Maria, madre di fede e di speranza · Nelle litanie Lauretane siamo abituati a ripetere “Porta...

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1 Maria, madre di fede e di speranza “Fate quello che vi dirà” (Gv 2,5) Carissimi amici, Come voi ben sapete, il santo Padre ha indetto con la Lettera Apostolica “Porta Fidei” l’An- no della fede che avrà inizio l’11 ottobre e finirà il 24 novembre 2013. La “porta della fede” (At. 14,27) - dice il S. Padre all’inizio della sua lettera- ci “introduce alla vita di comunione con Dio e permette l’ingresso nella sua Chiesa”. Sono molte le citazione evangeliche di questa bella lettera con le quali il S. Padre vuole risvegliare le nostre coscien- ze per ritrovare una fede nuova, fresca, genuina, giacché “non possiamo accettare che il sale diventi insipido e la luce sia tenuta nascosta”. Continua dicendoci “che questo Anno susciti in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza”. Parole bellissime quest’ultime che non possono la- sciarci indifferenti, ma piuttosto che possano en- trare nel più intimo del nostro cuore per il nostro approfondimento e riflessione. Leggendo questa lettera, ed invito tutti voi a farlo in modo esaustivo e completo, emergono tanti aspetti per vivere quest’Anno della Fede con mag- gior coerenza e testimonianza, ma mi vorrei soffer- mare su due aspetti segnalati dal S. Padre: Fede e Speranza. Virtù che sono dono della grazia e dell’amore di Dio per ciascuno dei suoi fi- gli. Ma è in Maria, nostra madre celeste, che trova- no la loro pienezza. Nelle litanie Lauretane siamo abituati a ripetere “Porta del Cielo”, una delle invocazioni che perso- nalmente prediligo: ho sempre visto Maria come “Porta del Cielo”, come colei che ci conduce per mano in Paradiso. La lettera del Cardinale A. Bagnasco, che ci ha indirizzato in occasione della Peregrinatio della Madonna della Guardia che si sta svolgendo in questi giorni -e che sarà nel nostro Vicariato dal 30 novembre al 2 dicembre-, l’ha intitolata “Fate quel- lo che vi dirà” (Gv 2,5). Sono le bellissime parole che Maria rivolge ai discepoli durante le nozze di Cana. Parole piene di Fede e di Speranza, parole con le quali Maria porta i discepoli a Cristo, al “Regno dei Cieli”. Le parole “fate quello che vi di- rà”, che potremmo definire il “comandamento” di Maria, sono come se lei ci prendesse per condurci direttamente a Cristo, lei, porta d’ingresso, porta del cielo, porta della fede.

Transcript of Maria, madre di fede e di speranza · Nelle litanie Lauretane siamo abituati a ripetere “Porta...

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Maria, madre di fede e di speranza “Fate quello che vi dirà” (Gv 2,5)

Carissimi amici,

Come voi ben sapete, il santo Padre ha indetto

con la Lettera Apostolica “Porta Fidei” l’An-

no della fede che avrà inizio l’11 ottobre e finirà il

24 novembre 2013.

La “porta della fede” (At. 14,27) - dice il S.

Padre all’inizio della sua lettera- ci “introduce

alla vita di comunione con Dio e permette

l’ingresso nella sua Chiesa”. Sono molte le

citazione evangeliche di questa bella lettera con le

quali il S. Padre vuole risvegliare le nostre coscien-

ze per ritrovare una fede nuova, fresca, genuina,

giacché “non possiamo accettare che il sale diventi

insipido e la luce sia tenuta nascosta”. Continua

dicendoci “che questo Anno susciti in ogni credente

l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con

rinnovata convinzione, con fiducia e speranza”.

Parole bellissime quest’ultime che non possono la-

sciarci indifferenti, ma piuttosto che possano en-

trare nel più intimo del nostro cuore per il nostro

approfondimento e riflessione.

Leggendo questa lettera, ed invito tutti voi a

farlo in modo esaustivo e completo, emergono tanti

aspetti per vivere quest’Anno della Fede con mag-

gior coerenza e testimonianza, ma mi vorrei soffer-

mare su due aspetti segnalati dal S. Padre: Fede e

Speranza. Virtù che sono dono della grazia e

dell’amore di Dio per ciascuno dei suoi fi-

gli. Ma è in Maria, nostra madre celeste, che trova-

no la loro pienezza.

Nelle litanie Lauretane siamo abituati a ripetere

“Porta del Cielo”, una delle invocazioni che perso-

nalmente prediligo: ho sempre visto Maria come

“Porta del Cielo”, come colei che ci conduce per

mano in Paradiso.

La lettera del Cardinale A. Bagnasco, che ci ha

indirizzato in occasione della Peregrinatio della

Madonna della Guardia che si sta svolgendo in

questi giorni -e che sarà nel nostro Vicariato dal 30

novembre al 2 dicembre-, l’ha intitolata “Fate quel-

lo che vi dirà” (Gv 2,5). Sono le bellissime parole

che Maria rivolge ai discepoli durante le nozze di

Cana. Parole piene di Fede e di Speranza, parole

con le quali Maria porta i discepoli a Cristo, al

“Regno dei Cieli”. Le parole “fate quello che vi di-

rà”, che potremmo definire il “comandamento” di

Maria, sono come se lei ci prendesse per condurci

direttamente a Cristo, lei, porta d’ingresso, porta

del cielo, porta della fede.

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Il Credo come preghiera quotidiana per l'Anno della Fede

Con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede

per avere la salvezza.

“Perché l'Anno della Fede possa condurre tutti i credenti a imparare a memoria il Credo a reci-tarlo ogni giorno come preghiera, così che il respiro si accordi con la fede.”

dal Sussidio per l'Anno della Fede

Credo Niceno-Costantinopolitano

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra,

di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,

unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli:

Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato

della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create.

Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria

e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,

mori e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,

è salito al cielo, siede alla destra del Padre.

E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita,

e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,

e ha parlato per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati.

Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen

Oggi, Maria, madre di Fede e di Speranza lo dice anco-

ra una volta a ciascuno di noi. Con la sua fede, con il suo

silenzio, con il suo sì, senza condizioni, pronta a

“custodire tutte queste cose nel suo cuore” (Lc 2,51). Fede

e speranza. Tutta la sua vita è piena di queste due virtù

che trovano il loro coronamento nella comunione con Dio.

Riprendendo ancora le prime parole della lettera del S.

Padre: “La “porta della fede” che introduce alla

vita di comunione con Dio”. Maria ci introduce

nella comunione con Dio. Ecco per noi la nostra fede,

il desiderio e la speranza della comunione con Dio e con

gli uomini.

Aiutati dalle parole del S. Padre e dalle parole del no-

stro Vescovo, mettiamo a frutto la vita di preghiera, medi-

tiamo le scritture, avviciniamoci ai sacramenti, la confes-

sione, l’Eucarestia per dare maggiore testimonianza in un

modo che forse sta perdendo la forza della propria fede.

“Affidiamo –ci dice il S. Padre nella sua lettera- alla Ma-

dre di Dio, proclamata “beata” perché “ha creduto” (Lc

1,45) questo tempo di grazia”.

Auguro a tutti voi, a tutta la comunità, un “Anno della

Fede”, ricco di esperienze e di testimonianza in mezzo ai

fratelli, vivendo la carità, virtù della comunione e amore di

Dio, guidati dalla nostra Madre, piena di fede e di speran-

za e preghiamo lei con le parole di Giovanni Paolo II a Fa-

tima:

Maria, Madre della Speranza,

a Te con fiducia ci affidiamo.

Come te intendiamo seguire Cristo,

Redentore dell'uomo:

la stanchezza non ci appesantisca,

nè la fatica ci rallenti,

le difficoltà non spengano il coraggio

nè la tristezza la gioia del cuore.

Tu Maria, Madre del Redentore

continua a mostrarti Madre per tutti,

veglia sul nostro cammino e aiuta i tuoi figli,

perché incontrino, in Cristo,

la via di ritorno al Padre comune!

Amen

(Papa Giovanni Paolo II)

Un abbraccio fortissimo a tutti voi dalla nostra Comu-

nità di Missionari e Missionarie, con il desiderio che que-

st’anno la nostra Comunità Parrocchiale possa trovare con

Fiducia e Speranza la comunione con Dio.

P. Vicente de la Fuente

Parroco

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Anno della Fede: Occasione

straordinaria,

dono speciale

per la Chiesa e quindi

per ciascuno di noi

Gesù stesso nel Van-

gelo si chiede ad un cer-

to punto: ”Ma il figlio

dell’uomo quando torne-

rà, troverà la Fede sulla

terra?”

E’ la grande domanda

che ci interpella oggi più

che mai.

Ed ecco il dono, la proposta

di fermarci a guardare nel pro-

fondo di noi stessi se c’è e

quanta è, la nostra fede.

Gli avvenimenti grandi nella

storia della salvezza sono stati

provocati sempre dalla propo-

sta di Dio e dalla risposta

dell’uomo.

Penso certo, per esempio,

all’Incarnazione: l’angelo espo-

ne la proposta e Maria dice il

suo sì; ma penso anche alla

mia vita come alla vita di cia-

scuno; al momento opportuno

(nella pienezza del tempo) il

Signore ci ha interpellato in

maniera precisa e beati noi se

la nostra risposta è stata un

Fiat come quello di Maria!

Oggi siamo, so-

cietà ed individui sin-

goli, in una grande

povertà di fede…ed

ecco il dono: si offre a

tutti e a ciascuno la

possibilità di ritrovare

il tesoro in parte o del

tutto perduto. Ma si

sa, i doni bisogna ac-

cettarli, aprirli, usarli.

Quanto alla pro-

posta precisa non so

cosa aspettarmi e non

sono informata sui

modi, tempi, luoghi

che la Chiesa ha pensato,

ma…mi fido! E certamente

non mi farò scappare l’occa-

sione di un impegno serio per

incontrare quel Signore Gesù

che attraverso la voce del Pa-

pa mi sta dicendo: Vieni, par-

liamo di te, di Me, del nostro

rapporto, del Regno di Dio,

della vita eterna…

Sì Signore! Certo che vengo!

Mimia

Ci sono delle benedizioni di Dio che entrano

rompendo i vetri. Tommy è una di queste.

Benedizione di Dio perché tutti i bambini lo

sono, venuto a questo mondo però in modo un

po' rumoroso. Appena nato ci hanno detto che

aveva un cuore così complicato che ne avevano

visti pochi come il suo e che forse sarebbe so-

pravvissuto solo poche ore.

Il primo dono di Dio è stato quello di farci

accettare in modo molto sereno il cammino da

percorrere e di darci la "certezza" che tutto sa-

rebbe andato per il meglio.

Questa serenità e questa certezza derivano an-

che da una comunità che prega per noi sempre

e che in modo particolare durante gli interventi

ha fatto sentire la nostra famiglia circondata da

vera preghiera e vero bene.

Grazie a tutta la comunità , a partire dai pa-

stori che si sono susseguiti in questi anni, fino

ad arrivare a tutte le persone che con preghie-

re, piccole attenzioni e grandi gesti ci hanno

fatto sentire pietre vive di una meravigliosa fa-

miglia, quella del Tabernacolo, su cui veglia la

nostra Madonna della Speranza che custodisce

ai suoi piedi il primo referto della cardiopatia

di Tommaso.

Tommy, Matti, Giorgio e Gilda.

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“Eh così è

terminato anche

il nostro ultimo

campo ACR.

Ci sarebbero

moltissime cose da dire, troppe,

ma le più significative…sono le

più belle e le più importanti ov-

vero il fatto che è stato un campo

stupendo pieno di emozioni nel

quale tutto può succedere, ci sia-

mo divertiti come dei

pazzi ed abbiamo capito

quanto il resto dell’

ACR ci voglia bene.

Perciò vorremmo rin-

graziare tutti coloro che

in questi anni e in que-

sto campo ci hanno aiu-

tato, voluto bene, segui-

to insegnato, perché

grazie a loro l’ ACR è

diventata parte della

nostra vita, ce l’ha riem-

pita, ce l’ha

abbellita, l’ACR non

ce la scorderemo mai!”

Valentina Pelazza

Anche quest’anno il campo

ACR si è svolto a Monteleco.

Era ambientato a Magador,

una contea piena di personaggi

strani che durante la settimana

hanno fatto divertire i bambini. A

questo campo abbiamo partecipa-

to anche noi (Matteo, Marco,

Alessia). E' stato il nostro primo

campo “dall'altra parte”. Eravamo

abituati a vivere il campo come

bambini, avere la possibilità di

farlo da educatori è stato vera-

mente interessante! E' molto gra-

tificante poter dare una mano ai

bambini più piccoli, metterli a

letto o più semplicemente spiega-

re un gioco a tutti. Il gruppo edu-

catori ci ha accolto subito bene e

ci ha dato piccole responsabilità

che ci hanno fatto capire cosa

vuol dire essere educatori.

Matteo

Un anno di lavoro, impegni, appuntamenti, le esigenze

della famiglia e poi decidere dove andare in ferie… Ebbe-

ne, sospiro di sollievo, le ferie sono un punto di arrivo e

di partenza. Un riferimento per tutti, è tuffarsi nell’ab-

braccio degli amici, nella natura che offre gite e relax,

divertimenti spesso inattesi, come è stato quest’anno il

rafting che abbiamo affrontato piccoli e grandi come una

grande avventura. E’ toccare l’anima dei nostri fratelli

nella condivisione, è confrontarsi nel percorso della vita e

accorgersi che anche nelle difficoltà non si è soli.

E’ ridere fino alle lacrime per un nonnulla, è scoprire che

la serenità è racchiusa nelle cose più semplici. Tornare al

campo famiglia è attingere per una sana ricarica di affetto

e forza spirituale, è pregare insieme per chi, in quel mo-

mento, è meno fortunato di noi, è essere certi di avere il

Signore nel nostro cuore e in mezzo a noi che ci indica la

via per dare il meglio di noi, che guida i nostri figli a es-

sere veramente gli adulti di domani. Elena

Siamo una famiglia del quartiere che per la

prima volta ha partecipato al "Campo Fa-

miglie" organizzato dalla Parrocchia del

Tabernacolo. La nostra partecipazione è

stata decisa all'ultimo momento, e, pur non

conoscendo nessuno, siamo stati accolti in

modo semplice e coinvolgente. La Valle

Aurina in Alto Adige, dove abbiamo allog-

giato, è molto bella e permette escursioni

per adatte a tutte le esigenze. La vacanza

con il "Gruppo Famiglia" è l'ideale per chi

voglia ossigenare il corpo e lo spirito. I

momenti di condivisione sono un'occasione

per confrontarsi con le altre famiglie e so-

prattutto per dedicare un po' di tempo alla meditazione. Carmelo, Sonia, Davide, Giovanni

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Questo il tema del campo Gvs 2x2 che si è

svolto quest’estate, dal 24 al 30 giugno a Fraconalto:

Lorenzo, Roxsana e Francesca, sostenuti dal sopraffi-

no cuoco Maurizio, hanno accompagnato i ragazzi

del Gruppo in quest’avventura alla ricerca di qualcosa

di nuovo.

Il “Piccolo Principe” è stata

la guida che ci ha indirizzato in

questa ricerca: attraverso i suoi

viaggi, le sue avventure ed i suoi

incontri, abbiamo compreso l’es-

senziale su noi stessi, i nostri di-

fetti, ciò che desideriamo cambia-

re, come avvicinarci agli altri, co-

me avvicinarci a Dio e come aiu-

tare gli altri a fare lo stesso.

Naturalmente abbiamo spez-

zato l’impegno di un cammino

così forte con giochi, attività e la

preghiera: abbiamo riscoperto un videogioco storico

(Pacman), ci siamo rinfrescati con i giochi d’acqua (e

l’immancabile battaglia di gavettoni!), abbiamo cerca-

to di rappresentare il Ns personale percorso di vita

(dove siamo e dove vogliamo andare), ecc… Ma non

è tutto: non abbiamo escluso dal Ns programma le

due passeggiate ( sfortunatamente TROPPO brevi!!!),

che ci hanno fatto apprezzare il fresco dei boschi

circostanti e la compagnia dei nostri vicini di casa (i

cinghiali!), né ci siamo privati di una gita al maneggio,

dove i più coraggiosi hanno dato prova delle

loro doti di cavallerizzi!

Dopo tutti questi impegni pomeridiani, le

cene preparate da Maurizio erano un vero bal-

samo: sia per il corpo, per le prelibatezze che

potevamo gustare, sia per il cuore, per tutto il

tempo trascorso a chiacchierare insieme intor-

no alla tavola.

Eh sì, perché abbiamo cercato di dedi-

care molto tempo alla convivenza,

trascorrendo, possibilmente, parecchi momen-

ti a chiacchierare e a scambiare idee, opinioni

ed esperienza reciproche. Convivenza che si è

espressa in modo particolare mercoledì sera,

giorno in cui Filippo, dopo un intenso lavoro di

persuasione, ci ha convinti ad accendere il fuo-

co dopo cena: ha dato prova di una vastissima

conoscenza di bans e danze attorno al fuoco ed

ha coinvolto l’intero gruppo nei balli più strava-

ganti! Molte altre cose sono accadute i questi giorni:

incontri ravvicinati con barattoli da 5 kg di nutella,

letture pubbliche di libri, tornei di calcio balilla, ma,

per non svelarvi tutti i nostri segreti, non vogliamo

raccontare altri particolari.

Approfittiamo di queste

righe per ringraziare, innanzitutto

Maurizio, che ci ha alleggerito

dell’impegno della cucina, poi tut-

ti i ragazzi che hanno partecipato

( Filippo, Lorenzo, Alessia, Bene-

detta, Camilla, Elisa, Valentina F.,

Valentina P. e Matteo ed Elena

che ci hanno raggiunto a metà

settimana), quindi i genitori e

P.Vicente per la fiducia accorda-

taci, tutte le persone che ci sono

venute a trovare e tutti coloro che

ci hanno sostenuto, sia con aiuti

pratici e concreti, sia spirituali, attraverso la loro pre-

ghiera.

Il frutto più grande del campo è stata sicura-

mente la crescita dei rapporti tra noi, tra i ragazzi e

tra educatori e ragazzi; caratteristica che si svilupperà

ancora di più col tempo e che permetterà a questo

Gruppo di migliorare ancora e ancora: dopotutto,

come già qualcun altro ha detto, questo non è che

l’inizio!

Gvs 2x2

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Conosciamo il nostro quartiere…

Via Pontevecchio

Il confine a ponente della nostra parrocchia è

segnato in buona parte dalla via Pontevecchio, che

collega via Tanini con la zona bassa verso Corso

Europa.

Via Pontevecchio prende il nome da un ponte

medioevale a due arcate che attraversa il torrente

Sturla. Oggi il transito del ponte è esclusivamente

pedonale, a salvaguardia dell'annosa struttura, ma in

passato deve aver avuto notevole importanza, stando

alle notizie ricavate dal cartello al suo ingresso:

" ... posto al confine tra la città di Genova e il com-

prensorio di Quarto, si trova lungo un tracciato molto

antico che percorreva il territorio da Levante a Po-

nente. Su questa strada, tra ville ed orti, itinerario per

viaggiatori e pellegrini spesso diretti a Roma, sorsero

conventi e ricoveri come, sulla via Pontevecchio, l'o-

spizio di San Giacomo.........".

A completare il sapore del passato c'è accanto la

lastra stradale che dice "Città di Genova - varco Pon-

te Vecchio".

Il tracciato della strada è breve. Il tratto che scen-

de da via Tanini è pedonale e disagevole da percorre-

re. La parte centrale pianeggiante in origine era piena

di orti ed alberi da frutto. I vecchi del posto ricordano

che allora "bevevano l'acqua del torrente Sturla"! I

caseggiati costruiti negli ultimi decenni hanno richie-

sto l'ampliamento della via di transito.

Centro d'incontro nella zona è il campo del gioco

di bocce che ha ridato valore e dignità alla fascia che

costeggia il torrente, lasciata incolta per diversi anni:

il lavoro di tanti pensionati e la passione sportiva

hanno saputo creare una piacevole area per lo svago

di molte persone.

Quest’ estate sono stato ad Assisi assieme al grup-

po giovani per visitare i luoghi che hanno visto la

nascita ed il cammino di uno dei più fa-

mosi santi della storia cristiana: San Fran-

cesco. Il primo giorno abbiamo visitato la

chiesa di Santa Chiara che ospita al suo

interno varie reliquie appartenenti a Chia-

ra e Francesco e famose opere d’arte, fra

le quali in particolare il famoso crocifisso

di Cimabue.

Il giorno successivo abbiamo invece

avuto modo di ammirare Santa Maria de-

gli Angeli, una chiesa costruita come con-

tenitore per la piccola chiesetta originale,

la Porziuncola, ed il suo fantastico roseto.

In seguito abbiamo visitato il monastero

di San Damiano, dove i frati francescani hanno fatto

da guida all’interno di questa meravigliosa costruzio-

ne, e l’Eremo delle Carceri, luogo in cui San France-

sco si ritirava in meditazione e che davvero comunica

un senso di tranquillità e contatto con la natura. Il

viaggio, proseguito tra momenti di condivisione, atti-

vità ricreative con un fantastico pallone dal design

avveniristico e “squarci’’ si è concluso con la visita

alla Verna che, nonostante richieda un viaggio tra

numerose curve, si è rivelato davvero un luogo bel-

lissimo; quasi magico.

Di questa esperienza ricorderò, oltre ai luoghi me-

ravigliosi e alla loro importanza nella storia di San

Francesco, anche il clima sereno e amichevole che si

poteva percepire all’interno del gruppo; dalle attività

“ludiche” come il lupus a quelle più propriamente

spirituali.

Damiano

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L’effigie della Madonna

della Guardia nei giorni

dal 22.9 al 9.12 sarà nelle

varie parrocchie della Dio-

cesi di Genova ed in particolare

dal 29.11. al 3.12 nel nostro vica-

riato “S. Martino - Valle Sturla”

La Diocesi di Genova si pre-

para a vivere “l’anno della fede”

voluto dal Papa Benedetto XVI

con la “Peregrinatio Mariae”.

Ma che senso ha oggi che

la venerata immagine della

santa Vergine del Figonia

venga tra noi, nelle nostre

piazze nei nostri ospedali nel-

le nostre chiese nei nostri can-

tieri di lavoro, nelle nostre

case? Maria viene a verificare,

a chiederci come stiamo.

Come sta la tua famiglia,

come stanno i tuoi figli, come

stai tu.

Viene quindi ad incontrarci

e la domanda “come stai?”

non è “pro forma”; esige una

risposta, una fermata, un po’

di riflessione.

Come potrei rispondere “sto

bene” tanto per chiuderla lì e

non riflettere oltre come tante

volte ho fatto ?

Prima come uomo e poi come

cristiano, se vivo solo un poco

coscientemente il mio tempo

osservo:

Fabbriche che chiudono, ope-

rai in cassa integrazione, disoc-

cupazione giovanile al 30%, ad

ogni temporale disastri, allaga-

menti, giovani distrutti dalla

droga, corruzione nello sport,

nelle amministrazioni pubbli-

che.

Chiese vuote, parrocchie sen-

za prete, ragazzi senza curato,

matrimoni in crisi, famiglie nel

disagio, noi sedicenti cristiani

troppe volte tristi , abulici con

una fede trascinata che non

cambia la vita.

Maria viene a dirci che, sì è tutto

vero, ma è il momento di cam-

biare registro non serve la la-

gna :

state un po’ con me, ho tante

cose da dirvi, “tutte quelle che

serbavo nel mio cuore”, “fate

quello che mio Figlio vi dice”,

ascoltate la voce della Chiesa e

con essa pregate con il Vangelo,

lì c’è tutto, c’è la “buona noti-

zia”. Riscoprite il sacramento

della “Riconciliazione”, nutrite-

vi con fiducia della Parola di

Dio, dell’ Eucaristia, lì c’è Gesù

(la Parola incarnata), lì c’è la

Speranza, lì c’è l’Amore che

cambia la vita, che apre alla Fe-

de che illumina.

Riscoprite con il senso vero

della vita, la gioia del cuore,

Vivete alla presenza

del Signore, la vita cam-

bia, ritorna la Speranza

Il tuo pellegrinaggio è per

il nostro cambiamento per la no-

stra conversione per accogliere

con serietà ed impegno l’anno

della Fede proposto da Benedet-

to XVI

Intercedi per noi Maria, aiu-

taci a cambiare strada, a solle-

vare lo sguardo per guardarci

negli occhi, per capirci, e per

volerci più bene. Prega per noi

Maria, adesso perché è in que-

sto momento che ne abbiamo

bisogno, per i nostri giovani

che non conoscono Gesù; Prega

e guidaci, perché con la gioia

nel cuore vogliamo far cono-

scere Gesù ai fratelli, ai parenti,

agli amici.

Prega per i nostri governanti,

per i nostri rappresentanti nelle

Istituzioni . Tanti di loro hanno

messo il dio denaro ed il dio

potere al posto di Gesù e non

servono più il popolo ma loro

stessi.

Prega per i nostri malati, che

non perdano la fiducia la sereni-

tà perché Gesù è con loro ed in

loro ,e presente nei fratelli che

aiutano, consolano nei difficili

momenti.

Prega per le nostre famiglie

che diventino “piccole chiese”

dove ci si ama e si trasmette la

Fede nel tuo figlio Gesù.

Sì, anche oggi ha senso il tuo

pellegrinare tra noi, per scuo-

terci per portarci la Speranza

perché vogliamo riconquistare

la gioia perché tu ci porti a Ge-

sù Via Verità e Vita.

Sandra e Corrado

“PEREGRINATIO MARIAE” A GENOVA

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NOTIZIE e

DATE da RICORDARE

Venerdì 2 NOVEMBRE

COMMEMORAZIONE DEFUNTI

S. Messe ore 9.00-18.00-21.00

Venerdì 16 Novembre ore 21

INCONTRO VICARIALE sul Credo

Parr. RISURREZIONE (Borgoratti)

Sabato 17 Novembre ore 17.45

INCONTRO FAMIGLIE

Martedì 20 Novembre ore 9

INCONTRO ADULTI E CELLULE

Domenica 25 Novembre ore 11

S. CRESIME

Da Ven. 30/11 4 a dom. 2/12

STATUA MADONNA DELLA GUARDIA

Pellegrina nel Vicariato (San Rocco)

Venerdì 14 Dicembre ore 21

INCONTRO VICARIALE sul Credo

Parr. TABERNACOLO

Sabato 15 Dicembre ore 17.45

INCONTRO FAMIGLIE

14 ottobre 201214 ottobre 2012

FESTA PATRONALEFESTA PATRONALE

Ci prepariamo a questa solennità

con diversi momenti di preghiera insieme:

Giovedì 11 ottobre ore 21.00 Rosario meditato

In Via Pontevecchio

Via dell’Arena

Venerdì 12 ottobre ore 21.00 Rosario meditato

In Via Tanini 47

Sabato 13 ottobre ore 17.15 Rosario meditato

in Chiesa

ore 18 S. Messa prefestiva

DDOMENICAOMENICA 14 14 OTTOBREOTTOBRE

ore 11 S. Messa Solenne

Pesca di Beneficenza da dopo la S. Messa

delle ore 11 per tutto il pomeriggio

ore 15,00 Giochi per bambini

ore 16,00 Benedizione dei Bambini

ore 16.30 Proiezione filmino campo ACR

per tutti i Bambini e i loro GENITORI

ore 17,00 Merenda per tutti!

PARROCCHIA DEL TABERNACOLO Missionari e Missionarie Identes

Via Swinburne, 4b –16148 Genova

Tel. 010/387291

[email protected] Stampato in proprio

ORARIO INVERNALE S. MESSE

A partire dal 31 Ottobre

Feriale: ore 9 - 18

Sabato pomeriggio e Prefestivi: ore 17

Domenica e Festivi: ore 9-11-18

Mercoledì 2 novembre (Fedeli defunti) S. Messe ore 9,00 – 18,00 – 21,00 (in ricordo di tutti i defunti dell’anno)