Ritt dice: “Ho letto di questa donna, Norma Rae, che lavorava in una fabbrica in condizioni di sforzo e fatica, ed ho pensato a quanti della sua classe sociale fossero nelle stesse condizioni.

Così ho voluto raccontare la sua storia.

Il film è la sua storia, e in secondo luogo quella del sindacato.

Lei è un’operaia di 31 anni, matura per il cambiamento della sua vita, se solo ne avesse la possibilità.

Così salta fuori il sindacalista di New York e le offre un’alternativa.

C’era una certa pressione perché riscrivessi il copione e lei e il sindacalista avessero una relazione, ma non era giusto.

Lei non ha avuto problemi con il sindacato per le sue relazioni, ma per il suo carattere.”

Martin Ritt

domenica 29 novembre 15

"I ragazzi non vedono l'ora di finire le superiori, o le abbandonano, perché non stanno imparando qualcosa di significativo. E poi vanno a lavorare nelle fabbriche, a 30 anni sono vecchi ed è tutto finito.

Cosa fanno per divertirsi? Fanno sesso e si ubriacano. E come si fa a uscire da una situazione del genere? Cosa fai se non sei un campione di football o basket? Come si fa a contrastare questo stato di cose?

Quello che mi piace di più di questo film è il modo in cui il sindacalista agisce da catalizzatore per Norma Rae, ed il modo in cui comunica i suoi sentimenti ai lavoratori della fabbrica.

Riferendosi ai lavoratori, il sindacalista dice: “Queste persone non sono stupide, ma sono logorati delle condizioni di lavoro, sono ricattati con la busta paga, sono disinformati. Solo una chiara informazione può cambiare le loro menti."

Martin Ritt

Ritt ha girato il film in Alabama, in una fabbrica del sindacato. Al suo ritorno, ha detto, di essere rattristato per le limitate opportunità delle persone che vivono in città in cui si lavora in fabbrica.

domenica 29 novembre 15