Maria Pina Cirigliano · (P. Perrenoud, Costruire competenze a partire dalla scuola, Roma Anicia...

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Maria Pina Cirigliano

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PERCHE’ COMPETENZE? Definizione e senso

PERCHE’ INSEGNARE ED APPRENDERE PER COMPETENZE? La normativa

PROGETTARE PER COMPETENZE : l’elaborazione di unadocumentazione progettuale di Unità di Apprendimento formative

VALUTARE E CERTIFICARE LE COMPETENZE: Predisposizione di strumenti per la valutazione delle competenze e per la documentazione e la certificazione dei processi e dei risultati di apprendimento

Maria Pina Cirigliano

La scuola fino ad ora è stata impostataprevalentemente sull’ insegnamento di saperi giàelaborati e codificati

Cosa ci viene chiesto oggi?

Perseguire l’apprendimento e quindi valutare non solo ciò che lostudente sa, ma soprattutto ciò che sa fare e come sa essere.

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Come si può fare?

Si deve agire attraverso un approccio formativo efficace che mobilita

• tutte le potenzialitàdel sapere (cognitiva, pratica, emotiva);

• le energie naturali dello studente, dell’ istituzione scolastica eformativa;

• tutte le occasioni di apprendimento pertinenti ed accessibili, interneed esterne, coerenti con il progetto.

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Si deve quindi passare

Dall’apprendimento di saperi già elaborati e codificati(conoscenze) all’acquisizione di capacità di usareconoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/ometodologiche, in situazioni di lavoro e di studio(competenze)

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Didattica e progettazione

Come e cosa progettare?

PROGRAMMA

PROGETTO

CURRICOLO

Quali differenze?

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Programma

Scansione programmata dal docente degli obiettivi e dei contenutidella disciplina in un lasso di tempo

MODALITA ORGANIZZATIVA

UNITA’ DIDATTICA

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Progetto

La progettazione è legata al contesto: soggetti, scopi, condizioni, vincolie risorse, processo e prodotto finale

MODALITA ORGANIZZATIVA

UNITA’ di APPRENDIMENTO

MODULO

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Curricolo

La progettazione di un complesso di esperienze elaborate in situazioniconcrete

MODALITA ORGANIZZATIVA

PERCORSI

Ma come prefigurare i percorsi? Da dove partire?

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Modello costruttivista

E’ centrato sulla scoperta e l’insegnante introduce i suoi allievi insituazioni selezionate o consegnate in modo tale da contenere,esplicitamente o implicitamente, dei principi o delle conoscenze cheegli vuole far loro imparare

Insegnante facilitatore

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Disciplina

Non repertorio e contenitore di informazioni, nozioni

Ma

Modello aperto che sviluppa la capacità di pensare e di applicareprocedure che costruiscono conoscenze e non informazioni in unquadro cognitivo reticolare

Ricerca di nuclei e contenuti

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Trasversalità

Interconnessione tra contenuti e linguaggi.

Organizzazione di contenuti intorno a nodi essenziali che si interconnettono in un quadro comune cognitivo in modo da attivare dispositivi generativi delle discipline, procedure e metodi.

Mettendo in gioco conoscenze, abilità, atteggiamenti

COMPETENZE

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Verso cosa deve tendere la nostra azione didattica?

dall’insegnamento

all’apprendimento per competenze;

dal programma

al curricolo per competenze;

dalle nozioni

alle competenze.

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Indicazioni 2012 infanzia e primo ciclo e competenze

COMPETENZE CHIAVE

EUROPEERaccomandazione 18.12.2006

COMPETENZE

CULTURALI DI BASE

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZEDISCIPLINE

PROFILO DELLO STUDENTE

Riordino del secondo ciclo e competenze

DM 139/07 e D.M. 9/2010

OBBLIGO DI

ISTRUZIONE

ASSI CULTURALIVi si definiscono

competenze culturali di base, articolate in abilità

e conoscenze

• LINGUAGGI

• MATEMATICO

• SCIENTIFICO

• STORICO-SOCIALE

COMPETENZE CHIAVE DI

CITTADINANZADa conseguire

all’interno di tutti gli assi culturali

• COMUNICARE

• RISOLVERE PROBLEMI

• COLLABORARE E PARTECIPARE

• AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE

• IMPARARE A IMPARARE

• PROGETTARE

• ACQUISIRE E INTERPRETARE L’INFORMAZIONE

• INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI

RIORDINO SECONDO CICLO

DPR 87/2010 PROFESSIONALI

DPR 88/2010 TECNICI

DPR 89/2010 LICEI

COMPETENZE CULTURALI

COMUNI E DI INDIRIZZO

LINEE GUIDA TECNICI E

PROFESSIONALI

COMPETENZE ARTICOLATE IN

ABILITA’ E CONOSCENZE

RIFERITE ALLE DISCIPLINE

COMPETENZE

ORGANIZZATE IN 5 AREE

CULTURALI E SPECIFICHE

PER INDIRIZZO

INDICAZIONI LICEI

O.S.A. PER

DISCIPLINE

CERTIFICAZIONE

COMPETENZE EQF

I I

I •

Competenza: una definizione condivisa

La Commissione Europea ha adottato i termini competenzee competenze chiave preferendolo a competenze di base, inquanto quest’ultimo è generalmente riferito alle capacità dibase nella lettura, scrittura e calcolo. Il termine“competenza”, nel contesto europeo, è stato invece riferitoa una “combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamentiappropriati al contesto”. Allo stesso tempo, le “competenzechiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per larealizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva,l’inclusione sociale e l’occupazione”.

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio18.12.2006

Competenza: una definizione condivisa

Dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio diistruzione o di formazione e servire come base al proseguimentodell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della formazionepermanente. Si riferiscono, dunque, a tre aspetti fondamentali dellavita di ciascuna persona:

• la realizzazione e la crescita personale (capitale culturale);• la cittadinanza attiva e l’integrazione (capitale sociale);• la capacità di inserimento professionale (capitale umano).

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio18.12.2006

Le otto competenze chiave per la cittadinanza e l’apprendimento permanente

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006

1. Comunicazione nella madrelingua; 2. Comunicazione nelle lingue straniere; 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza

e tecnologia; 4. Competenza digitale; 5. Imparare ad imparare; 6. Competenze sociali e civiche; 7. Spirito di iniziativa e intraprendenza; 8. Consapevolezza ed espressione culturale.

Competenza: una definizione condivisa

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 23.04.2008

• “ Conoscenze ” : indicano il risultato dell ’ assimilazione diinformazioni attraverso l ’ apprendimento. Le conoscenze sonol’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settoredi studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teorichee/o pratiche.

• “Abilità” indicano le capacità di applicare conoscenze e di usareknow-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; leabilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico,intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale el’uso di metodi, materiali, strumenti).

• “ Competenze ” indicano la comprovata capacità di usareconoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche,in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionalee/o personale; le competenze sono descritte in termine diresponsabilità e autonomia.

APPRENDERE PER COMPETENZE

CONOSCENZE SAPERE CONOSCENZE DICHIARATIVE (sapere cosa)

CONOSCENZE PROCEDURALI

(sapere come)

CONOSCENZE CONDIZIONALI

(sapere dove/quando/perché)

ABILITA’ SAPER FARE

CONDOTTE PRATICHE

PROCEDURE D’AZIONE

CONSAPEVOLEZZA DELL’AZIONE

DISPOSIZIONI AD AGIRE

SAPER ESSERE

FATTORI MOTIVAZIONALI

FATTORI ATTRIBUZIONALI

FATTORI METACOGNITIVI

MODALITÀ DI RELAZIONE

COMPETENZE SAPER AGIRE

USO DEL SAPERE IN FUNZIONE DEL COMPITO E DEL CONTESTO

LA NATURA DELL’INSEGNAMENTO

SAPERE SCOLASTICO SAPERE REALE

astratto concreto

analitico globale

sistematico intuitivo

logico pratico

generale particolare

individuale sociale

rigido flessibile

LE QUATTRO DISCONTINUITA ’

la scuola richiede prestazioni individuali, mentre il lavoro mentale all’esterno è spesso condiviso socialmente;

LA NATURA DELL’INSEGNAMENTO

la scuola richiede un pensiero privo di supporti, mentre fuori ci si avvale di strumenti cognitivi o artefatti;

la scuola coltiva il pensiero simbolico, nel senso che lavora su simboli, mentre fuori della scuola la mente è sempre direttamente alle prese con oggetti e situazioni;

a scuola si insegnano capacità e conoscenze generali, mentre nelle attività esterne dominano competenze specifiche, legate alla situazione [Resnick, 1995]

LA SFIDA PER IL SAPERE SCOLASTICO

la differenza sta nella gestione della discontinuita’

centralità dell’insegnamento centralità dell ’appre ndimento

LA NATURA DELL’INSEGNAMENTO

DUE LOGICHE DI INSEGNAMENTO A CONFRONTO

Centralità dell’insegnamento Centralità dell’apprendimento

La conoscenza come prodotto predefinito,

materia inerte

La conoscenza come processo elaborativo,

materia viva

La conoscenza viene frammentata in parti per

facilitare l’assimilazione

La conoscenza viene vista nelle sue reciproche

relazioni

Lo studente riproduce la conoscenza Lo studente produce la conoscenza

Organizzato intorno a contenuti Organizzato intorno a problemi

Strutturato e uniforme Differenziato e regolato sulla persona

Prevede un percorso lineare insegnante-

conoscenza-studente

Prevede un percorso ricorsivo insegnante-

conoscenza-studente

Usa il libro come strumento principe Usa fonti e materiali diversi

Procede in modo individualistico Procede in modo cooperativo

INSEGNAMENTO E APPRENDERE PER COMPETENZE

QUALI SFIDE PER L’INSEGNAMENTO?

CONSIDERARE I SAPERI COME RISORSE DA MOBILITARE

LAVORARE PER SITUAZIONI-PROBLEMA

NEGOZIARE PROGETTI FORMATIVI CON I PROPRI ALLIEVI

ADOTTARE UNA PIANIFICAZIONE FLESSIBILE

PRATICARE UNA VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO

ANDARE VERSO UNA MINORE CHIUSURA DISCIPLINARE

“Se si cambiano solo i programmi che figurano nei documenti, senza scalfire

quelli che sono nelle teste, l’approccio per competenze non ha nessun futuro”

(P. Perrenoud, Costruire competenze a partire dalla scuola, Roma Anicia 2003)

QUALE IDEA DI APPRENDIMENTO?

“Un ambiente di apprendimento dovrebbe offrire rappresentazioni multiple della realtà, nonsemplificandola ma rispettando la sua naturale complessità che prende forma nella molteplicità dipercorsi e alternative (apprendimento come processo non lineare). Dovrebbe sostenere la costruzioneattiva (apprendimento come processo costruttivo e intenzionale) e collaborativa della conoscenza,attraverso la negoziazione sociale (apprendimento come processo sociale), più che la sua sempliceriproduzione. Dovrebbe poi alimentare pratiche riflessive (apprendimento come processoautoriflessivo), proponendo compiti autentici e contestualizzando gli apprendimenti (apprendimentocome processo situato)”

[Johnassen, 1997]

ATTIVITA ’DELL’ALLIEVO

PRINCIPI METODOLOGICI

AFFRONTARE SITUAZIONI

PROBLEMATICHE

• PROPORRE SITUAZIONI COMPLESSE, REALISTICHE, SFIDANTI

GESTIRE RISORSE DIVERSIFICATE

• CONSIDERARE I SAPERI DISCIPLINARI COME RISORSE DA MOBILITARE• PREDISPORRE AMBIENTI DI APPRENDIMENTO• FAVORIRE L’APERTURA VERSO L’ESTERNO• AIUTARE A GESTIRE LE INFORMAZIONI

AGIRE • STRUTTURARE I PERCORSI IN BASE ALLE ATTIVITA ’ DEGI ALLIEVI• TENDERE A PRODOTTI SIGNIFICATIVI• ORGANIZZARE COMUNICAZIONI DA PARTE DEGLI ALLIEVI• LASCIARE AGLI ALLIEVI SPAZI DI DECISIONE SULLA REALIZZAZIONE DEI COMPITI• ADATTARE LE ATTIVITA ’AL GRADO DI COMPLESSITA’ADEGUATO AGLI ALLIEVI

QUALE IDEA DI INSEGNAMENTO?

ATTIVITA’DELL’ALLIEVO

PRINCIPI METODOLOGICI

INTERAGIRE • STIMOLARE L’INTERAZIONE SOCIALE COME RISORSA PER L’APPRENDIMENTO• PREVEDERE E DEFINIRE RUOLI NEL GRUPPO

RIFLETTERE • PROMUOVERE RIFLESSIONE E CONSAPEVOLEZZA SUI PROCESSI E SUI PRODOTTI DEL LAVORO DIDATTICO

VALUTARE • COINVOLGERE GLI ALLIEVI NELLA VALUTAZIONE DEL PROPRIO APPRENDIMENTO• ADOTTARE UNA VALUTAZIONE DINAMICA E REGOLATIVA

STRUTTURARE LE CONOSCENZE

• PREVEDERE MOMENTI DI LAVORO PERSONALE• CONSOLIDARE NEGLI ALLIEVI LE STRATEGIE DI PROGETTAZIONE CONTROLLO DELL’APPRENDIMENTO• PROPORRE ORGANIZZATORI ANTICIPATI DELL’APPREND.

INTEGRARE • PROPORRE COMPITI CHE AIUTINO A STABILIRE LEGAMI FRA LE CONOSCENZE• FARE EMERGERE LE PRECONOSCENZE IN RELAZIONE AI NUOVI SAPERI

ATTIVITA ’DELL’ALLIEVO

PRINCIPI METODOLOGICI

COSTRUIRE SIGNIFICATI

• AIUTARE L’ALLIEVO AD ATTRIBUIRE SENSO ALL’APPRENDIMENTO• PROMUOVERE MOTIVAZIONI INTRINSECHE, DI APPRENDIMENTO E PRODUZIONE

TRASFERIRE LE CONOSCENZE

• RICHIAMARE I CONTESTI DI VITA REALE IN CUI UTILIZZARE I PROPRI SAPERI• AIUTARE GLI ALLIEVI A MOBILITARE I PROPRI SAPERI DI FRONTE A PROBLEMI• METTERE ALLA PROVA L’ALLIEVO DI FRONTE A SITUAZIONI INEDITE•PROPORRE MATERIALI CHE FAVORISCANO IL TRANSFERT

ESSERE ACCOMPAGNATO

• SOSTENERE L’ALLIEVO SUL PIANO COGNITIVO ED EMOTIVO• RITRARSI GRADUALMENTE PER SVILUPPARE L’AUTONOMIA DELL’ALLIEVO

PROGETTARE UN PROGETTO DIDATTICO INTEGRATO

DEFINIRE LA COMPETENZA ATTESA

PRECISARE GLI APPRENDIMENTI CHE SI VOGLIONO INTEGRARE

SCEGLIERE UNA SITUAZIONE-PROBLEMA (centrata sull’allievo, basata sulla mobilitazione di un insieme integrato di risorse, implicante l’esercizio

diretto della competenza attesa, significativa, sfidante)

STRUTTURARE LE MODALITA’ DI REALIZZAZIONE- ciò che fanno gli allievi- ciò che fa l’insegnante

- il materiale a disposizione degli allievi- la consegna data agli allievi

- la modalità di lavoro-- le fasi di lavoro

- gli ostacoli da evitare- ……………

QUALE IDEA DI PROGETTAZIONE?

CARATTERISTICHE DELLA COMPETENZA

• Un’integrazione di conoscenze e abilità e capacità personali,sociali, metodologiche

• Mobilitazione di risorse cognitive, pratiche, metacognitive,personali, sociali, per gestire situazioni e risolvere problemiin contesti significativi

• “Sapere agito” che si può vedere solo in atto

• E’ una dimensione della persona

Aspetti fondamentali della didattica per competenze

Centralità del discente e del processo di apprendimento

Docente come mediatore e facilitatore

Assunzione di responsabilità educativa del docente/educatore

Flessibilità didattica: utilizzo di mediatori diversi e flessibili

Apprendimento sociale: peer-tutoring, laboratorialità, gruppi cooperativi;discussione

Valorizzazione dell’esperienza attiva, concreta, in contesti significativi veri overosimili dell’allievo

Aspetti fondamentali della didattica per competenze

Attenzione ai processi metodologici e strategici

Acquisizione di una modalità riflessiva per rappresentare l’esperienza, attribuirle significato,acquisire metacognizione

Attenzione agli aspetti affettivo-emotivi e relazionalidell’apprendimento

Attribuzione di autonomia e responsabilità all’allievo attraverso i compiti significativi e le unità di apprendimento

Anche nella quotidianità e nella «didattica ordinaria» è opportuno problematizzare, coinvolgere gliallievi, contestualizzare nell’esperienza, dare senso all’apprendimento

Integrazione dei saperi che insieme concorrono a costruire competenze attraversol’esperienza e la riflessione

Unità didattica vs unità di apprendimentoUNITÀ DIDATTICA

• Centrata prevalentemente sugli obiettivi di insegnamento

• Centralità del docente e della sua attività

• Centratura sulla disciplina

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

• Centrata sull’apprendimento e sull’acquisizione di competenze

• Centralità dell’allievo e della sua azione autonoma e responsabile

• Centratura sulle competenze attraverso l’integrazione dei saperi

• Valorizza il problem solving, l’apprendimento sociale e il compito/prodottoin contesto significativo

Pillole di didattica

PARTIRE DALLE CONOSCENZE SPONTANEE:

ESPLICITARE IL RISULTATO ATTESO IN TERMINI DI CONOSCENZASCIENTIFICA

UTILIZZARE MEDIATORI DIDATTICI DIVERSI, STRUTTURARE COMPITIATTIVI, DOVE ESERCITARE ESPERIENZA E RISOLVERE PROBLEMI

Integrazione dei saperi

Le discipline sono punti di vista sulla realtà, ma da sole, non laspiegano

Per risolvere efficacemente problemi bisogna mettere in relazionesaperi diversi

L’integrazione dei saperi si sviluppa nell’analisi e nella gestione disituazioni e problemi concreti

Non si effettua tramite i contenuti, ma attraverso concetti e problemie soprattutto fornendo i metodi per reperire, organizzare, recuperarele conoscenze; agire nella realtà per analizzarla e trasformarla; chiavidi lettura per interpretare criticamente i fenomeni, risolvere problemie prendere decisioni

Importanza delle competenze sociali, metacognitive, metodologiche

Le competenze di base riferite alle discipline, non riescono a spiegarele competenze chiave sociali e civiche, metodologiche e metacognitive(Imparare a imparare, Competenze sociali e civiche, Spirito diiniziativa e intaprendenza)

Tuttavia esse sono irrinunciabili per la convivenza e per permettere ilpassaggio dalla conoscenza all’azione

Esse possono essere declinate in competenze di base, abilità econoscenze, facendo riferimento alla ricerca sulle abilità sociali e sullametacognizione.

Verificare e valutare competenze

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La competenza non è un oggetto fisico

Si vede solo in quanto “sapere agito”

E’ necessario mettere gli alunni in condizione di svolgere compiti significativi che prevedano:

la soluzione di un problema

la messa a punto di un prodotto materiale o immateriale

utilizzando le conoscenze, le abilità, le capacità personali, sociali, metodologiche inloro possesso

o reperendone di nuove

IN AUTONOMIA E RESPONSABILITA’

Le condizioni del compito

Il compito può essere svolto individualmente, in coppia o in gruppo

Prevede la realizzazione di un prodotto, materiale o immateriale, comunquetangibile, che serve ad esercitare ed accrescere abilità, mobilitare e reperireconoscenze e mettere in atto competenze

Deve essere un po’ più difficile delle conoscenze e delle abilità possedute, permobilitare la capacità di problem solving e di riflessione

Deve mobilitare l’esperienza attiva dell’allievo

Prevede un ’ attività continua di riflessione-ricostruzione-autovalutazione,prima, durante e dopo il lavoro. Si può prevedere una relazione finalescritta/orale con funzione di riflessione-ricostruzione-autovalutazione, cheserve anche ai docenti per la valutazione individuale

Contiene a monte i criteri per la sua valutazione (come verrà valutato e chepeso avrà nell’economia della valutazione generale)

Compiti significativi e unità di apprendimento

COMPITO

SIGNIFICATIVOUNITÀ DI

APPRENDIMENTO

Attività che il docente assegna agli allievi da svolgere in autonomia per esercitare competenze

È relativamente semplice e impiega tempi brevi

L’unità di apprendimento è un modulo formativo di complessità e durata variabile

Può coinvolgere da un solo docente a tutto il consiglio di classe, a seconda della complessità

Può coinvolgere anche un solo insegnante e le competenze in cui è coinvolta prevalentemente la sua disciplina

Si propone di “allenare” più competenze attraverso diversi compiti significativi e la realizzazione di prodotti

Focus delle attività

Sia i compiti che le UDA implicano la soluzione di un problema, l’affrontaresituazioni, il gestire progetti, il produrre qualcosa.

Il focus del compito e dell’UDA sono le competenze da attivare; il prodottofinale è unicamente il veicolo efficace.

Nella costruzione dei compiti e delle UDA:

1.si individuano le competenze da attivare

2.si scelgono le attività e i prodotti funzionali al loro perseguimento, nonbanali, poiché servono a mobilitare e accrescere conoscenze, abilità ecompetenze.

Compiti e UDA devono contenere i criteri, i metodi e gli strumenti di verifica evalutazione

Avvertenze

• La competenza è una dimensione evolutiva che si sviluppa in tempi medio-lunghi

• Un compito o poche UDA non consentono di trarre conclusioni sul livello dicompetenza

• Sono necessari diversi elementi di valutazione nel tempo e in condizione econtesti differenti per potere estrapolare un profilo dell’allievo che permettadi trarre conclusioni sul suo livello di competenza

Quali sono quindi le finalitàdella didattica per competenze?

•Fornire ai giovani una proposta culturale adeguata al nostro tempo, europea, aperta al contesto.

•Sostenere un apprendimento degli studenti efficace e documentato, utile e dotato di senso, in una prospettiva di maggiore responsabilità e protagonismo.

•Valorizzare la comunità educativa e l’organizzazione come risorsa per l’apprendimento

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Quali sviluppi un approccio per competenze comporta in rapporto alle modalità della

progettazione formativa?

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QUALE PROGETTAZIONE?

La progettazione degli interventi formativi si fonda sulla capacità di pensarestrategicamente, correlando i fattori complessi dell’apprendimento e dell’insegnamento,nell'organizzazione:

- degli ambienti

- delle attività

- nella scelta delle priorità

- nella produzione dei materiali

- nella verifica dei risultati

- nella valutazione dell'impatto dell’offerta formativa

- nell'analisi degli effetti a medio e lungo termine.

La progettazione è, conseguentemente, l’insieme delle attività volte ad organizzare inmodo sistematico le risorse umane e materiali, intellettuali e tecnologiche, disponibili oaccessibili, finalizzate alla produzione di modelli operativi di interventi didattici.

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Ma cosa caratterizza un curricolo per competenze?

Si risolve nella sostituzione di qualche intestazione di colonna o di riga da

“conoscenze” a“competenze, da“obiettivi di apprendimento” a“traguardi di

sviluppo”, ecc. oppure comporta una rielaborazione dell’intero schema progettuale

sotteso al progetto didattico della scuola e delle singole classi?

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Nella scuola le capacità degli alunni diventano competenze personali grazie agliinterventi di mediazione didattica che mettono l’alunno in grado di avvalersi,all’interno delle situazioni contingenti, di conoscenze e di abilità.

Le competenze, allora, indicano ciò che l’alunno è effettivamente capace di fare, dipensare, di agire, in un tempo definito e in un luogo determinato, nell’unità del suoessere persona, davanti alla complessità unitaria dei problemi e delle situazioni chesi trova ad affrontare e a risolvere.

Da ciò deriva che le competenze vanno oltre l’essere potenziale della persona, inquanto esprimono la forma dell’essere attuale nelle diverse contingenze date

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progettare per competenze

significa

Creare le condizioni per consentire ad ogni alunno di realizzarepienamente le sue capacità non solo nel modo di comprendere e riferirema, soprattutto, nel dimostrare, attraverso i comportamenti oggettivi cheadotta, quello che effettivamente ha imparato a fare, a pensare e a direnel percorso formativo dalla scuola dell'infanzia in poi …»

«Progettare un percorso che, partendo dalla valorizzazionedell’apprendimento centrato sull’esperienza, offra agli alunni glistrumenti per sviluppare competenze chiave utili nella vita adulta, dandosenso a ciò che apprendono.»

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Il Progetto didattico, inteso come «Un percorso di insegnamento-apprendimento (dotato di obiettivi, procedure didattiche, modi divalutazione) centrato su una tematica di una certa ampiezza, per lopiù di carattere extracurricolare (attinta dal mondo,dall’esperienza) e che, per la sua intrinseca complessità, richiedeuna trattazione curricolare»;

si pone quindi al punto di intersezione tra una strategia induttiva,basata su un approccio euristico ed esplorativo al sapere, e unastruttura molare, che mira a rappresentare il percorso didatticonella sua complessità.

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In questa accezione il Progetto didattico tende a riassumere in sé alcune delle

prerogative proprie di un approccio per competenze:

• si fonda su una strategia induttiva, per la quale il percorso didattico muove

dall’esperienza reale e tende a utilizzare i saperi disciplinari come strumenti di

comprensione del mondo reale;

•assume una struttura molare, evitando di ridurre la realtà alle sue componenti

elementari e assumendola nella sua complessità, in chiave pluridisciplinare.

Di contrasto, i Moduli didattici e le Unità didattiche possono essere ricondotti a una

doppia articolazione (il corso articolato in moduli, a loro volta articolati in unità

didattiche) di una medesima strategia didattica, quella deduttiva appunto, che

richiama alcune prerogative proprie dell’insegnamento tradizionale, in particolare

il muovere dalla struttura del sapere e considerare il percorso didattico come

funzionale al perseguimento degli obiettivi di conoscenza stabiliti.

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IN SINTESI

Elaborare un curricolo di scuola secondo un approccio per competenze

richiede, quindi, non solo di riformulare gli obiettivi in termini di competenze

bensì di rivoltare la struttura stessa del curricolo, organizzandola per progetti

didattici (o comunque si vogliano chiamare le unità di base del curricolo

basate su una struttura molare e su una strategia induttiva). Ciò ovviamente

richiede di ripensare non solo la struttura formale del curricolo, ma anche i

modi con cui organizzare il setting didattico, con cui gestire la relazione tra

insegnante e allievi, con cui esercitare la mediazione didattica. Risulta quindi

necessaria una didattica per competenze.

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Il Progetto didattico si presenta, quindi, comel’approccio progettuale più aderente allaprospettiva delle competenze

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