MANUALE DI PRIMO SOCCORSO SUI LUOGHI DI LAVORO DI FORMAZIONE... · • Fasce di garza da 5 e 7 cm...

29
MANUALE DI PRIMO SOCCORSO SUI LUOGHI DI LAVORO a cura di Giovanni Sgueglia

Transcript of MANUALE DI PRIMO SOCCORSO SUI LUOGHI DI LAVORO DI FORMAZIONE... · • Fasce di garza da 5 e 7 cm...

MANUALE DI PRIMO SOCCORSOSUI LUOGHI DI LAVORO

a cura di Giovanni Sgueglia

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

MANUALE DI PRIMO SOCCORSO

SUI LUOGHI DI LAVORO

A cura diGiovanni Sgueglia

2

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

“Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro “ - 2004 Copyright

Ing. Giovanni Sgueglia - Via Marino Brancaccio 5 - 73100 Lecce - Tel (0832) 249957

Proprietà letteraria e tutti i diritti riservati all’Ing. Giovanni Sgueglia. La struttura e il contenuto del presente volume non possono essere riprodotti neppure parzialmente, salvo espressa autorizzazione dell’autore. Non ne è altresì consentita la memorizzazione su qualsiaisi supporto (nastri, fotocopie, microfilm,etc.).

__________________________________________(firma)

3

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

INTRODUZIONE

IL PRIMO SOCCORSO SUI LUOGHI DI LAVORO : COS'E'

1. Introduzione e definizioni

Cos’è il primo soccorso?

• Il primo soccorso è la prima assistenza che si presta ad un infortunato prima dell’arrivo di un soccorso qualificato

Quali sono gli scopi del primo soccorso?

I tre scopi del primo soccorso sono:• prevenire l’aggravamento• salvare la vita• favorire la guarigione

Come agire?

Il dovere di soccorritore consiste in:• Riconoscere che cosa è capitato, senza mettere in pericolo la vostra vita!• Rassicurare e proteggere la vittima.• Chiamare o far chiamare il soccorso per permettere il trasporto a casa o

all’ospedale più vicino, se necessario.

Si deve essere attrezzati?

Non si ha bisogno di attrezzature speciali.Basta saper adoperare quello che contiene la cassetta di pronto soccorso presente in azienda. Seguire nel caso le indicazioni riportate nel cartello di primo soccorso da esporre nel presidio di primo soccorso e qui riportato.

4

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

5

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

2. ATTREZZATURA PER IL PRIMO SOCCORSO DA TENER IN AZIENDA IN LUOGO SEGNALATO

Avere un attrezzatura adeguata può salvare delle vite se capita un incidente. Dovete tenere una valigetta di primo soccorso, una coperta, una torcia ed acqua corrente o in deposito, utile per lavare un’ustione chimica in emergenza, o per lavarsi le mani prima di trattare una ferita.

Valigetta di primo soccorsoLa valigetta di primo soccorso deve contenere almeno:• 1 laccio emostatico • 1 telo per ustioni• 2 triangoli di tela• Fasce di garza da 5 e 7 cm• 1 fascia elastica di 7 cm• Tubolari di rete assortiti• Compresse sterili di varia misura• Cerotti a nastro• Cerotti medicati assortiti• 1 pacchetto di cotone idrofilo• 1 pacchetto di fazzoletti di carta• 1 paio di forbici a punta arrotondata• 1 pinzetta• Spille di sicurezza assortite• 1 antispastico• 1 antinevralgico• 1 antistaminico• 1 tubetto di Foille • Disinfettante incolore• 1 flacone di acqua ossigenata • 1flacone di ammoniaca

6

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

Capitolo 1

COMPORTAMENTODA TENERE IN CASO DI URGENZA

1.1 Premessa

Quando vi troverete di fronte ad un caso urgente, il modo di affrontarlo è molto importante. Dovete mantenervi calmi e lucidi mentre valutate la situazione e il da farsi. Questo rassicurerà tutti e li convincerà della vostra capacità a fronteggiare la situazione.

Rischi da conoscere• E’ molto importante che quando tentate di aiutare un infortunato non

dobbiate subire voi stessi degli incidenti.

• Alcuni incidenti sono particolarmente pericolosi, per esempio i cavi elettrici ad alto voltaggio caduti su un ambiente in cui è imprigionato un ferito, o un camion che trasporta sostanze chimiche. In ogni caso di incidente dovete prendere certe precauzioni dì sicurezza prirna di avvicinarvi.

Regole da non dimenticare• Non avvicinarvi all’infortunato se ciò, mette in pericolo la vostra vita.

• Riconoscere ed assistere per primo il ferito più grave.

• Non spostare un ferito a meno che sia assolutarente necessario

• Chiamare o far chiamare i soccorsi.

Cosa fare?• Se assistete per la prima volta ad un incidente, seguite le indicazioni

descritte nelle pagine seguenti e comportatevi come suggerito.

7

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

• Fate sempre ricorso al vostro buon senso, riconoscete i vostri limiti e non strafate.

1.2 Precedenze

Il comportamento da tenere in presenza di un infortunato è descritto di seguito. Se ci sono più feriti, dovete soccorrere per primo il più grave. Ricordatevi che chi si lamenta di più non è necessariamente il più seriamente ferito.

CHE FARE?

Riconoscere le urgenze vitali e agire di conseguenza:

• Le emorragie esterne e abbondanti devono essere arrestate al più presto

• Le vie aeree (passaggio dell’aria tra la bocca, il naso e a gola) devono essere libere e restarlo

• La respirazione deve essere ripristinata e mantenuta.

• La circolazione del sangue deve essere ripristinata e mantenuta, un’emorragia grave deve essere arrestata .

Se il I ferito ha bisogno di essere spostato, immobilizzare tutte le fratture.

Rassicurate il ferito e trattate a dovere tutte le altre le altre lesioni.

1.3 Punti da chiarire

I seguenti punti possono aiutarvi a trovare esattamente ciò che non va per il ferito.

CIRCOSTANZE : Com’è capitato l’incidente? Interrogate il ferito ed i testimoni.

8

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

SINTOMI: Ascoltate bene tutto ciò che il ferito vi dice (dolore? dov’ è localizzato? Può muoversi?).

SEGNI : Con delicatezza, esaminate il ferito dalla testa ai piedi, confrontate un lato del corpo all’altro; cercate anche ogni indicazione di malattia o di cura speciale (braccialetto, tesserino)

1.4 Altre azioni

Se siete i primi ad arrivare sul luogo dell’incidente, non è solo importante praticare al più presto un primo soccorso corretto al ferito, ma anche, per quanto possibile, prevenire altri incidenti: incendio, urti, etc.

- Ridurre il rischio di incendio : Staccare i contatti elettrici sui quadri di distribuzione. Individuate tutti gli estintori presenti sul luogo di lavoro.

- Avvisare gli altri lavoratori - Bloccare la macchina che ha causato l'incidente - Lasciare il luogo dell’incidente solo dopo l’autorizzazione del soccorso qualificato. - CHIAMARE O FAR CHIAMARE IL SOCCORSOOgni incidente deve essere segnalato tempestivamente al Datore di Lavoro e al Servizio di Prevenzione e Protezione. Sarà necessario avvisare tempestivamente il Pronto Soccorso qualificato più vicino per tutti gli incidenti in cui ci sono feriti con difficoltà respiratorie, arresto cardiaco, emorragia grave, perdite di coscienza, ustioni gravi, sospette fratture, insufficienza circolatoria, avvelenamento.

1.5 Comportamento in caso di incidente da tensione elettrica

Se la vittima dell’incidente è a contatto con della corrente elettrica a bassa tensione (corrente domestica), staccare la corrente alla sorgente (contatore, quadro elettrico, etc.) o sfilare la spina dalla presa.

9

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

Se non è possibile, mettetevi su una superficie asciutta - telo di gomma, legno, giornali piegati – e fate cadere il filo spingendolo con un oggetto non conduttore d’elettricità: un manico di scopa di legno è l’ideale : ciò permette un primo soccorso adeguato.

Piloni elettriciIl contatto con la corrente ad alta tensione come quella che alimenta le

linee elettriche è generalmente fatale. Se siete primi ad arrivare sul luogo di un incidente in cui una linea elettrica è caduta su una macchina o tocca il ferito, non vi avvicinate a lui senza essere ufficialmente informato che la corrente è stata interrotta. Chiamate immediatamente i servizi d’urgenza.

Pericoli• Non toccate una macchina, un ferito o qualunque oggetto di metallo che

si trovi a contatto di un cavo elettrico.

• L’elettricità dell’alta tensione può anche diffondersi a grande distanza ed uccidervi.

1.6 Spostare un ferito

Come regola generale, mai spostare un ferito, salvo in caso di assoluta necessità; la sicurezza del ferito e il suo benessere devono sempre essere la vostra prima preoccupazione.

• Il pericolo deve essere allontanato dal ferito e, soltanto se ciò non è possibile, il ferito deve essere allontanato dal pericolo

• Non cercare di spostare da solo un ferito se c’è un’altra persona in grado di aiutarvi.

Non aggravare le lesioniAspettare sempre che arrivi un aiuto valido; ogni manovra sconsiderata

su di un infortunato può aggravare le sue lesioni. Per esempio, un osso fratturato può recidere una vena o un’arteria e causare un’emorragia. Ecco perché, se per un motivo grave il ferito deve essere spostato, dovete immobilizzare le articolazioni sopra e sotto l’osso sospetto di frattura, con

10

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

lacci o con bende e/o effettuare un tamponamento o una compressione per arrestare un’emorragia prima di fare altro .

Che metodo usare?I modi di spostare una persona sono diversi e sono descritti nelle pagine

seguenti. Il metodo che utilizzerete dipenderà dalla natura della lesione, dal numero di persone in grado di aiutarvi, dalla corporatura dell’infortunato e dal tragitto da percorrere.

Sarà necessaria una barella per spostare un ferito grave o una persona che accusa un malore, e bisognerà sempre chiamare il soccorso quafificato.

PrincipiSe osserverete con cura le regole seguenti, vi accorgerete che siete in

grado di portare oggetti pesanti senza eccessivo sforzo. Cercate di utilizzare abituaImente queste tecniche per essere pronti in caso di urgenza. Tuttavia non sollevate un oggetto o una persona più pesante di voi.

• State a gambe leggermente divaricate.

• Tenete la schiena dritta, piegate le ginocchia.

• Tenete il peso vicino al vostro corpo.

• Utilizzate le cosce, le anche e le spalle, i muscoli più potenti del corpo, per reggere la maggior parte del peso.

1.7 Liberare un infortunato d'urgenza

Se è necessario estrarre un infortunato da una cabina molto velocemente perché c’è rischio di incendio per esempio, utilizzate iI metodo seguente.

• Infilare un avarnbraccio sotto l’ascella dell’infortunato, dal lato della apertura, afferrate il mento, tenete la testa bloccata indietro contro la vostra spalla.

• Passate l’altro avambraccio sotto l’ascella interna ed afferrate il polso dell’avambraccio dell’infortunato appoggiato sull’addome.

11

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

• Sostenete saldamente l’insieme, con la testa dell’infortunato ben appoggiata contro la vostra spalla,e raddrizzatevi.

• Retrocedete, di più metri se necessario, evitando che la testa si fletta in avanti o oscilli di lato.

1.8 Metodo del seggiolino a due mani

Questo metodo richiede due persone e deve essere utilizzato se una persona non può camminare o ha un braccio leso.

• Abbassatevi, stando di fronte, ai lati dell’infortunato e passate ognuno un braccio intorno alla sua schena. Afferrate il suo abito sul lato pìù lontano da voi.

• Passate l’altra mano sotto le cosce ed afferratevi ai polsi.• Alzatevi piano insieme e camminate lentamente.

12

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

1.9 Trasporto di feriti leggeri

Ci sono due modi di trasportare in sicurezza un bambino infortunato o un adulto leggero. Potete prenderli tra le braccia o portarli sulla schiena. Ricordatevi di non portare mai nessuno da solo se potete essere aiutato.

Trasporto tra le braccia

• Abbassatevi di fianco al ferito e passategli un braccio sotto le cosce e l’altro intorno alla schiena, poi sollevatelo con delicatezza.Non usate questo metodo se il ferito ha una gamba fratturata o la schiena lesa.

Trasporto sul dorso• Abbassatevi, con la schiena contro l’infortunato, e ditegli di mettervi le

braccia intorno al collo. Agganciate le sue braccia davanti a voi. Mettete le vostre braccia attorno alle sue gambe e alzatevi piano.

Questo metodo non può essere usato se c’è una sospetta frattura agli arti.

13

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

Capitolo 2°

TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO SUI LUOGHI DI LAVORO

2.1 CONTROLLO DELLA RESPIRAZIONE

La respirazione è il processo per cui l’aria contenente dell’ossigeno arriva ai polmoni (inspirazione) e che permette l’espulsione dell’anidride carbonica, prodotto di rifiuto (espirazione).Per respirare, utilizziamo i muscoli intercostali ed il diaframma (muscolo a forma di cupola che separa il torace dalla parte alta dell’addome). Per inspirare e far entrare l’aria nei nostri polmoni, i muscoli respiratori si contraggono, il torace si dilata ed il diaframma si tende. Per espirare, i muscoli si rilasciano, il torace ritorna in posizione di riposo espellendo l’aria viziata attraverso il naso e la bocca. Di norma inspiriamo ed espiriamo da 12 a 15 volte al minuto. Per sapere se una persona incosciente respira, osservate il suo torace, controllate se la respirazione lo solleva.

CHE FARE?1. Inginocchiatevi di fianco all’infortunato e mettete l’orecchio vicino alla sua

bocca ed al suo raso. Guardate verso il torace.

2. Se l’infortunato respira, vedrete sollevarsi ed abbassarsi il torace, sentirete un soffio contro il vostro volto.

3. Se la vittima non respira, dovete ilberargli le vie aeree e se necessario praticare il bocca-bocca.

2.2CONTROLLO DELLA CIRCOLAZIONE

Il sangue è costituito da cellule in sospensione in un liquido chiamato

14

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

plasma. Esso è spinto dal cuore attraverso le arterie in tutto l’organismo e riportato al cuore tramite le vene. Esso trasporta ossigeno (assunto dai polmoni) e sostanze nutritizie (ricavate dagli alimenti digeriti), distribuisce il calore ed asporta i rifiuti. Quando il cuore batte, si contrae e spinge una certa quantità di sangue nelle arterie. E' il polso. Lo si percepisce ovunque un’arteria affiora, per esempio al collo (polso carotideo) o al polso (polso radiale). Il cuore batte con una frequenza di 60-80 battiti al minuto. Un polso normale è regolare e forte. Se non c’è polso, il cuore ha cessato di battere (arresto cardiaco); se è rapido e debole, l’infortunato può essere in stato di shock.

Polso carotideo• Trovate il laringe dell’infortunato e appoggiate il polpastrello di tre dita

nell’incavo che lo separa dai grandi muscoli del collo (carotide)

• Palpate il tempo necessario per avere una certezza (di presenza o di assenza). Usate questo metodo per sapere se una persona è o non è in arresto cardiaco.

Polso radiale• Appoggiate il polpastrello di tre dita nell’incavo situato proprio sotto la

piega del polso, nel prolungamento del pollice

• Contate il numero di pulsazioni al minuto. Utilizzate questo metodo per stabilire il ritmo delle pulsazioni di infortunato cosciente.

2.3 APERTURA DELLE VIE AEREE

Come abbiamo spiegato prima, la respirazione è essenziale alla vita. Tuttavia la respirazione è possibile solo se il naso o la bocca e la trachea sono libere.

Quali sono le cause di ostruzione delle vie aeree? Il pericolo di ostruzione delle vie aeree è più elevato se la persona è

incosciente e in modo particolare se è coricata sulla schiena. Infatti, quando una persona perde conoscenza, i muscoli della mandibola si rilassano, la lingua cade all’indietro e blocca la gola. In più vomito e/o altri liquidi possono

15

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

accumularsi in fondo alla gola ed ostruire così il passaggio.

• Mettete una mano sulla fronte dell’infortunato e l'altra (pollice compreso) sotto il collo ed estendete con cautela all’indietro la sua testa, in modo che il mento punti verso l’alto.

• Spingete la mandibola in avanti-alto, in modo che il mento sporga. La lingua si riporta così in avanti e libera la trachea.

• Guardate ed ascoltate se l’infortunato respira. Se è il caso, mettetelo in posizione laterale dl sicurezza

2.4 DISOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE

Se l'infortunato continua a non respirare, una volta rese pervie le vie aeree, è possibile che siano ostruite,per esempio, da denti rotti, dalla saliva o da vomito. Potete disostruire le vie aeree dell’infortunato con la tecnica sottoesposta.Se l'infortunato è cosciente, le vie aeree possono allora essere liberate dando delle manate sulla schiena.Salvo il caso di sospetta frattura della colonna vertebrale, aprite la bocca dell'infortunato, girategli la testa di lato e, passando l’indice all'interno della bocca, asportate ogni corpo estraneo.Attenti a non spingerli più a fondo

Se la testa non deve muoversiSe sospettate una frattura del collo o se l’infortunato è bloccato in posizione eretta e non respira o rantola non girategli la testa di lato.A un presente fate tener ferma la testa dell'infortunalo. Afferrate la mandibola con una mano e tiralela verso il basso: la lingua si sposterà avanti con la mandibola.Passate rapidamente un dito nella bocca e nella gola dell’infortunato ed estraete ogni corpo estraneo che troverete nella bocca.

2.5 POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA

Ogni infortunato incosciente che respira deve essere messo in posizione laterale di sicurezza, in modo che le vie aeree restino aperte e che vomito o secrezioni possano uscire dalla bocca. Prima di mettere

16

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

l’infortunato in questa posizione dovete essere sicuri che respiri normalmente e che il suo cuore batta. Esaminatelo attentamente per riconoscere segni di lesioni o di fratture della schiena o del collo .

IMPORTANTE : Non lasciate mai un infortunato incosciente da solo anche se è in posizione laterale. Sorvegliatelo.

CHE FARE?• Liberate le vie respiratorie come indicato al punto 2.3. Aprite la bocca

con una mano appoggiata sulla fronte e l’altra sul mento. Ripulite con cura la bocca (corpi estranei, liquidi...).

• Mettete un cuscinetto (giacca, maglione, asciugamano di spugna) alto la metà della larghezza della spalla contro la guancia dell’intortunato

• Inginocchiatevi al suo fianco, a 20-30 cm dal torace, e allungate il braccio della vittima verso di voi perpendicolarmente al corpo. Piegate sul torace l’altro braccio.

• Afferrate l’anca e la spalla opposte e, a braccia tese, attiratele verso di voi.

• La vittima è sul fianco, la sua testa poggia sul cuscino improvvisato; flettete il suo ginocchio superiore che viene così in appoggio, ancorando il piede alla gamba sottostante.

• Estendete con precauzione l'insieme cuscino-testa all’indietro per quanto possibile.

• Pulite di nuovo la bocca che deve trovarsi leggermente retta verso il suolo, per permettere l’evenluale fuoriuscita di liquidi (saliva, sangue, vomito).

• Mantenete la testa iperestesa. Non pronunciate parole Imprudenti: certi infortunati incoscienti sentono e comprendono perfettamente.

17

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

2.6 IL BOCCA-BOCCA

Se l'infortunato non respira dopo la liberazione delle vie aeree, dovete ossigenare il suo sangue utilizzando aria proveniente dai vostri polmoni, che insufflerete attraverso la bocca o il naso dell’infortunato. Ciò è possibile perché voi utilizzate solo un quarto dell’ossigeno che inspirate; il rimanente viene espirato. Questa tecnica di soccorso è comunemente detta bocca-bocca.

COME FARE?• Liberate e, se necessario, disostruite le vie aeree. Mantenete la testa

iperestesa, con la mandibola in avanti e la bocca aperta.• Con una mano chiudete le narici dell’infortunato tra il pollice e l’indice e

sostenete il mento con l’altra. Tenete le dita lontane dalla bocca e dalla gola dell’infortunato.

• Inspirate profondamente, aprite bene la bocca e applicate e vostre labbra a ventosa intorno alla bocca dell’infortunato.Soffiate delicatamente ma con decisione nella sua.

• Raddrizzatevi, staccate la bocca e girate la testa dell'infortunato. Se l'insufflazione è stata efficace vedrete che il torace si abbassa mentre l'aria esce.

• Effettuate tre o quattro insufflazionì per ossigenare il sangue; il colore della pelle dovrebbe migliorare.

• Fermatevi e cercate il polso carotideo dell’infortunato.• Se il cuore batte, continuate il bocca-bocca alla frequenza di 12-1S

insuffiazioni al minuto. Controllate il polso ogni tre minuti.• Se non c’è polso, iniziate il massaggio cardiaco esterno .• Quando la respirazione ha ripreso spontaneamente, mettete il soggetto in

posizione laterale dl sicurezza e sorvegliatelo.

Bocca-nasoPotete insufflare l’aria attraverso il naso del soggelto invece che attraverso la bocca. Chiudete la bocca dell’infortunato con una mano e mettete le vostre labbra a ventosa intorno al naso. Continuate quindi secondo i punti sopra esposti.

18

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

2.7 IL MASSAGGIO CARDIACO ESTERNO

Se l' infortunato non respira una volta liberate le vie aeree ed iniziato il bocca-bocca, controllate la circolazione del sangue. Il sangue è spinto nel corpo dal cuore. Se il cuore si ferma, l’ossigeno non può raggiungere le cellule, e il cervello rischia di riportare danni irreversibili dopo soli 3 minuti di mancanza di ossigeno.

Che fare?Prendete il polso carotideo. Se non c’è polso, il cuore ha cessato di battere (arresto cardiaco) e dovete assicurare una circolazione artificiale praticando un massaggio cardiaco esterno. Si tratta di esercitare delle compressioni sulla metà inferiore dello sterno, il che provoca la fuoruscita del sangue dal cuore; ogni volta che cessate la compressione il cuore si riempie di nuovo.

COME FARE?

19

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

• Allungate supino il soggetto su una superficie dura e inginocchiatevi di fianco al torace. Dopo quattro insufflazioni trovate lo sterno (al centro del torace) e cercate il centro dello sterno misurandolo con ambedue le mani.

• Appoggiate la base del palmo della mano al centro della metà inferiore dello sterno, copritele con il palmo dell’altra mano e, intrecciando le dita, tenete le vostre dita staccate dalle coste dell’infortunato.

• In ginocchio mettetevi in modo che le vostre spalle siano perpendicolari allo sterno e tenete le braccia tese. Esercitate una pressione tale da provocare un affossamento di 4-5 cm, poi rilasciate la pressione senza staccare le mani

• Esercitate 15 compressioni al ritmo di 80 al minuto contando durante l'azione

• Effettuate due insufflazioni con bocca-bocca.• Ricominciate 15 compressioni, seguite da 2 insufflazioni bocca-bocca, e

così via (da 60 a 80 compressioni e da 8 a 10 insufflazioni al minuto).• Fermatevi e prendete il polso carotideo ; sorvegliate di nuovo I polso

ogni 3 minuti.• Quando percepite il polso, INTERROMPETE IMMEDIATAMENTE IL

MASSAGGIO. Continuate il bocca-bocca fino alla ripresa spontanea della respirazione, poi mettete linfortunato in posizione laterale di sicurezza e sorvegliatelo.

2.8 ARRESTO DELLE EMORRAGIE IMPONENTI

C’è emorragia quando uno dei vasi che trasportano il sangue per tutto il corpo — arterie, vene o capillari — è reciso o strappato. Può essere esterna e visibile o interna e invisibile . lI sangue arterioso è rosso vivo e schizza dalla ferita ad intermittenza; il sangue venoso è rosso scuro e cola continuo. Il sangue che fuoriesce dai capillari trasuda da una ferita; ma queste nozioni hanno poca importanza in caso di urgenza.

Un’emorragia è un’urgenzaUn’emorragia imponente è sempre da soccorrere con urgenza, perché se si perde troppo sangue non ne resterà più una quantità sufficiente per una normale ossigenazione delle cellule. Ne deriva un’insufficienza respiratoria e eventualmente la morte.

CHE FARE?

20

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

• Sollevate e sostenete la parte colpita e comprimete sulla ferita col pollice e/o le dita (o tutta la mano). Occorre talora mantenere questa compressione per parecchi minuti. Ouesto si chiama: tamponamento sulla ferita.

• Se la ferita è larga, esercitate una compressione sopra e sotto la ferita e mantenete questa compressione per qualche minuto.

• Sollevate e sostenete la parte colpita in modo che essa si trovi al di sopra del livello del cuore. Il sangue rifluisce dalla ferita.

• Aiutate il ferito a distendersi, ciò rallenta l’emorragia• Applicate una compressa sulla piaga. Essa deve essere abbastanza larga

da oltrepassare i bordi della ferita; fissatela con una fascia ben annodata.• Se il sangue comincia ad inzuppare il tampone, non toglietelo, ma

aggiungetene altri sul primo e fissateli con una fasciatura ben tesa.• Sorvegliate la comparsa di eventuali segni di shock ed agite di

conseguenza.

21

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

Capitolo 3°

INCIDENTI TIPO E DESCRIZIONE DELLE MISURE DI INTERVENTO

3.1 Caduta accidentale con contusioni varieIn caso di caduta o di incidente che abbia apportato contusioni in varie

parti del corpo le misure da eseguire sono le seguenti:

1)Contusioni che interessano la colonna vertebrale,la schiena e il collo: nel caso in cui si prevede una sospetta frattura della colonna vertebrale o traumi alla schiena,o l’infortunato avverta dei dolori notevoli alla schiena:

a) Immobilizzare l’infortunato e non muoverlo in attesa del medico. Rimuovere l’infortunato solo se :- si trova ancora in pericolo per la presenza di altri fattori di rischio- non abbia pulsazioni- non possa respirare o non respiri.b) Coprire l’infortunato con una copertac) Chiamare il medicod) Se bisogna muovere l’infortunato per causa di forza maggiore

(eccessiva vicinanza a pericolo ancora esistente),sollevarlo in modo da non provocare ulteriori sollecitazioni alla colonna vertebrale, e deporlo, per il trasporto, su un asse rigido.

2) Contusioni al capo: nel caso in cui si è in presenza di un forte colpo al capo con sospette lesioni al collo o commozione cerebrale (stato di incoscienza, convulsioni, parola confusa),

a) se la persona non è cosciente: tenerla sdraiata, con la testa al livello del corpo, al caldo sotto una coperta, e chiamare il medico.

b) se la persona è cosciente: - adoperare un cuscino o un altro appoggio per sollevare insieme testa

e spalle, ruotando la testa da un lato, per evitare soffocamento da eventuale

22

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

vomito - tenerla al caldo sotto una coperta e chiamare il medico,

accertandosi che l’infortunato non soffochi per il rilassamento della lingua all’indietro.

In tutti i casi: - non dare niente da bere o da mangiare - non rimuovere eventuali oggetti conficcati - applicare alla testa ghiaccio o pezzuole bagnate.

3) Traumi agli arti e fratture:a) Immobilizzare la parte interessata con quanto si ha di

disponibile,senza intervenire nel tentativo di rimettere a posto le articolazioni

b) Ridurre al minimo i movimenti dell’infortunato e non rimuoverla prima di aver immobilizzato le parti interessate

c) Se vi è una lesione aperta,mantenerla pulita coprendola con quanto di più pulito si ha a disposizione

d) Applicare sopra la parte infortunata ghiaccio o pezzuole bagnate.

4) Contusioni o distorsioni di lieve entità:a) Applicare sopra la parte infortunata ghiaccio o pezzuole bagnateb) Esercitare leggera compressione sulla parte infortunata per arrestare

una eventuale emorragia.

3.2 Inalazione o aggressione di gas,fumi o vapori tossici

La prima ed essenziale regola in caso di soccorso per fumi,gas o vapori se si è soli è chiamare una seconda persona perchè bisogna prevedere che si può essere sopraffatti dalle sostanze gassose nel prestare soccorso.

1) Se sono state inalate sostanze pericolose: a) Eseguire profondi respiri in modo da poter trattenere il fiato entrando

nell’area contaminata b) Portare subito l’infortunato all’aria aperta,spalancare porte e finestre,

chiudere eventuali valvole di gas c) Assolutamente non azionare interruttori o dispositivi elettrici,nè

accendere fiammiferi se si è al buio (il gas potrebbe essere infiammabile)c) Controllare il respiro della persona: se sembra essere cessato praticare

la respirazione artificiale, se si è in grado di eseguirla

23

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

d) Avvertire il medico e ricorrere alle sue cure,anche se può sembrare che l’infotunato si sia ripreso completamente.

e) Se persiste odore di gas avvertire immediatamente i Vigili del fuoco telefonando al 115 o avvertire il 113

2) Se sono stati colpiti gli occhi:a) Lavare gli occhi con abbondante acqua e accompagnare l’infortunato

al più vicino Pronto Soccorsob) Se necessario, costringere l’infortunato ad aprire le palpebre,

eventualmente ricorrendo all’immobilizzazione

3) In caso di fuga rilevante di gas:a) Far evacuare tutti i presenti,allontanandoli dalla zona interessatab) Avvertire immediatamente i Vigili del fuoco telefonando al 115 o

avvertire il 113c) Se si è individuata la perdita,chiudere le valvole di intercettazione del

gas.

3.3 Bruciature o ustioni 1) Ustioni di primo grado (cioè con pelle arrossata e lieve gonfiore o dolore):

a) Far mettere la parte arrossata sotto acqua fredda corrente (non ghiaccio) e farla tenere fino alla scomparsa del dolore

b) Fasciarla morbidamente con garza sterile e nel caso di ustioni più lievi applicare pomate antiustioni.

2) Ustioni di secondo grado (cioè con vesciche sulla pelle arrossata,striata o macchiata,e dolore,gonfiore e superficie sierosa):

a) Far mettere la parte arrossata sotto acqua fredda corrente (non ghiaccio) e farla tenere fino alla scomparsa del dolore

b) Se l’ustione non è di grave entità (area interessata circa 5 cmq) e non riguarda faccia, piedi o mani : eseguire le stesse operazione viste per le ustioni di primo grado, con l’accortezza di non aprire mai le vesciche

c) Se l’ustione è più estesa e riguarda faccia,piedi e mani: far intervenire subito il medico.

3) Ustioni di terzo grado (cioè con pelle carbonizzata o morta,con assenza di dolore e in tutte le ustioni elettriche):

a) Se l’area interessata è inferiore a 5 cmq: far mettere la parte arrossata

24

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

sotto acqua fredda corrente (non ghiaccio) e farvela tenere per alcuni minuti, coprirla con garza sterile e ricorrere al medico b) Se l’area interessata è più estesa,non raffreddare la parte (perchè il raffreddamento rapido potrebbe provocare uno shock),ma ricoprire le parti interessate con quanto più di pulito e ricorrere subito al medico.

In ogni caso non rimuovere la pelle morta e non aprire le vesciche, poichè se le terminazioni nervose sono bruciate,l’infortunato non avverte dolore. Non permettere che l’infortunato cammini su un piede ustionato o utilizzi un arto ustionato.

3.4 Folgorazioni

Si intende per folgorazione il contatto accidentale con cavi o impianti elettrici.

a) Interrompere al più presto il circuito elettrico interessato,se non sono intervenuti gli interruttori automaticamente

b) Non esporsi allo stesso rischio: se non si può togliere la corrente prima di intervenire,isolate le mani con quanto a disposizione

c) Far sdraiare l’infortunato e se cosciente fargli alzare le gambe di circa 30 cm per prevenire lo shock.Se è incosciente,disporlo su un lato e coprirlo con una coperta.

d) Chiamare subito il Pronto Soccorso più vicino,precisando che si tratta di folgorazione

e) Controllare il respiro della persona: se sembra essere cessato praticare la respirazione artificiale,se si è in grado di eseguirla

f) Se l’infortunato tiene la bocca tenacemente chiusa per la contrazione dei muscoli masticatori (caso frequentissimo in caso di folgorazione) , aprirli comunque la bocca aiutandosi con un apribocca di legno (se a disposizione) o di altri mezzi di fortuna badando comunque a non provocare danni alle labbra e ai denti.

3.5 Ferite da taglio

1)Lesioni della pelle e dei tessuti sottostanti:a) Pulire la zona interressata e la ferita stessab) Disinfettare e coprire con garza sterile,fissandola poi con un cerotto o

una bendac) Se il ferito non è vaccinato contro il tetano,ricorrere subito alla profilassi

25

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

antitetanica, facendo intervenire il medico.

2)Ferite con oggetti taglienti e forti perdite di sangue:a) Far sdraiare l’infortunato supino con un cuscino sotto le gambeb) Coprire le ferite con compresse di garza sterile o con teli puliti ripiegati

a quadrato, quanto basta per bloccare l’emorragia e applicare una fasciatura aderente

c) Se la ferita è ad un braccio o ad una gamba: far sdraiare l’infortunato e tenergli sollevato l’arto.Se il sangue esce a zampillo e di colore rosso,vuol dire che è stata colpita una arteria: in questo caso applicare,poco più alto della ferita,un laccio.

In ogni caso se ci si rende conto che non si tratta di una piccola cosa,mentre si prestano i soccorsi,comunque far intervenire al più presto un medico.

3.6 Soffocamento e difficoltà respiratorie

In caso di soffocamento,in specie quando si sospetta di soffocamento per oggetti ingeriti,la prima cosa da decidere è se intervenire a prestare soccorso.La decisione è da prendere in base alle seguenti considerazioni:

SE LA PERSONA : E IN CONSEGUENZA : E IN CONSEGUENZA :

- rivela incapacità di parlare- si porta le mani alla gola- respira rumorosamente- ha sicuramente ingerito un oggetto

– tossisce

- può parlare in qualche modo- piange

NON INTERVENIRE !

– non può proprio parlare

- non risponde alle domande

INTERVENIRE

1) soffocamento da oggetti ingeriti: a) Mettersi dietro la persona e farla mettere a testa in giù

26

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

b) Con la mano dare quattro colpi rapidi in mezzo alla scapola per far uscire l’oggetto

c) Se l’infortunato continua a soffocare,sempre stando dietro alla persona, circondarla con le braccia serrandole sotto le costole e dare quattro colpi esercitando pressione sull’addome verso l’alto.

d) Se l’infortunato continua a soffocare : riprendere le operazioni dall’inizio e ripeterle

e) Se la respirazione si arresta, praticare la respirazione artificiale,se si è in grado di eseguirla

2) difficoltà respiratorie: respirazione debole:a) Far sdraiare la persona a faccia in su,senza cuscinib) Rovesciargli dietro la testa : per liberare le vie respiratorie dalla

occlusione causata dalla lingua,sostenere con una mano la parte posteriore del collo e con l’altra premere sulla fronte

c) Se la respirazione si arresta, praticare la respirazione artificiale,se si è in grado di eseguirla

3) difficoltà respiratorie: affanno:a) Far sdraiare o sedere la persona,slacciando vestiti e cravatteb) Calmarla e rassicurarlac) Se l’affanno continua,chiamare il medico.

4) difficoltà respiratorie: iperventilazione (per fatti emotivi,stress o stato d’ansia si può avere una frequenza eccessiva dell’attività respiratoria che,allontanando troppa anidride carbonica dal sangue,provoca vertigini o formicolii) :

a) Rassicurare la persona esortando la a respirare lentamente;b) Far respirare la stessa aria per tre minuti,tenendo un sacchetto o una

scatola sopra la bocca o il naso.

27

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

Indice

28

Giovanni Sgueglia – Manuale di primo soccorso sui luoghi di lavoro

INTRODUZIONE : IL PRIMO SOCCORSO SUI LUOGHI DI LAVORO : COS'E' pag. 31. INTRODUZIONE E DEFINIZIONI 32. ATTREZZATURA PER IL PRIMO SOCCORSO DA TENER

IN AZIENDA IN LUOGO SEGNALATO 5

CAPITOLO 1° : COMPORTAMENTO DA TENERE IN CASO DI URGENZA 61.1 PREMESSA 61.2 PRECEDENZE 71.3 PUNTI DA CHIARIRE 71.4 ALTRE AZIONI 81.5 COMPORTAMENTO IN CASO DI INCIDENTE DA TENSIONE ELETTRICA 81.6 SPOSTARE UN FERITO 91.7 LIBERARE UN INFORTUNATO D'URGENZA 101.8 METODO DEL SEGGIOLINO 111.9 TRASPORTI DI FERITI LEGGERI 12

CAPITOLO 2° : TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO SUI LUOGHI DI LAVORO 132.1 CONTROLLO DELLA RESPIRAZIONE 132.2 CONTROLLO DELLA CIRCOLAZIONE 132.3 APERTURA DELLE VIE AEREE 142.4 DISOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE 152.5 POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA 152.6 IL BOCCA-BOCCA 172.7 IL MASSAGGIO CARDIACO ESTERNO 182.8 ARRESTO DELLE EMORRAGIE IMPONENTI 19

CAPITOLO 3° : INCIDENTI TIPO E DESCRIZIONE DELLE MISURE DI INTERVENTO 213.1 CADUTA ACCIDENTALE CON CONTUSIONI VARIE 213.2 INALAZIONE E/O AGGRESSIONE DI GAS, FUMI O VAPORI TOSSICI 223.3 BRUCIATURE E USTIONI 233.4 FOLGORAZIONI 243.5 FERITE DA TAGLIO 243.6 SOFFOCAMENTO E DIFFICOLTA' RESPIRATORIE 25

29