Materiale Bolano

7
Notturno Cileno Come nel caso di altri suoi romanzi, Notturno cileno è composto da storie intrecciate tra loro, la maggior parte delle quali sono ampiamente basate su fatti e persone reali, così tanto che potrebbe essere persino I personaggi principali corrispondono a figure facilmente riconoscibili della recente storia culturale del Cile; persino la forma e la sintassi dei loro nomi (Urrutia Lacroix, Ibacache, Farewell, María Canales) mostrano un sorprendente parallelismo con i nomi delle loro controparti realmente viventi. Il romanzo scorre come un fiume torbido, una sorta di flusso di coscienza ‘mare di merda’ o ‘tempesta di merda’, come dice Bolaño, frasi che potremmo interpretare come riferimenti alla salita in superficie dell'inconscio: di tutte la perversione, malafede e male latente nella recente storia cilena. La visione della letteratura di Urrutia Lacroix è eurocentrica e classicista, sebbene non priva di patriottismo: insieme ai classici Greco-Romani e ai grandi scrittori francesi, egli legge e ammira poeti cileni come Neruda, Parra, e Díaz Casanueva. Non appena egli comincia a ricordare la sua gioventù, in un tentativo di giustificare la sua vita durante una lunga notte di febbre, Sebastián ricostruisce il mondo elitario dell'intellighenzia letteraria cilena, ben distinto dalla vita quotidiana, un mondo al quale egli appartiene in qualche misura, sebbene prevalentemente come osservatore e critico, una sorta di curatore di un museo the sta gradualmente svanendo. Il giovane Sebastián diventa amico di Farewell, il grande critico letterario – proprietario di un latifondo (fundo) chiamato Là-bas, e grand seigneur della cultura letteraria in Cile – che diventa il mentore di Sebastián e lo introduce ai grandi nomi della letteratura cilena. Quando Sebastián dice a Farewell del suo desiderio di diventare un critico letterario, questi risponde con un sorriso, mettendolo in guardia: 'che la via non era facile. In questo paese di brabari, disse, non è una via cosparsa di rose. In questo paese di proprietari terrieri, disse, la letteratura è una stravaganza e non ha importanza saper leggere' [p. 12] Sia per Farewell che per Urrutia, la letteratura è un affare da gentiluomini, qualcosa che si estende ai poeti comunisti come Neruda – a suo modo anch'egli un grand seigneur – così come agli scrittori aristocratici come don Salvador Reyes (che è sempre indicato come don). Per Urrutia, la

description

Materiale Bolano

Transcript of Materiale Bolano

Page 1: Materiale Bolano

Notturno Cileno

Come nel caso di altri suoi romanzi, Notturno cileno è composto da storie intrecciate tra loro, la maggior parte delle quali sono ampiamente basate su fatti e persone reali, così tanto che potrebbe essere persino  I personaggi principali corrispondono a figure facilmente riconoscibili della recente storia culturale del Cile; persino la forma e la sintassi dei loro nomi (Urrutia Lacroix, Ibacache, Farewell, María Canales) mostrano un sorprendente parallelismo con i nomi delle loro controparti realmente viventi. Il romanzo scorre come un fiume torbido, una sorta di flusso di coscienza ‘mare di merda’ o ‘tempesta di merda’, come dice Bolaño, frasi che potremmo interpretare come riferimenti alla salita in superficie dell'inconscio: di tutte la perversione, malafede e male latente nella recente storia cilena. La visione della letteratura di Urrutia Lacroix è eurocentrica e classicista, sebbene non priva di patriottismo: insieme ai classici Greco-Romani e ai grandi scrittori francesi, egli legge e ammira poeti cileni come Neruda, Parra, e Díaz Casanueva. Non appena egli comincia a ricordare la sua gioventù, in un tentativo di giustificare la sua vita durante una lunga notte di febbre, Sebastián ricostruisce il mondo elitario dell'intellighenzia letteraria cilena, ben distinto dalla vita quotidiana, un mondo al quale egli appartiene in qualche misura, sebbene prevalentemente come osservatore e critico, una sorta di curatore di un museo the sta gradualmente svanendo. Il giovane Sebastián diventa amico di Farewell, il grande critico letterario – proprietario di un latifondo (fundo) chiamato Là-bas, e grand seigneur della cultura letteraria in Cile – che diventa il mentore di Sebastián e lo introduce ai grandi nomi della letteratura cilena. Quando Sebastián dice a Farewell del suo desiderio di diventare un critico letterario, questi risponde con un sorriso, mettendolo in guardia: 'che la via non era facile. In questo paese di brabari, disse, non è una via cosparsa di rose. In questo paese di proprietari terrieri, disse, la letteratura è una stravaganza e non ha importanza saper leggere' [p. 12] Sia per Farewell che per Urrutia, la letteratura è un affare da gentiluomini, qualcosa che si estende ai poeti comunisti come Neruda – a suo modo anch'egli un grand seigneur – così come agli scrittori aristocratici come don Salvador Reyes (che è sempre indicato come don). Per Urrutia, la letteratura trascende le differenze politiche, creando uno spazio privilegiato che permette agli intellettuali letterati di fuggire dalla volgarità del mondo. La prima volta che visita il fundo di Farewell, Urrutia si perde durante una passeggiata e si imbatte in alcuni contadini, cosa che suscita orrore e repulsione:’ in realtà, tutti erano brutti. le contadine erano brutte e le loro parole incoerenti. Il contadino fermo era brutto e la sua immobilità incoerente. I contadini che si allontanavanoerano brutti e il loro camminare a zigzag incoerente. Che Dio mi perdoni e li perdoni. Anime smarrite nel deserto’ [p. 30]

Qui Bolaño non si limita semplicemente a parodiare la paura e il disprezzo degli aristocratici per la gente comune ma scrive anche in uno stile pretenzioso, zeppo di frasi pseudo poetiche o trite (come ‘singladura en zigzag incoherente’ e ‘almas perdidas en el desierto’) che prendono in giro lo stile in cui scrive un prete conservatore e critico letterario con velleità poetiche. Se la letteratura è l'affare dei ‘grandi uomini’ che si tengono appartati dalla volgarità e dall'orrore del mondo, niente lo racconta meglio dell'episodio che riguarda Salvador Reyes. Reyes dice ad Urrutia come, durante il suo periodo in qualità di diplomatico cileno a Parigi, incontrò il tanto celebrato scrittore tedescoErnst Jünger . La citazione di Jünger è significativa, perché egli era

Page 2: Materiale Bolano

uno scrittore che, nonostante le idee conservative, si oppose al regime nazista e, durante il periodo in cui visse a Parigi sotto il regime di Vichy, protesse artisti dell'ala sinistra come Picasso. Jünger incarna così l'idea dello scrittore aristocratico che può innalzarsi al di sopra delle circostanze contingenti, così come il modello dello scrittore eroico che celebra il coraggio e le virtù militari. L'incontro tra Jünger e Reyes si svolge quando entrambi visitano un poeta guatemalteco che soffre di malinconia e che si sta lasciando morire di fame in un attico a Parigi, nonostante le provviste che lo scrittore gli porta. Lo scrittore cileno e quello tedesco parlano di letteratura, arte e filosofia. Il fatto che siano entrambi capaci di metter l'arte al di sopra della dolorosa realtà della guerra e che fuggano, anche se per poche ore, da un contesto oppressivo e violento illustra eloquentemente il concetto aristocratico dell'uomo di lettere. Commosso dallo spirito sensibile di Jünger, Reyes lo invita a visitare qualche volta per un ‘once Chilená (spuntino alla cilena): ‘affinchè Junger sapesse come stavano le cose, bè, affinchè Junger non si facesse l'idea che qui giravamo ancora con le penne in testa' [p. 36]. . Questo scambio racchiude l'insicurezza culturale latino americana ed evoca una visione reazionaria della letteratura cilena, del tipo che cerca un dialogo diretto tra lo nuestro e il mondo dei classici, lasciando da parte qualsiasi solidarietà tra nazioni latino americane, o con culture indigene (‘non . . . giravamo ancora con le penne in testa’) e ignorando la condizione culturalmente subordinata dell'America Latina. La storia autobiografica di Urrutia Lacroix rappresenta la graduale scomparsa del mondo patrizio della letteratura che egli aveva conosciuto e amato. Coerentemente con la visione conservatrice del prete, qualsiasi cambiamento storico rappresenta decadenza, perdita dell'età d'oro dei grandi eroi, come vengono idealizzati nella famosa storia della ‘Collina degli Eroi’ [p.48-60], alla fine della quale gli eroi finiscono dimenticati e abbandonati. Per Urrutia il tempo è il grande distruttore, come nella successione di Garcilaso de la Vega, ‘todo lo mudará la edad ligerá' [il tempo instabile cambierà tutto]; così, la storia contemporanea del Cile può solo rappresentare l'erosione progressiva della ‘buona società’. Da questa prospettiva, il regime militare di Pinochet può essere compreso solo come un tentativo di ripristinare un ordine minacciato di estinzione. In questo senso, Urrutia Lacroix non è, come Carlos Wieder, un rivoluzionario fascista, ma piuttosto un conservatore, uno che è interessato a conservare valori tradizionali politici, sociali ed estetici – e tra questi, una visione aristocratica della letteratura. Perciò è perfettamente sensato che durante il periodo più conflittuale della storia cilena, Urrutia sia in Europa a visitare chiese europee, per imparare come preservarle dalla distruzione del tempo. Quando apprende che cosa sta succedendo in Cile con Allende, si domanda, 'Cile, Cile. Come hai potuto cambiare tanto? [....] I cileni sono diventati matti?’ [p.91]. Al suo ritorno trova il paese cambiato e, dato che il conflitto politico cresce, egli si segrega per leggere i classici. Dopo una sorta di elenco caotico che riassume gli eventi che hanno condotto al bombardamento di La Moneda e la morte di Allende, Urrutia dice: ‘ e tutto finì. Allora io me ne rimasi fermo, con un dito sulla pagina che stavo leggendo, e pensai: quale silenzio! ’ [p.94]. . Il resto del romanzo racconta del coinvolgimento di Urrutia con la dittatura, le sue lezioni di teoria marxista alla giunta militare e il suo incontro col generale Pinochet. Durante questa conversazione, Pinochet gli spiega che di tutti i capi politici del Cile degli ultimi recenti decenni, egli è il più letterato, l’unico che abbia veramente letto e scritto libri:E lei che cosa crede che leggesse Allende? . . . Giornaletti. . . . Riassunti di libri. Artícoli che i suoi seguaci gli ritagliavano. Lo so da buona fonte, mi creda. . . . E lei cosa crede che leggesse Frei? . . . Niente. Non leggeva niente. . . . Lei ricorda qualche artícolo di Alessandri, qualcosa che abbia scritto lui da solo e non uno dei suoi negri? . . . quanti libri crede che abbia scritto io? . . . Tre, disse il generale. . . .

Page 3: Materiale Bolano

Be' sono libri militari, di storia militare, de geopolítica, cose che non interesano a nessuno che sia profano in merito. [p.110 - 112].

L’episodio culminante del libro, tuttavia, è la soirée letteraria a casa di María Canales fuori Santiago. Uno degli ospiti, ‘un teorico della scena d'avanguardia' [p.134]., si perde tra i corridoi della cantina e accidentalmente scopre una stanza dove c’è un uomo legato con gli occhi coperti, con evidenti segni di tortura. Sopraffatto dalla paura, l’ospite ritorna alla festa e non dice niente. Anni dopo, a passaggio alla democrazia avvenuto, viene rivelato che il marito di Maríás, James Thompson, era un ex agente della CIA e torturava per il regime militare. Questo racconto straziante è basato su una storia vera, di cui riferisce anche Pedro Lemebel in una delle cronache di De perlas y cicatrices. Il lungo monologo interiore del romanzo culmina con la protagonista che lotta con un conflitto di coscienza, domandandosi ‘Tutto questo ha una soluzione?’, e rispondendo, ‘Così si fa la letteratura in Cile, così si fa la grande letteratura dell' Occidente’ [p.142]., . Questa frase, ripetuta attraverso le pagine finali del libro, è enigmatica. Potrebbe essere interpretata come mera auto giustificazione del prete invecchiato, un tentativo per alleviare il senso di colpa in risposta alle accuse (immaginate?) del ‘giovane invecchiato’(che potrebbe rappresentare Bolaño o Urrutias stesso più giovane). Ma potremmo anche vedere la frase‘così si fa la letteratura' come affermazione di un problema più generale, che esprime un urlo di impotenza di fronte all'incapacità della letteratura di cambiare, giustificare o redimere la catastrofe della recente storia moderna. La frase può allora essere letta come eco dell'idea di Benjamin che ‘non esiste nessun documento di cultura che non sia allo stesso tempo un documento di barbarie’ , o la frase di Adorno che.

Stella Distante

L’episodio in questione è chiaramente la risposta di Bolaño al lavoro del ‘Colectivo Acciones de Arte’ (CADA) e in particolare alla poesia di uno dei fondatori del gruppo, Raúl Zurita . Nel giugno del 1982 – due anni dopo che l'esercitò legalizzò le proprie regole a garantì il proprio diritto sovrano sul Cile nella costituzione del 1980 – Zurita ‘scrisse’ ‘La Vida Nueva’, una poesia trascritta da cinque aeroplani nei cieli di Manhattan. Ognuno dei suoi quindici versi si estendeva approssimativamente per otto chilometri di lunghezza:

MI DIOS ES HAMBRE MI DIOS ES NIEVEMI DIOS ES NO;MI DIOS ES ENGAÑO MI DIOS ES CARROÑAMI DIOS ES PARAÍSO MI DIOS ES PAMPA MI DIOS ES CHICANOMI DIOS ES CÁNCERMI DIOS ES VACÍOMI DIOS ES HERIDAMI DIOS ES GHETTO

DIO MIO E' FAME DIO MIO E' NEVEDIO MIO E' NO;DIO MIO E' INGANNO DIO MIO E' CAROGNADIO MIO E' PARADISO DIO MIO E' PAMPA DIO MIO E' CHICANODIO MIO E' CANCRODIO MIO E' VUOTODIO MIO E' FERITADIO MIO E' GHETTO

Page 4: Materiale Bolano

MI DIOS ES DOLORMI DIOS ESMI AMOR DE DIOS

DIO MIO E' DOLOREDIO MIO E'IL MIO AMORE DI DIO

Willy Thayer, tuttavia, dubita del contenuto politico di tali gesti, mettendo la storia politica e istituzionale dello stato cileno di eccezione al centro della scena. [2]

Nella formulazione di Thayer, la neo avanguardia cilena degli anni ‘80 è sempre già imprigionata entro il terreno dello stato nazionale di eccezione, che fu inaugurato con le fiamme che avvolsero La Moneda l’11 settembre 1973. Dopo quegli eventi, egli osserva, nessuna rivendicazione di novità o di innovazione nelle arti in Cile – cioè, nessuna risposta avanguardista alla storia in cui l’arte sia vista vincere, soppiantare o resistere ai limiti imposti dalle sue condizioni storiche o istituzionali – è fondata su un pregiudizio basilare di temporalità post-colpo di stato:

Thayer situa l’avanguardia saldamente entro l’ambito della rottura militare con i rappresentanti politici. Il colpo di stato militare e la conseguente sospensione di tutta la rappresentanza legale e politica – l’abilità del Generale Pinochet di decidere sullo stato di eccezione – era il gesto avanguardista che fece soccombere la vita nazionale ad un principio di autorità, nel quale l’unico linguaggio legittimato era quello dei comandi sbraitati dall'esercito di stato e dell’elite della polizia. L’eccezione militare, resa norma durante e dopo la dittatura, distrusse tutte le forme moderne di rappresentanza prima che l’avanzada potesse fare qualcosa per contrastarla. La rivendicazione dell’avanzada verso novità nella rappresentanza è perciò derivata e sintomatica del bando sovrano nel quale vita e legge militare, fuori e dentro, diventano indistinguibili. In Stella distante – pubblicato due anni dopo che Eduardo Frei Ruiz-Tagle fu eletto Presidente per portare la democrazia cilena verso una globalizzazione neo liberale – Roberto Bolaño ci presenta un giovane e ambizioso poeta dalla provincia cilena chiamato Alberto Ruiz-Tagle, che è anche un assassino militare nei mesi che seguono l'insurrezione contro Unidad Popular e la democrazia costituzionale nel 1973. Come risultato, nel nome di Ruiz-Tagle l’ordine sociale neo liberale della metà degli anni ‘90 e i giorni violenti del colpo di stato sono accomunati, come se l’idea di transizione o differenza tra i due fossero impensabili. Tuttavia, le cose diventano persino più complesse di così. Dopo aver verificato la sua identità in una sfuocata fotografia pubblicata nel giornale di destra El Mercurio, diventa ovvio per il narratore che Alberto Ruiz-Tagle è effettivamente uno pseudonimo del poeta assassino Carlos Wieder. Questo è un nome che, come ci informa il narratore anonimo del romanzo, significa ‘ancora’, ‘di nuovo’, ‘nuovamente’, ‘per un'altra volta’, ‘di ritorno’ [p.65] (come se fosse esso stesso un eco della famosa frase di Marx sulla ripetizione della storia nel paragrafo di apertura de Il 18 Brumaio, ma ora senza nessuna possibile mediazione rappresentativa tra la tragedia e la farsa). Wieder indica avvenimenti ripetuti. Come osserva il narratore, tuttavia, si riferisce anche alla reazione: ‘Wider, in antico tedesco Widar o Widari, significa “contro”, “davanti a”, talvolta “nei confronti di” . . . Widerchrist, “anticristo”; . . . Widerklage, “contraccusa”, “controdenuncia”; Widernatürlichkeit, “monstruosità” e “aberrazione”’ [p.66]. Nella relazione di immediatezza tra Ruiz-Tagle e Wieder il nome della democrazia neo liberale (Ruiz-Tagle) è infatti l’epigrafe violenta e mostruosa del colpo di stato militare del 1973 (Wieder), e vice versa, senza nessuna forma di mediazione nella relazione tra i due. Wieder, inoltre, è un poeta avanguardista che, tra le altre cose, ‘scrive’ la sua opera nel cielo. Il suo primo atto poetico avviene mentre il narratore, che è stato imprigionato nei primi giorni del

Page 5: Materiale Bolano

colpo di stato, alza lo sguardo da ‘El Centro La Peña’ nei sobborghi di Concepción e individua un piccolo aereo che vola verso di loro. Con un'allusione neanche tanto velata a ‘La Vida Nueva’ di Zurita, il primo atto poetico di Carlos Wieder è trascrivere nel cielo la base mistica del comando sovrano militare.