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ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE SEZIONE DI BOLOGNA

MANUALE DI ISTRUZIONI

PER L’USO E LA MANUTENZIONE

Macchina a tre argani dell’Esperimento CUORE

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Sezione di Bologna Manuale di Istruzioni della Macchina a tre argani dell’Esperimento CUORE

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PREMESSA

Il presente Manuale di Istruzioni è stato redatto per tutelare la sicurezza degli operatori, e

fornisce tutte le informazioni occorrenti per l’installazione, l’uso, la manutenzione e la

messa fuori servizio dell’attrezzatura per il sollevamento e la movimentazione delle strutture

denominate schermi criogenici.

L’attrezzatura di sollevamento oggetto del presente manuale di istruzioni è stata progettata e

realizzata per uso interno, quindi non è destinata alla commercializzazione, mentre è

destinata ad essere impiegata da operatori esperti e a conoscenza, nell’ambito

dell’approntamento dell’Esperimento Cuore, delle problematiche connesse al montaggio dei

componenti in questione.

In questo manuale per “operatore” si intende (seguendo la definizione datane nella

Direttiva Macchine 2006/42/CE, recepita in Italia con il D.Lgs 17/2010):

la o le persone incaricate di installare, di far funzionare, di regolare, di eseguire la

manutenzione, di pulire, di riparare e di trasportare la macchina.

E’ necessario far leggere con attenzione ad ogni operatore il presente manuale

prima di movimentare, installare, usare o compiere qualsiasi operazione

sull’attrezzatura in oggetto.

Gli operatori devono attenersi scrupolosamente alle indicazioni riportate nel

presente manuale. Così facendo l’attrezzatura di movimentazione potrà essere utilizzata

in sicurezza e con il massimo rendimento.

Nel caso in cui, in corso d’opera, si ritenesse opportuno o conveniente modificare le

procedure di montaggio riportate in questo manuale di istruzioni, è fatto obbligo alle figure

responsabili dell’uso dell’attrezzatura in oggetto di segnalare a tutti gli operatori addetti le

modifiche apportate alle procedure. Gli operatori dovranno essere adeguatamente informati

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ed istruiti in modo da poter operare con la nuova procedura nella massima sicurezza

possibile. Le modifiche alle procedure di montaggio devono essere riportate nel presente

manuale d’istruzioni, indicandole chiaramente, con la dicitura “MODIFICATO” posta con

inchiostro rosso accanto al paragrafo o al passo operativo modificato. In attesa di una nuova

versione del manuale di istruzioni, questo dovrà essere adeguatamente integrato

aggiungendo al testo dei chiari rimandi ai passi operativi modificati che dovranno essere

allegati al presente documento.

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I N D I C E DEL MANUALE

1 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ ............................................................................. 6

2 LINEE GUIDA PER LA LETTURA DEL MANUALE ...................................................... 7

2.1 DEFINIZIONI TERMINOLOGICHE E SIGNIFICATI DEI SIMBOLI IMPIEGATI ..................................................... 7 2.1.1 DEFINIZIONE DI ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO E MOVIMENTAZIONE .................................................................... 7 2.1.2 RIFERIMENTI NORMATIVI ................................................................................................................................ 9 2.1.3 DEFINIZIONE DEI TERMINI UTILIZZATI NEL MANUALE ........................................................................................... 9 2.1.4 NOTE E AVVISI DI PERICOLO ......................................................................................................................... 10

2.2 AVVERTENZE PRELIMINARI SULLA SICUREZZA .................................................................................... 11 2.3 RESPONSABILITÀ ............................................................................................................................. 14

3 MANUALE DI ISTRUZIONE DELLA MACCHINA ....................................................... 15

3.1 IDENTIFICAZIONE DELLA MACCHINA ................................................................................................... 15 3.2 INFORMAZIONI RELATIVE AL TRASPORTO ........................................................................................... 15 3.3 INSTALLAZIONE ............................................................................................................................... 15 3.4 MESSA IN SERVIZIO ......................................................................................................................... 16 3.5 FUNZIONAMENTO ............................................................................................................................ 16

3.5.1 UTILIZZO ADEGUATO ................................................................................................................................... 17 3.5.2 OPERAZIONI NON CONSENTITE ..................................................................................................................... 18 3.5.3 AVVERTENZE GENERALI .............................................................................................................................. 18 3.5.4 NORME DI SICUREZZA PER L’USO .................................................................................................................. 20

3.6 MANUTENZIONE E PULIZIA ................................................................................................................ 21 3.6.1 NORME PER INTERVENTO DURANTE L’ESERCIZIO ............................................................................................ 22 3.6.2 NORME SUPPLEMENTARI PER INTERVENTI SU COMPONENTI ELETTRICI .............................................................. 22

3.7 OPERAZIONI DI EMERGENZA ............................................................................................................. 23 3.8 MESSA FUORI SERVIZIO DELLA MACCHINA ......................................................................................... 23

3.8.1 MESSA FUORI SERVIZIO DOPO L’UTILIZZO ...................................................................................................... 23 3.8.2 MESSA FUORI SERVIZIO IN CASO DI MANUTENZIONE E RIPARAZIONE ................................................................. 23

4 DESCRIZIONE E SCOPO DELL’ATTREZZATURA .................................................... 24

4.1 DATI DEL FABBRICANTE ................................................................................................................... 24 4.2 DATI DI TARGA ................................................................................................................................. 24 4.3 DESCRIZIONE DELL’ATTREZZATURA .................................................................................................. 25 4.4 DESTINAZIONE D’USO ...................................................................................................................... 30 4.5 DATI TECNICI E PRINCIPALI CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE .............................................................. 32

5 COLLAUDO DEL SISTEMA DI SOLLEVAMENTO ..................................................... 34

5.1 PROVA STATICA............................................................................................................................... 34 5.2 PROVA DINAMICA ............................................................................................................................. 34

6 TRASPORTO E INSTALLAZIONE .............................................................................. 34

6.1 INFORMAZIONI RELATIVE AL TRASPORTO ........................................................................................... 34

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6.2 INSTALLAZIONE ............................................................................................................................... 35 6.2.1 SPAZIO DI INSTALLAZIONE E DI IMPIEGO ......................................................................................................... 35 6.2.2 CONDIZIONI AMBIENTALI .............................................................................................................................. 36 6.2.3 ILLUMINAZIONE ........................................................................................................................................... 36

7 IMMAGAZINAMENTO E MESSA FUORI SERVIZIO................................................... 37

7.1 IMMAGAZZINAMENTO ....................................................................................................................... 37 7.2 INDICAZIONI PER LA MESSA FUORI SERVIZIO ...................................................................................... 37

8 UTILIZZO DELL’ATTREZZATURA DI MOVIMENTAZIONE ....................................... 39

8.1 AVVERTENZE PER LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI ........................................................................... 39 8.2 CONTROLLI E OPERAZIONI PRELIMINARI ............................................................................................ 40 8.3 DESCRIZIONI DELLE OPERAZIONI PER IL SOLLEVAMENTO / CHIUSURA .................................................. 42

8.3.1 CONFIGURAZIONE INIZIALE .......................................................................................................................... 42 8.3.2 MONTAGGIO DELLE PULEGGE DI RINVIO......................................................................................................... 43 8.3.3 PROCEDURA DI SOLLEVAMENTO / CHIUSURA DELLO SCHERMO 10MK................................................................ 44 8.3.4 PROCEDURA DI SOLLEVAMENTO / CHIUSURA DELLO SCHERMO 50MK ................................................................ 47 8.3.5 PROCEDURA DI SOLLEVAMENTO / CHIUSURA DELLO SCHERMO 600MK.............................................................. 49 8.3.6 PROCEDURA DI SOLLEVAMENTO / CHIUSURA DELLO SCHERMO STILL ................................................................ 51 8.3.7 SMONTAGGIO DELLE PULEGGIE DI RINVIO ...................................................................................................... 53 8.3.8 PROCEDURA DI SOLLEVAMENTO / CHIUSURA DELLO SCHERMO 4K .................................................................... 53 8.3.9 PROCEDURA DI SOLLEVAMENTO / CHIUSURA DELLO SCHERMO 40K .................................................................. 57 8.3.10 PROCEDURA DI SOLLEVAMENTO / CHIUSURA DELLO SCHERMO 300K .............................................................. 60

8.4 DESCRIZIONI DELLE OPERAZIONI PER L’ABBASSAMENTO / APERTURA .................................................. 66 8.4.1 CONFIGURAZIONE INIZIALE .......................................................................................................................... 66 8.4.2 PROCEDURA DI ABBASSAMENTO / APERTURA DELLO SCHERMO 300K ............................................................... 67 8.4.3 PROCEDURA DI ABBASSAMENTO / APERTURA DELLO SCHERMO A 40K .............................................................. 70 8.4.4 PROCEDURA DI ABBASSAMENTO / APERTURA DELLO SCHERMO 4K ................................................................... 71 8.4.5 MONTAGGIO DELLE PULEGGE DI RINVIO......................................................................................................... 74 8.4.6 PROCEDURA DI ABBASSAMENTO / APERTURA DELLO SCHERMO STILL ............................................................... 74 8.4.7 PROCEDURA DI ABBASSAMENTO / APERTURA DELLO SCHERMO 600 MK ............................................................ 76 8.4.8 PROCEDURA DI ABBASSAMENTO / APERTURA DELLO SCHERMO 50 MK .............................................................. 78 8.4.9 PROCEDURA DI ABBASSAMENTO / APERTURA DELLO SCHERMO 10 MK .............................................................. 81

8.5 RISCHI POTENZIALI DERIVANTI DALL’USO DELL’ATTREZZATURA ........................................................... 87 8.6 SEGNALETICA DI SICUREZZA............................................................................................................. 88

9 MANUTENZIONE DEL SISTEMA DI SOLLEVAMENTO ............................................ 90

9.1 MANUTENZIONE DELL’ATTREZZATURA DI MOVIMENTAZIONE ................................................................ 90

10 FIRME DI AVVENUTA LETTURA ............................................................................... 92

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1 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ Fabbricante Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Bologna Indirizzo Viale Berti Pichat, 6/2 40127 Bologna Italia Con il presente documento il Fabbricante, nella persona di Ingegnere Marco Guerzoni,

DICHIARA che la seguente attrezzatura di sollevamento e movimentazione:

Denominazione: Macchina a tre argani dell’esperimento CUORE

Modello: CR-SSC Anno di costruzione 2011 Numero di serie: 01 è conforme alle disposizioni della Direttiva Macchine 2006/42/CE e alle disposizioni

nazionali di attuazione D.Lgs17/2010.

Bologna, Data: 04 Giugno 2012 Per l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Sezione di Bologna: Timbro e Firma: _____________________________________

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2 LINEE GUIDA PER LA LETTURA DEL MANUALE

2.1 Definizioni terminologiche e significati dei simboli impiegati

Il presente manuale fornisce all’utilizzatore le opportune istruzioni per consentire un

utilizzo appropriato. Tutte le persone incaricate di operazioni relative alla installazione,

messa in funzione, uso e manutenzione, dovranno aver letto e ben compreso.

Utilizzatore: è considerato utilizzatore (imprenditore/impresa) chi utilizza e usa

adeguatamente la macchina di sollevamento;

Operatore: è considerato operatore chi è incaricato da parte dell’utilizzatore del

mezzo di sollevamento;

Personale qualificato: è considerata persona qualificata chi viene destinata

dall’utilizzatore del mezzo di sollevamento allo svolgimento di specifiche funzioni

inerenti all’allestimento, manutenzione ed eliminazione delle anomalie;

Persona addestrata: è considerata persona addestrata chi è stato istruito e addestrato

sia sui lavori affidategli sia su eventuali pericoli determinati da comportamento

improprio. Inoltre è ben informato sui necessari dispositivi di sicurezza, sulle misure

protettive, sulle normative in materia, sulle norme anti infortunistica e sulle

condizioni di lavoro.

2.1.1 Definizione di accessori di sollevamento e movimentazione

La Direttiva Macchine 2006/42/CE definisce gli “accessori di sollevamento” quei

componenti o attrezzature che:

• sono prodotte e immesse sul mercato pronte per l'uso, in grado di svolgere la propria

funzione;

• sono amovibili o intercambiabili su più macchine alle quali non sono solidalmente

collegate;

• sono disposte tra l'apparecchio di sollevamento ed il carico, o sul carico stesso;

• sono destinate allo scopo di consentire la presa, il sollevamento e la movimentazione

di un carico.

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Sono quindi considerati accessori di sollevamento, quando utilizzati separatamente ed in

modo amovibile:

- gli accessori che lavorano per presa del carico (pinze, rampini, griffe, ecc.);

- gli accessori che lavorano per adesione del carico (ventose, magneti, ecc.);

- gli accessori che lavorano per connessione meccanica con il carico (imbracature a

catena, a fune e tessili, ganci, campanelle ed anelli, maniglie, grilli e golfari);

- gli accessori che lavorano per contenimento del carico (benne, siviere, ecc.);

- altri dispositivi di presa e movimentazione (per es. accessori per la presa di

container);

- le attrezzature speciali di presa e di movimentazione di carichi sfusi.

Gli accessori e le attrezzature di sollevamento amovibili sono quindi considerati dalla

legislazione vigente componenti assimilati alla definizione di "macchina" in quanto sono

immessi in commercio separatamente, pronti per l'uso, e possono essere utilizzati

indipendentemente, di volta in volta, su più macchine.

Tali accessori, tra i quali, per quanto sopra esposto può essere menzionata l’attrezzatura per

la movimentazione degli schermi, oggetto del presente manuale di istruzioni, sono

assoggettati a tutti gli obblighi previsti per le macchine dal D.Lgs. 17/2010 (marcatura

“CE”, dichiarazione “CE” di conformità, redazione di istruzioni d'uso, fascicolo tecnico e

quant'altro previsto dell'Allegato I della Direttiva Macchine 2006/42/CE.

La stessa Direttiva definisce poi gli “accessori di imbracatura” come quegli accessori di

sollevamento che servono alla realizzazione o all’impiego di una braca, quali ganci ad

occhiello, maniglie, anelli, golfari, ecc. Tali componenti sono considerati accessori di

sollevamento amovibili ed intercambiabili, solo quando sono interposti direttamente tra

l'elemento di carico dell'apparecchio di sollevamento e la massa da movimentare, allo scopo

di consentirne la presa, il sollevamento e lo spostamento e, per tale ragione sono quindi

generalmente già dotati di Marcatura “CE”.

Di seguito vengono riportate alcune informazioni preliminari quali i dati del Fabbricante, la

dichiarazione di conformità CE e importanti indicazioni per usare nel migliore dei modi il

presente manuale di Uso e Manutenzione.

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2.1.2 Riferimenti normativi

UNI EN ISO 12100-1:2005

Concetti base per la sicurezza delle macchine e principi generali per la progettazione – Parte 1: Terminologia, metodologia di base.

UNI EN ISO 12100-2:2005

Concetti base per la sicurezza delle macchine e principi generali per la progettazione – Parte 2: Specifiche e principi tecnici.

UNI ISO 3266 Golfari per impiego generale di sollevamento.

Norma Tecnica CNR 10021/85

Strutture di acciaio per apparecchi di sollevamento. Istruzioni per il calcolo, l’esecuzione, il collaudo e la manutenzione.

Norma Tecnica CNR 10011/97

Costruzioni di acciaio. Istruzioni per il calcolo, l’esecuzione, il collaudo e la manutenzione.

2.1.3 Definizione dei termini utilizzati nel manuale

La Direttiva Macchine 2006/42/CE (recepita in Italia dal D.Lgs.17/2010) e il D.Lgs

81/2008 e successivo D.Lgs106/2009 recante disposizioni integrative e correttive,

forniscono le seguenti importanti definizioni (oltre alla definizione di “operatore” riportata

in precedenza):

zona pericolosa: qualsiasi zona all'interno e/o in prossimità di una macchina in cui la

presenza di una persona esposta costituisca un rischio per la sicurezza e la salute di detta

persona;

persona esposta: qualsiasi persona che si trovi, interamente o in parte, in una zona

pericolosa;

situazione pericolosa: qualsiasi situazione in cui una persona sia esposta ad uno o più

rischi;

rischio: combinazione della probabilità di accadimento e della gravità di una lesione o

di una minaccia per la salute che possano insorgere in una situazione pericolosa;

protezione: elemento della macchina utilizzato specificamente per garantire la

protezione degli operatori tramite una barriera materiale;

dispositivo di protezione: dispositivo (isolato o associato ad una protezione, ma distinto

da una protezione) che elimina un pericolo potenziale o riduce il rischio ad un livello

accettabile.

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dispositivo di protezione individuale (DPI): qualsiasi attrezzatura destinata ad essere

indossata e tenuta dall’operatore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi

suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni

complemento o accessorio destinato a tale scopo.

Allo scopo di garantire la salute e la sicurezza delle persone, il luogo di lavoro ove opererà

l’attrezzatura per la movimentazione e il montaggio degli schermi criogenici deve essere

dotato di segnali di pericolo, divieto e obbligo, che ricordano agli operatori i principali

pericoli connessi all’utilizzo dell’attrezzatura (si veda a tal proposito il paragrafo 8.6).

2.1.4 Note e avvisi di pericolo

Per richiamare l’attenzione del lettore su informazioni importanti per la sicurezza degli

operatori e per il corretto uso dell’attrezzatura di sollevamento, in questo manuale di

istruzioni sono usati dei simboli grafici associati ad avvisi con caratteri di stampa diversi da

quelli del corpo del testo. In questo modo si sono voluti evidenziare, sintetizzandoli alcuni

concetti e/o operazioni fondamentali.

Di seguito sono illustrati i diversi tipi di avviso ed i corrispondenti simboli grafici di

richiamo.

Questo simbolo richiama l’attenzione su un testo contenente informazioni o procedure importanti in generale per la sicurezza dell’operatore e/o per il corretto uso della macchina.

SICUREZZA DI FUNZIONAMENTO DELL’IMPIANTO IN PERICOLO: QUESTO SIMBOLO È UTILIZZATO QUANDO IL NON RISPETTO DELLE ISTRUZIONI CONTENUTE NEL TESTO PUÒ CAUSARE DANNI ALL’OPERATORE, ALLA MACCHINA O ALL’AMBIENTE CIRCOSTANTE.

SEGNALE DI ATTENZIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: QUESTO SIMBOLO È UTILIZZATO QUANDO LA MANCATA OSSERVANZA DELLE ISTRUZIONI CONTENUTE NEL TESTO PUÒ PROVOCARE LESIONI GRAVI ALL’OPERATORE O AD ALTRE PERSONE.

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SEGNALE DI PERICOLO PRESENZA TENSIONE ELETTRICA: IL CONTATTO CON I PARTICOLARI SOTTO TENSIONE PUÒ PROVOCARE LA MORTE IMMEDIATA; PER ESEMPIO CALOTTE O COPERCHI CHE PORTANO QUESTO SEGNALE DEVO ESSERE RIMOSSI DA ELLETTRICISTI QUALIFICATI PREVIA DISINZERZIONE DELLA TENSIONE ELETTRICA DI ESERCIZIO.

SEGNALE DI PERICOLO PER CARICHI SOSPESI: QUALSIASI SOSTA DI PERSONE IN QUESTA ZONA DI PERICOLO PUÒ CAUSARE GRAVI LESIONI O LA MORTE.

2.2 Avvertenze preliminari sulla sicurezza

La macchina e l’attrezzatura per la movimentazione e il montaggio degli schermi criogenici

è stata progettata e realizzata nel rispetto dei “Requisiti essenziali di sicurezza e di salute”

indicati nell’Allegato 1 della Direttiva Macchine 2006/42/CE.

La sicurezza degli operatori può essere tutelata operando conformemente a quanto indicato

nel presente manuale di istruzioni.

In ogni caso occorre sempre operare conformemente a quanto previsto dalle vigenti

normative nazionali e comunitarie in merito alla sicurezza sul lavoro.

Il datore di lavoro deve informare accuratamente tutti gli operatori sui rischi d’infortunio, sia generici che specifici della particolare attività lavorativa svolta, compresi quelli derivanti dall’esposizione al rumore. Inoltre gli operatori devono essere istruiti all’uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) ed informati sulle regole antinfortunistiche generali previste dalle leggi e norme nazionali, comunitarie e internazionali, comunque del paese di destinazione della macchina o attrezzatura, al fine di evitare possibili incidenti.

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Si ricorda che la comunità europea ha emanato alcune importanti direttive riguardanti la sicurezza e la salute dei lavoratori, fra le quali si segnalano le direttive 89/391/CEE, 89/686/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 86/188/CEE, 92/58/CEE (recepite in Italia con il Testo Unico Sicurezza Lavoro D.Lgs81 /2008 e successivamente integrato dal D.Lgs106/2009 ), che il datore di lavoro ha l’obbligo di rispettare e far rispettare. D’altra parte, sempre in riferimento alle summenzionate direttive, ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione ed alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. In particolare i lavoratori: a) devono osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; b) devono utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza; c) devono utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; d) devono segnalare immediatamente al datore di lavoro al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dispositivi di cui alle lettere (b) e (c), nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; e) non devono rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; f) non devono compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possano compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; g) si devono sottoporre ai controlli sanitari previsti nei loro confronti; h) devono contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento di tutti gli obblighi imposti dall'autorità competente o comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro

Il presente manuale di istruzioni indica l’utilizzo previsto dell’attrezzatura (si veda il

paragrafo 3.3) e fornisce istruzioni per il trasporto, l’installazione ed il corretto uso

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dell’attrezzatura; il manuale fornisce inoltre indicazioni per gli interventi di manutenzione e

i controlli periodici, nonché per lo smantellamento dell’attrezzatura.

Sono inoltre segnalati i pericoli ed i rischi residui (paragrafi 3.5, 3.6, 3.7, 3.8 e capitolo 8) e

quanto necessario per l’istruzione degli operatori. Da quanto sopra consegue che le sole

operazioni corrette e consentite operando con l’attrezzatura in oggetto sono quelle descritte

nel presente manuale.

L’attenta lettura e comprensione da parte degli operatori di quanto scritto in questo manuale

è dunque di fondamentale importanza per poter effettuare, con il minor rischio possibile e

senza danneggiare l’attrezzatura e il carico movimentato, tutte le operazioni necessarie per il

trasporto, l’installazione, l’uso, la manutenzione dell’attrezzatura stessa.

E’ necessario accertarsi che tutti gli operatori abbiano letto e compreso il presente

manuale prima che qualunque azione venga effettuata sull’attrezzatura in oggetto.

PRIMA DI COMPIERE QUALSIASI AZIONE SULL’ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO E MOVIMENTAZIONE DEGLI SCHERMI CRIOGENICI, TUTTI GLI OPERATORI DEVONO AVER LETTO E COMPRESO IL PRESENTE MANUALE DI ISTRUZIONI PER L’USO E LA MANUTENZIONE. A CONFERMA DELL’AVVENUTA LETTURA GLI OPERATORI DEVONO APPORRE LA PROPRIA FIRMA SULL’APPOSITO MODULO ALLEGATO AL TERMINE DI QUESTO MANUALE.

Questo manuale di istruzioni per l’uso e la manutenzione è da considerarsi a tutti gli effetti

parte integrante dell’attrezzatura di sollevamento; come tale deve essere conservato con

cura in un luogo adatto, noto e facilmente accessibile agli operatori, possibilmente in

prossimità del luogo di utilizzo dell’attrezzatura stessa.

Il manuale di istruzioni deve essere conservato per tutta la durata della vita dell’attrezzatura,

fino alla demolizione della stessa.

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Nel caso in cui il manuale si smarrisca o per cause varie non sia più disponibile e/o

accessibile in tutte le sue parti, se ne deve richiedere una nuova copia al Fabbricante.

In caso di cessione dell’attrezzatura di sollevamento e movimentazione a terzi, l’attrezzatura

deve essere ceduta soltanto se corredata di copia del manuale di uso e manutenzione e di

copia della relazione di calcolo e verifica.

QUALSIASI OPERAZIONE DI CONTROLLO, DI MANUTENZIONE ORDINARIA O STRAORDINARIA DEVE ESSERE ESEGUITA DA OPERATORI QUALIFICATI, CHE ABBIANO LETTO E COMPRESO IL MANUALE D’USO E MANUTENZIONE DELL’ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO E MOVIMENTAZIONE.

QUALSIASI OPERAZIONE DI CONTROLLO, DI MANUTENZIONE ORDINARIA O STRAORDINARIA DEVE ESSERE ESEGUITA CON L’ATTREZZATURA SGANCIATA DA MEZZI DI SOLLEVAMENTO E POGGIATA A TERRA.

2.3 Responsabilità

Il Fabbricante non sarà responsabile in alcun modo in caso di danni a persone e/o a cose

qualora l’attrezzatura di sollevamento e movimentazione sia stata immagazzinata, installata,

fatta funzionare o sottoposta a manutenzione nell’inosservanza di quanto indicato,

raccomandato e prescritto nel presente manuale e/o senza la piena osservanza da parte degli

operatori delle vigenti norme in materia di sicurezza sul lavoro.

Il Fabbricante non sarà responsabile in alcun modo in caso di danni a persone e/o a cose

qualora l’attrezzatura sia utilizzata in modo non conforme alla destinazione d’uso prevista

dal Fabbricante stesso e descritta nel paragrafo 4.4.

Qualsiasi intervento di modifica effettuato sull’attrezzatura di sollevamento e

movimentazione e non espressamente autorizzato dal Fabbricante solleva il Fabbricante

stesso, in caso di danni a persone e/o a cose, da qualsiasi responsabilità civile e penale.

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3 MANUALE DI ISTRUZIONE DELLA MACCHINA

3.1 Identificazione della macchina

La Macchina è utilizzata per il Sistema di Sollevamento ad Anelli degli schermi criogenici

dell’esperimento CUORE presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (L.N.G.S.)

dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (I.N.F.N.).

La Macchina è un sistema comprendente tre argani a motore elettrico trifase, un sistema di

supporto degli stessi, funi in acciaio di diametro 12 mm, sistemi di aggancio, quadri elettrici

e di un radiocomando. Il funzionamento normale della Macchina a tre argani prevede il

funzionamento sincrono.

3.2 Informazioni relative al trasporto

Macchina costruita in loco.

3.3 Installazione

I LAVORI DI MONTAGGIO E SMONTAGGIO DEVONO ESSERE ESEGUITI ESCLUSIVAMENTE DA TECNICI. LA ZONA DI MONTAGGIO DEVE ESSERE PROTETTA IN MODO ADEGUATO. L’IMPIANTO DEVE ESSRE DISINSERITO TENENDO CONTO DELLE NORME DI SICUREZZA ELETTRONICHE. SI DEVONO OSSERVARE LE SPECIFICHE NORME VIGENTI NEL LABORATORIO. SI DEVONO USARE ESCLUSIVAMENTE IDONEI ATTREZZI COLLAUDATI E CALIBRATI.

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3.4 Messa in servizio

OCCORRE PROTEGGERE ADEGUATAMENTE LA ZONA DI LAVORO. DURANTE LA MESSA IN SERVIZIO PUÒ ESSERE NECESSARIO ESEGUIRE LAVORI NELLA ZONA DI PERICOLO: PERTANTO SI DOVRANNO INCARICARE ESCLUSIVAMENTE PERSONE APPOSITAMENTE ADDESTRATE.

3.5 Funzionamento

In questo paragrafo viene descritto il funzionamento del radiocomando necessario per il

funzionamento del sistema macchina ed attrezzatura.

Tale radiocomando può essere utilizzato solo da personale addestrato.

Foto radiocomando

Legenda spiegazione pulsanti

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All’accensione o al riavvio del sistema l’operatore per abilitare il radiocomando deve seguire la procedura sotto riportata:

1.sblocco del fungo di emergenza (tasto rosso) 2.posizione selettore velocità al minimo 3.accensione del radiocomando 4.posizionamento del selettore di movimento 5.azionamento degli argani.

3.5.1 Utilizzo adeguato

La Macchina di sollevamento è destinato esclusivamente alle operazioni di movimentazione

degli schermi criogenici dell’esperimento CUORE.

Il sistema deve essere impiegato solo in perfette condizioni tecniche e da operatori

addestrati in stretta osservanza delle vigenti norme di sicurezza ed anti infortunistica. Si

intende inclusa inoltre l’osservanza delle condizioni di esercizio e manutenzione riportate

nelle presenti istruzioni di servizio.

IN CASO DI MANUTENZIONE/RIPARAZIONE É NECESSARIO DISINSERIRE I RISPETTIVI INTERRUTTORI GENERALI. DURANTE IL FUNZIONAMENTO OPPURE CON L’INTERRUTORE GENERALE NON DISINSERITO, I COMPONENTI ELETTRICI CHE SONO AL’INTERNO DI CARCASSE, MOTORI, ARMADI, MORSETTIERE ECC. HANNO PARTICOLARI NUDI SOTTO TENSIONE, PERTANTO SI POSSONO VERIFICARE GRAVI DANNI ALLA SALUTE DELLE PERSONE O AI MATERIALI NEI CASI DI:

Rimozione indebita di coperture;

Impiego improprio dei paranchi;

Uso errato;

Manutenzione insufficiente;

Carico superiore alla portata massima consentita.

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(La portata indicata costituisce il carico massimo consentito, si dovrà considerare come

portata la somma formata da carico applicato e mezzo di presa.)

3.5.2 Operazioni non consentite

Nell’uso del sistema di sollevamento non sono consentiti i seguenti lavori ed operazioni

perché possono causare in certe circostanze pericoli di grave danno alle persone e provocare

danni permanenti alla macchina ed al sistema di sollevamento.

NON SI DEVE CONSENTIRE IL PASSAGGIO DI PERSONE SOTTO CARICHI SOSPESI. NON SI DEVONO TRAINARE O TIRARE CARICHI SOSPESI IN SENSO OBLIQUO. NON SI DEVONO USARE PARANCHE PER STACCARE CARICHI BLOCCATI O INCASTRATI. NON SI DEVONO SUPERARE LE PORTATE E LE DIMENSIONI MASSIME CONSENTITE DAL CARICO. NON SI DEVONO LASCIARE CARICHI SOSPESI SENZA SORVEGLIANZA. NON SI DEVONO FAR PASSARE LE FUNI DEI PARANCHE SU SPIGOLI NON È CONSENTITO IL SOLLEVAMENTO DI PERSONE. NON È CONSENTITA LA MANOMISSIONE DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE. NON SI DEVE SOTTOPORRE IL TELECOMANDO DI MANOVRA A SOLLECITAZIONI MECCANICHE O AD UN USO IMPROPIO

3.5.3 Avvertenze generali

Particolare attenzione deve essere prestata alle condizioni fisiche degli operatori.

PERSONE SOTTO L’EFFETTO DI DROGA, ALCOOL O MEDICINALI CHE PREGIUDICHINO LA PRONTEZZA DEI RIFLESSI NON DEVONO ESSERE AMMESSE NE ALL’USO DEL SISTEMA DI SOLLEVAMENTO NE ALLE OPERAZIONI DI MONTAGGIO, MESSA IN SERVIZIO, MANUTENZIONE DELL’APPARATO E MESSA FUORI SERVIZIO.

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SONO VIETATE TRASFORMAZIONI E/O MODIFICHE RIGUARDANTI I DISPOSITIVI DI SICUREZZA DELL’IMPIANTO. LAVORI SULLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE DEL SISTEMA DI SOLLEVAMENTO DEVONO ESSERE ESEGUITE ESCLUSIVAMENTE DA ELETTRICISTI IN OSSERVANZA DELLE REGOLE DI ELETTRONICA. IN CASO DI ANOMALIA DI FUNZIONAMENTO IL SISTEMA DEVE ESSERE FERMATO E BLOCCATO IMMEDIATAMENTE CON DISINSERZIONE DEL RISPETTIVO INTERRUTTORE GENERALE E PROCEDENDO URGENTEMENTE ALL’ELIMINAZIONE DELL’ANOMALIA.

Il sistema di sollevamento deve essere utilizzato osservando rigorosamente le specifiche

norme anti infortunistiche nazionali e le norme di sicurezza generali.

Conservare le istruzioni di servizio sempre ben accessibili sul luogo di installazione.

L’utilizzatore dovrà istruirne adeguatamente il personale. Qualunque inosservanza alle

avvertenze riportate potrebbe causare lesioni corporali o persino il decesso di persone.

In aggiunta a quanto riportato nelle istruzioni di servizio si dovranno osservare le generali

norme di legge e le regole vincolanti in materia di prevenzione degli infortuni e di

protezione dell’ambiente.

PRIMA DI INZIARE IL LAVORO CON IL SISTEMA DI SOLLEVAMENTO, IL PERSONALE INCARICATO DEVE AVER LETTO LE ISTRUZIONI DI SERVIZIO, IN PARTICOLARE IL CAPITOLO DELLE AVVERTENZE. TUTTE LE OPERAZIONI DOVRANNO ESSERE ESEGUITE ESCLUSIVAMENTE DA PERSONALE SPECIFICAMENTE ADDESTRATO ALL’USO. L’UTILIZZATORE DEVE ASSICURARSI CHE IL SISTEMA DI SOLLEVAMENTO VENGA IMPEGATO SEMPRE ED ESCLUSIVAMENTE IN PERFETTO STATO E CHE SI TENGA CONTO DEGLI ESSENZIALI REQUISITI DI SICUREZZA. NEI CASI DI MESSA FUORI SERVIZIO (PER ESEMPIO ACCERTATA MANCANZA DI SICUREZZA, DI EMERGENZA E ANOMALIA DI FUNZIONAMENTO) L’OPERATORE DEVE ESEGUIRE TUTTE LE MISURE DI SICUREZZA PRESCRITTE.

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Avvertenze e segnali di pericolo applicati sulla macchina e sul sistema di sollevamento, nei

punti di accesso o in corrispondenza del collegamento alla rete, devono essere tenuti in

condizioni di leggibilità.

3.5.4 Norme di sicurezza per l’uso

PRIMA DI INZIARE IL LAVORO L’OPERATORE DEVE CONTROLLARE IL FUNZIONAMENTO DEI FRENI E DEI FINE CORSA. TUTTE LE MISURE E LE AVVERTENZE, CON RIFERIMENTO ALLA SICUREZZA DI FUNZIONAMENTO, ED ANCHE I PUNTI RIGUARDANTI LA SICUREZZA GENERALE E LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI, DA ADOTTARE O DA OSSERVARE PRIMA, DURANTE E DOPO LA MESSA IN FUNZIONE, DOVRANNO ESSERE ATTUATE RIGOROSAMENTE. IN PRESENZA DI DIFETTI RILEVANTI PER LA SICUREZZA E L’AFFIDABILITA, IL SISTEMA DEVE ESSERE FERMATO O COMUNQUE NON MESSO IN FUNZIONE. NON E CONSENTITO ESCLUDERE IL FUNZIONAMENTO DI DISPOSITIVI DI SICUREZZA OPPURE APPLICARLI IN MODO CONTRARIO ALLA FUNZIONE PREVISTA. IL SISTEMA DEVE ESSERE UTILIZZATO SOLO SE TUTTI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE E SICUREZZA, PER ESEMPIO DISPOSITIVI PROTETTIVI E D’EMERGENZA MOVIBILI SONO APPICATI E FUNZIONANTI.

Chiunque riconosca un immediato pericolo per le persone deve azionare senza indugio il

tasto di emergenza. Dopo un arresto d’emergenza, l’operatore dovrà reinserire e rimettere in

funzione l’apparato solo quando avrà accertato che la causa dell’anomalia sia stata eliminata

e che l’impianto potrà continuare a funzionare senza cagionare pericolo.

L’apparato deve essere immediatamente disinserito nei seguenti casi di anomalia:

Guasti alle apparecchiature e linee elettriche nonché agli elementi isolanti.

Guasto di freni e dispositivi di sicurezza.

Prima di inserire e mettere in funzione l’apparato occorre accertarsi che nessuna persona

venga messa in pericolo in conseguenza al funzionamento del sistema stesso. Se l’operatore

dovesse scorgere la presenza di persone che possono essere messe in pericolo a causa

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dell’impianto in funzione, dovrà provvedere subito al suo arresto e riavviarlo solo al

momento in cui le persone si trovino al di fuori della zona di pericolo.

Prima di ogni messa in funzione l’operatore, dopo apposita recinzione delle zone di lavoro e

di pericolo, dovrà sincerarsi delle condizioni regolamentari e di perfetta sicurezza del

sistema.

3.6 Manutenzione e pulizia

Con questa attività s’intendono lavori e interventi di manutenzione, ispezione e riparazione.

Riparazioni meccaniche ed elettriche nonché interventi di sistemazione dovranno essere

eseguiti solo da tecnici qualificati.

Si dovranno eseguire le operazioni di ispezione e manutenzione prescritte dalle istruzioni di

servizio alle scadenze specificate.

Le funi di sollevamento devono essere esenti da sporco e opportunamente lubrificate con

grasso appropriato.

Prima di iniziare interventi sugli impianti e dispositivi elettrici, occorre accertare che tutti i

particolari elettrici siano privi di tensione.

Alle persone non autorizzate deve essere vietato qualsiasi lavoro sulle macchine, sulle

apparecchiature e sui paranchi.

Prima di eseguire i lavori di riparazione e manutenzione sull’apparato dovrà essere

disinserito e fermato; inoltre, è necessario assicurare che non possa essere reinserito

involontariamente da parte di persone non autorizzate (chiudere a chiave gli interruttori).

Si dovrà garantire che:

l’apparto sia disinserito e privo di tensione;

le parti mobili siano ferme;

le parti mobili non possano mettersi in movimento durante i lavori;

si osservino le norme di protezione ambientale nell’eliminazione delle sostanze di

scarto e dei particolari sostituiti.

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Ogni parte che potrebbe essere sostituita deve comunque seguire le specifiche tecniche

definite dal progettista ed il costruttore deve essere avvisato preventivamente della

sostituzione

3.6.1 Norme per intervento durante l’esercizio

Delimitare la zona di lavoro con nastro di colore rosso-bianco e con segnali di pericolo.

Per evitare che il personale si ferisca durante le operazioni di manutenzione, si dovranno

utilizzare solo utensili ed ausili adeguati e correttamente calibrati.

Dove si possono verificare cadute di oggetti occorre proteggere la zona di lavoro.

Si raccomanda di non toccare parti rotanti e di tenersi ad una distanza di sicurezza per

evitare che vengano afferrati indumenti o capelli.

3.6.2 Norme supplementari per interventi su componenti elettrici

SI UTILIZZINO ESCLUSIVAMENTE FUSIBILI ORIGINALE CON LA PORTATA IN AMPERE E LE CARATTERISTICHE DI SGANCIO PREVISTE. FUSIBILI DIFETTOSI NON DEVONO ESSERE RIPARATI O ESCLUSI, MA SOSTITUITI CON FUSIBILI DELLO STESSO TIPO. IN CASO DI ANOMALIA DELL’ALIENTAZIONE IL SISTEMA DEVE ESSERE DISINSERITO IMMEDIATAMENTE. INTERVENTI SULLA PARTE ELETTRONICA E SUI SUOI COMPONENTI E MEZZI ELETTRICI DEVONO ESSERE ESEGUITE ESCLUSIVAMENTE DA ELETTRICISTI QUALIFICATI. QUALSIASI PARTICOLARE DA SOTTOPORRE A INTERVENTI DI MANUTENZIONE E RIPARAZIONE DEVE ESSERE DISINSERITO, SE PRESCRITTO, SI CONTROLLI COMUNQUE CHE LE PARTI DISINSERITE SIANO EFFETTIVAMENTE PRIVE DI TENSIONE. DIFETTI QUALI: COLLEGAMENTI ALLENTATI , CAVI DANNEGGIATI E CONTATTI DI PROTEZIONE CONSUMATI DEVONO ESSERE SUBITO ELEMINATI. L’APPARECCHIATURA ELETTRICA DELL’APPARATO DEVE ESSERE ISPEZIONATA E CONTROLLATA AD INTERVALLI REGOLARI.

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3.7 Operazioni di emergenza

In caso di anomalo funzionamento o malfunzionamento si raccomanda di sospendere

qualsiasi operazione e di segnalare al proprio responsabile ogni variazione che possa

pregiudicare la sicurezza. Eventuali difetti devono essere eliminati esclusivamente a cura di

tecnici.

3.8 Messa fuori servizio della macchina

L’apparato è dotato di un pulsante marcia - arresto che consente l’arresto dei movimenti in

caso di pericolo. Il pulsante di marcia - arresto è ben visibile sul telecomando. Per azionare

il pulsante marcia – arresto premere il tasto fino in fondo. Il bloccaggio è automatico.

Per sbloccare ruotare il tasto nella direzione della freccia e rilasciare. Lo sbloccaggio del

pulsante marcia – arresto dovrà avvenire solo quando il pericolo è cessato e la causa è

eliminata.

3.8.1 Messa fuori servizio dopo l’utilizzo

Alla fine del lavoro posizionare gli argani in modo da non ostacolare il transito di persone.

Staccare l’alimentazione disinserendo l’interruttore di rete.

3.8.2 Messa fuori servizio in caso di manutenzione e riparazione

I lavori di riparazione dovranno essere effettuati con gli argani senza carico e con

l’interruttore di rete o selezionatore disinseriti. Durante l’uso e gli interventi di riparazione

si devono rispettare le normative anti infortunistiche.

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4 DESCRIZIONE E SCOPO DELL’ATTREZZATURA

4.1 Dati del Fabbricante

Vengono di seguito riportati i dati identificativi del Fabbricante e dell’attrezzatura; gli stessi

dati sono pure incisi sulla targa identificativa fissata alla macchina.

Fabbricante Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Bologna Indirizzo Viale Berti Pichat 6/2, 40127 Bologna – Italia Recapiti telefonici Designazione della macchina Macchina a tre argani dell’esperimento CUORE Modello o Tipo CR-SSC Anno di costruzione 2011

4.2 Dati di targa

Ogni attrezzatura di sollevamento, in conformità a quanto prescritto dalle vigenti norme,

deve essere munita in posizione ben visibile di opportune segnalazioni (si veda la Figura 1 e

la Figura 2), tra le quali una targa di materiale inalterabile indicante:

- il Fabbricante;

- l’anno di costruzione;

- la portata nominale corrispondente al carico di servizio;

- la classe di appartenenza (in questo caso è la classe A1, secondo quanto indicato

dalla Norma Tecnica CNR 10021/85 - Strutture di acciaio per apparecchi di

sollevamento: istruzioni per il calcolo, l’esecuzione, il collaudo e la manutenzione).

La targhetta, rappresentata in Figura 1, è apposta vicino ad ogni argano; la targhetta

rappresentata in Figura 2, indicante il carico massimo movimentabile su ogni argano e il

carico massimo ammissibile con il funzionamento sincrono è apposta nella camera pulita, al

primo piano, ed all’ingresso del locale tecnico al secondo piano dell’edificio Cuore.

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Figura 1 – Targa con i dati del Fabbricante per SINGOLO ARGANO.

Figura 2 – Targa riportante il carico massimo applicabile con TRE ARGANI.

4.3 Descrizione dell’attrezzatura

Il Sistema di Sollevamento ad Anelli (SSA) per la movimentazione ed il montaggio degli

elementi denominati schermi criogenici è destinato ad essere utilizzato presso i Laboratori

Nazionali di Fisica Nucleare del Gran Sasso, nell’ambito dell’allestimento dell’Esperimento

Cuore all’interno della Clean Room 5 (CR5).

In Figura 1 è mostrato il sistema motorizzato denominato Sistema di Sollevamento.

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L’attrezzatura del sistema ad Anelli, raffigurata nelle Figure 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 è composta

essenzialmente dai seguenti componenti:

anelli (settori circolari);

elementi di collegamento (golfari-perno, manicotto, controdado, golfari maschio,

golfare femmina e grilli);

sistema di pulegge rinvio inclinato;

sistema di livelle elettroniche.

Figura 3 – Argani a motore elettrico.

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Figura 4 – Anelli (settori circolari).

Figura 5 –Elementi di collegamento.

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Figura 6 – Golfare maschio.

Figura 7 – Golfare femmina.

Figura 8 – Grillo.

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Figura 9 – Una delle carrucola del sistema di rinvio verticale.

Figura 10 – Sistema di livelle elettroniche.

Per anelli, qui e nel seguito, si intende la struttura composta da tre settori circolari collegati

mediante viti ed utilizzati per il sollevamento degli schermi criogenici. Per ognuno dei sette

schermi è stato progettato uno specifico anello che ne consenta la movimentazione nelle fasi

di apertura o chiusura del criostato.

Gli elementi di collegamento vengono avvitati di volta in volta sull’anello e sul codolo

filettato della fune.

Il sistema di pulegge rinvio inclinato viene montato sulla parte inferiore del coperchio 300K

ed è destinato ed utilizzato per l’apertura e chiusura degli schermi Still, 600mK, 50mK e

10mK.

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Un sistema di livelle elettroniche, attraverso segnali wireless, mantiene il controllo di

planarità durante la movimentazione degli schermi.

Il momento della messa in funzione del sistema è segnalato da un avviso sonoro emesso da

una sirena e da un lampeggiante. Il lampeggiante rimane acceso per tutta la durata del

funzionamento.

Il presente manuale di istruzione si riferisce esclusivamente alle strutture e attrezzature

descritte e raffigurate nelle immagini.

Le procedure riportate nel seguito si devono intendere come procedure standard; tali

procedure possono essere eventualmente integrate, estese o modificate. In questo caso è

necessario riportare nel presente documento le debite indicazioni e variazioni onde

permettere agli operatori e ai responsabili del montaggio di disporre sempre di un

riferimento operativo aggiornato.

4.4 Destinazione d’uso

Il Sistema di Sollevamento ad Anelli per la movimentazione ed il montaggio degli elementi

denominati schermi criogenici è stato progettato e realizzato per il sollevamento e la

movimentazione degli schermi, allo scopo di consentire il montaggio degli schermi sulle

strutture di destinazione. Il sistema è destinata ad essere utilizzata presso i Laboratori

Nazionali di Fisica Nucleare del Gran Sasso, nell’ambito dell’Esperimento Cuore, e solo per

tale impiego può essere utilizzata, nel rispetto delle modalità operative descritte nel presente

documento e dell’entità del carico massimo movimentabile di 7050 daN.

Da quanto sopra esposto si ha che l’unica destinazione d’uso ammessa per l’insieme delle

attrezzature: argani, funi, anelli ed elementi di collegamento è il sostentamento e la

movimentazione di carichi denominati schermi criogenici, di peso inferiore o uguale a 6215

daN.

L’ATTREZZATURA DI MOVIMENTAZIONE È DA IMPIEGARSI ESCLUSIVAMENTE NELL’AMBITO DELL’ESPERIMENTO CUORE, PER IL SOLLEVAMENTO DEGLI SCHERMI CRIOGENICI. DI PESO NON SUPERIORE A 6215 daN.

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OGNI ALTRO USO O MODALITÀ D’USO DELL’ATTREZZATURA NON ADERENTE AL SUDDETTO IMPIEGO O A QUANTO PRESCRITTO NEL PRESENTE MANUALE, È DA RITENERSI NON CONFORME ALLA DESTINAZIONE D’USO PREVISTA DAL FABBRICANTE.

L’impiego non conforme alla destinazione d’uso si configura anche nei seguenti casi:

• mancato rispetto dei limiti imposti dalle condizioni ambientali di funzionamento (si

veda a tal proposito il paragrafo 6.2.2);

• mancato rispetto degli intervalli di controllo degli accessori e componenti (capitolo

9);

• mancata sostituzione di particolari soggetti ad usura;

• mancato rispetto delle prescrizioni in materia di manutenzione ordinaria;

• mancato rispetto delle prescrizioni, delle raccomandazioni e degli avvisi di sicurezza

contenuti nel presente manuale;

• mancata osservanza delle prescrizioni e dei regolamenti in materia di

movimentazione dei carichi con attrezzature di sollevamento;

• mancata osservanza delle prescrizioni e dei regolamenti in materia di prevenzione

degli incidenti sui luoghi di lavoro.

Un impiego del Sistema di Sollevamento ad Anelli per operazioni di movimentazione al di

fuori della sua destinazione d’uso non è ammissibile perché potenzialmente pericoloso.

Il Fabbricante non può in alcun modo essere ritenuto responsabile per danni causati a

persone e/o cose derivanti da un impiego dell’attrezzatura non conforme alla destinazione

d’uso dichiarata nel presente paragrafo.

È VIETATO UTILIZZARE L’ATTREZZATURA DI MOVIMENTAZIONE PER UN USO DIVERSO DA QUELLO PER IL QUALE È DESTINATA. UN IMPIEGO DELL’ATTREZZATURA DI MOVIMENTAZIONE NON CONFORME ALLA DESTINAZIONE D’USO PREVISTA DAL FABBRICANTE PUÒ PROVOCARE GRAVI DANNI A PERSONE O/E COSE.

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4.5 Dati tecnici e principali caratteristiche costruttive

Nelle tabelle di seguito riportate sono elencate i principali dati tecnici e le caratteristiche

costruttive dell’attrezzatura ad anelli e dei principali elementi di collegamento; i dettagli

costruttivi sono allegati al Fascicolo di Progetto (contenente la relazione di calcolo, i disegni

costruttivi e copia del presente manuale di uso e manutenzione).

ANELLI ESPERIMENTO CUORE

DENOMINAZIONE Ф int. (mm) Ф est. (mm) H (mm) Peso

Settore

Peso

Anello MATERIALE

Anello 10mK 1020,0 1483,0 43,0 35,5 kg (con inserti)

106,5 kg (con inserti)

EN AW- 6082

T651

Anello 50mK 1060,0 1513,0 54,5 40,9 kg 122,7 kg EN AW- 6082

T651

Anello 600mK 1150,0 1543,0 64,5 38,0 kg 114,0 kg EN AW- 6082

T651

Anello Still EN AW- 6082

T651

Anello 4K 1423,0 1880,0 80,0 74,0 kg 222,0 kg EN AW- 6082

T651

Anello 40K 1548,0 1950,0 55,0 49,0 kg 147,0 kg EN AW- 6082

T651

Anello 300K 1673,0 2000,0 110,0 74,0 kg 222,0 kg EN AW- 6082

T651

ELEMENTI DI COLLEGAMENTO ESPERIMENTO CUORE

Golfari-perno A Golfari-perno B Manicotti Golfare Maschio Golfare Femmina Grillo

M24-300K M24-40K M24 M24 commerciale M24 commerciale commerciale

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Le parti principali dell’attrezzatura del Sistema di Sollevamento ad Anelli degli schermi

criogenici sono:

1) manicotto: serve per collegare il capocorda della fune dell’argano con il golfare-perno

che si trova sull’anello;

2) controdado (Figura 5C): serve per impedire lo svitamento del manicotto realizzando

così la tenuta della chiusura;

3) golfare-perno A M24-300K (Figura 5D): si tratta di un elemento che viene avvitato di

volta in volta sugli anelli 300K e 4K;

4) golfare-perno B M24-40K: si tratta di un elemento che viene avvitato sull’anello 40K ;

5) golfare maschio M24 (Figura 6): si tratta di un elemento commerciale che viene

avvitato di volta in volta sull’anello Still, 600mK, 50mK e 10mK;

6) golfare femmina M24 (Figura 7): si tratta di un elemento di collegamento commerciale

che viene avvitato sul codolo filettato della fune;

7) grillo (Figura 8): è l’elemento di collegamento commerciale che viene inserito tra il

golfare maschio ed il golfare femmina.

8) sistema di pulegge rinvio inclinato (Figura 9): viene montato sulla parte inferiore del

coperchio 300K ed è destinato ed utilizzato per l’apertura e chiusura degli schermi Still,

600mK, 50mK e 10mK;

9) sistema di livelle elettroniche (Figura 10): montato di volta in volta tutti gli anelli è

necessario per mantenere il controllo di planarità durante la movimentazione degli schermi.

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5 COLLAUDO DEL SISTEMA DI SOLLEVAMENTO In base alle indicazioni fornite dall’Allegato I, della già citata Direttiva Macchine,

l’attrezzatura di movimentazione in oggetto deve essere collaudata con dei carichi pari al

carico di servizio moltiplicato per:

un coefficiente di prova ks = 1,25 per la prova statica;

un coefficiente di prova kd = 1,1 per la prova dinamica.

5.1 Prova statica

La prova detta "prova statica" è una verifica che consiste nel controllare visivamente

l’attrezzatura di movimentazione e nell’applicargli successivamente una forza

corrispondente al carico massimo di esercizio moltiplicato per il coefficiente di prova statica

ks, quindi, dopo aver soppresso il carico, nell’eseguire di nuovo un’ispezione

dell’attrezzatura di movimentazione per controllare che non si sia verificato alcun danno.

5.2 Prova dinamica

La prova "prova dinamica" consiste nel far funzionare l’attrezzatura in tutte le possibili

configurazioni al carico massimo di esercizio moltiplicato per il coefficiente di prova

dinamica kd, tenendo conto del comportamento dinamico della macchina onde verificare il

buon funzionamento della macchina e degli elementi di sicurezza.

6 TRASPORTO E INSTALLAZIONE

6.1 Informazioni relative al trasporto

All’arrivo del sistema di sollevamento e della serie di anelli è necessario controllare ogni

sua parte assicurandosi che essa non abbia subito danni evidenti durante il trasporto (in

modo speciale gli elementi di collegamento e tutti gli accessori di sollevamento quali

golfari, grilli, bulloni ecc.); inoltre occorrerà controllare la presenza di tutti gli accessori e

delle parti necessarie all’eventuale montaggio. L’utilizzo eventuale di nuovi elementi di

giunzione (quali bulloni e dadi) o accessori (quali golfari e grilli) dovrà avvenire soltanto

dopo aver verificato che la classe di resistenza e la portata dei nuovi elementi sia

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rigorosamente uguale a quella che corredava l’attrezzatura di movimentazione dei telai

all’origine.

NEL CASO IN CUI SI SOSTITUISSERO GLI ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO, ASSICURARSI CHE I NUOVI ACCESSORI ABBIANO UNA CLASSE DI RESISTENZA E UNA PORTATA PARI A QUELLA DEGLI ELEMENTI SOSTITUITI.

6.2 Installazione

6.2.1 Spazio di installazione e di impiego

Lo spazio minimo richiesto per l’utilizzo dell’attrezzatura di movimentazione dei telai è

maggiore di quello che esso occupa fisicamente; tale spazio è, infatti, dipendente dai

seguenti fattori:

- dalle dimensioni dei carichi da movimentare;

- dall’entità e dal numero degli spostamenti che la collocazione del carico richiede;

- dal tipo di macchine utilizzate (carro ponte, piattaforma elevabile, ecc.) per il

sollevamento, lo spostamento e il montaggio della trave rotaia e dei telai.

In ogni caso occorre che vi sia, con l’attrezzatura ed il telaio a terra:

- almeno un metro e mezzo di spazio libero attorno ad ogni lato della trave rotaia; tale

spazio è necessario per poter effettuare le operazioni di collegamento ai mezzi di

sollevamento oltre che per gli interventi di ispezione e manutenzione

dell’attrezzatura e degli accessori di sollevamento (golfari, grilli, capicorda) prima

delle operazioni di aggancio e movimentazione del carico (vedere il paragrafo 3.6 e il

capitolo 9);

- almeno un metro e mezzo di spazio libero attorno ad ogni lato del telaio; tale spazio

è necessario per poter effettuare le operazioni di aggancio al carro ponte e gli

interventi di smontaggio dei distanziali e di montaggio delle scarpette, oltre che per

gli interventi di ispezione prima delle operazioni sollevamento e movimentazione del

carico (vedere il capitolo 9).

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SI RACCOMANDA DI EFFETTUARE OGNI OPERAZIONE AVENDO SEMPRE ALMENO 1,5 METRI DI SPAZIO ACCESSIBILE INTORNO ALLA STRUTTURA DI MOVIMENTAZIONE.

Lo spazio disponibile in pratica può essere inferiore a quello minimo prescritto, vista anche

la specificità dell’attrezzatura e l’ambito in cui essa deve operare; in ogni caso non possono

venir meno i requisiti essenziali di sicurezza necessari a contenere i rischi ai quali gli

operatori possono essere esposti durante il normale svolgimento delle procedure descritte in

questo documento.

6.2.2 Condizioni ambientali

Ferme restando valide tutte le prescrizioni riguardanti i luoghi di lavoro previste dalla

legislazione vigente per la tutela dei lavoratori, l’attrezzatura di movimentazione degli

schermi è stata concepita e realizzata per operare specificatamente nell’ambito

dell’Esperimento Cuore, nei Laboratori dell’INFN del Gran Sasso, quindi in un ambiente

coperto e comunque al riparo dall’azione del vento.

L’ambiente in cui opera l’attrezzatura deve avere una temperatura compresa tra 0 °C e +40

°C.

6.2.3 Illuminazione

L’ambiente in cui opera l’attrezzatura di movimentazione dei telai deve essere

sufficientemente illuminato, preferibilmente con luce diffusa; tutte le parti della struttura, in

modo particolare le zone operative quali i punti di collegamento tra anelli e golfari, struttura

d’ancoraggio e i punti di presa dell’anello, non devono essere posti in ombra.

UN’ILLUMINAZIONE INSUFFICIENTE O ECCESSIVA PUÒ ESSERE FONTE DI RISCHI PER GLI OPERATORI.

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7 IMMAGAZINAMENTO E MESSA FUORI SERVIZIO

7.1 Immagazzinamento

Nel caso in cui Sistema di Sollevamento ad Anelli debba essere immagazzinato per un breve

periodo prima della messa in servizio, esso può essere tenuto in un luogo asciutto, nel quale

non siano presenti sostanze corrosive o inquinanti.

7.2 Indicazioni per la messa fuori servizio

Sia la macchina che il Sistema di Sollevamento ad Anelli sono cespiti; per la sua

demolizione seguire le prescrizioni imposte dalle leggi vigenti nel paese in cui la macchina

è installata. Prima della demolizione richiedere, se la legge lo prevede, l’ispezione dell’ente

preposto e la conseguente verbalizzazione.

Le operazioni di smontaggio e demolizione dell’attrezzatura di movimentazione dei telai devono essere eseguite da personale qualificato, opportunamente protetto e attrezzato, seguendo le indicazioni del presente manuale.

Per la demolizione dell’attrezzatura e della macchina, attenersi alle istruzioni di seguito

riportate:

• gli interventi sull’impianto elettrico devono essere effettuati da personale

specializzato ed accuratamente istruito;

• affidare lo smontaggio dell’apparecchio di sollevamento esclusivamente a personale

qualificato;

• predisporre una zona di lavoro idonea;

• rimuovere l’apparecchiatura di comando;

• movimentare con mezzi idonei il sistema fino al luogo adibito al suo smontaggio;

• smontare i singoli componenti dell’attrezzatura raggruppandoli secondo la tipologia

di materiale (l’attrezzatura è costituita essenzialmente da componenti in acciaio e

leghe di alluminio):

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Materiali ferrosi acciaio getti d'acciaio ghisa sferoidale

Metalli non ferrosi bronzo alluminio rame

Materie plastiche polietilene poliuretano resina epossidica materie plastiche da stampaggio termoindurenti poliestere gomma sintetica

• procedere infine alla rottamazione nel sito di demolizione, secondo le vigenti

disposizioni di legge.

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8 UTILIZZO DELL’ATTREZZATURA DI MOVIMENTAZIONE

8.1 Avvertenze per la sicurezza degli operatori

Le operazioni di sollevamento e movimentazione dei carichi e le attività correlate

espongono gli operatori a dei rischi (si veda il paragrafo 3.5 e il paragrafo 8.5) dovuti alla

natura stessa delle operazioni da svolgere; infatti, gli operatori possono trovarsi ad operare

in zone pericolose e quindi ad essere esposti a situazioni potenzialmente pericolose. Per

questo si raccomanda di usare sempre i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) idonei e

conformi alle norme vigenti, in relazione del tipo di rischio al quale gli operatori sono

esposti; in questo caso, come meglio specificato nel paragrafo 8.5, il maggior rischio è

quello meccanico, si raccomanda quindi, prima di operare, di indossare:

• guanti adeguati per la protezione delle mani, che consentano la necessaria libertà di

movimento per le operazioni di ancoraggio delle funi alle attrezzature e delle

attrezzature agli schermi;

• elmetto in polietilene ad alta densità per la protezione del capo da urti accidentali e

dalla caduta di piccoli oggetti;

• scarponcini antinfortunistici con punta protetta;

• tuta di lavoro adeguata, che consenta una buona protezione generale senza limitare la

libertà di movimento dell’operatore;

• se l’ambiente di lavoro è rumoroso, l’operatore dovrà indossare tappi o cuffie

afonizzanti.

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- 40 -

Si raccomanda di effettuare costante sorveglianza durante lo svolgimento delle attività

lavorative.

E’ OBBLIGATORIO PER GLI OPERATORI UTILIZZARE I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE. IN PARTICOLARE SI RACCOMANDA L’USO DI GUANTI, ELMETTO E SCARPONCINI ANTINFORTUNISTICI CON PUNTA RINFORZATA. GLI OPERATORI ADDETTI ALLE OPERAZIONI DI IMBRACATURA E MOVIMENTAZIONE DEL CARICO DEVONO ESSERE QUALIFICATI E POSSEDERE SUFFICIENTI ESPERIENZA E PREPARAZIONE TECNICA. ESSI DEVONO AVER LETTO CON ATTENZIONE IL PRESENTE MANUALE DI ISTRUZIONI PRIMA DI COMPIERE QUALSIASI AZIONE SULLE ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO E MOVIMENTAZIONE DEI TELAI.

E’ indispensabile, prima dell’avvio delle operazioni di montaggio e dell’utilizzo del sistema

di sollevamento ad anelli di effettuare le necessarie attività di formazione e informazione

sulle corrette modalità operative a tutti gli operatori coinvolti nell’uso dell’attrezzatura

stessa e dei mezzi accessori.

8.2 Controlli e operazioni preliminari

Prima di ogni turno di lavoro e prima delle operazioni di apertura/chiusura del criostato è

necessario effettuare i seguenti controlli sugli accessori di sollevamento:

1) verificare lo stato d’uso delle funi metalliche; nel caso in cui siano evidenti tagli,

sfilacciamenti o abrasioni non si dovrà procedere all’operazione di sollevamento;

2) verificare lo stato di golfari, grilli e capicorda; dovranno essere sostituiti nel caso in

cui presentino deformazioni, allungamenti, schiacciamenti, incisioni e gioco nei

perni;

3) verificare lo stato dei bulloni che collegano i settori ad anello; i bulloni devono essere

sostituiti in caso di danneggiamento del filetto o di deformazione.

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- 41 -

ALL’INIZIO DI OGNI TURNO DI LAVORO OCCORRE CONTROLLARE LO STATO DEGLI ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO QUALI FUNI, ANELLI, GOLFARI, GRILLI, CAPICORDA, ECC. OGNI COMPONENTE CHE SI PRESENTI ALTERATO DEVE ESSERE SOSTITUITO DA UNO EQUIVALENTE PRIMA DI QUALSIASI UTILIZZO DELL’ATTREZZATURA.

Prima di iniziare ogni operazione è necessario accertarsi che lo spazio necessario alla

movimentazione degli schermi criogenici sia disponibile e sgombro.

OGNI VOLTA CHE, DURANTE LE FASI DI APERTURA/CHIUSURA DEI CRIOSTATI, SIA NECESSARIO L’INTERVENTO DELL’OPERATORE PER COLLEGARE/SCOLLEGARE I COMPONENTI DAL SISTEMA DI SOLLEVAMENTO O OGNI QUALVOLTA SI DEBBA OPERARE NEI PRESSI DELL’APPARATO BISOGNA ACERTARSI CHE I MOVIMENTI DEGLI ARGANI SIANO BLOCCATI. QUESTO DEVE ESSERE FATTO TRAMITE L’ATTIVAZIONE DEL TASTO DI EMERGENZA: FUNGO ROSSO.

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- 42 -

8.3 Descrizioni delle operazioni per il sollevamento / chiusura

8.3.1 Configurazione iniziale

Di seguito sono riportate le istruzioni per la movimentazione, ai fini della chiusura del

criostato, dell’insieme degli schermi criogenici dell’esperimento CUORE, partendo da una

configurazione iniziale in cui gli schermi stessi e gli anelli di sollevamento, sono posizionati

sullo schermatura esterna di piombo (External Shielding), collocata quest’ultima sulla

piattaforma mobile nella posizione inferiore (vedi Fig. 11).

Figura 11 – Configurazione iniziale di chiusura

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- 43 -

Operazione preliminare alle fasi successive di chiusura è il distacco della zavorra

dall’estremità di ogni fune.

La procedura della movimentazione prevede una rigida sequenza di operazioni che vanno

scrupolosamente rispettate da parte degli operatori.

In fase di chiusura si parte con il sollevamento dello schermo 10mK, il più interno e quello

di minori dimensioni e successivamente gli schermi 50mK, 600mK, Still, 4K, 40K e 300K.

8.3.2 Montaggio delle pulegge di rinvio

Per la chiusura degli schermi 10mK, 50mK, 600K, Still è necessario in fase preliminare

montare il sistema di rinvio, che fornisce la giusta inclinazione delle funi per la

movimentazione sulla faccia inferiore del coperchio 300K, collocato nella parte alta.

1. fissare i tre sistemi di pulegge rinvio inclinato sul lato inferiore del 300K tramite

le specifiche viti ed i relativi dadi come e possibile vedere nella figura sottostante

Figura 12 – Montaggio sistemi di pulegge rinvio inclinato

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8.3.3 Procedura di sollevamento / chiusura dello schermo 10mK

1. bloccaggio dei tre golfari maschi M24 su anello

2. discesa delle funi in corrispondenza dell’anello

3. serraggio dei golfari femmina ai codoli filettati delle funi

4. inserzione dei grilli di collegamento fra golfari maschi e golfari femmina

5. montaggio del sistema delle livelle elettroniche sull’anello tramite accoppiamento

di spine e di due viti di fissaggio

Figura 13 – Fasi 1-2-3-4-5

6. eseguire la procedura di set up per il settaggio delle livelle

7. sollevamento dello schermo alla minima velocità settata tramite il selettore del

radiocomando

8. al raggiungimento della quota di contatto con il coperchio relativo (10mK) nella

posizione alta arrestare il sistema di sollevamento

9. collegamento, mediante tutte le viti, del coperchio allo schermo in maniera

solidale. Assicurarsi del serraggio completo

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- 45 -

Figura 14

10. chiusura dei portelloni del pavimento della CR5

11. abbassamento di circa 20 cm dalla quota di contatto tra coperchio e schermo

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Figura 15

12. rimuovere le 9 piastre di appoggio dall’anello di sollevamento

Figura 16

13. discesa dell’anello sul pavimento della CR5 alla minima velocità in modo da

minimizzare le oscillazioni dell’anello stesso. Arrivati a terra arrestare il sistema

14. smontaggio del sistema delle livelle elettroniche

15. sconnessioni dei grilli dai golfari maschi

16. distacco dei golfari maschi dall’anello

17. smontaggio dell’anello in tre settori

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- 47 -

18. posizionamento dei settori all’interno della CR5

19. riapertura dei portelloni del pavimento della CR5

8.3.4 Procedura di sollevamento / chiusura dello schermo 50mk

1. bloccaggio dei tre golfari maschi M24 sull’anello

2. discesa delle funi in corrispondenza dell’anello

3. serraggio dei golfari femmina ai codoli filettati delle funi

4. inserzione dei grilli di collegamento fra golfari maschi e golfari femmina

5. montaggio del sistema delle livelle elettroniche sull’anello tramite accoppiamento

di spine di e due viti di fissaggio

Figura 17 – Fasi 1-2-3-4-5

6. eseguire la procedura di set up per il settaggio delle livelle

7. sollevamento dello schermi alla minima velocità settata tramite il selettore del

radiocomando

8. al raggiungimento della quota di contatto con il coperchio relativo (50mK) nella

posizione alta arrestare il sistema di sollevamento

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9. collegamento, mediante tutte le viti, del coperchio allo schermo in maniera

solidale. Assicurarsi del serraggio completo

Figura 18

10. chiusura dei portelloni del pavimento della CR5

11. discesa dell’anello sul pavimento della CR5 alla minima velocità in modo da

minimizzare le oscillazioni dell’anello stesso. Arrivati a terra arrestare il sistema

12. smontaggio del sistema delle livelle elettroniche

13. sconnessione dei grilli dai golfari maschi

14. distacco dei golfari maschi dall’anello

15. smontaggio dell’anello nei tre settori

16. posizionamento dei tre settori all’interno della CR5

17. riapertura dei portelloni della CR5

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- 49 -

8.3.5 Procedura di sollevamento / chiusura dello schermo 600mK

1. bloccaggio dei tre golfari maschi M24 sull’anello

2. discesa delle funi in corrispondenza dell’anello

3. serraggio dei golfari femmina ai codoli filettati delle funi

4. inserzione dei grilli di collegamento fra golfari maschi e golfari femmina

5. montaggio del sistema delle livelle elettroniche sull’anello tramite accoppiamento

di spine e di due viti di fissaggio

Figura 19 – Fasi 1-2-3-4-5

6. eseguire la procedura di set up per il settaggio delle livelle

7. sollevamento dello schermi alla minima velocità settata tramite il selettore sul

radiocomando

8. al raggiungimento della quota di contatto con il coperchio relativo (600mK) nella

posizione alta arrestare il sistema di sollevamento

9. collegamento, mediante tutte le viti, del coperchio allo schermo in maniera

solidale. Assicurarsi del serraggio completo

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- 50 -

Figura 20

10. chiusura dei portelloni del pavimento della CR5

11. discesa dell’anello sul pavimento della CR5 alla minima velocità in modo da

minimizzare le oscillazioni dell’anello stesso. Arrivati a terra arrestare il sistema

12. smontaggio del sistema delle livelle elettroniche

13. sconnessione dei grilli dai golfari maschio

14. distacco dei golfari maschio dall’anello

15. smontaggio dell’anello nei tre settori

16. posizionamento dei tre settori all’interno della CR5

17. riapertura dei portelloni della CR5

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- 51 -

8.3.6 Procedura di sollevamento / chiusura dello schermo Still

1. bloccaggio dei tre golfari maschi M24 sull’anello

2. discesa delle funi in corrispondenza dell’anello

3. serraggio dei golfari femmina ai codoli filettati delle funi

4. inserzione dei grilli di collegamento fra golfari maschi e golfari femmina

5. montaggio del sistema delle livelle elettroniche sull’anello tramite accoppiamento

di spine e di due viti di fissaggio

Figura 21 – Fasi 1-2-3-4-5

6. eseguire la procedura di set up per il settaggio delle livelle

7. sollevamento dello schermi alla minima velocità settata tramite il selettore sul

radiocomando

8. al raggiungimento della quota di contatto con il coperchio relativo (Still) nella

posizione alta arrestare il sistema di sollevamento

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- 52 -

9. collegamento, mediante tutte le viti, del coperchio allo schermo in maniera

solidale. Assicurarsi del serraggio completo

Figura 22

10. chiusura dei portelloni del pavimento della CR5

11. discesa dell’anello sul pavimento della CR5 alla minima velocità in modo da

minimizzare le oscillazioni dell’anello stesso. Arrivati a terra arrestare il sistema

12. smontaggio del sistema delle livelle elettroniche

13. sconnessione dei grilli dai golfari maschi

14. distacco dei golfari maschi dall’anello

15. smontaggio dell’anello nei tre settori

16. posizionamento dei tre settori all’interno della CR5

17. riapertura dei portelloni del pavimento della CR5

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- 53 -

8.3.7 Smontaggio delle puleggie di rinvio

Per la chiusura degli schermi 4K, 40K, 300K è necessario lo smontaggio delle pulegge di

rinvio collocate sulla faccia inferiore del coperchio 300K.

1. rimuovere i tre sistemi di pulegge rinvio inclinato sul lato inferiore del 300K

tramite le specifiche viti ed i relativi dadi

8.3.8 Procedura di sollevamento / chiusura dello schermo 4K

1. bloccaggio dei tre golfari-perno M24 sull’anello

Figura 23

2. discesa delle funi in corrispondenza dell’anello

3. avvitamento del controdado M24 al capocorda di ciascuna fune

4. avvitamento del manicotto M24 al capocorda di ciascuna fune

5. effettuare il contatto fra capocorda-manicotto M24 e l’estremità filettata del

golfare-perno M24

6. bloccaggio del manicotto sul golfare perno

7. serraggio del controdado al manicotto M24

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- 54 -

8. montaggio del sistema delle livelle sull’anello tramite accoppiamento di spine e di

due viti di fissaggio

Figura 24 – Fasi 3-4-5-6-7-8

9. eseguire la procedura di set up per il settaggio delle livelle

10. sollevamento dello schermo alla minima velocità settata tramite il selettore sul

radiocomando

11. al raggiungimento della quota di contatto con il coperchio relativo (4K) nella

posizione alta arrestare il sistema di sollevamento

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- 55 -

Figura 25

12. collegamento del coperchio allo schermo mediante le viti e i dadi (40 posizioni),

nell’ordine sequenziale dei vani presenti sull’anello. Assicurarsi del serraggio

completo

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- 56 -

Figura 26

Figura 27

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- 57 -

13. chiusura dei portelloni del pavimento della CR5

14. discesa dell’anello sul pavimento della CR5 alla minima velocità in modo da

minimizzare le oscillazioni dell’anello stesso. Arrivati a terra arrestare il sistema

15. smontaggio del sistema delle livelle elettroniche

16. allentare il controdado di ogni capocorda

17. svitare i manicotti dal golfare-perno

18. svitare i golfari-perno presenti sull’anello

19. smontaggio dell’anello nei tre settori

20. posizionamento dei tre settori all’interno della CR5

21. completare il serraggio fra schermo e coperchio nelle rimanenti 40 posizioni

mediante viti e dadi

22. riapertura dei portelloni del pavimento della CR5

8.3.9 Procedura di sollevamento / chiusura dello schermo 40K

1. bloccaggio dei tre golfari-perno M24-40K sull’anello

Figura 28

2. discesa delle funi in corrispondenza dell’anello

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- 58 -

3. effettuare il contatto fra capocorda-manicotto M24 e l’estremità filettata del

golfare-perno M24

4. bloccaggio del manicotto sul golfare-perno

5. serraggio del controdado al manicotto M24

6. montaggio del sistema delle livelle elettroniche sull’anello tramite accoppiamento

di spine e di due viti di fissaggio

Figura 29 – Fasi 3-4-5-6

7. eseguire la procedura di set up per il settaggio delle livelle

8. sollevamento dello schermo alla minima velocità settata tramite il selettore sul

radiocomando

9. al raggiungimento della quota di contatto con il coperchio relativo (40K) nella

posizione alta arrestare il sistema di sollevamento

10. collegamento, mediante tutte le viti, del coperchio allo schermo in maniera

solidale. Assicurarsi del serraggio completo

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- 59 -

Figura 30

11. chiusura dei portelloni del pavimento della CR5

12. discesa dell’anello sul pavimento della CR5 alla minima velocità in modo da

minimizzare le oscillazioni dell’anello stesso. Arrivati a terra arrestare il sistema

13. smontaggio del sistema delle livelle elettroniche

14. allentare il controdado di ogni capocorda

15. svitare i manicotti dal golfare-perno

16. svitare i golfari-perno presenti sull’anello

17. smontaggio dell’anello nei tre settori

18. posizionamento dei settori all’interno della CR5

19. riapertura dei portelloni della CR5

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- 60 -

8.3.10 Procedura di sollevamento / chiusura dello schermo 300K

1. bloccaggio dei tre golfari-perno M24-300K sui tre tasselli di presa presenti sullo

schermo

Figura 31

Figura 32

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- 61 -

2. discese delle funi in corrispondenza dei tasselli di presa

Figura 33

3. effettuare il contatto fra capocorda-manicotto M24 e l’estremità filettata del

golfare-perno M24-300K

Figura 34

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- 62 -

4. bloccaggio del manicotto sul golfare-perno

Figura 35

5. serraggio del controdado al manicotto M24

Figura 36

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- 63 -

6. sollevamento dello schermo fino ad uscire dall’ingombro dello schermo esterno

in Pb (External Shielding)

7. montaggio del sistema di livelle elettroniche, specifico per il 300K, in

corrispondenza del tassello di presa indicato come riferimento di zero delle stesse

Figura 37

8. eseguire la procedura di set up per il settaggio delle livelle

9. sollevamento dello schermo alla minima velocità settata tramite il selettore sul

radiocomando

10. al raggiungimento della quota di contatto con il coperchio relativo (300K) nella

posizione alta arrestare il sistema di sollevamento

11. smontaggio del sistema delle livelle elettroniche

12. collegamento, mediante tutte le viti del coperchio, allo schermo in maniera

solidale. Assicurarsi del serraggio completo

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- 64 -

Figura 38

13. allentare il controdado di ogni capocorda

14. svitare i manicotti

15. togliere i manicotti e i controdadi dal codolo filettato della fune

16. sollevamento delle funi fino alla quota massima consentita dai finecorsa

17. aggancio delle zavorre alle funi mediante dado M24

Figura 39

18. se è possibile arrivare a completa chiusura dei portelloni del pavimento della CR5

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- 65 -

PRIMA DI OGNI OPERAZIONE DI SOLLEVAMENTO VERIFICARE LA CHIUSURA DEI GRILLI E DEI GANCI.

TUTTE LE MANOVRE DI SOLLEVAMENTO E MOVIMENTAZIONE DEVONO ESSERE ESEGUITE MOLTO LENTAMENTE.

QUANDO IL CARICO È SOLLEVATO DA TERRA, GLI OPERATORI DEVONO TENERSI INTERAMENTE FUORI DALLO SPAZIO AD ESSO SOTTOSTANTE.

RISPETTARE LA SEGNALETICA PRESENTE SUL LUOGO DI LAVORO ATTENZIONE AI CARICHI SOSPESI

LA ZONA DI MONTAGGIO DEVE ESSERE TENUTA PULITA E SGOMBRA DA OGGETTI NON NECESSARI.

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- 66 -

8.4 Descrizioni delle operazioni per l’abbassamento / apertura

8.4.1 Configurazione iniziale

Di seguito sono riportate le istruzioni per la movimentazione, ai fini dell’apertura del

criostato, dell’insieme degli schermi criogenici dell’esperimento CUORE, partendo da una

configurazione iniziale in cui gli schermi sono in configurazione di lavoro (vedi Fig. 40).

Figura 40 – Configurazione di lavoro

La procedura della movimentazione prevede una rigida sequenza di operazioni che vanno

scrupolosamente rispettate da parte degli operatori.

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- 67 -

In fase di apertura si parte con l’abbassamento dello schermo 300K, il più esterno e quello

di maggiori dimensioni e successivamente gli schermi 40K, 4K, Still, 600mK, 50mK e

10mK.

8.4.2 Procedura di abbassamento / apertura dello schermo 300K

1. rimozione delle zavorre dai capicorda degli argani (vedi Fig. 39)

2. assicurarsi che lo schermo esterno del piombo sia completamente abbassato alla

quota limite inferiore. Se così non fosse contattare il tecnico predisposto per

portarlo alla condizione desiderata.

Figura 41

3. fissare i golfari-perno M24-300K sui tre tasselli di presa presenti sullo schermo

(vedi Fig. 31/32 )

4. avvitamento del controdado M24 al capocorda di ciascuna fune

5. avvitamento del manicotto M24 al capocorda di ciascuna fune

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- 68 -

6. effettuare il contatto fra i capicorda-manicotti M24 e l’estremità filettata del

golfare-perno M24-300K (vedi Fig. 34)

7. bloccaggio del manicotto sul golfare-perno (vedi Fig. 35)

8. serraggio del controdado al manicotto M24 (vedi Fig. 36)

Figura 42

9. montaggio del sistema di livelle elettroniche, specifico per il 300K, in

corrispondenza del tassello di presa indicato come riferimento di zero delle stesse

Figura 43

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- 69 -

10. eseguire la procedura di set up per il settaggio delle livelle

11. svitamento delle viti di collegamento fra coperchio e schermo

12. verificare la completa apertura dei portelloni della CR5

13. abbassamento dello schermo, alla minima velocità in modo da minimizzare le

oscillazioni, fino al raggiungimento della quota utile per lo smontaggio del

sistema di livelle elettroniche (approssimativamente 20 cm dal bordo superiore

dello schermo esterno di Pb) (vedi Fig. 37)

14. smontaggio del sistema di livelle elettroniche

15. completare l’abbassamento dello schermo

Figura 44

16. allentare il controdado di ogni capocorda

17. svitare i manicotti

18. smontaggio dei golfari

19. sollevamento delle funi fino ad una quota tale da consentire la chiusura dei

portelloni della CR5

20. chiusura dei portelloni della CR5

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- 70 -

8.4.3 Procedura di abbassamento / apertura dello schermo a 40K

1. montaggio anello 40K in CR5

2. bloccaggio dei tre golfari-perno M24-40K sull’anello (vedi Fig. 28)

3. effettuare il contatto fra capocorda-manicotto M24 e l’estremità filettata del

golfare-perno M24

4. bloccaggio del manicotto sul golfare-perno

5. serraggio del controdado al manicotto M24

6. montaggio del sistema delle livelle elettroniche sull’anello tramite accoppiamento

di spine e di due viti di fissaggio (vedi Fig. 29)

7. eseguire la procedura di set up per il settaggio delle livelle

8. sollevamento dell’anello fino alla quota di contatto con lo schermo 40K alla

minima velocità in modo da minimizzare le oscillazioni dell’anello stesso (vedi

Fig. 30)

9. svitamento delle viti di collegamento fra coperchio e schermo

10. apertura dei portelloni della CR5

11. abbassamento dello schermo, alla minima velocità in modo da minimizzare le

oscillazioni, fino alla quota di appoggio dell’anello 40K sull’anello 300K

Figura 45

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12. smontaggio del sistema di livelle elettroniche

13. allentare il controdado di ogni capocorda

14. svitare i manicotti dal golfare-perno

15. svitare i golfari-perno presenti sull’anello

16. sollevamento delle funi fino ad una quota tale da consentire la chiusura dei

portelloni della CR5

17. chiusura dei portelloni della CR5

8.4.4 Procedura di abbassamento / apertura dello schermo 4K

1. montaggi dell’anello 4K in CR5

2. bloccaggio dei tre golfari-perno M24 sull’anello (vedi Fig. 23)

3. effettuare il contatto fra capocorda-manicotto M24 e l’estremità filettata del

golfare-perno M24

4. bloccaggio del manicotto sul golfare-perno

5. serraggio del controdado al manicotto M24

6. montaggio del sistema delle livelle elettroniche sull’anello tramite accoppiamento

di spine e di due viti di fissaggio (vedi Fig. 24)

7. eseguire la procedura di set up per il settaggio delle livelle

8. sollevamento dell’anello, alla minima velocità in modo da minimizzare le

oscillazioni dell’anello stesso, fino ad una quota tale da consentire la

visualizzazione e successiva rimozione dei dadi (40 posizioni) che collegano il

coperchio allo schermo 4K che non consentirebbero il completo contatto con

l’anello

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Figura 46

9. sollevamento dell’anello fino alla quota di contatto con lo schermo 4K

10. rimozione dei rimanenti 40 dadi e viti (vedi Fig. 26/27)

11. apertura dei portelloni della CR5

12. abbassamento dello schermo, alla minima velocità in modo da minimizzare le

oscillazioni, fino alla quota di appoggio dell’anello 4K sull’anello 40K

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Figura 47

13. smontaggio del sistema di livelle elettroniche

14. allentare il controdado di ogni capocorda

15. svitare i manicotti dal golfare-perno

16. togliere controdado e manicotto da ogni capocorda

17. svitare i golfari-perno presenti sull’anello

18. sollevamento delle funi fino ad una quota tale da consentire la chiusura dei

portelloni della CR5

19. chiusura dei portelloni della CR5

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8.4.5 Montaggio delle pulegge di rinvio

Per la chiusura degli schermi 10mK, 50mK, 600K, Still è necessario in fase preliminare

montare il sistema di rinvio, che fornisce la giusta inclinazione delle funi per la

movimentazione sulla faccia inferiore del coperchio 300K, collocato nella parte alta.

Verificare che la fune si trovi sulla puleggia.

1. fissare i tre sistemi di pulegge rinvio inclinato sul lato inferiore del 300K tramite

le specifiche viti ed i relativi dadi (vedi Fig. 12)

8.4.6 Procedura di abbassamento / apertura dello schermo Still

1. montaggio anello Still in CR5

2. bloccaggio dei tre golfari maschi M24 sull’anello

3. discesa delle funi in corrispondenza dell’anello

4. serraggio dei golfari femmina ai codoli filettati delle funi

5. inserzione dei grilli di collegamento fra golfari maschi e golfari femmina

6. montaggio del sistema delle livelle elettroniche sull’anello tramite accoppiamento

di spine e di due viti di fissaggio

Figura 48 – Fasi 1-2-3-4-5-6

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7. eseguire la procedura di set up per il settaggio delle livelle

8. sollevamento dell’anello fino alla quota di contatto con lo schermo Still alla

minima velocità in modo da minimizzare le oscillazioni dell’anello stesso

Figura 49

9. disaccoppiamento fra Still e coperchio 600mK

10. apertura dei portelloni della CR5

11. abbassamento dello schermo, alla minima velocità in modo da minimizzare le

oscillazioni, fino alla quota di appoggio dell’anello Still sull’anello 4K

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Figura 50

12. smontaggio del sistema di livelle elettroniche

13. sconnessione dei grilli dai golfari maschi

14. distacco dei golfari maschi dall’anello

15. sollevamento delle funi fino ad una quota tale da consentire la chiusura dei

portelloni della CR5

16. chiusura dei portelloni della CR5

8.4.7 Procedura di abbassamento / apertura dello schermo 600 mK

1. montaggio anello 600mK in CR5

2. bloccaggio dei tre golfari maschi M24 sull’anello

3. discesa delle funi in corrispondenza dell’anello

4. serraggio dei golfari femmina ai codoli filettati delle funi

5. inserzione dei grilli di collegamento fra golfari maschi e golfari femmina

6. montaggio del sistema delle livelle elettroniche sull’anello tramite accoppiamento

di spine e di due viti di fissaggio

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Figura 51 – Fasi 1-2-3-4-5-6

7. eseguire la procedura di set up per il settaggio delle livelle

8. sollevamento dell’anello fino alla quota di contatto con lo schermo 600mK alla

minima velocità in modo da minimizzare le oscillazioni dell’anello stesso

Figura 52

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9. svitamento delle viti di collegamento fra coperchio e schermo

10. apertura dei portelloni della CR5

11. abbassamento dello schermo, alla minima velocità in modo da minimizzare le

oscillazioni, fino alla quota di appoggio dell’anello 600mK sull’anello Still

Figura 53

12. smontaggio del sistema di livelle elettroniche

13. sconnessione dei grilli dai golfari maschi

14. distacco dei golfari maschi dall’anello

15. sollevamento delle funi fino ad una quota tale da consentire la chiusura dei

portelloni della CR5

16. chiusura dei portelloni della CR5

8.4.8 Procedura di abbassamento / apertura dello schermo 50 mK

1. montaggio anello 50mK in CR5

2. bloccaggio dei tre golfari maschi M24 sull’anello

3. discesa delle funi in corrispondenza dell’anello

4. serraggio dei golfari femmina ai codoli filettati delle funi

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5. inserzione dei grilli di collegamento fra golfari maschi e golfari femmina

6. montaggio del sistema delle livelle elettroniche sull’anello tramite accoppiamento

di spine e di due viti di fissaggio

Figura 54 – Fasi 1-2-3-4-5-6

7. eseguire la procedura di set up per il settaggio delle livelle

8. sollevamento dell’anello fino alla quota di contatto con lo schermo 50mK alla

minima velocità in modo da minimizzare le oscillazioni dell’anello stesso

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Figura 55

9. svitamento delle viti di collegamento fra coperchio e schermo

10. apertura dei portelloni della CR5

11. abbassamento dello schermo, alla minima velocità in modo da minimizzare le

oscillazioni, fino alla quota di appoggio dell’anello 50mK sull’anello 600mK

Figura 56

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12. smontaggio del sistema di livelle elettroniche

13. sconnessione dei grilli dai golfari maschi

14. distacco dei golfari maschi dall’anello

15. sollevamento delle funi fino ad una quota tale da consentire la chiusura dei

portelloni della CR5

16. chiusura dei portelloni della CR5

8.4.9 Procedura di abbassamento / apertura dello schermo 10 mK

1. montaggio dell’anello10 mK, in CR5, senza le 9 piastre di appoggio

2. bloccaggio dei tre golfari maschi M24 sull’anello

3. discesa delle funi in corrispondenza dell’anello

4. serraggio dei golfari femmina ai codoli filettati delle funi

5. inserzione dei grilli di collegamento fra golfari maschi e golfari femmina

6. montaggio del sistema delle livelle elettroniche sull’anello tramite accoppiamento

di spine e di due viti di fissaggio

Figura 57 – Fasi 1-2-3-4-5-6

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7. eseguire la procedura di set up per il settaggio delle livelle

8. sollevamento fino a circa 20 cm dalla quota di contatto alla minima velocità in

modo da minimizzare le oscillazioni dell’anello stesso

Figura 58

Figura 59

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9. fissare le 9 piastre di appoggio all’anello di sollevamento

Figura 60

10. sollevamento dell’anello fino alla quota di contatto con lo schermo 10mK

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Figura 61

11. svitamento delle viti di collegamento fra coperchio e schermo

12. apertura dei portelloni della CR5

13. abbassamento dello schermo, alla minima velocità in modo da minimizzare le

oscillazioni, fino alla quota di appoggio dell’anello 10mK sull’anello 50mK

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Figura 62

14. smontaggio del sistema di livelle elettroniche

15. sconnessione dei grilli dai golfari maschi

16. distacco dei golfari maschi dall’anello

17. sollevamento delle funi fino alla quota massima consentita dai finecorsa

18. aggancio delle zavorre alle funi mediante dado M24 (vedi Fig. 39)

19. chiusura dei portelloni della CR5

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PRIMA DI OGNI OPERAZIONE DI SOLLEVAMENTO VERIFICARE LA CHIUSURA DEI GRILLI E DEI GANCI.

TUTTE LE MANOVRE DI SOLLEVAMENTO E MOVIMENTAZIONE DEVONO ESSERE ESEGUITE MOLTO LENTAMENTE.

QUANDO IL CARICO È SOLLEVATO DA TERRA, GLI OPERATORI DEVONO TENERSI INTERAMENTE FUORI DALLO SPAZIO AD ESSO SOTTOSTANTE.

RISPETTARE LA SEGNALETICA PRESENTE SUL LUOGO DI LAVORO ATTENZIONE AI CARICHI SOSPESI

LA ZONA DI MONTAGGIO DEVE ESSERE TENUTA PULITA E SGOMBRA DA OGGETTI NON NECESSARI.

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8.5 Rischi potenziali derivanti dall’uso dell’attrezzatura

Nonostante gli accorgimenti che possono essere adottati per rendere sicure le operazioni di

sollevamento e movimentazione di carichi, queste presentano comunque dei rischi residui

che gli operatori devono conoscere e tenere ben presenti durante il lavoro; tali rischi sono

sostanzialmente di natura meccanica, e tra questi i più rilevanti sono:

· rischio di schiacciamento;

· rischio di trascinamento o intrappolamento;

· rischio di urto;

· rischio di attrito o abrasione;

· rischio di caduta di parti;

· rischio di perdita di stabilità (del carico);

· rischio di scivolamento, di inciampo e di caduta.

I rischi sopra menzionati, intrinseci nelle operazioni di sollevamento e movimentazione dei

carichi, possono essere minimizzati per gli operatori addetti soltanto:

• rispettando scrupolosamente tutte le vigenti prescrizioni e indicazioni per la tutela

della salute e della sicurezza del lavoratore sui luoghi di lavoro, nonché le procedure

e le indicazioni riportate sul presente manuale;

• assicurandosi del buono stato delle attrezzature di sollevamento e movimentazione,

ispezionando periodicamente tutti gli accessori di sollevamento (vedi capitolo 9);

• utilizzando sempre i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) messi a disposizione

del datore di lavoro (vedi il paragrafo 8.1);

• compiendo le operazioni di lavoro soltanto dopo essersi messi nelle migliori

condizioni per effettuarle (visibilità, postura, ecc.), compatibilmente con la tutela

della sicurezza degli altri operatori;

• concertando ogni operazione e manovra con gli altri operatori, in modo tale che

nessun operatore agisca all’oscuro degli altri.

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NEL CASO IN CUI PIÙ OPERATORI AGISCANO INSIEME È NECASSARIO ORGANIZZARE E COORDINARE LE LORO AZIONI IN MODO TALE CHE NESSUNA AZIONE POSSA ESSERE COMPIUTA SENZA CHE TUTTI GLI OPERATORI PRESENTI NELLA ZONA DI MONTAGGIO NE SIANO A CONOSCENZA.

LE OPERAZIONI DI SOLLEVAMENTO E MOVIMENTAZIONE DEVOVO AVVENIRE ESCLUSIVAMENTE DOPO L’ALLONTANAMENTO DEGLI OPERATORI DAL CARICO.

L’OPERATORE ADDETTO AL SISTEMA DI SOLLEVAMENTO AD ANELLI DEVE SEMPRE SEGNALARE, PRIMA DI COMPIERLE, L’INIZIO DELLE MANOVRE.

DURANTE LE OPERAZIONI DI POSA DEL CARICO GLI OPERATORI DEVONO PRESTARE LA MASSIMA ATTENZIONE PER EVITARE RISCHI DI SCHIACCIAMENTO. IL MANOVRATORE DEL SISTEMA DI SOLLEVAMENTO AD ANELLI DEVE AVERE LA PIENA VISIBILITÀ SUGLI OPERATORI PRESENTI NEI PRESSI DEL CARICO.

NON LASCIARE CARICHI SOSPESI INCUSTODITI.

8.6 Segnaletica di sicurezza

Sul luogo di lavoro dove avvengono le operazioni di sollevamento e movimentazione dei

carichi, deve essere presente opportuna e varia segnaletica, quale, ad esempio:

a. segnali di pericolo

• pericolo generico (Figura 63);

• macchine in movimento;

• attenzione ai carichi sospesi (Figura 64);

b. segnali di divieto

• vietato l’accesso ai non addetti;

• vietato il transito durante le operazioni di sollevamento e movimentazione

dei carichi;

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c. segnali di obbligo

• è obbligatorio il casco di protezione;

• è obbligatorio usare i guanti protettivi;

• calzature di sicurezza obbligatorie;

• controllare funi e ganci prima dell’uso.

Figura 63 – Segnale di pericolo generico.

Figura 64 – Segnale di pericolo dovuto a carichi sospesi.

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9 MANUTENZIONE DEL SISTEMA DI SOLLEVAMENTO

9.1 Manutenzione dell’attrezzatura di movimentazione

Fermo restando quanto già esposto nel paragrafo 8, tutti gli accessori di sollevamento

utilizzati nel sistema di sollevamento ad anelli quali:

1) funi metalliche;

2) capicorda, elementi di collegamento, ecc;

3) golfari, grilli, ecc.

dovranno essere accuratamente controllati almeno ogni tre mesi e comunque sempre

prima di ogni utilizzo.

Ogni accessorio che presenti deformazioni, schiacciamenti, allungamenti o incisioni dovrà

essere sostituito. I golfari dovranno avvitarsi e svitarsi senza presentare giochi.

Per quanto riguarda il sistema di sollevamento ad anelli e gli organi di giunzione, si dovrà

verificare trimestralmente il buono stato e il serraggio di ogni bullone ed eventualmente

ripristinare, ove occorrente, la verniciatura dell’attrezzatura.

Ogni intervento di ispezione e manutenzione dovrà essere effettuato con l’attrezzatura di

movimentazione non collegata a mezzi di sollevamento.

Il sistema di sollevamento dovrà essere controllato annualmente da un ente certificatore.

OGNI TRE MESI L’ATTREZZATURA DOVRÀ ESSERE SOTTOPOSTA AD UN ACCURATO CONTROLLO DELLO STATO DI TUTTI GLI ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO AD ESSA COLLEGATI O CON ESSA UTILIZZATI.

LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE DEVONO ESSERE ESEGUITE ESCLUSIVAMENTE DAGLI ADDETTI ALLA MANUTENZIONE, CIOÈ DA PERSONALE SPECIALIZZATO E COMPETENTE, CHE ABBIA LETTO E COMPRESO IL PRESENTE MANUALE DI ISTRUZIONI. COMPORTAMENTI ED AZIONI NON CONFORMI ALLE ISTRUZIONI DI SICUREZZA ELENCATE NEL PRESENTE MANUALE O COMUNQUE NON CORRISPONDENTI A QUANTO PREVISTO DALLE VIGENTI NORMATIVE IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO, POSSONO ESSERE FONTE DI PERICOLI PER L’OPERATORE E CAUSARE GRAVI DANNI ALLE PERSONE E ALLE COSE.

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Rispettare le periodicità indicate per gli interventi di manutenzione.

CONTROLLARE CHE TUTTI I SEGNI GRAFICI E I SEGNALI DI SICUREZZA DELLA MACCHINA SIANO PRESENTI, IN BUONO STATO E LEGGIBILI. CONTROLLO DEL BUONO STATO DEL RADIOCOMANDO CONTROLLO DEI FRENI DEGLI ARGANI

Se si ritiene necessario attuare una procedura o un intervento non previsto nel presente

manuale, prima di procedere si raccomanda di consultare il Fabbricante per verificarne la

fattibilità.

L’ESECUZIONE DI OPERAZIONI GIUDICATE “NON FATTIBILI” DAL FABBRICANTE O L’INOSSERVANZA DELLE NORME E DELLE PROCEDURE DESCRITTE NEL PRESENTE MANUALE SOLLEVA IL FABBRICANTE DA OGNI RESPONSABILITÀ PER QUALSIASI DANNO CAUSATO.

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10 FIRME DI AVVENUTA LETTURA

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