MATRICE PRODUTTIVA 12.07.07 · 2012. 2. 21. · Dai dati ISTAT si evince che la Provincia di...
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ARGOMENTI TRATTATI
MATRICE PRODUTTIVA
Aree e settori produttivi
Punti di debolezza
Punti di forza
SISTEMA INDUSTRIALE E COMMERCIALE
Addetti - settore secondario (industria)
Addetti - settore terziario (commercio, trasporti, credito e assicurazioni, altre attività)
Gli insediamenti produttivi e iscritti Camera di Commercio
SISTEMA AGRICOLO
Aziende e addetti
Boschi
Colture principali e zootecnia
SISTEMA TURISTICO
Offerta e flusso turistico
DOCUMENTI PROGRAMMATICI
linee guida dei vari documenti programmatici
Riferimenti legislativi
MATRICE PRODUTTIVA
Aree e settori produttivi
Nel sistema produttivo, il settore agricolo (molto significativa è l’alta percentuale di aziende
con superficie tra 1 e 10 ettari) e quello alimentare hanno un peso rilevante.
In crescita è l’apparato produttivo legato alla localizzazione di imprese facenti capo a
multinazionali e la cui localizzazione è concentrata in aree specifiche, bassa invece la presenza di
imprese artigiane rispetto alle aziende presenti.
La struttura imprenditoriale è composta prevalentemente da piccolissime imprese di cui
un’alta percentuale di tipo individuale.
Variegati sono i settori del manifatturiero quali l’alimentare, il meccanico, il tessile, della
produzione e distribuzione dell’ energia elettrica, della chimica e della farmaceutica. Infine ma non
per ultimo va menzionato il settore delle costruzioni che ha un ruolo molto rilevante nell’economia
provinciale.
Punti di debolezza
La matrice produttiva è caratterizzata essenzialmente dai settori agricoltura, industria,
commercio e servizi. In generale, dall’analisi dei dati a disposizione e degli strumenti di
programmazione esistenti, si evince:
- un insufficiente sviluppo della base produttiva e una scarsa "densità" imprenditoriale anche se in
generale, emerge, dagli occupati per attività, una leggera prevalenza, in percentuale, del comparto
produttivo (settore secondario). Seguono le “altre attività” (settore terziario), agricoltura (settore
primario) “commercio”, “trasporti e assicurazioni” (entrambi del settore terziario);
- una forte penalizzazione per gran parte dell'apparato produttivo, al pari dell'intera Regione,
derivante dall'improvviso venir meno dei sostegni agevolativi nazionali e comunitari sul versante
del costo del lavoro e su quello degli strumenti di politica regionale, che si riflette in un tasso di
disoccupazione stimabile intorno al 9 %;
- il mancato sfruttamento delle potenzialità insite nel comparto turistico, che riveste un ruolo ancora
molto marginale nella struttura produttiva dell'area, pur potendo contare su una serie di elementi
che, se adeguatamente sfruttati, costituirebbero leve di indubbio sviluppo anche per le aree più
marginali del territorio e per l'insieme delle altre attività economiche;
- la moltiplicazione e la diffusione dei centri commerciali di grandi dimensioni senza un’adeguata
regolamentazione (avvenuta solo di recente con l’approvazione degli obiettivi di presenza), ha
evidenziato un impoverimento dei tessuti urbani, normalmente caratterizzati dall’integrazione delle
funzioni residenziali, artigianali e terziarie, nonché una monofunzionalizzazione di parti del
territorio.
Punti di forza
Il quadro appena tracciato evidenzia con chiarezza una situazione generale di criticità, però è
altrettanto vero che esistono nell'area fattori di vitalità che, se adeguatamente valorizzati,
potrebbero costituire forti potenzialità per uno sviluppo autopropulsivo del territorio, oltre che un
vantaggio per la localizzazione anche di imprese extraregionali in condizioni di programmare nuovi
investimenti, quali:
- elevata disponibilità di risorse umane potenzialmente disponibili sul mercato del lavoro;
- favorevole clima sociale, che trae forza dalla coesione della popolazione e che limita l'insorgenza
di fenomeni di criminalità organizzata;
- disponibilità di spazi e strutture (in parte già adeguatamente attrezzati) per nuove localizzazioni
industriali, che possono permettere di intercettare parte di quel flusso costituito dalle
delocalizzazioni di imprese situate in aree ormai sature e con sempre maggiori difficoltà anche nel
reperimento di semplice manodopera;
- notevoli possibilità di sviluppo per il turismo e l'agroindustria, due settori in cui l'area potrebbe
aspirare a posizioni di rilievo tanto a livello regionale che nazionale. In particolare, per il turismo gli
elementi di forza sono da ricercare nella possibilità, non comune, di poter disporre nell'ambito della
stessa area di importanti risorse montane, termali e archeologiche, inserite in un contesto con
diffuse emergenze di carattere storico, naturalistico e paesaggistico;
- presenza dell’Università degli Studi del Molise nonché del Parco Scientifico e Tecnologico, che
rivestono un ruolo centrale nello sviluppo culturale, sociale e scientifico del territorio, nonchè un
punto di riferimento per un riqualificato sviluppo delle strutture produttive, abitative e del sistema
imprenditoriale.
Le tabelle relative ai grafici successivamente rappresentati, in questa fase progettuale, vengono
omesse.
SISTEMA INDUSTRIALE E COMMERCIALE
Addetti - settore secondario (industria)
Il rapporto a livello provinciale della popolazione addetta all’industria di ogni comune
evidenzia la maggiore concentrazione nel comune di Termoli, Campobasso e Montenero di
Bisaccia.
elaborazione PTCP su dati ISTAT
Addetti - settore terziario (commercio, altre attività, traporti, assicurazioni).
Il rapporto a livello provinciale della popolazione addetta al commercio di ogni comune
evidenzia la maggiore concentrazione nel comune di Campobasso, Termoli e Boiano. Seguono
Campomarino, Montenero di Bisaccia, Larino e Riccia.
Per le attività economiche “trasporti e comunicazioni”, credito e assicurazioni”, “altre
attività” si nota una maggiore concentrazione nei comuni di Campobasso e Termoli.
elaborazione PTCP su dati ISTAT
elaborazione PTCP su dati ISTAT
Gli insediamenti produttivi
Gli insediamenti industriali della Provincia ricadono per lo più in aree attrezzate, distinguendosi
in tre livelli:
zone medio-grandi per quelle industrie che hanno un rilevante fabbisogno di infrastrutture e
di servizi e sono quelle di Termoli e di Bojano – Campobasso; esse si identificano come i
rispettivi Consorzi “sviluppo industriale Valle del Biferno – Rivolta del Re” e “nucleo di
industrializzazione Campobasso –Bojano”, denominati a seguito della legge regionale n.
8/04, che prevede anche la stesura di piani regolatori consortili con valenza di piani
territoriali di coordinamento. La costituzione di nuovi Consorzi o la modifica di essi è
promossa dalla Regione o dai soggetti di cui al comma 2 ed è approvata dal Consiglio
regionale. I Consorzi hanno autonomia statutaria, amministrativa, organizzativa ed
economico-finanziaria e sono disciplinati dallo statuto e dai regolamenti;
zone di piccole dimensioni (atte a favorire uno sviluppo industriale "diffuso" del territorio)
per industrie che necessitano di limitate esigenze di infrastrutture e servizi (previste dalla
legge n. 865/71), Piani di Insediamento Produttivo (PIP);
zone industriali ed artigianali di interesse locale collocate all’esterno dei centri abitati.
Si rilevano, inoltre, alcuni impianti industriali riguardanti l’uso delle risorse naturali (quali
quelli estrattivi) o delle risorse agricole (di trasformazione e conservazione) che trovano una
localizzazione nell’area stessa delle risorse.
Per la esecuzione del grafico che segue sono stati presi in considerazione gli insediamenti rientranti
nei primi due livelli , nonché quelli delle zone D dell’hinterland delle aree del primo livello
“medio-grandi”.
1= Attività in Esercizio 2= Lotti Assegnati 3= Lotti Liberi
Quelle prevalenti sono: 12% = Fabbricazione e lavorazione prodotti in metallo (n. 28 cod ISTAT) 11% = Industrie alimentari e delle bevande (n. 15 cod ISTAT) 10% = Commercio, manutenzione e riparazione autoveicoli e motocicli; vendita dettaglio carburante (n. 50 cod ISTAT) 10% = Commercio dettaglio escluso autoveicoli e motocicli; riparazione beni personali e per la casa (n. 52 cod ISTAT) 8% = Commercio all’ingrosso e intermediari del commercio, esclusi autoveicoli e motocicli (n. 51 cod ISTAT)
NEL GRAFICO SONO INDIVIDUATE IN PERCENTUALE LE ATTIVITA’
Per quanto riguarda la totalità delle aziende appartenenti ai tre livelli, si fa riferimento alle
iscrizioni alla Camera di Commercio di Campobasso e si riportano i grafici delle prime quattro
attività con il maggior numero di iscritti.
Dal grafico relativo all’agricoltura – caccia – silvicoltura si nota una concentrazione diffusa
nei comuni del basso Molise ad esclusione del comune di S. Giacomo. Locali concentrazioni si
riscontrano nei comuni di Campobasso, Triveneto, Riccia e Cercemaggiore.
Dai grafici relativi al commercio, alle costruzioni, alle attività manifatturiere, si evince una
concentrazione di iscritti nei comuni di Campobasso e Termoli con relative aree di influenza.
elaborazione PTCP su dati ISTAT
elaborazione PTCP su dati ISTAT
elaborazione PTCP su dati ISTAT
Complessivamente gli iscritti sono:
LOCALIZZAZIONI, 3° trimestre 2006 Regione: MOLISE Camera di Commercio: CAMPOBASSO Comune TOTALE Settore ATECO Localizzazioni A Agricoltura, caccia e silvicoltura 10759 B Pesca,piscicoltura e servizi connessi 62 C Estrazione di minerali 47 D Attivita' manifatturiere 2882 E Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua 54 F Costruzioni 3229 G Comm.ingr.e dett.-rip.beni pers.e per la casa 7531 H Alberghi e ristoranti 1465 I Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. 875 J Intermediaz.monetaria e finanziaria 542 K Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca 1529 M Istruzione 104 N Sanita' e altri servizi sociali 146 O Altri servizi pubblici,sociali e personali 1076 X Imprese non classificate 1395 TOTALE 31696 NOTA: Nella navigazione di "LOCALIZZAZIONI, 3° trimestre 2006" viene utilizzata la codifica attività ATECORI-2002.
La legge regionale n. 8/04 (“disciplina dei consorzi di sviluppo industriale e prime indicazioni per
l’individuazione dei distretti industriali e dei sistemi produttivi locali”) definisce anche i sistemi
produttivi locali e i distretti industriali come:
a) "sistemi produttivi locali" i contesti produttivi omogenei caratterizzati da una elevata
concentrazione di imprese, prevalentemente di piccole e medie dimensioni, e da una peculiare
organizzazione interna;
b) "distretti industriali" i sistemi produttivi locali, di cui alla lettera a), caratterizzati da una elevata
concentrazione di imprese industriali, nonché dalla specializzazione produttiva di sistemi di
imprese.
I sistemi produttivi locali ed i distretti industriali sono individuati con deliberazione del Consiglio
regionale, adottata su proposta della Giunta regionale con la collaborazione dell'ISTAT o di altre
fonti a tale fine accreditate.
In ognuno dei sistemi produttivi locali/distretti industriali è costituito, sulla base di un accordo
scritto, un comitato di distretto nel quale sono rappresentati soggetti pubblici e privati, associazioni
e sindacati attivi sul territorio o comunque interessati allo sviluppo economico e sociale del
territorio.
Sul territorio provinciale sono stati individuati due distretti industriali, quello di
Montenero di Bisaccia e quello di Trivento, entrambi con attività economica prevalente “tessile e
abbigliamento”.
Distretto Industriale di Montenero di Bisaccia
Il Distretto si estende sul territorio di quattro comuni: Montenero, Mafalda, San Felice del
Molise e Tavenna.
Superficie (Kmq) 172
Unità locali totali 700
Addetti totali 2246
Unità locali manifatturiere 115
Addetti unità locali manifatturiere 977
Addetti manifatturieri sul totale (%) 43
L’area distrettuale è costituita da 700 unità locali prevalentemente localizzate nel comune di
Montenero di Bisaccia (511 per il 73% del totale).
Distretto Industriale di Trivento
Il Distretto si estende sul territorio di otto comuni di cui sei della Provincia di Campobasso:
Trivento, Montefalcone, Montemitro, Pietracupa, Roccavivara e Salcito.
Superficie (Kmq) 262
Unità locali totali 790
Addetti totali 2061
Unità locali manifatturiere 114
Addetti unità locali manifatturiere 554
Addetti manifatturieri sul totale (%) 27
L’area distrettuale è costituita da 790 unità locali prevalentemente localizzate nel comune di
Trivento (360 per il 45,6% del totale).
SISTEMA AGRICOLO
Aziende e addetti
I dati relativi al 5° censimento dell’agricoltura 2000, riferiscono di una tendenza alla
flessione delle aziende più al nord che nel mezzogiorno. Nel censimento del 1990 le aziende
agricole del meridione rappresentavano il 36% del totale nazionale mentre oggi costituiscono il
38% del totale.
Il numero delle aziende agricole è diminuito in modo meno consistente nelle regioni centrali
(7,4%); Diminuzioni complessivamente più contenute della media nazionale si registrano nelle
regioni meridionali e insulari; In particolare, la diminuzione delle aziende è stata più consistente in
Abruzzo (-22,6%) e in Molise (-16,3%).
La tabella dei dati comunali relativi alle aziende con conduzione diretta del coltivatore (che
rappresenta oltre il 97% delle forme di conduzione), riporta una diminuzione percentuale del
15,91% tra il 5° censimento (2000) e il 4° (1992).
Il settore agricolo nel contesto socio-economico provinciale, rappresenta un comparto di
notevole importanza, infatti occupa circa il 12,13 % degli addetti totali.
Dai dati ISTAT si evince che la Provincia di Campobasso manifesta una elevata presenza di
attività agricole ( 25.609 aziende – 5° censimento agricoltura), per un totale di 205082,77 ettari di
superficie agraria (cereali, frumenti, ortaggi, foraggi, viti, olivi, frutta) che rappresenta il 70,50 %
della superficie dell’intero territorio provinciale.
Oltre a quanto già detto, e cioè che la quasi totalità delle aziende è a conduzione diretta, si
deve precisare che nella maggior parte dei casi si fa riferimento esclusivamente a manodopera
familiare.
I dati mettono anche in luce che circa il 78,44 % delle aziende presenta una superficie
compresa tra 1 e 10 ettari.
elaborazione PTCP su dati ISTAT
Boschi
Le superfici boscate regionali hanno estensione non rilevante in relazione alle esigenze
produttive nonché relativamente alla protezione dei suoli, e regimazione delle acque. Difatti
l’indice di boscosità si attesta intorno al 16% del territorio provinciale con prevalenza dei boschi
cedui. L’utilizzo principale del legname è come combustibile, mentre una piccola percentuale è
impiegato per la lavorazione.
Colture principali e zootecnia
La filiera ortofrutticola assume un discreto rilievo nell’economia della Provincia di
Campobasso, infatti ortaggi e frutta rappresentano il 10,6% del totale della produzione agricola.
Frutta (compresi olivo e vite)
La frutticoltura sta vivendo un momento di transizione, in quanto la consolidata attività
frutticola delle aree irrigue del basso molise (1600 ettari), dopo anni di stabilità e di successi
commerciali, si trova nella necessità di doversi adeguare alle nuove condizioni imposte
dall’evoluzione del mercato, senza averr ancora modificato la propria struttura produttiva costituita
da piccole aziende a conduzioone familiare.
Di positivo bisogna riscontrare che dopo diversi anni di intenso lavoro, teso a dimostrare la
tipicità e la qualità del prodotto molisano, nel 2003 è giunto il riconoscimento della Denominazione
di Origine Protetta (DOP) per l'olio extravergine d'oliva prodotto nella regione Molise.
Per quanto concerne la produzione di vini, si nota una concentrazione della vitivinicoltura
nella fascia costiera a discapito di quella parte collinare storicamente votata per tale attivita
agricola. Alcuni vini, già a partire dal 1998, sono riusciti ad ottenere il marchio DOC e IGT.
La superficie destinata, nella provincia, alla coltivazione di frutta, vite e olivo è pari a ha
17832,27 che corrisponde al 8,69 % della superficie agricola coltivata.
elaborazione PTCP su dati ISTAT
elaborazione PTCP su dati ISTAT
Ortaggi
Il comparto orticolo rappresenta una realtà piuttosto significativa con circa 2.473,73 ettari di
superficie investita (pari al 1,21 % della superficie agricola coltivata) e 2.270 aziende impegnate.
Tuttavia nel corso dell’ultimo decennio si è assistito ad un netto ridimensionamento del comparto di
cicrca il 50%.
La principale coltivazione ortiva è il pomodoro (da industria e da mensa), seguono per
importanza le patate e le fragole.
Montagna
collina
Ortive 928 1342 in piena aria 917 1330 in coltiv pieno campo 899 1256 pomodori da mensa 187 191 pomodoro da industria 50 311 altre ortive 760 923 orti stab o indust 24 116 pomodori da mensa 7 28 altre ortive 17 101 protette 15 30 in serra 14 28 pomodoro da mensa 14 16 altre ortive 2 20 in tunnel, campane 1 2
elaborazione PTCP su dati ISTAT
Cereali
La vocazione cerealicola della provincia è ben nota, i cereali e in particolare il frumento
sono sempre stati considerati una produzione tipica.
La produzione si caratterizza per l’elevata incidenza produttiva del frumento duro.
La superficie destinata, nella provincia, alla coltivazione del frumento è pari a 71183,45 ha
che corrisponde al 34,71 % della superficie agricola coltivata.
I cereali complessivamente (compreso il frumento) occupano 161450,06 ha pari al 78,72%
della superficie agricola coltivata.
elaborazione PTCP su dati ISTAT
Foraggi e zootecnia
La produzione foraggera su 23326,91 ha, corrispondenti al 11,37 % della superficie agricola
coltivata, esprime la rilevanza della zootecnia dell’ambito del sistema produttivo provinciale. La
zootecnia infatti è un comparto strategico per l’economia agricola provinciale e regionale. La
produzione regionale di latte è riportata nella tabella seguente.
Zootecnia: Produzione di latte (dati nazionali)
Anno 2003 Produzione di latte per regione ( migliaia di quintali) REGIONI Vacca e bufala Pecora e capra
Molise 1.073.119 16.821 Piemonte 8.415.539 34.294 Valle d'Aosta 483.288 756 Lombardia 40.497.305 28.357 Trentino-Alto Adige 5.690.357 7.055 Veneto 10.022.212 18.439 Friuli-Venezia Giulia 2.965.127 2.778 Liguria 318.269 9.458 Emilia-Romagna 17.689.169 59.346 Toscana 1.034.860 808.244 Umbria 863.325 77.418 Marche 483.026 86.753 Abruzzo 619.218 98.063 Campania 4.448.857 106.696 Puglia 2.764.647 199.306 Basilicata 403.504 128.205 Calabria 636.875 144.414 Sicilia 1.686.061 359.042 Sardegna 2.045.457 3.532.301 Lazio 7.017.996 528.566 TOTALE 109.158.213 6.246.309
Fonte ISTAT
Per quanto concerne la produzione di carni, il Molise è una regione caratterizzata da una
produzione non particolarmente rilevante.
elaborazione PTCP su dati ISTAT
SISTEMA TURISTICO
Offerta e flusso turistico
Nonostante negli ultimi anni ci sia stato un leggero miglioramento, il sistema turistico
provinciale presenta una insufficiente offerta rispetto alle ambizioni di sviluppo del settore.
E’evidente che nelle attuali condizioni non è possibile attribuire al settore turismo un ruolo
trainante per lo sviluppo dell’economia locale, ed essendo tale risorsa un fattore fondamentale del
nuovo modello di sviluppo, occorrerà creare le giuste condizioni.
Passando ad analizzare nello specifico l'offerta turistica della provincia si osserva che , la
maggior parte degli esercizi alberghieri (n. 66) risulta a tre stelle (41,2% di quelli presenti sul
territorio) e sono concentrati per la maggior parte sulla fascia costiera. La rimanente parte risulta
dislocata nell’hinterland dell’area matesina, con qualche eccezionale presenza sulla rimanente parte
del territorio provinciale.
Altra importante caratteristica è data dalla consistenza dell’offerta agrituristica (n. 32), le cui
strutture risultano distribuite in maniera omogenea nell’ambito della provincia di Campobasso.
Per ciò che concerne la distribuzione dei campeggi (n. 16) si riscontra una unica
concentrazione lungo la fascia costiera (nei Comuni di Campomarino, Termoli, Petacciato,
Montenero) e legati al turismo balneare.
Per quanto concerne il movimento turistico negli anni 2001-2002 (con riferimento ai dati in
percentuale-anno 2000) sono state prese in esame le informazioni fornite dall’Ente Provinciale per
il Turismo di Campobasso.
Un confronto tra l’andamento delle presenze nelle strutture complementari e nrgli alberghi
rivela un notevole aumento delle presenze nelle prime.
0
100000
200000
300000
400000
500000
600000
700000
800000
Esercizi Alberghieri Esercizi Complem Totale Esercizi
20022001
Il flusso turistico nella provincia di Campobasso è caratterizzato da picchi nei mesi estivi
come si evince nelle tabelle successive.
0
50000
100000
150000
200000
250000
Genna
io
Febbra
rioMarz
oApri
le
Maggio
Giugno
Lugli
o
Agosto
Settem
bre
Ottobre
Novem
bre
Dicembre
Italiani Presenze 03Italiani Presenze 02Italiani Presenze 01
02000400060008000
10000120001400016000
Genna
io
Febbra
rioMarz
oApri
le
Maggio
Giugno
Lugli
o
Agosto
Settem
bre
Ottobre
Novem
bre
Dicembre
Stranieri Presenze 03Stranieri Presenze 02Stranieri Presenze 01
La presenza di italiani ha avuto una ripresa nel 2003 a differenza della presenza degli
stranieri che sono diminuiti. Entrambi sono caratterizzati dalla stagionalità estiva.
Di seguito si riportano i grafici delle presenze nelle maggiori aree interessate da presenze
turistiche.
Totale Presenze
0
100000
200000
300000
400000
500000
600000
2000 2001 2002
Campomarino,Montenerodi Bisaccia, Petacciato
Totale Presenze
130000
135000
140000
145000
150000
155000
160000
165000
170000
2000 2001
Termoli
Dati relativi a Campitello Matese (movimento turistico)
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
16000
Gennaio Febbrario Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
2000
2001
DOCUMENTI PROGRAMMATICI
linee guida dei vari documenti programmatici.
Il Molise, attualmente nella fase di phasing out dall’Obiettivo 1 europeo, è stato interessato
negli ultimi anni, da numerosi programmi di sviluppo che beneficiano dei fondi comunitari.
Si tratta, da un lato, degli strumenti di sviluppo che organizzano e ripartiscono i Fondi strutturali a
livello regionale POR MOLISE, dall’altro, degli strumenti di "programmazione negoziata
territoriale", che interessano parte del territorio molisano a seconda dei parametri di valutazione che
vengono assunti come prioritari.
Tutti gli strumenti citati si pongono come obiettivo primario quello della crescita economica e
produttiva della regione.
I punti di forza del complesso degli strumenti citati consistono nello sforzo di coinvolgere il
più possibile la comunità locale nei processi decisionali attraverso i quali si scelgono le azioni da
effettuare, i beneficiari e le modalità di intervento ed erogazione dei fondi. Tale procedimento, più
limitata nel caso del POR, ma "fondante" per gli altri casi, permette un dialogo costante tra soggetti
pubblici, che svolgono la funzione di promotori, parti sociali e associazioni di categoria.
Ciò mira, da un lato, a tagliare "su misura" gli interventi da realizzare rispetto alle esigenze locali, e,
dall’altro, ad evitare che i provvedimenti, anche se ben progettati, vengano "calati dall’alto", quindi
non condivisi e resi di fatto inefficaci.
Nella fase di studio del PTCP Risulta indispensabile correlare lo stesso con i vari strumenti di
sviluppo e programmazione che coinvolgono il territorio provinciale o parti di esso:
• Programma Operativo Regionale (POR)
• programmi complessi (PRUSST, PIT, PRU)
• iniziative di programmazione negoziata (Patti Territoriali, Agenda 21 Locale, LEADER,
Contratto d’Area, INTERREG)
• programmi di infrastrutture (accordo di programma Stato – Regione)
• Piani Pluriennali di Sviluppo Socio - Economico Comunità Montane 2000/2006
Si riporta di seguito la sintesi delle linee guida dei vari documenti programmatici e si precisa
che nelle tabelle che seguono, sono stati riportati solo gli interventi considerati influenti ai fini
della redazione del PTCP, fatta eccezione per il POR riportato per intero.
POR (2007-2013) FESR
Il Programma POR FESR Molise si articola in 5 Assi, di cui i primi 4 corrispondono alle priorità tematiche di intervento previste dal Regolamento
1080/06 FESR della Commissione Europea, il quinto include le azioni di Assistenza tecnica a supporto dell’implementazione del programma stesso.
Gli strumenti di sviluppo attivabili sono:
o il “Progetto integrato tematico”: insieme di interventi pubblici prevalentemente infrastrutturali raccordati con iniziative private su uno
specifico tema/asse di sviluppo proposti per le aree urbane o per le aree interne da attuarsi, previa valutazione da parte della Regione,
attraverso specifici Accordi di Programma;
o il “Progetto speciale”: programma di iniziative ed interventi in grado di garantire la realizzazione degli obiettivi di competitività e di
rafforzamento del tessuto economico regionale da attuarsi, previa valutazione da parte della Regione, attraverso forme di Sovvenzione
Globale ad un soggetto esterno all’Amministrazione investito di una missione di interesse pubblico;
o il “Contratto di Programma regionalizzato”: strumento di agevolazione, previa valutazione da parte della Regione ed eventuali procedure
di notifica, per la realizzazione congiunta sul territorio di iniziative imprenditoriali a rete in specifici settori anche innovativi da attuarsi
attraverso specifici decreti di concessione.
Gli Assi attivabili per i singoli strumenti sono sintetizzati nella seguente tabella:
STRUMENTI DI SVILUPPO
ASSI POR ATTIVABILI
PROGETTO INTEGRATO A TEMA
I – II – III - IV
PROGETTO SPECIALE
I
CONTRATTO DI PROGRAMMA
REGIONALIZZATO
I – II - IV
ASSI
ASSE 1: R&S, INNOVAZIONE E IMPRENDITORIALITÀ
Con l’Asse I “R&S, Innovazione e Imprenditorialità” si intende accrescere la propensione ad innovare dei sistemi produttivi e soprattutto potenziare
la capacità di trasferire ed applicare i risultati della ricerca industriale ai processi di produzione. Il POR si propone di perseguire la promozione di
reti di cooperazione pubblico/privato, di progetti pilota mirati al coinvolgimento di attori internazionali, l’aiuto diretto alle imprese per finanziare
investimenti in R&S, incentivi alle PMI per favorire la formazione e lo sviluppo di reti, filiere produttive e cluster finalizzati alla collaborazione
imprenditoriale per la realizzazione di politiche congiunte in materia di R&S e innovazione.
Inoltre sono previsti interventi volti ad innescare maggiore convenienza ad investire nell’area: a tale scopo saranno erogati servizi finanziari di
diversa natura alle imprese (quali interventi di seed capital; incentivi allo start – up; iniziative di spin – off aziendale) nonché servizi reali avanzati,
agevolando le iniziative volte a favorire lo sfruttamento economico delle nuove idee e la creazione di impresa ad alto contenuto di conoscenza.
ASSE 1 R &S, INNOVAZIONE IMPRENDITORIALITÀ
OBIETTIVO SPECIFICO OBIETTIVI OPERATIVI ATTIVITÀ
I.1 Potenziare e valorizzare il sistema regionale di R&S mediante: (i) il miglioramento dell’interconnessione tra le strutture di ricerca applicata ed il tessuto produttivo regionale; (ii) la creazione ed il consolidamento di una rete locale di ricerca applicata ed innovazione; (iii) la promozione del partenariato pubblico/privato.
I.1.1. Rete dell’Innovazione
I.2.1 Aiuti alle Imprese per attività di ricerca, sviluppo sperimentale ed industrializzazione dei risultati
I.2 Accrescere la propensione ad innovare del sistema delle imprese regionali e sostenere la ricerca industriale applicata per la promozione di nuovi prodotti/processi;
I.2.2 Aiuti agli Investimenti per l’Innovazione
I. Promuovere la capacità regionale di produrre ed utilizzare l’innovazione e la ricerca, favorendo il trasferimento delle nuove tecnologie e la crescita dell’imprenditorialità
I.3 Promuovere il rafforzamento del tessuto imprenditoriale contrastando la parcellizzazione del sistema impresa e favorendo la diversificazione produttiva, la crescita
I.3.1 Promozione e servizi per l’aggregazione anche attraverso filiere per l’internazionalizzazione delle Imprese
dimensionale delle aziende e i processi di aggregazione di imprese secondo logiche di reti e filiere. Sviluppare processi volti a favorire poli di eccellenza imprenditoriale e poli di competenza e nascite di nuove imprese e reti innovative
I.3.2 Incentivi per lo start – up di imprese innovative e sostegno a processi di spin – off universitari o da imprese esistenti
I.4 Facilitare l’acceso al credito da parte di imprese singole o associate per la realizzazione di programmi e progetti innovativi di sviluppo, anche sperimentale, a fronte dell’acquisizione di investimenti fissi in beni materiali ed immateriali ed attività di ricerca e sviluppo;
I.4.1 Fondo di Garanzia
I.5 Cogliere opportunità esterne di valorizzazione della strategia di innovazione, promuovendo pacchetti insediativi per investimenti esogeni di iniziative imprenditoriali ad elevato contenuto tecnologico, nonché servizi volti alla facilitazione di accordi di industrializzazione e/o capitalizzazione delle iniziative rinvenienti da attività di RST.
I.5.1 Marketing dell’Innovazione
ASSE 2: SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
L’Asse II “Sostenibilità Ambientale” è orientato alla valorizzazione dell’Ambiente da realizzarsi prioritariamente attraverso la prevenzione dei
rischi naturali, attraverso la riqualificazione dei siti contaminati, la riconversione dei siti industriali dismessi e la promozione delle infrastrutture
connesse alla biodiversità.
Tali politiche dovranno essere corredate da interventi mirati alla razionalizzazione e diversificazione delle fonti energetiche nonché all’integrazione
di energie rinnovabili.
ASSE 2 SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
OBIETTIVO SPECIFICO OBIETTIVI OPERATIVI ATTIVITÀ
II.1.1 Difesa e salvaguardia del territorio II.1 Rafforzare la tutela dell’Ambiente, al fine di migliorare la
competitività e l’attrattività del territorio e la qualità della vita della popolazione locale, mediante la prevenzione dei rischi di inquinamento, dissesto e degrado e la mitigazione degli impatti prodotti a seguito delle emissioni inquinanti da parte del sistema produttivo;
II.1.2 Sostegno all’utilizzo di tecnologie pulite nelle PMI
II. Promuovere la riqualificazione, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente nonché l’efficienza energetica al fine di innescare processi di crescita e sviluppo sostenibile
II.2 Promuovere la valorizzazione del patrimonio ambientale al fine di favorire attività imprenditoriali compatibili;
II.2.1 Valorizzazione del patrimonio naturalistico
II.3.1 Razionalizzazione dell’uso delle fonti energetiche
II.3 Sostenere e promuovere l’efficienza energetica, la diffusione di processi a minore domanda energetica e la valorizzazione di fonti energetiche rinnovabili II.3.2 Fonti energetiche rinnovabili
ASSE 3: ACCESSIBILITÀ
L’Asse III è dedicato alla promozione della mobilità interna ed esterna di merci e persone e il miglioramento dell’accesso delle imprese alle
tecnologie ICT.
Lo scopo è favorire i collegamenti attraverso raccordi con le reti di trasporto principali (da intendersi: collegamento Termoli-San Vittore), con gli
snodi ferroviari, con i grandi centri portuali e aeroportuali, il potenziamento delle ICT e la loro diffusione a scopi produttivi.
ASSE 3 ACCESSIBILITÀ
OBIETTIVO SPECIFICO OBIETTIVI OPERATIVI ATTIVITÀ
III.1 Promuovere il miglioramento del collegamento con le reti transeuropee e nazionali e del sistema di accessibilità, al fine di agevolare i flussi di merci, risorse finanziarie e capitale umano da e verso il Molise;
III.1.1 Miglioramento dei collegamenti tra il sistema viario regionale e le reti principali (TEN e Nazionali)
III. Facilitare, mediante il potenziamento delle reti materiali e lo sviluppo di architetture software, l’integrazione del territorio con il sistema logistico nazionale e l’accesso delle imprese ai servizi ICT per la competitività
III.2 Promuovere l’accesso delle PMI ai servizi collettivi della Società dell’Informazione, al fine di accrescere la competitività del sistema produttivo e turistico.
III.2.1 Società dell’informazione
ASSE 4: DIMENSIONE TERRITORIALE.
Nell’ambito della strategia dell’Asse IV sono previsti interventi per la promozione dei poli urbani e degli spazi rurali mediante potenziamento dei
servizi collettivi, la riqualificazione dell’ambiente, la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale.
Sono inoltre previste azioni mirate ad accrescere l’accesso alle nuove tecnologie dell’informazione da parte dei cittadini in modo specifico nelle
aree caratterizzate da bassa densità abitativa e conseguente marginalità economica e sociale.
Gli interventi di cui al presente Asse sono pertanto orientati alla riduzione dei divari di crescita tra le diverse aree territoriali promuovendo una
crescita omogenea dei centri urbani e una maggiore integrazione delle aree rurali con il resto del sistema produttivo.
ASSE 4 DIMENSIONE TERRITORIALE
OBIETTIVO SPECIFICO OBIETTIVI OPERATIVI ATTIVITÀ
IV.1 Promuovere lo sviluppo delle aree urbane, favorendo l’aggregazione polare di servizi e iniziative culturali a supporto della rete tematica di cooperazione tra Comuni; migliorare la qualità della vita nei centri urbani attraverso la valorizzazione delle risorse e il miglioramento dei servizi.
IV.1.1 Sviluppo integrato delle aree urbane
IV.2.1 Servizi ICT ai territori svantaggiati
IV. Promuovere una crescita diffusa su tutto il territorio regionale attraverso la valorizzazione delle vocazioni territoriali utili a concretizzare realistiche prospettive di sviluppo per le aree urbane e le zone caratterizzate da svantaggi geografici e naturali
IV.2 Sostenere lo sviluppo dei territori svantaggiati e contrastare i fenomeni di marginalizzazione e declino. IV.2.2 Iniziative di valorizzazione e promozione
turistica PIANO FINANZIARIO PER ASSE
PRUSST:
"Città territorio" capofila comune di Campobasso
Valorizzazione delle risorse del territorio attraverso interventi infrastrutturali e servizi alla persona.
Importo complessivo: € 274.000.000,00 - in corso di realizzazione
Motivazione: Esigenza espressa dal territorio Aree di Intervento:
a. Infrastrutture b. Reti di servizio alle persone e alle imprese
Localizzazione soggetto proponente tipologia Da Campobasso a
Bojano Matese Patto per
l’occupazione Realizzazione sistema di mobilità leggera urbana ed extra
urbana Boiano Comune di Boiano Realizzazione raccordo ferroviario a servizio dell’area
industriale Bojano Comune di Boiano Sistemazione paesaggistica del torrente Rio
Campolieto Comune di Campolieto Miglioramento della viabilità: collegamento tra s.p. Galdina e s.s. 87 (Martina)
Macchia Valfortore Comune di Macchia Valfortore
Riqualificazione e recupero centro storico e palazzo ducale
Mirabello Sannitico Comune di Mirabello Sannitico
Percorso naturalistico bosco padano
Sepino Comune di Sepino Recupero centro storico
"Medio ed Alto Molise"
Importo complessivo: € 140.000.000,00 - in corso di realizzazione
PROGRAMMI INTEGRATI TERRITORIALI:
(in corso d’istruttoria) (in attuazione delle linee generali del POR).
PIT Contratto d’Area Molise Centrale
La società Molise Sviluppo spa ha presentato un programma d’investimenti a valere sul bando PIT,
in esso si prevedono investimenti per circa 4 milioni di Euro complessivi, così suddivisi:
Asse III formazione €1.647.000,
Asse IV sviluppo locale € 2.383.000
PIT Medio Trigno – Capofila Comunità Montana “Trigno Medio Biferno”
Importo richiesto €.9.211.000 per la valorizzazione dei seguenti siti:
a. F.Trigno (confluenza Verrino – Castellelce),
b. Torrente Rivo,
c. Monte Mauro – Selva di Montefalcone.
PIT Minoranze linguistiche arbeesh e croata – Capofila Comune di Montecilfone
Migliorare la fruizione del patrimonio culturale arbeesh e croato anche in un’ottica di turismo
integrato
PIT Basso Molise Fortore – soc. Innova
Importo complessivo €.26.269.000 per circa 365 iniziative suddivisi nei seguenti progetti:
a. risorse ambientali n. 30,
b. risorse culturali n.123,
c. risorse umane n.71,
d. sistemi di sviluppo n.141
Localizzazione soggetto proponente tipologia Colletorto Comune di Colletorto Valorizzazione dell’area naturalistica “Vallone S. Maria”
Casacalenda Comune di Casacalenda Potenziamento e sviluppo dell’Oasi di LIPU
Guardialfiera Comune di Guardialfiera Valorizzazione dell’area naturalistica “Lago di
Guardialfiera”
Santa Croce di
Magliano
Comune di Santa Croce di
Magliano
Valorizzazione e conservazione area naturalistica “Torrente
Tona” e “Torre di Magliano”
Montenero di Bisaccia Comune di Montenero di
Bisaccia
Valorizzazione area Sacra di Madonna di Bisaccia
Bonefro, Ripabottoni,
Morrone del Sannio
Comunità Montana “Cigno
Valle Biferno”
Recupero e valorizzazione del tratturo Celano-Foggia
PIT Molise Centrale – soc. Matese per l’occupazione
Importo complessivo €.116.219.000 per circa 666 iniziative suddivise nei seguenti progetti:
a. risorse ambientali n. 36,
b. risorse culturali n.152,
c. risorse umane n.90,
d. sistemi di sviluppo n.320
e. altre n.68
Localizzazione soggetto proponente tipologia Campochiaro Comune di Campochiaro Realizzazione di un’area faunistica per la tutela di
mammiferi in pericolo nell’oasi Guardiaregia-Campochiaro
Castropignano Comune di Castropignano Riqualificazione ambientale e rinaturalizzazione dei siti del
Bosco “Pesco del Corvo” di particolare pregio (SIC)
Guardiaregia Comune di Guardiaregia Riqualificazione ambientale e rinaturalizzazione dei siti di
particolare pregio
Macchia Valfortore Comune di Macchia
Valfortore
Progetto di valorizzazione e conservazione ambientale
della sponda ovest del lago di Occhito, attraverso il
recupero di immobili e sistemazione degli spazi esterni
Petrella Tifernina Comune di Petrella Tifernina Riqualificazione ambientale e rinaturalizzazione di siti di
particolare pregio (SIC)
Tufara Comune di Tufara Creazione di percorsi naturalistici e aree di sosta sul
territorio (SIC)
localizzazione soggetto proponente tipologia Comunità Montana
Molise Centrale Comunità Montana Molise
Centrale
Allestimento parco archeologico di Monte Vairano
Montagano Comunità Montana Molise
Centrale
Recupero del sito archeologico di Santa Maria a Faifoli
PROGRAMMI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA E CONTRATTI DI QUARTIERE
Sono stati attuati una serie di PRU e Contratti di Quartiere (Interventi di ristrutturazione di mini
appartamenti e di un centro sociale per il miglioramento delle condizioni abitative. Importo
complessivo: 15.826.800.000 in corso di realizzazione) nell’ambito della Provincia di
Campobasso, ma non sono rilevanti per il PTCP in quanto trattasi di interventi di edilizia puntuale.
PATTI TERRITORIALI:
Patto Territoriale Matese per l’Occupazione
Il Patto comprende 57 comuni di cui 48 della Provincia di Campobasso
Il Piano d’Azione si fonda sostanzialmente su tre misure:
• il rafforzamento e l’allargamento della base produttiva della filiera agroalimentare e delle
attività a basso impatto ambientale per il 40% degli investimenti complessivi;
• la tutela e valorizzazione dell’ambiente e sostegno al turismo per 33%;
• le infrastrutture a supporto dello sviluppo locale per il 15%.
Patto del Basso Molise
Il patto comprende 26 comuni
Il piano d’azione si fonda sostanzialmente su:
• Riorganizzazione istituzionale (Unione dei Comuni, SUAP,)
• Per l’Asse risorse ambientali si prevedeva il 28% dell’investimento,
• per l’Asse Risorse culturali il 17%,
• per l’Asse Risorse umane il 9%,
• per l’Asse aiuti alle PMI il 26%.
Patto Trigno Sinello
Il Patto Territoriale "Trigno-Sinello" interessa le province di Campobasso (10 comuni),
Isernia (12 comuni) e Chieti (30 comuni).
Il programma di interventi interessa i settori:
• dell'industria
• dell’agroindustria,
• dei servizi,
• del turismo
• dell’apparato infrastrutturale
AGENDA 21 LOCALE, PROGETTO DEMETRA
La Provincia ha presentato entro la scadenza di novembre 2002 il progetto Demetra a valere sui
fondi del Bando di Agenda 21 Locale. Obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere la
conoscenza del territorio, e attraverso questa conoscenza diffusa e condivisa fare della “qualità del
territorio” l’imperativo categorico delle politiche di sviluppo locale. La Provincia ha già deliberato
l’adesione alla carta di Aalborg e realizzato lo studio sullo stato dell’ambiente.
PROGRAMMA LEADER +
La Regione Molise, recependo gli orientamenti per l’iniziativa comunitaria in materia di sviluppo
rurale, affida al Leader + un ruolo strategico per sperimentare nuovi modelli organizzativi che
consentano di creare efficaci rapporti di coesione tra aree forti ed aree deboli della Regione.
Gal Molise Verso il 2000
Miglioramento estetico e qualitativo delle strutture urbane dei centri storici anche mediante la
rivitalizzazione delle piccole attività economiche/artigianali, rivitalizzazione delle zone rurali
anche attraverso il turismo.
a. Asse I, sostegno a strategie pilota di sviluppo rurale a carattere territoriale ed integrato
b. Asse II, sostegno a forme di cooperazione interterritoriale e transnazionale
c. Asse III, creazione di una rete
d. Asse IV, gestione sorveglianza e valutazione del programma
misura tipologia - azione contenuto 1.4 A – miglioramento della qualità della vita e capacità organizzativa
comunità locali
Piano regolatore del paesaggio dell’area Leader+
Creazione di uno strumento comune per regolare gli interventi urbani, agricoli, ambientali, e
dotazione di una personalità estetica
1.4 B – miglioramento della qualità della vita e capacità organizzativa
comunità locali
Interventi di miglioramento dei contenuti urbani
Progetto pilota di ambito comunale per lo sviluppo dei piani comunale del colore
1.3 B – rafforzamento della conoscenza, della
diffusione e della fruizione delle risorse dei territori rurali dal
punto di vista ambientale e culturale
Progetti pilota valorizzazione aree SIC e ZPS
Iniziative di carattere divulgativo culturali legati alla storia e alla tradizioni locali
GAL Innova Plus
Valorizzazione delle produzioni agroalimentari, migliorare l’offerta territoriale.
Ricostruzione del tessuto imprenditoriale nelle zone terremotata.
PIANO STRATEGICO DEL TURISMO, STESURA NOVEMBRE 1999
Si individuano seguenti obiettivi/strategie per il rilancio del turismo della provincia:
a. Attrazione di nuovi turisti attraverso la diversificazione e destagionalizzazione,
b. ricettività e cultura dell’ospitalità – manutenzione dei beni culturali ambientali e di arredo
urbano,
c. integrazione fra i settori (ambientale – culturale – montano – balneare – sportivo –
familiare, ecc..).
CONTRATTO D’AREA MOLISE CENTRALE
Agevolazioni a Piccole e Medie Imprese nei settori dell'industria, artigianato, commercio,
agricoltura, servizi e turismo. Lo stato d’attuazione del Contratto rilevato al 31.12.02, rilevano un
avanzamento degli investimenti al 48%.
INTERREG: Il Programma di iniziativa comunitaria Interreg trova la sua regolamentazione nell'art. 20 del
Regolamento CEE n.1260/99. Sostiene la cooperazione e lo sviluppo proponendosi di "evitare che
i confini nazionali ostacolino lo sviluppo equilibrato e l'integrazione del territorio europeo". La
Regione Molise e la Provincia di Campobasso sono particolarmente interessati al Programma di
Iniziativa Comunitaria INTERREG III 2000/2006 essendo naturalmente proiettati verso i paesi che
affacciano sull'altra sponda dell'adriatico con alcuni dei quali è legata da forti legami storico-
culturali.
INTERREG III A – La Regione Molise è Partner nel Programma Italia - Paesi Adriatici Orientali
(Transfrontaliero-Adriatico): tutela e valorizzazione ambientale, culturale ed infrastrutturale del
territorio transfrontaliero, integrazione economica dei sistemi produttivi transfrontalieri, azioni di
rafforzamento della cooperazione, assistenza Tecnica all'attuazione del Programma Operativo.
INTERREG III B - La Regione Molise è Partner nei progetti CEDA 2 e KATER 2: elaborazione
di strategie operative di sviluppo territoriale a livello transnazionale, promozione di sistemi di
trasporto efficienti e sostenibili, promozione dell'ambiente e sana gestione del patrimonio culturale
e delle risorse naturali, in particolare di quelle idriche.
La Regione Molise è candidata come capofila del progetto " ARCHEOSITES". Lo studio delle
tecnologie più idonee per il restauro dei ruderi archeologici porta ad individuare prodotti e
modalità di intervento applicabili anche per il recupero dell’edilizia tradizionale.
INTERREG III B – La Provincia di Campobasso è Partner con vari enti, amministrazioni
nazionali ed esteri, nell’area CADSES in quattro progetti:
a. Progetto “Aliante” sul tema dello sviluppo sostenibile delle zone montane
b. Progetto “Ville Castelli e Palazzi” sul tema dell’utilizzo compatibile dei beni architettonici
culturali
c. Progetto “Olivia P” sul tema delle produzioni autoctone di qualità – olio di oliva –
d. Progetto “http” sul tema della società dell’informazione
INTERREG III C - Per la scadenza prevista per il 26/09/2003 la Regione Molise - Servizio beni
Ambientali - propone in collaborazione con l'ENEA il progetto "ECOLOGICAL VILLAGE". Il
progetto mira a definire un protocollo di analisi per accertare il livello della qualità ambientale dei
piccoli comuni.
ACCORDO DI PROGRAMMA STATO – REGIONE IN MATERIA DI TRASPORTI E
INFRASTRUTTURE VIARIE
Tale accordo persegue i seguenti obiettivi:
a. coerenza con il disposto della legge quadro in materia di LL.PP n. 109/94 e s.m.i. in
particolare per quanto attiene gli obiettivi prioritari del recupero e completamento in elenco
all’art. 14 comma 3;
b. miglioramento dell’accessibilità per le persone e le merci all’intero territorio regionale;
c. incremento delle sviluppo sostenibile del trasporto, riducendo consumi energetici,
emissioni inquinanti, ed altri impatti ambientali;
tipologia – titolo finanziamento Completamento strada “ponte S. Pietro – fondovalle Biferno” attraverso il torrente Rivolo delibera CIPE Completamento SP “Fossaltina n. 41” delibera CIPE Completamento III lotto strada di collegamento S. Croce di Magliano – Rotello - Ururi delibera CIPE Completamento lotto strada abitato di Montenero di Bisaccia – fascia costiera delibera CIPE Completamento SP collegamento FV Biferno – Morrone - Ripabottoni delibera CIPE Completamento strada Trivento – FV Trigno delibera CIPE Completamento collegamento FV Tappino - stazione Ripabottoni – S. Elia a Pianisi delibera CIPE Completamento strada di collegamento FV Biferno – Casacalenda – bivio di Bonefro delibera CIPE Completamento lotto strada FV Trigno e FV Biferno all’altezza del comune di Palata delibera CIPE FV Succida – Tammaro II lotto delibera CIPE Strada in contrada Codacchi in Trivento delibera CIPE Completamento strada di collegamento FV Tappino piane di Larino delibera CIPE Ampliamento funzionale porto di Termoli delibera CIPE Completamento strada di collegamento Castelmauro - Fv Biferno delibera CIPE Collegamento SS 376 S. Croce di Magliano – SS 480 (stazione di Ururi) POR Collegamento FV Trigno – FV Biferno POR Strada di collegamento FV Tappino (variante alla SS 212) POR SS 647 dir/B lavori di costruzione viadotto Ingotte Ministero Infr e Trasp SS 647 FV Biferno lavori di rafforzamento e messa in sicurezza viadotti Ministero Infr e Trasp
PIANI PLURIENNALI DI SVILUPPO SOCIO - ECONOMICO COMUNITÀ MONTANE
2000/2006:
Comunità Montana del Fortore
Macroprogetto ambientale ed economico: “Parco Tratturo”
Valorizzazione beni ambientali e naturali,
turismo naturalistico - sentieri – ricettività turistica nei centri storici,
Valorizzazione turistica lago di Occhito,
produzioni agricole biologiche e autoctone.
microindustria e artigianato,
Comunità Montana Trigno Medio Biferno
• Filiera agroindustriale
• Filiera agroartigianale,
• turismo ambientale e culturale,
• terzo settore – servizi alla persona.
Comunità Montana Monte Mauro • Tutela e salvaguardia del territorio forestazione,
• produzioni agricole autoctone,
• turismo – culturale e naturalistico (sentieri, valorizzazione siti di “natura 2000”, ricettività
turistica nei centri storici,),
• produzioni artigianali tipiche.
Comunità Montana Cigno valle Biferno
Turismo ambientale - percorsi ecologici – rivitalizzazione tratturi, oasi Lipu,
forestazione,
metanizzazione,
recupero e valorizzazione centri storici,
ricettività turistica nei centri storici,
tutela e commercializzazione produzioni locali
Comunità Montana Molise Centrale
Agricoltura biologica e certificazione di origine e qualità per le produzioni tipiche locali, (tartufi,
funghi, prodotti del sottobosco, piante officinali, ecc.),
tutela boschi,
parco fluviale sul Biferno e creazione di centri di pesca sportiva,
turismo archeologico,
ricettività turistica nei centri storici,
valorizzazione tratturi e fontane,
valorizzazione artigianato locale.
Articolo 15: Programma pluriennale di interventi diretti a favorire la ripresa produttiva del
Molise
Ai sensi dell'articolo 15 dell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n° 3268 del 12
marzo 2003, la Regione Molise, d'intesa con il Ministero dell'Economia e delle Finanze –
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione, ha predisposto un Programma pluriennale
d'interventi diretti a favorire la ripresa produttiva nel territorio della Regione Molise colpito dagli
eccezionali eventi sismici del 31 ottobre 2002 e da quelli metereologici del gennaio 2003, da
finanziare anche con il concorso delle risorse nazionali e comunitarie destinate allo sviluppo delle
aree sottoutilizzate.
Il Programma è stato approvato dal CIPE con deliberazione n. 32 del 29 settembre 2004 e dalla
Giunta regionale del Molise con deliberazione di Giunta regionale n. 841 del 9 giugno 2004.
Nel Programma sono ricomprese le risorse finanziarie assegnate alla Regione Molise con delibere
CIPE n.17/2003 e n. 20/2004.
Tabella estratta dal sito della Regione Molise
Riferimenti normativi: Legislazione nazionale
• legge n. 865/71, Piani di Insediamento Produttivo (PIP); Legislazione e documenti regionali
• LR 8/04 (Sistemi produttivi locali e distretti industriali);