Marchedomani_estate2012

32
Le Marche al galoppo Quattro giorni di sport, economia e turismo. Un invidiabile mix di relazioni internazionali e promozione del territorio. Marche Endurance Lifestyle: la Riviera del Conero cornice di grande suggestione, molto apprezzata dal vicepresidente e Primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum. Prestigiose delegazioni in visita al seguito del ministro dell’Economia degli Eau, Sultan Bin Saeed Al Mansouri. Un avvenimento dai molteplici risvolti, che ha acceso sulla nostra regione e le sue tante realtà di pregio le luci della ribalta domani ALCEO MORETTI DIRETTORE Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVII - N. 6/7 - ESTATE 2012 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona Pubblicità non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: [email protected] GIACOMO BUGARO VITTORIANO SOLAZZI GLI INCONTRI DI ALCEO MORETTI COSIMO CENTRONE, LUCIANO GOFFI, GIANCARLO SAGRAMOLA, SERGIO SCHIAVONI Le interviste Missione in Sud America Politecnica: attivo di 10 milioni Borghi eccellenti A Londra con orgoglio La lunga estate calda

description

il periodico marchigiano di politica, attualità, cultura e sport

Transcript of Marchedomani_estate2012

Page 1: Marchedomani_estate2012

Le Marche al galoppo

Quattro giorni di sport, economia e turismo. Un invidiabile mix di relazioni internazionali e promozione del territorio. Marche Endurance Lifestyle: la Riviera del Conero cornice di grande

suggestione, molto apprezzata dal vicepresidente e Primo ministro degli Emirati Arabi Uniti,

Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum. Prestigiose delegazioni in visita al seguito del ministro

dell’Economia degli Eau, Sultan Bin Saeed Al Mansouri.

Un avvenimento dai molteplici risvolti, che ha acceso sulla nostra regione e le sue tante realtà di pregio le luci della ribalta

domaniALCEO MORETTI DIRETTOREPeriodico di Cultura - EconomiaInformazione - Politica - SportAnno XXVII - N. 6/7 - ESTATE 2012Spedizione in A.P. 70% Filiale di AnconaPubblicità non superiore al 50%Distribuzione gratuitaE-mail: [email protected]

GIACOMO BUGARO

VITTORIANO SOLAZZI

GLI INCONTRI DI ALCEO MORETTI

COSIMO CENTRONE, LUCIANO GOFFI, GIANCARLO SAGRAMOLA, SERGIO SCHIAVONI

Le interviste

Missione in Sud America

Politecnica: attivo di 10 milioni

Borghi eccellenti

A Londra con orgoglio

La lunga estate calda

Page 2: Marchedomani_estate2012

2PAGINA ESTATE 2012MARCHEdomani

Affrontare le sfide della longevità delle popo-lazioni è uno degli

obiettivi della strategia Eu-ropa 2020. Dal momento che le autorità locali e regionali sono i principali fornito-ri dei servizi alle persone anziane per assicurare a queste una vita dignitosa, il loro coinvolgimento di-retto in ogni dibattito Ue ed azione politica sulla lon-gevità attiva è cruciale e gioca un ruolo importante nell’aumento della coesione sociale, economica e territo-riale”. Questo, in sintesi, il monito che, attraverso una risoluzione, la Commissione Ecos (politica ed economica sociale) del Comitato delle Regioni dell’Unione europea ha lanciato a tutti i Paesi aderenti da Jesi, la città scel-ta per il seminario annuale focalizzato sul tema della “Domotica e della longevità attiva”. La risoluzione, de-nominata la Carta di Jesi, è stata approvata all'unanimità dai rappresentanti delle 27 regioni d'Europa.

“Siamo molto soddisfatti del contributo strategico ap-portato da questo seminario su un fronte fondamentale come quello dell’invecchia-mento attivo –ha detto Ar-noldas Abramavicius, sindaco di Zarasay (Lituania) e pre-sidente della Commissione Ecos– ed è importante che lanciamo questo messaggio proprio da qui dalle Marche,

Da Jesi la chiamata a raccolta della Commissione Ecos; il presidente Abramavicius: “Un contributo strategico”. Il ruolo della domotica, Spacca sul tema dell’innovazione

uno dei laboratori europei più interessanti e dinamici per le politiche per l’active aging (invecchiamento atti-vo, ndr.), uno spazio di spe-rimentazione in cui si stanno portando avanti esperienze

importanti di ricerca e di innovazione sociale, tecnolo-gica e amministrativa”.

“Il programma strategico Europa 2020 -ha evidenziato il Governatore Gian Mario Spacca-, si basa su tre prio-rità: crescita intelligente, so-stenibile e sociale-inclusiva, mentre il programma Hori-zon 2020 è uno strumento essenziale per la ricerca e l’innovazione e per attuare le iniziative di Europa 2020”. “Horizon 2020 –ha prose-guito Spacca– si incentra sull’innovazione e noi mar-chigiani abbiamo una innata vocazione ad interpretare questo tema perché siamo

la regione più industriale d’Italia e la decima in Euro-pa. Longevità attiva significa aumentare, per tutti noi, la speranza di vita”. Questo indicatore, che misura anche la qualità dell’esistenza, ha

ancora una volta il primato nel nostro Paese: l’Italia e la nostra regione condividono con Ile de France e la Co-munidad de Madrid il record dei territori più longevi del mondo, con 82 anni e 3 mesi.

“Per questo motivo –ha specificato Spacca- nella nostra regione il tema del-la longevità è molto sen-tito. Nel prossimo futuro gli scienziati affermano che potremmo arrivare a 120 anni e la questione che si pone è: come affrontare questo invecchiamento della popolazione che pesa enor-memente sul nostro sistema di welfare? Un ragazzo di 20

anni costa al sistema sanita-rio 600 euro l’anno, un ultra 65enne ne costa 5 mila euro, un ultraottantenne ancora di più, anche se standardizzare il suo costo non è possibile. Per i bilanci delle Regioni il peso economico è eccessivo. Abbiamo quindi cercato di trasformare questa minaccia in una opportunità lavorando sui fattori della conoscenza, sulle smart specialisation, e sullo sviluppo dell’intelligen-za. Abbiamo sollecitato tutta la nostra comunità a riflettere e a proporre soluzioni”.

Il Ministro dell’Univer-sità della Ricerca, Francesco Profumo, attraverso una let-

La sfida della longevità

“E’ un risultato mol-to soddisfacente, ma allo stesso tempo è uno stimolo a proseguire con costanza sulla strada intrapresa. Il traguardo raggiunto sicu-ramente ripaga del lavoro di squadra compiuto fini qui e ci obbliga a guardare sempre di più nella direzione della qualità, oltre che della quantità della spesa. Si tratta di puntare sempre di più a rendere strutturali gli effetti dell’azione messa in campo con le risorse comunitarie, in modo tale da supportare il territorio in questo mo-mento di particolare diffi-coltà economica, ma anche per farsi trovare pronti alla

Fondi Ue, le Marche sul podioripartenza”. Così il vicepre-sidente della Giunta regio-nale e assessore alle Politiche comunitarie, Paolo Petrini, commentando la perfomance d’utilizzo dei fondi europei per lo sviluppo regionale. Spesa certificata oltre il 30% e impegni quasi al 70% rispetto alla dotazione finanziaria dei fondi europei disponibili. E’ questo il dato aggiornato, di recente, relativo alla Regione Marche e ufficializzato dal ministro per la Coesione ter-ritoriale, Fabrizio Barca, in occasione della prima verifica dei target nazionali introdot-ti dal nuovo Governo sulla spesa dei fondi comunita-ri. Le migliori performance

vanno ai sedici program-mi regionali dell’Obiettivo competitività. Fra questi, la Regione Marche si attesta fra le prime cinque Regioni italiane, evidenziando ottimi livelli di performance sia per il Programma operativo Fesr che per il Programma operativo Fse. In particolare, il Programma operativo Fesr ha fatto registrare una per-formance di spesa superiore al 35% e di impegno del 70% delle risorse disponibili. Un risultato in linea con la me-dia europea che vede la spesa per i programmi operativi del Fondo strutturale di sviluppo regionale attestarsi al 37,5% circa.

tera ha dichiarato: “Pren-dere parte a questi processi significa produrre valore sociale, nel breve come nel lungo periodo, e costruire un modello sociale inclusivo, che risponda ai bisogni di categorie portatrici di in-teressi deboli, e coinvolga nella soluzione dei problemi le migliori intelligenze della nostra società, dall’università ai settori industriali più avan-zati. Ringraziamo dunque le Marche e il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, per l’iniziativa intrapresa. Viviamo in Europa e in Italia un periodo di difficoltà. Non lo neghiamo. Tuttavia, di

fronte alle necessarie scelte di spending review (“revisione della spesa”, ndr.), dobbiamo imparare a destinare i fondi a disposizione verso quei progetti che hanno ricadute sul piano economico, ma so-prattutto sociale e umano. Il protocollo firmato, di recente, tra la Regione Marche e il Miur (Ministero istruzione università e ricerca, ndr.) ser-ve proprio per concretizzare iniziative quali lo sviluppo progettuale di un distretto ad alta tecnologia nell’am-bito della longevità attiva e della domotica per l’Ambient Assisted Living (ambienti intelligenti assistiti, ndr.)”.

Un momento del seminario di Jesi (foto Rillo)

Al via le adesioni per l’adozione da parte delle strutture ricettive

del territorio provinciale del Marchio di Qualità “OSPITALITA’

ITALIANA”, un sistema di ������������ ���������

completamente gratuito della qualità dei servizi turistici offerti

Le attività ricettive che conse-guono questo riconoscimen-to scelgono la qualità come obiettivo da perseguire ed ogni anno decidono di mettersi in discussione sottoponendosi a delle valutazioni condotte da personale esterno alle strut-ture stesse. L’idea si inserisce in un’ottica di miglioramento continuo dell’ospitalità nelle località turistiche, per rispon-dere sempre meglio alle aspet-tative ed ai bisogni dei clienti

MARCHIO DI QUALITA' 2012

italiani e internazionali, garan-tendo alcuni standard qualitativi omogenei a livello nazionale che gli esercizi devono possedere e mantenere nel tempo. Le strut-ture che fossero interessate ad ottenere il Marchio possono pre-sentare la domanda di ammis-sione (utilizzando i modelli scari-cabili del sito www.an.camcom.gov.it) a mezzo raccomandata A.R., via fax (071/5898255) o a mano, entro il prossimo 31 luglio, presso: Camera di Commercio

di Ancona – Promozione Attività Economiche – Piazza XXIV Mag-gio, n.1 – 60124 ANCONA (nel caso pervengano domande in eccesso rispetto alle disponibi-lità, si terrà conto dell’ordine di arrivo). La Camera di Commer-cio in collaborazione con ISNART provvederà a vagliare le candi-dature e a far visitare le impre-���������������� ������������ ��standard qualitativi previsti da un disciplinare che include an-che requisiti relativi all’approccio

Le strutture interessate ad ottenere il Marchio possono presentare la domanda di

ammissione entro il prossimo 31 luglio. Nel caso pervengano domande in eccesso rispetto

alle disponibilità, si terrà conto dell’ordine di arrivo.

eco-compatibile. Una Com-�������������� ���������������assegnerà il marchio che avrà validità di un anno, ma che po-trà essere rinnovato in seguito ��� �����������������������-ra di Commercio di Ancona è a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito (telefoni 071 / 5898364 – 332; e.mail: [email protected]), per maggiori informazioni si vedano anche i siti www.q10.it e www.premiospitalita.it

Page 3: Marchedomani_estate2012

3PAGINAESTATE 2012 MARCHEdomani

Page 4: Marchedomani_estate2012

4PAGINA ESTATE 2012MARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSI

In questo ancora perdu-rante periodo di crisi economica, il nostro

impegno, come Ammini-strazione comunale, sarà di rilanciare quanto più possibile la nostra città, soprattutto a livello im-prenditoriale, con accordi di programma che preve-dano incentivi per imprese che intendono assumere”. E’ quanto ha evidenziato il nuovo sindaco del Comu-ne di Fabriano, Giancarlo Sagramola, nel corso della trasmissione “Incontri”, condotta da Alceo Moretti, andata in onda, di recente, sulle frequenze di Tv Cen-tro Marche (www.youtube.com/GruppoAlceoMoret-ti). “Il nostro principale obiettivo –ha continuato Sagramola- è di far cre-scere Fabriano fino a farla diventare un… grattacielo, tramite solide iniziative e creando delle possibilità per chi intende insediar-si nel nostro territorio”. Quello fabrianese un terri-torio in cui le ripercussioni della crisi sono state par-ticolarmente pesanti, con le questioni dell’Antonio Merloni ancora da definirsi completamente. Accanto al

“Unirsi per ripartire”manifatturiero, la necessi-tà di un secondo motore di sviluppo, facendo dei settori cultura, turismo e ambiente un volàno per la crescita. “Far conoscere

Fabriano per la bella città che è, valorizzandone tutti gli aspetti”: nella carta, ha aggiunto Sagramola, un prezioso brand. “Da buon marchigiano dico che bisogna lavorare e ancora lavorare. Gli occhi hanno

paura, le mani no: gli oc-chi servono per guardare lontano, le mani ci danno la forza per continuare ad operare al meglio, im-pegnandosi, trovando la

squadra giusta, raccordan-do le persone e credendoci come comunità”.

Una puntualizzazione statistica: “Lo scorso anno abbiamo fatto un’indagine con la Confindustria: dato 100 il numero delle impre-

se, il 50% soffre, il 32% re-siste e lavora, il 18% cresce e guadagna; a quel 32% bisogna dare una mano per risalire, su quel 18% è necessario investire”. Un

inciso: “Credo molto nel lavoro dei dipendenti del Comune perché questo è il primo centro servizi della città. Oggi l’Amministra-zione comunale è diventato il primo fronte per cercare di risolvere i problemi;

Il nuovo sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, ospite della trasmissione “Incontri” di Alceo Moretti; “Un obiettivo: far crescere la città facendola diventare un… grattacielo”

importanti risposte arriveranno pro-prio grazie al patri-monio umano dei nostri dipendenti, ricco di tante ri-sorse”.

Un commento riguardo all’esito delle elezioni: “I cittadini di Fabria-no hanno premiato la coalizione che ha messo insieme forze diverse in un progetto unico. Adesso dobbiamo ricostruire, insieme al Governo nazio-nale –ha affermato il sindaco-, una po-litica vera, creando le giuste condizioni per riprendere un cammino di crescita e ri-pristinando una vicinanza tra istituzioni e cittadini. Dunque, unirsi ed allearsi per ripartire”. Nel corso dell’intervista, Sagramola ha annunciato l’intenzione di esentare da Imu e Tarsu, o rimborsare, chi insedie-rà una nuova attività sul territorio: “Un piccolo incentivo per tre anni”; l’accento sulla necessità di combattere la disoccupa-zione –“I disoccupati sono circa 5 mila, un numero enorme”-, creando anche nuove occasioni di lavoro.

“Ho raccolto proposte ed idee per valorizzare la mia città. Una città che si tra-sforma ha bisogno di ser-vizi diversi: nel nostro caso ci concentreremo sugli assi portanti della longevità attiva e della domotica”. Sulle potenzialità della cultura e del turismo una sottolineatura: “Fabriano in questi anni è cresciuta molto. In città ci sono otto Musei, il circuito culturale è di grande valore. Una leva su cui spingere, nell’al-veo della nostra capacità di accoglienza”.

Guardiamo lontanopensiamo vicino

Siamo cresciuti naturalmente,prendendoci cura dei nostri territori.

Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana: il futuro siamo noi.

www.carifac.it

Page 5: Marchedomani_estate2012

5PAGINAESTATE 2012 MARCHEdomani

Missione istituziona-le del Governatore delle Marche, Gian

Mario Spacca, in Sud Ame-rica: rafforzare le relazioni tra le Marche e l’Uruguay, Paese che accoglie una nutri-ta comunità di marchigiani, percorrendo soprattutto la strada della cultura; progetti di collaborazione ispirati all’innovazione e alla ricerca in Argentina.

In UruguayDi progetti per consoli-

dare i rapporti economici tra Marche ed Uruguay hanno discusso a Montevideo il presidente Spacca, l’Amba-sciatore italiano in Uruguay, Massimo Andrea Leggeri e il ministro del Turismo del Governo centrale uruguaya-no, Liliam Kechichian. Paese dall’economia in costante crescita anche di fronte alla crisi internazionale (il Pil è aumentato lo scorso anno del +5,7% e le previsioni stimano ancora un segno più per il 2012), l’Uruguay ricopre un ruolo di primo piano nell’America Latina e non a caso ospita la sede del Mercosur. L’Italia è il terzo partner commerciale dell’Uruguay in Europa. For-tissima la presenza italiana nel Paese: si stima che il 44% della popolazione ab-bia origini nel nostro Paese; particolarmente attiva è la comunità marchigiana.

“In questo contesto –ha

Missione in Sud AmericaIl Governatore Gian Mario Spacca in Uruguay e in Argentina: consolidamento dei rapporti

economici; progetti di collaborazione su innovazione e ricerca. E diffusione della nostra cultura

detto Spacca nel corso del suo colloquio con l’amba-sciatore Leggeri– le Mar-che intendono ampliare le possibilità di collaborazione con l’Uruguay, per aprirsi a nuove op-portunità e a proficue partecipa-zioni con un Paese di particolare i n t e r e s s e nel merca-to sudame-ricano”. Di grande atte-zione anche l’appunta-mento con il ministro del Turismo Liliam Kechi-chian: nel corso di questo incontro è emersa la volon-tà da parte delle Marche e dell’Uruguay di avviare progetti di collaborazione economica, soprattutto in campo turistico e culturale.

In ArgentinaA Buenos Aires Spacca

ha incontrato i rappresentan-ti delle istituzioni governative argentine e ha visitato alcuni stabilimenti di importanti aziende create da imprendi-tori di origini marchigiane. In particolare Spacca ha avuto un colloquio con il ministro della Scienza, della Tecnica e dell’Innovazione produttiva del Governo cen-trale argentino, Lino Bara-

nao, con il quale ha discusso della possibilità di avviare partnership su progetti di ricerca con il coinvolgimento delle Università marchigiane, in particolare con l’Ateneo

di Camerino, che è ben co-nosciuto in questa realtà per le sue competenze nel settore dell’informatica. Obiettivo: avviare progetti di collabora-zione ispirati all’innovazione e alla ricerca. Tra le altre cose, è stato rinnovato, a Buenos Aires, nella sede della Uade University, il protocollo di intesa per la realizzazione del progetto “Ecapital Marche-Argenti-na”, per sostenere giovani di origine marchigiana con idee innovative al fine di trasformarle in progetti di impresa. “Internazionalizza-re non significa solo espor-tare –ha detto Spacca; con l’Argentina stiamo lavorando in una prospettiva di lungo termine, investendo sui gio-

vani di origine marchigiana e perseguendo collaborazioni di natura imprenditoriale fortemente improntate all’in-novazione e alla ricerca. Su questo punto c’è stata sin-

tonia con il ministro Baranao e con alcuni imprendi-tori che manten-gono un forte le-game con la nostra regione”. Tra loro, O s c a r Andreani, che ha le

proprie origini a Pollenza e a Civitanova, e che in Ar-gentina ha creato il maggiore gruppo imprenditoriale nel settore della logistica.

Spacca ha poi visitato lo stabilimento di logistica farmaceutica di Malvinas Argentine, a nord di Buenos Aires. E proprio sui farmaci è stata approfondita la possi-bilità di una collaborazione con la Regione. Spacca, inol-tre, ha incontrato a Buenos Aires Eduardo Eurnekian, l’imprenditore argentino pro-prietario di 72 aeroporti solo in Sud America (suoi, tra gli altri, quelli di Buenos Aires, Brasilia, Lima, Montevideo) interessato ad un ingresso in Aerdorica, società di ge-stione dell’Aeroporto delle

Marche. Spacca a Buenos Aires è anche intervenuto alla Conferenza continentale e giovanile dell’America Latina.

“ M e r a v i g l i e d a l l e Marche” a Buenos Aires “ M e -raviglie d a l l e Marche” conqui-s t a i l cuore di Buenos A i r e s . Dopo il successo di visi-tatori e di criti-ca della m o s t r a allestita a Roma nel Brac-c i o d i C a r l o -m a g n o in Vati-cano dal 3 mag-gio al 10 giugno scorsi (vedi Marche domani n. 5), l’espo-sizione di straordinarie opere provenienti dalla Marche è offerta fino al 30 settembre al pubblico argentino, allestita nel prestigioso Museo nazio-nale di arti decorative della capitale, uno dei principali spazi espositivi del Paese. E per i media argentini è già “evento nazionale”. Pro-venienti da 15 musei della

regione, sono 43 le opere esposte in un percorso ideale attraverso la storia dell’ico-nografia religiosa italiana dal 1300 agli albori del XX secolo. “E’ la prima volta che dipinti di Raffaello, Tizia-

no, Se-bastia-no del P i o m -bo, Fe-d e r i c o Baroc-ci, Pao-lo Vene-z i a n o , Taddeo e F e -d e r i c o Z u c -c a r i , G u e r -cino e Rubens, v e n -g o n o esposti in Ar-g e n t i -na –ha detto il

presidente Spacca–, ‘Mera-viglie dalle Marche’ rappre-senta un evento culturale d’eccezione e il clamore che ancor prima dell’inaugu-razione si è creato attorno alla mostra lo conferma. L’esposizione, unica nel suo genere, prosegue la strategia degli eventi realizzati per far conoscere la bellezza di vita e la ricchezza culturale della nostra regione”.

Nella foto il presidente Spacca con il ministro del Turismo dell’Uruguay Liliam Kechichian, l’ambasciatore italiano Massimo Andrea Leggeri e i rappresentanti dell’associazione dei marchigiani in Uruguay

L'ingresso della mostra a Buenos Aires

Spacca alla Conferenza continentale dell’America Latina

Page 6: Marchedomani_estate2012

Il sistema bancario italiano è pronto a sostenere una nuova

stagione di sviluppo nel nostro Paese”. E’ quanto ha dichiarato il direttore generale della Ubi-Banca Popolare di Ancona, Lu-ciano Goffi, nel corso della trasmissione “Incon-tri”, condotta da Alceo Moretti, andata in onda, di recente, sulle frequen-ze di Tv Centro Mar-che (www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti). Goffi ha poi sottolineato: “L’importante è che tra banca ed impresa ci sia un dialogo aperto per ragionare sull’immediato futuro. Nel 2011 uno dei settori che hanno soffer-to in modo particolare è stato il mobile, mentre la calzatura ha retto meglio; la meccanica prima ha fornito segnali di risve-glio, poi, alla fine dell’an-no, ha registrato una ca-duta. In pratica, la crisi finanziaria ha messo un po’ tutti in difficoltà. E nonostante tale situazio-ne economica, le Marche, nel 2010 e nella prima parte del 2011, hanno iniziato a reagire”. “At-tualmente –ha aggiunto Goffi-, la nostra regione

investitore, nonostante le difficoltà e le traversie, ed anche un buon risparmia-tore, oltre che un buon cliente della banca”.

6PAGINA ESTATE 2012MARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSI

Il punto di Luciano Goffi, direttore generale Ubi-Banca Popolare di Ancona, ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti. La sottolineatura: “Il Confidi, una leva fondamentale”

“Investire per crescere”

sta risentendo abbastanza di questa crisi, in quanto il modello di sviluppo è basato sulla logica dei di-stretti, dove alcune grandi aziende hanno distribuito il lavoro lungo le filiere dell’indotto. La globa-lizzazione, purtroppo, ha portato molte aziende a cercare lavoro altrove; le nostre piccole e piccolissi-me realtà imprenditoriali

soff rono p a r t i c o -larmente questa si-tuazione, p e r c h é non sono preparate n e l l ’ a n -d a r e d i r e t t a -m e n t e sui mer-cati , so-p r a t t u t -to quelli e s t e r i ” . “Essendo p i c c o l e realtà –ha precisato G o f f i - s tentano a mettersi i n s i e m e, un atteg-giamento che giu-stifica la crisi nelle M a r c h e,

dopo alcuni decenni di buona performance. Le regioni più diversifica-te riescono ad adattarsi meglio al mondo che sta cambiando, e noi, inve-ce, stiamo soffrendo di più. Comunque, abbia-mo delle buone carte in mano e quindi speriamo di potercela cavare”. Un inciso: “In questo perio-do stiamo vedendo gli

imprenditori sempre più ca-paci nel dia-logare tra di loro, si stanno unendo ed at-tivando le fi-liere. Il nostro sforzo impor-tante è affian-care le aziende che possono r icominciare ad inves t i re e a crescere. Tra banca ed impresa dob-biamo aiutar-ci a vicenda nel capirci, in un momento in cui le cose sono difficili per tutti”. Un appunto: “In questo momento l’economia del nostro Paese non può cre-scere sui consumi interni, perché saranno modesti per alcuni anni; bisogna crescere all’estero. Uno degli scopi della banca è, oltre al credito, offrire un supporto in questo senso: innovare il prodotto, i sistemi di produzione, la cultura, la mentalità e il modo di vedere il mer-cato”. Una curiosità: “Il mio auspicio è che si ri-cominci subito a fare una nuova stesura di investi-menti, proprio in termini di innovazione, e, se parte questa nuova stagione di

investimenti delle impre-se il sistema bancario sarà con loro”. “Il Confidi –ha c o n c l u s o Goffi- è una d e l l e l e v e fondamentali che consen-te alla ban-ca di avvici-narsi meglio alle imprese, perché offre una maggio-re garanzia ed una mi-gliore conoscenza degli imprenditori”. Infine, un commento: “Il marchigia-no? E’ sempre un buon

“Abbiamo delle buone carte in mano;

dialogo aperto con le imprese, offrendo

un sostegno allo sviluppo”. Lo sforzo

è nell’affiancare le aziende che si

dimostrano capaci di un rilancio

Page 7: Marchedomani_estate2012

7PAGINAESTATE 2012 MARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSI

L’economia delle Mar-che nel 2011: il punto della Banca d’Italia.

“L’economia marchi-giana è stata interessata da un brusco peggioramento congiunturale nella seconda metà del 2011, che ha così interrotto la fase di lento recupero avviatasi dopo la recessione di fine 2008. Le informazioni a nostra disposizione suggeriscono che l’attuale fase recessiva stia producendo sul tessuto economico e produttivo del-la regione effetti più incisivi che nel resto del Paese”.

Come sono andate le vendite delle imprese indu-striali?

“In base alla nostra in-dagine, condotta su circa 300 imprese industriali con almeno 20 addetti, nel 2011 il fatturato delle imprese industriali è cresciuto de-bolmente (0,8 per cento a prezzi costanti), in rallen-tamento rispetto al 2010; la dinamica è risultata infe-riore per le piccole aziende. A partire dai mesi estivi le vendite sono però netta-mente e progressivamente peggiorate, soprattutto nel comparto dei beni per la casa (mobili ed elettrodo-mestici), che ha risentito del contenimento della spesa

Intervista con Cosimo Centrone, direttore sede di Ancona della Banca d’Italia. “Nel primo trimestre 2012 il quadro economico è ancora sfavorevole. L’occupazione ha continuato a scendere”

delle famiglie per beni du-revoli”.

Come si è avviato il 2012 e come stanno reagendo le Marche alla prolungata crisi economica?

“Nel pri-mo trimestre del 2012 il quadro eco-n o m i c o è risultato an-cora sfavore-vole. L’occu-pazione ha continuato a scendere ed è invece tor-nato a sali-re il ricorso a l l a Cassa integrazione guadagni. Vi sono alcuni segnali posi-tivi sul ver-sante del le esportazioni, tuttavia anco-ra insufficienti a prefigurare una ripresa per i prossimi mesi”.

Quali sono le prospettive per l’export nella nostra regione?

“Nel 2011 le esporta-zioni marchigiane sono cre-sciute, ma ancora meno di quanto osservato a livello nazionale, come avviene ormai dal 2008. Le esporta-zioni regionali sono ancora inferiori (del 15 per cen-to circa) rispetto al livello raggiunto nel 2007. Nella

fase attuale la domanda mondiale è comunque in espansione, seppure in ral-lentamento”.

Quali sono i settori indu-striali che stanno registrando

le maggiori difficoltà e i migliori risultati in questo particolare periodo?

“Nel 2011 la produzione è aumentata per la meccani-ca e le calzature; è diminuita nel comparto del legno e del mobile; è risultata stabile in quello della trasformazione alimentare. I dati sull’export confermano, sostanzialmen-te, questo quadro”.

Quali sono le prospettive occupazionali e il ruolo per il capitale umano?

“Le condizioni occupa-zionali nelle Marche sono

peggiorate. Il netto calo degli occupati nell’industria e nelle costruzioni è stato solo in parte compensato dall’aumento registrato nel terziario. Nella media del

2011, il tasso di disoccupa-zione si è por-tato al 6,7 per cento, 2 pun-ti e mezzo in più rispetto al 2007, prima dell’avvio del-la crisi. Nel primo trime-stre del 2012 l’occupazione è ancora sce-sa; il tasso di disoccupazio-ne si è por-tato all ’8,9 per cento, un l ive l lo mai r a g g i u n t o

negli ultimi vent’anni, da quando cioè esiste la Rile-vazione sulle forze di lavoro dell’Istat. Le nostre analisi segnalano che nelle Mar-che il deterioramento delle condizioni occupazionali ha coinvolto soprattutto i giovani, indipendentemente dal loro grado di istruzione. In Italia, le condizioni oc-cupazionali si sono invece deteriorate soprattutto per le persone con bassi livelli di istruzione formale. Negli anni di crisi, nelle Marche il “vantaggio” di possedere

almeno un titolo di studio secondario è stato quindi ridotto rispetto all’Italia. E questo non è certo con-fortante, perché il capitale umano rappresenta uno dei fattori determinanti per tornare a crescere a ritmi più sostenuti”.

Si può quindi parlare di un sistema che non sfrutta appieno il capitale umano più qualificato?

“Direi di sì, se si consi-dera che il sistema di istru-zione regionale si posiziona ai primi posti in Italia, sia in termini di scolarizzazio-ne della popolazione sia per quanto riguarda i livel-li di apprendimento degli studenti. La sensazione è, dunque, che il sistema pro-duttivo regionale non sappia cogliere appieno i vantaggi derivanti dall’elevata qualità dell’offerta di lavoro regio-nale. Il “sotto utilizzo” dei giovani, soprattutto se lau-reati, riduce la crescita ed è uno spreco che non possia-mo permetterci, soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale. Bisogna, a nostro avviso, evitare che si inneschi un processo di depauperamento che, in prospettiva, renderebbe più debole il tessuto produttivo marchigiano, riducendone ulteriormente la produttivi-tà, già più bassa di quella media nazionale”.

Una valutazione sull’o-

peratività delle banche nei confronti del mondo impren-ditoriale

“I prestiti bancari han-no nettamente rallentato a partire dalla seconda metà del 2011, con l’acuirsi della crisi nel mercato del debito sovrano e con il progressivo deterioramento del contesto congiunturale. In dicembre, la crescita dei finanziamenti si è praticamente arrestata; il rallentamento è stato più accentuato per le imprese rispetto alle famiglie. Hanno pesato le difficoltà di raccol-ta incontrate dalle banche sui mercati all’ingrosso a partire dalla scorsa estate, che si sono tradotte in un inasprimento delle condi-zioni di offerta di credito. La dinamica dei prestiti, oltre che fattori di offerta, ha riflesso però anche la debolezza della domanda. La rischiosità dei prestiti erogati da banche e società finanziarie alla clientela re-sidente nelle Marche è oggi più elevata nel confronto con il periodo pre-crisi. Nel 2011, il tasso d’ingresso in sofferenza è risultato più alto per le imprese che per le famiglie. Alle banche, in momenti come questo, viene chiesto di assicura-re il necessario sostegno finanziario alle famiglie e alle imprese, selezionando per queste ultime i progetti più meritevoli”.

“Export, segnali positivi”

Cosimo Centrone

SCALDIAMO L’ACQUACON L’ENERGIA

PIÙ PURA. L’ARIA.

Scegli il design italiano e il comfort di Nuos Evo Split, nel rispetto dell’ambiente e delle tue esigenze. Perché Nuos, per scaldare l’acqua, utilizza un’energia interamente rinnovabile: l’aria. nuosariston.it

NUOS EVO SPLIT SCALDACQUA A POMPA DI CALORE

PIÙ PURA. L’ARIA.

Scegli il design italiano e il comfort

NUOS EVO SPLITSCALDACQUA A POMPA DI CALORE

*Risparmio del costo dell’energia elettrica, rispetto a uno scaldacqua elettrico tradizionale, stimato sulla base di un consumo medio annuo di 1.500 kWh, per la produzione di acqua calda a Roma, con una tariffa di 0,21 €/kWh.**Costo della chiamata da telefono fisso rete Telecom: 0,144 €/min. in fascia oraria intera e 0,056 €/min. in fascia oraria ridotta (iva incl.). Per chiamate originate da altro operatore i prezzi sono forniti dall’operatore utilizzato.

ARISTON.COMRISCALDAMENTO | ACQUA CALDA | RINNOVABILI | CLIMATIZZAZIONE

Con Nuos Evo risparmi fino al 70% delle spese annuali per l’acqua calda* e puoi anche detrarre dalla dichiarazione fiscale il 55% dei costi sostenuti. 199.111.222**

SUPER SILENT

Page 8: Marchedomani_estate2012

8PAGINA ESTATE 2012MARCHEdomani

ROBERTO I.ROSSI

E’ ormai da oltre 50 anni –a partire dal 1960- che il nome

Schiavoni è noto tra gli operatori dell’industria marchigiana per la ricerca di soluzioni a problemati-che tecniche e la fornitura di materia-li elettrici. “Da sempre ricerchiamo c o n c u r a le soluzio-ni tecniche più all’avan-guardia nello sviluppo dei nostri pre-ventivi. La nostra carta v incente è stata il prez-zo g ius to, la consegna puntuale e la flessibilità del nostro prodotto”. E’ quanto ha affermato Ser-gio Schiavoni, imprenditore anconetano, nel corso della trasmissione “Incontri”, condotta da Alceo Moretti sulle frequenze di Tv Cen-tro Marche (www.youtube.com/GruppoAlceoMoret-ti). Sergio Schiavoni, nato ad Ancona il 1° febbraio 1939, nel 1959 si è diplo-mato perito industriale

Profilo internazionaleL’imprenditore Sergio Schiavoni, ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti, evidenzia le

caratteristiche del suo Gruppo, attivo da oltre 50 anni e specializzato in materiali elettrici

elettrotecnico all’Istituto tecnico di Fermo, poi ha iniziato a lavorare in qua-lità di tecnico in diverse aziende (Gruppo Pirelli, Agip Mineraria, Ansaldo di Genova), lavorando anche a fianco del grande Enrico Mattei. Agli inizi degli anni 60 si è occupato della ven-dita di prodotti industriali tecnici. Nel 1969 ha costi-tuito la sua prima società,

un ingrosso di materia-le elettrico ed ha or-gan izzato u n a r e t e di vendita di prodot-ti elettrici industriali nelle Mar-c h e , i n Abruzzo e in Umbria. Ne l 1972 ha fonda-to l’Imesa, i n d u s t r i a che si oc-

cupa della progettazione e costruzione di quadri elettrici di bassa e media tensione. Negli anni 80 l’Imesa è diventata la pri-ma ditta quadrista d’Italia, con esportazioni in vari Paesi del mondo (Spagna, Grecia, Russia, Thailandia, Iran, Iraq, Emirati Arabi, Argentina, Venezuela, Ger-mania, Olanda, Singapore). Nel 1981, Sergio Schiavoni,

è stato nominato Cavaliere della Repubblica e subito dopo Commendatore della Repubblica. Nel 1994 gli è stata conferita la laurea ad honoris causa in Ingegne-ria elettrotecnica alla New York University per gli studi e ricerche effettuate sui quadri elettrici di media tensione. Grazie ai suoi tre figli, Camilla, Giampiero e Claudio, ora sta portando avanti con successo l’atti-vità del proprio Gruppo imprenditoriale. “La nostra prima importante fornitura –ha precisato Schiavoni- l’abbiamo realizzata con l’Eni, con prodotti esportati in tutto il mondo, entran-do, così, in un importan-te mercato”. Un aspetto particolare collegato alla Mongolia: “L’essere stato chiamato in questa nazione a realizzare degli impianti è stato un bel risultato, ma la mia grande meraviglia è stata il vedere fuori di una tenda, dove c’erano dei cavalli che scorrazza-vano, un gran polverone e un gruppo di ragazzi che giocavano a stecca su un biliardo non appoggiato in un pavimento liscio”. Il Gruppo Schiavoni, tra i tanti lavori realizzati, è riuscito a far tornare alla luce la città irachena di Bassora, rimasta comple-tamente al buio a segui-to della guerra: “Operare in quella zona, in quella

drammatica situazione, è stato quasi impossibile”. “Gli esiti positivi ottenuti

nel tempo –ha sottolineato Schiavoni- sono il frutto della nostra serietà pro-fessionale e del fatto che siamo marchigiani, aven-do i marchigiani un nome molto serio nel mondo commerciale e industriale. Noi portiamo a termine i

lavori in modo corretto e vantaggioso per i clienti, ad esempio, i quadri elet-

trici che creiamo per le navi”. “Tra le altre cose –ha evidenziato Schiavo-ni- abbiamo realizzato dei quadri elettrici che offrono la possibilità di attivare o di disattivare tutto l’impianto fotovoltaico in caso di so-vrabbondanza di energia. E’

un nuovo sistema che l’Enel sta adottando per evitare disguidi sulla rete elettrica”. Dal punto di vista sportivo Sergio Schiavoni dal 2004 ha attivato la Scuola calcio Giovani Ancona, incen-trata su di un programma specifico per garantire ai ragazzi una crescita gradua-le e progressiva nel corso degli anni. Inoltre, a seguito della stagione 2003-2004, quando l’Ancona Calcio, gestita da Ermanno Pie-roni, retrocesse dalla serie A alla serie B e poi fallì, Sergio Schiavoni creò l’Ac Ancona, ripartendo dalla serie C2, nella stagione 2004-2005, tornando in se-rie B nell’arco di quattro anni. L’Ac Ancona è vissuta fino al 2010, quando fallì di nuovo, con Sergio Schiavoni che nel tempo ha diminuito sempre di più le proprie quote sociali, quote prese dalla Terzo Tempo Srl.

La sede Imesa a Jesi

Nuova importante commessa per il Gruppo Schiavoni: Imesa spa ha stretto un accordo con Sam Electronics per la fornitura da 900 mila euro di quadri elettrici destinati alla nuova nave da crociera della Prin-cess Cruises. L’accordo rafforza la collaborazio-

Imesa illumina la nuova nave da crociera della Princess Cruises

ne tra l’azienda italiana, annoverata tra i leader europei nella progettazio-ne e produzione di quadri elettrici, e la società tede-sca, primario integratore di sistema nel settore della navigazione. La nave da crociera della compagnia di navigazione statunitense verrà costruita da Fin-

cantieri a Monfalcone. Il quadro elettrico di distri-buzione principale gestirà l’energia necessaria ad alimentare tutti i servizi a bordo, dai motori di propulsione all’impian-to di condizionamento fino alla distribuzione secondaria dell’energia elettrica.

CONCORSO “EMOZIONI IN VETRINA con GO ASIA E ALITALIA”

GOASIA, tour operator specializzato nelle destinazioni asia-tiche, e ALITALIA danno vita a un’iniziativa rivolta a tutti gli agenti di viaggio che vogliano s� dare i colleghi per creatività, fantasia e sensibilità estetica.

REGOLAMENTO DEL CONCORSO: Go Asia e Alitalia forniranno un kit base di materiali da vetri-na (lanterne rosse, ventagli dorati, ombrellini colorati…), che dovrà essere arricchito e personalizzato con idee , immagini o altri materiali che coerentemente sappiano trasferire l’emo-zione e l’esperienza di un viaggio nella terra del Dragone.PER PARTECIPARE basta richiedere il KIT GOASIA via email a [email protected] o telefonare a GOASIA tel. 071-2089301.

UNICA CONDIZIONE: è necessario inviare almeno 5 foto dell’allestimento della ve-

trina a [email protected]. I produttori GOASIA visiteranno personalmente le agenzie partecipanti per veri� care la veridi-cità della vetrina.

PREMIO: Verranno premiate le 10 “migliori” vetrine realizzate con un viaggio a PECHINO � rmato Go Asia e Alitalia per 5 notti, trat-tamento di mezza pensione ed escursioni da effettuare entro maggio 2013. Gli oggetti distribuiti del KIT verranno lasciati in esposizione agli agenti di viaggio che potranno utilizzarli libe-ramente per ricordare l’iniziativa e il paese tema del concorso.

Il concorso è valido � no al 31 dicembre 2012.

Per ogni informazione aggiuntiva visitare il sito www.goasia.it o www.viaggicina.it.

Page 9: Marchedomani_estate2012

9PAGINAESTATE 2012 MARCHEdomani

La Giunta regionale ha ridotto di un terzo la retri-buzione di risultato 2011 dei dieci dirigenti apicali, in pagamento nel mese di luglio. “La decisione –af-ferma l’assessore al Perso-nale, Luigi Viventi– era già stata annunciata nel corso dei lavori dell’Assemblea

Dirigenti apicali: retribuzione ridotta di un terzo

legislativa, nell’ambito delle iniziative intraprese dall’e-secutivo per ridurre i costi di gestione. Proseguiamo nell’opera di contenimento delle spese organizzative, senza comprimere i diritti dei dipendenti, ma consapevoli della necessità di risparmiare risorse, specie in un momen-to di crisi come l’attuale. Ogni euro che possiamo distogliere dalla gestione rappresenta un euro in più da destinare a investimenti e ai servizi alla collettività. Negli ultimi anni la Regione ha ridotto la spesa del personale e il numero dei dirigenti (da 88 del 2007, ai 61 del 2012),

perseguendo un equilibrio che va continuamente ri-orientato, a seguito delle minore risorse disponibili”. Il provvedimento adottato riguarda le figure apicali della struttura regionale, la cui valutazione viene ef-fettuata direttamente dalla Giunta. Il contenimento (pari al 34 per cento dello scorso anno) si aggiunge alla riduzione operata al Fondo di risultato delle “posizioni di funzione”: dirigenti appartenenti ai dieci Servizi della Regio-ne, la cui valutazione è di competenza dei dirigenti apicali.

L’Assemblea legislati-va regionale ha ap-provato, di recente,

con il voto favorevole della maggioranza e di gran parte dell’opposizione il Piano delle infrastrutture, del trasporto merci e della logistica, presentato dai relatori Enzo Giancarli e Francesco Acquaroli.

“In due anni il Piano delle grandi aspettative è già diventato in gran parte realtà”, ha detto l’asses-sore alla Logistica, Luigi Viventi, che ha guidato anche le Infrastrutture fino al giugno scorso e che ha illustrato al Consiglio le scelte fondamentali, le priorità,  gli obiettivi rag-giunti e le finalità che sono ancora da perseguire. Con-testualmente, l’assessore Paolo Eusebi, che a giugno ha  assunto la delega alle Infrastrutture, ha sotto-lineato “la valenza estre-mamente positiva della condivisione tra Assemblea legislativa e Giunta sulle strategie fondamentali, che riguardano la valorizzazio-ne delle  Marche all’inter-no del corridoio Baltico-Adriatico e nella creazione dell’asse Ancona-Fano-Grosseto-Livorno”.

“Questo piano -ha sot-tolineato Viventi- non è superato dagli eventi. E i risultati finora consegui-ti lo dimostrano. L’iter per la Fano-Grosseto, ad

“Un progetto anti-crisi”Approvato dall’Assemblea regionale il Piano delle infrastrutture. Viventi: “Investimenti già in atto sul territorio per 4 miliardi di euro”. Eusebi: “Strategie fondamentali per valorizzare le Marche”

esempio, in questo mo-mento, per l a p r i m a v o l t a , s i sta orien-tando ver-so un esito p o s i t i v o : tre Regioni - M a r c h e , Toscana ed U m b r i a - stanno la-v o r a n d o assieme at-torno a un progetto concreto e ad una importante associazione internazionale di impre-se: Astaldi, Strabag e Cmc, un iter che ha espresso un interessamento che di-mostra la percorribilità e la concretezza di questo progetto”. “Per quanto riguarda l’Uscita ad Ovest -ha proseguito l’assessore- a giorni sarà firmata la convenzione fra Anas e Impregilo e ciò indica che l’iter sta proseguendo. Si tratta di un investimen-to, interamente a carico del privato, di quasi 500 milioni di euro, che sarà fondamentale per il porto di Ancona. Dopo l’avan-zamento registrato per la realizzazione della ban-china lineare e del molo di sovraflutto, ora l’opera strategica, non solo per il capoluogo, ma per il siste-ma infrastrutturale mar-

chigiano, è i l col-legamen-to de l lo scalo con la grande viabilità”.

Viven-ti ha poi ricordato lo sblocco d i a l t r e opere fon-damenta-li: “Per il By pass di Falconara

abbiamo il via libera del Cipe e, anche se con una riduzione del finanziamen-to da 210 a 178 milioni di euro, a gennaio si andrà in appalto”.

Anche la piattaforma porto-aeroporto-interpor-to oggi è una realtà in gra-do di funzionare. Eusebi ha sottolineato il rinnovato impegno della Regione sul fronte dell’aeroporto e Viventi ha evidenziato la piena funzionalità dell’in-terporto: “In questo mo-mento  -ha detto- esistono i necessari presupposti in-frastrutturali stradali e fer-roviari. A questo punto le scelte spettano all’impren-ditoria privata, che deve operare un cambiamento di rotta verso la logistica integrata, abbandonando la tradizione consolidata del franco fabbrica”.

Rispetto alle osserva-

zioni mosse sull’isolamen-to infrastrutturale delle Marche, sono stati poi indicati alcuni risultati concreti. “La Regione Marche  oggi gode degli investimenti più impor-tanti operati da Anas e società Autostrade, che ammontano a 4 miliardi di euro”, ha affermato Viventi facendo esplici-to riferimento alla terza corsia dell’Autostrada e ai lavori della Quadrilatero.

“Le Marche -ha con-cluso Viventi- hanno rea-gito in questi anni anche per recuperare il tempo

perduto, anche se questo non vale ancora per le ferrovie. Abbiamo perso il treno dell’alta velocità nel passato e ora il recupero è difficile. Il nostro dise-gno prevede il raddoppio dell’Ancona-Roma, che ancora procede in modo lento e frammentato. Questo significa che non dobbiamo abbassare la guardia. Contemporanea-mente, inoltre, dobbiamo preoccuparci del traspor-to regionale, che oggi è a rischio, come lasciano intendere le recenti dichia-razioni dell’Amministra-

tore delegato del Gruppo Ferrovie, Moretti”.

L’approvazione del Pia-no riveste dunque una importanza fondamentale: “Occorre compattezza -ha detto Eusebi- per dare concretezza a un progetto di rilancio della regione, che la proietti oltre la crisi”.

“Occorre mostrare una progettualità concreta -ha concluso Viventi- per man-tenere credibilità a livello europeo, ed essere quindi inseriti nei progetti e nelle strategie che guideranno e sosterranno lo sviluppo”.

Paolo Eusebi

Luigi Viventi

Page 10: Marchedomani_estate2012

Il Consiglio sotto

i riflettoriacchito non è che avessi precisamente in mente Du-stin Hoffman, però volevo un personaggio che potesse appunto veicolare il nome della nostra regione fuori dai confini nazionali, incre-mentando il dato dei turisti stranieri nelle Marche, che era percentualmente su li-velli molto bassi.

MORETTI – Ha dato grandi risultati questa cam-pagna con Dustin Hoffman …

SOLAZZI – …sono di questi giorni, fra l’altro, i dati, sorprendenti, che riguardano il turismo ame-ricano nelle Marche…

MORETTI – …il dieci per cento di aumento di turisti stranieri...

SOLAZZI – …d’altra parte questa è la legge della

pubblicità; qualcuno all’e-poca mi disse: “Ma sono costi!”. No: quelli in pub-blicità, e tutte le aziende che vanno bene lo sanno, non sono costi, sono inve-stimenti. Non c’è errore più grave che si possa fare, nel momento in cui le cose van-no male, che tagliare la pub-blicità; al contrario, bisogna

aumentare l’investimento. Anche le Marche hanno compreso che bisogna fare come fanno da anni le altre regioni: in televisione prima vedevamo la Liguria, l’Emi-lia Romagna, l’Abruzzo, la Campania, la Basilicata, la Sardegna, la Sicilia, il Tren-tino Alto Adige, la Valle d’Aosta, ma non avevamo mai visto uno spot con le Marche. E questo non an-dava bene perché le Marche non hanno nulla da invidia-re alle altre regioni e quello

del turismo è un settore che ha grandi possibilità espansive: dobbiamo susci-tare la domanda, e questo è possibile se si investe in promozione, in pubblicità, in comunicazione.

MORETTI – Un grande risultato di questa politica è stato, quest’anno, il numero delle Bandiere blu assegnate alle Marche, il doppio di quelle dell’Emilia Romagna che era famosa per il turismo estivo...

SOLAZZI – ...e noi lo dobbiamo mettere a frut-to questo fatto, perché il turismo porta ricchezza, porta occupazione, porta circolazione di denaro. La possibilità di bilanciare i settori che sono in crisi passa attraverso la capacità di sviluppare i settori che hanno possibilità espansive: uno di questi è sicuramente il settore del turismo, e io credo che tutta l’Italia dovrebbe investirvi di più, perché il nostro è un Paese straordinario. Una volta eravamo il primo Paese come scelta turistica nel mondo: purtroppo abbiamo perso molte posizioni e questo non va bene, è un gravissimo errore.

MORETTI –Hai accen-nato alla crisi, che purtroppo investe anche la nostra regio-ne: pensi che ci sia speranza di recuperare?

SOLAZZI – E’ una domanda importante che merita una risposta com-plessa, però i tempi televi-sivi non ce lo consentono. In breve, dico che questa è una crisi straordinariamen-te grave, che investe tutte le grandi democrazie indu-striali dell’Occidente, che investe tutta l’Europa, ed è una crisi diversa da quelle che hanno caratterizzato la storia dell’umanità, crisi cicliche destinate ad avere un inizio e una fine, i cicli economici che nella storia si susseguono...

MORETTI – …per for-tuna voi al vertice della Regione reagite molto bene. Il Governatore Spacca, per

10PAGINA ESTATE 2012MARCHEdomani

VITTORIANO SOLAZZI

“Giovani, EuropaE una politica attenta”

MORETTI – Buona sera cari amici; ospite di questa trasmissione è uno dei personaggi più popolari della nostra regione: Vit-toriano Solazzi, presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, uomo che ha accumulato varie esperien-ze, tutte vissute in maniera molto brillante. Innanzitut-to, grazie di aver trovato il tempo per essere qui, perché so bene quanto sei occupato. (Rivolto ai telespettatori) Solazzi ha un mucchio di incarichi, quindi un mucchio di problemi da risolvere; per le sue capacità, è sempre eletto in ogni organismo cui si affaccia. (All’ospite) Tra l’altro come consigliere regionale sei stato il più votato della Margherita…

SOLAZZI – …a suo tempo sì.

MORETTI – Dicevo dunque dei tanti incarichi, nazionali, regionali legati

alla carica, eccetera. (In tono scherzoso) D’altra par-te già da piccolo, lo ricordo sempre, Vittoriano era un politico: nato a Mondolfo, abita a Marotta, un modo per mettere a posto la sto-rica polemica…

SOLAZZI – …e già ci vuole equilibrio in questa cosa…

MORETTI – …sono fatti delle nostre terre: tanta animosità, ma anche tante idee, realizzazioni.

SOLAZZI – E’ questa la regione dei mille campa-nili, e ciò vuol dire anche attaccamento al territorio…

MORETTI – …che è una grande qualità...

SOLAZZI – …sicura-mente.

MORETTI – Vittoriano è laureato in giurisprudenza, e ha fatto una grossa car-riera nel campo bancario: come funzionario, è stato per diversi anni direttore marketing; è una cosa che tra l’altro ti è servita...

SOLAZZI – …le espe-rienze nel lavoro servono anche in politica; anzi, io sono fra quelli che dico-no che nella vita non si può fare politica soltanto, perché è difficile pensare di poter governare senza aver avuto esperienze di tipo lavorativo. La politica è una fase che deve durare nel tempo, ma non può essere l’unica esperienza che in una vita una persona maturi.

MORETTI – E’ una raccolta di esperienze la politica...

SOLAZZI – …assolu-

tamente sì.MORETTI – Senti, a

ventitrè anni tu eri già in Consiglio comunale a Mon-dolfo, poi sei stato vicesin-daco, segretario provinciale dei popolari...

SOLAZZI – …all’epo-ca; parliamo di un po’ di anni fa...

MORETTI – …poi an-che consigliere nazionale...

SOLAZZI – …sì, del partito.

MORETTI – (In tono scherzoso) Mi sai dire perché dovunque vai viene eletto? Perché sei simpatico?

SOLAZZI – Diciamo che un organismo tira l’al-tro… a leggere il curricu-lum sembra che uno faccia delle cose straordinarie, ma il fatto è che quando hai un incarico questo ne produce altri. Io sono sta-to segretario provinciale, regionale del mio partito, sindaco, incarichi che a loro volta danno accesso ad altre attività, e quindi altri incarichi…

MORETTI – …tu sei stato sindaco della tua città.

SOLAZZI – Sì, sono stato sindaco di Mondolfo.

MORETTI – E’ stata una bella esperienza?

SOLAZZI – Io ho fatto i tre gradini, a partire dal Comune, come semplice consigliere -fino poi a di-ventare sindaco-; c’è stata la Provincia, ricoprendo io

il ruolo di vicepresidente, e c’è stata la Regione, con i vari incarichi. Però debbo dire che quella di sindaco è un’esperienza che dovrebbe essere propedeutica a qual-siasi altro incarico istituzio-nale: per poter accedere a qualche altro livello supe-riore, prima bisognerebbe aver fatto il sindaco.

MORETTI – Anche per-ché la città è centro di unità, della proiezione verso...

SOLAZZI – …ma per-ché quello del sindaco è il lavoro più difficile, se si vuole, ma anche quello che ti tempra di più e che ti dà le maggiori soddisfazioni: testi quotidianamente quel-lo che sai fare e quello che non sai fare, tocchi i limiti, vedi attuati i progetti che ti hanno orientato, su cui ti sei speso. Insomma, è un’esperienza faticosa, ma straordinaria. Io diffido di quelli che diventano magari parlamentari senza nemme-no aver fatto un’esperienza in un consiglio comunale o come sindaco anche di una piccola città: la perce-zione vera del rapporto con il cittadino si ha quando si è amministratori locali, un’esperienza che non può mancare.

MORETTI – Il sinda-co ha un rapporto diretto con la gente: le persone gli raccontano storie personali, gli parlano dei loro problemi, fanno delle richieste, quindi, come dici tu, è una grande scuola.

SOLAZZI – Sì, è una grande scuola, anche perché molto spesso il cittadino è

un confronto che cerca, ha bisogno di avere anche un consiglio, di chiederti un parere. Quindi il ruolo di sindaco, o comunque di amministratore di una città, permette un contatto stretto con il cittadino. E anche quando si sale nella scala degli impegni istituzionali, non si dimenticano le per-sone, il loro pensiero, i loro sentimenti, le passioni, le esigenze, le preoccupazioni: l’esperienza fatta sul terri-torio uno se la porta dietro anche quando poi sale nella scala di responsabilità a livello di altre istituzioni.

MORETTI – A proposi-to di salita nella scala degli incarichi, nel 2005 tu fosti eletto consigliere regionale, e tre anni dopo il Governatore Spacca ti nominò assessore niente meno che al Turismo...

S O L A Z Z I – …Turismo e Cultura.

MORETTI – Hai fatto grandi iniziative, ricor-do, come asses-sore: non sei stato tu a trovare l’ac-cordo con Dustin Hoffman?

SOLAZZI – Sì; come asses-sore al Turismo io lo dissi subi-to: una regione straordinaria, la

nostra, con delle potenzia-lità enormi, e tuttavia non conosciuta come meritereb-be. Parliamoci chiaro: non molti conoscono le Marche per i valori che esse sono in grado di esprimere, tant’è che si resta stupiti quando questa regione viene visita-ta. Assumendo la responsa-bilità dell’assessorato a cui

Spacca mi aveva destinato, rilevai dunque la necessità di fare uno sforzo di co-municazione per investire, appunto, nella conoscenza di questa regione: ecco allo-ra la campagna con Dustin Hoffman, di cui a distanza di qualche tempo si vedono i risultati…

MORETTI – … come lo trovasti, quella volta?

SOLAZZI – Diciamo che io pretesi di fare una pubblicità che varcasse i confini nazionali; di primo

esempio, in questo momento è in Brasile per la Missione Sistema Italia che vede le Marche coordinatrici: un’i-niziativa, tra l’altro, che mi sta molto a cuore, perché la comunicazione è curata dai miei figli, avendo il nostro Gruppo vinto un bando na-zionale. Anche ieri sera mi hanno telefonato, e per for-tuna i riscontri sono notevoli: circa 230 le imprese italiane coinvolte, selezionate tra le 700 che hanno aderito al

progetto.SOLAZZI – Il tema

è proprio questo, perché la crisi attuale –lo dicevo adesso- non è come quelle che abbiamo conosciuto nel passato, non è congiun-turale, bensì strutturale. Il mondo è cambiato, è un villaggio globale dove ogni azienda non ha come competitor l’azienda che sta a dieci chilometri, ma l’azienda che sta a duemila chilometri di distanza. E se la concorrenza è globale, anche le opportunità vanno considerate in modo globale e quindi bisogna muoversi. Non lo dico per l’amicizia e la stima che mi legano al presidente della Giunta, ma Gian Mario Spacca prima degli altri ha compreso quanto l’internazionaliz-zazione, che non vuol dire delocalizzazione, fosse im-portante, in grado di dare delle risposte soprattutto in momenti di crisi come questo, per la possibilità di trovare nuovi mercati alle nostre aziende in quei luoghi del mondo che non conoscono crisi e che anzi registrano significative per-formance di crescita come i Paesi dell’area Bric (Brasile, Russia, India, Cina, ndr.). La politica e le istituzioni devono cercare di agevolare l’ingresso ai nuovi mercati, perché non è questa una crisi che prima o poi pas-sa da sola, quindi bisogna muoversi. In questa regione, grazie ad una presidenza intelligente che ha saputo anticipare i tempi, lo stiamo facendo e, anche se la situa-

Sono gli assi portanti del suo impegno: i

temi caratterizzanti il suo lavoro al

vertice dell’Assemblea legislativa delle

Marche. Il presidente Vittoriano Solazzi

ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti

“Sconfiggere quel clima di diffidenza che è purtroppo diffuso a causa

di un atteggiamento molto spesso autoreferenziale, distante. La

disponibilità, oltre ad una lucidità straordinaria, la grande dote che

ho riscontrato nel colloquio con il capo dello Stato Napolitano lungo il tempo di un pranzo insieme in

occasione della sua venuta a Pesaro il 25 aprile”

Page 11: Marchedomani_estate2012

Il Consiglio sotto

i riflettorizione è pesante, qui nelle Marche scontiamo la crisi in modo assolutamente più modesto che in altre aree del Paese, anche più ricche storicamente della nostra.

MORETTI – E’ ricon-ducibile alle relazioni che

Spacca ha saputo intes-sere con la Cina anche il salvataggio di una grande azienda, il Gruppo Ferretti...

SOLAZZI – … un altro esempio viene dal calzatu-riero: se gli imprenditori non avessero per tempo ag-gredito certi mercati, penso alla Russia, quel distretto sarebbe addirittura sparito nella nostra regione.

MORETTI – Tu hai una grande esperienza, per la tua professione precedente, nel campo finanziario: pensi che noi, con l’intraprendenza e la testardaggine che ci con-traddistinguono, la capacità di apertura verso i mercati, riusciremo a superarla que-sta crisi?

SOLAZZI – Io me lo auguro, però sono molto severo a riguardo, perchè c’è troppa gente, anche nella classe politica italiana, che vive questa crisi con la filosofia del ‘tanto prima o poi passerà’. Non è così: io credo che questa crisi potremo superarla, perché le potenzialità in questo Paese ci sono tutte, però ad alcune condizioni. Il debito pubblico che abbiamo va ridotto: il costo di questo debito, l’aver prodotto lo sviluppo e la crescita con l’indebitamento sono cose non più possibili. Il costo del nostro debito è pari a 80 miliardi l’anno solo di interessi sottratti al bilancio ordinario dello Stato. Quin-di noi dobbiamo annullare il deficit annuale, ridurre il debito pubblico e poi da lì si riparte. Quindi abbiamo bisogno di manovre strut-turali, di eliminare le spese improduttive, di vendere il patrimonio improduttivo, di tagliare i costi -compresi quella della politica- e ce ne sono davvero tanti che si possono eliminare. Non è pensabile un’azione di governo che per ottenere il pareggio di bilancio e ab-battere una parte del debito pubblico punti soltanto a

quando è venuto a Pesaro lo scorso 25 aprile.

MORETTI – Avete mangiato gomito a gomito?

SOLAZZI – Sì, proprio gomito a gomito, quindi abbiamo avuto veramen-te modo di confrontarci.

In sinte-si, di lui mi hanno colpito la l u c i d i t à s t r a o r -d i n a r i a - lucidità nella me-m o r i a , quindi nel ricostruire anche la scansione temporale degli av-venimen-ti; lucidità rispetto al presente, l u c i d i t à nel guar-d a r e a l f u t u ro - , il grande

senso dell’ironia e, soprat-tutto, quella caratteristica che dovrebbero avere tutti coloro che guidano le isti-tuzioni: il fatto di essere una persona alla portata di mano, una persona con cui, come dire, si può parlare molto più facilmente che non con tanti tromboni di cui la vita politica italiana è piena, che si danno una grande importanza spesso non avendo niente né da dare, né da dimostrare. Ecco, lucidità e disponi-bilità sono le due grandi doti che ho riscontrato nel colloquio con il presidente

Napolitano lungo il tempo di un pranzo insieme in occasione della sua venuta a Pesaro.

MORETTI – Questo coincide con il racconto che mi ha fatto la signora di un politico che, in occasione in un viaggio di villeggiatura, ha avuto modo di passare diverse ore con Napolitano: mi ha detto che lei aveva iniziato balbettando, perché parlare con il capo dello

11PAGINAESTATE 2012 MARCHEdomani

Trasmissione del 24 maggio 2012www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

Direttore responsabile Alceo Moretti

Marche domani - Anno XXVII Numero 6/7 - Estate 2012

Gestione editorialeGruppo Alceo Moretti Comunicazione S.r.l.

C.so Mazzini, 64 - 60121 Ancona - Tel. 071/205115 - Fax 071/53082E-mail: [email protected]

Presidente: Alceo Moretti Vicepresidente: Giorgio Moretti

Consiglio: Sergio Moretti

StampaRotopress International srl - Via Brecce - 60025 Loreto (AN)

Tel. 071-7500739 - Fax 071 - 7500570 - E-mail: [email protected] in tipografia il 17 luglio 2012

PrestampaEdiga s.a.s. - Via Abbruzzetti, 2A - Jesi (AN)

Reg. tribunale di Ancona n. 5 del 14/02/87 Pubblicazione periodicaSpedizione in Abbonamento Postale Pubblicità inferiore 50%

Pubblicità GRUPPO ALCEO MORETTI COMUNICAZIONE

Tel. 071/205115 (4 l. r.a.) E-mail [email protected]

Ad una crisi profonda la risposta di riforme strutturali: “Ridurre

il debito pubblico, combattere la spesa improduttiva, tagliare

i costi, compresi quelli della politica”. Le misure di Solazzi

proprio in questa direzione: “Siamo la Regione che ha fatto

la più ampia modifica allo status dei consiglieri rispetto a tutte le

altre: non soltanto il vitalizio, ma una serie di provvedimenti che ci

pongono al primo posto in Italia”

premere sulla leva del fisco, perché così si rischiano rica-dute di tipo depressivo. Non bisogna occuparsi soltanto di aumentare le entrate -certo combattendo l’eva-sione sì, ma non alzando le aliquote fiscali-; bisogna

combattere la spesa im-produttiva e bisogna age-volare la di-smissione del patrimonio improdutti-vo. Questa è la cosa più urgente che d o b b i a m o fare: ridurre il debito pub-blico, ridurre la spesa pub-blica, taglia-re ovunque è possibile.

M O -RETTI – (Rivolto ai tele-spettatori) Siamo in argo-mento per dimostrare che questo presidente del Con-siglio regionale è stato uno dei primi a mettere in pratica ciò che dice. (All’ospite) Ri-guardo ai costi della politica, per esempio, so che hai preso dei provvedimenti immediati.

SOLAZZI – Sì; sarò sincero, c’è ancora spazio per fare altre cose e ci sto lavorando sopra.

MORETTI – Parliamo intanto di quello che è stato fatto.

SOLAZZI - Siamo in Italia la Regione che ha fatto la più ampia modifica allo status dei consiglie-ri rispetto a tutte le altre e non mi può smentire nessuno: non soltanto il vitalizio, ma una serie di altri provvedimenti che ci pongono al primo posto in Italia. E’ sufficiente? Pro-babilmente no, dobbiamo fare dell’altro. Tuttavia io non mi iscrivo al partito dei demagoghi i quali sostengo-no che la politica non deve avere costi, perché la politi-ca, la democrazia hanno dei costi. Però un conto sono le prerogative che hanno dei costi, un conto sono i privilegi che stridono con le difficoltà con cui si con-fronta la maggioranza delle famiglie italiane. Su questo dei passi li abbiamo fatti ed altri li stiamo facendo.

MORETTI – Senti, tu sei stato di recente a co-lazione con un uomo che è al vertice del nostro Paese, una personalità che io stimo da molti, molti anni, e che reputo essere una fortuna per l’Italia: parlo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano; prima di tutto dimmi sul piano umano che impressione ti ha fatto.

SOLAZZI – Io avevo avuto modo di incontrarlo in altre occasioni ufficiali, anche al Quirinale, ma mai, come dire, con un grado di intimità colloquiale come

Stato la emozionava, poi alla fine della loro conversazione erano andati ai ricordi più semplici, più familiari…

SOLAZZI – …nel col-loquio che abbiamo avuto lui mi ha raccontato dei suoi ricordi, dei legami ri-spetto alle Marche, dei par-lamentari che aveva cono-sciuto quando aveva il ruolo di parlamentare e devo dire, ripeto, che ha una memoria incredibile, oltre ad una grande capacità di atten-zione: noi parlavamo, ma se qualcuno allo stesso tavolo, un po’ più distante, diceva una cosa lui la registrava, interveniva. Dunque un uomo che ha una grandis-sima lucidità, le idee molto chiare, un grande senso delle istituzioni, dello Stato, preoccupato delle difficoltà che l’Italia attraversa, ma anche tanto determinato e consapevole che questo Paese ce la può fare perché ne ha le potenzialità. Non avere più Napolitano come presidente della Repubblica, perché il settennato sta per scadere, sarà una perdita enorme, soprattutto in un periodo così difficile: lo dico sinceramente, senza nessuna retorica.

MORETTI – Tornia-mo al nostro presidente del Consiglio regionale: tu ti interessi moltissimo dei gio-vani e ne hai molto a cuore i problemi; so che stai facendo diverse cose…

SOLAZZI – …quando sono stato eletto presidente del Consiglio regionale, ho detto che avrei carat-terizzato il mio mandato impegnandomi in modo particolare su tre grandi

settori: tra le mie prio-rità proprio l’attenzione nei confronti dei nostri ragazzi, dei giovani, che sono il nostro futuro e di cui dobbiamo avere dunque a cuore il domani. Altro grande tema, la vicinanza delle istituzioni ai cittadini, cercando di sconfiggere quel clima di diffidenza che è purtroppo diffuso a causa di una politica molto spesso autoreferenziale, sorda e

“Dobbiamo avere molto a cuore il futuro dei nostri ragazzi”. Con Paolo Crepet, lanciato un significativo progetto di ascolto. Altra grande questione, la vicinanza delle istituzioni ai cittadini. Riaffermando la coscienza nazionale ed europea

distante. Terzo tema quello dell’Europa: non dobbiamo più sentirci cittadini di un ‘comunello’, di una piccola provincia, di una piccola regione, ma ci dobbiamo sentire cittadini europei. Su questi tre temi cerco di lavorare. Ma tornando ai giovani, con Paolo Cre-pet, che non ha bisogno di presentazioni e con cui si è creata una sintonia dav-vero straordinaria, stiamo lavorando ad un progetto che abbiamo lanciato di recente alla Fiera del Libro di Torino e che ha registrato una partecipazione incre-dibile: si chiama “Ascolto giovani”, perché dei giovani parliamo molto, ma siamo certi di conoscere fino in fondo questo universo?

MORETTI – Che cosa pensate di fare?

SOLAZZI – Vogliamo coinvolgere nel progetto i giovani delle Marche, in modo particolare gli stu-denti delle scuole medie e superiori di secondo grado, cercando di ottenere, con metodi che naturalmente Crepet è in grado di attiva-re, una lettura il più possibi-le coerente di questo mon-do, per poi realizzare un report e sviluppare politiche giovanili che non siano una risposta purché sia, ma che siano una risposta basata su uno studio profondo di questa realtà. Perlomeno ci proviamo, perché è questo un ambito nel quale abbia-mo l’obbligo di lavorare di più: spesso che cosa pensa un giovane sfugge, sfugge alla famiglia, alla scuola, sfugge alle persone che gli stanno più vicino. Non dob-

biamo stancarci di indagare su questo mondo per poter dare delle risposte adeguate.

MORETTI – Per for-tuna voi non vi stancate. Debbo adesso toccare un argomento dolente: siamo

al ventesimo anniversario dell’assassinio di Falcone e di Borsellino; di pochi giorni fa il grave episodio di Brindisi: sta tornando il clima della tensione?

SOLAZZI – Non lo so; qualsiasi risposta io dovessi dare potrebbe essere, come dire, smentita. Quale che sia la matrice, terroristica, mafiosa, oppure si tratti del gesto di un pazzo, la cosa che mi rifiuto di credere è che ci possano essere per-sone che agiscono avendo la certezza di distruggere la vita di un giovane nel luogo in cui ci si dovrebbe sentire più protetti e che è la scuola: il luogo del futuro, della formazione. Io non ho parole: è incredibile, ripeto, pensare che ci siano animali che possono razio-nalmente fare quello che è stato fatto. Dobbiamo avere una reazione netta, non dobbiamo essere tolleranti nei confronti di qualsiasi atteggiamento quotidiano che non sia ispirato alla legalità. Il compito non è da demandare a qualcun altro, è di ognuno di noi: nei piccoli comportamenti quotidiani dobbiamo dare esempio del rispetto delle norme, delle regole, so-prattutto della centralità e della sacralità della persona umana.

MORETTI – Soprattut-to dei giovani. Io ti ringrazio molto; prima di questa inter-vista, ho raccolto attraverso i ragazzi del mio Gruppo molte opinioni, molti giudizi tra i cittadini marchigiani, e adesso ti dico una cosa che credo ti farà piacere, perché sei uno che lavora seriamen-te: godi di una stima note-vole, non abbiamo trovato critiche che ti riguardino...

SOLAZZI – …basta così, sennò va a finire che ci credo, poi mi monto la testa...

MORETTI – …siccome ci credono i marchigiani, anche tu che sei marchigiano ci devi credere.

SOLAZZI – Grazie.MORETTI – Grazie del

tempo che ci hai dedicato; grazie ai telespettatori e arrivederci alla prossima settimana.

Page 12: Marchedomani_estate2012

Il Consiglio sotto

i riflettori12PAGINA ESTATE 2012MARCHEdomani

MORETTI – Buona sera cari amici, ospite di questa trasmissione è Gia-como Bugaro, uno dei per-sonaggi che io considero più interessanti della vita politica della nostra regione; anche se siamo zio e nipote, regolarmente siamo in con-trasto su tutto o quasi, però ciò non toglie che io stimi molto Giacomo per la sua attività, per i suoi progetti, per le sue idee e per le sue azioni.

BUGARO – Ti ringra-zio.

MORETTI – Chissà se oggi andiamo d’accordo o continuiamo nel…

BUGARO – …(scher-zando) vedremo, dipenderà molto da te.

MORETTI – Natural-mente dipende da me (rido-no). Allora, Giacomo Buga-ro è un giovane che ha fatto un percorso politico degno di nota: ha cominciato ad interessarsi di politica a 21 anni, poi, giovanissimo, è

stato consigliere della Pro-vincia di Ancona, e nel 2001 è stato eletto consigliere comunale di Ancona; nel 2005, e questa è stata la sua prima grande affermazione, è stato eletto come consi-gliere regionale nella lista di Forza Italia con 6.308 preferenze. Come hai fatto a trovarle?

BUGARO – Lavoro quotidiano…

MORETTI – …già da allora?

BUGARO – Eh sì…MORETTI – …che poi

ho visto essersi sviluppa-te ancora. Tu hai sempre quella simpatica abitudine del continuo contatto con il tuo elettorato?

BUGARO – Mai per-derlo: il politico che si chiude nel palazzo decreta la sua fine. E poi il bello è proprio stare in mezzo alla gente, parlare con tutti, a volte anche fare discussioni animate...

MORETTI – …su que-sto non ho dubbi, perché sei uno che dà difficilmente ragione a chi ti parla...

BUGARO – …per le mie idee mi batto, però mi reputo anche una persona ragionevole, che è capace di chiedere scusa quando ha capito di aver sbagliato. E saper chiedere scusa è molto bello.

MORETTI – Questo è vero; ti è capitato molte volte?

BUGARO – No, però capita, e quando lo faccio provo una grande soddi-sfazione, perché riapro il dialogo che forse nel pas-

saggio precedente si era chiuso. E siccome il dialogo è un elemento molto impor-tante, deve essere sempre alimentato.

MORETTI – Senti, quello che stiamo vivendo è un momento molto difficile per la politica e per il Pae-se. Come vedi la situazione della nostra regione, sia dal punto di vista politico che economico?

BUGARO – Io sono un ottimista, anche per il ruolo che svolgo, però non posso non sottolineare il fatto che viviamo un passaggio molto delicato: situazioni anche consolidate dal pun-to di vista imprenditoriale sono oggi messe in crisi, non ci sono opportuni-tà di lavoro. Insomma, è

un momento veramente complesso, soprattutto per una regione come la no-stra, che, fatta di piccole e medie imprese, è costretta a ripensare se stessa nella ricerca di nuovi mercati, di nuove possibilità. Tutto questo non è facile, so-prattutto non si fa dalla mattina alla sera, in co-stanza di una burocrazia assolutamente opprimente, di una tassazione divenuta ormai insopportabile, quin-di di un sistema Paese poco competitivo che certamente non aiuta il superamento della crisi. Penso che su questo mio ragionamento si possano innestare molte considerazioni, non da ulti-ma la difficoltà attuale della politica a farsi capire. La somma di tutti questi argo-menti porta ad uno stato di sofferenza molto pesante: con i colleghi capita che ci guardiamo e, scherzando, ci diciamo che abbiamo sbagliato epoca, perché cer-tamente fare politica oggi è veramente complesso, a volte umiliante, in quanto si viene giudicati anche per responsabilità che non si hanno. Però io ho tanta passione, tanto amore per questo che io considero l’impegno pubblico più importante che un uomo possa avere, a cui ho dedi-cato una parte consistente della mia vita, gli anni mi-gliori: io ho un’azienda che mi dà soddisfazioni e ne ho abbandonato la gestione per questa mia passione e quindi sopporto a volte anche delle critiche ingiu-

ste. Credo che l’Italia abbia bisogno di tante più brave persone che si impegnino per cercare di tirarla su.

MORETTI – Hai la for-tuna di avere una sorella in azienda che è molto brava.

BUGARO – Sì, quella è una grande fortuna. Dicia-mo che la famiglia tutta mi assiste, sia mia sorella che mia moglie in casa, perché poi la politica sottrae mol-tissimo…

MORETTI – …una moglie regina della pazien-za, madre molto brava; tra l’altro i tuoi figli sono ec-cezionali, uno lavora molto bene con il nonno.

BUGARO – Sì, lavora con il nonno. Ripeto, da questo punto di vista sono ben assistito, perché una

famiglia che ha in seno un politico di professione, a tempo pieno, è sicuramente una famiglia che deve avere molto pazienza. E’ stata carina la risposta che mia moglie un giorno ha dato in occasione di un’intervista: “Ci vorrebbe la bussola per capire dov’è”, ha detto parlando di me, e in effetti la realtà è questa.

MORETTI – (Scher-zando) Stavo per rivolgermi alla telecamera per chiedere a Nicoletta che cosa ne pen-sa di un marito simile, ma hai già risposto. Senti, in momenti politici come que-sto nascono dei personaggi che conoscono affermazione improvvisa, penso a Grillo. Ecco, perché un personag-gio così in certe località marchigiane che erano dei vostri fortilizi ha ottenuto alle ultime Amministrative votazioni uguali alla vostra percentuale di preferenze?

BUGARO – Io sono molto realista; qualcuno tende a minimizzare il feno-meno Grillo, io lo rispetto: non lo condivido, ma lo rispetto, perché è frutto di una votazione democratica. Tuttavia, se la gente vota un personaggio siffatto, si-gnifica che c’è un malessere di base profondo, derivante dal fatto che la politica in questi ultimi venti anni non ha saputo dare risposte: il centrodestra e il centrosi-nistra si sono alternati al governo, in continuazione si sono succeduti, hanno proposto al Paese differenti ricette ma con il comune denominatore di rivisitarne

la struttura. Questo non è stato fatto, non c’è stata la capacità di attuare, parlo per la mia parte, quella rivoluzione liberale, nel senso buono del termine, che avrebbe portato ad un ammodernamento vero dello Stato, evitando che all’arrivo di questa depres-sione economica il sistema andasse assolutamente in crisi. La gente se la prende con politica, giustamente, perché questa non ha avuto la capacità di realizzare ciò che per tanti anni ha promesso. Poi gli scandali, certo, ma di fatto la rivolu-zione liberale non c’è stata e questo è il conto che noi paghiamo.

MORETTI – Tornando alle votazioni nelle Marche,

mi ha meravigliato che in località come Corinaldo, come Jesi, dove siete stati molto forti per tanti anni, improvvisamente arriva Grillo -come comico è no-tevole, come politico non lo conoscevo- che con i suoi proclami –tra l’altro non so su che cosa si basi- ottiene risultati uguali ai vostri.

BUGARO – Questo è vero, però voglio anche ricordare una cosa: che a Jesi come a Tolentino, roc-caforti del centrosinistra da cinquant’anni, hanno vinto liste civiche che nulla hanno a che fare con la sinistra. Detto questo, ripeto: Grillo sta incarnando il sentimen-to di protesta rispetto ad una politica che promette e che non fa, ad una po-litica che non dimostra concretezza. Allora, come battere Grillo? Ritornando a fare una politica seria. Non vogliamo spogliarci delle responsabilità che noi abbiamo a livello regiona-le -io faccio il consigliere regionale e mi assumo le mie responsabilità-, però il vero pallino in mano ce l’ha il livello nazionale, da cui deve venire un se-gnale chiaro: diminuire il numero dei parlamentari, fare una legge elettorale che dia la possibilità al cittadino di scegliersi chi lo rappresenterà, eliminare gli sprechi e gli sprechi, mi si creda, non sono gli sti-pendi dei parlamentari, ma sono tutto quel contorno di situazioni, di società, di partecipate... insomma, quel malcostume che sta at-

torno alla politica. Si pensi solo che il Primo ministro inglese ha 150 collaborato-ri, mentre Mario Monti ne ha 4 mila a Palazzo Chigi; un’Italia fuori misura, e sapete perché? Perché ogni governo che è entrato e poi uscito ha caricato in quella certa struttura qualcuno, e così è stato ripetuto in ogni struttura nazionale. La serietà deve essere delle classi dirigenti, però deve essere anche dei cittadini, i quali, come dire, hanno convissuto con questo siste-ma per molti anni, perché ognuno aveva da sistemare il figlio, aveva da sistemare l’aziendina sua… insomma, bisogna recuperare il senso della dimensione civile.

MORETTI – Tu da

tempo lanci questo procla-ma: basta con i privilegi, con le caste, con le rendite di posizione; qual è in merito il tuo impegno attuale?

BUGARO – Io non sono un demagogo, per-ché sulla demagogia non si costruisce nulla, però, per quello che era nelle mie possibilità, nel mio piccolo l’ho fatto: io sono l’esten-sore del provvedimento che ha tolto quello che era un grande privilegio -quello sì, un grande privilegio- della politica, cioè il vitalizio. Io personalmente ho rinuncia-to ad una pensione dorata perché non la ritenevo giu-sta ed anche altri colleghi lo hanno fatto: siamo stati i primi in Italia a perseguire questa strada, dando, come dire, il buon esempio; ades-so anche il Parlamento ha assunto un provvedimento del tutto simile. Io sono il vicepresidente dell’Assem-blea legislativa delle Mar-che e il nostro Ufficio di Presidenza si è impegnato al punto che la nostra è l’istituzione più economi-ca e più proba d’Italia: il Consiglio regionale delle Marche è il meno costoso d’Italia e questo per me è, come dire, una stella al me-rito che voglio condividere con tutti i colleghi.

MORETTI – Il presi-dente Solazzi lavora molto bene...

BUGARO – …lavoria-mo all’unisono da questo punto di vista, senza di-stinzione di colori politici, appunto perché vogliamo valorizzare il senso…

MORETTI – …a propo-sito di Consiglio regionale, che cosa state facendo per i giovani?

BUGARO – Questo bi-sognerebbe chiederlo a chi governa: io sono all’oppo-sizione in Consiglio regio-nale…

MORETTI – …allora, dal punto di vista dell’op-posizione, sono stati presi i provvedimenti giusti?, ci sono cose che andrebbero migliorate?

BUGARO – Secondo me sì, si possono fare dei salti in avanti, aumentando le possibilità di ingresso dei giovani nelle aziende, con degli sgravi fiscali: oggi le aziende non assumono soprattutto perché il costo del lavoro è particolarmen-te pesante; bisogna trovare delle formule regionali per fare degli accordi di zona fra gli imprenditori, le as-sociazioni di categoria e i sindacati, così da favorire l’ingresso dei giovani nelle aziende: vadano a fare gli stage, vadano a fare l’ap-prendistato, e rimangano poi stabilizzati in quelle strutture grazie a dei sup-porti che le istituzioni sono in grado di poter dare.

MORETTI – Parliamo adesso della situazione del Comune di Ancona, che hai definito addirittura umilian-te. Tu sei stato un candidato a sindaco, hai avuto anche una buona votazione, quindi godi nella città di un buon

seguito: che cosa si può fare per migliorare questa situazione?

BUGARO –Noi stiamo lottando per mandare a casa quella che riteniamo essere la Giunta più defi-citaria e più dannosa per gli interessi di questa città.

MORETTI – E che cosa manca per riuscire in questa missione?

BUGARO – Abbiamo provato diverse strade, con la consapevolezza che lo strumento legislativo non ci consente di fare mosse ulteriori rispetto a quelle che abbiamo fatto. Quello che noi denunciavamo da tempo, e cioè lo stato dei conti del Comune di An-cona, inteso anche come società partecipate, è arri-vato ad un livello non più sostenibile: i revisori dei conti non hanno appro-vato il bilancio preventivo e quindi si sta aprendo la concreta possibilità che il Comune venga commis-sariato. E’ una situazione veramente dolorosa, in-decente, mi si consenta il termine, dal punto di vista politico e amministrativo. E Gramillano, che tutti dice-vano essere una persona perbene, dal punto di vista dell’onestà intellettuale nei confronti dei cittadini io penso non stia dando un grande segnale in questo senso.

MORETTI – E voi cosa fate come opposizione? Sta-te a guardare?

BUGARO – Non mi sembra proprio che stiamo a guardare, perché se c’è la

GIACOMO BUGARO

“La persona al centro: si riparta da qui”

Page 13: Marchedomani_estate2012

e delle idee e su queste mi piacerebbe costruire, insieme a tante altre persone di buo-na volontà, dei programmi seri per dare delle risposte nel nostro territorio e nel nostro Paese.

MORETTI – Tu sei, ripeto, la speranza di molti gruppi di giovani, ai quali farà piacere sapere che non hai più una certa fotografia sulla tua scrivania...

BUGARO – ...non ce l’ho mai avuta quella foto-grafia lì, lo sai bene. Io ho avuto sempre la fotografia di una sola persona sulla mia scrivania, politicamente parlando: Alcide De Ga-speri, ma questo è un altro discorso.

MORETTI – Trasmetto la notizia, anche se è un po’ modificata dalla realtà; ad ogni modo, i giovani di oggi contano su di te in questa regione…

BUGARO – …questo mi fa piacere…

MORETTI – …perlo-meno quelli che parlano in un certo senso politico; mi raccomando, continua la tua strada.

BUGARO – Ci provia-mo, con grande passione.

MORETTI – (Rivolto ai telespettatori, in tono scher-zoso) E’ un nipote che io adoro, anche se ogni volta che comincia l’anno dice che mi viene a salutare ma poi arriva l’estate e ancora io lo devo vedere. Ma questo è a causa dei suoi impegni politici, dice lui. Grazie, Gia-como, di aver partecipato a questa trasmissione, grazie per quello che farai: c’è molta gente che spera in te. Grazie ai telespettatori e arrivederci.

13PAGINAESTATE 2012 MARCHEdomani

Trasmissione del 7 giugno 2012www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

crisi in Comune è proprio grazie a noi: migliore ri-sposta non ti potevo dare. Se c’è una crisi in Comune è perché noi abbiamo de-nunciato la situazione che questa Giunta e questa maggioranza hanno crea-to nella nostra città: più di questo non possiamo fare. Non per niente tutte le magagne, e sono tante, create da questa Giunta sono emerse con chiarezza; ormai una quindicina di assessori si sono dimessi nel corso di tre anni, quindi una storia che veramente grida vendetta…

MORETTI – …ma ci sono grosse irregolarità, incapacità…

BUGARO – …di tutto, è una miscela esplosiva: l’incapacità, la cialtroneria, la superficialità dal punto di vista politico e ammini-strativo sono evidenti.

MORETTI – Qual è la situazione ad oggi?

BUGARO – Siamo al blocco.

MORETTI – Che cosa possiamo aspettarci?

BUGARO – Questa è una bella domanda, perché hanno un buco di bilancio che non riescono a col-mare. E’ notizia di oggi che sono andati a bussare cassa in Regione, ma la Regione ha risposto che non c’è trippa per gatti. Non so come colmeranno questi milioni di euro che mancano; certo i revisori dei conti non si prestano a maquillage contabili che sarebbero non solo irre-golari, ma anche ulterior-mente dannosi. Quindi io comincio a pensare che ci sia una concreta possibi-lità di commissariamento dell’ente: sarebbe salvifico per la città di Ancona.

MORETTI – E il com-missario chi lo nomina?

BUGARO – Se non viene approvato il bilancio, lo nomina il Prefetto. Del resto già il Prefetto ha convocato il presidente del Consiglio comunale, facen-do presente che il Consiglio comunale, peraltro con una spesa di diverse decine di migliaia di euro, le ultime volte è stato convocato senza che tuttavia si riu-scisse a raggiungere alcuna decisione: è perfettamente

inutile, cioè, che lo si con-vochi, perché non sono in grado di prendere decisioni. Spesso il bilancio consun-tivo non è stato approvato perché c’erano dei gravi errori formali, quindi non sono in grado neppure di confezionare correttamente gli atti da sottoporre al Consiglio: siamo in una situazione di una gravità inaudita.

MORETTI – In questo momento c’è una fortissima preoccupazione per lo Sta-bile delle Marche.

BUGARO – Sì: è uno dei motivi di sofferenza del Comune di Ancona.

MORETTI – Non arri-va nessun messaggero alato che possa sanare questa situazione?

BUGARO – Beh, di questi tempi i messaggeri alati se ne guardano bene: con la penuria di denari che c’è la vedo dura, Alceo. An-che perché, come dicevamo prima, non c’è nemmeno l’umiltà di dire: “Scusate, abbiamo sbagliato”. Anzi, c’è la presunzione di andare avanti comunque.

MORETTI – Voglio chiederti una cosa: è vero che Montezemolo, attra-verso “Italia futura”, ti sta facendo la corte come politico?

BUGARO – No; l’ho letto un giorno in un arti-colo, e io ho subito risposto innanzitutto puntualizzan-do che non so se Monte-zemolo si faccia soggetto politico o meno: ancora non c’è nessuna certezza da questo punto di vista. Io sono coerente con gli elettori che mi hanno di-mostrato in più occasioni grande consenso e sono molto rispettoso dell’o-nore che mi hanno fatto. Se Montezemolo scenderà in politica e condividerà i nostri valori, i nostri pro-grammi aggiornandoli, ar-ricchendoli e portando un suo fattivo contributo, sarà possibile trovare una sinte-si, traendo un insegnamen-to da questi ultimi 18 anni assai improduttivi nei quali ha imperato una politica non a favore di qualcosa, ma contro qualcuno; se Montezemolo saprà unire, insieme a noi, tutti i mo-derati in un programma

di rilancio del Paese, staremo tutti quanti in-sieme: non ci vedrei nulla di male. Non p e n s o c h e Montezemolo sia di sinistra, questo non lo posso pensa-re; se lo fos-se, lo sarebbe solamente per difendere de-gli interessi e questo sareb-be mortale dal punto di vista politico.

MORETTI – Il problema attuale è che molti dei tuoi elettori sono d i sor i en ta t i , soprattutto dai comportamenti e dalle sortite dell’uomo che vi aveva affa-scinato: Berlu-sconi.

BUGARO – Non c’è dub-bio che queste elezioni han-no decretato un passaggio difficile per il Popolo della l i b e r t à , s o -prattutto per-

ché moltissimi dei nostri hanno sfogato la protesta non andando a votare. Sono elezioni parziali, per carità; il male c’è comun-que, non lo sottovalutiamo. Ora, se a livello naziona-le non sapranno reagire con una nuova proposta politica affascinante, e si badi bene che anche la più bella delle idee si spegne se non cammina su gambe credibili, ci avviteremo in un’ulteriore sconfitta. Se invece avverrà quello che io auspico, allora la partita sarà aperta, anche perché ricordo che dal 1948 in poi ogni qualvolta i moderati si sono messi insieme, hanno sempre vinto le elezioni. Quindi io sono fiducioso che i dirigenti nazionali sappiano rilanciare la palla e lo sappiano fare con volti nuovi, credibili, perché è chiesto dall’elettorato un rinnovamento anche in que-sto senso. Mi auguro che ci siano i tempi per fare una legge elettorale, lo dicevo prima, che dia ai cittadini la possibilità di decidere re-almente, democraticamente, chi mandare in Parlamento e chi far rimanere a casa, e che quindi si possa superare questo momento di grande difficoltà.

MORETTI – Tu sei e sei sempre stato un osservatore molto attento: secondo te, il fatto che il Pdl abbia preso gli stessi voti di Grillo non è una cosa enorme? Credete ancora nell’organizzazione politica creata da quest’uo-mo che vi ha affascinato e che molti mi danno la colpa di aver portato, vendendogli la televisione, in politica?

BUGARO – Non è che Berlusconi abbia affascinato me; bisogna anche avere rispetto di quell’uomo che, piaccia o non piaccia, ha raccolto milioni e milioni di voti, ha affascinato l’I-talia…

MORETTI – …e tu sei uno di quelli...

BUGARO – …ma cer-to; adesso lui ha detto che vuole fare l’allenatore, non vuole più fare il centravanti.

MORETTI – Gli allena-tori quando non vanno bene li mandano via...

BUGARO – ...ma an-cora l’allenatore non l’ha fatto: ha smesso ieri come

centravanti, aspettiamo di vedere, prima di giudicare: in politica io sono molto cauto e voglio andare den-tro le cose per un’analisi seria. Aspettiamo dunque di vedere quelle che saran-no le decisioni, i passaggi che contraddistingueranno il Pdl. Anche perché se Atene piange, Sparta non ride: il Partito democratico è messo forse peggio del Pdl. E allora questo ci deve indurre a pensare che cosa? Che tutto il sistema politico deve velocemente riformarsi. Il problema non è Berlusco-ni: Berlusconi non è più in campo, non è più candidato alla premiership di questo Paese. Il fatto è che quello che rimane delle macerie della seconda Repubblica, perché di questo stiamo parlando, va ristrutturato velocemente: la grande pas-sione che ci anima ci porta ad impegnarci ulteriormente per raccogliere questa sfi-da, cioè saper rilanciare le ragioni della politica seria, con delle proposte e delle persone altrettanto serie. Si può dire: “Berlusconi non ci è piaciuto”; ma ci è piaciuta l’altra parte? Ci è piaciuta la Lega con Bossi? Ci è piaciuto Lusi con quello che ha fatto? Ma signori, di che cosa stiamo parlando?

MORETTI – Qui nes-suno ride.

BUGARO – Apposta; allora dico che il problema non è più Berlusconi: è la politica, che deve tornare al centro degli interessi dei cit-tadini, dimostrando di avere capacità di guida del Paese.

MORETTI – Mi sembra che tu abbia fatto una dia-gnosi molto chiara; abbiamo accantonato le vecchie situa-zioni, parliamo delle nuove: i giovani sono oggi al cospetto di una classe dirigente che dia speranze?

BUGARO – Questo è il punto, questa è la grande sfida del futuro. Quando tu eri ragazzo, dopo la guer-ra, non c’era nulla. Me lo insegnate voi, me lo raccon-ta tante volte mio padre: n o n c ’ e r a nulla, c’era la miseria, c’e-rano le mace-rie, ma c’era una classe di-rigente seria, determinata, c h e av e v a idee e che era di guida per chi aveva i buchi sot-to le scarpe. Oggi, fortu-natamente, i buchi sotto le scarpe li hanno veramente in pochi, però non c’è la garanzia di un futuro. La nuova classe dirigente deve mettersi a disposizione del Paese e lo deve fare con idee, con progetti, e soprattutto deve condire idee e progetti con tanta serietà, cosa che non è stata spesso dimostrata nei vari schieramenti nella seconda Repubblica. I gio-vani, da parte loro, devono capire che oggi viviamo un momento di difficoltà in cui tutti sono chiamati a rimettersi in discussione, anche loro, e che non si può aspettare di venire imboccati ma che bisogna muoversi, anche forti di una certa l’u-miltà. Non possiamo avere un Paese dove tutti i nostri figli facciano o il direttore di banca o il professore univer-sitario o l’imprenditore; noi abbiamo bisogno anche di persone che facciano lavori

più umili. Io porto sempre l’esempio, perché mi ha colpito molto, di quel tale che è venuto poco tempo fa da me, perché il figlio aveva perso il lavoro ed era in difficoltà, dovendo pagare il mutuo, eccetera. Ebbene, io questa persona l’ho rac-comandata, uso un termine diretto, in un’azienda di un mio amico, che l’ha fatta lavorare, vedendosi però dopo una settimana ricon-segnarsi le chiavi perché da lui ‘si lavora troppo’, e a questa persona faceva male la schiena. E’ vero che ci sono tanti casi di persone volenterose che non trovano lavoro, ma è anche vero che di casi come quello che ho appena raccontato ce ne sono pure molti: bisogna quindi che ci mettiamo a tirare la barca tutti dalla stessa parte, sapendo che viviamo tempi in cui la prospettiva è di stare peggio rispetto a come eravamo abituati.

MORETTI – Tu sai che io mi sono sempre interessato di politica, fin dal periodo clandestino; di recente, attra-verso la mia organizzazione, ho lanciato un sondaggio da cui risulta che in certe cate-gorie di giovani tu sei indica-to come una personalità che dà speranza.. Con un dubbio, che riguarda le tue generalità politiche: (in tono scherzoso) insomma, se riesci a togliere quella fotografia che hai

sulla scrivania, sei conside-rato una grossa speranza.Che cosa devo rispondere a questi giovani?

BUGARO – Che devono avere speranza in una perso-na seria che sulla scrivania tiene la foto della moglie e dei suoi figli, e che ha sposato una cosa solo poli-ticamente parlando: le idee e i valori. Le mie idee sono sempre state quelle, e riman-dano ai valori del Partito po-polare europeo: la centralità della persona e tutto quello che ne deriva. Alceo, tutti noi siamo di passaggio: una persona può essere capo del-lo Stato, capo del Governo, ma ha una parabola. Non ci si innamora delle persone: io mi innamoro dei valori

Il Consiglio sotto

i riflettori

Rilanciare le ragioni della politica: lo rimarca Giacomo Bugaro (Pdl),

vicepresidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, sotto i riflettori degli

“Incontri” di Alceo Moretti. “Concretezza delle risposte ad un malessere profondo”,

dice: “Anche la più bella delle idee ha bisogno di gambe credibili”. Ampio giro

d’orizzonte, dall’analisi del voto alle recenti Amministrative ai risvolti dell’attuale

situazione economica

Giovani: “Fare dei salti in avanti, aumentando le possibilità di

ingresso nelle aziende, che non assumono soprattutto perché il

costo del lavoro è particolarmente pesante; bisogna trovare delle

formule per accordi di zona fra imprenditori, associazioni di

categoria e sindacati”

Page 14: Marchedomani_estate2012

14PAGINA ESTATE 2012MARCHEdomani

Da sinistra: Luca Marconi, Almerino Mezzolani, Gian Mario Spacca, Pietro Marcolini, Paolo Eusebi

La Giunta re-gionale del-le Marche è

“drammaticamente preoccupata per le conseguenze nei servizi sanitari lo-cali determinate dal decreto di re-visione della spesa pubblica adottato dal Governo na-zionale. Dobbia-mo essere uniti e compatti per con-trastare le pesan-ti ricadute che si avranno nei nostri territori”. L’esecu-tivo si è riunito, di recente, a l la presenza del presi-dente Gian Mario Spacca, per appro-fondire le conseguenze e le implicazioni del prov-vedimento nazionale che abbassa a 3,7 i posti letto per mille abitanti (di cui lo 0,7 per la riabilitazione e la lungodegenza). Un provvedimento che si ag-giunge alle altre manovre introdotte e alle altre azioni di contenimento della spe-sa, operate dai precedenti governi, determinando un quadro “fosco e allarman-te”. La situazione, secondo la Giunta regionale, “va affrontata e gestita in stret-ta sintonia con le ammini-strazioni locali, superando campanilismi e incompren-sioni che non giovano alla

Scure sulla sanità

Spending review, la Giunta regionale “drammaticamente preoccupata” per le decisioni del Governo nel settore

salvaguardia del sistema sanitario e dei servizi ter-ritoriali ai cittadini fino a ora assicurati. La preoccu-pazione maggiore riguarda i paventati tagli lineari alla spesa, che potranno es-sere imposti dal Governo centrale per riequilibrare i conti, determinando con-seguenze gravissime per la popolazione marchigiana in termini di programma-zione sanitaria”.

Cinquecento milioni di tagli alla sanità nel triennio 2012-2014, un taglio da 850 milioni di euro se si con-siderano i minori trasferi-menti e il Patto di stabilità, più i tagli della spending

review del Governo Mon-ti: in tre anni le Marche si vedranno decurtare un milione e 350 mila euro. I dati, ancora parziali, sono stati diffusi dal Governato-re Spacca nel corso di una conferenza stampa cui han-no partecipato gli assessori Almerino Mezzolani, Pietro Marcolini, Luca Marconi e Paolo Eusebi.

La Giunta ha ribadito che la strada da percor-rere è quella dei “costi standard”, mentre a livello locale è necessario accele-rare sulla riorganizzazione dei sistema socio sanitario per Area vasta, così come previsto dalla normativa

di riordino regio-nale. L’obiettivo è quello di de-finire i piani di Area vasta entro il 20 luglio, con la prevista ridu-zione contenuta a 159 posti letto. Il traguardo va raggiunto “con la piena collabora-zione dei territori. Non è più tempo di alzare barrica-te, occorre remare tutti nella stessa direzione, perché lo scenario nazio-nale non è rassi-curante e parti-colarmente pena-lizzante anche per le Marche, unica

Regione italiana ad avere i conti in equilibrio. Occorre, indubbiamente, riequili-brare la spesa pubblica, eliminare gli sprechi, rior-ganizzare i servizi. È quello che abbiamo intrapreso da tempo e consolidato con il processo di riforma in atto. Ora tutto viene rimesso in discussione dalla modalità dei tagli nazionali, per cui è necessario una risposta coesa e unitaria di tutti i territori, per continuare a essere i protagonisti dei processi di riforma sani-taria, usufruendo di ser-vizi adeguati e localmente rispondenti alle esigenze della comunità”.

La Regione Marche av-vierà la sperimentazione di un servizio innovativo per la prima infanzia: i nidi domiciliari. Si aggiungono agli asili nido pubblici e privati convenzionati, dove una persona, appositamen-te formata, accoglie nella propria casa altri bambini per accudirli e provvedere a loro, dal gioco al riposo, dall’attività didattica alla pappa, mentre i loro genitori sono al lavoro, come in un vero e proprio asilo.

“Il nido domicil ia-re –spiega l ’assessore regionale ai Servizi so-ciali e alla Fa m i g l i a , Luca Mar-coni– oltre a rispondere alle nuove esigenze delle fa-miglie, permette di ampliare in numero dei posti-bambi-no attualmente disponibili sul territorio regionale e permette altresì ai piccoli Comuni, dove non sono presenti nidi per l’infanzia tradizionali, di integrare i propri servizi”.

Un servizio flessibile e personalizzato, specialmente negli orari, in piena conso-nanza con le nuove esigenze dei genitori impegnati in la-vori con orari non tradizio-nali. “Per la realizzazione del programma regionale per lo sviluppo e il con-

Nidi a…domicilio

Infanzia: parte la sperimentazione del servizio

solidamento del sistema di servizi socio-educativi per la prima infanzia, in cui rientra anche il progetto dei nidi do-miciliari –continua Marconi- si è deciso di utilizzare la quota del Fondo statale per le politiche della famiglia, pari a 2.645.418 euro. In particolare, 1.250.000 euro sono destinati per l’erogazio-ne alle famiglie di assegni per l’accesso ai nidi domiciliari, con priorità per quelle con bambini in lista d’attesa sia nei nidi pubblici che privati convenzionati con i Comuni;

145.418 euro s e r v i r a n n o invece per la realizzazione di corsi di for-mazione degli operatori/trici domiciliari; la quota rima-

nente del Fondo statale, pari a 1.250.000 euro sarà invece destinata all’ampliamento e al consolidamento dei nidi e dei servizi per i minori 0/3 anni, sia sotto il profilo dei costi di gestione che dell’atti-vazione di nuovi posti”.

L’istituzione di questo nuovo servizio prevede la costituzione di una nuova figura professionale: quella dell’educatore/trice di nido domiciliare. I corsi saranno realizzati dalle Province, sulla base dei criteri e delle moda-lità che saranno determinati con apposita deliberazione della Giunta regionale.

Page 15: Marchedomani_estate2012

15PAGINAESTATE 2012 MARCHEdomani

“Marche Endurance Lifestyle, la manifestazio-ne di sport, ambiente ed economia che si è svolta a giugno nella nostra regio-ne, è stata senza dubbio un successo, oltre che una eccezionale oc-casione di pro-mozione per la regione. Il pros-simo anno ospi-teremo una nuova edizione dell’evento che ci ha dato l’opportunità straordinaria di accogliere sulla Rivie-ra del Conero il Primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti e Governatore di Dubai, Sheick Mohammed bin Rashid Al Maktoum, e di stringere nuovi rapporti con le imprese emiratine. Lo sceic-co, uno degli uomini più importanti nello scenario economico mondiale, è arrivato infatti con i figli Sheikh Hamdan bin Moham-med Al Maktoum e Sheikh Majid bin Mo-hammed al Maktoum, oltre a Sheikh Saeed b in Maktoum bin Juma Al Maktoum e la sua squadra di Endurance per partecipare alla maratona a cavallo, appuntamento clou di Marche Lifestyle. Negli stessi giorni una delegazio-ne economica di altissimo livello, guidata dal ministro dell’Economia Sultan Bin Saeed Al Mansouri con i rappresentanti di sette Fondi sovrani dell’Eau, ha partecipato al Forum internazionale Italia-Eau a Recanati. Un connubio perfetto. La bellezza del paesaggio marchigiano, la partecipazione, il calore e l’accoglienza della nostra comunità, che per la prima volta vedeva una gara di endurance equestre, sono stati gli aspetti fondamen-tali che hanno influenzato anche la parte economica della manifestazione. Gli incontri effettuati tra le imprese locali ed emira-tine sono stati oltre 300: turismo, moda, energia (soprattutto l’immagazzi-namento) e, a sorpresa, la sanità anche per i modelli di assistenza sociosanitaria e la farmaceutica, i settori da cui sono emersi mag-

Gian Mario Spacca, Governatore delle Marche

“Aprirsi al mondo”

giori spunti. La Regione Marche ha

espresso il suo interesse per eventuali investimen-ti nelle infrastrutture, in particolare l’aeroporto di Ancona–Falconara. Si sta esplorando in particolare la possibilità di lavorare sui voli cargo, beneficiando dell’integrazione logistica con porto e interporto, ma anche sulle attività ‘no fly’ a supporto dello scalo: outlet e centri commerciali. Insomma, il nostro sistema economico regionale, la de-dizione al lavoro e la rigo-rosità dei nostri imprendi-tori, sia nelle grandi come nelle piccole aziende, han-no catturato l’attenzione e l’interesse degli emiratini e, in particolare, gli esponenti del Khalifa Fund (Fondo di investimento specia-lizzato nel finanziamento delle attività delle piccole e medie imprese) hanno concordato con la Regione l’opportunità di sviluppare un’attività di follow up degli incontri, favorendo lo studio e l’approfondimento di iniziative e progetti di joint venture. Per questo

motivo la Regione Marche rilancerà il desk di Dubai ed ha immediatamente co-stituito un osservatorio di assistenza tecnica per la raccolta di progetti da presentare al mercato degli

Eau. Per capi-re la portata di questa inizia-tiva, va sotto-lineato che gli

Emirati Arabi Uniti sono un paese che sta registran-do performance di crescita eccezionali. Il 2011 si è chiuso con un aumento del 3,5% del prodotto interno lordo. L’esempio tangibile è l’opera sviluppata nel corso degli anni da Sheick

Al Maktoum, che ha affermato con deci-sione la necessità di reinvestire i profitti pe-troliferi in altre attività economiche, riscriven-do nei fatti il futuro del proprio Paese e la sua storica vocazio-ne legata all’oro nero. Una premessa idea-le perché l’Italia e le Marche in particolare, culla del made in Italy, possano essere partner

in un percorso di sviluppo in questa fase di recessione per l’economia italiana ed europea. Le Marche de-vono aprirsi sempre più al mondo e per questo guar-diamo con grande interesse ai Paesi che riescono ad essere protagonisti negli scenari economici attuali e che lo saranno nei pros-simi anni. La propen-s i o n e a i mercati, da questo pun-to di vista, p o t r e b b e essere uno de i f i lon i più floridi da sfrutta-re, vista e considera-ta anche la dinamicità con cui i 27 distretti produtt iv i marchigia-ni si stanno evolvendo in s istemi economic i locali aperti al globale”.

Le Marche al galoppo

Marche Endurance Lifestyle 2012

In alto, un’immagine della premiazione della Conero Endurance Cup: la vittoria è andata al vicepresidente e Primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum. Sopra, da sinistra: il Primo ministro Al Maktoum, il ministro per l’Economia degli Eau, Sultan Bin Saeed Al Mansouri e il presidente Gian Mario Spacca (foto Rillo); a sinistra un momento della gara

Quattro giorni di sport, economia e turismo. Un invidiabile mix di relazioni internazionali

e promozione del territorio. Marche Endurance Lifestyle: un evento che ha acceso

sulla nostra regione e sulla Riviera del Conero le luci della ribalta.

Una cornice di grande suggestione molto apprezzata dal vicepresidente e Primo

ministro degli Emirati Arabi Uniti,Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum. Prestigiose delegazioni in visita al seguito del

ministro dell’Economia degli Eau, Sultan Bin Saeed Al Mansouri

Page 16: Marchedomani_estate2012

16PAGINA ESTATE 2012MARCHEdomani

L’endurance equestre è sbarcato in Europa e in Italia negli anni Settanta, ma è nato negli Stati Uniti almeno 150 anni or sono, all’epoca del Far West e delle corse organizzate fra i “pony express” per re-capitare la posta da una costa all’altra. Non a caso, le gare più importanti si svolgono ancora sulla di-stanza dei 160 chilometri, cioè le mitiche 100 miglia, la distanza di ognuna delle tappe che i “padri” dei po-stini di oggi percorrevano attraverso gli States di fine Ottocento. Una gara di endurance esiste solo ed esclusivamente in virtù di ciò che cavallo e cavaliere riescono a costruire. Sono una cosa sola. Si “ascol-tano” e realizzano insieme un progetto sportivo che è fatto di sacrificio, tenacia e voglia di conquistare non solo la vittoria fine a se stessa. Le gare di endu-rance sono infatti prove sportive che mettono in luce le doti di cavaliere e cavallo nell’effettuare per-corsi di varie lunghezze su terreni di diversa natura, salvaguardando sempre e comunque l’integrità del cavallo, impiegando le an-dature adatte al terreno e la velocità conformi all’alle-namento e alla condizione fisica dell’animale. I trac-ciati vengono individuati prevalentemente su percor-si di campagna e la loro distanza può andare dai 30-40 chilometri delle gare più semplici e accessibili, ai 120 o 160 chilometri delle manifestazioni nazionali e internazionali che assegna-no titoli assoluti.

La tutela della salute del cavallo è per il cavaliere un dogma, un “coman-damento” dal quale non derogare in alcun modo. I controlli sono scrupolosi perché il cavallo viene vi-sitato da una commissione veterinaria prima, durante e dopo la gara; ogni 30-35 chilometri sono previsti “cancelli veterinari”, cioè stop obbligatori nel corso dei quali i veterinari visi-tano il cavallo per stabilire se è in grado di riprendere la corsa, sulla base di para-metri fisiologico-metabolici e valutazioni sulla qualità dell’andatura. Se il cavallo non rientra in questo qua-dro di prescrizioni, viene

Che cos’è l’Endurance e come si svolge la competizione

fermato e la prova sua e del cavaliere viene inter-rotta. Tutto ciò avviene anche dopo l’arrivo finale perché vengono omolo-gati soltanto i risultati dei cavalli che rientrano in parametri fisiologici e sanitari prestabiliti, come, per esempio, la frequenza cardiaca che non deve su-perare i 56 o 64 battiti al minuto. Tagliare per primi il traguardo, insomma, non è automaticamente sino-nimo di vittoria effettiva.

All’arrivo di ognuna delle “tappe” in cui si di-vide una gara, il cavaliere ha l’obbligo di presentare il cavallo al controllo ve-terinario. Dal momento in cui il cavallo -una vol-ta recuperato lo sforzo e riacquisiti i parametri fisiologici (soprattutto car-diaci)- varca l’ingresso del cancello veterinario, il tem-po di gara viene bloccato e scatta un periodo -che può andare dai 30 ai 50 minu-

ti- di sosta obbligatoria per consentire all’animale un ulteriore recupero. E’ evidente, dunque, che an-che al cancello veterinario può verificarsi un sorpasso. Basta che un cavallo giunto successivamente recuperi prima di un altro e venga presentato in visita prima; a quel punto sarà lui, a parità di tempo di sosta obbligatoria, a ripartire prima di quello che lo aveva preceduto.

La tutela e la salva-guardia del cavallo: è l’u-nico ed esclusivo punto

Questi i risultati del-la Conero Endurance Cup.

Con partenza all’al-ba, sabato 16 giugno, oltre cento cavalieri si sono sfidati lungo un percorso tracciato all’interno del Parco del Conero.

C a t e g o r i a C E I 3 * 160 km. 1° classificato: Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum in

I risultati della Conero Endurance Cupsella a Madji Du Pont; 2° classificato: Sheikh Hamdan bin Mohammed Al Maktoum su Prince de la Saliere; 3° classificato: Sheikh Majid bin Mo-hammed Al Maktoum su Nadirha Du Breuil.

C a t e g o r i a C E I 2 * 125,4 km. 1° classifica-to: Emanuele Fondi su Felicidad; 2° classificato: Hmad Bahman (Maroc-co) in sella a Specific

El Aziz; 3° classificato: Simona Di Battista con Flumino.

Categoria CEIYJ2* 125,4 km, dedicata a ju-niores e young riders. 1° classificato: Mara Feola con Grigali; 2° classi-ficato: Matteo Bravi su Isteddada Saura; 3° clas-sificato: Martina Carni-celli su Philo des Pins.

Categoria CEI1* 89 km. 1° classificato: Adil

Il cavallo ambasciatore per l’Italia di sport, cultura, turismo ed eco-

nomia. E’ quanto accadu-to in occasione di Mar-che Endurance Lifestyle, svoltosi tra le province di Ancona e Macerata, in particolare nella Riviera del Conero dal 14 al 17 giugno scorsi. Si pensa già ad una seconda edizione dell’evento, sia nella parte relativa alla Conero Cup, sia nella parte finanziaria con il Forum economico e gli incontri B2B tra le aziende.

L’evento ha avuto il suo culmine sabato 16 con la Conero Endurance Cup,

La gara vinta da Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vicepresidente e Primo ministro degli Eau e Governatore di Dubai. Evento di ampio respiro, nuova edizione il prossimo anno

Il cavallo per un rilanciomaratona a cavallo divisa in quattro categorie. La prova più impegnativa, sui 160 chilometri, ha propo-sto un podio di eccezione. La vittoria è andata a Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vice presidente e Primo mini-stro degli Emirati Arabi Uniti e Governatore di Dubai, seguito al secondo e terzo posto dai figli Sheikh Hamdan bin Mohammed Al Maktoum e Sheikh Majid bin Mohammed Al Maktoum. L’impresa è an-data ben oltre il mero si-gnificato sportivo. L’evento è stato, infatti, anche un modo per far conoscere

le Marche, a partire dalle sue bellezze, anzitutto a Sheikh Mohammed ma anche ai circa cento atleti provenienti da nove Paesi. Nonostante i ritmi frenetici della gara, arrivato in cima al Monte Conero Sheikh Mohammed si è fermato per ammirare lo splendi-do paesaggio dove il blu del mare si intreccia con l’azzurro del cielo.

“L’evento –ha afferma-to Gianluca Laliscia, Ceo (Chief executive officer, amministratore delegato) di sistemaeventi.it e ide-atore dell’evento- si è di-mostrato una straordinaria occasione per promuovere

Nella gara Conero En-durance Cup, di sabato 16 giugno, circa 120 ‘fantini’ alla condotta di altrettanti cavalli, definiti “atleti a quattro zampe”, si sono confrontati su un percorso di ben 160 km, che ha vi-sto anche gli emiri vestirsi all’occidentale e gareggia-re al fianco dei semplici appassionati. Quattro le gare della competizione: la “Fei Cei3* (Federazione equestre internazionale) si è sviluppata in cinque fasi, con questa successione di colori: bianco (40 km), ros-so (24,5 km), verde (36,4

L’esaltazione del paesaggio

Percorso di 160 km. Circa 120 gli “atleti a quattro zampe” partecipanti

km), giallo (34,6 km) e ancora rosso (24,5 km); la Fei Ceiyj2* e la Fei Cei2* 125,4 km si sono “tinte” in progressione di bianco, rosso, verde e ancora rosso; mentre la Cei1* 89 km si è sviluppata sul bianco e due volte sul rosso. Le se-quenza delle prime due fasi è comune a tutte e quattro le categorie. Il tracciato, realizzato con il coordi-namento di Giorgio Cin-golani e l’ausilio di Valter Murino e Chiara Rosi, è stato segnalato con fiocchi colorati e frecce direzionali secondo il colore dei giri.

Il giro caratte-rizzato dal co-lore bianco è stato il primo e il più lungo.

I numeri e le nazioni par-tecipanti alla gara di sabato

O l t r e a i 120 cavalli in tutto, cavalie-ri e amazzoni p rov e n i e n t i da 9 nazioni ( A rg e n t i n a , Emirati Arabi Uniti, Grecia, Italia, Maroc-co, Oman, Po-lonia, Spagna e Svizzera) e 4 continenti (Africa, Asia, America ed

Europa) si sono confron-tati lungo il tracciato all’interno del Parco del Conero. Alla maratona ha partecipato anche la squadra composta da 14 cavalieri del primo mini-stro e vicepresidente e go-vernatore di Dubai, Sheick Mohammed bin Rashid Al Maktoum, guidata da lui stesso. Nel gruppo anche altri tre sceicchi: i figli Sheikh Hamdan bin Mo-hammed Al Maktoum e Sheikh Majid bin Moham-med al Maktoum, oltre a Sheikh Saeed bin Maktoum bin Juma Al Maktoum.

L’idea di fondo del percorso della Conero Endurance Cup è stata l’esaltazione del paesaggio e delle capacità tecniche dei binomi con una lo-gica di tracciato filante e scorrevole all’insegna della massima sicurezza. Gran parte dei fondi è stata co-stituita da strade bianche, tratti in erba e percorsi sterrati con pochi tratti di asfalto, ridotti al minimo indispensabile. Del resto non potrebbe essere altri-menti, vista la ricchezza ambientale e naturalistica regalata dal meraviglioso Parco del Conero, sma-nioso di condividere con i suoi ospiti un patrimonio di raro pregio ambientale, storico e culturale in una cornice unica e invidiabile.

il meglio del nostro Paese. Le bellezze paesaggistiche, la cultura dell’accoglienza e le attività produttive delle Marche sono state valoriz-zate grazie a un protagoni-

sta di eccezione, il cavallo. Con questo testimonial, Marche Endurance Life-style è stato non solo un momento agonistico di alto livello con la Cone-

ro Endurance Cup, ma anche una straordinaria opportunità per rafforzare le relazioni economiche fra Emirati Arabi Uniti e Italia”.

di partenza per chiunque voglia cimentarsi in una gara di endurance, tant’è che il riconoscimento più ambito oltre alla vittoria è il premio “Best Condi-tion”, titolo che viene as-segnato al soggetto che, fra quelli che hanno concluso la prova nelle prime posi-zioni, risulta essere nelle condizioni fisiche migliori.

La Fei (Federazione equestre internazionale) Cei3* 160 km si sviluppa in cinque fasi e con que-sta successione di colori: bianco (40 km), rosso (24,5 km), verde (36,4 km), gial-lo (34,6 km) e ancora rosso (24,5 km). La Fei Cei2* 125,4 km e la Fei Ceiyj2* si tingono in progressione di bianco, rosso, verde e ancora rosso, mentre la Cei1* 89 km vive sul bian-co e due volte sul rosso.

In sostanza, questa kermesse, l’Endurance Li-festyle, coniuga sport, am-biente ed economia.

Al Balushi (Oman) in sella a Satura; 2° classi-ficato: Marco Giagnori su Schanandoa River; 3° classificato: Egizio Miluzzi su Orian D’E-sprinat.

Premi Bes t Con-dition sono andati a Madji Du Pont per la CEI3*, Fluminio per la CEI2*, Praade d’Olt per la CEIYJ2* e Orian d’Espinat per la CEI1*.

Marche Endurance Lifestyle 2012

In queste pagine alcuni momenti della manifestazione

Page 17: Marchedomani_estate2012

ESTATE 2012 MARCHEdomani

Questo è il saluto de l la pr inc ipes -sa Haya bint Al

Hussein, presidente della Fei-Federazione equestre internazionale, espresso all’inizio dell’evento: “Ben-venuti in questo territorio meraviglioso che ospita la Conero Endurance Cup nell’ambito di Marche En-durance Lifestyle 2012. Un luogo stupendo offre tutti gli ingredienti per dei gran-

Il saluto della principessa Haya bint Al Hussein, presidente della Fei-Federazione equestre internazionale

“Il Conero? Un luogo stupendo”di giorni di sport ad alto livello. La combinazione di quattro gare, di cui una riservata ai cavalieri ju-nior e young riders, è una grande opportunità per questi giovani emergenti per competere e imparare da alcuni dei migliori atleti del mondo. L’Endurance è diventato una discipli-na della Fei 30 anni fa ed è cresciuta in maniera esponenziale nel tempo.

Al cavallo arabo, rico-nosciuto come la più nobile delle razze, è stato dedica-to il progetto presentato nel Villaggio internaziona-le. Marche Endurance Life-style ha tenuto a battesimo l’esordio del “Progetto gio-vani” varato dall’Anica-As-sociazione nazionale italiana cavallo arabo, e promosso da Chiara Rosi, amazzone di livello internazionale. Il progetto è finalizzato alla valorizzazione del cavallo purosangue arabo e alla costituzione di un team composto da quattro atleti, giovani promesse seleziona-te in base ai risultati spor-tivi conseguiti nelle passate stagioni agonistiche, con altrettanti cavalli arabi. Ecco il team: Carolina Ta-vassoli Asli con Chame-lot (riserva Fiwa di Pe-gaso), Matteo Bravi con Isteddada Saura (riserva Glorhiosa), Michela Mar-cucci con Ardo, Mara Fe-ola con Grigali e Dario Fondi con Sdp Gazzarah, protagonisti anche della Conero Endurance Cup. I

Progetto arabo a sostegno dei giovani

Marche: capitale italiana del “purosangue” straniero

ragazzi sono stati accolti dal presidente dell’Anica, Vincenzo Pellegrini e da Gianluca Laliscia, atleta ad alto livello ed imprenditore, nella giornata di venerdì 15 giugno.

Il mondo del cavallo aperto a tutta la famiglia

Nel villaggio interna-zionale, il centro della cul-tura del cavallo alla portata di tutti, oltre all’avvio delle scuderie destinate ai 120 cavalli, protagonisti della gara di endurance e delle attività collaterali svol-tesi nell’arco dei quattro giorni dell’evento, è stata intrapresa l’iniziativa edu-cativa “Pony & Bimbi”. In un ring appositamente predisposto a fianco delle scuderie, istruttori e per-sonale specializzato hanno accompagnato i cavalieri del domani nel primo passo alla scoperta dell’affasci-nante mondo del cavallo. Il momento più esaltante è stato il “battesimo della sella”, che ha regalato ai più piccoli una giornata indimenticabile.

Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum è un autentico personaggio a 360 gradi. Sessantatre anni il prossimo 15 luglio, il primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti è anche governatore di Dubai.

La stella polare alla qua-le ispira il proprio mandato è quella di garantire alla propria terra e al proprio popolo le migliori opportu-nità per confrontarsi con il resto del mondo al massimo livello. A dimostrarlo c’è il paragone che può essere fatto fra ciò che erano Du-bai e gli Emirati prima della sua leadership e cosa sono diventati oggi quegli 83mila chilometri quadrati che si af-facciano sul Gol-fo Persi-co; non è ardito parlare di vero e proprio miraco-lo, figlio di scelte c o r a g -g i o s e , magar i a r d i t e, ma ca-paci con il tempo di aver fatto di questi territori degli auten-tici crocevia economici su scala mondiale. Oggi Dubai non è più solo una “porta verso l’Oriente”, già di per sé ruolo invidiabile e ricco di prospettive, ma uno degli snodi principali del business planetario. Il principale ar-tefice di tutto questo è “Big Mo”, come viene chiama-to affettuosamente Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum in patria.

Terzo della generazione degli Al Maktoum, una delle figure di maggior spessore politico del mondo arabo, ambizioso per sé e per il suo Paese, decisionista quanto serve per dettare i tempi dello sviluppo nazionale, musulmano assai tollerante, Sheikh Mohammed ha alle spalle solidi studi in econo-mia e finanza condotti nel suo Paese e nel Regno Unito, ma è apprezzato anche per la sua smisurata passione per la poesia. Il fatto che Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum sia uno statista

“Un amore nel sangue”

Il profilo di Al Maktoum

Oggi è il secondo sport più diffuso della Fei in termini di numero di eventi internazionali organizzati ogni anno dopo il salto ad ostacoli, un terzo di questi sono dedicati a junior e young riders per assicurare un futuro sano e prospero allo sport. Nelle moderne competizioni di Endurance viene posto grande rispetto al benessere del cavallo, piuttosto che alla perfor-

impegnato su tutti i fronti non gli impedisce di essere anche il maggiore proprieta-rio di cavalli del mondo e un grande promotore dell’endu-rance a livello internaziona-le. Il suo legame con i cavalli, del resto, è fortissimo anche perché, come “Big Mo” ripe-te spessissimo, la casa del ca-vallo è in Arabia e il cavallo ha contribuito a scrivere le pagine più importanti della storia di queste genti. “Non riesco a quantificare il mio amore per i cavalli –ha con-fessato più volte- perché ce l’ho nel sangue, è nella mia anima e nella mia storia”. L’impegno nell’endurance di Sheikh Mohammed è di vecchissima data, supportato

costan-temente dall ’o-biettivo di veder ricono-s c i u t o a l l a “mara-tona a c av a l -lo” lo s t a t u s di sport o l i m -p i c o : l’endu-

rance non a caso è sport nazionale negli Emirati e, alla lunga, ha finito per coinvolgere anche altre fa-miglie reali, determinando le condizioni per una dif-fusione sempre più forte e per una crescita diffusa su scala mondiale. A spal-leggiarlo nella promozione degli sport a cavallo negli Emirati e nel mondo c’è la moglie Haya bint Al Hus-sein, riconfermata presidente della Federazione equestre internazionale fino al 2014 e membro del Comitato olim-pico internazionale, figlia di re Hussein di Giordania e donna di grande dinami-smo e forte impegno anche nelle politiche umanitarie dell’Onu.

Anche i cavalli, quindi, sono un tratto distintivo della personalità e della vo-lontà di Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum di vivere in relazione costan-te con il mondo, di essere ispirato sempre e comunque da un’ottica globale nelle proprie scelte.

La “capitale” di Mar-che Endurance Lifestyle è stato il villaggio interna-zionale sorto a Marcelli di Numana, all’interno di un’area vergine che si estende alla foce del torrente Musone fra un

Il villaggio internazionale

La struttura creata a Marcelli di Numana per accogliere gli spettatori. Attivato il Pony village, un’area realizzata per i bambini. Allestito anche l’Arabian Lounge

canneto incontaminato e le caratteristiche dune create dal morbido ondeg-giare dell’Adriatico. Un allestimento progettato non solo per accogliere le centinaia di spettatori curiosi di conoscere il

fascino del cavallo, ma anche per essere teatro di quattro giorni vissuti all’insegna del piacere di stare insieme.

La cornice è stata moz-zafiato. Riviera e del Par-co del Conero sono i luo-ghi che hanno affermato la cultura dell’incontro fra popoli e culture all’inse-gna di un invidiabile con-nubio fra sport, economia, relazioni internazionali e orgoglio di mettere in ve-trina le proprie eccellenze. A vivere queste sensazioni è stato il villaggio interna-zionale di Marcelli, uno spazio a completa dispo-sizione di cavalli, cavalieri, ospiti, visitatori, addetti ai lavori e appassionati, tutti protagonisti di Marche Endurance Lifestyle.

L’area più vasta del

villaggio internazionale è stata quella dedicata ai binomi impegnati nella Conero Endurance Cup: per loro, accoglienti e funzionali scuderie, un ampio cancello veterinario dove sono stati effettuati i controlli dei cavalli prima e durante le gare, nonché la zona destinata e alla partenza e all’arrivo dei concorrenti.

Altrettanto accogliente è stato il Pony village, l’area creata apposita-mente per i bambini, per consentire loro di fare la conoscenza con i cavalli, vivere l’esaltante esperien-za del “battesimo della sella” e scoprire così un nuovo amico con il quale magari condividere una nuova esperienza sportiva.

L’ a l l e s t i m e n t o d e l

villaggio internazionale è stato poi completato dall’Arabian Lounge, po-sizionata proprio sulla spiaggia e realizzata all’in-segna dell’eleganza, in un ambiente di ispirazione araba, speciale e raffina-to per accogliere ospiti e visitatori in un’atmosfera speciale e suggestiva do-minata dai colori caldi del deserto: il rosso, l’arancio-ne, l’ocra e il giallo.

A completare que-sta originale “cittadella dell’endurance”, una serie di stand espositivi istitu-zionali e di servizio, oltre alla tenda a disposizione della famiglia reale Al Maktoum, una struttura di 700 metri quadrati, un quartier generale del-la squadra degli Emirati Arabi Uniti.

“Marche Endurance Lifestyle 2012 ha fatto conoscere a tutti le grandi potenzialità della nostra regione ed è logico che questo sia motivo di orgo-glio per ogni marchigiano e soprattutto per me che, come presidente della Fe-derazione Marche sport equestri ha fortemente voluto la manifestazione. Devo complimentarmi con il Governatore Spac-ca che, sostenendo con ogni forza l’evento, ha dimostrato grande lun-gimiranza ed ha capi-to che spesso lo sport è

veicolo di contatti molto importanti per lo svilup-po della regione. L’evento è stato organizzato in maniera impeccabile, ma, conoscendo le capacità di Gianluca Laliscia, non avevo dubbi. Mi è molto piaciuto il calore con il quale la gente ha accolto l’evento e soprattutto la simpatia tributata allo sceicco fin dal primo gior-no e credo, per quello che so, che questa accoglien-za abbia fatto un enor-me piacere anche a lui. Non capita così spesso di vederlo tanto coinvolto e tanto disponibile. Un plauso anche al costrut-tore del percorso, Giorgio Cingolani, che, profondo conoscitore della zona, ha saputo mostrare agli ospiti le bellezze della nostra costa in un traccia-

“Divulgate le nostre potenzialità”

Gabriella Moroni, presidente Fise Marche

mance, il che può richie-dere al binomio cavallo-cavaliere anni di sacrifici per eccellere. L’Endurance necessita, infatti, di una preparazione globale e in questo quadro la chiave del successo è nel team che contribuisce a garantire la salute e il benessere sia del cavallo e del cavaliere durante la competizione. Si tratta di un vero e proprio sport di squadra, auguro il meglio a tutti i cavalieri e ai loro team di supporto, che giocano un ruolo così importante. A nome della Federazione equestre inter-nazionale formulo anche i miei migliori auguri a organizzatori, sponsor, of-ficials, veterinari e proprie-tari dei cavalli, così come a sostenitori, volontari e spettatori per un evento piacevole e memorabile”.

to estremamente tecnico. Molto bello il villaggio, vi-sitato da tanta gente e so-prattutto dai bambini che hanno potuto usufruire della possibilità di provare a montare sui pony messi a disposizione dalla Federa-zione sport equestri. Dopo questo enorme successo si comincia già a pensare alla edizione 2013 che do-vrebbe svolgersi dal 13 al 16 giugno. La risonanza che ha avuto l’evento sui media nazionali ha fatto conoscere ed apprezzare a tutti la nostra regione e penso che questo sia il vero successo  che tutti si aspettavano”.

Marche Endurance Lifestyle 2012

(Foto Mediashape.it)

Il Primo ministro degli Eau, Al Maktoum a cavallo

Page 18: Marchedomani_estate2012

18PAGINA ESTATE 2012

questo modo si potrà uscire dalla crisi. La delegazione Eau ha dimostrato un no-tevole interesse al sistema economico della nostra regione ed ha espresso la volontà di dar seguito agli eventi collegati al Mar-che Endurance Lifestyle, che, quindi, possono essere considerati non episodi-

ci, ma la fase d i c o n t at t o da cui partire per sviluppa-re importanti moment i d i collaborazio-ne economica n e l m e r c a -to Eau ed in quelli collegati a questa im-portante por-ta di ingresso verso il Medio Oriente.

In partico-lare gli espo-nenti del Kha-lifa Fund han-no concordato con la Regione Marche l’op-portunità di s v i l u p p a r e un’attività di follow up de-

gli incontri, favorendo lo studio e l’approfondimento di iniziative e di progetti di joint venture, di sviluppo di collaborazioni economiche e di apertura di nuove op-

portunità commerciali nei mercati degli Eau.

I rappresentanti della Camera di commercio di Dubai hanno altresì espres-so la volontà di intensificare le forme di collaborazione con la Regione Marche, già in essere in virtù dell’ac-cordo sottoscritto nel 2009 e finalizzate a favorire lo sviluppo di collaborazioni tra aziende emiratine e mar-chigiane. A questo scopo il servizio Internazionalizza-zione della Regione ed il Gabinetto del presidente attiveranno un osservato-rio di assistenza tecnica, coordinato da Valentino Torbidoni, finalizzato alla raccolta di progetti econo-mici ed alla loro proposi-zione al mercato Eau.

In virtù dei risultati raggiunti, anche il diret-tore del Mise, Pietro Celi, ha proposto di mettere a frutto le buone pratiche degli eventi del Marche Endurance Lifestyle per lo sviluppo futuro delle relazioni economiche tra Italia ed Eau.

MARCHEdomani

“Gli Emirati Arabi Uniti hanno potuto go-dere della fiducia delle comunità d’affari e della finanza mondiale grazie all’ambiente economi-co liberale e amichevo-le. Questo approccio si è evidentemente tradotto in ottimi rapporti con un certo numero di Paesi ed è in questo contesto che si inscrive il rapporto tra gli Emirati Arabi Uniti e l’Italia”. Così il ministro dell’Economia degli Emi-rati Ara-bi Uniti, S u l t a n B i n Saeed Al Mansoo-r i , n e l suo sa-luto, ri-cordan-do come il nostro P a e s e , “in qua-l i t à d i partner i m p o r -tante in numero-si setto-ri chia-ve della c o o p e -raz ione e c o n o -m i c a ” , a b b i a “collabo-rato fattivamente” e si sia avvicinato agli Emirati Arabi Uniti “su piatta-forme comuni al fine di incoraggiare le attività di comune interesse. Nel quadro dell’attività degli Emirati Arabi Uniti di sta-bilire alleanze economiche e partnership economiche strategiche, è stata firmata lo scorso anno a Verona –ha ricordato il mini-stro- una dichiarazione tra il governo emiratino e italiano. La dichiara-zione, da me firmata alla presenza di Sua Altezza Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vicepresidente e Primo ministro degli Emirati Arabi Uniti e Governato-re di Dubai, contiene una serie di misure pratiche che promuovono la coo-perazione, in particolare nei settori del commercio e dei servizi di investi-mento, turismo, industria, agricoltura e finanziaria, nonché nel settore delle piccole e medie imprese. La dichiarazione auspica una maggiore cooperazio-ne bilaterale nel settore dell’energia alternativa e sviluppo sostenibile. Per garantire l’attuazione del-la dichiarazione, Emirati Arabi Uniti e Italia hanno concordato di scambiarsi relazioni semestrali per valutare i progressi in questo senso. La stretta collaborazione tra i due Paesi si è ampliata ulte-riormente grazie a Sua Al-tezza Sheikh Mohammed –ha spiegato il ministro Al Mansouri - che ha inco-raggiato la partecipazione alle gare di endurance nelle Marche. Il Forum economico tra gli Emirati Arabi Uniti e l’Italia pro-prio in coincidenza con queste competizioni alle quali, alla guida dei ca-valieri emiratini, partecipa H.H. Sheikh Mohammed,

“Attenzione crescenteverso le Marche”

L’Endurance occasione per la promozione del territorioRelazioni istituzionali, delegazioni emiratine in visita ai distretti

Il ministro Sultan Bin Saeed Al Mansouri

che lo scorso anno vinse una gara analoga in Ve-neto. Gli Emirati Arabi Uniti e l’Italia sono riu-sciti a creare una stretta interazione in una serie di settori di reciproco interesse. Attraverso una serie di misure concrete, i due Paesi hanno dimo-strato il loro impegno a rafforzare ulteriormente la loro cooperazione per raggiungere le migliori opportunità di business e toccare con mano possibi-

lità eco-nomiche e com-mercia-l i . Con q u e s t o e v e n t o l ’ o c c a -s i o n e per cre-are delle g r a n d i o p p o r -t u n i t à grazie al sostegno d e l l e maggio-ri impre-se degli Emirati A r a b i U n i t i ” . F o r t e l ’ impe-gno del Gover-n a t o -

re Gian Mario Spacca, ha ricordato il ministro nel suo saluto, riguardo all’organizzazione del Fo-rum economico Italia-Eau e degli incontri business-to-business tra gli im-prenditori di entrambi i Paesi. “C’è un’attenzione crescente negli Emirati Arabi Uniti –inciso di Al Mansouri- verso le impre-se delle Marche, non solo attraverso le possibilità di esportazione, ma anche attraverso una strategia di investimenti che per-metta a queste aziende di sfruttare le opportunità nei settori dalla cresci-ta più accentuata come infrastrutture, energia e moda. In linea con la dichiarazione congiunta firmata lo scorso anno, gli Emirati Arabi Uniti e l’Italia adesso hanno la necessità di lavorare insieme anche nello scam-

bio di informazioni sui sistemi legislativi e sulle condizioni per gli investi-menti. In questo senso il ruolo del settore privato nel costruire joint ven-ture di grande interesse reciproco dovrebbe essere incoraggiato nella misura massima possibile”.

Non solo sport. La ri-levanza del Marche Endurance Lifestyle

è andata ben oltre la sem-plice manifestazione eque-stre, cornice di opportunità che si sono moltiplicate sul filo dei numerosi incon-tri economico-istituzionali sull’asse Italia-Emirati Arabi Uniti. Più forti re-lazioni, intensifi-cando le sinergie tra il nostro Paese e i top player dei Paesi del Golfo. In un momento di grave crisi, un’oc-casione è venuta dalle Marche. Che hanno attratto l’attenzione della delegazione che ha accompagnato la visita dell’emiro Sheikh Moham-med bin Rashid A l M a k t o u m , vicepresidente e Primo ministro degli Eau, non-chè governatore di Dubai, e del ministro dell’E-conomia deg l i Eau, Sultan Bin Saeed Al Man-souri: esponenti di spicco delle istituzioni politiche ed economiche emiratine nella compagine, dall’Ambasciatore Eau in Italia Abdulaziz Nasser Al Shamsi al sottosegretario all’Econo-m i a M o -h a m m e d Ahmed bin Abdul Azi-zAl Shehhi, al vicepre-sidente del-la Camera di commer-cio di Du-bai Hisham A b d u l l a h Al Shirawi; fra gli al-tri El Has-san Jaoui-ne, senior advisor del m i n i s t r o d e l l ’ E c o -n o m i a ; Yaqub a l Bouloushi, capo della comunica-z ione del Governo Eau e del mini-stro dell’Economia; Ahli,

responsabile della comuni-cazione del ministro dell’E-conomia; Hassan Al Hashi-mi, direttore delle relazioni esterne della Camera di commercio di Dubai. Ai massimi livelli il comparto economico: nella delega-zione i rappresentanti dei maggiori gruppi finanziari,

A tutta economiaquali Al Lootah, Al Otaiba, Khalifa Fund. Oltre 50 gli imprenditori emiratini nelle Marche, per conoscere i settori della moda e del cal-zaturiero, della domotica, delle produzioni sanitarie, della cantieristica navale, della logistica (aeroporto), dell’agroalimentare, delle energie rinnovabili, degli

elettrodomestici e della termosanitaria, dell’indu-stria meccanica leggera. Quest’ultimo settore, in particolare, sta suscitando interesse, poiché la nuova

ambizione degli Emirati Arabi Uniti è affianca-re all’importante ruolo di piattaforma logistica una forte attività produttiva. La due giorni dedicata all’economia, “Uae Days nelle Marche”, si è aperta con la visita ai distretti della regione per proseguire con gli incontri business to business all’Hotel Fortino Napoleonico di Portonovo: circa 144 le aziende mar-chigiane che hanno parte-cipato ai ‘B2B’ promossi dalla Regione nell’ambito dell’Endurance Lifestyle. Segno che le aspettative sono molte, come l’esigenza di curare un mercato dal-le grandi potenzialità per accompagnare la crescita economica della regione, specie in una situazione di crisi come l’attuale, in cui innovazione e capacità di acquisire nuove quote rappresentano una chiave di successo da non trascu-rare. Confermato anche l’interesse delle aziende emiratine verso le capacità produttive dell’imprendi-

toria marchigiana: oltre 300, complessivamente, gli incontri (compresi quel-li avvenuti tra 16 azien-de marchigiane, i gruppi finanziari emiratini e la Camera di commercio di Dubai), i settori da cui sono emersi i maggiori spunti il turismo, la moda, l’energia e la sanità.

A concludere “Uae Days nelle Marche” la quinta edizione del Forum economico internazionale Italia-Emirati Arabi Uniti, che, dopo dinamiche espe-

rienze vissute a Perugia, Assisi, e sul Lago di Garda, è stato ospitato a Recanati, all’Auditorium iGuzzini, alla presenza del sotto-segretario allo Sviluppo economico Massimo Vari, dell’Ambasciatore italia-no ad Abu Dabi Giorgio Starace, del direttore del dipartimento Internazio-nalizzazione del ministero dello Sviluppo economico Pietro Celi e del presiden-te di Invitalia Giancarlo Innocenzi Botti. Parter-re di relatori d’eccezione -moderatore Osvaldo De Paolini, direttore di Milano Finanza-, al Forum, “Un futuro possibile fra Italia ed Emirati Arabi Uniti”, hanno partecipato circa 150 imprenditori di aziende marchigiane.

In questa occasione il ministro dell’Economia Al Mansouri ha evidenziato come l’Italia sia un alleato strategico, dunque la sua esortazione agli impren-ditori del nostro Paese a guardare con positività al futuro, perché solo in

Gian Mario Spacca accoglie all’aeroporto il ministro dell’Economia degli Eau, Al Mansouri

Un momento degli incontri B2B che si sono svolti a Portonovo nell’ambito delle iniziative del Marche Endurance Lifestyle 2012 (foto in pagina di Rillo)

Il ministro dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti Sultan Bin Saeed Al Mansouri

Il Forum internazionale che ha avuto sede all’Auditorium iGuzzini

Forte la partecipazione

ai ‘B2B’ promossi dalla

Regione; turismo e

sanità i settori da cui

sono emersi i maggiori

spunti. Relatori

d’eccezione al Forum

Marche Endurance Lifestyle 2012

Page 19: Marchedomani_estate2012

19PAGINAESTATE 2012 MARCHEdomani

*FIORELLA FAGGIOLATI

La regione Marche da sempre esprime un elevato potenziale

interesse in diversi settori: la cultura rappresentata dai massimi nomi italiani nel campo dell’arte, della musica e della poesia, il turismo e l’ospitalità dalla costa fino agli impianti sciistici dell’Appennino e, non ultimo, il modello im-prenditoriale marchigiano stereotipo del tessuto indu-striale italiano. Purtroppo tutto questo immenso pa-trimonio è poco conosciuto nel mondo. L’edizione 2012 dell’Endurance Lifestyle, grazie all’intuizione del presidente Spacca e della eccellente organizzazione curata da Sistemaeventi, ha rappresentato una preziosa occasione per far apprez-zare e conoscere la nostra regione al mondo degli Emiri, economia che sta

“Solide basi perfuture collaborazioni”

Paolo Guzzini, vicepresidente iGuzzini; l’Auditorium dell’azienda sede del Forum internazionale Italia – Emirati Arabi Uniti

vivendo u n ’ a c -celerata f a s e d i s v i l u p -p o ” . C o s ì P a o l o Guzzini, vicepre-s i d e n t e iGuzzini, az ienda nella cui sede si è tenuto il F o r u m economi-co inter-naziona-le Italia – Emira-ti Arabi Uniti: “Il nuovo Auditorium iGuzzini che ha ospitato il Forum –sot-tolinea Paolo Guzzini- ha simboleggiato la volontà di tutti gli imprenditori

marchi-giani di i nve s t i -re nelle p ro p r i e imprese per su-p e r a r e la cr i s i e c o n o -mica in-ternazio-nale. Di fatto gli oltre 200 incontri ‘ B 2 B ’ , avvenuti durante l a p e r -manenza emirati-

na, hanno posto solide basi per future collabora-zioni fra le imprese dei due Paesi. Infatti la presenza nella delegazione straniera di più Fondi sovrani è con-

“Il ministro dell’Eco-nomia degli Emirati Arabi Uniti, Al Mansouri, in seguito al ricevimento del Premio ‘Picchio d’Oro’, nel dicembre del 2011 a Recanati, da parte del no-stro Governatore Spacca,

esternò la sua intenzione di organizzare un endu-rance di cavalli nel nostro meraviglioso Conero. Nel marzo di quest’anno mio marito Giovanni si trovava a Dubai per la Fiera Wetex, ospite delle autorità locali, in un grande hotel avente al suo interno un circolo di cavalli, e incontrò Spacca e Al Mansouri che stavano concretizzando l’evento Marche Endurance Life-style 2012. Immediatamen-te, dopo aver ascoltato il programma, abbiamo con-fermato la partecipazione della Faggiolati Pumps Spa come sponsor ufficiale. Sin dall’inizio della nostra attività di costruttori di elettropompe sommergi-bili, mixer e aeratori, gli Emirati Arabi hanno dato fiducia ai nostri prodotti, selezionandoli tra tanti altri, e permettendoci di crescere velocemente: ora i nostri prodotti sono espor-

“Un evento storico”tati in tutto il mondo, con grande soddisfazione per la nostra famiglia, avendo puntato gran parte della nostra esistenza anche sulla realizzazione professionale. In onore dei nostri amici arabi, mio marito ha pub-blicato un libro sulla loro storia, ‘My Arab Friends’: tutti danno per scontata la loro ricchezza come fosse nata dal nulla, e in pochi veramente conoscono la loro realtà: in questo libro -scritto in duplice lingua e che ha riscontrato un enor-me successo, oltre l’imma-ginabile- viene evidenziata la loro abilità commerciale e conseguente capacità di trasformare un ambiente solo apparentemente arido ed inospitale in un luogo oggetto di meta vacanziera e di affari per milioni di persone ogni anno: infatti, esso è diventato la ‘punta di diamante del Middle East’, essendo anche luogo di pace e tolleranza, dove è possibi-le sviluppare il core business ed esportazioni fino all’altro

capo del mondo, senza in-correre in quello che è te-muto come ‘rischio paese’. La Faggiolati Pumps Spa ha partecipato, senza alcuna esitazione, a questa iniziati-va, ritenendo che le aziende, se a volte usufruiscono di situazioni vantaggiose, è giusto che contribuiscano allo sviluppo economico del loro Paese. L’evento Mar-che Endurance Lifestyle è da considerarsi storico per la nostra regione: chi non conosce Al Maktoum e Dubai non può rendersi conto di chi è stato nella nostra terra; se sapremo gestire quanto investito ci saranno enormi vantaggi economici per tutti, tenen-do però sempre a mente che gli arabi sono mol-to corretti e intelligenti”.

*Direttore finanza, ammi-nistratore

e procuratore generale Faggiolati Pumps Spa

Marche Endurance Lifestyle 2012

La delegazione de-gli Emirati Arabi Uniti intervenuta al Marche Endurance Lifestyle ha dimostrato un notevole interesse nei confronti del sistema economico regionale ed ha espresso la volontà di dar segui-to agli eventi economici collegati alla manifesta-zione. Per dare immedia-ta attuazione a questa importante attività di follow up, la Regione Marche mette a disposi-zione delle imprese regio-nali un primo strumento (casella di posta elettro-nica: eauproject@sprin-

Progetti economici, gli strumenti della Regione

tmarche.it) finalizzato alla raccolta di progetti economici da poter svi-luppare successivamen-te con gli interlocutori emiratini.

Le proposte proget-tuali, in formato pdf e redatte in lingua in-glese, devono contenere

VALORE DELL’EVENTO PER IL TERRITORIO: 5 MILIONI DI EURO

PERSONE CHE HANNO SEGUITO L’EVENTO: 100.000

POSTI LETTO OCCUPATI NELLE STRUTTURE RICETTIVE: 8.000

COSTO PER LA REGIONE: 300.000 EURO ESCLUSIVAMENTE PER LA MANUTENZIONE DEL TERRITORIO (PER I 2/3 DELLA CIFRA) E PER L’ORGANIZZAZIONE DEI B2B A FAVORE DEGLI IMPRENDITORI DELLE MARCHE (PER 1/3). TUTTO IL RESTO A CARICO DEGLI OSPI-TI CHE HANNO PARTECIPATO ALL’EVENTO E

DEGLI SPONSOR PRIVATI

I NUMERI

ferma dell’interesse degli Emirati verso la nostra regione”.

Per quanto riguarda la iGuzzini illuminazione, nel corso di un colloquio riservato il vicepresidente Paolo Guzzini ha avuto modo di informare il mi-nistro dell’Economia Sul-tan Al Mansouri dei vari progetti che l’azienda ha in corso nel Paese. Il ministro ha manifestato particolare interesse per la gara alla quale l’azienda sta parte-cipando per la nuova illu-minazione pubblica delle città di Abu Dhabi. Per l’occasione la iGuzzini ha messo a punto e presentato alle autorità competenti un prodotto a Led di nuova generazione che esprime eccellenti performance. A settembre sarà montato un impianto pilota in una via della capitale.

Nel 2011 gli Emira-ti Arabi Uniti hanno registrato una crescita del Pil del 3.3% (fonte Fmi) grazie agli eleva-ti proventi petroliferi e all’espansione dell’eco-nomia non petrolifera, e le previsioni permangono positive anche per il 2012 (+3,8% Pil). Stando ai dati pubblicati dall’Istat, nel 2011 le esportazioni italiane verso gli Eau hanno registrato un au-mento del 28,5% rispetto allo stesso periodo del 2010, passando da 3.685 milioni di euro nel 2010 a 4.736 milioni nel 2011 e confermando la ripresa di una crescita positiva che era stata interrotta dalla crisi economica globale del 2008.

In forte espansio-ne è il settore chimica (+62%), ma si segnala

Eau, Pil in crescitaEsportazioni delle

Marche +30%la ripresa anche del set-tore mobili, che torna a crescere (+9,2%), metalli (+35,4%), abbigliamento e tessuti (+16,2%) e ali-mentare (+10%) che si conferma un settore in costante ascesa. Più che incoraggianti i risultati anche per le Marche: nel 2011 le esportazio-ni della regione verso gli Eau sono cresciute del 30% per un tota-le di 115.765.547 euro. In particolare il settore agroalimentare registra una crescita del 527% (19.762.184 euro), il tessi-le -abbigliamento aumen-ta del 50% (5.061.436), le calzature - pellette-rie del 24% (24.841.610 euro), l’edilizia - mate-riali da costruzione del 47% (1.713.502 euro), la meccanica del 26% (9.009.332 euro).

un dettagliato business plan (un documento, strutturato secondo uno schema preciso e rigido, che sintetizza i contenuti e le caratteristiche del progetto imprenditoriale, ndr.).

Per poter partecipa-re occorre compilare il

company profile (profilo aziendale, ndr.) e inviare le proposte progettuali all’indirizzo [email protected]. Sarà, quindi, cura del Servizio Internazionalizzazione della Regione Marche trasmettere il progetto alle autorità emirati-ne, previa richiesta di eventuali integrazioni e fornire notizie sull’iter dello stesso. Per ogni ulteriore informazione è possibile chiamare i nu-meri 071.8062340 oppure 071.8062119 o visitare il sito http://www.sprin-tmarche.it/.

Panorama di Dubai (foto di Paul Wilhelm)

Incontri B2B a Portonovo

Page 20: Marchedomani_estate2012

20PAGINA ESTATE 2012

inquinamenti del mare”.Presente alla conferen-

za stampa il responsabile della Protezione civile delle Marche, Roberto Oreficini, che ha evidenziato l’im-pegno della Regione per la protezione del Mare Adriatico sia sotto l’aspet-to di intervento immediato,

che di costante control-lo e monitoraggio svolto dall’Arpam: fondamentale prevenire eventi che pos-sono avere ripercussioni sull’ambiente marino e costiero e sull’intera filiera economica, in particolare su quella turistica.

Nella mozione viene inoltre chiesto di attiva-re il Governo nazionale affinché, tramite la Iai, promuova le opportune azioni per la designazione dell’area adriatico ionica come Pssa e la relativa definizione delle misure di protezione da concertare in sede internazionale. Il ba-cino dell’Adriatico e dello Ionio è infatti di estre-ma vulnerabilità: basilare proteggerne la ricchezza naturalistica, storica, socio economica e turistica. Il bacino rappresenta un’a-rea semichiusa con bassi fondali, scarso ricambio idrico e al contempo in-teressata da intensi flussi di traffico con merci pe-ricolose come i prodotti petroliferi. A questo va aggiunto il fatto che le coste sono soggette a una forte pressione antropica per l’alta densità della popolazione, l’agricoltura intensiva delle pianure del nord e le molteplici attività industriali insediate lungo tutta la fascia costiera. “Far divenire l’Adriatico un’area Pssa –ha concluso Cardogna– consentirà di completare quel percorso che, attivato dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca, con l’allungamen-to del Corridoio adriatico baltico farà delle Marche il centro vitale della futura Macroregione europea”.

MARCHEdomani

Preservare l’ambiente dell’Adriatico, migliorare la sua accessibilità e le comunicazioni (autostrade del mare, pesca, sicurezza della navigazione e dei porti). Questi alcuni degli obiettivi che si prefigge di raggiungere la Macro-regione adriatico ionica,

ripresi nella mozione pre-sentata in Consiglio re-gionale dal Verde Adriano Cardogna e ufficializzata nel corso di una confe-renza stampa tenutasi nel-la sede del Segretariato dell’Iniziativa adriatico ionica (Iai), ad Ancona. “Con questa mozione –ha spiegato Cardogna– desi-deriamo concretizzare un percorso per fare del ba-cino dell’Adriatico un’area particolarmente sensibile (Pssa) proprio per le sue peculiarità strettamente connesse all’ambiente e all’economia della futura Macroregione europea”.

La mozione, sottoscrit-ta anche dalla maggioran-za dei Gruppi consiliari, impegna il presidente della Giunta regionale ad attiva-re tutte le idonee iniziative presso il Governo naziona-le e quelli compresi nella Macroregione, affinché tramite la Iai siano avviate le attività conoscitive per individuare la reale portata e significatività dei sistemi di monitoraggio dell’am-biente marino e di risposta alle emergenze attualmente operativi nell’area.

L’accento dell’Amba-sciatore Iai Fabio Piglia-poco sul fatto che nei temi dell’ambiente l’Iniziativa adriatico ionica rinvenga uno dei suoi cavalli di battaglia: “Se ne interessa sia nelle attività che porta avanti nel campo intergo-vernativo”, ha detto, ricor-dando la tavola rotonda dedicata all’ambiente e allo sviluppo sostenibile tenutasi lo scorso mese di marzo a Belgrado, “sia con riferimento al lavoro che viene fatto in que-sti mesi a Bruxelles, con la Commissione europea, per la preparazione del documento della Macro Regione europea che ha tra i suoi tanti temi specifici quello di creare nell’A-driatico una Pssa”. La Iai rappresenta quindi un’i-stituzione fondamentale in questo percorso a cui è stato chiesto di valutare la possibilità di promuovere azioni, nelle sedi oppor-tune, volte a estendere alla parte sud del bacino adria-tico ionico gli accordi già stipulati tra Italia, Croazia e Slovenia nell’ambito del “Piano sub regionale per la prevenzione e la lotta agli

Un’area marina particolarmente

sensibile; la mozione

presentata in Consiglio dal

Verde Adriano Cardogna e sottoscritta

dalla maggioranza

dei Gruppi

Macroregione e ambiente,centralità dell’Adriatico

La proposta illustrata nella sede dell’Iniziativa adriatico ionica; da sinistra: il responsabile della Protezione civile delle Marche Roberto Oreficini, l’Ambasciatore Iai Fabio Pigliapoco e il consigliere Adriano Cardogna

La green economy marchigiana è una realtà dinamica con

importanti prospettive, che soffre però della pesante incertezza del quadro na-zionale e della difficoltà nel trovare figure specia-lizzate. Questo lo scenario emerso ad Ancona, nella sede della Regione Mar-che, dall’incontro orga-nizzato da Svim, l’agenzia di sviluppo regionale, tra imprese del settore, univer-sità e studenti nell’ambito del progetto City_Sec e della settimana europea dell’energia sostenibile. Un’indicazione concreta agli studenti che vogliono trovare uno sbocco nel settore delle rinnovabili: le aziende cercano in par-ticolare ingegneri elettrici, informatici e termomecca-nici. Dall’appuntamento è emersa anche l’esigenza di uscire da un’eccessiva frammentazione, come ha sottolineato Sergio Bozzi, amministratore unico di Svim: “Bisogna perseguire e valorizzare la massima sinergia tra i diversi attori dello sviluppo: amministra-zioni, imprese, università. Nell’ottica del reperimento di risorse e della possibilità di attrarre investimenti, la Regione Marche è chiama-ta a fare scelte strategiche per la nuova programma-zione europea 2014–2020:

Ingegneri cercasiLa green economy marchigiana chiama i giovani talenti: l’incontro organizzato da Svim tra imprese del settore, università e studenti

auspico che i protagonisti di oggi possano offrire con-tributi importanti per questo lavoro”.

Dal dibattito, mode-rato dal professor Fabio Polonara dell’Università Politecnica delle Marche, responsabile scientifico del progetto City_Sec, è emerso uno spaccato significativo del settore nelle Marche: le aziende investono in ricerca e innovazione ma sono for-temente penalizzate da una politica nazionale incerta e contraddittoria in termini, principalmente, di sistemi di incentivazione; comune il richiamo a fare rete, per sostenere le opportunità di crescita e innovazione nella regione. Erano rappresentate

alcune tra le principali real-tà marchigiane: Emanuele Mainardi, vicepresidente e cofondatore di Energy Re-sources, ha puntato il dito sulle resistenze che in Italia ostacolano un settore ormai in corsa ma ha anche lancia-to un messaggio di fiducia: con il progetto “Incubatore d’idee” l’azienda aspetta dai giovani proposte innovati-ve. “La green economy ha prodotto l’1,5% del Pil nel 2011 -ha aggiunto Luciano Brandoni, amministratore delegato di Brandoni Solare- eppure si fanno 8 modifiche al conto energia (il sistema che regola gli incentivi agli impianti fotovoltaici, ndr) in 18 mesi. Servono linee guida nazionali ed europee

certe che permettano di efficientare i processi. Nelle Marche sarebbe utile anche un unico centro di ricer-ca”. Sono intervenuti anche rappresentanti di: Loccioni Energy, Faam, Simam, Tro-iani & Ciarrocchi, Newtec System e Western Co.

Al dibattito hanno par-tecipato inoltre spin-off del-la Politecnica e professori delle Università di Macerata e di Urbino, mostrando uno spettro molto ampio di competenze a disposizione delle esigenze di innovazione della regione. Tra gli ospiti, una delegazione di dirigenti Telecom Italia, interessati allo sviluppo dell’europro-gettazione.

Is. T.

Un momento dell’incontro organizzato da Svim, nella sede della Regione, nell’ambito del progetto City_Sec e della settimana europea dell’energia sostenibile

Un viaggio di mille miglia all’insegna della solidarietà, a bordo di una barca a vela Han-se 540 che ha percorso l’intero Mare Adriati-co: 11 le tappe del tour che è partito da Trieste il 10 giugno e che si è concluso il 23 giugno ad Ancona. Ospiti a bor-do, pazienti ematologici provenienti da centri di terapia di 11 province italiane. Giunta alla IV edizione, l’iniziativa “So-gnando Itaca”, promossa dall’Ail in occasione della Giornata nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma e nata da un’idea della Sezione Ail di Brescia, quest’anno è stata realizzata con il patrocinio della Federa-zione italiana vela, della Lega navale italiana e di Fraglia Vela Desenzano. Scopo dell’iniziativa, la riabilitazione psicologica dei pazienti e il migliora-mento della qualità della vita. Attivando percorsi di approfondimento per la riabilitazione onco-ematologica che sempre più si differenzia a secon-da della patologia, e che va calibrata e personaliz-zata sui bisogni effettivi ed affettivi del paziente, indirizzando l’intervento ad una riabilitazione in senso globale tesa appun-to al miglioramento della qualità di vita.

Sognando Itaca: il tour Ail si è chiuso nella Dorica

Paolo Bedetti, direttore della Glb Ascensori Srl di Falconara, è stato riconfer-mato, di recente, alla guida del Comitato territoriale del Comprensorio Anco-netano di Confindustria Ancona.

Nel ringraziare tutti i componenti del Comitato per avergli voluto accor-dare fiducia scegliendolo nuovamente, Paolo Bedetti affronta con entusiasmo questa nuova sfida: “Il momento è difficile per tutti, ma la logica della rassegnazione e del gettare la spugna non ci appar-tiene. Siamo imprenditori e come tali condannati a crescere, nonostante siamo oppressi da un sistema di regole antiquato e puniti-vo. Ecco perché investirò molte energie nell’attività di ascolto delle problema-

tiche delle singole aziende del territorio per poterle rappresentare al meglio di fronte alle amministrazioni pubbliche e alle istituzioni locali. Sono convinto che insieme, facendo massa critica, possiamo davvero

”Massa critica percombattere la crisi”

Paolo Bedetti riconfermato presidente del Comitato territoriale di Confindustria Ancona

combattere questa crisi”.“I Comitati territoriali

sono le nostre antenne sul territorio –ha affermato Giuseppe Casali, presidente di Confindustria Ancona–; a loro spetta il compito di: rilevare i problemi che i soci con sede nel territorio riscontrano e di sottoporli all’attenzione degli Organi direttivi dell’Associazione: di proporre iniziative utili

per migliorare la condiz ione della categoria industriale sul territorio: di re-lazionarsi con le istituzioni e gli enti, pubblici e privati locali. A Paolo Bedetti i miei auguri per il mandato che si accinge a portare avanti. Ritengo che in un Co-

mitato importante come quello di Ancona, in cui convivono realtà industria-li molto grandi accanto a tante realtà più piccole, si debba lavorare per tutelare e rappresentare gli interessi di tutti. E credo anche che

si dovrebbero valorizzare le potenzialità e la voca-zione ai servizi che questo comprensorio ha più di altri. In questa fase sarà determinante il contributo di idee e di progettualità di tutti i membri del Co-mitato e dei soci. Oggi, più che mai, è necessario essere propositivi”.

Vicepresidente è stato riconfermato Giorgio Mo-retti (Moretti e Partners di Moretti s. e c. sas). Gli altri componenti del Comitato sono: Francesca Baldoni (Liquori Baldoni srl), Giordano Bufarini (Eredi Raimondo Bufari-ni srl), Francesco Cinotti (3Tech Group srl), Ge-nuino Galassi (Sige spa), Alessandro Manucci (Ma-river srl), Simone Mascio-ni (Di.Ma.S. srl), Sara Ripesi (Errebi Grafiche Ripesi srl), Angelo Rossini (Tecnoprint srl), Cristiano Vaccarini (V3 Elettro Im-pianti snc), rappresentante collegio costruttori edili Carlo Cardinali (Costru-zioni Cardinali srl).

Il Comitato compren-de 6 Comuni: Agugliano, Ancona, Camerata Picena, Falconara Marittima, Of-fagna, Polverigi, per oltre 144mila abitanti. Sul ter-ritorio opera il 30% delle imprese affiliate a Confin-dustria che rappresentano il 27% dei dipendenti. Il settore dominante è quello dei Servizi, seguito da car-tografica, cantieristica da diporto e navalmeccanica, costruttori di impianti e chimico.

Giuseppe Casali: “Determinante il contributo di idee e di progettualità di tutti i membri”. Giorgio Moretti vicepresidente anche per il prossimo biennio

Paolo Bedetti

Page 21: Marchedomani_estate2012

21PAGINAESTATE 2012 MARCHEdomani

SILVANA CORICELLI

Attivo record di 10 milioni di euro. Un tesoretto destinato ad

un articolato piano di azio-ni, aumentato di 2 milioni considerate le maggiori en-trate, di cui una forte quota premiale. I dati presentati han-no, quantomeno, caratteristiche di singolarità: men-tre enti e ammi-nistrazioni locali sono stretti da bilanci che non quadrano e ve-dono bloccati tutti gli investi-menti, c’è un’istituzione pub-blica, l’Università Politecnica delle Marche, che in assolu-ta controtendenza chiude il consuntivo 2011 con avanzi che consentono un’iniezione di nuove giovani energie. Ribadito il credo nel futuro che campeggia negli slogan comunicativi della nuova campagna per le iscrizioni. Una parola chiave, coniuga-ta con talenti: il futuro che nell’ampia manovra illustra-ta significa investimenti in cervelli, puntando su ricerca e servizi per studenti. “Con-temporaneamente riusciamo ad immaginare un piano di assunzioni robusto”: entro

Attivo di 10 milioniBilancio record all’Università Politecnica delle Marche

Il Rettore Marco Pacetti: “Investimenti su giovani e ricerca”

l’anno, spiega il Rettore Mar-co Pacetti, 23 nuovi professo-ri associati, due ordinari e 17 ricercatori. “Ricambio della classe docente, immissione di più giovani possibile nei ranghi”; forte la spinta sulla ricerca, cui va –accantonati 4,5 milioni per il 2013- la quota di 3 milioni declinata in una serie di capitoli. Di

tutto rilievo i fondi dedica-ti ai bandi in tema di de-motica, pari a 1,3 milioni, “per affianca-re lo sviluppo di un setto-re strategico dell’innova-zione –dice Pacetti, uno

dei più avanzati anche per la nostra industria manifatturie-ra”; 500 mila euro saranno destinati al finanziamento di dieci borse per dottorandi extracomunitari, mentre 480 mila euro andranno agli as-segni di ricerca all’estero: 12, un premio per il miglior ricer-catore di ogni dipartimento. E, ancora, 12 premi di ricerca per merito scientifico (120 mila euro), provvedimenti che si aggiungono alle 95 borse di studio per la fre-quenza delle scuole di dotto-rato, di cui 43 completamente finanziate dalla Politecnica (oltre alle dieci riservate a cittadini extracomunitari che

si iscrive-ranno in s o p r a n -n u m e r o p r o v e -nienti da Università a d e re n t i ad accor-di di colla-borazione g ià sot -toscritti). A seguito del recente protocollo stipulato tra la Regione e gli Atenei mar-chigiani, saranno istituite ulteriori borse cofinanziate dalla Regione, appunto, dalla Politecnica e da imprese, ciascuno contribuendo nella misura di un terzo del costo totale.

“Da dieci anni siamo impegnati in un’operazione di attento controllo di tutti i tipi di costi”: l’incremento degli investimenti, sottolinea Pacetti, grazie all’efficacia e all’efficienza della spesa: la spending review, insom-ma, alla Politecnica la si praticava prima ancora che l’espressione entrasse nel les-sico comune. “Fossimo stati una società che distribuisce utili –aggiunge il Rettore-, avremmo avuto un guadagno del 15 per cento. E società che ottengono questi risultati si contano oggi sulle dita della mano”. Dell’avanzo, 210 mila euro andranno alle

azioni per gli studenti: forte contributo agli abbonamenti per il trasporto pubblico locale, acquisto di libri di testo per le biblioteche, e, tra gli altri interventi, lo speciale progetto per il monitoraggio degli studenti ritardatari, quelli che non hanno mai finito gli studi pur essendo vicinissimi alla laurea: “Li contatteremo uno ad uno, aiutandoli perché portino a compimento il percorso universitario. L’interruzione ad un passo dalla laurea, per pochi esami o addirittura solo per la tesi, è uno spreco sociale –commenta Pacetti- che vogliamo combattere”.

Sul fronte dell’edilizia (270 mila euro per interven-ti vari), 2 milioni saranno destinati al recupero della Caserma Stamura e della struttura ex derrate alimen-tari; 280 mila euro andranno per la ristrutturazione del Rettorato.

Un progetto dal sapore nuovo ed il mantenimento di un legame stretto con le proprie radici: sono queste le motivazioni alla base del conferimento della laurea honoris causa in Econo-mia e Management a Iginio Straffi, presidente ed am-ministratore delegato della Rainbow Group ed inventore delle celebri fatine Winx che hanno spopolato in tutto il mondo. La cerimonia ha avuto luogo nell’aula del Rettorato di Ancona: proclamazione del laureato da parte di Marco Pacetti, Rettore dell’Università Poli-tecnica delle Marche, a cele-brare l’elogio del candidato Marco Stefano Marasca, direttore del dipartimento di Management della Facoltà di Economia dorica che ha decretato il conferimento della laurea. Del preside della Facoltà, Gian Luca Gregori, la lettura del dispo-sitivo, in cui si riconoscono a Straffi le preziose doti del manager-imprenditore che “dopo aver realizzato una serie di esperienze anche all’estero, è ritornato nel territorio d’origine, dove ha realizzato il suo innovativo progetto industriale”. Dopo aver lavorato come autore di fumetti per la Sergio Bo-nelli Editore, Straffi (nato a Gualdo, Macerata) ha seguito diversi progetti per studi di animazione esteri

Straffi, laureahonoris causa

Il conferimento da parte della Facoltà di Economia dorica

prima di tornare nella sua regione e fondare, nel 1995, a Loreto, la Rainbow, lo studio di animazione col-locato tra i leader mondiali dell’industria cinematografi-ca e televisiva, realtà che in un decennio si è trasformata in una holding, articolata in dieci aziende in diversi settori (televisione, cinema, giocattoli, internet, editoria e prodotti multimediali). Una crescita che ha visto il fatturato della Rainbow raddoppiare tra il 2006 e il 2009. Dopo la proclama-zione, il neolaureato Straffi ha pronunciato la sua lectio doctoralis dal titolo “Un modello di sviluppo tra territorio e internazionaliz-zazione”.

R.M.

L’ A z i e n -d a a g r i c o -l a A l b e r t o Quacquarini, storica can-tina produt-t r i c e d e l l a Vernaccia di Serrapetrona, h a r i c e v u -to il premio “Marchigiani de l l ’anno – Ankon”. I ri-conoscimenti del “Premio internazionale Portonovo – i Marchigiani dell’anno” vengono asse-gnati ogni anno dall’Aics, Associazione italiana cul-tura e sport, a personali-tà e imprese che si sono distinte nei diversi campi e che hanno operato con successo nella valorizza-zione delle eccellenze del territorio. Tra i premiati 2012, oltre all’Azienda

Vernaccia ambasciatrice

All’Azienda agricola Alberto Quacquarini il premio “Marchigiani dell’anno - Ankon”

La cerimonia di premiazione: Mauro Quacquarini, accanto all'attrice Vanessa Gravina, riceve il Premio dal generale Antonio Raffaele

Quacquarini, unica realtà vinicola a ricevere il rico-noscimento, l’allenatore di calcio Roberto Manci-ni e il musicista Raphael Gualazzi.

“Un riconoscimento che mi onora –ha commen-tato Mauro Quacquarini, che ha ritirato il Premio nel corso della cerimonia

svoltasi all’Ho-tel La Fo n t e di Por-tonovo (An)–, perché premia il lavo-r o d i promo-zione e v a l o -r i z z a -z i o n e d e l l a V e r -naccia

iniziato da mio padre Al-berto oltre 50 anni fa e portato avanti oggi con la stessa passione da mio fra-tello Luca, da mia sorella Monica e da me. La Ver-naccia, con la sua storia e il suo fortissimo legame con il territorio, è oggi una delle ambasciatrici delle Marche nel mondo”.

Dicono che i ragazzi di oggi non sono un granchè svegli. “Classe virtuale” è la prova che stravolge questa ideologia. Duecentottan-tasette i partecipanti fino-ra provenienti da quattro scuole superiori: sono gli alunni che hanno preso parte alle 12 edizioni del progetto organizzato dal Gruppo Loccioni di Angeli di Rosora in collaborazione con quattro istituti tecnici industriali della regione Marche (“Divini” di S. Se-verino, “Marconi” di Jesi,

Classe virtuale, quel ponte con il lavoro“Merloni” di Fabriano e “Volterra-Elia” di Ancona) per creare un ponte tra la scuola ed il mondo del la-voro: l’esperienza prevede un periodo di formazione di 54 ore offerto dal Gruppo Loccioni in collaborazione con Quotagroup.

Quest’anno sono state 120 le richieste di parteci-pazione ma solo 28 i posti disponibili: la sfida lanciata dal Gruppo Loccioni con “Classe virtuale” è creare un dispositivo capace di moni-torare e mappare un flusso in

tre dimensioni. Il team ha sviluppato il “Flow Meter”: strumento ideato, progetta-to e realizzato durante tre settimane di lavoro presso l’impresa. I ragazzi hanno scelto di rappresentare l’ef-ficacia del progetto stesso, monitorando il percorso post-scolastico intrapreso dai protagonisti delle pre-cedenti edizioni di “Classe virtuale”. Tramite giochi di luce, il “Flow Meter” rivela se questi lavorano o studiano, indicando anche se in Italia o all’estero.

La crisi morde e sem-pre più persone si vedono costrette a vendere le loro proprietà immobiliari, soprattutto seconde abi-tazioni e strutture per le vacanze. Un mercato che, rispetto al 2011, è più che raddoppiato, come foto-grafato dai dati raccolti da Gate-Away.com, il pri-mo portale che promuove all’estero le strutture in vendita e in affitto nel nostro Paese.

Nei primi cinque mesi del 2012, infatti, il porta-le ha visto un notevole in-cremento di contatti per richieste di vendite di abi-tazioni in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente, richieste che provengono sia da agen-zie immobiliari che da privati diretti. Sono passat i da i 296 del 2011 (primi cinque mesi) agl i 831 d e l l ’ o -m o l o g o periodo di quest’anno i privati che h a n n o contat -tato Ga-te-Away.com per vende-re la loro casa, con un considerevole aumento del 180,74%, mentre le richieste da parte del-le agenzie immobiliari, sempre relative agli stessi mesi dei due anni, regi-strano un incremento del 71,18%, con un passaggio da 170 a 291. Un trend che si sta rafforzando

La crisi che morde, Imu

e blocco creditizio:

la situazione fotografata dal

portale Gate-Away.com

Seconda casa addio

Più che raddoppiate le richieste di vendita di immobili nei primi cinque mesi del 2012

in questa prima metà 2012, con uno sguardo di fiducia verso gli ac-quirenti esteri, che non hanno dato segnali di cedimento.

“Gli stranieri com-prano in Italia già da 30 anni –commenta Simone Rossi, responsabile com-merciale di Gate-Away.com- e sono dunque di-ventati molto attenti ed informati. Per trattare con il mercato estero ci vuole pertanto un’accu-rata preparazione ed è fondamentale la cono-scenza delle lingue. Il nostro sito web, tradotto in dieci diverse lingue tra cui anche il cinese, in questi primi mesi del 2012 ha registrato un in-cremento di visite di oltre il 50% rispetto all’ultimo

periodo del 2011”. Un segno che gli

i m -mobili italiani cont i -nuano ad es-s e r e molto

apprezzati a l l ’ e s t e ro,

soprattutto per la loro qualità e per il prestigio. E sono

per lo più case di lusso, dal valore compreso tra 500 mila e un milione di euro e collocate in zone turistiche, quelle che gli italiani stanno mettendo in vendita, guardando all’estero nella speranza di ricavi adeguati all’of-

ferta. Il mercato italiano, infatti, sta attraversando un prolungato periodo di stallo che, insieme al blocco creditizio attuato dalle banche e all’intro-duzione dell’Imu sulle abitazioni, è uno dei prin-cipali fattori che hanno spinto agenzie e privati ad incrementare le vendite e a rivolgersi a portali di promozione appositi come Gate-Away.com.

Rosemary Martarelli

Iginio Straffi

Marco Pacetti

Simone Rossi, responsabile commerciale di Gate-Away.com

Page 22: Marchedomani_estate2012

edifici storici, testimoni del cammino di una comunità attenta ai valori della cultura e della memoria e custodi di un ricco patrimonio artistico. A chi cerca luoghi dove ri-temprare lo spirito, la nostra città apre le porte dei suoi santuari e delle sue splendide chiese, ciascuna delle quali è anche un prezioso scrigno di arte e di storia. Ostra è

trina speciale per apprezzare i siti più suggestivi della nostra penisola, tra sapo-ri, atmosfere, tradizioni, e suggestioni”. Dal Conero ai Sibillini al Gran Sasso, ampio è il panorama che si può godere dal borgo di San Ginesio, tanto che viene definito “balcone dei Sibillini”. La città, intito-lata al patrono degli attori,

22PAGINA ESTATE 2012MARCHEdomani

Gradara (PU), Mercatello sul Metauro (PU), Mondavio (PU), Corinaldo (An), Genga (An), Ostra (An), Staffolo (An), Camerino (Mc), Montecassiano (Mc), Montelupone (Mc),

Pievebovigliana (Mc), San Ginesio (Mc), Sarnano (Mc), Urbisaglia (Mc), Monterubbiano (Fm), Acquaviva Picena (AP), Ripatransone (AP). Sono nella nostra regione i Comuni

con Bandiera arancione, marchio di qualità assegnato dal Touring club italiano. Le Marche dell’entroterra in uno spaccato ricco di suggestioni: una leva per la crescita sociale

ed economica attraverso lo sviluppo sostenibile del turismo

Borghi eccellenti

Un appuntamento uni-co, itinerante, che attrae migliaia di turisti e visitatori e che, soprattutto, unisce in un percorso ideale i piccoli centri: quelli a volte più appartati e poco conosciuti. È la Rassegna nazionale dei paesi Bandiera arancione, quest’anno, alla sua undi-cesima edizione, ospitata a San Ginesio. “Un onore per noi –sottolinea il sindaco Mario Scagnetti-, oltre che un’importante occasione per far conoscere il nostro territorio e per diffondere i valori su cui si fonda la nostra cultura dell’acco-glienza”. Tre giorni di eventi e spettacoli gratuiti fino a tarda notte, dall’ 8 al 10 giugno scorsi, con stand che

hanno mostrato le tipicità dei paesi Bandiera aran-cione, veri e propri musei all’aperto: “Dai villaggi for-tezza –ricorda il sindaco- ai ricetti medievali, dai centri marinari a quelli montani, ognuno caratterizzato dai suoi prodotti, eccellenze dell’alimentazione e della creatività italiane. Una ve-

“A San Ginesio l’Italia arancione”

Mario Scagnetti, sindaco

ha un impianto urbano medioevale racchiuso da mura con torri e baluardi. Il monumento principale del borgo è la Collegiata, di fondazione romanica, con una facciata tardo gotica, un ricco portale e una son-tuosa decorazione in cotto. Il patrimonio museale di San Ginesio è raccolto nella Pinacoteca Gentili, con una sezione antica, con dipinti dalla metà del XV secolo fino al XVII, ed una moder-na. Importante l’Archivio storico comunale, giunto in-tatto dal 1199 fino ad oggi, ricostruendo fedelmente secoli di storia marchigiana. Nella prima settimana di agosto, Medievalia anima i vicoli e le piazze dei quattro rioni del paese, rievocando l’atmosfera del passato con sfilate in costume, la Giostra dell’anello, il Palio della Pacca ed altri spettacoli antichi. Da gustare sono il vino rosso San Ginesio Doc e il Polentone di San Ginesio.

“Ostra rappresenta, per numero di abitanti, il princi-pale Comune dell’entroterra di Senigallia, dalla quale dista soltanto 14 km. Adagiata sulle caratteristiche colline del paesaggio marchigiano, sovra-sta la valle del fiume Misa; ha un’altitudine sul livello del mare di 193 m. La sua posizione centrale consente di raggiungere facilmente i principali luoghi di interesse artistico, culturale e turistico della regione. Una visita o una sosta nella nostra città offre la possibilità di gustare esperienze molto diverse, tutte ugualmente interessanti e coinvolgenti. Il centro storico è custodito dall’abbraccio della cinta muraria e vegliato dagli otto torrioni: una fitta rete di oltre quaranta vicoli crea suggestivi scorci e si apre su accoglienti piazzette. Il cuore pulsante della città è la piazza principale, su cui si staglia la Torre civica, ormai inconfondibile simbolo di Ostra. Nel centro è possibile concedersi una visita agli

Massimo Olivetti, sindaco

anche il luogo ideale per in-dimenticabili escursioni nelle campagne, tra le dolci colline del suo territorio o lungo il fiume Misa, dove è possibile scoprire un ricco patrimo-nio faunistico. La fama di ospitalità dei suoi abitanti si traduce, oltrechè nella gio-vialità dell’accoglienza, anche nella disponibilità di strutture recettive di qualità, dislocate nei pressi del centro storico o tra le morbide campagne. Ostra fa parte dei circuiti delle ‘Città del miele e Città dell’olio’: nel suo ricco panie-re, però, sono pronti a stupirti anche tanti altri prodotti tipici locali. Insomma, chi ama la vita all’aria aperta, chi si interessa di arte e si lascia incuriosire dalla storia, ad Ostra non può che trovare il luogo ideale dove trascor-rere il proprio tempo libero con, in più, la possibilità di partecipare ai numerosissimi eventi che animano le serate ostrensi, grazie all’impegno e alla passione delle tante associazioni che agiscono nel territorio. Durante l’estate, sono moltissimi i tornei spor-tivi, e poi, oltre agli appun-tamenti, ormai tradizionali, con le sagre, organizzate nelle frazioni, il calendario prevede serate dedicate al cinema, al musical, a recital di poesia, a mostre (quella nazionale dell’Antiquariato e artigia-nato artistico e ‘Artisti all’o-pera’), a concerti; ricordiamo anche ‘Ostramondo’, con le sue finestre aperte sui cinque continenti, la rievocazione storica ‘Montalboddo in fie-ra’ e ‘Una città da giocare’, tutta dedicata ai bambini”.

“Ostra, luogodell’anima”

Fino al 29 ottobre la Rocca demaniale di Gra-dara ospiterà la mostra “Quell’universo particola-rissimo: il fascino dell’ar-te fiamminga in cinque capolavori a Gradara”, nell’ambito del progetto culturale “Viaggio in Ita-lia. Capolavori dai Musei del mondo”, promosso dalla Direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del

Gradara, quell’universo particolarissimoMiBac e ideato e prodotto da Alef – cultural project management. Destinato a ripetersi ogni anno, si tratta di un progetto espo-sitivo che permetterà a importanti realtà museali straniere di esporre alcune delle loro opere chiave in differenti istituzioni statali del nostro Paese. Obiettivo è quello di presentare al pubblico italiano capola-vori provenienti da presti-

giosi musei internazionali. Museo partner dell’edi-zione 2012 è la Fondation Bemberg di Tolosa, in Francia, che fino al 30 ottobre presterà capola-vori di grandi artisti a tre celebri castelli del nostro Paese: il Museo storico del Castello di Miramare, la Rocca di Gradara e il Castello Normanno-Svevo di Bari. La mostra, pa-trocinata dall’Ambasciata

di Francia in Italia e alle-stita nelle suggestive sale della Rocca di Gradara, presenta al pubblico cin-que straordinarie opere legate alle personalità più rappresentative della pittura fiamminga del XV e XVI secolo: Rogier Van der Weyden, Adriaen Isenbrandt, Pieter Brue-ghel il Giovane, Ambro-sius Benson e Joachim Patinir.

Ostra, panoramica

Page 23: Marchedomani_estate2012

“Una nuova avventu-ra per un Comune come Acquaviva Picena, borgo medioevale adagiato sulle splendide colline che fron-teggiano e controllano il mare, alla ricerca di una più intensa e forte presenza nel territorio marchigiano.

Paese ricco di cultura e tradizioni, perfetto per chi ama immergersi nell’arte e nella storia, è detentore del vessillo della Bandiera arancione, impegnato nel-la valorizzazione del pa-trimonio culturale, nella tutela dell’ambiente, nel rafforzamento dell’ospitali-tà, dell’accesso e fruibilità delle risorse, quali elementi

Adriatico. I turisti possono disporre di diverse strut-ture ricettive, ricreative e sportive. Nella Bottega del vino è possibile degustare i prelibati vini doc loca-li. La città è insignita di importanti riconoscimenti di qualità: Città dell’olio, Città del vino, Bandiera arancione, Destinazione italiana di eccellenza, Ban-diera verde per l’agricoltu-ra e Territorio certificato Iso 14001. Il piatto tipico è il Ciavarro, a base di legumi e cereali con salsa piccante. Annualmente si organizzano manifesta-zioni di prestigio: concerti di Natale, Capodanno e dell’Epifania; Carnevale con sfilata di carri allego-rici e gruppi mascherati; il Cavallo di Fuoco e la Rassegna nazionale ban-distica (Ottava di Pasqua); la Stagione lirica al Tea-tro delle Fonti, i concerti dell’Orchestra giovanile di fiati, la Rassegna concerti-stica picena, la Rassegna corale internazionale; La Passatella, la Festa del grano e della trebbiatura, il Puzzle gastronomico, la Supercastagnata e Le Vie di Bacco”.

23PAGINAESTATE 2012 MARCHEdomani

Dario Conti e Gianluca

Pasqui, sindaco e

vicesindaco

Camerino open air

Camerino conferma il suo marchio di Bandiera arancione fino al 2012. “Una certificazione –la sottoli-neatura del sindaco Dario Conti e del vicesindaco e assessore al Turismo e alla Cultura Gianluca Pasqui– che attesta la qualità delle nostre ricchezze: dai beni storico-artistici alle risorse ambientali, dall’accoglienza all’offerta culturale e ricre-ativa”.

L’estate camerinese si presenta varia ed articola-ta: dai mercatini alla ricca offerta musicale (dagli ap-puntamenti jazz proposti dall’associazione Musican-do alla musica da camera dell’internazionale Camerino Festival), dalle mirabili espo-sizioni ai musei (da non per-dere la bella mostra “Vera Santarelli” al Convento San Domenico) al nuovo calen-dario del “Cinema sotto le stelle” per grandi e piccoli.

“Negli ultimi anni ab-biamo deciso di puntare sul turismo open air e l’affluenza di camperisti ci incoraggia –spiega il vicesindaco Pa-

squi–: la ristrutturata area attrezzata camper adiacente al parcheggio è accogliente e a due passi dal centro stori-co; il percorso meccanizzato consente la risalita a piazza Cavour in pochi minuti. Ab-biamo deciso di puntare su questo tipo di turismo e i camperisti sono entusiasti di scoprire Camerino e il terri-torio circostante con le tante ricchezze artistiche, la natura suggestiva, i panorami moz-zafiato. Da quattro anni a questa parte sono arrivati a Camerino circa cinquemila camper e siamo davvero felici di tanto successo. Abbiamo innescato un effetto tam tam che sta producendo ottimi effetti e, specialmente con l’arrivo delle belle giornate, arrivano visitatori a Came-rino, su suggerimento di amici camperisti soddisfatti dell’accoglienza nel nostro Comune. Siamo certi infatti che la città è in grado offrire molto a chi ama vacanze tranquille a contatto con la natura, vicino a importanti luoghi d’arte e per chi sa apprezzare i sapori della

buona tavola e della tradi-zione”. Facile accedere ai principali monumenti della città ducale, continua Pasqui, ai palazzi storici all’inter-no dei quali si svolgono eventi di qualità, molti dei quali in collaborazione con l’Ateneo camerte: itinerari museali, stagioni concertisti-che e teatrali, iniziative che valorizzano le tipicità eno-gastronomiche che attirano appassionati da tutta Italia e dall’estero. E grazie alla squadra dei “Volontari per i monumenti di Camerino”, si ricorda, Camerino è una città a porte aperte. Ci sono poi gli itinerari fuori porta, da Rocca Varano, un tem-po roccaforte inespugnabile varanesca, oggi avamposto turistico e “Centro dell’arti-gianato artistico”, a Rocca d’Ajello, castello da favola. Particolarmente suggestive sono poi le tappe del turismo religioso rappresentate dal Monastero delle Clarisse, dove si formò Santa Camil-la Battista da Varano, e da Renacavata, casa madre dei Cappuccini.

“Ripatransone è uno dei centri più antichi ed importanti della provincia di Ascoli Piceno (abitanti 5.000 circa). Il suo pa-trimonio storico-artistico comprende diversi musei: archeologico, vescovile di arte sacra, pinacoteca con gipsoteca storico-etnografi-co, della civiltà contadina ed artigiana e del fischietto, della Barbie, della tradizio-ne garibaldina e del Caval-lo di Fuoco; si aggiungono le raccolte dello scultore Sergio Tapia Radic e delle sculture in legno. Inoltre: archivi, biblioteche, palazzi e chiese monumentali, Tea-tro storico Mercantini, Te-atro all’aperto delle Fonti, mura e torrioni medievali con la Corte delle Fonti, il Vicolo più stretto d’Italia e forse del mondo (cm 43). Ripatransone gode di un panorama tale (Monte Conero, Gran Sasso, Gar-gano) da essere chiamata il Belvedere del Piceno. È località di soggiorno estivo a 494 metri di alti-tudine e a 12 km dal Mare

Remo Bruni, sindaco

“Ripatransone,cuore antico”

“Pievebovigliana è un paese immerso nel verde, in una natura incontaminata. È solo soggiornando negli agriturismi del suo terri-torio che si può entrare in contatto diretto con delle atmosfere e delle dimen-sioni di vita segnate dalla serenità e dalla tranquillità. Il fascino dei suoi luoghi non è dato soltanto da un

Augusto Ciuffetti, vicesindaco

“Pievebovigliana, il sesto senso è qui”

paesaggio dolce, fatto di colline, vallate e montagne in armonia tra loro, nel quale le testimonianze artistiche si fondono meravigliosamente con l’ambiente tipico della dorsale appenninica dell’Ita-lia centrale. Sono proprio le sue architetture e le sue opere d’arte conservate in musei, castelli e chiese ad offrire al turista un sorprendente connubio di storia e spazi naturali unico nel suo genere.

Non è un caso che il ca-stello di Pievebovigliana, reso inconfondibile dal profilo della chiesa di Santa Maria Assunta (al suo interno si trova la cripta romanica del secolo XI), sia stato scelto dalla Regione Marche per la promozione turistica della regione stessa. Come recita la frase posta a corredo delle immagini, è proprio vero che “il sesto senso” abita a Pievebovigliana.

Due eventi, in program-

ma nel mese di agosto, con-sentono di comprendere quel magico rapporto tra cultura e natura che da secoli ac-compagna il vivere ‘lento’ e ‘dolce’ dei pieveboviglianesi. In una notte a ridosso del ferragosto tornerà a suonare, dopo un lungo restauro, il forte-piano conservato nel Museo storico del territo-rio, appartenuto al maestro Filippo Marchetti. Sarà un concerto originale e al di fuori dei consueti canoni musicali. Nella frazione di San Maroto, invece, sarà presentato l’atteso volume di Paolo Cruciani, San Giusto a San Maroto. Una chiesa circolare nel Romanico italia-no, storia, architettura, arte, dedicato ad uno dei tanti gioielli del nostro territorio, come il castello varanesco di Beldiletto o la chiesa di San Francesco, in attesa di un intervento di recupero e restauro”.

“Acquaviva Picena,cultura e tradizioni”

Pierpaolo Rosetti, sindaco

portanti del programma di sviluppo del turismo, porta-to avanti dal Touring club.

La Bandiera arancione è ormai patrimonio del Co-mune di Acquaviva Picena, che, oltre a condividerne lo splendido colore nel proprio gonfalone, ha fatto propri i valori e gli obiettivi del programma territoriale Ban-diere arancioni: una parte-cipazione che ha consentito di valorizzare le risorse lo-cali, sviluppando la cultura dell’accoglienza, attraverso la diffusione di locande e ri-storanti caratteristici nonché di accoglienti agriturismi e bed & breakfast, nei quali degustare i gustosi piatti

della tradizione locale.

Caratteristi-ca acquavivana, che ha avuto rivalutazione e d i ff u s ione grazie anche alla Bandiera arancione, è la produzione ar-tigianale di ce-sti intrecciati di

paglia e salice: ‘Le Pajarole’, un lavoro minuzioso e pa-ziente realizzato unicamente dalle donne del paese ed esclusivamente a mano, le cui origini si perdono nella notte dei tempi.

L’impulso all’imprendi-toria ed alle iniziative locali che il Touring club, attra-verso la Bandiera arancione, considera uno dei suoi prin-cipali obiettivi, si è tradotto in molteplici iniziative volte alla promozione del territo-rio acquavivano e che prose-guiranno nel periodo estivo”.

Montelupone, echi di storia

Arianna Eusepi, vicesindaco

“Immerso nelle dolci colline marchigiane, tra il mare e i monti, dimora di nobili famiglie romane e sede di feudo longobar-do, il suo castello è stato edificato nel XII secolo. Simbolo architettonico di Montelupone, il trecentesco Palazzetto del Podestà o dei Priori si erge con la sua Torre civica, dalla quale è possibile salire e godere di un panorama unico nel suo genere.

All’interno del Palazzet-to è custodita la Pinacoteca civica intitolata al pittore concittadino Corrado Pel-lini; all’interno si trova, tra

le altre, la sala dedicata al celebre caricaturista concit-tadino Gabriele Galantara, in arte Ratalanga, e al pit-tore Cesare Peruzzi.

Il Museo d’arti e me-stieri antichi è un luogo che racchiude quella marchigia-nità fatta di usi, costumi, tradizioni.

All’interno del Palaz-zo comunale, altro monu-mento, si dischiude quale autentica sorpresa il teatro storico “Nicola Degli An-geli”, di metà Ottocento, progettato dall’architetto Ireneo Aleandri e intitolato al fine umanista e studio-so monteluponese nonché

scrittore teatrale, divenuto segretario di Papa Sisto V. Il teatro ospita stagioni e progetti di residenza teatrale per compagnie professio-niste.

Altro bene culturale è la monumentale Chiesa di San Francesco, meta giubilare, risalente ai secoli XIII-XVIII; certamente non ul-tima la millenaria Abbazia di San Firmano patrono di Montelupone.

Importanti eventi carat-terizzano il nostro borgo

e qualificano due prodotti tipici come il carciofo ed il miele: la Sagra del carciofo marchigiano, storica mani-festazione giunta alla 52a edizione e che si svolge il primo week end di maggio, e l’evento fieristico Apimar-che, mostra mercato nazio-nale di apicoltura e prodotti naturali che caratterizza l’ultimo fine settimana di agosto con un programma ricco di eventi, tra i quali la suggestiva serata medio-evale “A cena con i Priori”.

Page 24: Marchedomani_estate2012

E’ un settore che dà un contributo consistente al Pil nazionale e all’occupa-zione, ma che è fortemente piegato dalla crisi. L’e-dilizia risente in maniera prepotente della congiun-tura economico-finanziaria attuale, eppure una via di uscita a questa impasse po-trebbe esserci, a patto che sostenibilità ambientale ed efficienza energetica diven-tino le nuove linee guida. Se n’è parlato al convegno “Abitare il futuro”, che ha avuto luogo alla Loggia dei Mercanti del capoluogo, con l’organizzazione di Camera di commercio di Ancona, Fondazione Symbola per le Qualità italiane e Legambiente Marche, ospite d’onore l’architetto e designer Mario Cucinella, noto a livello internazionale per le sue realizzazioni a basso impatto am-bientale. La casa del domani, dunque, al centro dell’incontro, che è rientrato negli appuntamenti delle “Giornate dell’ener-gia” promosse dal Sistema camerale europeo. “Un modo per dare un’interpre-tazione pratica della green economy nel territorio –ha commentato Rodolfo Giampieri, presidente della Camera di commercio do-rica-, applicandone i valori a nuovi spazi abitativi che siano veramente accessibili a tutti. Sono convinto che oggi la sostenibilità è uno dei principali driver e che l’unico modo per attuarla

nibilità nella progettazione di nuovi spazi abitativi, da coniugare con una riquali-ficazione dell’esistente che guardi anche al rilancio di un importante settore in difficoltà. Nelle Marche le imprese di costruzioni co-stituiscono infatti il 14,2% delle imprese totali, con un valore aggiunto prodotto pari al 5,64% del valore totale e che registra un calo costante. Ripensare il comparto diventa quindi indispensabile, e in tal sen-so è illuminante il progetto sviluppato da Cucinella

per un’abitazione a basso costo e basso impatto ambientale: la casa da 100 metri quadrati a 100.000 euro. “Il cambiamen-to del tessuto sociale e della sua domanda deve portare a nuove tipologie di costruzio-ni –ha spiegato Cuci-nella-. La professio-nalità degli architetti potrà essere di grande aiuto, molto più delle macchine e delle nuo-ve tecnologie”. Roc-

cheggiani e Renzi hanno insistito sull’importanza di una politica del recupero del vecchio, in opposizio-ne a tanti anni di consu-mo smodato del suolo (in Italia 75 ettari al giorno). Una sottolineatura da par-te di Pacetti: “Nel nostro Paese troppo conservatori-smo. Bisogna prevedere più finanziamenti per la ricerca e meno per le infrastrutture pesanti”.

Rosemary Martarelli

24PAGINA ESTATE 2012MARCHEdomani

Dalle biotecnologie, con l’impiego delle cellule staminali per

la riparazione dei tessuti, alle tecniche mini-invasive più sofisticate per curare gli arti. Le nuove frontiere della chirurgia ortopedica sono state illustrate alla casa di cura Villa dei Pini di Ci-vitanova Marche, durante un convegno dedicato alle innovazioni in artroscopia, una tecnica che consente di operare all’interno delle articolazioni attraverso due piccole incisioni senza aprire le articolazioni stesse.

I principali esperti del settore hanno fatto il punto sui passi avanti intrapresi dalla ricerca tecnico-scien-tifica, sui nuovi percorsi riabilitativi e sulle potenzia-lità future del settore, con illustrazione di casi clinici particolarmente significativi. Sono intervenuti esperti da tutta Italia, tra cui Ferdinan-do Priano di Genova, Auro Caraffa di Perugia, Vittorio Calvisi dell’Aquila, France-sco Lijoi di Forlì e Laura De Girolamo di Milano; importanti contributi sono arrivati dall’équipe di Villa dei Pini guidata da Raul Zini, già presidente della So-cietà italiana di artroscopia: “La chirurgia artroscopica rappresenta oltre il 60% delle attività di chirurgia ortope-

Chirurgia dolce a Villa Pini

Ortopedia, gli ultimi progressi della scienza alla clinica di Civitanova Marche; convegno con i principali esperti

dica sviluppate dalla clinica –spiega Zini–; la tendenza è sempre più quella di favo-rire interventi mini-invasivi che compor-tano grandi vantaggi per il paziente: elimi-nano il dolore post-operatorio presente negli interventi ‘a cielo aperto’, r i c h i e d o n o una brevissima ospedalizzazio-ne, permettono l’avvio imme-diato della fase di riabilitazione e una guarigio-ne più rapida”. Per questo la chirurgia artroscopia sta trovando sempre nuovi ter-reni di applicazione; il ruolo centrale dell’innovazione è stato sottolineato in apertura da Antonio Aprile, direttore generale della clinica di Civi-tanova, realtà d’eccellenza in campo ortopedico: “Oltre ad offrire ai pazienti le migliori prestazioni, Villa dei Pini ha scelto di dare spazio anche alla sperimentazione e all’in-troduzione di tecniche che sono capaci di migliorare in

modo significativo la qualità della vita delle persone”.

Nel corso del confronto, sono state prese in esame le diverse articolazioni e le principali novità del settore. In particolare, per quanto riguarda la spalla, sono state illustrare le ultime tecniche per la riparazione dei ten-dini della cuffia dei rotatori e nella lussazione; per il ginocchio si è parlato della riparazione del legamento crociato anteriore; a pro-posito dell’anca sono stati

Nei soli mesi di maggio e giugno Energy Resources, azienda marchigiana con sede a Jesi e attiva nel settore delle energie rinnovabili, ha connesso alla rete elettrica 54 impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di quattro megawatt di energia pulita.

“ I n due mesi abbiamo allacciato quasi un impianto al gior-no –sot-t o l i n e a l ’ a m m i -nistratore delegato, E n r i c o C a p p a -n e r a – ; un risultato straordinario che acquista un significato particolarmente importante visto il contesto non facile. Il settore delle rinnovabili è infatti schiacciato in una doppia morsa: la mancanza di liquidità, con la stretta al credito da parte delle ban-che, e l’incertezza del quadro normativo. Dopo un 2011 critico, con il decreto Roma-ni che ha inferto un duro col-po al comparto, quest’anno il ritardo del Quinto Conto

L’impianto fotovoltaico per Autostrade per l’Italia a Casalecchio di Reno

Connessi 54impianti in 2 mesi

Da Energy Resources 4 megawatt di energia pulita

Energia (che disciplina gli incentivi per il fotovoltaico, ndr.) appena varato ha gene-rato ulteriori effetti negativi. Nonostante questo scenario, Energy Resources è riuscita a soddisfare la clientela e a mantenere le promesse”.

Tra g l i impianti principali connessi alla rete nei mesi di mag-g i o e g iugno, q u e l l o per Au-tostrade per l’Ita-lia a Ca-salecchio di Reno (Bo), po-sto sulle copertu-

re degli stabilimenti ad uso ufficio e magazzino per una potenza di 400 kWp (ki-lowatt di picco), e quello per Zeis Excelsa, azienda produttrice di grandi marchi della moda: sullo stabilimen-to produttivo di Montegra-naro (Fm) Energy Resources ha realizzato due impianti per una potenza complessiva di 900 kWp, con preventiva rimozione della vecchia co-pertura in amianto.

I.T.

illustrati i nuovi interventi nell’artrosi precoce, e riguar-do alla caviglia le tecniche più recenti per il trattamento delle lesioni della cartilagine. Di particolare interesse lo spazio dedicato alle nuove biotecnologie che possono essere impiegate a livello del-le varie articolazioni, quali l’utilizzo delle cellule stami-nali e del gel piastrinico (un gel biologico ottenuto dalla combinazione di componenti del sangue).

Is. T.

Innovazioni in artroscopia: il

punto sui passi avanti della ricerca, sui

nuovi percorsi riabilitativi

e sulle potenzialità

future del settore, con illustrazione

di casi significativi

Un percorso di successo che passa di generazione in generazione. E’ questa la storia vincente di Simo-netta, azienda leader nel childrenswear, fondata a Jesi nella prima metà degli anni Cinquanta da Maria Bianca Mazzarini Stronati e il cui board è composto da Rober-to Stronati, presidente e am-ministratore delegato, e da Simonetta Stronati e Valeria Stronati, entrambe ammini-stratori delegati. Oggi, forte di un management costituito in parte anche dalla terza generazione di famiglia, l’a-zienda affronta il futuro con determinazione, puntando allo sviluppo dei mercati esteri con la sua moda per bambini dallo stile unico e inconfondibile. Cina Corea, Emirates e Russia sono le piazze di riferimento che, insieme ad uno sviluppo gui-dato di web ed e-commerce, proiettano l’azienda di Jesi verso il domani. Il 2011 ha visto una forte espansione del business dell’azienda, un più 27% che ha portato il fat-turato a quota 40 milioni di euro e una ripartizione Italia e Estero rispettivamente del 40% e 60%. Decisamen-te trainante per la crescita aziendale è il mercato estero. L’Europa, con il 20% del turnover, continua ad essere il primo mercato estero di riferimento; Medio Orien-te e Russia rispettivamente valgono il 12% e l’11% e stanno crescendo con dina-micità, mentre la Cina, che ormai rappresenta il 4%, sta crescendo in maniera più che esponenziale. Ed è proprio su

Simonetta, crescita e sviluppo

questo Paese che Simonetta scommette per il futuro. At-tualmente l’azienda, presente tramite cinque clienti che gestiscono circa venti punti vendita multibrand nelle location più esclusive, sta studiando e monitorando il mercato cercando di identifi-care i partner più consoni per portare avanti un piano di sviluppo serio ed articolato.

Una strategia di espan-sione che punta inoltre a chiudere il 2013 con quota export del 70% e che vede l’apertura di monomarca e di corner nei principali department store in Medio Oriente, Russia, India e Co-rea. Proprio in occasione di questo sviluppo del retail, Simonetta sta lavorando al restyling del concept della boutique di Via Manzoni a Milano, concept che sarà replicato nelle diverse e nuo-ve aperture in Italia e nel mondo. Oltre ai marchi di proprietà, Simonetta è inol-tre un importante punto di riferimento per partner come Roberto Cavalli, Fay e Fendi, con i quali collabora per la produzione e distribuzione su licenza mondiale delle linee bambino. Uno scambio di know-how importante, che ha portato a forti sinergie e a risultati eccellenti, con una crescita significativa per l’a-zienda in termini di prestigio, visibilità e fatturato.

Una strategia duale che punta allo sviluppo dei mar-chi di proprietà e dei brand in licenza e che ha decretato nel 2011 una delle migliore performance nell’industria italiana della moda junior.

Presentato il progetto di stage aziendale che completa l’attività del primo anno di corso per “Operatore della calzatura”, istituito dalla Ne-roGiardini in collaborazione con il Centro di formazione professionale “Artigianel-li” dell’Opera Don Ricci di Fermo. Enrico Bracalente, amministratore unico del-la Bag Spa, e Padre Sante dell’Opera Don Ricci, hanno illustrato il programma por-tato avanti in questo primo anno con i 14 ragazzi della classe, e presentato l’attività di stage estivo che gli studen-ti effettueranno presso la Bag Spa ed alcune aziende che fanno parte del gruppo Ne-roGiardini. Gli alunni avran-no la possibilità di mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti attraverso un’espe-rienza professionale della durata di 210 ore, seguiti e coordinati proprio da coloro che ne sono stati i docenti. Il corso, che integra l’area tecnica professionale con quella linguistica, scientifica, socio-storico-economica e tecnologica, si pone l’obiet-tivo di creare personale qua-lificato da inserire all’interno delle azienda calzaturiere che fanno parte del gruppo NeroGiardini, offrendo così un’opportunità concreta per i ragazzi e valorizzando il settore calzaturiero locale, icona del Made in Itlay nel mondo. La qualifica di “Operatore della calzatura” che gli studenti consegui-ranno a conclusione dei due anni di studi sarà riconosciu-ta sia a livello regionale che europeo.

Operatori della

calzatura, lo stage

Eco-sostenibilità e risparmio energetico al

centro dell’appuntamento organizzato da Camera

di commercio di Ancona, Fondazione Symbola e Legambiente Marche

Ripensare l’edilizia per la casa del futuro

Incontro nel capoluogo, ospite il noto architetto e designer Mario Cucinella

efficacemente è uno sfor-zo collaborativo comune tra imprese e società ci-vile”. Da qui l’imposta-zione dell’incontro, con l’ambizioso obiettivo di mettere insieme professio-nalità diverse: al tavolo dei relatori, oltre a Giampieri e a Cucinella, il segretario generale della Fondazione Symbola Fabio Renzi, il presidente di Legambiente Marche Luigino Quarchio-ni, il vicepresidente Legam-biente Edoardo Zanchini, il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche

Marco Pacetti, i presidenti dell’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri di Anco-na, rispettivamente Sergio Roccheggiani e Roberto Renzi, il presidente Anci Marche Mario Andrenacci, il presidente Adi Marche Gianfranco Tonti e Giampa-olo Telarucci in rappresen-tanza dell’Ance Marche. Il futuro dell’edilizia, è stato il monito comune, deve necessariamente passare per il concetto di eco-soste-

Tra le migliori performance del comparto in Italia nel 2011

La clinica Villa dei Pini a Civitanova Marche

Page 25: Marchedomani_estate2012

ESTATE 2012 25PAGINA

Nelle Marcheun laboratorio

MARCHEdomani

ROSEMARY MARTARELLI

Il lusso sembra non cono-scere crisi. Tutto merito dell’export e del con-

solidamento del business soprattutto nell’area Asia Pacific e nei mercati emer-genti, come Cina, Africa, Brasile e Russia. E’ un can-tiere in piena produzione Crn, -presidente Lamberto Tacoli- con oltre 300 di-pendenti diretti e più di 500 contraenti giornalieri, che attualmente stanno lavoran-do a 20 imbarcazioni tra i 33 e gli 80 metri. Dunque è un cantiere in fermento quello dorico, che si estende per 80 mila metri quadrati e che si affaccia direttamente sul mare. Attesissimo l’even-to di settembre, che vedrà il varo, aperto a tutta la citta-dinanza, di un’imbarcazione di 80 metri, la più lunga mai costruita da Crn, brand del Gruppo Ferretti specializza-to nella costruzione di mega yacht in acciaio e alluminio. Lo yacht, di proprietà di un armatore medio orientale, ha un valore di circa 70 milioni di euro, e misure da capogiro: 2.000 metri qua-drati di superficie coperta e altri 1.000 scoperti, 500 me-tri quadrati riservati ad un equipaggio di 35 persone, e tutto il resto a disposizione

dell’armatore e dei suoi ospiti, per un massimo di 16 persone. Una dimora da re, con un appartamento privato, ponte con spazio per l’atterraggio dell’elicot-tero, piscina, palestra, spa e terrazza. Ad ottobre sarà la volta di un altro varo:

quello di un’imbarcazione da 58 metri, innovativa nel design e con una no-vità assoluta: un garage allagabile che permetterà l’ingresso diretto in barca del tender dell’armatore. Grandi progetti cui si af-fiancano studi continui per apportare migliorie alle

diverse componenti, come il sistema sviluppato insieme all’Università Politecnica delle Marche per abbassare di circa il 30 per cento il rumore della cabina. “Crn sta lavorando molto sull’in-novazione e sul design –il commento di Luca Boldri-

ni, direttore commerciale area mega yacht Ferretti-, e sta acquisendo sempre più un respiro internazio-nale. Grazie ai prossimi vari consolideremo e poi amplieremo la nostra po-sizione sul mercato, con uno sguardo sempre più at-tento ai mercati emergenti.

Crn, yacht da reA settembre autentico evento con il varo di un’imbarcazione

di 80 metri. E il mese dopo battesimo del mare per un 58 metri

Lamberto Tacoli, presidente Crn

Intanto non abbiamo mai fermato la nostra produ-zione, nonostante la crisi, e le commesse sono garantite fino al 2015”. Uno sguardo al futuro sottolineato anche da Bruno Piantini, direttore generale di produzione del cantiere di Ancona: “Ab-

biamo piani di sviluppo; oggi Crn è uno dei top cinque pla-yer nel mercato mondiale, ab-biamo raddop-piato la capa-cità produttiva negli ultimi 5-6 anni, e possia-mo ancora cre-scere del 50-60 per cento”. Le buone notizie, però, vengono dalle vendite nei mercati esteri, perché il mer-cato italiano ha registrato una f less ione de l 60-80%, legata alla crisi, alla tassazione e ai

controlli stringenti del fisco. E proprio a tal proposito il presidente di Crn Lam-berto Tacoli ha chiesto ed ottenuto un colloquio con il ministro Passera per con-vertire la tassa di staziona-mento in tassa di possesso, così da consentire risparmi notevoli.

“Durante i lavori relativi al progetto europeo Maremed, organizzati nell’ambito della 72a Fiera internazionale della pesca, le Marche hanno avuto mandato dai partner di studia-re l’applicabilità delle conces-sioni di pesca trasferibili. Una novità che, se dovesse essere realizzata, comporterà un forte cambiamento in alcuni segmenti di flotta”. Così Sara Giannini, assessore alla Pesca della Regione, commentando gli esiti degli approfondimenti effettuati dai partner di Mare-med, in occasione della Fiera di Ancona.

“La nuova politica comune della pesca, in fase di elabora-zione, –ha proseguito Gian-nini- introduce un sistema di concessioni di pesca trasferibili per le imbarcazioni di lunghezza superiore a 12 metri. Le conces-sioni saranno distribuite dagli Stati membri e consentiranno al titolare di poter catturare prodotto ittico per ogni anno. Gli operatori potranno affit-tare o scambiare le quote. Ciò offrirà alla pesca una nuova prospettiva a lungo termine più flessibile riducen-do, secondo la Commissione, la sovraccapacità di pesca. Le esperienze sperimentate in Danimarca, sin dal 2003, hanno dimostrato una ridu-zione fino al 50 per cento delle flotte e un incremento significativo dei profitti. Per questo è importante che vi sia uno studio dell’impatto in

Fiera della pesca, i lavori relativi al progetto Maremed

area mediterranea di queste novità”.

La riforma della politi-ca comune della pesca può rappresentare l’occasione per entrare in una nuova fase caratterizzata da una forte spinta innovativa, ma l’applicazione del sistema di concessioni di pesca trasferi-bili presenta in Mediterraneo alcune difficoltà applicative, per questo l’approfondimento affidato alle Marche diventa essenziale per scelte adeguate e consapevoli. Alla nostra regione è stata quindi affidata un’analisi particolarmente significativa, vista l’elevata rappresentatività dei partner Maremed, che mette a siste-ma esperienze e conoscenze di 14 regioni marittime, di Cipro, Spagna, Francia, Gre-cia e Italia.

In occasione della 72a Fiera internazionale della pesca, il Governatore Gian Mario Spacca ha annunciato che le Marche si candidano formalmente ad ospitare la prossima Conferenza na-zionale della pesca; “Que-sto settore –ha sottolineato Spacca– è un elemento iden-titario della nostra regione. Dobbiamo restituire forza e protagonismo alle imprese della pesca, accrescendo la qualità del prodotto, la sua certificazione e tracciabilità, ma soprattutto offrendo un forte mercato, sia interno, sia internazionale”.

La crociera si fa ‘mordi e fuggi’, per permettere di assaggiare la vita marinara anche in un week end tra una settimana lavorati-va e l’altra. Tre giorni in barca a vela nelle acque che lambiscono il Conero, tra storie di pesca e di mare, per vedere da una prospettiva diversa i bian-chi profili delle scogliere anconetane. L’idea è del tour operator Maraviglia Travellers’ Company, che offre un’esperienza unica tra le trasparenti acque di Sirolo, Numana e Portono-vo, riconfermate Bandiere blu anche per il 2012. Un viaggio in cui si sarà let-teralmente protagonisti, avendo la possibilità di

A gonfie vele con Maraviglia

Conero, mini crociera di tre giorni, solcando le acque di Sirolo, Numana e Portonovo. Pernottamenti al largo

destreggiarsi nelle tecniche della vela e, per chi lo de-sidera, di seguire un vero e proprio corso, di livello più o meno avanzato a seconda della propria pre-parazione. Pasti a bordo e pernottamento in barca coroneranno l’atmosfera crocieristica, tra il sapore del pesce appena pescato e i racconti sotto le stelle in attesa dell’alba. Con una cornice d’incanto: le falesie a strapiombo sul mare, i profili di borghi marinari e di antiche torri e forti-ficazioni, la vegetazione lussureggiante del Conero, le grotte dei pescatori e gli scogli popolati da una fitta flora e fauna marina. “In questa nuova dimensione

sarà lo spettacolo degli eventi”, commenta Guido Guidi, presidente di Mara-viglia Travellers’ Company, primo tour operator inco-ming di riferimento nelle Marche.

Partenza da Anco-na, dal porto turistico di Marina Dorica, una mini crociera che saprà rendere tutta l’esclusività di un viaggio in mare: giornate interamente dedicate all’e-splorazione della Riviera del Conero -l’affaccio su splendidi borghi marinari e antiche torri e fortificazio-ni- e al piacere delle tante esperienze che può portare una barca a vela. Una vol-ta a terra, la mini-crociera si potrà integrare con una

visita del capoluogo mar-chigiano: situata sul colle Guasco, Ancona presenta scorci storici di imperdibile bellezza, come l’Arco di Traiano, la cattedrale di San Ciriaco, la chiesa di Santa Maria della Piazza, la loggia dei Mercanti e il Passetto. Le radici stori-che di questa città dorica saranno percorribili in una visita facoltativa di tre ore con guida privata attra-verso i luoghi simbolo e i panorami più belli della zona.

Info: Maraviglia Tra-vellers’ Company, www.maravigliatravel.it, [email protected], n. verde 800650065

Ro. Ma.

Approvato dall’assem-blea dei soci di Aerdorica il bilancio d’esercizio 2011, che si è chiuso con un utile di 64 mila euro. I ricavi toccano i 13.402.000 euro contro i 11.578.000 euro del 2010; il margine operativo lordo mo-stra un ri-sultato di 2.808.000 e u ro r i -s p e t t o a l 2 0 1 0 (2.502.000 euro).

Il pre-s i d e n t e Cleto Sagripanti ha espres-so soddisfazione per il ri-sultato ottenuto e per le prospettive di crescita in tempi relativamente brevi sia nel settore merci, grazie alla realizzazione del nuovo magazzino cargo dedicato al vettore Ups e all’amplia-mento di quello esistente per Dhl, sia nel settore passeggeri, grazie all’attiva-zione delle nuove rotte per Palermo, Cagliari e Stoccol-ma. Lo scalo marchigiano sta diventando sempre più un punto nevralgico per lo sviluppo del turismo e del business nell’intera regione e un polo centrale per il trasporto merci del centro Italia.

L’assessore regiona-le Paolo Eusebi, presente all’assemblea su delega del Governatore Gian Mario Spacca, nel ringraziare il presidente, il cda, il direttore

Oltre 90 mila passeggeri in più

Bilancio Aerdorica 2011: utile di 64 mila euro

generale Marco Morriale e il collegio dei revisori per l’ot-timo lavoro svolto, ha evi-denziato l’importanza dello scalo marchigiano quale punto di forza nel progetto di inserimento a pieno titolo

d e l l e M a r -c h e n e l l a Regio-ne bal-t i c o -adria-tica.

Per quan-to ri-g u a r -d a i l

traffico passeggeri, l’Ae-roporto delle Marche ha chiuso il 2011 con 610.525 passeggeri, registrando una crescita del 17,3% sull’anno precedente, pari ad un in-cremento di oltre 90 mila passeggeri. Un primato mai registrato sullo scalo mar-chigiano. Nello specifico, il traffico ha registrato buoni livelli di crescita sia per la linea internazionale (+25%), sia per la linea nazionale (+16,1%).

Il 2011 si chiude con un segno positivo anche per il traffico merci, che ha regi-strato una crescita del 17,6% rispetto all’anno precedente, trasportando 6.292.026 kg grazie ai tre vettori che ope-rano sullo scalo, Ups, Dhl e FedEx, che hanno permesso all’Aeroporto delle Marche di posizionarsi al 5° posto tra gli scali italiani per il traffico merci.

Tutta la piacevolezza

della vita marinara in un week end. Con

una cornice d’incanto:

le falesie a strapiombo,

i profili di borghi e di

antiche torri, la vegetazione lussureggiante

della Riviera

Page 26: Marchedomani_estate2012

26PAGINA ESTATE 2012MARCHEdomani

SILVANA CORICELLI

La prima esecuzione in epoca moderna de “La fuga in maschera” di Gaspare Spontini inaugura al Teatro Pergolesi di Jesi, il 31 agosto alle ore 20, con replica il

2 settembre, il XII Festi-val Pergolesi Spontini (vedi Marche domani n. 3/2012), che propone un cartellone dedicato ai temi del tra-vestimento e della trasfor-mazione. Il 1 settembre, alle ore 21 al Te-atro Moriconi

di Jesi, Corrado Rovaris dirige I Virtuosi Italiani in un concerto che rende omaggio a Pulcinella, protagonista della celebre suite orchestrale che Igor Stravinskij com-pose su fonti pergolesiane.

Il 6 settembre, alle ore 21 al Teatro Comunale di Montecarotto, concerto del pianista napoletano Roberto Cominati; il 7 settembre, alle ore 21 alla Chiesa degli Aroli di Monsano, il musicista londinese Robert Tiso interpreta grandi capolavori della musica con un raro strumento chiamato cristallofono.

La maschera di Pulcinella torna nella omonima pièce di Manlio Santanelli che Il Teatro dei Picari mette in scena da un soggetto di Roberto Rossellini, su musi-che originali di Paolo Marzocchi, al Teatro Moriconi l’8 settembre alle ore 21. Il 9 settembre, alle ore 21 al Tea-tro La Fortuna di Monte San Vito, musiche interpretate da tre controtenori: Daichi Fujiki, Batyrzhan Smakov e Ilham Nazarov; nel programa anche il brano commis-sionato dalla Fondazione Pergolesi Spontini Caro mio ben di Lorenzo Donati. Il 14 settembre, alle ore 21 nella Pontificia Basilica della Santa Casa di Loreto, Donati dirige l’ensemble vocale Vox Cordis in un programma che comprende una trascrizione spontiniana. Pagine di grande virtuosismo eseguite dal vivo con lo straordina-rio violino “Hellier” di Antonio Stradivari dalla giovane e bravissima Anna Tifu, in duo con Giuseppe Andaloro al pianoforte il 15 settembre alle ore 21 al Teatro Per-golesi.

“L’ultimo Spontini” alla Casa delle Fanciulle di Ma-iolati il 16 settembre dalle ore 18; testi di Valeria Espo-sito e Silvano Sbarbati tratti dall’epistolario di Spontini, con gli attori del Gruppo Baku e la regia di Simone Guerro. La pièce sarà seguita dalle arie da camera di Spontini, interpretate dal soprano Valeria Esposito, e dal concerto nella Chiesa di Santo Stefano con Paolo Oreni all’organo e Marco Pierobon alla tromba.

Tutto Spontini al XII Festival

L’anconetana Allegra Corbo, nome noto della scena underground italiana, tra le oltre cento artiste che hanno partecipato alla seconda edizione di “Made in Woman Festival”, la due giorni che ha avuto luogo al Centro delle donne di Bologna. Mostre, performance, installazioni, concerti e tanti altri eventi per promuove-re le iniziative originali e significative delle artiste italia-ne e straniere ospitate, spaziando dalla fotografia al fumetto, dalla pittura alla grafica, dalla moda al visual e al deejaying.

”Occupy Space – we are 100% sick of this pla-net” tema del festival, creando spazi di espressione e di visibilità per “ciò che le donne sanno fare”, ed è proprio il concetto dello spazio che ha caratterizzato le due giornate di quest’anno, per un’esplorazione alla ricerca di nuovi approdi. Un viaggio alla conquista di altri pianeti, un’odissea spaziale guidata da Galaktica, un nome collettivo, un personaggio multiplo che ha rappresentato tutte, nessuna, centomila donne. Donne che vogliono la luna, il sole e le altre stelle, e che sono già in viaggio. Tra le pittrici Allegra Corbo, presente con un’installazione prodotta con la tecnica del colla-ge; l’artista, che ha collaborato con partner importanti come la Socìetas Raffaello Sanzio, Le Dernier Cri di Marsiglia, la compagnia dei Mutoid Waste Company, dà espressione ad uno stile fuori dal comune: i cervel-li, i cuori, i teschi, le tavole di anatomia, gli atlanti di biologia, gli erbari e le icone religiose sono nelle sue opere montati con sapienza dando vita ad un immagi-nario personale e anticonvenzionale.

La Youth Orchestra of the Netherlands (Jurjen Hempel direttore) il 25 luglio alla corte della Mole Vanvitelliana di Ancona: appuntamento atteso nel cartellone di musicAmuseo: il mera-viglioso Secondo Con-certo di Rachmaninov e la struggente Sinfonia “Patetica” di Ciaikovskij interpretati da una delle più prestigiose orchestre giovanili d’Europa, for-mata da 80 tra i migliori talenti d’Olanda, insieme alla pianista georgiana Nino Gvetadze, acclamata in ambito internazionale (l’evento, inserito nel car-tellone di Amo la Mole, è abbinato a un’inizia-tiva Fai - Delegazione di Ancona a favore del restauro di monumenti nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna). Il 30 luglio ancora alla Mole con il Quartetto K:

La Regione, attraverso un’intesa sottoscritta con la Direzione regionale per i Beni culturali e paesag-gistici delle Marche e la Regione Ecclesiastica del-le Marche ha individuato i 15 beni culturali che più sono stati danneggia-ti dall’eccezionale nevi-cata del febbraio scorso e ai quali verranno

Tre milioni per 15 monumenti danneggiati dalla nevedestinati 3 milioni di euro in totale per la messa in sicurezza. “Si tratta di edi-fici inseriti nel Piano dei beni culturali –ha spiegato il presidente della Regione Gian Mario Spacca- già colpiti dal terremoto nel ’97 e che hanno subito ul-teriori aggravamenti dopo l’ondata di maltempo che ha imperversato sulle

Marche lo scorso febbraio. In particolare, si sono ve-rificati, nei casi più gravi, crolli di strutture lignee di copertura e danni alle muratura a causa di consi-stenti infiltrazioni d’acqua. Il progressivo degrado del patrimonio già danneggia-to andava fermato e inter-venire è diventa un’azione necessaria per la tutela del

nostro patrimonio artistico e architettonico e per la salvaguardia della memo-ria storica della nostra comunità”. Monsignor Luigi Conti, presidente della Regione Ecclesiasti-ca Marche, ha espresso il suo ringraziamento per il rapporto di collaborazio-ne sincero e aperto avuto con la Regione che ha

portato nel corso degli anni alla sottoscrizione di numerose intese. “Quello che sottende questa intesa – ha dichiarato Lorenza Mochi Onori, direttore regionale per i Beni cul-turali e paesaggistici delle Marche – è un aspetto non comune: l’accordo e la collaborazione continui che hanno caratterizzato

tutto il periodo della rico-struzione post terremoto e che rappresentano una grande forza per le Mar-che”. I 3 milioni di euro messi a disposizione dalla Giunta regionale sono stati reperiti dal Fondo di riserva del programma di ripartizione dei finanzia-menti per la ricostruzione post-terremoto.

nel calendario 2012 del festival realizzato dall’as-sociazione musicAncona e giunto alla sua XIV edizione, l’eco di luoghi e tempi lontani attraver-so una rivisitazione di antiche melodie di varie regioni, dall’Europa cen-trale fino ad arrivare alle terre dello Zar di Russia, passando attraverso le tradizioni ungherese e boema. Nel programma pagine di autori classi-ci della Vienna di fine Ottocento come Dvorak, Brahms e Lehar accanto a quelle dei musicisti gi-rovaghi gitani e klezmo-rim; proposti anche brani del grande Roby Lakatos, violinista magiaro (ap-puntamento nel cartello-ne di Amo La Mole).

Il 21 agosto la rasse-gna si sposta a Camera-no, con Massimo Mazzo-ni, sassofoni, e Christian Riganelli, fisarmonica,

in “I labirinti segreti del Klezmer: melodie e suggestioni sotterranee”. Un percorso notturno ricco di storia, leggenda ed emozioni evocate da antiche sonorità ebraiche.

Dal 20 al 23 settem-bre al Teatro delle Muse “L’arte del belcanto”, corso di tecnica vocale e interpretazione con Luciana Serra. Il 23 settembre al Ridotto delle Muse concerto finale della masterclass con Mirca Rosciani al piano-forte. Luciana Serra, vera leggenda della lirica, ri-propone una masterclass aperta a giovani can-tanti di tutto il mondo. L’evento si conclude con il concerto dei migliori corsisti.

Info: Associazio-ne musicAncona: tel. 071/7390352 [email protected] – www.musicancona.it

Gli artisti legati al Te-atro Stabile delle Marche fanno incetta di premi in questa estate 2012. Dopo aver ricevuto il prestigio-so Premio Flaiano alla carriera a Pescara, Carlo Cecchi ha ricevuto a San-tarcangelo il premio “Lo straniero”, attribuito dalla rivista mensile omonima.

Con lo spettacolo Sik Sik l’artefice magico, Cec-ci sarà il 24 luglio a La Maddalena (OT) al Teatro La Fortezza; il 30 luglio a Brindisi, al Castello Svevo; il 1° agosto a Lan-ciano (Ch), al Chiostro di Santo Spirito. In Croazia, Alessandro Sciarroni con lo spettacolo Joseph ha vinto il premio Wind per la ricerca, segnalato dal Puf ’s Theatre Sky. Con gli spettacoli Joseph e Folk-s, Sciarroni toccherà, da qui alla fine dell’anno, molte città in Italia e in Europa.

“La fuga in maschera” di Gaspare Spontini, autografo

La piazza è il mare. Lo dicono ai turisti le guide di Ancona

quando allo sguardo si profila il colle Guasco e il Duomo, appena superata Porta Pia. La Mole alle spalle, in alto l’affaccio del-la Chiesa del Gesù: l’agorà ha i riflessi dell’Adriatico che lambisce le Muse e porta echi di storia, a ribadire che la cultura è incontro. Da sponda a sponda, un flusso inin-terrotto. Archeo.s festival si è appena concluso: un progetto di respiro che ha sottolineato la vocazione della Dorica nella sua vocazione transfrontaliera. Adriatico mare che unisce. Così vicino, così lontano per la città stessa. “Ancona può conoscere un rilancio se rafforza il rapporto con quella che rappresenta la sua principale risorsa”: al “servizio di un’idea di cit-tà”, dice l’assessore Andrea Nobili, la cultura “può aiutare i processi urbanisti-ci ed economici”. La Mole un faro agli orizzonti del Mediterraneo: l’orizzonte per le progettualità cultura-li che in tre anni Nobili ha messo a fuoco. “E’ l’at-tenzione che Ancona deve avere come luogo di fron-tiera”: sguardo ad Oriente, ma intanto la città, ancora priva di un waterfront, deve riappropriarsi del suo rapporto con il mare. Cer-niera ricca di implicazioni il festival Adriatico Medi-

Un faro di cultura agli orizzonti del Mediterraneo

terraneo, che quest’anno vedrà moltiplicati gli spazi a ridosso del mare, da Marina Dorica all’Ar-co Clementino; “Lungo questa linea immaginaria si svilupperà il festival”: festival e al tempo stesso, evidenzia Nobili che ne è stato convinto artefice, “progetto culturale”.

Una sede di AdMed anche nel recuperato Anfi-teatro, “luogo del dialogo tra passato, presente e futuro”. Scelte cariche di rimandi. E di significato: la “sintonia con il con-temporaneo” è attenzione alle nuove tendenze di arte e teatro, capaci di coin-volgere l’associazionismo. Nel tessuto del territorio il grimaldello contro la crisi di un modello, “quello più convenzionale”, che è “in una situazione di sofferen-za”.

Disseminato di appun-tamenti il cartellone dell’e-state anconetana. La Mole il fulcro, con un carnet che ancora una volta vede il pentagono vanvitelliano farsi palcoscenico sul mare della città.

Le mostreDue su tutte alla Mole

(ma il programma è ricco) le mostre di rilievo: l’ulti-ma “puntata” del viaggio nell’arte giovane di “Arrivi e partenze”, che dopo aver sondato le spinte artistiche di Italia e Europa approda nel bacino del Mediterra-neo, anticipando la Bien-nale dei giovani artisti del Mediterraneo del prossimo anno. Gli autori prove-

nienti dai diversi Paesi sono stati selezionati sulla base della loro produzione

(pittura, disegno, installa-zione, fotografia, video e performance) su un filo di lana che ha avuto come bussola e cardine la let-tura sociale e l’intervento artistico di stampo este-tico - politico. Curatrice Elettra Stamboulis, la mo-stra resterà allestita fino al 2 settembre, così come “Spadò. Un anconetano a Parigi. L’artista eclettico che incantò l’Europa”, prima grande esposizione dedicata alla vita e alla vicenda artistica dell’eclet-tica figura di Alberto Spa-dolini, l’artista di origine anconetana emigrato alla fine degli anni Venti in Francia, dove, tra gli altri, incontrò d’Annunzio, Picasso, Cocteau, otte-nendo uno straordinario successo come decoratore, scenografo, pittore, dan-zatore, coreografo, regista, giornalista, restauratore, illustratore di libri.

Amo La MoleFormula consolidata

quella di accostare più arti, più pubblici, più generi in un cartellone ricchissimo: fino al 2 settembre un pro-gramma variegato con la sua miscela di teatro, mu-sica e danza, spettacoli per bambini e temi di attualità, mostre e poesia, grandi nomi e artisti emergenti (www.amolamole.it).

Tau all’AnfiteatroContinuano, con la

collaborazione di Regio-ne Marche e Amat, gli appuntamenti Tau -Teatri antichi uniti nello scenario dell’Anfiteatro romano: il 27 luglio in programma è “Medea” di Euripide con Pamela Villoresi, regia Maurizio Panici; il 30 luglio “Fuochi” (lettura scenica) di Margueri-te Yourcenar, a cura di Adriana Stecconi, ingresso gratuito.

Intervista con Andrea Nobili, assessore del Comune di Ancona

Premi a Cecchie Sciarroni

Allegra Corboal Made in Woman di Bologna

musicAmuseo: attesa per la Youth Orchestra of the Netherlands

Page 27: Marchedomani_estate2012

27PAGINAESTATE 2012 MARCHEdomani

Intellettuali, scrittri-ci, giornaliste, filosofe, musiciste, artiste si inter-rogano sulla identità e coscienza di genere, sulla differenza, sulla forza femminile ma anche sul potere, l’ambizione, la libertà, il desiderio, i di-ritti, l’amore, il presente, il passato, il futuro. E’ quanto viene presentato nella terza edizione della rassegna “Non a voce sola” -ideatrice e cura-trice Oriana Salvucci- che andrà avanti fino a ottobre facendo tappa in molti Comuni delle Mar-che. Continua dunque il percorso di conoscenza all’interno del pensiero femminile; prossimo ap-puntamento il 19 luglio a Senigallia (ore 21.15): in piazza Roma Massi-mo Recalcati in “Ritratti del desiderio”. Il 21 agosto alla Mole Vanvi-telliana di Ancona (ore 21) protagoniste saranno Cinzia Pennesi e Barba-ra Alberti, mentre il 31 agosto, alla Biblioteca comunale di Fermo (ore 21.15) l’appuntamento sarà con Bia Saracin, Elettra Stimilli e Stefano Ciccone. Il 7 settembre al Palazzo dei Priori di Montecassiano (ore 21) sarà la volta di Manue-la Berardinelli e Sveva Casati Modignani; il 13 settembre, a Villa Baru-

Cultura non a voce sola

chello di Porto Sant’El-pidio (ore 21) di Lella Ravasi Belloccio. Il 16 settembre alla Palazzina Azzurra di San Benedet-to del Tronto (ore 20.30) saranno Beatrice Costa, Lucia Tancredi e Chiara Saraceno; il 21 settem-bre al Teatro dell’Aran-cio di Grottamare (ore 21) Imma Vitelli e Mad-dalena Ristagno. Ritor-no a Villa Baruchello di Porto Sant’Elpidio il 27 settembre (ore 21) per l’appuntamento con Stefania Cavagnoli e Luciana Castellina. Il 18 ottobre a Mace-rata, all’Aula Svoboda dell’Accademia di Belle Arti, conferimento del titolo di Accademica onoraria a Fausta Orec-chio.

Dopo il successo del numero pilota della scorsa estate, Open Sea, festival ideato e realizzato dalla collaborazione fra Comune di San Benedetto e Amat e con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività culturali e la Regione Marche, torna per tre serate di affasci-nanti incontri di teatro e di musica.

Tre le location e tre le fasce orarie degli appuntamenti. Da quella iniziale, con la proposta più inconsueta, alle 19 da piazza Giorgini e itine-rante, al prime-time alle 21,30 sul palco allestito nella suggestiva cornice dell’Area portuale con artisti di grande richia-mo per il pubblico, fino a quella conclusiva alle 23,30 al Teatro Concor-dia, all’insegna della con-temporaneità e dei nuovi linguaggi, con le migliori proposte nazionali del momento.

Partenza domenica 5 agosto. Con l’accattivante viaggio/spettacolo ideato

Open Sea per tredal noto regista berlinese (ma originario di San Be-nedetto) di cinema e teatro Lajos Talamonti e realiz-zato insieme a Edoardo Ripani e Enoch Marrella: Ersatzverkehr (letteralmen-te: servizio sostitutivo) è una perfomance a bordo di un bus di linea (resa possibile grazie anche a Start spa noleggio) che parte da piazza Giorgini appunto alle 19 per un giro imprevedibile e teatrale alla scoperta della città. La performance è limitata a 40 spettatori/passeggeri a sera (consigliata la preno-tazione) e sarà replicata in apertura delle tre giornate di festival. L’appuntamento centrale della prima gior-nata è alle 21,30 sul palco allestito all’Area portuale. In scena Alessio Boni e Marcello Prayer in Canto degli esclusi - Concertato a due per Alda Merini: i due attori continuano il gioco della poesia alternando e intrecciando le voci al ritmo del verso della gran-de poetessa recentemente scomparsa, intensamente emotivo e contraddittorio. Ancora un’indagine sulla parola quella condotta da Tindaro Granata, giovane narratore siciliano che con Antropolaroid, in scena al Teatro Concordia alle 23,30, rielabora il passa-to della propria famiglia alla luce della tradizione

del “cunto” siciliano. Lo spettacolo ha vinto nel 2011 il premio della giuria popolare “Borsa Teatrale Anna Pancirolli” e quello dell’Associazione nazionale dei critici teatrali.

Evento centrale di lu-nedì 6 agosto è il concerto di Vinicio Capossela (alle 21.30 all’Area portuale, proposto con la collabora-zione della società Piceno Eventi) intitolato Rebetikos Gymnastas. Capossela interpreta alcuni dei suoi classici all’ombra del rebe-tiko, genere popolarissimo fra i greci e voce dell’e-marginazione e del disagio, al pari del tango per gli argentini, del fado per i portoghesi e del blues per gli afro-americani.

Fine serata al Con-cordia alle 23,30 con la compagnia Anagoor, rivelazione teatrale dell’an-no, in L.I. Lingua Imperii (violenta la forza del morso che la ammutoliva), una drammaturgia di Simone Derai e Patrizia Vercesi diretta da Simone Derai. Lingua Imperii affronta in modo raffinato la tragedia più profonda del ‘900, la Shoah, mescolando autori di diversa estrazione, da Eschilo a Littell, con Primo Levi sempre sullo sfondo. Giornata conclusi-va martedì 7 agosto: dopo il consueto Ersatzverkehr in bus delle 19, si prose-

gue all’Area portuale con Michele Riondino (noto al pubblico televisivo come il giovane Montalbano) in The fool on the hill - atto unico per un attore, una chitarra e un quar-tetto d’archi. Un testo di Stefano Valanzuolo con le musiche dei Beatles tra-scritte e arrangiate da Leo Brouwer, Toru Takemitsu, e dal direttore d’orche-stra anconetano Roberto Molinelli. A cinquant’anni dalla formazione dei Fab Four, uno spettacolo per vedere sogni e incubi nella mente di Mark David Chapman, l’assassino di John Lennon. Affianca-no Riondino gli archi del Quartetto Savinio e il chitarrista Giampaolo Bandini.

Finale di festival alle 23,30 al Teatro Concor-dia con Valeria Raimondi in The end, spettacolo scritto dalla stessa Rai-mondi con Enrico Castel-lani (Babilonia Teatri) su quello “spettro scuro di cui abbiamo infinitamente paura. In modo estrema-mente tragico. In modo estremamente comico” che è, appunto, la fine. Lo spettacolo ha vinto nel 2011 il premio Ubu come “Miglior novità italiana/Ricerca drammaturgia” ed ha ricevuto la nomination nella categoria “Spettaco-lo dell’anno”.

Barbara Alberti, foto di G. M. Ireneo Alessi (Sinix)

È un appuntamento di grande fascino quello che attende il pubblico il 15 luglio all’Anfiteatro romano di Ancona, protagonista l’amatissimo Nicola Piovani accompagnato in Viaggi di Ulisse dai solisti dell’En-samble Aracoeli. Sempre 15 luglio al Teatro romano di Urbisaglia Alessandro Qua-simodo propone in Non toccare le mani, il cuore dei vecchi un excursus nella poesia universale che ha cantato la complessità

della vecchiaia. Quattordice-simo anno consecutivo con il Tau/Teatri antichi uniti, rassegna regionale di teatro classico; il calendario propo-ne il 22 luglio al Teatro ro-mano di Falerone Le fatiche di Ercole, racconto attraver-so le parole dei tragici greci e latini, i mitografi, i poeti e Plauto, da Virginio Gazzolo. Il fascino e il mistero della tragedia greca rivivono il 24 luglio al tramonto del sole all’Area archeologica Le Muracce di Ostra Vetere in

Antigone quartet concerto, narrazione musicale della vicenda di Antigone ad ope-ra di Elena Bucci e Marco Sgrosso. Sempre il 24 luglio al Teatro romano di Ascoli Piceno e il 27 luglio all’An-fiteatro romano di Ancona un’attrice intensa e carisma-tica come Pamela Villoresi dà vita a Medea; nel ruolo di Giasone Massimiliano Franciosa, la regia è firmata da Maurizio Panici. Il 25 luglio all’Anfiteatro romano di Urbisaglia Lello Arena porta in scena Capitan Fracassa, maschera le cui radici antichissime affon-dano nel Miles gloriosus di Plauto. Al suo fianco una folta compagnia formata da 13 musicisti ed attori. Iliade, una rilettura di Alessandro Baricco del noto capolavoro epico, fa tappa il 28 luglio al Teatro romano di Falerone grazie all’interpretazione di Blas Roca Rey e Lorenza

Indovina con l’accompagna-mento di tre musicisti. Una lettura scenica di Fuochi di Marguerite Youcenar -curata da Adriana Stecconi- ad opera di Laura De Carlo, Giovanna Grilli, Claudio Cinnitti e Marco Mondai-ni chiude il 30 luglio gli appuntamenti all’Anfiteatro romano di Ancona.

Vanessa Gravina è la protagonista il 2 agosto all’Area archeologica La Cuma di Monte Rinaldo –con il Laboratorio Ensemble di Federico Paci– di Atalan-ta. Lo spettacolo, in prima nazionale, ci fa conoscere un Rodari diverso, alle prese con le storie tratte dalla mitologia classica. La con-clusione del Tau il 5 agosto all’Anfiteatro romano di Urbisaglia con Andromaca per la regia di Massimiliano Farau. In scena un nutrito gruppo di attori tra i quali Manuela Mandracchia.

Tau, Villoresi splendida Medea

foto

Fra

nces

ca P

aglia

i

Due nuove produzio-ni, due riprese, e tanti altri appunta-

menti nel ricco cartellone della XXXIII edizione del Rossini Opera Festival, a Pesaro dal 10 al 23 agosto. Un’edizione che, nelle parole del sovrintendente Gianfranco Mariotti, punterà a promuovere i valori etici ed immateriali che il Festi-val produce, accanto al pur rilevante indotto economico, e che poggia su “un rapporto strutturale con la ricerca musicologica e sul linguag-gio visivo”. Le scelte in cartellone lo dimostrano, a partire dall’ ‘ardita’ nuova produzione Il signor Bruschino (Teatro Rossi-ni, 12-15-18 e 21 agosto, ore 20), una farsa giocosa diretta dal giovane Daniele Rustioni, con la regia della compagnia del Teatro Sot-terraneo e con la collabora-zione, per scene e costumi, dell’Accademia di Belle Arti di Urbino. Ciro in Babilonia è l’altra nuova produzione, una partitura difficile e poco conosciuta, come ha

Ciro, perla del RofIl 10 agosto il via, nuova produzione anche Il signor Bruschino; Mario Martone firma la ripresa di Matilde di Shabran, direzione di Michele Mariotti. Prima volta per la Form (Omaggi d’autore)

sottolineato il direttore artistico del Rof Alberto Zedda. L’ope-ra, presentata per la prima volta in edi-zione critica, sarà diret-ta da Will Crutchfield, per la regia di Davide Liver-more (Teatro Rossini,

10-13-16-19-22 agosto, ore 20). Avrà la firma di Mario Martone e la direzione di Michele Mariotti la ripresa della Matilde di Shabran (Adriatic Arena, 11-14-17-20 agosto, ore 20), mentre l’altra ripresa sarà l’allesti-mento di Emilio Sagi de Il viaggio a Reims (Teatro Rossini, 14 e 17 agosto, ore 11), regia di Elisabetta Courir con la direzione di Piero Lombardi e l’interpre-tazione dei migliori allievi dell’Accademia Rossiniana 2012.

Il Rof propone la quarta sessione del pro-getto di recupero dell’in-tero corpus dei Péchés de vieillesse (Rocca Costanza,

13-14-15-16 agosto, ore 19), allargando i confini dalla produzione pianistica alle composizioni vocali. Tradizionali i Concerti di Belcanto, tra i protagonisti Jessica Pratt, Sonia Prina e Mariella Devia (Audito-

rium Pedrotti, 13 e 18 ago-sto, ore 17, e Teatro Ros-sini 20 agosto, ore 16,30); il Festival Giovane (Teatro Sperimentale, 21 luglio, ore 20); la Rossinimania, con il concerto interamente dedicato alla trascrizione

per chitarra della Semira-mide, arrangiata da Mauro Giuliani (Auditorium Pedrotti, 16 agosto ore 17) e con un’esecuzione di Stefano Bollani al piano solo (Adriatic Arena, 19 agosto, ore 21). Omaggi

d’autore all’Auditorium Pedrotti il 10 agosto (ore 11), con la partecipazione, per la prima volta al Rof, dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta da Donato Renzetti. Chiuderà il Festival un’esecuzione in forma concertistica del Tancredi, direttore Alberto Zedda (Teatro Rossini, 23 agosto, ore 20,30).

Rosemary Martarelli

Gianfranco Mariotti, sovrintendente del Rof

Alessio Boni

Fuà, una vita straordinaria in 50 scattiIn più di 50 immagini

fotografiche l’infanzia e gli anni giovani nella casa al Pinocchio, con i suoi cani, la bicicletta e la caccia; e per le leggi razziali la doppia laurea a Losanna e a Pisa, il matrimonio segreto, la fuga e la cattura in Svizzera, il campo di concentramento dove nasce Silvano, il primo dei tre

figli. Solo nell’agosto del 1945 ci sarà il rito nuziale in sinagoga con il Rabino Elio Toaff. Prima ad Ivrea con Olivetti, a Ginevra con Gunnar Myrdal, all’Eni con Mattei; ad Ancona porta la Facoltà di Eco-nomia, istituisce l’Issem e l’Istao. Resterà allestita fino al 29 luglio, ad Ancona, al Palazzo Anziani (prima

sede della nascente Facoltà di Economia), la rassegna dedicata a Giorgio Fuà, intellettuale, economista, indimenticato professore. Un percorso per meglio conoscerne peculiarità e genialità; tra gli inediti, la documentazione scolastica dell’allievo Giorgio pres-so il Collegio Mussolini di Pisa (proveniente dal

Centro Biblioteca e Archivi della Scuola Normale Su-periore) e la tesi di laurea conseguita a Losanna, ora custodita presso l’Universi-tà Politecnica delle Marche e l’Istao. La mostra, a cura di Gabriella Papini ed Eri-ka Rosenthal Fuà, osserva il seguente orario: da martedì a venerdì 10 - 13,30; marte-dì e giovedì 16,30- 19,30.

Elena Segre Fuà con Corrado e Giorgio, 1921

Fuà in una foto del 1974

Page 28: Marchedomani_estate2012

28PAGINA ESTATE 2012MARCHEdomani

Con “Dino Garro-ne fantasma dell’eternità” un frammento importante di storia pesa-rese diventa spettacolo. Al Teatro Rossini di Pesaro, per “Tea-troltre”, ha avuto luogo uno di quegli appuntamenti speciali fra letteratura e teatro, fra memoria e pro-getto raffinato, che, disor-meggiati da ogni genere, si attestano con squisitezza formale, eleganza rappre-sentativa e originalità di immagini in quei ‘recital’ rivelatori per ricostruire la vicenda umana e artisti-ca di autori che la corsa smemorante dei tempi spesso fa svaporare. Per fortuna, la passione e la cultura di persone attente e generose non si stanca di proporre all’attenzione, troppo spesso svagata, valori letterari, poetici ed esistenziali che hanno saputo segnare persone, luoghi e generazioni.

Lucia Ferrati è una di queste persone: la sua

cultura, la sua appassio-nata dedizione alla storia e alla letteratura, il suo personale ‘glamour’ nel proporle, ne ha fatto una straordinaria figura votata a valorizzare e trasmettere autori e poeti che l’atten-zione scolastica e canoni-ca pare aver tralasciato. Sono anni che Lucia Fer-rati studia e approfondisce lo strano e fugace perso-naggio di Dino Garrone (morto a Parigi a solo 27 anni), pesarese d’adozione e “considerato una delle meteore più affascinan-ti del primo Novecento italiano”. Molti ancora lo ricordano, accumulando su di lui aneddoti, giudizi e impressioni fra gossip, ammirazione e critica

paludata. Lu-cia Ferrati e Cristian Della Chiara (che ha anche cu-rato la regia del recital) hanno stral-ciato dalla sua vastissima produzione letteraria fatta di let-tere, articoli e saggi, la sua originale

voce poetica, e quella sua smania oscillante sempre fra il desiderio di fuga dal suo “raccoglimento pro-vinciale” e quel suo amore riottoso per Pesaro, le sue strade e il suo mare.

Ha creato l’ambiente scenico, tra spaesamen-to e splendide immagini documentarie e artistiche (queste ultime scelte nella quadreria di Elio Giuliani) l’originale capacità che Massimo Ottoni ha di disegnare sulla sabbia di antica e profetica memo-ria. Il successo è stato sincero e partecipato, con quel raro retrogusto di se-ria intenzione di approfon-dire, per saperne ancora e ancora.

Ivana Baldassarri

Si svolgerà a Porto Sant’Elpidio fino al 21 luglio il 23° festival inter-nazionale del teatro per ragazzi, la più longeva ed importante rassegna italia-na dedicata al teatro per l’infanzia e la gioventù nel mondo. L’edizione di quest’anno dei Teatri del mondo -direttore artistico Marco Renzi, premiato di recente a Milano per aver vinto con il suo testo un importante concorso di drammaturgia europea per giovani- è stata nel pro-logo in Serbia, nelle città di Subotica, Krusevac e Belgrado; la manifestazio-ne, che ha cuore pulsante

Teatro per ragazzi: in Brasile dopo Porto Sant’Elpidio

nelle Marche, si concluderà dal 6 al 24 settembre a Manaus, capitale dell’Amazzonia, in Brasile, per la nuova tappa del premio “Infan-zia e solidarietà globale Iqbal Masih” -in col-laborazione con Aloe, associazione missionaria di Fer-mo-, dopo quelle del 2010 e 2011 in Etiopia.

Dal 1990 ad oggi il festival ha unito teatranti di tutti i continenti, ospi-tando nomi importanti nel campo della cultura,

del teatro, del design e dell’illustrazione; in que-sta edizione si rinnova la vetrina “Palla al centro”, dedicata alle produzioni teatrali dei giovani delle regioni Abruzzo, Marche ed Umbria.

Pesaro, Dino Garrone tra memoria e progetto

Un momento del recital che ha avuto luogo a Pesaro (foto Luciano Dolcini)

Marco Renzi, direttore artistico di “Teatri del mondo”

Il Pio Sodalizio dei Piceni, una delle più an-tiche Fondazioni d’Italia, ha bandito il concorso per l’ammissione a 43 borse di studio, di 6.200 euro ciascuna, oltre alle 28 già assegnate, per studenti marchigiani, per frequentare corsi di lau-rea universitari, corsi di laurea di perfezionamento e corsi di ricerca.

Quest’anno saranno

Pio Sodalizio dei Piceni, bando per borse di studio

a concorso, fra le altre, 4 borse universitarie per la provincia di Ancona, 2 per la provincia di Ascoli Piceno, 6 per la provincia di Fermo, 1 per la Provin-cia di Macerata e 4 per la provincia di Pesaro e Urbino. Le domande per l’ammissione al concorso dovranno essere presentate entro il termine inderoga-bile del 20 settembre 2012. Il termine per la presen-

tazione delle domande per le borse di perfezio-namento e di ricerca è invece stabilito entro il termine inderogabile del 30 novembre 2012.

Gli studenti mar-chigiani finanziati negli studi dalla Fondazione Pio Sodalizio dei Piceni sono 71.

Tutti i dettagli sul sito internet www.piosodali-ziodeipiceni.it.

In_limine Sulla soglia del nuovo Museo Omero

Resterà allestita fino al 2 settembre alla Mole Vanvitelliana di Ancona “In_limine”, la mostra che ha dato avvio alla stagione più attesa per il Museo Omero nella nuova sede. Un’importante collezione permanente arricchita di ul-teriori nuove acquisizioni di opere: si tratta di alcuni tra i maggiori maestri dell’arte moderna e contemporanea

quali Marino Marini, Arturo Martini, Giorgio De Chirico, Arnaldo Pomodoro, Pietro Consagra, Floriano Bodini ed altri.

Di ogni autore sì è cer-cato di individuare un’opera rappresentativa della sua evoluzione artistica: per de Chirico, ad esempio, un’o-pera del secondo periodo metafisico, i Manichini Coloniali, ed una legata

all’influenza barocca e ru-bensiana post anni quaran-ta, il Cavallo e Palafreniere; per Arnaldo Pomodoro, lo Studio di Rotante Massimo, opera di piccole dimensioni, ma significativa in quanto tra i primi esemplari di quel nuovo linguaggio plastico basato sull’uso di sottili corrispondenze tra semplici componenti geometrici.

“In_limine” è però

soprattutto un confronto tra la scultura moderna e quella classica, in quanto le nuove acquisizioni saran-no collocate, attraverso un percorso tattile, in modo da dialogare con alcuni dei capolavori antichi e rinasci-mentali, tra i quali il grande Mosè michelangiolesco pre-sentato per la prima volta dal Museo Omero.

Orario: da martedì a ve-

nerdì dalle ore 17 alle ore 20. Sabato e domenica dal-le 9 alle 12 e dalle 17 alle 20. Mattino apertura su prenotazione per gruppi. Ogni giovedì, dal 19 luglio al 23 agosto, apertura stra-ordinaria fino alle 24 per la rassegna Sensi d’estate: percorsi multisensoriali di arte, musica, degustazioni XI edizione. Chiusura: lunedì, 15 agosto.

Da Macerata a Roma, sino alla prima tappa in Oriente, a Goa, e poi al remoto porto di Macao, porta della Cina. Un iti-nerario sulle tracce di una formidabile avventura. Che stimola e spinge, ieri come oggi, a rompere le diffiden-ze. A fare della conoscenza un ponte fra realtà pro-fondamente diverse. E’ un viaggio attraverso una vita straordinaria quello che il giornalista Duilio Giam-maria ripercorre nel film documentario “Nel cuore della Cina. Matteo Ricci”, una produzione Rai in collaborazione con Regio-ne Marche, Ministero degli Affari esteri e Ministero dello Sviluppo economico, che sarà trasmessa da Rai1 il prossimo 13 agosto e dal network cinese Cctv Documentary. “Il progetto che abbiamo intitolato al missionario marchigiano e realizzato a partire dal 2009 è la via maestra at-traverso cui si sviluppano le nostre relazioni con la società e l’economia della Cina. Questo docufilm è una perfetta prosecuzione delle numerose iniziative che la nostra Regione ha promosso per ricordarne la figura”. Così il Gover-natore Gian Mario Spacca durante la presentazione in anteprima della pellicola a Roma, presenti il ministro degli Affari esteri Giulio Terzi, l’Ambasciatore della Repubblica Popola-

Nel cuore della Cinacon Padre Ricci: docufilm su Rai1

re Cinese in Italia Ding Wei, il sottosegretario allo Sviluppo economico Massimo Vari; l’autore Giammaria, oltre all’am-ministratore delegato di Raiworld Claudio Cappon, al cospetto di una platea di personalità del mondo culturale, delle istituzioni, dell’informazione e dello spettacolo.

Protagonista della mostra itinerante che, realizzata dalla Regione Marche, ha toccato nel 2010 le città di Pechino, Shanghai, Nanchino, Macao, con riscontro di oltre 700 mila visitatori, Padre Ricci fulcro adesso di un racconto che usa il linguaggio della ricostru-zione storica e del repor-tage e in cui le vicende del passato si riflettono su quelle del presente in un viaggio ideale in cui Giammaria unisce l’espe-rienza del gesuita macera-tese a quella degli impren-ditori che oggi si aprono all’Oriente. “Nel mondo –inciso di Spacca- ci sono amici disposti a stabilire solide relazioni con noi, Paesi che crescono a ritmi sostenuti: è a queste realtà che le Marche voglio-no guardare, superando diffidenze e difficoltà. Esattamente come Matteo Ricci fece più di 400 anni fa. La cultura è strumen-to, insieme alle relazioni economiche, per rafforzare questo legame”.

E’ stata organiz-zata in

occasione del bicentenario dell’apertura al pubblico della Biblioteca Leo-pardi. Ed è nata con due obietti-vi: evidenziare il valore culturale del luogo, inteso come patrimo-nio universale, valorizzandone il rapporto con il territorio, e spiegare l’im-portanza simbo-lica ed affettiva che la biblioteca ha avuto per due grandi per-sonaggi: Giaco-mo Leopardi e suo padre Monaldo. Sarà visitabile fino al 31 dicembre del 2013 (tutti i giorni dalle ore 9 alle18) la mostra “Giacomo dei libri - La Biblioteca Leopardi come spazio delle idee”: ospi-tata presso Casa Leopar-di, un’esposizione dallo straordinario valore, che, come sottolinea l’assessore alla Cultura della Regione Pietro Marcolini- “riaccen-de i riflettori sulla portata della figura e delle opere” del poeta di Recanati. Il percorso offre anche testimonianza dell’influen-za della cultura del ‘700 francese in Italia, “per-mettendo un parallelo tra la biblioteca che fu luogo di origine di riflessioni

Recanati, la mostra per il bicentenario dell’apertura al pubblico della Biblioteca Leopardi, un luogo che è patrimonio universale

di Jean Jacques Rousse-au e quella di Monaldo, che seppe interpretare le aperture culturali di quel secolo –inciso di Marco-lini-, realizzando l’impor-tante collezione di libri. Il confronto tra le due biblioteche di visione illu-minista ci ha permesso di avviare rapporti e scambi con studiosi e docenti di Ginevra”.

Organizzata da Casa Leopardi e dalla Regione Marche, l’esposizione, ar-ticolata in aree tematiche, è un fantastico viaggio intellettuale che permette di approfondire la co-noscenza del Recanatese attraverso le opere e i testi che lo hanno fatto cresce-re e diventare l’eccezionale

talento che tutti cono-sciamo. La grande opera di Monaldo la biblioteca, “quella che lo impegnerà per tutta la vita -ricorda il conte Vanni Leopardi-: non solo egli raccoglie questo pregevole fondo librario, ma nel 1812 lo apre al pubblico, con un gesto che denota liberalità e lungimiranza, permet-tendo così il libero accesso alla cultura. Tanto valore dà Monaldo a questa iniziativa da vincolare, con le sue disposizioni testa-mentarie, i suoi discen-denti a mantenerne libero l’accesso agli studiosi”. La mostra, che si avvale di supporti tecnologici mul-timediali appositamente progettati, presenta nella

prima sezione i documenti relati-vi alla formazio-ne della bibliote-ca e alcuni ogget-ti di famiglia che accompagnano l’allestimento. Nella seconda sezione sono proposti i primi e fondamentali strumenti di la-voro che iniziano Giacomo allo studio erudito e filologico. Il terzo segmento comprende i libri con cui Giacomo entra in contatto in una fase suc-cessiva della sua frequentazione in biblioteca e che

lo spingono al dialogo con i grandi autori del pensiero europeo. La quarta sezione si compone di una serie di interessanti esemplari di libri scelti dal poeta per la stesura di due antologie: la Crestomazia della prosa e la Crestomazia della poesia. La quinta riguarda mate-riale di lavoro autografo conservato alla Biblioteca nazionale di Napoli; la sesta consiste in una messa in opera del meccanismo della scrittura leopardia-na nello Zibaldone e va ricollegata alla parte in cui si tratta delle lingue e dell’origine del pensiero. I concetti chiave del mecca-nismo sono i rapporti tra le parole, i rapporti tra le cose.

Giacomo dei libri

Page 29: Marchedomani_estate2012

29PAGINAESTATE 2012 MARCHEdomani

Il cartellone mesco-la autori importanti italiani e stranieri. E

strizza l’occhio alla com-media, al noir, a testi che sono anche stati film plu-ripremiati. Molti i generi proposti nel programma della Stagione teatrale 2012-2013 di Ancona presentata dallo Sta-bile delle Marche in collabora-zione con la Fonda-zione Te-atro delle Muse e il Comune dorico: la prosa tra letteratura e cinema, protagoni-sti attori di fama ed eccellenti compagnie guidati da importan-ti registi. Dieci gli spettacoli nella Stagione in abbonamento, in un melting-pot di testi, nomi e collaborazioni. Si comincia con Kramer contro Kramer, dal 4 al 7 ottobre alle Muse: indimenticata la pellico-la quattro Premi Oscar nel 1979 con Dustin

Hoffman e Meryl Streep, protagonisti a teatro Da-niele Pecci e Federica Di Martino. Lo spettacolo proverà alcuni giorni ad Ancona per poi debut-tare in prima nazionale nel capoluogo dorico; la regia è di Patrick Rossi

Gastaldi.Sem-pre alle Muse, dall’8 all’11 novem-bre, Re Lear di William Shake-speare, defini-ta la migliore trage-dia del Bardo, interpre-tata e di-retta da Michele Placi-do. Al Massimo

di Ancona di scena dal 6 al 9 dicembre Il discorso del Re di David Seidler (pluripremiato con quat-tro Oscar l’omonimo film del 2010), con e diretto da Luca Barbareschi. Dal 20 al 23 dicembre al Teatro delle Muse per la regia di Leo Muscato Due

di noi di Michael Frayn, protagonisti Emilio Sol-frizzi e Lunetta Savino: sotto i riflettori l’universo coppia, ironia e nonsense in un perfetto meccani-smo a orologeria che non lascia scampo.La Stagione prosegue dal 23 al 27 gennaio al Teatro Sperimentale con Il nipote di Rameau di Denis Dide-rot, adattamento di Silvio Orlando ed Edoardo Erba, regia di Orlando, che sarà anche interprete. Aspro divertimento per un capolavoro satirico della seconda metà del Settecento; scene di Gian-carlo Basili.Dal 6 al 10 febbraio, sempre allo Sperimen-tale, Arturo Cirillo, già applaudito dal pubblico delle Marche per Le in-tellettuali, Otello, L’avaro, dirige Ferdinando, un testo ricco di smaschera-menti e passione di Anni-bale Ruccello portato in scena assieme alle attrici Monica Piseddu e Sabrina Scuccimarra. Cirillo è al suo terzo incontro con le opere del drammaturgo stabiese dopo Le cinque rose di Jennifer, che lo Stabile delle Marche ha portato in scena anche a Parigi, e L’ereditiera (premio Ubu).Dal 27 febbraio al 3 mar-zo al Teatro Sperimentale

Oscura immensità, tratto dal romanzo “L’oscura immensità della morte” di Massimo Carlotto, protagonisti Giulio Scar-pati e Claudio Casadio per la regia di Alessandro Gassman: un noir che mescola vendetta, perdo-no e voglia di giustizia. Dal 20 al 24 marzo allo Sperimentale tornano Enzo Vetrano e Stefano Randisi che portano in scena L’uomo, la bestia e la virtù di Pirandello. Dal 4 al 7 aprile al Tea-tro delle Muse un evento europeo, in esclusiva per le Marche: la messa in scena di Serata a Colono,

l’unico testo teatrale di Elsa Morante. La re-gia è di Mario Martone che dirige Carlo Cecchi, vedendo unite due delle

sensibilità artistiche più significative della scena internazionale. La pro-duzione dello spettacolo è del Teatro Stabile di Torino, Teatro di Roma e Teatro Stabile delle Mar-che che prosegue il suo rapporto ormai decenna-le con Cecchi. Serata a Colono si presenta come la parodia di una delle più famose tragedie del mondo antico, L’Edipo a Colono di Sofocle; lo spettacolo toccherà solo tre città italiane: oltre ad Ancona, Torino e Roma.Dal 17 al 21 aprile al Teatro Sperimentale la Stagione in abbonamento

si chiude con Va-riazioni enigma-tiche di Éric- Emma-nuel Sch-mitt con Saverio Marconi e Giam-paolo Valentini per la regia di Gabriela

Eleonori, produzione Compagnia della Rancia. Saverio Marconi torna in scena come attore e sceglie Schmitt -con cui ha

collaborato per l’edizio-ne francese del musical Nine diretta alle Folies Bergère- e le sue Varia-zioni enigmatiche, già straordinario successo di pubblico e critica in Europa. Prevista l’aggiunta in car-tellone di uno spettacolo fuori abbonamento; nuovi abbonamenti a partire dal 12 settembre.Info tel.: 071/5021611 [email protected] Muse tel.: 071 52525 [email protected]

Stabile delle Marche, la Stagione 2012-2013: spazio alla commedia, al noir e a testi di film pluripremiati. Spettacolo evento Serata a Colono di Elsa Morante: Cecchi diretto da Martone

A teatro la letteratura e il cinema

Lunetta Savino ed Emilio Solfrizzi in “Due di noi”

Silvio Orlando regista e interprete di “Il nipote di Rameau”

Carlo Cecchi (foto di Stefano Baroni)

31 agosto/2 settembre Jesi, Teatro G.B. Pergolesi

LA FUGA IN MASCHERACommedia per musica musica di Gaspare Spontini

direttore Corrado Rovaris - regia Leo Muscato

I Virtuosi Italiani

In coproduzione con TEATRO DI SAN CARLO DI NAPOLI

Nuovo allestimento Prima esecuzione in epoca moderna

1 settembre Jesi, Teatro V. Moriconi

ACCADEMIA STRUMENTALEmusiche di H. Purcell, G. Fauré e I. Stravinskij

direttore Corrado Rovaris

I Virtuosi Italiani

6 settembre Montecarotto, Teatro Comunale

TRASFORMAZIONImusiche di R. Schumann, G.F. Haendel F. Liszt, C.W. Gluck - G. Sgambati, G. Bizet M. Moszkowski, J.S. Bach - L. Godowsky

pianoforte Roberto Cominati

7 settembre Monsano, Chiesa degli Aroli

CRYSTAL SOUNDmusiche di J.S. Bach, L. van Beethoven, G. Verdi, B. Smetana, J. Strauss, J. Brahms, P.I. Cajkovskij, E. Morricone

glass harp Robert Tiso

8 settembre Jesi, Teatro V. Moriconi

PULCINELLAdi Manlio Santanelli musica composta da Paolo Marzocchi

Il Teatro dei Picari

9 settembre Monte San Vito, Teatro La Fortuna

VOCI DA LONTANOmusiche di L. Rossi, G. Carissimi, L. Donati

controtenori Batyrzhan Smakov *, Daichi Fujiki, Ilham Nazarov* concertatore al clavicembalo Stefano Demicheli *allievi dell’Accademia di Arte Lirica di Osimo

14 settembre Loreto, Pontificia Basilica della Santa Casa

SUB TUUM PRAESIDIUM Il millenario percorso di trasfigurazione dei canti monodici mariani musiche di G.P. da Palestrina, M. Durufle, O. Dipiazza, A. Part, T. Kverno, L. Donati, G. Spontini - L. Donati

Insieme Vocale Vox Cordis

direttore Lorenzo Donati

15 settembre Jesi, Teatro G.B. Pergolesi

UN VIAGGIO CON STRADIVARImusiche di R. Schumann, C. Franck, P. de Sarasate, M. Ravel violino Anna Tifu - pianoforte Giuseppe Andaloro (violino Antonio Stradivari, “Hellier”1679)

La Direzione della Fondazione Pergolesi Spontini si riserva il diritto di apportare variazioni di date, titoli e cast per motivi tecnici o di forza maggiore.

Info e programmi completi www.fondazionepergolesispontini.com La Fondazione Pergolesi Spontini è certificata UNI EN ISO 9001:2008

Con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali / Soci Fondatori Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Jesi, Comune di Maiolati Spontini / Partecipanti Aderenti Comune di Monsano, Comune di Montecarotto, Comune di Monte San Vito, Comune di San Marcello / Partecipante Sostenitore Camera di Commercio di Ancona / Fondatori Sostenitori Art Venture: Gruppo Pieralisi, Leo Burnett, Moncaro, New Holland-Gruppo Fiat, Starcom Italia / in collaborazione con Delegazione Pontificia della Santa Casa di Loreto / con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche / con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi / Sponsor principale Banca Marche

PERGOLESI SPONTINI FESTIVAL

DODICESIMA EDIZIONE

16 settembre Maiolati Spontini, Piazza Garibaldi

L’ULTIMO SPONTINI Le lettere, la famiglia, la musicaazione scenica da un’idea di Silvano Sbarbati musica di Gaspare Spontini

soprano Valeria Esposito - regia Simone Guerro in collaborazione con Gruppo Baku

16 settembre Maiolati Spontini, Chiesa di Santo Stefano

PER ORGANOmusiche di H. Purcell, A. Vivaldi, D. Scarlatti, J.F. Fasch, L. Mozart

organo Paolo Oreni - tromba Marco Pierobon

�����������

�� �

������������������������������ �

DEDICATA A JOSEF SVOBODA NEL DECENNALE DELLA SCOMPARSA

TRAVESTIMENTO E TRASFORMAZIONE

3 OTTOBRE - 25 NOVEMBRE 2012 JESI, TEATRO G.B. PERGOLESI

31 AGOSTO - 16 SETTEMBRE 2012JESI, LORETO, MAIOLATI SPONTINI, MONSANO, MONTECAROTTO, MONTE SAN VITO

3 / 5 / 7 ottobre Jesi, Teatro G.B. Pergolesi

I PURITANI di Vincenzo Bellini

direttore Giacomo Sagripanti - regia Carmelo Rifici

FORM - Orchestra Filarmonica Marchigiana

In coproduzione con TEATRI DEL CIRCUITO LIRICO LOMBARDO

Nuovo allestimento

7 / 9 / 11 novembre Jesi, Teatro G.B. Pergolesi

MACBETH di Giuseppe Verdi

direttore Giampaolo Maria Bisanti - regia Henning Brockhaus

FORM - Orchestra Filarmonica Marchigiana

In coproduzione con FONDAZIONE TEATRO LIRICO G. VERDI DI TRIESTE, FONDAZIONE TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA

Nuovo allestimento

23 / 24 / 25 novembre Jesi, Teatro G.B. Pergolesi

LUCIA DI LAMMERMOOR di Gaetano Donizetti

direttore Matteo Beltrami - regia Henning Brockhaus

FORM - Orchestra Filarmonica Marchigiana

In coproduzione con TEATRI DEL CIRCUITO LIRICO LOMBARDO, TEATRO DELL’AQUILA DI FERMO, TEATRO COCCIA DI NOVARA, TEATRO ALIGHIERI DI RAVENNA

Nuovo allestimento

Page 30: Marchedomani_estate2012

30PAGINA ESTATE 2012MARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSI

OLIMPIADIIntervista con Marco Masi, arbitro anconetano di lotta greco-romana e di stile libero,

l’unico direttore di gara italiano di tale disciplina selezionato per i Giochi

“Londra? Un gran sogno reale”

A Londra si disputeranno gare di lotta olimpica che comprendono la

lotta greco-romana e quella a stile libero. Quali sono le differenze tra queste due specialità di lotta?

“Il programma di lotta olimpica prevede tre specia-lità: la greco-romana (con in palio 7 medaglie d’oro, il 5–6–7 agosto), la lotta fem-minile (con in palio 4 meda-glie d’oro, il 8–9 agosto) e lo stile libero (con in palio 7 medaglie d’oro, il 10–11–12 agosto). Le donne lottano esclusivamente in stile libe-ro. La differenza sostanziale tra greco-romana e stile libe-ro è che nella prima è vietato l’uso attivo delle gambe, per cui le prese sono portate esclusivamente sul tronco e si assiste prevalentemente a proiezioni attraverso la schiena, mentre nello stile libero si possono effettuare prese alle gambe. La greco-romana è una specialità più tecnica, mentre lo stile libero più istintiva e per certi versi più spettacolare, soprattutto per chi si avvicina per la prima volta alla lotta”.

Lei parteciperà a tali Olimpiadi inglesi in qualità di arbitro. Quanti sono gli arbitri che saranno presenti a Londra?

”La Federazione inter-nazionale (Fila) ha selezio-nato 57 ufficiali gara che parteciperanno ai Giochi olimpici; io sono l’unico ita-liano selezionato. E’ da tener conto che la manifestazione si svolgerà contemporanea-mente su tre tappeti e che per ogni combattimento sono impegnati sei ufficiali gara”.

Come valu-ta la sua par-tecipazioni alle Olimpiadi di Londra?

“ P e r m e è una grande soddisfazione: per gli ufficia-li gara, come per gli atleti, le Olimpiadi rappresentano un sogno ed il coronamento di una carriera. Penso di esser-mela conqui-stata ed in fondo di averla meritata. Il mio percorso di selezione è iniziato la scorsa estate con i Campionati Mondiali Juniores di Buca-rest ed è passato tra gli altri per i Campionati Europei di Belgrado dello scorso marzo, per concludersi con il torneo di qualificazione olimpica di Tayuan in Cina di fine aprile, durante il quale sono stato veramente messo sotto torchio, do-vendo arbitrare tutti gli in-

contri decisivi. Nello sport, come del resto nella vita, se si vuol crescere quando si raggiunge un obiettivo non lo si deve considerare un punto di arrivo, ma un punto di partenza per nuovi traguardi, e così ho sempre fatto e continuerò a fare”.

Lei prima di diventare arbitro è stato anche una atleta. Ci può raccontare le

sue esperienze sportive?“La mia carriera sporti-

va è stata breve: ho iniziato l’attività a 12 anni, ma a 16 ho avuto un brutto infortu-nio al gomito sinistro e mi sono dovuto sottoporre ad un intervento chirurgico. In seguito la ripresa è stata lenta, per cui non sono più tornato all’agonismo. È per questo che colgo ogni occasione per dire, soprat-tutto ai più giovani, che lo sport consente a tutti di

realizzarsi, atleti–tecnici–ar-bitri–dirigenti, ciascuno per le proprie capacità; in tutti i casi servono però grande impegno e dedizione”.

Quando ha iniziato a praticare l’arbitraggio?

“La mia carriera è stata abbastanza veloce: nell’89 ho conseguito la qualifica di Arbitro regionale; nell’92 ero Arbitro nazionale di

II Categoria; n e l l ’ 9 4 e ro Arbitro na-zionale di I Categoria; nel giugno ’95 ho

dato l’esame per il passaggio ad Internazionale; nel ’96 ero Arbitro internazionale di III Categoria; nel ’98 ero Arbitro internazionale di II Categoria; nel ’02 ero Arbitro internazionale di I Categoria; con la riforma dei regolamenti della Fila,

dal 2005 la I Categoria è il massimo livello di in-quadramento per gli arbi-tri internazionali; nel 2006 sono stato selezionato per arbitrare i Campionati del Mondo Juniores in Guate-mala e quelli Senior in Cina; nel 2007 con i Campionati Europei di Sofia è iniziata la qualificazione per le Olim-piadi di Pechino, ma allora non andò bene, anche per motivazioni non proprio di carattere sportivo; dal 1° di gennaio di quest’anno sono Arbitro internazionale di Categoria olimpica; poi le

varie selezioni ed infine la designazione per Londra 2012”.

Qual è stata la prima gara che ha diretto a livello internazionale?

“Nel giugno del 1995 (avevo 32 anni) ed era il Trofeo Milone a Roma,

quando ho sostenuto gli esami per il passaggio ad internazionale: mi ricordo ancora l’emozione ad ar-bitrare dei campioni, e lo stupore a vederli osservare ogni mio richiamo. È stato il primo passo per formare la mia personalità come arbitro di livello internazionale”.

Quali campionati ha ar-bitrato?

“Finora ho arbitrato ol-tre 200 gare a livello nazio-nale, tra Campionati italiani, Coppe Italia, Giochi della gioventù, Campionati univer-sitari e tornei vari; oltre 50 gare internazionali, tra cui 10 Campionati del mondo, 5 Campionati Europei, Giochi del Mediterraneo e Tornei di qualificazione olimpica”.

Quali sono le particolarità di questa sua attività sportiva, come arbitro?

“È difficile parlare di particolarità; penso che ser-vano le stesse qualità ne-cessarie per tutti gli altri sport: personalità, decisione, conoscenza approfondita del regolamento e delle tecniche, capacità di imporsi come le-ader, senza però dimenticarsi che gli unici protagonisti del combattimento sono gli atleti (l’arbitro meno si vede più è bravo: deve intervenire in poche, ma mirate occasioni). E poi allenarsi continua-mente, seguendo l’attività in palestra ed esaminando continuamente i video delle varie manifestazioni”.

Grande presenza mar-chigiana nella vela a Lon-dra 2012. Oltre al fin-nista  recanatese Filippo Baldassari, intervistato da Marche domani lo scorso aprile, a rappresentare i colori della regione nel Laser Standard ci sarà Mi-chele Regolo, vincitore dei Trials 2011. Civitanovese, cresciuto nel vivaio del Club Vela Portocivitanova, fisico scolpito e slanciato per aumentare il raddriz-zamento della barca sotto vela, Michele è il guru del Laser, su cui corre da oltre 20 anni, con una carriera fatta di alti e bassi in una classe affollatissima che riesce ad amplificare la risonanza tanto del talento quanto degli errori. Tra un allenamento e l’altro, ci ha spiegato chi è veramente. Olimpiadi: a pochi giorni dal colpo di cannone, può raccontarci i momenti sa-lienti di questo cammino?

”Sono sempre andato in Laser con l’unico scopo di qualificarmi alla  regata per eccellenza. E’ stato un percorso molto lungo che

Olimpiadi Londra 2012 – Vela: oltre al recanatese Filippo Baldassari, gareggerà anche il civitanovese Michele Regolo nella categoria Laser Standard

“I miei desideri prendono forma”mi ha portato a diversi cambiamenti. Dal 1991, quando  sono salito per la prima volta sul Laser, ad oggi ho vissuto grandi successi (5 titoli italiani, un 7° all’Europeo) e cocenti delusioni. Esperienze che mi hanno permesso di vin-cere i Trials 2011”.

Il suo percorso di qua-lificazione.

”Alle selezioni hanno partecipato circa 100 la-seristi italiani, ma sapevo che ce la saremmo giocata tra me, Diego Romero, bronzo a Pechino 2008, Marco Gallo e Giacomo Bottoli. L’ultimo giorno delle selezioni, decisivo per il pass olimpico, in testa c’era Giacomo Bot-toli, Romero e Gallo erano scivolati indietro ed io ero l’unico che poteva mate-maticamente scavalcarlo, compiendo un’impresa ai limiti del possibile nello sport: vincere la Medal Race con Bottoli ultimo. Solo così avrei potuto  re-cuperare i  18 punti di di-stacco, sorpassandolo di un solo punto. In una giornata

di pioggia e vento del Lago di Garda il 15 maggio 2011 il mio sogno ha preso for-ma: 1° nella Medal Race, con Bottoli fanalino di

coda. Niente è impossibile, l’ho scoperto quel giorno”.

Da qualche anno par-tecipa anche alle regate di altura, con successi alla Giraglia e alla Middle Sea Race. Questo aspetto della vela la stuzzica più delle

boe?“Sono ambiti diversi.

Le Classi olimpiche sono il massimo. Devi avere tutto, tecnica, tattica, preparazio-

ne fisica e psicologica. devi essere un atleta al 100%. Le regate di altura non richiedono tutto questo. il mezzo è meno reattivo, i materiali hanno molta più importanza ma ti insegna-no anche l’unione e lo spi-

rito di squadra. Credo che le classi olimpiche siano indispensabili per inter-pretare e mettere  a punto le barche più grandi. Sta a ognuno di noi scegliere la dimensione velica che sente più conforme a se stesso”.

In tutta onestà, come pensa di chiudere questa Olimpiade?

“Difficile fare prono-stici numerici quando il livello degli atleti è così si-mile. A Weymouth, campo di regata olimpico, saremo 49 timonieri da altrettante nazioni, di cui 6-7 di un livello eccezionale, 30 di fa-scia medio-alta e 12 meno competitivi. Mi colloco nella seconda fascia, anche se, come ho dimostrato già una volta, non vale la pena fare previsioni”.

Che tipo di atleta è?“Sono un atleta in co-

stante crescita, un caso strano per uno sportivo di 34 anni. Mi spiego. Credo che non ci sia età per impa-rare dai propri errori e da quelli altrui, mentre oggi troppe persone pretendo-no l’infallibilità da chi fa

sport per professione. Mi piace pensare che mi sono qualificato ai Giochi grazie a tutte le regate buttate per piccoli o grandi sbagli”.

E’ un atleta delle Fiam-me Gialle. Il dovere di ser-vire l’arma, arricchendo il suo medagliere, è più onere od onore?

“E’ un onore. Le Fiam-me Gialle, dal Comandante Enzo Di Capua al Ct  Ro-berto Cosentino, hanno sempre appoggiato le mie scelte, anche quelle meno strategiche”.

E dopo Londra?“Tante novità, alcune

dipendono dalla prossima riunione Isaf. Un’antici-pazione? Se la Star resterà classe olimpica affronterò il prossimo quadriennio a bordo di questa barca, debuttando ai prossimi Campionati italiani classi olimpiche, che si svolgeran-no a settembre nel Golfo di Follonica. Ma è presto per parlarne, per ora nella mia testa c’è solo un sogno, lo stesso che si ripete dal 1991”.

Giacomo Baldassari

Page 31: Marchedomani_estate2012

34° anno

ESTATE 2012 31PAGINAMARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSI

SCHERMA

Alla conquista del po-ker d’oro olimpico. E’ quanto ci si atten-

de dalla schermitrice jesina Valentina Vezzali –nata il 14 febbraio 1974, 38 anni-, l’atleta italiana più vincente della storia: da 11 anni è al primo posto nella classifica mondiale del fioretto fem-minile, ha vinto 10 edizioni di Coppa del Mondo. La Vezzali ha iniziato a praticare la scherma all’età di 6 anni con il maestro Ezio Triccoli. E in questo periodo, oltre alle continue partecipazioni alle varie gare della Coppa del Mondo, si sta allenando per la partecipazione alla XXX edizione delle Olimpia-di di Londra, in programma dal 27 luglio al 12 agosto. Una campionessa con la C maiuscola che siamo riusciti a contattare per un’intervista “d’obbligo” in vista dei pros-simi Giochi dei cinque cerchi.

Le Olimpiadi di Londra sono ormai dietro l’angolo: il suo obiettivo è di conqui-stare il poker d’oro, dopo il terzo oro olimpico individuale ottenuto a Pechino nel 2008?

“Lo stimolo è riuscire a superare a fare bene. Certo, un obiettivo è anche il nume-

ro di medaglie d’oro vinte da Edoardo Mangiarotti, uomo e personalità che ha segnato la storia della scherma mon-diale. Lui ha una medaglia d’oro in più di Mondiali ed Olimpiadi complessivamente, quindi po-trei punta-re ad egua-gliarlo già a Londra”.

C h i ritiene es-sere la fio-rettista più fo r t e d a affrontare a Londra per arriva-re al poker d’oro?

“Tutte le avversa-rie sono temibili. La scher-ma è un mondo sportivo che si compone di diverse personalità. Ognuna punta ad emergere, come accade in tutti gli sport individuali. Poi, queste individualità, si uniscono nelle prove a squa-dre. Personalmente, poi, ho spesso reso un’avversaria più temibile di quello che poi si è dimostrata poi in pedana. Ecco perché temo tutte ma so che nessuna è invincibile”.

Il Coni nazionale l’ha scelta per coprire il ruolo di portabandiera nel corso della cerimonia di apertura

delle Olimpiadi che si svolgerà nel nuovo stadio olimpico di Londra. Una bella soddisfa-zione…

“Non dimenticherò mai il momento in cui mi è stato comunicato ufficialmente. E’

stata un’emozione indescrivi-bile, così come quando poi il presidente del Coni, Gianni Petrucci, mi ha chiamata ad entrare nel Salone d’Onore nel corso della riunione del Consiglio nazionale. Sono momenti che auguro a tutti di vivere. Adesso, rifletto ogni giorno su quello che significa essere portabandiera e rappresentare lo sport ita-liano. Mi auguro di esserne degna e soprattutto vorrei tanto che quella bandiera che porterò sventolasse al vento dell’orgoglio dell’essere italiani”.

Quali i punti di forza da esprimere nelle gare per diventare dei campioni?

“La concentrazione, la lucidità e il carattere, oltre alla grande passione ed alla capacità di sopportare i sa-

crifici”.I punti deboli?“La fragilità e

la spontaneità”.Quali i rituali

pre-gara?“La preghiera,

il cantare ad alta voce”.Tra le tante vittorie con-

quistate, qual è stata la più bella?

“Nel 1984 a 10 anni, quando conquistai il mio primo Campionato italiano, categoria ‘Prime Lame’, la

prima vittoria nazionale”.Qual è stato, invece, il

momento più difficile che ha vissuto?

“Nel 2006 dopo il Mon-diale, a causa dell’infortunio al crociato”.

Curiosità. Lei pratica de-gli altri sport?

“Il tennis e la vela quan-do ho tempo”.

Quali sono i suoi pregi?“La caparbietà, la de-

terminazione e la voglia di migliorarmi”.

E i suoi… di-fetti?

“L’essere abba-stanza disordinata”.

Quali sono i suoi hobby?

“Sono pochi, il tempo libero lo pas-so con mio figlio, Pietro”.

La sua vacanza preferita…

“Quella ideale è il Coast to Coast in America o una setti-mana in Polinesia”.

Valentina fuori dalla pedana

Dopo la sua terza Olimpiade vinta a Pe-chino, ha registrato un suc-cesso e una popolarità che la rendono la prima donna dello sport azzurro di tutti i tempi. Ha inanellato diverse partecipazioni istituzionali e non, come premiazioni e pro-

grammi televisivi, riceven-do gli onori e la simpatia del presidente della Repub-blica Giorgio Napolitano, del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e del Pre-sidente emerito e senatore Francesco Cossiga. Ha par-tecipato, tra le altre cose, al talent show “Ballando con le stelle” di Milly Carlucci. La Vezzali crede ferma-mente che un “personaggio pubblico deve impegnarsi nel sociale per contribuire con la propria popolarità a sensibilizzare il grande pubblico verso tematiche che riguardano le persone più disagiate”. Per questo, nel 2008 ha aderito come madrina alla campagna Infasil ed Unicef per scon-figgere il tetano neonatale e materno, una patologia che causa ancora la morte di molte mamme e dei loro bambini in 58 Paesi del mondo, e, nel 2009, è stata testimonial di Aism contro la sclerosi multipla. Sempre nel 2009 entra a far parte del progetto Kinder+Sport a favore dell’educazione giovanile allo sport e diven-ta testimonial di Edison. Infine, nel 2009, la Vezzali diventa anche speaker ra-diofonico per Radio Italia, trasmettendo una piccola puntata a settimana sui temi sportivi.

“Obiettivo: il poker d’oro”

Intervista con la pluricampionessa jesina di fioretto femminile Valentina Vezzali, che parteciperà alla XXX edizione delle Olimpiadi in programma a Londra dal 27 luglio al 12 agosto

L’atleta jesina, a sinistra, mentre festeggia la conquista della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene 2004; a destra, la Vezzali con il figlio Pietro

E’ stato un successo la prima edizione del Torneo interregionale di judo, or-ganizzato a Recanati dalla Società Kodokan Recana-ti Judo, con in palio il “Trofeo città leopardiana”, svoltosi, di recente, nella palestra della Scuola media “Patrizi” di Recanati, con la partecipazione di oltre 100 atleti ed atlete provenienti da diverse regioni d’Italia,

Il titolo al team di UrbisagliaJudo – “I Trofeo città leopardiana” a Recanati

in rappresentanza di 19 Società. Atleti che si sono confrontati in numerosi incontri che hanno regalato spettacolo e divertimento al numeroso pubblico presen-te sulle gradinate.

A vincere il “I Trofeo Città leopardiana” è stata l’Asd Judo Club Urbisaglia, che ha ottenuto 116 punti totali, soltanto 4 punti in più rispetto alla seconda

società classifica, la locale Asd Kodokan Recanati Judo che ha preceduto sul podio il Judo Club Sakura Osimo, terzo con 106 punti.

Targa con menzione speciale alla Società pro-veniente da più lontano: l’Asd Nuova Opide, squadra arrivata a Recanati con una nutrita rappresentan-za di ragazzi e ragazze da Padova.

Le ragazze dell’Asd Promosport Camerino, al-lenate da Dimka Ratche-va, hanno conquistato la medaglia d’argento al recente Campionato na-zionale Fgi “Pesaro 2012 Ginnastica in Festa”.

Le piccole ginnaste Gaia Palmieri, Martina Ciciani, Martina Di Mau-ro, Sofia Santarelli, Ales-

Argento per CamerinoCampionato italiano di ginnastica

sia Calmanti e Karin Pom-pei nel Tor-neo Giovani si sono classificate al secondo posto con grande soddisfazione dell’allenatrice. France-sca Cicconi ha ottenuto il decimo posto nel Torneo I livello Gpt individuale. Ludovica Ortolani, An-

gelica Sbardella-ti, Alice Salvi e Marta Capuani hanno parteci-

pato al Torneo Gpt I livello rappresenta-tiva ottenendo buo-

ni risultati, così come hanno fatto un’ottima gara di sincrogim piaz-zandosi a metà della classifica.

ARRIVEDERCI A SETTEMBRE CON GLI INCONTRI DI ALCEO MORETTI E IL TG ECONOMIA e d'estate rivedi tutte le puntata sul canale youtube/GruppoAlceoMoretti

TG Economial'approfondimento economico del territorio

Gli incontri di Alceo Morettiil talk show televisivo delle Marche

Page 32: Marchedomani_estate2012

32PAGINA ESTATE 2012MARCHEdomani