Marchedomani11_NATALE2011

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ALCEO MORETTI DIRETTORE Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVI - N. 11 - NATALE 2011 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona Pubblicità non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: [email protected] I GIOVEDI DI TV CENTRO MARCHE ore 20.20: Gli Incontri di Alceo Moretti I GIOVEDI DI TV CENTRO MARCHE ore 21.00: Servizio Pubblico di Michele Santoro Auguri SPECIALE NATALE 2011 All’interno gli interventi di GIAN MARIO SPACCA, MONSIGNOR EDOARDO MENICHELLI , PATRIZIA CASAGRANDE E MATTEO RICCI E un breve itinerario nel mondo della solidarietà VII edizione a Recanati, testimonial Leopardi; il Governatore Gian Mario Spacca: GIORNATA DELLE MARCHE “Siamo aperti al mondo” PAOLO PETRINI GLI INCONTRI DI ALCEO MORETTI Cultura “Il ragazzo che io fui”: la lezione civile e morale di Sergio Zavoli Il mestiere dell’attore: la Scuola di Teatro dello Stabile si specializza nelle selezioni per le accademie nazionali Form, dal classico al jazz: la Stagione sinfonica 2011- 2012 con grandi nomi Sport Coni - L’allenamento... del cervello, un convegno Il libro - Una regione a 5 Cerchi, la pubblicazione di Andrea Carloni La parola a: DAVID FAVIA, E NZO MARANGONI , GIANCARLO SAGRAMOLA, DANIELE SILVETTI , ALDO TESEI , ROBERTO ZAFFINI Parliamo di politica Banche ed economia Interviste con: Luciano Goffi , Ubi - Banca Popolare di Ancona, e Dario Pilla, Banca dell’Adriatico domani GIAMPAOLO GIAMPAOLI SERGIO E GIAMPIERO SCHIAVONI

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il periodico marchigiano di cultura, economia, politica e sport

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ALCEO MORETTI DIRETTOREPeriodico di Cultura - EconomiaInformazione - Politica - SportAnno XXVI - N. 11 - NATALE 2011Spedizione in A.P. 70%Filiale di AnconaPubblicità non superiore al 50%Distribuzione gratuitaE-mail: [email protected]

I GIOVEDI DITV CENTRO

MARCHEore 20.20:

Gli Incontri diAlceo Moretti

I GIOVEDI DITV CENTRO

MARCHEore 21.00:

Servizio Pubblicodi Michele Santoro

Auguri SPECIALE NATALE 2011

All’interno gli interventi diGIAN MARIO SPACCA,MONSIGNOR EDOARDO MENICHELLI,PATRIZIA CASAGRANDE

E MATTEO RICCI

E un breve itinerario nel mondodella solidarietà

VII edizione a Recanati, testimonial Leopardi;il Governatore Gian Mario Spacca:

GIORNATA DELLE MARCHE

“Siamo aperti al mondo”PAOLOPETRINI

GLI INCONTRI DIALCEO MORETTI

Cultura����� “Il ragazzo che io fui”: lalezione civile e morale diSergio Zavoli

����� Il mestiere dell’attore: laScuola di Teatro dello Stabilesi specializza nelle selezioniper le accademie nazionali

����� Form, dal classico al jazz:la Stagione sinfonica 2011-2012 con grandi nomi

SportConi -L’allenamento...del cervello,un convegno

Il libro - Unaregione a 5Cerchi, lapubblicazionedi AndreaCarloni

La parola a:DAVID FAVIA,

ENZO MARANGONI,

GIANCARLO SAGRAMOLA,

DANIELE SILVETTI,

ALDO TESEI,

ROBERTO ZAFFINI

Parliamo di politicaBanche edeconomia

Intervistecon:LucianoGoffi,Ubi - BancaPopolare diAncona, eDario Pilla,Bancadell’Adriatico

domani

GIAMPAOLOGIAMPAOLI

SERGIOEGIAMPIEROSCHIAVONI

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MARCHEdomani NATALE 2011PAGINA 2

PAOLO PETRINI

La risposta ai pesanti tagli aitrasferimenti: “Abbiamo fatto ogni

possibile sforzo per riuscire amantenere ancora intatte le nostre

politiche sociali”, l’inciso delvicepresidente della Giunta regionale.

Orientati in maniera selettiva iminori finanziamenti: “Per quello cheriguarda il mondo produttivo –spiega

Petrini-, l’aspetto legato al creditoè sicuramente quello più sensibile

in questo momento.Sul fronte dell’occupazione,

sostegno alle persone che vengonoespulse dal lavoro”

MORETTI – Buonaseracari amici, continuando nel-la serie di interviste ai per-sonaggi importanti dellanostra regione, quelli che cipossono dire cose interessan-ti, oggi ospito Paolo Petrini,vicepresidente della Regio-

ne. Vi chiedo venia se nonenumero le tante deleghe chePetrini ha come assessore,ma se lo facessi trascorre-rebbe così tutto il tempodella trasmissione. (All’ospi-te) Come fa a dirigere, vigi-lare, promuovere undici set-tori della vita politica dellanostra regione? Politica am-ministrativa ed economica…

PETRINI – …è una que-stione di organizzazione; di-pende anche dalle strutture dicui possiamo ancora avvaler-ci in Regione, dico ancoraperché non so cosa ci riserve-rà il futuro...

MORETTI – …con lerestrizioni che ci sono…

PETRINI – …pur perquel che riguarda il persona-le pubblico, e quindi a qualealtro tipo di organizzazionedovremo approdare.

MORETTI – A proposi-to di restrizioni: ho visto chedall’ex Governo centrale –ex fortunatamente, secondome- avete avuto delle ridu-zioni incredibili, quasi tota-litarie; come avete fatto?Glielo chiedo perché so che,per evitare che la vita dellaregione ne risentisse pesan-temente, avete messo in cam-po grandi abilità, andandoa scovare finanziamenti datutte le parti.

PETRINI – Diciamo chela ragione di una stabilità nelflusso finanziario che riuscia-mo a far approdare ai diversiservizi, a tutte le politiche cheabbiamo messo in piedi, di-pende anche da questa capa-cità di approvvigionarsi conrisorse esterne. Dipende peròpure da un’operazione conti-nua, senza sosta -che tra l’al-tro è cominciata ben primadella crisi economica- legataal riposizionamento delle fun-zioni della Regione, soprat-tutto per quello che riguarda

il funzionamento della mac-china amministrativa. Noiabbiamo diminuito molto, adesempio, il peso del persona-le, dei dirigenti, sul bilancioregionale, ma abbiamo anchecercato di risparmiare cercan-do di far sì che le strutturearrivino a delle performancemigliori in maniera semprepiù efficiente.

MORETTI – E poi vadetto che la Regione Mar-che ha sempre dimostratoserietà, prontezza nel rico-noscimento degli impegniassunti, anche con riferi-mento ad episodi preceden-ti, e questo è tornato oggi abeneficio…

PETRINI – …sì, assolu-tamente; ricordo che anchedue legislature fa la Regione

si prese un impegno per quelche riguardava la sanità, eche ha perfettamente rag-giunto. Certo, adesso c’è unorizzonte nuovo e anchecomplesso con il quale con-frontarsi, ma di fronte ad unasituazione finanziaria perquel che riguarda la sanitàassolutamente precaria, oggisiamo una delle migliori re-gioni: noi e la Lombardiaabbiamo il sostanziale pareg-gio di bilancio.

MORETTI – Io ricordoquando anche sulla stampainternazionale vi fu ricono-sciuta la serietà con cui ono-raste gli impegni assunti perfronteggiare le conseguen-ze del terremoto; bancheamericane sono intervenu-te, poi regolarmente salda-te.

PETRINI – L’affidabili-tà e la serietà sono probabil-mente le prime doti di un’am-ministrazione pubblica...

MORETTI – …peccatoche queste doti non tutti inItalia le abbiano. Senta, trai vari assessorati che le sonostati affidati, uno è moltoimportante, quello all’Agri-coltura: come va l’agricol-tura marchigiana?

PETRINI – E’ difficiledare una risposta, perché or-mai ci sono le agricolture,non più l’agricoltura...

MORETTI - …tanti set-tori, certo…

PETRINI - …se si posse-dessero cento ettari di terre-no per coltivare solo cereali,al contrario di quel che av-veniva negli anni Novanta -anche solo per fare un esem-pio temporale-, oggi non siriuscirebbe: una volta si eraun riccone latifondista, oggiinvece si sarebbe solo unagricoltore con scarsa possi-bilità di fare reddito, perchétutte queste commodity, tut-

te queste materie prime cheormai sono esposte anche alleoscillazioni dei mercati fi-nanziari, non garantisconopiù tal quali un reddito suf-ficiente alle aziende agrico-le, quindi i nostri agricoltorisi devono industriare a faretante cose, e cose diverse.

MORETTI – Da quelloche leggo, un settore che misembra nelle Marche vadabene è quello del vino…

PETRINI – …anche inquesto caso, con qualche di-stinguo. E’ un settore che neltempo è cresciuto moltissi-mo, sia in qualità che invendite, soprattutto versol’esterno. Oggi abbiamo del-le difficoltà legate al fattoche in Italia il mercato èsaturo, anche per le leggi che

si sono stratificate nel corsodel tempo e che certo nonstimolano più il consumo delvino neanche fuori casa. Lasituazione è dunque varie-gata: coloro che hanno in-novato, posizionandosi e pre-sidiando i mercati esteri,quindi facendo internaziona-

lizzazione, oggi stanno me-glio degli altri.

MORETTI – Il Verdic-chio va sempre bene?

PETRINI – Il Verdicchioè di gran lunga il vino bian-co più premiato d’Italia -hapreso 13 premi tra quelli piùimportanti- e il terzo vinobianco più venduto d’Italia.

MORETTI – Questo èimportante. E la Vernaccia?

PETRINI – La Vernac-cia, come diceva Veronelli,è uno dei migliori vini checi sono in Italia, ma la suaproduzione in termini quan-

titativi è molto circoscritta.MORETTI – Ho detto

della Vernaccia perché holetto l’altro giorno di ungrande successo che ha avu-to una manifestazione…

PETRINI – … “Appassi-menti aperti”: bellissima ma-nifestazione, anche perchéquesto è il momento in cui ivigneti sono più belli con icolori dell’autunno …

MORETTI – …una ma-nifestazione che ha avuto unnumero di visitatori ecce-zionale, che si è riverbera-to anche nelle località limi-trofe. Adesso un riferimen-to alle ultime tragedie cau-sate nel nostro Paese dallealluvioni: ciò è dovuto an-che a caratteristiche nega-tive dei terreni?

PETRINI – Le Marchesono una regione notoriamen-te fragile per quella che è lasua conformazione morfolo-gica: una regione che -delresto in una nazione già mol-to fragile- deve fare moltaattenzione a quello che è l’as-setto idrogeologico e quindi

anche alla manutenzione delterritorio. Una manutenzio-ne cui sono chiamati per pri-mi gli agricoltori attraversoil loro lavoro, tant’è che oggici sono molte norme legatealla cosiddetta ‘condiziona-lità’; per prendere i contribu-ti dell’Europa gli agricoltoridevono cioè soddisfare quel-le norme: arare in un certomodo i terreni, faccio solol’esempio principale, ma poici sono anche tante altre que-stioni.

MORETTI – L’agricol-tura è un settore legato a

doppio filo a molti altri:dall’agricoltura arriviamoal cibo, alla cucina che dàalle Marche una forza in-credibile, non è così?

PETRINI – L’agricoltu-ra, come dice lei, è paesag-gio, biodiversità, cultura,cibo, enogastronomia e quin-di fornisce tutta quella rap-presentazione che oggi giu-dichiamo prioritaria ancheper dare motivazioni al turi-sta che deve scegliere unameta. Ormai non ci si rappre-senta solo in termini di ac-coglienza, ma di contenuti,a volte pure specifici e didettaglio, verso segmenti,target di quella che può es-sere una potenziale platea acui rivolgersi e che predili-ge, nel caso, anche gli aspet-

ti enogastronomici. Noi suquesto stiamo diventandodavvero bravi.

MORETTI – L’agrituri-smo marchigiano va bene?

PETRINI – L’agrituri-smo marchigiano segue lascia del turismo regionale,che ha un trend di crescitaconsolidato nel tempo, per-ché, come lei sa e come san-no tutti i telespettatori, leMarche stanno investendomoltissimo nel turismo, nel-la notorietà della nostra re-gione, e con azioni molto mi-rate. In questo trend positi-vo, l’agriturismo è tra gliattori che si comportanomeglio, perché sta in quellospazio, lo spazio rurale, cheè forse la caratteristica piùoriginale della nostra regio-ne. Se una cosa ci invidianogli altri è il nostro paesaggioagrario, che però è poco co-nosciuto: ce lo invidianoquelli che lo conoscono, dun-que se riusciamo a rappre-sentarlo, così come stiamofacendo, i flussi si consoli-dano e aumentano nel corsodel tempo. Oggi abbiamo piùdi 800 agriturismi nelle Mar-che…

MORETTI – …ah, èuna bella forza anche eco-nomica!

PETRINI – Certo, unabella forza economica e unvalido sostegno al redditodell’impresa agricola.

MORETTI – Senta, qualè l’atteggiamento dei gio-vani nei confronti dell’agri-coltura? Ci sono giovaniche vanno verso questo set-tore?

PETRINI – Ci sono;devo dire che anche noi, coni provvedimenti in meritoassunti, abbiamo avuto unanotevole soddisfazione nelcorso degli ultimi anni: noiabbiamo messo a disposizio-

ne degli strumenti che ab-biamo denominato “Pacchet-to giovani” e che di fattopermettevano ad un giovaneche era in possesso della ter-ra di esprimere un’idea im-prenditoriale e quindi rappre-sentare il proprio progettoimprenditoriale. Su questoabbiamo avuto davvero cen-tinaia e centinaia di doman-de, che abbiamo in gran par-te anche soddisfatto, e ilmodello che porta avanti ilgiovane è innovativo rispet-to alla monocultura, peresempio, di una volta. E’ unmodello che fa riferimentoad un’azienda diversificata,multifunzionale, un’aziendache non fa solo cereali o solocarne o solo frutta, ma che faanche turismo, che produce

energia, che a volte ha la fat-toria didattica o propone an-che qualche servizio per ipropri ospiti di livello piùqualificato come può essereun centro benessere…

MORETTI – …una for-te evoluzione positiva…

PETRINI – …a volteaziende che riescono ad es-sere anche aziende artigianee a mantenere tutto all’inter-no del reddito agricolo. Noiabbiamo approvato da pocoun’importantissima legge,prima in Italia, sulla multi-funzionalità e la diversifica-zione dell’azienda agricolache permetterà agli agricol-tori di fare quasi tutto quelloche la loro fantasia gli per-metterà di pensare.

MORETTI – E quindipiù possibilità economiche?

PETRINI – Certamente,lo scopo è esattamente que-sto.

MORETTI – Ha parla-to di energia: com’è vistadal mondo dell’agricolturala green economy?

PETRINI – Il mondodell’agricoltura è uno diquelli più avanzati in rela-zione alla consapevolezzadell’importanza della produ-zione di energia rinnovabi-le. Devo dire che qualchevolta non è ben compresotutto questo da parte deglialtri o a volte è stato attuatoin maniera non equilibrata,come per i pannelli fotovol-taici a terra che, prima chenoi intervenissimo con unalegge che ha regolamentato,sono sorti in maniera anchedisordinata, occupando ter-reni agricoli che rappresen-tavano sotto il profilo pae-saggistico dei pregi. Resta ilfatto che l’agricoltura, ancheper quelle che sono le poli-tiche europee, ha un ruolo diprimo piano: agricoltura con

Macrocosmoagricoltura:

multifunzionalità ediversificazione

per un motore allosviluppo

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Ambiente, enogastronomia, biodiversità, artigianato,cultura. Con il turismo, insomma, un legame a doppio filo.

E’ sullo sfondo delle colline leopardiane che DustinHoffman, nello spot promozionale della Regione, mostra ilnostro paesaggio:

quello spaziorurale che “è forse

la nostracaratteristica più

originale” e le cuirisorse “danno

qualità all’interoterritorio”,sottolinea

l’assessore PaoloPetrini ospite degli

“Incontri” diAlceo Moretti.

Recente l’approvazione di una legge, prima in Italia, cheripensa l’azienda agricola secondo un nuovo modello,eclettica e capace di aumentare, per servizi offerti eapertura alle rinnovabili, la notorietà delle Marche

Direttore responsabile Alceo Moretti

Marche domani - Anno XXVI Numero 11 - Dicembre 2011

Trasmissione del 17 novembre 2011www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

La recente missione economicoistituzionale in India per far sì che

anche le imprese di più piccoledimensioni possano vincere la sfida

dell’internazionalizzazione: “C’èbisogno di fare integrazione a tuttocampo, e la soddisfazione è stata

proprio questa: portare delle realtàche avevano già delle partnership traloro per potersi confrontare con unmercato così grande e complesso”

riferimento agli ol vegetali,al legno, con conseguentevalorizzazione delle aziendeagro-forestali, al biogas cuinoi puntiamo molto attraver-so le nostre aziende zootec-niche, e poi anche con rife-rimento alla produzione dienergia solare, perché anchein campagna ci sono spazi otetti che possono essere so-stenibilmente occupati.

MORETTI – Dalla suaposizione di vertice in Re-gione, che cosa si sente didire ai marchigiani, che mirisulta siano molto preoc-cupati per la situazione fi-nanziaria? Riuscite, nono-stante i pesantissimi tagli aitrasferimenti, ad interveni-re, a sostenerli, ad aiutarlia progettare?

PETRINI – uesta è una

bella domanda, perché vivia-mo in un momento in cuitutti sentiamo traballare lebasi della nostra coesionesociale e anche la visioneche abbiamo nei confrontidello Stato non è più quellache ci dava sicurezza in pas-sato. Devo dire che noi ab-biamo fatto ogni sforzo pos-sibile per riuscire a mantene-re ancora intatte le nostrepolitiche sociali; stiamo rior-ganizzando la nostra sanitàma senza fare passi indietrosulla qualità, e la stiamo rior-ganizzando certamente perrenderla più sostenibile sot-to il profilo economico, maanche per adeguarla a quelleche sono le nuove esigenze:penso, ad esempio, alla po-polazione anziana, che stacrescendo moltissimo e cheha bisogno di una diversaofferta da parte della sanità.E poi riusciamo ancora adessere vicini alle nostre pic-cole e medie imprese…

MORETTI – … macome fate? Dove trovate imezzi?

PETRINI – Le risorse fi-nanziarie sono minori: cer-chiamo di mirarle in manieramolto più selettiva, per quelche riguarda il mondo pro-duttivo laddove serve di più:penso all’aspetto legato alcredito, che è quello sicura-mente più sensibile in que-sto momento, oltre a quellolegato alla mancanza di la-voro e quindi al bisogno didare sostegno a tutte le per-sone che vengono espulsedal mondo del lavoro.

MORETTI – La sua èuna figura davvero interes-sante; so che tra l’altro è

presidente di un organismoa Bruxelles…

PETRINI – …sì, la Retedelle Regioni Ogm- ree;hanno scelto me, ma soprat-tutto hanno scelto le Marcheperché si sono distinte nelcorso di questi anni nel per-seguimento di un obiettivodi qualità e lo hanno fattoattraverso un’azione che si èsviluppata in maniera com-pleta. Dunque nel momentoin cui c’era bisogno di gui-dare queste Regioni eu-ropee –e ci sono i tedeschi,gli inglesi, i francesi, i greci,gli spagnoli, ecc.- che perse-guono la qualità e che al-l’interno di questo obiettivorifuggono dall’utilizzo di or-ganismi geneticamente mo-dificati -perché uniformereb-be la rappresentazione della

nostra produzione agricola aquella di altri Paesi e conti-nenti-, la scelta è caduta suuna realtà, la nostra Regione

appunto, che dava affidabi-lità anche nei rapporti conl’Europa.

MORETTI – Questo èun momento in cui bisognapensare molto a collega-menti, accordi anche conPaesi stranieri, perché ciòrappresenta una delle risor-se che ci rimangono; lei, direcente, ha portato una de-legazione in India: che ri-sultati ha avuto?

PETRINI – Proprio comedice lei, noi abbiamo biso-gno di fare integrazione atutto campo: abbiamo biso-gno di integrare le strutturein Regione, abbiamo bisognodi integrare gli Stati in Euro-pa, ma abbiamo anche biso-gno di integrare le aziende.E la soddisfazione in India è

stata proprio questa: di por-tare delle aziende che eranogià integrate, che avevanogià formato dei consorzi,delle reti di impresa, che ave-vano già delle partnership traloro per potersi confrontarecon un mercato così grandee complesso com’è quello in-diano. Noi siamo andaticome coordinatori delle Re-gioni italiane per l’interna-zionalizzazione insieme al

overno, insieme a Confin-dustria nazionale e insiemea grandissime aziende come

inmeccanica, come Danieliper l’acciaio, che erano ve-nute al seguito di Confindu-stria nazionale; noi abbiamopartecipato con trentasei pic-cole imprese che però eranointegrate tra di loro e chequindi si sono potute con-

frontare in maniera adeguatacon quel mercato, tornandocon un notevole livello disoddisfazione.

MORETTI – Possonoavere sviluppo i contattipresi?

PETRINI – Assoluta-mente sì; le nostre aziendehanno già stabilito delle part-nership che io credo conso-lideranno nelle prossime set-timane, nei prossimi mesi; ilreport che abbiamo fatto, ri-peto, era assolutamente sod-disfacente.

MORETTI – Via liberaè stato dato dall’Europaalla Macroregione adriati-co-ionica, rispetto alla qua-le le Marche hanno spintomolto. Credo che l’appro-vazione di questa strategiaavrà ricadute molto positi-ve per il nostro territorio;di quali sviluppi può esseresuscettibile?

PETRINI – Il nostro de-stino è in Europa e il nostrosviluppo è verso quella dire-zione: verso l’est dell’Adria-tico, sull’altra sponda del-l’Adriatico, perché c’è unanaturale relazione che que-sto mare ci procura con i Pa-esi dirimpettai. uest’areanon ha ancora, tuttavia, unpeso in Europa, al contrariodi altre: un peso che possadeterminare la scelta di poli-tiche funzionali al suo svi-luppo, soprattutto per quelche riguarda le politiche in-frastrutturali. Ma non è soloquesto: fare una macroregio-ne adriatica significa ispes-sire le relazioni con i Paesiche ne fanno parte, quindimigliorare anche quelle distampo economico, puntan-do ad una crescita degliscambi.

MORETTI – Senta, leMarche in questi giornihanno dato dimostrazione diorganizzazione nell’assi-stenza: ho visto che la no-stra Protezione civile è an-data in Liguria...

PETRINI – …purtropponoi siamo allenati e devo

dire che siamo allenati bene:oggi abbiamo una strutturadi Protezione civile…

MORETTI – …direttamolto bene…

PETRINI – …direttamolto bene, che tutti ci invi-diano; non possiamo manca-re di portare solidarietà, comedel resto è avvenuto anchein altre occasioni, in questocaso in Liguria, e devo direche ogni volta questo èmotivo di soddisfazione,perché, al contrario di quan-to ha dimostrato il overnolo scorso mese di marzo, noimanteniamo una visione so-lidaristica dello Stato: il

overno, come ricorderete,ha deciso che in caso di ca-lamità ogni Regione deveprovvedere da sola e quindinoi siamo stati costretti adaumentare l’accise della ben-zina per far fronte ai dannidell’alluvione del e 3 mar-zo scorsi.

MORETTI – So cheavete dovuto fare anche deidolorosi e doverosi tagli;dove avete inciso partico-larmente?

PETRINI – Più che averfatto dolorosi tagli, noi ab-biamo sopportato dolorositagli, perché dei 0 milionidi trasferimenti che ci arriva-vano come legge e assa-nini, come fondi unici per ivari settori, oggi rimangonosolo 0 milioni. Nel 013avremo ulteriori 00 milionidi tagli nella sanità. ià ogginon sappiamo come faremoa mandare avanti i nostri tra-sporti, e quando parliamo ditrasporti parliamo di studen-ti, di pensionati, di lavorato-ri. Insomma, ci sono situa-zioni dove con difficoltà, selo Stato non precisa megliola direzione della sua riorga-nizzazione, potremo riuscireda soli a risolvere i proble-mi.

MORETTI – In questigiorni è stato ad Ancona perun convegno Rifkin, notoeconomista statunitense, il

quale ha dato grande rilie-vo all’importanza che lagreen economy riveste, di-cendo che le Marche sonoun territorio ideale per losviluppo di questo settore.

PETRINI – Sì, lo credoanch’io, così come lo credo-no il nostro presidente e tut-ta la iunta regionale: tra gliobiettivi che ci diamo nellanostra politica di bilancio,all’inizio di ogni anno quan-do facciamo la programma-zione, c’è proprio questo del-le energie rinnovabili. E’l’obiettivo di un territorioche ha prospettive di cresci-ta anche dando espressionealle proprie risorse, che sonoquelle naturali, che sonoanche quelle culturali, ciòche quindi fa riferimento allepossibilità turistiche che cidiamo, ma soprattutto allenostre imprese, realtà cheormai puntano all’innovazio-ne, all’internazionalizzazio-ne, che sono flessibili e quin-di si adeguano molto più ve-locemente di altre ai cambia-menti del mercato, nei gustidei consumatori, o ai cam-biamenti tecnologici chepure ci sono. Pensiamo allenostre aziende calzaturiere:qualcuno ipotizzava chepotessero essere spazzate via,rappresentando una produ-zione cosiddetta matura;oggi sappiamo che lo scorsoanno hanno registrato un in-cremento del per centonell’esportazione, ben al disopra di sopra della medianazionale, proprio per que-sta capacità di rinnovarsicontinuamente e di dare ri-sposte immediate ogni voltache c’è un cambiamento nelmercato.

MORETTI – A mio pa-rere noi abbiamo nelleMarche un grande prodot-to: è il marchigiano, chenon si arrende, che vuolsempre sapere, che vuoleandare a scovare. Ricordoquando lavoravo all’estero:ogni marchigiano che arri-vava sapeva da subito cosafare, provvisto di un elencodi cose che voleva vedere,sapere, con le idee precisecirca le industrie che vole-va visitare, e questa è unagrande forza. Senta, la pro-duzione rurale -che è moltovasta oggi, non è più laraccolta solo di grano- è insviluppo o no?

PETRINI – uello del-l’agricoltura è sempre statoun settore anticiclico; oggi,però, non ci sono più nean-che i cicli nell’economia,perché sono saltati tutti glischemi. Diciamo che comesettore agricolo resistiamomeglio di altri, ma i redditistanno comunque soffrendomolto, perché anche se c’èuna diversità nel mercatomondiale, mi riferisco ad una

tendenza all’aumento deiprezzi delle materie primeagricole, però la speculazio-ne finanziaria e quindi leoscillazioni generate nel set-tore stanno portando moltoscompiglio nelle aziende chenon riescono a star dietro almercato in maniera adegua-ta.

MORETTI – Nella cam-pagna per la promozionedella nostra regione, DustinHoffman mostra le nostrecolline, il nostro paesaggioa tutto il mondo. E l’ospita-lità rurale, che credevo nonesistesse al di fuori dellagentilezza di un agricoltoreche ti offriva un bicchieredi vino, oggi si è trasforma-ta in una scienza dell’ospi-talità....

PETRINI – …mi fa pia-cere questo riferimento spe-cifico al rurale, perché, comedicevo prima, noi abbiamouno spazio rurale originale,quello che costituisce ancheuna differenza per le Mar-che rispetto ad altre realtà.Ed è attraverso le risorse diquesto spazio rurale che noipossiamo migliorare la ca-pacità del territorio di pro-durre valore aggiunto, per-ché le risorse dello spaziorurale danno qualità all’in-tero territorio. uando av-viene questo, anche le altreproduzioni, quelle manifat-turiere, acquisiscono valoreaggiunto, quindi in un terri-torio di qualità le impresesono più convinte a rima-nerci.

MORETTI – Ho vistoche sbalorditivi risultatisono venuti per i nostri pro-dotti dalla grande, tradizio-nale fiera della calzatura...

PETRINI – …sì; lì sia-mo riusciti a fare un’opera-zione di co-mar eting, affian-cando alla calzatura quelleche sono le nostre tipicitàenogastronomiche, e questoha migliorato molto la rela-zione con il prodotto.

MORETTI – Questo di-mostra che il marchigianoha sempre le idee pronte.

PETRINI – Infatti.MORETTI – Grazie

della sua partecipazione,grazie per quello che hadetto; grazie ai telespetta-tori e arrivederci alla pros-sima settimana.

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ROBERTO I. ROSSI

Bilancio regionale 2012 – Il presidente Spacca: “Drammatica lariduzione dei trasferimenti statali, passati da 220 a 20 milioni di euro”

“Sacrifici veri in arrivo”

Per il triennio 2009–2011avevamo annunciatol’arrivo di un annus hor-

ribilis a seguito della crisieconomica mondiale, mapensavamo che alla fine laripresa sarebbe partita. Non èstato così, ed i sacrifici vericominciano adesso”. E’ quan-to ha affermato il Governato-re delle Marche, Gian MarioSpacca, nel presentare i con-tenuti del bilancio di previ-sione per il 2012, a seguitodi quanto prevede il recentepatto di stabilità nazionalecon una riduzione della ca-pacità di spesa da 172 a 230milioni di euro nel triennio2012-2014. “Allora –ha ag-giunto Spacca- decidemmo diattivare per il triennio 2009-2011 delle operazioni digrande rigore con particolareattenzione nei confronti del-le famiglie, delle imprese edelle autonomie locali, noncontraendo i rispettivi bilan-ci regionali annuali. Ora dob-biamo far fronte alla dramma-tica riduzione dei trasferimen-ti statali al nostro territorioregionale, passati dai 220 mi-lioni di euro dell’anno in cor-so a soli 20 milioni per l’an-no 2012. E il nostro obietti-vo, nonostante i drastici tagliattivati dal Governo naziona-le, continuerà ad essere quel-

Un momento della presentazione del Bilancio di previsione2012 da parte della Giunta regionale

Missione esplorativa a Ginevra,incontri al Cern, all’Oms e al Wto

“Attenzione perla nostra qualità”

Sanità al centro della se-conda giornata della missioneesplorativa marchigiana a Gi-nevra. Dopo la visita al Cern -organizzazione europea per laricerca nucleare, ndr.-, è statala volta dell’Organizzazionemondiale della sanità, nella cuisede il presidente della Regio-ne Marche, Gian Ma-rio Spacca -che ha par-tecipato alla missionecon una ristretta dele-gazione marchigiana,con, tra gli altri, il di-rettore della Bancad’Italia-sede di Anco-na, Cosimo Centrone,e il componente delDirettivo di Confindu-stria Marche, EnricoLoccioni-, ha avuto una seried’incontri con alcuni dei prin-cipali responsabili dell’Orga-nismo internazionale.

“L’Oms –afferma Spacca-reputa la sanità italiana unadelle migliori e delle più effi-cienti al mondo e, dal momen-to che il sistema sanitario mar-chigiano, così come ricono-sciuto anche da numerosi isti-tuti di ricerca e dallo stessoministero della Salute, si con-tende con la Lombardia il pri-mato nazionale dell’eccellen-za, alta è l’attenzione nei con-fronti della sanità regionale”.Nel corso degli incontri che ilpresidente Spacca ha avutonella sede dell’Oms si è parla-to, in particolare, di longevitàattiva, della cui rete nazionalele Marche sono capofila, e dei

progetti ad essa collegati, an-che nella prospettiva del 2012,che sarà l’anno dedicato, inEuropa, all’Active ageing -in-vecchiamento attivo, la lon-gevità come motore di svilup-po, ndr.-.

Particolare interesse anchedagli incontri nella sede del

Wto-World trade organiza-tion, con i responsabili del-l’organizzazione dedicata alcommercio internazionale. Lamissione marchigiana di“scouting” a Ginevra è stataorganizzata, su invito del-l’Ambasciatore della Rappre-sentanza permanente italianapresso le Organizzazioni in-ternazionali “Laura Mira-chian”, con l’obiettivo distringere contatti ed esplorarepossibili collaborazioni con iprincipali organismi interna-zionali di ricerca, sanità ecommercio, in particolare neicampi dell’Ict-Informationand communication techno-logy, degli strumenti di dia-gnostica medicale, delle ener-gie innovative e dei materialiavanzati.

lo di proteggere il lavoro, ilavoratori che stanno entran-do in difficoltà e gli Entilocali, oltre a sostenere l’eco-nomia e lo sviluppo. La no-stra volontà è di non incre-mentare la pressione fiscaleper evitare la recessione, pun-tando allo sviluppo di nuoveopportunità di lavoro”. “Unaspetto particolare, in negati-vo –ha evidenziato Spacca–è che in questi ultimi tempil’Europa ha ricominciato acrescere, mentre l’Italia è an-cora ferma. Sull’economia delnostro Paese pesa non poco ilpesante debito pubblico, parial 118% del Pil. Il 111% deldebito pubblico proviene dal-lo Stato centrale e la parterestante dagli Enti locali, Re-gioni, Province e Comuni.Questo è un dato che Barroso

–l’attuale presidente dellaCommissione europea, ndr.-ha già fatto presente, di re-cente, al nuovo premier Mon-ti, ed ora ci aspettiamo che ilrisanamento inizi proprio apartire dallo Stato. Per questocome Regione abbiamo deci-so di costruire per il 2012 unbilancio ‘a base zero’, azze-rando i vecchi capitoli di spe-sa ed indirizzando le risorsein base alle nuove priorità in-dividuate dalla Giunta. Sarà,comunque, una manovramolto critica, perché pesa iltaglio del 90% dei trasferi-menti statati, inoltre, per iltriennio 2014 i tagli ammon-teranno a 600 milioni. Chearriveranno ad 1,1 miliardi dieuro, compresa la sanità”. “Lerisorse che abbiamo a dispo-sizione -ha sottolineato il Go-

vernatore- sono nell’ordine di653 milioni di euro. Un altroaspetto da evidenziare e sulquale stiamo continuando adoperare è legato alla lotta al-l’evasione fiscale, un dato:negli ultimi cinque anni sia-mo passati dal recupero del-l’evasione fiscale da 5 a 28milioni di euro”. “Senza mo-difiche dell’economia da par-te dello Stato –ha affermatol’assessore al Bilancio, Pie-tro Marcolini- la proiezioneverso il nostro territorio èdrammatica nel mantenerel’equilibrio finanziario e nonci sarà futuro a seguito deicostanti tagli che il Governocentrale continua ad attivare.E nelle Marche, con il tagliodi 200 milioni di euro, saran-no sempre più a rischio lasanità, il trasporto pubblico lo-cale, il welfare e, ovviamente,il lavoro. Cinque le prioritàdel nostro Bilancio di previ-sione: difesa attiva del lavo-ro; sostegno all’Ict-Informa-tion and communication te-chnology; sostegno a liquidi-tà, investimenti e internazio-nalizzazione; sostegno a nuo-va occupazione e imprendito-rialità giovanile; sostegno allepolitiche sociali e al welfare.Stiamo cercando fondi ag-giuntivi attraverso l’Fse-Fon-do sociale europeo, ci adope-reremo per rifinanziare il cre-dito alle pmi-piccole e medieimprese e punteremo anchesulla green economy, oltre chealla coesione sociale”.

Ginevra

La convenzione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, ultimo attoper avviare le procedure di aggiudicazione definitiva dell’opera

Uscita ad Ovest al viaE’ stata pubblicata, di re-

cente, in Gazzetta Ufficiale,la convenzione relativa al-l’Uscita Ovest, l’ultimo attonecessario per dare il via alleprocedure di aggiudicazionedefinitiva dell’opera. “Dopole numerose sollecitazionidella Regione Marche a strin-gere i tempi burocratici pernon tenere fermi centinaia dimigliaia di euro di investi-menti privati per la realizza-zione di questa infrastrutturastrategica per il nostro territo-rio –commenta l’assessorealle Infrastrutture Luigi Vi-venti– si conclude finalmen-te una parte fondamentaledell’iter amministrativo. Aquesto punto l’Anas può pro-cedere con l’immediato inviodelle lettere di invito alle seiditte che hanno superato lafase di prequalifica. Siamo, difatto, nella seconda fase dellaprocedura di aggiudicazionedel project, che permetterà diassegnare definitivamente ilavori”. Lo schema di con-venzione disciplinerà il rap-porto tra il concedente (AnasSpa) e il concessionario perla progettazione, realizzazio-ne e gestione del collegamen-to viario tra il Porto di Anco-na, la A14 e la Ss 16. Ladurata della concessione èfissata in trentasei anni, chedecorrono dalla data di effi-cacia della convenzione. Ilcosto complessivo dell’inter-vento è pari a 479,8 milionidi euro, al netto dell’Iva, dicui 353,3 milioni di euro perlavori, 12,8 milioni di europer oneri di sicurezza e 113,7milioni di euro per somme adisposizione. La realizzazio-ne è prevista mediante inte-

grale ricorso alla finanza diprogetto e il piano finanzia-rio prevede il completo am-mortamento dell’opera a fineconcessione. Si prevede chel’aggiudicazione al contraen-te generale possa avvenireentro il 2012 e, a seguire, ilprogetto esecutivo e l’inizio

dei lavori. Negli ultimi mesie, in particolare, nelle ultimesettimane, l’assessore Viventiha seguito e sollecitato la con-clusione dell’iter con nume-rosi incontri e lettere ufficialial ministero e al Comitato in-terministeriale per la program-mazione economica (Cipe). “Itempi sono stati comunquetroppo lunghi –afferma Vi-venti– e ora speriamo di ve-locizzare. Tra la prima deli-bera Cipe e la pubblicazionein Gazzetta sono trascorsi seimesi. Altri sei ne sono occor-si per avere la delibera Cipesullo schema di convenzio-ne, e oggi, dopo più di seimesi, siamo riusciti ad averela pubblicazione della secon-da delibera. Continueremo a

vigilare affinché non si pre-sentino altri stop alla realiz-zazione di questa infrastrut-tura strategica per il nostroterritorio”. L’iter amministra-tivo della gara è iniziato conla pubblicazione, da parte del-l’Anas, del bando nell’agosto2010 per l’aggiudicazione al

contraente generale (il sog-getto che completerà la pro-gettazione, eseguirà e gestiràl’opera). Tale aggiudicazioneavviene mediante proceduraristretta: gli operatori econo-mici presentano la richiestadi invito nel rispetto dellemodalità e dei termini fissatidal bando di gara e, succes-sivamente, le proprie offerterispettando le indicazionipreviste nella lettera invito.Alle procedure ristrette sonoinvitati tutti i soggetti chene abbiano fatto richiesta eche siano in possesso dei re-quisiti di qualificazione pre-visti dal bando. Essendo giàavvenuta la verifica dei re-quisiti di qualificazione daparte della stazione appal-

tante, Anas–Direzione gene-rale, può, a questo punto,procedere con la gara vera epropria e, quindi, con l’affi-damento della concessioneal contraente generale. L’in-tervento riguarda la realiz-zazione di un collegamentoviario ad elevata capacità trail Porto di Ancona, l’Auto-strada A14 e la Variante allaSs 16, di cui è in corso diprogettazione l’ampliamen-to. Il tracciato origina dal-l’innesto sulla viabilità por-tuale, all’altezza di via En-rico Mattei, realizzato conun nuovo svincolo sull’As-se attrezzato, comprensivodelle connessioni con lanuova darsena e il porto sto-rico. Superato questo, il trac-ciato si mantiene in viadot-to, e dopo un tratto in retti-lineo scavalca il fascio di bi-nari della stazione di Anco-na, imboccando in galleriala rupe della Palombella, al-l’altezza della ex scuola ele-mentare Benincasa. All’usci-ta dalla galleria, il tracciatoviaggia per circa 250 metri amezzacosta, e curvando de-cisamente in direzione ovestsi riporta in galleria per circa3 chilometri. Il tracciato fuo-riesce poi nella vallata ValleLunga, dove prosegue se-guendo il fondovalle finoalla sua parte meridionale,dove è localizzata l’area dipedaggio e lo svincolo di in-nesto sulla A14. La connes-sione con la Ss16 è realizza-ta con una bretella di colle-gamento che costeggia il fos-so Barcaglione e si attestasulla Statale in località Ma-donna del Carmine tramiteuno svincolo.

Dalla Bei 200 milioni persostenere gli investimenti

“Un pilastro finanziario fondamentale per sostenere tutti gliinvestimenti che la Regione Marche effettuerà dal 2012 al 2014”.Con queste parole il presidente Gian Mario Spacca ha presentatol’erogazione di 200 milioni di euro che la Banca europea degliinvestimenti (Bei) ha assegnato alle Marche. La stipula è avvenutaa Roma, alla presenza, oltre che del Governatore Spacca, deldirettore Bei del dipartimento Mare Adriatico, Romualdo MassaBernucci, e dell’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini. “Unafirma importante –ha commentato il presidente–, sintomatica del-l’attenzione e della fiducia che la Bei riconosce alla solidità delbilancio regionale. Un rapporto, quello con la Bei, di lunga datae che ha già visto negli anni la disponibilità di risorse per le Pmi,il servizio idrico, le strutture turistiche. Oggi questo nuova prov-vista che arriva in un momento particolarmente difficile per ilPaese. Dopo il Patto di stabilità verticale, la Regione può immet-tere altra liquidità nel circuito istituzionale marchigiano per soste-nere i settori produttivi e infrastrutturali, in un momento moltoduro per tutto il sistema economico nazionale. Ricerca e innova-zione, ambiente e cultura, trasporto pubblico ed energia, sono isettori su cui saranno concentrate le risorse Bei”.

Intesa con i sindacatiper sviluppo

e difesa del lavoroIl Governo regionale ri-

conferma con il bilancio 2012la priorità della tutela dell’oc-cupazione, sottoscrivendoanche per l’anno prossimol’intesa con le Organizzazio-ni sindacali sulle misure diintervento per la difesa dellavoro, la coesione sociale eil sostegno allo sviluppo.Cgil, Cisl e Uil valutano po-sitivamente i risultati dellemisure anticrisi concertate conil Governo regionale e finorarealizzate. Di seguito le nuo-ve misure 2012 approvate perun totale risorse di 11 milionidi euro. Incentivi alle impre-se per la stabilizzazione dicontratti a termine ed atipici:4.800.000 euro; incentivi perla stipula dei contratti di so-lidarietà: 300 mila euro; brsedi ricerca finalizzate all’assun-zione a tempo indeterminatodi giovani laureati: 1.150.000

euro; progetto di Flexicurity:“Rete distrettuale per la sicu-rezza del lavoro”, 300 milaeuro; nuova sperimentazioneper la valorizzazione dellezone montane anche in fun-zione anticrisi-progetto Ap-pennino: 500 mila euro; con-tributo una tantum per soste-nere gli studi: 300 mila euro;progetti di valorizzazione deilavoratori precari della scuo-la di cui al d.m. 82/2009:660.000 euro; borse di studioper studenti Its: 150 mila euro;contributi di solidarietà:1.440.000 euro; agevolazio-ni sanitarie a favore di lavo-ratori disoccupati, in mobili-tà, in cig o in contratto disolidarietà: esenzioni ticketper le prestazioni specialisti-che ambulatoriali e di diagno-stica strumentale, erogazionegratuita di farmaci di fascia c:1.400.000 euro.

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Le domande

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1–Quali riforme vorrebbe dal Governo Monti?2–Pensioni e patrimoniale: il suo punto di vista.3-Come possono le Marche vincere la sfida della crisi?

GiancarloSagramolaVicepresidenteProvinciadi Ancona-Pd

“Debito pubblico:azione determinata”

RobertoZaffini

Consigliere regionale,capogruppoLega Nord

“Risollevare il Paesecon il federalismo”

1 - “Con Monti il federalismo,che per noi è l’unica speranza perrisollevare il Paese, non farà certa-mente passi in avanti. Noi siamoconvinti che la scelta del governotecnico è un bluff, come già dimo-strato dallo spread che non è dimi-nuito. Questa anomalia ha in senoun vizio preoccupante, Monti faparte di quel mondo dei mercati,delle banche e della finanza che èresponsabile della crisi epocale chestiamo vivendo. Monti sarà la lun-ga mano che determinerà la colo-nizzazione e la svendita di quelloche di sano rimane in questo Pa-ese: i servizi delle municipalizzate,il patrimonio demaniale e immobi-liare e le banche”.

2 - “Rivendichiamo la difesadelle pensioni di anzianità, perchénon si possono togliere le pensioniai lavoratori, in gran parte al cen-tro-nord, che hanno già pagato.

Non si può colpire chi è entratogiovanissimo nel modo del lavoro.Le regioni del nord danno più diquello che ottengono, al contrariodi quelle del sud. Chiediamo le‘gabbie previdenziali’ in difesa dellepensioni dei lavoratori del centro-nord, ispirate al principio ‘dell’ot-tenere per quel che pago’. La pro-posta dell’Eu è irricevibile, perchél’Europa non vede il Paese perquello che è in realtà, cioè duePaesi divisi, il pil del sud è fermoagli anni ’60. Se il nord fosselibero l’Italia sarebbe uno dei Paesipiù ricchi d’Europa. Per quantoriguarda l’eventualità di una tassapatrimoniale, personalmente nonsono affatto contrario, ovviamentesopra la cifra di almeno un milio-ne”.

3 - “La Regione Marche devepuntare sulle eccellenze che ha,come il turismo in tutte le sue forme,

sui prodotti agroalimentari e sualcuni comparti industriali di nic-chia. Le Marche devono chiederecon forza all’Europa il ripristinodei dazi a tutela della qualità deinostri prodotti, perché la concor-renza sleale è una delle cause dellamancata crescita. Bisogna investiresui giovani, parlando loro senzapiù illusioni di poter svolgere sololavori di concetto come prospettivadi occupazione, perché questa nonc’è più. I nostri giovani se vor-ranno entrare nel mondo del la-voro dovranno svolgere, comefacevano i loro genitori, anche ilavori manuali, artigianali e com-merciali. Adesso questi settorisono occupati sempre di più dagliextracomunitari. Con la crisi gliitaliani hanno perso 500 milaposti di lavoro, mentre gli extra-comunitari ne hanno guadagnatiun milione”.

1 - “Vorrei delle riformeimprontate al concetto diequità, in grado di far parte-cipare tutti secondo le loropossibilità al risanamentodel Paese. Un’azione deter-minata per la riduzione deldebito pubblico ed un sup-porto alle imprese che inno-vano e intendono rimaneresaldamente in Italia.Un’azione immediata versole liberalizzazioni ed unache rafforzi il lavoro a tem-po indeterminato e/o cheaumenti le garanzie del la-voro flessibile per consenti-re ai giovani di guardare conpiù speranza al futuro. Atti-vare una vera politica persostenere le famiglie ancheattraverso la leva fiscale”.

2 - “Concordo con chicrede che vada attivata

un’imposta patrimoniale chenon tocchi la prima casa e ilcui risultato venga impiega-to per lo sviluppo e la ridu-zione del debito. Sulle pen-sioni il discorso è più com-plesso e deve riguardare ilcumulo di tutte le pensionied i vitalizi di chi già è inpensione. Non possiamo piùpermetterci pensioni chesuperano lo stipendio di unlavoratore di pari livello edi vitalizi di chi dopo 5 anniriceve un compenso che nonè commisurabile a quantoversato. Sui sistemi e glianni necessari ci sarebbebisogno di un discorso piùarticolato”.

3 – “Le Marche possonovincere la sfida se tutti in-sieme ci crediamo, cioè sia-mo disposti a rischiare qui

il nostro futuro, ripongo lanostra fiducia nelle qualitàdelle persone, del territorioche dobbiamo valorizzare edelle imprese che hannopotenzialità inaspettate.Penso che possiamo cresce-re nell’innovazione, come sista realizzando nel sistemadelle imprese con omelabo nel campo sociosanitariocon lo sviluppo del concet-to della longevità attiva. Nelcampo dell’ambiente e del-la valorizzazione del terri-torio con il progetto Appen-nino. Con una nuova ideadi turismo destagionalizza-to che la regione sta effica-cemente promuovendo, in-tegrato ad una riscoperta evalorizzazione delle eccel-lenze delle Marche in tutti icampi”.

Interviste del1° dicembre 2011

5PAGINANATALE 2011 MARCHEdomani

I pareri politiciI pareri politiciI pareri politiciI pareri politiciI pareri politici

Pagine a cura di Roberto I. Rossi

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I pareri politiciI pareri politiciI pareri politiciI pareri politiciI pareri politici6PAGINA NATALE 2011MARCHEdomani

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Le domande 1–Quali riforme vorrebbe dal Governo Monti?2–Pensioni e patrimoniale: il suo punto di vista.3-Come possono le Marche vincere la sfida della crisi?

Il convegno organizzato dal Comitato di coordinamento MarcheUdc, presente Ciriaco De Mita; l’incontro con il overnatore Spacca

“Puntare sui cattolici” “ uardare al futuro dei

cattolici in politica”. E’ ilmessaggio lanciato dal-l’europarlamentare del-l’Udc-Unione di centro,Ciriaco De Mita, nel corsodel recente incontro con il

overnatore delle Marche,Gian Mario Spacca, cheha chiesto all’e presiden-te del Consiglio di “farsicarico nell’Assemblea eu-ropea della nascita dellaMacroregione adriatico-io-nica, progetto già approva-to dal comitato delle Regione d’Europa”, ed an-che “di prolungare il corri-doio altico-Adriatico daRavenna alla Puglia”. Aseguito della riunione inRegione, De Mita ha poipartecipato, sempre nel ca-poluogo dorico, al conve-gno “Laici e cattolici in-sieme per il Paese”, orga-nizzato dal Comitato dicoordinamento Marchedell’Udc-Casini, al qualeerano presenti, tra gli altri,Aldo Tesei, presidente Co-ordinamento Marche Udc-Casini, Luigi Viventi, as-sessore regionale, Massi-miliano Colombi, diretto-re Dipartimento di socio-logia Università Cattolicadi Milano, ed Andrea Spe-ciale, capogruppo Udc inConsiglio comunale diAncona. “Stiamo vivendoun momento storico dicambiamento -ha dichiara-to De Mita nel corso delconvegno-; questo gover-no tecnico guidato daMonti è l’ultima occasioneper recuperare la politica.La presenza dei cattolicinel governo nazionale è

fondamentale, purtroppo,con l’assenza dei cattolicii problemi si sono aggra-vati. Oggi c’è l’esigenza diriportare i cattolici in poli-tica”. “Abbiamo il dovere-ha precisato De Mita- diconservare il sistema didemocrazia. La crisi delceto medio si risolve nel-l’offrire risposte adeguatealle diverse problematiche.Un aspetto sul quale pun-tare è quello di ricostruirela comunità attraverso iveri valori della vita”. Adevidenziare i concettiespressi da De Mita è statopoi Aldo esei: “Il nostrointento è di offrire un pre-zioso contributo al nuovogoverno che è stato recen-temente costituito. Casini,da oltre un anno, sostieneche si doveva attivare ungoverno che operasse per

l’interesse del Paese. Au-spichiamo che ci sia la ri-presa economica, soprattut-to legata alle famiglie”.“La politica -ha dichiarato

esei- deve essere una scel-ta di vita; la mancanza dicattolici alla guida delpaese ha inciso sulla cadu-ta del overno erlusconi;Casini sta portando avantiun’iniziativa per il cambiodella legge elettorale. Neimomenti di bisogno ognu-no deve promuovere le pro-prie idee”. “Stiamo attraver-sando un momento partico-lare -ha affermato Viventi-;l’attivazione del bipolari-smo dal 1 ha creatosempre e solo confusionepolitica, non a caso tantiproblemi non sono statiancora risolti. La necessitàè di avviare una nuovaunione dei cattolici, in

quanto l’Italia non può re-stare priva di questa partepolitica. I cattolici devonoriunirsi, rimettendosi insie-me, costruendo il Partitodella Nazione, puntandosulla responsabilità nei con-fronti del Paese attraversoun progetto chiaro per laricostruzione del nostroPaese, con scelte di qualità,per avere una speranza nelprossimo futuro”. Concettiche sono stati sottolineatianche da Colombi: “Diver-si partiti si stanno muoven-do secondo i temi propostidai cattolici. Non è un casoche l’ultimo governo abbiaincontrato molte difficoltà,non avendo al suo internoil partito dei cattolici. Il cat-tolicesimo deve essere uti-lizzato come brand a livel-lo politico. Il pluralismo deicattolici fa parte della cul-tura sociale, una cultura cheva sostenuta per provare asuperare questo periodo dicrisi economica. Per torna-re ad essere credibili, a li-vello politico, è fondamen-tale riaggregare il mondoindividuando sfide di an-coraggio”. A concludere ilconvegno l’intervento diSpeciale: “L’associazioni-smo cattolico deve esserericonosciuto sempre di più.L’equità sociale è stata permolto tempo un concettonon tenuto in considerazio-ne. Lo sforzo al quale sia-mo tutti noi chiamati è dicercare di rendere compren-sibili le forme associativeper ricreare un tessuto so-ciale dei un certo spessorebasato sui veri valori”.

Rob. I. Ros.

Ciriaco De Mita con Gian Mario Spacca

De Mita alla Mole, accompagnatoda monsignor Edoardo Menichelli

Spiritualità e laicitànell’omaggio alla bellezza

Ciriaco De Mita con monsignor Edoardo Menichelli ed AldoTesei durante la visita alla mostra “Alla mensa del Signore”

Apertura di convegno al-l’insegna della bellezza. In oc-casione della sua partecipazio-ne, ad Ancona, all’iniziativadel Comitato di coordinamen-to Marche Udc, l’onorevoleCiriaco De Mita ha visitatola mostra “Alla mensa del Si-gnore”, che alla Mole offreun percorso emotivo dove spi-ritualità e laicità si compene-trano ed esaltano a vicenda.Consonanza con i temi delconvegno “Laici e cattolici in-sieme per il Paese”, con esor-tazione ad un forte spirito diunità rimettendo l’uomo alcentro nella costruzione di unadimensione anche etica dellapolitica, chiamata a confron-tarsi con temi che declinino lenecessarie virtù umane al go-verno della cosa pubblica.Con il parlamentare europeo,nelle stanze vanvitelliane, l’ar-civescovo di Ancona-Osimo,monsignor Edoardo Meni-chelli: “Sono lieto di accom-pagnare in questa visita l’on.De Mita, qui per un convegnosu un tema che al presentesembra risultare di fascino

politico: laici e cattolici insie-me per un comune servizio,restituendo centralità alla per-sona ed al suo bene, ciò cheviene prima delle ideologie edelle appartenenze”. “Va col-to il passaggio dalla condi-zione che avevamo a quellache sta per crearsi, e ciò di-pende da come sapremo orga-nizzare la via d’uscita”, hasottolineato De Mita durantela conferenza stampa che hapreceduto il convegno e cuihanno partecipato gli asses-sori regionali Luigi Viventi eLuca Marconi. Nella defini-zione dei contorni di “un mo-mento epocale di trasforma-zione”, un inciso sul biparti-tismo che “non ha funziona-to”: “Abbiamo organizzato lerisposte in maniera schemati-ca, ma quella italiana è unastoria di partiti che sono plu-rali. Adesso -il monito di DeMita- l’ultima occasione perrecuperare la politica, se ilParlamento saprà dimostrarecapacità di indirizzo e di aiu-to”.

Silvana Coricelli

AldoTeseiPresidente ComitatoMarcheUdc-Casini

DavidFavia

Onorevole,responsabileIdv Marche

“Priorità: modificaregli Enti locali”

1 – “Una riforma prioritariaè quella della riduzione dei costidella politica. Non si può conti-nuare a mettere in difficoltà i cit-tadini attraverso manovre che pre-vedono solo aumenti a svariatilivelli. Le riforme per migliorarelo Stato sono legate alla revisio-ne degli Enti locali, con le Pro-vince che dovrebbero essere eli-minate, ma non solo, dovrebberoessere soppresse anche altre as-sociazioni come quelle dei Co-muni e delle Comunità montane.Il sistema dello Stato deve essereriorganizzato, tutelando soprattut-to le zone più in difficoltà. Poi,deve essere attuata la riforma dellalegge elettorale, reinserendo lepreferenze, in quanto attualmenteil cittadino non si sente più rap-presentato in Parlamento, consi-derato che a decidere chi diventaonorevole o senatore sono i par-titi. Un dato allarmante: nelle

Marche 1 deputati non sonomarchigiani… Inoltre, è necessa-rio attivare delle iniziative perfavorire il lavoro ai nostri giova-ni”.

– “Pensioni: bisogna pro-grammare tutto il sistema seguen-do le modifiche necessarie inrelazione al prolungamento dellavita e soprattutto adeguando lenostre pensioni a quelle della co-munità europea. Patrimoniale:una tassa che va attivata nei con-fronti chi ha di più”.

3 – “Come Marche pensava-mo di essere in condizioni di-verse, viste le nostre qualitàsotto tutti i punti di vista, men-tre il nostro territorio, purtrop-po, sta soffrendo il periodo dicrisi economica, anche le no-stre grandi imprese sono in dif-ficoltà. Le istituzioni sono chia-mate a verificare il senso diresponsabilità delle imprese. La

produzione va riorganizzata perincrementare la competitività alivello anche internazionale. Ele imprese dovrebbero avere unaminore pressione fiscale per in-crementare la competitività. LeMarche devono aiutare le pmiper provare ad uscire dalla crisiil prima possibile, puntando,soprattutto sulla diffusione deivalori culturali, avendo così, diseguito, un prezioso incremen-to del turismo. E ad aiutare lepmi, oltre alla politica, devonoessere anche gli istituti di cre-dito, offrendo adeguati apportiai programmi delle aziende. Unaltro aspetto importante da evi-denziare è legato all’aumentodella lotta all’evasione fiscale,da attivare in modo molto duro,forte e preciso, non per recupe-rare soldi a favore dello Statoma per dare corpo all’equità ealla giustizia”.

“Abolire le Provincee tagliare i costi”

1 - “ agliare i costi dellapolitica e della burocrazia inutilee dispendiosa della pubblica am-ministrazione; abolire le Provin-ce; dimezzare i parlamentari;creare un senato delle Regioni edegli Enti locali. Le riformeprincipali che vorrei vedere at-tuate presto dal overno Montisono principalmente quelle ine-renti alla riduzione di costi inu-tili e degli sprechi che considerovergognosi in un momento dicrisi come questa. Crisi che haportato inevitabilmente ad un ge-neralizzato senso di malessere edi sfiducia nei confronti dellaclasse politica. Servono riformeradicali e concrete che dimostri-no un cambiamento etico in atti,ancor prima che economico.Dalla fiducia si può ripartire conogni tipo di manovra e sacrifi-cio, purché ben equilibrato, maoccorre sottolineare e dimostra-

re che ognuno fa la sua parte:politica, pubblica amministrazio-ne e cittadini. Occorre anche in-vestire sullo sviluppo e sullaripresa, sulla formazione e sullaricerca”.

– “Sono assolutamentefavorevole alla patrimoniale:devono essere fortemente tassa-ti i grandi patrimoni. Non cisono sé o ma. Lo Stato, comeogni buona e grande famigliache si rispetti, deve inevitabil-mente chiedere di più a chi stameglio. Le pensioni, invece,vanno toccate il meno possibile:vanno sanate quelle di anzianitàe non di vecchiaia, ma in gene-rale, ripeto, sono i grandi patri-moni a dover essere chiamati incausa”.

3 – “Siamo in una situazio-ne di crisi senza pari. Le azien-de chiudono e lasciano gli ope-rai per strada dalla mattina alla

sera. Occorre, quindi, principal-mente e al più presto, tutelare illavoro con ammortizzatori per ilavoratori e con forme di garan-zia per gli imprenditori: bisognaincentivare e promuovere l’ini-ziativa, non scoraggiarla, ma nonsi possono dimenticare l’etica,né le regole di tutela e salva-guardia del lavoro e della digni-tà dei lavoratori. Secondo passoè investire sulle infrastrutture esulle piccole e medie imprese,cercando di valorizzare i siti e laproduzione e di intercettare fon-di per la qualità dei progettimessi in campo. Infine, per usci-re dalla crisi, bisogna salvaguar-dare i posti di lavoro esistenti,come già detto, ma, subito dopo,occorre crearne di nuovi perconsentire una crescita che portiad investire, investire sul pro-prio made in Marche, gioielloprezioso della nostra economia”.

Interviste del1° dicembre 2011

Page 7: Marchedomani11_NATALE2011

7PAGINANATALE 2011 MARCHEdomani

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Le domande

DanieleSilvettiConsigliereregionale,capogruppo Fli

EnzoMarangoni

Consigliere regionaleLibertà e autonomia

noi Centro

“Politica: vannoeliminati i privilegi”

“Economia: riformeper lo sviluppo”

1–Quali riforme vorrebbe dal Governo Monti?2–Pensioni e patrimoniale: il suo punto di vista.3-Come possono le Marche vincere la sfida della crisi?

1 – “Vorrei riforme fina-lizzate non solo al taglio deicosti e al recupero dell’effi-cienza della pubblica ammi-nistrazione. Vorrei, soprattut-to, riforme finalizzate allosviluppo dell’economia, alrilancio della produttivitàaziendale, all’incremento deilivelli occupazionali per igiovani, le donne e le moltepersone che hanno perso illavoro”.

2 – “E’ assurdo mettere indiscussione il diritto al pen-sionamento dopo 40 anni dilavoro (soprattutto se in fab-brica) dopo decenni di pen-sionamenti regalati nel pub-blico impiego dopo soli 14anni, 6 mesi e un giorno. E’inaccettabile colpire le pen-sioni di anzianità ed ignoraremilioni di false pensioni di

invalidità, mentre ai veri in-validi si dà una miseria. Allostesso modo è ipocrita igno-rare il metodo, lungamente

praticato, di aumentare ad arteinquadramento e retribuzio-ne negli ultimi mesi del rap-porto di lavoro dei futuripensionati del pubblico im-piego, al solo scopo di eleva-re poi gli importi della pen-sione dell’interessato. Ora,

sono tutti i cittadini a doverpagare per tali abusi. Sullapatrimoniale ritengo sia eti-camente corretto che chi hagrandissimi patrimoni debbaaiutare i meno fortunati, an-che per spirito di solidarie-tà”.

3 - “Nell’economia mon-diale nessuna regione, da sola,può vincere la sfida della cri-si. Tuttavia, la nostra regioneha un potenziale enorme sot-toutilizzato, il turismo in tut-te le sue forme, non solo quel-lo marino: città d’arte e cul-tura, paesaggio agreste, colli-nare e montano, enogastrono-mia, percorsi religiosi, modae turismo, tradizione-identitàe turismo, eccetera. In gene-rale, le Marche non sannoproporsi, in termini di marke-ting, soprattutto all’estero”.

“Rilanciare laproduttività

aziendale edincrementare i

livellioccupazionali

per i giovani”

1 - “Il Paese ha bisogno digrandi riforme necessarie per su-perare l’attuale fase di grave crisieconomico-finanziaria; riformestrutturali che consentano di au-mentare la competitività del nostrosistema economico. Punto fonda-mentale è la riforma delle pensioni,una riforma che serva ad eliminaregli squilibri attuali del sistema pre-videnziale. Sui costi della politicaoccorre una netta e chiara presa diposizione da parte del GovernoMonti sui tagli da effettuare, siaeliminando i privilegi finora esi-stenti, sia riducendo sensibilmenteil numero dei parlamentari con l’in-troduzione di una nuova legge elet-torale che non comporti più listinibloccati ma conceda una massimalibertà di scelta agli elettori sullepreferenze da accordare”.

2 – “La riforma del sistemapensionistico è affidata ora a Enza

Fornero, una delle massime esper-te di spesa previdenziale. Sonofavorevole ad un innalzamentodell’età pensionabile, così comeavviene negli altri Paesi europei,tenendo ovviamente conto di alcu-ne peculiarità relative alla tipologiadi attività svolta. Sono favorevoleall’introduzione di una patrimonia-le cosiddetta leggera, cioè con unabassa aliquota sulla ricchezza fi-nanziaria ed immobiliare abbinataa delle forme di esenzione per ipatrimoni più piccoli e collegata aduna riduzione dell’Irpef. Così siotterrebbe una riduzione dell’oneredell’imposizione su famiglie, lavo-ro, pensioni ed imprese”.

3 – “Occorre, come obiettivoprimario in questo periodo di dif-ficoltà, sostenere le imprese conpolitiche che salvaguardino i postidi lavoro intervenendo di concertocon il sistema bancario sul fronte

creditizio. Rilanciare il modellomarchigiano fatto di tradizione,artigianalità e qualità insieme ainterventi di modernizzazione, svi-luppo tecnologico ed internazio-nalizzazione. Puntare sull’inno-vazione come risposta alla crisiincentivando la ricerca e lo svi-luppo, elementi chiave per il ri-lancio dei prodotti marchigiani.Credo che le aziende marchigia-ne, con il supporto del Governoregionale e di altri enti interessa-ti, potrebbero costituirsi in retid’impresa con contratti legalmen-te costituiti per abbattere i prezzidelle materie prime, elaborare stra-tegie uniche per la commercializ-zazione all’estero e vincere ap-palti. Il settore turistico, fioreall’occhiello della nostra regione,necessita di un ulteriore consoli-damento nel mercato italiano edinternazionale”.

Interviste del1° dicembre 2011

I pareri politiciI pareri politiciI pareri politiciI pareri politiciI pareri politici

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Missione in Cina – Manifatturiero, agroalimentare, turismo e cultura al centro della tappa di PechinoDelegazione guidata da Spacca, primo governatore italiano ricevuto in forma ufficiale nella sede del Pcc

“Grandi opportunità per le Marche”Oltre cento le imprese, anche umbre, che hanno partecipato

Il Governatore Gian Mario Spacca in uno degli incontri a Pechino

Primo governatore italia-no ad essere ricevuto informa ufficiale nella

sede del Comitato centrale delPartito comunista cinese, ilpresidente della Regione Mar-che, Gian Mario Spacca -ac-compagnato dall’Ambasciato-re italiano in Cina, AttilioMassimo Iannucci– ha incon-trato a Pechino, nell’ambitodella missione economicamarchigiana, il direttore ge-nerale vicario per l’Europa delPcc, Zhang Jianguo. Nelcorso del colloquio si è di-scusso in particolare dei rap-porti Italia-Cina, sia nellalogica di incremento degliscambi commerciali tra i duePaesi (dalla crisi, si è detto, siesce non solo attraverso la cre-scita quantitativa ma soprat-tutto qualitativa degli scam-bi) che di rafforzamento edintegrazione delle rispettiveeconomie, anche investendonei settori nevralgici delle in-frastrutture e della logisticain Italia. Sempre accompagna-to dall’Ambasciatore Iannuc-ci, Spacca ha incontrato a Pe-chino il vicepresidente dellaCamera di commercio agroa-limentare, Yu Lu, con dele-ghe all’agricoltura per l’inte-ro Paese. Al centro della riu-nione, esportazioni di vino,certificazione e tracciabilità

dei prodotti, tecnologie diconservazione e distribuzio-ne, settori in cui le Marchevantano grandi esperienze. LaCamera di commercio agroa-limentare vede con particola-re interesse una maggiore pre-senza di prodotti italiani sulmercato cinese: la riconosciu-ta qualità della dieta mediter-ranea è infatti sinonimo dieffettiva sicurezza alimenta-re. Non solo per l’industriamanifatturiera, dunque, leprospettive di crescita nelmercato cinese sono partico-larmente interessanti.

L’export del comparto mar-chigiano in Cina nel primosemestre 2011 è del restoaumentato dell’11%, rispettoallo stesso periodo del 2010:un trend che presenta ulte-riori prospettive di crescita.

In questo quadro il presi-dente Spacca ha illustrato a

u Lu le grandi qualità del-le produzioni agroalimentarimarchigiane, le numeroseproduzioni tipiche e il mar-chio Qm-Qualità garantitadelle Marche. Caratteristichericonosciute e apprezzate inCina, tanto che sono stati già

fissati importanti impegni perle aziende agroalimentarimarchigiane ed umbre: nellaprossima primavera si svol-gerà un’iniziativa prelimina-re nell’Ambasciata d’Italia aPechino in cui gli imprendi-tori delle due regioni presen-teranno vino, olio, cioccola-ta ed altre produzioni. Anovembre 2012, poi, Marchee Umbria saranno ospitid’onore alla grande Fiera delvino di Pechino. Semprenella prossima primavera uLu visiterà personalmente ledue regioni per mettere in

collegamento gli imprendi-tori agricoli marchigiani eumbri di vino e di altri pro-dotti con i canali distributi-vi della Cina, oltre che peravviare scambi tra operatorimarchigiani e la Camera dicommercio agroalimentare suprocedure, qualità, certifica-zione, tracciabilità.

Sempre a Pechino Spaccaha incontrato nella sede del-l’Ambasciata italiana unarappresentanza dello Shan-dong, Provincia con cui laRegione è gemellata dal1992. In vista del ventenna-le delle relazioni tra Marchee Shandong, si è stabilito dirilanciare nel 2012 i conte-nuti dell’accordo con un raf-forzamento delle relazioni trai rispettivi distretti produtti-vi dell’elettrodomestico, del-la cantieristica, della mecca-nica, del fashion, come nelcampo del turismo, della cul-tura, della salute e dell’agri-coltura (a tal fine è stato co-stituito un gruppo di lavoroformato da Regione Marche,Provincia di Shandong eAmbasciata).

“Grandi opportunità sonogià emerse in questa missio-ne –afferma Spacca– ancheper le imprese agroalimenta-ri, oltre che per la meccanicae il fashion. In Europa e in

Italia l’economia non riesceancora ad uscire dal tunneldella crisi, mentre nel restodel mondo il commercioviaggia oggi al 4-5%. Sia-mo convinti che le produzio-ni marchigiane, il cui valoreè particolarmente apprezzatoall’estero, così come dimo-strano gli incontri avuti inquesti giorni, debbano aggan-ciarsi a queste opportunità ele imprese devono avere piùcoraggio e determinazione.La Cina offre incredibili pos-sibilità e prospettive per lenostre imprese, ed i risultatiottenuti in questi giorni dacosì tanti imprenditori in unmomento difficile dell’eco-nomia, deve essere di inco-raggiamento per gli altri”.

La missione organizzatadalla Regione Marche inCina è stata realizzata conl’obiettivo di contribuire alriequilibrio dello scambiocommerciale tra l’Italia e il Pa-ese asiatico attraverso l’incre-mento delle esportazioni ita-liane come concordato nell’ac-cordo sottoscritto lo scorsoanno tra i primi ministri deidue Paesi. Oltre 100 le impre-se marchigiane e umbre chehanno partecipano alla missio-ne, accompagnate dal ministroeconomico dell’Ambasciatacinese Zhang Junfang.

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SERGIO E GIAMPIERO SCHIAVONI

“Puntare sull’altaqualità per

conquistare clienti”

MORETTI – Buonaseracari amici, seguo la strepito-sa, luminosa, coraggiosa car-riera del mio ospite da tantianni: Sergio Schiavoni perme è un esempio che potreb-be e dovrebbe essere preso eraccolto da molte persone,perché in un momento nelquale il nostro Paese vive deimomenti tragici dal punto divista economico, questo si-gnore ha dietro di sé una lu-minosa strada percorsa nel-l’arco di cinquant’anni di at-

tività. Lui ha avviato tale at-tività negli anni Sessanta, poiha avuto la fortuna di ottene-re un incarico da parte delgrande Mattei. Un incaricosvolto molto bene e poi si èmesso per conto suo. L’im-pero che detiene oggi è statocostruito con un apparec-chio che funzionava comeparafulmine, una… lamet-tana…

SERGIO SCHIAVONI –in acciaio e rameMORETTI – …da quella

particolare partenza l’azien-da di Sergio Schiavoni haoperato in 39 Paesi. Negliultimi anni è stato aiutatodall’intelligenza e dalla ca-pacità dei figli, uno dei quali,Giampiero, che oggi è qui connoi, è presidente di una dellesocietà del Gruppo Schiavo-ni, l’Imesa. Ora cerchiamodi raccontare quello che hafatto Sergio. Uno dei tantiaspetti che hanno caratteriz-zato la vita imprenditorialedi Sergio Schiavoni è legatoalla guerra dell’Iraq: distrug-gono una città intera, nonhanno più energia elettrica eper rinascere che cosa pen-sano di fare? Di rivolgersi inuna cittadina marchigianadove c’era un tale in gradodi risolvere tali problemi,persona che fu chiamata afar risorgere Bassora… Tiricordi questo episodio?

SERGIO SCHIAVONI –Come no, perbacco

MORETTI – Un bel ri-cordo…

SERGIO SCHIAVONI –sì, è stato un incarico im-

portante. Quando Bassora,durante i bombardamenti, ri-mase al buio, chi, all’epoca,guidava tale città dopo averfatto una ricognizione dellesocietà in grado di riattivarel’impiantistica di Bassora scel-sero noi. E, al volo, abbiamo

messo insieme tutti i materia-li, le apparecchiature elettri-che, sempre tramite l’Eni, perpoter far funzionare la luce diquesta città che era rimastacompletamente al buio.

MORETTI – (Rivolto aitelespettatori) E’ sempre diuna semplicità esasperante,ha messo insieme quattrocose pensando di ridare laluce ad una grande città di-strutta dalla guerra. A pro-posito di illuminazione dellecittà, ho visto che ultimamen-te a Milano avete vinto unappalto formidabile…

SERGIO SCHIAVONI –...sì, con la A2A, una storicaazienda elettrica milanese,nostro vecchio cliente. Taleazienda ci ha affidato la co-struzione di quadri elettrici peralimentare una parte dellametropoli lombarda che inquesti ultimi tempi si è rinno-vata molto, con la costruzionedi numerosi fabbricati, oltre adei grattacieli; di conseguen-za, aumentando di molto la

potenza da offrire ai clienti laA2A ha attivato una gara d’ap-palto per poter adeguare la reteelettrica della città ed anchefuori. Una gara alla quale ab-biamo partecipato e che ab-biamo vinto, con l’affidamen-to di una notevole quantità diquadri per alimentare questenuove utenze.

MORETTI – E qui sipresenta un’altra forza dellafamiglia Schiavoni, in quan-to a Milano ha una sedeimportante guidata da Ca-milla, la figlia…

SERGIO SCHIAVONI –sì, mia figliaMORETTI – …che cre-

do abbia qualche merito perquesto ultimo appalto…

SERGIO SCHIAVONI –sì, Camilla segue molti

clienti di Milano e anche del-la Lombardia, e, naturalmentenella A2A ci va quasi tutte lesettimane per vedere che cosaaccade.

MORETTI – Allora par-liamo di clienti. Sergio Schia-voni è fornitore abituale diaziende tipo Eni, Enel, LaTerna, cioè tutte le élite diquesto settore -produzionedi energia- si rivolgono alui. Mi spieghi come le haiottenute?

SERGIO SCHIAVONI –Queste cose non nascono dal-la sera alla mattina. Venendoda una cultura da agente dicommercio -una delle mie pri-me attività-, ho curato moltola rete commerciale delle no-stre attività

MORETTI – …ed oggi sivedono i risultati…

SERGIO SCHIAVONI –naturalmente è stata la carta

vincente. Ad esempio, sento,ultimamente, molta gente cheè rimasta senza lavoro, nonavendo commesse, e mi chie-do: “Ma queste persone quan-to hanno investito nella rete

commerciale ”; noi abbiamosempre investito moltissimo inmezzi, in persone, in qualifi-che, in corsi, e i risultati liabbiamo ottenuti e continuia-mo ad ottenerli. Noi, come fa-miglia Schiavoni, siamo sem-pre in prima linea: visitiamo iclienti e valutiamo le loro ri-chieste cercando di portare acasa dei contratti. Andando incampo, sentendo i clienti, unovede esattamente quello cheserve a tali clienti offrendo ilprodotto ad hoc, questa è unpo’ la nostra fortuna.

MORETTI – Per dareuna dimensione ai miei tele-spettatori, ho visto questoGruppo ‘corposo’ anche nelnumero di persone alle qualioffri lavoro; quante sono lepersone che oggi lavoranoper il Gruppo?

GIAMPIERO SCHIAVO-NI – Solo l’Imesa conta due-cento lavoratori, poi ci sonotutte le persone dell’indotto acui noi forniamo lavoro esono circa un centinaio dipersone.

MORETTI – In generaleil Gruppo dà lavoro a 750persone.

SERGIO SCHIAVONI –Seicento, 750, dipende daiperiodi.

MORETTI – Con un fat-turato di quanto?

SERGIO SCHIAVONI –Sforiamo i 100 milioni di euro.

MORETTI – Allora, tidirò io la cifra precisa, per-ché l’ho letta con molta at-tenzione: il Gruppo Schiavo-ni, in un momento di grandedifficoltà, non dimentichiamoquesto, non sono tutte rose efiori, ci sono molte spine fuo-ri, quest’anno ha fatturato119 milioni di euro.

SERGIO SCHIAVONI –Sì.

MORETTI – Con un in-cremento, questo è un dato

molto importante in un mo-mento di crisi dove tutti nonsanno dove andare a trovareil lavoro, del 36 per centoall’anno. (Rivolto ai telespet-tatori) Non vi meravigliatese sono così preciso, perchéSergio Schiavoni lo seguocon molta attenzione da di-versi anni. Tra l’altro, unacosa che ti volevo chiedere:il Gruppo Schiavoni ha la-vorato e sta lavorando in 39Paesi del mondo, come riescia farlo?

SERGIO SCHIAVONI –Grazie alla nostra rete com-merciale che è molto estesa.Abbiamo un buon direttore

commerciale per l’estero, ri-siede a Roma, ma realmentevive in tutto il mondo, viag-giando in continuazione. Re-centemente è stato con noi aDubai per una settimana; nel-l’occasione abbiamo nota-to che è molto introdotto ne-gli ambienti, dove va vienericonosciuto; la nostra azien-da è dunque ben rappresenta-ta. Lui ha concluso accordicon due società cinesi, con al-tre società di Singapore, core-ane, polacche, olandesi

MORETTI – (Rivolto aitelespettatori) …ascoltate,ascoltate…

SERGIO SCHIAVONI –

abbiamo anche dei partnerin Spagna, insomma diciamoche il mondo industriale elet-trotecnico noi lo conosciamoabbastanza e quindi

MORETTI – …soprattut-to conoscono voi.

SERGIO SCHIAVONI –Sì, diciamo anche questo;molte persone, quando andia-mo ad incontrare alcune so-cietà, vorrebbero accoppiarsicon noi per dare vita ai nostriprodotti; recentemente, ciò siè verificato in Germania contre società. La stessa cosa èaccaduta nell’incontro a Du-bai con la più importante so-cietà del uwait.

MORETTI – A propositodi questo, per accordarci sul-l’ora della trasmissione mihai telefonato da Dubai; checosa stai facendo a Dubai inquesto periodo?

SERGIO SCHIAVONI –Intanto è da evidenziare il fattoche a Dubai da circa una de-cina di anni abbiamo un uffi-cio ben rappresentato

MORETTI – …anche…SERGIO SCHIAVONI –

sì, esattamente; il nostro di-rettore è presidente della Ca-mera di commercio italo-emi-rati, quindi è una persona dilivello

MORETTI – …sei di una

abilità incredibile,anche nella scelta.

SERGIO SCHIA-VONI – Questo è unpersonaggio importan-te perché conosce tut-ti. La visita, principal-mente, era per incon-trare un funzionariodella società Carafi -una società tipo Sai-pem, molto importan-te in uwait-, perchéaveva espresso il desi-derio di incontrarci perattivare una eventualesocietà per costruire iquadri in uwait. Equesto funzionario sichiama Palmieri, hadelle parentele ad An-cona ma è tedesco

G I A M P I E R OSCHIAVONI – al-l’inizio pensavamoche questa persona fos-se italiana, invece miscrisse: “Io ho un co-gnome italiano, manon parlo italiano”.

MORETTI – Senti, tra itanti risultati ottenuti, poi tichiederò della Mongolia,della Cina, dell’Algeria, ec-cetera, come sei riuscito,come Gruppo, a vincere l’ap-palto a Milano?, un centro diun’importanza estrema dovetutte le aziende si concentra-no, ed hai fornito 726…

SERGIO SCHIAVONI –...scomparti.

MORETTI – Come ci seiriuscito? E’ stata Camilla?

SERGIO SCHIAVONI –No; diciamo che loro hannopartecipato ad una gara dovec’erano

MORETTI – …tutti par-tecipano alle gare, però tu levinci…

SERGIO SCHIAVONI –delle peculiarità non pro-

prio di serie; allora, siccomenoi siamo una ditta flessibile,realizziamo il prodotto comelo vuole il cliente, e, chiara-mente, abbiamo messo fuorile multinazionali, perché lemultinazionali fanno un pro-dotto, se uno lo vuole quelloè, sennò amen. Quindi, aven-do realizzato un prodotto dialta qualità, di cui gli altri nonse la sentivano di fare, la garaci è stata affidata.

MORETTI – Scusa se tisottopongo a tante domande,quando affermi “…abbiamofatto questo…”, tali cose dovele fai?

SERGIO SCHIAVONI –A esi.

MORETTI – Dove haiquesto centro principale.

SERGIO SCHIAVONI –C’è il centro di ricerca e diprove, dove noi realizziamo ilprodotto e poi lo proviamo,prima del Cesi, l’ente certifi-catore italiano per eccellenzadove vengono effettuate tuttele prove secondo le normativeinternazionali.

MORETTI – Secondo la

Sergio Schiavoni: “Noi siamo deitecnici con l’obiettivo di andare alcuore dei problemi. E problemi, nel

tempo, ne abbiamo risolti tanti”.Giampiero Schiavoni: “Stare vicino

alle aziende ci consentedi trovare soluzioni ad hoc”

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MARCHEdomaniNATALE 2011 11PAGINA

Un’attività imprenditoriale incentrata su prodottiinnovativi, legati all’energia elettrica, con riscontri

eccellenti ottenuti nell’arcodi cinquant’anni. A raccontare la storia del Gruppo

Schiavoni, il timoniere Sergio e suo figlio Giampiero,quest’ultimo alla guida dell’Imesa:

sotto i riflettori degli “Incontri” di Alceo Moretti,la fisionomia di una realtà che opera in 39 Paesi del

mondo, con un numero di dipendenti variabile,annualmente, da 600 a 750 persone, di cui 200 impegnate

all’Imesa. L’ultimo fatturato del Gruppoè nell’ordine dei 119 milioni di euro. “La nostra cartavincente -evidenzia Sergio Schiavoni- è nella cura della

rete commerciale. Noi abbiamo sempre investitomoltissimo nella qualità professionale delle persone,

e i risultati continuano ad arrivare”

New York University tu seiingegnere.

SERGIO SCHIAVONI –Esattamente.

MORETTI – La tua ulti-ma invenzione è un grandestudio particolare in riferi-mento all’Enel.

SERGIO SCHIAVONI –Sì.

MORETTI – Che cosastudiate di particolare tantoda suscitare l’interesse deigiornali di tutta Europa?

SERGIO SCHIAVONI –eh, tenendo conto che l’Enel

è sempre alla ricerca nel tro-vare prodotti nuovi che offra-no sicurezza -all’operatore,nel manovrare il quadro elet-trico, nel trovare apparecchia-ture che salvaguardino la reteelettrica-, ora l’Enel ci ha af-fidato il compito di studiareun pannello elettrico; parlia-mo di pannelli elettrici chenoi vediamo nelle cabine vi-cino agli stabilimenti, sotto igrandi palazzi, dove giungel’energia che viene poi distri-buita e trasformata per le varieabitazioni. uesto pannello hala peculiarità di offrire gran-de sicurezza; ovvero, se do-vesse scoppiare qualche cosaall’interno, all’operatore postodavanti a tale pannello nonaccadrebbe nulla. Inoltre, inquesto pannello abbiamo in-corporato delle apparecchia-ture che in caso di guasto con-sentono d’individuare dove siatale guasto, mentre prima bi-sognava andarlo a cercare sot-

to terra.MORETTI – Senti, una

volta io sentivo parlare deituoi quadri e ti avevo scam-biato per un… pittore! Que-sti famosi quadri del GruppoSchiavoni, tanto per fornireuna precisa idea, sono qua-dri che servono alle navi daguerra, tu hai realizzato qua-dri per le navi da guerrafrancesi, no?

SERGIO SCHIAVONI –Sì, francesi e italiane.

MORETTI – In tutto ilmondo c’è l’uso di questiquadri, che cosa sono esatta-mente?

SERGIO SCHIAVONI –Praticamente il quadro elettri-co è quello che, di fatto, co-manda la nave. Allora, la navecom’è formata C’è una cen-trale elettrica di produzione dienergia, con degli alternatoriche generano energia; inoltre,ci sono tutti i cavi che ali-mentano le utenze -parlandodelle navi da guerra tali uten-ze sono i radar, i missili, gliantimissili, eccetera- e la pro-pulsione; ed i motori, essendoelettrici, vengono alimentatida questa centrale. uindi,tutta la nave è in funzionedella parte elettrica, perché senon ci fosse la parte elettricabisognerebbe andare a remicome si andava una volta, e,

inoltre, tutte le apparecchia-ture di controllo e di automa-zione non funzionerebbero,quindi il quadro elettrico è laparte più importante presentenella nave.

MORETTI – Tra l’altro,una cosa che ho letto, c’erauna grossa crisi in Algeriaper il trasporto del gas e nonsapevano più che cosa fare,in quanto il gas in quel lun-go tragitto non proseguivapiù. Un certo signore ha tro-vato la soluzione che ha im-pressionato il mondo…

SERGIO SCHIAVONI –iampiero ne sa più di me.

MORETTI – Ah lui? Seistato tu?

GIAMPIERO SCHIAVO-NI – Noi…

MORETTI – (Rivolto aitelespettatori) …degno erededi suo padre…

GIAMPIERO SCHIAVO-NI – …il fatto di stare mol-to…

MORETTI – …vorrei cispiegassi questa storia del-l’Algeria, perché so che è statauna soluzione internazionaledi grande successo…

GIAMPIERO SCHIAVO-NI – …il fatto di stare sempremolto vicini al cliente, e quin-di capire quali sono le loroesigenze, ci consente di trova-re delle soluzioni che sono in-novative. In Algeria c’era l’esi-genza di far aprire e chiuderele saracinesche delle valvolenei lunghi condotti di gas, edallora abbiamo studiato un

sistema fotovoltaico, evitan-do così di trasportare local-mente la corrente con cavi,cabine e centrali elettriche, unimpianto fotovoltaico inun’isola in grado di attivarel’apertura delle serrande. ue-ste cose nascono quando si hamolta attenzione nei confron-ti delle esigenze del cliente;parlando con loro si appren-dono le necessità da attivare,e, a seguire, si avvia lo studiodi un’adeguata soluzione.Molti dei nostri successi sononati proprio da questi contatticon il cliente.

MORETTI – La cosa chemi colpisce è che ci sonomolte persone che ascolta-no e che poi non realizzano.Vorrei sapere come riuscitea trovare soluzioni così rapi-damente in tanti Paesi…

GIAMPIERO SCHIAVO-NI – …perché ascoltando leesigenze si devono cercare lesoluzioni. Spesso accade chesi chiede se esiste un prodottoe se la risposta è negativa ci siferma. Invece, si deve semprecercare di migliorare le situa-zioni; in questo modo noi riu-sciamo a trovare delle solu-zioni dove gli altri si fermanoprima.

SERGIO SCHIAVONI –enendo conto che la…

MORETTI – …testar-

daggine…GIAMPIERO SCHIAVO-

NI – …è un po’ di testardag-gine. Sana testardaggine.

MORETTI – Un aspettoche mi colpisce è che SergioSchiavoni -lo dico in genera-le, poi vedo con piacere cheè trasmesso anche ai figli- èstato uno che non ha maiavuto paura: lo chiamano inMongolia, in Cina, in Bulga-ria, lui va tranquillo e risol-ve. Un altro aspetto di granrilievo è che una delle piùgrandi aziende del mondoper sostenere un accordocon il Gruppo Schiavoni nonè che invita Schiavoni, adesempio, in Olanda, ma è taleazienda che va nella sede delGruppo. E’ una cosa che miha colpito molto, soprattuttoquando ho letto un articolosul Corriere della Sera im-prontato proprio sul fatto cheun’azienda importante si èmossa tra Ancona, Jesi, ecce-tera…

GIAMPIERO SCHIAVO-NI – …fra l’altro, questa Intecla prossima settimana soster-rà una festa in quanto è statainsignita dalla Regina d’Olan-da nel potersi fregiare del mar-chio Royal Industry, quindi…

SERGIO SCHIAVONI –…e ci hanno invitato…

GIAMPIERO SCHIAVO-NI – …e andremo lì…

MORETTI – …e vorreivedere…

GIAMPIERO SCHIAVO-NI – …andremmo lì, insom-

ma…MORETTI – Come fai

Sergio, questa è una doman-da forse banale, a centrarela soluzione di un problemain un paese che ha partico-lari caratteristiche?

SERGIO SCHIAVONI –Noi siamo dei tecnici conl’obiettivo di andare al cuoredei problemi. E problemi, neltempo, ne abbiamo risolti tan-ti, e questo ci permette di ve-dere e capire che cosa puòservire a qualcuno. In questicinquant’anni di lavoro, di so-luzioni ne abbiamo trovatemolte. Le nuove apparecchia-ture, create da noi ed anchedai concorrenti e dai nostri for-nitori, ci offrono la possibilitàdi trovare delle soluzioni cheprima non era possibile rea-lizzare. Recentemente, parlan-do con la incantieri ci è statodetto: “ rovateci delle solu-zioni per la gestione dellaparte elettrica che possonorientrare in un certo prezzo”;quindi, ci siamo impegnati inun periodo di sei mesi per tro-vare delle soluzioni compati-bili con il prezzo adeguatoper prendere un ordine.

MORETTI – Ci sono tan-te cose che mi sbalordiscono.Mi devi spiegare, per esem-pio, Accarimum -ci ho im-piegato due giorni per trova-

re dov’è questo Accarimum,che poi ho scoperto essereun’isola dell’Indonesia-; tral’altro, sei diventato un esper-to in geografia…

SERGIO SCHIAVONI –…eh sì…

MORETTI – …senti, leg-go perché è una cosa sempresbalorditiva, avete avuto l’in-carico di trovare la soluzio-ne per 26 sottostazioni cheavevano bisogno di energiaelettrica nel cantiere dellaSaipem, ma la Saipem essen-do una delle più grandi azien-de del mondo ha bisogno dite?

SERGIO SCHIAVONI –Sì, non solo di me, ma anchedi altre persone. Devo dire chela Saipem è uno dei nostriclienti più importanti…

MORETTI – …certo…SERGIO SCHIAVONI –

…perché è innovativo, hannosempre delle soluzioni nuoveda proporci, così noi glienestudiamo delle altre, eccetera.Loro hanno acquistato centot-tanta ettari di terreno per fareuna yard, una yard sarebbeuna specie di porto-cantieredove si costruiscono le piatta-forme petrolifere, quelle chenoi vediamo in mezzo al mare,quelle mezze gru che stannoin mezzo al mare che perfora-no e poi naturalmente estrag-gono il gas. Naturalmente,c’era da realizzare l’impiantoelettrico, mettendo in garal’Imesa, due multinazionalifrancesi, una coreana e unatedesca, e noi siamo risultatiquelli più competitivi, perchéavevamo trovato delle solu-zioni che gli altri non aveva-no pensato, e così ci hannoaffidato l’incarico. La Saipemquando decide di affidarci de-gli impianti è tutta contenta,perché sa che svolgiamo unbuon lavoro. Ultimamente, cihanno affidato un compito adun prezzo abbastanza stirato,ma molto competitivo, ed ab-biamo trovato una completacollaborazione con la Saipem

e quindi il lavoro è riuscitobene, velocemente, tanto dameritarci, alla fine, un ade-guato premio.

MORETTI – (Sorriden-do) Tu hai in azienda unostudioso di geografia per sta-bilire tutti i posti dove lavo-rare?

SERGIO SCHIAVONI –Noi abbiamo le piante, le car-te geografiche e diciamo: an-diamo lì, andiamo qua…

MORETTI – ...immagi-no. Senti, in tutte queste cosenon voglio dimenticare an-che un lato che sempre ti haappassionato: lo sport. Schia-voni, oltre ad aver lavoratoin 39 Paesi nel mondo, hauna persona che gli deve stu-diare la carta geografica perdire dove deve andare perquel lavoro…, però non di-mentica la sua giovane An-cona, che è una società dicalcio, se non sbaglio, giova-nile…

SERGIO SCHIAVONI –…sì, giovanile; quando noiavevamo la prima squadra,direi che qui il più esperto è

iampiero, perché è lui il pro-motore della vecchia Ancona,è stato lui insieme a iacomoe a rancesco a spingere peracquistare la squadra a suotempo.

MORETTI – (Rivolto aitelespettatori) Francesco èsuo nipote, Giacomo è suogenero, Giacomo Bugaro.

SERGIO SCHIAVONI –Anche Claudio, mio figlio,

insomma tutti tiravano daquella parte e abbiamo acqui-stato la squadra; poi, ci siamocollegati con la giovane An-cona, una squadra dilettanti-stica che ha delle squadre gio-vanili, ha gli Allievi, gli Esor-dienti. Abbiamo attivato unrapporto con questa società,diretta da alcune persone moltoattente affinché le cose vada-no bene…

MORETTI – …moltoappassionate…

SERGIO SCHIAVONI –…molto appassionate, c’è ilpresidente Maccioni, poi cisono altre persone che colla-borano, tutta gente spontaneae disinteressata; c’è uno staffdi allenatori, circa 10, c’è ia-gnolini, che è il capo degliallenatori. in dall’epoca noiabbiamo finanziato questaoperazione. Poi, quando l’An-cona ha chiuso i battenti lorosi sono trovati un po’ orfani enoi, per continuare nella no-stra attività, abbiamo dato aloro un contributo; stiamo of-frendo un contributo affinchéquesta attività non vada di-spersa.

MORETTI – Non vogliodimenticare l’altro grandeepisodio che gli sportivi an-conetani ricordano, quandol’Ancona fallì tu fosti l’unicoche ebbe il coraggio di ri-prenderla, ti ricordi?

SERGIO SCHIAVONI –Sì, sì, come no

MORETTI – E poi ti sfug-gì una promessa sotto l’entu-siasmo dei tifosi…

SERGIO SCHIAVONI –…la fece iampiero.

MORETTI – In cinqueanni vi portiamo in serie B,e pensare che era una socie-tà che era fallita, che non riu-sciva neanche a fare unasquadretta, e… sbagliastiperché la riportasti in serieB in quattro anni invece chein cinque.

GIAMPIERO SCHIAVO-NI – uella è stata una bellaesperienza…

MORETTI – …gli spor-tivi queste cose se le ricor-dano perché hanno una buo-na memoria.

GIAMPIERO SCHIAVO-NI – Speriamo.

MORETTI – Purtroppoil tempo sta andando a gran-de velocità; quindi, questapassionaccia ancora cel’hai?

SERGIO SCHIAVONI –Sì, io mi diverto molto ad an-dare a vedere gli allievi chegiocano. Recentemente abbia-mo fatto due scontri al verticee direi che siamo usciti abba-stanza vincitori, soprattutto peri ragazzi; è vero che bisogne-rebbe andare in campo soloper giocare, però la vittoriadà un impulso ulteriore al-l’attività sportiva.

MORETTI – Non vogliodimenticare che, tra l’altro,hai tante sedi anche fuori delPaese, per esempio in Bul-garia dove ultimamente hovisto che avete già potenzia-to lo stabilimento.

SERGIO SCHIAVONI –Sì, noi stavamo in un paesi-no vicino a Plovdiv, comefosse la Milano della ulga-ria, in una vecchia fabbricadove facevano apparecchia-ture elettriche. Inizialmenteabbiamo preso un po’ dipersone da quella fabbrica,

il capo operaio soprattutto,che è venuto volentieri a la-vorare con noi, e abbiamoraccolto una trentina di per-sone. Adesso, siccome lì stia-mo stretti ed abbiamo neces-sità di andare in una cittàpiù grande dove si possonotrovare dei materiali che inquesto paesetto non ci sono,ci stiamo spostando a Plo-vdiv e abbiamo preso unostabile molto più grande, per-ché il lavoro che abbiamoda fare è tantissimo.

MORETTI – Adesso,come chiusura finale, unapiccola chicca. Come mail’Enel, che è una delle piùgrandi aziende del mondo,ti ha rivolto l’incarico diprogettare, costruire e col-laudare un impianto pervendere energia?

SERGIO SCHIAVONI –Direi questo, qui è sempreun problema di serietà e diaffidabilità; è chiaro chequeste grosse aziende quan-do devono fare degli inve-stimenti importanti si rivol-gono a ditte consolidate dovec’è un interlocutore che noncambia, perché, per esempio,in diverse multinazionali, no-nostante siano importanti egrandi, l’amministratore de-legato oggi c’è e domanimattina non ci sarà più, quin-di è difficile tenere il filocon queste situazioni. Noi èda cinquant’anni che stiamoqui e quindi è uno dei grossivantaggi che l’Enel ha di

fronte, perché noi, in effetti,se sbagliamo rispondiamo inproprio, e, comunque, l’Eneltroverebbe un interlocutorecon cui già si è confrontata,mi spiego

MORETTI – Come ve-dete la saggezza porta dellesoluzioni semplici. La gran-de industria di nome mon-diale avrebbe fatto chissàche cosa, avrebbe chiamatoscienziati per spiegare que-sta ragione, lui l’ha spiega-ta molto bene, con moltobuon senso, intelligenza,passione, serietà, applicazio-ne, caratteristiche che han-no portato Sergio Schiavo-ni, che una volta vendevadelle ‘robette’ per paraful-mini, ad essere uno dei piùgrandi industriali del setto-re in Europa. Sergio, gra-zie per avermi permesso diesporre ai miei telespetta-tori i motivi di questa am-mirazione che abbiamo neituoi confronti, oltretuttoadesso sei anche un buon…allenatore, hai tirato su deifigli che giocano bene an-che loro.

SERGIO SCHIAVONI –Sì, sì.

MORETTI – Grazie,grazie ai telespettatori e ar-rivederci alla prossima set-timana.

Trasmissione del 3 novembre 2011www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

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12PAGINA NATALE 2011MARCHEdomani

MAURIZIO O. DELFINO

La crisi del 1929, uffi-cialmente aperta dallacaduta della borsa del

24 ottobre, fu ritardata di unaquindicina di giorni da unapasseggiata. Quella del ban-chiere ohn Pierpont Morganr. ( P Morgan) che in una

giornata cruciale, tesissima, al-l’inizio di ottobre, scese daisuoi uffici, per entrare, conpasso calmo, nella non lonta-na sede dello Stock Exchangedi New ork dove, rivoltoqualche segno fugace di salu-to, decise , a un certo punto,di chiamare ad alta voce l’ac-quisto di alcune azioni. Per-ché aveva capito che il veronodo di quella situazione,passata poi alla storia come lapiù drammatica e a tratti tragi-ca crisi economica di cui si hamemoria, era la fiducia. Perquesto l’omaggio che possia-mo fare al dovere di cronaca èsegnalare che il contenuto piùoriginale e degno di nota del-l’incontro con il direttore ge-nerale di Banca dell’Adriaticoè che questo ci sia stato. In unmomento in cui l’Europa el’Italia, anzi il mondo intero(ma non tutti allo stesso modo)sta vivendo situazioni davve-ro eccezionali, non del tuttoancora chiare, troppo fitte eintense per fare previsioni. Per

molto meno capita di vederdeclinare l’invito a simili oc-casioni di confronto. DarioPilla proviene da Pavia, conla sua esperienza di banca plu-ridecennale ed anche vastaquanto a tipologie di settori eincarichi. C’è qualcosa di stra-no, di insolito, che balena inmente solo verso la conclu-sione dell’incontro, quando losguardo volge verso un gran-de schermo che riproduce unenorme cerchio con gli spic-chi che certamente rappresen-tano dati importanti, grandez-ze, etc. Il direttore non fa mairiferimento a un solo numero,

né a una sola percentuale. Cosainaudita per qualunque mana-ger, figuriamoci per uno dibanca. E questo per il motivoche Pilla ha preso talmente sulserio il suo ruolo di “banchie-re” che non indugia nelle tipi-che (e più che legittime)espressioni del marketing piùefficace, cioè le comunicazio-ni o le anticipazioni sui risul-tati obiettivi raggiunti o incorso di conseguimento. Laconcentrazione è invece tuttasulla fisionomia e sull’identi-tà della banca che nel territo-rio marchigiano incarna lapresenza della prima banca na-

z i o n a l e ,cioè IntesaSanpaolo,con 79 fi-liali, 573a d d e t t i ,2,587 mi-liardi dic r e d i t ocomplessi-v a m e n t eerogato nelnostro terri-torio, di cui415 milio-ni dall’ini-zio dell’an-no. Ma,come detto,non è diquesto cheparla il di-rettore, che

si sofferma invece sulle tre di-rettrici che dettano l’impegnodella banca, “banca sistemi-ca”, ricorda il manager, cioèparte di un Gruppo che èespressione del sistema stessooltre che “un network interna-zionale presente in 40 Paesi”.E queste linee sono innanzi-tutto l’ascolto, spiega con cal-ma e misurando bene la paro-le, “cioè non l’ambizione disoverchiare o condizionare lasituazione, ma invece quelladi far accadere le cose entran-do a contatto con i fabbisognidel mercato e penetrando lepeculiarità dei nuclei rappre-

sentati dalle più piccole zoneo settori. In questo quadro, eforti di anni di presidio e co-noscenza dell’estero -sottoli-nea Pilla- ci assumiamo ilcompito dell’aiuto all’interna-zionalizzazione senza doverimprovvisare nulla, favorendol’ingresso dell’impresa neinuovi mercati, stabilendoobiettivi e priorità, sostenen-do la ricerca di partner, leanalisi di mercato per decifra-re la capacità di assorbimentodel prodotto, la fiscalità, leconsuetudini commerciali e leregole bancarie”. Un’ampiez-za di prospettiva che introdu-ce alle altre linee guida chesono la “funzione di leva perl’aggregazione”, cioè la spin-ta a favorire il coagulo delleenergie delle tante “aree di au-tentica eccellenza ma debolinelle dimensioni”, dice il di-rettore, che parla delle reti diimpresa e fa esempi tratti daun settore di grande interessecome la produzione vitivini-cola, che è fatta anche di unafiliera di accessori nel cuiambito superare “la polveriz-zazione” dell’offerta signifi-cherebbe recupero di grandevalore. E poi “il mantenimen-to della coerenza nel sistemacreditizio”. Il manager si sof-ferma con la consueta calma ededizione su questo crucialeaspetto della necessità, defini-ti gli scopi e la direzione, di

Dario Pilla

“Sfida del merito e della competizione:i marchigiani hanno le carte in regola”

Intervista con Dario Pilla, direttore generale Banca dell’Adriatico; l’impegno dell’istituto su tre direttrici

avere la struttura e la capacitàdi sostenere nel tempo la stra-tegia messa a punto. Che èanche la parola chiave cheviene associata alle Marche,di cui il direttore parla comedi un territorio “con una gran-de storia, con spunti di eccel-lenza che possono ben rappre-sentare il meglio del Paese,grazie a doti di concretezza eraffinatezza che i marchigianifondono e combinano comepochi altri, potendo candidar-si ad essere i primi a racco-gliere l’urgenza della sfida delmerito e della competizione”.Un’interessantissima impressio-ne di un uomo del nord che,operoso ed esperto, alla doman-da su quale sia l’obiettivo per-sonale risponde: “Lasciareun’impronta mettendoci la fac-cia”; a quella sulla cosa princi-pale che suggerirebbe allaRegione: “Paragone e strate-gia”. E infine alla domandasulla difficilissima situazioneattuale che “la percezione del-l’altitudine dipende dalla pro-spettiva della visuale”. Controogni indulgenza all’emotività,da cui andrebbero slegate l’ana-lisi e le scelte di un periodostorico di passaggio, carico perquesto di grandi possibilità,che richiedono quale primavera materia prima il coraggioe l’autorevolezza, che DarioPilla esprime in modo moltoconvincente.

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13PAGINANATALE 2011 MARCHEdomani

VI Forum Giovani Imprenditori; il presidente nazionale Jacopo Morelli

“Siamo a un punto di svolta”: daPesaro uno sprone a sprigionarele energie creative. Il timoniere

dei G.I. marchigiani,Francesco Mascarucci:

“Tocca adesso a noi portarel’innovazione nelle nostre aziende”

Jacopo Morelli, presidente nazionale GiovaniImprenditori

Perché l’Italia non è ingrado di attrarre i ta-lenti e i capitali Per-

ché tanti cervelli fuggonoall’estero quando al giornod’oggi le scommesse suimercati internazionali sivincono con le aziende“brain intensive”, piene dicervelli, più che di capitalio di forza lavoro Temacomplesso e di strettissimaattualità affrontato durantela sesta edizione del Forumdei Giovani Imprenditori diConfindustria Interregiona-le del Centro, tenutasi aPesaro all’ otel Excelsior.Platea affollata, con circa300 imprenditori affluitida tutta Italia per confron-tarsi e trovare soluzionicondivise.

“Fin dai tempi di Co-lombo e di Marco Polo, ab-biamo sempre saputo farsentire la nostra voce al-l’estero –il commento diJacopo Morelli, presiden-te nazionale dei GiovaniImprenditori– anche perchésapevamo mettere in cam-po capacità non solo mer-cantili, ma anche organiz-zative e manageriali. Oggisiamo ad un punto di svol-ta. Le aziende non sonopiù né capital intensive, nélabour intensive, ma brainintensive. I Paesi con imaggiori tassi di svilupposono quelli in grado di at-trarre i cervelli e i talenti,che non cercano solo i sol-

di, ma le condizioni dovepotersi esprimere al meglio,dove sentirsi liberi di fare.Dobbiamo fare subito leriforme acosto zeroche liberi-no le capa-cità creati-ve e im-p r e n d i t o -riali deig i o v a n i ,dobb iamos c o m m e t -tere forte-mente nel-le startup”.

I n t e r -venti dis p e s s o r e ,dopo i sa-luti introduttivi di Federi-co Ferrini, presidente Gio-vani Imprenditori Confin-

dustria Pesaro Urbino, diPaolo Andreani, presiden-te Confindustria Marche, edi Alberto Drudi, presiden-

te Camera di Commercio diPesaro e Urbino, a partiredalla presentazione sugliitaliani di successo al-

l’estero, oggi come nellastoria tenuta da RobertoBonzio, giornalista autore

del sito Italiani di Frontie-ra. Successivamente le espe-rienze di Lorenzo Thione,fondatore del motore di ri-

cerca Powerset, ora parte diMicrosoft Bing, e del musi-cista Raphael Gualazzi; perfinire alla voce fuori dalcoro di Vivek Jacob, im-prenditore indiano Ceo diBanyan Tree oldings, cheha scelto l’Italia per i suoiinvestimenti, ed ErmannoVitali, vicedirettore FaamAsia.

Grande soddisfazione èstata espressa anche dalpresidente dei Giovani Im-prenditori marchigiani,Francesco Mascarucci:“Abbiamo visto giusto, iltema scelto è stato moltoapprezzato. Ora tocca a noiportare l’innovazione den-tro le nostre aziende e con-tribuire a modernizzare ilnostro Paese”. La giornatapesarese è stata anche l’oc-casione per rinnovare lecariche all’interno dell’In-terregionale del Centro,con l’elezione di FedericoMontesi presidente deigiovani umbri che suben-tra a Stefano Commini. IlForum è stato organizzatoin collaborazione con Istaoe grazie al sostegno dellaCamera di Commercio diPesaro, Carifano – GruppoBancario Credito Valtelli-nese e otel Excelsior, econ il supporto di Bartoli-ni Corriere Espresso, ar-nak, Vodafone, GI Group,Poltrona Frau, Api Raffine-ria di Ancona, Super Dedoe Banca dell’Adriatico.

Istao, presentato da Andrea Merloniil Piano triennale 2012-2014Una business schoold’eccellenza

Andrea Merloni, neopresidente Istao

Internazionalità di docenti estudenti; programmi aggiornati alleesigenze delle imprese attraverso ilcontributo diretto delle aziendepartner, al fine di gestire le com-plessità dello scenario competitivo.Il neo presidente dell’Istao, An-drea Merloni, ha illustrato le lineeguida del Piano triennale 2012-2014: un progetto per trasformarel’Istituto Adriano Olivetti in unabusiness school d’eccellenza na-zionale e internazionale. Perchèl’Istao diventi la “prima scelta” pergli studenti ad alto potenziale, pun-tando sulle eccellenze anche tra do-centi di altri Paesi. “L’Istituto haun compito difficile e importante -ha sottolineato Andrea Merloni-,perché dovrà aiutare i giovani adiventare professionisti qualificatie motivati, in grado di ricoprireposizioni di rilievo all’interno del-l’impresa. L’Istao vuole rappresen-tare una risorsa strategica del terri-torio e non solo, in grado di ri-spondere alle nuove esigenze delleimprese e garantirne sviluppo ecompetitività. Sono convinto –haaggiunto Merloni- che solo met-tendo la formazione al centro dellestrategie d’impresa si potranno tro-vare nuovi modelli di sviluppo pergli anni a venire”. Articolata in seiazioni principali la proposta: au-mentare l’efficacia e l’efficienza del-l’Istao come promotore di culturaed amplificatore di business per leaziende; rinforzare la capacità del-l’Istituto di essere sostegno prima-rio all’educazione della nuova classemanageriale; adeguare i program-mi alle esigenze delle imprese concontribuzione di queste non solo

di tipo economico ma mediante lapartecipazione diretta alla definizio-ne dei programmi e delle esperien-ze; rinforzare il marchio Istao e lavalidità dei suoi insegnamenti me-diante l’attrazione di talenti da for-mare ed inserire nelle aziende part-ner (“Talent Pool”); gestire nelmodo migliore le complessità delloscenario competitivo; puntare sulleeccellenze del mondo accademicoper migliorare la qualità dell’of-ferta formativa. L’incontro è statoanche l’occasione per presenta-re la nuova struttura dell’Istitu-to, che vede l’ingresso, comevicepresidente, di GianlucaGregori, preside della Facoltàdi Economia della Politecnicadelle Marche, e di GiulianaCalza, direttore generale non-chè responsabile dello Svilup-po organizzativo di IndesitCompany. Confermato Valeria-no Balloni nel ruolo di direttorescientifico.

Ma. Al.

“Riforme a costo zero” Interregionale del Centro, eletto Federico Montesi

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MARCHEdomani NATALE 2011PAGINA14

Leopardi è il testimonialforse più prestigioso chela nostra regione può

offrire al mondo. E quest’annola Giornata delle Marche guar-da al mondo perché crediamoche nel mondo possiamo tro-vare l’exit strategy per uscireda questa situazione di crisi”.E’ quanto ha affermato il Go-vernatore delle Marche, GianMario Spacca nel celebrare lasettima edizione della Giorna-ta delle Marche al Teatro per-siani di Recanati,città natale del po-eta, nell’ambitodel 150mo del-l’Unità d’Italia. Unevento, quellodella Giornata del-le Marche, che hacontinuato a ripro-porre uno straordi-nario momento dicondivisione, diriflessione e di ri-lancio della pre-senza marchigianaon Italia e nelmondo. “Il signi-ficato di questa ri-correnza –ha di-chiarato Spacca- èquello di rifletteresulle prospettivedello sviluppo ci-vile, sociale, eco-nomico della nostra comunità,avendo cura di conservare lasua storia, le sue origini, i suoivalori. La data scelta è il 10dicembre: in ogni parte delmondo, i marchigiani si ritro-vano per la solennità della Ma-donna di Loreto, riconosciutauniversalmente come riferi-mento ideale e spirituale dellapropria terra e delle proprie ori-gini. E’ una data simbolica checoincide, tra l’altro, con la gior-nata della pace voluta dal Con-siglio regionale delle Marcheed è il giorno della dichiara-zione dei diritti dell’uomo”.“Vogliamo dedicare questaedizione della Giornata delleMarche ad una riflessione sulmodo di uscire dalla crisi. Ab-biamo individuato una possi-bile strada, una strada che guar-da al mondo, perché non tuttoil mondo è uguale: l’Europa el’Italia sono in crisi, ma vi sonoPaesi che al contrario stannovivendo una grande crescita,possiamo dire un momento displendore”. “Sono Paesi –haprecisato Spacca- che voglio-no lavorare e crescere con noi,perché riconoscono alle Mar-che qualità della vita e unagrande storia. La strada per usci-re dalla crisi non è solo incre-mentare in termini quantitativi

gli scambi commerciali, ma in-tegrare anche la nostra econo-mia con quelle di quei Paesi,collaborare con loro per defi-nire una crescita che sia anchequalitativa. Una integrazioneche non è solo economica,ma che riguarda anche l’eco-nomica sostenibile, l’ambien-te, la cultura”. Rispondendoalle domande del giornalistaAttilio Romita, Spacca ha fat-to il punto sui progetti an-nunciati nell’edizione 2010

della Giornata delle Marche:Marche 2020, Domotica ecattura di risorse libere in Ita-lia e in Europa. “Su questetre priorità –ha detto Spacca–abbiamo lavorato concreta-mente. Vista la drastica ridu-zione di risorse statali, siamoandati con ancora maggiorconvinzione in Europa con

Il Governatore Gian Mario Spacca nel corso del suo intervento ha annunciato i progetti futuri:“Il primo riguarda il web computing per la realizzazione di infrastrutture immateriali”

“Siamo aperti al mondo”“La crisi economica ci spinge ad essere più ambiziosi”

Dall’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) si rilevache al 31 dicembre 2010 i cittadini marchigiani che risiedono inun Paese straniero sono 103.479, con una tendenza di crescitanegli ultimi anni del 27%. I dati più recenti, alla data del 2settembre 2011, indicano 105.817 marchigiani iscritti all’Aire: alprimo posto la provincia di Macerata con 33.552 iscritti, seguitada Ancona (27.973), Pesaro Urbino (18.975), Ascoli Piceno(13.632) e Fermo (11.685). Più della metà risiede in Americameridionale (oltre il 55%) e comunque la maggior parte nel con-tinente americano: Argentina (49,8%), con la comunità di marchi-giani più numerosa; Canada (2,8%); Brasile (2,4%); Usa (2,3%).Oltre un terzo risiede in Europa (il 35%). Dalla distribuzione perclasse d’età, si rileva che la quota preponderante è costituita dagliultrasessantacinquenni (24%), a fronte della classe d’età compresatra i 18 e 24 anni che rappresenta la percentuale minore degliiscritti (7%). In particolare, i residenti in America settentrionale ecentrale sono caratterizzati da una maggiore percentuale di ultra-sessantacinquenni (36%), mentre, per quanto riguarda i marchigia-ni residenti in Asia e in Africa, si rileva una maggiore percentualedi minorenni (rispettivamente il 27% e il 21%).

I marchigianiall’estero

Museo dell’emigrazione,nascerà nel 2012

Valor izzare i l ruolodel le associazioni deimarchigiani all’estero perpromuovere le Marche nelmondo. Un’opportunità daconcretizzare attraversoun rapporto proficuo dicollaborazione con l’As-semblea legislativa. Laquestione è stata al cen-tro dell’incontro tra il pre-sidente Vittoriano Solaz-zi e il Comitato esecutivodel Consiglio dei marchi-giani all’estero, nell’am-bito della Giornata delleMarche, a Recanati. Le as-sociazioni di marchigianiresidenti all’estero sonocresciute nel tempo. At-tualmente se ne contano72, molte organizzate aloro volta in federazioni.Sono dislocate in Argen-tina, Australia, Belgio,Brasile, Canada, Francia,Germania, Lussemburgo,Svizzera, Uruguay, Usa eVenezuela. “Danno vita –ha detto il presidente delConsiglio dei marchigia-ni all’estero, Emilio Be-rionni– a una rete capil-larmente diffusa, con mi-gliaia di associati , cherappresenta un potenzialepromozionale non sempreconosciuto e adeguata-mente valorizzato”. Unarete fondata sul volonta-riato, sulla solidarietà esull’appartenenza “a di-sposizione delle Marcheper farsi conoscere nelmondo”. Solazzi ha mani-festato “piena e assolutadisponibilità ad attivareiniziative che possano va-lorizzare questo rapportoper valorizzare il ruolo di

ambasciatori straordinaridelle Marche svolto dal-l’associazionismo nei ri-spettivi Paesi di origine”.Nei loro interventi, i com-ponenti del Comitato ese-cutivo hanno sottolineatocome le Marche si sianodotate, rispetto alle altreRegioni, di una legge, afavore degl i emigrat i ,“moderna, proiettata ver-so il futuro e molto gene-rosa”. anno segnalatoanche il ricorso di moltigiovani marchigiani allarete dell’associazionismoin Europa per avere infor-mazioni sulle possibilitàlavorative all’estero.

Il 2012 sarà l’anno incui nascerà il Museo del-l’emigrazione marchigia-na nel mondo. L’annun-cio è contenuto all’inter-no della proposta del “Pia-no emigrazione 2012” di-scussa nella Sala consilia-re del Municipio di Reca-nati dal Comitato esecu-t ivo del Consigl io deimarchigiani all’estero.

In occasione della fe-sta del 10 dicembre sisono ritrovati i rappresen-tanti designati, apparte-nenti alle numerose asso-ciazioni presenti in tutti icontinenti: Franco Nico-letti, vicepresidente, dalLussemburgo; Javier Pa-blo Lucca e GabrielaManetta, dall’Argentina;Lorena Noè, dal Belgio;Anna Claudia Casini, dal-l’Uruguay. Ad accoglier-li, oltre al presidente delComitato, Emilio Berion-ni, al sindaco e all’asses-sore del Comune di Reca-

nati, Francesco Fiordo-mo e Andrea Marinelli,l’assessore regionale al-l’Emigrazione, Luca Mar-coni, il quale ha sottoli-neato “l’importanza del-l’associazionismo per laloro capacità di aggrega-zione e per il fatto di fun-gere da trait d’union trale comunità marchigianesparse nei vari Paesi e laRegione”.

“Il Museo dell’emigra-zione –ha detto Marconi–servirà a far conoscere unfenomeno storico che sirinnova con nuovi flussimigratori di nostri giova-ni diplomati e laureati”.Il progetto si articola indue fasi: la prima riguar-da la ricerca di reperti edi documenti. La secondafase, partendo dal mate-riale raccolto e cataloga-to, riguarda la definizio-ne di un percorso esposi-tivo museale dedicato allafruizione didattica e delpubblico più vasto. La re-alizzazione del progettosarà conclusa entro il pros-simo anno.

Sarà istituzionalizzatol’Albo regionale delle as-sociazioni del marchigia-ni incrociando la loro at-tività con iniziative al-l’estero. Saranno ricercatenuove formule di aggre-gazione dei marchigianinel mondo, indirizzandol’attenzione soprattutto aigiovani e sarà posta atten-zione allo sviluppo di piùadeguati strumenti di co-municazione virtuale (sitointernet, posta elettronica,newsletter).

Solazzi: “Valorizzare il rapporto”

Il presidente della Repubblica, GiorgioNapolitano: “Capacità di fare sistema”In occasione della

Giornata delle Marche2011, il segretario gene-rale della presidenza del-la Repubblica, DonatoMarra, ha inviato il se-guente messaggio alpresidente della Regio-ne Gian Mario Spacca:“Il presidente della Re-pubblica, Giorgio Napo-litano, nel rammarico dinon poter presenziareall’evento ha voluto co-munque dest inare al-l’iniziativa l’unita meda-glia, quale suo premio dirappresentanza e testi-monianza di vivo ap-

Isabella Ferrari e Alessandro Puliani

progetti mirati che non rien-trano nei fondi strutturali mache, in competizione con al-tre regioni europee, ci hannoconsentito di ottenere risorseimportanti. Solo una settima-na fa abbiamo firmato con laBei-Banca europea per gli in-vestimenti una provvista fi-nanziaria per ulteriori 200milioni di euro. Su Marche2020, anche grazie alla colla-borazione con Fondazioniprivate come la Fondazione

Marche, abbiamo avviatoprogetti concreti, come leborse di studio per 20 giova-ni che andranno negli Usa perstudiare la medicina moleco-lare con l’impegno, una voltarientrati in Italia, di restareall’interno delle strutture sa-nitarie della nostra regione. Ilterzo impegno era di avviare

l’Agenzia nazionale per lalongevità attiva: lo abbiamomantenuto. Anche su questoprogetto stiamo ricercandoforme di collaborazione al-l’estero in campo sanitario”.Spacca ha poi annunciato iprogetti per il 2012. “Impe-gni ancora più ambiziosi –hasottolineato– perché è la crisiche ci spinge ad essere piùambiziosi. Il primo progettoper il 2012 riguarda il webcomputing per la realizzazio-

ne di infrastrutture immate-riali su cui, a differenza diquelle materiali, siamo in ri-tardo. Il secondo progetto ri-guarda il sostegno ancora piùforte all’internazionalizzazio-ne, non solo per integrare leeconomie e le società maanche per aiutare le impresead avere maggiori flussi dicassa attraverso l’export. Ilterzo ed ultimo impegno èdi puntare sul consolidamen-to dei valori fondamentali

alla base della nostra vita dicomunità: abbandonare lerendite di posizione, premia-re le capacità e il merito, te-nendo un atteggiamento an-cor più di sobrietà nelle isti-tuzioni”. Nel corso della se-rata, di rilievo la recita diIsabella Ferrari legata a Le-opardi “Dall’Italia all’Infini-to”, con la partecipazione delvioloncellista AlesssandroPuliani.

Rob. I. Ros.

Il GovernatoreGian Mario Spacca

prezzamento per le ragio-ni che la ispirano e perl’ impegno dei ci t tadinimarchigiani nel tenereviva e celebrare con giu-sto orgoglio la propriaidentità. Le Marche, difronte alle difficoltà dellacrisi economico-finanzia-ria che stiamo vivendo,hanno saputo ‘fare siste-ma’ e restare fedeli a unmodello di sviluppo atten-to a riconoscere il valoredel lavoro e del capitaleumano: in questo quadroè apprezzabile l’attentaricerca di una dimensioneprodutt iva innovativa,

aperta verso una proget-tualità che persegua unamigliore qualità dellavita e del territorio, tu-teli e valorizzi le risorsenaturali, culturali e sto-riche della regione e con-tribuisca a rafforzare lacoesione sociale dell’in-tera comunità. Il Capodello Stato rivolge a leie a quanti hanno contri-buito alla realizzazionedelle diverse iniziative ipiù fervidi auguri per illoro pieno successo e uncordiale saluto, cui vo-lentieri unisco il mio per-sonale”.

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MARCHEdomaniNATALE 2011 15PAGINA

Sono state premiate aRecanati, nel corso delle ini-ziative per la Giornata delleMarche, le scuole marchigia-ne che hanno partecipato albando per la III Campagnaregionale informativa sul-l’ iv-Aids, il cui slogan è“Anche io dovrei saperlo”.Erano presenti il sindaco diRecanati, Francesco Fiordo-mo e l’assessore regionale aiServizi Sociali, Luca Marco-ni. La Campagna, che hapotuto contare sulla preziosacollaborazione dell’Anlaids, èconsistita nell’ideazione diuna produzione video-grafi-ca allo scopo di orientare laprevenzione e la promozionedi informazioni significativesull’ iv-Aids per la popola-zione delle Marche. L’inizia-tiva ha visto il coinvolgimen-to prioritario degli allievi del-le scuole superiori delle Mar-che i quali, oltre ad essereoggetto di nuove iniziativedi informazione, sono statichiamati a fornire i contenuticreativi da utilizzare nel cor-so della campagna rivolta allapopolazione generale. Al ban-do hanno partecipato 71 clas-si di oltre 30 scuole marchi-giane. Le classi hanno pro-dotto diversi elaborati, unaprima verifica dei quali ha de-terminato una graduatoria dimerito di 17 prodotti graficie 7 video. Ad essere premiatiper la categoria “Prodotti gra-fici” sono stati: 1) Liceo arti-stico “Licini” di Ascoli Pice-no, classe IV B, con l’elabo-rato “Prevenzione pensieroconcreto”; 2) Istituto profes-sionale “Olivetti” di Fano,classe V A, grafica con l’ela-borato “Game over”; 3) Li-

ceo artistico “Licini” di Asco-li Piceno, classe V A, con l’ela-borato “Cancella i pregiudizisull’Aids”. Per la categoria“Prodotti video”: 1) Liceoclassico “Stabili Trebbiani” diAscoli Piceno, classe III C,con il video “L’amore per lavita contro l’Aids”; 2) Liceoclassico “Vittorio EmanueleIII” di esi, con un gruppointerclasse con il video “Tgsolidarietà”; 3) Istituto tecni-co commerciale “Gentili” diMacerata, classi IV A e IV E,con il video “Diciamo no al-l’Aids”. La commissione haritenuto inoltre di attribuiredue menzioni particolari conpremi speciali alle seguentidue scuole: Istituto istruzio-ne superiore professionale“Olivetti” di Fano, classe IVA, con il video “Amore” eLiceo scientifico “Torelli” diFano, classi IV A e IV C, conil video “Smile”, con la se-guente motivazione: per lacapacità di entrare nei termi-ni del messaggio con lin-guaggi semplici e riconosci-bili, un modello comunicati-vo adatto ad essere inseritonel sistema delle comunica-zioni informative e preventi-ve della sanità marchigiana.Ai vincitori i seguenti pre-mi: 5 mila euro per il mi-glior progetto grafico, 5 milaeuro per il miglior spot vi-deo. Ai secondi classificati,nelle rispettive sezioni, è sta-to assegnato il premio di 3mila euro. Ai terzi nelle ri-spettive sezioni, è stato asse-gnato un premio di milleeuro. Per le menzioni specia-li 3 mila euro al video “Amo-re”, 2 mila euro al video“Smile”.

“Anche iodovrei saperlo”

Tutte le scuole che si sono distinte

“Il Picchio d’Oro 2011” assegnato al ministro dell’Economia degli Emirati ArabiUniti, Sultan Bin Saeed Al Mansouri. Il “Premio del presidente della Regione”

all’Ambasciatore della Repubblica di Corea, Thomas Hong-Soon Han

“Due importanti amicidelle Marche”

“Unirsi, tutti quanti, per avviare la ripresa”

Premiamo due amici delleMarche, due importanti personalità di livello interna-

zionale, particolarmente legati allanostra regione”. Il presidenteGian Mario Spacca ha commen-tato con queste parole il conferi-mento delle due riconoscenze at-tribuite in occasione delle cele-brazioni della Giornata delleMarche. Il “Picchio d’Oro 2011”è stato assegnato al ministro del-l’Economia degli Emirati ArabiUniti, Sultan Bin Saeed Al Man-souri, “E’ un grande onore rice-vere questo premio; Spacca hacostruito importanti contatti nonsolo per le Marche ma anche perl’Italia. Per provare ad uscire dallacrisi economica tutti quanti dob-biamo unirci, bisogna sedersiattorno a un tavolo per capirebene i problemi e trovare le ade-guate soluzioni con dei program-mi chiari per affrontare il futuro.L’Europa, che in questo momen-to non è unita, deve trovare so-luzioni condivise”, mentre il “Pre-mio del presidente della RegioneMarche” è andato all’Ambascia-tore della Repubblica di Coreapresso la Santa Sede, già Rettoredell’Università di Seul, ThomasHong-Soon Han, “ringrazio il

“Premio Valore Lavoro”: la cerimonia di consegna dei riconoscimenti almondo imprenditoriale nell’Aula Magna del Palazzo comunale di Recanati

Ecco le buone pratiche

Il concerto della Banda musicaledell’Arma dei Carabinieri

A chiudere le celebrazioni della Giornata delle Mar-che, il concerto della Banda musicale dell’Arma deiCarabinieri sul tema “A Leopardi, alle Marche, all’Ita-lia”, un gruppo di 54 componenti diretti dal maestrovice direttore, capitano, Massimiliano Ciafrei. Un con-certo di grande spessore che ha salutato l’evento svol-tosi a Recanati.

Da sinistra, Thomas Hong-Soon Han, Sultan Bin Saeed Al Mansouri, la traduttrice,Gian Mario Spacca e Attilio Romita (le foto di queste pagine sono di Maurizio Rillo)

Governatore per il premio moltocaro che mi è stato consegnato.Nel nostro Paese Padre MatteoRicci, circa 180 anni fa, ha datol’avvio della Chiesa cattolica unsegnale di grande spessore. Persuperare la crisi, tutti i popolidevono partecipare evidenziandoi veri valori del bene comune.Fondamentale investire nel futu-ro, valorizzando la cultura, so-

prattutto quella italiana in Co-rea”. Le due onorificenze sonostate consegnate a Recanati nelcorso delle cerimonia ufficiale alTeatro Persiani. “Quest’anno iriconoscimenti vanno a due per-sonalità che intrattengono profi-cui rapporti di amicizia e colla-borazione con le Marche –hasottolineato Spacca-; la nostraregione ambisce a essere sempre

di più protagonista nello scena-rio internazionale. E’ questa lavia migliore, che passa per l’in-tegrazione delle economie mon-diali che oggi continuano a cre-scere a ritmi sostenuti e che cipossono consentire di usciredalla crisi. Questa urgenza diaprirci sempre più al mondo in-contra il desiderio di trovarenuovi amici nel mondo: siamo

certi di avernetrovati nel mini-stro Sultan BinSaeed Al Man-souri e nell’Am-basciatore Tho-mas ong-Soon an che cihanno onorato con la loro pre-senza alla Giornata delle Mar-che”. La Legge regionale cheistituisce la Giornata delle Mar-che (la 26/2005) prevede l’ono-rificenza denominata “Picchiod’Oro”, assegnata a istituzioni ecittadini che si sono particolar-mente distinti in attività cultura-li, sociali, politiche, economiche,scientifiche e sportive. Il confe-rimento avviene con decreto delpresidente della Giunta regiona-le, su indicazione di una com-missione composta da quattroconsiglieri regionali. La commis-sione, presieduta da Paola Gior-gi, all’unanimità ha indicato Sul-tan Bin Saeed Al Mansouri conla seguente motivazione: “Per-sonalità di spicco del mondoarabo. Imprenditore affermato,ricopre negli Emirati Arabi Uni-ti, incarichi di governo di gran-de responsabilità. Da anni ami-co delle Marche, con le qualiintrattiene rapporti proficui di

cooperazione istituzionale edeconomica, come rappresentantedel Governo e come imprendi-tore. Si deve alla sua opera semolte aziende delle Marche han-no sviluppato relazioni econo-miche e commerciali con il mer-cato emiratino e arabo, e se leMarche hanno acquisito un’at-tenzione di rilievo nell’area delGolfo”. Il premio speciale, in-vece, viene assegnato direttamen-te dal presidente, tra le persona-lità e le istituzioni che, con illoro operato, si siano distinte afavore della comunità marchi-giana. La scelta è caduta su Tho-mas ong-Soon an per i rap-porti di particolare amicizia ecollaborazione che l’Ambascia-tore ha intrattenuto, con le Mar-che, sia come Rettore dell’Uni-versità di Seul, sia come rappre-sentante diplomatico, anche inoccasione del V Congressoeucaristico nazionale che si è re-centemente svolto nella Metro-polia di Ancona.

Un momento della consegna del “Premio Valore Lavoro”

La buona imprenditoriamarchigiana al centro dellaquinta edizione del “PremioValore Lavoro”, inseritanell’ambito della Giornatadelle Marche. La manifesta-zione si è tenuta nell’AulaMagna del Palazzo comu-nale di Recanati, alla pre-senza dell’assessore regiona-le alla Formazione e Lavo-ro, Marco Luchetti. Istitui-to dalla Regione Marche,con il contributo del Fondosociale europeo, il premioha lo scopo di valorizzare lebuone pratiche aziendaliattuate dalle realtà impren-ditoriali marchigiane a fa-vore delle risorse umane edi condividerle tra aziende,istituzioni ed opinione pub-blica. Dieci le aziende pre-miate, appartenenti a diver-si settori: dalle produzioniagricole biologiche alleenergie rinnovabili, dall’edi-lizia alla cooperazione so-ciale. A ricevere i riconosci-menti sono stati i rappresen-tanti delle aziende AlceNero Cooperativa Agrobio-logica di Isola del Piano(Pesaro Urbino), AtlanteCooperativa Sociale diAncona, Ecoservice di Ma-telica (Macerata), GericoCooperativa sociale diFano (Pesaro Urbino), Non-SoloStampa di Camerano(Ancona), Santarelli Co-struzioni di Ascoli Piceno,Selettra di Comunanza(Ascoli Piceno), Simam diSenigallia (Ancona), TreElle di Fermo e Ykk Medi-terraneo di Ascoli Piceno.La menzione prevista perl’Associazione che ha pro-dotto il maggior numero di

segnalazioni per il premio èandata al Ciof di AscoliPiceno. La cerimonia è stataaperta dal saluto del sinda-

co della città leopardiana,Francesco Fiordomo, cui èseguito l’intervento dell’as-sessore Marco Luchetti, cheha evidenziato come “leimprese selezionate per lemigliori pratiche aziendalirappresentino la punta didiamante del patrimonioimprenditoriale e umanodella nostra regione. Chicrede e investe energie perle buone pratiche aziendalidimostra come si possanoconiugare insieme, anchenell’attuale periodo di crisi,valori quali sviluppo, sicu-rezza, innovazione, integra-zione sociale e pari oppor-tunità”.

Uno spazio particolare,all’interno dell’iniziativa, èstato riservato agli interven-ti a sostegno della creazio-ne di impresa finanziati conil Por (Programma operativoregionale) Marche Fse (Fon-do sociale europeo), grazie

alla presentazione dei risul-tati di valutazione da partedi Giuseppe Fiorani, dellaFondazione Giacomo Bro-

dolini.L’edizione 2011 di “Va-

lore Lavoro” ha previstoanche una speciale premia-zione da parte della Fede-razione dei Maestri delLavoro d’Italia - Consola-to Regionale Marche, perle aziende che si sono di-stinte nell’ambito della si-curezza sul lavoro. Il rico-noscimento è andato a: Air-force di Fabriano (Ancona),Moretti Compact di Luna-no (Pesaro Urbino), Santa-relli Costruzioni di AscoliPiceno, Tigamaro di Tolen-

tino (Macerata) e Tre Elledi Fermo. Quest’anno, per laprima volta, è stato ricono-sciuto anche il valore dellacontinuità degli interventi edelle buone pratiche. Perquesto, sono state assegnatedelle menzioni fuori concor-so ad alcune aziende premia-te nelle passate edizioni. Sitratta della Bioaesis di esi(Ancona), Brandoni di Ca-stelfidardo (Ancona), Coo-perativa sociale .A.GE.F .A.Onlus di Ascoli Piceno,Inkarta Cooperativa socialedi Fabriano (Ancona), Mar-cozzi Unipersonale di Cam-pofilone (Fermo), SartoriaFiorella Ciaboco di esi,Sigma di Altidona (Fermo)e Spes di Fabriano. Sonotutte realtà che hanno conti-nuato ad incentivare pro-grammi e pratiche in lineacon i valori del Premio. Lamanifestazione, condotta daPaolo Notari, ha visto gliimprenditori premiati pren-dere la parola per raccontareal pubblico alcune esperien-ze legate alla loro attività.L’evento si è concluso conle foto di rito con le autoritàe i rappresentanti istituzio-nali, che hanno ribaditol’importanza del Premio e ilcollegamento con la Gior-nata delle Marche.

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ROBERTO I. ROSSI

Un momento degli “Incontri” di Alceo Moretti con il direttore generaleUbi-Banca Popolare di Ancona, Luciano Goffi, anche nella foto a lato

Luciano Goffi, direttore generale Ubi-Banca Popolare di Ancona, ospite degli “Incontri” di AlceoMoretti: le linee direttrici perché l’Italia superi le difficoltà che sta affrontando in questo momento

“Rilanciamo il nostro Paese”“Investire, creando occupazione, per uscire dalla crisi economica”

Ricominciare a crederenel Paese, investendo,creando occupazione e

non delocalizzando le attivitàproduttive: è quanto si devefare in questo particolare peri-odo condizionato dalla crisieconomica”. E’ il pensieroespresso da Luciano Goffi, di-rettore generale Ubi-BancaPopolare di Ancona –un isti-tuto di credito che fa leva su240 sportelli diffusi in setteregioni italiane, con circa1.800 dipendenti-, nel corsodella trasmissione “Incontri”,condotta da Alceo Moretti,sulle frequenze di Tv CentroMarche. “Lo sforzo che devefare il nostro imprenditore –sostiene Goffi- è di esseremeno individualista e di lavo-rare insieme, perché deve an-dare per forza sui mercati in-ternazionali, è lì che si cresce;se rimane un problema di ge-losia, di individualismo, effet-tivamente noi siamo più de-boli, però il potere della forzae della capacità del nostro im-prenditore c’è tutto”. “Noi –evidenzia Goffi- facciamobene ad investire ancora neititoli di Stato del nostro Pae-

se, perché nel momento in cuitutti gli investitori vendonoanziché comprare, deprimonotale titolo, costringendo loStato ad emettere titoli sem-pre più costosi e a tassi sem-pre più alti. Dobbiamo averfiducia nel nostro Paese, con-tinuando a tenere in portafo-glio, se l’abbiamo, o a com-prare titoli di Stato. Un’obbli-gazione delle banche è di cre-dere nel nostro Paese: questoè il messaggio che noi dob-biamo darci”. Goffi esterna, trale altre cose, il proprio parerein merito al recente salto del-l’Iva, dal 20 al 21 per cento –imposta che potrebbe essere

incrementata dall’attuale Go-verno Monti-: “Sui consumiqualche impatto negativo po-trà averlo, ma non è questoche tiene bassi i consumi nelnostro Paese. I consumi e gliinvestimenti sono bassi per-ché l’italiano non è sicuro delfuturo; quindi, quando unonon è sicuro del futuro si tie-ne da una parte i risparmi, noninveste, non compra casa,spende il meno possibile, cer-cando di risparmiare. D’altraparte, sappiamo come vannole cose in termini di occupa-zione, soprattutto riguardo ainostri figli. La situazione èquesta, e non è il punto del-

l’Iva che pena-lizza tale situa-zione. La que-stione è risol-vere la serie diproblemi che sistanno diffon-dendo, offren-do prospettivealla gente”.“C’è una buo-na dose di spe-culazione –af-ferma Goffi-che chiaramen-te attacca i Pa-esi più deboli,però, se nonvogliamo esse-re deboli dob-

biamo reagire. La chiave divolta è realizzare, a breve ter-mine, tutte le iniziative pro-mosse e promesse dal nuovoGoverno; sono convinto chese tali iniziative verranno con-cretizzate e realizzate i merca-ti reagiranno positivamente esi tornerà a comprare le azioniin Borsa”. “Il Governo centra-le –dichiara Goffi- tutto som-mato ha fatto bene in questianni a non allargare i cordonidella borsa, perché il debito ègià molto alto; fatto sta che leRegioni, gli Enti locali hannouna situazione di obiettiva dif-ficoltà e lì bisogna trovare ilmodo per risolvere le varie pro-

blematiche. Abbiamo sempresostenuto che una maggiorecollaborazione tra istituzionie privati può sopperire allamancanza di risorse pubbliche.Un consiglio: mettere in cam-po le energie private su pro-getti intelligenti. Questo iopenso che si possa fare; è inu-tile pensare che nei prossimianni avremo fondi pubbliciin abbondanza, non li avre-mo, allora dobbiamo in qual-che modo organizzarci”.“L’Europa –sottolinea Goffi-, se ci pensiamo bene, è uninsieme di Stati che media-mente sono abbastanza inde-

bitati, Paesi che cresconopoco. La miscela tra un debi-to alto e una bassa crescitaspaventa i mercati, perché gliinvestitori si chiedono se quelPaese sarà in grado di ripaga-re quel debito o meno. Que-sta è un po’ la situazioneaggravata da una serie di pro-blematiche che hanno messoin difficoltà varie nazioni,come la Grecia, con l’Europache ha tardato nell’affrontaretali difficoltà che hanno mes-so in ginocchio la Grecia”.“E’ emerso –conclude Goffi-anche un problema legato allacapacità dell’Europa di af-frontare i problemi che na-scono nel suo ambito. Questoha generato, dall’estate in poi,un’ondata di pessimismo chechiaramente ha appesantitomolto la Borsa, ma soprattut-to, e questo è il vero proble-ma, ha innalzato moltissimoil tasso dei titoli di Stato. Nonsolo del nostro Paese, quindiquesto discorso dello spread,di cui ormai tutti siamo esper-ti, che onestamente è diven-tato troppo alto, molto alto,rappresenta appunto quelloche pensano i mercati”.

Trasmissione del 10 novembre 2011www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

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“Continuiamo a guardarecon fiducia al nostro futuro”

Speciale Natale 2011

Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca

Il 2011 che sta per chiuder-si è stato un anno ricco diemozioni per le Marche. La

comunità regionale ha vissutomomenti di straordinaria in-tensità, come l’incontro, l’11settembre ad Ancona, con ilSanto Padre nell’area Fincan-tieri. Un evento che è giuntoal termine di una settimana al-trettanto intensa, quella del

V Congresso eucaristiconazionale che le Marche han-no ospitato dimostrando, an-cora una volta, la propria ca-pacità di accoglienza, di orga-nizzazione, di generosità.Momenti importanti comel’approvazione, l’11 ottobre aBruxelles, del parere sullaMacroregione adriatico-ioni-ca: le 275 Regioni europeehanno dato il via libera ad unprogetto che aprirà alla nostraregione e a tutte le altre che siaffacciano sul Mar Adriatico esullo Ionio grandi opportunitàdi sviluppo, una maggior inte-grazione e prospettive di cre-scita nel segno di un rafforza-mento del fianco sud-est euro-peo, oggi ancora debole rispet-to agli altri quadranti del con-tinente. Opportunità che la co-munità dimostra di conosceresempre di più: è per i cittadiniche, sempre quest’anno, abbia-mo voluto organizzare l’espo-sizione internazionale sullaMacroregione, con l’obiettivodi far conoscere ad un pubbli-co più vasto i vantaggi ad essalegati.

Ma il 2011, purtroppo, èstato un anno segnato anchedalla grave alluvione che iprimi di marzo ha colpito lanostra regione: tre vittime, enor-mi danni alle famiglie, alle

attività industriali, alle infra-strutture. La comunità marchi-giana ha, come sempre, reagitocon grande forza e dignità, rim-boccandosi le maniche per ri-sollevarsi nel più breve tempopossibile. Ma le ferite di que-sta dura calamità sono ancoraaperte. La Regione ha fatto la

propria parte, pur nelle gran-dissime difficoltà finanziariedovute ai pesanti tagli ai tra-sferimenti nazionali; lo Stato,sfortunatamente, non ancora.Ci siamo opposti all’iniquanorma prevista nel Milleproro-ghe che obbliga le Regioni edi conseguenza gli stessi citta-dini colpiti a stanziare le risor-se per il ristoro dei danni.Abbiamo spinto con forza, estiamo continuando a farlo, af-finché anche lo Stato faccia lapropria parte: non molleremofinché questo non accadrà,perché siano riconosciuti ai cit-tadini marchigiani gli stessi di-ritti dei cittadini di altri territo-ri colpiti da eguali calamità.

Lo spirito con cui le Mar-che hanno reagito a questodurissimo momento è lo stes-so con cui stanno affrontando

la crisi economica che ancoraperdura in Europa e in Italia:con il desiderio di vincerla.La Regione, anche nel 2011,si è impegnata con determina-zione per la tutela del lavoroe delle imprese, per creare lebasi di una ripresa con svilup-po, mettendo in campo impor-tanti risorse finanziarie nono-stante il drastico taglio di tra-sferimenti che, quest’anno, sisono ridotti da 220 milioni adappena 30. Il 2012 sarà anco-ra più duro, con le risorse chesi ridurranno ulteriormente a20 milioni. La Regione, no-nostante questo, continuerà adinvestire su lavoro, sviluppo,coesione sociale. Perché vo-gliamo continuare a crescere,a tutelare le fasce più debolidella popolazione. A guardarecon fiducia al futuro”.

L’edizione del decennale haconfermato spirito e intenzionidel Premio Zamenhof - Le vocidella pace, con una serata alTeatro Sperimentale di Anconadensa di avvenimenti e di ospi-ti che, con il loro agire, si in-seriscono pienamente nella vo-cazione alla pace, nell’aiuto apaesi in via di sviluppo e nellacooperazione fra i popoli. Pro-clamati dalla Federazione espe-rantista italiana (Fei) i vincitoridel Premio ideato e coordinatoda Aldo Grassini in collabora-zione con Gabriella Papini; “Ilpane del sole- La suna pano”la scultura dell’artista WalterValentini realizzata per questa

10a edizione e che è stata con-segnata ad Elisabetta Antogno-ni e Nello Ferrieri che, dellaFondazione Cinemovel, portanola magia del cinema nei villaggirurali e nelle periferie urbane afri-cane, incontrando migliaia dipersone per parlare di diritti delledonne, prevenzione dell’hiv e la-voro; a Violetta De Filippo, in-segnante non vedente, esperan-tista, che, dopo il pensionamen-to, ogni anno va ad insegnaregratuitamente per alcuni mesinella città di Gondar (Etiopia)nel locale istituto per ciechi; aSimona Marchini, nota attrice,impegnata per la causa del-l’Unicef. Al gruppo musicale-

orchestrale Pezzi di Ricam-bio è andato il Premio “Um-berto Stoppoloni” le integra-zioni impossibili edizione2011. Condotta da AndreaCarloni, la serata ha visto sulpalco Giuliano Turone recita-re in diverse lingue i primiversi della Divina Commediae alcuni articoli della Costitu-zione; musiche originali diMirko Lodedo. Il Premio a-menhof, organizzato dalla Fei,con l’Università della Pace, èpromosso dalla Provincia diAncona con il patrocinio del-la Regione Marche, del Co-mune di Ancona e del MuseoOmero.

Premio Zamenhof 10a edizione,ecco le voci della pace

Monsignor Edoardo Menichelli,Arcivescovo Ancona-Osimo

“Condivisione,un progetto di vita” “Ricordo uno slogan di

qualche anno fa: ‘Torna Na-tale’. Torna Natale, allora conlo slogan si voleva stuzzicaregli appetiti commerciali;oggi, con la montante crisioccupazionale, nessuno piùmette al centro il Natale comeoccasione di shopping. Inquesto tentativo di ridare alNatale il senso vero e auten-tico che gli compete offro duepensieri che non faccio faticaa chiamare intoccabili.

1) Il Natale è un fatto re-ligioso e spirituale: si fa me-moria del Mistero della na-scita di Gesù Cristo, figlio diDio e figlio di Maria, Dio–uomo. L’Incarnazione (così sichiama quel mistero) è l’attod’amore con cui Dio si misu-ra con la fatica dell’uomoprendendone la natura, sop-portandone la fragilità al finedi ridare all’umanità tutta lasperanza della salvezza. Diosi fa compagnia dell’uomo eper questo, come si ama direoggi, prende la nostra carne epiazza la sua tenda dentro legiunture della storia. Ci si puòcredere o non credere, maquesto è il Natale e il suomistero. L’uomo è chiamatoa riconoscere questa compa-gnia soprannaturale, ad acco-gliere questo impegno diamore di Dio che si fa visibi-le in Cristo Gesù.

2) Di questo mistero van-no riconosciuti alcuni trattiche il Vangelo ci presenta.L’Onnipotente Figlio di Dioentra nella storia e sceglie ladimensione della povertà,sopporta l’inimicizia dei po-tenti, è costretto ad emigrareperché qualcuno lo considera

di inciampo, entra in una fa-miglia di lavoratori che con-quistano il pane con un me-stiere semplice, si fa conosce-re dagli umili pastori, da co-loro cioè che hanno il cuoreancora capace di meraviglia.Questi tratti della vicenda ini-ziale del Figlio di Dio tra noici offrono un’immagine di unDio solidale, che non costru-isce una storia a parte, ma entradentro il vivere dell’uomo.L’essere solidale del Figlio diDio si fa icona da imitare alfine di ‘sognare’ un’umanitàdove non si compete per emer-gere, né si lucra per schiaviz-zare, piuttosto si celebra lavita nella semplicità e nellasobrietà perché ‘un pezzo dipane’ passi di mano in manodei fratelli.

In definitiva, il Natale èproposta di accoglimentodell’amore di Dio e della so-prannaturalità, nonché l’as-sunzione della condivisionecome progetto di vita perl’umanità. Per ambedue que-sti significati occorre il co-raggio di essere liberi davan-ti a Dio e dentro il propriocuore”.

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SpecialeNatale 2011 MARCHEdomani NATALE 201118PAGINA

“Per Natale prodotti ‘made in PU’,dando sostegno all’economia

locale. La qualità delle nostreproposte artistiche, artigianali ed

enogastronomiche lo merita”

Il presidente Matteo Ricci nella foto il quarto da sinistra

Matteo Ricci, presidente della Provincia di Pesaro e Urbino

“Ripartiamo dalle nostre risorsee dalla nostra gente”

In questo momento diffi-cile per molte famiglie eimprese del territorio,

messe a dura prova dalla cri-si, vorrei fare gliauguri di buone fe-ste puntando l’at-tenzione su alcuniaspetti che caratte-rizzano la nostragente e che posso-no diventare risor-se per risalire lachina. Nelle deci-ne di aziende visi-tate per avere ilpolso della situa-zione con impren-ditori, artigiani elavoratori, mi sonoreso conto dellavoglia di reagire,della tenacia e ca-pacità di adatta-mento che acco-muna il nostro tes-suto economico e sociale. Lacoesione è sempre stata unelemento di forza e pur sa-pendo che le ricette localiper risolvere i problemi na-zionali sono poche, conti-nueremo a lavorare insiemenella soluzione dei proble-mi. Oltre ai settori tradizio-nali della nostra economia,che vanno aiutati a rinnovar-si e ad investire, ci sonoambiti su cui puntiamo mol-to, che stanno già creandoposti di lavoro: la green eco-nomy e il turismo. Su que-st’ultimo versante, i buonirisultati del periodo genna-

io–settembre 2011 ( 3,33%negli arrivi e 1,90% nellepresenze, sia nelle strutturealberghiere che extralber-

ghiere) e l’incremento di stra-nieri ( 5,29% di arrivi e 3,54% di presenze) testimo-niano come il settore abbiaassunto un ruolo trainantenell’economia provinciale.Siamo la prima provinciad’Italia ad avere 4 Bandiereblu, dedicate alle spiagge

‘doc’ (Pesaro, Fano, GabicceMare e Mondolfo-Marotta),3 Bandiere arancioni per iborghi ‘eccellenti’ (Gradara,

Mondavio, Mercatello sulMetauro), una città comeUrbino considerata dall’Une-sco ‘patrimonio dell’umani-tà’ e la prima Bandiera tra-sparente (Carpegna) per l’ele-vata qualità ambientale. I turi-sti scelgono questi luoghi sa-pendo di trovare quel valore

aggiunto che è la qualità del-la vita, la possibilità di arriva-re, in un’ora, dal mare allecolline fino alla montagna, di

essere circondatida storia, arte,cultura, scopren-do cibi e prodottitipici. E insiemea questi, le nostreeccellenze artigia-ne (ceramiche, la-vorazioni in cuo-io, tessuti e arre-do casa, legno in-tagliato, pipe inradica, ecc.) sonoun importante bi-glietto da visita:a Pesaro, in viaRossini, abbiamouno spazio perl’esposizione evendita ed altristanno nascendonelle aree interne.

La possibilità di trovare sem-pre più spesso, nei negozi emercatini, i prodotti a km 0del territorio è una piacevolenovità. Il messaggio che vor-rei dare ai cittadini è dunquequello di sostenere l’economialocale e le nostre aziende ac-quistando per Natale prodotti“made in PU”. La qualità ebellezza delle nostre produzio-ni artistiche, artigianali edenogastronomiche lo merita-no e mi piacerebbe che questocommercio non venisse con-siderato ‘solo per turisti’, madiventasse una costante nellanostra spesa”.

Scienza e solidarietà le-gate a doppio filo. Nerbo diuna rete che stringe le suemaglie attorno a chi è in pri-ma linea tutti i giorni nel-l’affermare il diritto alla sa-lute delle persone distrofiche,all’interno di un percorso as-sistenziale quanto più com-pleto e integrato possibile.Di una “triangolazione” haparlato il professor LeandroProvinciali, direttore dellaClinica neurologica del-l’Ospedale di Torrette diAncona. E dello “stimoloimportante” che a questaviene da uno dei suoi perni:la Fondazione Paladini,punto di riferimento in untessuto sinergico che vede incorrelazione operatori sani-tari e attori sociali. Alla Ro-tonda di Senigallia una sera-ta per sostenere l’impegnodella Fondazione: “Un ap-puntamento consolidato”, hasottolineato il presidenteRoberto Frullini. Alla suaterza edizione, “Il gusto del-la solidarietà” ha rinnovatol’incontro con l’arte culina-ria degli chef Moreno Ce-droni e Mauro Uliassi: mol-ti gli ospiti, i fondi raccoltisaranno destinati al finanzia-mento dell’attività di front-office e di informazione perle famiglie con malati neu-romuscolari ed i pazientistessi. La Fondazione intito-lata a Dante Paladini, realtàche è in rapporto di collabo-razione con il Centro clinico

“Il gusto della solidarietà”,terza edizione a Senigallia

La prima linea dellaFondazione Paladini

per le malattie neuromusco-lari, già nei primi tre anni haintrapreso iniziative di rilie-vo; “Fondamentale finanzia-re la ricerca sul campo –inci-so di Frullini-, contribuendocon l’acquisto di attrezzatu-re e il sostegno alle famigliealle attività all’interno del-l’ospedale”. Alla serata, or-ganizzata con il patrociniodella Regione Marche –pre-sente l’assessore Marco Lu-chetti-, della Provincia diAncona e del Comune diSenigallia, conferito il Pre-mio nazionale “Giornali-smo e solidarietà” intitolatoa Mario Di Cicco e assegna-to a quegli esponenti dellacategoria che dell’etica han-no fatto una bandiera, po-nendo attenzione ai temisociali: il riconoscimento –una scultura dell’artista Naz-zareno Rocchetti- a GianniRossetti, neo direttore dellaScuola di giornalismo di Ur-bino, una cifra distintiva chedella passione e della tenaciacon cui ha svolto la profes-sione ha improntato anche ilproprio ruolo alla presidenzadell’Ordine dei giornalistidelle Marche. Interventi ca-nori degli Operapop e musi-cali dell’Ensemble Novo In-canto, sostegno all’iniziativaanche dalla Ferrari, che hamesso all’asta i guanti di unodei propri piloti di Formula 1per sostenere le attività dellaFondazione Paladini.

Silvana Coricelli

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Patrizia Casagrande, presidente Provincia di Ancona

“Sobrietà, partecipazionee senso di responsabilità”

Non poteva esserci ogget-to migliore della candela, sim-bolo del movimento stesso, percelebrare i 50 anni di AmnestyInternational. In mezzo secolodi attività in difesa dei dirittiumani, Amnesty ha contribui-to alla liberazione di oltre 50mila prigionieri di coscienza,allo sviluppo e all’adozione diimportanti trattati internaziona-li (come la Convenzione con-tro la tortura e lo Statuto dellaCorte penale internazionale) eall’abolizione della pena dimorte in quasi 100 Paesi. Percontinuare a chiedere libertàper i prigionieri di opinione,processi equi e rapidi per tutti

i detenuti politici, l’abolizionedella pena di morte e la finedella tortura, delle sparizioni edella violenza contro le don-ne, così come per pretendere ilrispetto dei diritti economici esociali fondamentali (tra cuiquello all’alloggio, all’acqua ealla salute materna), un’asso-ciazione autofinanziata comeAmnesty ha bisogno del soste-gno di tutti: per avere la can-dela scrivere al gruppodi Ancona all’indirizzogr034 amnesty.it; per donarecon carta di credito chiamare ilnumero verde 800 99 79 99 ovisitare il sito www.amnesty.it.

Is. T.

Cinquant’anni di attivitàin difesa dei diritti umani

Una candelaper Amnesty

L’anno si conclude inuna ‘situazione straor-dinariamente delicata’

diceva, qualche giorno fa, ilpresidente Monti. Una situa-zione per la quale, ci augu-riamo, che questo governopossa trovare una via d’usci-ta equa, per il Paese intero eper i cittadini del nostroterritorio chiamato a pagareun prezzo molto alto. A taleproposito, approfitto dellospazio che ‘Marche doma-ni’ mi mette a disposizioneper rinnovare il sentimentodi vicinanza e assicurare lamassima attenzione alla pre-occupante condizione deilavoratori della Fincantieri,della Best e di tutte le pic-cole imprese in crisi. Sobrie-tà, partecipazione e senso diresponsabilità sono gli ele-menti necessari in questoparticolare momento storico,senza mai dimenticare di do-ver consegnare gli opportu-ni strumenti ai più giovaniper garantirci un futuro so-stenibile. Proprio ai più gio-vani, penalizzati anche nelloro percorso scolastico dauna crisi spietata, si rivol-

gono molte delle iniziativedi fine anno della Provinciadi Ancona. In questo mesedi dicembre abbiamo volu-to avviare i ‘Laboratori dicittadinanza partecipata econdivisa’ finanziati dal mi-nistero delle Politiche socia-li e rivolti agli studenti de-gli istituti professionali diAncona e Fabriano, due cit-

tà paradigma dellacrisi economica,dove l’educazionealla solidarietà, allacooperazione e al ri-spetto della legalitàassume un significa-to speciale. Solida-rietà che un entecome la Provinciasceglie di promuo-vere in questi giornisia contribuendoalla raccolta fondiper l’acquisto di unapparecchio perl’anestesia destinatoall’ospedale Salesi,sia aderendo allacampagna Telethonper la ricerca scien-tifica sulle malattiegenetiche. Diritti

umani e musica sono invecei temi portanti di un proget-to dall’esito inedito, ‘LeMu-siche LeAli’, che porta sulpalcoscenico delle Muse170 studenti medi del terri-torio a debuttare nella sta-gione concertistica del Mas-simo dorico. Per la sua va-lenza sociale e culturale,l’importante progetto, pro-

mosso dalla Provincia unpaio di anni fa, ha ricevutol’adesione del presidentedella Repubblica. Il concer-to si avvale del lavoro didue affermati compositori,autori dei brani sul dirittoall’accesso all’acqua esegui-ti dai ragazzi: il maestroToru Takemitsu e il maestroPaolo Marzocchi, anche allaguida dell’orchestra e delcoro di giovanissimi. Un’oc-casione rara per i musicistiin erba, sensibilizzati nelcontempo al rispetto del-l’ambiente e dell’equità so-ciale. Aprire lo sguardo suun pianeta ormai senza con-fini per la Provincia di An-cona significa anche soste-nere a distanza tre bambiniin Asia e Africa grazie alprogetto della ong Cifaonlus per la tutela dei dirittidell’infanzia e il migliora-mento delle condizioni divita nei Paesi del sud delmondo. Con la speranza inun domani migliore, rivol-go uno speciale augurio atutti coloro che vivono unmomento di particolare dif-ficoltà”.

Sostegno alla lotta contro ladistrofia di Duchenne e Becker

Il Natale dei bambinidi Parent Project Onlus

Sono ib e l l i s s i m idisegni deibambini diP a r e n tP r o j e c tOnlus a ren-dere ancorapiù specialii biglietti diNatale chesostengonol ’ a s s o c i a -zione di genitori che com-batte per sconfiggere ladistrofia muscolare di Du-chenne e Becker. Un im-pegno. quello della onlus,che in quindici anni haconsentito a centinaia difamiglie di assicurare aipropri figli un’adeguataassistenza e una vita diqualità. Parent ProjectOnlus è oggi parte inte-grante di

una rete checondivide le conoscenzescientifiche e clinichenell’ambito di questa gra-ve malattia rara che col-pisce progressivamente imuscoli e ha una aspetta-tiva di vita che non supe-ra, in media, i 25-30 anni.In Italia oltre 5 mila per-sone sono affette da que-sta patologia, per la qua-le non esiste una cura. Peressere sempre più vicinoalle oltre 600 famiglie as-sociate, Parent ProjectOnlus ha aperto il CentroAscolto Duchenne (CAD)che fornisce un aggiorna-mento sull’approccio cli-nico che consente di ral-lentare il grave decorsodella patologia. Il CAD,

che ha sede in nove re-gioni, è un punto di rife-rimento anche per medi-ci, specialisti e operatoriinteressati ad approfondi-re le proprie conoscenzee sviluppare progetti so-cio-sanitari. Anche ad An-cona è presente una sedeCAD che segue le fami-glie delle Marche con pro-getti di orientamento per-sonalizzato e aggiorna-m e n t o sui tratta-

m e n t ispeciali-stici, suiCentri diriferimen-

to osugliausi-l i .

P e rcontatta-

re il CAD Nazionale tele-fonare all’800 943 333;per il CAD Marche, cheha sede in via Marsala 12ad Ancona, si può scrive-re acadmarche parentproject.ito telefonare al numero3883727674. Per aiutareParent Project Onlus coni biglietti di Natale si puòv i s i t a r ewww.parentproject.it oscrivere an.madia parentproject.it;altrimenti con una dona-zione sul C/C postale94255007 o un bonificoBanca di Credito Coope-rativo di Roma IBAN IT38 V 08327 03219000000005775.

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GIAMPAOLO GIAMPAOLI

MORETTI – Buonaseracari amici; l’ospite di questatrasmissione mi fa venire inmente un vecchio messaggiopubblicitario di un’azienda:“Il nome è una garanzia”,recitava lo slogan. Pensodunque che sia inutile pre-sentare il mio ospite di que-sta sera, perché non c’è per-sona, nelle Marche, che nonlo conosca: con me è Giam-paolo Giampaoli.

GIAMPAOLI – Buonase-ra a tutti.

MORETTI – Allora,Giampaolo, ‘Pallì’, così so-prannominato fin da quandogiocavi a calcio…(rivolto aitelespettatori, riferendosi al-l’ospite) lui era capitano del-l’Anconetana, aveva unagrinta tale che voleva vince-re a tutti i costi; penso a par-tite in cui perdevano all’88’per 1-3, e grazie alla suagrinta finivano 3-3… era conla Torres?

GIAMPAOLI – Sì, in Sar-degna.

MORETTI – (Sempre ri-volto ai telespettatori) Più cheun giocatore di classe, era ungiocatore di grinta, ma so-prattutto sapeva trascinare,qualità che con il tempo si èancora più perfezionata, por-tandolo in tutti i campi.Giampaoli è stato presidentedell’Ente Fiera, presidente diUnioncamere Marche, è di-rigente nazionale dibanche…(scherzando) adessosmetto nell’enumerare gli in-carichi che ha avuto, altri-menti la gente pensa che iogli presenti una fattura perla pubblicità che gli faccio(ridono). Ma Paolo veramen-te è una forza della natura;al suo arrivo, prima dellatrasmissione, abbiamo chiac-chierato un po’, e io gli hochiesto come va la sua azien-da con la crisi. Lui mi haguardato, e mi ha detto: “Per-ché, ci può essere una crisiche non si risolve?”. Gli ri-faccio quindi adesso la do-manda davanti ai telespetta-tori: come va la tua aziendacon la crisi?

GIAMPAOLI – Innanzi-tutto bisogna avere coraggioed accettare che c’è una situa-zione difficile: una situazionedi mercato difficile, peraltrocon un po’ di confusione, peròio parto dal presupposto chequesto non ci deve fermare, alcontrario ci deve stimolare arisolvere la problematica. Lanostra è un’azienda di dimen-sioni medie, basata sulla fami-glia: una famiglia che crede

in quello che fa, perché si gio-ca il proprio nome tutte le mat-tine, anche con riferimento ainostri prodotti da prima cola-zione; tutte le mattine ci met-tiamo in gioco e andiamoabbastanza bene, devo dire

MORETTI – …e tutte lemattine per Giampaoli noncominciano alle nove, comequasi dappertutto succede,ma alle sei e mezzo, tant’èvero che l’edicola di giornalidove lui si rifornisce ha anti-cipato l’apertura, perché luipassando una mattina alle seie venti ha trovato chiuso.

GIAMPAOLI – Io hol’abitudine di alzarmi presto:di dormire poco e di alzarmipresto, per avere la possibilità,prima di iniziare la giornata,di leggere i giornali ed infor-marmi.

MORETTI – (Scherzan-do) Ma ti pagano gli straor-dinari in azienda?

GIAMPAOLI – No, no,però farò una bella vertenzaprima di andare via (ridono).

MORETTI – Dunque,Giampaoli si reca alle sei emezzo del mattino nella suaazienda, da dove esce –salvouna piccola pausa per il pran-zo- alle otto un quarto, otto eventi di sera: per lui questa èuna giornata normale. Sequalcuno lo chiama alle settee dieci del mattino in ufficioe non lo trova, gli chiede:“Ma come mai non eri anco-ra in azienda?”.

GIAMPAOLI – Adessonon esagerare

MORETTI – …no, nonesagero.

GIAMPAOLI – Io cercodi impegnarmi al massimo, manon sono un martire: sono unapersona che trae soddisfazio-ne dal proprio lavoro, soprat-tutto nella propria impresa,cercando di contribuire almeglio, di dare una mano persuperare questo momento dif-ficile con cui il contesto eco-nomico chiede di confrontar-ci. In azienda, oggi, lavoranoanche mio figlio e mia nipote,è dunque naturale che io cer-chi finché posso di aiutarli,migliorandomi io e miglioran-doci insieme per affrontare unmercato che, decisamente, èsempre più difficile. Le primeore del mattino sono moltoproduttive, perché sono soloin ufficio, guardo i giornali,mi informo, rifletto, e quandoarrivano le otto vado a saluta-re i miei dipendenti, a cui hoil piacere di dare il buongior-no per primo: è un atto di cor-tesia e anche di educazionenei confronti di coloro chehanno fatto fino ad oggi ilsuccesso della Giampaoli, per-ché senza la nostra squadra dicollaboratori non avremmofatto niente -per quanto vo-lenterosi si sia, da soli non sifa niente-. Ed è una squadrache cambia, è importante ca-pire questo, Alceo: mio non-no fondò la prima azienda

MORETTI – …oltre cen-to anni fa…

GIAMPAOLI – esatto,poi mio padre si creò la sua

squadra di collaboratori, chenon può essere la mia di oggi.Adesso viviamo un passaggiogenerazionale, non solo conriferimento a me e ai miei ra-gazzi, ma anche ai nostri col-laboratori, alle persone dellaproduzione e dell’ufficio, quin-di sono tre squadre che stannocambiando

MORETTI – …da questouno spunto: voi siete allaquarta generazione in azien-da; ecco, è difficile inserire

la quarta generazione inun’impresa centenaria comela vostra? I giovani ti porta-no freschezza di idee, proget-ti nuovi? Fanno fatica a ca-pire i tuoi sistemi?

GIAMPAOLI – Da noi ilpassaggio generazionale èsempre stato molto morbido;è quasi stato automatico il mionei confronti di mio padre eoggi trovo molta disponibili-tà in mio figlio e mia nipote.Certo, c’è differenza di età equindi la visione di certe cosenon è la stessa; io sono supe-ratissimo per quanto riguardala tecnologia, penso ad inter-net, ai siti e a queste cose qua,dunque devo anch’io accetta-re

MORETTI – …che cosaportano tuo figlio e tua nipo-te?

GIAMPAOLI – Portanouna comunicazione più mo-derna, il packaging più mo-derno, perché certamente oggiuna confezione non può esse-re come quella della moda diuna volta. Bisogna seguire letendenze moderne, colpire inuovi consumatori, quindi imiei ragazzi portano la fre-schezza, l’entusiasmo, il futu-ro. Io cerco di portare la miaesperienza e di tranquillizzar-li in questo momento di diffi-coltà che per loro potrebbeessere molto preoccupante: èaccaduto anche a noi di vive-re dei momenti di crisi, peròcon la grinta, l’impegno nellapropria attività, si superano an-che certi momenti.

MORETTI – Hai parlatodella modernità delle confe-zioni: ho notato, infatti, delleconfezioni molto nuove, mol-to belle; merito dei tuoi ra-gazzi? Ti hanno suggeritocambiamenti?

GIAMPAOLI – Loro han-no dettato i cambiamenti, mala squadra che ci sta intornonon è fatta soltanto di dipen-denti diretti, è fatta anche dicollaboratori esterni, e certa-mente la persona che si occu-

pa della grafica non è la stessache se ne occupava per me.Quindi anche il grafico portaidee nuove, perché la comuni-cazione sta cambiando, è piùimmediata.

MORETTI – Queste con-fezioni, che sono molto belle,molto pregevoli, le ho visteperaltro proprio in questigiorni nel preparare la di-stribuzione dei nostri omag-gi che naturalmente sonoGiampaoli…

GIAMPAOLI – eh, cimancherebbe (ridono)

MORETTI – …appunto,ho visto delle cose molto bel-le; la confezione di un pro-dotto ha influenza sulla suavendita?

GIAMPAOLI – E’ comevestirsi bene o vestirsi male

MORETTI – …quindi,oltre alla qualità...

GIAMPAOLI – unuomo che si presenta ad unadonna vestito in modo elegan-te, fa certamente più figura ri-spetto ad uno che ha le pezze(in tono scherzoso)...

MORETTI – …quindioccorre la qualità ma è an-che importante come un pro-dotto viene presentato…

GIAMPAOLI – peròoggi si va abbastanza nel con-creto, nel senso che la confe-zione non deve pesare tropponel prezzo del prodotto: deveessere bella ma essenziale,dunque non pesare troppo nelcosto, perché oggi bisogna checi sia sostanza: se, oltre cheessere buono, un prodotto è

ben vestito e non costa molto,la gente se deve fare magariun regalo lo fa più volentieri.

MORETTI – Tu sei sem-pre stato un innovatore, haiinventato un sacco di cosecon quel tuo ‘cervellaccio’ (iltono è amichevole, ridono):quando lanciasti il Panciocc,ad esempio, dopo qualchemese venisti copiato da tuttiin Italia...

GIAMPAOLI – parlia-mo di 35 anni fa, e non era

molto tempo che noi faceva-mo i panettoni; andando sulmercato, ci siamo resi contoche i nuovi consumatori delpanettone non gradivano icanditi: l’uvetta sì, ma i can-diti molto meno, dunque ab-biamo pensato di toglierli dalprodotto, dall’ingredientistica,sostituendoli, perché non ri-sultasse povero il prodotto,con delle goccine di cioccola-to fondente in azienda. Eccocome venne creato il Panciocc:senza grandi sforzi, fu un’in-tuizione. Anche il nome èmolto semplice: panettone ecioccolato. Nato il Panciocc,l’abbiamo immediatamenteregistrato in Europa -quindi ilmarchio Panciocc è registratoin Europa- e questo ci ha per-messo di tamponare almeno alivello di nome l’assalto

MORETTI – …perchépoi, dopo qualche mese…

GIAMPAOLI – poi igrandi gruppi, per primo Peru-gina, cui seguirono tutti glialtri

MORETTI – …la Peru-gina l’ha fatto dopo pochimesi…

GIAMPAOLI – esatto;venne compresa l’innovazio-ne di questo prodotto e tuttici copiarono. Io dico, però, chela copia è sempre la copia:noi siamo quelli originali. Poisono arrivate le creme, altritipi di gusti; in effetti siamostati anche precursori in que-sto, perché toccare l’ingredien-tistica del Panettone di Mottaera difficile: noi abbiamo rot-

to questo incantesimo, chia-miamolo così, questo tabù,fatto sta che tutti adesso nevediamo anche troppe forse,di ‘incursioni’ riguardo al pa-nettone.

MORETTI – Oltre all’in-venzione del Panciocc, che fuesplosiva e che venne copia-ta da tutti, tu hai ideato unsacco di prodotti...

GIAMPAOLI – vedi,Alceo, bisogna fare molta at-tenzione a che cosa succede

intorno; io mi alzo presto lamattina per informarmi, per-ché anche leggendo i giornaliriesci a captare quali sono lesensazioni, dove va il modo,dove vanno le persone, se c’èritorno di certe idee e via di-cendo. Allora bisogna capireche cosa vuole la gente didiverso, e bisogna avere an-che i tempi giusti, perché nonsi può uscire con un prodottonuovo che non venga com-preso, perché uscire tardi vuoldire che gli altri ti hanno pre-ceduto. Ecco quindi che oc-corre stare sul ‘pezzo’ e capirebene. Un esempio riguarda inostri biscotti: fare dei biscot-ti normali era difficile, consi-derata l’offerta dei grandi grup-pi, dunque abbiamo cercatola specializzazione, legando ilnostro prodotto al salutistico.Per i nostri biscotti integraliabbiamo usato la farina inte-grale; da considerare che quel-la volta la farina integrale erala crusca, e la crusca era trat-tata come un prodotto di serieB, veniva data come alimentoagli animali. Quindi far capirel’importanza di usare per inostri prodotti la crusca all’ini-zio è stato un po’ difficile, poisiamo stati anche aiutati dalparere dei medici: mangiare lamattina un prodotto come lacrusca aiuta senz’altro l’inte-stino

MORETTI – …hai par-lato dei medici: con l’aiutodel professor Paolo Fumelli,hai fatto un’invenzione cheebbe una risonanza notevo-

Un innovatorenella tradizione

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SpecialeNatale 2011domaniNATALE 2011 21PAGINA

E’ stato copiatissimo quando inventò il panettone alcioccolato: il Panciocc, che ha fatto storia, ma sono tante

le novità che ha saputo proporre, lanciando prodottispesso precursori nell’intero panorama nazionale, come

quelli della linea Zuccherozero. Forte l’impegno sul frontesalutistico, al punto che i suoi panettoni, grazie ad unacollaborazione con la Giuliani Medicinali, hanno fattoingresso in farmacia. Ospite degli “Incontri” di Alceo

Moretti è Giampaolo Giampaoli, nome di una tradizionedolciaria che risale ai primi del Novecento. Un’impresa

centenaria, alla quarta generazione. Imperativocategorico: sempre alta la bandiera della qualità, tenendo

il passo con i tempi

Trasmissione del 24 novembre 2011www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

I Giovani Imprenditori di Confindustria Ancona di recente in “missione” alla Giampaoli

le.GIAMPAOLI – Noi, non

è la prima volta che lo dico emi fa piacere ripeterlo, abbia-mo avuto la fortuna di cono-scere e di avere l’amicizia diPaolo Fumelli, in quel momen-to direttore del Centro anti-diabetico dell’Inrca. Da partenostra c’erano queste nuoveidee, legate al salutistico, edanche nel settore del senzazucchero ci siamo proiettatiperché avevamo colto una

tendenza, con riferimento allediete, ma anche una precisaesigenza: diabetica il 5-6%della popolazione italiana, unnumero che era destinato a cre-scere perché prima non si fa-cevano le analisi ad hoc equando si è cominciato a farleanche ai bambini piccoli pur-troppo si è scoperto che inmolti erano diabetici. Eccoallora in una nostra linea diprodotti la sostituzione delsaccarosio, zucchero norma-le

MORETTI – …i prodottidella famosa linea Zucche-rozero.

GIAMPAOLI – esatto,registrata anche quella in Eu-ropa come marchio del nostroprodotto senza zucchero. Fu-melli fu molto collaborativo enon finirò mai di ringraziarlo:insieme a lui sperimentammotutti i nostri prodotti senzazucchero con quanti tutte lemattine andavano a misurarela glicemia all’Inrca. Un testformidabile per capire che ilprodotto funzionava perfetta-mente per il diabetico e quin-di ebbe successo; oggi siamoconosciuti in Italia per questocanale.

MORETTI – Oltretutto,qualche giorno fa ho visto irisultati di uno studio, il 65per cento degli italiani è go-loso…

GIAMPAOLI – è golo-so, però adesso si bada di piùalla salute. Il diabetico, a cuiviene negato il dolce, è piùgoloso degli altri, quindi bi-sogna cercare di fare un pro-dotto buono, per soddisfareanche le esigenze di un diabe-tico. Tieni presente che daqualche anno noi stiamo por-tando avanti una collaborazio-ne con la Giuliani Medicinaliper cui produciamo 5-6 pro-dotti, dai panettoni alle co-lombe, ai biscotti, prodotti cheloro vendono con il loro mar-chio senza zucchero in tuttele farmacie d’Italia.

MORETTI – Mi colpì,quando l’ebbi saputo, questacosa che in farmacia si pote-vano comprare…

GIAMPAOLI – panet-toni, colombe

MORETTI – …ha avutosviluppo quella linea?

GIAMPAOLI – Assoluta-mente sì, è in crescendo: sonousciti a settembre due prodot-ti nuovi, molto buoni, uno aisette cereali senza zucchero,un biscotto, mentre l’altro èun pasticcino doppio con cioc-colato senza zucchero. Questoa marchio Giuliani, ciò che ci

consente anche una collabo-razione con il loro centro stu-di, con il loro controllo quali-tà, il che ci permette di cresce-re ulteriormente su quel tipodi canale. A gennaio affronte-remo il problema dei celiaci,quindi del prodotto senza glu-tine, sempre in collaborazionecon la Giuliani.

MORETTI – Anche que-sto è un campo interessante...

GIAMPAOLI – Assoluta-mente sì

MORETTI –… e inveceche cosa hai inventato con ilselenio?

GIAMPAOLI – Un bi-scotto, e questo nacque lostesso dall’idea di Paolo Fu-melli

MORETTI – …(rivolto aitelespettatori) già da questepoche notizie vi rendete con-to che Giampaoli il suo tem-po lo impiega bene ogni gior-no dalle sei e mezzo delmattino: inventa semprequalche cosa!

GIAMPAOLI – Sono aiu-tato dagli altri, non è che sonoun mago io. Tornando al sele-nio, si sa che i medici allepersone di una certa età con-sigliano mezza pillola di sele-nio la mattina, perché si trattadi un integratore importanteper dare forza; ecco che alloraci siamo detti: “Ma perché nonfarglielo assumere l’equivalen-te di quella mezza pillola man-giando i biscotti” così è natoil biscotto al selenio.

MORETTI – E adessoche cosa hai in gestazione?

GIAMPAOLI – La sfida èsicuramente il senza glutine,ed è una sfida importante.Adesso peraltro stanno uscen-do nuove normative; ieri lastampa riportava il fatto dellenuove etichette, più chiare perdare al consumatore informa-zioni più certe. E’ un temache stiamo affrontando perchéentro brevissimo tempo dovre-mo rivoluzionare la comuni-cazione delle nostre confezio-ni; abbiamo già messo in pie-di una task force in azienda inmerito. Comunque il nostroimpegno è sicuramente ades-so sul fronte del senza glutineche ha un gran numero, pur-troppo, di possibili consuma-tori...

MORETTI – …come haipotuto sempre trovare il tem-po anche per altre cose? Tusei stato, per esempio, presi-dente di Unioncamere Mar-che…

GIAMPAOLI – dellaCamera di Commercio di An-cona...

MORETTI – …dell’EnteFiera, poi sei stato e sei diri-gente importante di unagrande banca nazionale,l’Unicredit, e poi dimenticoqualcosa…

GIAMPAOLI – beh, hofatto il presidente degli Indu-striali (di Confindustria Anco-na, ndr.)

MORETTI – …ecco,vorrei sapere come sei riu-scito a conciliare questi inca-richi con il tuo lavoro, per-

ché io conosco molti di que-sti dirigenti, e quando li in-contro mi dicono che nonhanno il tempo di respirare;tu invece respiravi e crea-vi…

GIAMPAOLI – io re-spiravo meglio, perché averecontatti, impegni e conoscen-ze fuori della tua azienda ti facrescere. E’ vero che ero piùimpegnato, però per me erauna molla in più; ad esempiofare il presidente degli Indu-

striali significa conosceremoltissima gente, confrontarsicon i colleghi, conoscere per-sone più importanti e più bra-ve di te e di questa possibilitàfare tesoro per crescere, appun-to. L’ultima esperienza, allaCamera di Commercio di An-cona, è stata straordinaria -lodico tutte le volte che mi ca-pita-, innanzitutto per il rap-porto che ho avuto con lastruttura, dal segretario gene-rale a tutti i dipendenti: è sta-

to un rapporto umano straor-dinario, quindi io ho lavoratobenissimo alla Camera diCommercio, che è un organi-smo importantissimo per lanostra economia. Cinque annidi presidenza per me formida-bili...

MORETTI – …tu unagrande intuizione, quandohai spinto sulle crociere...

GIAMPAOLI – quellaè stata la prima idea: io ero daappena quindici giorni presi-dente della Camera di Com-mercio, quando si cominciò aparlare della Costa Crociereche doveva venire ad Anco-na, profilandosi delle possibi-lità anche riguardo alla Msc.Serviva un progetto su checosa fare, e io mi accorsi chemancava un coordinatore intutta questa operazione, per-ché il Comune era interessato,così come la Provincia, l’Apt,la Regione, però ognuno an-dava per proprio conto. Eccoallora che io proposi di fare

un tavolo unico, vedendo af-fidato alla Camera di Com-mercio un ruolo di coordina-mento. Nacque così “Welco-me to Ancona”, che ancorafunziona, come testimonianoi dati sull’affluenza dei turisti.Io lanciai l’idea –idea che l’at-tuale presidente Giampieri stasostenendo- di incentivare icroceristi che si imbarcano ladomenica ad Ancona ad arri-vare nella nostra città il gior-no prima per poterla visitarecon calma, pernottando quiuna notte, con evidenti rica-dute positive sotto il profiloeconomico.

MORETTI – Parlando diviaggi: tu sei nel Consiglio diamministrazione di Aerdori-ca…

GIAMPAOLI – Da pocoma ci sono, e devo dire che èstato fatto un ottimo lavoro:l’ha fatto il dottor Conte comeex presidente, lo sta facendoSagripanti come attuale presi-dente. Quello di Aerdorica èun cda molto snello perchésiamo in tre persone in tuttocon il presidente e noi cer-chiamo di dare il massimo,considerata l’importanza del-l’aeroporto per la nostra re-gione. Ancora abbiamo qual-che difficoltà di liquidità eco-nomica, però il numero deipasseggeri è aumentato mol-tissimo e sono aumentati an-che i voli e le rotte, cercandodi servire il territorio al me-glio.

MORETTI – Tu sei unuomo aperto a molte inizia-tive: perché continui a diredi no a chi ti fa delle offertepolitiche?

GIAMPAOLI – Perchécredo che la politica non sia ilmio mestiere; io sono unuomo molto permaloso, mipiace tanto che la gente midica che sono bravo, ma quan-

do vai in politica il 50 percento non è d’accordo con teo se lo è deve dire che non loè e questo a me infastidiscetanto.

MORETTI – (Ride) Buo-na, come risposta. Psicologi-ca e buona. Torniamo ades-so un momento ad uno deigrandi motivi di successodella tua azienda, il biscotto.In questi giorni ho come pia-cevole ospite mio cognato,che viene da Bruxelles, e hoscoperto che i tuoi biscotti inBelgio sono molto diffusi.

GIAMPAOLI – Sì, il no-stro biscotto viveva eccessi-vamente in una nicchia; ab-biamo fatto un restyling, siaper quello che riguarda laqualità, sia per quello che ri-guarda il packaging, e oggi cipossiamo affacciare anche al-l’estero senza tema di soffriredella nostra concorrenza piùimportante. I nostri prodottivanno abbastanza bene al-l’estero, vengono apprezzati;

non si tratta ancora di gran-dissimi fatturati, ma è vero chestiamo crescendo.

MORETTI – In qualiPaesi?

GIAMPAOLI – In Inghil-terra facciamo un ottimo lavo-ro, abbastanza anche su Mal-ta, poi, in collaborazione connostri clienti, andiamo anchein Paesi lontani come il Giap-pone: il nostro panettone e lanostra colomba vanno in Giap-pone in collaborazione conUmani Ronchi, con il RossoConero di Umani Ronchi. Cisono inoltre molti nostri ami-ci che preparano i pacchi na-talizi con i nostri panettoni,con il nostro torrone: l’Inde-sit, l’Ariston Thermo, la Guz-zini mandano in Inghilterra,in Francia i nostri prodotti.

MORETTI – Sorridoperché molti, per conquista-re delle posizioni all’estero,fanno fatica: creano filiali,mandano agenti, eccetera,mentre lui (rivolto ai telespet-tatori, indicando l’ospite) lafatica la fa fare ai suoi clien-ti: grandi aziende mandanoper Natale centinaia di mi-gliaia di panettoni in variPaesi del mondo ed ecco chel’anno dopo cominciano adarrivare i primi ordini.

GIAMPAOLI – Beh, que-sto effettivamente è il succes-so di avere collaborazioni congrandi aziende, che ti permet-tono di avere canali nuovi sen-za spendere tanto.

MORETTI – Senti Pao-lo, tu hai un incarico moltoimportante all’Unicredit;come vedi la situazione nelfuturo?

GIAMPAOLI – Il futuroè delicato e potrà essere anchedifficile, perché viviamo unmomento di confusione. Cer-tamente le notizie che arriva-no non sono confortanti, però

io vorrei lanciare un messag-gio di positività, perché è veroche oggi leggiamo o vediamoin televisione aziende chevanno in cassa integrazione,che non hanno mercato, peròbisognerebbe che parlassimoanche di tutte quelle altre, eche sono molte di più, cheancora vanno bene, che espor-tano i loro prodotti, che paga-no gli stipendi a fine mese,che investono in tecnologie eallargano i propri stabilimen-ti. Non è tutto da buttare, at-tenzione: il nostro è un paesestraordinario, di persone stra-ordinarie che sanno sacrificar-si, sanno adattarsi ai momentidifficili, quindi io ho moltafiducia che recupereremo ab-bastanza velocemente. Oggisembra che tutto sia perduto,che sia tutto irreparabile, ma

non è così: abbiamo ancora laforza, secondo me, di dare uncolpo di reni per cercare direcuperare. Abbiamo passatodei momenti difficili comequesti e ne siamo usciti, l’im-portante è che tutti ci mettia-mo a lavorare, svolgendo cia-scuno il proprio dovere finoin fondo. Se riusciamo a farequesto, il nostro Paese torneràad essere bello come prima esi vivrà bene. D’altronde, ilnostro è il più bel Paese delmondo, e se sviluppassimo unpo’ di più il turismo già que-sta sarebbe un’entrata straor-dinaria. Quindi le leve per re-cuperare ce l’abbiamo: dob-biamo non perdere la calma,collaborare tutti e cercare dilavorare sempre meglio.

MORETTI – Tornandoal tuo lavoro: nel tempo ilgusto del cliente è cambiato?

GIAMPAOLI – Inevitabil-mente è cambiato per il mododi vivere: oggi si vive in unmodo diverso, più di notte chedi giorno, quindi bisogna stareattenti, come dicevamo prima,a che cosa succede e a che tipodi consumo la gente nel miosettore vuol fare. Parlare di sa-lutistico anni fa, quando lagente aveva fame, avrebbe fat-to ridere: non si può parlare didieta quando c’è da riempirelo stomaco. Il mondo era di-verso, oggi grazie a Dio abbia-mo migliorato la nostra posi-zione, allora si sta più attentianche alla salute e questo è unfatto sociale. In sostanza, nonbisogna mai abbassare la guar-dia rispetto a quello che acca-drà domani per cercare di esse-re primi sul mercato, ma so-prattutto per poter proporre unprodotto che poi la gente ap-prezzi.

MORETTI – E’ più fortenella tua azienda il successoper la tradizione o per le in-novazioni dei prodotti?

GIAMPAOLI – Sono dueaspetti che vanno a braccetto,l’uno non può essere disgiun-to dall’altro: sarebbe pazzescose io facessi solo innovazionedimenticandomi della nostratradizione, perchè le vecchiedosi di mio padre, di miononno, sono ancora valide,Alceo, perché è sempre unabuona farina, un buono zuc-chero, un uovo fresco a fareun buon prodotto, si tratta diadattarli a quelle che sono lenuove esigenze nella dose,nella percentuale, nella forma.Quindi è importante avere unatradizione, che va rispettataperò adeguandola ai tempi.

MORETTI – Che cosahai detto ai Giovani Impren-ditori quando sono venuti direcente in missione alla Giam-paoli?

GIAMPAOLI – “Doveteessere curiosi e amare il lavo-ro che fate”.

MORETTI – (Rivolto aitelespettatori) Come vedete èun saggio, un avveniristicosaggio. Paolo, grazie…

GIAMPAOLI – Grazie ate; vorrei intanto ringraziare inostri consumatori e i tuoi te-lespettatori e fare gli auguri dibuon Natale a tutti.

MORETTI – Grazie Pa-olo, grazie ai telespettatori earrivederci alla prossimasettimana.

Page 22: Marchedomani11_NATALE2011

SpecialeNatale 2011 MARCHEdomani NATALE 201122PAGINA

Natale alle MuseFarà tappa anche ad

Ancona, nell’ambito di unatournée nazionale inauguratacon successo al Sistina diRoma, “Il vizietto – La cageaux folles” (in italiano “Lagabbia di matti”), in pro-gramma alle Muse -fuoriabbonamento nell’ambitodella Stagione teatrale delloStabile delle Marche- dal 20al 22 dicembre. Adattamen-to, regia e produzione diMassimo Romeo Piparo, ilmusical, tratto dall’omonimacommedia di Jean Poiret,vedrà sul palco due grandiprotagonisti delle sceneitaliane: Massimo Ghini eCesare Bocci, che vestirannoi panni dei personaggi chetanto successo diedero a UgoTognazzi e Michel Serraultnell’adattamento cinemato-grafico di Edouard Molinarodel 1978. Tra balli e canzo-nette, costumi sgargianti,tacchi a spillo e drag queen,si consuma un’esilarantecommedia degli equivoci,tutta giocata sulla commistio-ne tra trasgressione e classici-tà, ambientata in un localedella Costa Azzurra in pienianni Settanta. Ai due notiattori si affiancano RussellRussell, Crescenza Guarnie-ri, Edoardo Sala e CristianRuiz, con la presenza diun’orchestra dal vivo e di uncorpo di ballo (le “cagelles”)en travesti. “Il vizietto” nellaversione firmata da Piparo hale coreografie di Bill Good-son, la direzione musicale diEmanuele Friello, le scenedi Gianluca Amodio ed icostumi di Nicoletta Ercole.

R.M.

La cage aux follescon Bocci e Ghini

Giovani protagonisti delConcerto di Natale alleMuse di Ancona. Musica

e riflessione sociale nell’appun-tamento del 15 dicembre (ore21) con l’esibizione dei parteci-panti al progetto “LeMusicheLeAli”, che in questa sua terzaedizione ha dato vita ad un’or-chestra e a un coro giovanili:170 gli studenti, dagli 11 ai 18anni, coinvolti, aderenti 14 isti-tuzioni scolastiche di 9 Comunidella provincia di Ancona. Titolo“Il diritto all’acqua”, giovani stu-denti e professionisti della Form-Orchestra Filarmonica Marchi-giana impegnati nell’esecuzionedi brani scritti per l’occasionedal compositore Paolo Marzoc-chi e scelti per essere affiancatiad un percorso di sensibilizza-zione al diritto all’acqua, al pro-blema della sua accessibilità e alsuo utilizzo responsabile. “Lamusica implica collaborazione,ascolto, rispetto per l’altro, ed èquindi un mezzo eccellente peraffinare il senso di socialità”, sot-

tolinea Annalisa Pavoni, curatri-ce del progetto. Il concerto, nel-l’ambito della Stagione degliAmici della Musica “Guido Mi-chelli”, si aprirà con il brano “Lameccanica del ruscello”, “giocato–spiega la Pavoni- sull’intrecciodi quattro note che, nel sistemamusicale tedesco, compongonoil nome di Bach, ruscello, ap-punto, nella traduzione. Dunqueun significativo porsi sul doppiobinario musicale-sociale. Verràpoi eseguito un brano di ToruTakemitsu, commissionato daGreenpeace per la campagna afavore delle balene. Infine l’ese-cuzione de ‘L’albero’, con ilcoro giovanile e l’accompagna-mento di una video proiezio-ne”. La riflessione sull’argo-mento prenderà il via fin dallamattina del 15 dicembre, conun incontro al liceo classico Ri-naldini di Ancona, cui prende-ranno parte l’assessore provin-ciale alla Cultura Carlo Pesare-si, il direttore artistico degliAmici della Musica Guido Bar-

bieri e quello dell’AccademiaFilarmonica Romana SandroCappelletto, oltre a Congo Las-sané, operatore sociale prove-niente dal Burkina Faso, cheinterverrà con una sua testimo-nianza anche alla serata in pro-gramma alle Muse, durante laquale è prevista la lettura –daparte di Simone Levantesi eAlain Marin, giovani attoridella Scuola di Teatro dello Sta-bile delle Marche- di una storiasul diritto all’acqua scritta daBarbieri. Regia dell’appunta-mento di Nicoletta Robello,l’iniziativa, con l’adesione delPresidente della Repubblica, èpromossa dalla Provincia diAncona con Regione Marche,Comune di Ancona, Form,Amici della Musica “Guido Mi-chelli”, Fondazione Teatro del-le Muse, in collaborazione conTeatro Stabile delle Marche,Istituto superiore di studi mu-sicali “G.B. Pergolesi” e Ro-tary Club di Ancona.

Rosemary Martarelli

“LeMusiche LeAli”: il concerto

RICORDIAMO CHE ...Pesaro, Venturi Spazio all’Arte: “fau-

stomaxìa vitonucci” Resterà aperta fino al 7 gennaio 2012 a Pesaro, negli spazi

dell’Ottica Venturi di viale Cialdini n. 39, la mostra proposta dal-l’associazione culturale Venturi Spazio all’Arte: titolo “faustomaxìavitonucci”, in esposizione, a cura dell’architetto Alfredo Venturi, leopere dei pittori Fausto Maxìa e Vito Nucci. A raccontare il back-stage dei due artisti gli scatti fotografici di Luciano Dolcini: unamostra nella mostra dal titolo “Backstage on poladroid”. L’iniziativa,come ormai di consueto, è patrocinata dal Comune di Pesaro epresentata dal critico d’arte Elisabetta De Blasi. “Per anni FaustoMaxìa –spiega quest’ultima- ha proposto alla sua arte un dialogoguidato tra bianco e nero. Una mina il suo strumento , assidua,costante , a tratti insistente. Ora ( ) gli strumenti della pittura hannoprevalso ( ) l’artista ha trovato il pennello, ma è restata imbrigliatain quelle setole l’abitudine di condurlo veloce e continuo, a formularecifre di un alfabeto non codificato. Perché di una scrittura si tratta,che annota puntuale e attenta, ansiosa di lasciare qualcosa all’ine-spresso”. L’approdo alla pittura è invece una “tappa della vita” diVito Nucci, annota la De Blasi: “Matura nel tempo della sua vicendaumana, viene dopo ricerche di scultura, affianca la sua attività lavo-rativa. Ma sta diventando una meta, a mano a mano che va assor-bendo il tempo migliore, quello che suscita il piacere, che definisceun modo altro di comunicare”.

Musei sulle punte: di scena è la danzaUltimi due appuntamenti per “Danza al museo”, la rassegna di

danza contemporanea curata da Inteatro in collaborazione con ilSistema museale della Provincia di Ancona e con il coinvolgimentodi numerosi Comuni del territorio. L’iniziativa ha l’obiettivo di por-tare la performance artistica nei luoghi non convenzionalmente depu-tati a ciò: spazio museale e movimento entrano in rapporto e sicompenetrano, dando vita a spettacoli insoliti e di forte impattoemotivo. Prossimo appuntamento ad Arcevia, il 18 dicembre allaGalleria d’arte moderna e contemporanea “Ruggeri, Mannucci,D’Arcevia”: danza e musica dialogano per creare un’intesa tra realee immaginario nello spettacolo “Intitolato qui e ora”, della compa-gnia Aldes e con la danzatrice e coreografa Claudia Catarzi. Achiudere la rassegna, il 15 gennaio 2012, “Prove di mortalità”,lavoro del nuovo gruppo romano Sentimental Noize, che si esibiràall’Antiquarium statale di Numana, con una riflessione ironica ecaustica sul mondo femminile e sulle sue nevrosi. Un modo diversodi concepire il museo, come ha commentato Giorgio Mangani,direttore del Sistema museale della Provincia di Ancona; dal presi-dente Alfonso Maria Capriolo e dal direttore artistico di InteatroVelia Papa la riflessione sull’opportunità di fare sistema, creandosinergie tra i diversi operatori della cultura e dando luogo ad uninnovativo linguaggio interdisciplinare.

R.M.

Le vacanze natalizie firmate MaravigliaTravellers’ Company

Ciaspolate sulla neve ed escur-sioni in slitta con i cani: nelleMarche vacanze natalizie all’inse-gna dell’originalità e dell’avven-tura. Inedite leproposte di Ma-raviglia Travel-lers’ Company:l’entroterra dellanostra regione siarricchisce dinuove sfaccetta-ture con i duepacchetti inver-nali Maraviglia,per vivere la nevein modo insolitoe giocoso. La duegiorni a Cameri-no è un piacevole accostamentodi avventura e gastronomia, conun tuffo nella cultura: si parte dallaciaspolata sulla neve, alla scoper-ta di scorci suggestivi, per poi

proseguire con una passeggiatalungo le strade della città, scovan-do le pasticcerie più rinomate. Ca-merino è infatti una delle più note

località per la produzione di tor-rone, riconosciuto come prodottoagroalimentare tradizionale italia-no. E per continuare con l’assag-gio dei prodotti tipici locali, la

sera è prevista una cena dai saporimarchigiani in un accogliente re-lais. Il pacchetto comprende an-che una visita guidata alla Pinaco-

teca civica di Ca-merino. Per chivuole sentirsiavvolto in un’at-mosfera da fia-ba, Maravigliaha ideato la pro-posta “Sled dog”,ovvero due gior-ni sui Monti Si-billini per visita-re il parco inne-vato su un inso-lito mezzo: unaslitta guidata dai

cani. Tipica della tradizione nor-dica, l’escursione in slitta sapràrestituire momenti unici di emo-zione e divertimento.

Ro. Ma.

L’idea è di una storicaattività commerciale di Ca-stelferretti (An), Abcmoda: il sabato pomerig-

gio fino a Natale le fami-glie troveranno un’area tut-ta dedicata ai bambini,

dove i più piccoli potrannogiocare, disegnare e leggerefiabe seguiti da un’anima-trice. E anche il prossimo

week end, il 17 e18 dicembre, ar-riverà Babbo Na-tale in persona: ibimbi potranno ri-cevere in regalouna foto con ilmagico ospite elasciare una lette-rina con i loro de-sideri. “Con que-sto servizio vo-gliamo rendere la

vita un po’ più semplice ainostri clienti –commenta iltitolare, Fabrizio Tarroni–

Shopping baby free. E BabboNatale arriva nel week end

e fare in modo che lo shop-ping sia un momento anco-ra più piacevole, senzastress o frenesie per i geni-tori, diventando ancheun’occasione di divertimen-to per i bambini. Per noi èfondamentale migliorarecontinuamente la qualitàdel servizio”. Abc moda ènata nel 1970 a Castelefer-retti ed è specializzata nel-la moda di qualità, con piùdi 60 marchi che spazianodagli abiti agli accessori ealle scarpe. una realtà diriferimento nella provinciadi Ancona, grazie anchealla presenza di un altropunto vendita a Senigallia.

I Sibillini in slitta. E a Camerinociaspolate sulla neve

Page 23: Marchedomani11_NATALE2011

Personalità poliedrica,l’impegno nel mondo della cultura

Addio a Bravetti,l’uomo del dialogo

Giornalista, scrittore, sag-gista. Bruno Bravetti, nato aFabriano nel 1943, è scom-parso la mattina di domenica27 novembre 2011, all’età di68 anni, a seguito di unacaduta nel bagno della suaabitazione di Albacina, ilpaese vicino a Fabriano di cuiera originario, caduta che gliha provocato una emorragiacerebrale e un grave traumacranico. Ricoverato all’Ospe-dale regionale di Torrette adAncona, Bravetti non si è piùripreso. Un pilastro del Co-mune di Ancona, uomo dicultura e di straordinaria uma-nità. Oltre ad essere stato undirigente del Comune di An-cona, Bruno Bravetti, laurea-tosi alla Facoltà di Magisterodell’Università di Urbino, èstato funzionario di Gabinet-to con i sindaci Renato Gale-azzi e Fabio Sturani. E’ statoanche segretario generaleonorario del Forum delle Cit-

BrunoBravetti

tà dell’Adriatico e presidentedell’Accademia dello Stocca-fisso. In lui non mancavanodi certo le doti artistiche; ol-tre ad aver ricoperto alte ca-riche dirigenziali, ha scritto,di recente, un libro dedicatoall’imprenditore Giambatti-sta Miliani. Queste le piùrecenti sue pubblicazioni:“L’Adriatico non è frontie-ra”, “Stoccafissando, storiad’amore anconitana” e “Co-nosci il mondo e lo spiritoche lo abita”, un libro, que-st’ultimo, di viaggi neglianni 60-70. Il lavoro da gior-nalista lo ha svolto nelle re-dazioni de L’Unità e PaeseSera, oltre che alla direzio-ne del Progresso a Fabriano.Nel corso della sua vita hapraticato anche la politicain qualità di dirigente del-l’allora Pci e di consiglierecomunale a Fabriano, dal ’64al ’68, e ad Ancona dal ’68al ’78. (R.I.R.)

Coinvolta tutta l’area che va dall’ex Fiera alla lanterna

* DIEGO FRANZONI

L’Autorità portuale ha datoil via libera all’aggiudi-cazione definitiva dei la-

vori del molo di sopraflutto,una scogliera della lunghezzadi oltre 700 metri protesa versoil mare aperto da realizzare aprolungamento dell’area Fin-cantieri, indispensabile per l’uti-lizzo della nuova darsena. Unaltro atto importante è stato l’ap-provazione da parte del Comi-tato portuale della delibera cheprevede la progettazione esecu-tiva del completamento dellabanchina rettilinea (600 metri),realizzata fino ad oggi per unterzo (334 metri). li che verràcollocato il porto commercialedel futuro più adeguato alle esi-genze delle navi da trasportomerci e a quelle dei traghetti.L’approvazione dell’atto ammi-nistrativo che definisce tempiceleri e certi, anche per le fasisuccessive, conferma l’effica-cia e la validità del rapportosinergico tra i soggetti istitu-zionali coinvolti, Comune, Pro-vincia, Regione, Autorità por-tuale, Camera di commercio edoperatori portuali. Tali opereconsentiranno anche uno svi-luppo diverso del porto stori-co, separato da quello commer-ciale, dedicato più ad attivitàsociali e turistiche, e senza piùbarriere. L’Amministrazionecomunale, l’Autorità portuale e

“Porto: puntare sulprogetto del waterfront”

la Camera di commercio stannoimpostando le procedure per ar-rivare alla progettazione delwaterfront, cioè di tutta l’areache va dalla ex Fiera alla lan-terna. La progettazione del wa-terfront potrà prevedere fasi at-tuative a breve e a medio termi-ne. Una prima fase potrebberiguardare la parte del portostorico che va dalla lanternafino all’area archeologica del

Diego Franzoni

porto traianeo. L’ipotesi di con-sentire l’attracco di grandiyacht, che al porto turistico nontrovano fondali adeguati, e difar trovare chi arriva da altrilidi, vicino al centro della città,trova largo consenso e interes-se. La parte a terra andrebbearricchita con servizi, bar, ri-storanti: una zona, insomma,collegata all’adiacente area ar-cheologica da destinare ad atti-vità turistico-culturali. Eventicome la Regata del Conero oaltri campionati potrebbero tro-vare li il punto di riferimentonaturale. Certo, per procedere intal senso saranno necessari lacondivisione e un accordo conl’Autorità portuale e con il con-cessionario delle banchine. Unaltro aspetto fondamentale saràl’assetto che si vorrà dare al-l’area del Mandracchio ora chel’Ente Fiera cessa di esistere.Dovremo studiare con l’Autori-tà portuale quale dovrà essere lamigliore progettualità coerente-mente con quanto previsto dal

Ppe (Piano particolareggiato ese-cutivo, ndr.) del porto. Un’ideapotrebbe essere il trasferimentonegli edifici che attualmente ospi-tano il mercato ittico e la Fiera,di istituzioni portuali come laCapitaneria, la Polizia doganalee la Guardia di finanza; per po-ter destinare gli edifici attual-mente occupati da questi Entiagli usi previsti nel progetto delwaterfront. Sul versante dell’ap-provazione del piano particola-reggiato del Porto che prevedel’ampliamento del porto turisti-co e il trasferimento dei pesche-recci, Il ministero dell’Ambien-te, prima di approvare la Via(Valutazione d’impatto ambien-tale, ndr.) attende dati più preci-si riguardo alla sicurezza del-l’area colpita dalla frana del1982. I dati saranno forniti en-tro gennaio 2012 dall’Ammini-strazione comunale insieme al-l’Autorità portuale e speriamoche il ministero approvi”.

* Assessore al Porto delComune di Ancona

In un momento di difficoltàper tante piccole e medie impre-se, sette giovani lanciano la pro-pria personale sfida: una coope-rativa che offre servizi di consu-lenza, progettazione e network,ricerca bandi e fondi rivolti adorganizzazioni no profit, entilocali ed imprese e che lavoraper creare un modello di svilup-

PuntoDock ad Ancona: giovane e innovativa,un nuovo modo di fare impresa

po locale sostenibile. Inauguratadi recente ad Ancona la sede diPuntoDock (via Maggini n. 212),“non solo un luogo di lavoro –sottolinea il presidente TommasoSorichetti-, ma un punto di in-contro e scambio con gli attoridel territorio. L’innovazione –l’inciso- è nel metodo con cuiaffrontiamo i problemi, partendo

da questi per creare un’ideaprogettuale: un approccio cherivoluziona l’idea stessa di pro-gettualità, poiché costringe ariflettere sulle problematiche pri-ma ancora di pensare alle solu-zioni. Siamo facilitatori di pro-cessi partecipati che aiutino astrutturare progetti condivisi esostenibili”.

23PAGINANATALE 2011 MARCHEdomani

CANALE 10

NUOVI ORARI NUOVI ORARI NUOVI ORARI NUOVI ORARI NUOVI ORARI per i giovedi di TVCM:Incontri di Alceo Moretti - ore 20.20Incontri di Alceo Moretti - ore 20.20Incontri di Alceo Moretti - ore 20.20Incontri di Alceo Moretti - ore 20.20Incontri di Alceo Moretti - ore 20.20

Servizio PServizio PServizio PServizio PServizio Pubblico di Michele Santoro - ore 21.00ubblico di Michele Santoro - ore 21.00ubblico di Michele Santoro - ore 21.00ubblico di Michele Santoro - ore 21.00ubblico di Michele Santoro - ore 21.00

MarcoPacetti

33° anno

Giovedi 15 dicembre ore 20.20Giovedi 15 dicembre ore 20.20Giovedi 15 dicembre ore 20.20Giovedi 15 dicembre ore 20.20Giovedi 15 dicembre ore 20.20Domenica 18 dicembre ore 13.05Domenica 18 dicembre ore 13.05Domenica 18 dicembre ore 13.05Domenica 18 dicembre ore 13.05Domenica 18 dicembre ore 13.05

Gian MarioSpacca

Rettore UniversitàPolitecnica delle Marche

Giovedi 22 dicembre ore 20.20Giovedi 22 dicembre ore 20.20Giovedi 22 dicembre ore 20.20Giovedi 22 dicembre ore 20.20Giovedi 22 dicembre ore 20.20Domenica 25 dicembre ore 13.05Domenica 25 dicembre ore 13.05Domenica 25 dicembre ore 13.05Domenica 25 dicembre ore 13.05Domenica 25 dicembre ore 13.05

Presidente dellaRegione Marche

Page 24: Marchedomani11_NATALE2011

MARCHEdomani NATALE 2011 24PAGINA

La fotografia post-referendum scattata dall’Autorità d’Ambito 2 incollaborazione con l’Anea; a preoccupare tariffe e investimenti

Le sfide dell’acqua pubblica

La proposta di legge regionale inmateria di servizio idrico integratoprevede che le attività delle Ato, la

cui soppressione è imminente,siano conferite ed esercitate dagli

enti locali mediante convenzioneobbligatoria fra Comuni e Province

Minacce incombonosull’acqua pubblica,nel contesto di un

quadro normativo ancora inde-finito che pone il servizio idri-co in una situazione di stallo”.A lanciare l’allarme, scattandouna fotografia dell’acqua ‘post-referendum’ in provincia di An-cona, l’Autorità d’Ambito ter-ritoriale ottimale 2 MarcheCentro - Ancona in collabora-zione con l’Anea -Associazio-ne nazionale Autorità e Enti diAmbito, in occasione della pre-sentazione della 9a edizionedel report annuale sullo statodel servizio idrico integratonell’Ato 2.

Dalla sorgente al depurato-re, l’acqua gestita da Multiser-vizi Spa nei 43 Comuni del-l’anconetano, oltre che nei Co-muni maceratesi di Matelica edEsanatoglia, è “pubblica, buo-na e sufficiente”. A preoccupa-re non è la qualità e nemmenola quantità dell’acqua che escedai nostri rubinetti (il territoriodell’Ato 2 è pressoché autosuf-ficiente dal punto di vista idri-co), quanto, piuttosto, le tariffee gli investimenti. Il secondoquesito del referendum ha in-fatti abrogato la norma relativaalla determinazione della tarif-fa del servizio idrico integratoin base all’adeguata remunera-zione del capitale investito.Ecco allora che, ‘cassata’ la re-munerazione delle tariffe, il re-ferendum apre al problema delfinanziamento degli investi-menti e alla fuga di capitali nel

settore. Senza remunerazionepotrebbe, infatti, venire menol’interesse a investire nel servi-zio idrico. “Fino a quando non

si saranno sciolti i nodi, visaranno forti incertezze per ifinanziatori”, l’inciso di Mari-sa Abbondanzieri, presidentedell’Ato 2. A rischio anche le

tariffe: a fronte del restringimen-to della coperta della fiscalitàpubblica, inevitabile un aumen-to per adeguare la qualità del

servizio, secondo quanto evi-denziato da Luciano Baggia-ni, presidente Anea, il quale hainsistito sull’urgenza di una

“nuova politica nazionale di set-tore e un nuovo metodo tariffa-rio, per favorire gli investimentie fornire servizi di qualità algiusto prezzo”. Nell’intervento

di Massimiliano Cenerini , di-rettore Ato 2, la sottolineaturasui rischi connessi all’imminen-te soppressione, il 31 dicembre,

delle Autorità d’Ambito, gli entiregolatori del servizio. Si ricordain proposito che la proposta dilegge regionale presentata dal-l’assessore Sandro Donati e ap-provata dalla Giunta prevede chele attività delle soppresse Atosiano conferite ed esercitate da-gli enti locali mediante conven-zione obbligatoria fra Comuni eProvince, in grado di assicurareil pieno coinvolgimento e la di-retta partecipazione dei Comunialle scelte fondamentali del set-tore. E’ prevista un’Assembleadi ambito quale organo comunedotato di autonomia, di bilancioe di coordinamento, costituitadai sindaci dei Comuni e daipresidenti delle Province com-presi nell’Ato senza che sia pre-visto alcun compenso per gli am-ministratori. Tale organismo ga-rantisce la partecipazione deiComuni alle decisioni strategi-che sulla gestione integrata delservizio idrico e dei relativi in-terventi su investimenti e tariffe.Il territorio regionale è suddivi-so in Ato 1 Marche Nord – Pe-saro e Urbino, Ato 2 MarcheCentro – Ancona, Ato 3 MarcheCentro – Macerata, Ato 4 Mar-che Centro Sud – fermano e ma-ceratese e Ato 5 Marche Sud –Ascoli Piceno e Fermo. L’asses-sore Donati auspica che, comeper la legge in materia di rifiuti,anche su questa proposta ci possaessere un’ampia condivisione deiterritori e delle forze politicheper continuare a tutelare, conefficacia, un bene comune e ditutti come l’acqua.

Giovanni Fileni premiato con l’Ethic Award 2011. Ilpremio, nato nel 2002, viene organizzato dal settimanaleeconomico Gdoweek- Gruppo Sole 24 Ore e punta a rico-noscere e diffondere l’impegno delle imprese attraverso ini-

ziative con-crete in logi-ca di svilup-po sostenibi-le. La ceri-monia diconsegna delpremio è av-venuta nellasede del Sole24 Ore, allapresenza del-la giuriacomposta da16 esperti, tracui rappre-sentanti del-l’Unicef, del-

le Nazioni Unite, Altromercato, Legambiente, Fairtrade Ita-lia, oltre a giornalisti, scrittori, professori universitari e so-ciologi. Fileni ha concorso all’Ethic Award nella categoria“Salute, minoranze e società”, con un progetto dal titolo“Immigrati in azienda: tra integrazione e sicurezza sullavoro”. Le motivazioni del premio: “Fileni ha puntato aintegrare i lavoratori stranieri, riducendo la loro vulnera-bilità agli incidenti sul luogo di lavoro attraverso unaguida multilingue di istruzioni ed avvertenze all’uso dellemacchine industriali destinata ai dipendenti che non cono-scono la lingua italiana”. “Un ambìto risultato –commentaGiovanni Fileni- che arriva a pochissima distanza da unaltro importante riconoscimento: lo scorso mese, infatti,abbiamo ritirato a Parigi, insieme a Coop Italia, il premioindetto da Compassion in world farming, associazione inter-nazionale che si batte per sistemi sostenibili di allevamen-to”. L’impegno verso i consumatori si completa con quelloper l’ambiente attraverso l’utilizzo delle energie rinnovabilicome fonte primaria di approvvigionamento. Da segnalareanche l’impegno verso la ricerca e l’innovazione con l’al-levamento prototipo installato a Montecappone, nelle cam-pagne di esi.

Il premio del Gruppo Sole 24Ore, edizione 2011L’Ethic Award aGiovanni Fileni

Giovanni Fileni (a sinistra) ricevel’Ethic Award 2011

Già acquisite per il 2012; i prossimi obiettivi

Energy Resources,commesse per 45 mln

Enrico Cappanera,amministratore delegatoEnergy Resources

L’incontro che si è svolto nella sede operativa di Jesi

Energy Resources ol-ding, realtà marchigiana dispicco nel settore delle ener-gie rinnovabili e della so-stenibilità, ha incontrato lacomunità finanziaria nellasede operativa di esi (An).I vertici del Gruppo hannoillustrato ai maggiori istitu-ti di credito, società di lea-sing, fondi di investimentoe venture capital i prossimiprogetti: ammontano già a45 milioni di euro le com-messe acquisite per il 2012,pari a circa 20 mila kW diimpianti ad energia rinno-vabile già con-trattualizzati.“Dopo un2011 contrad-distinto da in-certezze nor-mative e sce-nari macroeco-nomici chenon hanno fa-vorito il setto-re, iniziamo ilnuovo annocon numerosielementi di fi-ducia –com-menta EnricoC a p p a n e r a ,amministratoredelegato diEnergy Re-sources-; le nostre strategiesi baseranno in particolaresu diversificazione e inter-nazionalizzazione: oltre alfotovoltaico, punteremo suinterventi di efficienza ener-getica, svilupperemo merca-ti già avviati tra cui Uk(dove abbiamo realizzato iprimi impianti) e Usa, e ciapriremo anche a nuovimercati, come Sud Africa,

Turchia e Balcani”.In cinque anni di attivi-

tà, Energy Resources ha re-alizzato impianti per 85 milakW (42 mila nel solo 2011),connesso 500 impianti (250nel solo 2011) e realizzato45 green building, ovveroedifici energeticamente au-tonomi e a zero emissioni,grazie all’integrazione tra idiversi sistemi ad energia

rinnovabile su strutture in-dustriali e residenziali. Tra isuoi clienti figurano nomicome Ferrari, Tod’s, Poltro-na Frau, Rainbow, Terna,Mugello Circuit e Scavoli-ni.

Nel corso dell’incontrosono state illustrate anchestrategie di più lungo termi-ne: i progetti principali delGruppo al 2015 riguardanola fase matura del fotovol-taico (attraente anche inmancanza di un sistema in-centivante), l’efficienzaenergetica con particolare at-

tenzione alla produzione dienergia termica (che verràsostenuta da un nuovo si-stema incentivante), l’edili-zia sostenibile e la mobilitàsostenibile (con veicoli elet-trici integrati a sistemi diricarica fotovoltaici). Ulte-riore spinta al settore Ricer-ca e sviluppo, che già vanta24 brevetti depositati.

Is. T.

Un settore in pieno svi-luppo, quello assicurativo,ma che necessita di adattarsisempre più alle esigenze delleaziende. Il monito viene daValentino Olivanti, ammini-stratore delegato di AssitecaAdriatica, società di broke-raggio assicurativo nata adAncona nel2005 e facenteparte del grup-po Assiteca,una delle mag-giori realtà na-zionali nelcampo. Il futu-ro delle assicu-razioni per leaziende, nelleparole di Oli-vanti, è un’of-ferta ad hoc ta-gliata sulle esi-genze delle sin-gole imprese.“Il mercato of-fre molte pro-poste standar-dizzate –ilcommento diOlivanti-, ma queste si stan-no mostrando limitanti. Lepolizze assicurative, invece,devono essere create su mi-sura come una giacca, checopra adeguatamente al mo-mento del bisogno”. Una fi-losofia che il gruppo Assite-ca ha da tempo abbracciato,ideando polizze multirischie dedicate a specifiche realtàindustriali. Ne sono un esem-pio la polizza trasporti allrisks per le piccole e medieaziende del settore alimenta-re, che assicura tutti i rischilegati al trasporto, alla mo-vimentazione ed alla giacen-za in magazzino sia di mate-

Ad hoc e multirischi le nuove polizze Assiteca

Tagliata su misura: eccol’assicurazione del futuro

rie prime che di prodotti fi-niti; e l’assicurazione all in-clusive per il settore alber-ghiero, che ha la particolari-tà di riunire in un unicocontratto la copertura dei ri-schi principali. In rispostaalle crescenti soluzioni gre-en, Assiteca ha anche intro-

dotto una polizza ad hoc pergli impianti fotovoltaici, in-dispensabile per accedereagli incentivi statali previ-sti. “Il lavoro preparatorioalla stipula di un’assicurazio-ne è di fondamentale impor-tanza –spiega Olivanti-, per-ché permette di valutare benele esigenze delle singoleaziende e di capire quali ri-schi si vogliono coprire.Nelle Marche abbiamo recen-temente avuto il caso allu-vione: i nostri assicurati sonostati indennizzati sia per idanni materiali diretti, sia peri fermi e gli intralci produt-tivi che sono occorsi. Le

aziende hanno avuto così lacertezza di una copertura fi-nanziaria senza dover atten-dere gli interventi pubblici”.Assiteca Adriatica opera inmolteplici campi d’azione:dall’analisi dei rischi ai qua-li è esposta l’azienda e deicontratti assicurativi in cor-

so, alla realizza-zione di program-mi assicurativipersona l izza t i ,dall’assistenza neiPaesi esteri perprogrammi inter-nazionali alla ge-stione di tutte letipologie di sini-stro ed alla consu-lenza per le impre-se in merito a rile-vanti argomentiassicurativi. Neglianni la società an-conetana, cheestende il suo rag-gio d’azione an-che all’Umbria, hamaturato una con-siderevole espe-

rienza anche nei settori dellametalmeccanica, cantieristi-ca navale, calzature, abbiglia-mento e mobili. La Dorica èuna delle diciannove cittàitaliane in cui è presente ilgruppo Assiteca, realtà indi-pendente da gruppi bancaried industriali e che vantaanche tre uffici in Spagna eduna presenza in centosettan-ta Paesi nel mondo. Assitecaha anche ideato un ricono-scimento, giunto alla suaseconda edizione, per premia-re le aziende che hanno sa-puto gestire al meglio il ri-schio, utilizzando gli stru-menti più opportuni.

Valentino Olivanti, amministratore delegatoAssiteca Adriatica

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25PAGINANATALE 2011 MARCHEdomani

Gli specialisti di Villa dei Pini tra i protagonisti, a Fermo, del convegnodella Società italiana di chirurgia della spalla e del gomito

Un’eccellenza in campo ortopedicoOltre duecento medi-

ci sono giunti datutta Italia per il

convegno che si è tenutoall’ otel RoyalRe di Casa-bianca di Fermo. Il mee-ting, organizzato dalla So-cietà italiana di chirurgiadella spalla e del gomito,con il patrocinio della So-cietà italiana di artrosco-pia e della Regione Mar-che, si incentrava sul trat-tamento della spalla e delgomito ed ha ospitatocome relatori i maggioriesperti del settore a livellonazionale, affrontando inparticolare le problemati-che relative alla protesicae alla fase riabilitativa delpaziente, con ampia e det-tagliata illustrazione dicasi clinici e di tecnicheparticolarmente innovati-ve. Tra i principali prota-gonisti del confronto scien-tifico, gli specialisti del-l’équipe di Raul Zini di

Antonio Aprile, direttoregenerale Villa dei Pini

Villa dei Pini (CivitanovaMarche), eccellenza mar-chigiana in campo ortope-dico. Il convegno, presie-duto da Roberto Castrici-ni, specialista dell’équipedi ini, giunto alla terzaedizione ha approfonditoun ramo della medicina diparticolare attualità.

“Villa dei Pini ha incre-

mentato notevolmente leattività in questo settorenegli ultimi anni –spiegail direttore generale, Anto-nio Aprile–, arrivando acostituire un punto di rife-rimento in campo ortope-dico, grazie alla presenzadi importanti professiona-lità e all’impiego di tecni-che innovative. Una cresci-ta che ha contribuito adarginare la mobilità passi-va, cioè i casi in cui il cit-tadino ricorre a servizi sa-nitari fuori regione, attiran-do nel contempo arrivi dafuori regione”. Sono quasi3 mila i pazienti che si sonorivolti a Villa dei Pini neiprimi 10 mesi del 2011,con un costante aumentonegli ultimi anni; tra i fio-ri all’occhiello della clini-ca, la protesica dell’anca,del ginocchio e della spal-la, il trattamento delle le-sioni della cartilagine delginocchio e della caviglia

e altri interventi mini in-vasivi del piede, l’artrosco-pia dell’anca e della spal-la, e le più recenti tecni-che che riguardano le pri-me fasi dell’artrosi dell’an-ca, le riparazioni delle le-sioni della cuffia e trapian-ti di cartilagine.

Notevoli i progressinella cura delle patologiedella spalla: “Fino a 15anni fa poco si conoscevadei disturbi alla spalla –sottolinea Piergiorgio Pi-rani, responsabile scienti-fico del convegno- e siinterveniva quasi esclusi-vamente attraverso infiltra-zioni o farmaci. Oggi, gra-zie ad un notevole am-pliarsi delle conoscenze eal conseguente sviluppodelle terapie, le patologiedella spalla hanno possi-bilità di cura decisamentemaggiori. Una evoluzioneimportante, visto che que-sti disturbi hanno un im-patto sociale notevole:rendono difficoltosi gestiquotidiani come mangiareo svolgere le attività dicura della persona. La pre-venzione riveste un ruolofondamentale: se si rico-nosce la patologia in faseprecoce, con il trattamen-to fisioterapico in molticasi il problema si risol-ve; dunque l’invito è anon trascurare i primi epi-sodi di dolore”.

Is.T.

Firma del 50 anniversariodel gruppo norvegese Boen

Omnia Comunicazione firma il 50 anniversario del gruppoBoen, multinazionale norvegese leader nel settore pavimentazioniin legno. L’agenzia di comunicazione con sede a Fano ha vintola sfida contro i grandi concorrenti internazionali per aver saputo

interpretare al meglio i valori e la filosofia del brand scandinavoin una pubblicazione prestigiosa e al tempo stesso originale,dedicata alla linea sport del marchio. Grazie a un design ironicoe non convenzionale, che gioca sullo slogan Part of the game, labrochure si apre inaspettatamente con un effetto pop-up, e ricreain 3D il tipico spazio sportivo insieme ai suoi stessi protagonisti:gli atleti. Il gioco, dunque, come metafora di una partita intrapresadall’azienda esattamente 50 anni fa, e nata dal sogno del suofondatore, non a caso primo personaggio ad ‘uscire’ dal volume.Il gioco, e quindi anche l’ironia, come stile comunicativo contem-poraneo, dove passato e presente si fondono insieme, nella com-mistione di generi e linguaggi. A completare efficacemente lastrategia, sullo stesso concept Omnia Comunicazione ha ideatoper Boen Sport anche l’allestimento dello stand alla fiera interna-zionale di settore Fsb di Colonia, in Germania.

“La nostra agenzia non si è mai preclusa la possibilità diguardare oltrefrontiera–sottolinea Marcello Di Piazza–. Se lacreatività è una risorsa autentica e di valore, oggi più che mai puòessere premiata dal mercato globale. Non a caso Boen ha selezio-nato Omnia Comunicazione per le sue specifiche competenze, chehanno reso la nostra proposta differente dalle altre. Per noi, oltreche un’occasione di prestigio, è soprattutto motivo d’orgoglio:finalmente la creatività italiana, di cui ci sentiamo interpreti, haconquistato l’ambìto mercato scandinavo, da sempre punto diriferimento in ogni campo, dalla grafica al design”.

Inaugurato ad Ancona, inpiazza Diaz n. 2, il Centromultidisciplinare per il di-sagio psichico e i disturbialimentari, “Heta”. Quellodei disturbi del comporta-mento alimentare è un feno-meno in progressiva crescitache sta procurando un consi-stente allarme mondiale dato

Disturbi alimentari, ad Anconaun centro per la cura

l’abbassamento della fascia dietà coinvolta, che arriva finoai quattro anni. Secondo i piùrecenti dati del Ministero del-la Salute, pubblicati da Euri-spes, in Italia si ammalanooltre 9 mila persone ogni anno,soprattutto tra i 12 e i 25 anni.Nelle Marche la stima è dioltre 230 nuovi casi l’anno,

con numeri in aumento.L’apertura nelle Marche di unnuovo centro per la cura deidisturbi alimentari, associatoalla federazione nazionaleFida (Federazione italiana di-sturbi alimentari), offre ulte-riori e specifiche possibilitàdi cura a chi soffre di questepsicopatologie.

Omnia, la grandecompetizione vinta

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26PAGINA NATALE 2011MARCHEdomani

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culturaMARCHEdomaniNATALE 2011 27PAGINA

“Il ragazzo che io fui”, il nuovo libro di Sergio Zavoli. Memoria estoria alla ribalta della contemporaneità: una lezione civile e morale

La testimonianza,il sodalizio con i giovani

SILVANA CORICELLI

LeparoleliberediMonica

MonicaPennazzi,Quadrura 24“Freewords”,tecnica mista

Un’ala, un volo aplanare sul telaio di legno.“Freewords” il titolo: parolein libertà nella liberacomposizione di materiali, lapagina di giornale che dalsupporto si libra, comesospinta da una folata d’ariafresca. Quella in cui circola-no le opinioni e le idee:l’aria che respirano gliuomini senza censura. E’l’omaggio alla libertà diespressione dell’artistaanconetana Monica Pennaz-zi, che con la Quadrura n. 24(tecnica mista, rete metallica,carta di giornale, polvere dicolore) ha aderito all’invitodell’Ordine dei Giornalistidelle Marche, contribuendocon un’opera ad hoc adarricchire un’iniziativa inprogress: la mostra itineranteche, secondo il progettorealizzato dall’Ordine con lapartecipazione diretta delConsiglio nazionale, inquesto mese di dicembre fa

tappa nel capoluogo doricodopo aver toccato Caldarola,Ascoli Piceno, esi, Fermo,con l’anno nuovo alla voltadi Senigallia, Pesaro, e poiFirenze, Roma. Nove localitàd’approdo con cadenzamensile: fino ad aprile 2012,una collezione unica nel suogenere per una riflessione suun tema, la libertà d’espres-sione, che unisce stampa edarte nel loro più alto puntodi congiunzione. Unacinquantina le opere contem-poranee raccolte alla MoleVanvitelliana (fino al 18dicembre, tutti i giorni, dalle17.30 alle 20, ingressolibero), gli autori in massimaparte marchigiani. Nellaraccolta, una creazionedell’unica marchigiana,Monica Pennazzi, selezionataper partecipare in rappresen-tanza del centro Italia al“Padiglione Italia” dellaBiennale di Venezia curatoda Vittorio Sgarbi all’inter-no del palazzo degliAlessandri di Viterbo.“L’arte non è cosa nostra”,un percorso nazionale in cuiespongono circa 30 autoricontemporanei (apertura finoal 18 dicembre); la Pennazziè presente con Salto quanti-co- Primo viaggio.

Si.Co.

Sergio Zavoli, a lato ilfrontespizio del suo ultimolibro

La Stagione sinfonica 2011-2012: in cartellonegrandi nomi internazionali e giovani talenti

Form, dal classico al jazzDal repertorio classico a

quello contemporaneo e aljazz: ampio e variegato ilventaglio di proposte per laStagionesinfonica2011-2012della Form–OrchestraFilarmonicaMarchigia-na. Apertosicon ilviolinistaUto Ughi, ilcartelloneproseguiràcon artistisia italianiche interna-zionali, chesi esibirannoin moltiteatri dellaregione, daAncona adAscoliPiceno, daMacerata aPesaro, aCagli, aCivitanovaMarche, eancora Fabriano, Fermo,esi, Osimo, Porto Sant’El-

pidio, Senigallia: la musicadi ajkovskij sarà protago-nista del concerto diretto, ilprossimo mese di gennaio,da Donato Renzetti, in cuisi eseguiranno anche branidi Grieg e del marchigianoCarlo Boccadoro, e inquello, sempre a gennaio,del violoncellista EnricoBronzi, al suo debuttocome direttore solista. Unaltro marchigiano, l’oboistaFrancesco Di Rosa, siesibirà a febbraio diretto da

Alessio Allegrini. Nell’am-bito della Stagione liricadelle Muse il recital deltenore Paolo Fanale (vedi

pagina 29),mentre gliappuntamen-ti con ilvioloncelli-sta France-sco Dillon econ le notedi LuigiNono –ambedue iconcerti perla direzionedi YoichiSugiyama-sono orga-nizzati incollaborazio-ne con laRassegna diNuovaMusica diMacerata. Ilduo pianisti-co PaolaBiondi –DeboraBrunialtieseguirà,

diretto da David Crescenzi,brani di Ravel, Gaslini ePoulenc, in un concerto incollaborazione con gliAmici della Musica “GuidoMichelli”; stessa collabora-zione per l’appuntamentocon il direttore e violinosolista Sergej Krylov.Protagonista Beethoven neidue appuntamenti diretti daHubert Soudant, uno deiquali vedrà la partecipazio-ne di Giuseppe Albanese,giovane talento del piano-forte; l’altro, nell’ambitodella Stagione lirica delle

Muse, vedrà l’esecuzionedella Nona Sinfonia. GidonKremer al violino eGiedre Dirvanauskaite alvioloncello si esibiranno inun omaggio a WoldemarNelsson (direttore RomanKofman); Daniel Trifonov,pianista, vincitore dell’ulti-mo concorso ajkovskij,eseguirà brani di Schu-mann e Brahms, direttoreJohannes Wildner. Ilgrande jazz sarà interpreta-to dal trombettista Fabri-zio Bosso, in un concertoin collaborazione conMarche azz Network. LaForm sarà anche impegnatain altre numerose iniziati-ve, come quelle rivolte aigiovani e quelle in colla-borazione con l’IstituzioneSinfonica Abruzzese.“Un’ottica di sistema chepermette di mantenereinalterata la qualità ridu-cendo i costi”: così RenatoPasqualetti, presidentedella Form, che ha sottoli-neato anche come l’Orche-stra, che ha registrato unpareggio di bilancio, siaun’istituzione in grado direstituire molto al territorioe ai suoi lavoratori. DaStefania Benatti, consulen-te per la Cultura dellaRegione Marche, e daCarlo Pesaresi, assessoreprovinciale alla Cultura,l’accento sulla valenzasociale ed educativa dellaForm, soggetto di partico-lare rilievo all’interno delConsorzio Marche Spetta-colo.

Info:www.filarmonicamarchigiana.com

Rosemary Martarelli

Il mestiere dell’attore

Aperte le iscrizionialla Scuola di Teatrodello Stabile. Che sispecializza nellapreparazione degliallievi alle selezioniper le più importantiaccademie nazionali

La Scuola di Teatrodello Stabile delleMarche compie diecianni e si rinnova am-pliando i propri orizzontiprogettuali e confiniterritoriali. Specializzan-dosi, unica per il centroItalia, nella preparazionedegli studenti alleselezioni per l’ingressonelle più importantiscuole e accademienazionali. Il nuovo corsosarà costituito da unanno propedeutico perpreparare a ciò gliallievi tra i 17 e i 28anni (quattro allievidella Scuola delloStabile sono stai ammes-si quest’anno ai corsi perattori di tre scuolenazionali); partner delprogetto dello Stabilemarchigiano, le piùimportanti realtà italiane:l’Accademia d’artedrammatica “SilvioD’Amico” di Roma, aMilano il Teatro scuolaPaolo Grassi, la Scuoladi recitazione del Picco-lo di Milano, la Scuoladi recitazione del Teatro

Stabile di Genova, laScuola di Teatro delloStabile di Torino.

La Scuola di prope-deutica teatrale delloStabile delle Marcherappresenta l’evoluzioneprogettuale dei due annidi sperimentazione in cuisi è orientata la Scuolanegli ultimi anni. Ilpercorso è dedicato adallievi giovanissimi chevogliano intraprendere il“mestiere del teatro”attraverso lo studio nellescuole di recitazionenazionali, sezioni direcitazione, regia odrammaturgia. La Scuoladi recitazione del Tea-tro Stabile delle Marchesi specializza perciò inun’annualità di formazio-ne che prepari gli allievialle selezioni in ingressodelle scuole nazionali,fornendo le basi teorico-pratiche del lavoro inteatro. Le iscrizioni sonoaperte fino al 10 genna-io 2012 (ore 17). Rispet-to agli arrivi delledomande ci saranno delleaudizioni di ammissione

che si terranno il 12 e13 gennaio. Le lezioni siterranno dal 15 gennaioal 30 maggio 2012presso il Teatro delleMuse e presso il TeatroStudio alla Mole diAncona.

Alla Scuola di Teatro“Il mestiere dell’attore”si studiano recitazione,grammatica scenica,tecnica vocale e verbale,drammaturgia e dramma-turgia fisica. Il progettodidattico è di NicolettaRobello. Gli insegnanti,oltre alla Robello, sonoAlessandro Scarroni, LeoMuscato, Luciano Cola-vero, Sonia Antinori,Annalisa Pavoni, SimonaLisi, Isabella Carloni,Andrea Caimmi.

Nella Scuola si studiaper 304 ore di lezione,più 50 ore di seminari eincontri tenuti dagliinsegnanti delle maggioriaccademie italiane.

Info e bando pubblicosu www.stabilemarche.itoppure rivolgersi allasegreteria 071.5021611,segreteria stabilemarche.it

Le stanze del passatohanno la lucentezzadel ritorno condiviso.

“Mi è venuto in mente diportarti con me, lungoqueste pagine, camminandoinsieme e tenendoci permano come quando stavocon la mia in quella dimio padre”. Dedicato adAndrea, “al suo bellissimoimmaginare”. L’incipit delnuovo libro di Sergio

avoli è in un episodiodella sua prima giovinezza:un bambino che sognava acolori, nel 1929, quando“andava il bianco e nero”.Un episodio raccontato conle parole di allora: la forzadella parola, salda come unbaluardo a difesa delsogno e del pensiero.“Vorrei chiederti, Andrea,di partecipare a un’amabi-le finzione”. Uno scambiar-si le vite, quasi per gioco:

avoli, “Il ragazzo che iofui”, e il ragazzino di oggi,suo nipote Andrea. Lestanze dell’adolescenza, iltempo della giovinezza:“Nel riandare a queglianni (…) ritrovo un

grande gioco di luci e disuoni”: la luce che strappabagliori al ricordo, filod’Arianna che penetra

sottile il senso delle cose,riconsegnandone il signifi-cato. Nella tessitura deicontinui rimandi temporali,un libro che allarga centriconcentrici alla vicendapersonale, cifra di quellacollettiva nella lezionecivile e morale che l’auto-re, raccontando se stesso,offre simbolicamente ad unbambino: il nipote chepare avviato, anch’egli, adiventare “scriventista”, eche avoli porta con sé inquesto viaggio ricolmo di

vita. Gli esordi nel mondodel giornalismo, gli annipiù felici della radio edella televisione, la stagio-ne della maturità, con letante prove dello scrittoree del poeta di talento. “Ilragazzo che io fui” (Mon-dadori) è un annodarsi di

memoria e storia nellacontiguità che trovano lequestioni quotidiane equelle interiori, toccandola complessità del mondo edella società umana. Il“mestiere di fare domande”nelle interviste celebri,sostrato alle riflessioni suDio e sulla natura, suscienza, tecnologia edetica, temi portati allaribalta della contempora-

neità. “Frenata da unacrisi mondiale che ha neldollaro (…) l’esorcismonon solo allegorico di untravaglio oggi disseminatodalla speculazione, la Terraha bisogno di tutte le sueenergia e rimanda tutti isuoi sogni”. Particolareattenzione è rivolta aigiovani, malati del disin-canto “nel quale tuttotramonta”: i giovani dioggi “socialmente irrilevan-ti”, “privi di un loropassato”, “costretti a viverein fretta”. Riattraversandola propria vita, avoli hagenerosità di sguardo e direstituzione: l’esemplarità diun sodalizio vero con igiovani in tempi in cui leconseguenze di un pattogenerazionale disattesosono presagio, anche nelfuturo, di gravi incertezze.L’ “amabile finzione”diventa allora chiara,palesandosi il suo senso“non più recondito”: unatestimonianza di impegnoconsegnata ai nuovigiovani “ancora in perdi-ta”, trasformando le speran-ze relegate “in qualcosache agirà senza di loro” inqualcosa, “per piccolo chesia”, “da mettere nellapropria storia”.

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cultura MARCHEdomani NATALE 2011 28PAGINA

Metodo Effe diventa associazioneE’ stata presentata nello studio dell’artista Silvia

Fiorentino, ad Ancona, l’Associazione Metodo Effe,una nuova realtà dedicata alla promozione dellacultura, del linguaggio e della teoria del femminile.L’Associazione nasce per iniziativa di quattro profes-sioniste che operano ad Ancona: l’artista SilviaFiorentino, la psicoterapeuta Giovanna Curatola, la

neurologa Maria Del Pesce, l’insegnante e giornalistaLucilla Niccolini, e rappresenta il naturale sviluppodel progetto ‘Metodo Effe’, nato nel 2006 comemetodo volto a teorizzare una via nuova di approccioe di esplorazione alla specificità femminile nella vita enell’arte. “Nel novembre 2008 abbiamo lanciato ilnostro manifesto d’intenti, con un convegno e unamostra alla Mole Vanvitelliana realizzati grazie ancheal sostegno del Comune e della Provincia di Ancona –spiega Silvia Fiorentino–. Oggi, con la nascita dell’As-sociazione Metodo Effe, vogliamo crescere ancora ecoinvolgere sempre più donne del territorio doveviviamo ed operiamo, anche in vista del nuovoimportante appuntamento in programma per la prima-vera del 2012: un festival che coinvolgerà i luoghipiù suggestivi della città e che si svilupperà intorno altema del paesaggio”. Info: www.metodoeffe.it

Is.T.

“Amare ancora”: la famiglia nellibro di Massimo Camisasca

La famiglia come bellissima tentazione per ilfuturo e non istituto del passato da difendere. Vacontrocorrente don Massimo Camisasca con il suonuovo libro Amare ancora (Messaggero Padova): daprete, egli parla della famiglia in modo laico, com-prendendone le difficoltà e mostrandone, allo stessotempo, le potenzialità: una promessa, una sfida,un’opportunità da riscoprire. Il sottotitolo Genitori efigli nel mondo di oggi e di domani suggerisce il temaportante del libro: i rapporti familiari, il legame tragenitori e figli, tra marito e moglie, strada esaltante etalvolta complicata verso la vita. Don Camisasca leggetra le pieghe più nascoste i valori per cui ogni uomovive e lotta, anche quando sembra dimenticarsene.Amare ancora è uno strumento utile per approfondire itemi cari a Benedetto VI, che ha deciso di celebrarenel 2012 l’Anno internazionale della famiglia con ilVII incontro mondiale dal titolo La famiglia: il lavoroe la festa, in programma a Milano.

Sarà Filippo Timi (nella foto alato) ad aprire col suo “Favola”, il20 dicembre al Teatro Sperimen-tale di Ancona (ore 21), la terzaedizione di Off/side, la rassegna diteatro contemporaneo dedicata aicircuiti alternativi e alle realtàemergenti nel settore. Adaffiancarlo, l’attrice anconetanaLucia Mascino. Nel calendariodella rassegna appuntamenti fino

Off/side, grande partenza con Filippo Timiad aprile 2012, vedendo in scena,tra Sperimentale e Teatro Studioalla Mole, 17 compagnie per 12serate di spettacolo, protagoniste larealtà e le difficoltà della vitaquotidiana. L’Amat presenterà isuoi progetti: “Nuova danzaitaliana – Anticorpi Explo” (20gennaio 2012), “[S]he’s”, da“Purgatorio” di Ariel Dorfman (17marzo) e le quattro performance di

“Notte Matilde” (31 marzo). Il 28gennaio 2012 andrà in scena“Crack machine”, di e con PaoloMazzarelli e Lino Musella, mentrel’11 febbraio sarà la volta diRosetta Martellini con “Sonostata amore”, una produzioneFabrica Teatro – Stabile delleMarche incentrata sulla vita dellascrittrice Sibilla Aleramo. Il Teatrodel Canguro presenterà, il 18

febbraio, il suo “Il carnevale degliinsetti”, mentre la Compagnia deiDemoni sarà sul palco il 25febbraio con “Hate mail”. Seguiràun marzo denso di appuntamenti:“Falluja” di Francesco Niccolini(domenica 4), “Ingannati” di e conNicola Pannelli (sabato 10) e laproduzione della Compagnia VicoloCorto “A tempo indeterminato”(sabato 24). Il 15 aprile sarà lavolta di “Lo show dei tuoi sogni”,con parole di Tiziano Scarpa e

musica dal vivo dei MarleneKuntz, e in appendice allarassegna il minifestival “Nuovetensioni”, con tre appuntamentiche sono tutti dei debutti. Off/sideè curato dalla Compagnia VicoloCorto, in collaborazione conStabile delle Marche, Amat,Teatro del Canguro, FondazioneTeatro delle Muse, e con ilsostegno di Comune e Provinciadi Ancona. Info: 071/52525.

Rosemary Martarelli

Cartellone di Senigallia - Dopo “Infundibulum”, “Propaganda”, il 17e 18 dicembre, della compagnia Acrobat: unica occasione nazionale

Circo in festa alla Fenice

“Infundibulum”, della compagnia belga Feria Musica, èstato ospitato sul palco della Fenice a Senigallia (foto GuyBaudoin)

Il gigante imbuto di legnocampeggia sullo sfondo,ripido sostrato di vertigi-

nose acrobazie. Saltano,scivolano, si aggrappano eintanto disegnano teoreminell’aria gli otto protagonistidi questo spettacolo sospesotra sogno e realtà, entrandonei meandri di un eccentricoinconscio. Ciò che allospettatore si presenta èquello che accadrebbe se unuomo buttasse all’aria tutto ilsuo guardaroba, fantasmicompresi. Eletto migliorspettacolo 2010 dallaredazione di Circus Magazi-ne “per la sua impressionantescenografia e la sua dimen-sione mitologica”, “Infundi-bulum” della compagniabelga Feria Musica è statoproposto sul palco dellaFenice di Senigallia nell’am-bito della Stagione teatralepromossa dal Comune:diretto dal coreografo MauroPaccagnella, un travolgenteballetto lungo i precipizidell’infundibulum (inmedicina, quella parte dicervello che collega l’ipota-lamo e la ghiandola pituita-ria), vedendo in scena ottodanzatori-acrobati e tremusicisti in una cornice diforte impatto emozionale.Due, alla Fenice, gli appunta-menti col circo contempora-neo, in collaborazione conAmat e Inteatro curatori di“Circo in festa”: sempre indoppia replica e unica

occasione nazionale, il 17 e18 dicembre sarà la voltadella compagnia australianaAcrobat: in Italia arriveranno

con “Propaganda”, lavorodal titolo esplicito cheinterroga (e invita) il pubbli-co su comportamenti respon-sabili in ottica ecologicacomunitaria.

La Stagione strettamenteteatrale curata dall’Amatriprenderà il 21 gennaio con“Dr Jekyll & Mr Hyde.Sogni e visioni”, musicalideato e diretto da Giancar-lo Sepe; in scena, tra glialtri, Alessandro Benvenuti eRosalinda Celentano, con lapartecipazione straordinariadelle gemelle Alice e EllenKessler (produzione di BisTremila). In prima ed esclusi-va regionale, il 18 febbraio

farà tappa a Senigallia “Tuttosu mia madre”, adattamentoteatrale a cura di SamuelAdamson ; in scena Elisabet-

ta Pozzi e Eva Robbin’s,dirette da Leo Muscato.

Marzo il mese del teatrocivile portato da due dellemigliori voci della scenaitaliana: Ascanio Celestini eMarco Paolini. Il primotornerà il 4 a Senigallia con ilnuovo progetto “Pro Patria”,produzione di Fabbrica /Teatro Stabile dell’Umbria; ilsecondo il 25 porterà inscena, in questo suo ritornonella cittadina rivierasca, “ItisGalileo”, prodotto da olefilme scritto con FrancescoNiccolini.

La stagione si chiuderà il21 aprile con la compagniadell’Aterballetto di Reggio

Emilia in “Certe notti”,evento speciale propostodall’Amat: in scena lecoreografie di MauroBigonzetti e le canzoni e lepoesie di Luciano Ligabue.

Il cartellone di Senigalliaprevede anche diversi eventispeciali: dopo Luca Carboni,preparerà il tour a Senigallia,regalando alla città la datazero, anche Pino Daniele cheil 21 marzo tornerà a calcaredal vivo i palcosceniciitaliani (in lavorazione ilnuovo album di inediti).L’11 febbraio in programma“Una piccola impresameridionale”, esperimento diteatro-canzone portato inscena dall’attore e registaRocco Papaleo. Ripropostol’appuntamento di Natalesulle punte: il 25 dicembresul palco della Fenice “Illago dei cigni” di Tchaiko-vsky, a cura del TeatroLirico Siciliano; a darecorpo alle coreografie delgrande Petipa sarà ilRussian Ballet Moscow,.L’anno nuovo si aprirà, il 5gennaio, con il musical “LaSirenetta” (doppia replicaalle 15.30 e 18.30): lospettacolo ha già fattoregistrare il sold out in giroper l’Italia.

Info e prenotazioni:www.fenicesenigallia.it – e-mail info fenicesenigallia.it

Biglietteria: 071.7930842– 335.1776042

S.C.

Un’immagine della tessera dell’Associazione Metodo Effe

Per chiunque, conpassione e fiducia, da addettoai lavori o spinto da sempliceinteresse culturale, si occupi diun universo come quello dellafotografia, così forse –ancora-poco frequentato nell’Italiaaccademica-snob, il libro diMichele De Luca, Appunti difotografia.1986 – 2010,pubblicato, con una interessan-te prefazione di Italo annier,dalle Edizioni Ghirlandina diNonantola (Mo), offreun’occasione davverosuggestiva per ripercorrerevicende perlopiù obsolete,trattandosi di un genere diimmagini che molti considera-no tuttora ‘secondario’. Nelvolume sono raccolte lerecensioni apparse nellarubrica “Fotografia” sullarivista “Rocca” della ProCivitate Christiana di Assisinel corso di venticinque anni;si tratta, come suggerisce iltitolo, di “appunti” che daquesto osservatorio De Lucaha annotato, circa rimarchevolieventi espositivi o editorialiche una successione cronolo-gica del tutto casuale haofferto alla sua attenzione inquest’ultimo quarto di secoloriguardo alla fotografia, al finedi metterli a fuoco, di“raccontarli” e di darnetestimonianza.

De Luca,appunti difotografia

Si intitola “Giardinid’aria” (edizioni Marte) illibro di racconti datorecentemente alle stampe daMaria Lenti. “In un volume

“Giardini d’aria”, iracconti di Maria Lenti

di racconti –scrive EnricoCapodaglio nella postfazio-ne- si cerca in genereun’unità di sguardo, tantopiù essendo i personaggidiscordi. Si guadagna cosìuna persona, una mascheraletteraria incarnata nel voltoinvisibile dell’autore.Questo libro imboccaun’altra strada: lascia che simostri e si sfaccetti nelcorso del tempo (si va dal1949 al 2010) una persona-lità imprevedibile, unadonna con la sua ambiva-lenza tra la memoria,risalente a un’infanzia ferita,e l’attualità della vita. Ilpresente è smemorato, mavivo, vivissimo. E ilpassato, realtà parallela, èimpressionante, perché caldodi un bisogno di veritàinappagabile”.

Il prossimo appuntamen-to è per il nuovo anno, chesi aprirà il 4 e 5 gennaiocon Emilio Solfrizzi eLunetta Savino protagonistidi Due di noi di MichaelFrayn per la regia di unmaestro della scena comeLeo Muscato: tre atti unicisulle diverse dinamiche chesi possono instaurare tramoglie e marito sul palcodel Teatro Ventidio Bassodi Ascoli Piceno, dandoseguito alla ricca stagioneteatrale promossa dalComune, dall’Amat e dallaFondazione Cassa diRisparmio di Ascoli Picenocon il contributo dellaRegione Marche e delMinistero per i Beni e leAttività culturali. Il 14 e 15gennaio sarà la volta diAlessandro Preziosi, che investe di interprete e registadi Cyrano de Bergeracdebutterà ad Ascoli in primaitaliana al termine di unaresidenza di allestimento.Residenza di allestimentoanche per Orlando furioso,interpretato da un altroamatissimo attore a tuttotondo come Stefano Accor-si, che porterà in scena il 4e 5 febbraio in primaitaliana l’opera di LudovicoAriosto nell’adattamentoteatrale e nella regia di

Ascoli, Stagione di primeMarco Baliani. Il 24 e 25febbraio sarà la volta diMamma ce n’è due solenella simpaticissima interpre-tazione di Paola Quattrini,

Debora Caprioglio eRosario Coppolino direttida un maestro della comme-dia come Patrick RossiGastaldi. Per tutti Colazioneda Tiffany è il film diBlake Edwards con l’indi-menticabile Audrey ep-burn e George Peppard. Ilfascino di quelle atmosfere

rivivranno a teatro l’8 e 9marzo nello spettacolointerpretato da due giovaniattori di talento comeFrancesca Inaudi e Loren-

zo Lavia diretti daPiero Maccarinellisu testo adattato daSamuel Adamson. Il24 e 25 marzo, incalendario, Chat adue piazze, lacommedia di RayCooney seguito dellafamosissima Taxi adue piazze , recitatada ohnny Dorelli nel1986 e poi ripresadal figlio GianlucaGuidi in tempi piùrecenti e al quale èstata affidata la regiadi questa nuovascoppiettante versioneinterpretata da FabioFerrari, SilviaDelfino, GianlucaRamazzotti, MiriamMesturino e con lapartecipazione

straordinaria di RaffaelePisu. A chiudere il riccocartellone la grande danza,protagonista il 21 aprile(fuori abbonamento) con ilballetto Carmen danzato daRossella Brescia e JosèPerez e coreografato daLuciano Cannito su musi-che di Georges Bizet.

AlessandroPreziosi

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culturaMARCHEdomaniNATALE 2011 29PAGINA

ROSEMARY MARTARELLI

Carmela Remigio e Paolo Fanale nel “Così fan tutte” delloscorso anno

Premio Corellia Paolo

Fanale. Lagrande danzacon “Il lago

dei cigni”.Sinfonia n. 9

di Beethoven;l’appuntamentocon Piovano e

Pappano incollaborazionecon gli Amicidella Musica.

La Formsempre

presente

Dopo “Don Giovanni”e “Così fan tutte”, “Le nozzedi Figaro”, opera che alle Museaprirà il nuovo cartellone lirico;direttore Guillaume Tourniaire,regia, scene e costumidi Pier Luigi Pizzi

Stagione lirica 2011/2012del Teatro delle Musedi Ancona al via il

prossimo mese di gennaio.Ad aprire, un nuovo allesti-mento della FondazioneMuse: “Le nozze di Figaro”,opera che va a chiudere latrilogia Mozart, dopo il“Don Giovanni” di duestagioni fa e il “Così fantutte” dello scorso anno,realizzate in coproduzionecon lo Sferisterio OperaFestival. In scena il 27 e il29 gennaio 2012, l’opera, inquattro atti su libretto diLorenzo Da Ponte, saràdiretta da Guillaume Tour-niaire, con la regia, scene ecostumi di Pier Luigi Pizzi.Accanto a nomi noti delpanorama lirico del calibrodi Carmela Remigio eRiccardo Novaro, il cast èformato principalmente daartisti di nuova generazione,come Alessandro Luongo,Adriana Kuèerova e Giacin-

ta Nicotra; partecipanol’Orchestra Filarmonicamarchigiana e il Coro lirico“Vincenzo Bellini”, direttodal maestro Simone Baiocchi.La presenza della Form saràuna costante anche per glialtri appuntamenti in cartello-ne, in un’ottica di valorizza-zione dei talenti locali, comehanno evidenziato, inoccasione della conferenzastampa di presentazione, ildirettore artistico dellaStagione lirica Alessio Vlade l’assessore alla Culturadella Provincia di AnconaCarlo Pesaresi. La Form,diretta da Carla Delfrate,accompagnerà il 18 febbraioil recital di Paolo Fanale,che si esibirà su musiche diDonizetti, Mozart, Gounod eVerdi. Al tenore palermitanoè stato attribuito il Premio“Franco Corelli”, giuntoall’ottava edizione, per il suoruolo di Ferrando nel “Cosìfan tutte” prodotto e messoin scena lo scorso anno dallaFondazione Teatro delleMuse in coproduzione conlo Sferisterio Opera Festival.Ancora la Form, diretta da

Hubert Soudant, nell’appun-tamento del 23 marzo, peruna prima esecuzione nellaDorica: la Sinfonia n. 9 inre minore op. 125 diBeethoven, che vedràprotagonista anche il CoroBellini. Il 21 e il 22 apriletornerà ad Ancona la grande

danza con il BallettoAccademico di Stato di SanPietroburgo, che si esibiràne “Il lago dei cigni”, sumusica di ajkovskij e conle coreografie di Marius

Petipa e Lev Ivanov. Anchein questa occasione lapartecipazione della Filarmo-nica Marchigiana, diretta da

Mikhail Gertz. Il 25 febbra-io, in cartellone, LuigiPiovano e Antonio Pappano,che si esibiranno in uno deidue unici concerti italiani delprossimo anno. Pappano,uno dei massimi direttorid’orchestra contemporanei,sarà al pianoforte; Piovano èuno dei principali violoncelli-sti italiani: insieme esegui-ranno musiche di GiovanniBattista Cirri, GiuseppeMartucci, Brahms e Beetho-ven Il concerto è organizzatoin collaborazione con gliAmici della musica “GuidoMichelli”. Nella cooperazionetra i diversi operatoriculturali del territorio ilpunto di forza di questaStagione lirica, “originalenelle proposte e negliaccostamenti”: lo hannosottolineato il sindaco diAncona Fiorello Gramillano el’assessore alla Cultura AndreaNobili, per il quale “si staandando verso la giustadirezione, facendo sistema inmodo compiuto. La dimostra-zione che dalla crisi possononascere opportunità e spinte amettersi in gioco”. Di unarisposta alla crisi ha parlatoanche Vlad, che ha messo inevidenza la necessità di essereflessibili e di offrire unprodotto diversificato. L’ac-cento del direttore dellaFondazione Teatro delle Muse,Velia Papa, sulla scelta dicalmierare i prezzi, mantenen-doli invariati rispetto all’annoscorso: “Con questa politica –ha detto- vogliamo favorirel’afflusso di pubblico, cheapprezzerà sicuramente anchele scelte artistiche”. LaStagione lirica delle Muse èsostenuta dalla FondazioneCariverona con il contributodel Ministero per i Beni e leAttività culturali, dallaRegione Marche, da Comunee Provincia di Ancona, e dallaCamera di Commercio diAncona.

Dal 15 dicembre venditasingoli biglietti (biglietteriaMuse 071/52525 –biglietteria teatrodellemuse.org

Dal 27 dicembre venditaon line www.geticket.it

Coronata la trilogia Mozart

Concorso fotografico di rilevanza europea“Photoforchange - Sustainable living in changingeconomy”, organizzato da Svim in collaborazionecon Regione, Università Politecnica delle Marchee Comune di Torino, partner del progetto. Ilconcorso ha l’obiettivo di informare e accrescere laconsapevolezza, in particolar modo dei giovani deicinque Paesi europei coinvolti nel progetto (Italia,Croazia, Polonia, Ungheria, Svezia e Grecia), suitemi della green economy, della transizione energe-tica e della riduzione dell’impatto ecologico perpromuovere un cambiamento verso un sistema divita sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Lagiuria del concorso si compone di tre fotografi dinotevole esperienza professionale, maturata anchein contesti internazionali, quali Matias Klum,fotografo svedese, e Stefano Unterthiner, naturali-sta italiano, che collaborano con la NationalGeographic, e Roberto Caccuri, fotografo perl’agenzia Contrasto. Le migliori opere selezionatesaranno esposte a Bruxelles durante la settimanaeuropea per l’Energia sostenibile (Eusew) che siterrà dal 18 al 22 giugno 2012 e ai vincitori verràassegnato un premio.

Info: www.citu sec.ue

Photoforchange, concorsointernazionale di fotografia

Pesaro, la Stagione concertistica

Nomi di spicco, daUghi a Zimerman

Krystian Zimerman

Pesaro, continuano gliappuntamenti nel calen-dario della 52a Stagioneconcertistica, a curadell’Ente Concerti. Unastagione che sfida i taglial mondo della culturafacendo salire sul palco-scenico del TeatroRossini nomi prestigiosi-come quelli di imer-man, Uto Ughi (che si èesibito il 30 novembre),Sollima- e personalitàdel jazz (Bosso, Rea,Girotto e RobertoGatto).Il 17 dicembre(ore 18) concerto disolidarietà fuori abbona-mento, organizzato dalRotary Club, con l’Or-chestra FilarmonicaMarchigiana diretta daSimone Baiocchi, mentreil 2012 si apre con laBudapest Mav Sym-phony Orchestra, il 4gennaio, vedendo CarloPari al pianoforte eFederico Mondelcidirettore. L’8 gennaio(ore 18) spettacolo fuoriabbonamento con ilprestigioso Balletto diMosca, che porterà inscena “La bella addor-mentata” di ajkovskij.Il 14 gennaio ancora laFilarmonica Marchigia-na diretta da DonatoRenzetti; il 29 gennaiol’Orchestra SinfonicaRossini salirà sul palco-scenico insieme con il

grande violoncellistaGiovanni Sollima, direttida Salvatore Percaccio-lo. Il 5 febbraio sarà lavolta di Danilo Rea inuno dei suoi spettacolipiù applauditi “Pianosolo”; il 17 febbraioconcerto della SinfonicaRossini diretta da Rober-to Molinelli con dueclarinettisti d’eccezione:Eddie Daniels e Corra-do Giuffredi. Il 2 marzoprotagonista sarà ilpianoforte di GiuseppeAlbanese; il 10 marzo iljazz con gli straordinariFabrizio Bosso e JavierGirotto in “LatinMood”. Il 28 marzol’Orchestra FilarmonicaMarchigiana insiemecon il grande violinistaGidon Kremer con unomaggio a WoldemarNelsson. Il 6 aprileandranno in scena i fiatidell’Orchestra SinfonicaRossini diretti da NorisBorgogelli; il 14 aprilel’Orchestra FilarmonicaMarchigiana con ilgiovane e talentuosoDaniil Trifonov, direttida Johannes Wildner. Il20 aprile toccherà allagiovanissima e straordi-naria violinista LauraMarzadori, insieme conil pianoforte di OlafJohn Laneri; il 10maggio il grande Kry-stian Zimerman con unprogramma dedicato aDebussy.

La Stagione concerti-stica di Pesaro è realiz-zata in collaborazionecon il Comune ed ilsostegno del Ministeroper i Beni e le Attivitàculturali, Regione Mar-che - assessorato allaCultura e con il contri-buto di FondazioneCassa di Risparmio,Banca dell’Adriatico eBanca Marche.

La collaborazione conl’Amat porterà il 16 dicembreal Teatro Rossini AntonioAlbanese (foto sopra),protagonista di “Personaggi”,spettacolo per la regia diGiampiero Solari. Continuanogli appuntamenti nel cartellonedella Stagione teatrale diCivitanova Marche, tra prosa,

Civitanova, a teatro con briomusica e comicità. Dopo ilsuccesso ottenuto con la terzaserie in onda su Mtv Italia,arrivano il 22 dicembre alRossini Francesco Mandelli eFabrizio Biggio, conosciuticome “I soliti idioti”, chedaranno vita ad un esilarantelive fatto di sketch, musica ecanzoni. Altro musical alRossini, il 28 dicembre, mastavolta dedicato ai bambiniche assisteranno alla storiadella “Sirenetta”.

Il 18 gennaio, al TeatroCecchetti, sarà la volta diMuta Imago con “Displace#1La rabbia rossa”, unariflessione sul senso chegoverna in questo momentoparticolare le nostre vite. Il 19gennaio la Piceno Eventiporterà nel massimo civitano-vese Roberto Cacciapaglia,un innovativo musicista

diventato un riferimento, inItalia e all’estero (concerto incollaborazione con “CivitanovaClassica”, la rassegna concer-tistica ideata da Lorenzo DiBella). Il calendario delRossini prosegue il 27gennaio con “Tre cuori inaffitto”, la più classica dellesit-com in un nuovo e ineditoadattamento teatrale.

A febbraio, il 15 e 16 alRossini, Luisa Corna siesibirà in “Pirates”, il nuovomusical firmato MaurizioColombi. Arriverà a Civitano-va anche Nancy Brilli, l’8marzo al Rossini, con “Settedonne, 7 come i peccaticapitali”, mentre il 9 marzosarà la volta di GiuseppeGiacobazzi. Il 27 marzo, alCecchetti, la Sociètas Raffael-lo Sanzio interpreta “Flatlan-dia”, lettura drammatica e

musicale di Chiara Guidi,dall’omonimo raccontofantastico. Musical fantasy in3D live, “L’Arca di Giada” alRossini il 28 e 29 marzo;negli stessi spazi la PicenoEventi porterà il 14 aprile unaltro musical per le famiglie:“Biancaneve”.

La Stagione si chiuderà il21 aprile al Teatro AnnibalCaro di Civitanova Alta con“L’innocente” di GiancarloMarinelli, liberamente trattodall’omonimo romanzo diGabriele D’Annunzio, conIvana Monti, Debora Caprio-glio, Rosario Coppolino,Ruben Sigillo e ElenoraTiberia.

Inizio spettacoli ore 21.15.Info e biglietteria tel.:

0733 812936www.teatridicivitanova.comwww.amat.marche.it

E’ nato pochi mesi fa, maha già dimostrato che faresistema è una scelta vincente.Positivo il bilancio delConsorzio Marche Spettacolosui risultati finora raggiunti inrelazione alle previsioni delpiano strategico di sviluppoannuale. A sottolineare ilsuccesso del Consorzio, che sipone come principale obiettivo

la promozione di un sistemaunitario regionale dello spettaco-lo, il notevole sviluppo dellacompagine associativa, che èpassata da 18 a 25 enti. Unarete della cultura che intendeanche razionalizzare i costi digestione: in questa direzione,l’adozione di un consulentefiscale e tributario unico e di unconsulente unico per aggiornare

Consorzio Marche Spettacolo cresce: mettersi in rete premiai consorziati in materia disicurezza sul lavoro, oltre alladecisione di proporre uncontratto per la telefonia mobilecon un unico fornitore eall’elaborazione di un progettointegrato regionale per labiglietteria. Numerose anche leattività rivolte a fasce semprepiù ampie di popolazione: ilbando per gli under 35 in

ordine alla concessione dicontributi a sostegno diiniziative artistico-culturali; ilprogetto “Contenitori culturaliaperti. Sostegno al volontarioqualificato degli over 60”, che ilConsorzio sta coordinando perconto della Regione Marche, e idiversi seminari per la diffusio-ne di buone pratiche nel settore.In questi mesi il Consorzio ha

anche avviato una campagna dicomunicazione a livellonazionale, intrecciato unproficuo rapporto con l’Osser-vatorio regionale per la cultura,contribuendo inoltre all’imple-mentazione del progetto“Censimento dei soggetti edegli eventi dello spettacolo dalvivo nelle Marche”. E poi unobiettivo internazionale:sviluppare un vero progetto disistema, ampio e condiviso,

affiancato da una formazionespecifica a livello europeo peri consorziati. Soddisfazionedall’assessore regionale allaCultura Pietro Marcolini, cheha evidenziato la capacità delConsorzio di praticareeconomie di scala, auspicandoanche la condivisione di unprogetto di riordino delsettore lirico sinfonico e dellaprosa.

Ro. Ma.

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CONI MARCHECONI MARCHECONI MARCHECONI MARCHECONI MARCHE

ROBERTO I. ROSSI

Il PalaRossinidi Ancona

“Allenare il cervello, un obbligo”Il contributo delle neuroscienze per l’apprendimento motorio-sportivo al centro del quartoincontro dell’Area psicopedagogica organizzato dalla Scuola regionale dello sport

Il relatore Robazza: “Fondamentale mantenere una buona condizione psicofisica”

Coni – Presentati i dati del censimento

Fotografia: 3.100 gliimpianti nel territorio

La capacità di raggiun-gere e mantenere unabuona condizione

psicofisica in allenamentoe gara è un requisito fon-damentale affinché l’atle-ta possa esprimere al me-glio le sue potenzialità”.E’ il punto focale espressoda Claudio Robazza, psi-cologo dell’Università diChieti e dell’Unione ita-liana Tiro a segno, in qua-lità di relatore del semina-rio dal titolo “Allenare ilcervello: i l contributodelle neuroscienze perl’apprendimento moto-rio-sportivo”, organizzatodalla Scuola dello sportdel Coni Marche nell’am-bito del quarto incontrodell’Area psicopedagogicae svoltosi, di recente, nel-la Sala “Terzo Censi” alPalaRossini di Ancona.“Per incrementare e massi-mizzare le capacità e leabilità di prestazione –haprecisato Robazza- , sonostati proposti moltepliciprogrammi e procedure dipreparazione mentale checomprendono la formula-zione degli obiettivi, ilcontrollo dell’attivazionepsicofisica e dell’attenzio-ne, il controllo dei pensie-ri e delle rappresentazioniimmaginative, la gestionedello stress e delle emo-zioni”. “Un aspetto parti-colarmente importante nel-l’ambito applicativo dellapsicologia dello sport –haevidenziato Robazza- è lapossibilità di identificaree valutare nell’atleta leabilità mentali o altri im-portanti aspetti psicologi-ci che concorrono alla per-formance sportiva. La let-teratura internazionaleinerente la psicologia del-

lo sport riporta molteplicistrumento diagnostici fina-lizzati a tale scopo”.

Accanto ai programmidi preparazione mentalesono stati sviluppati mo-delli di intervento mag-giormente incentrati sugliaspetti di controllo, esecu-zione, correzione e perfe-zionamento dell’azionemotoria, anche questi fina-lizzati ad aiutare l’atleta amigliorare e ottimizzare lasua performance sportiva.

Il seminario ha divul-gato i recenti progressidelle neuroscienze suitemi del controllo motorioe dell’apprendimento mo-torio-sportivo, con l’obiet-tivo di offrire a tecnici edinsegnanti un’occasioneper migliorare le loro co-noscenze teoriche, fornen-do, inoltre, degli stimoliapplicativi per innovare leloro metodologie di lavo-ro. Un approccio scientifi-

co in grado di fornire atecnici ed addetti ai lavo-ri stimoli applicativi perinnovare le metodologie dilavoro.

“In ambito sportivo –haprecisato Maurizio Bertol-lo, vicedirettore del Centrodi ricerca Binf-Behavioral

imaging and neural dyna-mics e psicologo dellosport per la Federazioneitaliana hockey- la capaci-tà di autoregolare le pro-prie reazioni psicofisiolo-giche è molto importanteper l’instaurarsi delle con-dizioni più favorevoli per

raggiungere e mantenere unbuon livello di prestazioneagonistica. In particolare, lemisure psicofisiologichepermettono di monitorare eregolare il giusto livello diattivazione psicofisica eaiutano a comprendere ilfunzionamento dell’atleta

durante i diversi tipi di pre-stazione, siano esse buoneo cattive. I successivi inter-venti di bio-neurofeedbacksono in grado di aiutare l’at-leta a utilizzare al massimole procedure di preparazio-ne mentale al fine della per-formance sportiva”.

Una fotografia fedele e com-pleta, uno strumento di promo-zione del territorio messo gra-tuitamente a disposizione ditutti: 3.100 impianti, 4.369 spa-zi di attività in una regione chea livello di tesserati -11.190 per4.864 società regolarmenteiscritte al registro- vanta l’inci-

denza più alta rispetto alla po-polazione dopo Valle d’Aostae Trentino: sono i dati emersidal censimento degli impiantisportivi, un progetto avviatodal Coni Marche, portato acompimento con la preziosacollaborazione dei Comitatiprovinciali, degli Enti locali e

della Regione Marche che tra-mite la cooperativa anzibar hacompletato la raccolta e l’inseri-mento in rete. “Il problema chesi pone –ha spiegato il presi-dente Coni Marche, Fabio Stu-rani– non è tanto la necessità dinuovi impianti, quanto la ma-nutenzione e riqualificazione di

quelli esistenti; come Coni nonintendiamo interferire con l’au-tonomia gestionale, ma propo-niamo linee di indirizzo e chie-diamo alla Regione una cabinadi regia che consenta di pro-grammare gli interventi”. Laprovincia di Ancona conta il26% del totale regionale (807impianti, 1.160 spazi attività),Ascoli l’11% (rispettivamente345 e 504), Fermo il 9% (287 e417), Macerata il 21% (657 e941), Pesaro è in valore assolu-to la più ricca con il 33%, chesta a significare uno spazio at-tività ogni 245 abitanti (1.009gli impianti, 1.347 gli spazi).

La storia dei 150 atleti della nostra regione a livello olimpico:il libro, scritto da Andrea Carloni, è stato presentato a Recanati

“Le Marche a 5 Cerchi”Centoquindici anni di

Olimpiadi per 150 atleti chehanno scritto la storia dellosport italiano nel mondo: èil contributo al medagliereazzurro dato dalle Marcheraccontato nel volume “LeMarche a cinque cerchi”,scritto da Andrea Carlonie realizzato in collaborazio-ne con la Regione Marche,il Coni, l’Ubi-Banca Popo-lare di Ancona e l’Edilcost.Il libro, presentato in aper-tura delle celebrazioni del-la Giornata delle Marcheal Teatro Persiani di Re-canati, raccoglie in 250 pa-gine illustrate la storia del-

le glorie sportive, degli atletie delle personalità del mondodello sport. “Il volume è statorealizzato –scrive l’autore, An-drea Carloni- con lo scopodi far conoscere i nomi, le im-prese e le vicende di atleti,tecnici, dirigenti, giudici digara, sanitari e giornalisti mar-chigiani, che hanno presoparte ai Giochi olimpici e pa-ralimpici, estivi e invernali,da Atene 1896 a Vancouver2010”. Il volume veicola ivalori più forti dello sport,attraverso i risultati e le sto-rie di tanti protagonisti, rac-contate con centinaia di im-magini, dati, notizie e curio-

sità, raccolte in alcuni annidi ricerca, con il contribu-to di fonti direttamente col-legate allo svolgimentodelle competizioni ed aiverbali redatti nelle varieepoche. “Le Marche a 5Cerchi” è un’iniziativaunica in Italia, attraversoun percorso di comunica-zione multimediale chesarà declinato e si concre-tizzerà in una serie di eventie di manifestazioni chevedranno coinvolti, in qua-lità di testimonial, gli stes-si campioni dello sport o idiretti discendenti dellevarie epoche. (R.I.R.)

Da sinistra, Dennis Mendez, Andrea Carloni e l'assessoreregionale allo Sport, Serenella Moroder, durantela presentazione del libro

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