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SmartGen: metodi e strumenti
innovativi per la gestione di reti di distribuzione attive
Stefano Massucco
Università di Genova
Contesto: Smart grid
• Scopo:
– Facilitare il funzionamento di generatori di ogni taglia e tecnologia
– Permettere un ruolo attivo del carico elettrico nell’ottimizzazione del
funzionamento del sistema
– Fornire agli utenti maggiori informazioni e una più ampia scelta di fornitori
– Ridurre significativamente l’impatto ambientale
– Aumentare i livelli di affidabilità, sicurezza e qualità del servizio
2
Immagine tratta da Consumer Energy Report - http://www.consumerenergyreport.com/wp-content/uploads/2010/04/smartgrid.jpg - Tutti i diritti riservati
Smart Grids Technology Platform*
Priorità identificate dalla piattaforma tecnologica
– Ottimizzazione della gestione della rete
– Ottimizzazione delle infrastrutture di rete
– Integrazione di impianti di generazione aleatoria di grandi
dimensioni
– Utilizzo di ICT - Information & Communication Technology
– Reti di distribuzione attive
– Nuovi mercati e coinvolgimento degli utenti
– Efficienza energetica
3
* www.smartgrids.eu
Requisiti per un moderno sistema elettrico
• Affidabilità
• Economicità
• Basso impatto ambientale
• Sostenibilità
• Flessibilità
smart grid
Reelle Netzteile 380/220kV
• more than 450 M population •Power: 350 GW •Energy/Year: 2300 TWh •EHV & HV grid: > 200,000 km •1,500 euro/person investment
Rete elettrica di distribuzione
“attiva”(smart):definizione
Tratta dalle attività del Working Group SC C6 della CIGRE:
“Le reti di distribuzione attive sono reti di distribuzione equipaggiate con controlli per la gestione di risorse distribuite (generatori, carichi, accumuli).
I Distribution System Operator (DSO) hanno la possibilità di gestire i flussi di potenza usando in modo flessibile la topologia di rete. Le risorse distribuite, inoltre, prendono parte al supporto del sistema in modo regolato da opportuni quadri normatori e da accordi di connessione”.
Active Distribution Network
Distribution
networks where
generators,
storage units,
power electronic
devices are fully
integrated (DER)
=S
P, Q, V P, Q, V
P, Q
, V
P, Q P, -QP, Q
DMS
CHP
PVWT==SS
P, Q, V P, Q, V
P, Q
, V
P, Q P, -QP, Q
DMS
CHP
PVWT
A Distribution Management Systems (DMS) provides:
management of load & generating sources, protection and control
of the network, matching PQ requirements.
le reti di trasmissione sono sempre state smart:
occorre passare da reti di distribuzione passive a reti attive
Transmissione
Sub-transmissione
Distribuzione (MT)
Distribuzione
(BT)
Flussi di potenza
unidirezionali
dalla rete di
trasmissione a
quella di
distribuzione
Senza
generazione
distribuita
7
Flussi di potenza
bidirezionali
tra la rete di
trasmissione e le
infrastrutture di
distribuzione
Da reti di distribuzione passive a reti attive
Transmissione
Sub-transmissione
Distribuzione (MT)
Distribuzione
(BT)
Con
generazione
distribuita
8
SmartGen
9
1. BILANCIAMENTO ENERGETICO Bilanciamento generazione / carico Mantenimento della curva di carico
MERCATO ELETTRICO Aggregatori / Active Demand
2. SICUREZZA DELLA RETE Stabilità dei parametri di rete Continuità di fornitura
INFRASTRUTTURA RETE ELETTRICA Rete di distribuzione Microgrid, VPP/VPU
SmartGen - Obiettivi • Individuare e analizzare scenari di reti attive intelligenti con:
– Generazione distribuita e da rinnovabili
– Possibilità di gestione attiva del carico
– Possibilità di interazione attiva con il mercato elettrico
• Definire e implementare l’architettura di un DMS (Distribution Management
System) per la gestione di porzioni di rete – Interfaccia con SCADA / Comunicazione con il campo
– Integrazione di diverse funzioni di monitoraggio, controllo, supervisione e gestione
– Supporto a servizi di gestione di produzione/carico
– Aspetti di cyber security
• Sviluppare algoritmi e tecniche di controllo per specifiche problematiche e
modalità di funzionamento da integrare nel DMS – Ottimizzazione, di controllo dei flussi di potenza, della tensione e di fornitura dei servizi ausiliari da
generazione rinnovabile diffusa e dal carico
– Stima dello stato
– Previsione di produzione, consumi flussi di potenza
– Gestione situazioni di emergenza / anomale (disconnessione dalla rete principale)
• Dimostrare funzionalità e vantaggi in ambiente reale – integrazione simulazione/sito reale
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Smartgen - Benefici e Ricadute
• Integrazione
– Generazione distribuita (in particolare da fonti rinnovabili) nelle reti di
distribuzione
• Miglioramento
– Controllabilità e gestione della rete elettrica
– Gestione delle congestioni di rete
– Qualità del Servizio (QdS)
– Stabilità della rete
– Procedure di recupero da eventi di emergenza (black out)
• Aumento
– Partecipazione degli attori al mercato dell'elettricità, in particolare aggregatori
(load/generation aggregator) e utenti finali
• Riduzione
– Nuove linee di trasmissione
– Perdite nella rete
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Softeco Sismat S.r.l. Coordinamento tecnico e amministrativo Integrazione di sistema, software di automazione e comunicazione, collegamento con gestione economica
s.d.i. S.p.A. Progettazione e integrazione su piattaforma sdi eXPert SCADA e DMS di metodi e strumenti innovativi per la gestione intelligente della rete
SmartGen – Consorzio, ruoli & dati
Enel Ingegneria e Ricerca Requisiti di sistema, definizione dell’architettura del DMS e sperimentazione sul campo
Università di Genova - DINAEL Coordinamento scientifico Architettura del DMS, identificazione delle tecnologie e attività di disseminazione
Università di Bologna - DIE Funzioni innovative del DMS, interfaccia con sistemi di monitoraggio evoluto
0 24 48 72 96 1 20 1 44 1 680
0. 1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1Autumn Load Profiles
Active Pow
er (pu)
Time (h)
ResidentialAgriculturalIndustrialCommercial
Ricerca universitaria
Ricerca Industriale / Infrastruttura sperimentale
Ricerca Industriale / Soluzioni & Prodotti
INIZIO: Gennaio 2011 DURATA: 36 mesi COSTO = oltre 2.8 M€
Contributo = 1.1 M€
12
Piano di lavoro
2011 2012 2013
ANALISI E DEFINIZIONE DEI REQUISITI E SCELTA DEI SITI DIMOSTRATIVI
IDEAZIONE E SVILUPPO DELLE METODOLOGIE
DISEGNO ARCHITETTURALE, SPECIFICA, SVILUPPO ED ACQUISIZIONE DEI COMPONENTI HARDWARE E SOFTWARE
INTEGRAZIONE
DIMOSTRAZIONE IN CAMPO
GESTIONE DEL PROGETTO
DISSEMINAZIONE SCIENTIFICA ED USO DEI RISULTATI
WP
1
WP
2
WP
3
WP
4
WP
5
WP
6
WP
7
REQUISITI
METODOLOGIE
ARCHITETTURA
INTEGRAZIONE
SPERIMENTAZIONE
DISSEMINAZIONE
GESTIONE
Durata totale: 36 mesi
2011-I 2011-II 2012-I 2012-II 2013-I 2013-II
AV
AN
ZAM
ENTO
OGGI
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Attività in fase di finalizzazione - 1
La definizione della “visione” di SmartGen
– A cosa si applica
• Il modello SmartGen
– Quali effetti produce
Come agisce
• L’effetto SmartGen
– Quali benefici e vantaggi offre
• I benefici, costi e risparmi di SmartGen
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Attività in fase di finalizzazione - 2
• Definizione del modello SmartGen – Modello concettuale
generico di sottorete cui si rivolge SmartGen
• Lo scenario della visione completa di SmartGen
• La struttura di rete prima e dopo
• Definizione Architettura – Comunicazione con apparati di campo
– Moduli ed algoritmi
– Funzionalità
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Collocazione di SmartGen
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DMS
RETE ELETTRICA Trasmissione (reti AT) Distribuzione (MT/BT)
Microgrid Virtual Power Plant Virtual Power Utility
Vincoli tecnici
MERCATO Trading
Ancillary Service
Vincoli economici
EMS Reti AT
Funzionalità Gestione Controllo
Previsioni Simulazioni
Reti MT/BT
Architettura - Dettaglio
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VINCOLI TECNICI (CAMPO / INFRASTRUTTURA)
VINCOLI TECNICI (CAMPO REALE)
DIS
TRIB
UZI
ON
E TR
ASM
ISSI
ON
E
SCA
DA
VINCOLI ECONOMICI (MERCATO)
MT
BT
GENERAZIONE
ACCUMULO
CARICO
AT/MT CONTROLLO DECENTRATO
CONTROLLO LOCALE
GENERAZIONE
ACCUMULO
CARICO
EMS AT
CO
MU
NIC
AZI
ON
E
SmartGen DMS
CONTROLLO CENTRALE (ALGORITMI)
SCH
EDU
LATO
RE
/ B
RO
KER
/ E
SB
CIM SERVER
(RI)CONFIGURAZIONE OTTIMA
STIMA STATO
LOCALIZZAZIONE GUASTI
OTTIMIZZAZIONE PUNTO DI LAVORO
SCA
DA
PREVISIONE CARICO
PREVISIONE GENERAZIONE (METEO)
VINCOLI TECNICI (CAMPO SIMULATO)
HISTORIAN DB
CIM DB
REAL TIME DB
CO
MU
NIC
AZI
ON
E
ACTIVE DEMAND / DSM
OP
C
LOAD/PRODUCTION AGGREGATION
TRADING
ANCILLARY SERVICES
I/O
CONTROLLO LOCALE
CONTROLLO LOCALE
CONTROLLO LOCALE
CONTROLLO LOCALE
CONTROLLO LOCALE
LOCALIZZAZIONE GUASTI
AT/MT CONTROLLO DECENTRATO
LOCALIZZAZIONE GUASTI
Architettura - Dettaglio
18
VINCOLI TECNICI (CAMPO / INFRASTRUTTURA)
VINCOLI TECNICI (CAMPO REALE)
DIS
TRIB
UZI
ON
E TR
ASM
ISSI
ON
E
SCA
DA
VINCOLI ECONOMICI (MERCATO)
MT
BT
GENERAZIONE
ACCUMULO
CARICO
AT/MT CONTROLLO DECENTRATO
CONTROLLO LOCALE
GENERAZIONE
ACCUMULO
CARICO
EMS AT
CO
MU
NIC
AZI
ON
E
SmartGen DMS
CONTROLLO CENTRALE (ALGORITMI)
SCH
EDU
LATO
RE
/ B
RO
KER
/ E
SB
CIM SERVER
(RI)CONFIGURAZIONE OTTIMA
STIMA STATO
LOCALIZZAZIONE GUASTI
OTTIMIZZAZIONE PUNTO DI LAVORO
SCA
DA
PREVISIONE CARICO
PREVISIONE GENERAZIONE (METEO)
VINCOLI TECNICI (CAMPO SIMULATO)
HISTORIAN DB
CIM DB
REAL TIME DB
CO
MU
NIC
AZI
ON
E
ACTIVE DEMAND / DSM
OP
C
LOAD/PRODUCTION AGGREGATION
TRADING
ANCILLARY SERVICES
I/O
CONTROLLO LOCALE
CONTROLLO LOCALE
CONTROLLO LOCALE
CONTROLLO LOCALE
CONTROLLO LOCALE
MT/BT CONTROLLO DECENTRATO
2. Controllo distribuito
3. Controllo locale
1. Controllo centrale
Middleware
Architettura – scambio dati CIM
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SCADA
RETE ELETTRICA Distribuzione (MT/BT)
FUNZIONALITÀ
SCHEDULATORE / BROKER / ESB
CIM SERVER Archiviazione CIM
CIM xml CIM
xml CIM xml
ENTSO 2010 CIM v15 <network>_EQ.xml: equipment <network>_SV.xml: system variables <network>_TP.xml: topology
CIM DB
RDF
(RI)CONFIGURAZIONE OTTIMA
STIMA STATO
LOCALIZZAZIONE GUASTI
OTTIMIZZAZIONE PUNTO DI LAVORO
PREVISIONE CARICO
PREVISIONE GENERAZIONE (METEO)
Convertitore GIPE2CIM
Convertitore MAT2CIM
MAT xml
CIM xml
GIPE xml
CIM xml
CIM xml
CIM xml
CIM xml
Apache TOMCAT Servlet Container
File metadata / model mgmt Embeddable/Stand-alone
CIMServer
HOST fisico (macchina virtuale)
POJO Instant Deployment
Web Service Web Application FTP
RDBMS
Architettura – deployment
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ALGORITMI
http://www.mulesoft.org/documentation/display/MULE3USER/Deploying+Mule+as+a+Service+to+Tomcat http://axis.apache.org/axis2/java/core/docs/pojoguide.html http://mina.apache.org/ftpserver/embedding-ftpserver-in-5-minutes.html http://www.mulesoft.org/documentation/display/MULE3USER/Deploying+Mule+as+a+Service+to+Tomcat
ESB support
Hot deployment on container
HAND SHAKING
Common Information Model (CIM)
• CIM è uno standard adottato da International Electrotechnical Commission (IEC) per la creazione di un modello semantico – Originariamente concepito come mezzo per la definizione della semantica
di accesso ai dati elettrici da parte dei vari componenti dei sistemi di controllo delle reti di trasmissione
– Esteso alla modellazione delle reti di distribuzione
– Scopo di garantire l’interoperabilità e lo scambio di informazioni
• Il CIM è sviluppato e manutenuto da Working Group WG3 all’interno del Technical CommitteeTC 57 di IEC – Fa uso di Enterprise Architect, un tool di progettazione di modelli UML della
Sparxs Systems
• Norme IEC – Core del CIM in IEC 61970-301 per la trasmissione
– Pacchetti addizionali in IEC 61968-11 per l’estensione alla distribuzione
– Pacchetti addizionali in IEC 62325-301 per l’estensione al mercato elettrico
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Adozione standard CIM
• Gruppo di profili CIM adottati in SmartGen – CIM v14 ENTSO-E 2009 (disponibile)
– CIM v15 ENTSO-E 2011 (appena sarà rilasciato)
• Profili CIM v15 ENTSO-E 2011 – Equipment (apparecchiature)
– Topology (connessione tra componenti)
– State Variables (variabili)
– Diagram Layout (layout di diagramma)
– Dynamic (simulazione dinamica)
– Geographical (coordinate geografiche)
• Novità di CIM v15 rispetto al precedente v14 del 2009 – Nuovo modello di trasformatore
– Modellazione reti squilibrate (distribuzione)
– Distinzione tra layout di diagramma e coordinate geografiche
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CIM 600+ classi
ENTSO-E ~60 classi
Ottimizzazione multilivello dell’esercizio
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A. Borghetti, S. Grillo, S. Massucco, A. Morini, C.A. Nucci, M. Paolone, F. Silvestro: “Generazione diffusa, sistemi di controllo e accumulo in reti elettriche” AEIT n. 11/12, Dicembre 2010, pp. 6-15, ISSN: 1825-828X
Attività in fase di finalizzazione - 3
Identificazione siti sperimentali:
– Accessibilità e controllabilità
– Vantaggi tecnici ed operativi
– Disponibilità di
• generazione distribuita,
• accumulo,
• carico controllabile
– Identificazione di indicatori
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Navicelli Amaie Ateneo Livorno Ventotene
Uno o più feeder MT x x x
Reg V/Q x x x
Accumulo x x
Logiche protezione
Utenti attivi x x
Comunicazione x
SCADA interfacciabile x x x x x
TOTALE 2 3 4 4 2
CARICO
ACCUMULO
GENERAZIONE
• Area di proprietà di ENEL INGEGNERIA e INNOVAZIONE
• Rete interna d’utenza MT e BT :
– Servizi e utenze impiantistiche comuni (300kW)
– Impianti pilota per sperimentazione su combustione (1900kW):
– Impianti sperimentali generazione distribuita (1200 kW)
– Sistemi sperimentali di accumulo elettrico (100 kW)
• Possibilità di prove in campo ed interventi senza impatto sul distributore
• Funzioni sperimentali applicabili
– Stima dello Stato
– Ottimizzazione punto di lavoro
Area Sperimentale di Livorno (ENEL IIN)
25
Rete Distribuzione Sanremo AMAIE
• La porzione di rete elettrica di distribuzione di Sanremo gestita da AMAIE S.p.A. si
sviluppa su circa metà del territorio comunale e comprende sia aree urbane sia
aree rurali.
26
• La rete è composta da una cabina
primaria AT/MT 132/15 kV
(struttura a doppia sbarra
equipaggiata con 2 trasformatori
da 40 MVA) da cui si dipartono 10
feeder MT gestiti normalmente in
assetto radiale. Le linee di MT
sono sia cavi sia linee aeree e
raggiungono un’estensione
globale di 115 km circa. La rete
MT è gestita a neutro compensato.
• Impianti PV (uno da 500 kW)
• Le cabine secondarie MT/BT 15/0,4 kV assommano, fra pubbliche e private, a
200 unità. Di queste 200 poco più del 10% sono telecontrollate. Le uniche
funzioni ad oggi implementate sono comandi apri/chiudi ma si pianifica di
rendere in futuro operativa la ricerca automatica del tronco guasto.
VPP Ateneo Genovese
27
FV Batteria Carico
Aux
Cabina
Micro SCADA
Microgrid presso una delle cabine MT/BT (DARSENA)
• Impianto FV da 20 kWp
– Progetto con modulo monocristallino da 180 Wp.
– Produzione attesa annua: 24,4 MWh
• Accumulo da 10 kW/12kWh con batterie tecnologia litio
• Carichi controllabili
• Sistema di monitoraggio e controllo in tempo reale
Sensore sui 19 punti MT/BT
Localizzazione monitoraggio
Monitoraggio in tempo reale del carico elettrico
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Conclusioni
• SmartGen intende fornire e tecnologie abilitanti per
le reti di distribuzione attive
– Generazione / Gestione dei carichi
• Sviluppo di un DMS evoluto (aperto anche ai futuri
scenari del mercato elettrico) in fase di progettazione e
sviluppo
– Controllo della rete / Bilanciamento energetico
• Il consorzio comprende l’intera filiera ed integra le
competenze di ricerca necessarie e sperimenterà su
siti test di dimensioni reali
– Distributore / Università / Imprese di prodotti e servizi
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Cos’è una smart city
Cosa è una smart grid per una smart city? è il cosiddetto «enabling factor»
Coordinamento tecnico e amministrativo
Gianni Viano Softeco Sismat S.r.l.
Coordinamento scientifico
Stefano Massucco Università di Genova
Contatti: www.smartgen.it [email protected]