MariSTAer Stazione Aeromobili Marina - avia-it.com · Nel 1923 la struttura aeroportuale di...

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MariSTAer "Stazione Aeromobili Marina" Grottaglie Tenente di Vascello Marcello Arlotta M.B e A.V.M

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MariSTAer

"Stazione Aeromobili

Marina"

Grottaglie

Tenente di Vascello

Marcello Arlotta

M.B e A.V.M

MariSTAer Grottaglie

La Stazione Aeromobili Marina “Maristaer” si trova percorrendo la statale n°7 che congiunge Taranto alla città di Brindisi, in una delle regioni più belle e accoglienti d’Italia, la Puglia. L’aeroporto è intitolato al Tenente di Vascello Marcello Arlotta, Medaglia di Bronzo e d’Argento al Valor Militare, eroico Comandante di “Aeronavi”, egli nacque a Napoli il 9 di gennaio del 1886 e scomparse nell'Adriatico nella notte tra il 16 e il 17 agosto del 1918 durante un'azione bellica con un’aeronave modello A1 (grande dirigibile dotato di quattro motori con un’autonomia di 14 ore e un carico bellico di 1.200 Kg). All’epoca il Comandante dell’aeroporto era il Tenente di Vascello Arlotta, egli fu uno dei primi comandanti di Grottaglie tanto che gli valse una Medaglia di Bronzo con la seguente motivazione: “tenne con molta perizia militare e tecnica il comando di una importante stazione aeronautica partecipando personalmente e attivamente alle azioni di offesa e di difesa aerea, dimostrando in ogni circostanza perizia, serenità e alto spirito combattivo”. Fu proprio in una di queste azioni di guerra volta a bombardare l’arsenale Teodo di Cattaro che l’aeronave con a bordo Arlotta non fece ritorno alla base. Nonostante le continue ricerche da parte di molti mezzi aerei e navali il corpo venne ritrovato solo l’11 di settembre, e sono rimaste sconosciute le cause della perdita dell’A 1, aeronave che non avendo a bordo sistemi di trasmissione non diede la possibilità all’equipaggio di trasmettere un eventuale richiesta di soccorso.

La Stazione Aeromobili di Grottaglie dipende dal COMFORAER (Comando delle Forze Aeree) che a sua volta dipende dal CINCNAV (Comando in Capo della Squadra Navale). Dal COMFORAER dipende il Comando di MariSTAer come anche le altre basi di Luni e Catania Fontanarossa, il Comando di Grottaglie è retto da un Ufficiale Superiore di norma con il grado di Capitano di Vascello, da suddetto Comando dipendono il Grupaer (Gruppo Aereo Imbarcato) dotato di velivoli AV 8B Plus e il 4°Grupelicot dotato di elicotteri Agusta Bell 212 in versione antisommergibili ed eliassalto, e di elicotteri Sikorsky SH 3D Sea King nella sola versione da eliassalto. Unica base della Marina dotata di velivoli da combattimento si pone al vertice come importanza di ruolo, inoltre Grottaglie è una base che ha sempre avuto una forte vocazione marittima dovuta proprio per la sua vicinanza ad una zona altamente strategica del mediterraneo con la più importante base navale della Marina Militare Italiana di Taranto ed il presidio del Reggimento San Marco a Brindisi, a meno di 40 chilometri di distanza. La base militare è dotata di una pista lunga 3.280 metri con orientamento 35/17 e si estende su 160 ettari di terreno contenuti all’interno di un perimetro dallo sviluppo di poco superiore ai 6 Km. All’interno della base ci sono tutti i servici tecnici/operativi per permetterne il corretto funzionamento, ne elenchiamo alcuni di importanza rilevante: -C.O.C.A Centrale Operativa di controllo e coordinamento delle Attività di Volo che dipende direttamente dall’Ufficio Operazioni, il COCA riceve le richieste di intervento da altri enti istituzionali li valuta, ottiene il permesso dal COMFORAER ad intervenire e coordina l’attività con i reparti di volo. -Servizio antincendio con staff altamente qualificato. -Infermeria con Pronto Soccorso. -Uno dei più moderni simulatori di volo per l’Harrier II.

Tutti questi servizi hanno a disposizione molteplici strutture di vario tipo, tra di esse ci sono cinque grossi hangar che permettono il ricovero di tutti gli aeromobili ed elicotteri, alcuni hangar sono attrezzati per svolgere attività di manutenzione. La base idealmente è divisa in tre zone: sud, centro e nord, nella zona sud è dislocato il Gruppo Elicotteri con tutte le sue strutture, nella zona centrale trova posto il Comando MariSTAer e uffici tecnici/amministrativi e alloggi del personale, infine nella zona posta a nord c’è la “Casa dei Lupi” di Grupaer con i suoi jet a decollo verticale e relative zone tecnico/logistiche. Questa è la base in termini prettamente militari ma come ci tiene a sottolineare il Comandante C.V. Sciubba essa è una risorsa per il territorio circostante, con i suoi 900 uomini e donne che lavorano in base e vivono nelle località limitrofe essi contribuiscono costantemente a mantenere viva l’economia locale, riscontro economico a favore anche per le ditte private che regolarmente eseguono lavori all’interno della struttura militare.

L’attuale Comandante della Base Aerea di Grottaglie (Taranto) è il Capitano di Vascello Giorgio Sciubba, ruolo assunto il 12 luglio del 2007. Nato a Roma il 6 luglio del 1958 a 18 anni consegue il diploma di maturità scientifica, subito dopo aver ottenuto il diploma entra in Accademia Navale frequentando il corso normale dal 1976 al 1980. Da febbraio del 1981 a luglio 1982 ha frequentato la scuola di pilotaggio presso la Marina degli Stati Uniti dove ha conseguito il brevetto di pilota militare di aerei ed elicotteri, successivamente e' stato imbarcato a bordo di varie Unità Navali come pilota di elicotteri. Nel 1987 ha assunto il comando del Cacciamine "Loto" con il quale ha partecipato, in occasione della crisi tra Iran ed Iraq, alle operazioni di sminamento delle acque del Golfo Persico rimanendovi dislocato per un periodo continuativo di 8 mesi. Tra la fine del 1990 ed i primi mesi del 1991 ritorna nel Golfo Persico questa volta a bordo della Nave “Libeccio” per partecipare alle operazione navali durante la Guerra del Golfo. Successivamente ha frequentato l'Istituto di Guerra Marittima e, quindi, presso lo Stato Maggiore della Marina, ha svolto l'incarico di Ufficiale al Programma Internazionale

dell’elicottero multinazionale “NH 90”. Da settembre del 1996 a dicembre dell’anno successivo ha comandato la fregata “Artigliere". Con il rientro a terra è stato destinato presso la sede del Comando della Squadra Navale a Roma dove ha ricoperto dapprima l’incarico di Capo Servizio Addestramento Volo, e quindi quello di Capo di Stato Maggiore del Comando delle Forze Aeree. Nel settembre 2002 ha assunto il Comando del cacciatorpediniere “Audace”. Dal mese di ottobre 2003 al luglio del 2007 e’ stato destinato presso la rappresentanza della Marina Militare Italiana per l’AV 8B Plus a Washington D.C. (USA) in qualità di Capo Rappresentanza. Capitano di Vascello da marzo del 2000 Sciubba è insignito di molteplici decorazioni, ne elenchiamo le più rappresentative: -Croce di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI) -Medaglia di Bronzo per Lungo Comando (10 anni) -Croce d'oro per anzianità di servizio (25 anni) -Medaglia di Bronzo per lunga navigazione (10 anni) -Medaglia di Argento per lunga navigazione aerea (15 anni) -Croce di servizio per le operazioni in Golfo Persico -Medaglia commemorativa per la missione in Golfo Persico (1988) -Medaglia Saudita per la liberazione del Kuwait Oltre alle alte onorificenze concesse il Capitano di Vascello ha conseguito presso l’Università di Pisa la laurea in Scienze Marittime e Navali.

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Storia Prima di ripercorrere la storia della Stazione pugliese ripercorriamo brevemente la nascita dell’Aviazione Navale, questo passaggio è doveroso in quanto può essere comune pensiero che questa tipologia di aviazione ha radici molto più moderne mentre non è cosi, ripercorrendo la storia si scopre che essa risale all’era pionieristica dell’aviazione mondiale. La data ufficiale da cui parte la storia dell’Aviazione Navale italiana è il 1° Agosto del 1956, momento in cui viene costituito sull’eliporto di Augusta-Terrevecchie (nel comprensorio dell’attuale base navale) il 1° Gruppo elicotteri. Ma se ben guardiamo alla tradizione aviatoria della Marina, dobbiamo ritornare molto indietro nel tempo, in pratica alle origini del volo stesso quando diversi ufficiali iniziarono a studiare le possibili implicazioni belliche dell’impiego del mezzo aereo, dapprima i palloni frenati, poi i dirigibili ed infine il mezzo più pesante dell’aria proprio con un ufficiale di Marina il Sottotenente di Vascello Mario Calderara. Nel 1907 presso il Ministero della Marina

viene costituita una sezione che si occupa di aeronautica e degli sviluppi in relazione ad un impiego legato all’ambiente marino. In parallelo allo sviluppo del mezzo più pesante dell’aria, si vanno affermando anche gli uomini come; Calderara, Scelsi, Crocco e Ricaldoni, in parte ufficiali dell’Esercito, ma tra di essi anche molti di Marina, la cui istruzione ed abilità derivano soltanto dalle proprie capacità innate. Si comincia ad intravedere la necessità di passare da una fase eminentemente pionieristica ad un’altra dimensione in cui l’addestramento e la predisposizione al volo degli uomini venga adeguatamente regolamentata. Nasce così nel gennaio 1910 sul campo romano di Centocelle la prima scuola per piloti che vede come primo direttore proprio quel Tenente di Vascello Mario Calderara che ufficialmente per primo si poté fregiare del brevetto di pilota. Finisce così la fase dilettantistica del volo e da questo momento in poi tutto procede sotto un’impronta di ufficialità.

Nel 1923 la struttura aeroportuale di Grottaglie confluisce nella neo costituita Regia Aeronautica, una nuova Forza Armata autonoma dove confluiscono tutte le aviazioni militari, tra cui anche la Regia Marina con relative infrastrutture aeronautiche; per tutto il “ventennio fascista”, in cui le forze armate furono notevolmente potenziate, l'aeroporto divenne "Scuola Centrale di Pilotaggio" per oltre 200 allievi di varie nazionalità, la dotazione di velivoli era costituita da biplani Ansaldo A 300/6 e Inam Romeo Ro 1, fatto molto importante di questo periodo fu l’intitolazione della base al Tenente di Vascello Marcello Arlotta. Per continuare negli anni trenta la scuola utilizzo i Fiat CR.20 da addestramento con una versione a doppio comando. Durante la Seconda Guerra Mondiale il Comando di Grottaglie assunse il compito di proteggere i porti di Taranto e di Brindisi e la città di Lecce. Inoltre quando si aprì il fronte sui Balcani, dallo stesso aeroporto partirono squadriglie da bombardamento per molteplici azioni belliche sul nuovo fronte. Fino a gennaio del 1941 l’aeroporto era stato solamente utilizzato da velivoli di nazionalità italiana, dallo stesso mese iniziò la

coabitazione con gli aerei tedeschi della Luftwaffe ed a metà dicembre caddero sull'aeroporto le prime bombe nemiche. Da giugno a settembre del 1943 l'aeroporto subì pesanti bombardamenti da parte degli alleati che distrussero gran parte degli aerei italiani e tedeschi, nonché le strutture aeroportuali con rilevanti perdite umane. La capitolazione avviene l'8 settembre del 1943 quando l'aeroporto fu occupato dalle forze alleate e utilizzato da velivoli della Royal Air Force e dall’United States Air Force, nell'estate del 1945 con l’armistizio ormai firmato quel che rimane dell'aeroporto viene restituito alla rinata Aeronautica Militare, anche se fino al 1950 rimane un presidio degli Alleati. Per rivedere un reparto operativo a Grottaglie bisogna aspettare il 1950 con la costituzione dell’86°Gruppo Antisom dell’Aeronautica Militare, gli aerei in dotazione erano i Curtiss Helldiver, un primo accenno di ritorno al passato per gli aviatori della Marina Militare si vede nel 1952 quando alcuni piloti di ritorno dagli Stati Uniti per un corso di pilotaggio presso la United States Navy dipingono su due Helldiver la coccarda tricolore con l’ancora al centro e lo stemma delle Repubbliche Marinare sul timone verticale, purtroppo in base ad una norma che assegnava tutti i velivoli militari all’Aeronautica Militare questo primo tentativo di ricomporre l’Aviazione Navale fu vano. Oltre agli Helldiver presso l’86° Gruppo operarono anche i Lockheed Harpoon,, il Gruppo Antisom lasciò Grottaglie alla fine degli anni cinquanta L’aeroporto non viene abbandonato perché sempre negli anni cinquanta l’Aeronautica Militare vi istituì la Scuola Centrale Istruttori di Volo (S.C.I.V.) operativa sino alla metà degli anni settanta, la scuola impegnata nell’addestramento basico aveva in dotazione l’onnipresente Texan T 6 e alcuni bimotori di costruzione nazionale Piaggio P 166M, oltre alle attività di scuola sempre negli anni sessanta (1964-1969), in una breve parentesi, l’aeroporto viene aperto ai voli commerciali prevalentemente verso la capitale, inoltre sempre dell’AMI a Grottaglie opera il 3° distaccamento del 15°Stormo impegnato in attività di ricerca e soccorso (SAR Search and Rescue) attivo sino ai primi anni ottanta. Nei primi anni settanta si sviluppano i progetti per la realizzazione di un insediamento della Marina Militare a Grottaglie, per mettere in opera quanto programmato AMI e MMI studiano dapprima la locazione all’interno del sedime aeroportuale e successivamente la pianificazione di rischieramenti prolungati dove Aeronautica Militare deve dare l’appoggio tecnico e logistico, verso la fine del 1975 i lavori sono ormai quasi completi e nel 1976 avviene la costituzione ufficiale del 4° Gruppo Elicotteri, quindi l’Aviazione della Marina Militare “ritorna” a Grottaglie, procedura ora completa posta a completamento da quando avvertì l’esigenza di insediare a terra un Gruppo di manutenzione per gli elicotteri AB 204AS imbarcati sulle Navi ormeggiate nel vicino porto di Taranto. Un ulteriore espansione della Marina sull’aeroporto pugliese avviene nel 1979 quando viene creato il Comando della Stazione Elicotteri della Marina Militare, lo scopo di creare un Comando di aeroporto era di fornire al Gruppo di Volo il necessario supporto tecnico, logistico e amministrativo, operazione già sperimentata dalle già costituite basi di Catania e Luni, situazione obbligata visto il crescente disimpegno della attività operativa da parte dell’Aeronautica Militare. Nel 1985 con la costruzione di una nuova

struttura adibita a Terminal passeggeri l’aeroporto viene riaperto al traffico commerciale. Il passaggio più importante nella storia della Stazione navale avviene nel 1991, la Marina Militare con l’acquisizione di velivoli a decollo verticale AV 8B Harrier II, acquisiti per armare l’Incrociatore Porta-Aeromobili “Giuseppe Garibaldi”, viene costituito il Gruppo Aerei Imbarcati (Grupaer) che si insediava nella zona nord del complesso. Se nel 1991 c’è stato un passaggio epocale per le attività della Aviazione Navale con l’acquisizione dei suoi “primi” aviogetti nel 1996 é la Stazione Aeromobili a ritornare ai fasti degli anni dei dirigibili con l’assunzione completa della giurisdizione dell’intero sedime aeroportuale, completo controllo ottenuto in quanto l’Aeronautica Militare si ritira da Grottaglie, con l’occasione veniva posta sul piazzale della base un monumento con la dicitura che ricorda che qui era presente l’aviazione navale e qui vi fa ritorno: “Noi uomini di mare che da questo sacro suolo ci levammo alti nei cieli, qui ritornammo fedeli alla nostra missione e per il bene della Patria” Con questa nuova organizzazione nel 1999 Grottaglie abbandonata la denominazione di Stazione Elicotteri Marina Militare (Maristaeli) per acquisire la nuova denominazione di “Stazione Aeromobili Marina Militare” (Maristaer), a sottolineare la specifica caratteristica della base che, a differenza delle altre, ospitava non più i soli elicotteri, ma anche aerei ad ala fissa.

L'autore desidera ringraziare il C.V Sciubba, C.F. Alighieri, C.F. Esposto, T.V. Castelli, T.V. Gambero, T.V. Azzaro, S.T.V. Bernardi, 1°Mllo. Sciacca presso Maristaer

Grottaglie e il C.V. Cellerino, C.F. De Renzis Sonnino, C° 1a Cl. Musumeci presso ufficio stampa SMM Roma

Foto e testo di Giorgio Ciarini Aprile 2009