Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa...

40
Mater misericordiae Dicembre (2/2016) e 5,00 la copia Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia BOLLETTINO DELLE SORELLE MISERICORDIOSE Gesù Misericordioso che si venera nella Chiesa “Mater Misericordiae” di Rionero in Vulture

Transcript of Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa...

Page 1: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

Mater misericordiaeDicembre (2/2016) e 5,00 la copiaPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia

B O L L E T T I N O D E L L E S O R E L L E M I S E R I C O R D I O S E

Gesù Misericordioso che si venera

nella Chiesa “Mater Misericordiae”

di Rionero in Vulture

Page 2: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

2

INDICE

Il mistero dell’Immacolata Concezione 3

«Noi abbiamo contemplato la sua gloria» 5

Santi i coniugi Martin 7

50° di professione religiosa di suor Carla Marone 9

…Notizie di casa nostra

Da Rionero in Vulture 10

Da Roma 18

Dall’Oasi Madre Francesca 20

Da Santhià 23

Da Torbiato d’Adro 25

Dalle Filippine 26

Da Dodoma (Tanzania) 28

Da Kibaigwa (Tanzania) 34

... Auguri ... 36

Nell’Eterno Gaudio 38

suore Misericordiose«Mater misericordiae»Iscritto presso il Tribunale di Melfi (Po-tenza) al n. 19 in data 4 febbraio 1953.

Direttore responsabileP. UMBERTO SCOTUZZI

Iscritto al registro Giornali e Pe riodici del Tribunale di Brescia il 1º agosto 1968.

Inviare corrispondenza alla Rev.ma Madre Superiora, servendosi per l’in-vio di denaro del Conto Corrente Po-stale N. 13552856 intestato a:

Superiora Generale«suore Misericordiose»RIONERO in Vulture (Potenza)

Grafiche artiGianelliVia E. Ferri, 73 – BRESCIA

Signore Gesù, Dio-con-noi,per la nostra salvezza

ti sei spogliato della tua gloria divina e ti sei rivestito

dell’umana povertà e debolezza.Rendici capaci di amare senza misura

e fa’ sgorgare dai nostri cuori il canto della lode,

il perenne rendimento di graziea lode della tua gloria.

Amen

Le “Sorelle Misericordiose”augurano a parenti, amici

e benefattori un

Santo Natalee un Felice Anno Nuovo

Page 3: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

3

Che significaquesta definizione?

Da dove origina?

E che cosa rappresentaper l’uomo dei nostri tempi?

Che cosa significa “Immacolata Concezione”?

S econdo il credo cattolico, la Ver-gine Maria sarebbe stata con-cepita per volere di Dio come

“immacolata”, ovvero, libera dal pecca-to originale, in previsione del fatto che avrebbe dovuto dar vita al Redentore.

Ciò significa che già al momento del suo concepimento, nel grembo di sua madre Anna, per grazia divina, Maria sa-rebbe stata preservata da ogni macchia.

Ciò non ha tuttavia nulla a che vede-re con il fatto che essa abbia concepito suo figlio Gesù in maniera miracolosa, senza cioè congiungersi con un uomo e che abbia conservato la verginità anche dopo il parto.

I fondamenti del credo

Per sostenere la teoria sull’Immaco-lata Concezione la teologia cattolica, sia pure in disaccordo con le altre chiese, si è basata su alcuni passi biblici, fra cui

Il misterodell’Immacolata Concezione

il seguente: «Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno» (Ge nesi 3,15). Questo passo prefigurerebbe l’e-vento salvifico, realizzato appunto per mezzo della Vergine Maria, “nuova Eva” della Redenzione, la quale, ponendosi totalmente al servizio di Dio, permet-terà l’entrata nel mondo del Salvatore. Altri passi indicativi sarebbero anche: «Quando non esistevano gli abissi, io fui generata» (Proverbi 8,24). Nonché il saluto dell’Arcangelo Gabriele durante l’Annunciazione: «Ti saluto, o piena di grazia» (Luca 1,28).

Le origini del dogma

Fu Papa Pio IX a proclamare ufficial-mente il dogma dell’Immacolata Con-cezione, l’8 dicembre 1854, data in cui ancor oggi lo si commemora.

Ma la riflessione teologica ha avuto inizio molto prima. Una festa della Na-tività di Maria, per esempio, veniva ce-lebrata in Oriente già verso la fine del VI secolo, mentre in Occidente, una fe-sta della Concezione di Maria apparve nel sud Italia nel IX secolo. Furono poi i Normanni a ridare vigore a questa ricor-renza e a diffonderla nel resto d’Europa come festa dell’Immacolata.

Page 4: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

4

Non tutti i teologi dell’epoca, tuttavia, aderirono di buon gra-do a questa consuetudi-ne, compreso lo stesso san Bernardo di Chia-ravalle (1091-1153).

Un forte incenti-vo alla celebrazione dell’Immacolata Con-cezione venne inoltre nel XIX secolo da due apparizioni della Vergi-ne in Francia, la prima alla monaca Caterina Labouré e la seconda a Lourdes, dove, a soli quattro anni dalla pro-clamazione papale del 1854, la Ma donna si presentò alla piccola Bernadette Soubirous pro prio come “L’Im-macolata Concezione”.

Facile in questi casi, pensare a mani-polazioni costruite ad hoc per sostenere le disposizioni ecclesiali, ma su Lourdes le prove storiche sono talmente schiaccianti da scoraggiare qualsiasi scetticismo. Con la riforma liturgi ca del Concilio Vaticano II, la ce-lebrazione dell’Immacolata Concezione ha infine assunto il grado di solennità, ponendo fine ad una controversia durata per secoli nella Chiesa latina e più tardi nel Protestantesimo. Oltre ad afferma-re che Ma ria è l’unica creatura immune dal peccato originale, il dogma aggiunge che la Madre di Dio, per speciale privi-legio, non ha commesso alcun peccato, né mortale né veniale, per tutta la durata

della sua vita. Ma che cosa rappresenta oggi per noi tutti, credenti e non credenti, l’Im-macolata Concezione?

Il valore simbolico dell’Immacolata Concezione

La Chiesa sostiene che Dio conferisca l’a-nima alla persona non appena essa si forma nel grembo materno e ciò spiega il pensiero cattolico sugli embrio-ni (ritenuti appunto già do tati di anima). Oltre ad essere una rappre-sentazione ideale dell’a-nima nella sua purezza originaria, l’Immacola-ta Con cezione riguarda dunque simbolicamen-te la nostra salvezza. Maria, preservata da ogni colpa in previsio-ne dei meriti del pro-prio Figlio, vuol essere

insomma una prova di come la sal vezza fosse un dono gratuito di Dio alla cre-atura ancor prima che Cristo nascesse.

Mediante il privilegio ricevuto dall’al-to, Maria è la creatura perfetta, nella quale la grazia della redenzione rag-giunge la sua espressione massima. Ma è anche ciò che ogni essere umano è chiamato ad essere e ciò che forse sarà un giorno. In tal senso, essa diviene un modello imitabile, un prototipo di come la fede possa trasformare una semplice creatura in co-creatrice e corredentrice dell’umanità.

“Immacolata Concezione”, Bartolomé Esteban Perez Murillo

Page 5: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

5

25 Dicembre | Solennità del Natale del Signore

«Noi abbiamo contemplatola sua gloria»

L a solennità del Natale ci fa indu-giare nella contemplazione del mi stero del Verbo Incarnato e

delle conseguenze che questo even to di grazia ha avuto e ha sull’umanità e sul cosmo intero. È una nuova creazione, un nuovo inizio, che dà a ogni uomo la possibilità di im mettersi continuamente in questa vita nuova che ci è data da Dio me diante il Figlio.

L’atmosfera del Santo Natale ci invi-ta a contemplare il grande mi stero della manifestazione dell’amore di Dio e a ri-cevere questo dono con il desiderio che tutti possano accoglierlo e avere la luce della ve ra vita.

Una luce venuta a splendere per noi

In ogni Natale riscopriamo l’inizio della redenzione, perché Gesù quando entra nel mondo nasce Bambino, ma comincia fin dai primi istanti a essere offerto e sacrificato per noi, poiché nel suo amore – in cui confluiscono l’amo-re stesso del Padre e dello Spirito Santo – è così sospinto verso di noi da non poter rinunciare alla sua creatura. Ogni giorno dobbiamo ricordarci che siamo amati da Dio e che ci è sempre data la

possibilità di rinascere, di vivere secon-do lo Spirito come figli di Dio chiamati alla gloria.

La luce più bella di quella del sole che vediamo in questo giorno splendere nel mondo, ma l’uo mo è sempre libero di

Page 6: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

6

respingerla e rifiutarla. È il dramma di Dio che non si impone, che non ci ob-bliga ad accoglierlo, a credere in Lui e a ricambiare il suo amore; Egli sempli-cemente ci invi ta, ci offre il suo dono; e un dono non si dà per forza, un dono si offre e dà gioia se lo si riceve con grati-tudine. Dal Verbo di Dio, che è pienezza d’amore, di luce e di verità, abbiamo rice-vuto un’im mensità di grazia. Dobbiamo dunque ringraziare Dio per questo dono che abbiamo ricevuto e continuamente riceviamo per mezzo di Gesù Cristo, il Verbo che si è fatto carne e ha messo la sua tenda in mezzo a noi.

Una scelta senza pentimento

Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per-sone che hanno ri cevuto la nuova iden-tità di figli generati nella grazia e che de-vono vivere in comunione con Dio per raggiungere la pienezza della vita e della gloria.

Questo grande disegno ci fa sollevare il capo, pur davanti a tutte le miserie,

le sofferenze e gli squallori delle vicende di questo mondo, perché sappiamo che quello che il Signore ha opera to e opera in noi, è frutto del suo amore che non ha pentimento, che non viene mai meno. Anche quando noi gli voltiamo le spalle e andiamo per le nostre vie, il Signore viene sempre a cercarci, perché siamo sempre oggetto del suo amore miseri-cordioso. Anche nelle prove e in mezzo a tut te le nostre difficoltà e sofferenze non dobbiamo scoraggiarci, ma ricorda-re il grande amore di Dio e la sua opera di salvezza.

Come non desiderare allora che la luce della verità e la forza dell’amore rag-giungano tutti gli uomini, perché possa-no scoprire di essere amati e prendere parte alla grande avventura della gra-zia? In fondo, quando la vita è infelice? Quando non si conosce l’amore, quando non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è l’amore tutto cambia, perché nell’amore si manifesta no la bel-lezza e la grandezza dell’uomo ricevute da Dio stesso che è l’Amore assoluto e che sem pre ci trasforma in creature nuo-ve da Lui rigenerate.

Page 7: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

7

I genitori di santa Teresa canonizzati il 18 ottobre 2015

Santi i coniugi Martindi Mariarosaria Petti

Grande gioia per l’annuncio di Papa Francesco: in ottobre i genitori di santa Teresa di Lisieux, Luigi e Zelia Martin, saranno canonizzati. La pri-ma coppia di santi moderni, innalzata agli onori degli altari durante il Sino-do sulla famiglia.

S’ incontrano su un ponte. Gli sguardi s’incrociano e il cuo-re sussulta. In una frazione di

se condi capiscono che consegneranno all’altro la loro vita. Tre mesi di fidanza-mento, poi scelgono la not te per pronun-ciare il loro “per sem pre”. Lei è vivace e intraprendente, ha un’attività avviata e delle impie gate. Lui ha un carattere schi-vo, ma sempre pronto a sostenere la don-na che ha scelto come moglie. Anche nel dolore e nella malattia. Non è la trama di un film o di un romanzo. È la storia di Lu-igi e Zelia Martin, ge nitori di santa Teresa di Lisieux, che saranno innalzati agli ono-

ri degli al tari. L’annun-cio è arrivato da Papa Francesco durante il

Concistoro del 27 giugno 2015: il 18 ot-tobre la famiglia avrà finalmente un faro nella compagnia dei santi, la prima cop-pia santa dell’epoca moderna.

Luigi e Zelia, dopo un discerni mento religioso, si sono sposati il 13 luglio del 1858, a mezzanotte a No tre Dame d’A-lençon. Dalla loro unio ne nasceranno nove figli, quattro vo lati in cielo in tene-ra età. Tra loro la piccola Teresa, santa e dottore della Chiesa, maestra di spiri-tualità. In ca sa Martin si sperimenterà la felicità dell’unione familiare, ma anche il do lore per la perdita dei bambini prima e per la morte di Zelia dopo, nel 1877, quando Teresa aveva solo quattro anni. Luigi vivrà il tempo della vedovanza e an-che quello della malattia. Tutto è impasta-to con il motto che da sempre ha anima-to la loro famiglia: “Dio primo servito”.

Verso la canonizzazione

«Sono molto contento per questa noti-zia ora ufficiale e molto grato

a Papa Francesco che ha voluto forte mente questa canonizzazione, infor-mandosi poco più di un anno fa pres so la Con-gregazione delle cause dei santi se ci fosse qual-che presunto mi racolo di una coppia da studiare, per poterla poi presenta-re come modello e dare concretezza a quanto il Sinodo sulla famiglia an-

Page 8: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

8

drà delineando», è stato il commento a caldo, dopo l’an nuncio del Papa, di Padre Romano Gambalunga, postulatore gene-rale dell’ordine dei Carmelitani scalzi, che ha seguito da vicino il cammino verso la canonizzazione di Luigi e Zelia, la prima coppia di santi dell’era moder na, che si celebrerà nel cuore del Sino do ordinario sulla famiglia. Padre Gambalunga spiega così la scelta: «È la prima cop pia di sposi canonizzati in quanto coppia e que sto è un bel segno soprat tutto per le famiglie cri stiane, che spesso sono lasciate senza sostegno e devono andare controcorren-te, spe cialmente nel mondo occidentale, per vivere ed educare i figli nella verità della creazione con quell’amore che Dio ci ha donato in Cristo».

«La santità è sempre qualcosa di stra-ordinario. Ma in questo caso pos siamo intravedere un particolare se gno della Provvidenza, che invita la Chiesa a com-prendere e a valorizza re la vocazione al matrimonio e il ruolo della famiglia», af-ferma don Silvio Longobardi, custode della Fra ternità di Emmaus, realtà eccle-siale che ha eretto nella diocesi di Nocera Inferiore-Sarno la prima chiesa al mondo dedicata a Luigi e Zelia Martin, vero san-tuario per tutte le fami glie. «L’esperien-za di Luigi e Zelia», prosegue, «potrebbe sembrare mol to lontana e troppo diversa da quella che oggi vivono le famiglie. Ma l’au tentica santità è una parola universa-le che può essere da tutti compresa, una moneta che non perde valore con il pas-sare del tem po. I Martin hanno molto da dire e da insegnare agli sposi di oggi».

Dopo la guarigione di Pietro, il bam-bino di Monza nato con una grave mal-formazione congenita ai polmoni, primo miracolo che ha condotto i Martin alla beatificazione, Luigi e Zelia hanno scelto ancora una volta un neonato, prediligen-do nuova mente un contesto familiare fe-rito per il dolore di una malattia. Infatti, il secondo miracolo operato dai genito ri di santa Teresa e riconosciuto dalla Chiesa riguarda Carmen, la bambina di Valencia,

nata prematura dopo una gravidanza dif-ficile, vittima di molte patologie, tra cui una emorragia cerebrale e una doppia setticemia.

La santità coniugale nella storia della Chiesa

Non sono mai mancati nella storia della Chiesa i santi sposati riconosciu ti. Nei primi secoli risplende l’esem pio di Monica, mamma di Agostino, e Paoli-no da Nola. Nel Medioevo Elisa betta di Ungheria, Luigi IX di Fran cia; Brigida di Svezia, Francesca Ro mana, Rita da Ca-scia, Tommaso Mo ro, Angela da Foligno, Giovanna Fran cesca de Chantal, Stefano di Unghe ria, Caterina da Genova, Omo-bono di Cremona. Nell’epoca moderna: Anna Maria Taigi, Antonio Federico Oza-nam, Giuseppe Toniolo, Gianna Beretta Molla. Nella gran parte dei casi si tratta di santi sposi ma non coppie.

Negli ultimi decenni qualcosa è cam-biato. Il Sinodo sulla missione dei laici (1987) ha chiesto espressamente di sco-prire e valorizzare la vocazione coniuga-le alla santità. Qualche anno dopo, nella lettera Tertio millennio ineunte ( 1994) che annunciava il grande Giubileo; Gio-vanni Paolo II chiedeva ai vescovi di fare più attenzione alle testimonianze dei santi spo si presenti nella Chiesa locale. Queste sollecitazioni hanno permesso di leg gere meglio la storia e laddove esiste vano già cause aperte hanno spinto le Chiese locali a dedicarvisi con ardore.

La storia di santità di Luigi e Zelia sa-rebbe rimasta probabilmente nasco sta se non avesse generato una figlia come Te-resa di Lisieux. Un incredibile dono che mostra la bellezza dell’intreccio fra la vo-cazione verginale e quella familiare. La santità coniugale è una pagina della storia della Chiesa che, oggi più che mai deve stare a cuore. È la testimonianza concreta di sposi che hanno accolto e vissuto fedel-mente la sfida del Vangelo.

Page 9: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

9

I l giorno 2 febbraio 2016, nella Cattedrale di Brescia, suor Carla Marone rinnova i voti religiosi. Pre-

ga per il Papa, i vescovi, i sacerdoti, per i fondatori, per i superiori, consorelle, parenti, amici e benefattori.

50° di professione religiosadi suor Carla Marone

«Carissima suor Carla, con lo spi-rito magnificante, ti porgiamo i nostri auguri di santità. Il buon Dio ti assista quotidianamente e ti dia la grazia di vivere sempre il carisma della “miseri-cordia”. La Vergine del “sì” ti accom-pagni sempre nel tuo cammino».

Con affetto i tuoi superiori e consorelle

Page 10: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

10

.. da Rionero in Vulture

Esercizi spiritualidal 18 al 24 luglio 2016

Nella casa Madre dell’Istituto “Mater Misericordiae” di Rionero in Vulture, dal 18 al 24 luglio 2016 si è tenuto un corso di Esercizi spirituali per le Sorelle Misericordiose venute da Ro-ma e dalle varie comunità del Nord Italia. Hanno partecipato anche due suore “Apostole del Sacro Cuore” di Rionero.Il relatore, Arcivescovo mons. Rocco Talucci, Vescovo emerito, ci ha gui-date con grande competenza per ap-

Notizie di casa nostra...

profondire il tema: La Suora vive il Giubileo della Misericordia in cammi-no verso la Porta Santa.È bello vivere il Giubileo che spinge al cammino nuovo, al pellegrinaggio che non deve essere un fatto ecce-zionale ma un modo di vivere.La vita è il vero pellegrinaggio, un viaggio verso una meta che dà senso all’esistenza.È sempre bello il cammino della vita, lungo o breve che sia .È bello condividere, progettare in or-dine al bene e alla felicità. Dio stesso che dona la vita ci accompagna e ci attende per entrare nel Regno.La vita è un cammino; se è verso Dio si chiama pellegrinaggio.

Esercizi spirituali 2016, relatore mons. Talucci

Page 11: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

11

È bello muoversi, andare oltre, pro-gredire, migliorare, uscire da uno stato di vita per un altro. Progredire nel bene è salvezza. Progredire nel male è regredire, non vivere.Il pellegrinaggio è anche conversio-ne, ritornare a Dio, vita vera.Sia questo il cammino della Suora: camminare davanti a Dio e agli uo-mini, cantando i salmi mentre si sale a Gerusalemme.Cantare significa pregare, con la li-turgia delle ore, e fare tutto nel no-me di Dio. Ogni uomo è pellegrino... ma verso il bene.Il pellegrinaggio si trova in ogni reli-gione, sempre come cammino.È pellegrinaggio l’andare di Gesù al tempio, le donne al sepolcro, i disce-poli di Emmaus verso l’Eucaristia. So-no tanti i pellegrinaggi verso i tanti santuari.Quale è il vostro pellegrinaggio? Il camminare verso Dio, nel silenzio per sentire la sua vicinanza. È pellegri-naggio uscire dal peccato e dall’in-differenza, per aprirsi a gesti di amo-re con umanità. Andare all’Eucari-

stia, verso gli altri, verso la volontà di Dio. È pellegrinaggio convertirsi al pensiero di Dio, perdonare per esse-re perdonati. Il pellegrinaggio verso un Santuario esige una Porta per en-trarvi.La Porta santa è Gesù misericordioso. Occorre entrare in Lui, nei suoi sen-timenti per capire la via nuova da se-guire e tendere ad essere come Lui.Davanti alla porta occorre corag-gio, varcare la soglia significa lascia-re fuori quello che non serve e non è degno, andare all’altra riva per il perdono. Chi l’attraversa lascia le sue prigionie ed entra nella benedizione.La porta grande del cuore di Cristo è sempre aperta se bussiamo. La porta piccola del nostro cuore deve aprirsi al Signore che bussa. Per farlo entra-re dobbiamo noi uscire da egoismo e peccato. Gesù è grande. Per entrare bussa, chiede permesso, non forza la porta. Lasciatelo entrare.La suora cammina verso la Porta san-ta. Questa esperienza fatela vivere anche agli altri. Nulla deve impedir-lo, perché il Signore attende.

Page 12: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

12

Professione religiosa

Il 24 luglio alla fine dei S. esercizi, suor Margherita si consacra totalmente a Dio con la professione. I consigli evangelici di ob-bedienza, castità e po-vertà, comportano l’o-blazione di tutta la vita per seguire più da vicino Cristo, i consigli evange-lici sono la risposta d’a-more all’amore infinito di Gesù, sono l’unica ri-sposta per chi desidera rimanere con lui senza attaccamento a nessuna cosa e a nessuno. Chi vuole vivere la vita di povertà, castità e obbedienza che ha vissuto Cristo sceglie di conformare la sua volontà all’unica volontà del Padre, come Cristo ha vissuto l’obbedienza al Padre; cerca di vivere con gli stessi

Suor Margherita pronuncia i sacri voti nelle mani della Superio-ra generale suor Valeria Dema

affetti e sentimenti con cui ha vissu-to Cristo.Auguriamo a suor Margherita di rav-vivare la propria fede e a vivere ogni giorno la propria vocazione là dove Dio chiama.

Page 13: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

13

Rionero incantatada mons. Marco Frisina, missionariodella MisericordiaIn occasione della festadei Santi Medici nella Chiesa “Mater Misericordiae”Parrocchia dell’Annunziata

La preghiera, la confessione, la me-ditazione, la catechesi e l’adorazio-ne eucaristica hanno caratterizzato i solenni festeggiamenti in onore dei Santi Medici, Cosma e Damiano, orga-nizzati da don Rocco Di Pierro, parro-co della Parrocchia della “SS. Annun-ziata” di Rionero. Una festa sobria che ha vissuto un momento di profonda preghiera quando la statua dei San-ti Medici dalla Chiesa “Mater Mise-

ricordiae” è stata trasportata presso l’ospedale C.R.O.B.-I.R.C.C.S. per la ce-lebrazione della Santa Messa e per la benedizione degli operatori sanitari.I festeggiamenti sono culminati con la speciale partecipazione di mons. Marco Frisina, presbitero, composi-tore di molti canti sacri, direttore del Coro della Diocesi di Roma che anima le più importanti liturgie dio-cesane, molte delle quali presiedute dal Santo Padre.Dopo aver presieduto la Santa Mes-sa, mons. Marco Frisina, il “Missio-nario della Misericordia” voluto da Papa Francesco, ha incantato, per la semplicità di linguaggio, il numeroso pubblico con l’illuminante cateche-si sul tema: «La Misericordia: Canto di vita», introdotta dall’esecuzione, diretta da lui stesso, del suo brano

“Preghiera semplice”, eseguito dal Coro parrocchiale, con la voce solista di Gianni Marino, accompagnati dall’orchestra “Ensemble cento rami”.Mons. Marco Frisina ha trac-ciato il volto di Dio. ”La sua solidità, la sua Misericordia è per sempre, la sua tenerezza, la sua Grazia sono tutti volti di Dio e della sua infinita Mi-sericordia. Maria è Madre di Misericordia e intercede presso il Figlio implorando le grazie che ci sono necessarie.Infine la Corale polifonica “Vox Matris” ha eseguito il brano “Salve Mater Misericor-diae”, tratto dall’ultimo album di mons. Frisina “Dio ha tan-to amato il mondo”. È forte la devozione della comunità par-rocchiale rionerese che ha ele-vato preghiere d’intercessione

La comunità di Rionero posa per una foto ricordo con mons. Marco Frisina

Page 14: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

14

Mons. Marco Frisina durante l’omelia

e ha intonato, con emozione, l’antico canto “Santi Cosma e Damiano, no-stri cari protettori, medicate i nostri cuori, spasimanti �nel dolore. O San Cosma e San Damiano, noi vi offria-mo i nostri cuori”.Diciamo grazie all’Istituto delle “So-relle Misericordiose” di Rionero che con gioia hanno accolto nella loro Comunità mons. Marco Frisina co-sì come Marta e Maria del Vangelo ospitarono Gesù.

Angela Traficante

* * *L’inizio di un nuovoanno scolastico nell’Istituto“Mater Misericordiae”

Nell’Istituto Sorelle Misericordiose il giorno 12 settembre 2016 ha ini-zio l’anno scolastico per la Scuola dell’infanzia paritaria “Mater Mise-ricordiae’’ di Rionero in Vulture (Po-

tenza) e la mensa sarà aperta a tutti nella settimana successiva. I bambi-ni sono lieti di venire e incontrare le suore insegnanti e gli amici dello scorso anno. La Scuola dell’infanzia è un luogo in cui i bambini si cono-scono, giocano, inventano, scopro-no, ascoltano, condividono con altri idee ed esperienze e hanno la gio-ia di stare insieme. La relazione si manifesta nella capacità delle suo-re insegnanti di porre attenzione e ascolto a ciascun bambino; la cura si traduce nell’attenzione all’ambiente, e alle cose in modo che ogni bam-bino si senta sostenuto e valorizza-to e l’apprendimento avviene attra-verso l’esperienza, l’esplorazione e i rapporti tra bambini con la natura, gli oggetti, l’arte e il territorio con le sue tradizioni. La nostra Scuola dell’infanzia assicura ad ogni bam-bino una armonizzazione educativa graduale perché gli ambienti sono realizzati a misura di bambino. Spazi interni luminosi e due ampi giardini caratterizzano la bella struttura. Le attività vengono proposte a livello individuale o di gruppo e vengono scelte come risposta ai bisogni delle capacità dei piccoli.La Scuola è dotata di grandi aule per le attività, sala pranzo, due saloni da gioco, sala pittura, cucina interna con pasti personalizzati secondo le esigenze personali. Ampio terrazzo e giardino interno attrezzati.Il giorno 21 settembre, presso la sala riunioni della Scuola si è tenuto un incontro con i genitori degli alunni, per definire con le insegnanti l’ora-rio scolastico, prendere visione dei libri-scheda e della tabella dietetica di questo nuovo anno. È presente al-

Page 15: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

15

la riunione la nostra Madre generale suor Valeria Dema, che ha ringrazia-to i genitori per aver scelto la nostra scuola cattolica e li ha sollecitati alla frequenza continua, tanto necessaria all’educazione. Il genitore che iscri-ve il figlio a scuola compie intanto un gesto di grande valore simbolico, quello di affidare, consegnare, il pro-prio figlio per la prima volta e noi di questo ve ne siamo grate. Invita poi i genitori a compiere con gli operatori scolastici: suore maestre, insegnan-te di inglese e di psicomotricità; un percorso il cui senso è condiviso, con la collaborazione, sfruttando le pro-prie competenze, per arrivare ad un obiettivo comune:• il �raggiungimento di una progres-

siva autonomia intellettuale e so-ciale

• la maturazione dell’identità perso-nale

• lo sviluppo dei saperi, delle capaci-tà e delle competenze.

Tutto questo perché i bambini han-no diritto ad essere educati in modo globale per poter crescere come per-sone capaci di compiere delle scelte in un mondo ricco di proposte e di possibilità. Le suore insegnanti so-no un punto di riferimento costante per le famiglie e cercano di gestire i rapporti con queste in modo sereno, definiscono gli obiettivi comuni che certamente porteranno entrambi, famiglia e scuola, ad orientare il per-corso educativo dell’alunno. Nei con-testi in cui manca la collaborazione dei genitori, le insegnanti trovano maggiore difficoltà a superare i pos-sibili disagi di apprendimento e di relazione.Il 19 settembre alle ore 15.30 il presi-dente della FISM di Potenza ha con-vocato i gestori delle scuole cattoli-che paritarie per una riunione con il Presidente della Regione Basilicata dott. Marcello Pittella. Ha preso par-te anche la rappresentante legale

Con gioia diamo il benvenuto ai bambini della Scuola dell’infanzia paritaria “Mater Misericor-diae” di Rionero in Vulture (Potenza)

Page 16: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

16

del nostro Istituto “Mater Misericor-diae” nella persona di Madre Valeria Dema e la Superiora locale suor Giu-lieta Guela. L’incontro è stato di va-lida importanza e direi decisivo per il futuro delle nostre scuole alla luce delle nuove norme regionali.Domenica 20 ottobre, come tradizio-ne, celebriamo ufficialmente l’aper-tura dell’anno scolastico, nella chiesa dell’Istituto “Mater Misericordiae” per invocare la benedizione di Dio sulle famiglie, sui bambini, sulle in-segnanti e su tutti i presenti. Un bel-lissimo momento di condivisione con tutti i fedeli. A dare senso speciale e unico a questa celebrazione è stata l’omelia che ha destato l’attenzio-ne di tutti. Ringraziamo di cuore il parroco don Rocco Di Pierro che ha

Compleanno di suor Agnese De Lauso

saputo coinvolgere bambini, ragaz-zi e adulti nell’ascolto attento della Parola di Dio che invita a chiedere a Gesù il fuoco del suo amore e stimola tutti alla comprensione e all’amore scambievole.Alla fine della celebrazione siamo andati tutti nella cripta della chiesa per recitare una preghiera a Padre Achille e a Madre Francesca che han-no fondato questo Istituto.Il 23 ottobre si è tenuto a Potenza un aggiornamento indetto dalla FISM per le insegnanti delle scuole parita-rie sul tema: “I processi educativi e le nuove frontiere”. Hanno parteci-pato le suore insegnanti della scuola dell’infanzia paritaria “Mater Miseri-cordiae”.

* * *Da Rionero a Romaper il Giubileo delle coraliIl coro parrocchiale “SS. Annunziata”a Roma in occasione del Giubileo

“Aprite le porte a Cristo, non abbia-te paura!”, questo il giubilo che ha coinvolto migliaia di corali di tutto ilmondo. Tenutosi a Roma, dal 21 al 23 ottobre, il Giubileo delle Cora-li ha visto partecipe anche il Coro parrocchiale “SS. Annunziata” di Ri-onero in Vulture che con gioia, emo-zione ed entusiasmo ha “cantatola Misericordia”. Un evento forte-mente voluto da Papa Francesco, che si è aperto con il Convegno in aula Paolo VI. I temi toccati dai relatori, mons. Massimo Palombella, mons. Guido Marini, mons. Vincenzo De Gregorio e Padre Marko Ivan Rupnik,

Page 17: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

17

sono stati molteplici: dalla musica co-me strumento di contemplazione eper il coinvolgimento dell’assemblea al ruolo della Schola Cantorum du-rante la liturgia, fino all’importanzadella liturgia stessa. Personalità cen-trale dell’intero Convegno è stato mons. Marco Frisina, noto autore ecompositore di musica sacra e diret-tore del Coro della Diocesi di Roma, già noto alla comunità rionerese perché ospite, il 26 settembre scor-so, in onore della ricorrenza dei Santi Medici Cosma e Damiano, co-me Missionario di Misericordia per l’Anno Santo. Proprio in occasione dei Santi Medici il coro parrocchiale “SS. Annunziata” ha avuto il privile-gio di essere diretto da mons. Mar-co Frisina per l’esecuzione del canto“Preghiera semplice”, ed è stato lieto di incontrarlo, a distanza di poco, a Roma. In data 22 ottobre il coro diRionero, insieme a circa 9 mila altre persone, ha partecipato all’Udienza Giubilare con Papa Francesco che ha

parlato dell’ascolto come opera di mi-sericordia per creare dialogo. “Un’e-mozione indescrivibile e irripetibile”, raccontano i coristi. Alle ore 18.00 dello stesso giorno, ha avuto inizio il Concerto guidato dal Coro della Dio-cesi di Roma e dall’Orchestra “Fide-les et Amati”, diretti da mons. Marco Frisina con la partecipazione attiva di tutte le corali presenti. Il Giubileo si è concluso con il pellegrinaggio, il pas-saggio attraverso la Porta Santa e la Santa Messa nella Basilica di San Pie-tro presieduta da S.E.R. mons. Rino Fi-sichella e animata dal Coro e dall’Or-chestra già citati. Sotto la guida del parroco don Rocco Di Pierro e del di-rettore Gianni Marino il coro tutto ha colto l’opportunità per la crescita individuale e soprattutto collettiva. Il Coro parrocchiale “SS. Annunziata” rientra a Rionero con la speranza di poter condividere con la comunità gli insegnamenti di un’esperienza unica.

Donatella Ricigliano

Il coro SS. Annunziata a Roma

Page 18: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

18

... da Roma

Chiusura della Porta Santa

La Porta Santa, le indulgenze e il pel-legrinaggio sono i segni che caratte-rizzano ogni Giubileo. Papa France-sco ha dato la possibilità “in questo Anno giubilare” di aprire “la Porta Santa” in ogni Diocesi consentendo a chiunque ed in qualsiasi momento di poterla “passare”, e permettere a tutti di vivere il pellegrinaggio alla Porta della Misericordia come mo-mento di preghiera e di conversione per ottenere l’indulgenza.A Roma sono quattro le Porte San-te che vengono aperte soltanto du-rante i Giubilei. Oltre a quella di San Pietro, ci sono quelle delle altre tre basiliche maggiori di Roma: San Gio-vanni in Laterano, Santa Maria Mag-giore e San Paolo fuori le Mura. La Porta rimanda al passaggio che ogni cristiano è chiamato a compiere dal peccato alla grazia, guardando a Cri-sto che di sé dice: «Io sono la porta».Il 20 novembre, ultima domenica dell’Anno liturgico e solennità di No-

stro Signore Gesù Cristo Re dell’u-niverso, Papa Francesco chiuderà la Porta Santa nella Basilica di San Pietro terminando così questo stra-ordinario anno di grazia. Insieme a centinaia e centinaia di fedeli giunti a Roma per partecipare alla chiusura del Giubileo si uniscono in preghiera anche alcune Sorelle Misericordise venute da Roma e da altre comunità per intercedere misericordia e per-

dono.La misericordia è amore che cerca, che si fa servizio gio-ioso e dono. Gesù chiama tutti a se-guire questa strada: siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso.

Le suorealla Porta Santa. Basilica di S. Pietro, 19 novembre 2016

Page 19: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

19

Il Coro parrocchiale SS. Annunziata di Rionero in Vulture

Roma, Casa di accoglienza Padre Achille Fosco

La nostra Casa di Roma oltre all’assi-stenza ai poveri accoglie gruppi per convegni e incontri spirituali, pelle-grini che desiderano visitare Roma e incontrare Papa Francesco.Il primo maggio 2016, accompagnati dal sig. Lupo Vittorio, arriva a Roma il gruppo degli ex dipendenti della FIAT da Fossacesia (Chieti) per incon-trare Papa Francesco e attraversare la Porta Santa.La sera del 2 giugno, il gruppo di fedeli della parrocchia di Melegna-no e Vizzolo (Milano) in occasione dell’anno della Misericordia, accom-pagnati dal parroco e catechisti si sono fermati due giorni nella nostra struttura per far visita ai vari luoghi della “città santa”.Dal 16 al 21 giugno, un gruppo di suore nigeriane, sono arrivate a Ro-ma per incontrare Papa Francesco in occasione del 25° anno di Fondazio-ne in Italia della loro missione.

Il 27 giugno, un gruppo di medici – studenti universitari – provenienti da Tirana, per quindici giorni sono stati ospiti nella nostra Casa.Dal 25 al 27 settembre, abbiamo ospitato un gruppo di pellegrini pro-venienti dal Belgio in occasione del Giubileo della Misericordia.Il 21, 22 e 23 ottobre, accompagnati dal parroco don Rocco Di Pierro ar-riva a Roma da Rionero in Vulture il Coro parrocchiale SS. Annunzia-ta per partecipare al Giubileo delle Corali. L’obiettivo è porre l’accento sulla musica quale strumento straor-dinario di comunicazione e sul modo di vivere la liturgia quale momento più alto dell’espressione della nostra fede e della cultura cristiana.Il 29, 30 e 31 ottobre, abbiamo ospi-tato il gruppo proveniente da S. Aga-ta Bolognese. Il 12 novembre il gruppo di Bari, ac-compagnati da don Fabio.

Page 20: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

20

... dall’OasiMadre Francesca

Al termine dell’anno scolastico e all’approssimarsi della pausa estiva – proprio quando le grandi città si svuotano per riempire i luoghi di vil-leggiatura –, le suore dalle varie case si sono recate all’Oasi Madre France-sca per aiutare gli anziani a trascor-rere il periodo estivo più sereno, per offrire loro, con il nostro aiuto e la nostra presenza, un po’ di conforto e di sollievo nelle loro sofferenze.Il Santo Padre, di cui conosciamo l’at-tenzione particolare per gli anzia-ni, non ha mancato di evidenziare nell’Amoris Laetitia, la grandissima importanza che essi hanno in seno alla famiglia.

Anche il Salmo 71,9 ripete: “Non get-tarmi via nel tempo della vecchiaia, non abbandonarmi quando declina-no le mie forze”. È il grido dell’an-ziano, che teme l’oblio e il disprezzo. Così come Dio ci invita ad essere suoi strumenti per ascoltare la supplica dei poveri, Egli attende anche da noi che ascoltiamo il grido di chi soffre e ha bisogno del nostro aiuto.Agli anziani, ospiti dell’Oasi, non è mancato l’aiuto spirituale. Il cap-pellano don Celestino Barbetti du-rante la Santa Messa nelle omelie ha spiegato il significato del Giubi-leo nell’anno della Misericordia e la grazia che il Signore ci concede in questa occasione. Il Santo Padre ha dato la possibilità a tutti di acquista-re le indulgenze: così scriveva papa Francesco: “Penso a quanti per di-

Il gruppo delle suore all’Oasi Madre Francesca con il sig. Ivano Pelizzari e la moglie Raffaella

Page 21: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

21

versi motivi saranno impossibilitati a recarsi alla Porta Santa, in primo luo-go le persone ammalate, gli anzia-ni e soli, spesso in condizioni di non poter uscire di casa. Per loro, sarà di grande aiuto vivere la malattia e la sofferenza come esperienza di vici-nanza al Signore che nel mistero del-la sua passione, morte e risurrezione indica la via maestra per dare senso al dolore e alla solitudine”. Oltre alla vita spirituale, la comunità religio-

Il gruppo di Paola Perigo, due giorni all’Oasi per gli esercizi di joga

sa è fatta di persone che vogliono servire il Signore, che lo incontrano nell’anziano bisognoso prestando at-tenzione, rispetto e affetto.Non sono mancate le feste di com-pleanno che hanno dato un senso di gioia e allegria a tutta la Comunità. Per la ricreazione della sera, dobbia-mo ringraziare il gruppo degli “Stu-pidì” di Sale Marasino, composto dal sig. Giacomo Manenti e i suoi amici. Un grazie anche a Ivano Pelizzari e

alla mogle Raffael-la che si sono pre-stati in tutti i sensi, per animare e ral-legrare gli ospiti con canti, musiche e danze. Un grazie anche alle suore

Il gruppo degli “Stupidì”di Sale Marasinosuona per rallegrare gli ospiti

Page 22: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

22

che si sono improvvisate attrici per dare gioia e serenità ai cari ospiti e sollievo alle loro sofferenze.

* * *“The Floating Piers”l’indimenticabileevento mondialeLa passerella galleggiante di Christoe Jeanne Claude sul lago d’Iseo

È stato uno degli eventi più celebri e suggestivi di sempre a livello mon-diale, l’ormai famoso “Ponte di Chri-sto” o più precisamente “The Floa-ting Piers”, la passerella galleggiante protagonista sul lago d’Iseo, nel pe-riodo tra il 18 giugno e il 3 luglio di quest’anno, realizzando così la pos-sibilità di “camminare sulle acque”. L’evento gratuito ha portato milioni di turisti da tutto il mondo, tanto da far registrare il tut-to esaurito negli alberghi del lago e zone limitrofe per oltre due� settimane. L’opera artisti-ca “temporanea” per la quale i lavori di assemblaggio era-no partiti a marzo, era già sta-ta ideata dall’artista bulgaro 81enne già nel lontano 1969, portata a termine in collabo-razione con la moglie Jeanne-Claude, ma senza mai trovare il luogo opportuno per attuare il proprio progetto. Nell’esta-te del 2014 arriva l’ufficialità che il ponte galleggiante verrà realizzato sul lago d’Iseo, una passerella in cubi di polietilene che attraverserà il lago d’Iseo da Sulzano a Montisola e da Montisola all’Isola di San Pa-olo in un percorso congiunta-

mente raccordato, per un totale di 4,5 km di lunghezza, 16 metri di larghez-za calpestabili della passerella e cen-tomila metri quadri di tessuto giallo brillante che la ricopre. L’avvenimen-to mondiale non è passato inosser-vato dalla casa vacanze “Oasi Madre Francesca” di Portole, dove si poteva osservare,� dall’incantevole panorama della terrazza, l’intero percorso della passerella. Anche le suore, oltre ad i loro ospiti, hanno trovato il tempo di attraversare l’indimenticabile opera e scattare qualche foto ricordo. L’opera rimossa dopo il 3 luglio resterà unica al mondo e non verrà mai più ripetu-ta in nessun altro luogo. Rimane così un gran bel ricordo di un evento uni-co e indimenticabile che ha portato sulla passarella del lago d’Iseo circa un milione e mezzo di visitatori in soli sedici giorni.

Ivano Pelizzari

Le suore sulla passerella galleggiante

Page 23: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

23

... da Santhià

Nuovo anno scolastico2016/2017

L’Istituto “Mater Misericordiae” di Santhià ha aperto la Scuola dell’in-fanzia paritaria il giorno 12 settembre 2016, per accogliere una settantina di bambini suddivisi in tre sezioni. Anche per questo nuovo anno non mancano le materie extra scolastiche: di musica, psicomotricità e inglese con i relativi insegnanti.Sabato 24 settembre e sabato 1 otto-bre tutte le insegnanti della Scuola si sono recate a Novara per un corso di aggiornamento e di formazione pe-dagogica. Dopo un mese dall’apertu-ra della Scuola le suore insegnanti, le maestre e tutti i bambini hanno vo-luto con la celebrazione della Santa Messa festeggiare e lodare il Signo-re. Hanno partecipato il parroco don Stefano Bedello, il sig. sindaco dott. Angelo Cappuccio, i rappresentanti di classe, genitori, nonni e amici per l’i-nizio di questo nuovo anno scolastico.Giovedì pomeriggio 13 ottobre, nel salone della scuola, suor Angelica La-monea in qualità di Superiora locale, ha rivolto un saluto di benvenuto alle

autorità presenti, alle insegnanti, agli alunni della Scuola dell’infanzia e del dopo-scuola con le rispettive famiglie congratulandosi con suor Liliana De La Cruz e le maestre per la prepara-zione... con l’auspicio che i genitori condividano il percorso educativo di questo anno per una crescita armo-niosa dei loro figli. Questo momen-to di preghiera e di condivisione, ce-lebrato dal nostro amato parroco di Santhià, è stato animato dagli alunni della scuola con nuovi canti accompa-gnati alla tastiera dalla maestra suor Liliana.Sempre nel mese di ottobre si è te-nuto un incontro scuola-famiglia, per coinvolgere fin dall’inizio dell’anno le famiglie nel dialogo educativo, sot-tolineando l’importanza di supporto costruttivo dei genitori alla vita sco-lastica.Sabato 3 dicembre ci sarà un corso di formazione delle insegnanti sul Me-todo Analogico di Camillo Bortolato, è un programma di intervento didat-tico che applica la percezione a col-po d’occhio, condizione generale del nostro modo di vivere. Grazie alla sua immediatezza ed efficacia, il Metodo Analogico è utilizzato in tante scuole anche dell’infanzia.

Page 24: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

24

Incontri dell’ A.C.R.

Sabato 12 novembre nella mattinata sono ripresi presso l’Istituto “Mater Misericordiae” gli incontri del grup-po A.C.R. di Santhià. Anche quest’an-no l’Azione Cattolica propone ini-ziative come occasioni formative ed educative dove si respira l’apparte-nenza alla Chiesa locale perché cu-ra con le Sorelle Misericordiose e gli animatori questi momenti di condi-visione e di comunione. La presenza di tanti ragazzi riuniti a giocare, per scoprire insieme la gioia di stare con Gesù che illumina le loro giornate e quelle degli animatori. Affidiamo il gruppo dei ragazzi/e a Maria, Madre di Misericordia e ringraziamo il Si-gnore per il dono di questi momenti di gioiosa armonia vissuti insieme.

Alessandra Gallo.

Il Natale vissuto con i piccoli

Il Natale è la festa di tutti e nel mese di dicembre anche la nostra Scuola dell’infanzia “Mater Misericordiae” si trasforma in un laboratorio finaliz-zato a celebrare profondamente la festa più amata dai cristiani. Il pro-getto didattico fa conoscere i luoghi, la storia, gli usi e i costumi dell’epoca facendo riferimento al presepio con i suoi personaggi, case, strade e pae-saggi con riferimenti ai vari mestieri dei dintorni di Betlemme e soprat-tutto approfondiamo i protagonisti del Natale: Gesù, Maria, Giuseppe, gli angeli, i pastori e i Re Magi.Sabato 17 dicembre alle ore 16.30 presso la Chiesa di S. Grato a Santhià si terrà la recita di Natale dal tito-lo “La storia del Natale”. Oltre alle insegnanti e ai bambini anche i ge-nitori faranno da “coro musicale” e

I bimbi della Scuola materna di Santhià

Page 25: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

25

affiancheranno i bambini nelle varie esibizioni. Tra canti, danze e coreo-grafie di tema natalizio la rappresen-tazione ha come protagonisti tutti i bambini dai tre ai sei anni. La festa del Santo Natale oltre ad avere una valenza affettiva ed educativa è un evento molto atteso dai bambini. In

un clima di emozione generale e di grande festa il Natale non è soltanto un impegno ludico-ricreativo, ma an-che e soprattutto formativo con un intenso lavoro didattico. Cogliamo l’occasione per porgere a tutti i più fervidi auguri per un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo.

... da Torbiato d’Adro

La Madre generalesuor Valeria Dema al “Romanini”.Storie di misericordia all’asilo

Sostenere i poveri e gli abbandonati, questa è la missione di un ordine reli-gioso. E fra i tanti, ce n’è uno che ha

I ragazzi del dopo-scuola, anno 2016-2017 dell’Istituto Mater Misericordiae di Santhià

meritato spazio e attenzione, in que-sti giorni. Si tratta della Congrega-zione delle «Sorelle Misericordiose», alle cui amorevoli cure è affidata dal 1998 la Scuola materna Virginia Ro-manini, che accoglie circa 60 bambini e che la compagnia «Don Orione» ha generosamente aiutato col ricavato del musical «Re Leone».Loro ospite da lunedì a martedì è sta-ta Valeria Dema, la Superiora gene-

Page 26: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

26

rale dell’ordine, che ringrazia la co-munità di Adro e Torbiato per l’acco-glienza e si ritiene molto soddisfatta dell’operato educativo, frutto della passione degli insegnanti e di tutto lo staff.

... dalle Filippine

«Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore che gli ripaghe-rà la buona azione».

(Prov 19,17).�Questa frase tratta dal libro dei Pro-verbi riassume il “tesoro nascosto” racchiuso nei gesti di generosità �di chi concretamente volge il suo sguar-do alle necessità dei fratelli che si trovano nel bisogno. Questa realtà

Le «Sorelle Misericor-diose» risalgono al 1947, quando Madre Francesca Semporini e Padre Achille Fosco decisero di fondare due istituti, maschile e femminile, al servizio di orfani e bisognosi. Fu solo l’inizio di un cammino di fede che ha portato alla luce altri centri, in Italia e non. Attualmente, la Con-gregazione conta nove sedi sul territorio na-

zionale, di cui tre nella zona: oltre a Torbiato, la Scuola materna di Pilzo-ne d’Iseo e la Casa di riposo di Ospi-taletto. Per maggiori informazioni si può visitare il sito internet:

www.sorellemisericordiose.it

la sperimentiamo nel quotidiano del-le nostre missioni che si sostengono grazie all’aiuto concreto offerto da amici e benefattori sia italiani che filippini, che attraverso la condivi-sione dei loro beni ci permettono di sovvenire ai bisogni quotidiani dei bambini che accogliamo e delle fami-glie bisognose.Un grazie da parte delle sorelle mis-sionarie a tutti i nostri benefattori, soprattutto a coloro che con le lo-ro donazioni hanno dimostrato una grande sensibilità.

Page 27: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

27

A Natale sostieni le operedelle Sorelle Misericordiose Le suore da sempre svolgono una formidabile attività educativa a fa-vore dei bambini nelle Filippine e in Africa. In ambienti ben attrezzati e

Suor Paola con i bambini assistiti nella “Casa di accoglienza Padre Achille”

organizzati i bambini ricevono �non solo una educazione, ma tutte le cu-re di cui hanno bisogno, come pure le famiglie� bisognose.

Il tuo aiuto è importante!...Basta anche una piccola offerta per compiere un atto di misericordia.

Con 50 euro con-tribuisci a compe-rare i farmaci per i bambini amma-lati.Con 100 euro con-tribuisci a man-dare a scuola un bambino povero.

I bimbi dell’Africa auguranoa tutti i benefattori Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Page 28: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

28

... da Dodoma (Tanzania)

La sera del 25 settembre 2016, arri-va a Dar Es Salaam la nostra Madre generale suor Valeria� Dema attesa dalla Superiora suor Liliana Malacas e il giorno dopo ci si mette in viag-gio per raggiungere Kibaigwa. Final-mente arriviamo... dopo sette ore di viaggio. La Madre viene accolta con gioia dalle suore, dalle novizie e da tante studentesse con canti e danze.Nel frattempo veniamo a conoscenza che fra qualche giorno Padre Fabia-no Cutin, missionario italiano cap-puccino, parte definitivamente per l’Italia e la Madre ha creduto oppor-tuno salutarlo e ringraziarlo, perché per tanti anni le nostre suore hanno prestato servizio nella sua parrocchia a Kibaigwa.

“Padre Fabiano Cutin cappuccino, nell’anno 2000, lasciò la parrocchia di Mlali e creò la nuova stazione missionaria presso il villaggio di Ki-baigwa, che in brevissimo tempo si è trasformato in un grande Centro commerciale e culturale, per la pre-senza di una scuola secondaria volu-ta e creata dai missionari che acco-glie più di quattrocento studenti, dei quali più di duecento sono studen-tesse dell’ostello che è gestito dalle Sorelle Misericordiose”.Riprendiamo il viaggio e a sera inol-trata arriviamo alla missione di Do-doma.La mattina del 26, la Madre va a os-sequiare il vescovo di Dodoma mons. Beatus Kinyaiya, O.F.M.cap. con grande onore, emozione e speranza e a nome di tutte le Comunità italia-ne, filippine e tanzaniane, Madre Va-

Saluti e ringraziamenti a Padre Fabiano Cutin cappuccino di Firenze che per tanti anni ha colla-borato nella missione tanzaniana con le Sorelle Misericordiose

Page 29: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

29

leria Dema rinnova a Sua Eccellenza l’invito a presiedere la solenne cele-brazione eucaristica in occasione del-le professioni temporanee e perpe-tue di alcune Sorelle Misericordiose.

* * *Solenne celebrazionea Dodoma per laprofessione di quattroSorelle Misericordiose

In occasione del “Giubileo della Mi-sericordia” dopo un periodo di di-scernimento vocazionale, due novi-zie e due suore tanzaniane, dell’I-stituto “Sorelle Misericordiose” attendono con gioia e trepidazio-ne l’evento della loro professione

religiosa. Ed ecco che è arrivato il giorno... tutto è pronto, tantissime bandiere sventolano nel cortile della missione... trasmettendo allegria e gioia. Alle ore 15.00, del primo ot-tobre 2016, festa di Santa Teresa di Gesù Bambino, patrona dell’Istitu-to, le suore con la loro Madre ge-nerale, le novizie, le postulanti e le aspiranti, i sigg. Attilio e Giuseppe volontari del Trentino presenti per l’occasione, dalla missione “Santina Collani” si portano in chiesa parroc-chiale “Kiwanja cha Ndege”. Tutti entusiasti attendono Sua Eccellenza mons. Beatus Kinyaiya, O.F.M.cap. Poi accompagnati da canti e suon di tamburo, parte la processione dalla sacrestia verso la chiesa. Inizia la ce-lebrazione eucaristica che coinvolge

Festa di S. Teresa di Gesù Bambino, 1 ottobre 2016. Professione religiosa di quattro sorelle tan-zaniane

Page 30: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

30

profondamente�le persone, il senso di festa è straordinario. Presiede il vescovo di Dodoma, mons. Beatus Kinyaiya, O.F.M.cap., concelebrano il parroco, Padre Eric Wanyonyi SJ, il parroco di Kibaigwa e tanti sacerdoti e religiosi di varie Congregazioni.La maestra delle juniores suor Liliana Malacas chiama per nome suor Ioana Benedict e suor Flora Karoli e la ma-estra delle novizie suor Magret Mfu-busa chiama per nome Gisella Roland e Maria Roman e dopo il loro “Ec-comi” le candidate rispondono alle interrogazioni fatte dal vescovo che conclude con la seguente preghie-ra: Dio, che ha iniziato in voi questa opera buona, la porti a compimento fino al giorno di Cristo Signore.

Le due suore professe si prostrano a terra in adorazione e tutta l’assem-blea canta le litanie e invoca la pro-tezione dei Santi.L ’offertorio momento solenne dell’offerta le suore offrono se stesse al Signore, quindi le due novizie e le due suore recitano la formula della Professione propria dell’Istituto, nel-le mani della loro Madre generale suor Valeria Dema, alla presenza del vescovo e di due testimoni: suor Con-suelo Villanueva e suor Costanza Ma-sanja. Dopo il rito della professione Sua Eccellenza benedice e dona alle novizie il velo, il distintivo e le co-stituzioni e alle suore professe dona l’anello. Si procede alla firma del do-cumento della Professione religiosa.

La Superiora generale suor Valeria Dema riceve i sacri voti

Page 31: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

31

Ora è il momento dello scam-bio di pace, dell’abbraccio e delle congratulazioni da par-te del vescovo, di tutte le so-relle e dei parenti delle suore festeggiate.La Santa Messa continua ani-mata dall’armonioso coro parrocchiale. Dopo la solen-ne benedizione del vescovo e la foto ricordo con i fami-gliari e le sorelle, sono tutti invitati alla grande festa nel-la Missione “Santina Collani” delle Merciful Sisters.Alle ore 19.00, nel salone della bellissima scuola delle suore, il vescovo con una pre-

Il vescovo di Dodoma mons. Beatus Kinyaiya firma il documento della Professione

La Madre generale saluta il vescovo

Page 32: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

32

Alla fine della cerimonia posano per la foto ricordo

Il taglio della torta

Page 33: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

33

ghiera di lode al Signore, dà inizio alla festa. È un momento di grande commozione per tutti. La Madre ge-nerale commossa, ringrazia Sua Ec-cellenza il vescovo, i genitori, parenti e tutti i presenti e nello stesso tempo chiede al Signore la grazia e il co-raggio della fedeltà per le sue figlie affinché crescano nella fede, e nell’a-micizi di chi ci sta accanto. Le suore festeggiate lasciano trasparire l’in-tima gioia dei loro cuori, gioia che vuole essere riconoscenza a Dio per la sua infinita bontà e riconoscenti alla loro Congregazione che le ha ac-colte, alla Madre e alle sorelle che le hanno formate e guidate alla scuola di Maria, Madre di misericordia.Il presentatore annuncia i vari grup-pi di ragazze che si esibiscono in di-scorsi, canti, danze e scenette locali. I parenti delle suore arrivano sul palco danzando, con una grande torta e la depongono sul palco ornato di fiori davanti alle suore festeggiate che con la loro Madre ne fanno il primo assaggio e poi la distribuiscono a tut-ti i presenti. Dopo i vari canti e danze da parte di numerose studentesse dell’Ostello di Kibaigwa insieme alle Suore Misericordiose, le ragazze rin-graziano le suore perché sono un ri-flesso quotidiano della carità di Dio. Più tardi i genitori delle suore por-tano sul palco a suon di musica, un capretto intero arrostito, ornato di carote che viene tagliato e offerto a tutti, con questo rito si dà inzio alla cena.

Ringraziamo di cuore Gesù miseri-cordioso che sta benedicendo la no-stra comunità con il dono prezioso di nuove sorelle e auguriamo a ciascu-na un cammino sempre più profondo nella conoscenza dell’amore miseri-cordioso del Padre.

Dodoma: In questa città si vive di agricoltura, la fertilità del terreno è stupefacente. Coltivazione di gira-sole, mais, legumi, pomodori e tanta verdura. Qui a Dodoma la gente con-tinua ad aspettare la pioggia perché non piove da quasi sei mesi e si con-tinua a pregare perché arrivi la piog-gia. Una delle cose che ho notato in queste zone della Tanzania è la puli-zia delle strade, dei cortili e di ogni ambiente pubblico. Anche le Sorelle Misericordiose, nel campo della mis-sione coltivano foraggi, verdura e frutta con allevamento di animali, suini, conigli e galline. Il terremoto dell’anno scorso ha portato danni alla scuola e soprattutto alla casa. Si è fatto riparare il tetto, rifatti i mu-ri dell’ingresso, le fondamenta e il tetto del dormitorio. Abbiamo com-perato una Tojota nuova per la Co-munità. La missione, purtoppo non si sostiene da sola perché c’è molta povertà e le sorelle dall’Italia devo-no continuamente mandare aiuti fi-nanziari per sostenerla. Le Sorelle Misericordiose cercano di incarnare e vivere la vita dei Fondatori dando accoglienza a una settantina di bam-bini – privilegiando i poveri – che fre-quentano la scuola della missione.

Page 34: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

34

... da Kibaigwa (Tanzania)

Kibaigwa è un villaggio che dista 100 chilometri dalla città di Dodoma è composto da piccoli nuclei di abita-zioni sparsi nella campagna. È diven-tato, in pochi anni, un centro che og-gi conta 15.000 abitanti. Quei viotto-li in terra rossa sono diventate strade e le capanne sono diventate case al-cune con l’aspetto� di villette. C’è un interscambio di commercio di grano-turco e vari prodotti agricoli. Gli afri-cani conoscono la fatica e il sacrificio che viene affrontato con serenità. Non ci sono problemi di relazione tra i credenti. La popolazione è a basso reddito. La storia di questo villaggio intessuto di costanza, perseveranza e momenti di preghiera con tutta la comunità parrocchiale trovando cuo-ri assetati della conoscenza di Dio. Le suore ringraziano il Signore per que-

sto progetto d’amore “Ostello San-tina Collani” dove accolgono più di 220 studentesse. Sono stati realizzati lavori di ristrutturazione degli ostelli, tetti in lamiera, pavimenti di cemen-to, bagni, fogne ecc. Nel solco della volontà delle Sorelle Misericordiose, il progetto per il futuro della Casa di Economia domestica a Kibaigwa persegue l’obiettivo di migliorare il comfort delle ragazze chefrequentano la scuola secondaria. È un servizio prezioso perché gli istituti statali distano parecchi chilometri. Le giornate sono ricche di momenti costruttivi di gioia e allegria con l’in-tento di istruire, educare e formare alla vita. Il giorno 9 ottobre le suore e le ragazze hanno organizzato una grande festa per salutare il parroco don Oddo che è stato trasferito.Educare è soprattutto una questio-ne di amore. Educare è un arte e chi ci prova a farlo condivide quell’ar-

Un gruppo di studenti

Page 35: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

35

te che è propria di Dio che ha crea-to, ha fatto crescere ed educato col prendersi cura. Il desiderio profondo di armonia e di pace “frutto della volontà” viene coltivato dalle suore con dolcezza e amore. Per trasmet-tere il messaggio evangelico di Cristo le suore fanno riferimento alla vita della Fondatrice dell’Istituto: Madre Francesca Semporini. Ella fu un’edu-catrice il cui stile è di esempio e di guida ancora oggi.Le suore attingono dalla preghiera “la forza della misericordia” infatti in varie ore del giorno si radunano nella bella cappella della missione per la celebrazione delle Ore del bre-viario il Santo rosario e la meditazio-ne. Dall’ascolto della Parola di Dio si entra nel cuore della Misericordia di-vina e si comprende e si vive il senso

profondo dell’Eucaristia da cui nasce il servizio nella Chiesa, un impegno speciale verso i poveri, i giovani e gli ultimi.Grazie alle suore che si dedicano con tanto amore alle studentesse, donan-do affetto, vicinanza e premure ma-terne... cure che rafforzano la voglia di sperare in un avvenire migliore.Prima del suo rientro in Italia... la Supereriora generale Madre Valeria Dema accompagnata da suor Con-suelo Villanueva, ha voluto salutare e congratularsi con il nuovo parro-co della Cattedrale di Dodoma don Onesimo Wissi e nello stesso tempo visitare, pregare e offrire un omag-gio floreale sulla tomba del vescovo Emerito mons. Mattias Isuja che tan-to ha sostenuto i primi passi della missione delle Sorelle Misericordiose in Tanzania.

La comunità di Kibaigwa in cappella

Page 36: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

36

CANTICO DI UN ANZIANOBenedetti quelli che mi guardano con simpatia

Benedetti quelli che comprendono il mio camminare stanco

Benedetti quelli che parlano a voce alta per minimizzare la mia sordità

Benedetti quelli che stringono con calore le mie mani tremanti

Benedetti quelli che si interessano della mia lontana giovinezza

Benedetti quelli che non si stancano di ascoltare i miei discorsi già tante volte ripetuti

Benedetti quelli che comprendono il mio bisogno di affetto

Benedetti quelli che mi regalano frammenti del loro tempo

Benedetti quelli che si ricordano della mia solitudine

Benedetti quelli che mi sono vicini nella sofferenza

Beati quelli che rallegrano gli ultimi giorni della mia vita

Beati quelli che mi sono vicini nel momento del passaggio

Quando entrerò nella vita senza fine mi ricorderò di loro presso il Signore Gesù

Carissime Madre Lucia e suor Maria Rosa, a nome

della Madre generale e di tutte le consorelle,

Vi porgiamo gli auguri più sinceri.

Grazie per tutto il lavoroe i sacrifici

che avete sostenutoper l’Istituto.

Il Signore vi ricompensi...Vi vogliamo bene.

Con affetto,le vostre consorelle

Page 37: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

37

Suor Maria Rosa compie 90 anni (Rionero, 25 novembre 2016)

Buon compleanno a Madre Lucia Burlotti che compie 93 anni (Santhià, 16 settembre 2016)

Page 38: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

38

Nell’eterNo gaudio

Natalina Mezzano, volontaria misericordiosa

Nel mese di gennaio 2011 Nata-lina Mezzano venne a farci visita a Dodoma nella missione “Santina Co-lani” delle Sorelle Misericordiose con don Onesimo Wissi e trascorremmo una mattinata insieme. Ma dopo una settimana mi telefonò se poteva trasfe-rirsi per sempre da noi come volonta-ria missionaria. Le suore accettarono volentieri la sua richiesta e rimase con noi quasi tre anni. Donò veramente tutta se stessa sia per Dodoma come per Kibaigwa. Una donna tutto fare, intraprendente: infermiera, insegnan-te di italiano e d’inglese, cucina, orto, giardinaggio. Stilava le programmazioni per le studentesse, teneva aggiornati gli elenchi e la contabi-lità. Pitturava, pian-tava fiori e girasoli per l’olio. In pochi anni ha trasformato la missione e si era inserita nella vita del villaggio e dei suoi abitanti.

Più volte ripete-va “Non dobbiamo soltanto fare del bene ma farlo con diligenza e nel mi-gliore dei modi con

grande pazienza per inserirsi nella loro cultura”.

Il popolo tanzaniano è molto gen-tile e accogliente si interessa della tua salute anche se non ti conosce. La famiglia per loro occupa un ruolo centrale e danno grande importan-za al matrimonio ai riti sociali. Qui io mi sento a casa mia, le ragazze, i bambini, le aspiranti, le suore sono la mia famiglia. Ognuno ha il suo ruo-lo e ci si aiuta a vicenda per rendere tutto più bello, efficace e formativo. Quanta gioia provo quando sento dai bambini pronunciare il mio nome mentre facciamo giochi semplici ma capaci di infondere grande felicità. Ogni giorno facciamo dei progressi

io nell’apprendere il kiswahili e loro la lingua italiana.

Dopo alcuni an-ni di permanenza a Kibaigwa, colta da un male incurabile, è costretta a torna-re in Italia, e dopo poco tempo il Si-gnore l’accolse nella sua gloria.

Le Sorelle Mi-sericordiose prega- no per la cara de-funta, mentre por- gono ai familiari le più sentite condo-glianze.

La sig.ra Natalina Mezzano, dece-duta a Bianzé (Vercelli) il giorno 4 marzo 2016.

Page 39: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

39

Il 27 ottobre 2016 è deceduta la signorina Carmelluccia Rossiello Collaboratrice Misericordiosa. Signo-rina semplice, umile, piena di fede nel Signore, ha saputo affrontare i momenti difficili con caraggio e con l’amore, soprattutto nell’assistere la si-gnorina maestra Maria Plastino, Colla-boratrice fedele di Padre Achille Fosco e di Madre Francesca Semporini, fin dagli inizi della Fondazione dell’Istitu-to “Sorelle Misericordiose”. Le Sorelle Misericordiose pregano per la defunta affinché il Signore l’accolga nel gaudio della sua beatitudine.

Antonio Nigro, figlio di Maria Parisi, Collaboratrice Misericordiosa, ha lasciato questo mondo il 28 otto-bre 2016.

Le Sorelle Misericordiose, sono vi-cine alla famiglia con la preghiera di suffragio per il caro estinto mentre porgiamo le nostre più sentite condo-glianze.

Il sig. Luigi Pagnotta, fratello di suor Santina, è passato all’altra vita il 19 novembre 2016. Assistito con tanto amo-ra dai familiari.

La sua dipar-tita ha rattrista-to gli animi di tutti i suoi cari.

Le Sorelle Misericordiose, porgono sentite condoglianze a suor Santina e famiglia e assicurano preghiere di suf-fragio.

Page 40: Mater misericordiae news/Mater dicembre... · Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e a che cosa siamo chiamati: per- ... non ci si sente amati e non si sa amare. Quando invece c’è

Mater Misericordiae Piazza Capitano Plastino, 4 - 85028 Rionero in Vulture (Pz)

In caso di mancato recapito: PP.TT. di Rionero per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare il diritto dovuto.Specificare il motivo del rinvio.

TRASFERITO DECEDUTO SCONOSCIUTO INSUFFICIENTE RESPINTO

Grazie di cuoreil Signore benedice chi dona con gioia

“Casa di accoglienza Padre Achille”per bambini orfani e abbandonati.

È stata inaugurata nelle Filippine la “Casa di accoglienza”.

Chi desidera contribuire al mantenimento dei bambinipuò fare un’adozione a distanza

o inviare offerte servendosi del C.C. postale

nº 13552856 intestato a:

Superiora Generale suore Misericordiose85028 Rionero in Vulture (Potenza)