MASTER SPECIALISTICO IN FINANZA AZIENDALE · • I requisiti di base per la redazione di un...

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MASTER SPECIALISTICO IN

FINANZA AZIENDALE

SPECIALIZZAZIONE

IIFAF si caratterizza per una forte focalizzazione sull’Amministrazione, la Finanza e il Controllo di Gestione, attraverso un’ampia offerta di Master e Corsi

specialistici, continuaspecialistici, continua-mente aggiornati in base alle evoluzioni del mercato.

ALUMNI

NumeNumerosi i vantaggi e le opportunità riservate agli ex-partecipanti: workshop ed eventi di aggiornamento gratuiti, agevolazione del 30% su tutti i percorsi successivi, segnalazioni e ofofferte professionali dal nostro ampio network di aziende e professionisti.

METODOLOGIA

Una metodologia didattica Una metodologia didattica particolarmente operativa consente ai partecipanti, attraverso simulazioni, esercitazioni e case history, di acquisire strumenti utilizzabili sin da subito nella losin da subito nella loro attività professionale.

IFAF - SCUOLA DI FINANZA

IFAF – Scuola di Finanza è una business school specializzata nella formazione professionale nell’ambito dell’Amministrazione, della Finanza e del Controllo di Gestione.

Attiva da oltre 30 anni, la scuola si distingue per un’ampia offerta sempre aggiornata in base alle indicazioni del mercato e per una faculty d’eccellenza composta da manager provenienti dal mondo aziendale e della consulenza.

I valori sui quali IFAF basa la sua attività sono la forte focalizzazione, la capacità di I valori sui quali IFAF basa la sua attività sono la forte focalizzazione, la capacità di innovazione e lo spirito imprenditoriale, con l’obiettico di offrire a professionisti e ad aziende servizi di formazione sempre qualificati e aggiornati.

Perché scegliere un master IFAF?

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MASTER IN FINANZA AZIENDALE

DURATA E FREQUENZA: 12 LEZIONI SVOLTE IN FORMULA WEEKEND

ORARI: DALLE 1 0:00 ALLE 18:45 CIRCA

PREZZO: 3.250 € +IVA

METODOLOGIA

Il Master ha l'obiettivo di formare figure professionali nell'ambito dell'area finanziaria aziendale, con competenze specifiche ed operative sia nell'assistere top management e imprenditori nel processo decisionale, sia nel ricoprire in prima persona il ruolo di direttore finanziario (CFO).

Il Master è focalizzata su approcci operativi che consentono ai partecipanti di imparare e sviluppare le attitudini qualificanti nel processo di lavoro rappresentate dalle 3 C skills punti cardine della formazione dei professional della direzione finanziaria d'impresa: · Calcolo, precisione e velocità quantitativa;· Coordinamento, approccio logico e sistemico alla lettura deidati elaborati;· Comunicazione, chiarezza e leadreship nella condivisione delleconclusioni.

Il percorso affronta in maniera organica e metodologica tutte le materie di riferimento: l 'analisi di bilancio per indici e flussi, la redazione del progetto industriale, le tecniche di valutazione di azienda e di capitai budgeting. Il programma si sofferma poi sulle dinamiche relative alle decisioni di breve termine, per dedicare un'attenzione particolare a temi specifici e di attualità come le operazioni di Private Equity e M&A, la gestione della crisi aziendale e la pianificazione e controllo per le partecipate pubbliche.

Per la sede di Roma: Il master dedica un modulo a un tema di stretta attualità in materia di gestione della pianificazione e controllo nelle società a partecipazione pubblica: Controllo Analogo.

LA METODOLOGIA DIDATTICA È FORTEMENTE ORIENTATA ALL'ESECUTIVITÀ: I PARTECIPANTI SARANNO IN GRADO, ALLA FINE DEL PERCORSO DI REDIGERE DOCUMENTI DI LAVORO OPERATIVI (SULL'ANDAMENTO ECONOMICO E FINANZIARIO DELL'AZIENDA, PROGETTO INDUSTRIALE E VALUTAZIONI DEL CAPITALE ECONOMICO), DA PRESENTARE Al STAKEHOLDERS AZIENDALI: AZIONISTI E BANCHE.

DESTINATARI DEL MASTER

- DIRETTORI AMMINISTRATIVI E FINANZIARI- COMMERCIALISTI- REVISORI E CONSULENTI- PER LA SEDE DI ROMA: PROFESSIONISTI CHE INTENDONO ACQUISIRE COMPETENZESOLIDE SUI SISTEMI DI CONTROLLO ANALOGO NELL'AMBITO DELLE PARTECIPATEPUBBLICHE

DIPLOMA DI MASTER

Al PARTECIPANTI CHE AVRANNO FREQUENTATO ALMENO L'80% DELLE LEZIONI VERRÀ CONSEGNATO IL DIPLOMA DI MASTER IN "FINANZA AZIENDALE".

MODULO 1 - L’ANALISI ECONOMICO FINANZIARIA DEI BILANCI

IL BILANCIO QUALE STRUMENTO DI COMUNICAZIONE DAL BILANCIO CIVILISTICO ALLE TECNICHE DI ANALISI • Gli istituti, le imprese, le aziende - La terminologia in economia aziendale• La costruzione del Bilancio• La costruzione del Bilancio- Il Conto Economico- Lo Stato Patrimoniale- La denominazione e il funzionamento dei conti- I principi e le fonti normative del bilancio

DAL BILANCIO CIVILISTICO ALLE TECNICHE DI ANALISI• La tecnica delle analisi di bilancio- L’oggetto di analisi- L’oggetto di analisi- La prospettiva e lo scopo dell’analisi- La strumentazione per l’analisi• Limiti e potenzialità delle analisi di bilancio• Dal bilancio civilistico alle operazioni di analisi: principali problemi di riclassificazione

ESERCITAZIONE INTRODUTTIVA ALL’ANALISI DI BILANCIO

RATIO ANALYSIS IN CHIAVE FINANZIARIA: RICLASSIFICAZIONI ED INDICI RATIO ANALYSIS IN CHIAVE FINANZIARIA: RICLASSIFICAZIONI ED INDICI FONDAMENTALI• La riorganizzazione delle voci dello Stato Patrimoniale al fine di rendere più fruibile l’interpretazione degli aggregati di bilancio in chiave finanziaria- La riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo i criteri finanziari• La costruzione degli indici finanziari e patrimoniali di bilancio- Metodi di calcolo- Gli indicatori della situazione finanziaria- Gli indicatori della situazione finanziaria- Gli indicatori di durata quale verifica della veridicità dei dati- La lettura coordinata degli indici di bilancio al fine di evitare i segnali contrastanti• Esercitazione

RATIO ANALYSIS IN CHIAVE ECONOMICA: RICLASSIFICAZIONI ED INDICI FONDAMENTALI• La riorganizzazione delle voci del Conto Economico al fine di rendere più fruibile l’interpretazione degli aggregati di bilancio in chiave economica• Le diverse configurazioni di Conto Economico e la loro capacità informativa• Le diverse configurazioni di Conto Economico e la loro capacità informativa• La costruzione degli indici economici di bilancio- Metodi di calcolo- Gli indicatori della situazione economica- La lettura coordinata degli indici di bilancio al fine di evitare i segnali contrastanti• Esercitazione

L’ANALISI DELLE DINAMICHE: DEI FLUSSI DI CASSA AZIENDALI• Dal bilancio civilistico al rendiconto finanziario: le possibili configurazioni • Dal bilancio civilistico al rendiconto finanziario: le possibili configurazioni • L’impiego del rendiconto finanziario nella previsione dei flussi di cassa• Schemi fondamentali a supporto del calcolo del cash flow• Esercitazione

PROGRAMMA

MODULO 2 - CAPITAL BUDGETING

LA VALUTAZIONE DEI PROGETTI DI INVESTIMENTO (CAPITAL BUDGETING) • Ciclo di vita di un’impresa• Scelte di finanziamento• Valutazione e scelta di progetti economico-finanziari• Criteri di scelta: generalità e analisi dei cash flow. • Criteri di scelta: generalità e analisi dei cash flow. • NPV, IRR, TRM. • Decisioni in condizioni di incertezza e utilità attesa. Avversione al rischio, premio per il rischio, dominanza stocastica e principio media-varianza.• Modelli di asset pricing ed equilibrio del mercato finanziario: - CAPM- APT• Cenni al calcolo stocastico e analisi dei limiti dei tradizionali criteri di capital budgeting in • Cenni al calcolo stocastico e analisi dei limiti dei tradizionali criteri di capital budgeting in presenza di incertezza e flessibilità manageriale: le opzioni reali. • Cenni al valore dell’impresa e struttura finanziaria in presenza di imposte:Modigliani e Miller, Leland.

MODULO 3 - IL BUSINESS PLAN

IL BUSINESS PLAN

• Finalità di redazione del business plan• Il ruolo del business plan quale strumento di pianificazione strategica• Il ruolo del business plan quale strumento di pianificazione strategica• I requisiti di base per la redazione di un business plan• Il metodo Canvas per il lean start-up• Descrizione del business- analisi dell’azienda- analisi del prodotto/mercato- analisi del settore- le strategie- le strategie- business analysis• Lo schema logico (qualitativo e quantitativo) di costruzione di un business plan• Esercitazioni MODULO 4 - LA VALUTAZIONE D’AZIENDA

LA VALUTAZIONE D’AZIENDA (Parte 1) • Definizione del concetto di valore: - Enterprise Value- Equity Value • Impostazione metodologica di riferimento per il processo di valutazione del capitale econo-mico• Rendimento, rischio e costo opportunità del capitale• Calcolo del valore capitale economico con la metodologia del Discounted Cash Flow:• Calcolo del valore capitale economico con la metodologia del Discounted Cash Flow:- Definizione e calcolo dei flussi di cassa (levered e unlevered)- Il calcolo del Beta e del Weighted Average Cost of Capital (WACC)- Calcolo del valore terminale- Case studies

PROGRAMMA

PRIVATE EQUITY & VENTURE CAPITAL

• Ciclo di vita di un’impresa e principali investitori di capitale di rischio • Overview del Private Equity e Venture Capital - Seed e Start-up financing- Expansion financing- Buy Out- Turnaround investing- Turnaround investing• Il mercato ed il contesto competitivo - Panoramica sugli operatori domestici ed internazionali- I canali di riferimento e le modalità di intervento- La realtà italiana- I limiti quali-quantitativi delle singole tipologie di intervento in relazione alla realtà italiana• Il ciclo del Private Equity e Venture Capital- Origination- Origination- Execution- Gestione della partecipazione- Portfolio Management ed Exit• Processo di strutturazione di un intervento di Private Equity - Confidentiality Agreement e analisi preliminare- Manifestazione di interesse- Due diligence- Due diligence- Data room ed elaborazione del piano industriale- Negoziazione della corporate governante e delle regole di exit- Valutazione dell’impresa da acquisire e calcolo del rendimento correlato all’investimento - Esempi ed esercitazioni (lettera di intenti, ecc.)• Struttura tipica di un fondo di Private Equity

M&A E LBO

• Le operazioni di Merger and Acquisition (M&A)• Le operazioni di Merger and Acquisition (M&A)- Perché e quando acquisire un'azienda- Il processo di vendita- Il calcolo del valore e la definizione del prezzo di offerta• Acquisition Finance e Leveraged Buy Out (LBO)- Struttura finanziaria di un’operazione di acquisition- Covenants e struttura delle garanzie- Strutture tipiche ed esempi di LBO- Strutture tipiche ed esempi di LBO- Aumenti di Capitale- Business Cases di alcuni dei più tipici interventi di LBO:• LBO con un Operatore di Private Equity- Caratteristiche ed analisi della società Target- Valutazione di Target- Business Plan di Target- Struttura e risvolti contabili del Leveraged Management Buy Out- Struttura e risvolti contabili del Leveraged Management Buy Out• Valutazione del rendimento dell’investimento

MODULO 5GLI STRUMENTI FINANZIARI

LA PROGRAMMAZIONE DI BREVE PERIODO

PROGRAMMA

• Fabbisogno finanziario di breve termine: esigenze e forme tecniche.• Logica e funzionamento del conto corrente bancario. - Tipologie di conto corrente. - Il costo effettivo del conto correte in base a tasso e condizioni (spese fisse, spese variabili, valute).• Gli altri strumenti finanziari di breve termine. - Il “denaro caldo”- Il “denaro caldo”- I pronti contro termine (PCT)- le commercial paper- le accettazioni bancarie- i finanziamenti a termine- le linee di credito a breve termine (entro 18 mesi).• Il processo di erogazione: iter, livelli, garanzie, rinnovi, revoche.• L’impatto del rating sulla valutazione del merito di credito: • L’impatto del rating sulla valutazione del merito di credito: - la determinazione, in sintesi, della rischiosità delle operazioni creditizie a breve termine.Le principali operazioni creditizie legate all’internazionalizzazione.

• Determinazione del fabbisogno di massima dovuto alla gestione corrente ed agli investimenti programmati, sulla base dei dati previsionali del budget economico aziendale• Il fabbisogno connesso alle politiche delle diverse funzioni aziendali• La scelta di fondo se indebitarsi o incrementare il capitale proprio• Il costo del capitale, le sue componenti ed Il WACC• Il costo del capitale, le sue componenti ed Il WACC• La determinazione del fabbisogno finanziario nel corso dell’anno mediante la stesura del piano di tesoreria• Analisi critica dei vari modelli di piano di tesoreria, delle modalità del reperimento dei dati e della loro elaborazione• Confronto fra fabbisogno e risorse e impostazione delle manovre correttive – simulazioni e pianificazione di azioni correttive future • Case studies• Case studies

GLI STRUMENTI FINANZIARI A MEDIO-LUNGO PERIODO

• Logica del ricorso al debito di medio/lungo termine- Le caratteristiche che differenziano il debito a breve termine da quello a medio/lungo termine• Forme tecniche e garanzie• Le analisi preliminari (istruttoria)- limiti e regole- limiti e regole- prassi bancarie• Il Piano di Ammortamento del finanziamento a medio/ lungo termine:- ammortamento progressivo alla francese (rata costante)- ammortamento all’americana (a due tassi)- ammortamento all’italiana (quote costanti di capitale)- analisi e confronto fra le varie possibili soluzioni.• La struttura dei tassi: • La struttura dei tassi: - Fisso/Variabile/Misto- con opzioni (cap, floor, cap & floor).• Finanziamenti agevolati.- Definizione del tasso e meccanismi di agevolazione- Calcolo del contributo in conto interessi• Il contratto IRS (interest rate swap): possibilità di passaggio dal tasso fisso al variabile e • Il contratto IRS (interest rate swap): possibilità di passaggio dal tasso fisso al variabile e viceversa.

PROGRAMMA

• Logica del ricorso al debito di medio/lungo termine- Le caratteristiche che differenziano il debito a breve termine da quello a medio/lungo termine• Forme tecniche e garanzie• Le analisi preliminari (istruttoria)- limiti e regole- prassi bancarie- prassi bancarie• Il Piano di Ammortamento del finanziamento a medio/ lungo termine:- ammortamento progressivo alla francese (rata costante)- ammortamento all’americana (a due tassi)- ammortamento all’italiana (quote costanti di capitale)- analisi e confronto fra le varie possibili soluzioni.• La struttura dei tassi: - Fisso/Variabile/Misto- Fisso/Variabile/Misto- con opzioni (cap, floor, cap & floor).• Finanziamenti agevolati.- Definizione del tasso e meccanismi di agevolazione- Calcolo del contributo in conto interessi• Il contratto IRS (interest rate swap): possibilità di passaggio dal tasso fisso al variabile e viceversa.• Il Leasing.• Il Leasing.- Cos’è e come funziona- Tipi di leasing: finanziario, operativo, lease back.- Calcolo della rata (canone) di leasing.- Calcoli inversi sul leasing.- Confronto tra leasing e finanziamenti bancari: aspetti contabili, fiscali, monetari e organizzativi.• Il Factoring• Il Factoring• I Prestiti obbligazionari

MODULO 6RISTRUTTURAZIONE D’AZIENDA: LA GESTIONE DELLE CRISI FINANZIARIE

I FONDAMENTI DELLA CRISI: IL MANCATO RISPETTO DELLE REGOLE DEL DEBITO E LA MANCATA PIANIFICAZIONE.

• Recall: i fondamenti dell’analisi finanziaria- Il risultato finanziario del’impresa- Il risultato finanziario del’impresa- Il free cash flow from operations quale obiettivo aziendale.- Debt Service Coverage Ratio• Le Regole del Debito- Cash Flow Matching- Duration Matching- Asset & Liability Matching- Quality Matching- Quality Matching• Recall: Il business plan: focus on le logiche di debt sustainability- La stesura dei prospetti di bilancio proforma: problemi applicativi - L’approccio Break Even based: sostenibilità finanziaria delle simulazioni.- Controllo della sostenibilità economico finanziario del progetto industriale: stress testing.

PROGRAMMA

L’INTERVENTO NELLA CRISI CONCLAMATA: DISASTER RECOVERY CRISI IRREVERSIBILE: GLI STRUMENTI DEL DIRITTO FALLIMENTARE ITALIANO

L’INTERVENTO NELLA CRISI CONCLAMATA: DISASTER RECOVERY

• I problemi di debt reprofiling - Le cause esogene: i credit crunches 2009 e 2011, differenze ed effetti sulle crisi d’impresa.- Le fasi della ristrutturazione del debito in azienda.- Problemi giuridici legati alle forme tecniche di indebitamento.- Problemi giuridici legati alle forme tecniche di indebitamento.- Le rinegoziazioni ed i covenants: gestione del rapporto con gli istituti di credito.• Il turnaround- Le tecniche di gestione del risanamento.- Le possibilità consentite dal sistema giuridico italiano per la gestione stragiudiziale.- Private equity, venture capital e vulture investors.

CRISI IRREVERSIBILE: GLI STRUMENTI DEL DIRITTO FALLIMENTARE ITALIANO

• La normativa fallimentare:• La normativa fallimentare:- Focus sull’azione revocatoria.- I reati del fallito.• Piani attestati di risanamento ex art. 67 comma III lettera d) L.F.- L’impatto della riforma 2012.- Esempi di piani attestati.• Accordi di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F.- Il confronto con gli accordi stragiudiziali.- Il confronto con gli accordi stragiudiziali.• Il “nuovo” concordato preventivo (Decreto Sviluppo 2012).- I problemi della continuità aziendale.- La gestione delle azioni esecutive.

BUSINESS CASEESERCITAZIONE RIEPILOGATIVA

Il programma potrebbe essere soggetto a revisioni che tengano conto di esigenze di carattere Il programma potrebbe essere soggetto a revisioni che tengano conto di esigenze di carattere didattico.

PROGRAMMA

CALENDARI

-COSTI, AGEVOLAZIONI, FINANZIAMENTI

IL COSTO DEL MASTER E' DI 3.250€ + IVA

IFAF Scuola di F inanza propone diverse forme di agevolazione a coloro che intendono partecipare ai master:

EARLY BOOKING: si tratta di un'agevolazione riconosciuta alle iscrizioni pervenute entro un certo periodo dell'anno.

ALUMNI: agevolazione rivolta a chi ha già partecipato in passato a un Master IFAF.

FINANZIAMEN TO AGOS: offre la possibilità di finanziare il percorso fino al 90% della quota di partecipazione.

FORMAZIONE FINANZIATA : permette di partecipare gratuitamente ai percorsi formativi I FAF qualora si soddisfino determinati requisiti.

ISCRIZIONI MULTIPLE: agevolazione dedicata a coloro che si iscrivono congiuntamente al medesimo percorso formativo.

Le agevolazioni non sono cumulabili.

Per le aziende interessate ad iscrivere più partecipanti offriamo la possibilità di attivare una convenzione contattandoci all'indirizzo: [email protected]

TESTIMONIANZE DAL MASTER

Davide Villa "Master ottimo e molto utile, ha risposto a pieno alle mie aspettative, consentendomi di apprendere nozioni teoriche e vederle immediatamente anche applicate sul campo operativo. Sicuramente lo consiglierei, e la qualità didattica dei docenti è stata molto alta, così come la loro disponibilità."

Alessandro Di Gesù "Consiglio"Consiglio vivamente il master in Finanza e Controllo in quanto è stato uno strumento utilissimo per lo sviluppo delle mie capacità operative in ambito lavorativo."

Domenico D’Isanto"Sorprendente come alcune tematiche specifiche relative a rendiconti finanziari e analisi di bilancio le abbia potute declinare immediatamente nella realtà lavorativa giornaliera."

Aldo Moré"Il"Il master mi ha permesso di apprendere e approfondire gli aspetti determinanti per la vita di un’azi-enda manifatturiera. Gli argomenti trattati permettono a chi un background tecnico di ampliare le proprie competenze manageriali, che sono oggi necessarie per il mantenimento di skills professio-nali per chi si occupa di manufacturing e operation."

Cosimo Dassisti"Master coinvolgente che consente di attraversare il mondo della finanza aziendale a 360 gradi."

Carmela Campanile"Questo master consente di arricchire le proprie conoscenze su tutte le tematiche della finanza azien-dale, che andranno poi approfondite e migliorate nel proprio percorso lavorativo e di studi. E’ sicura-mente una buona base di partenza."

Simone Ferraro"Master molto ben organizzato sotto tutti gli aspetti. L’elevato standard di preparazione ed esperienza dei docenti mi ha permesso di capire ed appassionarmi a molti argomenti dei quali ero totalmente a digiuno."

Stefano Cavaliere"Nell’anno di Master ho potuto approfondire nuovi concetti, nuovi approcci aziendali utili ad aprire l’orizzonte oltre l’azienda in cui lavoro. I temi del master hanno fornito nuove basi e concetti che prima sottovalutavo. Il coinvolgimento e la competenza di alcuni docenti mi hanno stimolato ed appassio-nato ancora di più alla disciplina."

Gabriele Battistuta"Il Master si è rivelato estremamente utile, visto il taglio pratico delle lezioni, avendo una formazione giuridica - non economica come la maggior parte dei miei colleghi - l’approccio pratico mi ha permesso di maturare un’esperienza formativa utile e soprattutto maggiormente spendibile in azienda, permettendomi di relazionarmi con i dipartimenti dell’amministrazione e controllo."

Eleonora Angela Nava"Il"Il Master in Finanza Aziendale è senza dubbio ben strutturato. Mi ha permesso di sviluppare quesiti, nel mio contesto aziendale, che probabilmente non mi sarei mai posta. Le esercitazioni pratiche non sono altro che un immenso valore aggiunto, dato che trovano applicazione diretta nei contesti azien-dali di appartenenza dei partecipanti."

PROCEDURA D’ISCRIZIONE

1) DOMANDA D’AMMISSIONEPer iscriversi a un percorso è necessario compilare la domanda di ammissione presente sul sito. La selezione per l’ammissione al corso avverrà attraverso un'analisi delle domande di ammissione pervenute.La compilazione della domanda di ammissione ci permette di conoscere le caratteristiche La compilazione della domanda di ammissione ci permette di conoscere le caratteristiche professionali dei candidati. Tali informazioni sono importanti per verificare che i potenziali partecipanti posseggano i requisiti necessari per svolgere il percorso in modo efficace e che le loro motivazioni siano in linea con gli obiettivi del master scelto.IFAF ammetterà le candidature che a suo insindacabile giudizio saranno ritenute idonee alla frequenza del master.

2) ISCRIZIONEEntro alcuni giorni dalla ricezione della domanda di ammissione provvederemo a comunicare Entro alcuni giorni dalla ricezione della domanda di ammissione provvederemo a comunicare l’eventuale ammissione e ad inviare la scheda di iscrizione, con la quale sarà possibile perfezionare la partecipazione al master.L'esito verrà comunicato tempestivamente anche nei casi di esclusione dal percorso.

CONTATTI

Telefono: 02/72004047Email: [email protected]: www.ifaf.itFacebook: www.facebook.com/IFAF-Scuola-di-Finanza Linkedin: www.linkedin.com/company/ifaf-business-school