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STYLE 20 ie STYLE 20 ie STYLE 20 ie STYLE 20 ie STYLE 20 ie Camera aperta, tiraggio naturale, Camera aperta, tiraggio naturale, Camera aperta, tiraggio naturale, Camera aperta, tiraggio naturale, Camera aperta, tiraggio naturale, accensione automatica, doppio servizio accensione automatica, doppio servizio accensione automatica, doppio servizio accensione automatica, doppio servizio accensione automatica, doppio servizio STYLE 20 ie FF STYLE 20 ie FF STYLE 20 ie FF STYLE 20 ie FF STYLE 20 ie FF Camera stagna, tiraggio forzato, Camera stagna, tiraggio forzato, Camera stagna, tiraggio forzato, Camera stagna, tiraggio forzato, Camera stagna, tiraggio forzato, accensione automatica, doppio servizio accensione automatica, doppio servizio accensione automatica, doppio servizio accensione automatica, doppio servizio accensione automatica, doppio servizio MANUALE TECNICO STYLE STYLE STYLE STYLE STYLE EM044-IT-rev05-092005

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STYLE 20 ieSTYLE 20 ieSTYLE 20 ieSTYLE 20 ieSTYLE 20 ieCamera aperta, tiraggio naturale,Camera aperta, tiraggio naturale,Camera aperta, tiraggio naturale,Camera aperta, tiraggio naturale,Camera aperta, tiraggio naturale,accensione automatica, doppio servizioaccensione automatica, doppio servizioaccensione automatica, doppio servizioaccensione automatica, doppio servizioaccensione automatica, doppio servizio

STYLE 20 ie FFSTYLE 20 ie FFSTYLE 20 ie FFSTYLE 20 ie FFSTYLE 20 ie FFCamera stagna, tiraggio forzato,Camera stagna, tiraggio forzato,Camera stagna, tiraggio forzato,Camera stagna, tiraggio forzato,Camera stagna, tiraggio forzato,accensione automatica, doppio servizioaccensione automatica, doppio servizioaccensione automatica, doppio servizioaccensione automatica, doppio servizioaccensione automatica, doppio servizio

MANUALE TECNICO

STYLESTYLESTYLESTYLESTYLE

EM044-IT-rev05-092005

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Sezione 0 Tabelle di riferimentoTab. A Unità di misura PAG. 4

Tab. B Conversioni unità di misura PAG. 5

Sezione 1 Dati tecnici1.1 Descrizione del modello PAG. 6

1.2 Sicurezze PAG. 61.3 Principali caratteristiche PAG. 61.4 Tabella dati tecnici PAG. 7

1.5 Tabella legge 10 PAG. 81.6 Dimensioni d’ingombro PAG. 8

Sezione 2 Descrizione dei principali componenti2.1 Scambiatore di calore bitermico PAG. 102.2 Camera di combustione PAG. 102.3 Bruciatore principale PAG. 10

2.4 Elettrodo di accensione e rilevazione PAG. 102.5 Scatola aria PAG. 112.6 Circolatore PAG. 11

2.7 Vaso di espansione PAG. 122.8 Gruppo idraulico PAG. 122.9 Valvola del gas PAG. 13

2.10 Alimentatore caldaia PAG. 142.11 Venturi e tubo di pitot PAG. 142.12 Termostato limite PAG. 14

2.13 Ventilatore PAG. 142.14 Pressostato di sicurezza PAG. 152.15 Sonda controllo temperatura NTC PAG. 15

Sezione 3 Descrizione dei principi di funzionamento3.1 Principio di funzionamento idraulico in sanitario PAG. 163.2 Principio di funzionamento elettrico in sanitario PAG. 16

3.3 Principio di funzionamento idraulico in riscaldamento PAG. 183.4 Principio di funzionamento elettrico in riscaldamento PAG. 183.5 Sistema di autoregolazione acqua riscaldamento PAG. 20

3.6 Regolazione temperatura acqua primaria PAG. 203.7 Esempi di regolazione PAG. 20

Sezione 4 Collegamenti elettrici4.1 Note generali PAG. 214.2 Allacciamento elettrico della caldaia PAG. 214.3 Collegamenti elettrici PAG. 224.4 Schema elettrico multifilare STYLE ie PAG. 234.5 Schema funzionale STYLE ie PAG. 234.6 Schema elettrico multifilare STYLE ie FF PAG. 244.7 Schema funzionale STYLE ie FF PAG. 244.8 Collegamento valvole di zona PAG. 25

SOMMARIO

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Sezione 5 Modalità per la prima accensioneoperazioni preliminari

5.1 Note generali PAG. 265.2 Alimentazione gas PAG. 265.3 Collegamenti elettrici PAG. 265.4 Organi di tenuta PAG. 26

Sezione 6 Procedura per la prima accensione e la regolazione6.1 Operazioni per l’accensione e l’uso della caldaia PAG. 276.2 Segnalazioni sul display digitale PAG. 296.3 Funzioni principali PAG. 296.4 Controllo PAG. 306.5 Procedura di trasformazione gas, taratura e regolazione PAG. 306.6 Taratura delle pressioni al bruciatore, verifiche preliminari PAG. 316.7 Taratura delle pressioni al bruciatore PAG. 316.8 Tabella Multigas PAG. 33

Sezione 7 Tabella manutenzione periodica programmata

Sezione 8 Guda alla ricerca guastiTEST Funzionamento caldaia STYLE ie PAG. 37TEST Funzionamento caldaia STILE ie FF PAG. 42

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Tab. AUnità di misura

GRANDEZZA UNITÀ DESCRIZIONE

SEZIONE 0Tabelle di riferimento

Potenza termica W WattkW kiloWattkcal/h kilocalorie/ora

Potenza elettrica W Watt

Tensione di alimentazione V Volt corrente alternataVcc Volt corrente continua

Frequenza elettrica Hz Hertz

Pressione bar barmbar millibarAtm Atmosferamm C.A. milimetri colonna d’acqua

Temperatura °C grado centigrado (celsius)

Corrente elettrica A Ampere

Tempo s secondomin minutoh ora

Volume l litro

Massa kg kilogrammo

Portata l/min litri/minutol/h litri/ora

Lunghezza mm millimetrom metro

Velocità m/s metri/secondom/min metri/minuto

Velocità angolare g/min giri/minuto

Resistenza elettrica Ω ohmkΩ kilo ohm

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Tab. BConversioni unità di misura

m/s km/h m/min

1 3,6 60

0,277 1 16,62

0,0166 0,602 1

m/s

km/h

m/min

W kW kcal/h

1 10-3 0,863

103 1 8,63

1,16 1,16 • 10-3 1

W

kW

kcal/h

Pa (N/m2) Atm bar

1 9,9 • 10-6 10-5

1,01 • 105 1 1,013

105 9,9 • 10-1 1

Pa (N/m2)

Atm

bar

mm C.A.

10,2

10,33 • 103

10,2 • 103

9,81 • 106 96,8mm C.A. 10,981 • 102

VELOCITÀ

POTENZA

PRESSIONE

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1.1Descrizione del modello

La ricerca Sylber propone con STYLE una caldaia per il ri-scaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria conun unico scambiatore bitermico.La versione stagna é della tipologia C12-C22-C32-C42-C52-C62-C82, predisposta con prese per l’analisi della combu-stione ed eventuale installazione con scarico sdoppiato. Ilcircuito idraulico prevede l’utilizzo di un gruppo di nuovaconcezione, pensato e progettato per l’asservimentoidraulico del funzionamento in riscaldamento.La regolazione del bruciatore è del tipo a modulazioneelettronica continua.

1.2Sicurezze

• Apparecchiatura di controllo fiamma a ionizzazione chenel caso di mancanza di fiamma interrompe l’uscita delgase dà una segnalazione d’allarme tramite led

• Termostato di sicurezza contro il surriscaldamento del-l’acqua a riarmo automatico, segnalazione di interventotramite Led

• Valvola a pressione differenziale sul circuito riscalda-mento che spegne il bruciatore in caso di mancanza dicircolazione acqua, segnalazione luminosa tramite Led

• Valvola di sicurezza (3 bar) sull’impianto riscaldamen-to

• Camera di combustione a tenuta stagna rispetto all’am-biente (STYLE 20 ie FF)

• Pressostato differenziale che verifica il corretto funzio-namento del ventilatore, dei condotti di scarico fumi easpirazione aria comburente, segnalazione luminosatramite Led (STYLE 20 ie FF)

• Termostato fumi che verifica il sistema di evacuazionedei prodotti della combustione (STYLE 20 ie)

• By-pass automatico: ricircola, quando necessario, par-te dell’acqua in caldaia, adeguando il funzionamentodella caldaia stessa alle caratteristiche dell’impianto

• Vaso di espansione da 8 litri• Dispositivo di riempimento dell’impianto a tre posizio-

ni:1) alimentazione sanitario2) chiuso3) carico impianto riscaldamento segnalzione a Led del

livello di carica• Idrometro per il controllo della pressione dell’acqua

nel circuito primario• Termostato antigelo circuito riscaldamento attivo an-

che nello stato di OFF• Autodiagnostica caldaia con segnalazione di tre spie

Led.

SEZIONE 1Dati tecnici

1.3Principali caratteristiche

• Scheda a microprocessore che controlla ingressi, uscitee gestione allarmi

• Accensione elettronica con controllo di fiamma aionizzazione

• Valvola gas con stabilizzatore di pressione incorporato• Modulazione elettronica di fiamma continua in sanita-

rio e riscaldamento• Potenziometro di temperatura acqua sanitaria che con-

sente di regolare la temperatura dell’acqua sanitariada 40°C a 60°C

• Potenziometro di temperatura riscaldamento che con-sente di regolare la temperatura dell’acqua di manda-ta in tre modalità:- alte temperature da 65°C a 80°C- auto regolazione (taratura di fabbrica) da 55°C a 65°C- basse temperature da 40°C a 55°C

• Potenziometro di regolazione della potenza minimoriscaldamento in funzione del fabbisogno termico del-l’impianto

• Selettore estate/inverno Off/reset per sblocco allarmi• Comando per analisi dei prodotti della combustione• Sonda NTC per il controllo temperatura del circuito

primario e sanitario• Circolatore con dispositivo per la separazione e lo spur-

go automatico dell’aria nell’impianto di riscaldamentocon dispositivo antibloccaggio

• By-pass automatico circuito primario• Flussostato di precedenza sul circuito sanitario• Scambiatore bitermico• Ventilatore radiale: provvede all’aspirazione dell’aria

comburente e all’evacuazione dei prodotti di combu-stione (STYLE 20 ie FF)

• Alto rendimento: ai sensi del DPR n. 412 del 26/08/93• Predisposizione per termostato ambiente, programma-

tore orario e impianto a zone

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Portata termica nominale riscaldamento/sanitario kW 26 26,7kcal/h 22.350 22.950

Potenza termica nominale riscaldamento/sanitario kW 23,45 24,1kcal/h 20.150 20.700

Portata termica ridotta riscaldamento kW 11,2 10,4kcal/h 9.650 8.950

Potenza termica ridotta riscaldamento kW 9,3 8,7kcal/h 8.000 7.500

Portata termica ridotta sanitario kW 9,8 10,4kcal/h 8.450 8.950

Potenza termica ridotta sanitario kW 8,1 8,7kcal/h 6.950 7.500

Potenza elettrica W 125 85Categoria II2H3+ II2H3+Tensione e frequenza di alimentazione V - Hz 230-50 230-50Grado di protezione IP x4D x4DEsercizio riscaldamentoPressione - Temperatura massima bar - °C 3-90 3-90Campo di selezione della temperatura H2O riscaldamento °C 40-80 40-80Pompa: prevalenza massima disponibile per l'impianto mbar 380 380

alla portata di litri/ora 800 800Vaso d'espansione a membrana litri 8 8Esercizio sanitarioPressione massima bar 6 6Pressione minima bar 0,15 0,15Quantità di acqua calda con ∆t 25° C l/min 13,4 13,8 con ∆t 35° C l/min 9,6 9,9Portata minima acqua sanitaria l/min 2,5 2,5Campo di selezione della temperatura H2O sanitaria °C 40-60 40-60Regolatore di flusso l/min 10 10Pressione gasPressione nominale gas metano (G 20) mbar 20 20Pressione nominale gas liquido G.P.L. (G 30 - G 31) mbar 28-30 / 37 30-37Collegamenti idrauliciEntrata - uscita riscaldamento Ø 3/4” 3/4”Entrata - uscita sanitario Ø 1/2” 1/2”Entrata gas Ø 3/4” 3/4”Dimensioni caldaiaAltezza mm 750 750Larghezza mm 400 400Profondità mm 328 328Peso caldaia kg 33 30Prestazioni ventilatorePortata fumi kg/s 56,4 -Portata aria Nm3/H 53,7 -Prevalenza residua con tubi concentrici 0,85 m mbar 0,2 -Prevalenza residua senza tubi mbar 0,35 -Tubi scarico fumi concentriciDiametro mm 60-100 130Lunghezza massima in linea retta orizzontale m 3,3 -Lunghezza massima in linea retta verticale m 4,25* -Perdita per l'inserimento di una curva m 0,85 -Foro di attraversamento muro (diametro) mm 105 -Tubi scarico fumi separatiDiametro mm 80 -Lunghezza massima m 20 + 20** -Perdita per l'inserimento di una curva 90° m 0,8 -Perdita per l'inserimento di una curva 45° m 0,5 -Valori di emissioni a portata massima e minima con gas G20(Verifica eseguita con tubi separati ø 80 0,5+0,5+90° temperature acqua 80-60°C)Massimo CO s.a. inferiore a p.p.m. 80 120

CO2 % 5,5 5,95NOx s.a. inferiore a p.p.m. 130 160∆t fumi °C 143 120

Minimo CO s.a. inferiore a p.p.m. 150 80CO2 % 1,8 2,65NOx s.a. inferiore a p.p.m. 100 100∆t fumi °C 107 80

DESCRIZIONE UNITA’ STYLE ie FF STYLE ie

1.4 Tabella dati tecnici

* Comprensiva di terminale passaggio tetto di lunghezza 1,30 m non accorciabile** Il singolo tubo non deve superare i 25 m

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1.5Tabella Legge 10

1.6Dimensioni d’ingombro (Fig. 1.1 - 1.2)

Fig. 1.1 Fig. 1.2

Potenza termica Max.:Utile kW 23,45 24,1Focolare kW 26 26,7Convenzionale kW 23,8 24,4

Potenza termica Min.:Utile kW 9,3 8,7Focolare kW 11,2 10,4Convenzionale kW 10,2 9,5

Rendimento utile:Pn. Max. % 90,2 90,2Pn. Min. % 83,6 83,6A carico Rid. 30% % 88 88

A Pn. Max.:Perdite al camino con bruciatore spento % 0,07 0,07Perdite al Mantello con bruciatore spento % 0,8 0,8Perdite al camino con bruciatore in funzione % 8,6 8,6Perdite al Mantello con bruciatore in funzione % 1,4 1,2∆t temperatura fumi °C 112 103Portata fumi kg/s 0,023 0,023

Prevalenza residua circuito fumi:Con flangia (mbar) 0,2 -Senza flangia (mbar) 0,35 -

Contenuto di H2O l 2 2Pressione Max. di esercizio bar 3 3A Pn. Max.:

Rendimento di combustione % 91,5 91,4CO2 % 5,5 5

Potenza elettrica assorbita W 125 85

DESCRIZIONE UNITA’ STYLE ie FF STYLE ie

STYLE ie STYLE ie FF

400

57,5 169

750

25 328

400

130

750

228

25 328

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SEZIONE 2Descrizione dei principali componenti

Fig. 2.1

LEGENDA:

1 VALVOLA DI SICUREZZA

2 POMPA DI CIRCOLAZIONE

3 PRESSOTATO ACQUA

4 VALVOLA DI SFOGO ARIA

5 BRUCIATORE

6 SCAMBIATORE BITERMICO

7 TERMOSTATO LIMITE

8 SONDA NTC PRIMARIO

9 TERMOSTATO FUMI (VERS. ie)

10 SONDA NTC SANITARIO

11 CANDELA ACCENSIONE/RILEVAZIONE

12 VASO ESPANSIONE

13 VALVOLA GAS

14 FLUSSOSTATO

15 VENTILATORE (VERS. ie FF)

16 FLANGIA FUMI (VERS. ie FF)

17 PRESSOSTATO FUMI (VERS. ie FF)

18 TUBETTO PRESA DI PRESSIONE (VERS. ie FF)

19 TUBETTO PRESA DI DEPRESSIONE(VERS. ie FF)20 APPARECCHIATURA DI COMANDO

A RITORNO RISCALDAMENTO

B MANDATA RISCALDAMENTO

C ENTRATA GAS

D MANDATA SANITARIO

E RITORNO SANITARIO

STYLE ie

A

B C

D

E

1

2

34

5

6

7

8

10

11

12

13

14

A

B C

D

E

1

2

34

5

6

7

8

10

11

12

13

14

15

1617

18

19

STYLE ie FF

20

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2.1Scambiatore di calorebitermico (Fig. 2.2)

Lo scambiatore bitermico è formato da una doppiaserpentina a due tubi di sezione ovale , una all’internodell’altra vedi fig. 2.2 il tutto inserito all’interno di unpacco lamellare che ha il compito di aumentare la super-ficie di scambio termico. La parte interna delloscambiatore bitermico é riservata al passaggio dell’acquasecondaria, in questa serpentina, é posto centralmenteun setto, turbolatore, con lo scopo di aumentarne il ren-dimento ed evitare la stratificazione di temperatura delfluido secondario.La parte esterna dello scambiatore é riservato al passag-gio del fluido primario, che scorre in controcorrente ri-spetto al fluido secondario.Al fine di aumentare ulteriormente il rendimento delloscambiatore sia in sanitario che in riscaldamento il paccolamellare ha una densità (passo tra lamella e lamella) taleda migliorare la superficie di scambio senza però influen-zare la velocità dei fumi (ricordiamo che il flusso dei fumiè perpendicolare allo scambiatore), contenendo quindile perdite di carico che andrebbero ad intaccare il rendi-mento dello scambiatore stesso. La cessione del caloregenerato dalla combustione avviene tramite lo scambiotermico tra fumi e fluido primario che attraversa ilserpentino.Tutto lo scambiatore è poi ricoperto da una lega di allu-minio per proteggerlo dalla corrosione.

Fig. 2.3

2.3Bruciatore principale(Fig. 2.4)

E’ costituito da un insieme di rampe forate in acciaio inossi-dabile, unite tra di loro ed opportunamente distanziate. Ilgas, proveniente dalla valvola, passa attraverso gli ugelli equindi nel venturi del bruciatore, dove viene miscelato conl’aria primaria; fuoriesce poi dalle rampe attraverso nume-rose aperture per essere infine incendiato. L’aria richiamatadalla camera di combustione viene utilizzata come aria se-condaria. L’aria primaria viene automaticamente dosata se-condo il diametro dell’ugello e non necessita di regolazionein fase di installazione. La manutenzione ordinaria del bru-ciatore contempla solo la periodica pulizia dei fori di uscitadel gas (ugelli) qualora si presentassero sporchi di impurità.Impurità di vario genere (mastice, teflon, ragnatele ecc.) pos-sono, ostruendo anche parzialmente gli ugelli del bruciato-re , provocare una cattiva combustione, caratterizzata dauna fiamma lunga e fumosa.

Fig. 2.4

2.4Elettrodo di accensione e rilevazione(Fig. 2.5)

L’elettrodo, costituito da un’anima metallica, é rivestitoesternamente con materiale ceramico atto a svolgere fun-

2.2Camera di combustione(Fig. 2.3)

La camera di combustione è costituita da una struttura inlamiera opportunamente ripiegata in modo da potervi in-serire, a contatto della superficie interna, delle lastre di ma-teriale coibente in fibra ceramica. Questo materiale ha unatemperatura di esercizio di circa 1200°C ed una temperatu-ra di fusione di circa 1700°C. Non risente quindi del contat-to diretto con la fiamma del bruciatore; esso è sensibile,

PASSAGGIO ACQUA PRIMARIA

PASSAGGIO ACQUA SECONDARIA

Fig. 2.2

nei nostri utilizzi, solo ad erronei interventi meccanici.

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Fig. 2.5

2.5Scatola aria (solo ie FF)(Fig. 2.6)

La scatola aria è costituita dall’assieme di quattro partiin lamiera alluminata, la cui tenuta ai fumi è assicuratada guarnizioni in neoprene. Racchiude tutti i componen-ti interessati alla combustione: l’elettrodo di accensionee rilevazione di fiamma, il bruciatore, la camera di com-

bustione, lo scambiatore di calore bitermico, la cappa checonvoglia i fumi, il ventilatore, il pressostato fumi.Grazie alla camera a tenuta stagna, tutti i componentisono totalmente isolati dall’ambiente domestico ester-no.Sul fondo della scatola aria vi è una presa di compensa-zione che è collegata al regolatore di pressione della val-vola del gas. Tramite un tubetto la presa permette, almomento dell’avviamento del ventilatore, di stabilizzarela membrana interna al regolatore stesso. In questo modosi potrà effettuare la taratura del gas con maggior preci-sione.

Fig. 2.6

2.6Circolatore (Fig. 2.7)

Il circolatore, posto sul ritorno del circuito idraulico di cal-daia, ha la funzione di agevolare la circolazione dell’acquadurante il funzionamento in riscaldamento.Il circolatore è in materiale composito con degasatoreincorporato.

La cassa aria è predisposta per permettere di effettuare l’ana-lisi dei parametri di combustione senza dover rimuovere ilmantello.La misurazione viene effettuata attraverso due pozzettiposti sulla parte superiore della cassa aria, nei quali, dopoaverne rimosso i tappi a vite, vengono inserite le sondeper la rilevazione della temperatura aria e della concen-trazione di CO. I valori di riferimento sono riportati sul-la tabella relativa alla legge 10 a pag. 10.

Fig. 2.7

100

200

300

400

500

600

0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400

A (l/h)

B (

mba

r)

700

1500

STANDARD

ALTA PREVALENZA

zioni di isolamento elettrico.La parte terminale metallica è libera dall’isolamentoceramico ed è posizionata in prossimità della rampa cen-trale del bruciatore ad una distanza di circa 3 mm. Lafunzione dell’elettrodo è quella di far scoccare la scintilladi accensione e di rilevare la presenza di fiamma sullarampa del bruciatore.Occorre prestare particolare attenzione al suo correttoposizionamento in quanto:• un punto di contatto tra la parte terminale metallica

dell’elettrodo con una parte metallica del bruciatoreprincipale, non permette la segnalazione della presen-za di fiamma

• una dispersione a massa dell’elettrodo permette l’ini-zio del ciclo di funzionamento, ma ne determina unarresto al termine del tempo di sicurezza (9 ÷ 10 secon-di)

• una eccessiva distanza tra l’elettrodo e il bruciatore nonpermette l’individuazione della fiamma determinandoil blocco caldaia.

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2.7Vaso di espansione (Fig. 2.8)

È del tipo a membrana in gomma, con precarica d’azotoalla pressione di 0,8 bar.N.B.: occorre fare attenzione alla compatibilità della gom-ma con eventuali prodotti antigelo immessi nel circuitodell’impianto di riscaldamento.

Fig. 2.8

2.8Gruppo idraulico

Il nuovo gruppo idraulico è un unico corpo compatto cheha il compito di controllare tutte le funzioni del circuitoriscaldamento.

1) Pressostato acqua (Fig. 2.9): dispositivo in grado dirilevare la presenza o meno di pressione nell’impianto diriscaldamento. Lavora in modo ON-OFF e ha il compitodi verificare che la caldaia sia sottoposta ad una pressio-ne minima di 0,45 bar.I livelli di interventi sono:ON pressione impianto > 0,45 barOFF pressione impianto < 0,45 bar2) Limitatore di portata: il limitatore di portata ha lafunzione di ridurre l’afflusso d’acqua in ingresso secon-dario, é tarato a 10 l/min (colore celeste) ed é posiziona-to sullo scambiatore all’ingresso acqua fredda.3) Flussostato (Fig. 2.10): dispositivo in grado di rile-vare la presenza del flusso dell’acqua tramite un galleg-giante composto da un otturatore in teflon, con un set-tore calamitato sulla parte superiore. All’ingresso del-l’acqua fredda vi è un filtro che salvaguarda il flussostato

Caratteristiche tecniche della pompa15/50 (di serie):• tensione di alimentazione 230 V• frequenza 50 Hz• corrente 0,42 A• potenza 95 W• capacità del condensatore 2µF• numero di giri 1700 g/minCaratteristiche tecniche della pompa15/60 (ad alta prevalenza):• tensione di alimentazione 230 V• frequenza 50 Hz• corrente 0,51 A• potenza 110 W• capacità del condensatore 2,5µF• numero di giri 1750 g/minAll’interno della scatola collegamenti della pompa è al-loggiato un condensatore che ha una funzione importan-te per l’avviamento del circolatore.Infatti, per poter muovere la quantità d’acqua e la preva-lenza interna al circuito, è necessario che vi sia una cor-rente iniziale superiore rispetto a quella di rete; ecco quindil’esigenza della scarica del condensatore per far girare ilmotore della pompa allo spunto e spingere l’acqua nelcircuito.L’acqua contenuta nel corpo pompa viene messa in circo-lazione e spinta verso l’ingresso dello scambiatore prima-rio tramite le pale della girante, la quale, sottoposta a forzacentrifuga, tende a spostarsi verso la parete opposta allato motore.Contemporaneamente all’interno del corpo pompa si creauna depressione che richiama altra acqua dal circuito, in-nescando la circolazione del fluido primario.

Il vaso di espansione ha la funzione di sopperire al-l’aumento di volume del fluido primario in un circuitochiuso (di riscaldamento).Il suo dimensionamento è studiato per rispondere a tut-te le soluzioni impiantistiche normalmente impiegate pergli impianti di riscaldamento ad uso unifamiliare. Se perparticolari installazioni non fosse sufficiente, è possibileinserire sull’impianto un vaso di espansione ausiliario.Un eventuale controllo della pressione dell’azoto conte-nuto nel vaso di espansione va eseguito dopo aver scari-cato la pressione dell’impianto di riscaldamento. Il vasod’espansione di serie ha una capacità di 8 litri e può sod-disfare un impianto il cui contenuto sia di circa 100 litri.Nel caso in cui il vaso sia insufficiente c’è la possibilità dipoterlo sostituire con uno da 10 litri.

1

3

4

5

6

Fig. 2.9

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Fig. 2.10

dal passaggio di impurità.In condizione iniziale, il galleggiante si trova nella posi-zione di riposo e il contatto interno si trova in apertura.Al passaggio dell’acqua, il galleggiante verrà innalzatocomportando il congiungimento delle lamelle e quindila chiusura del contatto del flussostato che darà il con-senso elettrico all’acqua della caldaia.

4) Valvola di sicurezza: ha il compito di salvaguardareil circuito idraulico lato riscaldamento da eventualisovrappressioni causate dall’aumento di volume del flui-do nel circuito. In riferimento alla normativa per l’indu-strializzazione del prodotto, le valvole di sicurezza utiliz-zate sugli apparecchi di potenzialità < 34,8 kW apronoad una pressione di 3 bar.

5) Rubinetto di riempimento: ha la funzione di met-tere in comunicazione il circuito sanitario con il circuitodi riscaldamento, per poterne effettuare il carico o irabbocchi.

6) By-pass automatico circuito riscaldamento (Fig.2.11): è composto dalla valvola by-pass (utilizzata all’in-gresso del circuito primario) e dal suo alloggiamento. Lamolla è tarata a 530 g. In caso di utilizzo della pompa adalta prevalenza dovrà essere sostituita con un’altra con uncarico maggiore.Durante il funzionamento in condizioni normali, cioè conimpianto a basse perdite di carico e comunque con unacircolazione d’acqua maggiore di 450 l/h, il by-pass auto-matico non subirà nessuna spinta sulla molla otturato-re, facendo fluire il fluido primario verso l’impianto diriscaldamento. Se invece l’impianto presenta perdite di

carico notevoli e non è possibile assicurare la minimaquantità d’acqua richiesta in circolazione (450 l/h), ilcircolatore scaricherà la sua prevalenza sulla superficiedell’otturatore, il quale si muoverà tanto da spingere lamolla (vincendone la resistenza), mettere in comunica-zione il condotto (presente nella fusione del gruppoidraulico) che collega la mandata dell’impianto al ritor-no e instaurare un ricircolo interno, che andrà a som-marsi alla quantità d’acqua proveniente dal ritorno del-l’impianto.N.B.: questo automatismo trova una sua giustificazio-ne su impianti con elevate perdite di carico, quindi nonin grado di assicurare il corretto funzionamento del-l’apparecchio. Qualora nell’impianto idraulico si verifi-cassero condizioni tali per cui l’acqua primaria tende aricircolare in caldaia, è possibile sostituire la valvola conuna la cui molla ha un maggior carico. In abbinamentobisognerà sostituire la pompa di serie Grundfoss 15/50con quella ad alta prevalenza 15/60. Questi accorgimen-ti servono per aumentare la spinta dell’acqua verso l’im-pianto. Un impiego altrettanto valido si intravede nel-l’utilizzo d’impianti dotati di valvole termostatiche ocon valvole di zona comandate da termostati ambien-te indipendenti per cui è possibile avere portate d’ac-qua variabili nel tempo a seconda dei livelli termici rag-giunti. In condizioni normali, con basse perdite di cari-co, il fluido, dopo aver attraversato lo scambiatore dicalore del primario, attraversa l’impianto di riscalda-mento per ritornare al circolatore.

Fig. 2.11

2.9Valvola del gas (Fig. 2.12)

La valvola del gas è il componente preposto asovraintendere alle operazioni di accensione,regolazione e controllo del bruciatore. L’industrializ-zazione di questo componente prevede severi control-li per garantire la massima sicurezza. La valvola è com-posta da una pressofusione in alluminio atta a conte-nere due elettrovalvole sull’ingresso del gas, meccani-camente in serie, ma elettricamente in parallelo. La val-

Fig. 2.12

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2.11Venturi e tubo di pitot(Solo ie FF) (Fig. 2.14)

Sulla coclea del ventilatore sono inseriti due dispositivi.Il primo, denominato tubo di pitot, ha il compito di misu-rare la pressione d’impatto. Il secondo è un venturi a se-zione calibrata ed ha la funzione di segnalare il valore dipressione al passaggio dei gas combusti. Tramite collega-mento al pressostato, agiscono sulla membrana dello stes-so e azionano il microinterruttore al suo interno, verifi-cando in continuo il corretto funzionamento del circuitoaerolico. Per effettuare la verifica della depressione in ca-mera di combustione, si dovrà inserire, tra venturi, tubo dipitot e pressostato, un deprimometro. Il valore di ∆P a fred-do, con scarico coassiale da 80 cm, sarà pari a 1,5 ÷ 1,6mbar; sempre con il coassiale, ma alla lunghezza massimaammessa (3,4 m) sarà di 1,1 mbar.

Fig. 2.14

2.13Ventilatore (Solo ie FF)(Fig. 2.16)

Espressamente studiato per questo tipo di applicazioni,presenta caratteristiche di assoluta silenziosità e rendi-mento. La girante in acciaio viene bilanciata dinamica-mente ed è direttamente connessa all’albero motore conun mozzo in acciaio galvanizzato ed una vite a testaesagonale.Un periodico controllo, abbinato alla normale manuten-zione della caldaia, alla pulizia della girante interna ealla pulizia delle parti esterne del motore, garantirà alungo la sua funzionalità. Se dovesse presentare rumorimeccanici dovuti al trascinamento o al contatto della gi-rante con il guscio esterno, andrà sostituito.

vola gas è provvista di due operatori alimentati elet-tricamente in parallelo e disposti meccanicamente inserie, per garantire una maggior sicurezza. I lmodulatore è parte integrante della valvola gas; la mo-dulazione avviene tramite una variazione di tensionealla bobina dell’operatore che, a sua volta,elettromeccanicamente apre gradualmente, inviandoal bruciatore la giusta quantità di gas. Questi accorgi-menti, dettati anche dalle norme, garantiscono che inqualsiasi situazione di anomalia l’afflusso di gas al bru-ciatore venga interrotto in tempi brevissimi. Lariaccensione è possibile solo dopo aver ripristinato lecondizioni di sicurezza richieste. Sulla valvola del gassono inserite le regolazioni per la modulazione.

2.10Alimentatore caldaia(Fig. 2.13)

L’alimentatore è il componente preposto alla gestioneed al controllo della funzione di regolazione della cal-daia. In esso sono posizionati una serie di jumper cheattivano o disattivano particolari funzioni.

2.12Termostato limite (Fig. 2.15)

Serve ad evitare che l’acqua in caldaia vada in ebollizione(temperature oltre i 100 °C). Il termostato è del tipo a contat-to, a riarmo automatico. Il sensore del termostato è posizio-nato sullo scambiatore bitermico nel lato primario; la sua fun-zione è quella di interrompere il circuito elettrico di controllodella ionizzazione quando la temperatura dell’acqua all’in-terno dello scambiatore dovesse raggiungere valori prossimiall’ebollizione. Dopo un suo eventuale intervento viene se-gnalato l’allarme, tramite il led rosso. La temperatura di in-tervento è pari a 110 ± 3 °C. Ripristino dell’anomalia tramiteselettore OFF-Reset.

venturi

tubo di pitot

Fig. 2.15Fig. 2.13

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2.14Pressostato di sicurezza(Solo ie FF) (Fig. 2.17)

Utilizzato per il controllo e la sicurezza della caldaia, verifi-ca il corretto funzionamento del ventilatore e dello scaricofumi. Consiste in una membrana in gomma siliconica all’in-terno di un doppio guscio di contenimento. In caso di ano-malie, tramite una variazione di pressione, la membranaaziona un microinterruttore che blocca l’erogazione gas dal-l’otturatore principale della valvola gas.Taratura:ON (contatti C-NO) 0,75 - 1,05 mbar-pressione in salitaOFF (contatti C-NC) 0,8 - 0,65 mbar-pressione in discesaCampo di temperatura di utilizzo:da 40 °C a 88 °C.Il collegamento elettrico, realizzato tramite due fili, trasmettealla scheda un segnale elettrico che consente di verificareistante per istante efficienza e stato del ventilatore.

Fig. 2.17

Caratteristiche tecniche del ventilatore FIME GR0005:• tensione d’alimentazione 240 V.• frequenza 50 Hz.• numero di giri motore in aria libera 2250 g/min• numero di giri girante in esercizio 1850 g/min.

Fig. 2.16

2.15Sonda controllo temperatura NTC(Fig. 2.18)

La sonda NTC, Negative Temperature Control, è untermistore che, all’aumentare della temperatura, dimi-

nuisce il suo valore di resistenza.Il circuito di modulazione tiene conto del valore di resi-stenza impostato sul potenziometro dei servizi sanitario oriscaldamento; effettuata una comparazione tra il valoreimpostato e quello rilevato dalla sonda NTC (in base allacorrente di alimentazione che li attraversa), ritorna in sche-da il relativo segnale; il dato viene elaborato, variando ilvalore di tensione inviato alla bobina modulante.In sintesi, all’aumentare della temperatura del prima-rio o del secondario, diminuisce il valore di correntealla bobina, modulando la pressione del gas al brucia-tore.Le sonde sono ad immersione; quella del primario éposta sullo scambiatore in uscita dal lato primario, quelladel secondario é posta sulla rampa di uscita dell’acquacalda dello scambiatore secondario. Le sonde confronta-no istantaneamente la temperatura effettiva dell’acquacon quella preimpostata dall’utente. Il range di tempe-ratura di utilizzo è di 40 °C ÷ 90 °C per il primario e di37,5 °C ÷ 60 °C per il secondario.

Nel caso in cui la sonda NTC del circuito primario dovesserisultare interrotta elettricamente o trovarsi in corto cir-cuito, caldaia, ventilatore (solo ie FF) e circolatore si spe-gneranno e l’anomalia verrà segnalata con il led rossolampeggiante.Nel caso in cui la sonda secondaria si dovesse guastare lacaldaia potrà funzionare solo in riscaldamento.N.B. Le sonde sono tra loro identiche edintercambiabili.

0 20 40 60 80 100

2000400060008000

10000120001400016000180002000022000240002600028000300003200034000

0

RESISTENZA NOMINALE

RESISTENZA MINIMA

RESISTENZA MASSIMA

TEMPERATURA (°C)

Fig. 2.18

RE

SIS

TEN

ZA

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vando il passaggio d’acqua all’interno del circuito, tramiteun consenso elettrico, verifica la chiusura del pressostatoacqua, il quale da inizio alla sequenza di accensione, comedi seguito descritto:- per versione ie FF:

il pressostato acqua in posizione di consenso alimenta ilventilatore, mentre, tramite il contatto del presso-stato aria,vengono alimentati gli operatori della valvola gas.

- per versione ie:il pressostato acqua in posizione di consenso da il via all’ac-censione, vengono quindi alimentati gli operatori valvolagas.

In richiesta di temperatura, il bruciatore si accende el’elettrovalvola gas apre l’otturatore in modo proporziona-le per consentire la lenta accensione (regolata automatica-mente dal microprocessore) del bruciatore, per poi passarealla massima potenza, sino a quando non sarà raggiunta latemperatura impostata sul selettore.Il selettore della temperatura dell’acqua sanitaria permet-te di scegliere una gradazione da 37,5 ± 2 °C a 60 ± 2 °C. Aseconda della portata del prelievo, la fiamma del bruciato-re si adeguerà automaticamente alle richieste di acqua cal-da. Con prelievi d’acqua alle basse portate e selettore ditemperatura al minimo o con caldaia alimentata con ac-qua preriscaldata, lo spegnimento del bruciatore avviene5 °C oltre la temperatura impostata e la riaccensione 1 °C

3.1Principio di funzionamentoidraulico in sanitario (Fig. 3.1)

Aprendo un rubinetto di prelievo dell’acqua dei servizi (1)viene richiamata sull’ingresso sanitario (2) l’acqua di rete,che passa attraverso il filtro (3) e flussostato (4). L’acqua cheattraversa il flussostato con una portata superiore a 2 l/min, spingerà verso l’alto il galleggiante posto all’internodello stesso. Tramite questo movimento si avrà la chiusuradel contatto elettrico, inserito in un dispositivo esterno alflussostato. Per mezzo di una rampa (5) di collegamento,l’acqua passerà dal flussostato al limitatore di flusso (5) (co-lore celeste 10 l/min per la 24 kW) per passare poi nelloscambiatore bitermico (7).

SEZIONE 3Descrizione dei principidi funzionamento

3.2Principio di funzionamentoelettrico in sanitario (Fig. 3.2)

Per il solo approntamento dell’acqua calda, durante la sta-gione estiva, si dovrà predisporre il selettore di funzionesul simbolo “estate”. Aprendo il rubinetto dell’acqua cal-da, con una portata superiore ai 2 l/min, il flussostato, rile-

Fig. 3.1

7 6

5

4

3

2

1

RISCALDAMENTO

MANDATA RITORNOSANITARIO

ENTRATAUSCITASANITARIORISCALDAMENTO

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Fig. 3.2

Fig. 3.3

al di sotto.La massima oscillazione del-l’acqua sanitaria in fase dimodulazione è di ± 1 °C, infase di spento è di 5 ± 1 °C.Sia il selettore di temperatu-ra che la sonda forniscono al-l’integrato della scheda unvalore di resistenza (ohm),che inizialmente (a freddo)comanda il funzionamentodel bruciatore al massimo,sino a quando la temperatu-ra letta sul secondario dallasonda NTC, confrontata dal-l’integrato della scheda prin-cipale con la resistenza impo-stata sul selettore di tempe-ratura acqua calda sanitario,si avvicina alla temperaturapreimpostata: passa allora alminimo nella fase di modula-zione, per poi spegnere a tem-peratura raggiunta.La bobina modulante postasulla valvola del gas, riceveun valore di corrente mino-re o maggiore in funzionedel valore rilevato dalla son-da e dallo stesso valore di re-sistenza impostato sulselettore, fino a spegnere ilbruciatore a temperaturaraggiunta.N.B. Durante il funzionamen-to in sanitario per i primi 20”di accensione non viene ese-guito lo spento sul set sani-tario.La caldaia si spegne solo sel’acqua primaria supera gli85°C.In conclusione, all’aperturadel rubinetto dei sanitari, lasequenza di funzionamento èla seguente:

Versione ie FF

NOTA: LA POLARIZZAZIONE L-N È OBBLIGATORIA

NOTA: LA POLARIZZAZIONE L-N È OBBLIGATORIA

Flussostato

Verifica pressostato acqua

Bruciatore

Versione ieFlussostato

Verifica pressostato acqua

Pressostato fumi a riposo

Ventilatore

Pressostato fumi in consenso

Bruciatore

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3.3Principio di funzionamentoidraulico in riscaldamento(Fig. 3.3)

A una richiesta di temperatura del termostato ambientel’acqua circola all’interno dello scambiatore nel lato pri-mario. Durante la richiesta lato riscaldamento viene ali-mentato il circolatore (A) che genera una depressione sulritorno (R).Contemporaneamente l’acqua, spinta dal circolatore nelloscambiatore (D), prosegue lungo la rampa di collegamentoverso la mandata dell’impianto.La pressione dell’impianto > 0,45 bar chiude il pressostatoacqua viene così innescata l’accensione del bruciatore.Durante il funzionamento in condizioni normali, cioé conimpianto a basse perdite di carico o comunque con unacircolazione d’acqua superiore a 450 l/h, il by-pass auto-matico (G) resterà chiuso facendo quindi fluire l’acqua di-rettamente verso l’impianto di riscaldamento (mandata im-pianto ).Se invece l’impianto presenta perdite di carico notevoli, ilcircolatore scaricherà la sua prevalenza sulla superficiedell’otturatore del by-pass (I) che spingerà la molla met-tendo in comunicazione il ritorno con la mandata così siavrà un ricircolo interno che andrà a sommarsi all’acquaproveniente dal ritorno dell’impianto.

3.4Principio di funzionamento elettricoin riscaldamento(Fig. 3.4)

Posizionando il selettore su estate/inverno, con richiestadel termostato ambiente viene attivato il circolatore. Tra-

mite il pressostato acqua viene verificata la corretta pres-sione impianto e non viene dato il consenso all’accensio-ne del bruciatore in caso di pressione impianto < 0,45 bar.Per versione ie FF:a questo punto se la temperatura dell’acqua del primarioletta dalla sonda NTC è inferiore a quella impostata sul pan-nello di controllo verrà innescata l’accensione.Per versione ie:Il ventilatore verrà attivato e il movimento di quest’ultimogenera una depressione e una pressione, lette ripetutamentedal venturi e dal tubo di pitot che andranno ad intervenire sulpressostato, il quale, tramite la chiusura del suo contatto elet-trico interno, darà il consenso all’apertura degli operatori dellavalvola gas e contemporaneamente innescherà l’accensioneper mezzo dell’apparecchiatura.

L’elettrovalvola gas aprirà l’otturatore in modo proporzionaleper consentire la lenta accensione del bruciatore, regolata au-tomaticamente dal microprocessore, che funzionerà ad unapotenza pari al 75% della sua capacità massima per un tempodi 15 min, per poi passare, se necessario, ad erogare la massi-ma potenza e modulare al raggiungimento della temperatu-ra impostata sul selettore riscaldamento. Se durante i primi 15min dovesse essere necessaria una potenza inferiore al 75%,la caldaia modulerà al disotto di questo valore senza aspetta-re il termine dei 15 min.Lo spegnimento interviene 6 °C oltre la temperatura imposta-ta sul selettore di temperatura di caldaia, salvo intervento deltermostato ambiente, se si raggiunge la temperatura prefissatadall’utilizzatore.Ottenuto il livello di temperatura impostato con il selettoreriscaldamento, la scheda principale adegua automaticamentela potenza alla richiesta dell’impianto. Nel caso in cui anche alminimo la potenza fornita fosse superiore alla temperaturarichiesta verificata tramite rilevazione sul primario a mezzo

RISCALDAMENTO

MANDATA RITORNOSANITARIO

ENTRATAUSCITASANITARIORISCALDAMENTO

D

A

RI

G

Fig. 3.4

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Fig. 3.6

della sonda NTC, la schedaprincipale spegne il bruciato-re, consentendone lariaccensione solo dopo untempo di 3 min ± 10 s perpoi funzionare al minimoper altri 2 min. Il tempo diritardo e il funzionamento alminimo si avranno solo dopol’intervento del selettore ditemperatura del riscalda-mento. Non si hanno ritardisu intervento di: interrutto-re generale, termostato am-biente, micro sicurezza,micro tre vie. Il prelievo di ac-qua sanitaria annulla latemporizzazione riscalda-mento eventualmente incorso.

Fig. 3.5

NOTA: LA POLARIZZAZIONE L-N È OBBLIGATORIA

NOTA: LA POLARIZZAZIONE L-N È OBBLIGATORIA

Versione C.S.I

Versione C.A.I

Consenso T.A.

Circolatore

Pressione acqua > 0,45 bar

Bruciatore

Consenso T.A.

Circolatore

Pressione acqua > 0,45 bar

Pressostato fumi a riposo

Ventilatore

Pressostato fumi in consenso

Bruciatore

Riassumendo, chiuso il rubi-netto dei sanitari, in posizio-ne inverno la sequenza difunzionamento è la seguen-te:

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3.7Esempi di regolazione

1) Con T° settata 44°C (primo settore), la caldaia si spegne-rà a 44°C + 6°C e si riaccenderà a 44°C - 6°C.

2) Con T° settata 56°C (secondo settore), la caldaia dopo20’ innalzerà il set di 5°C (61°C), dopo altri 20’ lo innal-zerà nuovamente di altri 5°C (66°C) e dopo altri 20’riposizionerà il set al valore da noi impostato (56°C).

Sistema Autoregolazione Riscaldamento AcquaS.A.R.A.

N.B.: Durante la regolazione del potenziometro, nelmomento in cui si entra con la regolazione in questosettore i due led, posti sotto la manopola centrale,lampeggiano con una frequenza molto alta per 5”C.A.

3) Con T° settata 66°C (terzo settore) la caldaia si spegneràa 66°C + 6°C e si riaccenderà a 66°C - 6°C.

N.B.: Ogni volta che la caldaia, in riscaldamento, si spe-gne per raggiungimento del set impostato, lariaccensione avverrà solo dopo che saranno trasorsi 3’dopo di che la caldaia rimarrà accesa per 2’ al minimo,trascorso questo tempo la caldaia andrà come descrittonel paragrafo dedicato al funzionamento in riscaldamen-to.

N.B.: Per escludere le temporizzazioni é necessario sposta-re il jumper CM1 sulla posizione Timer OFF.

3.6Regolazione temperatura acquaprimaria

La scala di selezione é suddivisa in 3 settori, impostabilicon il potenziometro del riscaldamento posto a sinistrasotto la manopola principale (Fig. 3.8), così divisi:

1° SETTORE ⇒ T° regolabile tra 40 e 55°C→ T° massima raggiungibile = Temperatura impostata

3.5Sistema di autoregolazioneacqua riscaldamento (S.A.R.A.)

La temperatura di mandata riscaldamento saràselezionabile tramite il potenziometro posto sul cruscottoe autoregolante in funzione del tempo di chiusura del con-tatto T.A.La scala di selezione é suddivisa in 3 settori come indicatodi seguito:

1° SETTORE ⇒ T° regolabile tra 40 e 55°C→ T° massima raggiungibile = Temperatura impostata

2° SETTORE ⇒ T° regolabile tra 55 e 65°C→ T° massima raggiungibile = Temperatura impostata 10°C

3° SETTORE ⇒ T° regolabile tra 65 e 80°C→ T° massima raggiungibile = Temperatura impostata

L’isteresi di passaggio tra i vari settori é:

PASSAGGIO 1° ⇒ 2° SETTORE 55°CPASSAGGIO 2° ⇒ 1° SETTORE 53°CPASSAGGIO 2° ⇒ 3° SETTORE 65°CPASSAGGIO 3° ⇒ 2° SETTORE 63°C

40 ˚C

80 ˚C

55 ˚C

65 ˚C

PRIMOSETTORE

SECONDOSETTORE

TERZOSETTORE

60˚

60˚

120˚

Fig. 3.7

2° SETTORE ⇒ T° regolabile tra 55 e 65°C→ T° massima raggiungibile = Temperatura impostata 10°C

3° SETTORE ⇒ T° regolabile tra 65 e 80°C→ T° massima raggiungibile = Temperatura impostata

POTENZIOMETRORISCALDAMENTO

POTENZIOMETROSANITARIO

Fig. 3.8

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4.1Note generali

Il collegamento alla rete elettrica deve essere eseguitotramite un interruttore bipolare con apertura ai contattidi almeno 3 mm. Al collegamento, rispettare la polaritàlinea-neutro. L’apparecchio funziona con corrente alter-nata a 230 V, 50 Hz, ha una potenza elettrica di 85 W(mod. C.A.I) 125 W (mod. C.S.I) ed è conforme alla normaCEI 61-1 EN 60335-1. È obbligatorio il collegamento conuna sicura messa a terra, secondo le norme vigenti. È vie-tato l’uso delle tubazioni gas o acqua come messa a terradi apparecchi elettrici. Per il collegamento elettrico deveessere impiegato un cavo del tipo IMQ HAR H05V V-FUNEL 35746 3 G 0,75 - 3 x 0,75 mm, con diametro massi-mo esterno di 7 mm. Durante il collegamento dei cavi peri comandi esterni non interferire con i cablaggi interniall’apparecchio montati in fabbrica. È essenziale che tuttii circuiti di comando esterni e dei cablaggi esterni parta-no dallo stesso isolatore elettrico dell’apparecchio. Ilcostruttore non può essere considerato responsabile pereventuali danni causati dal mancato rispetto delle indi-cazioni sopra riportate.

SEZIONE 4Collegamenti elettrici

4.2Allacciamento elettrico della caldaia(Fig. 4.1 - 4.2 - 4.3)

Per le corrette connessioni elettriche e il collegamento diun termostato ambiente, consultare gli schemi elettricialle pagine seguenti. Il cavo di alimentazione della cor-rente in partenza dal commutatore e dalla morsettieradeve essere di tipo flessibile, a tre cavi da 0,75 mm, se-condo le tabelle vigenti. I cavi in entrata all’apparecchiodevono essere idonei a sopportare il contatto con super-

fici calde fino ad una temperatura di 90°C. L’allacciamen-to del cavo di alimentazione alla morsettiera deve essereeffettuato collegando il cavo di fase al morsetto siglato L,il cavo del neutro al morsetto siglato N e il cavo di terraverde/giallo al morsetto contrassegnato con il simbolo diterra. Non collegare altri terminali a questa morsettiera.A operazioni terminate, serrare le viti di fissaggio del co-perchio morsettiera e rimontare il cruscotto.

Fig. 4.1

Fig. 4.3

Fig. 4.2

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4.3 Collegamenti elettrici

COLLEGAMENTO BASECOLLEGAMENTOTERMOSTATO AMBIENTE

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4.4 Schema elettrico multifilare STYLE ie

4.5 Schema funzionale STYLE ie

NOTA: LA POLARIZZAZIONE L-N È OBBLIGATORIA.In caso di alimentazione fase-fase, collegare il potenziale maggiore a L. Può essere utilizzato solo un termostato di classe II.

Il termostato ambiente andrà collegato tra i morsetti TA dopo aver tolto il cavallotto. Utilizzare un termostato ambiente previsto per il funzionamento a una tensione di 230 V.

NOTA: LA POLARIZZAZIONE L-N È OBBLIGATORIA

CM1 PONTE SELEZIONE TIMER ON-OFFCM2 PONTE SELEZIONE MTN-GPLE.A./R. ELETTRODO ACCENSIONE/RILEVAZIONEFA1 FASTON DI TERRAFL FLUSSOSTATO SANITARIOFUSE1 FUSIBILE 2 A FIC21 SCHEDA COMANDOLD1 LED (ROSSO) SEGNALAZIONE ANOMALIA

LD2 LED (VERDE LAMPEGGIANTE) ASSENZADI FIAMMALED (VERDE FISSO) PRESENZA DI FIAMMA

LD3 LED (GIALLO LAMPEGGIANTE) SEGNALA-ZIONE FUNZIONE ANALISI COMBUSTIONELED (GIALLO FISSO) SEGNALAZIONE ACQUAINSUFFICIENTE

M... CONNETTORI

ME MORSETTIERA ESTERNAMOD MODULATOREOPE OPERATOREP1 san. POTENZIOMETRO SELE-

ZIONE TEMPERATURASANITARI

P2 selet. SELETTORE SPENTO/RESET-ESTATE-INVERNO

P3 risc. POTENZIOMETRO SELE-ZIONE TEMPERATURARISCALDAMENTO

P POMPAPA PRESSOSTATO ACQUARL1 RELE’ CONSENSO

ACCENSIONERL4 RELE’ POMPAS.R. SONDA (NTC) TEMPERA-

TURA PRIMARIOS.S. SONDA (NTC) TEMPERA-

TURA SANITARIOT.A. TERMOSTATO AMBIENTET.L. TERMOSTATO LIMITETR2 TRASFORMATORE

9 19 26 29

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4.6 Schema elettrico multifilare STYLE ie FF

4.7 Schema funzionale STYLE ie FF

NOTA: LA POLARIZZAZIONE L-N È OBBLIGATORIA

NOTA: LA POLARIZZAZIONE L-N È OBBLIGATORIA.In caso di alimentazione fase-fase, collegare il potenziale maggiore a L. Può essere utilizzato solo un termostato di classe II.

Il termostato ambiente andrà collegato tra i morsetti TA dopo aver tolto il cavallotto. Utilizzare un termostato ambiente previsto per il funzionamento a una tensione di 230 V.

CM1 PONTE SELEZIONE TIMER ON-OFFCM2 PONTE SELEZIONE MTN-GPLE.A./R. ELETTRODO ACCENSIONE/RILEVAZIONEFA1 FASTON DI TERRAFL FLUSSOSTATO SANITARIOFUSE1 FUSIBILE 2 A FIC21 SCHEDA COMANDOLD1 LED (ROSSO) SEGNALAZIONE ANOMALIA

LD2 LED (VERDE LAMPEGGIANTE) ASSENZADI FIAMMALED (VERDE FISSO) PRESENZA DI FIAMMA

LD3 LED (GIALLO LAMPEGGIANTE) SEGNALA-ZIONE FUNZIONE ANALISI COMBUSTIONELED (GIALLO FISSO) SEGNALAZIONE ACQUAINSUFFICIENTE

M... CONNETTORI

ME MORSETTIERA ESTERNAMOD MODULATOREOPE OPERATOREP1 POTENZIOMETRO SELE-

ZIONE TEMPERATURASANITARI

P2 SELETTORE SPENTO/RESET-ESTATE-INVERNO

P3 POTENZIOMETRO SELE-ZIONE TEMPERATURARISCALDAMENTO

P4 POTENZIOMETRO MINIMORISCALDAMENTO

P POMPAPA PRESSOSTATO ACQUAP.F. PRESSOSTATO FUMIRL1 RELE’ CONSENSO

ACCENSIONERL4 RELE’ POMPARL5 RELE’ COMANDO

VENTILATORES.R. SONDA (NTC) TEMPERA-

TURA PRIMARIOS.S. SONDA (NTC) TEMPERA-

TURA SANITARIOT.A. TERMOSTATO AMBIENTET.L. TERMOSTATO LIMITETR2 TRASFORMATOREV VENTILATORE

9 19 26 29

22 25

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4.8Collegamento valvole di zona

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5.1Note generali

Accertarsi che nella rete del gas ci sia una pressione suffi-ciente, almeno 13,5 mbar. Si deve inoltre tenere presenteche la caldaia funziona solo se nello scambiatore del ri-scaldamento si ha una sufficiente pressione di impianto.Prima dell’accensione accertarsi che la caldaia sia predi-sposta per il funzionamento con il gas disponibile. Il tipodi gas è rilevabile dalla scritta sull’imballo esterno dellacaldaia e sulla targhetta dei dati caratteristici applicataalla caldaia stessa. Nel caso in cui si utilizzi un impiantopreesi-stente, si consiglia di effettuare un lavaggio accu-rato di tutte le tubazioni dell’impianto al fine di rimuo-vere eventuali residui che potrebbero compromettere ilbuon funzionamento dell’apparecchio. Per accedere alleparti elettrica, idraulica e gas della caldaia è necessarioribaltare in avanti il cruscotto, come mostrato in figura5.2.

5.2Alimentazione gas

Per l’installazione delle tubazioni del gas, seguire le pre-scrizioni dettagliate contenute nelle norme UNI-CIG 7129,7131 e relativi aggiornamenti. Per una consultazione com-pleta delle norme di interesse riferirsi ai volumi o al CD“Leggi e norme” appositamente preparato da BerettaCaldaie.

5.3Collegamenti elettrici

È obbligatorio il collegamento con una sicura messa a terra,secondo la normativa vigente.Si ricorda inoltre che è severamente vietato l’utilizzo ditubazioni gas e acqua come messa a terra di apparecchielettrici. Per ulteriori informazioni riferirsi alla sezione 4.

5.4Organi di tenuta

La caldaia contiene organi che possono essere danneg-giati dalle impurità presenti nell’impianto di riscaldamen-to all’atto dell’accensione. Si consiglia di sconnettere lacaldaia dall’impianto idraulico all’atto dell’avviamento,verificarne la pulizia ed effettuare un lavaggio dello stes-so. È inoltre opportuno assicurarsi che eventuali saraci-nesche poste sulla mandata e sul ritorno del lato riscal-damento siano in posizione di apertura. Se sono colle-gati controlli esterni della caldaia (sonde, termostato am-biente, cronotermostato ecc.), assicurarsi che siano in po-sizione di richiesta di calore. Nel caso di installazione diquesto tipo di accessori, è possibile, per una più velocepredisposizione al funzionamento, riposi-zionare tempo-raneamente sui contatti TA della morsettiera il ponticelloche elimina il consenso da parte di controlli esterni al-l’accensione. Questo ponticello è montato in fabbrica sututti i modelli privi di controlli esterni.

SEZIONE 5Modalità per la prima accensioneOperazioni preliminari

Fig. 5.2

Fig. 5.1

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SEZIONE 6Procedura per la primaaccensione e la regolazione6.1Operazioni per l’accensione e l’usodella caldaia(fig. 6.1÷6.11)

AccensioneAprite il rubinetto del gas, ruotando in senso antiorariola manopola posta sotto la caldaia, per permettere il flussodel combustibile.

Posizionare il selettore di funzione sul simbolo «» o « » secondo il tipo di funzionamento

prescelto.

Funzionamento invernale

Per l'utilizzo invernale portate il selettore di funzione sulsimbolo « » (Inverno). La caldaia si attiverà perla produzione di riscaldamento ed acqua calda sanitaria

Fig. 6.2

Fig. 6.1

Fig. 6.3

Regolazione della temperatura acqua diriscaldamentoPer regolare la temperatura dell’acqua di riscaldamentoagire sul potenziometro di sinistra.

Funzionamento estivoPosizionando il selettore di funzione su« » si avrà un funzionamento estivo, cioè la caldaiaVi darà solo acqua calda sanitaria (bagni, cucina, ecc.)

(bagni, cucina, ecc.).Regolare il termostato ambiente alla temperatura de-siderata (circa 20 °C).

Fig. 6.4

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- posizionare il selettore di funzione su riscaldamento

- tirare la manopola in fuori, fino ad avvertire uno scatto

- attendere l’accensione del bruciatore alla massima po-tenza.

La funzione rimane attiva fino a quando si riposizionala manopola in posizione originale. In caso contrariola funzione si disattiva automaticamente dopo 15’ ela caldaia ritornerà a modulare.

Regolazione della temperatura acquasanitariaPer regolare la temperatura dell’acqua sanitaria (bagni,doccia, cucina, ecc.) agire sul potenziometro di destra.

Spegnimento temporaneoIn caso di brevi assenze agire come segue:

posizionare il selettore di funzione su OFF/RESET.La funzione antigelo rimane attiva.

Verifica dei parametri di combustione

Per eseguire l'analisi della combustione effettuare le se-guenti operazioni (fig. 6.10).

Spegnimento per lunghi periodiIn caso di assenze prolungate agire come segue:

posizionare il selettore di funzione su OFF/RESET.

Chiudere la manopola del rubinetto del gas, posto sottola caldaia, ruotandola in senso orario.

N.B. In questo caso la funzione antigelo è disattivata.Svuotare gli impianti se c’è pericolo di gelo.

Fig. 6.5

Fig. 6.6

Fig. 6.7

Fig. 6.10

Fig. 6.8

Fig. 6.9

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IMPORTANTE:Durante la fase di analisi di combustione rimane inserita la fun-zione che spegne la caldaia quando si raggiunge il limite massi-mo CA. 110°C.

6.2Segnalazioni

Caldaia in modo INVERNO in funzione spazzacamino:Led verde = spentoLed rosso = spentoLed giallo = acceso lampeggiante (frequenza di

lampeggio 1 sec ON 1 sec OFF)

Caldaia in modo OFF, ESTATE o INVERNO in presenzadi anomalia alle sonde sanitario o riscaldamento oppureal circuito di richiesta accensione:Led verde = spentoLed rosso = acceso lampeggiante (Frequenza di

lampeggio 1 sec ON 1 sec OFF)Led giallo = spento

Caldaia in modo INVERNO segnalazione ingresso 2a

zona regolazione automatica temperatura mandata:Led verde= acceso lampeggiante (Frequenza di

lampeggio 0.2 sec ON 0.2 sec OFF) per 4 secs.Led rosso = spentoLed giallo = spento

6.3Funzioni principali

Ciclo antibloccaggio della pompaQuesta funzione é attiva con la caldaia in modo ESTATE /INVERNO e OFF.Dopo un non funzionamento della pompa per 24h conti-nuative e dopo 3h dall’ultima accensione in sanitario lapompa viene messa in funzione per un tempo pari a 20”.

Ciclo antigeloLa pompa viene messa in funzione per 15 minuti se latemperatura acqua riscaldamento é ≤ 7°C. Se durante i15 minuti la temperatura acqua riscaldamento aumen-ta fino a superare i 10°C la pompa viene fermata, altri-menti scaduti i 15 minuti la pompa rimane ferma per 2ore quindi il ciclo viene ripetuto.Nel caso la temperatura acqua riscaldamento scendessesotto i 5°C vengono accesi la pompa e il bruciatore al mini-mo meccanico. Il ciclo viene spento quando la temperatu-ra acqua riscaldamento é ≥ 30°C. Allo spegnimento delbruciatore viene attivata una post-circolazione di 30 secs.

Condizioni di anomaliaIn caso di anomalia sono disponibili le seguenti condi-zioni:

BLOCCO POMPA VENTILATORE MODO LED SBLOCCO

FIAMMA / T. LIMITE ON (2 minuti) OFF INV. ROSSO ON RESETPer C.A.I T. FUMI GIALLO / VERDE OFF

FIAMMA / T. LIMITE OFF OFF EST. ROSSO ON RESETPer C.A.I T. FUMI GIALLO / VERDE OFF

Per C.S.I PR. FUMI ON ON INV. VERDE ON. LAMP. AUTOMATICO alROSSO / GIALLO OFF ritorno delle condizioni

Per C.S.I PR. FUMI OFF ON EST. VERDE ON. LAMP. AUTOMATICO alROSSO / GIALLO OFF ritorno delle condizioni

PR. H2O minima ON per 10 OFF INV. VERDE OFF AUTOMATICO almin. EST. ROSSO / GIALLO ON ritorno della pressione

Fig. 6.11

Caldaia in modo OFF, ESTATE o INVERNO senza presenzadi fiamma e senza anomalie:Led verde = acceso lampeggiante

(frequenza di lampeggio 1 sec ON 5 sec OFF)Led rosso = spentoLed giallo = spento

Caldaia in modo ESTATE o INVERNO con presenza difiamma e senza anomalie:Led verde = acceso fissoLed rosso = spentoLed giallo = spento

Caldaia in modo OFF, ESTATE o INVERNO in presenzadi blocco per blocco diverso da pressione acqua (indicasegnalazione di anomalia che necessita il reset)Led verde = spentoLed rosso = acceso fissoLed giallo = spento

Caldaia in modo OFF, ESTATE o INVERNO in presenzadi insufficiente pressione H2O con blocco della caldaia(va caricato l’impianto):Led verde = spentoLed rosso = acceso fissoLed giallo = acceso fisso

LED GIALLO LED VERDE LED ROSSO

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6.4Controllo (Fig. 6.11 - 6.12)

Durante il funzionamento, l’idrometro posto sul cruscot-to della caldaia deve avere, a impianto freddo, valori dipressione compresi tra 0,6 e 1,5 bar (scala in colore azzur-ro); ciò evita rumorosità dell'impianto dovuta a presenzad'aria.In caso di circolazione d'acqua insufficiente, la caldaia sifermerà. In nessun caso la pressione dell'acqua dev'essereinferiore a 0,5 bar (campo rosso).

Fig. 6.12

Nel caso in cui ciò avvenisse (ad esempio a causa di perdi-te nell'impianto o di spurghi d'aria ripetuti) si deve ripri-stinare la pressione aprendo per il tempo necessario il ru-binetto di riempimento posto sotto la caldaia e control-lando contemporaneamente la pressione indicatadall’idrometro.Prima di eseguire la precedente operazione, si consiglia diposizionare l’interruttore di funzione generale sul simbo-l o«Off/Reset». Qualora si rilevassero cali di pressione trop-po frequenti, è indispensabile ricercare le eventuali perdi-te dal circuito riscaldamento.

valore di pressione

cam

poaz

zurr

oca

mpo

ross

o

valore dipressione

non corretto

6.5Procedura di trasformazionegas, taratura e regolazioni(Fig. 6.13)

La trasformazione da un gas di una famiglia ad un gas diun’altra famiglia può essere fatta facilmente anche a cal-daia installata. Per i relativi valori di pressione riferirsi allatabella “MULTIGAS” a pagina 33.

OPERAZIONI DA ESEGUIRE SUL BRUCIATORE E SUL-LA VALVOLA DEL GAS PER TRASFORMAZIONI DA GASG20 A GAS G31 E VICEVERSA

Togliere tensione alla caldaia e chiudere il rubinetto cen-trale del gas.Procedere alla sostituzione degli ugelli del bruciatore nelmodo seguente:• rimuovere il mantello caldaia ed il coperchio della cas-

sa aria;• rimuovere il coperchio anteriore della camera di com-

bustione;• rimuovere il gruppo bruciatore allentando le viti (A)

che lo fissano al collettore gas (fig. 6.13).

A questo punto è possibile effettuare la sostituzione degliugelli lasciando il collettore montato in caldaia; gli stessi de-vono essere rimontati utilizzando le nuove guarnizioni con-tenute nella busta del kit di trasformazione.

Prestare particolare attenzione alla pulizia degliugelli: anche se parzialmente otturati, compro-metterebbero seriamente la combustione.

TRASFORMAZIONE DA GPL A MTN- Sulla scheda di controllo IC21 nel caso in cuisia presente il ponticello nella posizione CM2toglierlo.

TRASFORMAZIONE DA MTN A GPL- Sulla scheda di controllo IC21 posizionare ilponticello presente nel kit nella posizione CM2come indicato in figura 6.14.

AFig. 6.14

CHIUSO

APERTO

CARICAMENTO

Fig. 6.13

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31

15

M4

11

9

10

14

13

12 + +

CM2

CM1

M6

M5

23

24

25

21

22

20

18

16

17

19

M3

78 456

M2

2726 2928

M1

TR1

N(2)L(1)

NL

E.A./R.

230 V

CM2

TOGLIERE IN CASO DITRASFORMAZIONE GPL-MTN

POSIZIONEFUNZIONAMENTO GPL

6.6Taratura delle pressioni al bruciatore,verifiche preliminari (Fig. 6.15)

Per effettuare taratura e verifiche è indispensabile mu-nirsi di misuratore di pressione (a colonna d’acqua o di-gitale) cacciavite a taglio medio e chiavi a tubo dell’8 edel 10 mm. Procedere come di seguito descritto (fig.6.15):

6.7Taratura delle pressioni al bruciatore(Fig. 6.16)

• Utilizzare un manometro differenziale;• scollegare la presa di compensazione della valvola del

gas (solo C.S.I);• collegare un capo del manometro alla presa di pressio-

ne (A) a valle della valvola del gas e l’altro alla presa dicompensazione sulla cassa aria (solo C.S.I);

• selezionare, tramite i comandi il valore massimo di tem-peratura dell’acqua dei sanitari e di riscaldamento;

• togliere il cappuccio di protezione della vite diregolazione del minimo (C).

Fig. 6.15

Fig. 6.16

• collegare il manometro sulla presa di pressione (B) amonte della valvola gas;

• assicurarsi che la pressione statica, con caldaia spenta,non superi il valore limite di 50 mbar;

• accendere la caldaia;• utilizzando i comandi sul cruscotto, inserire il funzio-

namento estivo;• selezionare il valore massimo di temperatura dell’ac-

qua dei sanitari;• aprendo completamente il rubinetto dell’acqua sani-

taria, verificare, con il manometro collegato, che la pres-sione dinamica del gas non scenda al di sotto dei se-guenti valori:- 15 mbar per gas metano- 37 mbar per gas GPL

• scollegare il manometro e chiudere la presa (B).

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Misura della corrente di ionizzazione

Per la misura della corrente di ionizzazione é necessariocollegare un microampe-rometro in c.c. in serieall’elettrodo di accensione-rilevazione con in parallelo trai puntali un condensatore da 0.22 µF 400 V come da figura6.18.

Tarature del massimo

• Aprire un rubinetto acqua sanitaria alla massima por-tata (lasciarlo aperto per almeno due minuti prima dieffettuare operazioni di taratura).Eventualmente se, possibile, assicurarsi che almodulatore venga erogata la massima corrente dispo-nibile con l’ausilio di un millamperometro in serie adun filo del modulatore (G20 120 mA e GPL 165 mA);

• con una chiave a forchetta CH10 (o apposito strumen-to), agire sulla valvola e regolare il massimo meccani-co.

Taratura del minimo

• Scollegare un faston del modulatore;• con un cacciavite a croce (o apposito strumento) agire

sulla vite rossa del minimo e regolare il minimo mec-canico facendo attenzione che i dati corrispondano aquelli indicati nella tabella Multigas pag. 37;

• ricollegare il faston del modulatore e chiudere il rubi-netto acqua sanitaria.

Lenta accensione

• La regolazione della lenta accensione non é eseguibi-le da parte del tecnico, in quanto il suo valore vienepredefinito dal microprocessore.

N.B. In caso di trasformazione da gas Metano a gas GPL énecessario inserire il jumper CM2 (fig. 6.14) al fine diaumentare la tensione al modulatore e di conseguen-za incrementare la quantità di afflusso di gas al bru-ciatore. Nel caso di una trasformazione da gas GPL agas Metano operare in senso inverso.

Fig. 6.17

Fig. 6.18

Microamperometro

Scheda controllo fiamma

0,22 µ F 400 V

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6.8Tabella funzionamento multigas

Gas Gas liquidometano butano propano (G 20) (G 30) (G 31)

Indice di Wobbe inferiore(a 15°C=1013 mbar) MJ/m3 45,67 80,58 70,69

Pressione nominale di alimentazione mbar (mm H2O) 20 (203,9) 29 (295,7) 37 (377,3)Pressione minima di alimentazione mbar (mm H2O) 13,5 (137,7)Bruciatore principale:

numero 12 ugelli Ø mm 1,35 0,77 0,77Portata gas massima riscaldamento m3/h 2,75

kg/h 2,05 2,02Portata gas massima sanitario m3/h 2,75

kg/h 2,05 2,02Portata gas minima riscaldamento m3/h 1,18

kg/h 0,88 0,87Portata gas minima sanitario m3/h 1,04

kg/h 0,77 0,76Press. max a valle della valvola in riscald. mbar 9,8 28,0 36,0

mm H2O 100 286 367Press. max a valle della valvola in sanitario mbar 9,8 28,0 36,0

mm H2O 100 286 367Press. min. a valle della valvola in riscald. mbar 1,9 5,0 6,5

mm H2O 19,4 51 66Press. min. a valle della valvola in sanitario mbar 1,5 3,8 5,1

mm H2O 15,3 39 52

PARAMETRI STYLE ie FF

PARAMETRI STYLE ie

Indice di Wobbe inferiore(a 15°C=1013 mbar) MJ/m3 45,7 80,58 70,69

Pressione nominale di alimentazione mbar (mm H2O) 20 (203,9) 30 (305,9) 37 (377,3)Pressione minima di alimentazione mbar (mm H2O) 13,5 (137,7)Bruciatore principale:

numero 12 ugelli Ø mm 1,35 0,77 0,77Portata gas massima riscaldamento m3/h 2,82

kg/h 2,1 2,07Portata gas massima sanitario m3/h 2,82

kg/h 2,1 2,07Portata gas minima riscaldamento m3/h 1,10

kg/h 0,82 0,81Portata gas minima sanitario m3/h 1,10

kg/h 0,82 0,81Press. max a valle della valvola in riscald. mbar 10,1 28,0 36,0

mm H2O 103 286 367Press. max a valle della valvola in sanitario mbar 10,1 28,0 36,0

mm H2O 103 286 367Press. min. a valle della valvola in riscald. mbar 2 5,0 6

mm H2O 17 51 65Press. min. a valle della valvola in sanitario mbar 2 5,0 6

mm H2O 17 51 65

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GRAFICI REGOLAZIONE DI POTENZAIMPIANTO DI RISCALDAMENTO

01

2

3

45

67

8

9

1011

12

6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26

02468

101214161820222426283032

6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26

02468

10121416182022242628303234363840

6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26

REGOLAZIONE POTENZA RISCALDAMENTO (G20)STYLE ie

POTENZA UTILE (kW)

PRES

SIO

NE

GA

S U

GEL

LI (

mb

ar)

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30

02468

101214161820222426283032

6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30

02468

10121416182022242628303234363840

6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30

STYLE ie STYLE ie FF

REGOLAZIONE POTENZA RISCALDAMENTO (G20)STYLE ie FF

POTENZA UTILE (kW)

PRES

SIO

NE

GA

S U

GEL

LI (

mb

ar)

REGOLAZIONE POTENZA RISCALDAMENTO (G30)STYLE ie

POTENZA UTILE (kW)

PRES

SIO

NE

GA

S U

GEL

LI (

mb

ar)

REGOLAZIONE POTENZA RISCALDAMENTO (G30)STYLE ie FF

POTENZA UTILE (kW)

PRES

SIO

NE

GA

S U

GEL

LI (

mb

ar)

REGOLAZIONE POTENZA RISCALDAMENTO (G31)STYLE ie

POTENZA UTILE (kW)

PRES

SIO

NE

GA

S U

GEL

LI (

mb

ar)

REGOLAZIONE POTENZA RISCALDAMENTO (G31)STYLE ie FF

POTENZA UTILE (kW)

PRES

SIO

NE

GA

S U

GEL

LI (

mb

ar)

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OPERAZIONI DA EFFETTUAREALLA SCADENZA DEL:

1°anno

2°anno

3°anno

PULIZIA BRUCIATORE E VERIFICA STATOUGELLI (SOSTITUIRLI SE OTTURATI)

PULIZIA SCAMBIATORE BITERMICO (SE NECESSARIO,LAVAGGIO DI DECALCIFICAZIONE)

PULIZIA VENTILATORE, VENTURI E PITOT

CONTROLLO CONDOTTI DI SCARICO E ASPIRAZIONEE RELATIVI TERMINALI

CONTROLLO E PULIZIA DELL’ELETTRODO

CONTROLLO FILTRO, LIMITATORE DI PORTATA,BY-PASS, GUARNIZIONI E RUBINETTO DI CARICO

VERIFICA PARTENZA SANITARIO CON PORTATA 2 l/min

VERIFICA EFFICIENZA SCAMBIATORE LATO SECONDARIO

VERIFICA TARATURE E REGOLAZIONI

VERIFICA SICUREZZE BLOCCO, MODULAZIONE,CHIUSURA OPERATORI DOPO SPEGNIMENTO FIAMMA

X X X

VERIFICA CARICA VASO ESPANSIONE

ANALISI DI COMBUSTIONE

4°anno

X

SEZIONE 7Tabella manutenzione periodicaprogrammata

In accordo con quanto disposto dal DPR 412-93 art. 11punti 8-12 e con la legge 46/90.

NOTA: le operazioni soprariportate vanno ripetute, pergli anni successivi, con ciclicità biennale.

X X XX

X X XX

X X XX

X X XX

X X XX

X X XX

X X

X XX X

X X

X X

X X

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36

SEZIONE 8Guida alla ricerca guastiNella presente sezione sono riportati i diagrammi di flus-so relativi ai test funzionali della caldaia.Riferirsi allo schema elettrico di fig. 8.1 per individuare i

componenti.Nella consultazione dei test tenere presente che il sim-bolo > significa maggiore e che < significa minore.

Versione STYLE ie

Versione STYLE ie FF

NOTA: LA POLARIZZAZIONE L-N È OBBLIGATORIA.In caso di alimentazione fase-fase, collegare il potenziale maggiore a L. Può essere utilizzato solo un termostato di classe II.

Il termostato ambiente andrà collegato tra i morsetti TA dopo aver tolto il cavallotto.Utilizzare un termostato ambiente previsto per il funzionamento a una tensione di 230 V.

9 19 26 29

9 19 26 29

22 25

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37

TEST A (VERSIONE STYLE ie)TEST FUNZIONALE AVVIAMENTO CALDAIA INIZIO

POSIZIONARE IL SELETTORE INMODO RISCALDAMENTO CON ILLIVELLO DELLA TEMPERATURARISCALDAMENTO AL MASSIMO

IL LED DIFUNZIONAMENTO

E' VERDELAMPEGGIANTE

A2

no

si

no

CHIUDERE I TERMINALIM3.4 E M3.6 SULLA

SCHEDA DICONTROLLO

PARTELA POMPA

VI SONO230 VAC FRA I

MORSETTI M5.20 E M5.21SULLA SCHEDA DI

CONTROLLO

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

no

VI SONO230 VAC FRA I

MORSETTISULLA POMPA

CONTROLLA ICABLAGGI E LECONNESSIONI

no

SOSTITUISCILA POMPA

SCINTILLAL’ELETTRODO DI

ACCENSIONE/RILEV.

AVVIENEL’ACCENSIONE

si

si

si

si

VI SONO230 VAC FRA I

MORSETTI M1.27 E M1.29SULLA SCHEDA DI

CONTROLLO

SOSTITUISCIL’APPARECCHIATURA

DI CONTROLLO

A

no

no

si

VI SONO230 VAC FRA I

MORSETTI M1.27 E M1.28SULLA SCHEDA DI

CONTROLLO

no

VI SONO230 VAC FRA I

MORSETTI M1.27 E M1.26SULLA SCHEDA DI

CONTROLLO

no

CONTROLLA I CABLAGGIE LE CONNESSIONI, IL

TERMOSTATO LIMITE E/OIL TERMOSTATO FUMI

siSOSTITUIRE LA

SCHEDA DICONTROLLO

no

si

BLOCCO DOPOL’ACCENSIONE

si

CONTROLLA L’ELETTRODODI ACCENS/RILEVAZIONE

E IL RELATIVO CAVO

si

L’ELETTRODOE IL RELATIVO CAVO

SONO OK

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

SOSTITUISCIL’ELETTRODO DI

RILEVAZIONE E IL RELATIVO

CAVO

no

FINE

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38

(VERSIONE STYLE ie)

INIZIO

IL LED DIFUNZIONAMENTO

E' ROSSOLAMPEGGIANTE

VI SONO230 VAC FRA I

MORSETTI M2.1 E M2.2SULLA SCHEDA DI

CONTROLLO

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

SOSTITUIRE LASONDA NTCDIFETTOSA

IL LED DIFUNZIONAMENTO

E' ROSSOFISSO

SONDE NTC OK

no

si

no

si

no

IL LED DIFUNZIONAMENTO

E' GIALLOFISSO

si

CONTROLLAREL’ALIMENTAZIONE

I FUSIBILI E LECONNESSIONI ALLA

CALDAIA

no

VERIFICARE ILFUSIBILE F1 SULLA

SCHEDA DICONTROLLO

PORTA ILCOMMUTATOREROTATIVO SULLAPOSIZIONE DI OFF

PORTA ILCOMMUTATORE

SU INVERNO

IL LED DIFUNZIONAMENTO

E' ACCESOVERDE

CONTROLLA ICABLAGGI

E LE CONNESSIONI, ILTERMOSTATO LIMITE,IL TERMOSTATO FUMI

O SOSTITUISCI LASCHEDA DI

CONTROLLO

no

CARICA L’IMPIANTO

si

no

IL LED DIFUNZIONAMENTO

E' ACCESOVERDE

si

FUSIBILE OK

no

SOSTITUISCIIL FUSIBILE

ESEGUI IL TESTDI NUOVO

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

si

ESEGUIIL TEST

DI NUOVO

CONTROLLAREL’ALIMENTAZIONE

I FUSIBILI E LECONNESSIONI ALLA

CALDAIA

no

si

si

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39

INIZIO

VI SONO0 Vdc FRA I

MORSETTI M4.12 E M4.17SULLA SCHEDA DI

CONTROLLO

CONTROLLARELA CALDAIA CON

IL TEST A

SI ACCENDEIL BRUCIATORE no

POSIZIONARSI INMODO SANITARIO

CON IL LIVELLO DELLATEMPERATURASANITARIO AL

MASSIMO

VI SONO24 Vdc FRA I

MORSETTI M4.12 E M4.17SULLA SCHEDA DI

CONTROLLO

APRIRE IL RUBINETTODELL’ACQUA CALDA

LATENSIONE SULMODULATORE

E’> 10 Vcc

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO si

no

SOSTITUIRE ICABLAGGI E LECONNESSIONI OFLUSSOSTATO

SANITARIO

si

no

VI E’UNA TENSIONE

> 10 Vcc SUI MORSETTIM4.13 E M4.19

LARESISTENZA DEL

MODULATORE E’ CIRCA70-80 OHM

no

PORTA LA MINIMOLA TEMPERATURA

DEL SANITARIO

SI SPEGNEIL BRUCIATORE

LATEMPERATURA

DEL SANITARIO E’MAGGIORE DI

40°C

ATTENDERETEMPERATURA

SANITARIO > 40°C

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

PORTA AL MASSIMOLA TEMPERATURA

DEL SANITARIO

SIACCENDE

IL BRUCIATORE

LATEMPERATURADEL SANITARIOE’ MAGGIORE

DI 60°C

ATTENDERETEMPERATURA

SANITARIO < 60°C

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

SOSTITUIRE ILMODULATORE

SOSTITUIRE ICABLAGGI E LECONNESSIONI

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLOSOSTITUIRE ILMODULATORE

no

VI E’UNA TENSIONE

> 10 Vcc SUI MORSETTIDEL MODULATORE

B

si

si

sinosi

no

no

no

si

si

no

si

si

TEST B (VERSIONE STYLE ie)TEST FUNZIONAMENTO CALDAIA IN MODO SANITARIO

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40

INIZIO

SI ACCENDEIL BRUCIATORE

POSIZIONARSI INMODO RISCALDAMENTO

CON IL LIVELLO DELLATEMPERATURA

RISCALDAMENTOAL MASSIMO

CHIUDERE I TERMINALI3.4 E 3.6 SULLA

SCHEDA DICONTROLLO

VI E’UNA TENSIONE

> 10 Vcc SUI MORSETTIM4.13 E M4.19

LARESISTENZA DEL

MODULATORE E’ CIRCA70-80 OHM

no

SISPEGNE

IL BRUCIATORE

LATEMPERATURADEL PRIMARIOE’ MAGGIORE

DI 40°C

ATTENDERETEMPERATURA

PRIMARIO < 40°C

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

SOSTITUIRE ILMODULATORE

SOSTITUIRE ICABLAGGI E LECONNESSIONI

RIMUOVI ILPONTICELLO

SOSTITUIRE ILMODULATORE

no

VI E’UNA TENSIONE

> 7 Vcc SUI MORSETTIDEL MODULATORE

C

si

si

sino

si

no

si

no

si

VI E’UNA TENSIONE

> 10 Vcc SUI MORSETTIM4.13 E M4.19

LARESISTENZA DEL

MODULATORE E’ CIRCA70-80 OHM

no

SOSTITUIRE ILMODULATORE

no

si

si

LATENSIONE SULMODULATORE

E’< 8 VccRIPETI IL TEST

DALL’INIZIO

no

INSERIRE ILPONTICELLO

T ON/OFF

CONTROLLARE LACALDAIA CON IL

TEST A

si

LATENSIONE SULMODULATORE

E’< 10 Vcc

PORTA AL MINIMOLA TEMPERATURA

DELRISCALDAMENTO

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

no

no

PORTA ALMASSIMO LA

TEMPERATURA DELRISCALDAMENTO

si

no

TEST C (VERSIONE STYLE ie)TEST FUNZIONAMENTO CALDAIA IN MODO RISCALDAMENTO

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41

(VERSIONE STYLE ie)

SI ACCENDE ILBRUCIATORE

ATTENDI 3 MINUTI

RIMUOVI ILPONTICELLO

si

no

VI SONO230 VAC FRA I

MORSETTI DELLAVALVOLA GAS

VALVOLADEL GAS

E’ OK

CONTROLLA OSOSTITUISCI LA

VALVOLA DEL GAS

no

si

RICOMINCIA ILTEST DALL’INIZIO

CONTROLLA ICABLAGGI

E LE CONNESSIONI

no

VERIFICAL’IMPIANTO

DEL GAS

A

si

C

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

C’E’INSERITO ILPONTICELLO

T ON/OFF

no

si

SI ACCENDE ILBRUCIATORE

APRIRE ITERMINALI 3.4 E

3.6 SULLA SCHEDADI CONTROLLO

si

SI SPEGNE ILBRUCIATORE

SOSTITUISCI LASCHEDA DI

CONTROLLO

no

LATEMPERATURA

DEL PRIMARIO E’MAGGIORE

DI 80°C

SOSTITUISCI LASCHEDA DI

CONTROLLO

no

no

LA POMPASI SPEGNE

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

no

ATTENDI30 SECONDI

si

si

END

si

SI SPEGNE ILBRUCIATORE

si

B

SOSTITUIRE ILFLUSSOSTATO

SANITARIO

ILFLUSSOSTATOPRECEDENZASANITARIO

E’ OK

no

CHIUDERE ILRUBINETTO

DELL’ACQUACALDA

END

si

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

no

ATTENDERETEMPERATURA

PRIMARIO < 80°C

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42

TEST A (VERSIONE STYLE ie FF)TEST FUNZIONALE AVVIAMENTO CALDAIA INIZIO

POSIZIONARE IL SELETTORE INMODO RISCALDAMENTO CON ILLIVELLO DELLA TEMPERATURARISCALDAMENTO AL MASSIMO

IL LED DIFUNZIONAMENTO

E' VERDELAMPEGGIANTE

A2

no

no

CHIUDERE I TERMINALIM3.4 E M3.6 SULLA

SCHEDA DICONTROLLO

PARTELA POMPA

VI SONO230 VAC FRA I

MORSETTI M5.20 E M5.21SULLA SCHEDA DI

CONTROLLO

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

no

VI SONO230 VAC FRA I

MORSETTISULLA POMPA

CONTROLLA ICABLAGGI E LECONNESSIONI

no

SOSTITUISCILA POMPA

si

si

VI SONO230 VAC FRA I

MORSETTI M6.23 E M6.22SULLA SCHEDA DI

CONTROLLO

si

no

CONTROLLA ICABLAGGI E LECONNESSIONI

si

FUNZIONA ILVENTILATORE

si

A

VI SONO0 VDC FRA I

MORSETTI M6.24 E M6.25SULLA SCHEDA DI

CONTROLLO

si

VI SONO230 VAC FRA IMORSETTI SULVENTILATORE

si

SOSTITUISCI ILVENTILATORE

no

SOSTITUISCI ILPRESSOSTATO

FUMI

CONTROLLA ICABLAGGI E LECONNESSIONI

IL CONTATTODEL PRESSOSTATO

FUMI E’ ARIPOSO

no

si

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

no

si

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43

(VERSIONE STYLE ie FF)

CONTROLLAL’ELETTRODO DI

ACCENS/RILEVAZIONEE IL RELATIVO CAVO

VI SONOO VDC FRA I

MORSETTI M6.24 EM6.25 SULLA SCHEDA

DI CONTROLLO

A

AVVIENEL’ACCENSIONE

si

BLOCCO DOPOL’ACCENSIONE

si

L’ELETTRODOE IL RELATIVO

CAVOSONO OK

si

SOSTITUISCI LASCHEDA DI

CONTROLLO

SOSTITUISCIL’ELETTRODO DIRILEVAZIONE E ILRELATIVO CAVO

no

VERIFICALISCARICO FUMI E/O

VENTILATORE

SCINTILLAL’ELETTRODO DI

ACCENSIONE/RILEVAZIONE

END no

COMMUTAIL CONTATTO DEL

PRESSOSTATO

IL VENTURIE I TUBETTI

DI SILICONE SONOPULITI

si

no

no

LADEPRESSIONE

TRA IL VENTURI E ILPITOT E’ > DI11 mm CH2O

SOSTITUIRE ILPRESSOSTATO

si no

VERIFICALI E/OPULISCILI

no

CONTROLLAREE/O SOSTITUIRE ILPRESSOSTATO E/OI COLLEGAMENTI

CONTROLLAL’ELETTRODO DI

ACCEN/RILVAZ E ILRELATIVO CAVO OL’APPARECCHIATURA

DI CONTROLLO

si

si

VI SONO230 VAC FRA I

MORSETTI M1.27 EM1.29 SULLASCHEDA DI

CONTROLLO

VI SONO230 VAC FRA I

MORSETTI M1.27 EM1.28 SULLASCHEDA DI

CONTROLLO

si

VI SONO230 VAC FRA I

MORSETTI M1.27 EM1.26 SULLASCHEDA DI

CONTROLLO

VI SONO230 VAC FRA I

MORSETTI DELLAVALVOLA GAS

VALVOLADEL GAS

E’ OK

siCONTROLLA I

CABLAGGI E LECONNESSIONI

VERIFICAL’IMPIANTO

DEL GAS

CONTROLLA OSOSTITUISCI LA

VALVOLA DEL GAS

si

CONTROLLA ICABLAGGI E LE

CONNESSIONI E ILTERMOSTATO

LIMITE

no

no

no

SOSTITUISCI LASCHEDA DI

CONTROLLO

no

si no

si

no

no

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44

(VERSIONE STYLE ie FF)

INIZIO

IL LED DIFUNZIONAMENTO

E' ROSSOLAMPEGGIANTE

VI SONO230 VAC FRA I

MORSETTI M2.1 E M2.2SULLA SCHEDA DI

CONTROLLO

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

SOSTITUIRE LASONDA NTCDIFETTOSA

IL LED DIFUNZIONAMENTO

E' ROSSOFISSO

SONDE NTC OK

no

si

no

si

no

IL LED DIFUNZIONAMENTO

E' GIALLOFISSO

si

CONTROLLAREL’ALIMENTAZIONE

I FUSIBILI E LECONNESSIONI ALLA

CALDAIA

no

VERIFICARE ILFUSIBILE F1 SULLA

SCHEDA DICONTROLLO

PORTA ILCOMMUTATOREROTATIVO SULLAPOSIZIONE DI OFF

PORTA ILCOMMUTATORE

SU INVERNO

IL LED DIFUNZIONAMENTO

E' ACCESOVERDE

VERIFICA E/OSOSTITUISCI ILTERMOSTATOLIMITE E LASCHEDA DI

CONTROLLO

no

CARICA L’IMPIANTO

si

no

IL LED DIFUNZIONAMENTO

E' ACCESOVERDE

si

FUSIBILE OK

no

SOSTITUISCIIL FUSIBILE

ESEGUI IL TESTDI NUOVO

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

si

ESEGUIIL TEST

DI NUOVO

CONTROLLAREL’ALIMENTAZIONE

I FUSIBILI E LECONNESSIONI ALLA

CALDAIA

no

si

si

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45

TEST B (VERSIONE STYLE ie FF)TEST FUNZIONAMENTO CALDAIA IN MODO SANITARIO

INIZIO

VI SONO0 Vdc FRA I

MORSETTI M4.12 E M4.17SULLA SCHEDA DI

CONTROLLO

CONTROLLARELA CALDAIA CON

IL TEST A

SI ACCENDEIL BRUCIATORE no

POSIZIONARSI INMODO SANITARIO

CON IL LIVELLO DELLATEMPERATURASANITARIO AL

MASSIMO

VI SONO24 Vdc FRA I

MORSETTI M4.12 E M4.17SULLA SCHEDA DI

CONTROLLO

APRIRE IL RUBINETTODELL’ACQUA CALDA

LATENSIONE SULMODULATORE

E’> 10 Vcc

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO si

no

SOSTITUIRE ICABLAGGI E LECONNESSIONI OFLUSSOSTATO

SANITARIO

si

no

VI E’UNA TENSIONE

> 10 Vcc SUI MORSETTIM4.13 E M4.19

LARESISTENZA DEL

MODULATORE E’ CIRCA70-80 OHM

no

PORTA LA MINIMOLA TEMPERATURA

DEL SANITARIO

SI SPENGONOIL BRUCIATORE

E IL VENTILATORE

LATEMPERATURA

DEL SANITARIO E’MAGGIORE DI

40°C

ATTENDERETEMPERATURA

SANITARIO > 40°C

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

PORTA AL MASSIMOLA TEMPERATURA

DEL SANITARIO

SIACCENDONO

IL BRUCIATOREE IL VENTILATORE

LATEMPERATURADEL SANITARIOE’ MAGGIORE

DI 60°C

ATTENDERETEMPERATURA

SANITARIO < 60°C

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

SOSTITUIRE ILMODULATORE

SOSTITUIRE ICABLAGGI E LECONNESSIONI

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLOSOSTITUIRE ILMODULATORE

no

VI E’UNA TENSIONE

> 10 Vcc SUI MORSETTIDEL MODULATORE

B

si

si

sinosi

no

no

no

si

si

no

si

si

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(VERSIONE STYLE ie FF)

CHIUDERE ILRUBINETTO

DELL’ACQUACALDA

ILFLUSSOSTATOPRECEDENZASANITARIO

E’ OK

B

SI SPEGNEIL BRUCIATORE

si

FUNZIONA ILVENTILATORE

si END

no

LATEMPERATURA

DEL PRIMARIO E’MAGGIORE DI

55°C

no

SONDANTC PRIMARIO

OK

si

SOSTITUISCI LASCHEDA DI

CONTROLLO

SOSTITUIRE LASONDA NTCPRIMARIO

no

si

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

SOSTITUIRE ILFLUSSOSTATO

SANITARIO

no

no

SONOTRASCORSI

60 SECS.

si

si

SI SPEGNEIL VENTILATORE

no

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

END

si

no

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TEST C (VERSIONE STYLE ie FF)TEST FUNZIONAMENTO CALDAIA IN MODO RISCALDAMENTO

INIZIO

SI ACCENDEIL BRUCIATORE

POSIZIONARSI INMODO RISCALDAMENTO

CON IL LIVELLO DELLATEMPERATURA

RISCALDAMENTOAL MASSIMO

CHIUDERE I TERMINALI3.4 E 3.6 SULLA

SCHEDA DICONTROLLO

VI E’UNA TENSIONE

> 10 Vcc SUI MORSETTIM4.13 E M4.19

LARESISTENZA DEL

MODULATORE E’ CIRCA70-80 OHM

no

SISPENGONO

IL BRUCIATOREE IL VENTILATORE

LATEMPERATURADEL PRIMARIOE’ MAGGIORE

DI 40°C

ATTENDERETEMPERATURA

PRIMARIO < 40°C

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

SOSTITUIRE ILMODULATORE

SOSTITUIRE ICABLAGGI E LECONNESSIONI

RIMUOVI ILPONTICELLO

SOSTITUIRE ILMODULATORE

no

VI E’UNA TENSIONE

> 7 Vcc SUI MORSETTIDEL MODULATORE

C

si

si

sino

si

no

si

no

si

VI E’UNA TENSIONE

> 10 Vcc SUI MORSETTIM4.13 E M4.19

LARESISTENZA DEL

MODULATORE E’ CIRCA70-80 OHM

no

SOSTITUIRE ILMODULATORE

no

si

si

LATENSIONE SULMODULATORE

E’< 8 VccRIPETI IL TEST

DALL’INIZIO

no

INSERIRE ILPONTICELLO

T ON/OFF

CONTROLLARE LACALDAIA CON IL

TEST A

si

LATENSIONE SULMODULATORE

E’< 10 Vcc

PORTA AL MINIMOLA TEMPERATURA

DELRISCALDAMENTO

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

no

no

PORTA ALMASSIMO LA

TEMPERATURA DELRISCALDAMENTO

si

no

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SIACCENDONO IL

BRUCIATORE E ILVENTILATORE

ATTENDI 3 MINUTI

RIMUOVI ILPONTICELLO

si

no

RICOMINCIA ILTEST DALL’INIZIO

C

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

C’E’INSERITO ILPONTICELLO

T ON/OFF

no

si

APRIRE ITERMINALI 3.4 E

3.6 SULLA SCHEDADI CONTROLLO

si

SOSTITUISCI LASCHEDA DI

CONTROLLO

no

LATEMPERATURA

DEL PRIMARIO E’MAGGIORE

DI 80°C

SOSTITUISCI LASCHEDA DI

CONTROLLO

no

no

LA POMPASI SPEGNE

SOSTITUIRE LASCHEDA DI

CONTROLLO

no

ATTENDI30 SECONDI

si

si

END

ATTENDERETEMPERATURA

PRIMARIO < 80°C

si

SIACCENDONO IL

BRUCIATORE E ILVENTILATORE

SIACCENDONO IL

BRUCIATORE E ILVENTILATORE

(VERSIONE STYLE ie FF)

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Sylber si riserva di variare le caratteristiche e i dati riportati nel presente fascicolo inqualunque momento e senza preavviso, nell’intento di migliorare i propri prodotti.Questo fascicolo pertanto non può essere considerato come contratto nei confronti di terzi.

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