Marche - Fondazione Aristide Merloni...re per la realizzazione del nuovo ospedale unico...

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-TRX IL:09/10/15 22:42-NOTE: -MSGR - 07 MARCHE - 39 - 10/10/15-N: Marche www.ilmessaggero.it Sabato 10 Ottobre 2015 REDAZIONE: Ascoli f Fermo f San Benedetto f Macerata - Via della Vittoria, 36 (AN) T 071/3580427-3580734 F 071/3580726 f Cieli plumbei e pioggia Massimiliano Fazzini Oggi, svegliandoci, avremo a che fare con cieli plumbei e pioggia diffusa. La profonda intensa de- pressione di origine nord-africa- na, ulteriormente rinvigorita nel suo movimento verso nord-est, avrà approcciato la nostra regio- ne, dove apporterà condizioni di forte maltempo. Come prima ac- cennato, le piogge interesseran- no il nostro territorio sin dal pri- mo mattino, mostrandosi più dif- fuse a partire da sud e con il pas- sare delle ore. Con ogni probabili- tà, si può affermare che il “clou” della fenomenologia si possa veri- ficare durante le ore centrali tra il Piceno ed il maceratese e lieve- mente più tardi procedendo ver- so nord. Le precipitazioni saran- no da moderate a temporanea- mente forti; non mancherà qual- che temporale in mare aperto e a ridosso dell’Appennino, con ven- ti da nord che andranno intensifi- candosi sino a divenire forti dal pomeriggio. Il mare, inizialmen- te poco mosso, diverrà molto mosso in serata, con ulteriori rin- forzi al largo. Laddove le cumula- te dovessero raggiungere o supe- rare i 50-70 millimetri, i fenome- ni di dissesto idrogeologico diver- ranno più probabili ed occorrerà eventualmente prestare attenzio- ne all’andamento dei corsi d’ac- qua minori, che presentano tem- pi di corrivazione molto ridotti. Fondamentale sarà attenersi a quanto evidenziato nei bollettini di allerta emessi dalla protezione civile regionale! Il maltempo ini- zierà ad attenuarsi in tarda serata a partire da nord, dove la giorna- ta di domani sarà molto variabile mentre a sud del Conero vi sarà ancora spazio per piogge sparse almeno sino alle prime ore del po- meriggio. Venti forti da nord con mare molto mosso o agitato. Le temperature odierne, in calo, sa- ranno comprese tra 8 e 18˚C, le minime oscilleranno tra 5 e 15˚C. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fermo Nasce un fronte trasversale per non perdere la Prefettura Dopo i sindacati, anche Confindustria si schiera contro la chiusura e lancia un appello al presidente Squinzi. Mobilitato il Comune Marilungo a pag. 44 Macerata Carancini lancia appelli per salvare lo Sferisterio Paciarelli a pag. 45 L’INTERVISTA Ritiene «giusta» l'apertura di Ceriscioli ai privati. Si sta spe- cializzando nella materia sani- taria il sindaco di Pesaro Mat- teo Ricci: «Cotignola - afferma - è già il quarto ospedale delle Marche». E’ dunque per una maggiore apertura della sanità marchi- giana ai privati? «Per reagire al problema della mobilità passiva occorre ag- gredire il problema delle liste d'attesa, realizzare ospedali pubblici di qualità ed efficienti e aprire un rapporto diverso col privato. Aumentiamo la sua presenza nel sistema sani- tario». Parole inusuali per un ammi- nistratore di centrosinistra. «Dobbiamo essere concreti. Dopo Torrette, Marche Nord e San Benedetto, Cotignola è già adesso il quarto ospedale che cura più marchigiani. Questo significa che tutti i marchigia- ni spendono di più, in termini di mobilità passiva, perché i lo- ro conterranei vanno a curarsi in Emilia Romagna». I sindacati sono stati durissi- mi. «Piuttosto che convenzionarsi con il privato fuori regione è meglio farlo con un privato in- teressato a svolgere lo stesso servizio nel nostro territorio. Senza contare che a quel pun- to potremmo guadagnarci in termini di mobilità attiva. La Regione è convenzionata con Cotignola da anni perché non farlo con una struttura privata disponibile a venire qui?». Ma quali servizi? «In primis le specialità per cui i marchigiani ed i pesaresi van- no a curarsi fuori. Penso a car- diochirugia». Il presidente Ceriscioli non ha escluso l'ipotesi project fi- nancing con i privati neppu- re per la realizzazione del nuovo ospedale unico Mar- che Nord. E ha lanciato un ul- timatum: o Pesaro e Fano trovano una sintesi o la deci- sione la prende la Regione. «Sono d'accordo. Se non tro- viamo l'accordo deciderà la Regione. Non possiamo perde- re ulteriore tempo e Marche Nord non può continuare a stare su tre presidi. Mi vedò la prossima settimana con il sin- daco di Fano. Questa sarà la le- gislatura del nuovo ospedale. Ragioniamo in maniera seria con tutti. Nessun approccio ideologico». Luca Fabbri © RIPRODUZIONE RISERVATA Il meteorologo VIOLENZA ASCOLI Un'altra vicenda di violen- za sessuale su minorenne. Ri- guarda l'arresto avvenuto a no- vembre 2014 di un uomo accusa- to di aver di aver avuto una rela- zione affettiva sfociata -secondo il pm Umberto Monti- anche in atti sessuali. L'uomo, sposato, è stato processato con rito abbre- viato davanti al giudice delle udienze preliminari Rita De An- gelis e condannato a tre anni e quattro mesi di carcere. Una sen- tenza contro la quale il suo lega- le, l'avvocato Mauro Gionni, ha già fatto ricorso in Appello. A far venire la vicenda a galla sono sta- te anche le chiacchiere di paese che riferivano di un allenatore che aveva una relazione con una sua allieva, molto più giovane di lui. La madre, allarmata, ha sco- perto la storia sentimentale con- trollando il telefonino della fi- glia. Insieme al marito si è rivol- ta alla polizia per denunciare la cosa e poi sono venute fuori an- che conversazione su un social network. Secondo la difesa si sa- rebbe trattato di atti sessuali e non di violenza sessuale. Prima del compimento dei 14 anni tra i due si era instaurato un rappor- to affettivo senza forzatura alcu- na, ma che è stato tutto limitato a baci e carezze, come entrambi hanno per altro dichiarato in se- de di indagine. La stessa ragazza agli investigatori ha detto di es- sere consapevole che la loro era una storia impossibile visto che lui aveva famiglia. Sono tanti i casi di violenza sessuale, anche su minorenni, che sono avvenuti negli ultimi anni nel Piceno e la condanna inflitta nei giorni scor- si ad un uomo accusato di aver avuto rapporti con una tredicen- ne non è che l'ultimo in ordine di tempo finito al vaglio del Tribu- nale. L'uomo nega l'accusa di aver avuto una love story con la ragazzina, vicina di casa, che si era invaghita di lui. «Non c'è sta- to nessun rapporto e sono certo che questo emergerà chiaramen- te in occasione del processo d'ap- pello» commenta il suo legale, l'avvocato Nazario Agostini. Peppe Ercoli © RIPRODUZIONE RISERVATA METEO Fermo Ascoli P. Macerata Pesaro ANCONA San Benedetto I candidati Pd alle primarie d’accordo sui piani di riqualificazione Cameli a pag. 43 Il Pubblico ministero della Procura Umberto Monti Il 2015 archivia la crisi, dopo un 2014 "piatto". Aumenta la quo- ta di imprese marchigiane, tra cui le storiche, controllate da gruppi esteri. E se gli anni se- gnati dalle difficoltà economi- che (2007-2014) hanno visto perdersi lungo la strada molte imprese (17 tra le 100 più grandi presenti sul territorio nel 2007) c'è chi non ha smesso di cresce- re. È l'istantanea dell'imprendi- toria marchigiana scattata dal- la consueta Classifica delle principali aziende marchigia- ne stilata dalla Fondazione Ari- stide Merloni, riferita al 2014 e presentata ieri. Elenco che ve- de confermate le prime quattro posizioni dello scorso anno, sebbene la prima in assoluto, Indesit Company spa oggi non possa più dirsi marchigiana, es- sendo stata acquisita dal grup- po statunitense Whirpool. In- tanto ad Ascoli, per gli irriduci- bili della Haemonetics, molti sotto i 40 anni, quasi tutte don- ne, il 18 ottobre inizia il terzo anno di lotta. Se prima contava- no i giorni trascorsi al presidio, ora contano le ore che li separa- no dal secondo anniversario del container. Carnevali e Ferretti alle pagg. 40 e 42 Merloni: «Marche in ripresa» ` La Fondazione conferma: dati in positivo. Imprese: Indesit, Ariston e Tod’s ai primi posti Ascoli, il 18 ottobre l’anniversario del presidio alla Haemonetics: «Sono due anni, restiamo qui» «Sanità, giusta l’apertura ai privati di Ceriscioli» Sesso tra ragazzine e uomini sposati: un’altra condanna Dopo la storia della tredicenne che si era invaghita del vicino, nuovo caso nel Piceno Il salvataggio Banca Marche tra ottimismo e timori Lo Sport. Stasera al Del Cònero. Ascoli, sale la febbre per il Pescara Maceratese all’assalto dell’Ancona RICCI SINDACO DI PESARO: «VA AUMENTATA LA PRESENZA IN REGIONE» A SCOPRIRE LA RELAZIONE SONO STATI SEMPRE I GENITORI IN PAESE CHIACCHIERE SU UN ALLENATORE E UNA SUA ALLIEVA Il presidio alla Haemonetics Banca Marche, è all'insegna dell'ottimismo, ma non mancano i timori di ricadute sul territorio, il giorno dopo l'ok del Fondo interbancario tutela depositi al salvataggio. Soddisfazione arriva dall'ex ministro dei Lavori pubblici e fondatore di Ariston Thermo Group, Francesco Merloni. «È fondamentale avere una banca del territorio - ha detto -, è quindi una fortuna che si salvi Banca Marche perché è veramente nei guai forti. Guardiamo con molto interesse a questa operazione». Grandi a pag. 40 Grande derby questa sera al Del Cònero: la Maceratese sfida l’Ancona. Ad Ascoli sale la febbre per il Pescara, mentre la Samb è già con la testa a domani sul derby con il Fano Nello Sport Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze

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-MSGR - 07 MARCHE - 39 - 10/10/15-N:

Marchewww.ilmessaggero.it

Sabato 10Ottobre 2015

REDAZIONE: Ascoli f Fermo f San Benedetto f Macerata - Via della Vittoria, 36 (AN) T 071/3580427-3580734 F 071/3580726 f

Cieli plumbei e pioggiaMassimiliano Fazzini

Oggi, svegliandoci, avremo a chefare con cieli plumbei e pioggiadiffusa. La profonda intensa de-pressione di origine nord-africa-na, ulteriormente rinvigorita nelsuo movimento verso nord-est,avrà approcciato la nostra regio-ne, dove apporterà condizioni diforte maltempo. Come prima ac-cennato, le piogge interesseran-no il nostro territorio sin dal pri-mo mattino, mostrandosi più dif-fuse a partire da sud e con il pas-sare delle ore. Con ogni probabili-tà, si può affermare che il “clou”della fenomenologia si possa veri-

ficare durante le ore centrali tra ilPiceno ed il maceratese e lieve-mente più tardi procedendo ver-so nord. Le precipitazioni saran-no da moderate a temporanea-mente forti; non mancherà qual-che temporale in mare aperto e aridosso dell’Appennino, con ven-ti da nord che andranno intensifi-candosi sino a divenire forti dalpomeriggio. Il mare, inizialmen-te poco mosso, diverrà moltomosso in serata, con ulteriori rin-forzi al largo. Laddove le cumula-te dovessero raggiungere o supe-rare i 50-70 millimetri, i fenome-

ni di dissesto idrogeologico diver-ranno più probabili ed occorreràeventualmente prestare attenzio-ne all’andamento dei corsi d’ac-qua minori, che presentano tem-pi di corrivazione molto ridotti.Fondamentale sarà attenersi aquanto evidenziato nei bollettinidi allerta emessi dalla protezionecivile regionale! Il maltempo ini-zierà ad attenuarsi in tarda serataa partire da nord, dove la giorna-ta di domani sarà molto variabilementre a sud del Conero vi saràancora spazio per piogge sparsealmeno sino alle prime ore del po-meriggio. Venti forti da nord conmare molto mosso o agitato. Letemperature odierne, in calo, sa-ranno comprese tra 8 e 18˚C, leminime oscilleranno tra 5 e 15˚C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

FermoNasce un fronte trasversaleper non perdere la PrefetturaDopo i sindacati, anche Confindustria si schiera contro la chiusurae lancia un appello al presidente Squinzi. Mobilitato il ComuneMarilungo a pag. 44

MacerataCarancinilancia appelliper salvarelo SferisterioPaciarelli a pag. 45

L’INTERVISTARitiene «giusta» l'apertura diCeriscioli ai privati. Si sta spe-cializzando nella materia sani-taria il sindaco di Pesaro Mat-teo Ricci: «Cotignola - afferma- è già il quarto ospedale delleMarche».E’ dunque per una maggioreapertura della sanità marchi-giana ai privati?«Per reagire al problema dellamobilità passiva occorre ag-gredire il problema delle listed'attesa, realizzare ospedalipubblici di qualità ed efficientie aprire un rapporto diversocol privato. Aumentiamo lasua presenza nel sistema sani-tario».Parole inusuali per un ammi-nistratore di centrosinistra.«Dobbiamo essere concreti.Dopo Torrette, Marche Nord eSan Benedetto, Cotignola è giàadesso il quarto ospedale checura più marchigiani. Questosignifica che tutti i marchigia-ni spendono di più, in terminidi mobilità passiva, perché i lo-ro conterranei vanno a curarsiin Emilia Romagna».I sindacati sono stati durissi-mi.«Piuttosto che convenzionarsi

con il privato fuori regione èmeglio farlo con un privato in-teressato a svolgere lo stessoservizio nel nostro territorio.Senza contare che a quel pun-to potremmo guadagnarci intermini di mobilità attiva. LaRegione è convenzionata conCotignola da anni perché nonfarlo con una struttura privatadisponibile a venire qui?».Ma quali servizi?«In primis le specialità per cuii marchigiani ed i pesaresi van-no a curarsi fuori. Penso a car-diochirugia».Il presidente Ceriscioli nonha escluso l'ipotesi project fi-nancing con i privati neppu-re per la realizzazione delnuovo ospedale unico Mar-che Nord. E ha lanciato un ul-timatum: o Pesaro e Fanotrovano una sintesi o la deci-sione la prende la Regione.«Sono d'accordo. Se non tro-viamo l'accordo deciderà laRegione. Non possiamo perde-re ulteriore tempo e MarcheNord non può continuare astare su tre presidi. Mi vedò laprossima settimana con il sin-daco di Fano. Questa sarà la le-gislatura del nuovo ospedale.Ragioniamo in maniera seriacon tutti. Nessun approccioideologico».

Luca Fabbri© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il meteorologo

VIOLENZAA S C O L I Un'altra vicenda di violen-za sessuale su minorenne. Ri-guarda l'arresto avvenuto a no-vembre 2014 di un uomo accusa-to di aver di aver avuto una rela-zione affettiva sfociata -secondoil pm Umberto Monti- anche inatti sessuali. L'uomo, sposato, èstato processato con rito abbre-viato davanti al giudice delleudienze preliminari Rita De An-gelis e condannato a tre anni equattro mesi di carcere. Una sen-tenza contro la quale il suo lega-le, l'avvocato Mauro Gionni, ha

già fatto ricorso in Appello. A farvenire la vicenda a galla sono sta-te anche le chiacchiere di paeseche riferivano di un allenatoreche aveva una relazione con unasua allieva, molto più giovane dilui. La madre, allarmata, ha sco-perto la storia sentimentale con-trollando il telefonino della fi-glia. Insieme al marito si è rivol-ta alla polizia per denunciare lacosa e poi sono venute fuori an-che conversazione su un socialnetwork. Secondo la difesa si sa-rebbe trattato di atti sessuali enon di violenza sessuale. Primadel compimento dei 14 anni tra idue si era instaurato un rappor-to affettivo senza forzatura alcu-na, ma che è stato tutto limitatoa baci e carezze, come entrambihanno per altro dichiarato in se-de di indagine. La stessa ragazzaagli investigatori ha detto di es-sere consapevole che la loro erauna storia impossibile visto chelui aveva famiglia. Sono tanti icasi di violenza sessuale, anchesu minorenni, che sono avvenutinegli ultimi anni nel Piceno e lacondanna inflitta nei giorni scor-si ad un uomo accusato di averavuto rapporti con una tredicen-ne non è che l'ultimo in ordine ditempo finito al vaglio del Tribu-nale. L'uomo nega l'accusa diaver avuto una love story con laragazzina, vicina di casa, che siera invaghita di lui. «Non c'è sta-to nessun rapporto e sono certoche questo emergerà chiaramen-te in occasione del processo d'ap-pello» commenta il suo legale,l'avvocato Nazario Agostini.

Peppe Ercoli© RIPRODUZIONE RISERVATA

METEO

Fermo

Ascoli P.

Macerata

PesaroANCONA

San BenedettoI candidati Pdalle primaried’accordo sui pianidi riqualificazioneCameli a pag. 43

Il Pubblico ministerodella Procura Umberto Monti

Il 2015 archivia la crisi, dopo un2014 "piatto". Aumenta la quo-ta di imprese marchigiane, tracui le storiche, controllate dagruppi esteri. E se gli anni se-gnati dalle difficoltà economi-che (2007-2014) hanno vistoperdersi lungo la strada molteimprese (17 tra le 100 più grandipresenti sul territorio nel 2007)c'è chi non ha smesso di cresce-re. È l'istantanea dell'imprendi-toria marchigiana scattata dal-la consueta Classifica delleprincipali aziende marchigia-ne stilata dalla Fondazione Ari-stide Merloni, riferita al 2014 epresentata ieri. Elenco che ve-

de confermate le prime quattroposizioni dello scorso anno,sebbene la prima in assoluto,Indesit Company spa oggi nonpossa più dirsi marchigiana, es-sendo stata acquisita dal grup-po statunitense Whirpool. In-tanto ad Ascoli, per gli irriduci-bili della Haemonetics, moltisotto i 40 anni, quasi tutte don-ne, il 18 ottobre inizia il terzoanno di lotta. Se prima contava-no i giorni trascorsi al presidio,ora contano le ore che li separa-no dal secondo anniversariodel container.

Carnevali e Ferrettialle pagg. 40 e 42

Merloni: «Marche in ripresa»`La Fondazione conferma: dati in positivo. Imprese: Indesit, Ariston e Tod’s ai primi postiAscoli, il 18 ottobre l’anniversario del presidio alla Haemonetics: «Sono due anni, restiamo qui»

«Sanità, giustal’aperturaai privatidi Ceriscioli»

Sesso tra ragazzinee uomini sposati:un’altra condannaDopo la storia della tredicenne che si erainvaghita del vicino, nuovo caso nel Piceno

Il salvataggioBanca Marche tra ottimismo e timori

Lo Sport. Stasera al Del Cònero. Ascoli, sale la febbre per il Pescara

Maceratese all’assalto dell’Ancona

RICCISINDACODI PESARO:«VAAUMENTATALA PRESENZAIN REGIONE»

A SCOPRIRE LA RELAZIONESONO STATISEMPRE I GENITORIIN PAESE CHIACCHIERESU UN ALLENATOREE UNA SUA ALLIEVA

Il presidio alla Haemonetics

Banca Marche, èall'insegna dell'ottimismo,ma non mancano i timoridi ricadute sul territorio, ilgiorno dopo l'ok del Fondointerbancario tuteladepositi al salvataggio.Soddisfazione arrivadall'ex ministro dei Lavoripubblici e fondatore diAriston Thermo Group,

Francesco Merloni. «Èfondamentale avere unabanca del territorio - hadetto -, è quindi unafortuna che si salvi BancaMarche perché èveramente nei guai forti.Guardiamo con moltointeresse a questaoperazione».

Grandi a pag. 40

Grande derby questa sera al Del Cònero: la Maceratese sfida l’Ancona. Ad Ascoli sale la febbre per ilPescara, mentre la Samb è già con la testa a domani sul derby con il Fano Nello Sport

Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze

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Sabato 10 Ottobre 2015www.ilmessaggero.itMarche

CREDITO/1A N C O N A Banca Marche, è all'inse-gna dell'ottimismo, ma non man-cano i timori di ricadute sul terri-torio, il giorno dopo l'ok del Fon-do interbancario tutela depositi alsalvataggio. Soddisfazione arrivadall'ex ministro dei Lavori pubbli-ci e fondatore di Ariston ThermoGroup, Francesco Merloni. «È fon-damentale avere una banca delterritorio - ha detto -, è quindi unafortuna che si salvi Banca Marcheperché è veramente nei guai forti.Guardiamo con molto interesse aquesta operazione». Quanto allacordata di imprenditori marchi-giani cui si era lavorato nei mesiscorsi per il salvataggio di BdM,netto il commento di Merloni.«Con questa cifra qui come sipuò? - ha aggiunto - Se ne parlavaquando si trattava di qualche cen-tinaio di milioni, ma una ricapita-lizzazione da oltre un miliardo dieuro è al di fuori della portata dell'imprenditoria delle Marche. Que-sta di BdM è una vicenda che hoseguito negli anni. Inizialmente siera parlato di 200-300 milioni,poi c'è stata la svalutazione dell'istituto per oltre un miliardo. Orasembra che siano necessari 1,5 mi-liardi per il salvataggio. Abbiamoraggiunto un termine enorme.L'azione dei commissari non haportato tante novità, hanno ac-compagnato per due anni l'azien-da facendo i conti. Si aspetta per-ciò la ristrutturazione da partedella nuova proprietà».

L’OPERAZIONEVale a dire, il Fondo interbanca-rio di tutela dei depositi. Che, haannunciato ieri, perfezionerà ilproprio intervento solo dopo l'en-trata in vigore del decreto legisla-tivo che recepisce la direttiva eu-ropea in materia di risanamentodegli enti creditizi. Con l'introdu-zione del bail-in con cui si chia-mano in causa per il salvataggiodelle banche in crisi gli azionisti e,a seguire, gli obbligazionisti, i cre-ditori non assistiti da garanzie e

infine i correntisti "non protetti"per i depositi sopra i 100mila eu-ro. Che il Fondo leghi l'avvio delsalvataggio all'entrata in vigoredelle nuove norme, preoccupa ilcapogruppo di Area popolare inConsiglio regionale, Mirco Carlo-ni. «Il difficile - dice - viene ora:Banca Marche è salva ma a cheprezzo per il territorio? Chi pa-gherà il piano di ristrutturazioneche sarà imposto dagli istituti dicredito nazionali chiamati a par-tecipare ad un aumento di capita-le così gravoso? Il presidente Ceri-scioli non può assistere inerte aglieventi: si deve attivare immediata-mente per evitare che il piano disalvataggio ribalti i suoi costi sulnostro territorio, imponendo unsacrificio gravoso e insostenibileper i risparmiatori, l'occupazio-ne, gli azionisti, le Fondazionibancarie e le imprese. Deve eserci-tare una decisa azione di moralsuasion». Secondo Carloni è ne-cessario che «l'aumento di capita-le si realizzi prima dell'entrata invigore del bail-in. Condizionarel'ok dell'intervento di salvataggioall'entrata in vigore di questa di-rettiva non è un bel segnale per ilterritorio». Tranquilla invece ladeputata Pd, Irene Manzi. «Sonomolto importanti le notizie prove-nienti dal Fitd - dice -. Finalmentesi diradano le ombre sul futuro diBanca Marche».

Claudia Grandi© RIPRODUZIONE RISERVATA

CREDITO/2A N C O N A Giornata storica, oggi, perBanca Popolare di Ancona, l'istitu-to di credito presieduto da Corra-do Mariotti entrato a far parte nel2007 del Gruppo Ubi (Unione diBanche Italiane), nato dalla fusio-ne fra il Gruppo BPU Banca e ilGruppo Banca Lombarda e Pie-montese. L'assemblea straordina-ria e ordinaria di Ubi Banca si riu-nisce questa mattina per la tra-sformazione da Società cooperati-va in Società per azioni, prima tratutti gli istituti cooperativi a farlo.La proposta di nascita della spa sa-rà messa ai voti insieme alla con-seguente adozione di un nuovo te-sto statutario. Alla parte ordinariadell'assemblea, il compito di ap-provare la proposta di modifica

del regolamento assembleare. Unappuntamento molto atteso, quel-lo fissato alla Fiera di Brescia, chesarà seguito in collegamento diret-to audiovideo dalla sede della Ban-ca Popolare di Ancona a Jesi, nellaSala Conferenzieri.

CAMBIO DI PELLEA determinare il "cambio di pelle"di Ubi, il decreto legge del 24 gen-naio scorso che ha modificato al-cune disposizioni del Testo UnicoBancario. In particolare, alle ban-che che superano la soglia di 8 mi-liardi di totale dell'attivo, tra lequali appunto Ubi, viene preclusala possibilità di mantenere la for-ma di società cooperative, impo-nendo loro l'obbligo di assumerela forma giuridica di società perazioni. Il cambio di assetto societa-rio di Ubi ha "scaldato" i soci, a tal

punto che alla vigilia dell'assem-blea di oggi avevano raggiuntoquota 9.000 le richieste di parteci-pazione. Il che dovrebbe tradursiin una presenza fisica di circa4.000 soci distribuiti tra la Fiera diBrescia e le quattro sedi collegatein streaming: oltre a Jesi, ancheBergamo, Milano e Cuneo. L'as-semblea di oggi, l'ultima dunquecon la forma cooperativa, scriveràla prima pagina della nuova storiadella banca che sta facendo daapripista alle altre consorelle.Sempre che, ma sembra scontato,arrivi l'ok dei soci. Non più coope-rativa, dunque, con la formula di"una testa un voto", ma società perazioni, in cui peseranno i pacchet-ti azionari. Un passaggio epocaleal quale si è arrivati attraverso unpercorso non privo di ostacoli.Tanto che sulla trasformazione in

spa pendono alcuni ricorsi al Tar.Tre, per la precisione, che fino all'ultimo hanno addensato nubi sul-lo stesso svolgimento dell'assem-blea. Per due di questi presentatial Tar del Lazio contro la legge diriforma delle banche popolari, sientrerà nel merito solo a febbraio.Per il terzo, con cui era stata chie-sta la sospensiva cautelare, il re-sponso è arrivato in zona Cesarini,a ridosso dell'appuntamento di og-gi: richiesta respinta.

Garanzie affinché la trasforma-zione del Gruppo in spa non abbiaripercussioni sulla continuità e ilrispetto dei valori costitutivi diUbi, oltre che sui livelli occupazio-nali, sono state chieste nei giorniscorsi dai sindacati a una delega-zioni aziendale.

C.Gr.© RIPRODUZIONE RISERVATA

`Francesco Merloni: «Bene l’interventoOra si salvaguardi la marchigianità»

L’ECONOMIAA N C O N A Il 2015 archivia la crisi, do-po un 2014 "piatto". Aumenta laquota di imprese marchigiane,tra cui le storiche, controllate dagruppi esteri. E se gli anni segnatidalle difficoltà economiche(2007-2014) hanno visto perdersilungo la strada molte imprese (17tra le 100 più grandi presenti sulterritorio nel 2007) c'è chi non hasmesso di crescere. È l'istantaneadell'imprenditoria marchigianascattata dalla consueta Classificadelle principali aziende marchi-giane stilata dalla Fondazione Ari-stide Merloni, riferita al 2014 epresentata ieri. Elenco che vedeconfermate le prime quattro posi-zioni dello scorso anno, sebbenela prima in assoluto, Indesit Com-pany spa oggi non possa più dirsimarchigiana, essendo stata acqui-sita dal gruppo statunitense Whir-pool. Tendenza questa che coin-volge altre nove aziende tra le pri-me 100 della classifica (tra cui Pol-trona Frau, Ask Industries, Faber)e che riguarda il 26% delle impre-se della regione. Un aspetto che«non deve preoccupare», per il di-rettore della fondazione, DonatoIacobucci, che sottolinea: «Lamaggior parte delle acquisizioni è

avvenuta da parte di grandi grup-pi statunitensi o giapponesi e si ètrattato di operazioni volte nonsolo all'acquisizione del marchio,ma soprattutto delle capacitàaziendali e legate alla professiona-lità delle persone. L'importante -aggiunge - è che si mantenga at-trattivo il territorio per far sì chele realtà produttive restino nelleMarche, al di là della nazionalitàdella proprietà».

Indesit resta, dunque, salda al-la guida della classifica, pur per-

dendo il 2,2 % sulle vendite (pas-sando da 2,67 milioni di euro cir-ca del 2013 a 2,6 milioni del 2014).Al secondo posto si conferma Ari-ston Thermo che però incremen-ta le vendite di uno 0,6 % (da 1,33milioni a 1,34). Chiude il podioTod's che registra un calo dellevendite dello 0,2% (da 967 milaeuro a 965 mila). Al quarto postoAcraf spa (+3,9%). Tra le primedieci Biesse (+12,9), Elica (0), Pro-filglass (9,5), Poltrona Frau (7,8),Carnj (-4,4), Imac (+10,8) che pos-siede il brand Primigi e Igi&Co.

Tra più e meno, la costante del2014 è stata «una situazione piat-ta», afferma il presidente dellaFondazione, Francesco Merloni.«Ma in questo 2015 - assicura - sia-mo arrivati ad una svolta positiva.Stiamo crescendo e possiamo dav-vero sperare che questa lunga cri-si, sia davvero finita. È stata unacrisi molto pesante per tutti - pro-segue -, ma ha anche fatto sì chemolti si indirizzassero verso scel-te più logiche». Anni bui, eppure,c'è chi ce l'ha fatta. In particolare,spiega Merloni: «chi si è portatoall'estero». Lì dov'è anche il futu-ro. Internazionalizzazione ed in-novazione restano, ancora ades-so, le parole chiave, declinate, pe-rò, in maniera differente. «Inter-nazionalizzazione non deve esse-

re solo sinonimo di export - preci-sa Iacobucci -. Ora c'è bisogno diuna presenza delle imprese mar-chigiane all'estero, sia in terminicommerciali sia in termini pro-duttivi, perché si adeguino i costidi vendita al mercato di riferimen-to, si riducano i costi di trasportoe si dia garanzia della distribuzio-

ne. Inoltre - continua - c'è necessi-tà che le Marche, molto radicatesul mercato europeo, inizino a ri-volgersi al mondo». Poi l'innova-zione, che resta, secondo il profes-sore, il punto debole del sistemaindustriale marchigiano. «Nel set-tore ricerca e sviluppo - riprende -le Marche investono la metà della

media italiana che è già molto bas-sa. Su questo bisogna accelerare.Non possiamo perdere dunque lepossibilità di finanziamento chearrivano dalla programmazioneeuropea con il piano delle SmartSpecialization».

Agnese Carnevali© RIPRODUZIONE RISERVATA

Banca Marche salvaSoddisfazione e timori

`Carloni (Ap): «Salvataggio legato alla leggeche chiama in causa gli azionisti: attenti»

Ubi Banca Popolare si trasforma in Spa

L’ASSEMBLEA DI JESICOLLEGATA INAUDIOVIDEOCON LA FIERADI BRESCIANUOVI SCENARI

Francesco MerloniA lato la sede di BancaMarcheIn basso L’Esagono

TRANQUILLALA DEPUTATADEL PD MANZI:«FINALMENTESI SONO DIRADATELE OMBRE»

La fondazione Merloni conferma«Le Marche sono in ripresa»

SALGONO AL 26%I MARCHIPASSATI IN MANOSTRANIERE«MA SONO ATTENTIAL TERRITORIO»

DIRAMATALA CELEBRECLASSIFICADELLE IMPRESEINDESIT, ARISTONE TOD’S AL VERTICE

Page 3: Marche - Fondazione Aristide Merloni...re per la realizzazione del nuovo ospedale unico Mar-cheNord.Ehalanciatounul-timatum: o Pesaro e Fano trovano unasintesi o la deci-sionelaprendelaRegione.

Ancona

“Ora serve lo spirito costruttivodi tutti per crescere e svilupparsiguardando soprattutto ai merca-ti extra europei, che negli ultimidieci anni hanno dato numeripiù che positivi”. Cina, Africa, leAmeriche. Francesco Merlonisfrutta il timido vento a favore:se la crisi frena, per logica è ri-partenza. L’ingegnere ribadisceil motto: “Dobbiamo reintegrar-ci nel mondo”. E rilancia: “Sem-pre meglio l’internazionalizza-zione attiva”. Che tradotto è uninno all’export. Poi raddoppia laposta: “Vediamo crescere startup innovative che operano in set-tori più avanzati e moderni, altroelemento positivo, da non perde-re di vista”. Quindi insiste sul fat-tore “F”, come formazione: “Nel-le Marche dobbiamo spingere dipiù per far imparare l’inglese ainostri giovani perché bisognasempre ricordare che, per anda-re a vendere un prodotto nelmondo, occorre parlare la lin-guadi chi compra”.

Stabilito il quadro di riferi-mento, il prof Iacobucci fa le do-

vute differenze. Perché la ripre-sa non è uguale per tutti. “Si regi-strano - è la sua osservazione -andamenti molto diversi nellevarie aziende a seconda degli in-vestimenti fatti in innovazione,ricerca e sviluppo, internaziona-lizzazione”. Iacobucci chiede laprecedenza perché - spiega -questi sono i “temi portanti dellanuova strategia europea sui qua-li Bruxelles ha chiesto l’impegnodelle Regioni nella programma-zione. Per le imprese sarà indi-spensabile intercettare questifondi per crescere”. E qui Merlo-ni allarga più che può l’orizzon-te: “La grande sfida è agganciarei mercati più distanti”. Nel rap-porto della Fondazione le coordi-nate sono scritte chiare. In cre-scita i settori delle macchine, deltessile abbigliamento e degli ap-parecchi elettrici ed elettronici,avvantaggiati da una maggioreapertura a quelle piazze lontane.Avanti piano, invece, mobili ecalzature: i primi a causa dell’ele-vata dipendenza dal mercato in-terno, le seconde per le difficoltàdei mercati dell’Est Europa, Rus-sia in testa. Ripassare la rotta,prego.

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MARIA CRISTINA BENEDETTI

Ancona

È calma piatta: né si cresce, nési crolla. A volerlo prenderedal verso giusto il dato valeuna sterzata: è la prima volta,dopo sette anni di crisi dura,che non s’infila una serie di se-gni meno. All’origine fu Banki-talia a dire che anche nelleMarche, come nel resto d’Ita-lia, quel crollo inesorabile sistava arrestando. Hotel Pala-ce, fronte mare, la Fondazio-ne Aristide Merloni stabilizzala tendenza. L’occasione è laconsueta presentazione dellaclassifica delle principali im-prese marchigiane con le con-ferme dei primi posti a Inde-sit, Ariston, Tod’s, Acraf, Bies-se, Elica. Ed è per voce del pre-sidente Francesco Merloniche viene ribadita quella “svol-ta” che la costola locale di Pa-lazzo Koch, a giugno, avevapreso con le molle.

Stavolta la prudenza cede ilpasso alla sostanza: “È statamolto pesante per tutti - am-mette Merloni - ma questo pe-riodo ha indirizzato operatorie consumatori verso scelte piùlogiche, più mature”. L’inge-gnere vuole trovare un senso aquesta storia. E allora conti-nua: “Il mondo in questi annibui è cresciuto del 3-4%”. Det-taglia: “La Cina è avanzata del7% e l’Africa, che consideria-mo terzo mondo, ha fatto regi-strare un +5% l’anno”. Arrivaal senso: “Non si può guardaresolo agli affari di casa nostra”.Della serie: vabbè qui non sicresce, ma è pur vero che fac-ciamo parte di un sistema inte-grato. La lezione del presiden-te precede ogni cifra: “Dobbia-mo essere inseriti nel mondo”.E la dimostrazione la offre sulcampo: “Si è salvato solo chi

ha internazionalizzato”. Mer-loni si gira verso Donato Iaco-bucci, docente di Economiaapplicata alla Politecnica e co-ordinatore della Fondazione,quasi a cercare una sponda. “Idue punti cardine - scandiscebene - sono innovazione e in-ternazionalizzazione” . Il profannuisce e ripassa dal via:“Non si cresce né si diminui-sce”. Calma, i dati parlano:“Nel 2014 - spiega - si è regi-strata una stasi delle venditerispetto al 2013: + 0,1%. Il calosul mercato interno, invece, èstato appena compensato dalsu delle vendite sui mercatiesteri: + 2,5%”. Calma, perchéin fondo qualcosa cambia: lacomposizione dell’occupazio-

ne per esempio. “Diminuisco-no gli operai dell’1,5%, aumen-tano gli impiegati dell’ 1,6%, e idirigenti del 15,3%”. Per l’ana-lisi vale la voce fuori campodell’ingegnere: “È chiaro cheora s’investe soprattutto suibeni immateriali”. C’è un datoche rafforza il concetto: le ac-quisizioni di società locali daparte di gruppi esteri. Un feno-meno consolidato. Ed eccoche nelle prime cento posizio-ni della graduatoria targataFondazione Merloni, il 26%delle imprese marchigiane è acontrollo estero, contro il31,1% della media italiana. Laprova provata - per il presiden-te - “dell’attrattività del territo-rio e della nostra economia”.Per l’esempio gioca in casa:“Dobbiamo continuare a mi-gliorare per attirare investi-menti esteri, come è stato perla Whirlpool su Indesit. Unpassaggio costruttivo che hascongiurato il rischio di specu-

lazioni”. Tradotto: si compra ilbrand e si butta il resto: occu-pazione e produzioni locali.

“Nelle Marche - ing e profsono una voce unica - sta acca-dendo il contrario: i comprato-ri esteri stranieri nella nostraregione non solo per il valoredel marchio, ma per la capaci-tà di chi lavora qui, proprioqui”. Tutta la forza dell’imma-teriale. E allora valgono i co-rollari che seguono: “Guai a di-menticare la formazione, lelingue in particolare, e la cul-tura in generale”. La sintesi diMerloni: “In prospettiva l’im-presa deve puntare semprepiù sulla creatività”. Altro checalma piatta.

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“La crisi si è fermata. E’ un buon segno”L’analisi della Fondazione Merloni sull’economia marchigiana rivela una svolta rispetto agli ultimi sette anni

Ancona

IndesitCompany(oggiWhirlpool)alprimo posto,AristonThermo,Tod’seAcrafascendere,siconfermanonellastessa posizionediverticedel2013nellaClassificadelleprincipaliimpresemarchigiane2014,ordinatadallaFondazioneAristideMerloni. AlquintopostosaleBiesse, cheera alsestonel2013, posizionechelasciaa Elicache slittaquindidiungradino.Per Profilglasssiconfermailsettimopostodellagraduatoriadell’economiaproduttivamarchigianaeunexequodiFileniSimaranchese“fuoriconcorso”perchéclassificatacomeholdingenonconbilancioordinariooconsolidatocome lealtreimprese.L’ottavaposizionetoccaa PoltronaFrau, checonquistaunposto. Scendealnono,dall'ottavo, laCarnjed èstabilealdecimola Imac.Laclassificadelleprincipaliimpreseèrimasta invariatanelleprimequattroposizioni,consideratoilnotevole divarioesistentefra le impresecheoccupanoleprimeposizioni.Eancora, tra lesocietàcheguadagnanoposizioni inclassifica inconseguenzadellabrillanteperformance dicrescitasisegnalano:AskIndustries (+18,7%),Ts(+16,8%),Faber(+10%).Questesocietàappartengonoalgruppodi quellechenel2014hanno conseguitooltre100milionidi eurodivendite.All’internodelgruppocompresofra i 50ei100milionidi venditevi sononumerose impesecontassidicrescitaaduecifre; fraquestespiccalaLardini (+31,3%).

Cambia l’occupazioneCalano gli operai dell’1,5%

crescono impiegati(+1,6%) e dirigenti (+15,3%)

Confermato il podiocon Indesit

Ariston e Tod’sPoi Acraf, Biesse ed Elica

I DATI

In graduatoriainvariate le primequattro posizioni

LA RICETTA

Sopra Francesco Merloni, presidentedella Fondazione Aristide MerloniSotto il professor Donato Iacobuccidocente di Economia applicatae coordinatore della Fondazione

LA NOSTRAECONOMIA

L’ingegnere invita a guardare i mercati lontani

“Internazionalizzazione?Sempre meglio attiva”

Classifica delle principali società marchigiane 2014Classifica delle principali società marchigiane 20141H = holding;

2Con = bilancio consolidato; Ord = bilancio ordinario; *Vedi note ai bilanci

Dati in migliaia di Euro salvo diversa indicazione

-0,65,5

10,07,83,20,91,20,90,50,15,2

-15,12,43,61,5

-1,12,32,9

-0,22,81,70,60,02,80,12,6

Risultatod'esercizio/Vendite (%)

-15.90073.38496.76138.01313.8053.4864.3892.8841.544

15612.066

-31.9044.8577.3813.026

-2.1044.4054.782-306

4.3022.517

862-40

3.69191

2.950

Risultatod'esercizio

2014-2,20,6-0,23,912,90,09,5-2,47,8-4,410,835,43,16,73,8-1,5-1,3-1,60,02,018,7-10,50,43,83,14,2

Variaz.Vendite (%)

2.671.1001.334.672

967.490466.998378.417391.849339.649325.099265.359289.817207.416155.692199.314191.074195.512198.388190.382168.212156.455152.868127.044168.242149.998127.704113.051107.739

Vendite2013

2.612.1001.342.363965.532485.328427.144391.901371.897317.372286.085277.081229.862210.806205.550203.836202.917195.337187.991165.504156.485155.929150.749150.626150.525132.599116.551112.275

Vendite2014

Indesit Company Spa*Ariston Thermo SpaTod'S SpaA.C.R.A.F. SpaBiesse SpaElica SpaProfilglass SpaFileni Simar Srl*Poltrona Frau SpaC.A.R.N.J. Società CooperativaImac SpaTeamsystem Holding Spa*Iguzzini Illuminazione SpaB.A.G. SpaHb Boscarini Spa*Cooperlat Soc. Coop. A R.L.Esse Industrie di Scavolini Sapa*Scavolini SpaLube Holding Srl*Mario Clementoni Holding Sapa*Ask Industries SpaNavigazione Montanari Spa*Lube Industries SrlClementoni SpaImab Group SpaRivacold Srl

Ragione sociale

ConConConOrdConConOrdConConOrdConConConOrdConOrdConOrdConConConOrdOrdOrdOrdOrd

Bil2

1˚2˚3˚4˚6˚5˚7˚H9˚8˚

10˚H

11˚13˚H

12˚H

15˚HH

18˚14˚16˚17˚20˚22˚

Pos1

2013

1˚2˚3˚4˚5˚6˚7˚H8˚9˚10˚H11˚12˚H13˚H14˚HH15˚16˚17˚18˚19˚20˚

Pos1

2014

Sabato10Ottobre2015 3

Onlinewww.corriereadriatico.it MARCHE

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••13ANCONASABATO 10 OTTOBRE 2015

di MARTINO MARTELLINI

INDESIT, Ariston, Tod’s, Acraf,Biesse, Elica. Sono questi i leaderdell’industria marchigiana in ter-mini di numeri. Ma la classificache ogni anno la FondazioneMer-loni redige leggendo i bilanci delleimprese regionali è più importan-te come diagnosi del sistema checome semplice graduatoria. I datiquindi evidenziano un sistema avelocitàmolto diverse dove il fana-lino di coda è rappresentatodall’ediliziamentre altri settori, inprimis la chimica e la farmaceuti-ca, tirano la volata soprattuttonell’export.

INTERESSANTE poi il fattoche all’internodegli stessi compar-ti vi siano aziende che vannomol-to benementre altre crollanomol-to spesso per situazioni interne enon di contesto. Incoraggiante poiil fermento che si registra nel nuo-vo mondo delle start up dove ilruolo delle università è determi-nante. Tutto sommato le Marchesembrano aver arrestato la cadutama certo ancora non si vedonoorizzonti rosei. Ancora di difficile

interpretazione poi lo shoppingche i gruppi esteri hanno effettua-to nelle Marche, in definitiva l’in-cidenza di queste multinazionali èmolto relativa rispetto ad altre re-gioni dove i processi di acquisiziio-ne erano avvenuti già molto tem-po fa. Calma piatta quindi perl’economia marchigiana ma il fat-to non è negativo, anzi è il segnaleche la crisi si è fermata. Nel 2014,si è registrata una stasi delle vendi-te rispetto al 2013 (+0,1%), con uncalo sul mercato interno (-1,9%)che è stato compensato dalla cresci-ta delle vendite sui mercati esteri

(+2,5%), con andamenti simili aquelli osservati a livello nazionaleper le grandi e medie imprese ma-nifatturiere. «C’è una svolta che,per la prima volta, ci fa pensareche la crisi degli ultimi sette annisia finita – ha commentato il presi-dente della Fondazione, France-sco Merloni – c’è un andamentopiatto, con minime modifiche maè il segnale che la discesa si è bloc-cata. Ora serve lo spirito costrutti-vo di tutti per crescere e sviluppar-si guardando soprattutto ai merca-ti extra europei, che negli ultimidieci anni hanno dato numeri piùche positivi, Cina, Africa, le Ame-riche».

«DOBBIAMO reintegrarci nelmondo e chi lo ha già fatto si è sal-vato»ha aggiuntoMerloni. «Vedia-mo, poi, la crescita di start up inno-vative che operano in settori piùavanzati emoderni, un fattore cer-tamente positivo». La ricetta è an-cora una volta a due voci. «Investi-re in innovazione e internaziona-lizzazione – ha spiegato Merloni –i due punti cardine, le strade perpoter crescere. Senza dimenticareperò la formazione, le lingue inparticolare, e la cultura in genera-

le.NelleMarche dobbiamo spinge-re di più per far imparare l’ingleseai giovani perché bisogna semprericordare che, per andare a vende-re un prodotto nelmondo, occorreparlare la lingua di chi compra».

DALLA CLASSIFICA arrivanole conferme dei primi posti a Inde-sit, Ariston, Tod’s, Acraf, Biesse,Elica. Nelle prime cento posizio-ni, il 26%delle impresemarchigia-ne è a controllo estero contro il31,1%dellamedia italiana. «Segno–ha sottolineatoMerloni – dell’at-trattività positiva del territorio edella nostra economia che dobbia-mo continuare amigliorare per at-tirare investimenti esteri, come èstato per la Whirlpool su Indesit».All’interno degli stessi settori, haspiegatoDonato Iacobucci, coordi-natore della Fondazione, «si regi-strano andamenti differenziati nel-le aziende a seconda degli investi-menti fatti in innovazione, ricercae sviluppo, internazionalizzazio-ne.Temi portanti della nuova stra-tegia europea sui quali Bruxellesha chiesto l’impegno delle Regio-ni nella programmazione. Per leimprese sarà indispensabile inter-cettare questi fondi per crescere».

ECONOMIAGuadagna il primopostodella classifica redattadallaFondazioneMerlonil’aziendaoraacquisitadallaWhirlpool.Produceelettrodomesticieprodotti di elettronicaingenerale

L’aziendadiDiegoDellaValle, chehasedenelFermanoecheproducescarpeeprodottiinpellame, riescearimaneresul podio,ottenendo il terzopostoe resistendoalla crisi

«C’Èunasvolta che, per laprimavolta, ci fa pensareche la crisi degli ultimi setteanni sia finita, c’èunandamentopiatto, conminimemodifichemaè ilsegnale che ladiscesasi èbloccata».AdirloèFrancescoMerloni

VINCEL’EXPORT

«Lacrisisi è fermata»

LEAZIENDEVEDONOUNCALONELMERCATO INTERNO,MAALL’ESTERODOMINANOLASCENA

Indesit

L’azienda, cheoffreunagammacompletadiprodotti, sistemi e serviziper il riscaldamentodell’acquaedegliambienti, si è guadagnatail secondopostoin classifica

Il podio

Ariston

Tod’s

ILSALVATAGGIODIBANCAMARCHE

L’exministro:«Non contatesugli industrialidella regione»

LAVOROL’exministroFrancescoMerloni, adestra,durantelapresentazio-ne dellaclassifica.Sotto,DiegoDella Valle

Elettrodomestici ancora in testaLa farmaceutica tenta il sorpassoFondazioneMerloni: la classifica delle maggiori imprese regionali

C’ERA UNA VOLTA il mondo dell’im-prenditoria con i suoi cavalieri bianchi capa-ci di risollevare le casse degli istituti di credi-to in crisi. Quel mondo oggi non c’è più e dicerto il salvataggio definitivo di BancaMar-chenonpotrà passare per i capitani coraggio-si dell’industria marchigiana. L’amara con-statazione viene da Francesco Merloni cherealisticamente ha affrontato il temadella ri-capitalizzazione del massimo istituto di cre-dito regionale.«E’ fondamentale avere una banca del terri-torio, è quindi una fortuna che si faccia il sal-vataggio di BancaMarche perchè è veramen-te nei guai forti. Guardiamo conmolto inte-

resse a questa operazione. Ma per l’impren-ditoria marchigiana una ricapitalizzazioneda oltre unmiliardo di euro è fuori portata».Francesco Merloni, il fondatore di AristonThermo Group ed ex ministro dei Lavoripubblici, ha commentato così il salvataggiodell’istituto di credito avviato dal Fondo in-terbancario. FrancescoMerloni ha parlato amargine della presentazione della classificadelle principali impresemarchigiane, realiz-zata dalla Fondazione Aristide Merloni, dalui presieduta. «Questa di Banca Marche -ha detto - è una vicenda che ho seguito neglianni, si era parlato prima di 200-300 milio-ni, poi c’è stata la svalutazione dell’istitutoper oltre unmiliardo.Ora sembra che sia ne-

cessario unmiliardo emezzo per il salvatag-gio. Abbiamo raggiunto un termine enor-me. L’azione dei commissari non ha portatotante novità, hanno accompagnato per dueanni l’azienda facendo i conti. Si aspetta per-ciò la ristrutturazione da parte della nuovaproprietà». Per quanto riguarda un possibileintervento dei protagonisti dell’economiamarchigiana nella ricapitalizzazione, «pri-ma si parlava di questa ipotesi - ha osservato-, ma con questa cifra qui, come si può? Sene parlava quando si trattava di qualche cen-tinaio di milioni, ma cifre di questo generesono al di fuori della portata dell’imprendi-toria delle Marche».

m.mart.