Materiali d’alluminio. Lavorazione tramite la tecnica …...differenziazione fra leghe di fusione...
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Materiali d’alluminio.Lavorazione tramite la tecnica di saldatura.
3 Informazione sul prodotto e sull’applicazione
2 Materiali d’alluminio
L’alluminio. Una combinazione interessante di proprietà rende questo metallo un materiale ricercato.
Proprietà fisiche e chimiche dell’alluminio
Negli ultimi 60 anni le leghe d’alluminio hanno acquisito un posto fisso
in molti settori della tecnica e, dopo gli acciai, occupano il 2º posto fra
i metalli più usati. Un’applicazione diffusa riguarda il settore dei trasporti,
seguito dal settore delle costruzioni e dell’ingegneria meccanica.
Anche nell’industria degli imballaggi l’alluminio rappresenta ormai da
anni un materiale molto utilizzato.
Le ragioni del successo economico e tecnologico dell’alluminio sono
frutto di un’interessante combinazione di proprietà caratteristiche,
fra cui vanno segnalate in particolare:
3 l’elevata conducibilità elettrica e 3 la bassa densità
3 l’alta duttilità anche alle basse 3 termica
3 la resistenza chimica 3 temperature
3 l’innocuità dal punto di vista igienico
Anche altre proprietà, quali l’assenza di scintille, la neutralità
magnetica e l’incombustibilità sono in molti casi determinanti per
l’uso di questo metallo.
Tabella 1: Confronto alluminio – acciaio
Occorre distinguere fra alluminio purissimo, alluminio puro e leghe
d’alluminio, prevalentemente con manganese, magnesio, silicio, rame
e zinco, con il principale obiettivo d’aumentare la resistenza meccanica.
Accanto alle leghe di due metalli si utilizzano spesso leghe ternarie o
con più metalli. L’aumento della resistenza meccanica viene ottenuto
non solo tramite rafforzamento per soluzione solida, ma anche tramite
incrudimento a freddo attraverso la formatura o l’indurimento. Tra le
leghe d’alluminio si distingue fra quelle naturalmente dure e quelle
temprabili. Un altro criterio di distinzione è il tipo di lavorazione con una
differenziazione fra leghe di fusione e leghe da lavorazione plastica.
La Tabella 1 riporta alcune importanti proprietà fisiche dell’alluminio
puro a confronto con il ferro puro. Sono particolarmente significativi
la densità sensibilmente inferiore, il basso punto di fusione, ma anche
l’elevato calore di fusione e soprattutto l’elevato punto di fusione
dell’ossido d’alluminio. L’alluminio non presenta colori d’incandescenza
nel punto di fusione. Insieme al coefficiente di dilatazione più elevato
e alla buona conducibilitò termica, queste caratteristiche rendono la
saldatura delle leghe d’alluminio molto più difficile di quella dell’acciaio.
A temperatura ambiente l’alluminio si presenta con un reticolo cristallino
cubico a facce centrate e non presenta cambiamenti di stato, per cui
non possono formarsi strutture da tempra quali martensiti. L’alluminio
non è soggetto a infragilimento a freddo.
Proprietà Unità di misura Alluminio Ferro
Massa atomica g/mol 26,98 55,84
Densità g/cm3 2,70 7,87
Modulo di elasticità N/mm2 71 × 103 210 × 103
Coefficiente di dilatazione 1/SDgrK 24 × 10–6 12 × 10–6
Calore di fusione kJ/kg 396 270
Limite d’elasticità N/mm2 circa 10 circa 100
Resistenza alla trazione N/mm2 circa 50 circa 200
Ossidi Al2O3 FeO, Fe2O3, Fe3O4
Punto di fusione degli ossidi °C 2046 1400, 1455, 1600
Punto di fusione del metallo puro °C 658 1536
3Materiali d’alluminio
Unificazione delle leghe d’alluminio
Il nome e l’attribuzione dei codici del materiale delle leghe d’alluminio
sono definiti nella EN 573-1 secondo il sistema di nomenclatura
dell’Aluminium Association di Washington; i dettagli relativi alle analisi
chimiche sono riportate nella EN 573-3.
I gruppi di leghe sono classificate nel seguente modo:
Serie 1000 Alluminio min. 99,00 %
Serie 2000 Principale elemento della lega
rame
Serie 3000 Principale elemento della lega
manganese
Serie 4000 Principale elemento della lega
silicio
Serie 5000 Principale elemento della lega
magnesio
Serie 6000 Principali elementi della lega
Mg + Si
Serie 7000 Principale elemento della lega
zinco
Serie 8000 altri elementi della lega
Serie 9000 non utilizzata
La nomenclatura prevede l’uso del codice del materiale (esempio:
ENAW-5082) oppure dei simboli chimici, p. es.: EN AW-AlMg4.5Mn0.7.
In quest’ultimo caso i tenori medi dei principali elementi della lega
vengono indicati in percentuale. Possono essere presenti anche altri
elementi della lega non indicati nella nomenclatura.
Gruppi di leghe
Leghe solidificate a freddo
Le leghe d’alluminio non temprabili vengono portate ad un livello
di resistenza meccanica superiore tramite processi di formatura quali
la lastratura o la trafilatura a freddo. Questo gruppo comprende ad
esempio le tipologie d’alluminio puro Al 99.5 e Al 99.0 e le tipologie
AlMn1, AlMg1, AlMg2.5, AlMg3, AlMg2.7Mn, AlMg4Mn e AlMg4.5Mn.
Come per tutti i metalli il cui aumento della resistenza meccanica è
frutto della solidificazione a freddo, un aumento della temperatura di
queste leghe può condurre ad un calo irreversibile della resistenza alla
trazione, a meno che non sia seguito da un’ulteriore deformazione a
freddo. La perdita della resistenza è dovuta all ricupero cristallino o alla
ricristallizzazione. Nella zona del giunto saldato e nella zona termicamente
alterata le saldature avranno quindi un livello di resistenza meccanica
analogo a quello della condizione di ricottura. In alcune leghe il livello di
ricristallizzazione viene aumentato con il manganese in modo tale da
evitare almeno l’effetto di ricottura dovuto alla saldatura.
Alluminio: Un materiale versatile
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Metalli a base d’alluminio con aumento della resistenza meccanica
tramite le leghe
Con queste leghe d’alluminio si punta ad aumentare la resistenza
meccanica tramite l’aggiunta mirata d’elementi di lega (Grafico 1).
Gli elementi di lega di questo tipo sono: rame, silicio, magnesio, zinco
e manganese. E’ipotizzabile anche l’aggiunta di piccole quantità di
berillio, boro, sodio e stronzio.
Nella maggior parte dei casi non si tratta di leghe binarie, ma di leghe
ternarie o ancor più complesse. Un altro fattore determinante, a parte il
tenore vero e proprio della lega, è la presenza degli additivi sotto forma
di soluzione cristallina, di cristalli non solubilizzati o di composti inter-
metallici all’interno del reticolo.
Leghe indurenti
La resistenza meccanica d’alcune leghe d’alluminio idonee può essere
sensibilmente migliorata con uno speciale trattamento termico chiamato
indurimento. Questo processo richiede alcuni importanti presupposti
metallurgici: La soluzione solida d’alluminio deve avere una solubilità
dell’elemento della lega che diminuisce con la temperatura. Ciò vale ad
esempio per il rame che, a temperatura ambiente, è solubile solo per lo
0,3 % circa, mentre a 500 °C può andare in soluzione per più del 4 %.
Durante il raffreddamento, infine, non devono nascere delle fasi
d’equilibrio, ma la soluzione solida omogenea deve essere raffreddabile
in condizioni di sovrasaturazione. Il terzo presupposto è che, a tempe-
ratura ambiente o a temperature leggermente superiori, la soluzione
solida sovrasatura si disaggrega e le fasi così formate comportano un
aumento della resistenza meccanica.
In pratica vengono eseguite tre fasi operative composte da: solubilizza-
zione a circa 500 – 570 °C, tempra – ad esempio con acqua – e stoccaggio
a temperatura ambiente o a temperature comprese tra 120 e 160 °C.
Fra le leghe indurenti sono particolarmente diffuse soprattutte quelle
d’alluminio-magnesio-silicio e d’alluminio-zinco-magnesio. La velocità
di raffreddamento delle leghe AlMgSi dopo la saldatura non è sufficien-
temente elevata a formare una soluzione solida sovrasatura, per cui la
fase di stoccaggio non provoca alcuna compensazione della perdita di
resistenza meccanica nella zona termicamente alterata.
Anche le leghe di AlZnMg perdono parte della loro resistenza meccanica
con la saldatura. La soluzione solida generata in queste leghe presenta
una temperatura di solubilizzazione minore e richiede una velocità di
raffreddamento minore per sopprimere le fasi di separazione.
La saldatura di questi metalli produce lo stesso effetto pratico di
un’ulteriore solubilizzazione e la buona conducibilità termica genera
una sufficiente tempra. Lo stoccaggio a freddo richiede alcuni giorni
o settimane; una volta trascorso questo tempo, lo stato indurito viene
raggiunto anche nella zona della saldatura.
Contenuto di magnesio (%)
(N/mm2) RP02 Rm
300
250
200
150
100
50
0
1 2 3 4 5 6
Grafico 1: effetto del magnesio sulle proprietà meccaniche
Materiali d’alluminio
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Saldatura MIG con cannello push-pull
Caratteristiche del metallo
A causa delle particolari caratteristiche fisiche dell’alluminio, la salda-
tura delle leghe d’alluminio è considerata molto più difficile della
saldatura delle leghe d’acciaio. Le principali peculiarità sono descritte
qui di seguito.
Strato d’ossido con punto di fusione elevato
Nella composizione Al2O3, l’alluminio genera uno strato d’ossido natu-
rale con uno spessore di circa 0,01 μm che assicura la resistenza alla
corrosione e che presenta un punto di fusione di circa 2050 °C, molto
più elevato cioè di quello del metallo. Il suo peso specifico è più elevato
di quello del metallo puro; per questa ragione gli ossidi affon-dano
nel bagno di fusione. Lo strato d’ossido funge da isolatore elettrico e
deve essere eliminato prima di procedere con la saldatura. Per questa
ragione, nella saldatura autogena o brasatura si utilizzano appositi
fondenti che trasformano l’ossido in una scoria dal basso peso specifico
e dall’elevata viscosità, che protegge la zona della saldatura e ferma
ogni ulteriore ossidazione.
Lo stratto d’ossido può essere eliminato anche con tecniche quali la
spazzolatura, la levigatura, la fresatura o il decapaggio. Nelle tecniche
ad arco con l’elettrodo a polarità positiva, all’interno dell’arco gli ioni
positivi vengono accelerati in direzione del pezzo, carico negativamen-
te. In questo modo lo strato d’Al2O3 di recente formazione viene spez-
zato. Il gas di protezione inerte impedisce la formazione di nuovi ossidi
e garantisce una saldatura tecnicamente ineccepibile. Un’altra teoria
riconduce la distruzione dello strato d’ossido alla fuoriuscita d’elettroni.
In ogni caso è indispensabile preparare con cura i lembi in modo tale
che gli ossidi in fase d’affondamento possano essere completamente
dilavati dalla superficie frontale sul lato inferiore del giunto saldato:
per questa ragione il bordo inferiore del giunto deve essere in ogni
caso spezzato.
Materiali d’alluminio
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Buona conducibilità termica
La conducibilità termica varia da circa 230 Wm–1K–1 dell’alluminio puro
fino a valori di 115 – 155 Wm–1K–1 delle leghe. Questa caratteristica ren-
de indispensabile un’apporto di calore elevato e concentrato durante il
processo di saldatura. Un’altra conseguenza è l’elevata velocità di raf-
freddamento che favorisce la formazione di pori e l’inclusione di bolle
di gas, a causa dell’alta velocità di solidificazione.
Tabella 2: Caratteristiche di diverse leghe d’alluminio
Elevato calore di fusione
A causa dell’elevata entalpia di fusione rispetto al punto di fusione,
la tecnica di saldatura adottata deve predisporre un’energia termica
relativamente elevata. Il raggiungimento della temperatura di fusione
non è, peraltro, segnalato dai colori d’incandescenza.
Coefficiente di dilatazione termica elevato
Il coefficiente di dilatazione termica dell’alluminio di circa 20 × 106 K–1,
é all’incirca doppio rispetto a quello dell’acciaio, conduce a maggiori
ritiri in fase di raffreddamento e rende necessari accorgimenti partico-
lari contro le deformazioni e le criccature da ritiro.
Saldatura TIG/WIG a corrente continua con elettrodo a polarità negativa
Materiali d’alluminio
Lega Proprietà ImpiegoAl99.0 ... 99.98 scarsa resistenza meccanica, buona deformabilità,
ottima resistenza chimica
elettrotecnica, placcaggio
AlMn0.2 ... AlMn1 resistenza meccanica media, buona resilienza,
buona resistenza chimica
costruzione d’apparecchi, industria automobilistica,
industria alimentare
AlMg1 ... AlMg5 aumento della resistenza meccanica con l’aumentare del
tenore di Mg, buona resistenza chimica
edilizia, costruzione d’apparecchi, ingegneria
meccanica, industria dei mobili
AlMgMn
Esempio: AlMg4.5Mn0.7
la resistenza a caldo migliora con il manganese costruzione d’apparecchi, meccanica, industria
automobilistica, cantieristica navale
AlMgSi, AlSiMg indurente a caldo e a freddo,
buona deformabilità, maggiore resistenza meccanica
edilizia, elettrotecnica, qualità eloxal
AlCuMg indurente, resistenza meccanica elevata,
media resistenza chimica
ingegneria meccanica e impiantistica,
industria alimentare
AlZnMg
Esempio: AlZn4.5Mg1
indurente, resistenza meccanica elevata, soprattutto
nelle leghe con il rame
componenti ad alta resistenza meccanica per la
saldatura industria automobilistica
AlSi5 ... AlSi12 la lega con il silicio aumenta le proprietà reologiche e
le caratteristiche di fusione, soprattutto con un tenore di
silicio superiore al 7 %
getti, edilizia, qualità eloxal
7
La saldatura delle leghe d’alluminio. L’alluminio è un materiale dalle caratteristiche particolari. Considerando queste caratteristiche, la saldatura dell’alluminio non presenta alcun mistero.
Saldabilità dell’alluminio
Qui di seguito si riportano le caratteristiche specifiche d’alcuni gruppi di
leghe; il quadro riassuntivo è riportato nella Tabella 2 e nella Tabella 3.
Alluminio puro e leghe d’alluminio-manganese
L’alluminio puro è caratterizzato da una buona saldabilità benché,
a confronto con le leghe d’alluminio, sia maggiore la tendenza alla for-
mazione di pori. L’elevata conducibilità termica richiede un forte apporto
di calore e, se gli spessori sono maggiori, un preriscaldo prima della
saldatura. Le temperature e i tempi di preriscaldo tipici sono riportati
nella Tabella 5 a pagina 10.
Leghe d’alluminio-magnesio e alluminio-silicio
La composizione di queste leghe risulta decisiva per la sensibilità alle
criccature; con l’1,2 % di magnesio le leghe AlMg e con circa lo 0,75 %
di silicio quelle AlSi presentano un picco di sensibilità alle criccature
a caldo (Grafico 2, pag. 8).
Tabella 3: Saldabilità di diverse leghe d’alluminio
Vale la seguente regola empirica: I metalli d’apporto ad alto tenore di
lega devono essere prevalentemente saldati evitando le criccature.
Per questa ragione il metallo d’apporto va in ogni caso scelto con un
tenore di lega superiore, e cioè con il 2 % di silicio e il 3,5 % di magnesio.
Un ulteriore miglioramento della saldabilità è ottenibile con manganese
o cromo; per questa ragione la saldabilità dello AlMg4.5Mn è migliore
di quella di tutte le tipologie di AlMg,
Se in presenza di due materiali diversi uno dei due è una lega al
magnesio, il metallo d’apporto va scelto in funzione di quest’ultima.
Leghe d’alluminio-magnesio-silicio
A seconda della composizione, questo gruppo di leghe presenta in
linea di principio il rischio di criccature; per questa ragione non si
utilizza un metallo d’apporto dello stesso tipo, ma si salda con SG-AlSi5
secondo la DIN 1732. Se dopo la saldatura il pezzo deve essere ano-
dizzato, il metallo d’apporto da utilizzare è lo SG-AlMg3. Per ottenere
caratteristiche meccaniche superiori va utilizzato il metallo d’apporto
SG-AlMg4.5Mn.
Materiali d’alluminio
Lega Saldabilità Metallo di apportoAl99.0 ... 99.98 buona SG-Al99.5, SG-Al99.5Ti, SG-Al99.8
AlMn0.2 ... AlMn1 ottima SG-AlMn, SG-AlMg3 ... 5
AlMg1 ... AlMg5 buona SG-AlMg3, SG-AlMg5, SG-AlMg4.5Mn
AlMg4.5Mn ottima SG-AlMg5, SG-AlMg4.5Mn
AlMgSi, AlSiMg, AlSiMgMn buona SG-AlMg3 ... 5, SG-AlSi5
AlCuMg tendenza alle criccature a caldo
AlZnMg
Esempio: AlZn4.5Mg1
solo lega AlZn4.5Mg1 buona SG-AlMg5, SG-AlMg4.5Mn
AlSi5 ... AlSi12 con un tenore di rame inferiore al 1 % buona Al-Si5, SG-Alsi12
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Leghe d’alluminio-zinco-magnesio
Le leghe AlZnMg sono indurenti e, a causa della quantità di componenti
della lega, tendono alla criccatura durante la saldatura; per questa
ragione una saldatura con la stessa tipologia di metalli non è possibile.
La saldabilità della lega AlZn4.5Mg1 è buona. Normalmente si utilizza il
metallo d’apporto indurente SG-AlMg5 o SG-AlMg4.5Mn.
Leghe d’AlMgCu e AlZnMgCu
Le leghe di questo tipo sono indurenti con elevata resistenza meccanica e
sono considerate molto sensibili alle criccature: per questa ragione la sal-
datura per fusione è impossibile o solo limitatamente possibile, a seconda
del tenore di rame.
Aspetti particolari durante la saldatura
Il problema delle criccature
Durante la solidificazione e il ritiro aumenta il pericolo delle criccature,
in particolare nei casi in cui la lega presenta un intervallo di solidifica-
zione eccessivo e forma delle miscele d’eutettici ai bordi dei grani
con un basso punto di fusione. La tendenza alle criccature dipende dal
tipo di lega e va perciò sempre considerata nella scelta del metallo
d’apporto. La Tabella 4 mostra le zone delle criccature a caldo per alcuni
tipi di leghe e il tenore minimo consigliato di silicio, rame e magnesio
nel metallo d’apporto. Anche il contenuto di piombo nell’alluminio
dovrebbe essere il più basso possibile.
Le cricche nei crateri finali possono essere evitare tramite un programma
di riempimento dei crateri integrato nelle moderne saldatrici o tramite
saldatura su una lamiera aggiuntiva d’uscita.
Le criccature nella radice del giunto di saldatura sono spesso dovute agli
ossidi d’alluminio e vengono evitate con una smussatura inferiore della
lamiera.
Grafico 2: Andamento delle criccature a caldo
20
0
40
60
80
100
1 2 3 4 5
Contenuto di lega (%)
Tendenza alla criccatura a caldo SilicioMagnesio
Tabella 4: Tendenza alle criccature a caldo delle leghe d’alluminio in funzione del tenore di silicio e magnesio
Materiali d’alluminio
Gruppo di leghe massima sensibilità
alle criccature
tenore
minimo pratico
intervallo di temperatura
critico
AlSi 0,75 % Si 2,0 % Si 660 – 577 °C
AlCu 3,0 % Cu 5,0 % Cu 660 – 577 °C
AlMg 1,2 % Mg 3,5 % Mg 660 – 449 °C
AlSiMg 0,5 – 0,8 % Si e
0,2 – 1,2 % Mg
2,0 % Si
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Il problema della formazione di pori
La ragione primaria della formazione di pori nel saldame è la drastica
diminuzione della solubilità del gas in fase di solidificazione. Qui si
tratta in particolare dell’idrogeno, in quanto l’eventuale ossigeno viene
legato a formare Al2O3, mentre l’azoto forma il nitruro d’alluminio. La
solubilità del gas in diminuzione conduce alla secrezione di bollicine
di gas sub-microscopiche che crescono con un’ulteriore assorbimento
di gas e che risalgono in superficie all’interno del bagno di fusione.
Con elevate velocità di saldatura e una rapida solidificazione del bagno
di fusione, il degassaggio spesso non è completamente concluso con
conseguente formazione di pori nel saldame.
Le fonti dell’idrogeno sono molteplici e vanno dall’umidità nello strato
d’ossido attraverso l’inclinazione non corretta del cannello fino
all’assorbimento d’umidità dall’aria attraverso il materiale della tuba-
zione del gas di protezione. Poiché la differenza della pressione parziale
di vapore fra aria ambiente e flusso di gas di protezione è notevole,
l’umidità raggiunge con relativa facilità il gas di protezione e l’arco tra-
mite diffusione.
In linea generale il problema dei pori è maggiore nella saldatura MIG
rispetto alla saldatura TIG/WIG in quanto, durante il processo TIG/WIG
relativamente calmo, la quantità di aria ambiente umida che giunge
nell’atmosfera di gas di protezione è minore.
Le misure fondamentali per evitare la formazione di pori sono
elencate qui sotto.
Decolorazione nell’area del cordone di saldatura
Indipendentemente dalla tecnica di saldatura utilizzata, nell’area del
cordone si presentano decolorazioni da deboli a pronunciate che
aumentano con l’aumentare del tenore di magnesio e di silicio. Se dopo
la saldatura è prevista un’anodizzazione, le leghe eterogenee presente-
ranno forti decolorazioni, soprattutto se i singoli componenti della
struttura vengono decapati durante l’anodizzazione oppure staccati
dalla soluzione elettrolitica.
Misure importanti per evitare la formazione di pori
3 Superfici pulite e asciutte del metallo base e del metallo
d’apporto
3 Pretrattamento tramite levigatura, spazzolatura, decapaggio,
sgrassamento
3 Arco tranquillo e conduzione calma del cannello
3 Flusso di gas di protezione senza turbolenze con corretto
dosaggio e purezza
3 Ugello del gas di protezione ampiamente dimensionato e pulito
3 Ridurre la lunghezza del pacchetto di tubi
3 Usare un cannello con sistema di raffreddamento chiuso
3 Lavaggio sufficientemente lungo prima della saldatura
3 Prevedere la protezione della radice
3 Possibilmente saldare in posizione PA o PF
3 Evitare le posizioni di saldatura PC e PE
Componente in AlMg4.5Mn, saldato TIG/WIG con SG-AlMg4.5Mn sotto MISON® He20 MISON® He20: Cordone di saldatura MIG su bombola d’alluminio
Materiali d’alluminio
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Tecnologia di saldatura
Posto di lavoro
Durante la saldatura delle leghe d’alluminio occorre garantire la
massima pulizia del posto di lavoro, degli utensili, dei dispositivi di
serraggio e dei metalli d’apporto. E’consigliabile dividere questo
da altri posti di lavoro in cui si lavorano acciai da costruzione o acciai
ad alto tenore di lega, per evitare contaminazioni reciproche.
Preriscaldo
Il preriscaldo delle leghe d’alluminio si rende necessario ogni qual volta,
nonostante il rispetto dei corretti parametri di saldatura e nonostante
l’uso di gas di protezione contenenti elio, non si raggiungono penetra-
zioni sufficienti. Il preriscaldo può essere ottenuto con cannelli autogeni
con una regolazione della fiamma leggermente ridotta. La crescita
indesiderata dello strato d’ossido può essere frutto dell’utilizzo di grandi
cannelli per il preriscaldo. Per non mettere a rischio le caratteristiche
garantite del materiale è necessario seguire attentamente le racco-
mandazioni dei fornitori in relazione alle temperature di preriscaldo e ai
tempi di mantenimento; i valori indicativi sono riportati nella Tabella 5.
Tabella 5: Valori indicativi delle temperature massime di preriscaldo
Scelta del metallo d’apporto
La scelta del metallo d’apporto è essenziale per una corretta saldatura,
in particolare in relazione alle velocità elevate delle tecniche di salda-
tura con gas di protezione con una rapida solidificazione del bagno di
fusione. Nella Tabella 3 (pag. 7) sono riportati i metalli d’apporto per le
principali tipologie di leghe. Accanto alla corretta analisi va garantita
anche la corretta regolazione degli elementi di microlega che affinano
i grani, le tolleranze ristrette, un’accurato avvolgimento con un’elevata
quota di piegatura preliminare e una piegatura a strati, priva di torsioni.
AlMg5 AlSi5 Al99.5Ti
Saldatrice MIG per alluminioLa differenza della conducibilità elettrica si riflette sulla penetrazione e sulla forma del giunto saldato
Materiali d’alluminio
Materiale T (°C)
AIMgSi 180
AISi1MgMn 200
AISiMg 220 – 250
AIZn4.5Mg1 140
AIMg4.5Mn0.7 150 – 200
AIMg4.5Mn0.7 150 – 200
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Scelta della tecnica di saldatura
Per ragioni economiche si continua a prediligere sempre più la tecnica
MIG. Questo tipo di saldatura, con l’uso della tecnica pulsata, ha allar-
gato il campo delle proprie applicazioni anche alle lamiere con spessori
ridotti.
Per spessori molto ridotti, un’accessibilità scarsa oppure esigenze
massime a livello di superficie e assenza di pori, si utilizza in prevalenza
la tecnica TIG/WIG.
Altre tecniche meno usate sono la saldatura a gas, la saldatura a resi-
stenza, la saldatura manuale ad arco, la saldatura ad attrito, la saldatura
ad attrito rotante, la saldatura a ultrasuoni, la saldatura con fascio
d’elettroni e la saldatura laser. La maggiore importanza economica e
diffusione, tuttavia, spetta alle tecniche di saldatura con gas di prote-
zione MIG e TIG/WIG.
Saldatura MIG
La saldatura MIG è una tecnica d’accoppiamento economica soprattutto
se si tratta di lamiere spesse. Le leghe d’alluminio vengono normalmen-
te saldate con corrente continua e polarità positiva dell’elettrodo per
distruggere la pelle d’ossido e ottenere un passaggio fine delle gocce.
A partire da circa 4 mm si lavora con l’arco spray.
Per ampliare il campo d’utilizzo ed estenderlo anche ai materiali sottili è
stata sviluppata la tecnica MIG pulsata. In questo caso, diversificando
i parametri degli impulsi, si ottiene una dimensione e un distacco
definiti delle gocce e si riesce a ridurre l’apporto di calore nel suo com-
plesso. I parametri tipici quali la frequenza della pulsazione, l’intensità
di corrente base e degli impulsi, l’andamento temporale, la forma della
corrente pulsata sono selezionabili in intervalli estesi e, se scelti corret-
tamente, assicurano un passaggio del materiale senza corto circuito con
un’arco stabile e un basso carico dell’elettrodo e quindi un giunto
di qualità eccellente. Nelle fasi della corrente base il bagno di fusione
può calmarsi e degassare.
Anche le lamiere sottili possono essere saldate con la tecnica
pulsata con un’elettrodo a filo relativamente spesso: ciò aiuta soprat-
tutto la riduzione dei pori. La tecnica pulsata conduce inoltre ad una
minore evaporazione del magnesio e dello zinco e permette d’ottenere
qualità metallurgiche migliori del giunto saldato.
Le moderne saldatrici dispongono inoltre di speciali programmi di
controllo che consentono, ad esempio, un’accensione dell’arco senza
spruzzi e il riempimento dei crateri finali. Lo stato dell’arte delle
moderne saldatrici comprende anche un’alimentazione intermittente
del filo per la formazione dei giunti saldati uniformi a squama. Per
garantire un’alimentazione regolare del filo senza interruzioni è utile
disporre di un’avanzamento filo nel cannello. Spesso si utilizza
anche un comando a distanza integrato nella manopola che consente
d’attivare diversi programmi di saldatura.
Altri sviluppi tecnici vanno in direzione della saldatura MIG pulsata a
corrente alternata per ottimizzare le distorsioni dei componenti e la
copribilità della luce, specialmente nella saldatura di lamiere sottili.
Saldatrice MIG per alluminioSaldatura MIG di componenti dei semiassi per automobili
Materiali d’alluminio
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La Saldatura TIG/WIG
La saldatura TIG/WIG delle leghe d’alluminio è una tecnica standard
molto diffusa. Normalmente la saldatura viene effettuata a corrente
continua; in tal modo la semionda positiva distrugge lo strato d’ossido
d’alluminio. Durante la seminonda negativa della corrente l’elettrodo di
tungsteno è sottoposto ad una sollecitazione termica minore. Durante
il passaggio di zero della corrente sinusoidale, l’arco si spegne e deve
essere riacceso tramite impulsi d’alta tensione. I moderni generatori di
corrente TIG/WIG consentono un andamento rettangolare della corrente
e impediscono lo spegnimento dell’arco a causa del passaggio di zero
praticamente verticale. In questo modo viene garantita una saldatura
priva di disturbi e uniforme.
Gas di protezione per la saldatura MIG e TIG/WIG
La saldatura MIG differisce da quella MAG solamente per la tipologia di
gas di protezione utilizzata: si utilizzano le sole miscele di gas di prote-
zione inerti in quanto i metalli da saldare non tollerano percentuali di
gas attivo. Ma per la stabilizzazione dell’arco MIG sono tollerabili bas-
sissime microdosature d’ossigeno o monossido d’azoto che in molti caso
non esercitano alcuna azione dannosa sul materiale.
La protezione di base è costituita dall’argon che, in quanto gas nobile,
è assolutamente privo di reazioni e quindi non dà luogo a reazioni
chimiche con il metallo base e il metallo d’apporto. Esso protegge il
bagno di fusione reattivo dalle interazioni chimiche con l’ossigeno e
l’azoto. L’argon ionizza facilmente e facilita così l’accensione dell’arco
elettrico. L’argon ha un peso specifico superiore all’aria e fornisce
quindi una buona copertura del bagno di fusione durante la saldatura
in posizione normale. (figura pag. 13: in alto a sinistra).
Un’altro gas utilizzato per la saldatura MIG e TIG/WIG è l’elio che prati-
camente non viene mai impiegato da solo, ma sempre insieme all’argon.
Analogamente all’argon è completamente privo di reazioni e non forma
composti chimici.
L’elio è caratterizzato essenzialmente dalla sua ottima conducibilità
termica e migliora così la trasmissione del calore dell’arco al bagno
di fusione. In questo modo viene sia compensata l’evacuazione
del calore dei buoni conduttori quali i metalli alluminio e rame, sia
ottenuto un giunto saldato di qualità migliore.
Essendo il peso specifico dell’elio molto basso, per una copertura
sufficiente del bagno di fusione è necessaria una portata volumetrica
maggiore. L’energia di ionizzazione dell’elio è relativamente elevata e
richiede una tensione di saldatura superiore a quella dell’argon.
L’accensione dell’arco diventa più difficile con l’aumentare della percen-
tuale d’elio nel gas di protezione (figura pag. 13: in alto a destra).
L’anidride carbonica e l’idrogeno non sono idonei come componenti
del gas di protezione per le tecniche inerti a causa della loro reattività
chimica e non vengono quindi utilizzati.
VARIGON® He50 15 l/min
Velocità di saldatura 20 cm/min
Argon 10 l/min
Velocità di saldatura 10 cm/min
Una percentuale maggiore d’elio dà luogo a velocità di saldatura maggiori. In questo caso, saldatura della lega AIZn 4,5 Mg 1 con 3 mm di spessore
Materiali d’alluminio
13
L’aggiunta d’ossigeno o di monossido d’azoto, con dosaggi molto bassi a
livello di ppm, può migliorare sensibilmente la stabilità dell’arco soprat-
tutto nella saldatura TIG/WIG a corrente alternata ed è piuttosto diffusa;
in realtà questi gas aggiunti al gas di protezione non possono essere
considerati completamente inerti. Nonostante ciò si continua a parlare di
tecnica MIG e non di saldatura MAG.
Questi gas di protezione sono adatti anche per la saldatura di leghe di
rame e di nichel. La saldatura MIG può essere effettuata con arco corto,
arco spray e arco pulsato.
In particolare per gli additivi più morbidi dell’alluminio, l’arco pulsato
offre vantaggi decisivi grazie all’impiego d’elettrodi a filo di diametro
maggiore con un’elevata stabilità d’avanzamento. L’arco relativamente
più caldo delle miscele di gas protettivo VARIGON® He e VARIGON® HeS
si è rivelato particolarmente idoneo per le leghe a base d’alluminio e di
rame con una buona conducibilità termica. Il magnesio e le sue leghe
vanno saldate preferibilmente con gas di protezione privi d’elio.
Nella saldatura con gas di protezione, l’aggiunta di gas inerti migliora la
stabilità dell’arco e quindi la regolarità e uniformità del giunto saldato.
In alcuni casi sono stati documentati dei miglioramenti della penetrazione
nella micrografia, dovuti alle caratteristiche migliori dell’arco.
Il dosaggio viene effettuato con 275 vpm di monossido d’azoto nel
MISON® Ar e MISON® He20 oppure con 300 vpm d’ossigeno nel
VARIGON® serie S. Il risultato è una sensibile riduzione della formazione
di spruzzi e un cordone di saldatura decisamente più bello grazie alle
squame più fini del giunto saldato MIG.
Tabella 6: Valori di correzione per i gas di protezione contenenti elio KLB: Arco corto SLB Arco spray ILB Arco pulsato
Arco TIG/WIG sotto elioArco TIG/WIG sotto argon
I gas di protezione e le miscele per la saldatura MIG e TIG/WIG di
leghe d’alluminio sono i seguenti:
Argon 4.6 100 % argon purezza tecnica
Argon 4.8 100 % argon elevata purezza
MISON® Ar Argon con 275 ppm NO
VARIGON® He10 Argon con 10 % elio
MISON® He20 Argon con 20 % elio e 275 ppm NO
VARIGON® He30S Argon con 30 % elio e 300 ppm O2
VARIGON® He50 Argon con 50 % elio
VARIGON® He60 Argon con 60 % elio
VARIGON® He70 Argon con 70 % elio
Materiali d’alluminio
Gas di protezione Consumo Fattore K
Argon/MISON® Ar 12 – 15 KLB 1,00
Argon/MISON® Ar 12 – 15 SLB, ILB 1,00
VARIGON® He10 15 l/min 1,06
MISON® He20 18 l/min 1,12
VARIGON® He30S 20 l/min 1,17
VARIGON® He50 28 l/min 1,35
VARIGON® He70 35 l/min 1,70
14
Bibliografia
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Schutzgasschweissen von A – Z
Schutzgase für Aluminium bis Zirkon
Rapporto non pubblicato della Linde AG
Höllriegelskreuth, 1998
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Technica 10/99, pag. 50 – 54
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Schutzgasschweissen TIG und MIG
von Aluminium-Werkstoffen
Rapporto della Alusuisse AG
Zurigo, 1981
Wesling, V.
Schweisstechnik II
Dispensa
Institut für Schweisstechnik und
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Technische Universität Clausthal
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und seinen Legierungen
Mat.-wiss. U. Werkstofftech. 29
pag. 412 – 423
Weinheim, 1998
Brune, E.
Scegliere il gas giusto
Pubblicazione della PanGas
Dagmersellen, 2003
Argon, 280 A, 25 V Ar + 30 % He, 282 A, 27 V
Ar + 70 % He, 285 A, 34 VAr + 50 % He, 285 A, 30 V
Materiali d’alluminio
Note per l’uso dell’elio
A parità di lunghezza dell’arco con l’aumentare della percentuale d’elio
è necessario aumentare la tensione dell’arco. L’elio nel gas di protezione
darà inoltre luogo ad un cordone più largo e quindi più piatto. La pene-
trazione non è più a forma di dito come nel caso dell’argon, ma diventa
più rotonda e profonda.
Le condizioni di penetrazione più favorevoli facilitano la saldatura
passante nella zona della radice (foto sopra) e permettono velocità
di saldatura maggiori. L’elio migliora le condizioni di degassaggio
del bagno di fusione e riduce la porosità. Spesso un costo maggiore
del gas di protezione viene abbondantemente compensato da tempi
minori di accensione dell’arco e costi di finitura ridotti. L’elio è molto
più leggero dell’aria. Questo fatto va considerato sia nella misurazione
della portata che nella determinazione della quantità minima di gas
di protezione. La correzione della portata sul flussimetro argon avviene
moltiplicando la quantità di gas di protezione con il fattore di prote-
zione o, in altre parole: la quantità di gas di protezione necessaria
divisa per il fattore di correzione fornisce la portata da impostare sul
misuratore di portata dell’argon. (Tabella 6 a pag. 13).
Un caso particolare è la saldatura TIG/WIG a corrente continua con
elettrodo a polarità negativa: questa tecnica funziona solo con almeno
l’85 % d’elio e il 15 % d’argon. Questa tecnica viene usata soprattutto
per i lavori di manutenzione e di riparazione di blocchi motore in allu-
minio e permette di raggiungere una buona penetrazione sui paricolari
molto spessi. Va considerato che questa tecnologia di saldatura
specifica è protetta da brevetti.
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I giusti gas di protezione per ogni tecnica di saldatura
Materiali d’alluminio
Tecniche Gas di protezione Materiali
MAGMetal-arc Active Gas (Saldatura ad arco con metallo sotto gas)
MSG-HLSaldatura ad arco con metallo sotto protezione di gas, ad alte prestazioni
COXOGEN® 5/5CORGON® 15/5COXOGEN® 10COXOGEN® 15CORGON® 18
Anidride carbonicaCRONIGON® He20MISON® 18MISON® 8MISON® 25
Tubi d’acciaio, acciai da costruzione, acciai per caldaie, acciai per cantieristica, acciai da costruzione a grana fine, acciai di cementazione e di bonifica
CRONIGON®
CRONIGON® He20CRONIGON® He33
CRONIGON® He30SMISON® 2MISON® 2He
Acciai al CrNi, acciai al Cr e altri acciai legati, leghe a base di Ni, acciai duplex e acciai duplex speciali
CORGON® He30 CORGON® S5MISON® 8
Tubi d’acciaio, acciai da costruzione, acciai per caldaie, acciai per cantieristica, acciai da costruzione a grana fine
MIGMetal-arc Inert Gas (Saldatura ad arco con metallo sotto gas inerte)
Brasatura MSG
Argon 4.6/Argon 4.8MISON® ArVARIGON® He10MISON® He20VARIGON® He30S
VARIGON® He50VARIGON® He60VARIGON® He70
Alluminio, rame, nichel e altre leghe
Argon 4.6/Argon 4.8MISON® ArMISON® 2
CRONIGON® Acciai da costruzione zincati, non legati
WIG/TIGTungsten-Inert Gas (Saldatura ad arco con elettrodo di tungsteno)
Argon 4.6/Argon 4.8MISON® ArVARIGON® He10MISON® He20VARIGON® He30S
VARIGON® He50VARIGON® He60VARIGON® He70Elio 4.6
Tutti i metalli saldabili come acciai non legati e legati, alluminio, rame
HYDRARGON® 2HYDRARGON® 7CRONIWIG® N3HeMISON® H2
HYDRARGON® 5CRONIWIG® N3
Acciai al CrNi, nichel e lege di Ni
Argon 4.8/Argon 5.0 Materiali sensibili ai gas come Ti, Ta, Zr
WPSaldatura al plasma con elettrodo di tungsteno
Gas centrale/Gas plasmageno: argon 4.8Gas esterno:Argon 4.6, MISON® ArHYDRARGON® 2HYDRARGON® 5HYDRARGON® 7
Elio 4.6VARIGON® He60MISON® Ar
Tutti i metalli saldabili, vedi saldatura TIG/WIG
Protezione della radiceProtezione della radice con miscele gassose azotoidriche
Gas per la protezione della radice della saldatura 5Gas per la protezione della radice della saldatura 8Gas per la protezionedella radice della saldatura 10Gas per la protezione della radice della saldatura 25
HYDRARGON® 2
HYDRARGON® 5
HYDRARGON® 7
Per tutti i materiali, per impedire l’ossidazione in corrispondenza della radice.Bruciare la torcia con un tasso di H2 superiore al 10 %.
Argon 4.8 Per i materiali sensibili ai gas come titanio, tantalio, zirconio
LaserSaldatura e taglio
Argon 4.6, Argon 4.8ElioGas specialiGas funzionali p. es. perLaser al CO2 LASPUR®
Tutti i metalli saldabili
Saldatura di perni ad arco
CORGON® 18 MISON® 18 Acciai da costruzione
CRONIGON®
HYDRARGON® 2CRONIGON® He33MISON® 2
Acciai ad alto tenore di lega
VARIGON® He30S Alluminio e leghe d’alluminio
Vantaggio a livello mondiale grazie all’innovazione.
PanGas, affiliata del Linde Group, leader mondiale nel settore, gioca un ruolo di precursore sul mercato grazie ai suoi prodotti e sistemi di distri-
buzione del gas orientati al futuro. In quanto leader tecnologico abbiamo il compito di porre continuamente nuovi standard. Spinti dallo spirito
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