Manuale pratico della costruzione edile 2

7/23/2019 Manuale pratico della costruzione edile 2

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-costruzione-edile-2 1/20



PR S NT ZION

Questa pubblicazione una nuova iniziativa che

l AlTEe ha intrapreso nell ambito della sua ormai

più

che

ventenna e

attivita nel campo

della

informazio-

ne

e promozione

tecnica

degli impieghi del

cemento

I fascicoli di q ue sta serie tra gg on o o rigine dal

volume

LA GRAMMA fi DELL OPERAIO

ED/LE

la nota pubblicazione edita

a

suo tempo

dalla associata «Ifa/cementi S.p.A.» che tanto

successo

ha incontrato negli ambientidella formazione

professionale.

Tenuto

conto del continuo interesse che questa

pubblicazione suscita e defla necessità

di

una sua

revisione l <</talcementi S.p.A.» ha gentilmente

messo

l opera

a

disposizione della Associazione

perché potesse essere inserita

nelfa sua

attività

promozionale.

La

grammatica dell operaio edile» appare dun·

que in questa nuova veste rivista ed aggiornata ad

opera

d ello ste sso a utore che

ne aveva

curato

la

prima stesura.

L opera stata suddivisa in fascicoli ciascuno

dei quali contiene un capitolo monografico e quindi

autonomo;

a

conclusione deffa serie

i

fascicoli

potranno essere raccolti in volume.

Nonostante

la

revisione

questa

pubblicazione

con se rva in gran parte le caratteristiche originali.

suo

scopo quello di fornire una Illustrazione

sintetica e semplice

per

quanto possibile dei principa-

li problemI legati alfa attività costruttiva indirizzan-

dosi come

auslfio didattico a coloro che si prepara-

no a svolgere ne l campo edile un lavoro qualificato.

La trattazione circoscritta i vari

aspetti

pratici

connessi alla costruzione di un edificio in cemento

a rm ato e sud divisa n elle d iverse fasi In cui questa

si

articola dat tracciamento sullerreno fino

al

suo

completamento.

i il cercato di dare alla esposizione una forma

piana comprensibiie

anche

a coloro che

affronteranno gl i argomenti con una preparazione

elementare. testo il corredato

di

numerosi disegni

esplicativi nell intento di for nire un

immediato

riscontro visivo alla descrizione.

L AITEC siaugura dle questa sua nuova iniziativa

affiancandosi al le m ol te al tr e

che

hanno visto la

luce in

questi

anni possa a mp liare e raffo rzare

il

contributo che es sa i nt ende dar e alla diffusione

de e conoscenze teoriche e pratiche degli impieghi

de l cemento.



LE FONDAZIONI

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Accertamento della natura dei

terreni

Premessa

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Resistenza dei terreni

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FONDAZIONE A CORDOLO

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STRUTTURA

IN

ELEVAZIONE

Se occorre allargare maggiormente la base

si

può usare una sezione trapezoidale con angolo di

base di almeno 60°C.

In

questo modo il calcestruzzo

non armato

è

sollecitato quasi esclusivamente a

c ompressione come nel caso della sezione

rettangolare.

La fondazione a cordolo

si

estende naturalmente

per lutta la lunghezza dei muri

in

elevazione dei

quali costituisce l appoggio.

La fond zione a ordolo è una fondazione

continua che

si

realizza quando anche

la

struttura

verticale che trasmelle i carichi

è

continua come

ad

esempio una muratura.

Il

cordolo ha in genere una strullura rellangolare

con larghezza leggermente maggiore della muratura

sovrastante;

in

questo caso

è

possibile usare

calcestruzzo non armato.

La fond zione a Irave roves i è un altro tipo di

fondazione continua realizzata però

in

costruzioni

a pilastri.

Si

tratta

in

pratica di

un

allungamento dei plinti fino

a congiungerli tra loro.

.

PILASTRO

Questo avviene quando i pilastri trasmellono

carichi notevoli e

si

trovano a distanza ravvicinata

in

presenza

di

terreni non s uff ic ien tem en te

resistenti: la fondazione continua offre una superficie

di appoggio maggiore ed assicura una più uniforme

resistenza della base.

In questo tipo di fondazione si realizza cosI una

specie di trave armata che viene detta rovescia perché

funziona al contrario di una comune trave della

costruzione; nella fondazione infatti i carichi vengono

dal basso per effetto della reazione del terreno.

La

forma della sezione può essere in questo caso

troncopiramidale o a T o

una

combinazione delle due

TRAVE ROVESCIA

PILASTRO

La fond zione a pl te

è

una fondazione continua

che

si

allarga a comprendere tulta l area occupata

dalla costruzione.

La sua adozione diviene necessaria e

conveniente quando i carichi della costruzione sono

molto elevati

ed

il terreno

di

appoggio poco

resistente: ailargando

in

questo

rnocklla

se di appoggio

i carichi

unitari sul

terreno diminuiscono

di molto

PLATEA

. NERVATURE

DI

COLLEGAMENTO

La platea

è

generalmente costruita

in

cemento

armato;

si

può evitare l armatura solo se lo spessore

è

molto elevato.

AI

contrario diminuendo

lo

spessore della base

è necessario costruire delle nervature di rinforzo

alla base dei pilastri o dei muri della costruzione.

FONDAZIONE A PLATEA



Fondazioni indirette

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PALO BATIUTO CON CASSAFORMA RECUPERABILE

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Infine si provvede alla estrazione del tubo

provvisorio.

Per impedire il riempimento del tubo da parte del

terreno e

la

sua asportazione, si usano talvolta tubi

muniti

di

puntazza.

Il tubo-forma viene estratto man mano che si

effettua il getto, e

Il

palo nasce con rigonfiamenti

successivi per effelto del costipamento del

calcestruzzo.

a i

a ss form perduta

sono una variante

del tipo pl ecedente. differenza sta nel fatto che

Il

tubo d acciaio, formato da

un

pezzo unico o da più

pezzi assemblati, è molto sottile e viene lasciato sul

posto.

La capacità portante è in questo caso limitata (il

tubo d acciaio, opportunamente verniciato, conser

va una sua resistenza agli attacchi acidi).

Si impiegano quando non c è spazio per lavora

re con grandi macchine per la battitura, e quando si

debbono evitare grosse vibrazioni durante questa

operazione.

.

•

FONDAZIONE

CONTINUA

PALO

STRunUR

IN ELEVAZIONE

ali senza cassaforma

per eseguire questo tipo

di

pali, si realizza un foro nel terreno a mezzo di

un

maglio conico; questo solto i

colpi

penetra nel terre

no

e lo comprime.

Per lo stesso scopo si impiegano anche delle trio

velle speciali.

Raggiunta la profondità voluta, si getta nel foro

così ricavato del calcestruzzo, che viene progressi

vamente balluto con energia.

Anche in questo caso si forma

un

palo con suc

cessivi rigonliamenti, che aumentano la sua

portano

za.

In presenza

di

terreni inconsistenti, questi pali

servono anche a consolidarli.

Collegamento

fra pali e fondazione

La fondazione deve appoggiare direttamente

sulla palificazione, al fine

di

trasmettere i carichi al

terreno tramite i pali.

La sommità dei pali deve essere portata allo

stesso livello, per poter effettuare il collegamento

con la fondazione.

Il numero dei

paU

e la loro dislocazione sotto la

fondazione vengono fissale in fase di progettazione,

lenendo conto dei carichi che possono essere affidati

a ciascun

palo.

Nelle figure si vedono alcuni esempi di

disposizione dei pali sotto fondazioni continue e

discontinue.

29

PI NT

PALO

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PILASTRO

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Fondazioni profonde

Diaframmi

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linH

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NAT1JMU

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/

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V

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DI SCARPATA

~

- NATURALE

terrenQ

abbiose

e lfi:iose

sabbiefri

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terreno asciutto terreno bagnato

35.45°

25 ·35°

45.55°

35 _

55°

25 · . .

15

-

2f1

30.35

6

20 _25°

35.45°

25

_35°

TERRENO CHE TENDE

A FRANARE

...

,

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. ~ . . ~ . < ~ . 7 - . ~ . - J . . ~

• o / •

,

. t

Nei movimenti di terra la valutazione dell angolo

di dec liv io naturale dei terreni

è

importante: nel

cas o degli scavi, ad esempio, se la parete dello

scavo

stesso

è

inclinata

secondo

l a ngolo di

s ca rpa ta naturale d i quel tipo di te rreno , o con un

angolo più piccolo, si può ritenere che la parete

stessa sia in equil ibrio e non sia quindi necessaria

una opera di rinforzo,

Se

al

contrario q ues to angolo è maggiore di

quello naturale, c è pericolo di smottamento; in questo

caso,

è

necessario prevedere strutture di rinforzo

delle pareti.

Su queste pareti Il terreno tenderà ad esercitare

una spinta, t anlo maggiore quant o più la paret e

si

awicina alla verticale.

Lo scavo viene eseguito in modo diverso a

seconda del l import anza del lavoro e del la nat ura

del terreno: nel caso di scavi di piccola dimensione,

In

posti diffici lmente accessibili alle macchine,

il

lavoro di scavo va fatto manualmente; in tutti gli altri

casi, e si può dire ormai nella grande maggioranza

dei casi, si fa uso delle macchine.

Lo scavo può essere di grandi dimensioni,

se ad

esempio

si

deve preparare il getto di una fondazione

a platea; può avere dimensioni l imitate, nel caso di

fondazioni continue o discontinue con plintL

Comunque un problema comune

è

quello della

realizzazione della sezione richiesta, e in particolare

della conformazione delle pareti,

.

.

o o

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. 0:

. . .

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ESCAVATORE A CUCCHIAIO

SCAVO PER UNA

FONDAZIONE

CONTINUA

32



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PUNTElL MENTO

DI UNO

SCAVO

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OCOI', ? l l l

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d? punt :

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di ese<ci'are una

PfBSS one

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le+aalamlOZlone

dtl'ecqua che pub In supe<Iide.

0wIa che esce dale PIlfItll dello

scavo

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diMt 8SS8f1l

raccolta

In un?

C?nalizz&u:InIi t i p;.di

dIIa par

. . . . . d? qutl ta

oondotta in ...

punto d l.c:colta.

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pub

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l

cantliZZaliona

pu6

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d? laYori

di dl.lIlQglo lHQUIIi

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,,_o

se ID

scava

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diIIloiollilll .nClfno, le

parltll

pouono _m l

rengolg

di

dt<::IMo narur '; In QQIO COIIItlIrio •

r>tc: uno

lealÌUeI.

parltlllltf1lcllll. che 00vr1llll lO

_ rilllo.'lI

se

I l f l non •

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6OIIlII'*SlllB

solo

Sa le

lond?zlonl

si trovano

In

una zona

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paIani;oII

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l INi bIrriIfIl<nplInn8atIlIe erac:qua.' <e$iSI. . .

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Il'lISSIOnI wl Y.igOO IO

SOIlClpOM.

l'UNTEllAMENTO RAPIDO

CON

PUNTONI ESTENSIBilI

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DEllA FAlD

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PAlANCOlE IN

feRRO

E IN leGNO

33



Esecuzione delle

fondazioni

Casseforme

GEnO

CASS

...

FOR'.... PER IL GETTO

DI UN

PUNTO

LlvEUO

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CM.cElTl Iuno

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35



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gIunlI d111lU 1i lf j lisconIinulUI

llIlIo s liluppQ dI_lonclaz/anI

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Ilr9IIO . - l d c una pa'8Ill votlticalll.

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Y8t1lcIle In

llCfl1spcrw;len d8IlI

fine del gII C

Per l1lIIdere III supertIciI vertk:alI del QlIno pl l

n,i(lO$lI

qo,* li

rNiuare un mlglicre

lQllI dO

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appllca alls

C8SSIlIctma

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m'eSIIm. lC a

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ernIanlo

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anccr-.

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lOIiI;Io

si

pu6

lnH<endo ll8I ge lo

alcune

barre meIdk:/MI di

toIleQamltntc crluonllll

, ,

Geno

BARRE METAlliChe

36

Manuale pratico della costruzione edile 2

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