MAURO PITTIRUTI UNIVERSITÀ CATTOLICA ROMA · 2018-07-28 · Linee guida nazionali e internazionali...

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MAURO PITTIRUTI UNIVERSITÀ CATTOLICA ROMA Il ruolo della ecoguida nell’accesso vascolare nel paziente pediatrico: evidenze e raccomandazioni dalla letteratura internazionale

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M A U R O P I T T I R U T I

U N I V E R S I T À C A T T O L I C A

R O M A

Il ruolo della ecoguida nell’accesso vascolare nel paziente pediatrico:

evidenze e raccomandazionidalla letteratura internazionale

Quali dovrebbero essere i nostri obiettivi nella pratica clinica ?

Una gerarchia precisa di valori:

1) SICUREZZA

2) COSTO – EFFICACIA

3) EFFICIENZA

Come ottenere tali obiettivi?

Basando i nostri comportamenti su basi oggettive, scientifiche

Non è sempre così: molti dei nostri comportamenti sono basati Sulla fiducia nella nostra esperienza

Sulla fiducia nell’insegnamento ricevuto

Sulla abitudine

Sull’intuito

Sulla improvvisazione

….. (e peggio)

La maggiore novità di questi ultimi anni

Il concetto di ‘evidence based practice’

Fondare la propria pratica clinica sulla evidenza scientificapiuttosto che su altri elementi (improvvisazione, esperienza, intuito, empirismo) che possono essere talora utili nella gestione del singolo caso ma NON nel definire norme generali di comportamento e di metodo.

COROLLARIO

Non possiamo più fare ‘quello che sappiamo fare’ ma dobbiamo imparare a fare ‘quello che si deve fare’

Cosa ‘dobbiamo’ imparare?

Ciò che è stato dimostrato sicuro e costo-efficace dalla analisi sistematica delle evidenze presenti in letteratura = ciò che è ‘evidence-based’

La BASE del nostro comportamento clinico (= le norme e raccomandazioni generali, valide per tutti) DEVE essere la evidence based practice (default)

Esperienza, intuito, improvvisazione, etc. potranno avere un ruolo nella risoluzione di momenti o casi clinici di elevata complessità (emergency)

La ‘piramide’ della EBP

Evidenza scientifica

Linee guida nazionali e internazionali

Procedure aziendali

Protocolli operativi

Linee guida internazionali sulle indicazioni e la sceltadell’accesso venoso

SINPE guidelines 2002-2003 RNAO guidelines 2004 ESPEN pediatric guidelines 2005 BCSH guidelines 2006 EPIC guidelines 2007 AuSPEN guidelines 2008 ESPEN guidelines 2009 RCN standards 2010 Linee guida PEDIVAN 2010 INS standards 2011 CDC guidelines 2011 Consensus AIEOP 2014 AVA pediatric guidelines 2015

Linee guida internazionali sulla inserzione dell’accesso venoso

AHRQ recommendations 2001 NICE guidelines 2002 SINPE guidelines 2002-2003 ESPEN pediatric guidelines 2005 BCSH guidelines 2006 EPIC guidelines 2007 AVA Position Statement 2008 ACS Position Statement 2008 ESPEN guidelines 2009 INS standards 2011 CDC guidelines 2011 Consensus WoCoVA-GAVeCeLT-WINFOCUS 2012 Consensus AIEOP 2014

Linee guida internazionali sulla gestione dell’accesso venoso

BCSH guidelines 2006 EPIC guidelines 2007 GAVeCeLT consensus on cath.thrombosis 2007 IDSA guidelines on infection management 2009 ESPEN guidelines 2009

RCN standards for i.v. infusion 2010

PEDIVAN guidelines 2010

INS Standards for i.v. infusion 2011

CDC guidelines 2011

SHEA/IDSA guidelines on infection prevention 2014

AVA pediatric guidelines 2015

Concetto di protocollo

Uniformità di comportamenti, nell’ambito di una determinata unità operativa e nell’ambito di una determinata procedura;

Il protocollo è la applicazione ‘nel particolare’ delle nozioni ‘generali’ raccomandate dalle linee guida (ovvero, in riferimento alla tipologia di malati, alle risorse disponibili, etc.)

Il protocollo è condiviso da tutti gli operatori sanitari della unità operativa (medici e infermieri) coinvolti nella procedura.

Concetto di procedura aziendale

Una serie strutturata di raccomandazioni – desunte dalle linee guida e rivolte alla intera azienda ospedaliera – finalizzate al controllo di un problema che riveste un interesse determinante per tutta la azienda, o per motivi medico legali (SICUREZZA), o per motivi economici (COSTO-EFFICACIA), o per motivi di miglioramento qualitativo della attività della azienda (EFFICIENZA) o della sua immagine.

Concetto di ‘Bundle’

Un insieme di poche raccomandazioni comportamentali, ognuna di per sé ‘evidence based’, che - applicate sistematicamente e uniformemente –sono in grado di avere un impatto statisticamente significativo nel migliorare la qualità di una procedura in termini di SICUREZZA, COSTO EFFICACIA e EFFICIENZA.

ESEMPIO DI BUNDLE

Bundle GAVeCeLT per la prevenzione delle infezioni da catetere venoso centrale

1) massime precauzioni di barriera durante l’impianto

2) scelta ragionata del sito di emergenza del catetere

3) impianto ecoguidato

4) clorexidina 2% sia al momento dell’impianto che durante la medicazione del sito di emergenza

5) ‘sutureless devices’ ovunque possibile

6) medicazioni semipermeabili trasparenti ovunque possibile

7) rimozione del catetere venoso centrale non più indispensabile

Accesso venoso centrale in pediatria/neonatologia: what’s new?

In questo ambito, la EBP ha portato in evidenza alcuni aspetti che prima non erano considerati o che venivano sottovalutati

Alcuni esempi, per riassumere:

Importanza della tecnica di accesso venoso

Importanza del materiale per la venipuntura

Importanza del diametro vena vs. catetere

Importanza dell’exit site

Importanza della stabilizzazione

Importanza della antisepsi cutanea

Importanza della disinfezione degli hub

Importanza dei protocolli di lavaggio

Tecnica di accesso venoso

No venolisi (tranne casi eccezionali)

No venipuntura alla cieca

La tecnica di scelta è la venipuntura ecoguidata

Meglio se ‘in plane’

Sempre dopo adeguato training dell’operatore

RICORDARE: è dimostrato che la venipuntura ecoguidata riduce le complicanze alla inserzione, riduce i tempi, riduce i costi, riduce il rischio di infezione, riduce il rischio di trombosi

Materiale per la venipuntura

Il materiale fa la differenza:

Ecografo di buona qualità (visualizzazione nervi!!!)

Kit di microintroduzione

Ago 21G ecogenico

Guida metallica 0.018’’ in nitinol (senza J !!!)

Microintroduttore/dilatatore appropriato per lunghezza, rigidità e rastrematura

RICORDARE: non sempre il kit di introduzione annesso al catetere è ideale! Procurarsi kit di micro-introduzione specifici per l’età neonatale/pediatrica (3Fr – 4Fr)

Diametro vena vs. catetere

Regola valida per tutti i cateteri venosi: il rischio di trombosi è legato al rapporto tra il diametro della vena (visualizzabile con l’eco) e il diametro del catetere (che viene deciso dall’operatore) Situazione ideale: diametro vena = almeno 3 volte il diametro

del catetere (ad esempio, per vena di 4 mm: catetere 4 Fr o inferiore)

RICORDARE: gli algoritmi basati sul peso e l’età non hanno più senso: sia per i cateteri periferici che per quelli centrali è necessaria la valutazione diretta del diametro della vena

Exit site

Il sito di emergenza del catetere (exit site) è un fattore assai rilevante nel determinare la fattibilità di una buona medicazione

Exit site ideale (per i cateteri ad inserzione centrale):

Sottoclaveare > sopraclaveare > collo > inguine

Exit site ideale (per i cateteri ad inserzione periferica):

Terzo medio del braccio > gomito

RICORDARE: nel momento in cui inserisce il catetere, il buon impiantatore deve sempre tener presente i problemi di nursing (ad esempio, scegliendo di tunnellizzare)

Stabilizzazione

E’ oramai dimostrato che ogni strategia che stabilizza il catetere alla sua insorgenza riduce il rischio di infezione e trombosi (ciò vale per tutti i cateteri esterni, sia periferici che centrali)

Esempio di strategie di stabilizzazione:

Scelta appropriata dell’exit site

Sutureless device (Statlock, Griplok)

Medicazioni trasparenti semipermeabili

RICORDARE: utilizzare il fissaggio con punti di sutura e le medicazioni garzate soltanto come seconda scelta

Antisepsi cutanea

Una decade di lavori scientifici ha dimostrato che la clorexidina al 2% è superiore allo iodopovidone

La clorexidina è utile (a) nel momento dell’impianto, (b) al momento della medicazione, (c) come strategia per una antisepsi continua - 24/7 - dell’exit site (Biopatch o TegadermCHG)

RICORDARE: nel neonato il Biopatch è sconsigliato; nel neonato, anche la clorexidina 0.5% è ammissibile

Disinfezione degli hub

Se è vero che i needlefree connectors devono essere utilizzati, è anche vero che è tassativa la disinfezione della superficie di accesso prima dell’utilizzo

Frizionare per 10-15 sec con antisettico o disinfettante

RICORDARE: i NFC da preferire sono quelli ‘a pressione neutra’ con minimo spazio morto; i NFC a pressione negativa aumentano il rischio di occlusione del lume; i NFC a pressione positiva aumentano il rischio di infezione

Protocolli di lavaggio

Il fattore fondamentale nel mantenere pervio il lume del catetere non è tanto la eparinizzazione a fine uso (LOCK) ma il costante lavaggio con soluzione fisiologica durante l’uso (FLUSH) Prima di iniziare la infusione

Tra una infusione e la successiva

Tra un farmaco e un altro

Dopo il prelievo

Alla fine della infusione

RICORDARE: la maggior parte delle occlusioni derivano da mancato lavaggio o dall’utilizzo di soluzioni polifarmaco ‘improvvisate’

Ricordare

Questi nuovi atteggiamenti si stanno diffondendo perché hanno obiettivi chiari e condivisi:

SICUREZZA

COSTO-EFFICACIA

EFFICIENZA

N.B.: in questo campo, ogni comportamento che ha dimostrato di aumentare la SICUREZZA ha anche ridotto i COSTI

(sicurezza del paziente e economia aziendale vanno di pari passo!)

L’esempio più importante

Una strategia straordinariamente efficace per incrementare la SICUREZZA e la COSTO-EFFICACIA:

L’uso degli ultrasuoni nelleprocedure di inserzione

Evoluzione nel posizionamento degli accessi venosi

Venolisi

Anni 70 - 80

Venipuntura ‘blind’

Anni 80 - 90

Venipuntura ecoguidata

Dal 2000 in poi

Venolisi

Vene periferiche

Fino agli anni 70

Safena, vene antecubitali, etc.

Vene centrali

Fino agli anni 80

Vena cefalica, vena giugulare esterna o interna, etc.

Ancora oggi, in alcuni centri pediatrici

Venolisi

Svantaggi Metodica invasiva

Rischio infettivo

Rischio emorragico

Rischio di insuccesso

Costi elevati

Tempi lunghi

Vantaggi

NESSUNO

Dagli anni 80 in poi: venipuntura percutanea

Vantaggi

Basso costo

Bassa invasività

Manovra rapida

Svantaggi

Specifiche complicanze

Complicanze frequenti (>0.5%) da venipuntura centrale

Legate alla venipuntura

Pneumotorace

Puntura arteriosa accidentale, ematoma locale, emotorace, emomediastino, etc.

Punture ripetute

Fallimento

Legate al passaggio della guida metallica

aritmie

Legate al posizionamento del catetere

malposizioni

Risk management delle complicanze da venipuntura

Soluzione semplice e sicura:

Utilizzare l’ecografo

Nell’epoca della tecnica ecoguidata

Minimizzazione delle complicanze

Valorizzazione della puntura della vena anonima e

della vena ascellare e non soltanto della vena

succlavia e della vena giugulare interna

La procedura è diventata più sicura, più facile, più

rapida, meno costosa

Sicurezza nell’impianto dell’accesso venoso

Utilizzo sempre e comunque della venipuntura ecoguidata

Non necessità di Trendelenburg Minimizzazione degli insuccessi Minimizzazione del numero di tentativi Minimizzazione del rischio di puntura arteriosa, di

ematoma locale, di emotorace Azzeramento del rischio di pneumotorace Azzeramento del rischio di ‘pinch-off’ Riduzione del rischio infettivo Riduzione dei tempi e dei costi

Linee guida internazionali di riferimento

Raccomandazioni AHRQ 2001 Linee guida NICE 2002 Linee guida CDC Atlanta 2002 Linee guida pediatriche ESPEN 2005 Linee guida BCSH 2006 Linee guida EPIC 2007 Position Statement AVA 2008 Position Statement ACS 2008 Linee guida ESPEN 2009 Standards INS 2011 Consensus WoCoVA-GAVeCeLT-WINFOCUS 2012 Consensus AIEOP 2014

Le più recenti e più complete:

H A A N C O R A U N R U O L O L A P R E P A R A Z I O N E C H I R U R G I C A D E L L A V E N A ( V E N O L I S I ) ?

La venolisi

Linee guida CDC Atlanta 2002

Do not routinely use arterial or venous cutdown procedures as a method to insert catheters.

(Recommendation – I A)

Linee guida pediatriche ESPEN - 2005

Percutaneous, radiologically controlled, insertion method is equally effective as surgical cut-down, and carries less risk of damaging the vein.

Linee guida BCSH - 2006

The majority of procedures should be performed by Seldinger wire techniques, reserving open surgery for difficult cases or small children.

Linee guida ESPEN - 2009

Placement by surgical cutdown is not recommended, in terms of cost-effectiveness and risk of infection. (Grade A)

Consensus AIEOP - 2009

Venous cannulation by surgical cutdown should be avoided.

I M P I A N T O P E R C U T A N E O ‘ B L I N D ’ O P P U R E E C O G U I D A T O P E R G L I A C C E S S I V E N O S I

C E N T R A L I ?

Venipuntura centrale ecoguidata

Raccomandazioni AHRQ - 2001

Making Health Care Safer: A critical analysis of patient safety

practices (a cura del UCSF-Stanford Evidence Based Practice

Center)

Scopo del progetto: identificare pratiche cliniche che secondo rigidi

criteri EBM debbano essere raccomandate per la pratica clinica,

allo scopo di ridurre le complicanze e aumentare la sicurezza

Tra le 11 pratiche raccomandate:

Real-time ultrasound guidance during CVC placement

Linee guida NICE - 2001

Two-dimensional imaging ultrasound guidance is recommended as the preferred method for insertion of central venous catheters in adults and children in elective situations.

The use of two-dimensional imaging ultrasound guidance should be considered in most clinical circumstances where CVC insertion is necessary either electively or in an emergency situation.

It is recommended that all those involved in placing CVCs using two dimensional imaging ultrasound guidance should undertake appropriate training to achieve competence.

Linee guida pediatriche ESPEN -2005

The ultrasound-guided technique can significantly increase the precision and safety of CVC placement in children and newborns.

Linee guida BCSH - 2006

Ultrasound guided insertion is recommended for all routes of central venous catheterisation.

Linee guida EPIC - 2007

The use of ultrasound may indirectly reduce the risk of infection by facilitating mechanically uncomplicated placement.

Position Statement AVA - 2008

The Association for Vascular Access has identified that use of the landmark technique for placement of central venous access devices is associated with preventable, potentially serious patient complications. To that end, AVA strongly advocates the use of ultrasound guidance or other realtime imaging modality for all non-emergent central vascular access procedures, including insertion of peripherally-inserted central catheters (PICCs), and all vascular access devices placed into the vessels of the deep vasculature of all extremities, the neck, and the trunk.

Position Statement ACS - 2008

Statement on recommendations for

uniform use of real-time ultrasound

guidance for placement of central venous

catheters: The American College of Surgeons supports the uniform use

of real-time ultrasound guidance for the placement of CVCs in all patients

Linee guida ESPEN - 2009

There is compelling evidence that ultrasound-guided venepuncture (by real-time ultrasonography) is associated with a lower incidence of complications and a higher rate of success than ‘blind’ venepuncture. Ultrasound support is therefore strongly recommended for all CVC insertions. (Grade A recommendation)

Linee guida ESPEN 2009

‘there is strong statistical evidence to indicate that US-guided insertion of central catheters is more effective and safer than blind techniques in both adults and children. It may therefore now be considered unethical or lacking in common sense to withhold the use of this option’

Consensus WoCoVA-GAVeCeLT-WINFOCUS 2012

Consensus AIEOP 2014

I M P I A N T O P E R C U T A N E O ‘ B L I N D ’ O P P U R E E C O G U I D A T O P E R G L I A C C E S S I V E N O S I

B R A C H I A L I ( P I C C E M I D L I N E ) ?

Venipuntura periferica ecoguidata

Linee guida BCSH – 2006

The use of ultrasound is also recommended for the insertion of PICCs when the peripheral veins are not visible or palpable.

Position Statement AVA – 2008

The Association for Vascular Access has identified that use of the landmark technique for placement of central venous access devices is associated with preventable, potentially serious patient complications. To that end, AVA strongly advocates the use of ultrasound guidance or other realtime imaging modality for all non-emergent central vascular access procedures, including insertion of peripherally-inserted central catheters (PICCs), and all vascular access devices placed into the vessels of the deep vasculature of all extremities, the neck, and the trunk.

Linee guida ESPEN - 2009

In placement of PICCs, percutaneous cannulation of the basilic vein or the brachial vein in the midarm, utilizing ultrasound guidance and the micro-introducer technique, is the preferred option. (Grade B recommendation)

Standards INS – 2011

Insertion of Midline catheters or PICCs: the nurse should consider using visualization technologiesthat aid in vein identification and selection.

Consensus WoCoVA-GAVeCeLT-WINFOCUS 2012

In sintesi…

Ha ancora indicazioni la venolisi ?

MAI NELL’ADULTO.

MAI COME PRIMA SCELTA.

Rarissime indicazioni (soltanto in età neonatale, e limitatamente a quei centri in cui non ci sia ancora competenza in tema di puntura ecoguidata)

Venipuntura centrale ecoguidata ?

SEMPRE E COMUNQUE, COME PRIMA SCELTA.

IN QUALUNQUE TIPO DI ACCESSO VENOSO CENTRALE.

SIA NELL’ADULTO CHE NEL BAMBINO.

SIA IN ELEZIONE CHE IN URGENZA.

SIA NEI CASI ‘FACILI’ CHE IN QUELLI ‘DIFFICILI’.

Venipuntura periferica ecoguidata ?

DA ADOTTARE SEMPRE E COMUNQUE, IN OGNI POSIZIONAMENTO DI PICC E MIDLINE.

DA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE ANCHE PER LE CANNULE PERIFERICHE, QUANDO NON VI SIANO VENE SUPERFICIALI VISIBILI/PALPABILI

Raccomandazioni GAVeCeLT

Bundle GAVeCeLT per la prevenzione delle infezioni degli accessi venosi centrali a breve e medio termine

Protocollo ISALT – Impianto Sicuro dell’Accesso a Lungo Termine

Protocollo ISP – Impianto Sicuro dei PICC

Protocollo ISAC – Impianto Sicuro dell’Accesso Centrale

Protocollo PICU - accesso venoso centrale pediatrico

1. Scelta ragionata della vena mediante esame ecografico sistematico

1. Tecnica asettica appropriata mediante lavaggio delle mani, massime protezioni di barriera e antisepsi cutanea con clorexidina 2%

2. Utilizzo dell'ecografo per la venipuntura ecoguidata della vena prescelta e per il successivo controllo ecografico della assenza di pneumotorace

3. Verifica intraprocedurale della posizione centrale della punta mediante la tecnica dell'ECG intracavitario (sempre) e/o mediante ecocardiografia (neonati)

4. Tunnellizzazione del catetere per ottenere l’exit site in posizione ottimale

5. Protezione del sito di emergenza mediante colla istoacrilica

6. Stabilizzazione del catetere mediante 'sutureless device' e membrana trasparente semipermeabile.

GAVeCELT 2012 – PICU Bundle - impianto dell’accesso centrale nel paziente pediatrico

Raccomandazioni

Scegliere la vena più ampia, più facile da pungere, più sicura

Utilizzare sempre la puntura ECOGUIDATA, e non semplicemente ECOASSISTITA

In età neonatale o pediatrica, scegliere in modo appropriato il materiale (ecografo, sonda, kit di micro-introduzione, catetere, fissaggio, medicazione)

Associare alla venipuntura ecoguidata un metodo per il posizionamento corretto della punta del catetere venoso centrale

La venipuntura ecoguidata…

E’ oramai di prima scelta, in tutti gli accessi venosi centrali a breve, medio e lungo termine… …nell’interesse del paziente

…nell’interesse dell’operatore

…nell’interesse della azienda ospedaliera

Ce la impongono: …le evidenze pubblicate (meta-analisi, RCTs)

… il buon senso

… le linee guida internazionali

Rimangono due problemi

Un problema educazionale

Definire un percorso di training specifico:

Per la venipuntura centrale ecoguidata

Per la venipuntura periferica ecoguidata

Un problema psico-antropologico

Capire i meccanismi psicologici che ostacolano la adozione della venipuntura ecoguidata da parte dei medici impiantatori

Definire le strategie vincenti per superare tali barriere

Il problema del training

Necessità del training !

No alla improvvisazione…

No al self-training…

Seguire un percorso appropriato (vedi proposta WINFOCUS – GAVeCeLT: il ‘4 x 4’)

4 ore di teoria

4 ore di pratica su manichino/simulatore

4 accessi ‘visti’

4 accessi ‘fatti’

Perché non adottare la venipuntura centrale ecoguidata ?

Motivazioni di superficie Non ne sento il bisogno, sono già bravo …. Non abbiamo ecografi … La manovra diventa troppo lunga, indaginosa, costosa … Non sono convinto che sia più efficace o più sicura …

Motivazioni profonde Ignoranza della letteratura e disinteresse

Mancanza di motivazione

Refrattarietà a cambiare/migliorare le proprie tecniche abituali Pigrizia – apatia – mancanza di motivazione Protezione istintiva dei propri comportamenti

Relativo disinteresse per la sicurezza del paziente Fatalismo – mancanza di motivazione

Conclusioni

La maniera più appropriata ed efficace per includere questi concetti – relativamente nuovi – nella propria pratica clinica è di approntare protocolli per le singole procedure

Per la inserzione del catetere venoso brachiale

Per la inserzione del catetere venoso centrale

Per la medicazione del catetere venoso centrale

……………….

e/o concordare ‘bundles’ per la prevenzione di determinate complicanze

Per la prevenzione delle infezioni da catetere

Per la prevenzione delle occlusioni del lume

……..

Il nostro nemico, oggi

Non è un germe o una patologia, ma una frase:

‘… ho sempre fatto così e mi sono sempre trovato bene …’

Il nostro compito, oggi

Informarci su ciò che è nuovo e provatamenteefficace

Cambiare (in meglio) i nostri comportamenti

Collaborare con le altre figure professionali

Stabilire insieme delle norme generali di comportamento

Ricordare ogni istante che i nostri obiettivi sono –nell’ordine - la SICUREZZA del paziente, la COSTO-EFFICACIA della procedura, e la EFFICIENZA aziendale.

IX PICC Day IX Congresso

GAVeCeLT

Milano

1 - 3 dicembre 2015 Centro Congressi Atahotel Executive

Convegno internazionale

organizzato da GAVeCeLT

Gruppo Aperto ‘Gli Accessi Venosi

Centrali a Lungo Termine’

Il tema del IX PICC Day e del IX Congr esso

GAVeCeLT sarà La Scienza dell’Accesso

Venoso.

Nelle tre giornate del convegno si svolgeranno

sessioni scientifiche mirate ad una

rifondazione della pratica clinica dell’accesso

venoso basta sulle evidenze scientifiche, unico

approccio possibile per garantire la sicurezza e

la costo efficacia dei nostri interventi.

Coordinamento Scientifico

Sergio Bertoglio

Roberto Biffi

Mauro Pittiruti

Segreteria Organizzativa

Manuela Tartagni

c/o Millennium Events

[email protected]

Per ulteriori informazioni, contattar e la

Segreteria Scientifica :

[email protected]

Informazioni e aggiornamenti sul

convegno saranno anche disponibili sul

sito web del GAVeCeLT :

www.gavecelt.info

SEDE DEL CONVEGNO

Tutte le sessioni scientifiche e didattiche del GAVeCeLT

2015 si svolgeranno presso il Centro Congressi Atahotel

Executive (via Don Luigi Sturzo 45, Milano).

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

La Segreteria Organizzativa del GAVeCeLT 2015 sarà

curata dalla Millennium Events

Via K. Adenauer 18 - 00061 Anguillara Sabazia (RM)

Tel 06 01902533 - Fax 06 3221853

[email protected]

ISCRIZIONI

E’ prevista la possibilità di iscriversi soltanto al IX PICC

Day o soltanto al IX Congresso GAVeCeLT o ad entrambi

gli eventi cumulativamente. La iscrizione ai singoli corsi

è comunque separata dalla iscrizione congressuale.

Per quanto riguarda i costi e le modalità di iscrizione ai

corsi e al congresso, si rimanda alla scheda di

iscrizione, ottenibile tramite la Segreteria Organizzativa

e/o tramite il sito www.gavecelt.info.

PRENOTAZIONI ALBERGHIERE

Per prenotazioni alberghiere presso in hotel vicini alla

sede congressuale, contattare la Segreteria

Organizzativa.

CALL FOR ABSTRACTS

Sia nell’ambito del PICC Day che nell’ ambito del

Congresso GAVeCeLT sono previste sessioni di

presentazione di posters. Chi è interessato a portare il

proprio contributo scientifico e clinico nell’ambito degli

accessi venosi, è pregato di inviarci un abstract in

formato carattere Arial 12 punti, così strutturato:

titolo (tutto maiuscolo), completo di nome e cognome

degli Autori, istituzione o centro clinico di provenienza;

testo dell’abstract (max. 600 parole: introduzione/

metodo/risultati/commento). L’abstract dovrà essere

inviato entro il 31 ottobre 2015, esclusivamente tramite

email, a Mauro Pittiruti ([email protected] )

TRADUZIONE SIMULTANEA

E’ prevista la traduzione simultanea inglese/italiano e

italiano/inglese in tutte le sessioni scientifiche del IX

PICC Day e del IX Congresso GAVeCeLT

Per saperne di più

Chi è interessato può scaricare gratuitamente dal sito del GAVeCeLT le linee guida citate oggi:

www.gavecelt.info

Chi vuole avere copia di questa presentazione può scrivermi direttamente:

[email protected]

Grazie dell’attenzione