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1 MANUALE UTENTE DEL SISTEMA WEB GIS PER VIR

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MANUALE UTENTE

DEL SISTEMA WEB GIS PER VIR

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INDICE

1 INTRODUZIONE ........................................................................................................................ 3

1.1 SCOPO ................................................................................................................................................ 3 1.2 CAMPO DI APPLICAZIONE................................................................................................................... 3 1.3 REGISTRO DELLE MODIFICHE ............................................................................................................. 3 1.4 ACRONIMI .......................................................................................................................................... 3

2 GENERALITÀ ............................................................................................................................. 3

3 INTERFACCIA ............................................................................................................................ 4

3.1 MODALITÀ DI ACCESSO ..................................................................................................................... 4 3.2 LEGENDA ........................................................................................................................................... 6 3.3 MAPPA ............................................................................................................................................... 8 3.4 TOOLBAR ........................................................................................................................................... 9

4 FUNZIONALITÀ ....................................................................................................................... 10

4.1 NAVIGAZIONE IN MAPPA .................................................................................................................. 10 4.2 IMPOSTAZIONI LAYER ...................................................................................................................... 11 4.3 INFORMAZIONI SU ELEMENTI ........................................................................................................... 12 4.4 SELEZIONE ALFANUMERICA ............................................................................................................ 13 4.5 SELEZIONE SPAZIALE ....................................................................................................................... 14 4.6 MISURE ............................................................................................................................................ 16 4.7 AGGIUNTA LAYER ESTERNI ............................................................................................................. 17 4.8 RICERCA INDIRIZZO ......................................................................................................................... 21 4.9 INFORMAZIONI SUL SISTEMA ........................................................................................................... 23 4.10 EDITING DEI BENI ............................................................................................................................. 23

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1 Introduzione

Il sistema cartografico per la consultazione del patrimonio culturale italiano gestito dal sistema di interoperabilità Vincoli in Rete è un’applicazione web open source accessibile attraverso i principali browser per la connessione Internet.

Le informazioni gestite sono le anagrafiche dei beni culturali e i relativi vincoli qualora presenti.

1.1 Scopo

Lo scopo del manuale è quello di illustrare all’utente l’utilizzo del sistema cartografico di interoperabilità e le sue potenzialità.

1.2 Campo di applicazione

Il sistema è stato sviluppato su web server e data server con OS Linux Ubuntu 12.10 64 bit ed è compatibile con l’uso di browser web Internet Explorer (versioni da 7 a 9) e Mozilla FireFox (versioni da 14 a 18).

1.3 Registro delle modifiche

N° Revisione Descrizione Data Emissione

1.0 Prima emissione 11/04/2013

2.0 Aggiornamento per manutenzione evolutiva 31/10/2014

1.4 Acronimi

Gli acronimi usati sono i seguenti:

- OSM: Open Street Map

- SITAP: Sistema Informativo Territoriale Ambientale e Paesaggistico

- VIR: Vincoli In Rete

- WGS84: World Geodetic System 1984

- WMS: Web Map Service

2 Generalità

L’applicazione cartografica, raggiungibile all’url www.vincoliinretegeo.beniculturali.it, è utilizzata per la sola consultazione cartografica con possibilità di interrogazione e navigazione tra le informazioni predisposte in banca dati.

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Il sistema è collegato alla piattaforma di interoperabilità di VIR ed è richiamata da, ed a sua volta può richiamare, i servizi e le interfacce alfanumeriche di ricerca e consultazione delle anagrafiche e dei vincoli contenuti nella banca dati.

La banca dati è nel sistema di riferimento geografico: WGS 1984. La mappa utilizza Google Map quale layer di base e sfondo, pertanto il sistema per uniformare i dati provenienti dalla banca dati con Google riproietta i dati geografici nel sistema di riferimento metrico Google Mercator.

3 Interfaccia

L’interfaccia cartografica web è costituita da:

banner: immagine raffigurante l’intestazione del sistema e degli enti ministeriali partecipanti (posizionato in alto nella finestra applicativa)

legenda: struttura ad albero dei dati cartografici (layer) in cui è riportata la loro descrizione e simbologia (posizionata a sinistra nella finestra applicativa)

mappa: area predefinita per la vista geografica in cui sono visualizzati i layer (è in posizione centrale spostata verso l’angolo a destra in basso)

toolbar: insieme delle funzioni cartografiche, ciascuna attivabile da una specifico pulsante con icona (posizionata al di sopra della mappa)

3.1 Modalità di accesso

Al sistema cartografico si può accedere dalla piattaforma di interoperabilità di VIR in diverse modalità:

per la ricerca cartografica: si apre con la visualizzazione dell’intera Italia (fig. 1)

da una scheda anagrafica con georeferenziazione: si apre con la localizzazione del bene in mappa opportunamente evidenziato dalla selezione (alone giallo) (fig. 2)

da una lista di schede anagrafiche: si apre con la localizzazione dei beni della lista in mappa

dalla gestione di un gruppo di beni

da una scheda anagrafica senza georeferenziazione: si apre con la funzionalità di editing attivata per l’anagrafica in oggetto; la funzione è abilitata solo per gli specifici utenti autorizzati alle operazioni di editing della georeferenziazione dei beni (fig. 3)

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Figura 1 – Accesso per ricerca cartografica

Figura 2 – Accesso con posizionamento su un bene

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Figura 3 – Accesso per utente con abilitazioni specifiche

3.2 Legenda

La legenda dei layer visualizzati in cartografia è posizionata a sinistra della finestra cartografica; essa è costituita da una struttura ad albero con un livello madre e 2 livelli successivi:

1. il primo rappresenta un’area tematica

2. il secondo rappresenta un layer all’interno dell’area tematica

La struttura è la seguente:

Cartografia Vincoli In Rete

o Limiti amministrativi

Regioni

Province

Comuni

o Cartografia di base

Aree verdi

Aree edificate

Idrografia

Punti di interesse

o Infrastrutture di trasporto

Autostrade

Strade principali

Strade secondarie

Strade locali

Ferrovie

Ponti

o Vincoli paesaggistici (SITAP)

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L. 1497/39

o Vincoli archeologici (Carta del Rischio)

Aree archeologiche

o Beni culturali

Beni

Nella struttura ad albero ciascun nodo è espandibile o comprimibile cliccando rispettivamente sul nodo “+” o “-“.

Ogni layer può essere visualizzato o nascosto in mappa in base al settaggio o meno del check a sinistra della descrizione di ciascun layer.

Quando si seleziona un layer nella parte in basso della legenda si visualizza con maggior dettaglio, se presente, la simbologia del layer semplice o tematizzata (fig. 4 e 5).

Figura 4 – Legenda cartografica dei beni

Figura 5 – Simbologia dei beni in mappa

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Il sistema permette di aggiungere dinamicamente alla legenda, i layer pubblicati da altre amministrazioni e disponibili in rete attraverso i servizi WMS realizzati, come verrà descritto nel seguito.

3.3 Mappa

La mappa cartografica permette di visualizzare i layer presenti in legenda con la loro specifica simbologia.

Nella mappa è possibile impostare la cartografia raster di sfondo Google Maps attraverso il menù a tendina posizionato in alto a destra (fig. 6 e 7).

E’ possibile scegliere tra le seguenti opzioni:

Mappa: rappresentazione schematica del territorio con toponimi

Satellite: ortofoto (è l’impostazione di default)

Ibrida: ortofoto con elementi schematici e punti di interesse

OpenStreetMap: rappresentazione schematica del territorio con toponimi fornita dal progetto OpenStreetMap (OSM)

Figura 6 – Impostazione della cartografia di sfondo in mappa

Figura 7 – Open Street Map

In mappa nell’angolo in basso a destra vi sono inoltre informazioni sulla scala e sulle coordinate della posizione corrente del cursore in mappa (espresse nel sistema di riferimento corrente WGS84 e quindi longitudine e latitudine).

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Operazioni di navigazione in mappa possono essere fatte direttamente attraverso strumenti in stile Google presenti in mappa sulla sinistra in alto (fig. 8 e 9):

barra graduata verticale per livelli di scala: l’impostazione del cursore su una tacca della barra graduata definisce uno zoom predefinito; è possibile spostarsi tra le tacche cliccando direttamente su una di queste oppure cliccando agli estremi della barra sul “+” per spostarsi in alto o sul “-” per spostarsi in basso

frecce direzionali di spostamento: il click su una delle quattro frecce che seguono i punti cardinali Nord, Ovest, Sud, Est sposta la vista nella direzione prescelta secondo una distanza predefinita

spostamento libero della vista muovendo il mouse sulla mappa tenendone premuto il tasto sinistro (se non è impostata nessuna altra funzione cartografica che altrimenti prevale)

zoom di ingrandimento o riduzione posizionando il mouse sulla mappa e ruotando la rondella del mouse in avanti (ingrandimento) o indietro (riduzione)

Figura 8 – Barra di zoom Figura 9 – Frecce di spostamento

3.4 Toolbar

La toolbar è l’insieme dei bottoni di attivazione delle funzioni cartografiche; essa è posizionata orizzontalmente al di sopra della mappa (fig. 10).

Per i bottoni è attivo il tooltip che visualizza la descrizione della funzione quando ci si posiziona col cursore sul relativo bottone.

Figura 10 – Toolbar cartografica generale

I bottoni sono raggruppati fisicamente secondo delle macroaree funzionali; una descrizione dettagliata delle funzioni è fornita nel paragrafo successivo.

Alcune funzioni devono essere attivate ogni volta, invece, altre rimangono attive fino alla loro disattivazione con un click successivo, oppure con l’attivazione di un’altra funzione; lo stato attivo di una funzione è visualizzato con un riquadro attorno al bottone.

Alcune funzionalità della toolbar potrebbero comparire o essere complete solo per gli utenti amministratori del sistema, mentre potrebbero non essere presenti per l’utente pubblico.

Un utente può accedere attraverso tre diversi profili ed avere diversi livelli di abilitazione:

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amministratore: abilitato per tutte le funzionalità

ospite autorizzato: non abilitato alle funzioni di editing

ospite: non abilitato alle funzionalità di editing e di export

Un’altra toolbar specifica per le operazioni di editing sulla georeferenziazione dei beni è posizionata verticalmente a destra della mappa; essa sarà visualizzata solo per specifici utenti amministratori del sistema (fig. 11).

Figura 11 – Toolbar di editing

4 Funzionalità

Le funzioni presenti nella toolbar si dividono, anche visivamente, nei seguenti gruppi:

navigazione in mappa

impostazioni layer

informazioni su elementi

selezione alfanumerica

selezione spaziale

misure

aggiunta layer esterni (attraverso WMS o file ASCII)

ricerca indirizzo

informazioni sul sistema

editing dei beni

4.1 Navigazione in mappa

La navigazione nella mappa cartografica e l’impostazione di viste cartografiche é composta dai seguenti comandi:

Ingrandimento vista per finestra: ingrandisce la mappa nel rettangolo tracciato in mappa, se sufficientemente ampio per produrre una variazione nei livelli di scala predefiniti.

Ingrandimento vista: ingrandisce la vista secondo i livelli di scala predefiniti mantenendone il centro.

Riduzione vista: riduce la vista secondo i livelli di scala predefiniti mantenendone il centro.

Vista totale: imposta la vista massima predefinita (tutta Italia).

Sposta: sposta la mappa col movimento del cursore e tenendo il tasto sinistro del mouse cliccato.

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Vai alle coordinate: si apre un pannello in cui impostare le coordinate X (longitudine) e Y (latitudine). Vicino alle caselle d’inserimento delle coordinate sono definiti i valori limite

per il territorio italiano: lon 6-19°, lat 35-48°. Cliccando poi sul tasto (Zoom su) il pannello si chiude e la vista è centrata sul punto (lon,lat) inserito, ed evidenziato, con il massimo ingrandimento possibile; è consentita la scrittura nelle caselle delle coordinate solo per le cifre ed il punto (.) usato come separatore decimale. Cliccando invece sul tasto

(Reset) vengono svuotati i campi; la chiusura del pannello viene invece fatta con il classico bottone X posto nell’angolo del pannello in alto a destra (fig. 12).

Figura 12 – Funzione “Vai alle coordinate”

Vista precedente: imposta la vista precedentemente visualizzata nell’ordine delle visualizzazioni effettuate; le viste effettuate sono registrate in ordine ed è possibile ripercorrerle in dietro o in avanti.

Vista successiva: una volta usata la funzione Vista precedente permette di ritornare alla vista posizione in avanti nell’ordine di registrazione delle viste.

4.2 Impostazioni layer

I layer presenti nella legenda a sinistra prevedono delle specifiche funzioni attivabili dal menù interattivo a tendina (fig. 13) che si apre cliccando col tasto destro del mouse sul layer nella legenda:

Zoom su livello: effettua uno zoom in mappa sull’extent del layer

Cancella livello: elimina il layer da legenda e mappa; la cancellazione è valida solo per la sessione di lavoro dell’utente, per cui alla nuova attivazione del sistema i layer predefiniti sono sempre tutti presenti

Opacità: apre un pannello per l’impostazione attraverso uno slider dell’opacità (o del suo contrario trasparenza) del layer che va da 100% (situazione di default) a 0% (trasparenza massima e layer invisibile)

Figura 13 – Funzioni interattive del layer

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Figura 14 – Impostazione opacità di un layer

4.3 Informazioni su elementi

Le informazioni sugli elementi dei layer possono essere visualizzati attraverso:

Info sui beni: si attiva la funzione, si clicca su un bene visibile in mappa e si apre un pannello (in stile fumetto con la pipetta che individua il punto di click in mappa) con gli attributi ed i valori dell’elemento selezionato. Si avvisa che una Info può essere riferita a più di un bene tra loro sovrapposti o con una distanza minore della tolleranza di selezione ed in questo caso avremo tanti riquadri informativi sovrapposti (fig. 15).

Info su tematismi visibili: si attiva la funzione, si clicca su un qualsiasi elemento visibile di un layer in mappa e si apre un pannello (in stile fumetto con la pipetta che individua il punto di click in mappa) con gli attributi ed i valori di tutti gli elementi dei layer visibili e tra loro sovrapposti (fig. 16).

Figura 15 – Informazioni su uno o più beni in un punto della mappa (anche con gli eventuali allegati)

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Figura 16 – Informazioni sugli elementi dei layer visibili in un punto della mappa

Info sui layer utente: si attiva la funzione, si clicca su un qualsiasi elemento visibile di un layer caricato in mappa attraverso la funzione di caricamento di layer esterni da file di testo (vedi paragrafo 4.7) e si apre un pannello del tutto analogo a quello precedentemente descritto.

4.4 Selezione alfanumerica

La selezione alfanumerica permette di selezionare dei beni impostando alcuni criteri di ricerca (fig. 17). Il risultato della selezione, l’elenco dei beni, è visualizzato in una griglia in cui compiano gli attributi significativi (fig. 18); allo stesso tempo i beni selezionati sono evidenziati in mappa da un alone giallo.

I criteri di ricerca sono:

limiti amministrativi: regione, provincia, comune, la cui selezione deve essere sequenziale e può essere anche multipla

denominazione: testo libero; la ricerca considera tutte le denominazioni che contengono anche solo parzialmente il testo inserito

tipo scheda: indica la tipologia di scheda tra architettonica, archeologica e parchi e giardini

tipo bene: per selezionare un tipo bene occorre aver selezionato prima un tipo scheda

vincolo: indica lo stato di vincolo di un bene

Tutti i criteri sono tra loro in AND logico, ossia devono valere tutti contemporaneamente per i beni selezionati.

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Figura 17 – Criteri di selezione alfanumerica

I risultati della ricerca sono visualizzati nello stesso pannello di ricerca nella parte sottostante, e presenta la maggior parte degli attributi significativi dei beni.

I beni sono contestualmente evidenziati anche in mappa.

In basso a destra é indicato il numero totale dei beni selezionati.

Figura 18 – Risultati della selezione alfanumerica

La visualizzazione dei risultati è possibile esportarli in un formato CSV attraverso il bottone “Export CSV” in basso a sinistra nel pannello, così da poterli gestire sia come formato testuale ASCII sia come formato Excel. Tale bottone è però presente solo per gli utenti con uno specifico profilo abilitato al download dei dati.

4.5 Selezione spaziale

La selezione spaziale permette di selezionare in mappa uno o più beni intersecati dalle figure tracciate in mappa; i beni selezionati sono evidenziati da un alone giallo. In seguito alla selezione si apre una finestra del modulo alfanumerico di VIR con la lista dei beni selezionati; la selezione pertanto è uno strumento che permette di passare dal modulo cartografico di VIR a quello alfanumerico. In dettaglio le singole funzioni:

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Selezione bene puntuale: attivata la funzione si clicca su un bene; l’azione riguarda sempre e solo un unico bene e nel caso di beni coincidenti viene proposto il primo trovato.

Selezione beni rettangolare: attivata la funzione si traccia un rettangolo in mappa (attraverso i due punti estremi) e si selezionano tutti i beni che vi ricadono (fig. 19).

Figura 19 – Selezione spaziale attraverso un rettangolo

Selezione beni circolare: attivata la funzione si clicca in mappa per definire il centro del cerchio, quindi si apre un panello in cui impostare l’ampiezza del raggio (espresso in

metri); è possibile inserire solo numeri per definire il raggio. Cliccando sul tasto (Disegna) il cerchio viene tracciato in mappa senza però far partire la selezione (è una

preview); cliccando invece sul tasto (Esegui) viene chiuso il pannello, disegnato il cerchio e selezionati i beni che vi ricadono (fig. 20).

Figura 20 – Selezione spaziale attraverso un cerchio

Selezione beni poligonale: attivata la funzione si disegna un poligono in mappa attraverso la definizione dei suoi vertici (un click definisce un vertice mentre il doppio click termina la costruzione col vertice finale, così come ricordato dal riquadro informativo che compare all’atto della costruzione) e si selezionano tutti i beni che vi ricadono (fig. 21 e 22).

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Figura 21 – Selezione spaziale attraverso un poligono

Figura 22 – Risultato della selezione spaziale: apertura della lista dei beni selezionati

Cancella selezione: annulla tutte le selezioni presenti in mappa; agisce sia sulla selezione proveniente dall’apertura del modulo cartografico con il puntamento ad un bene, sia sulle precedenti modalità di selezione.

4.6 Misure

La navigazione nella mappa cartografica e l’impostazione di viste cartografiche è possibile con i seguenti comandi:

Misure: apre un pannello per l’impostazione delle misure su mappa (fig. 23) con: o Menù a tendina Unità di misura per la scelta dell’unità di misura su mappa (m, Km)

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o Tasto (Misura lineare) per l’attivazione della misura delle lunghezze delle polilinee tracciate in mappa (un click per ogni vertice e doppio click per il vertice finale)

o Tasto (Misura areale) per l’attivazione della misura dell’area della poligonale tracciata in mappa (un click per ogni vertice e doppio click per il vertice finale)

o Campo Misura che riporta in valore della misura dopo il tracciamento in mappa

Figura 23 – Impostazione delle misure lineari e areali

4.7 Aggiunta layer esterni

L’aggiunta di layer esterni è possibile attraverso i comandi:

Aggiungi layer da WMS: apre una finestra per l’importazione del layer pubblicato da server cartografico da remoto attraverso un servizio WMS (standard OGC) (fig. 24). Occorre assegnare un nome e inserire la url del servizio nei relativi campi (fig. 25); quindi

cliccando sul bottone (Carica WMS) vengono caricati nella tabella sottostante tutti i layer associati al servizio. Si selezionano i layer da inserire in mappa con il check di

sinistra, quindi cliccando sul bottone (Aggiungi layer selezionati) i layer vengono caricati in legenda e resi visibili in mappa. Il loro livello di visualizzazione in mappa è sempre al di sotto dello strato dei beni. E’ possibile caricare anche dei servizi predefiniti selezionando una voce dal menù a tendina Seleziona predefinito; automaticamente si carica il nome e la url del servizio. Per rimuovere

i parametri di un servizio predefinito si clicca sul bottone (Reset parametri).

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Figura 24 – Caricamento di un servizio WMS

Figura 25 – Caricamento di layer dal servizio WMS

E’ possibile inoltre per alcuni specifici utenti amministratori gestire i WMS predefiniti caricati a sistema; per tali utenti compaiono nel pannello i bottoni per la creazione, modifica e cancellazione dei WMS predefiniti (Nome e URL) (fig. 26):

Aggiungi: inserisce tra i predefiniti il WMS aggiunto manualmente con Nome e URL; il bottone è abilitato se non si seleziona alcun WMS dalla combo box dei predefiniti e quindi i campi Nome e URL sono abilitati alla scrittura di WMS remoti

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Modifica: modifica il WMS predefinito caricato selezionandolo dalla combo box dei predefiniti; in tal modo si rendono modificabili i campi Nome e URL e si attiva il bottone Salva modifiche

Salva modifiche: dopo avere effettuato le modifiche al WMS predefinito queste vengono salvate ed i campi Nome e URL sono nuovamente non modificabili ed il bottone Salva viene disabilitato

Cancella: cancella dalla lista dei WMS predefiniti quello selezionato

Figura 26 – Pannello completo con i bottoni per la gestione dei WMS predefiniti

Aggiungi layer da file di testo: apre una finestra per l’importazione del layer in formato testuale ASCII (formato .txt, .csv, etc.), secondo una struttura specifica di seguito descritta e che prevede l’aggiunta del layer in mappa ed in legenda secondo una simbologia semplice di default; è possibile caricare layer di diversa geometria (puntuale, lineare, poligonale) e con diversi attributi, anche se l’utilizzo del layer è limitato alla sola sessione di lavoro dell’utente. Nel pannello attivo (fig. 27) occorre assegnare un nome al layer (Nome layer) e ricercare il file da caricare (File: bottone “Browse”); notiamo che l’interfaccia della ricerca del file potrebbe variare leggermente in base all’impostazione del

sistema operativo e del proprio pc. Cliccando sul tasto si conferma il caricamento e si procede.

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Figura 27 – Pannello per il caricamento di un layer da file di testo

Il file di testo ASCII è strutturato nel seguente modo:

una prima riga con i nomi dei campi, alcuni fissi ed altri variabili, separati da “;”

dalla seconda riga in poi tutti i valori dei campi, separati da “;”

Il nome del layer caricato a sistema potrà essere scelto dall’utente e non dipende dal nome del file utilizzato. Prima riga - campi: ID;TIPO_GEOM;GEOMETRIA;SIST_RIF;<attributo1>;<attributo2>;...;<attributoN> Dove i campi fissi sono:

ID: è un progressivo numerico o identificativo univoco anche alfanumerico

TIPO_GEOM: valore fisso che indica il tipo di geometria:

o P = puntuale

o L = lineare

o A = areale/poligonale

GEOMETRIA: sequenza di coordinate separate da virgola "," e con "." usato come

separatore decimale

SIST_RIF: valori predefiniti degli EPSG dei possibili sistemi di riferimento:

o 4326 = WGS84

o 32632 = WGS84-UTM32

o 32633 = WGS84-UTM33

o 4258 = ETRS89

o 25832 = ETRS89-UTM32

o 25833 = ETRS89-UTM33

o 4230 = ED50

o 23032 = ED50-UTM32

o 23033 = ED50-UTM33

o 40000 = Gauss Boaga Ovest (Roma 1940)

o 40001 = Gauss Boaga Est (Roma 1940)

o 40002 = Gauss Boaga Ovest (Roma 1940) – Sardegna

o 40003 = Gauss Boaga Est (Roma 1940) – Sicilia

Mentre i campi <attributo1>, <attributo2>, …, <attributoN> sono i campi specifici che caratterizzano il layer e l’utente può aggiungere in maniera libera. Seconda riga e successive - valori: I valori seguono l’ordine dei campi a cui corrispondono.

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I valori associati ai campi TIPO_GEOM e SIST_RIF devono essere costanti in tutte le righe e non possono variare. I valori del campo GEOMETRIA sono costituiti da una coppia di coordinate (x,y) o da una loro sequenza e devono essere congruenti al TIPO_GEOM dichiarato:

Per TIPO_GEOM = “P” c’è una sola coppia o punto (x,y)

Per TIPO_GEOM = “L” ci sono almeno due coppie o punti (x,y)

Per TIPO_GEOM = “A” ci sono almeno tre coppie o punti (x,y) in cui il primo punto

coincide con l’ultimo

I valori delle coordinate sono numerici con il punto “.” usato come separatore decimale. Nei valori degli attributi è importante non usare il carattere “;” perché altrimenti interpretato come separatore di valori. Qualora fosse presente occorre sostituirlo con un altro carattere.

4.8 Ricerca indirizzo

La navigazione nella mappa cartografica e l’impostazione di viste cartografiche é composta dai seguenti comandi:

Ricerca per indirizzo: apre la finestra per impostare il geocoding ossia la localizzazione per indirizzo. I parametri da impostare sono:

o Regione: dalla lista delle regioni o Provincia: dalla lista delle province associate alla regione scelta o Comune: dalla lista dei comuni associati alla provincia scelta o Località: inserita manualmente o Indirizzo: inserito manualmente

I parametri sono tutti obbligatori tranne Località e indirizzo; cliccando sul bottone Cerca si attiva la ricerca ed i risultati sono riportati nella tabella dei risultati (fig. 28 e 29)

Figura 28 – Geocoding

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Figura 29 – Risultati del geocoding

Gli indirizzi risultati sono associati alle funzioni:

o Zoom su mappa: visualizza l’indirizzo in mappa impostando un’apposita vista

o Evidenzia in mappa: visualizza ed evidenzia (con un punto giallo) l’indirizzo in mappa impostando una apposita vista

Apri StreetView: attiva la visualizzazione di una strada attraverso StreetView; si clicca in un punto in mappa e se vi è una strada si apre una finestra con la visualizzazione di StreetView (fig. 30).

Figura 30 – Risultati del geocoding

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4.9 Informazioni sul sistema

La navigazione nella mappa cartografica e l’impostazione di viste cartografiche è fatta dai seguenti comandi:

Informazioni: apre una finestra in cui sono riportate le informazioni sul sistema cartografico ed il servizio WMS disponibile per caricare i beni di VIR (fig. 31)

Figura 31 – Informazioni sul sistema cartografico

Consulta manuale: apre il presente manuale utente in formato PDF.

4.10 Editing dei beni

L’editing della georeferenziazione dei beni è abilitata ed è visibile solo per uno specifico profilo di amministrazione e costituisce una specifica toolbar disposta verticalmente a destra della mappa; essa è costituita dai seguenti comandi:

Inserisci nuova georeferenziazione bene: permette di creare una georeferenziazione puntuale per un bene presente in anagrafica ma non ancora georiferito. I passi da seguire sono:

o Ricerca alfanumerica del bene da georiferire: la ricerca può avvenire attraverso due tipologie di criteri impostabili dalla combo box “Seleziona per”:

per limiti amministrativi ed altri attributi significativi direttamente per ID

La selezione di una delle due tipologie abilita e disabilita i campi/criteri di ricerca; nel primo caso l’abilitazione dei campi è sequenziale. La ricerca é effettuata con il bottone “Cerca” ed i beni risultanti sono visualizzati in una griglia alla destra del pannello; in basso è riportato il numero dei beni trovati. Selezionando un bene dalla griglia, il comune del bene viene evidenziato e centrato in mappa. Il bottone “Reset” annulla l’impostazione dei criteri, la visualizzazione dei risultati in griglia e la selezione del comune in mappa. Cliccando sul bottone “Continua” la finestra viene chiusa e appare il pannello della fase successiva (fig. 32 e 33).

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Figura 32 – Ricerca dei beni da georiferire

Figura 33 – Risultati della ricerca dei beni da georiferire e selezione di un risultato

o Georeferenziazione del bene: il pannello riepiloga i dati del bene da georiferire e propone quattro diversi strumenti per la georeferenzazione individuate dai rispettivi bottoni (fig. 34, 35, 36):

Cartografico: si attiva l’editing diretto dell’operatore in mappa, quindi cliccando col cursore del mouse è inserita la posizione puntuale evidenziata del bene. In tale fase la toolbar generale è disabilitata e le sole operazioni

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possibili sono quelle di navigazione in mappa attraverso la barra graduata di scala e le frecce direzionali di spostamento o l’uso del mouse.

Alfanumerico: si apre un pannello in cui inserire il sistema di riferimento tra quelli gestiti dal sistema e le coordinate X e Y della posizione del bene; confermando con OK il punto è evidenziato in mappa e la vista viene centrata su di esso.

Centroide del comune: automaticamente il bene è posizionato e viene evidenziato nel centroide interno del comune di appartenenza.

Geocoding: si apre la finestra della ricerca per indirizzo in cui i risultati possono essere oltre che visualizzati in mappa, anche usati per la georeferenziazione di un bene.

Figura 34 – Scelta del metodo di georeferenziazione del bene

Figura 35 – Georeferenziazione per coordinate

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Figura 36 – Georeferenziazione per geocoding

Nella finestra di geocoding inizialmente vengono proposti i dati di localizzazione associati al bene (regione, provincia, comune, indirizzo); l’utente può eventualmente modificare il solo indirizzo. Dopo la ricerca attivata col tasto “Cerca”, selezionando

un risultato e cliccando sulla funzione si effettua uno zoom nel punto individuato

evidenziato in giallo); cliccando invece sulla funzione viene confermata la georeferenziazione scelta e chiusa la finestra in attesa del salvataggio finale.

Al termine di uno dei quattro metodi di georeferenziazione, di cui si terrà traccia nella banca dati, è richiesto attraverso apposito messaggio di procedere alla conferma dell’inserimento tramite il salvataggio dell’editing.

Modifica georeferenziazione bene: permette la modifica delle coordinate puntuali di un bene già georiferito. I passi da seguire sono (fig. 37):

o Scelta del metodo di ricerca del bene da modificare: la scelta ha due possibilità:

Mappa: cliccando direttamente sulla localizzazione del bene in mappa

Alfanumerico: ricercando il bene come nel caso dell’inserimento della georeferenziazione; la differenza è che in questo caso si ricercano i beni che hanno una già georeferenziazione. Quando si seleziona il bene dalla lista dei risultati il bene viene evidenziato in mappa, senza la selezione del comune di appartenenza.

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Figura 37 – Scelta del metodo di ricerca dei beni di cui modificare la georeferenziazione

o Nuova georeferenziazione del bene: la nuova posizione del bene può essere

definita anche in questo caso con quattro metodologie diverse come nel precedente processo di Georeferenziazione del bene. Al termine della georeferenziazione un messaggio indica di salvare l’operazione eseguita.

Cancella georeferenziazione bene: permette di eliminare la georeferenziazione di un bene. I passi da seguire sono:

o Selezione del bene da cancellare: la ricerca del bene può avvenire allo stesso modo della precedente operazione di Modifica. Al termine della selezione un messaggio indica si salvare l’operazione eseguita.

Salva: permette di salvare tutte le operazioni di editing sopraelencate. Un messaggio richiede la conferma del salvataggio: “OK” permette di procedere con il salvataggio dell’operazione, mentre “Annulla” annulla tutto il processo. All’OK in caso di nuova georeferenziazione o di modifica vi è un controllo che verifica se la posizione del bene è interna al proprio comune d’appartenenza; se ciò non avviene l’operazione viene comunque annullata. Un messaggio finale indicherà il buon esito o meno del salvataggio.

Consulta manuale: apre un manuale utente in formato PDF specifico per l’editing; è praticamente una sottosezione del manuale generale.