Marco Puiatti Alberto Baglioni Pier Antonio Zanchetta: la difesa idrogeologica nei territori montani

La Difesa idrogeologica nei territori montani

Direzione Difesa del Suolo - Ing. Marco Puiatti

Dott. Pierantonio Zanchetta Dott. Alberto Baglioni

Opere idrauliche e bacini di laminazione in Veneto

ORDINE DEGLI INGEGNERIDELLA PROVINCIA DI VENEZIA

MAI PIU’! Verso un’idraulica responsabile – Venezia, 10 novembre 2016

• La superficie del Veneto (1.839.100 ha) è all’incirca costituita per il 56,4% dalla pianura e per il 43,6% da montagna e collina.

• Il territorio classificato montano rappresenta il 34% circa e l’area sottoposta a vincolo idrogeologico (592.143 ha) è circa il 32%.


PREMESSE

L’ Amministrazione regionale ha da sempre posto attenzione alle problematiche relative al territorio.

In ambiente montano la sicurezza e la vivibilità sono subordinate a una adeguata conoscenza dei livelli di pericolosità e vulnerabilità.

Si è passati da una impostazione di base incentrata sulla riparazione dei danni e sull’erogazione di provvidenze, ad una cultura di previsione e prevenzione.


OPERE DI DIFESA IDROGEOLOGICA

Il territorio della Provincia di Belluno, classificato interamente come territorio montano con il 93% sottoposto a vincolo idrogeologico. Anche per le peculiari caratteristiche geologiche, geomorfologiche, è caratterizzato da una capillare presenza di opere di difesa idrogeologica, realizzate da diverse amministrazioni (Stato, Regione, Provincia, Comunità Montane) nell’arco di più di 100 anni.


• Opere di regimazione dei corsi d’acqua, sono state realizzate già durante il Regno d’Italia agli inizi del ‘900.

• Nel primo dopoguerra molti interventi sono stati eseguiti con finalità di sostegno del territorio, nelle aree rurali dedite alle attività agricole.


• I cantieri interessarono soprattutto la fascia prealpina e in secondo ordine la regione dolomitica.

• Anche nel 2° dopoguerra (anni ’50) le sistemazioni idraulico forestali mantengono analoga impostazione e caratteristiche costruttive: poche opere di grandi dimensioni, largo impiego di manodopera.


Dati Archivio di Stato 1924 - 1970Sono presenti circa 613 Progetti di intervento in

Bacini Montani.- Agordino 122- Val belluna 119- Longaronese-Zoldo 22- Boite Centro Cadore 44- Comelico Sappada 71- Alpago 185- Feltrino 50


La grande alluvione del 1966 è il punto di svolta per i seguenti motivi:

• Grande flusso di finanziamenti da utilizzare in breve tempo;

• Minore disponibilità di manodopera qualificata locale a causa dell’emigrazione.

• Maggior grado di meccanizzazione dei cantieri (macchine movimento terra, betonaggio ecc.)


Con il trasferimento di competenze alla Regione Veneto (DPR 616/77) e la mutata sensibilità ambientale ed un diverso approccio culturale hanno intensificato gli interventi con le tecniche di ingegneria naturalistica.



Progettazione CFS 1970 – 1985Circa 288 Progetti di intervento in Bacini Montani.- Agordino 43- Val belluna 29- Longaronese-Zoldo 40- Boite Centro Cadore 87- Comelico Sappada 46- Alpago 12- Feltrino 31


Progettazione Forestale Regionale dal 1986Circa 1134 Progetti di intervento in Bacini Montani.- Agordino 243- Val belluna 139- Longaronese-Zoldo 91- Boite Centro Cadore 263- Comelico Sappada 164- Alpago 86- Feltrino 148Sono stati inoltre realizzati 347 pronti interventi.

L’azione di contrasto ai dissesti svolta sul territorio, prima dal Corpo Forestale dello Stato, poi dalla Regione, è stata realizzata negli anni attraverso la costruzione di opere di regimazione idraulica, la ripulitura degli alvei, la manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere esistenti e la ricostruzione dei boschi degradati.

Eventi alluvionali verificatisi, nel recente passato, sono stati tutti oggetto di specifici provvedimenti dell’amministrazione regionale per lavori di ripristino delle situazioni compromesse.



Tipologia di cantieri


Interventi di ingegneria naturalistica-Realizzazione di briglie in pietrame e legname e rinverdimento con siepi vive in loc. All’Aiva (Selva di Cadore)

Consolidamento di versante in frana con opere in pietrame e legname sui Torr. Giavaz e Fiorentina (Selva di Cadore)

Rivestimento dell’alveo in massi sul Torr. Giavaz (Selva di Cadore)


Interventi di ingegneria idraulica-Regimazione idraulica con briglie rivestite in pietrame nella faccia a vista sul Rio Palata (Colle S. Lucia)Briglia filtrante e vasca di deposito sul

Ru Sech (Alleghe)

Briglia filtrante e vasca di deposito sul Ru Sech (Alleghe)


Comune: Quero Vas

Località: Caorera

Corso d’acqua: Valgrande

Metri cubi di invaso: 4000

Tipo opera: Briglia filtrante a fessura

Periodo realizzazione:Inizio lavori: Luglio 1995

Fine lavori: Dicembre 1995

ESEMPI DI BRIGLIE FILTRANTI REALIZZATE


Evento Agosto 2014

Lavori Settembre 2014


Comune: Belluno

Corso d’acqua: Torrente Gresal

Metri cubi di invaso: 5000


Periodo realizzazione:Inizio lavori: Settembre 2006

Fine lavori: Maggio 2008


Comune: Vodo di Cadore

Corso d’acqua: Torrente Rudan

Metri cubi di invaso: 13000 - 18000


Periodo realizzazione:Inizio lavori: Marzo 2010

Fine lavori: Settembre 2011


Evento Agosto 2015


04 novembre

1966. Foto di Archivio


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