Masterplan GiraLivenza 16.6.2011 - Vegal

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GiraLivenza Masterplan degli itinerari

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GiraLivenza Masterplan degli itinerari

 

 

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Province di Venezia, Treviso e Pordenone GiraLivenza, Masterplan degli itinerari 16 Giugno 2011 VeGAL

 

 

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Indice INTRODUZIONE

• Presentazione • Metodologia di lavoro • Ambito territoriale del Masterplan GiraLivenza • Autori e collaborazioni • Bibliografia

• Analisi SWOT dell’area ambito del Masterplan GiraLivenza • La dimensione culturale • Il turismo del paesaggio nell’area della Livenza • Itinerari ciclabili: strumenti di pianificazione urbanistica • Itinerari ciclabili: stato di fatto • Itinerari navigabili e approdi • Manufatti idraulici e fabbricati • Le aree tematiche:

o ambiente/cultura o commerciale/servizi alla mobilità lenta o sportiva o folcloristica

• Elaborati cartografici di analisi • Elaborati cartografici di progetto • Le proposte progettuali necessarie per l’attivazione turistico –

funzionale degli itinerari: o Provincia di Venezia o Provincia di Treviso o Provincia di Pordenone o Ambito dei fiumi Meduna e Noncello

• Analisi giuridica delle competenze amministrative • Analisi delle possibilità di cofinanziamento delle opere

 

 

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Presentazione Le Province di Venezia, Treviso e Pordenone il 28 dicembre 2009 hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa per la realizzazione di un progetto denominato “GiraLivenza”, finalizzato ad attuare un sistema integrato di itinerari turistici nel territorio attraversato dal fiume Livenza nelle tre province interessate, il cui coordinamento istituzionale è curato dalla Provincia di Venezia. In particolare il progetto “GiraLivenza” prevede la realizzazione di due itinerari turistici, uno ciclabile ed uno navigabile, per la valorizzazione ambientale e turistica del corridoio fluviale del Fiume Livenza e dei suoi affluenti, mettendo in rete le “risorse” ambientali, culturali, turistiche, produttive, sportive ed enogastronomiche del territorio interessato. La prima fase di attuazione del progetto “GiraLivenza” verrà attuata mediante nelle tre seguenti fasi:

• fase A: programmazione generale, raccolta e analisi dei dati, classificazione nelle aree tematiche ed elaborazione cartografica;

• fase B: redazione del Masterplan GiraLivenza con l’individuazione delle priorità progettuali su punti strategici dei percorsi;

• fase C: analisi delle possibilità di cofinanziamento delle opere. In una successiva seconda fase verrà svolta l’attività di comunicazione esterna del progetto “GiraLivenza”. “GiraLivenza” nasce da un concept di VeGAL del 2005 per la valorizzazione ambientale e turistica del corridoio creato dal fiume Livenza e da un primo intervento pilota, finanziato da VeGAL nell’ambito del Piano di Sviluppo Locale Leader+ “Dal Sile al Tagliamento”, che ha permesso la realizzazione di un primo tratto (25 km) dell’itinerario “Giralivenza” tra i comuni di Caorle e Torre di Mosto. Tale primo stralcio generò un nuovo interesse per il sistema di itinerari dalla sorgente alla foce, toccando le tre province di Treviso, Pordenone e Venezia. VeGAL promuove quindi, a partire dal 2005, una serie di incontri per presentare e discutere l’iniziativa con le Province attraversate dal fiume e gli Enti interessati, concordando con le tre Province di Venezia, Treviso e Pordenone una serie di attività di programmazione, comunicazione e coordinamento generale del progetto, attività che ha portato infine a fine 2009 alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa tra le tre Province. Il presente “Masterplan per gli itinerari GiraLivenza” è volto ad individuare i punti strategici dei percorsi e le priorità progettuali necessarie all’attivazione turistico/funzionale degli itinerari.

 

 

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Metodologia di lavoro Tra le Province di Venezia, Treviso e Pordenone è stato sottoscritto a Treviso il 28 dicembre 2009 un Protocollo d’Intesa per l’attuazione dell’iniziativa “GiraLivenza”, con il quale è stata individuata la Provincia di Venezia come Capofila istituzionale del progetto. In data 8 ottobre 2010 è stato sottoscritto tra la Provincia di Venezia e VeGAL un incarico per la programmazione generale del progetto, l’individuazione dei punti strategici di attivazione dei percorsi e l’analisi delle possibilità di cofinanziamento delle opere strategiche. L’avvio del progetto è avvenuto successivamente alla definizione del “Programma esecutivo”, approvato nell’incontro tra le Province di Venezia, Treviso e Pordenone, tenutosi presso la sede della Provincia di Venezia il 17 gennaio 2011. La fase di raccolta dati è avvenuta con la collaborazione delle Province, dei GAL e dei Comuni dell’ambito interessato da fiume Livenza, del Genio Civile delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. Si è inoltre tenuta una serie di incontri con le Province, i Comuni e i GAL interessati: il 3 febbraio 2011 a Pordenone, il 22 febbraio 2011 a Pordenone, il 16 marzo 2011 a Treviso ed il 25 marzo 2011 a Portogruaro per l’area della provincia di Venezia. Ultimata la fase di analisi dei dati e delle indicazioni progettuali segnalate dalle Amministrazioni provinciali e comunali, sono stati predisposti i documenti di progetto, le cartografie e le relazioni tecniche. Per uno scambio interno e riservato dei documenti è stato allestito un spazio intranet di progetto all’interno del portale web di VeGAL.

 

 

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Ambito territoriale del Masterplan GiraLivenza L’ambito territoriale del Masterplan è rappresentato dal “corridoio naturalistico” del fiume Livenza, corridoio di importanza strategica in quanto inserito in una posizione mediana tra il fiume Piave ad ovest e il Tagliamento ad est in successione parallela. L’ambito del Masterplan interessa anche i due principali affluenti di sinistra: il Meduna, il Noncello (che si inoltra nel pordenonese sino a Pordenone) ed indirettamente il fiume Monticano. Il territorio analizzato interessa:

- le due regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia; - le tre province di Venezia, Treviso e Pordenone; - i 17 Comuni di: Caorle, Torre di Mosto, Santo Stino di Livenza, Ceggia,

Motta di Livenza, Gorgo al Monticano, Meduna di Livenza, Mansuè, Portobuffolè, Gaiarine, Brugnera, Pasiano di Pordenone, Prata di Pordenone, Sacile, Caneva, Fontanafredda e Polcenigo.

Fig. 1 – L’ambito interregionale ed interprovinciale del Masterplan GiraLivenza Infatti, la Livenza sgorga ai piedi del Cansiglio da più punti tra i quali le principali sorgenti sono la Santissima, il Gorgazzo ed il Molinetto, tutte in

 

 

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Comune di Polcenigo, che dopo l’unione in un unico corso avente caratteristiche di risorgiva, procede verso la pianura interessando il territorio di Caneva e la frazione Nave di Fontanafredda per entrare nella città di Sacile ove diventa protagonista, assieme ai palazzi e al tessuto urbano medievale, del “Giardino della Serenissima” come è sempre stata chiamata la città. La Livenza uscendo da Sacile attraversa i Comuni di Brugnera e Gaiarine e comincia a perdere le caratteristiche di fiume di risorgiva per assumere quelle di “fiume dei meandri”, con ampie curve ed anse delimitate da importanti arginature attraversando un paesaggio di campagne ricche di boschi e filari alberati, inoltrandosi nel territorio vitivinicolo della DOC Piave. In questo territorio (Comuni di Portobuffolé e Mansué) la Livenza riceve dal Friuli, in località Tremeacque, gli affluenti Meduna-Noncello che hanno attraversato i Comuni di Prata di Pordenone e Pasiano di Pordenone, quindi la Livenza prosegue con una portata maggiore consentendo una discreta navigabilità. Il fiume prosegue nei Comuni di Meduna di Livenza e di Motta di Livenza e verso il mare si snoda tra arginature più imponenti e con meandri meno frequenti inoltrandosi nei territori di Santo Stino di Livenza, Torre di Mosto e Caorle in un paesaggio specifico definito di bonifica, caratterizzato da una campagna molto più regolare, coltivata intensamente e in molti casi al di sotto del livello del mare. A Caorle la Livenza arriva al mare con un percorso che ricorda l’antico paleo alveo ma fortemente ridisegnato da opere di bonifica, succedute nei secoli, che hanno interessato l’intero entroterra litoraneo. La Livenza scorre per circa 115 km e presenta una portata pari a fiumi più lunghi come il Tagliamento ed il Brenta, ma con un regime più constante che permette una maggiore sicurezza anche per la navigazione. L’intero corso del fiume Livenza è inserito tra i Siti di Importanza Comunitaria (SIC) inseriti nella Rete Natura 2000 derivante dalla Direttiva Europea Habitat, che rafforza la valenza ambientale del corridoio naturalistico inserito nel presente progetto. L’ambito del Masterplan GiraLivenza è inoltre interessato da tre “Gruppi di Azione Locale”Si riportano le aree di competenza dei tre GAL coinvolti nel progetto:

 

 

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Fig. 2 - Territorio VeGAL (Venezia)

Fig. 3 - Territorio GAL “Terre di Marca” (Treviso)

 

 

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Fig. 4 - Territorio GAL “Montagna Leader” (Pordenone)

 

 

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Autori e collaborazioni Il Masterplan è stata coordinato dalla Provincia di Venezia, realizzato da VeGAL, con il coordinamento generale dell’ing. Giancarlo Pegoraro e tecnico dell’ATP Arch. Roberto Pescarollo (capogruppo mandatario), Dott. Agr. Paolo Ziliotto, Arch. Caterina Martini e Arch. Marco Manetti. La raccolta dei dati e l’attività di definizione del Masterplan è stata resa possibile grazie alla collaborazione di molti Enti ed esperti, tra i quali segnaliamo:

• Provincia di Venezia: Assessore Giorgia Andreuzza, Arch. Roberto Favarato, Dott.ssa Clara Talamini;

• Provincia di Treviso: Assessore Floriano Zambon, Dott. Uberto Di Remigio, Dott.ssa Elena Bisiol;

• Provincia di Pordenone: Assessore Michele Boria, Dott.Sergio Bergnach, Dott. Francesco Tomasello, Geom. Walter Coletto;

• VeGAL: Presidente Arch. Carlo Miollo, Direttore Ing. Giancarlo Pegoraro, Ufficio Piani: Dott.ssa Simonetta Calasso;

• GAL Terre di Marca: Presidente Dott. Fulvio Brunetta, Direttore Dott. Stefano Guerrini;

• GAL Montagna Leader: Presidente Dott. Franco Protti, Direttore Dott. Giuseppe Damiani;

• Associazione Intercomunale tra i Comuni di Brugnera, Caneva Fontanafredda, Porcia e Sacile: Dott.ssa Arianna Zanini;

• Comuni di: Caorle (Ing.Carlo Rabassi), Torre di Mosto (Geom. Maurizio Dall’Antonia), Ceggia (Arch. Mauro Montagner), Santo Stino di Livenza (Arch. Francesco Martin), Motta di Livenza (Ing. Paolo Longhetto), Meduna di Livenza (Sindaco Geom. Marica Fantuz), Gorgo al Monticano (Arch. Stefano Bragato), Mansué (Geom. Andrea Forlin), Portobuffolé (Sindaco Geom. Diego De Marchi), Gaiarine (Geom. Orazio Grando), Pasiano di Pordenone (Claudio Fornasieri), Prata di Pordenone (Nerio Belfanti), Brugnera (Arch. Maurizio Verardo), Sacile (Assessore Ariana Sabato), Fontanafredda (Lia Ruffo), Caneva (Assessore Giovanni Coan), Polcenigo (Assessore Angela Sanchini);

• Genio Civile Regionale - Provincia di Venezia: Arch. Massimo Gaggio;

• Genio Civile Regionale – Provincia di Treviso: Geom. Paolo Rodella;

• Struttura Stabile per la Difesa del Suolo – Ufficio di Pordenone: Ing. Paolo Pressacco.

 

 

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Bibliografia

- Andreetta Vittorio, “Ricordo di Portobuffolè”, Litografia Opitergina Portobuffolè ,1984

- Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione, Progetto di Piano Stralcio per l’assetto idrogeologico del bacino idrografico del fiume Livenza, 2004/06

- Autori Vari, “Brugnera feudo e Comune”, Grafiche editoriali artistiche pordenonesi, Fiume Veneto 1990

- Autori Vari, Regione Veneto, “Ripensare il Veneto per una cultura del paesaggio”, Grafiche Antiga, Crocetta del Montello 2009

- Autori Vari, Istituto Regionale per le Ville Venete “Ville Venete: la Provincia di Venezia”, Marsilio Editore, Venezia 2001

- Autori Vari, Regione Veneto, “Il sistema dei litorali”, Edizioni Regione Veneto, 2008

- Autori Vari, Istituto Regionale per le Ville Venete, “Ville Venete: la Provincia di Treviso”, Marsilio Editore, Venezia 2001

- Autorità di Bacino Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione “Dimensionamento delle opere idrauliche”, Tipografia Sit Dosson di Casier , 1996

- Autorità di Bacino Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione, “Dai versanti del bacino idrografico alle zone costiere: processi di sedimentazione a scale differenti”, CETID, Venezia 2005

- Bosio L., “itinerari e strade della Venezia Romana”, Gaia Edizioni, Padova, 1970

- Cagnazzi D. (a cura dell’Amministrazione Comunale di Torre di Mosto), “Torre di Mosto. La sua gente, le sue vicende”, Istituto Tipografico Editoriale di Dolo (Ve)

- Cellotto F., Frasson P., “Ceggia. Immagini ritrovate”, Tipografia Sagittaria, Concordia Sagittaria (Ve), 1997

- Comune di Ceggia, Pro Loco di Ceggia, “San Martino: Tradizioni e segni del mondo contadino. Andar per capitelli”, 2009

- Fantin E. (a cura di), “Alla scoperta di un territorio, fra storia, arte e natura. Itinerari della Destra Tagliamento fra Veneto e Friuli”, Edizioni La Bassa, 2007

- Fassetta L., “La bonifica del Basso Piave”, Venezia, 1977 - Fontana Vincenzo, “Nuovo Paesaggio dell’Italia Giolittiana”, Edizioni

Laterza, Bari, 1981 - GAL “Terre di Marca”, “Programma di Sviluppo Locale 2007-2013 - Per

Borghi e Campagne”, Gorgo al Monticano, 2010 - Gal “Montagna Leader, ”Programma di Sviluppo Locale 2007-2013 -

Montagna Pordenonese”, Maniago, 2009 - Guerra R., Mattozzi M., Uvai L. (a cura di), “Il Fiume Livenza.

Contributo alla salvaguardia del suo territorio”

 

 

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- Guerra R. (a cura di), “Il Fiume Livenza e i suoi principali affluenti”, Tipolitografia Guerra, S.Stino di Livenza, 2011

- Guerra R., “Liquentia. Un fiume nella X Regio augustea Venetia et Histria”

- Lorenzon (a cura di), “RivaGranda. Raccolta delle pubblicazioni di RivaGranda da Giugno 1995 a Dicembre 2000”

- Marcon M. (a cura di), “Pescatori e fiumi della Venezia Orientale”, ASAP – Camera di Commercio di Venezia, 2000

- Marson G., “Il Fiume Livenza”, Editore Canova, Treviso, 1997 - Marson G., “San Stino. Ricerche storiche” Edizioni Canova, Treviso,

1993 - Mancuso F., “I centri storici del Veneto”, Edizione Silvana, Milano 1979 - Marchesin G., “Per la riattivazione della navigazione sul Livenza da

Portobuffolè a Sacile: la navigazione dal 1400 al 1600”, Edizioni Zilli & C, Sacile, 1908

- Nono I., “Sacile e la Castella della Livenza”, Edizioni Sacilese, 1921 - Pandolfi M., Rallo G., “Le zone umide del Veneto”, Padova, 1988 - Padovan (a cura di), ”L’agricoltura di Ceggia all’inizio dell’Ottocento. Tre

atti del catasto austriaco”, Edizioni del Vento, Venezia, 1995 - Pavan L. (a cura di),”Terre della Venezia Orientale. Guida turistica e

culturale”, Ediciclo Editore, Portogruaro (Ve) - Pegoraro G. (a cura di), VeGAL, “GiraLivenza: le GreenWay sul fiume

Livenza. Concept per la valorizzazione ambientale e turistica del corridoio fluviale sul fiume Livenza”, 2005

- Pegoraro G., “La cooperazione nei Programmi di Sviluppo Locale per il periodo 2007/2013. Proposte per un prodotto turistico per le aree rurali legato al paesaggio”, Portogruaro, luglio 2010

- Perissinotto L., “La chiesetta del Rosario di San Stino di Livenza. I Condulmer, i domenicani di Murano e un monastero nelle terre del vescovo di Concordia”, Paolo Gaspari Editore, Udine, 2005

- Peressini, Scalon, “Le terre della gastaldia di “Tor da Mosto”, Editore GMV Libri

- Pescarollo R., Ziliotto P., Manetti M., Martini C., ”Studio Fiume Livenza - PSL ‘Itinerari, paesaggi e prodotti della terra’, Asse 4 Leader Misura 323, Azione 1”, Portogruaro, 2011

- Provincia di Venezia, Assessorato alle Attività Produttive, Agricoltura e Alimentazione (a cura di), Strada dei Vini D.O.C. Lison – Pramaggiore; Videolab, Padova

- Provincia di Venezia, “La Via Annia. Memoria e presente”, Arsenale Editrice, Venezia, 1984

- Sandron R, “Portogruaro”, Associazione Pro Loco Portogruaro - Vallerani F. (a cura di), “Dalle praterie vallive alla bonifica. Cartografia

storica ed evoluzione del paesaggio nel Veneto Orientale dal ‘500 ad oggi”, Portogruaro (Ve), 2008

- Vallerani F., “La scoperta dell’entroterra. Nuovi turismi tra Veneto Orientale e pordenonese”, Ediciclo Editore, Portogruaro (Ve), 1994

 

 

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- VeGAL, Pescarollo R., Ziliotto P. (a cura di), “Giralivenza – la Greenway sul fiume Livenza”, Comune di Torre di Mosto, Torre di Mosto, 2008

- VeGAL, “La progettazione strategica nel territorio: il progetto integrato dei percorsi ciclopedonali nella Venezia Orientale”, Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale, Portogruaro, 2007

- VeGAL, Consorzio Insieme, “Acque Antiche. Il percorso della Litoranea Veneta”, Provincia di Venezia, Venezia 2001

- VeGAL, Pegoraro G. (a cura di), “Programma di Sviluppo Locale 2000-2006 - Dal Sile al Tagliamento”, Portogruaro, 2003

- VeGAL, Pegoraro G. (a cura di), “Programma di Sviluppo Locale 2007-2013 - Itinerari, paesaggi e prodotti della terra”, Portogruaro, 2008

- VeGAL, Pegoraro G. (a cura di), “Dal Sile al Tagliamento. Il Piano Leader+”, Portogruaro, 2008

 

 

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Analisi SWOT dell’area ambito del Masterplan GiraLivenza   Il progetto “GiraLivenza” è volto ad indagare le possibilità di realizzazione di due itinerari turistici, uno ciclabile ed uno navigabile, per la valorizzazione ambientale e turistica del corridoio fluviale del Fiume Livenza e dei suoi affluenti, mettendo in rete le “risorse” ambientali, culturali, turistiche, produttive, sportive ed enogastronomiche del territorio interessato. Sulla base di questo obiettivo generale viene riportata di seguito un’analisi SWOT, volta ad indagare i punti di forza utili al raggiungimento dell'obiettivo, i punti di debolezza, le opportunità (condizioni esterne utili a raggiungere l'obiettivo) e i rischi (condizioni esterne che potrebbero compromettere la performance). Elemento di valutazione

Punti di forza Punti di debolezza

Opportunità Rischi

Territorio, patrimonio e paesaggio

• Fiume Livenza come “corridoio naturalistico” unitario

• Diversità di Paesaggi e di ldentità attraversati dal fiume

• Presenza di ambiti naturali protetti, Siti Natura 2000, Aree di produzione DOC - DOP, boschi e testimonianze storico-artistiche di pregio

• Ambito suddiviso in 2 regioni, 3 province e 17 comuni

• Mancanza di un sito, museo o manufatto di riconosciuta fama

• Ambito con aree soggette a rischio idraulico

• Presenza di zone industriali in assenza di mitigazioni ambientali

• Definire un brand turistico- territoriale

• Migliorare la logistica nautica e le aree rivierasche pertinenti

• Valorizzare le connessioni con Venezia-Mestre, Treviso e Pordenone e i centri storici Oderzo-Portogruaro

• Partecipare ad un progetto europeo transfrontaliero tra Austria-Italia-Slovenia

• La presenza di numerosi Enti territoriali potrebbe frammentare gli interventi

• Aumento della pressione antropica , se non opportunamente destagionalizzato

• Effetti negativi derivanti dall’ aumento dei natanti a motore

• Difficoltà a differenziarsi rispetto alle offerte fluviali di Brenta, Sile, Piave, Lemene, Tagliamento

Aree urbane e trasporti

• Presenza di collegamenti ferroviari, ed autostradali

• Assenza di servizi qualificati e continuativi lungo il corso

• Utilizzare la rete viaria minore a bassa percorrenza

• Sviluppo urbano con possibile minaccia ai siti di pregio e di

 

 

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• Vicinanza aeroporti di VE e TV

• Presenza di centri urbani lungo il percorso

fluviale • Mancanza di

intermodalità barca-bicicletta

• Scarsa propensione di assistenza al turista

• Aumentare la rete di itinerari e piste ciclabili a servizio dei residenti

• Favorire la fruizione intermodale (es. servizio ferroviario e autocorriera di “Bici al seguito”)

interesse naturalistico

• Impatto negativo di nuove infrastrutture sovra regionali (terza corsia A4 - TAV)

Governance, istituzioni e sistema economico

• Azione di coordinamento avviata dalle tre Province

• Presenza di Autorità di Bacino, GAL, BIM e Consorzi

• Presenza del distretto legno-mobile e del sistema turistico costiero alla foce del Livenza

• Ambito suddiviso in 2 regioni, 3 province e 17 comuni, 3 GAL

• Possibile attrazione di diversi strumenti di finanziamento

• Possibilità di fund raising privato

• Possibilità di valorizzare progetti in corso

• Attivazione di processi di programmazione negoziata (es. contratti di fiume)

• Avvio rallentato di operazioni

• Sviluppo di progetti scollegati tra loro

• Sovrapposizioni e conflittualità tra normative regionali diverse

• Mancanza di coordinamento normativo

Itinerari ciclabili • Presenza di alcuni tratti di percorso già realizzato

• Presenza di itinerari naturali (argini) e di rete viaria parallela di bassa percorrenza

• Tratti di percorso mancante

• Tratti di percorso con fondo stradale diverso

• Tratti di percorso che attraversano aree non di pregio o non mitigate

• Mancanza di un sistema di comunicazione per cicloturisti (guide, GPS, ecc.)

• Sviluppo di un itinerario di media-lunga percorrenza

• Sviluppo di itinerari integrati barca-bici-bus-treno

• Connessioni verso Austria-Slovenia

• Connessione sul litorale con REV (litoranea ciclabile) e RECIR in FVG

• Mancato finanziamento delle opere infrastrutturali necessarie per la fruizione del sistema

• Difficoltà gestionali e di conseguimento di reddito derivanti dallo sviluppo di itinerari a breve raggio

• Mancata individuazione di

 

 

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soggetti incaricati della manutenzione del sistema

• Mancanza di una promozione e di un marketing territoriale unitario

Itinerari navigabili

• Presenza di pontili lungo il corso fluviale

• Presenza di fauna ittica e di identità legata al fiume (bilance)

• Buona navigabilità del corso fluviale

• Possibilità di utilizzo di n ampia gamma di natanti

• Presenza di manifestazioni sportive nazionali sul fiume (canoa)

• Mancanza di una linea stabile di trasporto turistico fluviale

• Presenza di ostacoli alla navigazione, per la mancanza di manutenzioni

• Mancanza di un sistema di comunicazione per la navigazione (carta nautica, ecc.)

• Sviluppo di un itinerario di media-lunga percorrenza, anche in notturna

• Sviluppo di itinerari integrati barca-bici-bus-treno

• Migliorare le navigabilità in generale nelle tratte centrali

• Valorizzare la connessione con le Lagune (Venezia e Caorle) e la Litoranea Veneta

• Creare le condizioni per un servizio di house-boat

• Mancato finanziamento delle opere infrastrutturali necessarie per la fruizione del sistema

• Difficoltà gestionali e di reddito derivanti dallo sviluppo di itinerari nautici

• Mancanza di risorse destinate alla manutenzione del fiumi e degli approdi

Comunicazione ed informazione

• Presenza di un importante centro turistico (Caorle)

• Presenza di altri centri turistici minori (Sacile, Portobuffolè e Motta di Livenza)

• Nuovo target di turismo

• Costa orientata e specializzata sul turismo balneare

• Target di riferimento costituente una “nicchia”, con un numero limitato di utenti

• Territorio poco conosciuto

• Integrazione offerta turistica

• Realizzazione di eventi musicali, enogastronomici, teatrali sul fiume

• Realizzazione di premi letterari, fotografici, storici sul fiume

• Mancanza di un unico Ente di riferimento per la comunicazione-informazione

• Mancanza di eventi a risonanza nazionale

 

 

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sostenibile, attento alla natura con buona capacità di spesa

• Integrazione con il marketing territoriale legato a Venezia

Iniziative ed eventi

• Presenza di numerosi eventi locali, anche storici e rinomati

• Valore culturale di nicchia di alcune iniziative

• Iniziative legate alle produzioni DOC e DOP

• Fiere nei vari settori

• Mancanza di un evento aggregante, unitario e di grande impatto e risonanza con tematismo fluviale

• Mancanza di un calendario unitario dei principali eventi e fiere lungo il fiume

• Crescita degli eventi come strumento identitario-culturale ed economico

• Individuazione e veicolazione di un brand commerciale di prodotto “Livenza”

• Realizzazione di un evento di grande impatto e risonanza con tematismo fluviale

• Gestione di iniziative con spirito spontaneistico o locale

• Mancato sviluppo di Operatori, Associazioni ed organismi operanti sul fiume (itinerari, nautica, pesca, etc)

Tab. 1 – Analisi SWOT area Masterplan GiraLivenza

 

 

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La dimensione culturale Il Livenza (o “la Livenza”, come più spesso utilizzato almeno fino all’Ottocento) riveste una particolare importanza nel contesto del nordest italiano: varie sono le citazioni latine dell’epoca romana, così come fin dall’epoca romana lungo la Livenza si sono succeduti frequenti insediamenti. Pur mancando di una città importante lungo il suo corso, la Livenza è stata – per la costanza della portata, ampiezza e regolarità del regime idrico – ampiamente navigata ed utilizzata per i trasporti, ma anche centro di vita, per lavandaie e pescatori. Il fiume è stato poi interessato dalle limitrofe imponenti opere di bonifica della bassa pianura, oltre che dalla nuova inalveazione del ‘600 in direzione della foce di S. Margherita ancora attiva e modifiche del suo corso e dei suoi affluenti. Un fiume che quindi, nei secoli, ha svolto un ruolo importante e attorno al quale si sono tramandate professioni (come i “passadori” – cioè i barcaioli traghettatori), praticate grandi fatiche sulle sue “alzaie” e che ha assistito ad una lenta trasformazione dal paesaggio originario, essenziale boschivo (le silve). La Livenza ha assistito a commerci, traffici di imbarcazioni, passaggi di truppe e momenti bellici, costruzione di ponti stradali e ferroviari, ecc. ed è stata fonte di ispirazione e rappresentazione artistica, dalla letteratura alla pittura. Il fiume Livenza fu, in particolare, fonte di ispirazione per l’opera di Romano Pascutto, poeta sanstinese (1909-1982) in lingua e in dialetto che ha lasciato poesie e poemetti, ma anche scritti teatrali, romanzi e racconti di straordinaria efficacia narrativa molto apprezzati dalla critica letteraria. Fra i temi dell'opera di Pascutto ricorre l’amore per la sua terra, il rapporto con la natura ed in particolare con il fiume Livenza, che diventa luogo per ambientare molti dei suoi scritti: “Qua sot la riva zancana de la Livenza dormiona”, "qua sotto la riva sinistra della Livenza sonnacchiosa" è l'inizio di uno dei più bei poemetti di Romano Pascutto: La Gigia, ma il Livenza , è protagonista anche di altre opere dello stesso Pascutto come “Birt all’inferno” e ”Storia di Nane”. La Regione Veneto, riconoscendo in Pascutto un intellettuale di valore umano, letterario e civile e annoverandolo fra le personalità che hanno segnato, in modo rilevante, la storia del Veneto, ha costituito nel 2009 in occasione del centenario della nascita un Comitato regionale per far conoscere la vita e l’opera letteraria del poeta. A Pascutto è intitolato il cinema teatro comunale di S.Stino di Livenza ed a lui, insieme al poeta Giacomo Noventa, è dedicato il premio letterario nazionale di poesia dialettale “Giacomo Noventa - Romano Pascutto”.

 

 

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Il turismo del paesaggio nell’area della Livenza Oltre ai tre principali prodotti/tematismi turistici sul territorio nazionale (mare; montagna estiva e invernale; città d’arte), stanno emergendo altri tematismi di visibilità minore (come ad esempio il turismo lacuale, fluviale e termale, il turismo nei parchi, ecc.) e una serie di altri prodotti “emergenti/di nicchia” che rivestono un’importanza trasversale nell’ambito dell’offerta turistica nazionale, sia come prodotti autonomi, che abbinati a prodotti tradizionali: turismo del paesaggio, turismo del benessere, turismo sportivo, turismo nautico, turismo business, turismo congressuale, ecc.. Tra questi prodotti emergenti e di nicchia, in particolare, il prodotto “turismo del paesaggio” presenta caratteristiche tutte particolari e si configura in realtà come un “macro prodotto” che comprende al suo interno diverse linee: il turismo fluviale, il cicloturismo, il turismo rurale, l’enogastronomia, le ville e dimore storiche, l’equiturismo e il turismo dei centri minori; tale “macroprodotto”, non chiaramente ed unanimemente definito e qui indicato appunto come “turismo del paesaggio”, ha conseguito recenti ottime performance in particolare nelle componenti enogastronomia, turismo del territorio e culturale, turismo nei centri minori, ecc. Si tratta di un turismo di particolare rilevanza e prospettive, come emerge dalle proiezioni effettuate sul turismo nazionale e dalle quali emerge:

- dal punto di vista della domanda una crescente attenzione per il prezzo complessivo della vacanza, la diminuzione della permanenza media (pur con una crescente dicotomia tra turisti di livello medio-alto, meno sensibili alla negativa congiuntura economica e coloro che cercano vacanze più a buon mercato), l’aumento della frequenza di viaggio (short breaks e multivacanze da trascorrere in più periodi di ferie durante l'anno) e l’aumento dell’individualità nelle scelte, che porta ad una maggiore diversificazione delle esigenze e dei comportamenti di vacanza;

- il cambiamento del comportamento turistico, che porta a concepire la vacanza come godimento in sé, come ricerca del benessere, di maggiore autenticità e naturalezza, voglia di contatto con nuove culture ed esperienze;

- il cambiamento della struttura demografica (crescita del segmento “terza età”, contrazione del nucleo familiare ed aumento del numero dei single);

- l’importanza crescente del “turismo domestico” come componente spesso decisiva per fronteggiare momenti di difficoltà sui mercati esteri;

 

 

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- l’ottima performance conseguita dalle componenti “enogastronomia” e “turismo culturale”, anche in termini di maggiore spesa media procapite del turista.

In sintesi si assiste sempre più ad uno spostamento del modello turistico da una ”economia dei servizi” ad una ”economia dell’esperienza”, che significa una maggiore richiesta del turista di vivere un’esperienza unica che lo coinvolga personalmente ed emotivamente, dove alla durata si sostituisce l’intensità. Le caratteristiche distintive del turismo del paesaggio sono:

- si pratica in un contesto che coinvolge prevalentemente o esclusivamente centri d’arte minori e paesaggi rurali;

- è un turismo itinerante, che predilige circuiti, itinerari o forme di turismo hub (pernottamento in una località, da cui poi si raggiungono altri centri circostanti);

- preferisce sistemazioni tipiche (ville, agriturismi, residenze rurali, B&B, hotel con caratteri di tipicità, ecc.);

- è interessato a diversi aspetti ed esperienze del territorio (dall’enogastronomia alla visita al museo, dal parco naturalistico all’artigianato, dal centro storico al mercatino dell’antiquariato);

- è un turismo che tende ad informarsi prima di fare la vacanza e in maniera più dettagliata di quanto non avvenga per altre tipologie di consumo turistico.

All’interno di questa macro tipologia di turismo rientrano quindi una serie di prodotti turistici, che si distinguono a seconda:

- dell’accento prevalente che assume uno degli elementi (ruralità, vino, gastronomia, centri minori, ambiente, ecc.), nella motivazione o nell’esperienza concreta di vacanza;

- del mezzo di “trasporto” utilizzato (house boat, bicicletta, cavallo, ecc.).

Va evidenziato inoltre che, pur nelle diverse definizioni, la motivazione base non va ricercata nei singoli attrattori turistici, quanto piuttosto nell’integrazione delle caratteristiche ambientali, socioeconomiche e culturali che identificano e distinguono una determinata area (ad esempio la motivazione enogastronomica “pura” è piuttosto limitata anche in destinazioni in grado di offrire marchi enogastronomici noti anche a livello internazionale): l’attività del turista spazia dalla visita ai castelli, alle passeggiate per ammirare il tipico paesaggio e raramente si ferma alla sola degustazione, visita e acquisto in cantina. Il turismo del paesaggio è dunque articolabile principalmente in: - turismo rurale; - turismo enogastronomico;

 

 

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- itinerari dei centri minori; - itinerari delle dimore storiche; - turismo fluviale; - cicloturismo; - equiturismo. In merito ai diversi prodotti sopraelencati va infine precisato che cicloturismo, turismo fluviale, equiturismo, ecc. si distinguono da quelli praticati nell’ambito del turismo sportivo o del turismo naturalistico per la diversa centralità dell’esperienza: nell’ambito del cicloturismo sportivo l’elemento fondante dell’esperienza è una prestazione fisica/motivazionale, così come nell’ambito del turismo naturalistico la bicicletta, il cavallo, ecc. vengono invece utilizzati per scoprire alcune aree naturalistiche. Si riassume di seguito un’analisi SWOT sul turismo del “paesaggio” per evidenziarne punti di forza/debolezza e opportunità/rischi. PUNTI DI FORZA - Variabilità dell’offerta - Offerta enogastronomica di qualità e - fortemente territorializzata - Patrimonio di dimore/borghi storici - Integrabilità tra fluviale, enogastronomico, - centri minori, dimore storiche, ecc. - Relazioni culturali (legami con - personaggi, avvenimenti, opere d’arte, - letteratura, ecc.)

PUNTI DI DEBOLEZZA - Presenza di itinerari solo parzialmente

formalizzati - Aree minacciate da urbanizzazione o

industrializzazione ed isolate/lontane - Marchi enogastronomici non sempre noti - Difficoltà di gestione, aperture sporadiche o

non coordinate - Rapporto cultura-territorio-prodotto non sempre

esplicitato e facilmente leggibile - Mancanza di una rete di riferimento per i

territori interessati dall’offerta - Target ridotti non capaci di generare un volano

iniziale di avvio dell’offerta

OPPORTUNITA’ - Presenza di una domanda turistica con buona

propensione verso la fruizione culturale (turisti delle città d’arte, mare e monti)

- Collegamenti low cost da attivare - Opportunità di hub exploring per i repeaters già

fidelizzati - Prodotti enogastronomici già noti - Valorizzare le diverse identità locali e le

specificità territoriali - Cogliere la presenza dei GAL come connettori

di rete sui territori

MINACCE - Mercato appetibile: potrebbe affollarsi

rapidamente di concorrenti - Concorrenza estera di altri Paesi - Concorrenza interna tra diversi regioni/territori

italiani - Omologazione delle offerte tra i diversi territori - Attenzione limitata alle offerte standard (mare,

monti, città d’arte) più capaci di generare reddito nel breve-medio termine

Tab. 2 – Analisi SWOT “prodotto turistico” GiraLivenza

 

 

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Itinerari ciclabili: strumenti di pianificazione urbanistica I dati raccolti nella fase di analisi hanno interessato inizialmente la pianificazione territoriale, in particolare quella turistica e relativa allo sviluppo degli itinerari nelle due regioni. La Regione Veneto ha inserito il corridoio naturalistico del Livenza tra i “Progetti Strategici” nello strumento del PTRC (Piano Territoriale Regionale di Coordinamento) individuando nel suddetto corridoio un asse portante sia per attrarre una parte del turismo litoraneo nell’entroterra, sia per creare un corridoio interregionale di mobilità lenta collegato alla rete di itinerari friulani sino al confine austriaco.

Fig. 5 - Estratto del PTRC Veneto Lo strumento di pianificazione analizzato della Regione Friuli Venezia Giulia è stato la “Rete Ciclabili Regionale”(RECIR) che prevede la realizzazione di una “rete” di itinerari ciclo-pedonali capaci di connettere i principali siti turistici regionali con i territori confinanti: in particolare lungo il corridoio naturalistico del fiume Livenza è previsto l’itinerario FVG n.7 che si collega anche con l’itinerario che conduce a Tarvisio-Villach.

 

 

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Fig. 6 - Estratto della mappa della Rete Ciclabile Regionale FVG Scendendo di scala l’analisi ha interessato anche la pianificazione a livello provinciale. Per la Provincia di Venezia si è rilevato con l’Ufficio dedicato “bike office” che non è indicato alcun itinerario specifico (mappatura) ad eccezione del “GiraLivenza”, nel tratto esistente dell’itinerario lungo il fiume, di cui si specifica a seguire. Per la Provincia di Venezia si è analizzato anche il Piano Territoriale di Cooordinamento Provinciale (PTCP), che nella programmazione infrastrutturale prevede lungo il fiume Livenza la realizzazione di una “ciclabile” che da Caorle risale il fiume verso la località di Ottava Presa, la Salute di Livenza, Torre di Mosto, raggiungendo la stazione ferroviaria di Santo Stino di Livenza. Il progetto prevede la realizzazione di una pista ciclabile parallela alla S.P.59 e in parte utilizzando la viabilità minore nei pressi dell’ argine. L’obiettivo di progetto è individuare un itinerario di interesse storico-culturale ambientale e turistico mettendo in rete centri minori, con il conseguente decongestionamento del traffico veicolare a motore (tratto dall’ Art. 45 della Relazione Tecnica del piano). Tale itinerario è classificato “primario ambientale”, ai sensi della Tav V del PTCP. Per la Provincia di Treviso, si è analizzato il Piano Territoriale Turistico della Provincia di Treviso (P.T.T.) – Percorso Fluviale del Fiume Livenza –che prevede il rafforzamento e la creazione di nuovi collegamenti ciclo-pedonali all’interno anche della rete di “Bici in Vacanza”, delle “Strade del Vino” in direzione del fiume Livenza e intersecando la “strada del vino DOC Piave” con una analisi puntuale dei “punti di interesse del fiume Livenza”.

 

 

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Per la Provincia di Pordenone, si è analizzato il Piano Provinciale della Viabilità (P.P.V.) che rappresenta un “sistema di itinerari ciclabili” dedicati a connettere con una mobilità lenta aree rurali di interesse storico-naturalistico con gli insediamenti urbani. Il Piano ha realizzato, ed è in procinto di realizzare, una serie di itinerari ciclo-pedonali interessanti l’intera Provincia di Pordenone e soprattutto ha l’obiettivo di integrare le reti interprovinciali con quelle comunali al fine di definire una rete di mobilità lenta per residenti e turisti. Nel caso specifico del fiume Livenza la pianificazione provinciale si integra con quella regionale che prevede l’itinerario FVG n.7. Si conclude che le tre province considerano il “corridoio naturalistico” della Livenza nelle rispettive pianificazioni territoriali, come un elemento portante per lo sviluppo della rete di itinerari turistico-ambientali-culturali dei rispettivi territori, ponendo in evidenza anche una serie di collegamenti interprovinciali, e anelli minori, oltre che “snodi” con le reti interregionali quali Litoranea Veneta, e “direttrice” Caorle-Tarvisio-Villach.

 

 

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Itinerari ciclabili: Stato di fatto Provincia di Venezia Nella provincia di Venezia il territorio attraversato dalla Livenza è interessato da un primo tratto di itinerario nei territori dei Comuni di Caorle e Torre di Mosto realizzato con il contributo erogato da VeGAL all’interno del Programma Leader Plus. Tale progetto ha interessato in seguito anche il Comune di Ceggia che ha deciso di collegarsi all’itinerario per completare la “rete strategica” di interconnessione al turismo lento. L’ambito è interessato inoltre dalla “Strada dei Vini DOC Lison-Pramaggiore” (strutturata in tre itinerari: Livenza, Tagliamento e Lison classico): in particolare l’itinerario Livenza da Caorle sale a nord verso Santo Stino di Livenza e prosegue verso nord verso il Comune di Annone Veneto. Il tratto di itinerario “GiraLivenza” già realizzato e che parte da Caorle in prossimità dell’area Chiggiato (sede APT, Museo del mare e Centro Promozione Prodotti Agricoli) segue un tratto di pista ciclabile, in fase di progettazione, per immettersi poi nella Strada Provinciale n.62 verso lo storico “Ponte delle Bilance” e successivamente giungere in località Cà Corniani. Qui, dopo poche centinaia di metri, si giunge, attraverso una rampa con una leggera pendenza sulla banchina dell’argine del fiume Livenza. a questo punto l’itinerario passa dalla sede stradale asfaltata al percosso naturalistico su ghiaia permettendo innanzitutto un approccio paesaggistico con il fiume Livenza. Il percorso naturalistico sull’argine si snoda per circa 8 Km, seguendo l’andamento dell’argine passando presso scorci del fiume particolarmente interessanti come l’isoletta ed il suo ecosistema fluviale in vicinanza di “Cà Chiavica” sino alla chiesa di Cà Cottoni e l’approdo fluviale dove l’itinerario torna sulla S.P. 62 verso S.Giorgio di Livenza. L’itinerario prosegue su tratti di pista ciclabile sino al Canale Brian e su strada asfaltata di scarso traffico raggiunge la località di Boccafossa in Comune di Torre di Mosto, dotata di un approdo e sede del museo comunale del Paesaggio e di un museo privato di civiltà contadina. L’itinerario prosegue sull’argine della Livenza giungendo nella frazione di S.Elena e attraversandola utilizzando la pista ciclabile, quindi raggiungendo sempre su strada provinciale il capoluogo di Torre di Mosto. Da qui attraverso percorsi esistenti e piste ciclabili già realizzate si arriva ad attraversare la zona industriale di Torre di Mosto per congiungersi, con un nuovo tratto di progetto, al ponte sul Livenza -Ponte Tezze- dove, con

 

 

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un’area di sosta, si conclude il percorso del primo tratto di “GiraLivenza” di fronte al “ponte della provincia” chiuso per motivi statici. Da questo punto, utilizzando il ponte sulla Livenza della Strada Statale n.14 “Triestina“ inizia il tratto in progettazione in Comune di San Stino di Livenza. L’itinerario esistente a Torre di Mosto si sdoppia in due direzioni: la già citata verso Santo Stino di Livenza e la seconda verso il centro di Ceggia su strada esistente. Entrando nel territorio di Ceggia il percorso si snoda in buona parte su piste ciclabili già realizzate, sino ad uscire dal territorio comunale in direzione di Cessalto, in prossimità della Villa Zeno progettata da Andrea Palladio, considerata un caposaldo storico-architettonico di rilevanza turistica. Provincia di Treviso Il territorio della Livenza in Provincia di Treviso è interessato dalla rete degli itinerari “Bici in Vacanza”, in particolare dall’anello che collega Conegliano a Portobuffolé, quindi scende lungo il Livenza - via Mansuè e Gorgo al Monticano- sino a Motta di Livenza per ritornare in direzione Oderzo verso il Piave e Conegliano. Questo anello nel tratto lungo la Livenza è stato analizzato per evidenziare le sinergie e le opportunità di utilizzare nella fase di progettazione lo stesso tracciato, con leggere integrazioni, dando quindi la possibilità di migliorare e rendere più visibili e fruibili i tracciati. L’itinerario attraversa un’area a forte valenza ambientale, con dimensioni interregionali , denominata “Pra dei Gai”, estensione storica di circa 300 ettari ambito di esondazioni periodiche della Livenza e vincolata dalla “Rete Natura 2000” come Sito di Importanza Comunitaria, tratto, che presenta un paesaggio naturalistico pressochè intatto e con una natura difficilmente riscontrabile nelle campagne circostanti, che sarà oggetto di valorizzazione, nella fase di progettazione, con una segnaletica mirata dell’ itinerario. Il trevigiano è interessato inoltre dalla “Strada dei Vini DOC Piave” che collega da nord Gaiarine, Portobuffolé, Mansué, Oderzo, Cessalto, Gorgo al Monticano, Meduna di Livenza e Motta di Livenza (questi ultime due comuni sono interessati anche dalla “Strada dei vini DOC Lison-Pramagiore”: si tratta di due DOC oggi interessate dalla fusione nella DOC denominata “Venezia”. Il territorio è interessato infine dall’itinerario naturalistico “GiraMonticano” in fase di realizzazione nei comuni di Gorgo al Monticano e Motta di Livenza, ambito quest’ultimo che funge da importante snodo e confluenza di itinerari turistici, come già previsto negli strumenti urbanistici della Provincia di Treviso.

 

 

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Provincia di Pordenone Nel territorio della Provincia di Pordenone, l’analisi si è soffermata maggiormente nell’ importante progetto infrastrutturale della “Ciclabile del Livenza”, in avanzata fase di progettazione esecutiva, da parte della Amministrazione Provinciale. L’ itinerario analizzato attraversa i Comuni di Polcenigo, Fontanafredda, Sacile, Brugnera ed arriva, in sinistra Livenza, in Provincia di Treviso in prossimità di Portobuffolè. La programmazione dell’ opera, per la sua importanza strategica di connessione attraverso l’ itinerario FVG n.3 “Pedemontano” – previsto dalla Rete Ciclabili Regionali (RECIR FVG)- , permette di fatto il collegamento della ciclabile del Livenza con il territorio dell’ Austria. Lungo il fiume Livenza e lungo gli affluenti Meduna-Noncello, non si rilevano itinerari realizzati, ma solo l’ipotesi progettuale dell’itinerario FVG n.7 “Livenza” della rete regionale RECIR . Si è preso atto che nel Comune di Pasiano di Pordenone è stato recentemente realizzato un progetto pilota, alla base dell’argine del fiume, utilizzando modalità e tecniche ecosostenibili, che possono essere replicate lungo i tratti ipotizzati dal progetto. Al fine di capire le progettualità in essere tra gli affluenti Noncello-Meduna, si è ritenuto opportuno analizzare un importante progetto di valorizzazione delle aste fluviali degli affluenti denominato “Vie d’acqua e di terra nel verde” – un progetto di sostenibilità e mobilità per vivere meglio Pordenone e i suoi servizi- predisposta dal Comune di Pordenone nel Giugno del 2009. Proprio a seguito di questo progetto l’ Amministrazione Comunale di Pordenone, ha predisposto una serie di incontri con le Amministrazioni Comunali di Prata di Pordenone, Pasiano di Pordenone, al fine di rendere possibile il collegamento di questo tratto in progetto con l’itinerario “GiraLivenza” in località Ponti di Tremeacque in Ghirano di Prata.

 

 

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Itinerari navigabili e approdi Il fiume Livenza è attualmente navigabile dalla foce alle sorgenti, con differenti tipologie di imbarcazioni. Dalla foce, che vede affacciarsi i porti turistici di Caorle e S.Margherita, il fiume Livenza è navigabile con barche di lunghezza sino a 30 metri, come dimostrato da operatori turistici appositamente interpellati. Il primo approdo prettamente fluviale in prossimità della partenza dell’itinerario terrestre è l’approdo di “Ponte Saetta” sulla Litoranea Veneta, importantissima via navigabile interna dal Delta del Po sino a Monfalcone, inserita quale percorso principale nella Rete Escursionistica Veneta (R.E.V.) di cui alla Dgr della Regione Veneto n.1402 del 19 maggio 2009. L’itinerario nautico risalendo verso nord incontra l’approdo di Cà Corniani, borgo rurale storico di proprietà della società Genagricola ove il turista può sostare trovando ristoro, una cantina e visitare lo stesso borgo storico. L’itinerario risale il fiume tra le golene, i canneti e le arginature incontrando l’approdo pubblico presso la località di “Ottava Presa”, le caratteristiche bilance da pesca e piccoli isolotti (Cà Chiavica) che sono considerate “riserve naturali spontanee”, sino all’approdo pubblico in località Cà Cottoni dove è possibile visitare anche la vicina Chiesa della Resurrezione e il centro parrocchiale. Risalendo il fiume si giunge all’approdo della località “La Salute”, dotato di numerosi posti barca, e di scivolo per l’alaggio delle barche. Da qui si giunge all’approdo di Boccafossa dove l’itinerario nautico incrocia quello ciclabile e oltrepassando ulteriori anse arginate giunge al Centro Storico di Torre di Mosto, dove si trovano dei posti barca e un approdo, strutturalmente adeguato ai diversi livelli di altezza del fiume, uno scivolo per l’ alaggio delle barche in acqua ed un’area golenale attrezzata. Da Torre di Mosto si arriva ad un piccolo approdo nei pressi del centro storico di Santo Stino di Livenza, con la possibilità di visitare anche una bilancia da pesca, quale manufatto caratteristico del fiume. La navigazione può proseguire sempre con grandi imbarcazioni sino al porto turistico di Motta di Livenza, protetto da “porte vinciane” capaci di proteggerlo da eccessivi innalzamenti e abbassamenti del livello acqueo del fiume.

 

 

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Da questo punto l’itinerario nautico può proseguire utilizzando imbarcazioni più piccole, sino ad una decina di metri, a causa della presenza di un fondale e di una sezione più ridotta e dalla difficoltà dovuta ai numerosi “meandri” e conseguente vegetazione invasiva. Si prosegue con l’ulteriore approdo di Meduna di Livenza, per poi proseguire raggiungendo la località “Ponte di Tremeacque” dove si incontra l’affluente fiume Meduna, anch’esso navigabile con imbarcazioni con lunghezza stimabile in 6-8 metri sino a Pordenone, incontrando l’approdo “Ponte de Fero”, in Comune di Prata di Pordenone. Proseguendo lungo la Livenza, dal “Ponte di Tremeacque” si arriva a Portobuffolé dove l’amministrazione ha in progetto la prossima realizzazione di un nuovo approdo sotto il “Ponte della Livenza” al fine di valorizzare il borgo medioevale già meta di numerosi turisti. Da qui, risalendo ulteriormente il fiume si trova l’approdo presso il parco pubblico comunale “Ansa Restera Zandegiacomi”, idoneo anche all’attracco delle canoe e situato in un’area rinaturalizzata che ospita una passeggiata naturalistica che si snoda lungo una golena boscata e una zona pic-nic. Il fiume Livenza entra quindi nella Provincia di Pordenone dove si trova un piccolo approdo naturale in prossimità del centro storico di Brugnera. Da qui proseguendo l’itinerario nautico entra nella Città di Sacile, dotata di un approdo sia sud che a nord del centro cittadino. Dall’approdo nord di Sacile l’itinerario nautico è percorribile essenzialmente con piccole imbarcazioni, due-tre metri o in canoa presentando il fiume caratteristiche di risorgiva. Infine sino all’arrivo presso le sorgenti del fiume si incontrano rispettivamente un approdo in località Nave di Fontanafredda, che permette la visita della Chiesa di S.Antonio e all’area naturalistica di Val Grande, e un secondo approdo presso la zona archeologica del “Palù di Livenza” posta nei Comuni di Caneva e Polcenigo. Si giunge così ad una delle splendide sorgenti del fiume Livenza, situata in località “Santissima” in prossimità del “Europarco di San Floriano”, in Comune di Polcenigo. Quest’ultimo tratto di fiume, da Sacile alle sorgenti, ospita numerose manifestazioni sportive e turistiche in canoa o piccole barche rafforzando la valenza turistico-ambientale del fiume evidenziando anche le valenze sportive del percorso nautico.

 

 

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Nella Tavola n. 5 “Analisi itinerari nautici e approdi” sono riportati i 17 approdi censit. L’ elaborato evidenzia l’ intero percorso fluviale del Livenza e dei suoi affluenti indicando puntualmente degli approdi esistenti autorizzati. Suddivide l’itinerario nautico a seconda del tipo di imbarcazione utilizzabile, dando informazioni sui tempi medi di percorrenza dei tragitti attualmente praticabili. La tavola è corredata da immagini fotografiche dei singoli approdi e di alcune tipologie di barche utilizzate nei diversi tratti del fiume.

Fig. 7 – Itinerari navigabili e approdi

 

 

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Manufatti idraulici e fabbricati I manufatti idraulici, localizzati lungo il “corridoio della Livenza”, a cui attribuire un significativo valore storico-architettonico e testimoniale, sono risultati nel corso della analisi i seguenti:

- “Ponte delle bilance” – Comune di Caorle: tipico manufatto del novecento, che si apre manualmente al passaggio di imbarcazioni più grandi e che presenta una struttura di pregio architettonico oltre che di valore storico;

- “Ponte di Boccafossa” – Comune di Torre di Mosto: posto sul Canale Brian, tratto in cui passa l’itinerario ciclo-pedonale GiraLivenza, dove è situato questo ponte girevole - in ferro e databile ai primi del novecento;

- “Ponte della Provincia” Comuni di Torre di Mosto e Santo Stino di Livenza: manufatto tipico degli anni cinquanta in cemento armato con tipologia ad archi multipli, oggi chiuso per motivi statici ed assenza di manutenzione nell’ impalcato di sostegno;

- “Passerella degli alpini” Comune di Motta di Livenza, manufatto a struttura reticolare degli anni trenta, che permette la connessione ciclo pedonale tra la località di Lorenzaga e il Centro storico di Motta di Livenza;

- “Ponte storico Meduna di Livenza”, databile alla seconda metà del novecento e situato in prossimità del centro storico con vicino approdo pubblico. L’Amministrazione Comunale intende riqualificarlo quale “belvedere sulla Livenza”, in contrapposizione al nuovo ponte strallato esistente nelle vicinanze;

- “Ponti di Tremeacque”: località storica nei Comuni Mansuè e Ghirano di Prata di Pordenone. Trattasi di manufatti in ferro, storicamente strategici ai fini dei collegamenti tra le due regioni, dove si evidenzia la presenza di antichi “passi a barche”, di un antico squero e di un approdo in pietra, presso la casa natale del poeta Dall’Ongaro (oggi edificio privato);

- “Ponte detto della piegolina”, sull’affluente Rasego, in località “Prà dei Gai” tra i Comuni di Mansuè e Portobuffolè, anticamente presente nelle mappe storiche e realizzato in pietra;

- “Ponte storico di porta Friuli”: Comune di Portobuffolè, trattasi di ponte in pietra a due campate, di origini medioevali situato nel paleoalveo della Livenza;

- “Porta d’ Acqua di Villa Giustinian”: Comune di Portobuffolè, trattasi di antico approdo sulla Livenza realizzato in mattoni quale “quinta architettonica” del giardino settecento della villa;

- “Ponte sulla Livenza“: nel Comune di Brugnera, trattasi di manufatto storicamente relazionato al Castello fluviale di Brugnera.

 

 

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È stata inoltre realizzata un’analisi del territorio della Livenza per una fascia di circa 500 metri dalla sponda del fiume, per la ricerca di fabbricati di proprietà demaniale, al fine di evidenziarne le eventuali opportunità di valorizzazione per un loro possibile ri-uso ai fini turistico-didattici. L’analisi ha permesso di rilevare: - edificio presso Caorle (di proprietà del Genio Civile) localizzato sulla

sponda sinistra della Livenza. Trattasi di un “casello idraulico” oggi dismesso, costruito negli anni 30 e localizzato in Via Leonardo da Vinci (Lungo la S.P. 59), ubicato alla base arginale in corrispondenza dell’ intersezione tra la Livenza ed il Canale Riello.Quest’ ultimo rappresenta il principale collegamento nautico tra la Livenza e la Laguna di Caorle. L’ edificio è composta da tre piani e si trova in cattivo stato di manutenzione ,privo di abitabilità.

- edificio presso la Salute di Livenza, in prossimità del fiume e poco lontano dal centro abitato. Trattasi di “casello idraulico” attualmente in uso al Genio Civile Regionale di Venezia. L’ edificio è composta da tre piani e si trova in discreto stato di manutenzione.

- edificio in Via Daniele Manin, a Torre di Mosto. Trattasi di magazzino di pertinenza del Genio Civile di Venezia attualmente non utilizzato. L’ edificio, anch’ esso ubicato in base arginale, è stato oggetto di recente schedatura all’ interno dello Studio Livenza, nella Misura 323 /A Azione 1 redatta da VeGal di Portogruaro al fine di un suo possibile riutilizzo.

- palazzo storico settecentesco (di proprietà del Demanio dello Stato ed ancora da inserire nei beni da svincolare) situato sulla sponda destra della Livenza in località “Navolè” di Gorgo al Monticano. L’ edificio è composta da tre piani e si trova in cattivo stato di manutenzione ,privo di abitabilità. L’ edificio, ubicato in prossimità di borgo Navolè, è stato oggetto di recente schedatura all’ interno dello studio architettonico-paesaggistico, nella Misura 323 /A Azione 1 redatta dal Gal “Terre di Marca” di Gorgo al Monticano, al fine di un suo possibile riutilizzo.

Il complesso dei beni sopraelencati, esteso anche ai beni privati di pregio, costituisce di fatto un “ecomuseo all’aperto” collocato lungo l’itinerario GiraLivenza e testimonianza storica ed antropologica, per la valorizzazione dei ponti, delle porte d’acqua, nonchè dei manufatti idraulici del novecento (idrovore e chiaviche distribuite lungo il territorio del fiume Livenza).

 

 

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Le aree tematiche di progetto Nell’ambito del Masterplan GiraLivenza sono state analizzate quattro componenti territoriali o “aree tematiche:

1. ambiente/cultura; 2. commerciale/servizi alla mobilità lenta; 3. sportiva; 4. folcloristica.

L’analisi metodologica effettuata nell’ambito del Masterplan GiraLivenza è partita innanzitutto da un’analisi della cartografia storica dell’ambito, analisi sintetizzata nelle Tavole n.1 e n.2 “Analisi cartografica dei territori della Livenza. Gli elaborati rappresentano degli estratti di mappa della cartografia storica KriegsKarte (1798-1805) di Anton Von Zach. La mappa è stata gentilmente concessa dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso. Il territorio ambito di ricerca viene rappresentato magistralmente in tutte le sue componenti vitali: sono presenti le reti idrauliche minori, i manufatti idraulici (ponti, passerelle, passi di barche, ponti barche, traghetti, etc …), i boschi, le aree paludose, i paleoalvei della Livenza, i sentieri pedonali ed equestri … Questa rappresentazione di estrema attualità è la base per una rilettura storica del territorio e delle sue vocazioni oltre che della sua “rete di collegamenti” tra le due sponde interregionali. La lettura critica di tale documento costituisce documentazione iconografica originale per le scelte progettuali che il Masterplan ha definito nella sua fase propositiva, evidenziando ancora una volta anche l’importanza della aree boscate originarie (antichi boschi…) che attraverso un sistema di “preverdisment” potrebbero ridiventare di forte attualità come i recenti impianti del “Bosco di Bandiziol e Prassacon” e del “Bosco Olmè”. Un ulteriore livello di analisi è stato effettuato sui paesaggi: l’analisi è stata condotta applicando i principi della Convenzione Europea del Paesaggio (CEP), al fine di definire e nominare i distinti paesaggi quali elementi attrattori di un nuovo tipo di turismo. Caratteristica innovativa della metodologia utilizzata è stata innanzitutto la sua applicazione ad un “territorio vasto” caratterizzato da percorsi storici differenziati “costituendo questa di per sé una realtà di confine” e identificata da una successione di paesaggi dall’alto valore naturalistico e da una forte differenziazione: in soli 100 Km circa, si passa infatti dalla “percezione ambientale tipica della fascia pedemontana” a quella totalmente diversa percepita nella “fascia della laguna litoranea.” L’analisi realizzata nell’ambito del Masterplan GiraLivenza era infine finalizzata ad un generale obiettivo di marketing volto alla promozione di un territorio visto come un “unicum” e costituito dall’unitario corridoio

 

 

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naturalistico della Livenza pur nella molteplicità delle valenze storico-artistiche ed ambientali presenti. Applicando questi principi e con riferimento agli art. 4 e 5 della CEP, il territorio è stato strutturato in tre tipologie di paesaggio:

- Paesaggio di bonifica e lagunare: il fiume nel tratto da Caorle a Santo Stino di Livenza presenta un corso dolce, sinuoso e protetto da alte arginature caratterizzate da golene interne fruibili eventualmente anche per il tempo libero. La sinuosità è stata anche originata da cambi rapidi del corso in occasione di piene ed esondazioni -succedutesi nel tempo passato- prima che fossero messi in atto il rafforzamento delle arginature che “disegnano” il territorio caratterizzato dalle “linee geometriche e regolari della bonifica”. Anche la vegetazione, quale componente del paesaggio fluviale, è tipica dei fiumi arginati che nelle zone golenali si caratterizza per ampi prati stabili e radi alberi e arbusti (per ragioni di sicurezza idraulica), quali salici, pioppi, platani e aceri tipici dell’associazione Frangulo-Salicetum, mentre le sponde sono ricche di canne palustri (proprio in quanto il fiume scorrendo lentamente favorisce una vegetazione tipica delle acque calme, come accade in laguna);

- Paesaggio delle acque fluviali: la Livenza nel corso mediano risalendo da Santo Stino di Livenza a Sacile caratterizza il paesaggio con una forte sinuosità disegnando ampi meandri e paleoalvei cintati da arginature prative. Anche questo paesaggio è stato segnato da cambi repentini del corso dovuti al susseguirsi di piene ed esondazioni che hanno costretto l’uomo a ridisegnare in alcuni casi il corso della Livenza provocando curiose forme del territorio. La vegetazione che si riscontra è diversa dalla parte bassa, in questo caso si riscontrano molte aree a bosco (boschi planiziali), la vetazione ripariale è spiccatamente arbustiva e in alcuni tratti arborea quali salici, ontani, frassini, mentre il canneto è scomparso a causa soprattutto della aumentata velocità delle acque del fiume. La campagna attraversata dalla Livenza si caratterizza da appezzamenti meno regolari, intervallati da boschetti e da fitti filari alberati, inoltre si trovano vaste aree golenali o sondabili che per vegetazione e paesaggio complessivo risultano pregevoli;

- Paesaggio pedemontano/risorgive: l’alto corso della Livenza, risalendo da Sacile alle sorgenti, si caratterizza da acque veloci poco profonde, “polle di risorgiva” e da una flora e fauna pedemontana. Il fiume sgorga direttamente dalle pendici del monte Cavallo/Altopiano del Cansiglio ove si trova un bacino endogeno che funge come da “botte” che ricarica costantemente di acqua le sorgenti della Livenza. La vegetazione ripariale della Livenza in questo tratto è caratterizzata da piccoli boschi di frassino, faggio, quercia, acero, carpino, olmo, pioppo mentre i boschetti arbustivi si avvicinano più a forme di sottobosco pedemontano. La vegetazione ripariale è caratterizzata da piante che sopportano l’elevata velocità delle acque con adattamenti fisiologici e morfologici, in genere cenosi a rapido accrescimento. Le formazioni più

 

 

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diffuse sono il saliceto arbustivo caratterizzato da salici a basso accrescimento e l’alneto che si sviluppa su anse più tranquille con l’ontano nero, il nocciolo, il sambuco e il ligustro. Il paesaggio si presenta ricco di rive boscate, boschi e prati igrofili con l’andamento de fiume più regolare e rettilineo anche se la portata e la sezione sono molto ridotte favorendo l’aumento della velocità.

Tale analisi è in particolare sintetizzata nella Tavola n. 3.”Analisi dei paesaggi: identificazione ed elementi naturalistici. L’ elaborato è rappresentazione visiva dei tra paesaggi presenti nel “corridoio naturalistico della Livenza”: Paesaggio pedemontano-risorgive, Paesaggio della acque fluviali, Paesaggi della bonifica e lagunare. L’ identificazione e la denominazione, seguono i criteri della Convenzione Europea del Paesaggio, e il Masterplan auspica che le tre Province di Venezia, Treviso e Pordenone assumono il ruolo di Ente nevralgico nella applicazione della presente legge , recepita dalla Stato italiano nel 2006. La schema della sussidiarietà verticale è rappresentato a tergo della mappa al fine di esemplificare l’ importante ruolo dell’ Ente provinciale. Questa metodologia, se adottata, rappresenterebbe il primo esempio in italia, di applicazione della legge tra 2 Regioni confinanti, in un progetto a scala europea, valenza rafforzata dalle candidature a Patrimonio dell’ Unesco di due siti collegati alla Livenza: “Il Bosco del Cansiglio”, e il sito archeologico “Palù di Livenza”. In un successivo livello di analisi si sono analizzati i centri turistici e le relative interconnessioni. In particolare i centri sono stati classificati in due categorie: - centri turistici di interesse regionale: Caorle, Motta di Livenza,

Portobuffolè e Sacile; - centri turistici secondati: Torre di Mosto, Ceggia. Santo Stino di Livenza,

Meduna di Livenza, Gorgo al Monticano, Mansuè, Pasiano di Pordenone, Portobuffolè, Prata di Pordenone, Brugnera, Gaiarine Fontanafredda, Caneva, Polcenigo;

- snodo: ponte Tremeacque, confluenza Meduna-Livenza - centro turistico provinciale: Pordenone

Tale livello di analisi è sintetizzato nella Tavola n.4: “Analisi dei centri turistici e relative interconnessioni” L’elaborato vuole rappresentare, a forma di ideogramma, le interconnessioni tra i centri turistici nell’ ambito di studio. Vengono individuati quattro centri turistici principali a valenza regionale quali Caorle, Motta di Livenza, Portobuffolè e Sacile. La scelta è motivata per le loro valenze storico-architettoniche (città fluviali) oltre che per la riconosciuta importanza turistica ( borghi medioevali, stazione balneare …)

 

 

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Le connessioni coinvolgono ovviamente tutti gli altri centri oggetto dell’ analisi, mettendo in evidenza “tre snodi strategici”: - il primo a Caorle, tra la Livenza e la Litoranea Veneta sull’ asse turistico

Venezia-Slovenia; - il secondo “Ponte di Tremeacque” a Mansuè, tra la Livenza e l’ affluente

Meduna-Nocello, verso il capoluogo di Pordenone; - il terzo a Polcenigo, tra la Livenza e il collegamento FVG 3 “Pedemntano”

verso Budoia, Tarvisio, Austria.

Fig. 8 – Centri turistici e sistema delle connessioni

 

 

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L’analisi metodologica effettuata nell’ambito del Masterplan GiraLivenza ha permesso infine di selezionare nel territorio gli “elementi attrattori e di servizio” al potenziale turista, attraverso un’analisi della visibilità e fruibilità degli elementi/siti caratterizzanti l’identità della fascia di territorio attraversata dalla Livenza. L’analisi tematica è stata rappresentata in particolare nelle Tavole n.6, n.7, n.8 e n.9. L’ elaborato di cui alla Tav. n.6 “Masterplan Analisi” , in scala 1:70.000, rappresenta in forma visiva l’intero corso della Livenza, suddividendolo negli ambiti provinciali e nella identificazione dei paesaggi, su base unitaria e georeferenziata. L’ analisi evidenzia inoltre i centri storici primari e secondari le principali infrastrutture, le aree naturali vincolate, e i principali itinerari esistenti. L’ analisi prosegue, a scala 1:25.000, nelle Tavole n.7,8,9 identificando, per ogni singola provincia e su base georeferenziata, i tematismi con un maggiore grado di approfondimento e analisi puntuale. A titolo esemplificativo vengono individuati, attraverso i dati precedentemente forniti dalla singole province, gli ambiti “Ambiente e cultura”, “Commercio e servizi”, “Sportiva” ed “Eventi Folkcloristici” descritti in dettaglio nel paragrofo dei tematismi della presente relazione. Le presenti analisi sono la base cartografica e di georeferenziazione dei “servizi alla mobilità lenta”, che costituiscono una importante rete di supporto alla fruizione turistica del territorio, che verrà attuata con la fase progettuale mediante l’individuazione degli itinerari ciclo-pedonali e nautico del “Masterplan GiraLivenza”. Si ribadisce l’importanza dell’ aver acquisito la georeferenziazione di tutti i dati anche al fine di un possibile utilizzo attraverso i sistemi di navigazione satellitare, considerati strumenti attuali ed imprescindibili per il turista internazionale, che sempre più utilizza dati ed informazioni in formato digitale. Infine si ritiene fondamentale l’ attività di aggiornamento della presente analisi unitaria del “corridoio naturalistico” della Livenza, che si auspica venga annualmente implementata dagli Enti Provinciali. Nell’analisi, particolare importanza assumono le manifestazioni folcloristiche presenti nell’area, di cui si è data sintesi nelle tavole di analisi, al fine di permettere di sperimentare un approccio per un “unitario marketing territoriale GiraLivenza”, destagionalizzato e altamente specialistico. Si pensi ai “percorsi” letterari: Aganoor, Dall’Ongaro, Pascutto, Dante Alighieri, a quelli musicali (organi storici Callido, strumenti Fazioli con la loro cultura strumentale), sportivi (Canoa Club Sacile, Protezione Civile, Gara di regolarità nautica Pordenone–Venezia), enogastronomici (le Strade dei Vini e manifestazioni dei Consorzi di tutela Vini DOC), architettonici (Città murate, Ville Venete), che permettano la confezione di prodotti turistici vendibili, in più pacchetti con target economici differenziati, a livello internazionale.

 

 

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Dall’analisi emerge che se questa area della Livenza si propone unitariamente, tipo ad esempio il modello turistico della “Ciclabile Dobbiaco- Lienz” il reale fatturato turistico per gli operatori potrà raggiungere elevati livelli solo se paesaggio, infrastrutture della mobilità lenta (itinerari, percorsi nautici, ferrovie e servizio “bici al seguito”, intermodalità dei trasporti pubblici), competenze degli Enti pubblici preposti alla gestione del territorio ed operatori privati si coordinano, nei tempi e nei metodi, in modo continuativo. La metodologia vuole essere quindi un approccio “ad una filosofia del turismo che non consuma territorio ma spesso riutilizza e rivitalizza tragitti abbandonati e poco frequentati“ (cfr. Roberto Ruozi Presidente TCI), integrandosi con la salvaguardia dei valori paesaggistici che le stesse province stanno applicando con i propri piani di settore. Area tematica: ambiente/cultura Gli elementi di pregio culturale-architettonico lungo la Livenza sono stati classificati in:

a) villa, palazzo: numerose sono le ville e i palazzi che si possono incontrare lungo la fascia del fiume Livenza; le principali sono Villa Franchin a Ceggia, Villa Zeno di Andrea Palladio sul confine tra Ceggia e Cessalto, Villa Rubin e Villa Correr Agazzi a Santo Stino di Livenza, Villa Rieti-Rota a Motta di Livenza, Villa Varda a Brugnera, Villa Giustinian a Portobuffolè, Villa Revedin a Gorgo al Monticano, Villa Luppis a Cecchini di Pasiano e Villa Arrigoni a Basalghelle di Mansuè;

b) castello, torre: il primo castello rilevato si trova a Santo Stino di Livenza e rappresenta una villa-castello trasformato nel corso dei secoli in palazzo nobiliare, con una particolare architettura in verticale. Castelli fluviali della Livenza sono i centri turistici di Motta di Livenza, Portobuffolè e i castelli medievali di Brugnera, Caneva e Sacile, in territorio pordenonese;

c) siti archeologici: il primo sito archeologico partendo dalla foce, nelle vicinanze del fiume Livenza, è il Ponte Romano a Ceggia; importanti sono poi le località archeologiche a San Giovanni di Motta di Livenza, a Meduna di Livenza, a Settimo di Portobuffolè ed infine l’importante sito del Palù della Livenza nei comuni di Caneva e Polcenigo;

d) mulini: si deve premettere che il fiume Livenza, soprattutto lungo il tratto medio-basso presenta una portata e una sezione che poco si adattano alla presenza di mulini; inoltre le aree golenali e arginate male si prestano alla presenza di opifici di questo tipo. La situazione cambia nel corso medio alto del fiume Livenza, in corrispondenza del suo affluente Resteggia, ove si trovano i Mulini Ambruzzi, Zerio, Santuz, nei Comuni di Portobuffolè, Gaiarine e Mansuè. Altro

 

 

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manufatto idraulico, legato al fiume, è il Maglio Tonet, situato a Francenigo di Gaiarine in un affluente della Livenza;

e) idrovore: manufatti collegati al fiume Livenza al fine di regolare i flussi delle acque nelle reti idrauliche secondarie ed interessanti le campagne attraversate dal fiume. Risalgono generalmente alla fine dell’ottocento e ai primi del novecento;

f) casa rurale, borgo rurale: numerose sono le case rurali che contraddistinguono il paesaggio agrario sia delle zone di bonifica che quelle del medio ed alto Livenza; le mappe segnalano quelle particolarmente interessanti dal punto di vista architettonico e storico. Anche i borghi rurali sono pregevoli e rappresentano una caratteristica insediativa dei territori, quali a titolo esemplificativo il Borgo di Cà Corniani in Comune di Caorle, il Borgo Campomolino nel Comune di Gaiarine;

g) chiese: molteplici le tipologie presenti nel territorio con date di edificazione comprese tra il medioevo e l’ ottocento. Sicuramente la maggiore attrazione turistica ai fini di un turismo religioso è l’itinerario legato al pellegrinaggio per i 500 anni della apparizione della Madonna presso il Santuario di Motta di Livenza (opera del Codussi). E’ indicativo che il turista incontri in molteplici siti lungo il fiume chiese e capitelli, a partire dalla chiesa della Santissima posta alle sorgenti del Livenza o la chiesa alla sorgente Molinetto che fa capire quanto sia saldo il legame tra fiume/acque con la sacralità: acqua intesa come elemento insostituibile e vitale collegato al ringraziamento divino. Anche alle foci della Livenza troviamo la chiesa di Caorle dedicata alla Madonna dell’Angelo, confermando la continuità del legame tra natura e divino;

h) archeologia industriale: fornaci e antichi magli costituiscono risorsa per un turismo etnografico, che si lega anche ai musei tematici del territorio; le fornaci, segno delle attività proto industriali dell’ area, sono presenti anche a Motta di Livenza, Pasiano di Pordenone … mentre un maglio storico, il “Maglio Tonet” si trova a Francenigo di Gaiarine sull’ affluente Aralt. Il maglio produceva i primi attrezzi in ferro a servizio dell’ agricoltura, utilizzando la forza motrice dell’ acqua. Attualmente è funzionante e visitabile in quanto sede del locale museo.

i) museo: i centri turistici principali (Caorle, Motta di Livenza, Portobuffolè, Sacile) presentano strutture qualificate e diversificate nei settori archeologico, pittorico, sportivo, etnografico. Si rammentano a Caorle la presenza del Museo Liturgico, e il costituendo Museo del Mare volto a raccogliere i reperti archeologici scoperti nelle acque prossime alla città. A Motta di Livenza si evidenziano il Museo Fondazione Giacomini, il “Museo Civico la Castella”, a Portobuffolè si evidenziano in Casa Gaia da Camino il Museo del Ciclismo e presso la Torre Civica il Museo etnografico. Infine a Sacile tra le innumerevoli opere d’ arte presenti in città, non

 

 

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si può non evidenziare Palazzo Regazzoni, di proprietà comunale, sede di prestigiose iniziative culturali,

j) manufatti del demanio: sono i manufatti rilevati di proprietà

demaniale e meglio descritti nel paragrafo precedente.

L’area tematica ambiente/cultura analizzata ha preso in esame le principali aree naturalistico-ambientali:

k) Ambiti natura 2000: l’area della Livenza è inserita in particolare nella Rete Natura 2000 come Zona di Protezione Speciale (ZPS) e Sito di Importanza Comunitaria proposti (SIC): SIC IT3240029 “Ambito fluviale del Livenza e corso inferiore del Monticano” e ZPS IT3240013 “Ambito fluviale del Livenza”;

l) Zone umide; m) Boschi a aree naturalistiche.

I principali siti naturalistici di valenza ambientale dalla foce alle sorgenti sono i seguenti:

- Laguna di Caorle: la laguna di Caorle è una delle più importanti zone umide del nord Italia e rappresenta la testimonianza del sistema di zone umide che caratterizzavano tutto l’entroterra litoraneo da Venezia a Trieste. Oggi l’area umida è vincolata nel sistema della Rete Natura 2000 e rappresenta una delle attrattive turistiche principali del litorale. I biotipi presenti nell’area ambientale sono multipli: il biotopo fluviale ubicato nei principali canali (Nicesolo, Lugugnana, etc.) caratterizzato da fauna e flora ripariale come l’airone rosso, il cefalo, l’anguilla o piante rare come il lino acquatico; il biotipo lagunare si trova presso le due bocche di porto quali Porto Baseleghe e Porto Falconera caratterizzati ancora da acque relativamente dolci e influenzate dai flussi di marea, mentre gli ambienti di barena presentano una elevata complessità naturalistica come la presenza della endemica salicornia veneta,l’assenzio di laguna o il limonio di laguna, mentre la fauna si caratterizza per specie stanziali e migratorie. La laguna presenta anche biotopi agrari in quanto si tratta di ampie superfici coltivate a riso (risaie del Quarto bacino) che si assimilano a paludi temporanee ad acqua dolce, in questi habitat trovano rifugio molti uccelli migratori e stanziali come il cavaliere d’Italia e la diffusa garzetta;

- Bosco di Olmè a Cessalto: il bosco di Olmè, il cui toponimo indica come la pianta rappresentativa fosse l’olmo, rappresenta un relitto degli ultimi boschi di origine planiziale di pianura. Il bosco si estende in Comune di Cessalto a confine con il Comune di Ceggia e si caratterizza da piante di quercia, olmo, carpino, acero, frassino su terreni alluvionali freschi la cui falda freatica è quasi affiorante, infatti i boschi planiziali sorgevano su terreni che spesso presentavano avallamenti con la persistenza di ampie zone di acqua stagnante per periodi dell’anno. Dal

 

 

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punto di vista floreale si notano alcune piante risalenti ai relitti glaciali quali il giglio di San Giovanni o il veratro bianco;

- Bosco di Bandiziol e Prassacon: si tratta di un bosco in Comune di Santo Stino di Livenza di recente impianto (1994-1999) su una superficie complessiva di oltre 110 ettari. il Comune ha iniziato il progetto di realizzazione del nuovo bosco con l’intenzione di ricostruire un bosco planiziale di pianura ove un tempo ne esisteva uno di simile, infatti, il progetto ha proceduto ad una ricostruzione storico-cartografica dei siti e delle specie che costituivano l’antico bosco arrivando ad identificare l’area e a piantumare le specie arboree originarie quali quercie (farnie), frassini, carpini, olmi, aceri, tigli, pioppi e altre arbustive quali noccioli, biancospini, cornioli, etc., secondo la formazione del Querco-Carpinetum Boreoitalicum. L’obiettivo è quello di ripristinare l’ecosistema di bosco, sottobosco flora e fauna tipica di questa formazione. Il bosco oggi è visitabile e liberamente fruibile con annesso centro servizi, inoltre all’interno dell’area boscata si è realizzata una zona umida di circa 1 ettaro (Palù di Bandiziol) al fine di completare l’opera di realizzazione di un habitat tipico della zona. Il bosco infatti sorge a confine tra l’area un tempo paludosa a sud dell’abitato di Santo Stino di Livenza e l’area ricca di boschi a nord di questo, offrendo così al visitatore una più completa percezione naturalistica;

- Area naturalistica “Prà dei Gai”: l’area denominata Prà dei Gai si estende nei comuni di Mansué e Portobuffolé e rappresenta un vero bacino alluvionale di oltre 300 ettari coltivato a seminativi, prati stabili e bosco. Il toponimo “Prà dei Gai” deriva dal longobardo “gahagi” che significa “bosco recintato” e qui si trova anche una interessante formazione naturale, un’altura chiamata Castelir che ricorda un vera “motta” che emerge dai prati e terre coltivate, la sua origine antica è confermata dal ritrovamento di resti di ceramiche pre-romane. L’ambito del Prà dei Gai diviene incomparabile quando la Livenza esonda e fa diventare un lago le campagne puntellato da boschi e filari alberati ricordando come il legame con il grande fiume è forte e inscindibile e rappresenta la vera ricchezza di questo angolo incontaminato;

- Parco di Villa Varda: a Brugnera sorge Villa Varda in un angolo della Livenza dove si fondono bellezza architettonica con paesaggio agreste fluviale. Dove oggi sorge la Villa probabilmente sorgeva una postazione di guardia fortificata (il nome del luogo Varda deriva da Warda = guardia) mentre il palazzo esisteva già nel XVII secolo di proprietà della famiglia Azzoleni. Un significativo cambiamento avvenne nel 1870 con il nuovo proprietario – il barone Murpugo – che adeguò la Villa ai criteri dell’epoca configurandola come corpo centrale dei possedimenti agricoli circostanti e costruì due ampliamenti laterali arricchendo la Villa con stucchi altri adorni tipici dell’ottocento. Il parco della Villa è immenso e ricco di alberature esotiche come era normale all’epoca, si trovano piante centenarie quali il Libocedro, la Sofora e la Folinia quest’ultima

 

 

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una rarità all’epoca. Infine l’elemento dominante è il viale dei Tigli corredati da prati che configurano una geometria legata anche al mondo agricolo. Oggi la Villa è di proprietà del Comune di Brugnera che rende fruibile la stessa anche alla organizzazione di eventi nel parco adiacente;

- Ansa Restera Zandegiacomi: l’ansa Restera Zandegiacomi collocata nel tratto mediano del corso del fiume Livenza, costituisce un interessante biotopo; essa rappresenta cioè una situazione d’ambiente peculiare, per caratteri idraulici, morfologici e bioecologici. Il percorso naturalistico attraversa l’ansa solo nella parte visitabile al pubblico, e si compone di un percorso principale e di uno secondario. Dopo l’ingresso principale, percorrendo il sentiero di sinistra si arriva all’area attrezzata par la sosta e il pic-nic. Lungo le sponde del fiume Livenza si incontrano poi in prossimità dei puniti panoramici con 3 osservatori naturalistici con parapetti lignei. In questi luoghi, appositi cartelli danno informazioni sul sistema floro-faunistico della Livenza. Nel centro dell’ansa Restera Zandegiacomi, circoscritta da piantumazioni, è collocata un’ampia superficie a prato a forma di goccia nella cui vicinanza è stato realizzato un piccolo approdo, idoneo all’ attracco di barche/gommoni o di canoe. Nel parco comunale “Ansa Restera Zandegiacomi” prioritari sono gli aspetti floristici costituiti dalla dotazione di idrofite (vegetazione sommersa), propria dell’alveo del Fiume Livenza nel tratto mediano, ed inoltre dalla vegetazione erbacea e suffruticosa delle banchine golenali nonché della vegetazione forestale che si sviluppa presso le scarpate di sponda e sulle stesse banchine golenali. Complessa risulta, presso l’ansa Restera Zandegiacomi, anche la comunità faunistica, che tra i vertebrati è formata da componenti diverse, quali la componente acquatica, la componente anfibia, quella dell’ambiente di superficie e quella dell’ambiente forestale ripario. La componente faunistica dell’ambiente forestale e prativo di sponda è la più nutrita per numero di specie; essa comprende anfibi, rettili, uccelli e mammiferi;

- Ansa Saccon Smoiasson: si tratta di un’ansa particolarmente suggestiva del fiume Livenza in Comune di Meduna. L’area non è molto vasta ma presenta un insieme di componenti paesaggistiche, in primis la vegetazione ripariale e extra golenale ricca e che crea un contesto ambientale molto “naturale” e la componente agricola caratterizzata da terreni a seminativo, vigneto che raffigurano la convivenza dell’aspetto agricolo con quello ambientale del fiume. Gli scorci visuali che si hanno dalle arginature unito alla vegetazione presenta fanno si che questo luogo sia il preferito dalla gente di Meduna per le proprie escursioni “fuori porta” che, pur essendo l’area in gran parte privata, la considera patrimonio naturale della città;

- Area naturalistica della Val Grande: l’area della Val Grande si estende in Comune di Fontanafredda e rappresenta un magnifico esempio di area prativa di risorgiva intesa come il riaffioramento delle acque raccolte

 

 

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dai bacini idrografici montani. Questo fenomeno trova spiegazione nella storia geologica della Pianura Friulana che in prossimità della fascia pedemontana riscontra un accumulo di materiale ghiaioso permeabile nel quale le acque della montagna scendono in profondità per poi “riaffiorare” quando lo strato sottostante diventa impermeabile. La Val Grande, che tra i locali veniva chiamata “terra che galleggia sulle acque”, oggi è suddivisa tra molti proprietari privati che coltivano le terre a seminativo ottenute grazie ad opere di bonifica e canalizzazione, ma in molti casi i terreni sono a prato o incolto conferendo al paesaggio un aspetto naturale di “prateria sortumosa”. Le acque di risorgiva creano un tutt’uno con la vegetazione e selezionano quest’ultima in quanto sono acque che mantengono una temperatura relativamente fresca tutto l’anno, sui 18 °C creando un biotopo particolare nei piccoli corsi d’acqua che attraversano i prati e le zone umide (trota, scazzone, etc.) e favorendo la permanenza di una vegetazione tipica di risorgiva (veronica, menta, caltha, myosotis, etc.);

- Parco naturalistico di San Floriano: il Parco naturalistico di San Floriano in Comune di Polcenigo sorge sulla omonima collina di proprietà della Fondazione Bazzi e gestito dalla Provincia di Pordenone e si estende per circa 65 ettari. Il parco, istituito nel 1975 è un esempio di conservazione e ripristino ambientale delle zone collinari della pedemontana spesso abbandonate perché improduttive, la Provincia ha sin dall’inizio attuato azioni di ripristino con piantumazioni di essenze autoctone e in alcuni casi sperimentali al fine di proporre alternative valide alla locale economia agricola. Il parco, classificato come parco naturale rurale, offre diversi percorsi naturalistici tesi a fare scoprire gli elementi naturali presenti quali il bosco, tipico pedemontano ricco di querce, frassini, faggi e olmi, i prati permanenti utilizzati dalla azienda agricola del parco come pascolo degli animali presenti e le marcite, prati regolarmente inondati dalle acque di risorgiva presenti. Il parco tende ad esprimere la migliore coniugazione tra natura e attività agricola improntata su coltivazioni biologiche (orto-frutteto-piccoli frutti) e allevamenti che prevedono pascolo all’aperto per gran parte dell’anno. Il parco è fruibile e aperto al pubblico anche per scopi didattici in quanto l’azienda agricola gestita dall’Ente pubblico intende diffondere e favorire questo tipo di gestione del territorio e fare riscoprire le tecniche e le varietà vegetali dimenticate. All’interno del parco sorge la Chiesa di San Floriano e rappresenta una antica pieve del 700 d.C. con affreschi di scuola bizantina, meritevole di una visita dedicata;

- Parco di Villa Luppis: Villa Luppis sorge in Comune di Pasiano di Pordenone ed è appartenuta a Ferruccio Luppis (1880-1959) poeta, scrittore, pittore, artista ferrarese che scelse la dimora di Villa Giuseppina di San Martino di Rivarotta per risiedere nel verde del parco poco distante dalla Livenza. Oggi la Villa appartiene ad un nipote del poeta ed è trasformata in prestigioso albergo-ristorante, destinazione

 

 

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che permette al visitatore di godere del magnifico parco e dei saloni che ricordano le memorie dannunziane del poeta;

- Bosco di Zacchis di Gaiarine: il bosco di Zacchis è un altro esempio di bosco planiziale di pianura con caratteristiche botaniche simili a quanto riportato per il bosco di Olmé. Il bosco è di proprietà privata;

- Bosco di Basalghelle di Mansuè: il bosco di Basalghelle è un ulteriore relitto di bosco planiziale di pianura con caratteristiche botaniche simili alle descrizioni precedenti. Il bosco, a cui è legato il ricordo della poetessa Vittoria Aganoor, conserva una flora ricca di farnie, carpini bianchi, frassini, ornielli e aceri e una fauna altrettanto ricca costituita dai tipici animali del bosco come i rapaci, la ghiandaia, lo scoiattolo, il cervo volante, il picchio verde, etc. Si segnala la presenza della chiesetta dei Santi Mauro e Macario edificata attorno all’anno 1000.

Area tematica: commerciale/servizi L’analisi condotta sull’area tematica commerciale/servizi ha permesso di rappresentare una serie di indicazioni al servizio al turista che sono state analizzate e comparate con i dati forniti dalle province e dai singoli comuni. I servizi e le attività commerciali sono state individuate anche in funzione della tipologia di turista che intende percorrere gli itinerari, quindi si sono individuati:

- i servizi per la navigazione quali gli approdi indicati nella Tavola dedicata Tav.5 “Analisi itinerari nautici e approdi”;

- gli uffici di informazione turistica; - le farmacie; - le stazioni ferroviarie; - i meccanici di bicicletta.

I servizi commerciali,ugualmente utili al turista sono: azienda agricole con vendita di prodotti, cantine iscritte alla Strada dei Vini, agriturismi, trattorie e ristoranti, bilance da pesca, alberghi e B&B. Si specifica che nell’ “Allegato A” sono riportati, in formato tabellare, i dati identificativi (nome, comune …) relativi ai principali servizi della presente area tematica. Si evidenzia che la rappresentazione in mappa dei numerosi alberghi di Caorle è stata semplificata, per motivi grafici e di scala, mentre nell’ “Allegato A” si riporta l’ elenco degli alberghi da fonte provinciale. Si fa presente che i dati censiti nella voce alberghi sono relativi ai dati forniti che i dati relativi agli alberghi sono stati L’analisi ha fatto emergere che il turista può fare affidamento ad una rete consistente di servizi e di attività commerciali che sono in grado di far scoprire i prodotti tipici dei territori attraversati in piena sicurezza.

 

 

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E’ auspicabile che questa rete venga incrementata realizzando sinergie con nuovi servizi di bike sharing, attivare il servizio “Bici al seguito”presso le stazioni ferroviarie (Santo Stino di Livenza, Ceggia, Motta di Livenza e Sacile), realizzare una reale intermodalità di collegamenti con gli operatori delle linee di autobus locali (ATVO, La Marca e ATP). Area tematica: sportiva L’area tematica sportiva è stata analizzata individuando siti e luoghi che informano il turista sulle opportunità sportive lungo l’itinerario:

- noleggio di biciclette, presente solo in pochi centri principali; - noleggio canoe che risulta interessante per poter apprezzare gli itinerari

che tradizionalmente si propongono nell’alto Livenza (Sacile-Nave-Polcenigo);

- laghetti di pesca sportiva (per es. Albina di Campomolino, Fontanafredda, Ottava Presa di Caorle);

- noleggio nautico, concentrato essenzialmente a Caorle. Interessante risulta la possibilità di esercitare la pesca lungo il Livenza, ma è necessario prendere informazioni in loco in quanto le autorizzazioni dipendono dagli Enti locali a seconda del tratto di fiume interessato. Area tematica: eventi folkloristici L’area tematica del folklore è stata analizzata raccogliendo informazioni inerenti feste ed eventi che a vario titolo potessero interessare il turista e nello stesso tempo rappresentassero “i principali avvenimenti di festa popolare del territorio attraversato dalla Livenza”, sintetizzati nella tabella che segue.

COMUNE  PROV.  DENOMINAZIONE  PERIODO  TIPOLOGIA 

FESTA MADONNA DELL'ANGELO  Luglio  Festa popolare FESTA DEL CALAMARO  Agosto  Festa popolare 

CAORLE  VE 

REGATA 500 THIENOT CUP  Giugno  Regata nautica TORRE DI MOSTO  VE  SETTIMANA DELL'ANGUILLA  Maggio  Festa popolare CEGGIA  VE  CARNEVALE SFILATA CARRI ALLEGORICI  Carnevale  Festa popolare 

FESTEGGIAMENTI SETTEMBRINI  Settembre  Festa popolare S.STINO DI LIVENZA  VE FESTA SAPORI E COLORI AUTUNNALI  Ottobre  Festa popolare 

MAGGIO MUSICALE  Maggio  rassegna musicale MOTTA DI LIVENZA  TV MOTTAFLOR  Marzo  rassegna floreale 

MEDUNA DI LIVENZA  TV  FESTA DEL PESCE AZZURRO  Maggio  Festa popolare GORGO AL MONTICANO 

TV  "PAN E VIN" FALO' DELLA VIGILIA D'EPIFANIA  Gennaio  Festa popolare 

PORTOBUFFOLE'  TV  MERCATO DELL'ANTIQUARIATO  2° domenica di ogni mese 

mostra mercato 

MANSUE'  TV  FESTA DI S.GIOGIO E MOSTRA DEI VINI  Maggio  Festa popolare 

 

 

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GAIARINE  TV   MOSTRA DEDICATA ALLA “CAMELIA” FESTEGGIAMENTI A CAMPOMOLINO,Villa Altan 

Aprile‐Luglio  rassegna floreale 

BRUGNERA  PN  BLUES IN VILLA   Luglio  rassegna musicale SAGRA DEI OSEI  Agosto  rassegna ornitologica

PRIMAVERA MUSICALE  Maggio  rassegna musicale SACILE  PN 

FOTOMERCATO  Settembre‐Dicembre 

mostra mercato 

FONTANAFREDDA  FESTA DI PRIMAVERA  Aprile  fiera popolare  

PN ARTISTI IN BORGO E MARIONETTE  Maggio‐Giugno  festa folkloristica 

CANEVA  PN  MAGGIO FIASCHETTANO E MOSTRA BOVINA  Maggio  fiera campionaria SAGRA DEI SEST  Settembre  antica fiera 

d'artigianato POLCENIGO  PN 

SAGRA DELLE CASTAGNE  Ottobre  fiera enogastronomica 

SAGRA DEL CARMINE  Luglio  festa folkloristica PASIANO DI PN  PN MAGGIO PASIANESE  Maggio  fiera popolare 

PRATA DI PN  PN  PRATA TRA I FIUMI  Agosto   

 

 

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Elaborati cartografici di analisi Tavola 1: Analisi cartografica dei territori della Livenza Tavola 2: Analisi cartografica dei territori della Livenza Tavola 3: Analisi dei paesaggi: identificazione ed elementi naturalistici Tavola 4: Analisi dei Centri Turistici e relative interconnessioni Tavola 5: Analisi itinerari nautici e approdi Tavola 6: Master Plan - analisi (1:70.000) Tavola 7: Provincia di Pordenone – analisi (1:25.000) Tavola 8: Provincia di Treviso - analisi (1:25.000) Tavola 9: Provincia di Venezia - analisi (1:25.000) Elaborati cartografici di progetto Tavola 10: Master Plan - progetto (1:70.000) Tavola 11: Provincia di Pordenone -progetto (1:25.000) Tavola 12: Provincia di Treviso - progetto (1:25.000) Tavola 13: Provincia di Venezia - progetto (1:25.000)

 

 

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Le proposte progettuali per l’attivazione turistico - funzionale degli itinerari Con la collaborazione delle Amministrazioni provinciali e comunali è stato individuato un primo elenco delle proposte progettuali necessarie all’attivazione turistico/funzionale degli itinerari. Complessivamente si tratta di 90 proposte/indicazioni progettuali, relative ad opere ritenute importanti per lo sviluppo degli itinerari ciclabile e navigabile lungo la Livenza. L’obiettivo generale del Masterplan GiraLivenza è di stimolare l’animazione locale e lo sviluppo di progetti integrati e di grande rilevanza, anche per facilitare l’accesso alle risorse pubbliche (comunitarie, nazionali, regionali, dell’Autorità di Bacino, dei Consorzi di Bonifica e dei BIM, provinciali e comunali), integrato alle iniziative imprenditoriali private di servizio e supporto. Si riporta quindi di seguito l’elenco delle ipotesi progettuali, suddiviso per province e per comune, che costituisce la base per la definizione delle opere prioritarie (indicativamente max 3-4 per Provincia), sulle quali verrà svolto un approfondimento successivo. Provincia di Venezia Il territorio oggetto di progettazione comprende i Comuni di Caorle, Torre di Mosto, Santo Stino di Livenza e Ceggia, di cui a seguire si elencano le proposte progettuali.

Caorle: 1) Automazione del “Ponte delle Bilance”; 2) realizzazione del percorso in sicurezza Cà Corniani-Caorle, sulla

sommità dell’argine della Livenza (lunghezza di circa ml 650); 3) progetto di manutenzione straordinaria dell’itinerario

relativamente ai percorsi ciclabili, agli approdi, alle opere di mitigazione e di adeguamento della segnaletica alla Rete Escursionistica Veneta (REV);

4) realizzazione di un infopoint in prossimità dell’area Chiggiato, quale punto di partenza e di connessione tra gli itinerari (ciclabile e nautico sia del GiraLivenza che del GiraLemene) e la Litoranea Veneta.

 

 

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Torre di Mosto: 5) Restauro del Ponte girevole di Boccafossa e apposizione di

adeguata segnaletica specifica per indicare le aree naturalistiche locali (zona umida e albero monumentale);

6) realizzazione, all’interno del Museo del Paesaggio di Boccafossa, di un’area dedicata al corridoio naturalistico GiraLivenza attrezzata con supporti mediatici plurilingue a fini didattico-turistici;

7) recupero del “Ponte della Provincia” ai fini ciclabili con l’attuazione di opere e iniziative di valorizzazione del manufatto (medesimo intervento di cui al n.14-Comune di Santo Stino di Livenza);

8) completamento dei tratti di pista ciclabile tra il capoluogo e rispettivamente le frazione di S.Elena e di Staffolo;

9) realizzazione di un nuovo anello ciclo-pedonale sul tratto arginato della Livenza nel centro storico (lunghezza di circa ml.1600);

10) progetto di manutenzione straordinaria dell’itinerario per i percorsi ciclabili, per gli approdi, per le opere di mitigazione e di adeguamento della segnaletica alla Rete Escursionistica Veneta (REV).

Santo Stino di Livenza: 11) Riqualificazione dell’area tra la Chiesa Parrocchiale di Santo

Stino di Livenza e l’arginatura della Livenza, con la realizzazione di un collegamento ciclo-pedonale all’approdo esistente e alla bilancia da pesca “Lazzer”;

12) realizzazione di uno stralcio funzionale per la messa in sicurezza dell’ itinerario GiraLivenza tra la località di Cà Cottoni e S.Giorgio di Livenza e la mitigazione ambientale del depuratore comunale unita alla sistemazione del suo accesso;

13) installazione della segnaletica GiraLivenza coordinata a quella esistente nel percorso provinciale ai sensi della REV;

14) recupero del “Ponte della Provincia” ai fini ciclabili e per la valorizzazione del manufatto (medesimo intervento di cui al n.7-Comune di Torre di Mosto);

15) attivazione del servizio “BICI AL SEGUITO” presso la Stazione Ferroviaria di Santo Stino di Livenza con la realizzazione delle opere funzionali al servizio e l’installazione di un servizio di “Bike Sharing” correlata alla rete di servizio autobus lungo l’itinerario ciclo-pedonale;

16) realizzazione di opere di riqualificazione urbana (pavimentazione, illuminazione, sistemazione aree verdi) nel tratto dell’itinerario denominato “riviera del Malgher” e opere di miglioramento del collegamento ciclo-pedonale con l’area naturalistica “Bosco di Bandiziol e Prassacon”;

 

 

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17) realizzazione di collegamento ciclo-pedonale al GiraLivenza lungo Viale Trieste.

Ceggia: 18) Attivazione del servizio “BICI AL SEGUITO” presso la Stazione

Ferroviaria di Ceggia con la realizzazione delle opere funzionali al servizio e l’installazione di un servizio di “Bike Sharing”, in coordinamento al previsto servizio di metropolitana leggera (SFRMS) e correlata alla rete di servizio autobus lungo l’itinerario ciclo-pedonale;

19) realizzazione di opere atte al collegamento ciclo-pedonale tra il centro storico e siti di importanza turistica lungo GiraLivenza: Bosco di Olmé, Villa Zeno, Ponte Romano, Villa Franchin, Villa Loro;

20) realizzazione di un anello ciclo-pedonale naturalistico-archeologico collegante il centro storico, il canale Canalat, il Ponte Romano e Villa Loro;

21) adeguamento della segnaletica alla Rete Escursionistica Veneta (REV);

22) riqualificazione naturalistica dell’area di “lagunaggio” dell’ex zuccherificio e suo collegamento al centro storico e all’itinerario GiraLivenza/Canale Piavon.

Provincia di Treviso Il territorio oggetto di progettazione comprende i Comuni di Motta di Livenza, Meduna di Livenza, Gorgo al Monticano, Mansué, Portobuffolé, Gaiarine di cui a seguire si elencano le priorità progettuali.

Motta di Livenza: 23) Opere idrauliche per migliorare la fruibilità nautica del “porto

fluviale Livenzetta”; 24) realizzazione di una linea nautica stagionale tra Motta di Livenza

e Caorle con finalità didattiche e turistiche correlata alla rete di servizio autobus lungo l’itinerario ciclo-pedonale;

25) realizzazione opere di collegamento ciclo-pedonale tra Corbolone (Santo Stino di Livenza) e Lorenzaga (Motta di Livenza) con segnaletica ed area di sosta;

26) opere per la realizzazione di un itinerario nautico breve tra Gorgo al Monticano (località Navolè), Meduna di Livenza (approdo esistente del centro storico ed area Saccon Smoiasson) e Motta di Livenza (porto fluviale) con relativa segnaletica;

27) ristrutturazione dell’approdo presso Villa Rieti-Rota in località Villanova con collegamento in destra Livenza sia con il centro storico che con il territorio di Santo Stino di Livenza su viabilità arginale esistente e segnaletica;

 

 

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28) definizione, all’interno della rete dei musei cittadini, di un itinerario storico-documentale “Sulle acque della Livenza, Monticano, Meduna”.

Meduna di Livenza: 29) Ristrutturazione dello storico ponte sulla Livenza ai fini ciclo-

pedonali e di valorizzazione del manufatto; 30) realizzazione di itinerario di collegamento tra il centro storico e

l’ansa naturalistica “Saccon-Smoiasson” e segnaletica; 31) opere per la realizzazione dell’itinerario ciclo-pedonale Meduna-

Motta e realizzazione della segnaletica (ipotesi in sinistra Livenza);

32) opere per la realizzazione dell’itinerario ciclo-pedonale Meduna-Motta e realizzazione della segnaletica (ipotesi in destra Livenza);

33) opere per la realizzazione dell’itinerario ciclo-pedonale Meduna-Pasiano e realizzazione della segnaletica (ipotesi in sinistra Livenza).

Gorgo al Monticano: 34) Ristrutturazione con finalità turistiche dell’edificio demaniale

settecentesco a Navolé con l’ipotesi di realizzare il Museo della Livenza;

35) opere per la realizzazione dell’itinerario ciclo-pedonale Gorgo-Navolé-Meduna e realizzazione della segnaletica (ipotesi in destra Livenza);

36) opere per la realizzazione dell’itinerario ciclo-pedonale Gorgo-Navolé-Mansué e realizzazione della segnaletica (ipotesi in destra Livenza);

37) sistemazione e adeguamento segnaletica del collegamento all’itinerario turistico Gira Monticano.

Mansué: 38) Realizzazione di un campo attrezzato per l’atterraggio di

mongolfiere localizzato nell’area naturalistica Prà dei Gai; 39) realizzazione di area di sosta e contestuale messa in sicurezza

del “Ponte della Piegolina” nell’ area naturalistica del Prà dei Gai; 40) realizzazione di approdo pubblico presso la casa nativa (privata)

del poeta Dall’Ongaro, con contestuale realizzazione di una struttura ricettiva rurale e della messa in funzione dell’ antico passo barche;

41) opere per la realizzazione dell’itinerario ciclo-pedonale Gorgo-Navolé-Mansué e realizzazione della segnaletica (ipotesi in destra Livenza);

 

 

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42) opere secondarie di connessione agli interventi idraulici previsti dalla Regione in località Prà dei Gai (300 ha), con finalità di attraversamento in sicurezza e valorizzazione dell’area naturalistica;

43) itinerari secondari del fiume Rasego, e collegamento all’ itinerario letterario di Anagor;

Portobuffolé: 44) Riqualificazione area “Gonf” e realizzazione di un approdo canoe

e un punto di assistenza per il tratto nautico in canoa Sacile-Brugnera-Portobuffolé;

45) sistemazione ambientale dell’area “Rivapiana – Villa Giustinian” attraverso la realizzazione di mandracchio idraulico e di un nuovo approdo, al fine della valorizzazione della Porta d’Acqua della villa e del centro storico;

46) opere secondarie di connessione agli interventi idraulici previsti dalla Regione in località Prà dei Gai (300 ha), con finalità di attraversamento in sicurezza e valorizzazione dell’area naturalistica;

47) realizzazione di un Museo per la valorizzazione dei “Prodotti Tipici della Livenza”.

Gaiarine: 48) Realizzazione del ponte ciclo-pedonale di Villa Varda tra

Brugnera (PN) e Gaiarine (TV); 49) interventi di manutenzione straordinaria nell’ansa “Restera

Zandegiacomi” (nuovo parcheggio, ristrutturazione approdo, ripristino percorsi);

50) ristrutturazione di edifici rurali storici (privati) per un’ipotesi di realizzazione di centro servizi (base per la nautica fluviale: house boat, canoe), una foresteria e un centro per le attività didattiche legate al fiume;

51) opere per la realizzazione dell’itinerario ciclo-pedonale di collegamento Gaiarine-Francenigo-Cavolano-Sacile e Albina- Brugnera realizzazione della segnaletica e di percorso arginale (ipotesi in destra Livenza);

52) ipotesi per un nuovo ponte di attraversamento sulla Livenza in prossimità del parco della Chiesa di Francenigo di Gaiarine;

53) realizzazione di approdo per canoe in prossimità del parco della Chiesa di Francenigo di Gaiarine.

 

 

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Provincia di Pordenone Il territorio oggetto di progettazione comprende i Comuni di Brugnera, Sacile, Fontanafredda, Caneva, Polcenigo, Pasiano di Pordenone, Prata di Pordenone di cui a seguire si elencano le priorità progettuali.

Comune di Brugnera: 54) Realizzazione del ponte ciclo-pedonale di Villa Varda tra

Brugnera (PN) e Gaiarine (TV); 55) realizzazione di opere di dragaggio del fondale ghiaioso della

Livenza nel tratto Brugnera-Sacile; 56) realizzazione di nuovi approdi: a) Centro storico, b) Villa Varda,

c) San Cassiano e segnaletica; 57) realizzazione itinerario di collegamento tra il centro storico e Villa

Varda in destra Livenza lungo strade campestri e segnaletica; 58) realizzazione di opere di mitigazione ambientale nel tratto

dell’itinerario Brugnera-Sacile (barriere verdi, nuove siepi, “preverdismant”).

Comune di Sacile: 59) Realizzazione di una “passeggiata fluviale” nel centro storico con

barche elettriche dall’approdo nord alla ex Chiesa di San Gregorio con contestuale realizzazione di una struttura di servizi galleggiante;

60) realizzazione di nuovo approdo presso la ex-Chiesa di San Gregorio;

61) realizzazione di segnaletica ciclo-pedonale e fluviale; 62) realizzazione di opere di mitigazione ambientale nel tratto dell’

itinerario verso Brugnera, Fontanafredda e Caneva; 63) opere di completamento relative ad itinerari e piste ciclabili di

collegamento al GiraLivenza, in sede urbana; 64) attivazione del servizio “BICI AL SEGUITO” presso la Stazione

Ferroviaria di Sacile con la realizzazione delle opere funzionali al servizio e l’installazione di un servizio di “Bike Sharing” e correlata alla rete di servizio autobus lungo l’itinerario ciclo-pedonale;

65) realizzazione di un “centro di manutenzione fluviale” presso edifici pubblici al fine di coordinare le opere periodiche di pulizia e mappatura del fondale del fiume per il tratto in provincia di Pordenone.

Comune di Fontanafredda: 66) Realizzazione di segnaletica ciclo-pedonale e fluviale; 67) opere di mitigazione ambientale dell’ itinerario di progetto nella

tratta sia verso Sacile che Polcenigo;

 

 

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68) realizzazione parcheggio e sistemazione dell’ area di accesso pubblico alla Chiesetta di Nave di Fontanafredda;

69) realizzazione di nuovo approdo per canoe in prossimità della Chiesetta di Nave, con contestuale sistemazione del percorso pedonale (realizzazione ponticello in legno e sistemazione delle sponde);

70) ristrutturazione di edificio rurale esistente (privato) con destinazione di recezione turistica (B&B, agriturismo), in prossimità della Chiesetta di Nave;

71) opere di completamento relative ad itinerari e piste ciclabili di collegamento al GiraLivenza, in sede urbana verso l’area naturalistica delle Ferrade e delle Orzaie;

72) realizzazione di stazione ferroviaria con servizi turistici nell’Area naturalistica della Val Grande, nella linea Sacile- Gemona, con realizzazione di servizio di Bici al Seguito.

Comune di Caneva: 73) Realizzazione di segnaletica ciclo-pedonale e fluviale; 74) opere di mitigazione ambientale dell’ itinerario di progetto nella

tratta verso Sacile (via s. Michele e Sp. 15 Via Ronche); 75) realizzazione di opere per la valorizzazione del “Palù di Livenza”

in accordo con il Comune di Polcenigo ; 76) realizzazione di un anello naturalistico ciclo-pedonale “Caneva -

Bosco del Cansiglio” e collegamento al futuro “eco-museo”; 77) opere di completamento relative ad itinerari e piste ciclabili di

collegamento al GiraLivenza, in sede urbana.

Comune di Polcenigo: 78) Realizzazione di segnaletica ciclo-pedonale e fluviale; 79) Realizzazione di opere coordinate atte alla valorizzazione del

“Palù di Livenza” in accordo con il Comune di Caneva; 80) realizzazione di itinerario naturalistico “Al Gorgazzo” e alla

sorgente della “Santissima” quali punto di arrivo del GiraLivenza; 81) opere di riqualificazione connesse all’Europarco di San Floriano; 82) realizzazione di un anello ciclo-pedonale al fine di valorizzare le

malghe pedemontane ed il paesaggio rurale.

 

 

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Ambito dei fiumi Meduna e Noncello Il bacino idrografico della Livenza comprende due importanti affluenti quali il Monticano, per il quale è in fase di realizzazione un itinerario di valorizzazione turistica, e il Meduna-Noncello. Il presente progetto considera strategico l’asse fluviale della Livenza con partenza da Caorle ed arrivo a Polcenigo per collegarsi direttamente alla Litoranea Veneta sul lato sud e quindi alla Rete Escursionistica Veneta (REV) e all’Austria, sul lato nord, attraverso Rete Ciclabili Regionale (RECIR) del Friuli Venezia Giulia. Il progetto considera altresì importante l’attivazione di opere per collegare il capoluogo provinciale di Pordenone con il corridoio naturalistico della Livenza attraverso i territori dei Comuni di Pasiano di Pordenone e Prata di Pordenone. A tal fine si elencano le opere nella tratta descritta.

Comune di Pasiano di Pordenone: 83) Realizzazione della segnaletica ciclo-pedonale e fluviale; 84) opere di completamento relative ad itinerari e piste ciclabili di

collegamento al GiraLivenza, in sede urbana; 85) realizzazione di approdo fluviale, sul Meduna, in prossimità di

Villa Luppis in località Cecchini.

Comune di Prata di Pordenone: 86) Realizzazione della segnaletica ciclo-pedonale e fluviale; 87) opere di completamento relative ad itinerari e piste ciclabili di

collegamento al GiraLivenza, in sede urbana; 88) opere di manutenzione straordinaria all’ approdo fluviale ”Pont

de fero” in località Prata di Sopra; 89) opere per la realizzazione di un itinerario nautico da Prata di

Pordenone - Motta di Livenza e Prata di Pordenone-Pordenone; 90) realizzazione di un itinerario “Giranum” sull’argine della Livenza,

in località Ghirano di Prata.

 

 

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Analisi giuridica delle competenze amministrative L’analisi giuridica delle competenze è molto complessa in quanto l’ambito del Masterplan comprende un territorio vasto ed interregionale. In generale si riassumono di seguito le competenze degli Enti di riferimento nel contesto dell’asta fluviale:

Ente Competenza generale Territorio di competenza Regione Pianificazione territoriale

Programmazione delle opere Autorizzazione della segnaletica turistica L.R. sulla navigabilità della Livenza

Regione Veneto Regione Friuli Venezia Giulia

Genio Civile regionale Autorizzazioni per Approdi, ponti, interventi sull’ alveo e sugli argini

Provincia di Pordenone Provincia di Treviso Provincia di Venezia

Consorzio di Bonifica Venezia Orientale

Tutela del sistema idrico minore Provincia di Venezia

Consorzio di Bonifica Sinistra Piave

Tutela del sistema idrico minore Provincia di Treviso

Consorzio Meduna -Cellina Tutela del sistema idrico minore Provincia di Pordenone Provincia Pianificazione territoriale

Coordinamento generale e programmazione delle opere Autorizzazione della segnaletica turistica

Provincia di Pordenone Provincia di Treviso Provincia di Venezia

Comune Pianificazione territoriale Autorizzazioni delle opere Autorizzazione della segnaletica turistica

17 territori comunali

Autorità di Bacino Competenze idrauliche sul bacino idriografico Programmazione delle opere

Provincia di Pordenone Provincia di Treviso Provincia di Venezia

Magistrato alle acque Cartografia territoriale Cartografia nautica

Provincia di Pordenone Provincia di Treviso Provincia di Venezia

Soprintendenza Paesaggistiche-ambientali-tutela Provincia di Pordenone Provincia di Treviso Provincia di Venezia

Capitaneria L.R. sulla navigabilità della Livenza Provincia di Pordenone Provincia di Treviso Provincia di Venezia

 

 

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La tabella riportata di seguito riporta invece l’Ente competente relativo alle diverse tipologie di intervento: le competenze degli Enti di riferimento nel contesto dell’asta fluviale:

Tipologia di opera Ente competente e relativa competenza/atto di competenza Approdo Genio Civile Regionale/Concessione , Soprintendenza BBA,

Comune/Autorizzazioni Intervento in alveo Genio Civile Regionale/Concessione, Soprintendenza BBA,

Comune/Autorizzazioni Percorso su sommità arginale

Genio Civile Regionale, /Concessione Soprintendenza BBA, Comune/Autorizzazioni

Segnaletica Regione Veneto, Regione FVG, Veneto Strade-Friuli Venezia Giulia Strade (S.S.,S.R.), Province ( S.P.), Comuni, (S.C.) /Autorizzazioni

Ponti Regione Veneto, Regione FVG, Genio Civile Regionale/Concessione, Soprintendenza BBA, Comune/Autorizzazioni

 

 

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Analisi delle possibilità di cofinanziamento delle opere In un contesto di riduzione di risorse pubbliche l’analisi delle possibilità di cofinanziamento delle opere necessarie all’implementazione degli itinerari ambito del Masterplan GiraLivenza, risulta una fase strategica per il conseguimento degli stessi obiettivi di piano. Si precisa che la predisposizione di un fascicolo di candidatura, i relativi allegati, nonché l’attività preliminare concertativa (definizione degli obiettivi, scelta dei partner, condivisione e definizione delle fasi e delle attività di progetto) è un’attività molto complessa e che richiede un sufficiente arco temporale (di norma non inferiore ai 9-12 mesi, in particolare per progetti complessi su scala vasta), anche in relazione alle procedure di ciascun programma di finanziamento e dei relativi tempi di pubblicazione dei bandi di selezione. Tale attività va svolta parallelamente alla progettazione dell’opera (intesa come progettazione dell’opera infrastrutturale) e richiede l’individuazione e l’assistenza da parte di esperti in progettazione comunitaria. Inoltre tale attività dev’essere concertata/verificata preliminarmente con le relative Autorità di gestione dei programmi/finanziamenti, per verificarne la fattibilità oltre che la finanziabilità sul relativo programma: tale fase non rientra nei contenuti previsti dal Masterplan GiraLivenza in quanto richiede l’attivazione di specifici eventuali ulteriori incarichi. L’analisi, coordinata da VeGAL, è stata realizzata con la collaborazione dei GAL Terre di Marca e Montagna Leader e dell’Associazione Intercomunale tra i Comuni di Brugnera, Caneva, Fontanafredda, Porcia e Sacile ed ha permesso in particolare di indagare i seguenti canali di finanziamento.

Tipo di contributo

Descrizione di sintesi del contributo

Territorio interessato

Comunitario Obiettivo competitività 2007/13 - FERS

Regioni Veneto e FVG

Comunitario Obiettivo competitività 2007/13 – FERS – Asse cooperazione

Regione Veneto

Comunitario Obiettivo cooperazione 2007/13 – Spazio Alpino

Regione Veneto e FVG, in collegamento con Austria e Slovenia

Comunitario Obiettivo cooperazione 2007/13 – Italia Slovenia

Regione Veneto e FVG, in collegamento con Slovenia

Comunitario Obiettivo cooperazione 2007/13 – Italia Austria

Provincia di Treviso, Regione FVG, in collegamento con l’Austria

 

 

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Comunitario PSR 2007/13 Ambiti dei GAL, misura 313/1, 313/2 e 323/A (azioni 2, 3 e 4)

Comunitario PSR 2007/13 – Asse cooperazione

Ambiti dei GAL, misura 313/1, 313/2 e 323/A (azioni 2, 3 e 4)

Nazionale Fondi FAS 2007/13 Regioni Veneto e FVG Nazionale Fondi Autorità di Bacino Regioni Veneto e FVG Nazionale Bike sharing – Fondi Ministero

ambiente Regioni Veneto e FVG

Regionali IPA – LR 13/99 Ambiti IPA del Veneto (Venezia Orientale e Consorzio opitergino mottense)

Regionali Fondi per le aree di confine Regione Veneto e FVG Regionali Fondi per opere pubbliche Regioni Veneto e FVG EE.LL. Fondi Province e Comuni Ambiti degli EE.LL.