MAURO PITTIRUTI UNIVERSITÀ CATTOLICA ROMA · 2018-07-28 · Linee guida nazionali e internazionali...
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M A U R O P I T T I R U T I
U N I V E R S I T À C A T T O L I C A
R O M A
Il ruolo della ecoguida nell’accesso vascolare nel paziente pediatrico:
evidenze e raccomandazionidalla letteratura internazionale
Quali dovrebbero essere i nostri obiettivi nella pratica clinica ?
Una gerarchia precisa di valori:
1) SICUREZZA
2) COSTO – EFFICACIA
3) EFFICIENZA
Come ottenere tali obiettivi?
Basando i nostri comportamenti su basi oggettive, scientifiche
Non è sempre così: molti dei nostri comportamenti sono basati Sulla fiducia nella nostra esperienza
Sulla fiducia nell’insegnamento ricevuto
Sulla abitudine
Sull’intuito
Sulla improvvisazione
….. (e peggio)
La maggiore novità di questi ultimi anni
Il concetto di ‘evidence based practice’
Fondare la propria pratica clinica sulla evidenza scientificapiuttosto che su altri elementi (improvvisazione, esperienza, intuito, empirismo) che possono essere talora utili nella gestione del singolo caso ma NON nel definire norme generali di comportamento e di metodo.
COROLLARIO
Non possiamo più fare ‘quello che sappiamo fare’ ma dobbiamo imparare a fare ‘quello che si deve fare’
Cosa ‘dobbiamo’ imparare?
Ciò che è stato dimostrato sicuro e costo-efficace dalla analisi sistematica delle evidenze presenti in letteratura = ciò che è ‘evidence-based’
La BASE del nostro comportamento clinico (= le norme e raccomandazioni generali, valide per tutti) DEVE essere la evidence based practice (default)
Esperienza, intuito, improvvisazione, etc. potranno avere un ruolo nella risoluzione di momenti o casi clinici di elevata complessità (emergency)
La ‘piramide’ della EBP
Evidenza scientifica
Linee guida nazionali e internazionali
Procedure aziendali
Protocolli operativi
Linee guida internazionali sulle indicazioni e la sceltadell’accesso venoso
SINPE guidelines 2002-2003 RNAO guidelines 2004 ESPEN pediatric guidelines 2005 BCSH guidelines 2006 EPIC guidelines 2007 AuSPEN guidelines 2008 ESPEN guidelines 2009 RCN standards 2010 Linee guida PEDIVAN 2010 INS standards 2011 CDC guidelines 2011 Consensus AIEOP 2014 AVA pediatric guidelines 2015
Linee guida internazionali sulla inserzione dell’accesso venoso
AHRQ recommendations 2001 NICE guidelines 2002 SINPE guidelines 2002-2003 ESPEN pediatric guidelines 2005 BCSH guidelines 2006 EPIC guidelines 2007 AVA Position Statement 2008 ACS Position Statement 2008 ESPEN guidelines 2009 INS standards 2011 CDC guidelines 2011 Consensus WoCoVA-GAVeCeLT-WINFOCUS 2012 Consensus AIEOP 2014
Linee guida internazionali sulla gestione dell’accesso venoso
BCSH guidelines 2006 EPIC guidelines 2007 GAVeCeLT consensus on cath.thrombosis 2007 IDSA guidelines on infection management 2009 ESPEN guidelines 2009
RCN standards for i.v. infusion 2010
PEDIVAN guidelines 2010
INS Standards for i.v. infusion 2011
CDC guidelines 2011
SHEA/IDSA guidelines on infection prevention 2014
AVA pediatric guidelines 2015
Concetto di protocollo
Uniformità di comportamenti, nell’ambito di una determinata unità operativa e nell’ambito di una determinata procedura;
Il protocollo è la applicazione ‘nel particolare’ delle nozioni ‘generali’ raccomandate dalle linee guida (ovvero, in riferimento alla tipologia di malati, alle risorse disponibili, etc.)
Il protocollo è condiviso da tutti gli operatori sanitari della unità operativa (medici e infermieri) coinvolti nella procedura.
Concetto di procedura aziendale
Una serie strutturata di raccomandazioni – desunte dalle linee guida e rivolte alla intera azienda ospedaliera – finalizzate al controllo di un problema che riveste un interesse determinante per tutta la azienda, o per motivi medico legali (SICUREZZA), o per motivi economici (COSTO-EFFICACIA), o per motivi di miglioramento qualitativo della attività della azienda (EFFICIENZA) o della sua immagine.
Concetto di ‘Bundle’
Un insieme di poche raccomandazioni comportamentali, ognuna di per sé ‘evidence based’, che - applicate sistematicamente e uniformemente –sono in grado di avere un impatto statisticamente significativo nel migliorare la qualità di una procedura in termini di SICUREZZA, COSTO EFFICACIA e EFFICIENZA.
ESEMPIO DI BUNDLE
Bundle GAVeCeLT per la prevenzione delle infezioni da catetere venoso centrale
1) massime precauzioni di barriera durante l’impianto
2) scelta ragionata del sito di emergenza del catetere
3) impianto ecoguidato
4) clorexidina 2% sia al momento dell’impianto che durante la medicazione del sito di emergenza
5) ‘sutureless devices’ ovunque possibile
6) medicazioni semipermeabili trasparenti ovunque possibile
7) rimozione del catetere venoso centrale non più indispensabile
Accesso venoso centrale in pediatria/neonatologia: what’s new?
In questo ambito, la EBP ha portato in evidenza alcuni aspetti che prima non erano considerati o che venivano sottovalutati
Alcuni esempi, per riassumere:
Importanza della tecnica di accesso venoso
Importanza del materiale per la venipuntura
Importanza del diametro vena vs. catetere
Importanza dell’exit site
Importanza della stabilizzazione
Importanza della antisepsi cutanea
Importanza della disinfezione degli hub
Importanza dei protocolli di lavaggio
Tecnica di accesso venoso
No venolisi (tranne casi eccezionali)
No venipuntura alla cieca
La tecnica di scelta è la venipuntura ecoguidata
Meglio se ‘in plane’
Sempre dopo adeguato training dell’operatore
RICORDARE: è dimostrato che la venipuntura ecoguidata riduce le complicanze alla inserzione, riduce i tempi, riduce i costi, riduce il rischio di infezione, riduce il rischio di trombosi
Materiale per la venipuntura
Il materiale fa la differenza:
Ecografo di buona qualità (visualizzazione nervi!!!)
Kit di microintroduzione
Ago 21G ecogenico
Guida metallica 0.018’’ in nitinol (senza J !!!)
Microintroduttore/dilatatore appropriato per lunghezza, rigidità e rastrematura
RICORDARE: non sempre il kit di introduzione annesso al catetere è ideale! Procurarsi kit di micro-introduzione specifici per l’età neonatale/pediatrica (3Fr – 4Fr)
Diametro vena vs. catetere
Regola valida per tutti i cateteri venosi: il rischio di trombosi è legato al rapporto tra il diametro della vena (visualizzabile con l’eco) e il diametro del catetere (che viene deciso dall’operatore) Situazione ideale: diametro vena = almeno 3 volte il diametro
del catetere (ad esempio, per vena di 4 mm: catetere 4 Fr o inferiore)
RICORDARE: gli algoritmi basati sul peso e l’età non hanno più senso: sia per i cateteri periferici che per quelli centrali è necessaria la valutazione diretta del diametro della vena
Exit site
Il sito di emergenza del catetere (exit site) è un fattore assai rilevante nel determinare la fattibilità di una buona medicazione
Exit site ideale (per i cateteri ad inserzione centrale):
Sottoclaveare > sopraclaveare > collo > inguine
Exit site ideale (per i cateteri ad inserzione periferica):
Terzo medio del braccio > gomito
RICORDARE: nel momento in cui inserisce il catetere, il buon impiantatore deve sempre tener presente i problemi di nursing (ad esempio, scegliendo di tunnellizzare)
Stabilizzazione
E’ oramai dimostrato che ogni strategia che stabilizza il catetere alla sua insorgenza riduce il rischio di infezione e trombosi (ciò vale per tutti i cateteri esterni, sia periferici che centrali)
Esempio di strategie di stabilizzazione:
Scelta appropriata dell’exit site
Sutureless device (Statlock, Griplok)
Medicazioni trasparenti semipermeabili
RICORDARE: utilizzare il fissaggio con punti di sutura e le medicazioni garzate soltanto come seconda scelta
Antisepsi cutanea
Una decade di lavori scientifici ha dimostrato che la clorexidina al 2% è superiore allo iodopovidone
La clorexidina è utile (a) nel momento dell’impianto, (b) al momento della medicazione, (c) come strategia per una antisepsi continua - 24/7 - dell’exit site (Biopatch o TegadermCHG)
RICORDARE: nel neonato il Biopatch è sconsigliato; nel neonato, anche la clorexidina 0.5% è ammissibile
Disinfezione degli hub
Se è vero che i needlefree connectors devono essere utilizzati, è anche vero che è tassativa la disinfezione della superficie di accesso prima dell’utilizzo
Frizionare per 10-15 sec con antisettico o disinfettante
RICORDARE: i NFC da preferire sono quelli ‘a pressione neutra’ con minimo spazio morto; i NFC a pressione negativa aumentano il rischio di occlusione del lume; i NFC a pressione positiva aumentano il rischio di infezione
Protocolli di lavaggio
Il fattore fondamentale nel mantenere pervio il lume del catetere non è tanto la eparinizzazione a fine uso (LOCK) ma il costante lavaggio con soluzione fisiologica durante l’uso (FLUSH) Prima di iniziare la infusione
Tra una infusione e la successiva
Tra un farmaco e un altro
Dopo il prelievo
Alla fine della infusione
RICORDARE: la maggior parte delle occlusioni derivano da mancato lavaggio o dall’utilizzo di soluzioni polifarmaco ‘improvvisate’
Ricordare
Questi nuovi atteggiamenti si stanno diffondendo perché hanno obiettivi chiari e condivisi:
SICUREZZA
COSTO-EFFICACIA
EFFICIENZA
N.B.: in questo campo, ogni comportamento che ha dimostrato di aumentare la SICUREZZA ha anche ridotto i COSTI
(sicurezza del paziente e economia aziendale vanno di pari passo!)
L’esempio più importante
Una strategia straordinariamente efficace per incrementare la SICUREZZA e la COSTO-EFFICACIA:
L’uso degli ultrasuoni nelleprocedure di inserzione
Evoluzione nel posizionamento degli accessi venosi
Venolisi
Anni 70 - 80
Venipuntura ‘blind’
Anni 80 - 90
Venipuntura ecoguidata
Dal 2000 in poi
Venolisi
Vene periferiche
Fino agli anni 70
Safena, vene antecubitali, etc.
Vene centrali
Fino agli anni 80
Vena cefalica, vena giugulare esterna o interna, etc.
Ancora oggi, in alcuni centri pediatrici
Venolisi
Svantaggi Metodica invasiva
Rischio infettivo
Rischio emorragico
Rischio di insuccesso
Costi elevati
Tempi lunghi
Vantaggi
NESSUNO
Dagli anni 80 in poi: venipuntura percutanea
Vantaggi
Basso costo
Bassa invasività
Manovra rapida
Svantaggi
Specifiche complicanze
Complicanze frequenti (>0.5%) da venipuntura centrale
Legate alla venipuntura
Pneumotorace
Puntura arteriosa accidentale, ematoma locale, emotorace, emomediastino, etc.
Punture ripetute
Fallimento
Legate al passaggio della guida metallica
aritmie
Legate al posizionamento del catetere
malposizioni
Nell’epoca della tecnica ecoguidata
Minimizzazione delle complicanze
Valorizzazione della puntura della vena anonima e
della vena ascellare e non soltanto della vena
succlavia e della vena giugulare interna
La procedura è diventata più sicura, più facile, più
rapida, meno costosa
Sicurezza nell’impianto dell’accesso venoso
Utilizzo sempre e comunque della venipuntura ecoguidata
Non necessità di Trendelenburg Minimizzazione degli insuccessi Minimizzazione del numero di tentativi Minimizzazione del rischio di puntura arteriosa, di
ematoma locale, di emotorace Azzeramento del rischio di pneumotorace Azzeramento del rischio di ‘pinch-off’ Riduzione del rischio infettivo Riduzione dei tempi e dei costi
Linee guida internazionali di riferimento
Raccomandazioni AHRQ 2001 Linee guida NICE 2002 Linee guida CDC Atlanta 2002 Linee guida pediatriche ESPEN 2005 Linee guida BCSH 2006 Linee guida EPIC 2007 Position Statement AVA 2008 Position Statement ACS 2008 Linee guida ESPEN 2009 Standards INS 2011 Consensus WoCoVA-GAVeCeLT-WINFOCUS 2012 Consensus AIEOP 2014
H A A N C O R A U N R U O L O L A P R E P A R A Z I O N E C H I R U R G I C A D E L L A V E N A ( V E N O L I S I ) ?
La venolisi
Linee guida CDC Atlanta 2002
Do not routinely use arterial or venous cutdown procedures as a method to insert catheters.
(Recommendation – I A)
Linee guida pediatriche ESPEN - 2005
Percutaneous, radiologically controlled, insertion method is equally effective as surgical cut-down, and carries less risk of damaging the vein.
Linee guida BCSH - 2006
The majority of procedures should be performed by Seldinger wire techniques, reserving open surgery for difficult cases or small children.
Linee guida ESPEN - 2009
Placement by surgical cutdown is not recommended, in terms of cost-effectiveness and risk of infection. (Grade A)
I M P I A N T O P E R C U T A N E O ‘ B L I N D ’ O P P U R E E C O G U I D A T O P E R G L I A C C E S S I V E N O S I
C E N T R A L I ?
Venipuntura centrale ecoguidata
Raccomandazioni AHRQ - 2001
Making Health Care Safer: A critical analysis of patient safety
practices (a cura del UCSF-Stanford Evidence Based Practice
Center)
Scopo del progetto: identificare pratiche cliniche che secondo rigidi
criteri EBM debbano essere raccomandate per la pratica clinica,
allo scopo di ridurre le complicanze e aumentare la sicurezza
Tra le 11 pratiche raccomandate:
Real-time ultrasound guidance during CVC placement
Linee guida NICE - 2001
Two-dimensional imaging ultrasound guidance is recommended as the preferred method for insertion of central venous catheters in adults and children in elective situations.
The use of two-dimensional imaging ultrasound guidance should be considered in most clinical circumstances where CVC insertion is necessary either electively or in an emergency situation.
It is recommended that all those involved in placing CVCs using two dimensional imaging ultrasound guidance should undertake appropriate training to achieve competence.
Linee guida pediatriche ESPEN -2005
The ultrasound-guided technique can significantly increase the precision and safety of CVC placement in children and newborns.
Linee guida BCSH - 2006
Ultrasound guided insertion is recommended for all routes of central venous catheterisation.
Linee guida EPIC - 2007
The use of ultrasound may indirectly reduce the risk of infection by facilitating mechanically uncomplicated placement.
Position Statement AVA - 2008
The Association for Vascular Access has identified that use of the landmark technique for placement of central venous access devices is associated with preventable, potentially serious patient complications. To that end, AVA strongly advocates the use of ultrasound guidance or other realtime imaging modality for all non-emergent central vascular access procedures, including insertion of peripherally-inserted central catheters (PICCs), and all vascular access devices placed into the vessels of the deep vasculature of all extremities, the neck, and the trunk.
Position Statement ACS - 2008
Statement on recommendations for
uniform use of real-time ultrasound
guidance for placement of central venous
catheters: The American College of Surgeons supports the uniform use
of real-time ultrasound guidance for the placement of CVCs in all patients
Linee guida ESPEN - 2009
There is compelling evidence that ultrasound-guided venepuncture (by real-time ultrasonography) is associated with a lower incidence of complications and a higher rate of success than ‘blind’ venepuncture. Ultrasound support is therefore strongly recommended for all CVC insertions. (Grade A recommendation)
Linee guida ESPEN 2009
‘there is strong statistical evidence to indicate that US-guided insertion of central catheters is more effective and safer than blind techniques in both adults and children. It may therefore now be considered unethical or lacking in common sense to withhold the use of this option’
I M P I A N T O P E R C U T A N E O ‘ B L I N D ’ O P P U R E E C O G U I D A T O P E R G L I A C C E S S I V E N O S I
B R A C H I A L I ( P I C C E M I D L I N E ) ?
Venipuntura periferica ecoguidata
Linee guida BCSH – 2006
The use of ultrasound is also recommended for the insertion of PICCs when the peripheral veins are not visible or palpable.
Position Statement AVA – 2008
The Association for Vascular Access has identified that use of the landmark technique for placement of central venous access devices is associated with preventable, potentially serious patient complications. To that end, AVA strongly advocates the use of ultrasound guidance or other realtime imaging modality for all non-emergent central vascular access procedures, including insertion of peripherally-inserted central catheters (PICCs), and all vascular access devices placed into the vessels of the deep vasculature of all extremities, the neck, and the trunk.
Linee guida ESPEN - 2009
In placement of PICCs, percutaneous cannulation of the basilic vein or the brachial vein in the midarm, utilizing ultrasound guidance and the micro-introducer technique, is the preferred option. (Grade B recommendation)
Standards INS – 2011
Insertion of Midline catheters or PICCs: the nurse should consider using visualization technologiesthat aid in vein identification and selection.
Ha ancora indicazioni la venolisi ?
MAI NELL’ADULTO.
MAI COME PRIMA SCELTA.
Rarissime indicazioni (soltanto in età neonatale, e limitatamente a quei centri in cui non ci sia ancora competenza in tema di puntura ecoguidata)
Venipuntura centrale ecoguidata ?
SEMPRE E COMUNQUE, COME PRIMA SCELTA.
IN QUALUNQUE TIPO DI ACCESSO VENOSO CENTRALE.
SIA NELL’ADULTO CHE NEL BAMBINO.
SIA IN ELEZIONE CHE IN URGENZA.
SIA NEI CASI ‘FACILI’ CHE IN QUELLI ‘DIFFICILI’.
Venipuntura periferica ecoguidata ?
DA ADOTTARE SEMPRE E COMUNQUE, IN OGNI POSIZIONAMENTO DI PICC E MIDLINE.
DA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE ANCHE PER LE CANNULE PERIFERICHE, QUANDO NON VI SIANO VENE SUPERFICIALI VISIBILI/PALPABILI
Raccomandazioni GAVeCeLT
Bundle GAVeCeLT per la prevenzione delle infezioni degli accessi venosi centrali a breve e medio termine
Protocollo ISALT – Impianto Sicuro dell’Accesso a Lungo Termine
Protocollo ISP – Impianto Sicuro dei PICC
Protocollo ISAC – Impianto Sicuro dell’Accesso Centrale
Protocollo PICU - accesso venoso centrale pediatrico
1. Scelta ragionata della vena mediante esame ecografico sistematico
1. Tecnica asettica appropriata mediante lavaggio delle mani, massime protezioni di barriera e antisepsi cutanea con clorexidina 2%
2. Utilizzo dell'ecografo per la venipuntura ecoguidata della vena prescelta e per il successivo controllo ecografico della assenza di pneumotorace
3. Verifica intraprocedurale della posizione centrale della punta mediante la tecnica dell'ECG intracavitario (sempre) e/o mediante ecocardiografia (neonati)
4. Tunnellizzazione del catetere per ottenere l’exit site in posizione ottimale
5. Protezione del sito di emergenza mediante colla istoacrilica
6. Stabilizzazione del catetere mediante 'sutureless device' e membrana trasparente semipermeabile.
GAVeCELT 2012 – PICU Bundle - impianto dell’accesso centrale nel paziente pediatrico
Raccomandazioni
Scegliere la vena più ampia, più facile da pungere, più sicura
Utilizzare sempre la puntura ECOGUIDATA, e non semplicemente ECOASSISTITA
In età neonatale o pediatrica, scegliere in modo appropriato il materiale (ecografo, sonda, kit di micro-introduzione, catetere, fissaggio, medicazione)
Associare alla venipuntura ecoguidata un metodo per il posizionamento corretto della punta del catetere venoso centrale
La venipuntura ecoguidata…
E’ oramai di prima scelta, in tutti gli accessi venosi centrali a breve, medio e lungo termine… …nell’interesse del paziente
…nell’interesse dell’operatore
…nell’interesse della azienda ospedaliera
Ce la impongono: …le evidenze pubblicate (meta-analisi, RCTs)
… il buon senso
… le linee guida internazionali
Rimangono due problemi
Un problema educazionale
Definire un percorso di training specifico:
Per la venipuntura centrale ecoguidata
Per la venipuntura periferica ecoguidata
Un problema psico-antropologico
Capire i meccanismi psicologici che ostacolano la adozione della venipuntura ecoguidata da parte dei medici impiantatori
Definire le strategie vincenti per superare tali barriere
Il problema del training
Necessità del training !
No alla improvvisazione…
No al self-training…
Seguire un percorso appropriato (vedi proposta WINFOCUS – GAVeCeLT: il ‘4 x 4’)
4 ore di teoria
4 ore di pratica su manichino/simulatore
4 accessi ‘visti’
4 accessi ‘fatti’
Perché non adottare la venipuntura centrale ecoguidata ?
Motivazioni di superficie Non ne sento il bisogno, sono già bravo …. Non abbiamo ecografi … La manovra diventa troppo lunga, indaginosa, costosa … Non sono convinto che sia più efficace o più sicura …
Motivazioni profonde Ignoranza della letteratura e disinteresse
Mancanza di motivazione
Refrattarietà a cambiare/migliorare le proprie tecniche abituali Pigrizia – apatia – mancanza di motivazione Protezione istintiva dei propri comportamenti
Relativo disinteresse per la sicurezza del paziente Fatalismo – mancanza di motivazione
Conclusioni
La maniera più appropriata ed efficace per includere questi concetti – relativamente nuovi – nella propria pratica clinica è di approntare protocolli per le singole procedure
Per la inserzione del catetere venoso brachiale
Per la inserzione del catetere venoso centrale
Per la medicazione del catetere venoso centrale
……………….
e/o concordare ‘bundles’ per la prevenzione di determinate complicanze
Per la prevenzione delle infezioni da catetere
Per la prevenzione delle occlusioni del lume
……..
Il nostro nemico, oggi
Non è un germe o una patologia, ma una frase:
‘… ho sempre fatto così e mi sono sempre trovato bene …’
Il nostro compito, oggi
Informarci su ciò che è nuovo e provatamenteefficace
Cambiare (in meglio) i nostri comportamenti
Collaborare con le altre figure professionali
Stabilire insieme delle norme generali di comportamento
Ricordare ogni istante che i nostri obiettivi sono –nell’ordine - la SICUREZZA del paziente, la COSTO-EFFICACIA della procedura, e la EFFICIENZA aziendale.
IX PICC Day IX Congresso
GAVeCeLT
Milano
1 - 3 dicembre 2015 Centro Congressi Atahotel Executive
Convegno internazionale
organizzato da GAVeCeLT
Gruppo Aperto ‘Gli Accessi Venosi
Centrali a Lungo Termine’
Il tema del IX PICC Day e del IX Congr esso
GAVeCeLT sarà La Scienza dell’Accesso
Venoso.
Nelle tre giornate del convegno si svolgeranno
sessioni scientifiche mirate ad una
rifondazione della pratica clinica dell’accesso
venoso basta sulle evidenze scientifiche, unico
approccio possibile per garantire la sicurezza e
la costo efficacia dei nostri interventi.
Coordinamento Scientifico
Sergio Bertoglio
Roberto Biffi
Mauro Pittiruti
Segreteria Organizzativa
Manuela Tartagni
c/o Millennium Events
Per ulteriori informazioni, contattar e la
Segreteria Scientifica :
Informazioni e aggiornamenti sul
convegno saranno anche disponibili sul
sito web del GAVeCeLT :
www.gavecelt.info
SEDE DEL CONVEGNO
Tutte le sessioni scientifiche e didattiche del GAVeCeLT
2015 si svolgeranno presso il Centro Congressi Atahotel
Executive (via Don Luigi Sturzo 45, Milano).
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
La Segreteria Organizzativa del GAVeCeLT 2015 sarà
curata dalla Millennium Events
Via K. Adenauer 18 - 00061 Anguillara Sabazia (RM)
Tel 06 01902533 - Fax 06 3221853
ISCRIZIONI
E’ prevista la possibilità di iscriversi soltanto al IX PICC
Day o soltanto al IX Congresso GAVeCeLT o ad entrambi
gli eventi cumulativamente. La iscrizione ai singoli corsi
è comunque separata dalla iscrizione congressuale.
Per quanto riguarda i costi e le modalità di iscrizione ai
corsi e al congresso, si rimanda alla scheda di
iscrizione, ottenibile tramite la Segreteria Organizzativa
e/o tramite il sito www.gavecelt.info.
PRENOTAZIONI ALBERGHIERE
Per prenotazioni alberghiere presso in hotel vicini alla
sede congressuale, contattare la Segreteria
Organizzativa.
CALL FOR ABSTRACTS
Sia nell’ambito del PICC Day che nell’ ambito del
Congresso GAVeCeLT sono previste sessioni di
presentazione di posters. Chi è interessato a portare il
proprio contributo scientifico e clinico nell’ambito degli
accessi venosi, è pregato di inviarci un abstract in
formato carattere Arial 12 punti, così strutturato:
titolo (tutto maiuscolo), completo di nome e cognome
degli Autori, istituzione o centro clinico di provenienza;
testo dell’abstract (max. 600 parole: introduzione/
metodo/risultati/commento). L’abstract dovrà essere
inviato entro il 31 ottobre 2015, esclusivamente tramite
email, a Mauro Pittiruti ([email protected] )
TRADUZIONE SIMULTANEA
E’ prevista la traduzione simultanea inglese/italiano e
italiano/inglese in tutte le sessioni scientifiche del IX
PICC Day e del IX Congresso GAVeCeLT
Per saperne di più
Chi è interessato può scaricare gratuitamente dal sito del GAVeCeLT le linee guida citate oggi:
www.gavecelt.info
Chi vuole avere copia di questa presentazione può scrivermi direttamente: