Marketing e comunicazione nel Business to Business _Cattolica... · Slide per discussione Milano,...
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Questo documento riservato è stato preparato per una presentazione orale di sintesi. Non può essere considerato completo senza l’integrazione dei commenti di supporto dei relatori.
Milano, aprile 2013
Marketing e comunicazione nel Business to Business
Lorenzo Maria Paoli
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Mi presento
Lorenzo Maria Paoli: sposato con due figli, laureato col massimo dei voti in Ingegneria per l'Ambiente e Territorio presso l'Università degli studi "La Sapienza" di Roma Dopo aver prestato il servizio militare come Ufficiale della Marina Militare Italiana, nel 2001 è entrato in Strategic Management Partners iniziando la sua esperienza nella consulenza di direzione ed organizzazione aziendale. Nel corso della sua esperienza professionale ha seguito e diretto molti progetti a contatto con primarie aziende operanti sia in Italia, sia all'estero, negli ambiti corporate governance, marketing & sales, controllo di gestione ed operations. Ha negli anni affiancato alle esperienze maturate nei progetti di consulenza alcune significative esperienze di temporary management nella gestione di BU/aziende per conto dei propri clienti. È docente in numerosi master e corsi di formazione professionale organizzati da alcune autorevoli business school italiane.
www.strategicmp.it [email protected]
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Agenda
• Le caratteristiche del mercato B2B
• Differenze ed affinità tra i mercato B2C e B2B
• La comunicazione nel B2B
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Che cosa si intende con Business to Business ?
Business to Business, spesso abbreviato in B2B,
indica le relazioni che un'impresa detiene con i propri fornitori per attività di approvvigionamento, di pianificazione e monitoraggio della produzione o di sussidio nelle attività di sviluppo prodotto
oppure
le relazioni che l'impresa detiene con clienti professionali, cioè altre imprese collocate in punti diversi della filiera produttiva.
Per fare un esempio, è una relazione B2B il rapporto commerciale fra il produttore e il grossista. Il rapporto diretto fra produttore, o
grossista e cliente privato finale viene invece definito Business to Consumer (B2C).
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Il mercato B2B
Il mercato industriale è rappresentato da soggetti ed imprese che
acquistano prodotti e/o servizi per produrre beni o per supportare le proprie attività operative
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Il marketing B2B è l’insieme delle relazioni tra imprese
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I clienti B2B: concentrati e con un alto potere contrattuale
Clienti
Elevato Numero Concentrato
Per segmenti Conoscenza del cliente Approfondita sul singolo
Molto limitato Peso relativo del cliente Elevata
Rapido, semplice e spesso emozionale Processo d’acquisto Articolato, complesso e
professionale
B2B B2C
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Il prodotto B2B: personalizzato con un elevata componente di servizi
Prodotto
Standard Personalizzazione Prodotto custom
Talvolta presenti Servizi Sempre presenti e critici
Ricerche con i clienti Sviluppo prodotti In partnership con il cliente
Prezzo
Solo sul prezzo Negoziazione Sempre su più fattori
Semplice Sistema sconti Complesso e articolato
Semplici Finanziamenti Complessi
B2B B2C
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La vendita B2B: canali diretti con comunicazione su mezzi specializzati
Vendita e distribuzione
Capillare Struttura Selettiva
Breve Durata trattativa Lunga
Pluri-canale Canale Mono-canale
Comunicazione
Fondamentale Notorietà prodotto Importante
Importante Referenze attive Fondamentale
Mass media (TV, stampa, radio, web) Piano media Direct-Fiere-Media
specializzati
B2B B2C
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B2B vs B2C nel mercato dell’energia
B2B • 2.000 aziende coprono l’80%
dei consumi nazionali
• Mercato libero dal 1999
• Qualche decina di fornitori
• Marketing di prezzo
B2C • 34 mln di contatori
• Mercato libero dal 2007 (ee) e
2003 (gas)
• Diverse centinaia di fornitori
• Marketing di brand
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Le caratteristiche della domanda nel B2B
Domanda motivata e informata Clientela molto ben informata e consapevole di ciò che acquista e di ciò che vuole
Domanda integrata con l’offerta Il successo della vendita (offerta) dipende dalla collaborazione tra offerente ed acquirente
Domanda diversificata La domanda nel b2b è rappresentata da multinazionali, grandi imprese, PMI, aziende padronali, PA, Enti, ecc.
Domanda tecnologizzata Le esigenze tecnologiche nel b2b sono particolarmente spinte
Domanda relativamente inelastica La domanda industriale varia meno rispetto al prezzo di quanto non accada nel B2C
Domanda ridimensionata (su alcuni settori)
In taluni settori il numero dei clienti può essere limitato (anche alcune unità)
Domanda geograficamente concentrata
In taluni settori con una concentrazione della domanda (distretti industriali, del mobile, del tessile ecc.)
Domanda derivata La domanda dei beni industriali dipende dalla domanda dei beni di consumo
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Le caratteristiche dell’offerta nel B2B
Offerta non sempre standardizzabile
L’elevato livello di personalizzazione e customizzazione richiesto dalle imprese fa si che l’offerta sia “tarata” sul singolo cliente e non possa essere standardizzata sul mercato
Offerta con tempi di produzione medio - lunghi
I tempi di produzione possono anche essere molto lunghi; maggiore è la complessità del bene (o per motivi endogeni o per fattori esogeni quali l’approvvigionamento) e più elevato sarà il lead time
Innovazione tecnica e tecnologica
L’offerta deve costantemente stare al passo con le richieste del cliente in conformità ai suoi standard tecnici/tecnologici/normativi (elevato rischio di obsolescenza degli item)
Offerta basata su modalità di vendita professionali
L’offerta spesso richiede elevata professionalità nella vendita. Maggiore è la complessità del bene e più elevato è il suo valore e maggiore è il livello di professionalità richiesto alla vendita
Offerta strategica L’offerta nel b2b non è una funzione amministrativa ma una componente strategica fondamentale per il successo della vendita. In taluni casi (appalti/commissioni) è con l’offerta che si decide la vendita
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I mercati B2B hanno alcune caratteristiche peculiari
DOMANDA DERIVATA
La domanda di beni/servizi deriva direttamente dalla domanda dei prodotti dell’impresa acquirente a valle della filiera; da ciò deriva la necessità di considerare non solo il cliente immediatamente a valle ma anche il “cliente del cliente”
NUMERO CLIENTI
Presenza di pochi clienti che sviluppano la quota-parte maggiore del fatturato dell’azienda fornitrice e con singoli ordini d’acquisto molto elevati (concentrazione ed elevato potere d’acquisto); nel mercato B2C il cliente finale è “anonimo e più semplicemente sostituibile”
COMPORTAMENTO D’ ACQUISTO
L’intero processo di acquisto è caratterizzato da una maggiore razionalità rispetto al mercato “consumer”, dove l’acquisto d’impulso è spesso un fattore trainante. I clienti B2B sono meno condizionabili e più consci del bene/servizio ricercato (fino al minimo dettaglio).
RELAZIONE Nei mercati B2B si sono sviluppate forme di collaborazione spinta tra acquirente e venditore. Contratti, modalità e tempi di pagamento, emissione fatture, consegne e finanziamenti nel B2B sono molto più vari ed articolati di quanto non accada B2C
Ogni iniziativa di marketing B2B deve fare propri i principi che governano il contesto B2B
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La comunicazione B2B
B2B e B2C hanno logiche diverse ma questo vale
anche per la comunicazione ?
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La comunicazione: B2B e B2C hanno logiche differenti
Complessità del bene industriale
Articolazione processo di acquisto
Elevato potere contrattuale del cliente
Selettiva
Informativa
Razionale
Di massa
Aggressiva
Emozionale
Consumo del bene l’obiettivo primario
Rapporto diretto con cliente finale
Basso potere contrattuale del cliente
Nel B2B spesso si privilegiano le logiche di prodotto, la comunicazione non crea da sola il bisogno di un bene ma riveste un ruolo importante nell’influenzare la scelta finale del prodotto e/o della marca
Driver principali della comunicazione nei mercati B2B e B2C
Caratteristiche principali dei
mercati
B2B B2C
Milano, aprile 2013 pag. 16 Slide per discussione
Ma perché comunicare nel contesto B2B?
Per incrementare le vendite
Per promuovere la conoscenza del prodotto e del brand (creare consapevolezza)
Per far conoscere la propria value proposition
Per stimolare la domanda derivata
Per raggiungere influenzatori del processo altrimenti non raggiungibili
Per agevolare l’operatività della forza vendita (creare conoscenza)
Per sviluppare/rafforzare la relazione tra azienda ed ambiente circostante
Nel contesto B2B la comunicazione non è detto che abbia come obiettivo primario
diretto quello di fare vendere di più!
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Gutenberg stampa la Bibbia a 42 linee Inizio era moderna della stampa
1455 2006
Nascita rotativa
Nascita internet world wide web
Nascita Google
Nascita TV
1846
1893
1925
1991
2004
Nasce Facebok
1997
NascitaTwitter
2010
Nascita della radio
Lancio Ipad/app
1993
Il CERN mette il www a disposizione di tutti rinunciando ad ogni diritto di autore
L’importanza di conoscere i media di comunicazione … e di saper stare al passo dei tempi: Innovare!
391 47 32 20 2012
Nasce Apple II il 1° personal computer
1977 52 14
Internet supera i 3 mld utenti
Google supera i 4 mld di
ricerche giorno
Milano, aprile 2013 pag. 19 Slide per discussione
Per raggiungere un’audience di 50 milioni
ci sono voluti
38 anni per la radio
La progressione tecnologica
Milano, aprile 2013 pag. 20 Slide per discussione
Per raggiungere un’audience di 50 milioni
ci sono voluti
13 anni per la TV
La progressione tecnologica
Milano, aprile 2013 pag. 21 Slide per discussione
Per raggiungere un’audience di 50 milioni
ci sono voluti
4 anni per internet
La progressione tecnologica
Milano, aprile 2013 pag. 22 Slide per discussione
Per raggiungere un’audience di 50 milioni
ci sono voluti
3 anni per l’I-Pod
La progressione tecnologica
Milano, aprile 2013 pag. 23 Slide per discussione
Per raggiungere un’audience di 50 milioni
ci sono voluti
2 anni per Facebook
La progressione tecnologica
Milano, aprile 2013 pag. 24 Slide per discussione VIVIAMO NEL CAMBIAMENTO
L’età della pietra
Non è finita per mancanza di pietre
Milano, aprile 2013 pag. 25 Slide per discussione VIVIAMO NEL CAMBIAMENTO
Non è finita per mancanza di pietre
L’età della pietra
Milano, aprile 2013 pag. 26 Slide per discussione
La tecnologia impatta sul modo in cui tutti i giorni fruiamo dei media e veniamo raggiunti dai messaggi
di comunicazione
Milano, aprile 2013 pag. 27 Slide per discussione
L’impatto della tecnologia sul prodotto
Milano, aprile 2013 pag. 31 Slide per discussione
L’impatto della tecnologia sui bisogni informativi
Milano, aprile 2013 pag. 32 Slide per discussione
L’impatto della tecnologia sul bisogno di personalizzazione
one-to-many
Milano, aprile 2013 pag. 33 Slide per discussione
one-to-one
L’impatto della tecnologia sul bisogno di personalizzazione …
Milano, aprile 2013 pag. 35 Slide per discussione
La tecnologia crea un solco generazionale: il «digital divide»
Il digital divide rappresenta uno spartiacque tra le generazioni nate e cresciute nel nuovo contesto tecnologico, che hanno avuto tra i primi giocattoli cellulari e telecomandi, che
usano con facilità e naturalezza tutti gli strumenti tecnologici (DIGITAL NATIVE) e le generazioni precedenti (DIGITAL IMMIGRANTS).
Milano, aprile 2013 pag. 39 Slide per discussione
La comunicazione nel B2B si basa su sei fattori distintivi …
RAZIONALE
PERSONALE
INTERATTIVA
CUSTOM
FACE TO
FACE
DURATURA
Fattori distintivi
comunicazione b2b
Contatto diretto “fisico” col cliente (1to1)
Conoscenza diretta del cliente (personalizzazione)
Scelte dettate più dalla ragione che dalla emozione (razionalità)
Soluzioni ad hoc per il cliente (custom)
Il cliente non è “numero” ma un interlocutore diretto (interazione)
Relazioni forti e durature (alto coinvolgimento)
Milano, aprile 2013 pag. 40 Slide per discussione
… che selezionano gli strumenti di comunicazione nel B2B
Nel B2B gli strumenti di comunicazione realmente efficaci non sono i mezzi di comunicazione di massa (TV, radio, affissioni, ecc.) tipicamente utilizzati nei contesti B2C
Sito web
Fiere
Principali strumenti reattivi nella interazione con i clienti
Il cliente si attiva per raccogliere informazioni
Advertising su media specializzati
Canali di contatto con il cliente
Principali strumenti proattivi, nella interazione con i clienti
Il cliente riceve le informazioni
Milano, aprile 2013 pag. 41 Slide per discussione
Strumenti proattivi: Advertising
L’Adv comunica l’esistenza di un prodotto/servizio, non aumenta direttamente sell in e sell out ----> orizzonte di medio-lungo periodo
STRUMENTI PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA FATTORI CRITICI DI SUCCESSO
Pubblicità su riviste
specializzate
+ Possibilità di raggiungere l’intero target
+ Costanza e ripetizione dei messaggi
+ Massima visibilità sull’intero target
- I costi possono essere elevati (posizione/testata)
- Necessario scegliere con attenzione la testata
- Staticità del messaggio
• Scelta delle testate in coerenza con il proprio target
• Analisi della diffusione e della tiratura
• Integrazione della campagna tra più testate
Campagne su Internet
+ Limitato costo e possibilità di legare i costi al traffico generato (economicità e dinamismo)
+ Segmentazione del target
+ Buone performance (return)
- Strumento efficace solo su target specifici
- Diffusione ancora non completa del mezzo
• Attenta scelta del provider
• Traffico generato dal sito (provider)
• Capacità di profilazione del target
Advertising
Action (effetto) Esempi applicativi
• Comunica l’esistenza di un prodotto/servizio
• Non aumenta direttamente sell in e sell out
• Si misura in termini di notorietà
• Orizzonte di medio-lungo periodo
Pubblicità su stampa specializzata
Campagne di comunicazione su internet
Milano, aprile 2013 pag. 44 Slide per discussione
Si moltiplicano i formati di advertising on-line
Strumenti proattivi: Advertising on-line
Milano, aprile 2013 pag. 45 Slide per discussione
Strumenti proattivi: Advertising on-line «rich media»
Milano, aprile 2013 pag. 46 Slide per discussione
I canali di contatto/comunicazione con i clienti
PUBBLICHE RELAZIONI
PASSAPAROLA
MARKETING DIRETTO
TELEMARKETING
CUSTOMER RELATIONSHIP MANAGEMENT
PUBBLICITA’ INGANNEVOLE
Una donna vede un bell’uomo, si sistema il trucco, si avvicina a lui, gli offre da bere e gli dice: “sono molto brava a letto”
Una donna vede un bell’uomo, lui si avvicina a lei e le dice: “mi hanno detto che sei molto brava a letto”
Una donna vede un bell’uomo, si avvicina a lui e gli dice: “sono molto brava a letto”
Una donna vede un bell’uomo e gli chiede il numero di telefono. Il giorno dopo lo chiama e gli dice: “sono molto brava a letto”
Un uomo vede una bella donna, si avvicina a lei e le dice “sono bravissimo a letto e duro per ore”
Una donna vede un bell’uomo si avvicina a lui e gli dice “Ti ricordi di quanto sono brava a letto?”
SPONSORIZZAZIONE Una donna vede un bell’uomo, si avvicina a lui e gli dice “la mia amica è molto brava a letto”
Milano, aprile 2013 pag. 47 Slide per discussione
Strumenti proattivi: Public relations
Le PR rappresentano uno dei più potenti strumenti di comunicazione nel B2B nel lungo periodo
STRUMENTI PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA FATTORI CRITICI DI SUCCESSO
Public Relations
+ Ottime sul lungo periodo + Costi non elevati + Relazione diretta con decisori ed
influenzatori d’acquisto + Incremento autorevolezza dell’azienda
- Target limitato - Risultati non immediati - Time consuming
• Conoscenze personali • Ottima capacità relazionale • Buone entrature presso il
proprio target
Action (effetto) Esempi applicativi
• Comunica attraverso PR, eventi, relazioni
• Attività mirata su influenzatori e sui decisori
• E’ collegata alla percezione d’immagine
• Orizzonte di medio-lungo periodo
Pubbliche Relazioni personali
Eventi/sponsorizzazioni/ club
Show room-Open house-Fiere RELAZIONIPUBBLICHE
PR
Milano, aprile 2013 pag. 48 Slide per discussione
Strumenti proattivi: e-mail
Basta poco per trasformare una campagna di e-mailing da efficace strumento di comunicazione a spamming
STRUMENTI PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA FATTORI CRITICI DI SUCCESSO
+ Limitato costo + Elevata segmentazione del target + Misurabilità della campagna + Buone performance (CTR click
through rate)
- Molto efficace solo su target specifici (chi possiede ed utilizza regolarmente la mail)
- Sovra-utilizzo dello strumento da parte di molte aziende (spamming)
- Efficace solo se in grado di raggiungere le mail “realmente” utilizzate dal target (mail ufficio)
• Mailing Database • Scelta con cura del provider
del servizio • Segmentazione spinta del
target • Contenuto di reale interesse
per il target
Action (effetto) Esempi applicativi
• Raggiunge direttamente il target
• Consente l’elevata segmentazione
• Può essere direttamente collegate alla vendita
• Ottime performances anche nel breve e brevissimo periodo
Newsletter
DEM
Campagne di e-mailing marketing
E-mail @
Milano, aprile 2013 pag. 51 Slide per discussione
I canali di contatto/comunicazione con i clienti
PUBBLICHE RELAZIONI
PASSAPAROLA
MARKETING DIRETTO
TELEMARKETING
CUSTOMER RELATIONSHIP MANAGEMENT
PUBBLICITA’ INGANNEVOLE
Una donna vede un bell’uomo, si sistema il trucco, si avvicina a lui, gli offre da bere e gli dice: “sono molto brava a letto”
Una donna vede un bell’uomo, lui si avvicina a lei e le dice: “mi hanno detto che sei molto brava a letto”
Una donna vede un bell’uomo, si avvicina a lui e gli dice: “sono molto brava a letto”
Una donna vede un bell’uomo e gli chiede il numero di telefono. Il giorno dopo lo chiama e gli dice: “sono molto brava a letto”
Un uomo vede una bella donna, si avvicina a lei e le dice “sono bravissimo a letto e duro per ore”
Una donna vede un bell’uomo si avvicina a lui e gli dice “Ti ricordi di quanto sono brava a letto?”
SPONSORIZZAZIONE Una donna vede un bell’uomo, si avvicina a lui e gli dice “la mia amica è molto brava a letto”
Milano, aprile 2013 pag. 52 Slide per discussione
Il Greenwashing
Comunicazione sostenibile per dare un’immagine verde all’impresa, distraendo dagli aspetti di danno ambientale dei prodotti
Milano, aprile 2013 pag. 53 Slide per discussione
Qualcuno ci casca sempre …
Shell Multata per una campagna di comunicazione che dichiarava che l’estrazione di petrolio dalle sabbie bituminose del Canada era sostenibile, …ma le emissioni dovute all’estrazione e alla raffinazione sono fino a dieci volte superiori a quelle tradizionali del greggio
Milano, aprile 2013 pag. 54 Slide per discussione
Strumenti reattivi: Sito Web
Internet di un’azienda è ormai diventato la “vetrina” verso l’esterno
STRUMENTI PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA FATTORI CRITICI DI SUCCESSO
Sito Web
+ È l’immagine dell’azienda verso l’esterno
+ Favorisce il contatto verso l’esterno + Consente di presentare il proprio
posizionamento ed i propri fattori distintivi
+ Può essere uno strumento di vendita diretta
- Necessità di progettare e costruire attentamente il sito internet dell’azienda
- Se non viene aggiornato con continuità perde rapidamente di efficacia
• Il sito deve essere ben
progettato altrimenti diventa un “boomerang”
• Aggiornamento continuo del sito (dinamismo)
Action (effetto) Esempi applicativi
• Fornisce all’esterno l’immagine dell’azienda
• Ha progressivamente sostituito le tradizionali brochure
• E’ la prima forma di contatto di tipo inbound
• Non aumenta direttamente sell in e sell out
Sito ufficiale dell’azienda (es. www.strategicmp.it)
Minisiti (siti ospitati all’interno di portali tematici)
Sito web
Milano, aprile 2013 pag. 59 Slide per discussione
Le funzionalità del web nel mercato B2B
Internet
• Media per campagne di comunicazione/marketing misurabili (web advertising, mail marketing, directory, classified, ecc.)
• Canale di vendita (e-commerce) ad elevata marginalità grazie alla disintermediazione della catena distributiva
• Vetrina sul mondo attraverso il sito aziendale e non solo; è necessario essere presenti sul web e farsi trovare attraverso i motori di ricerca (SEO)
• Strumento per fidelizzare i clienti e gestirne la relazione in tutte le fasi del processo di acquisto (sito, social network, mailing, ecc.)
• Contenuto di informazioni e di idee utili in un’ottica marketing, per le attività di R&S, per testare prodotti/servizi/mercati, ecc.
• Strumento di lavoro, interno alle aziende per la gestione del ciclo attivo e passivo (ordini, fatture, ddt, ecc.) ; ma anche esterno nella relazione con i clienti e prospect
• Conoscenza del cliente: strumento
fondamentale per conoscere e profilare il cliente valutando le sue variabili socio demografiche ed i suoi comportamenti d’acquisto e d’uso
Media
Fonte di informazioni/
idee
Strumento di
lavoro
Vetrina sul
mondo Canale
di vendita
Strumento di
fidelizzazione
Conoscenza del cliente
Milano, aprile 2013 pag. 60 Slide per discussione
Le funzionalità del web nel mercato B2B: strumento di fidelizzazione
Possibilità di scegliere il prodotto più adatto alle esigenze (es. scarpe a pianta larga-stretta, flessibili-rigide, ecc.)
Possibilità di personalizzazione il prodotto acquistato variando il mix colori e inserendo le proprie id.
Fidelizzazione del cliente attraverso Nike+, una sezione on-line dove scaricare i programmi di allenamento, inserire i tempi, parlare con appassionati ed esperti, ecc.
Possibilità di acquistare on-line tutti i prodotti in commercio direttamente dal sito www.nike.com
Milano, aprile 2013 pag. 61 Slide per discussione
Le funzionalità del web nel mercato B2B: web come media
Milano, aprile 2013 pag. 62 Slide per discussione
Le funzionalità del web nel mercato B2B: canale vendita
Milano, aprile 2013 pag. 63 Slide per discussione
Le funzionalità del web nel mercato B2B: fonte di idee
Milano, aprile 2013 pag. 64 Slide per discussione
Le funzionalità del web nel mercato B2B: la conoscenza del cliente
Milano, aprile 2013 pag. 65 Slide per discussione
Le funzionalità del web nel mercato B2B: la conoscenza del cliente
Milano, aprile 2013 pag. 66 Slide per discussione
Strumenti reattivi: Fiere
Le Fiere sono ancora lo strumento principale di comunicazione in quasi tutti i contesti di mercato industriale
STRUMENTI PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA FATTORI CRITICI DI SUCCESSO
Fiere
+ È il punto di incontro diretto tra domanda e offerta nei mercati industriali
+ Mezzo di comunicazione immediato + Genera molti contatti + Favorisce la vendita diretta in situ
- Costi elevati - Ritorno non sempre
misurabile - Elevata dispersione
• Selezione accurata delle Fiere (in primis quelle in cui non si può non esserci)
• Preparazione della fiera (contatti, strategie, tattiche)
• Posizionamento all’interno dei padiglioni • Attrattività dello stand • Forte coinvolgimento della forza vendita
Action (effetto) Esempi applicativi
• Da visibilità all’azienda
• Consente di farsi conoscere sul mercato
• Punto d’incontro tra domanda e offerta
• Orizzonte di medio-lungo periodo
Fiere tradizionali di settore (es. Smau, Made Expo, Macef, Salone del Mobile, SAIE, ecc.)
Mostre - convegno Fiere
Milano, aprile 2013 pag. 67 Slide per discussione
Gli operatori stanno cercando soluzioni che rendano continuativa la relazione con espositori e visitatori
• Partner dell’espositore
• Punto di riferimento del visitatore
Relazione continuativa con i propri target
La fiera tradizionale è per sua natura un evento puntuale di incontro fra domanda ed offerta.
Fiera tradizionale (€/mq)
La fiera innalza il livello di servizio on site (servizi tecnico-logistici, organizza piccoli eventi, servizi di marketing e comunicazione on-site, ecc.)
La fiera moderna offre un ampio range di servizi on site ed off site (marketing, comunicazione, portali, matching, grandi eventi, ecc.)
Milano, aprile 2013 pag. 68 Slide per discussione
Seller specifico settore (offerta)
Buyer specifico settore
(domanda)
Offrendo un sistema di prodotti/servizi basati sulla capacità di costruire e gestire relazioni di business b2b
Principali bisogni: Vendere Comunicazione e
marketing Matching Awareness …
Principali bisogni: Acquistare Informazione Formazione …
Sistema di relazioni b2b
Fiere Riviste
Newsletter E-magazine
Convegni Fiere virtuali
Webinar Portali Eventi
…
Fiera tradizionale (€/mq)
La fiera innalza il livello di servizio on site (servizi tecnico-logistici, organizza piccoli eventi, servizi di marketing e comunicazione on-site, ecc.)
La fiera moderna offre un ampio range di servizi on site ed off site (marketing, comunicazione, portali, matching, grandi eventi, ecc.)
• Nuove prospettive emergono per gestire la relazione con il cliente con più strumenti di contatto.
• La strada per lo sviluppo è quella di costruire modelli organizzativi e di business che prevedano una forte integrazione multimedia, che, facendo leva su contenuti qualificati e specifici, siano in grado di raggiungere e soddisfare le esigenze informative, formative e di business dei singoli target verticali.
Milano, aprile 2013 pag. 69 Slide per discussione
La fiera di domani: una strategia integrata off/on-line che offre contenuti e servizi di marketing/comunicazione ad espositori e visitatori
Manifestazione
Prodotti digitali
Media &
Communication
Eventi/ Convegni
Servizi di
Marketing
Servizi ci marketing e networking che possono essere sia a supporto
dell’organizzatore per migliorare la fedeltà con espositori e
visitatori sia offerti agli espositori per completare l’offerta di una
soluzione di comunicazione integrata
Sviluppo di una strategia on-line e multidevice (es mobile) che faccia evolvere il sito della manifestazione verso un portale di riferimento per la filiera e integri sevizi e contenuti tra cui eventualmente anche le fiere virtuali.
Contenuti su media tradizionali, portali e new device per soddisfare continuativamente i bisogni informativi e di visibilità di espositori e visitatori costituendo l’elemento catalizzante per il resto del sistema d’offerta
Convegni , seminari e conferenze sia durante la manifestazione che nel corso
dell’anno , sia fissi che itineranti ed eventualmente anche in maniera virtuale
Milano, aprile 2013 pag. 70 Slide per discussione
La fiera di domani: la fiera virtuale ?
• UBM ha sviluppato 103 eventi virtuali
• Il “COMDEX” è il più grande evento virtuale di UBM con circa 5.000 partecipanti e 2 giorni di durata. Si compone di 40 tra conferenze e panel session, oltre a Auditorium, Expo Hall, Hospitality suites, Press Offices, Bar Area
L’evento virtuale riproduce nel dettaglio l’evento fisico ma si svolge esclusivamente on-line
Milano, aprile 2013 pag. 71 Slide per discussione
5 le fasi per garantire la massima efficacia di comunicazione
Conoscere i clienti
Selezionare i media
Integrare gli strumenti
Misurare i risultati
Definire gli obiettivi
Efficacia di comunicazione
Milano, aprile 2013 pag. 72 Slide per discussione
Conoscere i clienti: per aumentare l’efficacia e l’efficienza delle azioni di comunicazione
Conoscere i clienti
Conoscere il mercato Conoscere il mercato, i trend passati e futuri consente di anticipare le esigenze del cliente
Conoscere il contesto competitivo
Conoscere le strategie e le tattiche di comunicazione utilizzate dai propri concorrenti rappresenta un differenziale positivo nell’arena competitiva.
Conoscere il proprio posizionamento
Essere consapevoli del proprio posizionamento competitivo e di quello del proprio brand evita di comunicare in modo distorto e non coerente con il proprio positioning
Conoscere i propri punti di forza
Conoscere i propri punti di forza (reali o percepiti dal mercato) consente di comunicare al mercato solo i valori positivi che “emana” l’azienda
Conoscere il target Sapere quali sono gli usi e le abitudini del target cui indirizzo la campagna di comunicazione limita il rischio di inefficacia dovuta alla discrasia tra messaggio inviato (dall’azienda) e valore percepito (dal target)
Principali effetti
Milano, aprile 2013 pag. 73 Slide per discussione
Definire gli obiettivi: per limitare il rischio di incoerenza della campagna con gli obiettivi aziendali
Obiettivi di business
Obiettivi di marketing
Obiettivi di comunicazione
Obiettivi di spesa (budget)
Principali obiettivi
del piano di
comunicazione
La corretta definizione preliminare degli obiettivi limita il rischio di inefficacia ed inefficienza
Quali sono le aspettative dell’azienda di ritorno (economico e non) dall’ investimento pubblicitario?
Quali gli obiettivi più strategici in termini di marketing?
Cosa si vuole comunicare e a chi (quale target) lo si vuole comunicare?
Esistono dei vincoli di budget? Quanto devo investire per raggiungere gli obiettivi prefissati?
Definire gli obiettivi
Milano, aprile 2013 pag. 74 Slide per discussione
Selezionare i media: per individuare il media mix ottimale
Selezionare i media
Stampa Web adv P.R. Direct E-mail Sponsor Passaparola Sito web Fiere
Comunicare al cliente l’esistenza di un prodotto
Brand awareness
Stimolare l’acquisto del cliente
Fidelizzare il cliente
Intercettare nuovi clienti
Migliorare l’immagine dell’azienda
Raggiungere decision maker ed influenzatori
Milano, aprile 2013 pag. 75 Slide per discussione
Selezionare i media: per individuare il media mix ottimale
Selezionare i media
Stampa Web adv P.R. Direct E-mail Sponsor Passaparola Sito web Fiere
Comunicare al cliente l’esistenza di un prodotto
Brand awareness
Stimolare l’acquisto del cliente
Fidelizzare il cliente
Intercettare nuovi clienti
Migliorare l’immagine dell’azienda
Raggiungere decision maker ed influenzatori
Milano, aprile 2013 pag. 76 Slide per discussione
Integrare gli strumenti: per ottenere la massima efficacia
La gestione integrata degli strumenti di comunicazione garantisce il massimo livello di efficacia di ottimizzazione del processo di comunicazione
Integrare gli strumenti
Strategia
ObiettiviBudget
Milano, aprile 2013 pag. 77 Slide per discussione
Misurare i risultati: attraverso indicatori di efficacia e di efficienza
100contatti Nrisposte NRedemption ∗°°
=
Gli indicatori di efficienza combinano gli indicatori di efficacia con gli investimenti in comunicazione stanziati
Indicatori di misura Esempio
Gli indicatori di efficacia permettono di valutare i risultati in termini di allineamento rispetto gli obiettivi (definiti in sede di pianificazione)
Descrizione
Indicatori di efficienza
Indicatori di efficacia
100contatti N venditeN
∗°°
risposte di NCampagna Costo(CPR) rispostaper Costo
°=
ordini di NCampagna Costo(CPO) ordineper Costo
°=
raggiunte persone di NCampagna Costo(CPC) contattoper Costo
°=
Monitorare le campagne di comunicazione realizzate gestendo le relative informazioni di feed back permette di poter costruire la classifica dei media in base alle loro performances
Misurare i risultati
Milano, aprile 2013 pag. 78 Slide per discussione
I fattori critici di successo di una strategia di comunicazione
Conoscenza del mercato e del contesto competitivo!
Identificazione chiara del target da raggiungere!
Ottimizzazione del budget di spesa (max efficienza)!
Customizzazione della strategia in relazione al target da raggiungere!
Massima efficacia nella scelta del mix di strumenti!
Risultati duraturi nel tempo!
Misurabilità dei risultati!
Milano, aprile 2013 pag. 79 Slide per discussione
Take away della giornata
• Domanda nel mercato B2B: Servire pochi ma buoni
• Offerta nel mercato B2B: Innovare
• Prodotto: Personalizzare
• Prezzo: Valutare tutte le componenti
• Comunicazione: sfruttare Direct, PR e passaparola
• Canali di vendita: coinvolgere gli uomini delle reti personali
• Strategia competitiva: Conoscere, Coltivare e Curare
• Web: Profilare, interagire, e-vendere
Milano, aprile 2013 pag. 80 Slide per discussione
… e soprattutto saper innovare
Sapete come era fatta la prima automobile costruita ai tempi in cui c’erano ancora le
carrozze con i cavalli ?