale. Facciamo 4 chiacchere con Al-berto, il più giovane della famiglia, che ci racconta da dove viene l’azienda e soprattutto dove vuole andare. Partendo dal nostro comune e producendo prevalente-mente calze maschili (la distinzione è con quelle fem-minili intese come collant o calza di nilon), durante la loro storia ed adattandosi alle complesse dinamiche mondiali, Saber si è conquistato un posto al sole anche su mercati esteri, specialmente quello Nord europeo e quello Nord Americano, perché, ci viene dettagliata-mente spiegato, contrariamente a quanto avviene in Italia (che ormai fatica a raggiungere il 5% della produzione), il loro prodotto viene visto maggiormente come articolo di moda in sé, e non come semplice abbigliamento intimo, cosa che invece accade in Italia. Se la qualità e la produzione di prodotti d’alta gamma sono sempre state caratteristica del calzificio sin dai primi anni, è con la crisi del 2007 che Saber ha scelto la strada che ora sta percorrendo. Perché, di fronte alla concorrenza dei mercati emergenti, difficile da battere sulle quantità, Saber ha deciso di puntare tutto su qualità, flessibilità e per-sonalizzazione del prodotto. Questo è possibile perché rimane una delle poche aziende del settore che al suo interno ha sviluppo, progetto, produzione e confezionamento, permettendogli di avere massima flessibilità, potendo offrire al cliente anche prodotti personalizzati in ogni dettaglio. Inoltre da sempre e per scelta, vengono lavorate solo materie prime ecologiche e naturali, principalmente cotone, lana e seta. Sono però i progetti per il futuro di questi giovani imprenditori che sono i più interessanti; dopo 40 anni al servizio di altri marchi, alcuni dei quali molto famosi nella scena della moda mondiale, il loro desiderio è quello, vedendo anche una possibilità in un emergente mercato italiano, di ritagliarsi un loro personalissimo posto al sole, con un marchio proprio, che andrebbe ad affiancare l’attività tradizionale dell’azienda. Un’azienda rez-zatese DOC nel mondo dell’alta moda.

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di innovazionePUNTI- L'EDITORIALE DEL DIRETTORE - continua da pag. 5

L'esperienza

“Ch'él chi chèl lé”, un nuovo modo per raccontare BresciaORGOGLIOSI DEL NOSTRO REDATTORE AL "PUNTO" ROBERTO CAPO

BARBARA LIBRANDI

Da alcune settimane imperversa sul web un nuovo femoneno virale bresciano: “Ch'él chi chèl lé”! Ma cos'è? CH'ÉL CHÌ CHÈL LÉ è un modo di dire bresciano che si usa quando non si conosce qualcuno.CH'ÉL CHÌ CHÈL LÉ sono storie e spif-feri bresciani rischiarati dal rezzatese Roberto Capo ed Enrico Fappani. Uno sguardo originale sulle curiosità che tanto piacciono ai bre-sciani ma che spes-so non si accorgono di avere accanto.È una pagina Face-book che ogni 14 giorni (di giovedì alle 12.00 in pun-to) ospita un nuo-vo video dove con ironia, teatralità e maestria tecnica si raccontano momen-ti della tradizione e della storia bre-sciana, strizzando l'occhio al dialetto. Diciamo Fenomeno virale perché in po-chi giorni ha avuto un successo inspe-rato anche dagli stessi autori, decine di migliaia di vi-sualizzazioni ad ogni nuova puntata, ma soprattutto un apprezzamento a 360 gra-di, anche dai non bresciani presenti nella nostra provincia, che dicono così di im-parare qualcosa sulla loro città adottiva, ma soprattutto dai bresciani emigrati nel

mondo che vedendo questi video sentono rinsaldate le loro radici nella Leonessa d'Italia.Molteplici gli argomenti trattati, dai SS. Faustino e Giovita al Ràssega, passando per Gioàn Caràfa e 'l-òm dè la Pusterla fino A Ermengarda o Piazza Rovetta… Un distillato di chicche che spesso fanno dire allo spettatore: “Cavoli, questa cosa non la sapevo”!“Il sogno è che diventi un punto di riferi-mento della brescianità” dice l'attore e au-tore Roberto Capo, “abbiamo iniziato soli, con grande passione e amore per Brescia, ma speriamo in futuro di avere anche de-gli sponsor che vogliano legare il proprio nome a questa bellissima avventura”. In effetti i numeri possono davvero dare vi-

sibilità ad eventuali realtà che vorranno collaborare, anche perché tecnicamente le puntate sono fatte molto molto bene! Il merito è del regista Enrico Fappani che porta nel progetto la sua esperienza de-cennale e soprattutto un suo stile persona-le che trasforma ogni inquadratura in un momento di piacere per chi guarda.Se ancora non cono-scete Ch'él chi chèl lé non vi resta che mettere mi piace all'omonima pagina Facebook (se non avete Fb gli episodi si trovano anche su

you tube, cercando anche spifferi bre-sciani) e godervi i 3 minuti di ogni pun-tata, poi fateci sapere se non sono davve-ro dei gioiellini di cultura bresciana.E a chi non lo fa 'l portóm da 'l-òm dé la Pusterla!!

mirato e a sua volta dal giovane ricercatore che si specializza in una branchia ancor più ristretta.

E’ sconcertante come agli occhi di qualcuno resteremo sempre “amatoriali”, dove questa verbosità è utilizzata stupidamente in modo dispregiativo in con-

trapposizione a una sedicente professionalizzazione, non rendendosi conto che “l’amare” qualcosa non significa di per sé appropriarsene in modo manierato. Questo è un po’ quanto accaduto a dire il vero soprattutto dopo Kant e con l’av-vento della gnoseologia e la volontà di ridurre la conoscenza a metodo.

Un interesse non è, almeno non è necessariamente, un hobby, quello sì, come significa la parola stessa (ossia piccolo cavallo, utilizzato come mimo nel-

le cerimonie) ha una connotazione poco impegnata e calligrafica. E nemmeno significa che se è evasivo rappresenta un approccio “dilettantistico” (dove, an-cora una volta, l’espressione diletto, ossia piacere, viene utilizzata in modo spre-giativo rispetto a ciò che è professionalizzante, che, chissà perché, invece non dovrebbe dar gioia. Ha ragione il collega Merlo: l’uso astuto e disonesto della lingua è il primo atto di ogni guerra). Il punto non è il riuscire a trasformare un proprio interesse nel proprio lavoro per riuscire in questo modo ad “allungare” il più possibile la convivenza con questo, quanto piuttosto ad “allargare”, in prima istanza con gli altri. A ben pensarci, infatti, una buona parte del piacere sotteso ad ogni interesse è la condivisione, il confronto, anche le discussioni con persone con le quali siamo accomunate, vuoi da un saio, da una bicicletta o da francobol-li d’epoca. Nel romanzo “Le otto montagne” di Paolo Cognetti (Premio strega 2017) il padre del protagonista ha un interesse spiccato per la montagna, e pur occupandosi di tutt’altro nella vita ha competenze similari a quelle di una guida alpina; questa passione l’ha trasmessa al figlio e la condivideva con la moglie. Non ci si pensa mai, ma tramandare una passione, un vero interesse, è una eredità non da poco. Veramente.

Il centro medico Mario Bozzoli: una luce che inizia a splendereVi sono realtà che trascendono il mero aspetto lavorativo, ma abbracciano le persone che le hanno pensate, concepite e i va-lori sottesi. Queste realtà conti-nuano a pulsare e a diffondere la loro vitalità anche quando gli ideatori non sono più tra noi. O meglio, quando fisicamente la loro presenza non è percepibile ma la loro essenza la si respira in un progetto dai suoi linea-menti.E’ il caso del Centro medico Mario Bozzoli. Una vicenda nota a tutti, che, prima ancora dei risvolti giudiziari, è stata costellata di sofferenza, di tanto inaccettabile dolore e che necessitava di un riscatto, di una compensazione che in qualche modo potesse far sì che l’ultima pagina fosse una pagina di luce, una luce in fondo a questo tunnel, come spiega il figlio di Mario Bozzoli, Giuseppe. Questo centro infatti è stato por-tato avanti con lo spirito del padre (l’atto notarile risale al 17 giugno 2014), nasce e continuerà quindi a dispiegare ciò che per lui era essenziale: i costi accessibili a tutti congiunti a confort da resort e tecnologia all’avanguardia di ultimissima generazione. Investimenti importanti, certo, ma investire in ultima istanza altro non significa che dedicare se stessi e le proprie energie nei confronti di ciò che sta a cuore. E cosa può stare più a cuore di far sì che la scomparsa fisica non equivalga all’oblio di una volontà così tanto creduta? A maggior ragione ora che la moglie ha ereditato questo imperativo morale e lo porta avanti con una indomita passione e convinzione.Ecco dunque questi 400 metri quadri di superficie che verranno coronati quando il tutto si completerà in un policlinico diretto dal figlio Giuseppe, mentre il figlio Clau-dio è direttore sanitario della clinica odontoiatrica.Potremmo soffermarci a lungo sugli aspetti di gradevolezza estetica, partendo dai punti luce ideati da Buzzi & Buzzi che restituiscono un’aria purificata e immergono ancor di più in un ambiente asettico lontano da quel clima talvolta indisponente che accomuna molti ambienti sanitari, esattamente come se potessimo tracciare una sorta di piantina che, partendo da una raffinata zona relax possa accompagnarci in ogni spazio così sorprendentemente e positivamente innovativo. Non resta dunque che sperimentare in prima persona quello che merita per tenacia e lungimirante capacità un indiscutibile plauso.

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di ritrovoPUNTI

via Mazzini 101 Rezzato - tel. 030.0947272email [email protected]

Orari di apertura: lunedì- venerdì 8.30-19.30 / sabato 8.30-19.00

Presentando questo coupon*

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* valido �no al 31/10/2017

Vaccini: ecco le direttive del ministero per l’anno scolastico 2017/2018GIORGIO BARONCHELLI

Di seguito sono riportate le indicazioni operative per l'attuazione del decreto-legge 7 giugno 2017.Tali indicazioni sono finalizzate, nella fase di prima attuazione delle disposizioni, ad agevolare le famiglie nell’adempimento degli obblighi vaccinali.Documentazione da presentare ai servizi educativi per l'infanzia, alle istituzioni del sistema nazionale di istruzione, ai centri di formazione professionale regionale e alle scuole private non paritarie. I genitori/tutori/affidatari dei minori da O a 16 anni do-vranno presentare ai servizi educativi per l'infanzia, alle istituzioni del sistema nazionale di istruzione, ai centri di formazione professionale regionale e alle scuole pri-vate non paritarie: a) idonea documentazione comprovante l'effettua-zione delle vaccinazioni obbligatorie previste dal de-creto-legge in base all'età: copia del libretto delle vac-cinazioni vidimato dal competente servizio della ASL ovvero certificato vaccinale rilasciato dal competente servizio della ASL ovvero attestazione ugualmente rila-sciata dal competente servizio della ASL che indichi se il minore sia in regola con le vaccinazioni obbligatorie previste per l'età. Al riguardo, si precisa che per "copia del libretto delle vaccinazioni vidimato" si intende la copia del libretto vaccinate originale, rilasciato dalla azienda sanitaria competente e compilato al momento dell'effettuazione della singola vaccinazione; b) idonea documentazione comprovante l'avvenu-ta immunizzazione a seguito di malattia naturale: copia della notifica di malattia infettiva effettuata alla ASL dal medico curante, ovvero attestazione di avve-nuta immunizzazione a seguito di malattia naturale rila-sciata dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta del SSN, anche a seguito dell'effettuazione di un'analisi sierologica che dimostri la presenza di an-ticorpi protettivi o la pregressa malattia; c) idonea documentazione comprovante l'omissione o il differimento: attestazione del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta del SSN, sulla base di idonea documentazione e in coerenza con le in-

dicazioni fornite dal Ministero della Salute e dall'Istitu-to Superiore di Sanità nella Guida alle controindicazio-ni alle vaccinazioni, disponibile al seguente link: http://www.salute.gov.it/imgs/C_l7 _pubblicazioni_l947 _al-legato.pdf; d) copia della formale richiesta di vaccinazione alla ASL territorialmente competente (con riguardo alle vaccinazioni obbligatorie non ancora effettuate), secon-do le modalità indicate dalla stessa ASL per la preno-tazione. Per l'anno scolastico e il calendario annuale 2017/2018, la richiesta di vaccinazione, contenente le generalità del minore nonché l'indicazione delle vaccinazioni di cui si chiede la somministrazione, potrà essere effettuata an-che telefonicamente o inviando una mail all'indirizzo di posta elettronica ordinaria (PEO) o certificata (PEC) di una delle aziende sanitarie della Regione di appartenen-za o inoltrando una raccomandata A/R. In tutti questi casi e limitatamente all’ anno scolastico e al calenda-rio annuale 2017/2018, al fine di agevolare le famiglie nell'adempimento dei nuovi obblighi vaccinali, in al-ternativa alla presentazione della copia della formale richiesta di vaccinazione, il genitore/tutore/affidatario potrà dichiarare, ai sensi del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, di aver richiesto alla ASL di effettuare le vacci-nazioni non ancora somministrate. Per l'anno scolastico e il calendario annuale 2017/2018 i genitori/tutori/affidatari dei minori di età compresa tra 0 e 16 anni dovranno presentare la documentazione ri-chiesta: - ai servizi educativi per l'infanzia e alle scuole dell'in-fanzia, ivi incluse quelle private non paritarie, entro l'11 settembre 2017, atteso che il termine indicato dal decreto-legge (10 settembre 2017) è un giorno festivo; - alle altre istituzioni del sistema nazionale di istruzio-ne, ai centri di formazione professionale regionale e alle scuole private non paritarie, entro il 31 ottobre 2017. In luogo della documentazione comprovante l'effet-tuazione delle vaccinazioni (par. l, lettera a) i genitori/tutori/affidatari potranno presentare una dichiarazione

sostitutiva ai sensi del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, entro i termini di cui sopra. In tal caso, la documentazione comprovante l'effettua-zione delle vaccinazioni dovrà comunque essere pro-dotta entro il 10 marzo 2018. Fatto salvo il termine del 10 marzo, potranno essere ap-plicate diverse modalità di trasmissione della documen-tazione, tenendo conto di quanto previsto da eventuali accordi tra gli Uffici Scolastici Regionali, le Regioni e, per loro tramite, le Aziende Sanitarie Locali, nel ri-spetto della normativa sulla privacy, previo parere del Garante per la protezione dei dati personali.

Non occupiamo spazio con le nostre parole e lasciamo che siano gli organizzatori a darci il loro benvenuto con queste intense e coinvolgenti espressioni: “Il 30 settembre ed il 1° ottobre cercate nel cielo i nostri aquiloni! Noi saremo lì ad aspettarvi, sempre carichi, sem-pre disponibili, per far trascor-rere ai bambini, ma anche agli adulti un po’ bambini, qualche ora di serenità. Avremo ospite il Gruppo “B.A.C.A. Italy Onlus” – Motociclisti contro l’abuso sui bambini. Cavalieri moderni che, con il loro modo di stare insie-me e di fare gruppo, uniti da una stessa passione, si adoperano per dare ai bambini abusati, qualco-sa di cui hanno estremo bisogno: il senso di una famiglia, una fa-miglia fondata su valori quali l’onore, il rispetto e la lealtà.Ci sarà come consuetudine il punto di ristoro curato dal Gruppo “Sin Fronteras On-lus”. Una festa per tutti!! Per farvi divertire e per aiuta-re gli altri. Continuate ad alimentare la nostra passione, vi aspettiamo! Un ringraziamento particolare ai pro-prietari dei campi che ci ospitano, e alla ditta Conchieri Marmi che ci fornisce l’energia elettrica necessaria”.Il tutto avverrà in Zona Santuario della Madonna di Val-verde - ingressi: via Valverde e via Gobetti.In caso di pioggia la festa è rinviata al 14 e 15 otto-bre 2017 Ma ora vediamo in breve il programma delle giornate Programma sabato: il tutto prende avvio alle ore 14,30 con Volo libero di aquiloni statici, acrobatici e combattenti, fino alle ore 17,30 per la chiusura della festa.Alle ore 21,30 il lancio delle lanterne di carta e volo

notturno di aquiloni.Programma domenica: alle ore 10,00 Volo libero di

aquiloni statici, acrobatici e combattenti. Ore 12,30 Pausa pranzo. Il tutto riprende poi per le ore 14,30 con il volo libero di aquiloni statici, acrobatici e combattenti fino alle ore 18,00 per la chiusura della festa.Durante le giornate il program-ma potrà subire cambiamenti in conseguenza dellecondizioni climatiche e del ven-to.Si terranno poi degli interessan-tissimi laboratori di costruzione aquiloni.a cura del Gruppo Aquilonisti Bresciani - Sabato dalle 14,30 alle 17,00Domenica dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 14,30 alle 17,00.Sarà attiva un’area Picnic e Ri-

storo - Parcheggio Autovetture e Camper in aree adia-centi la Festa.Info: tel.328 5727748 • E-mail: [email protected]

Festa di Aquiloni 2017A REZZATO dal 30 settembre e 1 ottobre 2017

“ONE SKY ONE WORLD” UN SOLO CIELO UN SOLO MONDO, QUESTO IL MESSAGGIO CHE JANE PARKER, PACIFISTA AMERICANA, NEL 1984

IN OCCASIONE DI UN SUMMIT USA URSS, CONSEGNO’ INSIEME A DUE

AQUILONI AI PRESIDENTI REA-GAN E GORBACIOV IMPEGNATI

NEI COLLOQUI SUL DISARMO. DA QUESTO GESTO, ESPRESSIONE DI DESIDERIO DI PACE PER TUTTI I

POPOLI, LA TRADIZIONE CHE OGNI ANNO, IN OTTOBRE, VEDE IN PIU’

DI 300 LOCALITA NEL MONDO,VOLARE GLI AQUILONI PER LA

PACE.Il Gruppo Aquilonisti Bresciani sostiene

“Simone per Emergency” e B.A.C.A. Italy Onlus

Sabato 14 ottobre: "Il cuore sul banco"Segnaliamo volentieri un incon-tro veramente interessante che si terrà sabato 14 ottobre presso la sala civica "Italo Calvino di Rez-zato" a partire dalle 20.30, ossia la presentazione de: "Il cuore sul banco" i sentimenti dei bambini e delle bambine a scuola.Durante la serata non manche-ranno letture animate,musiche, performance basate sui testi tratti dal suddetto libro "Il cuore sul banco, i sentimenti dei bam-bini e delle bambine a scuola" di Fiammetta Segala. Un viaggio emotivo per alimentare il benessere di bambini e adulti. Saranno presenti l'autrice: Fiammetta Segala.Lettrici: Alessandra Leali, Francesca Moscariello, Rita TurriniMusicisti: Riccardo Barba, Cristiana Manessi

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Il “Dolce Angolo” di Rezzato cambia look e si veste di nuovoIncontriamo Alessandro Filippini, titolare della rinomata pasticceria vincitrice di numerosi premi

A volte le parole sono superflue; specialmente in un campo, come quello della pasticceria, sono ben altri i sensi che parlano: il gusto, prima di tutto, natural-mente, ma anche l’olfatto e la vista. Non per nulla il “Dolce Angolo” di Rezzato, nella sua continua ricerca del bello assoluto ha da pochi giorni inaugurato un restyling del locale: arredi e disposi-zioni concorrono ancor di più a immergere il cliente in quel dolce sogno, anzi, in quel sogno dolce che è il mondo della pasticceria.Del titolare, Alessandro Filippini, non c’è molto da scrivere, non perché manchi il materiale, al contra-rio, perché la sua fama precede la sua stessa persona, così come la sua competenza e professionalità non han bisogno di biglietti da visita: note sono, infatti, le presenze in trasmissioni nazionali, così come i rico-noscimenti: basti pensare al primo premio “lievitati” organizzato a Roma da Gambero Rosso e l’associa-zione dei pasticceri italiani.Tuttavia, volendo sintetizzare questo clima nel quale ci siamo immersi per scrivere questo articolo, rite-niamo il modo migliore sia proprio far parlare lui, il

patron, con questa sua frase: “L’entusiasmo, la pas-sione e la voglia di ricercare sempre ingredienti di prima qualità mi consentono di andare avanti nel mio lavoro e mettere me stesso all’intero di ogni dolce”.Se, infatti, dovessimo trovare una sorta di formula magica nel succes-so personale di Filippini e della sua attività, probabilmente lo scove-remmo proprio in quella che per lui non può essere banalmente rubrica-ta come una professione: vi, è, ante-cedente a tutto, infatti, una passione che vede gli albori quando era an-cora bambino e rimaneva estasiato dinanzi alla mamma che preparava le torte, vi è l’approdo alla scuola alberghiera di Gardone Riviera, vi sono i corsi serali con Massari che non toccano soltanto i temi del-la tecnica, ma che inglobano tutta la sua personalità che si fonda su una autentica vocazione per questo mondo. Ecco perché pare non esse-re turbato dal dover lavorare mentre gli altri si divertono e, specialmente in tempi di festività, dover essere sottoposto a ritmi forsennati. Un universo, questo, che può essere gestito soltanto da una capacità di innovarsi continuamente e di adat-tarsi al mondo in evoluzione. Negli anni, infatti, i gusti cambiano, così come le esigenze (attualmente ad esempio vi è un’attenzione alla limitazione dei grassi), per questo è essenziale restare sempre aggiornati, anche attraverso corsi, ma soprattutto riuscire a capire, intuire, anticipare e sod-disfare le varie esigenze. Qualcosa di non scontato, ma che al “Dolce Angolo” riescono a fare veramente in modo impeccabile, riuscendo, dal 1994, a soddi-sfare ogni tipo di clientela, che tengono anche in que-

sta sede a ringraziare pubblicamente per la fiducia accordata che non è mai venuta meno nel tempo.Se il territorio bresciano, grazie alla presenza

dell’eccellenza mondiale di Iginio Massari, risulta configurarsi di alto livello a livello generale proprio per la necessità di non sfigurare e di in-seguire continuamente livelli di ri-ferimento di prim’ordine, al tempo stesso, oltre alla tecnica personale è importante la scelta degli ingre-dienti. Al “Dolce Angolo”, infatti, la gamma è veramente top: solo a titolo di esempio, infatti, per quanto riguarda la vaniglia, comprata rigo-rosamente in bacche da 540 euro al chilo”.Se dovessimo dare un breve sguar-do al futuro? Cosa ci attende? Una buona notizia. La passione di Alessandro, infatti, non poteva restare limitata a lui. Infatti, oltre alla moglie Claudia, ora anche la figlia Carlotta ha, si può ben dire, ereditato questa stra-ordinaria inclinazione e prenderà un

giorno le redini di questa sublime realtà.

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Rezzato: furto di pneumatici

Mazzano-Prevalle: basterebbe un autovelox a salvare vite umane

“Trofeo chiesetta degli Alpini”

Incidente col bimbo, mamma lo salva in extremis

Gruppo Atletica Rezzato: al via l’open day

Andiamo in Toscana! Organizzata dal gruppo sportivo alpini di MazzanoDa venerdì 29 settembre a domenica I ottobre

Danilo Fappani Campione Italiano Rally WRC

VINCENZO LUBRANO

GIORGIO BARONCHELLI

PIERFILIPPO GASPARETTI

BARBARA LIBRANDI

BARBARA LIBRANDI

BARBARA LIBRANDI

ROBERTO CAPO

A cadere nel mirino dei ladri è una sfortunata residente della zona di Virle proprietaria del Mercedes che, sve-gliata di primo mattino, non ha più trovato tutte e quattro le gomme della sua automobile parcheggiata sotto casa. Il furto è avvenuto nel cuore della notte dove, ancora ignoti, i malviventi hanno smontato e portato via una ruo-ta per intero, con tanto di gomme e di cerchione lascian-do la vettura completamente sull'asfalto senza posarla sui classici mattoni. Il fatto è avvenuto in via Grandi, a un centinaio di metri dalla stazione dei Carabinieri.

Sono ben quattro le persone che, negli ultimi tre mesi, hanno tragicamente perso la vita sul tratto di 45 bis tra Mazzano e Prevalle. Una strada ben asfaltata, senza punti ciechi, che probabilmente spinge i guidatori a premere sull’acceleratore ed a mettere a repentaglio le proprie vite. È lo stesso comandante della Polizia provinciale Carlo Caromani a denunciarlo, lamentando da un lato li-miti di velocità assurdamente bassi che spingerebbero di conseguenza le persone a non badare minimamente alla propria condotta e dall’altro l’assenza di un dispositivo autovelox che consentirebbe di ridurre in modo significa-tivo le trasgressioni su quel tratto di 45 bis. Ed è proprio quest’ultimo punto sul quale vuole soffermarsi il coman-dante, denunciando come più volte abbia fatto presen-te ad ANAS la necessità di tale dispositivo senza però aver ottenuto alcuna risposta. Secondo Caromani i punti critici su quel tratto “sarebbero due, al massimo tre” e basterebbero quelli ad interrompere questa triste catena. Un ennesimo appello quindi da parte del comandante con la speranza che, almeno stavolta, possa essere finalmente recepito.

W lo sport, certo, così come viva lo stare insieme, il colti-vare amicizie e vivere il proprio territorio. Specialmente se il tutto orchestrato in modo così puntuale e consoli-dato. Domenica 17 settembre si è infatti svolta la tren-taquattresima edizione della gara di marcia di regolarità “Trofeo chiesetta degli Alpini” organizzata dagli stessi alpini di Rezzato. Il tutto si è presentato, come sempre, all’insegna della massima competenza e serietà, basti infatti pensare che oltra a configurarsi come uno degli incontri più salienti dell’anno alpino, se così possiamo definirlo, l’incontro era valevole come terza prova del campionato regionale lombardo, indirizzato alla federazione italiana escursio-nismo. I liberi, invece, hanno potuto iscriversi anche lo stesso giorno della competizione.Il ritrovo era di buon’ora, alle sette e mezza, alle otto la partenza e alle dieci e mezza ecco giungere i primi. Il tut-to si è concluso alle 14.30 con le premiazioni dei finalisti.

Il teatro del sinistro è stato la rotonda tra viale Europa e via Castellini. L'incidente avrebbe potuto avere delle ripercussioni che non vogliamo nemmeno immaginare. Per fortuna, però, il bambino di tre anni non ha riportato nulla, non è stato nem-meno sfiorato dalla vettura, che, invece, ha preso in pieno la madre. Erano le sette e mezza della sera quando la signora stava passeggian-do con il suo piccolo sulle strisce pedonali: in quel momento un'auto stava sopraggiungendo senza accor-gersi della loro presenza. In quegli attimi si sommano mille reazioni: l'istinto di sopravvivenza, la provviden-

za materna (e forse quella celeste!), non si ha il tempo materiale per pensare, riflettere e si agisce d'acchito. In

questo caso la donna ha pensato di spingere di colpo il passeggino. So-luzione perfetta, infatti il bambino è uscito assolutamente illeso. Come sempre in questi casi, il genitore mette a repentaglio la propria vita e pensa prima a mettere in salvo la propria creatura. Questo ha com-portato che la donna è stata presa in pieno dall'automobile, riportando ferite giudicate non gravi. La donna

anziana al volante pare sia stata abbagliata dal sole e non aver visto la donna col bambino.

Elisa, Barbara e Alice: vi dicono niente questi nomi? For-se le conoscete, forse no, ecco, una ragione in più per an-dare a conoscerle. Dove? Semplice, Alla scuola media di Rezzato, dove vi aspettano per una super stagione! Sono numerosi e importanti i corsi organizzati dal gruppo atle-tica Rezzato. Ecco dunque una data importante da segna-

re in agenda: mercoledì 27 settembre, presso la scuola media di Rezzato, alle ore 18.00, presentazione dei corsi per bambini (Psicomotricità e musicoterapia, atletica). Seguirà, alle ore 19.00, la presentazione e lezione con tanto di prova gratuita. Ecco di seguito i corsi per gli adulti: pilates, DinamiGag, Movida e Piloxing.

Coloro che erano interes-sati hanno potuto iscriversi fino all’8 settembre, dun-que certamente ora siamo fuori tempo per poter par-tecipare. A cosa? Alla gita in Toscana organizzata dal gruppo sportivo alpini di Mazzano. Ai fortunati villeggianti spettano tre giorni straor-dinari. Partendo alle sei dalle scuole elementari di Mazzano (il ritrovo un

quarto d’ora prima) di ve-nerdì 29 settembre. Si giungerà alle 22.30 alla casa diocesana di Lucca. Sabato, poi, dopo la cola-zione, la visita alle Cave di Carrara, mentre dome-nica primo settembre si terrà una escursione con il gruppo GECO (gruppo escursionistico di Castel-fiorentino). La partenza per Mazzano sarà poi alle 16.30.

A 48 anni tanti spor-tivi hanno già dovuto lasciare l'attività agoni-stica per i naturali limi-ti fisici, ma nel caso dei rally è il motore della macchina che spinge, al pilota e al navigatore resta la parte di espe-rienza, abilità, grinta e professionalità (che poi

non è vero, serve anche una grande preparazione fisica)! È stato il motore di 325 caval-li della Ford Fiesta 1600 turbo WRC a spingere, con 2 gare di anticipo, il botticinese Danilo Fappani alla conquista del tito-lo Italiano CIWRC. A 48 anni, il noto navigatore, al fianco del pilota Valsabbino Stefano Albertini, ha con questa vitto-ria, raggiunto il massimo gra-dino del podio nei 3 maggiori campionati italiani di rally: nel 1997 vinse il campionato asso-luto in coppia con Andrea Dal-lavilla e nel 2007 il campionato italiano terra affiancando Simone Campedelli; poi svariate altre gare e trofei per

un palmarès totale di 9 titoli nazionali.L'ultimo trofeo è stato vinto vestendo i colori della scu-deria Mirabella 1000 Miglia e affidandosi alle auto pre-parate dal team Tam Auto, 4 vittorie nelle prime 4 gare sono bastate per la vittoria matematica. Una bella soddisfazione per Danilo, dopo quasi trent'an-ni di attività: la prima gara come navigatore infatti risale al 1988, poi tanta passione e bravura che lo hanno portato a questi risultati d'eccellenza. E il futuro? “Chissà”, risponde Fappani, “un navigatore ha vita sportivamente più lunga, spero di poter correre a questi livelli e con queste soddisfazioni ancora almeno

10 anni, di certo la passione è quella del 1° giorno”! Poi una domanda di rito: Danilo, cosa consiglieresti ai giovani na-vigatori che si avvicinano al mondo dei rally? “Cercate di affiancare più piloti possibili per fare esperienza e quando correrete con uno forte potrete mettervi in luce, ma la cosa più importante rimane la passione, con quella nessun traguardo è precluso”.Approviamo e ripetiamo, in

qualsiasi campo CON LA PASSIONE NESSUN TRA-GUARDO È PRECLUSO!

per puntoPUNTO

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di riflessioneSPUNTI

LETTERE al Direttore

A proposito di lotterie, estrazioni e pescheGentile Matteo, Nelle sagre di paese, negli oratori, nelle feste parrocchiali spadroneggiano lotterie, estra-zioni a premi, pesche di beneficenza e molti altri giochi che io ritengo siano annoverabili tra i giochi d’azzardo. I bambini contrariamente agli altri ambienti vengono incitati a giocare e tutto fa propendere per una trasmissione di quello che è più vicino al vizio che non certamente alla virtù. Insomma, è come insegnare a fumare per gioco: cosa molto pericolosa,. Mi spiace, lo dico sinceramente. So bene che questo è tipicamente cristiano (e infatti se non ricordo male le lotterie le ha introdotte Giovanni Bosco), ciò non toglie che mi rincresce. Mi spiace davvero perché stiamo tanto lottando per una cultura che disincentivi questa propensione e poi i luoghi che dovrebbero maggiormente essere edu-cativi, alla fine, non fanno che fomentare quelle che potrebbero a prima vista sembrare inezie, ma in realtà instillano poco a poco la voglia, la propensione a questi giochi che poi possono sovente tramutarsi in vere patologie. Non sarebbe ora smettere anche lì?

LETTERA FIRMATA

La pesca all’oratorio = gioco d’azzardo=? Pensiero azzardato. MATTEO SALVATTI

Le morti dei bambini in auto, si possono (e devono) evitare

Gentile prof. Salvatti,Non passa molto tempo dall’ultimo caso al telegiornale che ecco se ne presenta un al-tro. Non è possibile negli anni duemila lasciare che i bambini muoiano perché qualche genitore li abbandona sul seggiolino. Ma non mi fraintenda: io non sono qui a puntare il dito contro questi poveretti che, a vita, non riusciranno mai a riprendersi da un simile dolore. Sono vicino a loro e le dirò di più, caro direttore, secondo me addirittura la cosa non è così impensabile, perché siamo così presi da mille cose che alla fine è anche com-prensibile che su milioni di persone capiti il momento di distrazione, l’errore è umano. Quello che non dovrebbe invece accadere è che che con la tecnologia attuale non si riesca a superare i limiti umani. Basterebbe una app da scaricare sul telefonino che funzioni più o meno così: ogni volta che l’automobile viene chiusa e spenta un sensore collegato al seggiolino del bambino rileva il peso. Se questo è superiore al peso del seggiolino stesso significa che il bambino è stato dimenticato, in questo caso, automaticamente, suona uno o più telefoni cellulari per avvisare che l’autovettura è spenta ma c’è un peso sul seggioli-no. In automatico, poi, si potrebbe andare oltre e in accordo con le case automobilistiche collegare il tutto ai dispositivi di riscaldamento/raffreddamento della macchina così che, anche qualora non risponda nessuno, in automatico si porta l’abitacolo interno a una temperatura di 22 gradi, di modo tale che il piccolo non muore né assiderato né di caldo. Sono cose fattibili e se costruiti all’origine questi dispositivi salverebbero davvero tanti bambini nel mondo vittime della frenesia e dello stress dei genitori.

MARCO SAITO

Certamente in futuro la tecnologia verrà in aiuto. Già oggi, tuttavia, piccoli accorgimenti possono risultare sorprendentemente efficaci. Le porto l’esempio di quanto avviene all’asilo di mio figlio. I genitori sono tenuti a telefonare alla scuola per comunicare l’assenza del figlio. Quando questo non accade, le insegnanti dopo mezz’ora (dunque trascorso un tempo non “pericoloso” per la vita del cucciolo) chiamano e chiedono: “Oggi abbiamo visto che il vostro bambino non è qui e non ce lo avete comunicato: tutto ok?” E’ capitato anche a me e ho risposto: “Sì, oggi siamo a Leolandia! Scusateci, ci siamo pro-prio dimenticati di comunicarvelo!”. Se la cosa mi ha infastidito? Al contrario, sono stato grato dell’accortezza e mi sono rammaricato di non averli avvisati. Meglio dimenticarsi di far presente una mancanza che un figlio, ovviamente. E per novecentonovantanove mancate telefonate alla scuola da parte dei genitori per comunicare malattie/gite/ritardi, ci può essere una che salva il piccolo in auto.

MATTEO SALVATTI

Se non c’è più il matto del paeseCaro direttore,Stavo giusto qualche giorno fa parlando con mio marito di uno strano cambiamento nel costume dei nostri paesi e lui mi ha suggerito di farglielo presente, dato che lei è così osservatore in questi campi. Ha notato che non esiste più il “matto del paese” che fino a pochi anni/decenni fa invece anche simpaticamente faceva parte dell’arredo urbano? Era una sorta di mascotte, ogni paese ne aveva uno, non era cattivo, a volte brontolone, si aggirava a tutte le ore del giorno e spesso anche della notte, ti guardava con aria sospetta e parlava tra sé e sé. Ovviamente non lavorava, conosceva tutti e soprattutto tutti cono-scevano lui. Molti ridevano di lui ma in fondo era benvoluto dalla popolazione, come mai oggi è scomparsa questa figura così alla fine rispettata? Aveva un nome e un cognome, a suo modo era una autorità, aveva un suo valore si può dire, perché oggi è scomparsa questa figura?

LINA P.

L’inflazione genera deprezzamento.MATTEO SALVATTI

Meccanica Pi.erre da più di trent'anni ai massimi livelli nella tecnologia di tranciatura

Meccanica Pi.erre è un’impresa fondata nel 1984 da Ruggero Pederzoli, princi-pale specialista Italiano e leader europeo nella tecnologia di tranciatura e finitura di colati e pressocolati, in grado di fornire soluzioni complete con stampi trancia, presse trancia sbavatrici, macchine di tranciatura dedicate, macchine di lavora-zione ed impianti completi, coprendo in tal modo l’intero segmento relativo alla tranciatura e finitura di tutte le tipologie e dimensioni dei getti in allumi-nio, magnesio e delle varie le-ghe leggere. L’azienda, che può contare su uno staff di circa 70 addetti ed una capacità produt-tiva di 14.000 ore/mese, si estende su un’area di oltre 11.000 m2 dei quali 5.500 coperti. Meccanica Pi.er-re mette a disposizione dei propri Clienti un’espe-rienza ultra trentennale supportata da tecno-logie di progettazio-ne e di produzione costantemente ag-giornate, in un’or-ganizzazione azien-dale certificata UNI EN ISO 9001 comple-ta di una propria struttura commerciale rivolta soprat-tutto al mercato estero. Tra i principa-li Clienti vi sono le maggiori fonderie e pressofonderie italiane, europee ed extra-europee comprese quelle di alcune case automobilistiche, alle quali fornisce un

servizio completo che va dalla progettazio-ne al collaudo di tutti i suoi prodotti, comprese la campionatura e, se richiesto, la pre-serie.

Con il raggiungimento del 33° anno di at-tività Meccanica Pi.erre ha conseguito un significativo e performante ridisegno dei processi aziendali, con importanti inve-stimenti sia in risorse tecnico produttive che in risorse umane. A ciò si è aggiunta la strategica acquisizione del nuovo as-set Robopres, andando a consolidare la posizione di Meccanica Pi.erre nel set-t o r e delle presse trancia sbavatrici ed

ampliando così la propria gam-ma, affiancando ai propri model-li sviluppati su precise specifi-che del cliente le presse trancia Robopres, caratterizzate da una specifica standardizzazione e

conseguente contenimento dei prezzi. L’azienda, come è nel suo DNA, ha recente-mente pianificato altri im-

portanti progetti di R&D riguardanti sia i propri prodotti che i processi di gestione e pro-duzione. Mec-canica Pi.erre è inoltre un asso-

ciato Asimpre da qualche anno e, benchè la propria

sede legale si trovi a Be-dizzole, il proprio titolare si

sente molto legato al territorio rez-zatese in quanto ha svolto parte della sua carriera professionnale in un’azienda di Rezzato ed ha insegnato per 10 anni pres-so la Scuola C.F.P. Vantini.

Cooperativa ProduttoriLatte Cooprolama

Società Cooperativa Agricola

CASEIFICIO

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Dote sport Rezzato

LOTTERIA: elenco numeri estratti

Ambulante aggredito al mercato, salvato dagli extracomunitari

SILVIA MASSOLINI

Anche per il Comune di Rezzato torna Dote sport, l’ iniziativa di Regione Lombardia pensata per aiutare i nuclei familiari in condi-zioni economiche meno favorevo-li ad avvicinare i propri figli allo sport. La Regione riconosce lo sport come importante valore per lo sviluppo fisico dei ragazzi ed il loro corretto stile di vita. Lo sport contribuisce inoltre alla formazio-ne della personalità e l’educazione sociale. La Dote Sport è un con-tributo per sostenere i costi per le attività sportive dei minori di età compresa fra 6 e 17 anni compiuti o da compiere entro il 31/12/2017. Per poter fare la domanda è neces-sario inoltre che almeno uno dei due genitori sia residente con con-tinuità in Lombardia da almeno 5 anni e che il valore ISEE 2017 non superi i 20.000 euro o i 30.000 euro nel caso di famiglie con di-sabili. E’ necessario inoltre che la preiscrizione o iscrizione dei mi-nori ad attività sportive sul terri-torio del periodo settembre 2017/giugno 2018 preveda il pagamento di quote di iscrizione o frequenza, abbia una durata continuativa di almeno 6 mesi, siano tenuti da as-

sociazioni o società sportive dilet-tantistiche iscritte ai registri Coni e/o CIP o che risultino affiliate a Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva, Fe-derazioni Sportive Paralimpiche, Federazioni Sportive Nazionali Paralimpiche, Discipline Sportive Paralimpiche, Discipline Sportive Associate Paralimpiche o siano tenuti da soggetti gestori di im-pianti società in house (a totale partecipazione pubblica) di enti locali lombardi. Nella provincia di Brescia le risorse a disposizione sono euro 267.710,00 con un 10% riservato ai minori diversamente abili. Le famiglie con più di 3 fi-gli possono beneficiare di 2 dote mentre non ci sono limiti per le fa-miglie che hanno un figlio minore con disabilità. Le domande di Dote dovranno essere presentate, dalle 12 del 18 settembre alle 16 del 31 ottobre, esclusivamente on line attraverso l’applicativo informatico SIAGE, messo a disposizione da Regione Lombardia, collegandosi diretta-mente al sito: www.siage.regione.lombardia.it.

Normalmente, si sa, non corre buonissimo sangue tra i coloro che una volta venivano definiti "Vucu-mprà" e gli ambulanti al mercato. Questi ultimi, infatti, lamentano il fatto di dover pagare tasse e balzelli e che non è giusto che, qualcuno, invece, senza alcun permesso, possa guadagnare e spesso "scippare" clienti. Capita però che questi possano, al contrario, correre in aiuto proprio di un ambu-lante. E' successo qualche giorno fa a Rezzato, al termine di una mattinata di mercato. Erano più o meno le dodici e trenta quando un commerciante stava smontando il suo banco insieme alla moglie quando si vede precipitare davanti un'automobi-le. Subito nasce una discussione. Questi, infatti, ferma il conducente e gli spiega che non può cir-colare: "Ehi, amico, non puoi passare di qui, non vedi che sto smontando? C'è tanto di cartello". Il signore a bordo di una fiat panda, però, da quanto ci spiega l'ambulante, non la prende affatto bene. Invece di far retromarcia e andarsene, infatti, fer-ma la vettura, scende, e inizia una discussione ani-mata che si protrae fino a quando il conducente aggredisce prima a parole, poi con calci e pugni e poi prendendo per il collo il commerciante fino a quando intervengono gli extracomunitari a placare la rissa. "Senza di loro avrei potuto morire stran-golato", commenta. Dopo poco sono giunte sul posto anche le forze dell'ordine che han suggerito all'uomo di procedere a denuncia.

L’accademia di Rezzato alla ricerca di nuovi talenti

FRANCESCO LEUZZO

L’accademia musicale della banda comunale di Rezzato ha dato ufficialmente il via alle iscrizioni ai corsi della stagione 2017-2018. Questa offre una se-rie di lezioni aperte a qualsiasi strumento a fiato, fra cui fagotto, flauto, tromba, oboe e quant’altro. Tutto questo grazie alla supervisione di grandi persona-lità che spiccano nel campo della musica come ad esempio elementi che fanno parte dell’orchestra del-la Scala o della Berliner Philarmonike. Questi corsi sono indicati, essenzialmente, per ragazzi di un’età che va dai 6 anni, ma con una struttura diversificata a seconda delle età. Il programma dell’accademia rez-zatese prevede la durata di un’ora e mezza di corso per ragazzi fino alla terza elementare, comprendenti giochi musicali e propedeutici alla conoscenza del-lo strumento. Invece, per i ragazzi che frequentano gli ultimi due anni di scuola elementare e le scuole medie sono rivolte lezioni singole, settimanali, di ritmica e musica d’insieme. La scuola di Rezzato, per incentivare i giovani ad iscriversi e ad avviare questa carriera propone anche il “prestito” dello strumento (in modo gratuito) per tutta la durata del-la frequenza del corso, fino ad ultime disponibilità. Per qualsiasi chiarimento o informazione è possibile contattare la segreteria il lunedì dalle 5 del pomerig-gio fino alle 7 oppure chiamando al numero telefo-nico 388.9208643 oppure, tramite mail all’indirizzo [email protected]

esclamativoPUNTO

E' possibile ritirare i premi presso il bar Caffè Valverde

situato in zona Santuario entro e non oltre il 30 settembre 2017.

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Giusto per non rischiare equivoci: questi sondaggi proprio non ci piacciono. Per niente. Stiamo parlando di quello creato qualche giorno fa dal giornale "Bs News" che invita i lettori a votare il co-mune più brutto della provincia. Spieghiamo subito perché non siamo d'accordo. Prima di tutto perché abbiamo sempre cercato con i nostri tre periodici di creare il cosiddetto "bel giornale" un posto dove si possano portare alla risal-ta il bene, il bello, il buono, il giusto e non le brutture che intossicano la nostra vita e che tutti conosciamo già fin troppo bene. Siamo anche convinti che siano gli elementi positivi a contagiare e conta-minare le persone e le società, che siano i modelli e le buone prassi a diventare esempio. A che serve, a chi serve, quindi, un sondaggio di questo tipo? Forse a chi non è nella lista nera dei pae-si più brutti a ritenersi dunque esonerato

dal cercare di miglio-rare il suo? Oppure ad annichi-lire chi si trova, ma-gari suo malgrado, in un etichettato "brut-to" paese? Forse a diffondere sempre più una caccia alle streghe per alimenta-re luoghi comuni sui comuni quali luoghi deprimenti? Con il conseguente deprez-zamento degli im-mobili? E se i criteri

estetici sono poi oltremodo soggettivi, è innegabile che molti sono affezionati a questi posti e sicuramente costituisce una mancanza di tatto e sensibilità ur-tando e urlando a qualcuno: "Il tuo paese è brutto, lo dicono tutti". Cosa resterà dunque di questa operazione? Una volta terminato il tutto, quali le conseguenze? Quale è il significato?Il sondaggio sostiene di essere stato re-datto tra il serio e il faceto, che è un po' come il volersi parare da possibili criti-che. Tuttavia, scritto proprio in toni som-messamente urbani, evidenziamo che sa-rebbe curioso comprendere quali siano i criteri adottati. Il primo dovrebbe essere, sembra ovvio, il conoscere tutti i paesi della provincia per poter votare con co-gnizione di causa. Quanti li conoscono? Lumezzane, al momento in cui stiamo stendendo questo testo, risulta vincere come il comune più brutto della pro-

vincia. In base a cosa? Al sentito dire? Quanti che l'hanno bocciata hanno am-mirato, ad esempio, le vedute, gli scor-ci, o i dipinti di pregio di molte chiese? Quanti conoscono, ad esempio, la torre Avogradro e quanto vi gravita attorno? Ma il punto è anche un altro: cosa si in-tende per Comune brutto? E' brutto se non ci sono spazi verdi? E' brutto se non vi sono attività ludico creative? E' brut-to se non albergano cinema o teatri? E' brutto se sono brutti gli edifici e le abita-zioni? E' brutto se ha un brutto clima o se non sono dislocate attività commerciali? Forse è brutto se c'è molta concentrazio-ne di polveri sottili o se è diffusa la de-linquenza? Perché bisognerebbe mettersi d'accordo prima di tutto su questo.

Perché una fabbrica di per sé deve esse-re brutta? Ve ne sono di modernissime e rispondenti a criteri architettonici di pregio. Roma è brutta perché ha dei pa-lazzoni in periferia? Circa duemila i vo-tanti con, si diceva, in testa Lumezzane e ultimo tra i paesi brutti (o primo fra i paesi belli?) Rezzato. Siamo sicuri che tutti conoscano villa Fenaroli o il parco di Bacco, per esempio? Si può convenire che questi paesi non siano Pienza o Castell'arquato, tuttavia, perché ammantare di squalifiche (è sem-pre meglio premiare e valorizzare i mi-gliori, non esibire offendendo le pagelle dei peggiori della classe)? Ecco, a ben pensarci, una cosa è proprio brutta: que-sto sondaggio.

Con le Determinazioni n. 51 del 9/8/2017 e n. 53 del 17/8/2017 (integralmente consulta-bili sul sito del Comune), con la conseguente assegnazione della gestione dell’impianto alla società Sport Management S.p.a., si chiude la pagina forse più complessa, indub-biamente più annosa, riguardo l’impianto di Via Milano 2. In questi mesi, anni ormai, si sono sentite le più disparate versioni e tutti i cittadini, giustamente o meno, spesso par-tendo da informazioni parziali o, cosa più comune, viziati da un ormai generalizzato malpancismo, hanno ritenuto di esprimere opinioni e giudizi riguardo tale vicenda. Non ci esprimeremo in nessun modo al riguardo, ognuno deve avere la libertà e il diritto di dire la propria, ma è giusto che “Cesare abbia ciò che è di Cesare”. È innegabile, che il com-portamento dell’amministrazione sia stato inappuntabile, sia per ciò che riguarda le modalità scelte per risolvere la questione, sia per le tempistiche con cui la cosa è venuta a svolgersi. Perché, nonostante sia dal maggio 2014 (la prima chiusura del 2013, arbitraria del vecchio gestore, è fuori dalle competen-

ze comunali, che nel momento dell’asse-gnazione perde quasi la totalità del potere decisionale riguardo la piscina, cosa, per altro, perfettamente normale con un ap-palto) che per la prima volta tale questione si trova sul banco di un tribunale, la tempi-

stica è, sfortunatamente, perfettamente in li-nea con la durata media di una causa civile nel nostro paese. Se ciò non è di per se ab-bastanza convincente visto che può essere considerato come doveroso che l’ammini-strazione agisca in tale modo, ciò che è però meno appariscente ma va sottolineato sono altri due eventi, determinanti per una rapida risoluzione. In primo luogo, visto che anche al riguardo in tanti hanno speso molte paro-le e molte fuori luogo, il fatto che il comune sia riuscito a farsi carico del mutuo relativo al suddetto impianto è un segnale di solidi-tà del bilancio e dei conti comunali (non si vuole annoiare nessuno con statistiche e con-fronti con altre realtà comunali, tali dati sono liberamente consultabili e confrontabili sul sito ISTAT) e non come da alcuni sostenuto, volontà suicide dell’amministrazione. Il pos-sesso di un bene pubblico e la conseguente assegnazione tramite bando ad un attore esterno è ormai pratica comune, riconosciuta come la soluzione più vantaggiosa rispetto alla gestione diretta o alla creazione di una società municipalizzata ad Hoc. Inoltre, in

termini più spicci, non tutti i comuni hanno la fortuna di avere una piscina comunale sul proprio territorio e i cittadini devono rivol-gersi ai servizi forniti da privati al riguardo. In secondo luogo, le scelte operate, parten-do dall’ingresso coattivo nello stabile di Via Milano, alla predisposizione in tempi record della gara d’appalto (per meglio compren-dere perché si parla di tempo record si può consultare artt. 83 e segg. del Codice dei con-tratti pubblici) per altro atta a permettere la fruizione di tale struttura già dall’Agosto, a soli due mesi dalla chiusura della questione, denotano un impegno costante e attento alle

modalità corrette per uscire da una situazione veramente complessa. Impegno premiato dai più di 3700 ingressi registrati dalla riapertu-ra di Agosto che segnalano come i rezzatesi abbiano, nonostante le già dette male lingue, apprezzato la possibilità di rinfrescarsi nel mese più caldo dell’anno nella loro piscina comunale. Va quindi un plauso all’ammini-strazione che ha risolto una questione, che, come spesso accade, nel bel paese non sem-pre si risolve nel migliore dei modi. Si segna-la inoltre che la società Sport Management è in cerca di personale per l’impianto del no-stro comune.

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Sondaggio di Bs News: Rezzato ultimo Comune tra i più brutti della provincia. Ma cosa significa?

di osservazionePUNTI

Dopo le discussioni di questi mesi in materia...Breve pensiero sulla vicenda “Piscina Comunale”

DANIELE SORESINA

A Mazzano ecco i “Pedali Solidali”PIERFILIPPO GASPARETTI

Tutti sanno quanto la solidarietà costituisca, specialmente per la gente del nostro ter-ritorio, un dovere morale che viene tramandato e di cui la nostra gente può essere giu-stamente orgogliosa. I Missionari di Mazzano hanno, ovviamente, bisogno di essere aiutati. E allora che si fa? Semplice, si pedala! Sembra un modo di dire, ma questa è la decima edizione di questa che è stata definita “Pedali solidali”. Ma vediamo più nello specifico di cosa si tratta. Qualche giorno fa, precisamente domenica 17 settembre, è andata in scena la ciclopedalata di solidarietà. Tutto ha preso avvio nel 2007 in seguito alla dipartita di suor Paola Costanzi la quale, in Perù, aveva edificato un asilo. Sua intenzione era quella di proseguire nell’attività e così il gruppo 71.07 ha pensato di passare dalle pie intenzioni e buoni propositi alla concretezza. Oltre a lei, negli anni, sono numerosi i missionari che sono stati aiutati dalla generosità dei mazzanesi, tra cui le missioni di Padre Bodei in Brasile. Circa sessanta mila euro raccolti, grazie anche agli sponsor, e al gruppo alpini di Molinetto.

p 16

cardinaliPUNTI

UNO SGUARDO SULL’APPREZZAMENTO DELL’EURO SUL DOLLARO E CONSEGUENTI RIFLESSI FINANZIARI

L’euro continua a correre, ma potrebbe crescere anco-ra di più. Da inizio anno la nostra valuta ha guada-

gnato circa il 14% sul dollaro: nella prima decade di set-tembre la moneta statunitense ha oltrepassato quota 1.20, un livello che non si toccava dal 2015. Per capire di più ci si aspettava molto dall’ultima recente riunione della BCE ma il Governatore Mario Draghi ha fornito ben poche informazioni sia al riguardo che sul futuro del QE pren-dendo nuovamente tempo. Come nelle previsioni degli analisti la Banca Centrale Europea non ha modificato il livello dei suoi tre tassi d’interesse chiave, con gli inve-stitori che si attendevano da Draghi maggiori indicazio-ni riguardo ad un eventuale programma di allentamento quantitativo dell’Organismo Finanziario Europeo. Liqui-dando il tema con poche battute Draghi ha spostato ogni decisione al fine d’anno confermando che il QE conti-nuerà fino a dicembre e oltre, se necessario. Durante la conferenza stampa, il rapporto di cambio EUR/USD si è ulteriormente impennato a $1,2059 e ha continuato a sa-lire durante la seduta asiatica, toccando quota $1,2092. Il fatto che il Governatore della Banca Centrale non abbia riservato grande attenzione verso l’attuale forza dell’euro è stato pertanto interpretato quale segnale rialzista dagli investitori, che hanno rapidamente archiviato la mancan-za di indicazioni sulla riduzione degli stimoli BCE. Per la nostra economia un euro molto forte sul dollaro potreb-be rappresentare un problema, soprattutto per le imprese esportatrici con un evidente calo di competitività colle-gato appunto a prezzi di vendita che per effetto del citato rapporto di cambio aumentano e di molto sui mercarti di dominio della moneta verde.

LA TUTELA DEL NOSTRO RISPARMIOApprofondimenti finanziari e di mercato a cura sportello SoS Imprese/privati del Comune di Rezzato

Il responsabile del servizio Roberto Vornoli

[email protected]

Ma come capacitarsi del fatto che solo due mesi fa si parlava di parità, mentre ora l’euro è esploso. Le

ragioni di questa inversione di tendenza? Di certo come da noi già evidenziato nel precedente numero del nostro periodico sta crescendo la preoccupazione per la situa-zione politica americana: Trump ha i suoi problemi inter-ni e fatica ad affrontare con efficacia crisi internazionali, come ad esempio potrebbe essere quella con la Corea; inoltre a spiegazione dei motivi di questo rialzo, non si possono trascurare i forti segnali che arrivano dall’eco-nomia europea, che evidenzia una velocità di crescita molto diversa da quella degli ultimi anni, con sottintesa la possibilità che la Bce, nonostante non si sbilanci oggi sul tema, possa anticipare, prima del previsto, la riduzio-ne del programma di acquisti di titoli messo in campo con il quantitative easing.

POSSIBILI OPPORTUNITA’ DI INVESTIMENTO COLLEGATE ALL’ATTUALE ANDAMENTO DEL DOLLARO

Riguardo all’attuale andamento della divisa statuni-tense come non pensare alle opportunità di investi-

mento da poter cogliere in ragione di questa situazione di mercato. In realtà vi sono diverse modalità per investire almeno una piccola parte del proprio capitale in dollari per diversificare il portafoglio o cogliere delle opportu-nità di guadagno legate al cambio fra le valute. Investire oggi in valuta estera non è difficile neppure per un ri-sparmiatore investitore anche principiante o con piccole somme da investire. Il modo più facile e relativamente si-curo è quello di acquistare fondi comuni di investimento venduti in Italia ma denominati in dollari USA (in questo caso compriamo titoli in dollari su un panorama di qual-che centinaio di prodotti in fondi oggi esistenti sul merca-

to). La vostra scelta potrà quindi ricadere, a seconda della vostra ulteriore propensione al rischio, su fondi comuni obbligazionari, azionari bilanciati, su fondi specializzati in determinati settori o aree geografiche emessi in dollari americani. La particolarità di avere un investimento in valuta fa sì che oltre ad avere un possibile rendimento dal titolo prescelto, si potrà beneficiare dell’eventuale rafforzamento della valuta Usa e quando andremo al li-quidare il nostro investimento ne trarremo un profitto in caso di apprezzamento del dollaro ed ovviamente saremo penalizzati se invece il dollaro si svaluta. Capite bene che partire da una situazione, quale quella odierna, in cui il dollaro da inizio anno si è svalutato di oltre il 14% non che può rappresentare un’opportunità attesa la forza eco-nomica finanziaria dell’”America” con le fluttuazioni nel rapporto di cambio con l’euro, che storicamente ricordia-mo ricorrenti e variabili, abitualmente correlate non certo alla solidità del paese ma invece alle politiche finanziarie e di mercato USA.

L’ANDAMENTO DELLA SPREAD

Rispetto ai 164 punti da noi quotati nella preceden-te uscita del nostro periodico nella giornata dell’11

agosto 2017 lo spread BTp-Bund vede oggi 12 settembre la chiusura a 162 punti base. Il dato odierno del BTp de-cennale prezza un rendimento vicino al 2% mentre quello del Bund staziona ancora sotto lo 0,40 per cento.

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Gli eventi climatici estremi di questa estate che sta per concludersi caratterizzata da temperature elevatissime con poche precipitazioni, ma molto intense, sono feno-meni definiti dai media effetti dei cambiamenti climati-ci causati dalla produzione di CO2 da parte dell’uomo per l’utilizzo di combustibili fossili. Che questi siano o meno i sintomi di un cambiamento climatico, saranno gli esperti a dirlo, certo è che nella produzione di CO2 gli edifici hanno un peso importante. Infatti, per riscaldarli e raffreddarli, usiamo circa il 40% dell’energia comples-siva consumata per le attività umane: trasporti, agricoltura, industria. Occuparci di riduzione di consumo di energia degli edifici è un buon modo per ridurre le emissioni di CO2 e quindi dell’aumento della temperatura media del nostro pianeta. Edifici nuovi che hanno un consu-mo tendente allo zero, sono ormai un obbiettivo raggiungibile attraverso tecnica e tecnologia collaudate, ma anche per edifici esistenti o anche solo per appartamenti, ci sono soluzioni tec-niche o tecnologiche adeguate che possono ridurre di dieci volte il consumo, a costi sostenibili grazie anche agli incentivi fiscali. Questi risultati si raggiungono attraverso interventi che, in parte, ho già illustrato negli articoli precedenti attraverso l’installazione dell’isolamento termico, di sistemi di ventilazione meccanica forzata, utilizzo di serramenti ad alto isolamento termico ed acustico che illustrerò in futuro, con l’utilizzo di macchine efficienti per il riscalda-mento o raffrescamento gli edifici, di sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, sistemi di recupero delle acque piovane e scelte tecnico architettoniche che possono miglio-rare il microclima di intere zone abitate come, ad esempio, l’utilizzo dei tetti verdi. Saranno questi dunque gli argomenti che verranno trattati nei prossimi articoli, perché l’applicazione di buone pratiche anche ai singoli edifici e attraverso scelte individuali che possono diffonder-si, grazie anche al miglioramento del confort abitativo e alla riduzione del costo di gestione dell’edificio, producono un effetto positivo nei confronti della mitigazione dei cambiamenti climatici. L’efficientamento degli edifici fatto in Italia negli ultimi 10-15 anni, grazie all’ in-stallazione di isolamento termico, serramenti performanti, pannelli solari termici e fotovoltaici ed efficientamento delle “caldaie” si stima che abbia determinato una riduzione dei consumi di energia di circa il 15%, per quanto riguarda gli edifici residenziali e, questo dato, seppur influenzato dalla crisi economica finanziaria che ci ha colpito dal 2008 in poi, non può essere imputato solo dalla crisi citata. L’introduzione poi di strumenti quali le certificazioni energe-tiche per gli edifici, ci hanno reso più consapevoli di quanto sia efficiente o meno l’edificio in cui abitiamo o in cui lavoriamo, stimolandoci ad apportare mi-glioramenti sia nei componenti tecnici che nelle nostre abitudini. Quindi, tornando al clima, senza aspettare decisioni che piovono dall’alto, possiamo dare il nostro contributo migliorando l’effi-cienza della nostra casa e, se possibile, modificando abitudini consolidate, anche nell’ambito della mobilità utilizzando meno l’auto nei nostri spostamenti a breve raggio. A presto.

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facendo riferimento a IL PUNTO

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PUNTO croce

spunti in cucina

Saltimbocca di maiale stufati con verdure

per sorridere un po’...

l’aforisma

Come prima cosa lavate e tagliate a listarelle le verdure e cipolla, mettetele a stufare in una teglia che andràbene anche in forno, con olio, sale, pepe, noci e coprire, rilasceranno acqua che permetterà loro di cuocere senza aggiungere altro. Basterà cuocerle pochi minuti...poi spegnete.In un'altra padella , prendete le fettine passatele in un po' di farina e sale rosolatele appena in poco burro,

toglietele e aspettate che intiepidiscano. Mettete su di ogni fetta una fetta di scamorza e una di prosciutto e cosi composte adagiatele sulle verdure, con il burro avanzato ,ripassate il tutto in forno a 190° prima7/8'(regolatevi sempre con i vostri forni) coperto con carta alluminio, poi scoperchiate e aumentate la fiamma ancora per poco.Servite caldo con ancora aggiunta di noci tritate!

Fettine di lonza di maialefette prosciutto cottoprovola affumicata molto asciutta(lasciata in frigo qualche giornopoco burrofarina q.b1 cespo di lattuga1 cespo di radicchio1 cipolla rossa1 pugno di noci tritateolio sale e pepe q.b

Ingredienti

Benvenuti nella rubrica delle leggende metropolitane dove le bufale hanno le gambe corte.Alessandro Zanetti

Non meravigliatevi che la gente parli sempre di sé:

è l’argomento sul quale è maggiormente preparata

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Nella rubrica delle bufale non poteva mancare un assaggio alle leggende delle leggende: i miti legati al mondo della musica. L’ambiente della musica è già colmo di una letteratura trasgressiva e a volte tragica, quale contesto migliore per creare storie sfiziose e favole? Sui siti specializzati compare spesso un fatto che non si può catalogare come bufala, ma è pur sempre un pregiudizio basato su presupposti irrazionali. Da molti anni Eric Clapton viene considerato uno iettatore. Questa brutta diceria ha iniziato a circolare dopo esser stato coinvolto in alcuni episodi drammatici: la perdita del figlio di soli 4 anni precipitato dal 53° piano di un grattacielo e soprattutto l’incidente che coinvolse il chitarrista e amico Stevie Ray Vaughan. Alla fine di un concerto Stevie chiese a Clapton di cedergli il posto in elicottero per rientrare prima in hotel. Durante il viaggio il velivolo precipitò e l’equipaggio e passeggeri morirono nello schianto. In Italia questa bufala non è molta diffusa, anche perché un noto cantautore nostrano, Marco Masini, gli ha rubato la scena. Criticato per i suoi testi troppo tristi, fu accusato di portare sfiga e quello che sembrava uno scherzo innocente, fini per distruggergli la carriera. Un’altra bufala, forse la madre delle bufale del mondo musicale insieme a quella della falsa morte di Elvis Presley, è quella attribuita alla morte nel 1966 del bassista dei Beatles, Paul McCartney. Secondo il racconto, il 9 settembre del 1966 McCartney morì in un incidente stradale dopo aver offerto un passaggio ad una sua fan che faceva autostop. La ragazza accortasi di essere in auto insieme al suo idolo, lo importunò, fino a quando l’auto non andò a sbattere contro un albero. Il resto del gruppo, terrorizzato dall’idea dello

scioglimento della band, ingaggiò in tutta fretta il sosia “Willie Campbell”, che da quel giorno lo sostituì segretamente. (in una versione più succulenta Paul uscì indenne dall’incidente e mentre si trovava nei pressi dell’auto per controllare i danni, fu decapitato da un camion con carico di lamiere sporgenti che gli passò accanto). Questo leggenda si diffuse a tal punto che si guadagnò l’acronimo PID (Paul is Dead) e i Beatles probabilmente decisero di assecondare questo mito inserendo

una serie di indizi nelle copertine e nei testi dei successivi album. Nella canzone “I’m So Tired”, scritta nel 1968 si sente Lennon borbottare qualcosa di apparentemente incomprensibile, ma si tratta di un messaggio inciso al contrario in cui dice “Paul è morto, mi manca, mi manca”. Nel 1969, di ritorno da un viaggio in India, il gruppo posò per la famosa copertina dell’album “Abbey Road”. Nella foto si vedono i quattro che attraversano la strada

l’uno dietro l’altro, come ad una processione funebre. In oriente il defunto viene rappresentato scalzo e osservando l’immagine si può notare che Paul è l’unico senza scarpe. Sulla copertina di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” specchiando la scritta al centro della grancassa compare la scritta “11 9 LUI E’ MORTO”. Nell’album solista di McCartney uscito nel 2007, nel brano “Gratitude” si sente ancora una frase registrata al contrario. Ascoltando la voce nel senso corretto si sente chiaramente dire al frase “Who is this now? I was Willie Campbell” (Chi è questo adesso? Io ero Willie Campbell).

PAUL IS DEAD

il post del meseMarco BugattiSpero ci sia un girone dell'Inferno per quelli che al supermercato toccano e schiacciano il pane per sentire se è morbido e poi lo lasciano giù con dentro le ditate, con le dita che gli ricrescono in continuazione mentre gli altri clienti e i panettieri gliele mangiano per l'eternità.

Un prete, un chirurgo ed un ingegnere vanno a giocare a golf. Alla prima buca si ritrovano

davanti un gruppo molto lento a finire la buca successiva e pertanto rimangono

bloccati. L'ingegnere si innervosisce e dice:- Ma insomma, io non ho tempo da perdere! Ma

cosa fanno questi morti di sonno?- Il prete risponde:- Abbi pazienza figliolo, la pazienza è la virtù dei forti!- E il chirurgo:- Sei ansioso,

domani ti prescrivo dei farmaci!- Vanno avanti così per alcune buche con il gruppetto

che è sempre più lento, finché l'ingegnere diventa così insopportabile che decidono di chiamare il direttore del club. Questo arriva

e spiega:- Vedete, quei signori sono molto lenti a giocare perché sono ciechi!- - Come ciechi?- - Sì... sono dei pompieri. Un anno

fa il nostro campo stava andando a fuoco e loro hanno fatto l'impossibile per spegnere l'incendio ma purtroppo in quell'occasione

hanno perso la vista. Abbiamo allora deciso di permettergli di giocare gratis a vita nel nostro campo ogni volta che volevano!- Il

prete:- Ma che anime gentili. E anche il suo gesto, direttore, è da elogio! Ne prenderò spunto per la mia predica di Domenica!-

Il chirurgo:- Davvero, sono degli eroi. Sentirò il mio collega se sarà possibile fare

qualcosa per loro per recuperare la vista!- E l'ingegnere:- Ma cavolo, ma perché non li fate

giocare di notte?

Maestra: "Pierino, perché hai scritto camino con la K?".

Pierino: “Perché camini senza cappa non esistono!”

Tra mattiUno dice all’altro: “Vieni dentro che piove!”

E questo risponde: “Non ti preoccupare: piove anche qui fuori!”

Interrogazione su Garibaldi.Chiede il docente: "Come si chiamava il

luogotenente di Garibaldi, sempre vicino al Generale in tutte le battaglie?".

Lo studente risponde prontamente: "Nino Biperio".

"Come??" chiede il professore.Lo studente insiste e alla fine per dimostrare

che ha ragione tira fuori gli appunti della lezione dove ha scritto: Bi... x... io.

Preparazione

p 18

NUMERI DI PUBBLICA UTILITÀ

COMUNE DI MAZZANOViale Della Resistenza 20 centralino tel: 030 212191fax 030 2120054POLIZIA MUNICIPALE Viale Della Resistenza 20 tel: 030 2121942335 5209153COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI BRESCIA Via Mazzini 95 - Mazzanotel: 030 2620698BIBLIOTECA COMUNALE FRANCA MEO Viale Della Resistenza 20tel: 030 2121970ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MAZZANO Viale Giacomo Matteotti 22 tel: 030 2126036 SCUOLA PRIMARIA DI MAZZANO Via Conti Emili 41 tel: 030 2591590SCUOLA PRIMARIA DI CILIVERGHE Via Giacomo Matteotti, 24 Tel. 030 2120302SCUOLA PRIMARIA DI MOLINETTO Via Bianchini 14 tel: 030 2120253 SCUOLA SECONDARIA STATALE DI PRIMO GRADO A. FLEMING Viale Della Resistenza 2tel: 030 2620150SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE DI CILIVERGHE Viale Giacomo Matteotti 22 tel: 030 2629699SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE DI MOLINETTO Viale Giuseppe Mazzini 44 tel: 030 2122479SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE DI MAZZANO Via IV Novembre 20tel: 030 2792410SCUOLA DELL’INFANZIA G. GARBALDI MOLINETTOVia Guglielmo Marconi 19tel: 030 2620181ASILO NIDO “GRILLO MIRTILLO”Via Suor Paola Costanzi 4MolinettoTel. 030 2121058ASILO NIDO “IL CAVALLUCCIO MARINO”Via Mazzini 43/45 MolinettoTel. 030 8374401PARROCCHIE:SANTI ZENO E ROCCOVia IV Novembre 16Mazzanotel: 030 2791177S. ANTONIO MOLINETTOLargo Artegna 6Tel: 030 2620191S. FILIPPO NERI Via Conciliazione 3 - Ciliverghetel: 030 2620137MEDICI DI BASEDott.ssa M. Grazia BuffoliDott. Nasta AntonioDott.ssa Tiziana PasiniDott.ssa Federica GorniDott. Salvatore ProtopapaDott.ssa Cattaruzza Maria Sole Nuovi Ambulatori presso sede municipale (ex locali Asl) Viale della Resistenza 20Per appuntamenti Tel. 030 2120039Dott.ssa Monica Inverardi338 5098090Dott.ssa Giovanna Severo(pediatra) 030 2120231Dott.ssa Gabriella Mazzotti(pediatra) 030 2899105

COMUNE DI REZZATO Piazza Vantini 21 tel: 030 249711, 030 249776 fax: 030 2590535ISOLA ECOLOGICAVia Amendola Giovanni tel: 030 2590153BIBLIOTECA COMUNALE Via Leonardo Da Vinci 44 tel: 030 2593078 int. 1CARABINIERI comando stazione rezzato Via Leonardo Da Vincitel: 030 2791432POLIZIA LOCALETelefono 030 249776Fax: 030 2590535ISTITUTO COMPRENSIVO Via Leonardo Da Vinci 48 tel: 030 2594761SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE ‘RODOLFO VANTINI’ Via Caduti P.zza Della Loggia 9 fax: 030 2791576SCUOLA ELEMENTARE CADUTI PIAZZA LOGGIA Via Caduti P.zza Della Loggia 9 tel: 030 2791924SCUOLA ELEMENTARE PIETRO GOINI FRAZ. VIRLEVia De Gasperi, 351 tel: 030 2791401SCUOLA MATERNA ALBERTI Via IV Novembre 81 030 2791130 - 030 2792052SCUOLA MATERNA BAGATTA Via De Gasperi Alcide 355 030 2791401 - 030 2791430SCUOLA MATERNA DON MINZONI Via Manzoni Alessandro 12tel: 030 2791526SCUOLA MATERNA MORO Via Moro Aldo 1 tel: 030 2490593, 030 2792371SCUOLA MEDIA G. PERLASCA Via Leonardo Da Vinci 48tel: 030 2593768ASILO NIDO FIOREALLEGRO Via Manzoni Alessandro 12 tel: 030 2590554IL BOSCO DEI FOLLETTI asilo nido Via Rossini Gioacchino 10 tel: 030 8085075REZZATO TITO SPERI SCUOLA PRIMARIA Via IV Novembre 85 tel: 030 2791130PARROCCHIE:S. CARLO BORROMEO Via Sorelle Agazzi 3 tel: 030 2592964S. GIOVANNI BATTISTA Piazza Vantini 12 tel: 030 2791174SANTI PIETRO E PAOLO Via Zanelli Don Giuseppe 27 tel: 030 2590403SS. PIETRO E PAOLO Via Don Giuseppe Zanelli 27 tel: 030 2590403MEDICI DI FAMIGLIADott.ssa Inverardi Monica338 509 8090 Dott. Giuliani Bruno030.2593693 Dott. Zuccali Andrea 030 279 2230 Dott. Pialorsi Luigi 030 279 1329 Dott. Bertelli Giuseppe 030 259 Dott.ssa Busi Cinzia 030.259 3727Dott. Gallico Alberto030.259 3198 Dott.ssa Gazzoli Nadia Emilia340 761 6941Dott. Gozio Giovanni 030.2593311Dott. Marmentini Bruno 030.279 2691

• C.O.S.P. Mazzano 030.2620400 • Guardia Medica (Rezzato) 030.8377121• Distretto sanitario (ASL) Rezzato - 030 2499811

Guardia di Finanza: 117Telefono Azzurro: 02.550271Telefono Rosa: 06.37.51.82.82

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