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MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE

INTEGRATO PER LA QUALITA’, L’AMBIENTE

E LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO in conformità alle norme

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Qualità, Ambiente e Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro

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Il contenuto di questo documento è di proprietà di EBM SRL e non può essere riprodotta o divulgata a terzi senza autorizzazione. Copiare anche solo parti di questo Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza (e dei documenti correlati) è contro la legge. La riproduzione in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo (manuale, meccanico, elettronico etc.) è vietata senza l'autorizzazione scritta della EBM SRL (Legge 22 aprile 1941 n° 633 e successivi aggiornamenti).

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PREMESSA

L’impresa EBM SRL, dopo anni di esperienza maturata nella gestione separata dei diversi sistemi di ge-stione aziendale conformi alla rispettive norme: - UNI EN ISO 9001:2008, - UNI EN ISO 14001:2004, - OHSAS 18001:2007, ha assunto la decisione strategica di Mantenere le rispettive Certificazioni di Conformità con l’adozione di un Sistema di Gestione Integrato per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza al fine di: - riconoscere che la gestione di requisiti legati alla qualità, all’ambiente ed alla sicurezza nello svolgi-

mento delle attività è fra le priorità dell’organizzazione; - operare nel rispetto delle normative vigenti in materia di impresa, ambiente e sicurezza; - stabilire e mantenere comunicazioni con le parti interessate, interne ed esterne; - individuare le prescrizioni di legge e gli aspetti di qualità, ambiente e sicurezza, collegati all’attività, ai

prodotti ed ai servizi dell’organizzazione; - sviluppare l’impegno della direzione e del personale verso la protezione dell’ambiente, con chiare as-

segnazione di responsabilità e competenze; - stabilire un processo per raggiungere i livelli di prestazione prefissati; - assegnare risorse appropriate e sufficienti, compreso l’addestramento, per raggiungere i livelli di pre-

stazione prefissati e mantenerli nel tempo; - valutare le prestazioni legate ai requisiti di qualità, ambiente e sicurezza in rapporto alla politica a-

ziendale, agli obiettivi, ai programmi ed ai traguardi dell’organizzazione ed operare per il miglioramen-to quando è il caso;

- stabilire un processo gestionale per eseguire gli audit ed i riesami del SGI ed individuare le opportuni-tà di miglioramento del sistema e delle risultanti prestazioni;

I potenziali benefici attesi dalla direzione che si possono ottenere da un SGI efficace comprendono: - assicurare la clientela sull’impegno per una dimostrabile gestione dei requisiti di qualità, ambiente e

sicurezza; - accrescere la soddisfazione dei nostri Committenti, mediante l’osservanza dei requisiti dei Committen-

ti stessi, - intrattenere buone relazioni col pubblico e con le istituzioni locali; - migliorare l’immagine e la quota di mercato; - ridurre gli incidenti che implicano la responsabilità. - operare in sicurezza.

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INDICE

0.1 PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA .......................................................................................................................... 5 0.2 GENERALITÀ DELL’AZIENDA ................................................................................................................................ 5 0.3 ORGANIGRAMMA FUNZIONALE AZIENDALE ......................................................................................................... 6 1.1 GENERALITÀ ........................................................................................................................................................ 7 1.1 STRUTTURA E SCOPO DEL PRESENTE MANUALE .................................................................................................... 8 1.2 CAMPO DI APPLICAZIONE ..................................................................................................................................... 9 4.1 GENERALITA’ ..................................................................................................................................................... 12 4.1.1 INTERAZIONE TRA I PROCESSI DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO ............................................................ 14 4. 2 REQUISITI GENERALI RELATIVI ALLA DOCUMENTAZIONE ................................................................................... 18

4.2.1 Generalità ................................................................................................................................................... 18 4.2.2 Manuale del Sistema di Gestione Integrato .............................................................................................. 19 4.2.3 Tenuta sotto Controllo dei Documenti ....................................................................................................... 21 4.2.4 Tenuta sotto Controllo delle Registrazioni ................................................................................................ 23 4.2.4 Prescrizioni legali ...................................................................................................................................... 26 4.2.5 Indicatori .................................................................................................................................................... 27

5.1 IMPEGNO DELLA DIREZIONE ............................................................................................................................... 27 5.2 ATTENZIONE FOCALIZZATA AI PORTATORI DI INTERESSE .................................................................................... 28

5.2.1 Aspetti di impatto ambientale diretti .......................................................................................................... 28 5.2.2 Igiene, Sicurezza e Salute dei Lavoratori .................................................................................................. 29 5.2.3 Sicurezza delle Informazioni ..................................................................................................................... 31 5.2.4 Conoscenza, applicazione ed aggiornamento della politica ..................................................................... 31

5.3 POLITICA AZIENDALE PER LA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA ...................................................................... 32 5.3.1 Analisi di avvio .......................................................................................................................................... 32 5.3.2 Emanazione della politica ......................................................................................................................... 33 5.3.3 Contenuti ................................................................................................................................................... 33 5.3.4 Verifica, Revisione e Riesame della politica ............................................................................................. 34 5.3.5 Documentazione, diffusione e disponibilità .............................................................................................. 34

5.4 PIANIFICAZIONE ................................................................................................................................................. 35 5.4 OBIETTIVI E MIGLIORAMENTO ............................................................................................................................ 35

5.4.1 Obiettivi ..................................................................................................................................................... 35 5.4.2 Miglioramento continuo ............................................................................................................................ 39

5.5 RESPONSABILITÀ, AUTORITÀ E COMUNICAZIONE ............................................................................................... 39 5.5.1 Responsabilità ed Autorità ......................................................................................................................... 39 5.5.2 Rappresentante della Direzione ................................................................................................................. 40 5.5.3 Comunicazioni ............................................................................................................................................ 40 5.5.3.1 Comunicazione Interna ........................................................................................................................... 40 5.5.3.2 Comunicazioni esterne ............................................................................................................................ 42 5.5.3.3 Comunicazioni con l'organismo di Certificazione .................................................................................. 43

5.6 RIESAME DA PARTE DELLA DIREZIONE ............................................................................................................... 43 6.1 MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE ............................................................................................................. 46 6.2 RISORSE UMANE ................................................................................................................................................ 46

6.2.1 Generalità ................................................................................................................................................... 46 6.2.2 Competenza, Formazione-Addestramento, Consapevolezza, ruoli, responsabilità ed autorità ................. 47

IDENTIFICAZIONE .................................................................................................................................................... 48 PIANIFICAZIONE DELLE ESIGENZE ............................................................................................................................. 49 VERIFICA E APPROVAZIONE DEI PIANI ....................................................................................................................... 49 ATTUAZIONE ........................................................................................................................................................... 49 REGISTRAZIONE DEI RISULTATI ................................................................................................................................ 49 VALUTAZIONE DEI RISULTATI ................................................................................................................................... 50 6.3 INFRASTRUTTURE ............................................................................................................................................... 50

6.3.1 Infrastrutture .............................................................................................................................................. 50 6.3.2 Mezzi, macchinari, attrezzature ed apprestamenti ..................................................................................... 50

6.4 AMBIENTE DI LAVORO ....................................................................................................................................... 51

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7.1 PIANIFICAZIONE E REALIZZAZIONE DELL’OPERA ............................................................................................... 52 7.2 PROCESSI RELATIVI AL COMMITTENTE ............................................................................................................... 53

7.2.1 Determinazione dei Requisiti Relativi alla Realizzazione dell’Opera ....................................................... 53 7.2.2 Riesame dei Requisiti Relativi alla Realizzazione dell’Opera ................................................................... 54 7.2.3 Comunicazione con il Committente ............................................................................................................ 56

7.3 PROGETTAZIONE E SVILUPPO ............................................................................................................................. 56 7.3.1 Pianificazione della progettazione ............................................................................................................ 56 7.3.2 Elementi in ingresso alla progettazione .................................................................................................... 56 7.3.3 Elementi in uscita dalla progettazione ...................................................................................................... 57 7.3.4 Riesame della progettazione ..................................................................................................................... 57 7.3.5 Verifica della progettazione ...................................................................................................................... 57 7.3.6 Validazione della progettazione ................................................................................................................ 57 7.3.7 Modifiche della progettazione .................................................................................................................. 58

7.4 APPROVVIGIONAMENTO ..................................................................................................................................... 58 7.4.1 Processo di Approvvigionamento ............................................................................................................... 58 7.4.2 Informazioni per l’Approvvigionamento .................................................................................................... 61 7.4.3 Consegne in cantiere e Verifica dei Prodotti Approvvigionati .................................................................. 61

7.5 PRODUZIONE E CONTROLLO ............................................................................................................................... 62 7.5.1 Tenuta sotto Controllo delle Attività di Esecuzione dell’Opera ................................................................. 62 7.5.2 Validazione dei Processi di lavorazione (Processi speciali) ...................................................................... 70 7.5.3 Identificazione e Rintracciabilità ............................................................................................................... 70 7.5.4 Proprietà del Cliente .................................................................................................................................. 71 7.5.5 Conservazione dei prodotti/Materiali ........................................................................................................ 72

7.6 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DISPOSITIVI DI MONITORAGGIO E MISURAZIONE ............................................ 74 7.7 PREPARAZIONE E RISPOSTA ALLE EMERGENZE .................................................................................................... 76 8.1 GENERALITÀ ...................................................................................................................................................... 77 8.2 MONITORAGGI E MISURAZIONI .......................................................................................................................... 77

8.2.1 Soddisfazione del Committente................................................................................................................... 77 AUDIT ESTERNI ........................................................................................................................................................ 79 AUDIT DA OARTE DI ENTI ESTERNI ........................................................................................................................... 79

8.2.3 Monitoraggio e Misurazione delle Prestazioni .......................................................................................... 79 8.2.3 Monitoraggio e Misurazione dei Processi ................................................................................................. 80 8.2.4 Monitoraggio e Misurazione dei Prodotti/Servizi ...................................................................................... 81

8.3 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI PRODOTTI NON CONFORMI ............................................................................. 82 8.4 ANALISI DEI DATI ............................................................................................................................................... 84 8.5 MIGLIORAMENTO ............................................................................................................................................... 84

8.5.1 Miglioramento Continuo ............................................................................................................................ 84 8.5.2 Azioni Correttive ........................................................................................................................................ 85 8.5.3 Azioni Preventive ........................................................................................................................................ 86

9.1 CORRELAZIONE CON LA NORMA UNI EN ISO 9001:2008 .................................................................................. 87 9.2 CORRELAZIONE CON LA NORMA UNI EN ISO 14001:2004 ................................................................................ 89 9.3 CORRELAZIONE CON LA NORMA OHSAS 18001:2007 ....................................................................................... 91

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0 INTRODUZIONE

0.1 PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA

La EBM SRL specializzata nel settore degli impianti elettrici civili ed industriali nonché in opere di edilizia per edifici civili ed industriali, nasce dal sogno di riuscire a costruire un'azienda strutturata e competitiva; pertanto, al fine di offrire un servizio migliore sul mercato, propone soluzioni all’avanguardia tecnologica, con servizi specializzati di manutenzione ed adeguamento normativo. Il tipo di opere per le quali l’azienda partecipa a livello Nazionale e Regionale sono quelle da ricondursi a gare di: - Pubblico Incanto: definita come asta pubblica, caratterizzata da partecipazione diretta. - Licitazione privata: definita mediante richiesta di partecipazione ed eventuale invito a partecipare. L’Azienda fonda il proprio successo nell’investimento ritenuto più importante cioè nella esperienza e nella preparazione delle maestranze e dei tecnici di cantiere, nella prontezza e preparazione dei funzionari di ufficio che consentono di affrontare le nevralgicità del settore di riferimento attraverso una continua ricer-ca e formazione sulle nuove tecnologie, che consentono di affrontare la guerra di prezzo, caratteristica del settore, attraverso l’ottimizzazione dei costi e senza rinunciare alla qualità del prodotto servizio offerto rimanendo i prezzi altamente competitivi. Tutti sono tesi al miglioramento alla piena soddisfazione delle esigenze del Cliente nella visione ultima del servizio reso al cittadino utente. Il rispetto delle normative applicabili, della trasparenza, della correttezza e dell’efficienza del lavoro sono pratica comune in azienda sin dai primi momenti operativa. La EBM SRL dispone di personale specializzato, di attrezzature, strutture ed ambienti tali da garantire la massima qualità delle opere che realizza. Il costante adeguamento tecnico, sempre al passo con il mutare delle esigenze di mercato, ha consentito alla EBM SRL di raggiungere livelli qualitativi avanzati ed in grado di soddisfare le più svariate richieste qualitative nel settore. Richieste che, nella EBM SRL, trovano adeguate risposte tecniche, sempre caratterizzate da elevati standards di affidabilità, di qualità, di sicurezza nel rispetto del territorio e dell’ambiente.

0.2 GENERALITÀ DELL’AZIENDA

Ragione sociale EBM SRL

Sede Legale Via Campana n. 268 – 800078 – Pozzuoli Napoli

Sede Operativa Via Masseria Vecchia n. 196/37 – 80014 Giugliano in Campania (NA)

C.F.- Partita I.V.A. 05799001218

Tel./Fax +39 081 8047072 - 8047176

e-mail [email protected]

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0.3 ORGANIGRAMMA FUNZIONALE AZIENDALE

Direttore Generale DGE

Rappresentante Direzione DIRi

Resp. Serv. Prev. Prot. RSPP

Medico Competente MC

Add. Serv. Prev. Prot. ASPP

Add. Emergenza Ant.dio AEM

Add. 1° Socorso APS

Direttore Tecnico DT

Resp. Amministrativo AMM

Resp. Commerciale COM

Resp. Acquisti ACQ

Resp. Gare GAR

Resp. Cantieri RCA

Resp. Manutenzione MAN

Rappr. Lavoratori Sicurez-za

RLS

Resp. Sist. Gest. Integrato RSGI

Preposto alla Sicurezza PrS

Operatori OPT

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

1.1 GENERALITÀ

La certificazione del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza, secondo le rispettive norme:

UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 14001:2004, OHSAS 18001:2007,

è uno strumento che consente la gestione delle problematiche relative ai requisiti di qualità, ambiente e sicurezza in azienda, attraverso una valutazione a priori dei rischi e la loro riduzione mediante azioni pre-ventive derivanti da un piano di miglioramento continuo, e tramite il coinvolgimento di tutti i soggetti interni all’azienda stessa, a partire dal datore di lavoro, integrando obiettivi e politiche per la qualità, l’ambiente e la salute e sicurezza, nella pianificazione e gestione di sistemi di lavoro e di produzione. La sua applicazione è un atto assolutamente volontario, non indispensabile per la applicazione all’interno dell’azienda dei requisiti richiesti dalle norme cogenti applicabili nel nostro Paese per la tutela e sicurezza sul luogo di lavoro. L’adozione e la successiva certificazione del Sistema di Gestione Integrato permette all’azienda di bene-ficiare di alcuni importanti vantaggi, quali:

• Riduzione dei costi derivanti da sprechi, etc. • riduzione degli impatti ambientali, • ridurre progressivamente i costi complessivi della SSL compresi quelli derivanti da incidenti, infor-

tuni e malattie correlate al lavoro minimizzando i rischi cui possono essere esposti i dipendenti o i terzi (clienti, fornitori, visitatori, ecc.), cercando di eliminare eventi indesiderati;

• aumentare la propria efficienza e le proprie prestazioni; • la corretta gestione delle risorse umane e motivazione del personale; • il miglioramento del livello di comunicazione tra le parti interessate; • il miglioramento dell’immagine presso i clienti, gli organi di controllo, il pubblico e il sistema crediti-

zio. Gli strumenti da utilizzare nell’implementazione del sistema, sono quelli tipici della pianificazione, dell’organizzazione, del controllo continuo e del miglioramento continuo:

Plan→Do→Check→Act

Il SGI opera sulla base della sequenza ciclica delle fasi di pianificazione, attuazione, monitoraggio e rie-same del sistema, per mezzo di un processo dinamico. Il SGI definisce le modalità per individuare, all’interno della struttura organizzativa aziendale, le respon-sabilità, le procedure, i processi le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti. La capacità del sistema di raggiungere gli obiettivi pianificati deriva dall’impegno e dal coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali e soprattutto del livello più elevato.

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1.1 STRUTTURA E SCOPO DEL PRESENTE MANUALE

Il presente Manuale descrive il Sistema di Gestione Integrato dell’impresa EBM SRL organizzato ed attiva-to in conformità ai requisiti delle normative UNI EN ISO 9001:2008 (qualità), UNI EN ISO 14001:2004 (am-biente) e OHSAS 18001:2007 (sicurezza), adeguato a soddisfare le richieste del D.Lgs. 193/2006 “Codice in materia di protezione dei dati personali” ed in generale rispondente agli obiettivi aziendali fissati dalla Direzione Generale. In generale, sintetizza gli aspetti organizzativi, procedurali, gestionali della nostra So-cietà e pertanto costituisce il documento fondamentale del Sistema di Gestione Integrato aziendale. Il Manuale ha lo scopo di descrivere la politica stabilita dalla Direzione Generale, di definire e documenta-re i criteri gestionali adottati con cui è stato strutturato il SGI e di fornire il riferimento per l’attuazione e la comprensione del Sistema, nonché costituire un costante riferimento nell’applicazione e nell’aggiornamento del Sistema stesso. Il Manuale rappresenta il documento di riferimento che rende esplicita la volontà della Direzione Gene-rale di perseguire i seguenti obiettivi in termini prioritari: • eliminare o ridurre i rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori e delle parti interessate associati

alle attività svolte direttamente o indirettamente; • eliminare o minimizzare gli effetti sull’ambiente degli impatti ambientali derivanti dalle lavorazioni

svolte e definire gli strumenti che consentono di tenere sotto controllo il livello delle prestazioni stabilite con la Politica ambientale;

• dimostrare la capacità di realizzare prodotti ed erogare servizi conformi ai requisiti cogenti ed alle esigenze, espresse ed implicite, del cliente;

• misurare la percezione del cliente di tale capacità in modo da accrescerne la soddisfazione; • migliorare l’organizzazione aziendale e le prestazioni della società con riferimento alla politica a-

ziendale ed alle norme ISO 9001:2008, OHSAS 18001:2007 e ISO 14001:2004, per le quali mante-nere le certificazioni di ente terza parte riconosciuto per l’alta specializzazione e competenza settoria-le e la vasta e qualificata rappresentanza dei principali Committenti nazionali e degli enti istituzionali di garanzia per le costruzioni;

• dimostrare alle parti interessate che esiste un sistema in grado di garantire il miglioramento conti-nuo delle prestazioni e fornire risultati in linea con le attese dei differenti portatori di interesse.

Il Manuale di Gestione, dove necessario, è integrato e richiama una serie di Procedure e Istruzioni che definiscono con maggior dettaglio le modalità operative di chi partecipa alle attività all’interno del Siste-ma di Gestione. In allegato al presente Manuale di Gestione sono riportate le tabelle di correlazione fra i capitoli e i paragrafi del presente documento e i vari punti delle norme di riferimento per gli schemi certificativi, in modo da garantire un immediato riferimento. Inoltre, all’interno dell’Azienda, il Manuale rappresenta l’essenza delle volontà espresse dalla Direzione nelle politiche e negli assetti organizzativi della Società. All’esterno, il Manuale del Sistema di Gestione Integrato costituisce un riferimento per individuare l’organizzazione, le metodologie, le politiche adottate dall’Azienda. Il Manuale è strutturato in un’unica sezione articolata in capitoli secondo i punti delle Norme in riferimento al processo aziendale trattato.

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La numerazione delle pagine è relativa all’intero Manuale ed indica la pagina sul totale delle pagine. La copertina del Manuale prevede una sigla MSGI (Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza) seguita dal numero di edizione e delle relative revisioni. Come principio generale: • cambia l’indice di revisione del Manuale, quando per una o più sezioni si apportano variazioni che

non si riferiscono a sostanziali cambiamenti della struttura e del modo di operare dell’azienda; • cambia l’indice di edizione del Manuale, quando per una o più sezioni le revisioni (parti barrate e/o

evidenziate) possono creare confusione. Ogni volta che una o più parti e/o sezioni vengono aggiornate cambia l’indice di revisione dell’intero ma-nuale.

1.2 CAMPO DI APPLICAZIONE

Le prescrizioni del presente Manuale di Gestione, delle Procedure e delle Istruzioni in esso richiamate sono applicabili a tutte le attività svolte dall’azienda nella propria sede e negli insediamenti di sito, a tut-te le funzioni aziendali della EBM SRL e sono finalizzate alla conduzione ed al supporto delle attività relative ai vari processi aziendali che comprendono: • lo studio e l’acquisizione della commessa; • la pianificazione della commessa; • le eventuali attività di progettazione; • l’approvvigionamento; • la produzione/realizzazione dell’opera; • la gestione logistica; • la gestione amministrativa e il controllo di gestione. Il presente Manuale, le Procedure, le Istruzioni e gli altri documenti da esso richiamati si applicano, oltre che alle attività, strutture, impianti esistenti, anche nel caso di realizzazione di nuove attività, strutture, impianti, tenendo conto che vanno applicati in maniera proattiva. Si applicheranno, inoltre, in occasione di eventi (non conformità, incidenti, eventi accidentali, azioni correttive e preventive) che comportino variazioni delle condizioni in materia di Sicurezza. Il Sistema di Gestione Integrato aziendale, documentato dal presente Manuale, trova applicazione in

tutti i processi aziendali quando: • le caratteristiche dei lavori e/o delle opere da realizzare sono espressi sotto forma di requisiti defi-

niti tra il Committente e la nostra Società; • la nostra Società deve dare dimostrazione della propria capacità di assicurare la conformità dei

lavori e/o delle opere da realizzare e la costanza della qualità nel tempo; • è necessario assicurare la conformità dei lavori e/o delle opere da realizzare attraverso la capacità

di definire, gestire e verificare numerose attività, non solo operative, collegate fra di loro (proces-so).

Quando previsto contrattualmente una o più parti del Manuale del SGI possono essere parte integrante della documentazione contrattuale. Questo standard si intende applicato a tutte le commesse eccetto i casi in cui un diverso requisito sia esplicitamente richiesto dal Committente e richiamato dal contratto, o dettato da particolari esigenze in-terne. In tali eventualità il Direttore Tecnico espliciterà nel Piano di Qualità utilizzato per la gestione della commessa specifico i nuovi requisiti del Sistema di Gestione. Tutto il personale è obbligato ad osservare le prescrizioni del presente Manuale, delle Procedure asso-ciate e delle varie Istruzioni; di tali documenti conosce i contenuti e ne condivide gli obiettivi con la Dire-zione Generale. Il settore amministrativo, sebbene figuri nell’organizzazione, non è soggetto all’applicazione del Sistema di Gestione Integrato descritto in questo Manuale (se non per aspetti marginali), in quanto esso svolge un’attività secondaria rispetto sia al contesto normativo di riferimento sia agli obiettivi prefissati dalla Direzione Generale.

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2 RIFERIMENTI NORMATIVI

Tutte le principali normative di settore rispettate dalla EBM SRL, comprese le leggi cogenti e le normative sulla privacy e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sono gestite dal RSGI, in accordo a quanto descritto nel paragrafo 4.2.3 del presente Manuale, mediante il Mod. 1.02 “Elenco Documenti di Origine Esterna”. I modelli considerati per la definizione del Sistema di Gestione Integrato – Qualità, Ambiente, Sicurezza della EBM SRL sono i seguenti: UNI EN ISO 9000:2005 - Sistemi di Gestione per la Qualità. Fondamenti e vocabolario. UNI EN ISO 9001:2008 - Sistemi di Gestione per la Qualità. Requisiti. UNI EN ISO 9004:2009 - Sistemi di Gestione per la Qualità. Linee Guida per il miglioramento delle pre-stazioni. UNI EN ISO 19011:2012 - Linea Guida per la Conduzione degli Audit UNI EN ISO 14001:2004 - “Sistemi di Gestione Ambientali – Requisiti e guida per l’uso”; UNI EN ISO 14004:2004 - “Sistemi di Gestione Ambientali – Linee guida generali su principi, sistemi e tecniche di supporto” OHSAS 18001 - Occupational health and safety management systems – Specification OHSAS 18002 - Guidelines for the implementation of OHSAS 18001 BS 8800 - Occupational health and safety management D. M. n.37 del 22/01/2008 - Norme per la sicurezza degli impianti DPR 462/2001 - Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e di-spositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi L. 10/1991 - Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale, di uso razionale dell’energia, di ri-sparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili DPR 222/2003 - Regolamento sui contenuti minimi dei piani si sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, in attuazione dell’articolo 31, comma 1, della legge 11 febbraio 1994 n. 109 D. Lgs. 81/2008 - Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Costituiscono inoltre documenti di riferimento per il Sistema di Gestione Integrato della EBM SRL le nor-mative di riferimento ossia le leggi e i regolamenti a cui l’impresa deve rispondere a livello comunitario, nazionale e regionale. Tali norme sono riportate nel Mod. 2.01 “Elenco della documentazione di origine esterna”. Copia di tali norme è conservata presso la funzione RSGI. Tutte le norme sono custodite, insieme alla copia originale di questo documento, presso l’ufficio “Area Qualità, Ambiente e Sicurezza”.

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3 TERMINI, DEFINIZIONI, ABBREVIAZIONI ED ACRONIMI

Sono adottati i termini e le definizioni definiti e trattati nelle Norme citate al precedente paragrafo 2. Inoltre, allo scopo di evitare interpretazioni ambigue, i vocaboli, le abbreviazioni e gli acronimi utilizzati all’interno della EBM SRL ed altre espressioni di uso corrente nella trattazione dei concetti della Qualità, Ambiente e Sicurezza sono riportate nel Mod.0.01 “Termini, definizioni, abbreviazioni ed acronimi” allega-to al presente Manuale.

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4 REQUISITI DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

4.1 GENERALITA’

La EBM SRL stabilisce, documenta, attua e tiene aggiornato il sistema di gestione integrato in modo tale da migliorarne, con continuità, l'efficacia, in accordo con i requisiti delle norme della qualità, ambientali e della sicurezza prese come riferimento per gli schemi di certificazione: - UNI EN ISO 9001:edizione 2008. - UNI EN ISO 14001:edizione 2004 - OHSAS 18001:edizione 2007 L‘ambito di applicazione delle certificazioni rispetto alle norme di riferimento è: “PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E MANUTENZIONE DI EDIFICI CIVILI. INSTALLAZIONE DI IMPIANTI TECNOLOGICI, IMPIANTI DI SEGNALAMENTO, IMPIANTI DI TELECOMUNICAZIONE. INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ENERGIA.”. Il Sistema di Gestione Integrato è stato progettato e realizzato a partire dal Sistema Qualità della EBM SRL esistente, che ha la funzione di coordinamento delle attività previste, e integrando le modalità ope-rative relative al rispetto dei requisiti per la tutela Ambientale e la Salute e Sicurezza dei Lavoratori nei luoghi di lavoro ed alle disposizioni per la Protezione dei dati Personali al fine di uniformare il sistema (manuale, procedure, istruzioni, moduli, etc) esistente senza creare conflitti e complessità nella gestio-ne. Sono coinvolti tutti i livelli della EBM SRL, tutti i processi nonché il personale (attività, prodotti e servizi) per garantire la conformità ai requisiti precedentemente specificati, comprese le imprese esterne fornitrici e subappaltatrici che operano per contro della EBM SRL, tali da poter influire sulla qualità del prodotto finale e tali da poter causare uno o più impatti ambientali significativi identificati dall’Azienda. La Direzione Generale si pone come obiettivo quello di mettere a punto un’organizzazione orientata alla crescita del valore dell’azienda nell’ottica prioritaria della tutela degli interessi dei soggetti coinvolti (parti interessate) con particolare riferimento alla gestione d’impresa, alla salute e sicurezza dei lavoratori, alla salvaguardia dell’ambiente. Il Sistema di Gestione Integrato è dunque rivolto ad assicurare la soddisfazione dei portatori d’interesse dell’azienda, in particolare: • dei Clienti, mediante la realizzazione di opere adeguate alle richieste contrattuali, la proposizione

di alternative migliorative sia sul piano realizzativo che dei costi di esecuzione; • dei Committenti che desiderano la realizzazione delle opere nel rispetto delle tecniche costruttive

mediante la formazione del personale che si occupa dello studio della gara (per una attenta previsio-ne dei costi specifici), degli acquisitori (per valutare il contributo che i vari prodotti possono apportare per l'acquisizione dei vari crediti e per verificare la validità della documentazione fornita), dei tecnici di cantiere (per la corretta organizzazione del cantiere);

• dei soci, cercando di fare in modo che il capitale investito nell’Impresa dia adeguate risposte econo-miche e che l’immagine della stessa rifletta la loro volontà di “ben figurare” nei confronti di tutti;

• dei Fornitori, stabilendo, nel naturale rispetto del reciproco interesse economico, contatti di lavoro duraturi nel tempo, privilegiando l’affidabilità e la correttezza commerciale e favorendo scambi di co-noscenze;

• di tutti coloro che operano nell’impresa, garantendo condizioni di lavoro adeguate nel pieno rispet-to delle disposizioni normative in materia di sicurezza, ed individuando le esigenze e le aspettative in termini di riconoscimenti, soddisfazione professionale e sviluppo individuale per assicurare un forte coinvolgimento e motivazione del personale;

• di tutti coloro che operano nell'impresa e con l'impresa garantendo la corretta gestione dei rispettivi dati personali o riservati;

• dell’ambiente esterno garantendo la massima attenzione al rispetto ed alla salvaguardia dell’ambiente e alla gestione delle risorse naturali.

Per mettere in atto il proprio Sistema di Gestione Integrato l’Impresa EBM SRL ha:

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• definito e documentato come assicura la conformità dei lavori eseguiti e/o delle opere realizzate ai requisiti specificati e la soddisfazione delle aspettative del Cliente (anche in riferimento a esigenze particolari).

• identificato i processi necessari per il Sistema di Gestione Integrato; • stabilito la sequenza e le interazioni tra questi processi attraverso l’elaborazione del diagramma

di flusso riportato di seguito al paragrafo 4.1.1.; • stabilito criteri e metodi necessari per assicurarne e garantirne l'efficacia e il miglioramento mediante

un effettivo monitoraggio delle prestazioni, le risorse e le informazioni, ed un adeguato controllo dei processi riportati nel presente Manuale;

• individuato ed assicurato la disponibilità delle risorse coinvolte nell’attuazione, il monitoraggio dei processi, provvedendo ad una adeguata formazione delle risorse umane, e la gestione dei mezzi ed attrezzature;

• privilegiato l’attività di prevenzione delle non conformità, degli impatti ambientali e dei rischi per la sicu-rezza.

• Attuato le azioni necessarie per conseguire i risultati pianificati ed il miglioramento continuo di questi processi.

• costituito un Ufficio Qualità per facilitare la trasmissione delle informazioni necessarie e per il conti-nuo monitoraggio ed analisi dei processi e per la verifica dell’attuazione delle azioni necessarie per conseguire i risultati previsti ed il miglioramento continuo del Sistema di Gestione Integrato sia nell’area qualità ma anche per la gestione ambientale e della sicurezza;

• costituito un Sistema Informativo, strettamente integrato con l’Ufficio Qualità, che ha lo scopo di mantenere aggiornata la strumentazione informatica in relazione alle dimensioni dell’impresa ed agli ulteriori obiettivi di crescita, di migliorare la produttività aziendale, di integrare gli uffici distaccati pres-so i Cantieri con il sistema informativo aziendale e di sfruttare le sempre nuove opportunità offerte dal-la tecnologia, soprattutto in termini di comunicazione e sicurezza.

Le attività vengono svolte dalla EBM SRL sia nella sede operativa sita in Giugliano in Campania (NA) alla via Masseria Vecchia n. 196/37, che nei cantieri in cui opera. Si fa presente che la sede legale sita in Pozzuoli - Napoli alla via Campana n. 268 è indicata come sede del Commercialista e pertanto non viene svolta nessuna attività, tutte le attività sono svolte nella sede operativa. A tal fine, l’azienda differenzia le proprie attività in: • Attività d’ufficio: sempre nella sede operativa vengono svolte le attività amministrative, commerciali e

di approvvigionamento (di seguito indicate come attività d’ufficio), necessarie allo svolgimento delle at-tività di: “PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E MANUTENZIONE DI EDIFICI CIVILI. INSTALLAZIONE DI PIANTI TECNOLOGICI, IMPIANTI DI SEGNALAMENTO, IMPIANTI DI TELECOMUNICAZIONE. STALLAZIONE DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ENERGIA”.

La struttura in esame è composta da un appartamento a piano terra dove sono individuati gli uffici: - Segreteria/Amministrazione/Gare - Tecnico/Qualità, Ambiente e Sicurezza - Direzione

• Attività di cantiere: Il settore di attività in cui oggi opera la EBM SRL riguarda il settore pubblico e

privato ed in particolare gli impianti tecnologici, anche se le sue attività possono essere assai più di-versificate, riguardando la “PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E MANUTENZIONE DI EDIFICI CI-VILI. INSTALLAZIONE DI IMPIANTI TECNOLOGICI, IMPIANTI DI SEGNALAMENTO, IMPIANTI DI TELECOMUNICAZIONE. INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ENERGIA”.

La EBM SRL non affida all'esterno processi che hanno effetti sulla conformità dei lavori eseguiti e/o delle opere realizzate ai requisiti fissati dalla Norma internazionale e dalle norme cogenti; talvolta, a fronte di picchi di lavoro al fine di garantire gli standard produttivi richiesti dal committente può affidare a fornitori esterni, preventivamente qualificati, alcune fasi lavorative ricadenti nelle categorie merceologiche di cui al DPR 207/2010 OG1, OG11. Ciò nonostante, qualora venissero affidati tali processi all'esterno, l'Organizzazione assicura il controllo degli stessi, nel rispetto del Manuale (MSGI) e delle Procedure del Sistema di Gestione Integrato (PSGI) del presente sistema, attraverso l’elaborazione di Piani di Qualità di commessa all’uopo predisposti, ove

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vengono indicate le modalità operative, i requisiti tecnici del personale, le caratteristiche tecniche dei mezzi, delle apparecchiature e dei materiali utilizzati e le caratteristiche tecniche dei prodotti/servizi frutto di tali processi. Nel Diagramma di Flusso riportato al paragrafo successivo sono riportati in via esemplificativa i processi di core business, nella parte sinistra, e quelli di supporto, nel riquadro a destra gestiti dalla EBM SRL

4.1.1 INTERAZIONE TRA I PROCESSI DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

Il diagramma di flusso riportato di seguito illustra le principali interazioni tra i processi che descrivono le attività svolte dall’impresa. Per ogni fase sono stati individuati gli elementi in ingresso e quelli in uscita, stabilendo le relazioni che legano tra loro le varie fasi.

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Prodotto/Fornitura fisica Prodotto documentale Prodotto informativo

Attività d’ufficio e trasmissione documentazione

Possibili scelte per ridurre impatti ambientali dell’Opera una volta realizzata e/o per ridurre i rischi per la sicurezza, gli impatti ambientali e le non conformità in fase di esecuzione

Possibili rischi per la sicurezza, impatti ambientali e non conformità nella realizzazione dell’Opera

Documento: Normale documentazione aziendale di cui garantire la conservazione e la reperibilità

Documento: Documenti ritenuti riservati da proteggere anche rispetto ad accessi non autorizzati

Processi primari Processi secondari Processi secondari

Direzione Clienti e Fornitori

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I "prodotti" in uscita dai vari processi possono suddividersi in: • Attività d'Ufficio con rischi per la sicurezza dei lavoratori analizzati nel Documento di Va-lutazione dei Rischi e con impatti ambientali limitati soprattutto al risparmio energetico ed al risparmio nell'u-so della carta sfruttando al massimo le tecnologie elettroniche per la produzione, la trasmissione e l'archivia-zione delle informazioni. • Attività d'ufficio (con rischi per la sicurezza ed impatti diretti analoghi a quelli descritti so-pra) ma con la possibilità di scelte progettuali che possono ridurre sia gli impatti ambientali dell'Opera una volta realizzata ed i Rischi per la sicurezza dei Lavoratori per attività di manutenzione sia Rischi ed Impatti nelle attività necessarie per la sua realizzazione. • Attività che possono provocare Rischi per la sicurezza dei Lavoratori, Impatti ambientali di-retti collegati alla realizzazione dell'Opera e Non Conformità di prodotto. Tutte le informazioni risultanti dai vari processi devono essere facilmente reperibili e garantite nella loro con-servazione. Alcune informazioni sono inoltre ritenute Riservate ed un loro accesso da parte di personale non autorizzato potrebbe causare danni all'azienda. Nessun processo aziendale produce in uscita dati "sensibili" che sono unicamente oggetto delle attività dell'ufficio paghe. I processi possono essere svolti da risorse interne o esterne (quali subappaltatori); in questi casi sono disci-plinati da contratti che prevedono precisi oneri delle stesse sia dal punto di vista amministrativo che in materia di sicurezza sul lavoro, di qualità e di salvaguardia dell’ambiente, con particolare riferimento agli aspetti co-genti. Le procedure dei processi produttivi regolano le attività di controllo e le relative responsabilità in modo da garantire il rispetto delle norme di riferimento anche per imprese terze e altri soggetti operanti per conto di EBM SRL Nel diagramma successivo viene riportato lo schema di gestione applicato ad ogni processo aziendale. Per ogni prodotto realizzato dal processo (ad esempio: richieste d'acquisto formulate dal processo di pianificazio-ne delle commesse) sono individuate le parti interessate, che ovviamente possono essere sia esterne che interne (nell'esempio: gli acquisitori), che hanno collaborato alla definizione dei requisiti e contribuiscono al loro continuo riesame (nell'esempio: precisione, completezza, tempestività, ecc.) ed i controlli ai quali deve essere sottoposto il processo (sempre per l'esempio la definizione della tabella dei tempi minimi per le ri-chieste in funzione della tipologia del materiale o prestazione). Ovviamente ogni processo è sottoposto ad Audit interno che, insieme ad una corretta gestione dei Reclami e delle Non Conformità ed indagini sulla soddisfazione del Cliente (interno o esterno), permettono di tenerlo sotto controllo e di fornire elementi di valutazione per la Direzione Generale anche in relazione all'eventualità di interventi sull'assegnazione di risorse sia materiali che in termine di personale.

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Riesame della Direzione

Indicazioni per il

miglioramento

Soddisfazione del Cliente

Report direzionali

Verbali NC E suggerimenti

Rapporti di

Audit

Controlli

R E Q U I S I T I

Gestione dei suggerimenti

Gestione delle Non Conformi-tà

Analis

..- Au-dit

Realizzazione del prodotto

Prodotto

Gestione delle risorse materiali ed umane

RIsorse materia L i ed umane

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4. 2 REQUISITI GENERALI RELATIVI ALLA DOCUMENTAZIONE

4.2.1 Generalità

Questo paragrafo descrive il processo di gestione della documentazione del Sistema di Gestione Integra-to redatta dalla nostra Società, al fine dichiarare documentalmente la Politica Aziendale e di conseguire gli obiettivi in essa definiti. Tale paragrafo è applicabile alle Funzioni Aziendali e, nello specifico, alle attività che hanno influenza sulla qualità dei lavori eseguiti e/o delle opere realizzate. Tutti i Responsabili delle Funzioni Aziendali collaborano con il RSGI, per quanto di competenza, all’emissione della documentazione, all'applicazione del Sistema di Gestione Integrato, alla diffusione delle informazioni al Personale ed alla corretta conservazione e mantenimento del Sistema stesso. La responsabilità della corretta gestione formale dei documenti del Sistema di Gestione Integrato spetta al RSGI. Il Sistema di Gestione Integrato prevede: ⇒ La preparazione di una serie di documenti prescrittivi e di registrazione gerarchicamente strutturati in conformità alle norme di riferimento; ⇒ L’attuazione efficace di quanto prescritto attraverso i documenti di cui al punto precedente per as-sicurare la pianificazione, il funzionamento e il controllo dei suoi processi. La EBM SRL garantisce l’adeguatezza, l’aggiornamento e la disponibilità di tutti i documenti ed i dati ne-cessari al Sistema di Gestione Integrato, compresi quelli di provenienza esterna (leggi e regolamenti, ecc.). La DGE della EBM SRL, al fine di garantire l’utilizzo delle sole versioni aggiornate dei documenti e la loro distribuzione nei luoghi opportuni, definisce, per ogni documento attinente il Sistema di Gestione Integra-to:

Gli attributi redazionali del documento (titolo, codice identificativo, stato di aggiornamento, ecc.); Le modalità e responsabilità di redazione, verifica, approvazione, distribuzione ed archiviazione della

documentazione; Il metodo e le responsabilità per la modifica, l’aggiornamento, la rimozione dai centri di utilizzo, l’identificazione e la conservazione delle edizioni superate. In sintesi la documentazione è strutturata sui livelli gerarchici seguenti: • Manuale del Sistema di Gestione Integrato, concernente le prescrizioni generali del Sistema che

rappresentano il livello attuativo della Politica Aziendale e delle prescrizioni delle norme UNI EN ISO 9001:2008 (qualità), UNI EN ISO 14001:2004 (ambiente), OHSAS 18001:2007 (sicurezza) ed ade-guato a soddisfare le richieste del DLgs. 196/2003;

• Procedure del Sistema di Gestione Integrato, concernenti le prescrizioni generali che individuano e definiscono le modalità di gestione e di attuazione dei processi aziendali per assicurare l’efficace funzionamento e controllo dei processi del SGI, inclusi i processi che abbiano effetti sulla conformità del prodotto ai requisiti affidati all’esterno;

• Istruzioni Operative: sono documenti che descrivono in dettaglio le operazioni da eseguire per attuare gli elementi del SGI, allo scopo di fornire le opportune indicazioni ai Lavoratori interessati al fine di salvaguardare la sicurezza e la salute loro e delle altre persone che possono essere coinvolte;

• Istruzioni Tecniche di Lavoro, relative alle modalità esecutive delle attività elementari; • Moduli: sono documenti redatti per garantire la conformità al processo e ai requisiti stabiliti

dall’organizzazione; necessari al trasferimento di informazioni tra le diverse funzioni aziendali, nonché tra l’azienda e le altri parti interessate;

• Registrazioni: sono documenti nei quali vengono riportati i risultati ottenuti e a dare evidenza della Conformità ai requisiti e dell’efficace funzionamento del SGI.

• Piani di Controllo Qualità: sono documenti gestionali di commessa per gli aspetti della qualità • Piano Operativo Ambientale sono documenti gestionali di commessa per gli aspetti ambientali • Piano Operativo di Sicurezza sono documenti gestionali di commessa per gli aspetti della sicurezza • Piano Operativo di Emergenza e Soccorso sono documenti gestionali di commessa per gli aspetti del-

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le emergenze I documenti del Sistema di Gestione Integrato dell’Impresa EBM SRL sono: • il presente Manuale di Gestione descrive e documenta il Sistema di Gestione Integrato della EBM

SRL definendo, oltre alla Politica Aziendale, la struttura organizzativa dell’Impresa, i compiti e le re-sponsabilità attribuite alle diverse posizioni organizzative direttamente coinvolte nel Sistema stesso. Il Manuale di Gestione contiene inoltre: - la definizione dello scopo e del campo di applicazione del Sistema di Gestione Integrato; - le procedure documentate predisposte per il Sistema di Gestione Integrato o i riferimenti a

specifici documenti appositamente predisposti; - una descrizione delle interazioni tra i processi del Sistema di Gestione Integrato.

• il Documento Programmatico per la Sicurezza; • gli obiettivi definiti dalla Direzione; • le Procedure che descrivono sia le attività generali e le prassi aziendali dell’Impresa EBM SRL,

sia le attività specifiche per le varie aree qualità, ambiente, sicurezza, in applicazione di quanto pre-visto dalla normativa di riferimento;

• le Istruzioni che descrivono dettagli delle modalità esecutive di alcune attività specifiche, per le quali non sono state predisposte delle procedure o a completamento delle procedure esistenti;

• la modulistica utilizzata per effettuare le registrazioni ovvero quei documenti che, una volta compi-lati, forniscono l’evidenza oggettiva della realizzazione delle attività in conformità a quanto stabilito dal Sistema di Gestione Integrato. Essi comprendono ad esempio: verbali, rapporti, maschere di in-serimento dati su supporto informatico, ecc.;

• i Piani di Gestione della commessa (PDQ, POA, POS, POE) recepiscono i requisiti del contratto e definiscono le modalità applicative del Sistema di Gestione Integrato alla specifica commessa, in termini di qualità, sicurezza, ambiente e gestione dei dati. Tali documenti potranno fare riferimento ai singoli documenti di pianificazione di seguito riportati, che specificano a loro volta alcune modalità di gestione di competenza delle varie aree.

• le Analisi Ambientali che descrivono le condizioni delle sedi o dei siti oggetto degli interventi e che contengono: la descrizione degli aspetti generali dell’Impresa, l’inquadramento generale del sito e del cantiere, l’identificazione dei processi e delle fasi con l’analisi e valutazione degli impatti am-bientali e dei rischi di sicurezza e salute dei lavoratori, le modalità di controllo, sorveglianza, misura-zione.

4.2.2 Manuale del Sistema di Gestione Integrato

Il Manuale del Sistema di Gestione Integrato è il documento aziendale che contiene la descrizione del Sistema di Gestione Integrato con la quale la EBM SRL illustra la Politica e gli obiettivi aziendali e preci-sa, per ogni singolo paragrafo della norma UNI EN ISO 9001:2008, le attività svolte per assicurare il sod-disfacimento dei requisiti della norma stessa. Il Manuale costituisce un costante punto di riferimento per l’applicazione e l’aggiornamento del Sistema di Gestione Integrato, sia per la EBM SRL sia per le Organizzazioni esterne che hanno rapporti con la no-stra Società. Inoltre il Manuale include:

Il campo di applicazione del sistema di gestione integrato, nonché dettagli sulle eventuali esclusioni e le relative giustificazioni.

Le Procedure di Gestione predisposte per il sistema di gestione integrato o i riferimenti alle stesse. La descrizione delle interazioni tra i processi del Sistema di Gestione Integrato.

Il MSGI della EBM SRL descrive e comunica il modo in cui l’azienda si è strutturata sotto il profilo orga-nizzativo, funzionale e tecnico, allo scopo di assicurare che i lavori eseguiti e/o le opere realizzate siano conformi ai requisiti specificati dal Committente. Il MSGI ha l’obiettivo di indirizzare e regolamentare in forma chiara e univoca lo svolgimento delle attività aziendali, attraverso un documento di riferimento in base al quale ottimizzare l’organizzazione interna delle risorse e stabilire degli obiettivi qualitativi mirati a ridurre il più possibile il verificarsi di non conformi-tà.

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Il MSGI è perciò concepito affinché possa costituire la base di riferimento che permetta: a coloro che operano all'interno o per conto della EBM SRL di sapere in qualsiasi momento "chi

fa cosa, come, quando e perché", avendo a disposizione un documento che comunichi gli obiet-tivi che l’azienda si è prefissata e gli strumenti e metodi adatti per conseguirli (procedure)

agli esterni che vorranno instaurare rapporti concreti di collaborazione, di riconoscere all’azienda la capacità di soddisfare pienamente le loro esigenze e/o aspettative

La EBM SRL ritiene che la divulgazione del Manuale possa inoltre contribuire ad elevare la cultura della qualità nelle persone che operano in azienda e per l'azienda, coinvolgendole nella conoscenza e nell'ap-plicazione delle sue procedure, cosicché tutti possano diventare partecipi ai piani di miglioramento conti-nuo e alla riduzione di sprechi e difetti correlati alla “non qualità” che determinano aggravio di costi all’economia aziendale. Nel corpo del Manuale sono richiamate le Procedure, le Istruzioni e la Modulistica di impiego comune per quanto necessario e/o ritenuto utile. Le Procedure di Gestione sono i documenti organizzativi del Sistema di Gestione Integrato: esse preci-sano responsabilità e regole operative relative ai processi ed alle attività aziendali, che hanno influenza diretta od indiretta sulla qualità dei lavori eseguiti e/o sulle opere realizzate. Quando necessario, la Procedura fa riferimento a specifici Moduli necessari per le registrazioni. La modulistica è costituita dai documenti che comprovano la Qualità raggiunta (compresa quella dei for-nitori) e le verifiche effettuate sull'operatività del sistema applicato. Essi, sono parte integrante delle Pro-cedure di Gestione che ne regolamentano l'emissione, l'identificazione, la compilazione, l'archiviazione e la conservazione, e comprendono principalmente la documentazione necessaria all’organizzazione per pianificare ed attuare efficacemente il controllo dei suoi processi e le registrazioni della qualità. Le Istruzioni Tecniche Operative servono a fornire i necessari approfondimenti della singola attività in merito alle regole attuative di tipo tecnico od a descrivere l’utilizzo di mezzi o documenti (in particolare attinenti le registrazioni della Qualità).

4.2.2.1 Documenti specifici per la gestione della Qualità I Piani della Qualità di commessa (PdQ) che recepiscono i requisiti del Contratto e definiscono le moda-lità applicative del SGI alla specifica commessa, con particolare riguardo alla qualità da assicurare per le lavorazioni, i prodotti e/o materiali oggetto della realizzazione. I Piani della Qualità generalmente includono i riferimenti alle specifiche dei materiali di partenza ed alle relative modalità di controllo qualità, alla definizione del prodotto, al controllo del processo lavorativo, alle specifiche degli intermedi e dell’opera finita con le relative modalità di controllo qualità, le modalità di consegna, la pianificazione temporale della commessa in toto. I Piani della Progettazione (PdP) che permettono la definizione dei dati e requisiti di base e l'elenca-zione delle normative cogenti, le attività da svolgere, le tempistiche, le responsabilità e le interfacce tra eventuali gruppi diversi coinvolti nel processo di progettazione; I Piani di Controllo (PCQ) che definiscono le specifiche modalità di controllo sulle varie attività.

4.2.2.2 Documenti specifici per la gestione ambientale I Piani Operativi Ambientali di Commessa (POA) che: • recepiscono i requisiti del contratto e definiscono le modalità applicative del SGI per gli aspetti am-

bientali alla specifica commessa e le specifiche attività; • definiscono le specifiche modalità di controllo sulle varie attività che hanno rilevanza sugli aspetti

ambientali; • documentano le modalità di risposta ad eventuali situazioni di emergenza o di impatti ambientali

non stimati ed in particolare la definizione: - delle operazioni da svolgere in caso di incidenti; - del personale responsabile delle procedure di intervento;

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- del personale addestrato per intervenire; - dei mezzi e delle attrezzature a disposizione per gli interventi e la loro ubicazione; - degli enti che devono essere contattati in funzione del tipo di evento con i relativi recapiti; - le procedure da seguire per la notifica alle autorità competenti.

4.2.2.3 Documenti specifici per la sicurezza • Il Documento di Valutazione dei Rischi con le misure per la tutela della salute e per la sicurezza

dei lavoratori durante il lavoro, in tutti i settori di attività previsti dal D.Lgs. 81/08. • Piani Operativi di Sicurezza (POS), di cui al D.Lgs. 81/08 avente contenuti minimi previsti

dall’Allegato XV dello stesso decreto, documenti emessi dal Datore di Lavoro, con il supporto del RSPP, per documentare la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori per ogni cantiere temporaneo o mobile.

• Piani Operativi di Emergenza (POE) ed evacuazione per la gestione del rischio incendio e degli altri incidenti che si possono manifestare nei luoghi di lavoro compresi i pericoli di calamità naturale, eventualmente integrandoli con quelli redatti per la gestione delle emergenze ambientali.

4.2.2.4 Documenti specifici per la sicurezza delle informazioni • Il Documento Programmatico per la Sicurezza delle Informazioni aziendale che contiene una descri-

zione della metodologia della valutazione del rischio, la valutazione dei rischi ed il piano per il loro trattamento.

• Il Documento Programmatico di Commessa per documentare l'organizzazione informatica, la valuta-zione dei rischi per i dati personali o riservati di ogni singola commessa.

4.2.3 Tenuta sotto Controllo dei Documenti

La documentazione del Sistema di Gestione Integrato prodotta dall’Impresa EBM SRL è gestita, in ac-cordo con la PSGI 1 “Gestione della documentazione”, assicurando che: • i documenti siano identificati e sia garantito l’aggiornamento dello stato di revisione corrente; • sia garantita l’identificazione e la leggibilità dei documenti; • i documenti siano emessi secondo un iter prestabilito e siano approvati prima della loro emissione per garantire l’adeguatezza degli stessi; • i documenti siano riesaminati e quando necessario aggiornati e riapprovati; • sia garantita una gestione controllata delle modifiche, che devono essere identificate; • siano disponibili edizioni appropriate dei documenti necessari in tutti i luoghi ove si svolgono attività essenziali per la corretta applicazione del Sistema di Gestione Integrato; • siano disponibili in originale o in copia conforme in tutti i luoghi di lavoro secondo quanto pre-scritto dalla normativa nazionale vigente; • siano eventualmente distribuiti in forma controllata; • vengano prontamente rimossi da tutti i centri di emissione o di utilizzazione documenti (anche quelli di origine esterna) non validi e/o superati, o venga comunque evitato un loro uso indesiderato; • siano adeguatamente identificati i documenti superati conservati per motivi legali e/o di conserva-zione delle conoscenze; • sia disponibile l’elenco aggiornato di tutti i documenti in vigore del Sistema di Gestione Integrato; La conoscenza di tali documenti da parte di tutti è necessaria per garantire l’applicazione del Sistema di Gestione Integrato. È compito di ognuno verificare lo stato di validità dei documenti disponibili nel siste-ma informativo provvedendo ad eliminare o correttamente identificare eventuali documenti superati. I documenti del Sistema di Gestione Integrato sono soggetti a vincoli di riservatezza e pertanto ne è proibita la diffusione non autorizzata a persone non facenti parte dell’organizzazione.

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La distribuzione esterna dei documenti è decisa dal RSGI e riguarda generalmente il presente Manuale che potrà essere consegnato a clienti attuali o potenziali, all’ente di certificazione o ad altri enti che ne facessero richiesta; la distribuzione esterna considera comunque tutta la documentazione del Si-stema di Gestione Integrato la cui consegna risulta contrattualmente richiesta.

Tutti i documenti di Sistema sono gestiti in forma cartacea, in quanto la EBM SRL utilizza lo strumento informatico al solo fine di semplificarne l’emissione. Nel caso dei documenti tecnici per la gestione dei cantieri e dei documenti per la partecipazione alle ga-re, la EBM SRL utilizza delle cartelle informatiche opportunamente dedicate par la gestione di tali dati. La gestione e compilazione del Mod. 0.07, in taluni casi, è limitata solo ad alcuni suoi campi, legati alla tipologia di commessa (lavorazioni particolari, tipologia di cantiere, etc.) per cui le specifiche sull’utilizzo e sulla compilazione dello stesso modulo verranno riportate nel Piano di Qualità di commessa alla sezione Lavorazioni in Cantiere. I documenti sottoposti ai criteri definiti in questo paragrafo sono:

• elaborati, • verificati, • approvati, • distribuiti e • archiviati.

L’elaborazione di un documento consiste nella sua concezione e preparazione sulla base delle informa-zioni disponibili (dati, requisiti, normative e regolamenti) e delle procedure gestionali ed operative appli-cabili. Normalmente nella fase di emissione si procede anche alla sua identificazione. La verifica di un documento consiste:

• nell'accertarne la correttezza e la congruenza con le richieste specifiche; • nel riscontrare ed attestare l'avvenuto rispetto delle procedure e dei requisiti di riferimento.

L’approvazione di un documento consiste nel riesaminare le soluzioni introdotte alla luce delle motivazio-ni che hanno portato alla sua emissione o modifica. I documenti emessi entrano in vigore, salvo diversa indicazione scritta, alla loro data di approvazione. La distribuzione di un documento consiste nel trasmetterlo alle Funzioni Aziendali interessate e può av-venire in maniera “controllata” oppure “non controllata”. L’archiviazione di un documento consiste nella sua conservazione per un tempo stabilito dalle norme a-ziendali o di legge. Le fasi di emissione, verifica ed approvazione del Manuale, delle Procedure e delle Istruzioni Operative sono documentate dall'apposizione delle firme del RSGI e di DGE. Per quanto riguarda il Manuale del Sistema di Gestione Integrato, le copie non controllate sono destinate ad Enti, Committenti e persone fisiche per le quali la nostra Società individua l'interesse e la convenienza per la diffusione del documento. Le copie controllate:

• sono identificate con un numero progressivo, posto sulla prima pagina del documento, • sono distribuite mediante lettera o comunicazione di trasmissione, di cui rimane copia presso il

RSGI, • sono destinate all'Ente di Certificazione, ai responsabili delle Funzioni Aziendali interessati ed ai

Committenti, per i quali il Manuale del SGI costituisce parte integrante della documentazione con-trattuale.

La data di invio o consegna, la Società e la specifica persona, cui il Manuale è destinato, sono riportati in copertina sulla quale figura anche il numero progressivo di identificazione. Il RSGI registra i dati fondamentali per mantenere traccia dei destinatari interni ed esterni delle copie controllate. Le copie controllate devono essere restituite alla nostra Società su semplice richiesta scritta di DGE. Le Procedure di Gestione e le Istruzioni Tecniche Operative sono destinate esclusivamente ai Respon-sabili ed al Personale dell’Azienda, che le utilizzano per le loro attività. Il RSGI consegna a ciascuna Figura Aziendale le sole Procedure di Gestione e Istruzioni di pertinenza. Le Procedure di Gestione e le Istruzioni Tecniche Operative devono essere consegnate esclusivamente ai Responsabili ed al Personale dell’Azienda, che le utilizzano per le loro attività.

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Il RSGI deve consegnare a ciascuna Figura Aziendale le sole Procedure di Gestione e/o Istruzioni di per-tinenza. La lista di distribuzione, con la data e la firma di coloro che hanno ricevuto la Procedura di Gestione o l’Istruzione Tecnica Operativa, deve essere riportata sull’originale detenuto dal RSGI e specificamente sulla seconda pagina della procedura stessa o sul retro dell’istruzione. Per la loro natura le Procedure di Gestione e le Istruzioni Tecniche Operative devono essere distribuite e gestite solo in copie controllate. I documenti provenienti dall’esterno (norme, leggi, documentazione tecnica, documenti relativi a fornitori, ecc.) di carattere generale sono conservati nell’archivio centralizzato dal RSGI, mentre quelli di commes-sa (elaborati tecnici, certificati di conformità di materiali, autorizzazioni, ecc.) sono conservati dal DT nella cartella di commessa. Tutta la normativa di settore rispettata dalla EBM SRL viene gestita dal RSGI mediante il Mod. 1.02 ed è disponibile per la consultazione. In caso di necessità, la persona interessata può farne un duplicato foto-statico da utilizzare come copia di lavoro. Il controllo degli aggiornamenti é curato del RSGI, che è l’unica funzione aziendale autorizzata all’inserimento o depennamento della documentazione dal suddetto modulo. RSGI, mensilmente, verifica l’aggiornamento della normativa di settore presente in azienda mediante la consultazione di periodici di settore specializzati con i quali la EBM SRL ha l’abbonamento. Nel caso in cui RSGI riscontri una nuova normativa, egli provvederà all’acquisizione della norma, all’inserimento della stessa nel Mod. 1.02 ed all’eliminazione dell’eventuale normativa superata. I documenti revisionati sono gestiti con le stesse regole previste per quelli di prima emissione. La revisione, la verifica e l'approvazione sono condotte dalle stesse Funzioni Aziendali coinvolte nella prima emissione. Normalmente la revisione di un documento non ne comporta la riedizione: il documento è modificato solo per la parte da variare. Se necessario si provvede ad indicare nel documento stesso, e/o negli eventuali relativi allegati, la natura delle variazioni apportate. Le parti modificate od introdotte come nuove sono evidenziate in grassetto al fine di renderle maggior-mente identificabili, mentre le parti eliminate o modificate all’interno del documento sono poste in eviden-za barrando il testo soppresso,. In via esplicativa, se un paragrafo cita “La responsabilità della gestione di tale attività ricade sul RSGI”, mentre in seguito tale responsabilità è affidata al DT, la variazione deve essere resa evidente in questo modo:

"La responsabilità della gestione di tale attività ricade sul DT”.

Nel caso di un documento che abbia subito un numero rilevante di modifiche (revisioni), ovvero quando la sua leggibilità o la sua comprensione diviene carente, e in ogni caso a richiesta di DGE, il RSGI prov-vede alla riedizione del documento, in accordo con il Responsabile dell'approvazione (DGE). Esso viene emesso ex-novo, con l’incorporazione organica di tutte le modifiche precedenti, l’azzeramento dell’indice di revisione e l’incremento dell’indice di edizione. Quando la distribuzione dei documenti avviene in modo controllato, il RSGI trasmette eventuali revisioni ai destinatari delle versioni precedenti. Le Funzioni Aziendali destinatarie, al ricevimento dei documenti nuovi, distruggono quelli superati in mo-do da rimanere in possesso esclusivamente delle ultime revisioni. Per il Manuale e le Procedure del Sistema di Gestione Integrato si applicano inoltre i criteri specifici de-scritti di seguito. I destinatari delle copie controllate del Manuale, in caso di modifiche o revisioni, ricevono la nuova ver-sione e provvedono alla restituzione di quanto superato. Le copie controllate eventualmente trasmesse ai Committenti sono aggiornate solo fino al termine della prestazione. Le copie non controllate non sono aggiornate: esse sono trasmesse solo per informazione e non sono utilizzabili ai fini operativi. Questi documenti sono aggiornati nei seguenti casi:

• Non Conformità del Sistema di Gestione Integrato; • necessità di completamento ed integrazione derivanti da lacune o da esigenze di specificazione e

chiarimento;

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• variazioni della struttura ed organizzazione aziendale; • mutamento degli obiettivi.

L'unità minima di revisione è: • l’intero Manuale del Sistema di Gestione Integrato; • ciascuna procedura singolarmente; • ciascun modulo; • ciascuna istruzione operativa; • ciascun piano della qualità.

4.2.4 Tenuta sotto Controllo delle Registrazioni

Si considera documentazione di registrazione qualunque informazione scritta (anche in formato digitale) che certifichi e dimostri la conformità di prodotti, materiali o attività, alle prescrizioni contrattuali, alle leggi e alle normative applicabili o che attesti che i responsabili, nel corso delle proprie attività, hanno effettua-to le verifiche di loro competenza. I documenti di registrazioni sono elaborati in tutte le attività per le quali risulta necessario dare evidenza della conformità e dell’efficace applicazione del Sistema di Gestione Integrato. Le registrazioni offrono la prova che il SGI è operante e servono, in molti casi, anche a dimostrare la con-

formità legislativa dell'azienda. In generale, le registrazioni contengono informazioni che dimostrano il rispetto di determinate condizioni/prescrizioni.

Per ciascuna tipologia di documenti è necessario venga stabilita la durata di conservazione. Tale durata può essere correlata a prescrizioni derivanti da leggi, norme, regolamenti, oppure va definita

da parte dell'azienda stessa tenendo conto, ad esempio, delle esigenze del mercato, dei clienti o dei cittadini, della possibilità di documentare a distanza di tempo le attività svolte (anche ai fini di re-sponsabilità civili e penali), della opportunità di disporre di dati storici.

Le registrazioni sono tutti i documenti che servono a fornire evidenza della conformità ai requisiti e

dell’efficace funzionamento del SGI. I documenti di registrazione sono identificati tramite il loro titolo, apposto in modo chiaro e visibile sul do-

cumento stesso; inoltre ogni modulo utilizzato è contraddistinto da un codice di identificazione uni-voca. Si garantisce così l'uso di documenti di registrazione aggiornati: infatti, in caso di modifica del modulo, deve essere aggiornato l’indice di revisione dello stesso e la data di emissione del docu-mento stesso.

Nei casi in cui non è possibile a priori definire un modello di registrazione univoco (nella forma, codice di identificazione o altro), in tale caso l’identificazione del documento, come documento di registrazione è assicurata dal fatto che:

il documento è comunque riconoscibile (titolo, copertina, eventuale lettera di accompagnamento); e’ possibile risalire in modo univoco a chi lo ha compilato e/o emesso; e’ riportata la data di emissione; e’ riportato il livello di revisione;

Il titolo del documento di registrazione è indicato sulla Procedura del Sistema di Gestione Integrato che lo richiama. Tutti i documenti di registrazione dovranno essere connessi al materiale, prodotto, o processo a cui si riferiscono e dovranno riportare in modo univoco almeno le seguenti informazioni: • l’oggetto (identificazione dell’opera o dell’attività); • la funzione che li ha redatti, ed eventualmente verificati e approvati; • la data di emissione; • le informazioni previste dalla specifica procedura o istruzione.

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Prima della compilazione, la funzione responsabile del documento dovrà assicurarsi di lavorare utiliz-zando modulistica nell’ultima versione aggiornata. I documenti di registrazione devono essere compilati in maniera chiara e leggibile in tutte le loro parti. Quando una voce non è applicabile e non deve contenere alcuna informazione, tale spazio deve essere sbarrato. Particolare attenzione dovrà essere posta nella compilazione degli spazi destinati alle correla-zioni con gli altri documenti di registrazione. Nelle procedure e/o nei modelli viene indicata la funzione che deve firmare la registrazione; sono ritenu-te valide anche firme di funzioni superiori a quella prevista. Se in un documento sono previste firme di Funzioni aziendali differenti ma ricoperte, nel caso specifico, dalla stessa persona sarà sufficiente firmare nel posto relativo alla funzione superiore. I documenti non dovranno subire alcuna manomissione o deterioramento in modo da garantire, per tutto il periodo di conservazione, la leggibilità ed il loro stato originale. Dovranno essere prese tutte le pre-cauzioni, da parte dei responsabili dell’archiviazione, per evitare smarrimenti delle registrazioni. Tutti i documenti di registrazione dovranno essere consultabili, su richiesta, da parte delle funzioni a-ziendali autorizzate. I documenti dovranno essere consultabili su richiesta da parte degli Enti di Certifi-cazione e, quando previsto dal contratto, anche da parte del Cliente o di un suo rappresentante. I documenti di registrazione sono gestiti secondo la relativa Procedura del SGI 2 “Tenuta sotto controllo delle Registrazioni” che definisce le modalità per: • identificarli e correlarli al prodotto/processo cui si riferiscono; • raccoglierli e archiviarli; • garantire che siano adeguatamente protetti; • assicurare che siano facilmente rintracciabili e consultabili (reperibili); • conservarli per un tempo predefinito; • eliminarli. La Procedura PSGI 2 “Tenuta sotto controllo delle Registrazioni” fornisce, inoltre, specifiche indicazioni per la gestione delle registrazioni in formato elettronico con particolare riferimento alle modalità da adot-tare per: • l'archiviazione; • la protezione; • la gestione delle Firme. La loro raccolta può essere utile anche per valorizzare il know - how aziendale, per facilitare la analisi dei processi di lavoro, per ricavare dati di tendenza o per migliorare l'attuazione del SGI. Alcuni esempi di registrazioni sono: • riesami del Sistema di Gestione Integrato effettuati dalla DGE con il relativo conseguimento degli o-

biettivi e traguardi, livello di soddisfazione dei Clienti circa la qualità dei lavori eseguiti e/o delle opere realizzate, programmi di miglioramento delle prestazioni e verifica/monitoraggio indicatori

• piani della qualità, piani operativi ambientali, piani operativi di sicurezza, piani operativi di emergenza e soccorso,

• qualità dei Fornitori, • notifiche ai Committenti inerenti prodotti di loro fornitura risultati danneggiati, inadatti all’utilizzo od an-

dati persi, • identificazione di servizi e/o prodotti di cui è richiesta la rintracciabilità, • documentazioni relative ai processi realizzati internamente ed in outsourcing, • prove, controlli e collaudi effettuati, • documentazione relative ai controlli ed alle tarature effettuate, sia internamente che esternamente,

sulle apparecchiature, inclusi i software di prova ed i riferimenti comparativi,

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• inosservanze, reclami, Non Conformità ed interventi per il loro trattamento, incidenti, infortuni, etc. • ricerca delle cause delle Non Conformità, • risultati degli audit interni ed esterni, • attuazione delle azioni correttive e loro risultato, • attuazione delle azioni preventive e loro risultato, • addestramento e competenza del Personale. • registrazioni degli aspetti ambientali significativi individuati ed impatti correlati • analisi ambientale iniziale • registrazioni della sorveglianza e delle misurazioni effettuate • risultato dei controlli delle analisi ed delle misurazioni • dimostrazione della conformità con la legge e altri requisiti • informazioni riguardanti prescrizioni di legge (in particolare il registro delle leggi applicabili); • autorizzazioni e permessi; • valutazione dei rischi; • registrazioni della comunicazione interne, esterne, da e verso le parti interessate • informazioni relative ai fornitori ed agli appaltatori (albo fornitori) • manutenzione delle apparecchiature di sorveglianza • piani di manutenzione, schede di manutenzione nonché tutti i documenti che fanno riferimento e/o sono richiamati dalla documentazione del SGI. La gestione del sistema di registrazione è delegata al Responsabile del SGI (RSGI). La Direzione delega il responsabile anche per la corretta archiviazione delle documentazioni e per le condizioni generali di tenuta dell’Archivio. In ogni modulo utilizzato per le registrazioni è previsto lo spazio destinato a contenere la data di compila-zione e la firma del compilatore; questi deve anche inserire tutti i dati e le informazioni che consentono di correlare il documento al prodotto o all'attività cui si riferisce. Le funzioni responsabili della compilazione dei documenti di registrazione sono indicati nelle procedure che citano e descrivono i documenti stessi, e sono richiamati nell'elenco documenti di registrazione. Ciascuna Figura Aziendale è responsabile della compilazione dei documenti che riportano le registrazioni di pertinenza. I documenti di registrazione, una volta compilati, vengono archiviati in conformità alle relative Procedure del Sistema di Gestione Integrato. L'archiviazione deve essere effettuata in modo tale che i documenti siano rapidamente rintracciabili; inol-tre i luoghi di archiviazione devono presentare condizioni ambientali idonee ad evitare deterioramenti o smarrimenti. Tutte le registrazioni sono conservate per un periodo minimo di tre anni dalla data della loro emissione, salvo diversa prescrizione di legge od accordi specifici con il Committente; allo scadere del periodo indi-cato il Responsabile dell’archiviazione procede alla rimozione delle registrazioni dai raccoglitori ed alla successiva eliminazione dei documenti. Quando previsto dal contratto, i documenti di registrazione sono messi a disposizione del Committente o di un suo rappresentante, per un periodo determinato e concordato. Le registrazioni del SGI sono indicate all’interno del Mod. 2.01 “Elenco delle registrazioni del SGI”, all’interno del modulo vengono anche indicati i soggetti che redigono i documenti e il tempo di archivia-zione. Ogni funzione Aziendale archivia la documentazione di sua pertinenza al fine di conservare l'evidenza del conseguimento della l'efficacia del SGI adottato. Tale prescrizione viene applicata anche agli equivalenti documenti dei Fornitori. L'Archiviazione viene effettuata secondo modalità che permettono di preservare i documenti dai rischi di perdite, smarrimenti , deterioramenti o danneggiamenti. I Sistemi di Archiviazione sono strutturati in modo tale da consentire la correlazione tra i singoli documen-ti e tra questi ed i prodotti o le attività a cui si riferiscono. La PSGI 2 definisce le attività svolte per tenere sotto controllo le registrazioni.

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4.2.4 Prescrizioni legali

I canali attraverso i quali accedere alle normative, alle leggi e alle norme tecniche sono diversificati in funzione della tipologia della fonte di provenienza e sono riportati nel Mod. 9.01 “Elenco delle prescrizioni legali ed aggiuntive”. Il reperimento della normativa avviene principalmente mediante strumenti informatici la cui attendibilità è preventivamente valutata mediante criteri di rinomanza, validazione e contenuti dei termini contrattuali. Per gli aspetti ambientali, al fine di facilitare la ricostruzione del quadro giuridico attualmente vigente è stato predisposto un elenco delle principali normative Mod. 9.01 “Elenco delle prescrizioni legali ed ag-giuntive” e degli adempimenti che la EBM SRL deve rispettare durante i lavori derivanti da legislazione comunitaria e nazionale in materia ambientale. Le modalità di aggiornamento sono riportate nella PSGI 09 "Gestione dei requisiti legali". Per semplicità ed ordine nella gestione delle procedure di aggiornamento ed integrazione della do-cumentazione del Sistema Integrato, la normativa regionale e locale relativa alle singole commesse, non inclusa nel Mod. 9.01 “Elenco delle prescrizioni legali ed aggiuntive”, sarà riportata all’interno dell’Analisi Ambientale redatta per le opere aggiudicate, ovvero all’interno del Piano Operativo Ambientale di Com-messa (POA) in funzione di quanto richiesto dalla Committenza. Tale elenco verrà poi aggiornato sulla base di nuove norme emanate nel corso dei lavori e le prescrizioni dettate dagli organi amministrativi e di controllo specifici per i lavori del sito. Qualora le opere della commessa siano soggette a prescrizioni locali fra loro differenti queste dovranno essere chiaramente correlate alle varie opere. Analogamente per gli aspetti legati alla sicurezza e salute dei lavoratori, al fine di facilitare la ricostruzio-ne del quadro giuridico attualmente vigente, è stato predisposto un elenco delle principali normative e degli adempimenti Mod. 1.02 “Elenco della documentazione di origine esterna” che la EBM SRL deve rispettare durante i lavori derivanti da legislazione comunitaria e nazionale in materia di sicurezza e sa-lute dei lavoratori. Le modalità di aggiornamento sono riportate nella PSGI 02 "Gestione della documen-tazione del SGI". Così come per la legislazione ambientale anche la normativa regionale e locale avente per oggetto l’igiene, sicurezza e salute dei lavoratori sarà inclusa all’interno dei Piani Operativi di Sicurezza e/o nelle Analisi Ambientali redatte in conformità dell’istruzione di sistema. A tal fine l'Ufficio Qualità mantiene inoltre aggiornato l'archivio delle Prescrizioni Legali, che viene utiliz-zato come base per la definizione delle Prescrizioni (sia in campo Ambientale che per la Sicurezza) alla base della Sorveglianza per la Sede e per i Cantieri.

4.2.5 Indicatori

Gli indicatori da monitorare per tutti i processi aziendali rappresentati nel Manuale del Sistema di Gestio-ne Integrato e per i quali vengono periodicamente definiti gli obiettivi sono indicati nel Mod. 0.02 “Indica-tori dei Processi” allegato al presente manuale.

5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE

5.1 IMPEGNO DELLA DIREZIONE

La Direzione Generale dell'impresa EBM SRL desidera mantenere e migliorare la propria collocazione nel mercato delle imprese di costruzione e ritiene per questo fondamentale la messa in atto del Sistema Integrato per gli aspetti Qualità, Ambiente, Sicurezza e Privacy ed il miglioramento continuo della sua

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efficacia. Tale desiderio viene manifestato dall’Impresa mediante lo svolgimento delle seguenti attività: • assicurando che siano ottemperati i requisiti del cliente e delle norme cogenti applicabili perseguen-

do il miglioramento continuo dei risultati aziendali attraverso il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del Sistema di Gestione Integrato;

• coinvolgendo tutto il Personale all'applicazione ed il miglioramento continuo del Sistema di Gestione Integrato, il tutto finalizzato a sostenere ed accrescere la soddisfazione del Committente relativamen-te ai lavori eseguiti e/o alle opere realizzate.

• stabilendo e rendendo pubblica (attraverso la pubblicazione nel sito internet) la propria Politica e definendo gli obiettivi che intende raggiungere;

• definendo ruoli e responsabilità per il Sistema di Gestione Integrato ed assicurando la disponibilità delle risorse necessarie;

• effettuando periodicamente dei Riesami della Direzione allo scopo di individuare i possibili migliora-menti e definire nuovi obiettivi da raggiungere e/o modificare i parametri di misurazione di quelli già esistenti;

• comunicando e diffondendo a tutti coloro che operano nell'impresa l'importanza di ottemperare ai requisiti di qualità, di salute e sicurezza, ambientali e di sicurezza delle informazioni.

• Il raggiungimento degli obiettivi espressi nella politica aziendale è un importante compito di tutte le funzioni aziendali.

Per garantire la diffusione a tutti i livelli della politica aziendale la Direzione Generale, attraverso il RSGI, si attiva affinché siano create occasioni di crescita professionale ed attività informative e formative al fine di rendere consapevole ogni lavoratore dell’importanza del suo comportamento in relazione ai rischi di propria pertinenza per se stesso e per le persone con cui è in contatto nonché per la salvaguardia di im-pianti, attrezzature e beni dell’azienda. Gli obiettivi misurabili saranno comunicati, fatti comprendere e diffusi a cascata all’interno dell’organizzazione attraverso momenti di incontro e di formazione, nonché effettuando le riunioni per il Riesame del SGI e pianificando gli interventi migliorativi e le eventuali revisioni dello stesso. Per la EBM SRL sono fondamentali i suggerimenti del Personale a tutti i livelli, per migliorare continua-mente il sistema operativo e la qualità dei lavori e/o delle opere: sono quindi apprezzate e valutate tutte le azioni proposte a tale fine. Le Funzioni di primo livello dell'organigramma sono sempre interpellate prima di assumere decisioni stra-tegiche, al fine di prendere in considerazione eventuali consigli e suggerimenti.

5.2 ATTENZIONE FOCALIZZATA AI PORTATORI DI INTERESSE

La Direzione Generale della EBM SRL è consapevole che il successo dell’organizzazione dipende dal saper comprendere e soddisfare le esigenze e le aspettative, presenti e future, dei clienti attuali e potenziali, dei portatori di interesse in generale e degli utenti finali e dal saper prendere in considerazio-ne quelle delle altre parti interessate. A tal fine le esigenze e le aspettative dei potenziali clienti vengono individuate e convertite in requisiti già al momento dello studio per l’acquisizione delle commesse e quindi ottemperate in fase di realizzazione allo scopo di soddisfare i propri portatori di interesse. Nell’individuazione delle esigenze e aspettative dei portatori di interesse vengono sempre presi in esame anche gli obblighi, inclusi quelli relativi ai re-quisiti legali, gli aspetti relativi alla Sicurezza, all’Ambiente ed alla Sicurezza delle informazioni.

5.2.1 Aspetti di impatto ambientale diretti

L’identificazione, analisi e valutazione degli aspetti ambientali, con le susseguenti misure di prevenzione e mitigazione degli impatti da essi derivanti, sono trattate all’interno della procedura PSGI 08 “Aspetti Ambientali”. La necessità di una pianificazione degli interventi mirati alla salvaguardia dell’ambiente e la volontà di

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gestione delle opere in ottemperanza alle norme e normative vigenti ha portato la EBM SRL ad appro-fondire il criterio di identificazione e analisi degli aspetti ambientali, suddividendolo in due fasi che pre-vedono innanzitutto l’identificazione di tutti i processi che l’Azienda eseguirà e, in seguito, attraverso l’individuazione e analisi degli aspetti ambientali correlati a tali processi. La EBM SRL ritiene che gli aspetti ambientali generali identificati per le varie opere/lavorazioni da valu-tare, in ottemperanza anche alla procedura di cui sopra, siano i seguenti:

• Gestione dei materiali di risulta e/o dei rifiuti • Gestione delle sostanze pericolose • Emissioni in atmosfera (polveri e sostanze chimiche) • Emissioni acustiche • Vibrazioni • Gestione degli scarichi idrici e acque • Gestione del suolo / sottosuolo • Campi elettromagnetici • Gestione degli impatti visivi, dei beni naturali e culturali interessati dai cantieri • Gestione delle Risorse

Il procedimento di analisi degli aspetti ambientali collegati con i processi produttivi e le altre attività della EBM SRL è condotto in fase preliminare a livello di tipologie di opere sotto la responsabilità del RCA e riportati all’interno dei documenti da redigere in conformità ai dettami del SGI (Analisi Ambientale o in ottemperanza alle richieste specifiche della Committenza o Piano Operativo Ambientale di Commes-sa). Tutti i processi e gli elementi ad essi collegati (progettazione, metodologie realizzative, risorse e materia-li) saranno analizzati avendo come riferimento le condizioni operative normali, quelle anomale nonché le situazioni potenziali di emergenza. Lo studio dell’aspetto ambientale porterà alla definizione, in base al contesto di realizzazione dell’opera, al corrispondente impatto ambientale sulla base di:

• Analisi del contesto ambientale nel quale si opera • Individuazione delle operazioni e/o lavorazioni impattanti • Valutazione delle possibili sovrapposizioni di più elementi impattanti • Specifiche analisi sugli aspetti impattanti (acque, atmosfera, rumore, ecc.), con riferimen-

to anche ai dispositivi legislativi vigenti • Definizione dei possibili interventi di mitigazione

La valutazione dell’impatto porterà ad evidenziare un valore numerico sul quale si baseranno le consi-derazioni di sostenibilità o meno dell’intervento che porteranno a considerare l’opportunità di nuovi o alternativi interventi di mitigazione.

5.2.1.1 Aspetti di impatto ambientale indiretti Oltre agli impatti diretti vengono analizzati anche gli impatti ambientali indiretti quali quelli prodotti da imprese subappaltatrici o fornitrici in opera che operano per conto della EBM SRL All’interno dell’Analisi Ambientale, redatta per ciascuna opera assegnata alla EBM SRL, sono riportate le valutazioni su tutte i processi necessari alla realizzazione dell’opera e, quando preliminarmente possibi-le, le eventuali imprese affidatarie per conto della EBM SRL delle singole lavorazioni. Compito principale della EBM SRL sarà quello di studio preliminare della commessa, in modo da evi-denziare particolari criticità ambientali o comunque collegabile all’ambiente esterno, e di sensibilizzazio-ne delle imprese realizzatrici per conto della EBM SRL L’intervento della EBM SRL sulle imprese subappaltatrici sarà quello di formazione ed informazione at-traverso la presentazione delle scelte di natura organizzativa e gestionale riportate nell’Analisi Ambien-tale, per mezzo di istruzioni e procedure dedicate all’interfaccia con le stesse e utilizzando i propri

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tecnici di cantiere e di sede nelle scelte tecnico–organizzative volte alla limitazione degli impatti ambien-tali. Tale intervento sarà tanto più presente ed incisivo in presenza di imprese non dotate di un proprio si-stema ambientale certificato ISO 14001 o EMAS. A tali principi si affiancano la messa a disposizione, all’interno del Mod. 0.04 Elenco Fornitori Quali-ficati, delle informazioni relative all’adozione o meno, da parte del singolo fornitore qualificato, di un si-stema di gestione ambientale ISO 14001 o EMAS certificato.

5.2.2 Igiene, Sicurezza e Salute dei Lavoratori

L’identificazione, analisi e valutazione degli aspetti relativi all’igiene, sicurezza e salute dei lavoratori, con le susseguenti misure di prevenzione e protezione, sono trattate all’interno del “Documento di Valutazione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori”. La volontà della EBM SRL nel miglioramento delle condizioni di sicurezza dei propri lavoratori e, indiret-tamente, di quelli delle imprese subappaltatrici e fornitrici in opera, ha portato all’adozione di procedure che prevedevano, fin dalle prime fasi comprese quelle di progettazione ove previste, la necessità di una programmazione e pianificazione sia degli interventi sia delle risorse utilizzate al fine di mantenere co-stantemente attive le misure di prevenzione e l’adozione di dispositivi di protezione ai più alti standard possibili. Il procedimento di individuazione ed analisi degli aspetti di igiene, sicurezza e salute collegati con i pro-cessi produttivi e le altre attività della EBM SRL è condotto in fase preliminare a livello di tipologie di o-pere sotto la responsabilità del Direttore Tecnico con il supporto del RSPP e riportati all’interno dell’Analisi Ambientale Iniziale, integrata per sicurezza ed ambiente. La valutazione del rischio, inteso come concausa di probabilità di accadimento dell’evento, magnitudo del danno ed esposizione dei lavoratori il tutto in funzione dei tre stadi di condizioni di svolgimento dei lavori (normali, anormali e di emergenza) porta, applicando quanto previsto dalla documentazione alla stima della sostenibilità del rischio ma, soprattutto, alla necessità di prevedere misure particolari di tutela compresa un’adeguata e mirata informazione, formazione ed addestramento sulle fasi cosiddette criti-che scegliendo, in funzione di ciò, le risorse più appropriate allo svolgimento del processo esaminato.

5.2.2.1 Individuazione dei pericoli per la SSL, valutazione del rischio e controllo del ri-schio

Tutte le attività svolte dall’azienda al suo interno, negli insediamenti produttivi, nonché per le attività svol-te direttamente al di fuori dell’insediamento (ad esempio trasporti, assistenza presso clienti), e/o svolte da terzi nell’insediamento aziendale che possono interferire con le proprie attività (appaltatori), sono ana-lizzate per individuare i pericoli, per l’analisi dei rischi e per l’implementazione delle necessarie misure di controllo. A tale scopo l’Organizzazione ha predisposto una procedura gestionale PSGI 17 “Individuazione pericoli e valutazione dei rischi”. L’analisi e la valutazione è coordinata dal RSPP, in collaborazione con tutta la struttura aziendale (diri-genti, preposti, lavoratori), con il medico competente e con le imprese esterne operanti nell’insediamento o presso le quali si reca il personale dell’azienda; ed è preceduta dalla consultazione, da parte del datore di lavoro o di soggetto da questi delegato, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), come previsto dall’art. 50 del D.Lgs. 81/08. La consultazione è opportunamente verba-lizzata. L’identificazione dei pericoli e la loro analisi avviene attraverso: • la scomposizione dei processi lavorativi in fasi elementari; • vengono individuate le fonti e le situazioni pericolose e valutati i rischi; • vengono considerate anche le attività saltuarie svolte negli insediamenti produttivi e quelle esterne, su

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cui l’azienda può avere influenza; • è coerente con l’esperienza lavorative e con le capacità delle misure di controllo dei rischi impiegate; • fornisce elementi in ingresso per la valutazione di caratteristiche tecnologiche delle attrezzature, la ne-

cessità di formazione e/o lo sviluppo di controlli operativi.

5.2.2.2 Stima del rischio La procedura PSGI 17 “Individuazione pericoli e valutazione dei rischi” definisce le modalità per stimare i rischi tenendo conto: • della gravità del danno potenziale; • della frequenza di manifestazione del pericolo, ovvero la durata della esposizione; • della presenza ed efficacia delle misure di prevenzione (collettive e individuali, di tipo tecnico, organiz-

zativo, procedurale); • dell’addestramento lavorativo impartito (considerando anche i lavoratori interinali, le attività temporanee

o in appalto, ecc.); • la formazione alla sicurezza impartita; • dell’esperienza aziendale sulla manifestazione del singolo rischio; • della novità della attività in esame (ogni volta che si introduce o si modifica un rischio, valutare l'intera-

zione con l’ambiente di lavoro); • dell’individuazione, se pertinente, delle quantità/concentrazioni degli inquinanti; • della coerenza delle procedure lavorative con gli obiettivi di prevenzione.

5.2.2.3 Aggiornamenti/modifiche Il riesame e l’eventuale aggiornamento della valutazione dei rischi viene effettuato periodicamente e a seguito di possibili eventi o situazioni che lo rendano necessario. In particolare la valutazione è aggiorna-ta in conseguenza a: • modifica legislativa o regolamentare o di accordi volontari; • modifica degli elementi dell’attività svolta e/o dei prodotti/servizi; • risultati degli audit ed, eventualmente, modifica della politica; • progetti di nuovi prodotti o progetti di macchine o impianti nuovi/modificati o modifiche al • lay-out di produzione o modifiche di sostanze/preparati utilizzati. Tali progetti comportano la consultazione preventiva del RSGI, del RSPP e del RLS. L’aggiornamento della valutazione dei rischi comporta la consultazione preventiva del RLS. Per l’aggiornamento o modifica della valutazione del rischio si applicano la procedura PSGI 17 e la pre-sente sezione del manuale. I rischi rilevati sono raccolti sul Mod. 17.01 “Analisi dei rischi” che si originano dall’applicazione della pro-cedura PSGI 17, suddivise per “attività/aspetto di SSL” e compongono, insieme alla descrizione dei criteri adottati ed al programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei li-velli di sicurezza, il documento di valutazione dei rischi previsto all’art. 4, comma 2, del D.Lgs. 81/08 (DVR). La valutazione del rischio costituisce uno degli elementi fondamentali da prendere in considerazione per determinare gli obiettivi di SSL.

5.2.3 Sicurezza delle Informazioni

All’interno del “Documento programmatico sicurezza” vengono definiti: • la metodologia di valutazione del rischio ed i livelli di rischio ritenuti accettabili; • l'identificazione dei rischi; • l'analisi dei rischi; • le opzioni per il trattamento dei rischi;

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• gli obiettivi e le modalità di controllo dei rischi.

5.2.4 Conoscenza, applicazione ed aggiornamento della politica

La Direzione Generale si impegna affinché la Politica sia compresa, attuata e sostenuta a tutti i livelli dell'organizzazione mediante i seguenti strumenti: • pubblica il presente Manuale, che contiene la Politica della EBM SRL, sull'area pubblica del sito

aziendale (www.ebmsrl.com) in modo che qualunque portatore di interesse possa prenderne vi-sione;

• richiede al Direttore Tecnico ed al Resp. di Cantiere di assicurare la diffusione dell'estratto del presente manuale contenente la politica nei luoghi di lavoro per assicurarne la conoscenza da parte di tutti coloro che operano per conto della EBM SRL;

• pubblica gli estratti dei Riesami della Direzione relativi agli obiettivi nel sito aziendale in modo che tutti coloro che operano nell’Impresa possano conoscere le indicazioni contenute in tale do-cumento;

• assegna al Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Integrato l’autorità e l’autonomia per lo sviluppo e il coordinamento del Sistema di Gestione Integrato, avvalendosi del supporto operativo dell’Ufficio Qualità e Sistemi Informativi;

• assegna all’Ufficio Qualità la responsabilità di fornire tutti i chiarimenti eventualmente richiesti da ogni funzione dell’impresa e comunque di valutare il grado di conoscenza e comprensione del-la Politica durante gli audit;

• assegna le responsabilità secondo le competenze specifiche di ognuno, fissando le procedu-re da seguire durante tutte le fasi di sviluppo dei lavori, dall'acquisizione e definizione dei contratti, fino alla consegna delle opere e all’eventuale manutenzione;

• utilizza le risorse umane disponibili in modo tale che la stretta collaborazione fra i Respon-sabili di funzione e gli altri operatori conduca al raggiungimento dei livelli qualitativi e quantitativi prefissati;

• si occupa della formazione del personale, sia per le attività specifiche che per le problemati-che connesse al Sistema di Gestione Integrato.

La politica è approvata dalla Direzione Generale e riesaminata almeno annualmente per assicurare che sia appropriata alle attività della EBM SRL La politica è diffusa a tutti i livelli aziendali attraverso la pubblicazione sul sito aziendale in maniera da assicurare, oltre alla conoscenza da parte di tutto il personale anche la disponibilità per tutte le parti inte-ressate. Nell'ambito dei Riesami della Direzione vengono definiti gli obiettivi di dettaglio, misurabili e coerenti con la Politica sopra indicata, individuando i responsabili, che provvedono anche all'informazione dei perti-nenti livelli dell'impresa e di chi opera per conto di essa. I risultati ottenuti e la loro efficacia saranno valutati in sede di Riesame della Direzione mediante l'analisi degli indicatori prescelti.

5.3 POLITICA AZIENDALE PER LA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA

La politica aziendale è il documento fondamentale che testimonia l’impegno del vertice dell’organizzazione (Alta Direzione) a considerare gli aspetti di qualità, di tutela ambientale e di salute e sicurezza sul lavoro un elemento costitutivo della propria mission aziendale, esprimendo le motivazioni che stanno alla base, la ferma volontà del vertice aziendale a perseguire gli obiettivi posti, la consapevo-lezza dei risultati auspicati cui tendere, le responsabilità da assumere.e costituisce un riferimento fonda-mentale ed essenziale per tutti i partecipanti alla vita aziendale e per tutti coloro che, esterni all’azienda,

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hanno con essa rapporti.

La Direzione della EBM SRL si impegna ad assumere un ruolo attivo nella promozione e guida di tutte le attività aventi influenza sulla qualità delle opere, sull’impatto che l’azienda tutta può generare sull’ambiente che ci circonda, sugli aspetti di salute e sicurezza dei lavoratori, oltre che l’importanza di ottemperare ai requisiti del Cliente, di tutela dell’ambiente nonché quelli normativi cogenti e volontari. La Direzione della EBM SRL ha assunto l’impegno di diffondere a tutti i livelli la cultura del miglioramento continuo del SGI, attraverso diffusione a tutti i livelli dei concetti qui esposti e la verifica dei risultati otte-nuti con l’affissione nei vari ambienti dei documenti:

• “Politica Aziendale” • Verbale di Riesame della Direzione • Piano di Miglioramento delle prestazioni • Monitoraggio Processi-Obiettivi

La politica viene:

- stabilita per iscritto ed approvata dalla Direzione; - adottata; - periodicamente riesaminata, in particolare alla luce degli audit ambientali; - corretta, se necessario; - comunicata al personale; - resa disponibile al pubblico.

5.3.1 Analisi di avvio

La definizione della Politica Aziendale è considerata dalla EBM SRL il primo passo della spirale del mi-glioramento continuo posta alla base del Sistema di Gestione Integrato Qualità, Ambiente e Sicurezza conforme alle norme UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 14001:2004 ed OHSAS 18001:2007. Da essa l’Impresa trae sprono per conservare e migliorare le sue prestazioni in tema di qualità, ambiente e salute e sicurezza sul lavoro. Per consentire una prima definizione della politica, la Direzione (o il DIR) o una figura da questi incarica-ta, dopo aver valutato:

• l’analisi del sito lavorativo; • l’organizzazione aziendale; • le prescrizioni legislative e regolamentari applicabili; • le prestazioni del SGI in relazione a tali prescrizioni; • la natura ed il livello dei rischi legati alla sicurezza e salute dell’ambiente lavorativo avendo cura

di non sopravvalutarli, né semplificarli; • l’analisi storica delle performance in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro; • il parere dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, così come definiti dalla legislazione

italiana in materia di salute e sicurezza (art. 50 del D.Lgs. 81/08); • le necessità e i possibile contributo di tutte le parti interessate;

Management

Politica

Pianificazio-

Audit Feedback

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• la disponibilità attuale e l’esigenza di risorse. In particolare l’analisi suddetta viene svolta attraverso colloqui/interviste con le funzioni aziendali interes-sate, mediante ispezioni, misurazioni, etc. L’analisi preliminare costituisce il punto di partenza dell’impostazione del SGI e fornisce alla Direzione (DGE) gli elementi necessari per definire gli impegni e di stabilire il livello di prestazioni in tema di qualità, ambiente e sicurezza dell’organizzazione, i risultati a quali tendere ed i livelli di responsabilità. L’analisi di avvio tiene conto dei risultati riportati nei documenti di analisi ambientale iniziale (AAI), tale documento riporta la situazione in atto della EBM SRL nelle prime fasi di applicazione del SGI, e di valu-tazione dei rischi (DVR).

5.3.2 Emanazione della politica

La Direzione sulla base dell’analisi svolta al punto precedente elabora e, successivamente ne cura la distribuzione, formalizzandola la politica aziendale per la qualità, l’ambiente e la sicurezza nell’allegato n° 1 al presente manuale del SGI.

5.3.3 Contenuti

La Direzione all’atto della definizione della Politica seleziona tra tali principi quelli più appropriati alla na-tura dell’organizzazione ed al livello di implementazione del SGI, stabilendo impegni in tal senso. Gli argomenti che vengono affrontati nella Politica, in aggiunta all’impegno sempre presente di adempiere alle prescrizioni legislative, possono riguardare: - l’impegno a istituire, formalizzare un Sistema di Gestione Integrato Qualità, Ambiente e Sicurezza e

mantenere attiva la sua certificazione in conformità alle rispettive norme UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 14001:2004 ed OHSAS 18001:2007 e di affermazione che la responsabilità nella gestione della SSL riguarda l’intera organizzazione aziendale, dal datore di lavoro sino ad ogni lavoratore, cia-scuno secondo le proprie attribuzioni e competenze (per evitare che la prevenzione sia considerata competenza esclusiva di alcuni soggetti con conseguente deresponsabilizzazione degli altri e man-canza di partecipazione attiva);

- l’impegno a definire, documentare e diffondere all’interno/esterno dell’azienda la propria politica per la qualità, ambiente, salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, in modo che siano partecipi tut-te le parti interessate agli obiettivi aziendali in tema di qualità, ambiente e salute e sicurezza dei lavo-ratori ed ai relativi programmi di attuazione.

- l’impegno a mantenere costantemente monitorato il grado di conformità del sistema alle norme e leggi di riferimento al fine di assicurare il rispetto dei requisiti in conformità alle prescrizioni delle pertinenti leggi e regolamenti in materia di qualità, ambiente e salute e sicurezza dei lavoratori e degli accordi applicabili alla SSL (in quanto presupposto fondamentale alla applicabilità di un sistema di gestione), e ad essere idonea, attraverso un’attenta valutazione, alla natura e all’entità dei rischi in termini di sa-lute e sicurezza sul luogo di lavoro dell’organizzazione.

- l’impegno a pianificare un’attività di riesame periodico della politica stessa, del sistema di gestione attuato e degli obiettivi, programmi e traguardi;

- l’impegno a comunicare con gli organi preposti alla salute e sicurezza dei cittadini, ogni e qualsiasi accadimento che potrebbe generare pericolo per le persone e l’ambiente nonché con gli organi com-petenti per territorio le possibili situazioni di emergenza e/o i possibili incidenti, con le parti interessate ed alla consultazione dei lavoratori, anche attraverso i loro rappresentanti per la sicurezza e coinvol-gerle,

- l’impegno a destinare parte delle risorse umane, strumentali e finanziarie della propria organizzazione al fine di promuovere, implementare e sviluppare programmi di addestramento/formazione del perso-nale a tutti i livelli allo scopo di ottimizzare il processo di crescita delle risorse umane, considerate co-me risorse critiche per lo sviluppo aziendale degli anni a venire, e far sì che i lavoratori siano adegua-

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tamente sensibilizzati e formati per esser in grado di svolgere i propri compiti in sicurezza e assumere le loro responsabilità in materia di qualità, ambiente e Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;

• l’impegno, come presupposto indispensabile di ogni decisione aziendale e come principio guida della propria gestione, in ogni settore di attività aziendale, di perseguire il miglioramento continuo delle pre-stazioni, alla prevenzione dei rischi sui luoghi di lavoro e dell’inquinamento, alla tutela dell’ambiente, alla riduzione dei rifiuti e del consumo di risorse, di minimizzare ogni significativo impatto ambientale negativo (eventualmente focalizzando l’attenzione su un particolare aspetto) al fine di diminuire conti-nuamente gli eventuali effetti ambientali che potrebbe causare, attraverso l'utilizzo dei migliori stan-dards tecnici economicamente possibili per il perseguimento dello sviluppo sostenibile ed a considera-re la SSL ed i relativi risultati come parte integrante della gestione aziendale (considerando quindi un risultato di SSL gratificante ed importante quanto un risultato di produzione o di qualità);

• l’impegno a misurare i propri risultati in termini di ambiente; effettuare regolarmente controlli (audit) ambientali e valutazioni circa il rispetto degli obiettivi aziendali, della normativa e di questi principi. In-fatti periodicamente provvede ad ispezionare il sito (utilizzo attuale, verifica di correlazione attivi-tà/autorizzazioni, attività condotte nelle vicinanze, fonti di potenziale inquinamento, presenza di terra-pieni, serbatoi e bacini di accumulo sotterranei, accumulo rifiuti, immagazzinamento materiali perico-losi, presenza di amianto, evidenze di eventuali cause di inquinamento, probabilità di contaminazione del suolo e delle acque).

- l’impegno a ridurre emissioni in atmosfera, scarichi fluidi, rifiuti solidi, contaminazione del terreno, uti-lizzazione di terreno/acqua/energie e combustibili, uso di risorse naturali di altro genere (odori, rumori, polveri, vibrazioni, impatto visivo, compatibilità elettromagnetica). Quindi provvede a ridurre il consu-mo di materie prime il cui utilizzo potrebbe potenzialmente determinare un impatto ambientale negati-vo, a non utilizzare direttamente per la sua produzione solventi o sostanze chimiche che potrebbero determinare un inquinamento dell’aria e delle acque, a non utilizzare fonti energetiche ad elevato im-patto ambientale (gasolio), a limitare l’uso di mezzi di trasporto ad elevato impatto ambientale, a limi-tare l’utilizzo di imballi, a ridurre lo spreco di risorse energetiche e naturali (energia elettrica, acqua, gasolio, carta).

I punti sopraindicati costituiscono anche il quadro di riferimento per stabilire e riesaminare obiettivi e tra-guardi di SGI.

5.3.4 Verifica, Revisione e Riesame della politica

La formalizzazione della politica e la sua verifica, revisione e riesame viene attuata almeno annualmente (in generale in sede di Riesame) dal responsabile del SGI e dalla Direzione che verificano quanto espo-sto nella politica con i risultati del monitoraggio del sistema prefissati e ottenuti nell’anno. La politica è riesaminata annualmente in base ai risultati del monitoraggio del sistema. Il riesame può inoltre avvenire a seguito di possibili eventi o situazioni che lo rendano necessario, senza necessariamente richiederne una modifica. In sede di riesame sono analizzati: indicatori, risultati, obiettivi preposti e in base ad essi, laddove non si sono avuti esiti positivi sono lanciate le azioni correttive di sistema e operative necessarie, verificando ed eventualmente aggiornando la politica dell’organizzazione nei riguardi dell’ambiente. 5.3.5 Documentazione, diffusione e disponibilità

La politica emessa dalla Direzione (DGE) viene illustrata e diffusa a tutto il personale ed esposta nei principali locali dell’insediamento. Questo documento è disponibile per il pubblico e viene immediatamente fornito a chiunque ne faccia richiesta. In particolare, in occasione di incontri pubblici, mostre, fiere, convention, assemblee, etc., viene distribui-to a tutti coloro che lo richiedono. Ogni qualvolta avviene una modifica della politica di SSL, si provvede all’emissione di un nuovo docu-mento con le stesse modalità sopraindicate e al ritiro del precedente. La copia originale con firma autografa della Direzione è un documento di registrazione e pertanto è con-

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servato a cura del RSGI. Il RSGI si preoccupa ogni qualvolta si aggiorni la politica ad inviare un copia a tutti i nominativi presenti all’interno dell’elenco di distribuzione.

5.4 PIANIFICAZIONE

DGE si assicura che il Sistema di Gestione Integrato sia sempre adeguato a quanto dichiarato nella Poli-tica Aziendale attraverso la misurazione degli obiettivi raggiunti. DGE identifica i processi necessari per raggiungere gli obiettivi aziendali definiti nella Politica Aziendale per la Qualità, Ambiente e Sicurezza rende congruenti gli obiettivi con le risorse (umane, tecnologiche e metodologiche) necessarie a conseguirli. Eventuali modifiche od aggiornamenti al Sistema di Gestione Integrato comportano la rivisitazione della Politica e degli obiettivi della qualità di ogni singola Funzione Aziendale stabiliti. La Direzione Generale, durante il Riesame della Direzione, riesamina la Politica in modo da accertarne e garantirne la continua adeguatezza ed idoneità ed indica gli obiettivi misurabili. La EBM SRL individua e pianifica le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi stabiliti. Tale pianifi-cazione include: • la definizione dei processi coperti dal Sistema di Gestione Integrato e delle eventuali esclusioni; • la definizione delle risorse necessarie per la gestione dei processi, della sicurezza e

dell’ambiente; • la definizione delle modalità adottate per garantire il miglioramento continuativo del Sistema di

Gestione Integrato. In generale il perseguimento degli obiettivi si attua attraverso: • L’impegno finanziario per reperire le risorse necessarie (in termini di personale e di mezzi, at-

trezzature di controllo) e l’introduzione di nuove tecnologie di gestione. • La predisposizione della documentazione relativa alle attività delle funzioni coinvolte nei processi a-

ziendali, in modo da avere il massimo controllo durante la realizzazione delle opere commissionate. • La valorizzazione delle risorse umane mediante la formazione pianificata in relazione alle esigen-

ze e mansioni dei singoli e dell’insieme. • L’individuazione e la gestione dei propri aspetti ambientali e di sicurezza sul lavoro significativi,

compresi quelli delle altre parti interessate sui quali l’organizzazione stessa può esercitare un’influenza.

Gli obiettivi sono espressi in modo da individuare i risultati da raggiungere, le risorse da mettere a disposizione, indicando eventualmente anche le modalità di verifica ed i termini temporali entro i quali tali obiettivi devono essere raggiunti. Le informazioni emerse da tali analisi sono trasmesse ai responsabili di funzione tramite la distribuzione di stralci del verbale di riesame, affinché essi si operino per il conseguimento degli obiettivi indivi-duati. La EBM SRL ritiene infine che il continuo miglioramento dei comportamenti della struttura, sia sul piano strettamente tecnico-operativo che gestionale, sia l’ambizioso ed indispensabile obiettivo di fondo al quale tendere costantemente.

5.4 OBIETTIVI E MIGLIORAMENTO

5.4.1 Obiettivi

La EBM SRL stabilisce quale obiettivo un costante miglioramento del Sistema di Gestione Integrato, un miglioramento nella definizione delle esigenze e della soddisfazione dei portatori di interesse, un conti-nuo controllo per l’individuazione dei pericoli e la sempre maggiore eliminazione / riduzione dei rischi, un’attenta analisi degli impatti ambientali e la loro riduzione.

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Da questo obiettivo di carattere generale e strategico discendono obiettivi specifici per le funzioni ed i livelli aventi responsabilità nell’ambito del Sistema di Gestione Integrato e/o nei vari settori aziendali in funzione di: • politica • conformità legislativa o rispetto di eventuali prescrizioni o regolamenti sottoscritti • risultati del Riesame della Direzione • opportunità tecnologiche, disponibilità di risorse finanziarie ed operative • punti di vista delle parti interessate • valutazioni circa nuove opportunità di business • valutazione dei rischi • reclami o altre segnalazioni dei Clienti • grado di influenza della EBM SRL sui vari aspetti • modifiche al Sistema di Gestione Integrato a seguito di anomalie, di non conformità, di infortuni sul

lavoro o i mancati infortuni significativi o ripetitivi, di incidenti ambientali, di problemi legati a viola-zione di dati personali o riservati, di carenze segnalate dal personale o dai subappaltatori o eviden-ziatesi nel corso delle attività e dei processi

• introduzione di miglioramenti al Sistema di Gestione Integrato. Con l’adozione dei Sistemi di Gestione per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza certificati, la EBM SRL si prefigge i seguenti obiettivi: Obiettivi per la Qualità:

1. Ottenere e Mantenere la Certificazione dei Sistemi di Gestione Qualità, Ambiente e Sicurezza in conformità alle rispettive Norme UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 14001:2004 e OHSAS 18001:2007;

2. Fissare e raggiungere obiettivi misurabili per valutare l'efficacia del Sistemi di Gestione Integrato; 3. Monitorare i bisogni e le aspettative dei clienti al fine di perseguire il miglioramento continuo dei

processi e delle opere realizzate in linea con le esigenze di Mercato; 4. Ridurre e, per quanto possibile, eliminare le Non Conformità ed i reclami dei committenti: essi in-

fatti sono causa di sprechi e difetti che producono costi aggiuntivi e possibile danno alla Commit-tenza;

5. Elevare la cultura della qualità nelle persone che operano in Azienda, rendendole coscienti dell'importanza della propria attività e coinvolgendole nella Politica Aziendale attraverso attività di formazione ed incontri periodici;

6. Rispetto dell’ambiente, dei requisiti relativi alla sicurezza dei materiali, degli ambienti di lavoro e del personale, delle norme cogenti.

Obiettivi per l’Ambiente:

1. Sensibilizzare tutto personale, clienti e fornitori alle problematiche ambientali, 2. Promuovere le attività aventi impatto sull’ambiente, attraverso l‘articolazione di un programma

volto al miglioramento delle prestazioni ambientali dell’Azienda; diffusione a tutti i livelli dei con-cetti qui esposti e la verifica dei risultati ottenuti.

3. Diminuire continuamente gli eventuali effetti ambientali che potrebbe causare, attraverso l'utilizzo dei migliori standards tecnici economicamente possibili.

4. Garantire una migliore tutela dell'ambiente in ogni attività della sua azienda. 5. Tendere al miglioramento continuo della compatibilità ambientale di ogni settore della sua azien-

da. 6. Destinare parte delle risorse umane e finanziarie allo studio ed al miglioramento dell’impatto am-

bientale della sua organizzazione, 7. Promuovere e implementare programmi di addestramento e formazione del personale a tutti i li-

velli al fine di ottimizzare il processo di crescita delle risorse umane. 8. Misurare i suoi risultati in termini di ambiente; 9. Effettuare regolarmente controlli (audit) ambientali e valutazioni circa il rispetto degli obiettivi a-

ziendali, della normativa e di questi principi. Infatti periodicamente provvede ad ispezionare il sito (utilizzo attuale, verifica di correlazione attività/autorizzazioni, attività condotte nelle vicinanze,

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fonti di potenziale inquinamento, presenza di terrapieni, serbatoi e bacini di accumulo sotterranei, accumulo rifiuti, immagazzinamento materiali pericolosi, presenza di amianto, evidenze di even-tuali cause di inquinamento, probabilità di contaminazione del suolo e delle acque).

10. Provvedere a ridurre le emissioni in atmosfera, scarichi fluidi, rifiuti solidi, contaminazione del ter-reno, utilizzazione di terreno/acqua/energie e combustibili, uso di risorse naturali di altro genere (odori, rumori, polveri, vibrazioni, impatto visivo, compatibilità elettromagnetica).

11. Provvede a ridurre il consumo di materie prime il cui utilizzo potrebbe potenzialmente determina-re un impatto ambientale negativo, a non utilizzare direttamente per la sua produzione solventi o sostanze chimiche che potrebbero determinare un inquinamento dell’aria e delle acque, a non u-tilizzare fonti energetiche ad elevato impatto ambientale (gasolio), a limitare l’uso di mezzi di tra-sporto ad elevato impatto ambientale, a limitare l’utilizzo di imballi, a ridurre lo spreco di risorse energetiche e naturali (energia elettrica, acqua, gasolio, carta).

12. Comunicare agli Enti pubblici preposti alla salute e sicurezza dei cittadini, ogni e qualsiasi acca-dimento che potrebbe generare pericolo per le persone e l’ambiente nonché all’ispettorato del la-voro le possibili situazioni di emergenza e/o i possibili incidenti.

Obiettivi per la Sicurezza:

1. Possedere un’organizzazione ben definita con sistemi di comunicazione chiari: rispetto delle pro-cedure a tutti i livelli organizzativi e implementazione di un sistema di comunicazione efficace per assicurare l’impegno di tutti coloro che sono coinvolti nelle attività aziendali;

2. La salvaguardia della salute dei lavoratori e della popolazione: raggiunta attraverso l’attuazione in modo programmato, monitorato ed implementato di tutte le azioni necessarie in coerenza con la legislazione nazionale ed europea ed agli standard definiti dalla specifica internazionale O-HSAS 18001:2007

3. La realizzazione di sistemi di lavoro e mezzi d’opera sicuri: tutti i dipendenti della Società sono investiti della responsabilità di lavorare in modo sicuro e quindi di proteggere se stessi, i propri colleghi e l’ambiente; simili responsabilità dovranno essere fatte proprie anche dai sub – contrat-tisti che saranno selezionati e controllati anche in relazione alle loro prestazioni nel campo della sicurezza;

4. Tendere al miglioramento continuo attraverso un processo di accrescimento dello stesso Siste-ma di Gestione Integrato: l’organizzazione, attraverso un sistema di pianificazione, controllo e monitoraggio ha effettuato il passaggio dalla definizione di standard alla attuazione di verifiche ispettive, alla formazione ed al riesame della direzione, che dovrà tendere a migliorare le proprie prestazioni, nel tempo, in materia di sicurezza, con obiettivi continui e concreti di miglioramento;

5. Aumentare il livello di consapevolezza per perseguire un’efficace azione di prevenzione: la diffu-sione di una “cultura per la salute e la sicurezza” avviene per il tramite di: - incontri mirati alla sensibilizzazione dei lavoratori per un’efficacia attuazione delle disposizioni

di sicurezza impartite. - affissione della politica nella bacheca aziendale e nei principali luoghi di lavoro, - distribuzione della politica con la busta paga di ciascun lavoratore ogni volta che il documento

verrà emesso o revisionato, - partecipazione a seminari e a incontri di lavoro con distribuzione del presente documento, - divulgazione tramite internet

6. Personale competente e ben addestrato: a tutto il personale è fornito un’efficace e puntuale ad-destramento operativo sia per le condizioni normali di lavoro che per le emergenze;

7. Personale motivato e responsabilizzato: il top management dell’organizzazione riconosce che l’applicazione corretta delle disposizioni di legge e delle norme relative alla salute, alla sicurezza, nonché il mantenimento di condizioni di lavoro sicuro, costituiscono un elemento di primaria im-portanza per il giudizio sulle prestazioni e l’affidabilità di tutto il personale;

8. Informazione capillare: rapporti di analisi e comunicazioni sulle risultanze relative ad incidenti ed infortuni rappresentano una parte essenziale di questo processo così che gli insegnamenti che ne derivano vengono debitamente recepiti. La Società promuove azioni tese ad instaurare una consultazione ed informazione continua sulle questioni riguardanti la salute, la sicurezza e l’ambiente.

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9. Piani di emergenza: accettato il principio che “non tutto può essere previsto” sono elaborati piani di emergenza specifici che limitano i rischi per le persone, l’ambiente e la proprietà aziendale;

10. Procedure operative: accertato che l’esecuzione di operazioni e/o assunzioni di responsabilità che implicano un potenziale rischio presente o futuro, non possono essere lasciate all’iniziativa del singolo, sono state redatte procedure operative specifiche tese a migliorare gli standard e a limitare i rischi.

11. Verificare costantemente l’efficienza dei dispositivi di protezione individuale (DPI) anche attraver-so il monitoraggio dei rischi lavorativi. Tale attività viene svolta anche con il coinvolgimento del RLS-MC e dei lavoratori, al fine di assicurarne l’idoneità. Periodiche ricerche di mercato sono at-tuate al fine di dotarsi di DPI con maggiori prestazioni e comfort.

12. Eseguire regolarmente tutte le operazioni di controllo, verifica e manutenzione dei dispositivi e dei presidi antincendio ed aggiornare gli appositi registri di prevenzione incendi, previsti in parti-colare per le attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco.

Preliminarmente alla definizione degli obiettivi specifici di SSL occorre identificare i requisiti in materia di SSL derivanti da leggi e regolamenti comunitari, nazionali, regionali e locali, linee guida di associazioni di categoria, accordi interconfederali, contratti collettivi di lavoro e da ogni altro eventuale accordo, prescri-zione, o simile sottoscritto dall’azienda applicabili alle attività e ai prodotti/servizi svolti. L’organizzazione a tale scopo ha predisposto una procedura gestionale PSGI 09 “Gestione dei requisiti legali e aggiuntivi” da utilizzare per le attività di identificazione, aggiornamento, distribuzione ed archivia-zione dei requisiti legali ed aggiuntivi. Garantire nel rispetto del Decreto Ministeriale 388/04, in materia di pronto soccorso, la predisposizione di idonei presidi sanitari, quali cassette di pronto soccorso per i luoghi di lavoro e pacchetti di medicazione in uso sugli automezzi operativi, mentre specifici dispostivi di protezione sono in dotazione agli Addetti al pronto soccorso. La Direzione stabilisce gli obiettivi, qualitativi e quantitativi, riportati nel Mod. “Piano di Miglioramento del-le Prestazioni” che essa si pone per il soddisfacimento in efficienza ed efficacia dei suddetti requisiti; inol-tre pianifica riesami periodici del SGI allo scopo di monitorare il raggiungimento degli obiettivi e l’idoneità delle risorse e dei criteri di scelta delle stesse; ed inoltre l’organizzazione, per il tramite della Direzione, è costantemente impegnata nel miglioramento delle proprie performance in materia ambientale e di sicu-rezza e salute sul lavoro. Essa deve far comprendere, declinando anche gli obiettivi strategici, i principi cui si ispira ogni azione aziendale, nell’ottica della salute e sicurezza e benessere di tutti i partecipanti alla vita aziendale e a cui tutti devono attenersi in rapporto al proprio ruolo ed alle responsabilità assunte in azienda. Per dare concreta attuazione alla politica aziendale ogni attività aziendale viene analizzata, in relazione agli aspetti relativi alla qualità, ambiente, salute e sicurezza, privacy e vengono definiti degli obiettivi coe-renti con la politica aziendale, all’interno di uno specifico piano nell’ambito del SGI. Per ogni obiettivo so-no definite le azioni necessarie per il suo raggiungimento, le responsabilità, le risorse ed i metodi per va-lutare l’efficacia e l’efficienza delle azioni stesse. La pianificazione costituisce, quindi, uno dei cardini fondamentali del sistema, e consente di avere esatta conoscenza dei compiti che sono affidati a ciascuno e delle relative responsabilità. Primi elementi considerati nella pianificazione delle attività per la SSL sono l’individuazione dei requisiti tecnici, legali e cogenti cui l’azienda deve attenersi e l’individuazione dei pericoli per la SSL, la valutazio-ne del rischio ed il controllo del rischio. Il RSGI coadiuvato dal RSPP valuta gli obiettivi analizzando molteplici elementi, quali: • aspetti significativi dal punto di vista del rischio per la SSL ottenuti dalla valutazione dei rischi; • conformità nei confronti delle norme di legge e di eventuali accordi volontari; • aspetti che, pur non producendo rischi non tollerabili, possono comportare responsabilità di tipo pena-le o amministrativo (vedere procedure 09 “Identificazione e controllo dei requisiti legali e aggiuntivi” e PSGI 17 “Individuazione pericoli e valutazione dei rischi”). • dati relativi ad attività di riesame precedenti, ad indagini su infortuni, non conformità incidenti; • segnalazioni provenienti dai lavoratori; • la politica e l’impegno al miglioramento continuo. Sulla base di queste analisi, il RSPP propone obiettivi di SSL coerenti con la politica aziendale e finalizzati a prevenire, ridurre o eliminare i rischi significativi. Per ciascun obiettivo proposto è presentato un piano per il raggiungimento dello stesso, elaborato anche

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consultando preventivamente i responsabili di funzione, contenente: • eventuali mete intermedie; • individuazione delle figure/strutture coinvolte nella realizzazione del piano stesso; • attribuzione dei compiti e delle responsabilità relative; • definizione delle risorse necessarie, comprese quelle economiche; • modalità di verifica dell’effettivo ed efficace raggiungimento degli obiettivi, affinché ciascuno, in base alle proprie competenze, li analizzi dal punto di vista economico/finanziario, commerciale, produttivo/tecnologico. La DGE, dopo aver consultato il RLS, stabilisce infine gli obiettivi e i traguardi da raggiungere. Per ogni obiettivo o traguardo stabilito, sono individuati uno o più indicatori di prestazione di SSL, ad e-sempio: • numero di infortuni; • numero di incidenti; • livelli di rischio residuo; • livelli di esposizione degli addetti; • percentuale di riscontri positivi ai controlli; • etc. Gli obiettivi vengono decisi annualmente in sede di riesame della Direzione, il loro valore si calcola sulla base della valutazione dei risultati raggiunti nel precedente riesame. Trimestralmente i vari Responsabili di funzione effettuano la raccolta dei dati che, trasmessi al RSGI, vengono analizzati per definire il trend di ogni singolo indicatore. Eventuali scostamenti degli indicatori dagli obiettivi prefissati possono comportare un adeguamento degli obiettivi stessi da attuarsi attraverso una seduta straordinaria di riesame della Direzione. Nel Mod.0.02 “Indicatori dei Processi” sono messi in evidenza gli indicatori da monitorare per tutti i pro-cessi aziendali per i quali vengono periodicamente definiti gli obiettivi. I traguardi sono definiti per specificare gli obiettivi prefissati all’interno di un ambito temporale definito. Per ogni traguardo ambientale definito, il RSGI identifica, dove possibile, degli indicatori di condizione e prestazione misurabili. Questi indicatori rappresentano lo strumento attraverso cui la EBM SRL valuta il grado di raggiungimento degli obiettivi nel tempo. Gli obiettivi ed i traguardi sono soggetti a revisione, condotta dal RSGI di comune accordo con i vari re-sponsabili operativi. L’esigenza di procedere alla revisione degli obiettivi o dei traguardi è dettata dal verificarsi di una delle seguenti circostanze: • Riesame della Direzione della EBM SRL; • Esigenze di miglioramento continuo all’interno della EBM SRL; • Modifiche nei processi e prodotti della EBM SRL La EBM SRL si attiva per il raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi attraverso la definizione di un dettagliato programma che specifichi le azioni da intraprendere ed assegni le responsabilità ai diversi livelli della struttura organizzativa, definendo nel contempo, i tempi previsti e le risorse coinvolte. Il programma rappresenta una parte di pianificazione generale delle attività della EBM SRL in tal senso il RSGI ha la responsabilità di elaborare e proporre il programma tenendo conto delle risorse economiche ed umane disponibili.

5.4.2 Miglioramento continuo

L’Impresa EBM SRL pianifica e gestisce i processi necessari per il miglioramento continuativo del Si-stema di Gestione Integrato. Al fine di facilitare il miglioramento continuativo l’Impresa EBM SRL si basa sugli adeguamenti e sugli sviluppi progressivi della propria Politica e dei relativi obiettivi. Il Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Integrato, periodicamente e comunque in preparazione dei Riesami della Direzione, provvede ad effettuare una analisi statistica di tutte le Non Conformità (comprese quelle originate dai reclami dei Clienti), di tutti gli infortuni sul lavoro o i mancati infortuni o gli incidenti al di sotto dei 3 gg. (cioè quelli non riportati nel registro infortuni), degli incidenti ambientali, di tutti i problemi legati a violazione di dati personali o riservati, per individuare eventuali ripeti-tività, l'analisi dettagliata delle Non Conformità episodiche ma rilevanti, l'analisi dei verbali degli Audit

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Interni ed Esterni, l’analisi dei risultati delle Azioni Correttive e Preventive, l'analisi delle misurazioni sui processi, sulla soddisfazione dei Clienti, l'esame dei parametri significativi di alcune lavorazioni (ad e-sempio indici di produttività per alcune fasi lavorative, incidenza degli infortuni rispetto alle ore lavorate piuttosto che alla tipologia di commessa o, ancora, il livello di coinvolgimento dell’ambiente circostante in caso di incidente).

5.5 RESPONSABILITÀ, AUTORITÀ E COMUNICAZIONE

5.5.1 Responsabilità ed Autorità

DGE ha chiaramente definito e reso noto alle Funzioni Aziendali le responsabilità di ognuna di esse all'in-terno dell'Organizzazione. L’Organigramma (vedere allegato n° 2) ed il Mansionario (vedi PSGI 07), evidenziano con chiarezza i rapporti gerarchici e di collaborazione tra il personale. L’organigramma nominativo (allegato n° 2 al pre-sente Manuale) è stato comunicato al personale mediante l’affissione sulle pareti degli uffici presso la sede della EBM SRL DGE esercita la sua azione direttiva su tutte le Funzioni Aziendali di staff e primarie. Si precisa che le attribuzioni d’incarico riguardano solamente l’applicazione del Sistema di Gestione Inte-grato e che, pertanto, non sono considerate vincolanti a livello contrattuale, né presentano implicazioni inerenti gli obblighi di legge in materia di rapporti contrattuali. Le Funzioni RSGI e RSPP agiscono in staff a DGE e non hanno potere gerarchico su nessun’altra Fun-zione. Alle Funzioni di Primo Livello, eventualmente con la collaborazione di RSGI, viene demandata la respon-sabilità per la risoluzione e registrazione delle Non Conformità rilevate, della attuazione delle soluzioni decise, della verifica delle soluzioni adottate. La DGE della EBM SRL, in sede di Riesame del SGI, provvede a verificare le esigenze di: ♦ Personale addestrato e numericamente adeguato per l’esecuzione delle attività; ♦ Macchine ed attrezzature; ♦ Attività di verifica, che comprendono:

Sorveglianza sul Sistema di Gestione Integrato; Audit Interni del Sistema di Gestione Integrato.

Per assicurare la continua adeguatezza del SGI e del lavoro eseguito, la DGE, in fase di Riesame del SGI, identifica e assegna, per gli audit interni, personale e mezzi adeguati. La definizione dei compiti e delle mansioni del personale indicato nell’organigramma è riportata nella PSGI07.

5.5.2 Rappresentante della Direzione

DGE ha nominato un componente della propria struttura Aziendale (RSGI), che indipendentemente dall'attività svolta ha la responsabilità e l'autorità per: • verificare che venga applicato e tenuto aggiornato il Sistema di Gestione Integrato; • riferire sull'andamento del Sistema di Gestione Integrato e proporre miglioramenti; • promuovere incontri con il Personale al fine di renderlo partecipe e consapevole dei requisiti dei

Committenti; • tenere gli opportuni contatti con l'Ente di Certificazione. Il RSGI è stato nominato con comunicazione ufficiale da parte di DGE ed ha accettato l'incarico. Egli inoltre è stato presentato a tutti i Dipendenti, che sono stati portati a conoscenza dell'attività che do-vrà svolgere e dei doveri che gli competono nei confronti di DGE. Il RSGI, oltre all’utilizzo di strumenti come gli audit interni, le risultanze relative alle Non Conformità ed ai reclami, monitora l'efficacia del Sistema di Gestione Integrato con il supporto degli indicatori, adottati per misurare l’andamento dei diversi processi aziendali, richiamati nel paragrafo 8.2.3 di questo Manuale e propone a DGE, in sede di Riesame del SGI, adeguamenti e miglioramenti inerenti il Sistema stesso.

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In caso di gravi Non Conformità il RSGI ne dà comunicazione immediata a DGE, per porre rimedi imme-diati e riesaminare nel più breve tempo possibile le aree e/o le attività coinvolte nella Non Conformità.

5.5.3 COMUNICAZIONI

L’efficace circolazione del costante e sistematico flusso delle informazioni di tipo gerarchico e interfun-zionale all’interno ed all’esterno dell’organizzazione rappresenta un elemento chiave per promuovere la motivazione del personale nei confronti del Sistema di Gestione Integrato, favorire il processo di miglio-ramento continuo, creare consenso nei confronti delle attività della EBM SRL da parte della comunità esterna. Le modalità operative utilizzate dall’impresa EBM SRL e descritte nel presente Manuale e nelle Procedu-

re, consentono di assicurare comunicazioni efficaci (indipendentemente dal fatto che esse siano in forma scritta o verbale) tra i diversi livelli e funzioni all’interno dell’organizzazione.

5.5.3.1 COMUNICAZIONE INTERNA

La EBM SRL ritiene fondamentale coinvolgere tutto il personale nel perseguimento degli obiettivi. A tal fine il RSGI assicura la diffusione, attraverso la “pubblicazione” del presente manuale e degli estratti dei Riesami della Direzione contenenti gli obiettivi e le indicazioni relative alle modalità di raggiungimen-to degli obiettivi individuati, dei risultati raggiunti e di eventuali altre informazioni riguardanti l’efficacia del Sistema di Gestione Integrato stesso. E' sempre cura del RSGI attivarsi per raccogliere segnala-zioni da parte di tutto il personale sul Sistema Integrato. Per Comunicazione Interna si intende l’informazione scambiata tra il personale ed il vertice aziendale. Essa può realizzarsi dal basso e dall’alto e può coinvolgere una o più funzioni aziendali. Il personale, infatti, da un lato, viene informato sulla gestione del SGI, sulle eventuali modifiche dello stes-so, sul ruolo del singolo nell’attuazione degli obiettivi e dei traguardi prefissati, sulla gestione delle situa-zioni di emergenza e delle eventuali non conformità, e, dall’altro, può trasmettere ai vertici aziendali rilievi, osservazioni e proposte. Le Comunicazioni Interne si realizzano attraverso 3 principali canali: - Affissioni in bacheca e comunicati interni diffusi a tutti gli interessati. - Incontri con singoli dipendenti, riunioni con gruppi omogenei o allargate a tutto il personale. - Distribuzione di materiale informativo relativo a politica, obiettivi, traguardi, programma ambientale,

prestazioni ambientali. Sia le riunioni che le affissioni sono gestite interamente da RSGI che ha anche il compito di stabilire qua-le di questi due strumenti utilizzare per effettuare una corretta comunicazione, sulla base della seguente regola generale: - Le riunioni vengono utilizzate per trattare argomenti specifici e/o che riguardano aree specifiche dove

risulta necessaria l’interrelazione con le funzioni coinvolte; vengono convocate da RSGI il quale ha il compito di individuare i soggetti interessati all’argomento da trattare.

- Le comunicazioni in bacheca, invece, permettono una comunicazione più rapida cui ricorrere quando non è necessaria l’interrelazione con il personale;

RSGI è tenuto ad archiviare nel raccoglitore “Comunicazioni Interne” copia delle comunicazioni realizzate attraverso affissioni in bacheca, ovvero, in caso di distribuzione di materiale copia di quanto distribuito. I rilievi, le osservazioni e le proposte provenienti dal personale vengono inoltrate, esclusivamente in for-

ma scritta al RSGI e, da quest’ultimo, archiviati nel raccoglitore “Osservazioni ambientali”; successi-vamente all’invio della risposta questa è allegata alla comunicazione da cui è scaturita.

DGE garantisce adeguati processi di comunicazione interna al fine di trasmettere informazioni: • di carattere tecnico richieste per le attività da svolgere,

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Direzione

• inerenti l'efficacia del Sistema di Gestione Integrato. Le informazioni di carattere tecnico sono illustrate verbalmente durante riunioni/incontri o attraverso le Istruzioni Tecniche Operative al Personale interessato dal Responsabile di Funzione. Relativamente all'efficacia del Sistema di Gestione Integrato, in occasione del Riesame del SGI vengono redatti ed illustrati ai Responsabili grafici che riportano l’andamento degli indicatori evidenziati nel perio-do. Al fine di assicurare la corretta comprensione della comunicazione interna della EBM SRL si riporta il flusso delle informazioni interne:

Comunica

gli obiettivi Riportano Risultati

Resp. Funzioni Riportano Risultati Operatori

Aziendali Monitoraggio

Cliente

Gli strumenti e le metodologie utilizzate per garantire il flusso di informazioni così rappresentato è il se-guente:

GESTIONE DELLE COMUNICAZIONI INTERNE

RESPONSABILI STRUMENTI METODI DESTINATARI

DGE Politica ed obiettivi Riesame del SGI e affissione FA

RSGI Manuale, Procedure, modulistica ed Istruzioni Tecniche Operative Distribuzione e formazione DGE e FA

DT Piani della Qualità, Istruzioni Tecniche Operative ed documen-ti tecnici operativi

Distribuzione ed riunione RCA ed Ope-ratori

FA Modulistica dei processi Distribuzione e formazione Operatori RCA ed Ope-

ratori Informazioni di ritorno dal cantie-re/committente

Registrazioni della qualità e Riu-nioni

DGE, DT ed FA

DGE Moduli per aggiornamento dei parametri di processo e per la valutazione dell’efficacia del SGI

Riunioni FA

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Periodicamente in sede di Riesame del SGI vengono forniti al personale interessato le comunicazioni circa l’efficacia del SGI, il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel periodo precedente ed i nuovi obiet-tivi da raggiungere.

5.5.3.2 COMUNICAZIONI ESTERNE

Le comunicazioni provenienti dall’esterno, da chiunque raccolte, vengono trasmesse, esclusivamente in forma scritta (raccomandata a/r, fax, posta certificata, etc.), a RSGI il quale dovrà archiviarle nel raccogli-tore “Osservazioni ambientali”. Nel caso in cui si manifesti la necessità di provvedere ad una risposta all’osservazione, questa è sottopo-sta all’approvazione di DGE. Successivamente all’invio della risposta questa è allegata alla comunicazio-ne da cui è scaturita. Per Comunicazione Esterna si intende quella tra l’Azienda e gli enti esterni ed è suddivisa in comunicazio-ne passiva e comunicazione attiva. La Comunicazione Passiva comprende qualsiasi rilievo, osservazione, richiesta ecc. relativa a temi am-bientali, proveniente dall’esterno. La Comunicazione Attiva comprende le forme di divulgazione attraverso le quali l’azienda comunica a terzi riguardo i propri aspetti qualità, ambiente e sicurezza. L’azienda ha deciso di non comunicare/dichiarare all’esterno le performance dei propri aspetti/impatti ambientali. In sede di riesame, è stabilito di volta in volta, se attuare o meno forme di comunicazione attiva, il metodo ed i relativi strumenti. Nel caso in cui l’organizzazione scelga di comunicare riguardo i propri aspetti ambientali, RSGI procede alla distribuzione, sia a dipendenti che a soggetti esterni, di ma-teriale informativo allo scopo di fornire loro informazioni riguardanti la politica, gli obiettivi, i traguardi e il programma ambientale adottati, le iniziative intraprese e le prestazioni ambientali raggiunte, ed ogni al-tra informazione ritenuta utile e comunque stabilita nel piano di comunicazione. La EBM SRL ritiene fondamentale comunicare con i Clienti / Committenti al fine di individuare i possibili problemi e le possibili soluzioni relative agli aspetti qualità, ambiente e sicurezza. E' necessario stabilire una collaborazione attiva con i fornitori nella gestione delle fasi produttive in modo tale da raggiungere gli obiettivi prefissati. A tale scopo è possibile prevedere anche interventi formativi per il personale dei fornitori. Inoltre la comunicazione tra il fornitore e la EBM SRL, nel caso di segnala-zioni di non conformità, di infortuni sul lavoro o i mancati infortuni, di incidenti ambientali, di problemi legati a violazione di dati personali o riservati, deve avvenire in tempi rapidi e modalità chiare affinché si possa agire tramite un’ azione correttiva per la risoluzione del problema. La comunicazione con i fornitori ha lo scopo di: • evidenziare l’impegno della EBM SRL nella risoluzione di problematiche; • informare degli aspetti critici connessi ai processi e prodotti; • aumentare la conoscenza e consapevolezza nei fornitori; • informare degli obiettivi e dei programmi da attuare; • supportare il personale esterno nelle attività di addestramento; • ridurre i tempi per la risoluzione delle non conformità. Nel caso i fornitori inviano segnalazioni e/o richieste alla EBM SRL, è necessario: • prendere in considerazione le segnalazioni e le richieste dai fornitori; • valutare l’importanza e/o l’urgenza delle stesse; • comunicare alle funzioni responsabili per il loro trattamento e per la formulazione della risposta.

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5.5.3.3 COMUNICAZIONI CON L'ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE

La EBM SRL si impegna ad informare l'Organismo di Certificazione, sulla presenza e lo sviluppo di eventuali procedimenti legali in corso in merito ad aspetti ambientali e dei provvedimenti adottati dalle Autorità Competenti a riguardo della gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro. Sarà cura del RSGI attivare i canali di comunicazioni in tal senso con l’Organismo di Certificazione.

5.6 RIESAME DA PARTE DELLA DIREZIONE

5.5.1 Generalità Il Sistema di Gestione Integrato adottato dall’Impresa è sottoposto, con cadenza annuale, al riesame complessivo, eseguito nel corso della riunione di Riesame della Direzione alla quale partecipano la Di-rezione Generale, il Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Integrato ed altri Re-sponsabili di Funzione, di volta in volta individuati in relazione ad eventuali specificità. Il Riesame della Direzione si pone l’obiettivo di analizzare lo stato di avanzamento del programma di implementazione del sistema stesso e di valutare l’idoneità (anche in funzione di mutate esigenze di conduzione aziendale inerenti a processi, prodotti e tecnologia), l’adeguatezza nel tempo e l’efficacia del Sistema di Gestione Integrato nel conseguimento degli obiettivi espressi e nel rispetto delle norme adot-tate e nell’ottica del miglioramento continuo. Tale riesame prevede: • l’analisi dei risultati e delle prestazioni (elementi in ingresso); • la valutazione delle opportunità per il miglioramento; • la valutazione delle esigenze di modifiche del Sistema di Gestione Integrato, compresa la Politica e gli

Obiettivi; • la valutazione della necessità di programmare attività formative all’interno dell’azienda e l’esigenza di

acquisto di risorse per il miglioramento; • la verbalizzazione dei risultati e la diffusione ai partecipanti e agli interessati. Nel caso in cui, durante il riesame del Sistema di Gestione Integrato, siano individuate Non Conformità, DGE prepara un documento di Non Conformità secondo quanto riportato nell'apposita Procedura di Ge-stione: con la collaborazione del RSGI e degli altri Responsabili presenti, individua le azioni correttive necessarie per la loro rimozione. Se utile, predispone le opportune Azioni Preventive. Al termine del riesame, il RSGI redige e DGE verifica ed approva la relazione conclusiva. È compito di DGE verificare che quanto disposto nel corso del riesame sia comunicato a tutte le funzioni aziendali interessate e correttamente applicato. Per quest’attività egli può, con apposito incarico, delega-re un Ente o persona esterna purché totalmente indipendente dall'Azienda e dalle attività dell'Azienda stessa. In entrambi i casi, è compito di DGE prendere completa visione del riesame svolto e chiudere i documenti di Non Conformità eventualmente aperti. In entrambi i casi, è compito di DGE prendere completa visione del riesame svolto e chiudere i documen-ti di Non Conformità eventualmente aperti. 5.5.2 Elementi in ingresso per il riesame Il Riesame della Direzione è effettuato sulla base di informazioni di partenza che comprendono: Analisi dei dati sull’andamento economico aziendale degli ultimi anni; Analisi dello stato di avanzamento del programma di implementazione del Sistema di Gestione

Integrato e valutazione di efficacia, idoneità ed adeguatezza del sistema stesso; Analisi dei risultati delle azioni correttive e preventive intraprese a seguito dei precedenti riesami ed

il livello di conseguimento degli obiettivi fissati dalla EBM SRL nel periodo precedente attraverso la valutazione dei rispettivi parametri;

Analisi degli audit interni e/o di parte terza; La conformità alle prescrizioni legali e non sottoscritte;

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Analisi dei reclami e delle informazioni di ritorno dal cliente; Esame delle Non Conformità rilevate e l’andamento delle stesse nel tempo, nonché delle Azioni

Correttive/Preventive definite di volta in volta e la loro efficacia per la risoluzione delle problematiche eventualmente riscontrate;

Analisi dei dati di ritorno dai cantieri sulle problematiche connesse alla sicurezza e salute dei lavoratori, sugli aspetti ambientali e sulla riservatezza dei dati;

Esame della violazione dei dati personali o riservati con particolare riferimento a vulnerabilità o mi-nacce non adeguatamente considerate nelle precedenti valutazioni del rischio e delle eventuali nuo-ve opportunità offerte dall’innovazione tecnologica;

Andamento dei programmi di addestramento e formazione, l’analisi critica della disponibilità di risor-se e la rivalutazione delle risorse umane aziendali in ottica del Sistema di Gestione Integrato;

Analisi critica della disponibilità di macchinari, attrezzature e andamento dei programmi di manuten-zione;

Verifica della corretta individuazione degli indicatori per i vari processi; Verifica delle prestazioni dei processi e la conformità delle attività; Analisi del grado di raggiungimento degli obiettivi e traguardi prefissati dall’azienda; Esame della qualifica dei Fornitori in base alla valutazione dei risultati relativi alle prestazioni

dei Fornitori; Valutazione sugli oneri imprevisti; Analisi delle richieste di aggiornamento o modifica del Sistema di Gestione Integrato pianificate in

relazione a variazioni organizzative e/o esigenze interne / esterne che potrebbero avere effetti sul si-stema stesso;

Necessità di aggiornamento della Politica; Valutazione delle opportunità e delle raccomandazioni per il miglioramento; Eventuali contributi forniti dal personale Analisi delle informazioni che la DGE ha chiesto di esaminare e valutare; segnalazioni di incidenti; statistiche infortuni; rapporti sulle emergenze (reali o simulate); • verbali delle riunioni periodiche, in particolare, sul documento di valutazione dei rischi (DVR); • risultanze delle azioni di coinvolgimento del personale; • risultanze delle consultazioni del RLS; • analisi della documentazione esistente (manuale procedure). Può venire utilizzato ogni altro documento utile del SGI, oppure documenti specificamente richiesti al RSGI, che ha la responsabilità di preparare preventivamente tutta la documentazione sopraelencata. Vengono inoltre presi in considerazione altri aspetti quali: • variazioni della legislazione; • rilevanti modifiche a prodotti/processi/tecnologie/sostanze; • cambiamenti organizzativi; • progetti di ampliamenti o rilocalizzazione; • miglioramenti significativi di tecnologie di SSL o collegate; • notizie di cronaca relative a incidenti/emergenze in situazioni analoghe. La DGE effettua il riesame almeno annualmente, o ad intervalli più brevi ed anche limitati a specifici a-spetti, se lo ritiene opportuno a seguito di eventi o situazioni particolarmente significativi. A seguito del riesame la DGE determina l’eventuale necessità di apportare variazioni alla politica, agli obiettivi o ai diversi elementi del SGI, indicando tempi e responsabilità. Il riesame si conclude con l’emissione di un verbale compilando il Mod. 19.01 “Verbale di Riesame della Direzione” e i risultati vengono comunicati a tutte le funzioni aziendali e a tutto il personale. Il Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Integrato avvalendosi della collaborazione dell’Ufficio Qualità, è responsabile della preparazione preventiva della documentazione necessaria per supportare le attività di riesame. 5.5.3 Elementi in uscita dal riesame La Direzione Generale analizza gli elementi in ingresso presentati dal Rappresentante della Direzione

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per il Sistema di Gestione Integrato ed utilizza l’attività di riesame come strumento per evidenziare op-portunità di miglioramento indicando e pianificando futuri obiettivi, valutando anche l’adeguatezza e l’idoneità della Politica, la corretta individuazione e valutazione degli indicatori, l’idoneità della struttura e delle risorse dell’Impresa. I risultati e le conclusioni emerse sono documentati dal Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Integrato in un Verbale di Riesame nel quale si evidenziano raccomandazioni e/o richieste di azioni derivanti dal riesame della Direzione Generale e relative ai seguenti aspetti: • miglioramento dell’efficacia del Sistema di Gestione Integrato e dei suoi processi; • miglioramento dei prodotti connessi ai requisiti del cliente; • esigenza di risorse e formazione delle risorse umane; • aggiornamento dei piani di valutazione e trattamento dei rischi legati alla sicurezza delle infor-

mazioni; • modifiche a procedure e controlli del Sistema Integrato necessarie per rispondere ad eventi interni

o esterni Per ogni obiettivo dovranno essere indicati: • Responsabile per il raggiungimento dell'obiettivo; • Risorse necessarie; • Tempi previsti (con eventuale pianificazione di step intermedi). Di tale documento possono essere distribuiti degli estratti alle funzioni che hanno partecipato alla riu-nione e a quelle interessate alle decisioni prese. Come accennato, al termine del Riesame da parte della Direzione è redatto un verbale, che riporta: • la data, l’ora ed il luogo della riunione, • l’elenco dei presenti, • il piano di miglioramento ove vengono riportate le azioni decise per il miglioramento delle prestazioni,

dei suoi processi e dei suoi servizi in relazione ai requisiti del Cliente, le responsabilità operative, le ri-sorse necessarie, i tempi e gli obiettivi;

• eventuale aggiornamento della politica ambientale (al variare di leggi e regolamenti, bisogni e/o ri-chieste esplicite delle parti interessate, bisogni del mercato, evoluzioni organizzative e/o dei prodot-ti/servizi, evoluzioni della ricerca applicata e della tecnologia, esperienze aziendali su eventi ambien-tali occorsi, definizione di programmi per il conseguimento degli obiettivi).

• Individuati gli obiettivi ambientali, l'azienda predispone uno o più programmi ambientali che rappre-sentano nel loro insieme il piano attraverso cui si vogliono conseguire gli obiettivi con i mezzi messi a disposizione; a tal fine RSGI compila il modello 8.03 “Programma, Obiettivi e Traguardi Ambientali” da sottoporre a DGE per l’approvazione.

• Definizione degli aspetti ambientali da monitorare Mod. 8.02 "Aspetti ambientali Significativi" • Definizione degli aspetti ambientali ritenuti significativi Mod. 8.02 "Aspetti ambientali Significativi" • le Azioni Correttive e Preventive decise, • i fabbisogni di risorse (Uomini, materiale ed attrezzature) • definizione del Piano di Formazione Annuale Mod. 7.01 “Programma di formazione/addestramento del

Personale”. • definizione del Piano Annuale degli Audit Interni Mod. 3.01 “Programma degli Audit Interni”; • valutazione relativa ai bisogni di risorse umane e materiali; Una volta portato a compimento quanto deciso, il verbale del riesame già redatto è completato con un’appendice che illustra il completamento delle azioni definite. La documentazione del riesame, essendo una registrazione di Sistema, va sottoposto ai criteri di control-lo, conservazione ed archiviazione, come le altre registrazioni aziendali. Pertanto, è conservato dal RSGI in accordo ai criteri fissati nel paragrafo 4.2.4. Copia della documentazione con le risultanze del riesame è distribuita e illustrata ai Responsabili di Fun-zione per le aree di loro interesse. L’elenco dei requisiti applicabili e i testi delle norme sono gestiti dal RSGI e da questi conservato a tempo indeterminato.

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6 GESTIONE DELLE RISORSE

6.1 MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE

La nostra Società ha identificato le esigenze di risorse per gestire, eseguire e verificare i compiti derivanti dall’attuazione, aggiornamento e miglioramento continuo dell’efficacia del Sistema di Gestione Integrato e per l’accrescimento della soddisfazione dei clienti nel rispetto dei requisiti contrattuali. DGE controlla che le risorse disponibili siano costantemente adeguate a tali obiettivi ed alle commesse acquisite. In particola la EBM SRL ha individuato e messo a disposizione le risorse necessarie per: • attuare e tenere aggiornato il Sistema di Gestione Integrato e migliorare in modo continuativo la

sua efficacia; per tali attività ha incaricato il Responsabile Sistema di Gestione Integrato che opera sotto il controllo ed in base alle indicazioni del Rappresentante della Direzione per il Sistema di Ge-stione Integrato;

• mantenere aggiornate, rispetto all’evoluzione delle metodologie e delle tecniche, le strumenta-zioni informatiche;

• adempiere agli obblighi normativi in materia di sicurezza, salute ed ambiente, assegnando le risorse competenti nei processi chiave e destinando le sufficienti risorse materiali per il raggiungimento degli standard legislativi;

• ottenere ed incrementare la soddisfazione dei clienti, rispettando i requisiti definiti in fase contrat-tuale; per tali attività l’Impresa ha individuato le funzioni responsabili dei processi relativi alla valuta-zione dei requisiti definiti dal cliente in fase contrattuale, alla valutazione delle informazioni di ritorno dai clienti che permettono di determinarne il livello di soddisfazione e alla valutazione delle azioni cor-rettive necessarie ad incrementarne la soddisfazione.

Le risorse che influenzano le scelte produttive e la qualità del prodotto finale sono: • Risorse umane • Infrastrutture e mezzi

Le risorse necessarie per lo svolgimento delle attività di cantiere vengono individuate valutando la tipo-logia e le caratteristiche del lavoro da svolgere e sono riportate nei Piani di Gestione della Commessa. La EBM SRL provvederà ad assicurare, attraverso un’adeguata sensibilizzazione ed informazione, che le attività eventualmente affidate a personale o società esterne vengano condotte secondo criteri com-patibili con il Sistema di Gestione Integrato dell’azienda.

6.2 RISORSE UMANE

6.2.1 Generalità

La nostra Società attribuisce particolare importanza alle risorse umane quale patrimonio principale indi-spensabile per sviluppare un'attività improntata sulla qualità. Pertanto sono curate: • la selezione, • la motivazione, • l’incentivazione, • l’addestramento del Personale quali strumenti per: • mantenerne la professionalità a livello adeguato alle esigenze organizzative, produttive e di qualità

della EBM SRL; • aggiornarne ed accrescerne le conoscenze tecniche; • sensibilizzarlo sulle finalità del Sistema di Gestione Integrato; e raggiungere quindi gli obiettivi della Politica Aziendale. In particolare, le esigenze di addestramento riguardano sia le capacità tecniche occorrenti per l'esecu-

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zione delle attività di competenza, sia la conoscenza dei criteri e delle regole applicative del Sistema di Gestione Integrato e dei relativi aspetti organizzativo-gestionali. Obiettivo delle attività formative è quello di sviluppare un adeguato livello di conoscenza e di capacità in tutto il personale. L’attività formativa, infatti:

• favorisce la giusta valorizzazione delle risorse; • garantisce il corretto utilizzo delle persone in relazione agli obiettivi aziendali; • migliora la capacità di risposta dell’organizzazione all’evoluzione tecnologica e di mercato.

Tutte le persone che collaborano per l’organizzazione o per conto di essa, per quanto riguarda la sensibi-lizzazione (consapevolezza del ruolo). Il personale il cui lavoro possa produrre impatti significativi o responsabilità in materia ambientale, per quanto riguarda la formazione e l’addestramento. I passi attraverso i quali si articola il processo di formazione del personale sono:

Identificazione delle necessità di formazione e/o addestramento del personale Pianificazione delle attività di sensibilizzazione, formazione e addestramento. Verifica e approvazione dei piani Attuazione Registrazione della formazione Valutazione dei risultati

Le risorse umane di cui dispone la EBM SRL comprendono Dirigenti, Impiegati, Collaboratori con rap-porti continuativi, Operai ed in particolare: • Dirigenti di sede e di cantiere; • Tecnici di sede addetti all’acquisizione e gestione delle commesse; • Tecnici di cantiere addetti alla produzione, approvvigionamento e gestione delle opere. • Personale tecnico specializzato in problematiche ambientali, di sicurezza, salute e gestione di dati

sensibili abilitato anche alle conduzioni degli audit; • Consulenti del lavoro, legali ed amministrativi; • Personale impiegatizio di sede e di cantiere di vari livelli; • Capocantiere, capisquadra ed Operai di tutti i livelli previsti dai contratti nazionali di lavoro.

6.2.2 Competenza, Formazione-Addestramento, Consapevolezza, ruoli, responsabilità ed au-

torità

Al fine di garantire che le attività che hanno rilevanza sul SGI avvengano in modo ordinato secondo quanto pianificato e documentato, all’interno dell’organizzazione vengono definiti ruoli, compiti e respon-sabilità, in tema di Qualità, Ambiente e Sicurezza, e diffusi tra tutti i dipendenti oltre che tra coloro che assumono precisi incarichi previsti dalle normativa vigenti in materia di sicurezza (DGE, DIR, RSPP, MC, RLS, ASPP). L’Alta Direzione (DGE) definisce, con apposito documento, l’organigramma aziendale (Allegato 1 del presente Manuale), che stabilisce: • i nomi dei rispettivi responsabili e i rapporti gerarchici e funzionali. La DGE definisce le attribuzioni di responsabilità per le attività inerenti il SGI, con l’indicazione dei compi-ti dell’autonomia relativa e delle risorse di cui dispone; inoltre nomina un suo rappresentante (DIR), in posizione di staff alla DGE a cui affida ruolo responsabilità e autorità per: • assicurare che il SGI sia definito, applicato e mantenuto secondo quanto pianificato; • riferire alla DGE sulle prestazioni del sistema. La DGE procede all’individuazione dei dipendenti da nominare quali ASPP; se necessario; del RSPP degli addetti alla gestione delle emergenze (prevenzione incendi, lotta antincendio, evacuazione dei la-voratori, primo soccorso), così come richiesto dall’art. 18 del D.Lgs. 81/08, avendo prima richiesto il pa-rere preventivo dell’RLS, in relazione alle scelte fatte.

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Successivamente il datore di lavoro procede alla designazione formale; i lavoratori individuati quali ad-detti alla gestione delle emergenze non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione. La designazione è formalizzata. Il datore di lavoro provvede alla designazione del medico competente, che deve possedere le caratteri-stiche definite all’art. 2, comma 1, del D.Lgs. 81/08, cui affida i compiti previsti dagli artt. 38-42 del D.Lgs. 81/08. Il soggetto che si intende designare come medico competente Le informazioni relative alle responsabilità ed autorità sono comunicate al personale interessato sia me-diante la distribuzione del Manuale di Gestione Integrato e delle Procedure di interesse sia durante gli incontri periodici di informazione e formazione sui processi aziendali. La EBM SRL considerando indispensabile un’adeguata competenza di tutte le risorse umane dell’impresa, come descritto nel presente documento, individua e definisce le competenze necessarie ed adeguate alle attività svolte dal personale. La competenza e i requisiti minimi di capacità necessari per svolgere le varie attività, valutati in base a istruzione, addestramento, abilità ed esperienza, sono indicati nella Procedura del SGI 07 “Ruoli, Re-sponsabilità, Autorità, Competenza, Formazione-Addestramento e Consapevolezza”. La Direzione Generale ha definito e mantiene aggiornato tale mansionario aziendale nel quale sono in-dicati, per ogni funzione aziendale, le principali mansioni previste. Il documento definisce inoltre le principali competenze del personale riportando l’esperienza, l’abilità, il grado di istruzione e l’addestramento necessari per ricoprire le varie posizioni all’interno dell’impresa. Le indicazioni contenute nella PSGI 07 “Ruoli, Responsabilità, Autorità, Competenza, Formazione-Addestramento e Consapevolezza” rappresentano un riferimento sia in caso di nuove assunzioni che in caso di assegnazione di nuove mansioni o incarichi.

IDENTIFICAZIONE

Gli interventi formativi previsti dalla EBM SRL sono di due tipi: a) Interventi di sensibilizzazione indirizzati all’intero personale per accrescerne la sensibilità verso le

problematiche ambientali; b) Interventi strettamente formativi destinati al “personale chiave” ossia quello il cui lavoro può produrre

impatti significativi o responsabilità in materia ambientale. Si tratta di attività formative o addestrative (on the job) finalizzate all’ampliamento delle capacità e delle competenze, anche nell’ottica di assicu-rare l’adozione, da parte del personale, di comportamenti conformi alle prescrizioni normative e ai re-golamenti interni in materia ambientale.

Il percorso formativo del “personale chiave” viene pianificato, registrato e monitorato attraverso la compi-lazione e l’aggiornamento, da parte del RSGI, del modello “7.02 Scheda personale” Tale scheda suddivisa in sezioni riporta: - i dati anagrafici; - la mansione o ruolo; - le competenze utilizzate al presente (competenze accertate), anche se non documentate; - le competenze da sviluppare in base ai requisiti minimi richiesti per lo svolgimento dei compiti attribuiti

al soggetto (competenze necessarie); - la registrazione delle attività formative e le relative competenze acquisite. Le necessità di formazione emergono dall’analisi delle differenze riscontrate tra le competenze accertate e le competenze necessarie allo svolgimento delle attività cui il soggetto è addetto (le competenze ne-cessarie sono riportate nell’allegato 1 alla presente sezione del manuale, suddivise per mansione). Tali esigenze vanno annotate nella Scheda anagrafica e costituiranno la base per la formulazione del modello 7.01 “Programma di Formazione/Addestramento del Personale”.

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PIANIFICAZIONE DELLE ESIGENZE

Dopo aver individuato le necessità di formazione, il RSGI procederà alla composizione di gruppi di di-pendenti aventi similari esigenze formative e alla compilazione del modello 7.01 “Programma di Forma-zione/Addestramento del Personale” nel quale si indicheranno: 1. Le tematiche oggetto delle attività formative; 2. Il personale coinvolto; 3. I potenziali erogatori del servizio di formazione; 4. Il tipo e la durata dell’intervento formativo; Le attività di sensibilizzazione si svolgono, invece, continuativamente, a cadenza annuale; esse non van-no indicate nel Mod. 7.01 “Programma di Formazione/Addestramento del personale”.

VERIFICA E APPROVAZIONE DEI PIANI

Il piano è sottoposto all’approvazione di DGE che, dopo aver verificato la corrispondenza di quanto pre-disposto alle prescrizioni normative in vigore, autorizzerà, con la sua firma, l’attivazione delle risorse eco-nomiche eventualmente necessarie allo svolgimento delle sessioni formative e/o addestrative. È responsabilità di RSGI informare il personale coinvolto dello svolgimento di attività di sensibilizzazione e formazione.

ATTUAZIONE

Le attività di sensibilizzazione, che si ribadisce vanno estese a tutte le persone che collaborano con l’organizzazione o per conto di esse, compresi i fornitori, si realizzano attraverso Riunioni in cui RSGI esprime direttamente a tutti i lavoratori l’impegno ambientale dell’azienda, la politica, gli obiettivi, i tra-guardi e i programmi ambientali, nonché la necessità e l’importanza che essi attuino il SGI. Durante tale riunione, si sensibilizza il personale su ruoli, responsabilità, effetti ambientali delle attività svolte, sui com-portamenti da tenere in ogni circostanza, sulle potenziali conseguenze derivanti dalla mancata attuazione del SGI. A valle di tale riunione è generalmente distribuito materiale divulgativo contenente linee guida per la Gestione Ambientale; La formazione si attua, invece, mediante la partecipazione a corsi organizzati da RSGI e prevedono l’intervento in qualità di docenti di personale interno o esterno all’azienda, quest’ultimi provenienti in ge-nere da organismi convenzionati, enti o da società di consulenza, contattate dal RSGI. L’addestramento si attua attraverso l’affiancamento del personale da formare ad altro personale di cui sia comprovata l’esperienza e la competenza relativa all’oggetto di formazione. In seguito all’introduzione di prodotti, tecnologie, legislazioni nuove/modificate o in seguito ad avvenimen-ti imprevisti può essere programmata una specifica campagna di sensibilizzazione o formazione.

REGISTRAZIONE DEI RISULTATI

Le competenze del “personale chiave” sono registrate attraverso la compilazione e l’aggiornamento, da parte del responsabile del SGI, del modello 7.02 “Scheda Personale”. Durante la realizzazione delle attività di formazione, inoltre, il RSGI provvederà a compilare un apposito “Verbale di formazione” (Mod. 7.03), nel quale sintetizzerà gli argomenti trattati, i responsabili del corso, il docente, i partecipanti e i risultati ottenuti. Il modello può essere sostituito da idoneo attestato di certificazione rilasciato dalla società che abbia ef-fettuato il corso, convegno, seminario, o qualsiasi altra attività di formazione. Dopo la realizzazione delle attività di formazione, il Responsabile Ambiente, provvederà, infine, all’aggiornamento delle “Schede del Personale” aggiungendo le nuove competenze acquisite. Le registrazioni sono conservate nell’archivio del RSGI.

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Per il personale che non esegue o influenza lo svolgimento di attività/compito che possono avere impatti significativi sull’ambiente o comportare responsabilità, non è richiesta la compilazione della suddetta Scheda anagrafica, essendo tali soggetti non sottoposti ad attività formative, ma solo di sensibilizzazione.

VALUTAZIONE DEI RISULTATI

Eventuali segnalazioni di non soddisfacimento delle attese dall’attività di formazione vanno comunicate al RSGI, il quale provvederà ad informare: • gli enti che hanno provveduto alla formazione; • l’Amministratore Unico; e ad adottare i necessari interventi correttivi. Al fine di assicurare quanto sopra espresso, la EBM SRL si attiene alle regole descritte nella PSGI 07 “Ruoli, Responsabilità, Autorità, Competenza, Formazione-Addestramento e Consapevolezza” che defi-nisce le attività relative alla Gestione del Personale della EBM SRL

6.3 INFRASTRUTTURE

La EBM SRL individua costantemente, fornisce e mantiene le infrastrutture necessarie per assicurare la conformità delle opere che realizza. Rientrano fra le infrastrutture: • Edifici e spazi di lavoro; • Dispositivi di misurazione e monitoraggio; • Attrezzature e macchine di cantiere; • Apprestamenti di cantiere; • Supporti hardware e software; • Servizi di supporto come trasporti e comunicazioni.

6.3.1 Infrastrutture

La EBM SRL organizza le proprie attività in modo da progettare, fornire e mantenere le infrastrutture idonee per assicurare la conformità ai requisiti del Sistema di Gestione Integrato e alle normative co-genti e volontarie. In particolare verificano e tengono sotto controllo: • le attrezzature, apparecchiature, software; • gli spazi di lavoro attrezzati ed adeguati ai fini della efficienza delle attività da svolgere e della salva-

guardia e miglioramento della salute e sicurezza del personale; • servizi interni ed esterni di supporto alle singole fasi lavorative. Sono considerati fattori quali organizzazione del lavoro, processi, obiettivi di miglioramento, previsione dei bisogni e delle aspettative delle parti interessate, disponibilità, rapporto costo-benefici, tutela della salute e sicurezza sul lavoro, inquinamento ambientale quale rumore, vibrazione. La sede legale dell’Impresa è situata in uno stabilimento sito alla via Campana n. 268 nel Comune di Pozzuoli Napoli. In particolare l’attività operativa è svolta in luoghi di proprietà della committenza (cantieri). La sede Operativa con gli uffici sono ubicati in un edificio non di proprietà dell’azienda, sita in via Masse-ria Vecchia n. 196/37 – Giugliano in Campania (NA). Le infrastrutture sono state identificate come parte delle risorse della Direzione Generale e sono sogget-te ad una valutazione periodica finalizzata al rilevamento della loro adeguatezza in base al livello di lavoro previsto per il futuro. L’identificazione delle infrastrutture necessarie viene inoltre effettuata in ogni singola commessa median-te la compilazione dei documenti di commessa (es. Piano di Gestione della Commessa, ecc.).

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6.3.2 Mezzi, macchinari, attrezzature ed apprestamenti

Per mezzi, macchinari ed attrezzature s’intendono automezzi, macchine operatrici, gru, autogrù, impianti di betonaggio, impianti elettrici ed idrici, per apprestamenti di cantiere si intendono ponteggi, impalcati, armature per gli scavi e tutte le baracche di cantiere o dei campi base quali servizi igienici, dormito-ri, spogliatoi, refettori, ecc. La gestione di attrezzature, macchinari, apprestamenti, noli esterni, materiali di magazzino e prestazioni (disponibilità di un mezzo, smontaggio di ponteggi, gru, ecc.) viene effettuata dal DT, in collaborazione con il RCA, i quali forniscono tutte le informazioni necessarie per la definizione del fabbisogno (descri-zione dettagliata, quantità, data fabbisogno, periodo di impiego previsto) al fine di ottenere la corretta assegnazione di quanto necessario al cantiere. Il controllo e la manutenzione di mezzo / macchinario / attrezzatura di lavoro è curato, attraverso la regi-strazione delle attività sul software “GESTIONE AUTO” per la parte relativa agli automezzi sulla base delle indicazioni di periodicità delle manutenzioni ordinarie indicate nel Mod. 0.04 e delle indicazioni del libretto d’uso e manutenzione rilasciato dal fornitore del mezzo, per le attrezzature sul MOD 0.05, da MAN che provvede: • con Personale interno,

⇒ al controllo dello stato dei mezzi, direttamente ed attraverso il controllo del personale che ne fa u-so,

⇒ alla manutenzione ordinaria; • con Personale interno,

⇒ alla manutenzione periodica sulla base delle prescrizioni del Fornitore del mezzo ⇒ alla manutenzione straordinaria ed alle riparazioni urgenti.

Per ogni, vengono archiviati i dati identificativi e la manutenzione effettuata o l’eventuale revisione pe-riodica a cui sono soggetti. Le attrezzature e gli apprestamenti dovranno essere mantenuti in buono stato e protetti da ogni pos-sibile causa di deterioramento a cura dell’utilizzatore. La manutenzione straordinaria dovrà essere eseguita in conformità alla documentazione del Costrut-tore nonché alle periodicità imposte per legge. In occasione del Riesame del SGI, DGE si accerta che le infrastrutture a disposizione siano idonee a so-stenere la politica di sviluppo aziendale. Nel caso in cui insorga la necessità di effettuare investimenti per adeguare e/o incrementare e/o migliorare le aree di lavoro e/od il livello tecnologico e/o le capacità produttive dell’Azienda, DT deve sottoporre a DGE le specifiche funzionali, i costi e le valutazioni sulla redditività di nuove attrezzature da acquistare, per le decisioni del caso. L’indicatore utilizzato per il monitoraggio del processo relativo alla gestione delle risorse tecnologiche è indicato nel Mod.0.02.

6.4 AMBIENTE DI LAVORO

La EBM SRL tiene sotto controllo l’ambiente di lavoro, inteso come le condizioni di lavoro in cui opera il personale e le condizioni ambientali nelle quali avvengono i processi produttivi. Specifiche attività e/o Programmi di miglioramento sono avviati per garantire che l'ambiente di lavoro abbia una positiva influ-enza sulle motivazioni, soddisfazione e sul rendimento finale del personale. Tali condizioni comprendono fattori fisici, sociali, psicologici ed ambientali. La EBM SRL ritiene opportuno un ambiente di lavoro confortevole per i propri dipendenti; ciò è assicura-to all’interno degli uffici dagli impianti (elettrici, idrici, igienici, di riscaldamento, di condizionamento, etc.) e comunque si cerca di garantire l’ergonomia di tutte le strutture utilizzate dai dipendenti, quando possi-bile, messi a disposizione anche presso i cantieri mobili temporanei (containers, bagni chimici, ponteggi, etc.). Per creare un ambiente di lavoro accettabile la EBM SRL prende in considerazione: • metodi di lavoro che salvaguardino il benessere del personale; • norme di comportamento che proteggono la salute dei lavoratori;

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• l'ergonomia; • l’illuminotecnica ed il microclima. Per quanto riguarda l’ambiente di lavoro in relazione alle caratteristiche del prodotto realizzato, in fase di pianificazione della commessa sono valutate le eventuali condizioni ambientali che i cantieri de-vono avere per garantire che esse soddisfino i requisiti tecnici e operativi per la realizzazione del prodot-to. Di fondamentale importanza sarà l’attenzione rivolta all’igiene di tutti i luoghi di lavoro della EBM SRL e la salubrità degli ambienti e spazi di intervento, mettendo in opera preventivamente attrezzature ed e-quipaggiamenti in grado di garantire tali requisiti e verificando costantemente l’adeguatezza degli stessi provvedendo, se del caso, all’integrazione o sostituzione degli stessi. La EBM SRL è impegnata nel rispetto degli standard di igiene e salute sui luoghi di lavoro adempiendo agli obblighi legislativi nazionali e locali ed alle norme europee armonizzate. Per Commesse verranno garantite tutte le precauzioni per la gestione dei rifiuti e la qualità dell'aria. Le stesse precauzioni verranno applicate anche negli altri cantieri come "buone pratiche" di riferimento. Il DT nel piano di qualità di commessa definisce per ogni cantiere le modalità di gestione e controllo dell’ambiente di lavoro tali da garantire la corretta esecuzione delle lavorazioni previste. Il responsabile di cantiere esegue i controlli affinché tali condizioni siano mantenute per tutta la durata delle attività. Il Resp. Manutenzione (MAN) verifica l’efficienza e lo stato di conservazione di queste attrezzature, prov-vedendo ai necessari adattamenti in conformità alle Leggi vigenti. 7 ATTUAZIONE E CONTROLLO

7.1 PIANIFICAZIONE E REALIZZAZIONE DELL’OPERA

Al fine di ottenere il soddisfacimento dei requisiti contrattuali ed il rispetto del Sistema di Gestione Inte-grato, è sufficiente provvedere sistematicamente a: • determinare e riesaminare i requisiti relativi all’opera in conformità ai criteri definiti nel paragrafo 7.2 di

questo Manuale; • pianificare le proprie attività operative, controllare le fasi salienti del processo di esecuzione e monito-

rarne i risultati per mezzo di appropriate verifiche in conformità ai criteri definiti nei paragrafi 7.5 e 8.2.3 di questo Manuale;

• identificare la necessità di risorse umane e tecnologiche per l’esecuzione dei lavori di commessa; • controllare Fornitori, materiali e prodotti (in fase sia di approvvigionamento, sia di esecuzione) per

mezzo di appropriate verifiche in conformità ai criteri definiti nei paragrafi 7.4 e 8.2.4 di questo Manua-le;

• identificare eventuali Non Conformità in base ai criteri definiti nel paragrafo 8.3 di questo Manuale. La nostra Società per meglio gestire tutte le attività sopra elencate prevede l’elaborazione dei Piani della Qualità quale documento gestionale di commessa. Tali piani costituiscono lo strumento d’interfaccia con il Committente per l’impostazione, la gestione ed il controllo delle attività rilevanti ai fini della qualità (approvvigionamento, controllo della conformità delle attività e delle fasi lavorative, identificazione, rintracciabilità e certificazione) dei lavori eseguiti. Nel documento, secondo il format aziendale previsto, sono riportate tutte o parte delle seguenti informa-zioni: • estremi d'identificazione della commessa; • obiettivi e limiti di applicazione della documento per la specifica commessa; • dati e requisiti di base (riferimenti ai documenti contrattuali, tecnici, normativi, di legge, etc.); • responsabilità ed interfacce predisposte per la commessa; • documenti del SGI applicabili (Manuale del Sistema di Gestione Integrato, Procedure, appendici e

varianti atte ad integrare e/o modificare la documentazione aziendale, etc.); • informazioni rilevanti per l’espletamento della commessa (approvvigionamento, lavorazioni, controlli,

attrezzature, mezzi, apparecchiature di misura, documentazione da produrre, consegna) espresse in una sequenza correlabile con la loro programmazione temporale.

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DT ha la responsabilità di preparare il Piano della Qualità, con il supporto delle Funzioni Aziendali coin-volte, per quanto di loro competenza, e di sottoporlo all'approvazione di DGE e del Committente ove ri-chiesto. Eventuali revisioni del Piano della Qualità seguono lo stesso iter procedurale dei documenti in prima e-missione. La gestione dei Piani della Qualità avviene secondo quanto previsto nella PSGI01. Le attività produttive sono condotte attraverso una serie di commesse gestite in modo indipendente, ba-sate su attività di pianificazione, programmazione e controllo degli stati di avanzamento. La EBM SRL, dopo un’accurata analisi dell’opera da realizzare, sia per quanto concerne le caratteristi-che tecniche che i requisiti qualitativi imposti dal contratto e dalle normative applicabili, gli aspetti am-bientali e della sicurezza, pianifica sotto la responsabilità del DT con il supporto del RCA, i processi di produzione. Per ogni commessa sono predisposti: • Un Piano Qualità della Commessa, che recepisce i requisiti del Contratto e definisce le modalità

applicative del Sistema di Gestione Integrato alla specifica commessa. • Un Piano Operativo Ambientale di commessa con annessa Analisi Ambientale che sia di supporto

per la programmazione e pianificazione della realizzazione dell’opera. • Un Piano Operativo della Sicurezza, redatto in conformità con le disposizioni vigenti, nel quale

sono analizzati i rischi e le problematiche connesse all’esecuzione delle opere. La fase della programmazione della produzione è essenziale per garantire il raggiungimento degli obietti-vi e dei requisiti previsti nei documenti contrattuali.

7.2 PROCESSI RELATIVI AL COMMITTENTE

7.2.1 Determinazione dei Requisiti Relativi alla Realizzazione dell’Opera

La EBM SRL opera in modo tale che per ogni attività tutti i requisiti applicabili siano correttamente de-terminati (quelli precisati dal cliente, quelli non precisati dal cliente ma comunque necessari, quelli co-genti, quelli stabiliti dall’impresa). Queste operazioni sono svolte preliminarmente durante il processo di studio ed acquisizione delle com-messe e quindi in fase di ristudio in caso di acquisizione della Commessa stessa. Le attività svolte dalla EBM SRL per determinare i requisiti relativi alla realizzazione dell’opera sono elen-cate di seguito: • Ricerca delle opportunità offerte dal “Mercato”, pubblico e privato (attraverso mezzi di informazione,

albi pretori, etc.); • Analisi delle esigenze della committenza pubblica attraverso:

∗ l’esame dei bandi e delle aspettative della Committenza. In particolare, quando la EBM SRL valuta un bando di gara si preoccupa di individuare tutti i requisiti dell’opera. Essi infatti possono essere espressi (si tratta per esempio dei requisiti contenuti nei capitolati d’appalto o nelle dichiarazioni verbali dei Committenti, eventualmente raccolte durante incontri o sopralluoghi) od impliciti (si trat-ta di esigenze non esplicitate dai Committenti perché non gli erano mai state documentate o non ne conosceva l’esistenza - esigenze latenti o di requisiti cogenti) raccolti attraverso sopralluoghi, incontri, contatti telefonici o dall’invio di Questionari di soddisfazione del committente;

∗ Analisi del soddisfacimento dei requisiti cogenti all’atto di acquisizione del bando/redazione dell’offerta e nella successiva fase di Riesame dell’Offerta/Ordine;

∗ la verifica che i requisiti tecnici inerenti l’opera risultino chiaramente definiti e documentati; ∗ l’analisi della capacità aziendale di soddisfare le richieste con particolare riferimento alle capacità

operative di tutto il Personale necessario all’esecuzione dell’opera, a partire dall’individuazione del-le figure interne, alla selezione dei Fornitori e dei materiali fino alla gestione della commessa;

∗ la verifica dei costi previsti nel capitolato per l’individuazione del ribasso da indicare nell’offerta al fine di coprire i costi sostenuti dall’Azienda per l’esecuzione dell’opera richiesta ed a riservare un margine di guadagno;

∗ Offerta;

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∗ Gestione della commessa con particolare attenzione all’individuazione e risoluzione degli eventuali scostamenti tra il contratto stipulato e i lavori eseguiti;

∗ Gestione delle modifiche al contratto (varianti in corso d’opera). • Gestione e valutazione delle richieste dei privati:

∗ esame delle esigenze ed aspettative (esplicite, implicite o latenti) del Committente; ∗ Analisi del soddisfacimento dei requisiti cogenti all’atto di acquisizione del bando/redazione

dell’offerta e nella successiva fase di Riesame dell’Offerta/Ordine; ∗ verifica che i requisiti tecnici inerenti l'oggetto della richiesta risultino chiaramente definiti e docu-

mentati; ∗ analisi della capacità aziendale di soddisfare i requisiti richiesti attraverso analisi dei costi, valuta-

zione della capacità operativa, etc. • Offerta; • Gestione della commessa con particolare attenzione all’individuazione e risoluzione degli eventuali

scostamenti tra Offerta e i lavori eseguiti; • Gestione delle modifiche al contratto (varianti in corso d’opera).

7.2.2 Riesame dei Requisiti Relativi alla Realizzazione dell’Opera

Il riesame dei requisiti relativi alla realizzazione dell’opera si svolge secondo i criteri di seguito definiti. Committenti pubblici Il GAR recepisce a seconda dei casi l'invito di partecipazione alla gara o acquisisce il bando di gara (at-traverso mezzi di informazione, albi pretori, ecc.) e verifica, con il COM, la rispondenza della EBM SRL ai requisiti prescritti per la partecipazione alla gara. Il COM visionate le richieste del bando e/o invito, decide se partecipare o meno alla gara. Nel caso si decida di partecipare alla gara, le attività di preparazione della documentazione legale ed amministrativa necessaria sono svolte dal GAR. Il GAR aggiorna il registro delle offerte (Mod. 0.09) ed appronta un raccoglitore dove sarà archiviata tutta la documentazione relativa a quella gara. La documentazione sarà contrassegnata dal numero progres-sivo risultante dall’iscrizione dell’offerta prescelta nel registro delle offerte. Dopo aver preso visione della documentazione allegata all'invito o al bando, il GAR contatta, se necessa-rio, il committente o il suo responsabile tecnico per chiarimenti ed approfondimenti di natura tecnica rela-tivi a modalità e tempi di esecuzione dei lavori. Il GAR esegue il sopralluogo presso la stazione appaltante con le modalità ed i tempi indicati nel bando. Il sopralluogo ha lo scopo di fornire elementi informativi utili per la valutazione della commessa e la for-mulazione dell'offerta economica, eventualmente da presentare. Il GAR analizza la documentazione tecnica resa disponibile dal committente e quella rilevata in fase di sopralluogo; questa attività, registrata sul modulo Verbale di Sopralluogo (Mod. 010) viene svolta con lo scopo principale di determinare le capacità e la disponibilità di risorse della EBM SRL per partecipare alla gara. Il GAR procede, inoltre, alla verifica dei costi che annoterà, insieme alle altre notizie acquisite, sul Modulo di valutazione economica commessa (Mod. 0.11 “Riesame Offerta/Ordine”). Il GAR dovrà verificare la fattibilità delle lavorazioni richieste secondo lo schema riportato nel Mod. 0.11 tenendo conto di:

• requisiti richiesti • ubicazione ed accessibilità del cantiere • risorse interne, attrezzature e mezzi da utilizzare • tempi necessari all'esecuzione della commessa • costi da sostenere

Al termine delle attività, il COM, esamina il Modulo di Valutazione Commessa ed indica la percentuale di ribasso da inserire nell’offerta.

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Prima di inviare l'offerta il COM riesamina l'offerta per valutare se sono state soddisfatte appieno le ri-chieste e le esigenze espresse nel bando di gara o durante l'eventuale contatto dal Committente. Se il COM non ritiene l'offerta congrua si adopera, eventualmente supportato dal DT e da DGE per ap-portare tutte le modifiche necessarie per garantire la piena congruità. La formalizzazione del riesame dell'offerta avviene mediante l'apposizione sul Mod. 0.11 della firma da parte del COM e degli eventuali altri partecipanti. Dopo questa operazione l'offerta è firmata dalla DGE ed inviata al committente. In caso di aggiudicazione dell'appalto, la registrazione della commessa avviene mediante l’assegnazione, da parte del GAR, del protocollo commessa sul registro delle offerte in corrispondenza della gara acquisita. Eventuali modifiche ed aggiornamenti tecnici vengono recepiti sul Mod. 0.11 dal GAR ed elaborati in ac-cordo con il committente dal COM. Costi addizionali eventuali sono decisi dal COM con l’ausilio della DGE. La modifica dovrà essere presentata su documento cartaceo firmato dal committente ed archiviato nell'apposito raccoglitore a cura del GAR. Nel caso emergano scostamenti tra i requisiti indicati nell’offerta e quelli presenti nel contratto questi vengono esaminati dal COM, in collaborazione con eventuali altri tecnici, e risolti con il committente. Committenti privati Al momento della richiesta di preventivo il GAR, dopo averla registrata sul Mod. 0.09, raccoglie la parte di informazioni relativa alla definizione della richiesta e segna la richiesta sul registro delle offerte. Durante questa fase devono essere analizzate e comprese tutte le esigenze del committente ed acquisite tutte le informazioni necessarie a predisporre un sopralluogo. Lo scopo di questa attività è raggiungere la massima comprensione delle esigenze del committente e stabilire con precisione e dettaglio le caratteristiche tecniche dei lavori da eseguire, tra cui: • individuare con precisione le caratteristiche dell’opera da realizzare • identificare i parametri indicativi per la pianificazione della fase esecutiva • valutare l'applicabilità di norme, regolamenti e leggi da rispettare. Tutte le informazioni raccolte in questa fase sono successivamente utilizzate per la valutazione della commessa. Se necessario, si incontra direttamente il Committente per individuare esattamente le sue richieste. L'incaricato del contatto ha il compito di reperire il maggior numero possibile di informazioni utili per la valutazione della commessa e di annotarle sul Mod. 0.10. Responsabilità dell'attività di analisi delle richieste del committente è del GAR. Se l’oggetto della richiesta non presenta sufficienti motivi d'interesse per la nostra Società ovvero se la EBM SRL non ha sufficienti capacità tecniche e/o gestionali per soddisfarla, COM decide di archiviare la documentazione per futuri riferimenti e comunica al Committente le relative conclusioni. Nel caso in cui la richiesta sia compatibile con gli obiettivi e le risorse della nostra Società, l'elaborazione dell'offerta è compito del GAR che procede a redigere il Mod. 0.11. Il GAR dovrà verificare la fattibilità dell'opera richiesta tenendo conto di:

• requisiti richiesti • ubicazione ed accessibilità del cantiere • risorse interne, attrezzature e mezzi da utilizzare • tempi necessari all'esecuzione della commessa • costi da sostenere

Al termine delle attività, il COM, esamina il Modulo di Valutazione Commessa ed indica la percentuale di ribasso da inserire nell’offerta. Prima di inviare l'offerta il COM riesamina l'offerta per valutare se sono state soddisfatte appieno le ri-chieste e le esigenze espresse nella richiesta o durante l'eventuale contatto dal Committente. Se il COM non ritiene l'offerta congrua si adopera, eventualmente supportato dal DT e da DGE per ap-portare tutte le modifiche necessarie per garantire la piena congruità. Eventuali variazioni possono aver origine dall’identificazione da parte del COM di esigenze inespresse; esse quindi, devono essere precedentemente discusse con il committente in modo tale da evitare equi-voci nell'offerta.

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La formalizzazione del riesame dell'offerta avviene mediante l'apposizione sul Mod. 0.11 della firma da parte del COM e degli eventuali altri partecipanti. Dopo questa operazione l'offerta è firmata dalla DGE ed inviata al committente. Prima della stipula del contratto, COM provvede alla verifica della coerenza tra l’opera da realizzare e quanto presentato nell'Offerta e, nel caso di esito positivo, provvede alla stipula del contratto ed a racco-gliere la documentazione tecnica prodotta. Nel caso, invece, di scostamenti tra richiesta ed Offerta, COM coinvolge le Funzioni Aziendali competenti e contatta il Committente per risolvere la questione. In caso di accettazione da parte del committente, la registrazione della commessa avviene mediante l’assegnazione, da parte del GAR, del protocollo commessa sul registro delle offerte in corrispondenza della richiesta indicata. Eventuali modifiche o aggiornamenti tecnici sono gestiti dalla EBM SRL così come previsto per i commit-tenti pubblici. A seguito di eventuali revisioni e/o estensioni del contratto, sia con committenti pubblici che privati, COM conferma alle Funzioni Aziendali interessate le variazioni intervenute affinché procedano per quanto di competenza alle necessarie modifiche tecniche ed operative. Nel caso in cui il Committente richieda di effettuare controlli presso la EBM SRL, COM concorda esplici-tamente le modalità di esecuzione, definendo tempi ed estensione delle prove, controlli e collaudi. Tutta la documentazione del Riesame del Contratto è raccolta, catalogata e conservata a termine di leg-ge e comunque secondo i criteri definiti nel paragrafo 4.2.4 di questo Manuale. L’indicatore utilizzato per il monitoraggio dei processi relativi al committente è indicato nel Mod.0.02.

7.2.3 Comunicazione con il Committente

Il DT ha il compito di gestire tutte le comunicazioni con il committente durante tutta la fase realizzativa fino alla consegna dell’opera. Il DT provvede a fornire tutte le informazioni tecniche richieste dal commit-tente ed a raccogliere tutte le eventuali osservazioni o reclami da questi inoltrati. Nel caso in cui il Committente lo desideri, può essere indirizzato:

• al DT, per le questioni riguardanti l’esecuzione dell’opera, i termini di svolgimento e/o eventuali re-clami,

• al RSGI per gli aspetti attinenti al Sistema di Gestione Integrato.

7.3 PROGETTAZIONE E SVILUPPO

7.3.1 Pianificazione della progettazione

All'interno della EBM SRL è stato individuato il Responsabile delle Attività di Progettazione (PROG), do-tato di adeguata professionalità, che ha il compito di coordinare ad alto livello tutte le attività legate alla progettazione e di fornire chiarimenti tecnici ai vari progettisti. Il PROG partecipa al riesame di contratti che prevedano al loro interno attività di progettazione, delega l'Ufficio Qualità all’effettuazione degli Audit interni ed esterni presso i fornitori di servizi coinvolti nelle attività di progettazione, attuando la sorveglianza sui contenuti tecnici di tutte le attività di progettazione. Quando si presentano commesse che richiedono la necessità di una progettazione, la EBM SRL pianifi-ca e tiene sotto controllo la progettazione delle opere da realizzare con le modalità definite nella PdP”. Il processo di progettazione è pianificato attraverso l’elaborazione di un Piano di Progettazione (PdP) in modo da stabilire: • la definizione dei dati e dei requisiti di base e l'elencazione delle Normative cogenti; • le attività da svolgere (fasi della progettazione e attività di riesame, verifica e validazione); • le tempistiche complessive e per le varie attività con relative interazioni; • le responsabilità per le varie attività;

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• le interfacce tra eventuali gruppi diversi coinvolti nel processo di progettazione con l’obiettivo di stabilire adeguati canali di comunicazione tali che le informazioni risultino chiare, tempestive e con-tinuamente aggiornate per quanto necessario a garantire il corretto svolgimento del progetto.

Il Piano di Progettazione viene aggiornato con il progredire della progettazione.

7.3.2 Elementi in ingresso alla progettazione La EBM SRL definisce in modo chiaro e completo e riesamina per verificarne l’adeguatezza gli elementi in ingresso alla progettazione relativi ai requisiti delle opere con le modalità specificate nel PdP”. Tra gli elementi in ingresso alla progettazione sono compresi: • i requisiti funzionali e prestazionali; • i requisiti cogenti applicabili; • le tecnologie disponibili in funzione delle richieste della commessa al fine di programmare e pianificare

la realizzazione in conformità degli standard ambientali e nel rispetto della sicurezza e salute dei lavo-ratori;

• le segnalazioni di difficoltà e problematiche derivanti da precedenti progettazioni che presentano caratteristiche analoghe e/o similari;

• altri eventuali requisiti necessari per la progettazione. I requisiti indicati come elementi in ingresso alla progettazione devono essere completi, chiari e non in conflitto tra di loro.

7.3.3 Elementi in uscita dalla progettazione

Gli elementi in uscita dalla progettazione sono approvati dai responsabili individuati nel PdP prima del loro rilascio e sono elaborati in modo tale da garantire la loro verifica a fronte degli elementi in ingresso. Gli elementi in uscita dalla progettazione sono elaborati in modo da: • soddisfare i requisiti in ingresso alla progettazione; • fornire le informazioni necessarie per l’approvvigionamento e la produzione; • fornire le procedure opportune per la realizzazione in sicurezza del progetto; • indicare le metodologie realizzative e le risorse da impiegare per il rispetto dell’ambiente; • contenere o richiamare i criteri di accettazione; • precisare le caratteristiche che sono essenziali per una sicura ed adeguata utilizzazione.

7.3.4 Riesame della progettazione

In corrispondenza di fasi importanti della progettazione, in accordo con quanto pianificato nel PdP e so-no effettuati riesami della progettazione finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi: • valutare la capacità dei risultati della progettazione di ottemperare ai requisiti; • individuare tutti i problemi e proporre le azioni necessarie; • valutare gli scostamenti dall’obiettivo ed analizzare anche soluzioni alternative. A tali riesami partecipano tutti i rappresentanti delle funzioni coinvolte nelle varie fasi di progettazione, comprese quelle interdisciplinari e, se ritenuto opportuno, i rappresentanti della Committenza.

7.3.5 Verifica della progettazione

Ad ultimazione di ogni fase della progettazione, sono effettuate delle verifiche per garantire che gli ele-menti in uscita dalla progettazione siano compatibili con i relativi requisiti in ingresso, registrate all’interno del PdP.

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La verifica sarà effettuata da persona competente con specifica formazione nel settore disciplinare dell’elaborato verificato. Tale verifica potrà comportare l'esecuzione di calcoli alternativi, il confronto con progetti affini o, se del caso, con l’esecuzione di prove sperimentali.

7.3.6 Validazione della progettazione

L’attività di validazione della progettazione non può essere "completata prima della consegna o dell'uti-lizzazione del prodotto" pertanto è stato elaborato da EBM SRL un concetto di validazione che prevede una validazione preventiva ed una validazione successiva. La validazione preventiva viene effettuata insieme all’attività di verifica finale della progettazione e con-siste nell'analisi delle indicazioni inerenti difficoltà e problematiche emerse durante la realizzazione di opere relative a progetti similari già realizzati per verificare se, oltre a quelle già selezionate ed inserite fra gli elementi di ingresso della progettazione, ve ne sono altre da tenere in considerazione a seguito delle soluzioni progettuali adottate. In questo modo si ha la possibilità di evidenziare eventuali limiti di soluzioni progettuali adottate, tecnicamente idonee ma di difficile realizzazione o che possono comporta-re problematiche di sicurezza sia al personale impiego nell’opera sia agli utilizzatori finali, compreso l’ambiente esterno. La validazione successiva consiste nella valutazione delle segnalazioni relative all’opera in oggetto. Tut-te le segnalazioni provenienti dalle varie funzioni aziendali coinvolte nel processo di realizzazione dell’opera, unitamente al giudizio espresso dal committente e/o degli utenti finali riguardo alla funzionali-tà dell’opera nella sua fruizione quotidiana, dopo che è trascorso l’arco di tempo prestabilito, sono esa-minate dal RAP che provvede a farne una sintesi. Le informazioni così raccolte ovviamente non potran-no essere utilizzate per la specifica attività di progettazione ma costituiscono la banca dati aziendali rela-tiva alle segnalazioni alla progettazione che diventeranno requisiti di base di progettazioni future. Nel caso di progettazione svolta per Committenti pubblici le prescrizioni per le attività di verifica e valida-zione previste dalla Legge sono trasferite contrattualmente ai progettisti incaricati in base a quanto indi-cato nel PdP.

7.3.7 Modifiche della progettazione

La EBM SRL gestisce le modifiche della progettazione in modo da garantire che tutte le modifiche della progettazione siano riesaminate (con la valutazione degli effetti di tali modifiche) verificate ed approvate prima della loro attuazione, secondo i canoni e gli standard previsti per la progettazione originaria. Le verifiche saranno estese anche alle valutazioni che gli effetti prodotti potranno causare sulle parti di ope-ra già realizzate.

7.4 APPROVVIGIONAMENTO

Con il termine “approvvigionamenti” si intende la definizione sia degli ordini di acquisto di materiali che i contratti di subappalto o fornitura di servizi o attività di realizzazione. L’attività dell’Ufficio Acquisiti consentirà di controllare tutte le informazioni necessarie per la corretta de-finizione della fornitura integrando o dettagliando, quando necessario, le richieste del Resp. di Cantiere RCA (numero articolo, voce elenco prezzi, specifiche di capitolato, tipologia, unità di misura, quantità, inizio prestazione, durata lavori, costo previsto, ricavo, indicazione criticità). Quando opportuno, tali in-formazioni si riferiscono anche ai seguenti requisiti: • Requisiti per l’approvazione del prodotto, delle procedure, dei processi e delle apparecchiatu-

re; • Requisiti per la qualifica del personale; • Requisiti per il Sistema di Gestione Integrato.

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L’adeguatezza dei requisiti specificati per l’approvvigionamento viene controllata dall’Uff. Acq. prima del-la loro comunicazione al fornitore. Le informazioni contenute nei documenti utilizzati per l’approvvigionamento devono essere chiare e com-plete in modo tale che i prodotti da acquistare risultino definiti e descritti negli ordini in modo appropriato. La EBM SRL gestisce gli approvvigionamenti classificandoli in base alla tipologia:

1. materiali, prodotti e servizi critici ai fini della qualità dei lavori eseguiti; 2. altri materiali e servizi che non hanno influenza sulla qualità ed a cui non è necessario applicare le

prescrizioni della norma. I materiali, i prodotti e i servizi di cui al punto 1 sono tutti quelli che entrano direttamente nella produzione o possono influenzarla: • Materia prima (laterizi, intonaci, materiale per impermeabilizzazioni, rivestimenti, materiale per impian-

ti elettrici, e materiali edili in genere) • Automezzi, strumenti tecnologici, La materia prima diventa prodotto critico quando, nell’economica complessiva dell’opera da realizzare, la fornitura di tali prodotti, per la quantità degli stessi e/o per il valore intrinseco, assume un’incidenza eco-nomica e qualitativa preponderante sulle altre. La definizione dei prodotti critici essendo, pertanto, legata alla singola commessa avviene nei rispettivi piani della qualità all’uopo predisposti. Al fine di assicurare che quanto acquistato relativamente al punto 1 sia conforme ai requisiti specificati sono scelti Fornitori che garantiscono la congruità della loro organizzazione a criteri definiti di accettazio-ne. In tutti i casi la EBM SRL emette ordini di acquisto che definiscono in maniera chiara e univoca il prodot-to/servizio richiesto.

7.4.1 Processo di Approvvigionamento

I Fornitori dei materiali relativi al punto 1 del paragrafo precedente sono scelti in funzione della loro capa-cità di soddisfare i requisiti richiesti per la fornitura, sia in termini di prodotto (qualità o specifiche richie-ste) che di servizio (organizzazione, consegna, tempi, etc.). A tale scopo per ogni Fornitore vengono fissati dei criteri di qualifica, cui deve assolvere per essere inse-rito tra i Fornitori Qualificati della EBM SRL I Fornitori della EBM SRL vengono classificati in base al grado di soddisfazione dei requisiti commerciali e prestazionali. I Fornitori qualificati della EBM SRL., sono inseriti nell’Elenco dei fornitori qualificati Quali-tà dove, per ciascuno di essi è visibile lo stato di qualifica. La valutazione degli stessi, viene effettuata attraverso le schede di valutazione dei fornitori, sulle quali sono indicati i parametri necessari alla qualifica. Elementi di valutazione sono: • valutazione delle esperienze analoghe già svolte dal fornitore per l'impresa stessa o per altre impre-

se; • confronto fra le prestazioni del fornitore con quelle della concorrenza in termini di qualità,

prezzi, tempi di consegna/esecuzione e disponibilità a risolvere eventuali problemi; • audit sui sistemi di gestione dei fornitori per valutare la loro capacità potenziale a fornire i prodotti /

servizi richiesti alle condizioni economiche e temporali stabilite; • controllo delle eventuali referenze; • situazione economico – finanziaria del fornitore in grado di assicurare stabilità per tutta la durata

prevista della collaborazione; • capacità di rispettare gli aspetti ambientali previsti per la specifica commessa nonché gli standard

di sicurezza, igiene e salute dei lavoratori; • consapevolezza e conformità del fornitore ai requisiti di tipo cogente; • capacità logistiche del fornitore e relativa localizzazione. L’aggiornamento della qualifica dei Fornitori è annuale sulla base delle registrazioni riportate sulla scheda di valutazione del fornitore, nella quale sono riportate le eventuali non conformità rilevate sulle forniture ed il numero stesso delle forniture effettuate mensilmente dal fornitore. Il fornitore risulta automaticamen-

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te qualificato se il valore del rapporto tra il numero di non conformità rilevate ed il numero di forniture ef-fettuate nel periodo in questione è inferiore o uguale 0,25. In caso contrario, o nel caso in cui il fornitore abbia fatto rilevare una non conformità ritenuta molto grave, ACQ, in collaborazione con RSGI, procede alla rivalutazione del Fornitore ed alla sua cancellazione dall’Elenco dei fornitori qualificati. Qualifica dei Fornitori I Fornitori della EBM SRL vengono valutati in base a quattro criteri, di cui due sono di carattere commer-ciale e due di carattere prestazionale:

1. PREZZO 2. PAGAMENTO 3. QUALITA’ 4. CONSEGNA

Il fattore prezzo si valuta in relazione al prezzo praticato per quel materiale dagli altri fornitori. Il fattore pagamento si valuta in relazione alla dilazione dei pagamenti che il fornitore consente. Il fattore qualità riguarda invece alla conformità della merce in arrivo con quella ordinata (in termini quali-tativi di tipologia, di documenti/certificati di accompagnamento, di quantità, di imballaggio). Il criterio della consegna riguarda il rispetto dei tempi di consegna. La qualifica dei fornitori della EBM SRL avviene in due fasi: la prima di carattere commerciale, propedeu-tica alla seconda di carattere prestazionale. Per i due criteri di carattere commerciale la EBM SRL ha stabilito una tabella di punteggi compresi tra 0 e 100 strutturati in modo da preferire i fornitori che totalizzano i punteggi più elevati. Infatti il punteggio più alto si ha in caso di prezzo inferiore alla media, in caso di prezzo allineato alla me-dia si ha un punteggio intermedio mentre punteggi bassi corrispondono a prezzi più alti della media. Il punteggio relativo ai pagamenti dipende da quanto il Fornitore è disposto a dilazionare il pagamento rispetto alla data di consegna della merce. In sintesi i punteggi, per ogni criterio di valutazione, saranno i seguenti:

FATTOREPREZZO

% SCOSTAMENTO - 99.9 100 - 10 75 - 5 50 5 50

99.9 1 Quindi nel caso il prezzo sia inferiore più del 10% rispetto al prezzo di confronto il fornitore avrà un pun-teggio pari a 100, riceverà 75 per un prezzo inferiore dal 5 al 10%, 50 quando il prezzo è compreso tra il 5% in più o in meno rispetto alla media e solamente 1 quando il prezzo è maggiore del 5% rispetto al prezzo medio. Per il fattore pagamento i punteggi assegnabili dipendono dal numero di giorni richiesti per il pagamento dal momento del ricevimento della fattura.

GIORNI PAGAMENTO

> 90 gg. 100 90 gg. 50 60 gg. 25

< 30 gg. 1

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Quindi nel caso il pagamento sia dilazionato più di 90 gg. il fornitore avrà un punteggio pari a 100, riceve-rà 50 per un pagamento dilazionato da 60 a 90 gg., riceverà 25 per un pagamento dilazionato da 30 a 60 gg. e solamente 1 quando il pagamento è dilazionato da 0 a 30 gg.

La valutazione commerciale viene effettuata dal RSGI all’atto della verifica del preventivo/listino inviato dal fornitore. Dalla media dei punteggi assegnati per ciascun fattore di giudizio commerciale risulta il punteggio totale di valutazione del fornitore, che può variare da 0 a 100. In funzione del punteggio totale raggiunto e della classe di fornitura, i fornitori superano la qualifica com-merciale secondo la seguente tabella:

PUNTEGGIO TOTALE QUALIFICA

50 - 100 A – Qualificato 0 - 49 B – Non Qualificato

A – Qualificato Per “qualificato” si intende che il fornitore è ritenuto in grado di soddisfare completamente le esigenze qualitative della EBM SRL relativamente ai prodotti per cui è stato valutato. I fornitori che operano con un Sistema di Gestione Certificato da un Organismo di Certificazione Accredi-tato sono automaticamente considerati qualificati. I fornitori che intrattenevano rapporti con la EBM SRL prima della data di entrata in vigore del Sistema di Gestione Integrato sono automaticamente considerati qualificati come fornitori storici. B – Non Qualificato Per “non qualificato” si intende che il fornitore non è attualmente in grado di soddisfare le esigenze com-merciali della EBM SRL Successivamente al superamento della valutazione commerciale, i fornitori, definiti in “Fase di Qualifica” sono valutati sulla base delle loro prestazioni. Se dalla prime tre forniture non emergono problemi qualita-tivi (qualità dei prodotti, quantità, certificati di conformità dei materiali, imballaggi) e non vengono registrati ritardi il fornitore risulta qualificato. Nel caso in cui emergono problemi su una o più forniture (qualità, consegne), dalla gestione delle non conformità registrate sul Mod. 4.01 e riportate nella scheda di valuta-zione dei fornitori, ACQ e RSGI decidono sulla opportunità di qualificare tale fornitore ed inserirlo nell’Elenco. Sono esclusi dal processo di qualifica quei fornitori segnalati e qualificati dal committente stesso o che operano in ambiti particolari (es. fornitura acqua) e sottoposti al controllo di specifiche autorità (ad esem-pio TELECOM, ENEL, ecc.).

7.4.2 INFORMAZIONI PER L’APPROVVIGIONAMENTO

ACQ suddivide i prodotti/materiali acquistati dalla EBM SRL in due macrofamiglie, di seguito riportate: Prodotti/materiali critici; Prodotti/materiali non critici.

I prodotti/materiali critici per le attività svolte dalla nostra organizzazione sono generalmente i seguenti: Laterizi, Intonaci, Materiale per impermeabilizzazioni, Rivestimenti, Materiale per impianti elettrici, Materiali edili in genere.

I prodotti/materiali definiti critici per particolari commesse e non mensionati precedentemente vengono identificati nel piano di qualità di commessa e gestiti come di seguito indicato.

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I servizi ed i subappalti, gestiti in conformità alla normativa vigente, sono trattati con le stesse modalità formali dei prodotti critici. Tutti gli altri prodotti/materiali di consumo e/o quelli che non hanno una influenza sulla qualità dell’opera da realizzare, utilizzati dalla nostra organizzazione, sono definiti non critici. Per i prodotti/materiali critici, ACQ definisce negli ordini di acquisto, quando opportuno e/o necessario, i seguenti dati di acquisto:

• La descrizione dei prodotti da acquistare e, quando necessario, i requisiti per l’approvazione del prodotto e del processo (ad es. composizione chimico-fisica del materiale, specifiche tecniche, rife-rimento a norme, definizione delle caratteristiche di qualità, approvazione di apparecchiatura, etc.);

• I requisiti per la qualificazione del personale; • I requisiti per il SGI.

Sulla base di questi dati concorda con il Fornitore la specifica di fornitura dei materiali e/o dei prodotti. ACQ, quindi, provvede ad emettere, sul modello fax, gli Ordini di Acquisto ai Fornitori Qualificati inseriti nell'“Elenco Fornitori” con stato di qualifica positivo.

7.4.3 CONSEGNE IN CANTIERE E VERIFICA DEI PRODOTTI APPROVVIGIONATI

Normalmente la EBM SRL tende ad operare in modo che gli approvvigionamenti siano gestiti completa-mente dall’Ufficio Acquisti. In considerazione delle particolarità dei processi produttivi del settore, nasco-no esigenze di consegna continua che, per garantire una corretta esecuzione delle varie lavorazioni, tenendo in considerazione sia aspetti qualitativi che legati alla sicurezza, possono essere gestite in mo-do funzionale solo direttamente dal cantiere. Esempi di tali approvvigionamenti sono: laterizi, intonaci, materiale per impermeabilizzazioni, rivestimenti, materiale per impianti elettrici e materiali edili in genere, materiali ed i servizi per la manutenzione delle attrezzature di cantiere e gli oggetti di consumo. In questi casi nei contratti non si individua una data di consegna definita ma il periodo entro cui la conse-gna dovrà essere effettuata, per lasciare al cantiere la completa autonomia di gestione delle consegne in funzione delle necessità della produzione. La EBM SRL per i prodotti critici si rifornisce possibilmente da fornitori in possesso di certificazione del SGI o di prodotto e che comunque verifichi l’esistenza dei certificati di conformità richiesti dalle leggi vi-genti. La verifica dei prodotti e/o servizi critici è eseguita in armonia con gli accordi contrattuali e con i criteri definiti nel paragrafo 8.2.4 di questo Manuale. La verifica dei prodotti (critici e non) approvvigionati avviene in fase di accettazione, all’ingresso dei ma-teriali in cantiere, attraverso opportuni controlli (qualitativo, quantitativo, di conformità all’ordine di acqui-sto, Ddt, Schede Tecniche di Prodotto, Certificati di Conformità richiesti dalle leggi vigenti, etc.), definiti singolarmente per ogni materiale nel Mod.PdQ.02 “Misurazioni e Controlli”. Per la tipologia della nostra attività non è prevista la verifica di quanto acquistato presso i nostri Fornitori. L’indicatore utilizzato per il monitoraggio del processo relativo agli approvvigionamenti è indicato nel Mod.0.02.

7.5 PRODUZIONE E CONTROLLO

7.5.1 Tenuta sotto Controllo delle Attività di Esecuzione dell’Opera

La nostra Società opera su commesse pubbliche/private con personale, materiali e mezzi propri. Il processo inizia con la fase della pianificazione commessa operata dal DT sul Piano di Qualità, in segui-to alla stipula del contratto con il committente. Il Piano di Qualità per una commessa è il documento con il quale la EBM SRL pianifica con dettaglio e-secutivo tutte le attività necessarie all’esecuzione della commessa stessa comprese quelle relative ad eventuali subappalti. Il Piano di Qualità è anche un documento di registrazione della Qualità, oltre che di pianificazione, dato che in esso, su appositi modelli, sono registrate tutte le verifiche delle attività del processo produttivo e del controllo qualità aziendale.

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Nel Piano vengono riportati, infatti, tutte le prove, controlli e collaudi previsti dal capitolato di appalto, in-sieme alle prove, controlli e collaudi previsti dal SGI della EBM SRL Il Piano è diviso in sezioni, che rappresentano le Macro-attività necessarie alla realizzazione della com-messa. Generalmente il Piano di Qualità si compone delle seguenti sezioni:

• Anagrafica della commessa; • Organizzazione risorse (organigramma, mezzi ed attrezzature); • Piano di Progettazione; • Programma Generale delle Attività; • Gestione documentazione tecnica; • Approvvigionamenti; • Lavorazioni in Cantiere; • Prove, Controlli e Collaudi in Process; • Prove, Controlli e Collaudi Finali;

Ulteriori sezioni possono essere previste dal DT in funzione del contratto stipulato con il Committente. Anagrafica della commessa: la sezione deve contenere tutte le notizie circa la descrizione dei lavori, l’identificazione del committente, dei luoghi ove sarà allestito il cantiere oltre alle modalità ed ai tempi per l'insediamento del cantiere. Devono essere indicate, inoltre, le aree funzionali all'interno del cantiere in considerazione anche degli aspetti ambientali legati al cantiere ed alle lavorazioni in esso effettuate. Organizzazione risorse: la sezione deve contenere l’indicazione delle figure professionali richieste per lo svolgimento delle attività previste nel cantiere, con l’indicazione dei responsabili, dei mezzi e delle attrez-zature necessarie per le lavorazioni. Programma Generale delle Attività: la sezione deve contenere la pianificazione definitiva di tutte le attività di commessa con l’indicazione temporale delle singole fasi dei lavori e la successiva registrazione delle attività svolte. Gestione documentazione tecnica: la sezione deve contenere tutta la documentazione progettuale redat-ta dal Committente, con il controllo dello stato di aggiornamento e della distribuzione. Approvvigionamenti: la sezione è composta dal piano di approvvigionamento per la commessa. Tale pia-no riporta sia i fornitori coinvolti con le specifiche dei materiali da acquisire, i tempi e le modalità per le consegne presso il cantiere, i controlli da operare sulla merce in ingresso e prima dell'impiego in opera, sia gli eventuali subappaltatori con le qualifiche richieste, tutte le specifiche tecniche delle lavorazioni, indicandole sulle schede di controllo, che devono effettuare ed i controlli che la EBM SRL intende opera-re sulle loro attività. Lavorazioni in Cantiere: la sezione deve contenere tutte le indicazioni per operare le lavorazioni in cantie-re, con riferimento alle singole attività (Micro-attività) che compongono la singola lavorazione. Nella se-zione devono essere anche indicate tutte le specifiche tecniche delle lavorazioni in cantiere, indicandole sulle schede di controllo. Prove, Controlli e Collaudi in Process: la sezione deve contenere tempi, modalità ed estensione delle prove, controlli e collaudi in process. Devono essere presenti delle schede di riscontro per le fasi di con-trollo e collaudo durante le lavorazioni, che fungano da schede di registrazione per il SGI. Prove, Controlli e Collaudi Finali: la sezione deve contenere tempi, modalità ed estensione delle prove, controlli e collaudi finali previsti. Devono essere presenti delle schede di riscontro per le fasi di controllo e collaudo dell'opera, che fungano da schede di registrazione per il SGI. Il format del Mod. 0.07 “Rapporto di Cantiere” è generale per tutte le tipologie di lavoro che vengono svol-te dalla EBM SRL La gestione e compilazione del Mod. 0.07, in taluni casi, è limitata solo ad alcuni suoi campi, legati alla tipologia di commessa (lavorazioni particolari, tipologia di cantiere, etc.) per cui le speci-fiche sull’utilizzo e sulla compilazione dello stesso modulo verranno riportate nel Piano di Qualità di commessa alla sezione Lavorazioni in Cantiere. A valle della pianificazione generale della commessa, il DT procede quotidianamente ad individuare le risorse umane ed i mezzi da destinare al lavoro in questione mediante la compilazione della testata del Rapporto di Cantiere (Mod 0.07) indicando per la commessa in questione il nominativo del personale da impiegare per quel giorno ed i mezzi da utilizzare. Per ciascuna attività operativa la EBM SRL ha predisposto delle istruzioni operative atte a definire le principali attività condotte ed a consentire un livello qualitativo costante nella esecuzione dei lavori.

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E' cura del RCA compilare il rapporto di cantiere, pianificato dal DT, registrando prontamente lo svolgi-mento di tutte le attività previste e l’esito dei controlli effettuati. Quotidianamente il RCA effettua le registrazioni delle attività svolte e dei controlli effettuati su rapporti di cantiere (Mod 0.07) sui quali sono riportati i seguenti dati: • firma degli operatori che hanno eseguito il lavoro; • il tipo di lavoro eseguito con l’indicazione dell’esito del controllo; • l’eventuale annotazione delle anomalie riscontrate durante l’esecuzione o il controllo dei lavori. Nel caso in cui il RCA dovesse riscontrare situazioni anomale rispetto alle previsioni, egli deve annotare la non conformità così come previsto al paragrafo 8.3 di questo Manuale. Ogni modifica operata durante la fase di esecuzione del lavoro deve essere tempestivamente comunica-ta dal RCA al DT, che provvederà, eventualmente, a modificare la pianificazione delle attività. La vecchia versione della pianificazione dovrà essere archiviata dal DT con la scritta "SUPERATO" e conservata con tutta la documentazione relativa alla commessa. E' cura del DT raccogliere tutti i rapporti di cantiere del RCA nella documentazione della Commessa in oggetto. Per qualsiasi variante richiesta dal committente che comporti oneri diversi da quelli concordati, impiego addizionale di risorse (personale, mezzi, prodotti/materiali) o, anche, una eventuale interruzione dei lavo-ri, la DGE è l'interlocutore incaricato dalla EBM SRL per la regolarizzazione di tali oneri con il committen-te stesso. La DGE coadiuvata dal DT deve pertanto: a) definire con precisione tutti gli oneri in questione chiarendo tutti i dubbi circa le modifiche da operare; b) concordare con il committente le modalità di normalizzazione delle varianti in questione. Il verbale, in triplice copia, deve essere firmato dalla DGE e dal Committente. La copia del verbale deve essere allegata nel raccoglitore riguardante la commessa in esame e farà par-te integrante della documentazione della commessa stessa. Il DT eventualmente coadiuvato dal RCA esegue scrupolosamente i controlli previsti. Il RCA controlla e controfirma i rapporti di cantiere e li invia al DT. Tutta le registrazioni della qualità, in possesso del DT, verranno archiviate nel raccoglitore relativo alla commessa, assieme a tutta la documentazione prodotta nelle varie fasi: - offerta; - contratto; - piano della qualità; - rapporti di cantiere; - pianificazione delle attività; - tutta l’eventuale altra documentazione prodotta durante tutte le attività; - documentazione tecnica; - certificati di conformità dei materiali; - etc. L'archiviazione dei documenti di ogni commessa è a cura del DT in conformità a quanto previsto nel pa-ragrafo 4.2.4 di questo Manuale. Al termine delle attività il DT indice una riunione con il committente per formalizzare la chiusura del con-tratto. 7.5.1.1 Analisi Ambientale L’Analisi Ambientale, realizzata a cura del RSGI per ogni cantiere all’interno del Piano Operativo Am-bientale, permette di analizzare e valutare tutte le relazioni che intercorrono fra l’operato della EBM SRL (attività di cantiere e lavorazioni che in esso saranno svolte, comprese quelle ad esso collegabili come la viabilità, lo sfruttamento delle risorse, l’approvvigionamento energetico) sia con l’ambiente ed il territorio all’interno del quale si inserisce, sia con la salvaguardia della sicurezza e salute dei lavoratori coinvolti. Il documento riporta: • L'identificazione dei soggetti responsabili della redazione del documento e del suo aggiorna-

mento. • I riferimenti alla legislazione nazionale, locale ed alle specifiche contrattuali. • Gli aspetti generali (Organigramma, Risorse e principali Subappaltatori).

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• Una descrizione del sito oggetto dell'intervento (Inquadramento territoriale, assetto idrogeologico, zo-nizzazione acustica, interferenze, ecc.).

• Attività di cantiere (Inquadramento delle Aree d'intervento, Campo Base ed identificazione delle Lavo-razioni sia dirette che in subappalto).

• Identificazione e valutazione degli impatti ambientali. • Identificazione dei pericoli ed analisi dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori e valutazione

dei rischi. • Obiettivi e Sorveglianza (Definizione degli obiettivi specifici per la Commessa e sorveglianza della

conformità Legislativa e delle attività previste per raggiungere gli obiettivi prefissati). Elemento centrale dell''Analisi Ambientale è l'Analisi degli Impatti Ambientali. Un supporto dell'Analisi Ambientale è il modulo "Piano dei Monitoraggi" nel quale viene riportata la conformità alle prescrizioni legislative e l'esecuzione dei controlli specifici previsti dal Piano Operativo Ambientale di Commessa (che rappresenta la specificazione del Programma Ambientale allegato al Riesame della Direzione della EBM SRL per la specifica Commessa). In base alla periodicità prevista per le disposizioni di legge o dal Programma Ambientale, il redattore, al momento della compilazione di un controllo provvederà ad aggiungere una nuova riga con la data prevista per il successivo controllo. "Sorveglianza" svolge quindi anche la funzione di strumento di Pianificazione e di misurazione delle NC (superamento della data prevista). L'Analisi Ambientale è un documento dinamico che viene continuamente aggiornato. Per avere una valutazione di sintesi sullo stato del documento è stato predisposto il modello M01PSGI 08 "Valuta-zione dell'Analisi Ambientale Iniziale" all'interno del quale è possibile dare un "peso" ai vari capitoli e quindi un "peso" relativo ai singoli paragrafi in funzione della specificità della commessa e quindi indivi-duare un’autovalutazione (0-10) sulla completezza dell'analisi. Fino a quando il valore dell'analisi non supera una valutazione complessiva maggiore di 6 viene richiesta un’autovalutazione almeno mensile, quindi è richiesta un’autovalutazione almeno semestrale per verificare che l'avvio di nuove lavorazioni, la presenza di nuove normative, modifiche nella gestione della commessa, ecc non richiedano modifiche all'Analisi Ambientale. L'Analisi Ambientale Iniziale costituisce un punto di partenza per i traguardi specificatamente prefissati dalla Direzione nonché per la definizione di obiettivi di miglioramento e per la valutazione dell’efficacia ed efficienza del SGI. La norma UNI EN ISO 14001:2004 non prescrive l’Analisi Ambientale Iniziale obbligatoria ma afferma che: “l’organizzazione deve assicurarsi che gli aspetti relativi a questi impatti significativi siano presi in considerazione nello stabilire i propri obiettivi ambientali”. (4.3.1)

Nelle attività e nei modi di operare presenti in Azienda, esistono situazioni di potenziale o reale livello di rischio, sotto i profili della sicurezza delle persone e dell’impatto sull’ecosistema e sulla popolazione e-sterna. E’ pertanto necessario prenderne conoscenza, per avere una sorta di mappa di partenza e poter poi costruire un programma e una scala di priorità degli interventi, di cui andrà periodicamente verificata l’efficacia, attraverso il monitoraggio delle situazioni in atto e dell’andamento dei parametri rappresentativi delle voci di rischio. Ciò comporta che si devono conoscere quali siano: a) i fattori che si originano dalle attività produttive e che possono modificare lo stato dell'ambiente; b) le componenti ambientali da prendere in considerazione, al fine di determinare le loro eventuali modi-

fiche a seguito delle attività produttive.

L’analisi ambientale iniziale si pone l’obiettivo di: 1. redigere una relazione sulla valutazione dei rischi ambientali. 2. rilevare la situazione ambientale iniziale

Ciò significa trattare: - storia, stato attuale e conformazione del sito - ispezione del sito (utilizzo attuale, verifica di correlazione attività/autorizzazioni, attività condotte nel-

le vicinanze, fonti di potenziale inquinamento, presenza di terrapieni, serbatoi e bacini di accumulo

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sotterranei, accumulo rifiuti, immagazzinamento materiali pericolosi, presenza di amianto, evidenze di eventuali cause di inquinamento, probabilità di contaminazione del suolo e delle acque).

E descrivere: - tutti i requisiti di leggi nazionali, regionali, provinciali e/o locali e di regolamenti, riguardanti le pro-

blematiche di interfaccia con l’ambiente. - tutti gli effetti ambientali delle attività aziendali e dei prodotti per stabilire quali possano determinare

impatti significativi; - le prassi operative, o istruzioni, o procedure esistenti ed in atto. - le possibili situazioni di emergenza o i possibili incidenti;

considerando come aspetti ambientali: - emissioni in atmosfera, scarichi fluidi, rifiuti solidi, contaminazione del terreno, utilizzazione di terre-

no/acqua/energie e combustibili, uso di risorse naturali di altro genere. - odori, rumori, polveri, vibrazioni, impatto visivo, compatibilità elettromagnetica - effetti su specifiche componenti o parti dell’ecosistema - effetti da prodotto/servizio (per i materiali di cui è fatto, gli imballaggi che lo contengono, le proble-

matiche di immagazzinamento, conservazione, distribuzione e smaltimento).

7.5.1.2 Controllo Operativo Il successo di un SGI sta nella sua piena integrazione, nel senso che ogni processo, ogni procedura, istruzione operativa deve contemplare gli aspetti di SSL. Questa impostazione porta ad una continua revisione ed aggiornamento dei processi e relative procedu-re e/o istruzioni operative, dalla definizione dei compiti e responsabilità ai rilevamenti connessi al control-lo operativo, in modo che venga garantito il corretto svolgimento di tutte le attività dell’organizzazione. Il RSGI, in collaborazione con RSPP e con i responsabili di funzione, individua le attività, che presentano aspetti rilevanti ai fini della SSL e predispone specifiche procedure, istruzioni operative per il loro corretto svolgimento. La DGE è responsabile della approvazione finale. La procedura PSGI 15“Sorveglianza e Misurazioni” e la valutazione dei rischi sul lavoro forniscono indi-cazioni sulle attività dell’azienda che necessitano di regolazione. Il RSGI, in collaborazione con RSPP, predispone specifiche procedure, istruzioni operative, corredando-le della documentazione necessaria (moduli, registrazioni, etc.) per il corretto svolgimento di tutte le atti-vità dell’organizzazione, nonché per la progettazione, realizzazione, esercizio e mantenimento degli im-pianti ed infrastrutture; il tutto viene poi sottoposto alla DGE per l’approvazione e successivamente ema-nato. Tra gli elementi da sottoporre a regolazione saranno comunque compresi almeno: • gestione delle emergenze; • selezione e gestione dei dispositivi di protezione individuale; • gestione degli incidenti; • appalti imprese esterne; • progettazione e realizzazione di processi, attrezzature, impianti; • acquisti di servizi, materiali, macchinari e impianti; • acquisto sostanze e preparati; • assunzione e qualificazione, inserimento, spostamento, cambio di mansioni dei lavoratori; • sorveglianza sanitaria; • organizzazione e funzionamento del SPP. Potranno essere compresi inoltre i seguenti aspetti: • esposizione ad agenti cancerogeni; • esposizione ad agenti biologici; • qualificazione e scelta dei fornitori e degli appaltatori;

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• prevenzione incendi; • manutenzione normale e straordinaria; • pulizia; • ecc. I provvedimenti di regolazione adottati (procedure, istruzioni operative, ecc.) stabiliscono le corrette mo-dalità operative da applicare in fase di avviamento dell’attività, funzionamento normale e in caso di situa-zione anomala ragionevolmente prevedibile (che cosa fare, come fare); contengono i divieti specifici e ciò che non deve assolutamente essere fatto; indicano le responsabilità dell’attività di gestione e le mo-dalità di registrazione delle attività e di eventi che sono o possono essere determinanti al fine di preveni-re o ridurre gli impatti sulla SSL. Le procedure, le istruzioni operative sono riesaminate e revisionate in base all’esperienza acquisita, in particolare dopo che si è verificata un’emergenza o un incidente, tenendo conto, inoltre, delle segnala-zioni ricevute dai lavoratori o dal RLS. La documentazione del SGI è gestita dal RSGI, che provvede alla distribuzione della documentazione aggiornata ed al ritiro del materiale obsoleto.

7.5.1.3 Attività di sorveglianza La sorveglianza, che ha per oggetto le operazioni e le attività di processo, associa i risultati ottenuti agli standard ed agli indici di riferimento di qualità, ambiente e sicurezza prestabiliti, in coerenza con la poli-tica e gli obiettivi della EBM SRL Il controllo è pianificato in base alle attività assoggettate e prevede anche i principi e le modalità di esecuzione dello stesso. La pianificazione e lo svolgimento dei controlli operativi avvengono per singoli processi in base alle frequenze di legge, contrattuali o di sistema. Il Modulo "Piano dei Monitoraggi”, compilato dai vari Cantieri, viene utilizzato, dall'Ufficio Qualità, per controllare, in modo centralizzato, il rispetto delle varie prescrizioni nei vari Cantieri. Il controllo operativo si articola su quattro elementi base: • l’oggetto del controllo, ovvero i processi, i documenti, le fasi di attività, le risorse, gli impatti am-

bientali, i rischi, ecc.; • le modalità di esecuzione che possono essere a vista, con strumentazione di precisione, o

per lettura di documentazione; • il responsabile ovvero chi è stato designato al controllo in base a quanto indicato nel riesame, nei

documenti di sistema o nei documenti di cantiere; • le registrazioni cioè i risultati di dati di laboratorio, verbali di coordinamento, registri cartacei ed

elettronici di cantiere. Le modalità di sorveglianza e di controllo, relative ai processi della EBM SRL, sono suddivise per cia-scun aspetto di qualità, sicurezza, ambiente e sicurezza delle Informazioni e riguardano in particolare:

7.5.1.3.1 Qualità • La conformità del processo ai requisiti contrattuali, tecnici, e normativi richiesti. • La conformità del prodotto ai requisiti contrattuali, tecnici, e normativi richiesti. • La rispondenza delle forniture di ogni genere agli standard aziendali e contrattuali richiesti.

7.5.1.3.2 Ambiente • La gestione dei rifiuti provenienti dalle operazioni di cantiere e dalle attività di sede. • Il controllo sui materiali e le sostanze pericolose. • La dispersione di polveri, aerosol, vapori ed altri elementi spandibili nell’aria. • Il controllo della qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo. • L’emissione di rumore e vibrazioni nell’ambiente circostante. • La generazione di campi elettromagnetici. • La modifica di paesaggi e gli interventi in regime di vincolo paesaggistico, culturale, architettonico. • Il consumo delle risorse elettriche e naturali quali acqua, gas, ecc.

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7.5.1.3.3 Sicurezza

• Modalità di esecuzione delle lavorazioni in conformità ai piani di sicurezza ed agli altri piani e do-cumenti specifici e redatti per i luoghi di lavoro.

• Conformità delle apparecchiature e degli apprestamenti alle leggi vigenti nazionali ed europee. • Formazione, informazione ed addestramento dei lavoratori coinvolti nelle fasi operative. • Sorveglianza sanitaria obbligatoria. • Statistiche sugli infortuni e sui mancati infortuni.

7.5.1.3.4 Sicurezza delle Informazioni • Individuazione degli errori nei risultati delle elaborazioni. • Rilevazione degli incidenti e delle violazioni (anche solo tentate) relative alla sicurezza delle infor-

mazioni. • Riesami sull'efficacia del Sistema relativamente alla Sicurezza delle Informazioni anche in relazioni a

cambiamenti organizzativi ed alle innovazioni tecnologiche.

7.5.1.4 Monitoraggio e misurazione dei processi La rispondenza del buon esito del processo costruttivo, nell’ottica del rispetto ambientale, della qualità e della sicurezza degli addetti, Il monitoraggio si articola in due fasi distinte: un monitoraggio preventivo, ovvero costituito da attività pianificate in funzione della significatività degli impatti e dei livelli di rischio e, pertanto, in base alle fre-quenze e tipologie previste dai documenti aziendali di sistema (Analisi Ambientale, rispondenza alle prescrizioni legali, istruzioni o procedure, ecc.) o di legge (piani di sicurezza e di emergenza), ed un monitoraggio correttivo o reattivo, ovvero sugli effetti prodotti dai processi che possono essere il numero di incidenti ambientali, gli infortuni o i mancati infortuni ai lavoratori, le malattie professionali denunciate e quelle riconosciute. Gli strumenti primari del monitoraggio del SGI sono fra gli altri: le liste di riscontro di conformità legislati-va e normativa allegate alle Analisi Ambientale; le Analisi Ambientali stesse con l’indicazione della misu-ra da eseguire, della modalità di esecuzione e del responsabile, associando per ciascuna di esse i pa-rametri di riferimento ritenuti vincolanti; le prescrizioni di tutti i piani di sicurezza redatti per i cantieri in esame nonché i Documenti di Valutazione dei Rischi redatti per le unità produttive diverse dai cantieri anch’essi contenenti modalità, responsabili e parametri di riferimento; altri eventuali piani redatti per lo specifico cantiere e richiesti contrattualmente dalla Committenza. Entrambe le tipologie di monitoraggio si articolano su tre livelli distinti, a seconda del responsabile del monitoraggio e del dettaglio di monitoraggio eseguito: • monitoraggio di primo livello: può riguardare la verifica di apprendimento dell’informazione e forma-

zione effettuata ai lavoratori su temi di carattere ambientale, di sicurezza e salute, qualità o privacy; applicazione delle prescrizioni incluse nelle Analisi Ambientali Iniziali e relativi responsabili; applica-zione di procedure ed istruzioni operative da parte dei lavoratori da parte di preposti o capi squadra.

• monitoraggio di secondo livello: effettuato da tecnici di cantiere quali DT, RSPP, RSGI, RCA, o dal Medico Competente che verificano le applicazioni delle prescrizioni contrattuali e legislative che comportino le registrazioni previste dalle procedure ed istruzioni del SGI della EBM SRL (modulistica di sistema, registri anche elettronici ecc.) o le registrazioni prescritte dalla normativa (rilevazioni di emissioni di qualsivoglia tipologia nell’ambiente eseguita con strumentazione, verbali di coordina-mento per la sicurezza, ecc.). Il monitoraggio di secondo livello ha lo scopo di stabilire se il sistema è conforme a quanto pianificato e consente di raggiungere gli obiettivi, ovvero se risulti correttamente applicato e mantenuto attivo. Gli indicatori prestabiliti (numero di infortuni, quantità di emissioni, NC, ecc.) segnaleranno il raggiungimento o meno degli obiettivi prefissi in fase di riesame e dei traguardi intermedi. Il monitoraggio potrà eseguirsi anche sulle modalità di corretto utilizzo attrezzature ed apprestamenti in modo da costituire spunto per nuova formazione, informazione ed addestramento e miglioramento. Il monitoraggio di secondo livello ha come scopo anche l’adeguamento delle attrezza-ture di lavoro per rispondere agli standard ambientali, di sicurezza, salute e qualità dei processi, in

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modo tale da portare a sostituzioni ed integrazioni di macchine o apprestamenti non più idonei o su-perati.

• monitoraggio di terzo livello: costituisce il livello più alto di monitoraggio ed è effettuato attraverso audit interni (EBM SRL) o esterni (Committenti o Istituti di certificazione) volto al miglioramento di tutti i processi. Il monitoraggio del sistema deve consentire alla Direzione l’adozione di decisioni stra-tegiche che le competono direttamente fra le quali, ad esempio, l’adeguamento della politica am-bientale, di sicurezza, qualità e riservatezza dei dati, una differente allocazione delle risorse ed un’appropriata assegnazione delle responsabilità.

7.5.1.5 Monitoraggio e misurazione dei prodotti La conformità del prodotto ai requisiti contrattuali, tecnici, e normativi richiesti è verificata al ricevimento, in produzione e a fine lavorazione. I controlli al ricevimento hanno lo scopo di garantire che i prodotti acquistati siano conformi a requisiti specificati. Quando nei Piani di Controllo sono previste prove sui materiali o sui componenti ricevuti, il RCA ha la responsabilità dell’effettuazione dei prelievi di campioni significativi, seguendo la normativa applicabile o i documenti contrattuali, quando in essi specificato. Vari tipi di prove, controlli e collaudi vengono eseguiti su componenti, materiali o manufatti per determi-nare la loro capacità di soddisfare i requisiti specificati; tali verifiche possono essere svolte con diversi metodi. Quelli più comuni sono: esame visivo e dimensionale, misurazione di caratteristiche fisiche, controlli non distruttivi, svolti in cantiere, controlli distruttivi su campioni, eseguiti presso laboratori spe-cializzati. La pianificazione dei controlli, è riportata nel Piano di Gestione della Commessa o in specifici Piani di Controllo che riepilogano i principali controlli qualità da eseguire nelle diverse fasi di realizzazione. E’ compito del RCA pianificare le attività di controllo che, insieme al rispetto delle Procedure, garantiscano che: • vengano utilizzati solo prodotti e materiali conformi; • le successive fasi di lavorazione vincolate a quelle sottoposte a controllo vengano avviate solo a

seguito dell’esito positivo delle stesse; • siano consegnate al cliente opere rispondenti ai requisiti contrattuali. Il tipo e l’estensione dei controlli sono stabiliti in base a: • obblighi di legge; • specifiche contrattuali; • disposizioni interne aziendali; • criticità della fornitura o della lavorazione; • affidabilità del fornitore prescelto; • problemi verificatisi in precedenza ed eventuali variazioni al processo produttivo. All’interno del Piano di Controllo vengono definiti: • i controlli da effettuare (sui materiali e sulle lavorazioni); • i documenti di riferimento (di legge o contrattuali) nei quali sono riportati i criteri e i limiti di accettabili-

tà dei risultati delle prove (scostamenti ammissibili in accordo agli standard aziendali o in riferimento a specifiche esigenze della Commessa) e le modalità con le quali dovranno essere eseguiti tali controlli;

• la frequenza dei controlli e l’ente preposto all’effettuazione ed alla registrazione del controllo e le modalità di registrazione.

Se è prevista la presenza del Cliente/Committente o di suoi rappresentanti a determinati controlli, la EBM SRL provvede a comunicare al Cliente la data di esecuzione della prova, del controllo o del collau-do; nel caso la presenza del Cliente sia vincolante il controllo non potrà avere luogo in assenza di rap-presentanti del Cliente. Ove sia prevista una prova su campione prelevato in contraddittorio con il Cliente o i suoi rappresentan-ti, è previsto un documento a firma congiunta. L’esecuzione dei controlli di livello superiore (dimensionali, di forma e prestazionali) è delegata al forni-tore (che ne fornisce evidenza mediante idoneo certificato) oppure da enti interni od esterni apposi-tamente incaricati; nel Piano di Gestione della Commessa sono evidenziati i compiti di controllo in fun-

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zione dei materiali previsti. Tali controlli devono tenere conto di tutte le prove e i controlli già eseguiti durante i lavori; quando previ-sto contrattualmente, tutta la documentazione di prove e controlli prodotta deve essere, unitamente a copie dei certificati di conformità, consegnata al Cliente. I controlli in fase di produzione e di collaudo finale sono indicati nel Piano di Gestione della Com-messa. I controlli in corso d’opera devono essere fatti, anche se le lavorazioni sono svolte da personale esterno al quale l’impresa abbia commissionato parte dei lavori. Le eventuali non conformità riscontrate sono gestite secondo le specifiche indicazioni del presente Ma-nuale di Gestione e delle Procedure richiamate.

7.5.1.5.1 Controlli al ricevimento E’ compito del DT/RCA oppure di un’assistente da questi delegato provvedere a effettuare le attività di ispezione al ricevimento, che normalmente prevedono: • il controllo visivo di quantità e caratteristiche del prodotto; • la verifica della corrispondenza tra i documenti di accompagnamento e il contratto/ordine; • il controllo dello stato degli imballaggi per rilevare eventuali danni causati dal traspor-

to/movimentazione che possono comprometterne l’impiego (ad esempio la verifica per i materiali deperibili all’acqua che siano asciutti e che non siano in ogni modo avvenute contaminazioni);

• verifica/effettuazione prove di laboratorio se previste. • la verifica della presenza della documentazione allegata (eventuali controlli eseguiti dal fornitore). Il Resp. di Cantiere inoltre assicura che: • il prodotto sia utilizzato solo dopo l’esecuzione dei controlli e delle relative registrazioni che ne atte-

stino la conformità; • il prodotto non conforme dopo la sua identificazione e registrazione sia, ove possibile adeguata-

mente segregato, oppure identificato come non utilizzabile; • il prodotto utilizzato per motivi di urgenza o prima che siano noti i risultati dei controlli sia rintrac-

ciabile per permettere eventuali provvedimenti nel caso risultasse non conforme; • eventuali problemi con il fornitore (rifiuto della merce per difformità rispetto all’ordine, ritardi nei

tempi di consegna, ecc.) vengano adeguatamente registrati per contribuire alla valutazione del for-nitore.

7.5.1.5.2 Controlli in produzione

E’ compito dei vari responsabili indicati nel Piano dei Controlli assicurare lo svolgimento dei controlli previsti. E' compito del RCA di assicurare che i materiali, prodotti e processi siano sottoposti alle verifiche di rou-tine da parte del personale dell'Impresa. Entrambe le tipologie di controlli (di routine e specificatamente definiti), tipicamente, consistono in: • controllo dei parametri specifici di una lavorazione (ad esempio la verticalità di una parete); • controllo di alcuni parametri di materiali/prodotti (ad esempio attitudine alle efflorescenze per ele-

menti in laterizio); • collaudo di impianti e/o lavorazioni (ad esempio impianto elettrico); Il RCA inoltre assicura che: • la prosecuzione delle attività di lavorazione avvenga solo a seguito dell’esito positivo dei controlli

eseguiti nella fasi lavorative precedenti; • le singole parti dell’opera siano rispondenti alle caratteristiche tecniche e funzionali stabilite dai

documenti di capitolato, norme, ecc; • sia soddisfatto, quando richiesto o quando necessario, il requisito della rintracciabilità.

7.5.1.5.3 Collaudi finali Al termine dell’opera, prima del collaudo finale il RCA provvede a: • Verificare l’avvenuta esecuzione dei controlli e la loro rispondenza ai requisiti specificati; • Verificare la rispondenza del prodotto ai requisiti specificati; • Verificare l’avvenuta chiusura delle Non Conformità.

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E' cura del RCA assistere il Rappresentante Tecnico del Cliente per il collaudo finale dell'opera.

7.5.1.5.4 Registrazione dei controlli I documenti che attestano l’effettuazione delle prove, controlli e collaudi previsti sono: • documenti di trasporto vistati e/o timbrati all'atto dell’arrivo dei materiali; • stati di avanzamento per subappaltatori vistati a cura del RCA; • schede di registrazione/ documenti di prova / controllo relative alle prove effettuate sia presso il Can-tiere che presso i Laboratori Autorizzati; Nel caso i risultati non siano congruenti con i requisiti stabiliti, viene immediatamente aperta la Non Conformità.

7.5.2 Validazione dei Processi di lavorazione (Processi speciali)

I processi produttivi il cui risultato non può essere immediatamente e completamente verificato da suc-cessive attività di misurazione e monitoraggio o per i quali eventuali carenze possono rivelarsi solo quando le opere sono già eseguite sono generalmente noti come processi speciali. Per la buona riuscita di questi processi sono determinanti il controllo del processo di esecuzione e la capacità professionale dell’operatore. Sono esempi di processi speciali: • le attività svolte con l’utilizzo di malte, intonaci, etc. (preparate direttamente in cantiere), • le impermeabilizzazioni; • le crimpature cavi; • le attività di finiture superficiali Tutti i processi speciali di fabbricazione/costruzione sono identificati a cura del DT, che in fase di elabo-razione dei Piani della Qualità valuta la capacità del processo, vale a dire l’idoneità dei mezzi, attrezzatu-re, delle risorse umane e dei servizi ad assicurare il perseguimento delle specifiche da realizzare. Pertan-to,per tali processi, il DT, nel Piano di Qualità di commessa, provvede a: • definire i criteri per il riesame e l’approvazione dei processi attraverso la redazione di apposite pro-

cedure ed istruzioni operative. Tali prescrizioni costituiscono parte integrante dei contratti stipulati con fornitori /subappaltatori qualificati, sia per quanto riguarda le specifiche di esecuzione sia per le eventuali prescrizioni di controllo qualità, in modo da garantire la gestione controllata e documentata dei processi speciali di produzione. Nelle procedure ed istruzioni operative sono descritte: - le metodologie di lavoro da applicare, - i parametri di riferimento con cui monitorare il processo; - i criteri di accettazione del processo; - le modalità di approvvigionamento di materiali/forniture, - la gestione delle fasi di controllo e di collaudo, ecc.

• approvare le apparecchiature e definire opportune prescrizioni per garantire l’idoneo utilizzo degli strumenti di misura;

• qualificare il personale. Qualora le lavorazioni identificate come processi speciali siano eseguite di-rettamente dall’Impresa, sarà cura del DT affidare l'esecuzione a personale con documentata e pro-vata esperienza, verificando la qualifica ed informando il personale sulle modalità di esecuzione pre-viste; se queste lavorazioni sono eseguite da fornitori/subappaltatori sarà cura del Direttore Tecnico e/o del Resp. Cantiere verificare la qualifica del personale utilizzato;

• definire i requisiti che le registrazioni devono soddisfare affinché i controlli sul processo siano regi-strati correttamente

• Definire le modalità di rivalidazione Il RCA dovrà verificare l’avvenuta esecuzione delle attività previste ed effettuare gli eventuali controlli qualità secondo quanto stabilito negli appositi Piani di Controllo. Gli indicatori utilizzati per il monitoraggio dei processi di esecuzione dell’opera sono indicati nel Mod.0.02.

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7.5.3 IDENTIFICAZIONE E RINTRACCIABILITÀ

La nostra Società applica criteri per garantire l’identificazione ai prodotti critici utilizzati per la realizzazio-ne delle opere ed ai lavori eseguiti. E’ compito del RCA attuare le disposizioni per la corretta identificazione e rintracciabilità del prodotto. Tutti i prodotti, indicati al paragrafo 7.4, sono controllati al loro arrivo per verificare che siano individuati chiaramente senza possibilità di errori. In caso contrario DT provvede direttamente, se possibile, all’identificazione di ciascun prodotto o alla segregazione di quei materiali come “non conformi”. In ogni caso, tutti prodotti trovati privi di elementi identificativi e non immediatamente riconoscibili sono trattati come prodotti non conformi.

7.5.3.1 Identificazione L’identificazione dei prodotti avviene, in via generale, mediante mezzi idonei che indicano la Conformità o la Non Conformità del prodotto a fronte delle prove, controlli e collaudi eseguiti. Nello specifico i materiali/prodotti sono identificati: • Al ricevimento: mediante il mantenimento, quando possibile, della relativa etichetta o confezione o

codici del materiale/prodotto stesso; • In cantiere ed in magazzino: tramite lo stoccaggio nelle aree di deposito chiaramente delimitate le

une dalle altre, identificate tramite cartellonistica e riportate nella planimetria di cantiere/magazzino. Quando possibile in cantiere, oltre le aree di stoccaggio, sono identificate opportune aree di segrega-zione (riportate nella planimetria del cantiere) per i prodotti non conformi, conformi ed in attesa di controllo;

• In fase di produzione: attraverso il mantenimento delle etichette, dei codici e degli involucri de-gli imballaggi.

• Quando sono proprietà del cliente: tramite l’apposizione di una scritta/etichetta che identifica il materiale come proprietà del cliente.

I prodotti non conformi, ove non esistano disposizioni specifiche, vengono collocati in aree dedicate e/o identificati da cartellini di Non Conformità. L’identificazione dei lavori eseguiti, invece, avviene solo per via documentale attraverso l’utilizzo dei rap-porti di cantiere (Mod. 0.07) come indicato nel paragrafo 7.5.1 del presente Manuale ed alla successiva predisposizione degli Stati di Avanzamento Lavori (SAL) relativi al completamento delle fasi di lavoro previste. Per parti di opere non conformi si procede in conformità alla Procedura PSGI 04 “Trattamento delle Non Conformità e dei Prodotti Non Conformi”

7.5.3.2 Rintracciabilità I materiali/prodotti/lavorazioni devono soddisfare il requisito della rintracciabilità quando: • Tale requisito è specifica di legge o contrattuale; • Sono immessi nel ciclo produttivo prima che siano noti i risultati delle prove e dei controlli ai

quali sono stati sottoposti; • Quando lavorazioni critiche sono realizzate in più lotti o da più subappaltatori. Il requisito della rintracciabilità può essere soddisfatto mediante: • L’utilizzo di tutti i documenti che consentono di correlare il materiale utilizzato con la lavorazione

eseguita, indicando quando e da chi l’attività è stata svolta, i mezzi/attrezzature/strumenti utilizzati, i controlli eseguiti e le eventuali anomalie riscontrate (giornale di cantiere, rapporti di cantiere, registro getti, SAL, DdT, verbali di verifica merce/servizio, ecc.);

• L’utilizzo di modulistica per l’invio dei provini dei materiali soggetti a prove, controlli e collaudi, ai laboratori di prova ufficiali che contengono le informazioni necessarie a determinare esattamente la localizzazione del materiale;

• La compilazione di eventuali appositi modelli previsti nei documenti di pianificazione.

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Tutta la documentazione della rintracciabilità è gestita in conformità a quanto stabilito nel paragrafo 4.2.4 di questo Manuale.

7.5.4 Proprietà del Cliente

La nostra Società tiene sotto controllo la verifica, l'immagazzinamento e la conservazione dei prodotti o dei siti (prodotti, siti, cantieri, edifici, elaborati tecnici e proprietà intellettuali, etc.) di proprietà del Cliente, mediante lo svolgimento delle seguenti attività:

• controllo all’atto della consegna da parte del cliente e durante le attività dello stato del sito ove so-no effettuate le lavorazioni;

• controllo all’atto della consegna degli elaborati e delle proprietà intellettuali del cliente mediante l’indicazione sul PdQ di commessa e notifica al cliente in caso di necessità o di modifiche.

• conservazione dei documenti di trasporto dei materiali in arrivo ed in partenza in accordo a quanto stabilito al paragrafo 4.2.4 salvo quanto prescritto per Legge;

• esecuzione dei controlli sulle quantità e sullo stato al momento dell'ingresso in Azienda, dell’adeguatezza ai fini del loro utilizzo e degli eventuali controlli qualitativi prescritti dagli accordi contrattuali;

• registrazioni (Mod. 0.08 “Materiali non conformi del Cliente”) relative a prodotti mancanti, danneg-giati o, in ogni caso, inadatti all'utilizzo previsto (in questa eventualità il Cliente è tempestivamente informato, mediante fax o raccomandata).

Le attività di controllo, movimentazione, impiego, conservazione ed immagazzinamento dei prodotti di proprietà del Cliente sono gestite dalle Funzioni Aziendali competenti con gli stessi criteri previsti nei pa-ragrafi applicabili di questo Manuale. Il Cliente/Committente è tenuto ad assumersi le proprie responsabilità nel fornire materiali e prodotti ac-cettabili e nel caso di materiali e prodotti che risultassero non accettabili, l’impresa EBM SRL si riserva di notificare il fatto al Cliente/Committente e ad utilizzarli solo in seguito ad un’accettazione formale (in deroga o successiva ad un trattamento) del cliente/committente stesso. I controlli in accettazione da parte della EBM SRL non sollevano i Clienti dal fornire prodotti conformi alle prescrizioni e alle normative applicabili. I materiali non conformi sono gestiti secondo i criteri precisati nel paragrafo 8.3 di questo Manuale. In ogni caso le Non Conformità riscontrate vengono notificate al committente dal DT, richiedendo indica-zioni per il loro trattamento, e ciò anche in funzione del principio che la nostra verifica non solleva il Clien-te dalla responsabilità di fornire prodotti idonei per l’esecuzione dei lavori richiesti. La documentazione redatta è conservata in accordo ai criteri stabiliti nel paragrafo 4.2.4 di questo Manu-ale.

7.5.5 Conservazione dei prodotti/Materiali

L’impresa EBM SRL opera in modo da garantire la conservazione della conformità dei prodotti utilizzati e delle lavorazioni effettuate in ogni fase del processo edilizio che si intende concluso al momento della consegna definitiva delle opere realizzate. La fase dell’opera realizzata avviene secondo le modalità previste contrattualmente e comunque sono definite dal DT nel Piano di Qualità di commessa. Le regi-strazioni di tale attività sono rappresentate dalla modulistica all’uopo predisposta opportunamente sotto-scritta dal committente. La corretta conservazione dei prodotti/materiali è assicurata tenendo sotto controllo le attività di movi-mentazione, immagazzinamento, conservazione e manutenzione effettuate dall’Impresa che riguardano:

• i prodotti e gli altri materiali in arrivo; • tutti i materiali ed i prodotti all’interno del cantiere;

RCA provvede a: • gestire la movimentazione interna; • gestire le aree di immagazzinamento; • identificare, sorvegliare e conservare i prodotti.

RCA deve accertarsi che sui prodotti imballati siano presenti le informazioni necessarie per l’identificazione.

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Tutti i prodotti ed i materiali soggetti a danni dovuti agli agenti atmosferici devono essere conservati nell’imballo originale, nell’area predisposta del cantiere, dove sono posizionati per terra e/o su scaffalatu-re, identificati mediante cartellini. Inoltre provvede all'efficienza di tutti i mezzi sia con attività programmata sia su segnalazione. La manu-tenzione dei mezzi deve essere pianificata da MAN che deve provvedere a far eseguire i tagliandi di ma-nutenzione predisposti dalla Casa costruttrice. Tutto il Personale deve segnalare eventuali danni verificatisi durante le operazioni di movimentazione, immagazzinamento ed imballaggio al DT, che deve decidere le azioni da intraprendere ed eventualmente attivare la Procedura di Gestione 04. MOVIMENTAZIONE

Per movimentazione si intende sia lo spostamento dei materiali/prodotti all’interno dei cantieri o del magazzino sia il trasferimento dal magazzino al cantiere e viceversa (resa). E’ responsabilità del RCA, assicurare che tutte le operazioni di movimentazione dei materiali siano eseguite con la massima caute-la ed utilizzando tutte le precauzioni necessarie per evitare danneggiamenti al materiale stesso e/o a persone. Gli accorgimenti e le modalità relative devono essere correlate alla tipologia dei materia-li/prodotti da trasportare, agli ingombri, ai pesi ed ai mezzi di movimentazione disponibili. È responsabilità del RCA, per tutte le attività di movimentazione comprese tra la fase di accettazione dei materiali / prodotti fino a quella relativa al prodotto finito, istruire gli operatori circa: • le metodologie da seguire per garantire che il materiale/prodotto non subisca danni tali da com-

prometterne la conformità; • la manipolazione di prodotti fragili e/o pericolosi (materiali infiammabili, tossici, ecc.); • le metodologie da seguire per garantire che il materiale/prodotto movimentato non costituisca

pericolo per persone e cose; • l’identificazione e la destinazione dei materiali/prodotti da movimentare. La movimentazione effettuata durante l’esecuzione dei lavori viene gestita mediante l’utilizzo delle Istru-zioni Operative predisposte per l’effettuazione del lavoro. La movimentazione dei prodotti deve essere sempre condotta da Personale presente sul cantiere, che deve operare in autocontrollo, in modo da assicurare la conservazione dell'identificazione originaria dei prodotti movimentati. RCA deve:

• fornire adeguate informazioni, al Personale incaricato, sulle norme di sicurezza e sulle portate dei dispositivi di trasporto nelle diverse configurazioni di carico;

• istruire il Personale riguardo ai materiali/prodotti che devono essere movimentati con particolare cura.

IMMAGAZZINAMENTO

I materiali/prodotti possono essere immagazzinati in apposite aree predisposte ed identificate all’interno del cantiere. L’area di immagazzinamento è destinata allo stoccaggio di:

• materiali/prodotti da impiegare; • materiali e/o prodotti non conformi, segregati.

Queste zone sono individuate per mezzo di cartelli e/od altri mezzi adeguati. Una volta scaricato l’oggetto della fornitura il RCA ha i seguenti compiti: • predisposizione, secondo quanto riportato nel POS, delle aree del cantiere da adibire a magazzino e

definizione delle modalità di accesso; • controllo dei materiali / prodotti in ingresso. In seguito all’immagazzinamento del materiale il DT/RCA ognuno in base alle specifiche competenze

provvederanno: • all’istruzione del personale coinvolto nelle attività di immagazzinamento;

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• alla suddivisione per tipologie dei materiali / prodotti e disposizione per quanto possibile in aree se-parate;

• all’ispezione periodica del magazzino/area di stoccaggio per verificare il rispetto delle indicazioni im-partite;

• all’identificazione e facile reperimento dei materiali / prodotti; • all’attuazione di criteri di rotazione per i prodotti che nel tempo possono deteriorarsi (additivi chimici,

colle, mastici, ecc.) e per garantire che siano impiegati per primi i materiali / prodotti con scadenze prossime;

• all’eliminazione / segregazione dei materiali / prodotti scaduti o non utilizzabili (Area materiali control-lati con esito positivo, Area materiali controllati con esito negativo);

• al mantenimento di condizioni ambientali idonee alla conservazione del materiale / prodotto e alla sua identificazione che prevengano spandimento e sversamenti dannosi per l’ambiente ed i lavoratori e che consentano un intervento immediato in caso di incidente;

• alla documentazione di eventuali nuovi movimenti di materiali / prodotti / attrezzature; • all’effettuazione del controllo/verifica dei materiali/attrezzature rese dal cantiere in modo da accertare

lo stato di conservazione, l’eventuale scadenza e comunque l’adeguatezza per il loro utilizzo in altri cantieri.

I materiali/prodotti scartati che devono tornare al Cliente od al Fornitore devono essere identificati in mo-do chiaro e sicuro e devono essere conservati fino alla spedizione nell’area dei prodotti non conformi. I materiali scartati di nostra proprietà devono essere temporaneamente immagazzinati in aree e conteni-tori appositi, in conformità alle disposizioni di Legge, in attesa del loro smaltimento. La movimentazione è condotta dagli operatori su indicazione e sotto la responsabilità di MAN.

7.5.5.1 Conservazione delle opere Le parti di opera realizzate nelle varie fasi di lavorazione sono soggette alle seguenti regole generali che possono essere comunque specificate nei vari Piani di Gestione della Commessa quando si presentano condizioni particolari: • la movimentazione dei materiali e l’uso delle attrezzature deve essere effettuata in modo da

non danneggiare o modificare le caratteristiche principali del lavoro svolto; • gli agenti atmosferici non devono modificare le caratteristiche principali del lavoro svolto; • non devono essere effettuate modifiche significative delle opere realizzate per le quali è già stata

verificata la conformità. Nella fase di costruzione e in attesa della consegna definitiva al Cliente / Committente, la custodia e la conservazione dell’opera finita è di responsabilità del RCA.

7.5.5.2 Manutenzione

Qualora contrattualmente previsto, la EBM SRL attraverso il DT con il supporto del RSGI propone al Committente, al quale compete l’approvazione, un Piano di Assistenza dove sono specificati: • i tempi e le modalità di svolgimento; • le Funzioni Aziendali coinvolte e le risorse disponibili; • le eventuali organizzazioni esterne; • le responsabilità ed i termini temporali. Dopo l’approvazione il piano diviene parte integrante dei documenti contrattuali. In presenza di sistemi tecnologici particolari, il piano di assistenza può prevedere anche l’identificazione di figure specifiche per interventi straordinari di manutenzione. Il DT con la collaborazione del RCA elabora per ogni commessa, all'interno del Piano di Gestione della Commessa, le eventuali specifiche che dovranno essere applicate in sede di Consegna e Assistenza. Al termine dei lavori sarà cura del DT fornire al Cliente/Committente manuali d’esercizio e manutenzione impianti, schemi di impianti, specifiche di manutenzione, ecc.

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7.6 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DISPOSITIVI DI MONITORAGGIO E MISURAZIONE

La EBM SRL per la particolare tipologia dei lavori eseguiti, effettua sia misurazioni di rilevazione speciali-stica (distanze e misurazioni di parametri elettrici: controllo dei livelli di tensione, corrente, potenze, etc.) rivolgendosi a fornitori qualificati ed in possesso delle apposite strumentazioni (teodoliti, livelli laser, multimetri, etc.) opportunamente tarate e/o calibrate, sia misurazioni dimensionali, utilizzando metri a stecca e rolline metriche in dotazione a ciascun OPT. Per gli strumenti dimensionali, non essendo necessaria la taratura, non viene utilizzata la Scheda Ana-grafica Strumento (Mod. 0.08); infatti il DT, con periodicità trimestrale, effettua il controllo dello stato di conservazione e di efficienza dello strumento. Se da tale controllo emergono delle anomalie o guasti, il DT provvede immediatamente alla sostituzione dello strumento. Per le lavorazioni relative all’installazione di impianti elettrici e di trasmissione dati, invece, la EBM SRL, utilizza tester, pinze amperometriche, multimetri per la misurazioni di parametri elettrici. Tali strumenti sono periodicamente controllati dal DT, che svolge una verifica comparativa degli strumenti registrando gli esiti sulla singola scheda anagrafica. Inoltre il DT con periodicità annuale sottopone tali strumenti a taratura presso laboratori esterni specializzati. Qualora fossero previste contrattualmente misurazioni di parametri chimico/fisici di materiali ove occorra-no delle strumentazioni di controllo complesse, costose ed esigenti alta professionalità specialistica, la EBM SRL si rivolge a strutture pubbliche e/o laboratori di prova con la richiesta di avere nei certificati tutti i dati di rintracciabilità della catena metrologica e delle relative precisioni e tolleranze. Questo paragrafo stabilisce le eventuali responsabilità e le modalità operative per la manutenzione, tara-tura e mantenimento in efficienza dei mezzi, strumenti, attrezzature e sistemi di misura (qui di seguito denominati per semplicità con il termine “strumenti”) che sarebbero necessari per la corretta valutazione qualitativa dei lavori. Quanto descritto si applica eventualmente quindi per tutti gli strumenti eventualmente utilizzati per prove e controlli dei lavori e/o opere e della loro corrispondenza alle specifiche dettate contrattualmente dal Committente. L’indicazione delle misure da effettuare e la definizione delle apparecchiature da utilizzare, sulla base della compatibilità tra le esigenze di misura e l’incertezza degli strumenti considerati, viene effettuata dal DT nei Piani di Qualità di commessa e precisamente sul Mod. 22.02 Misurazioni e Controlli allegato. La responsabilità di controllo dell’applicazione di questo paragrafo è a carico di DT il quale, per la manu-tenzione e la regolazione (taratura) degli strumenti, provvede personalmente oppure individua l’ente o la struttura esterna più indicata (ad esempio il costruttore e/o il rivenditore dello strumento). Per assicurare l’affidabilità e l’efficienza degli strumenti, sono programmati ed eseguiti interventi di manu-tenzione/taratura periodica. Sono esclusi quegli strumenti che, pur utilizzati nell’ambito della attività tecnica operativa, forniscono in-formazioni di massima e quindi non vengono utilizzati per rilevare parametri attraverso i quali viene ri-scontrata la qualità del prodotto (prove di conformità). La gestione degli strumenti e il monitoraggio dello stato di efficienza prevede l’ausilio di un sistema di identificazione degli strumenti (etichettatura). Per tutti gli strumenti potenzialmente identificati ed elencati dal Mod. 0.08, DT provvede a: • etichettarli con targhette o cartellini indicanti il numero di registrazione, la data di ultima verifica e la

data di “scadenza” della validità della verifica effettuata, • dare evidenza dello stato degli strumenti non utilizzabili (ad esempio mediante cartellini tipo "fuori u-

so", "tarare prima dell'uso", "misure poco attendibili", ecc.). L’etichetta da apporre avrebbe la seguente forma:

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Gli strumenti vengono conservati e utilizzati in modo che siano mantenute la precisione e l’idoneità ri-chieste. La nostra Società, qualora diventi necessario, regolamenta le attività connesse a:

• identificazione, • verifica, • taratura, • mantenimento in stato di efficienza,

dei dispositivi di controllo utilizzati in ambito aziendale per dimostrare la conformità dei prodotti ai requisiti specificati. Analogamente verifica il software utilizzato sulle macchine di misura. A fronte di esplicito requisito contrattuale e relativamente ad una fornitura ben individuata, DT, concorda le regole in base alle quali sono resi disponibili al Committente, o ad un suo rappresentante, i dati tecnici relativi alle apparecchiature per prova, misurazione e collaudo da impiegare in quella specifica fornitura, al solo scopo di verificarne l’adeguatezza nelle operazioni di controllo e collaudo dei servizi forniti. Tutta la documentazione riguardante il controllo delle Apparecchiature per Prova, Misurazione e Collaudo è gestita in accordo ai criteri definiti nel paragrafo 4.2.4 di questo Manuale. MISURAZIONI DT definisce, nel piano di qualità di commessa, le misurazioni ed i controlli da eseguire sui prodotti, sia durante le lavorazioni, sia al collaudo finale. Individua l’accuratezza richiesta e conseguentemente l’apparecchiatura in grado di assicurare tale caratteristica. DT, se possibile, addestra il Personale ad azzerare gli strumenti, le attrezzature di prova, il software etc., per i quali il Costruttore prescrive tale prassi prima dell’uso. Nel caso ciò non fosse possibile a causa della complessità:

• dello strumento, e/o • della procedura di azzeramento,

DT provvede direttamente ad effettuare le misurazioni che richiedono l’impiego di quella specifica appa-recchiatura. IDENTIFICAZIONE DELLE APPARECCHIATURE PER PROVA, MISURAZIONE E COLLAUDO Tutte le apparecchiature per prova, misurazione e collaudo sono identificate con un "Numero di Identifi-cazione" riportato su apposita targhetta autoadesiva apposta sull'apparecchiatura stessa e recante la data di taratura e quella di successiva verifica. Se non è possibile applicare una targhetta a causa delle dimensioni dell'apparecchiatura, l'identificazione è assicurata con la marcatura di un numero, che può anche essere la matricola del Costruttore, se ciò non dà origine ad ambiguità. DT è responsabile di mantenere aggiornato l’"Elenco delle Apparecchiature" (Mod 0.08), che descrive le apparecchiature per prova, misurazione e collaudo dell’Azienda e ne precisa il numero d'identificazione, il campo di misura, l’intervallo di verifica e l’ubicazione. TARATURA DELLE APPARECCHIATURE PER PROVA, MISURAZIONE E COLLAUDO

codice nome strumento scadenza taratura

ESITO: Ok Non Ok

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DT è responsabile della verifica periodica ed eventuale taratura di tutti gli strumenti riportati nell’“Elenco delle Apparecchiature" e si assicura che siano effettivamente verificati entro la scadenza stabilita. La verifica e la taratura sono eseguite con riferimento ad apposite istruzioni operative basate sulla pratica comune, sulle informazioni ottenibili da regole correnti e pratiche e/o sulle raccomandazioni del Costrutto-re. La frequenza ed il metodo di verifica e di taratura sono definiti da DT, per ciascuna apparecchiatura in funzione della sua tipologia, delle sue caratteristiche di stabilità, dell’accuratezza richiesta, dell'uso e del-le altre condizioni connesse al controllo delle misure. DT registra i risultati delle verifiche effettuate sulle apparecchiature per prova, misurazione e collaudo su apposita documentazione (Mod 0.08 “Scheda Anagrafica Strumento”), per dare evidenza del loro stato ed assicurarne un corretto impiego, in funzione delle applicazioni previste. Le verifiche possono essere eseguite presso Enti esterni: in tal caso DT inserisce i certificati da essi e-messi nella raccolta tecnica dell'apparecchiatura in questione. DT è responsabile di assumere gli opportuni provvedimenti (declassamento o rottamazione dell’apparecchiatura) nel caso in cui la procedura di taratura non consenta di ripristinare le corrette carat-teristiche dello strumento, e per le apparecchiature consumate, rotte o fuori uso. In particolare le apparecchiature che non possono essere tarate sono declassate appena risultano non corrispondere più alle caratteristiche di accuratezza e ripetitività di costruzione e sono impiegate esclusi-vamente per misurazioni non significative ai fini della qualità. GESTIONE DELLE APPARECCHIATURE PER PROVA, MISURAZIONE E COLLAUDO Tutte le apparecchiature per prova, misurazione e collaudo sono gestite e rilasciate per l'uso da DT. Gli assegnatari delle apparecchiature per prova, misurazione e collaudo hanno la responsabilità di curare i dispositivi di controllo in loro dotazione, di preservarli da manipolazioni che ne pregiudichino il funzio-namento e l'identificazione di origine e di segnalare disfunzioni od imprecisioni anche solo sospette. Nel caso di apparecchiature accertate fuori taratura, DT provvede a segregarle, valuta le conseguenze sul prodotto ed eventualmente lo ricontrolla a far data dal momento dell'ultima verifica dello strumento in questione. GESTIONE DEL SOFTWARE PER PROVA, MISURAZIONE E COLLAUDO La procedura di taratura deve essere applicata dal Fornitore che, effettuata la verifica, rilascia un certifi-cato attestante i risultati.

7.7 PREPARAZIONE E RISPOSTA ALLE EMERGENZE

Per gestione delle emergenze si intende l’adozione, l’applicazione e la gestione di procedure idonee da adottare in caso di situazioni che presentano criticità e preparare e testare piani di emergenza necessa-ri. La EBM SRL individua i possibili rischi e le possibili situazioni di emergenza ambientale e di sicurezza connesse con le proprie attività, allo scopo di prevenire e mitigare gli impatti sull’ambiente conseguenti ad incidenti e/o a condizioni operative anomale nonché attuare misure di prevenzione e protezione a garanzia della sicurezza e salute dei lavoratori. L’elaborazione e la periodica simulazione di specifiche procedure di emergenza rappresenta lo stru-mento attraverso cui la EBM SRL intende garantire nel tempo la propria preparazione nei confronti di situazioni di rischio ed eventuali incidenti. Il RCA e il RSPP, ciascuno per le parti di propria competenza, identificano per ogni attività le possibili situazioni di emergenza e successivamente elaborano un unico piano di emergenza che comprenda ciascuna di esse integrandoli con le procedure di emergenza previste nella documentazione ambientale o di sicurezza.

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Il RCA e il RSPP, ciascuno per le parti di propria competenza, hanno la responsabilità per la redazione e distribuzione dei piani di emergenza, delle loro integrazioni o parti specifiche e delle attività di formazio-ne ed addestramento. Per poter individuare con tempestività situazioni di emergenza e gestirle con prontezza l’organizzazione prepara, implementa e mantiene procedura PSGI 14 "Gestione e preparazione alle emergenze e rispo-ste" che stabilisce le modalità generali da attuare in uno stato di emergenza per aspetti connessi alla salute e sicurezza dei lavoratori e all’ambiente. Eventuali indicazioni specifiche per ogni commessa sono riportate nel Piano Emergenze e Interventi (PEI). L’organizzazione individua le possibili situazioni d’emergenza dalla valutazione dei rischi, e prepara le idonee modalità di intervento tenendo valutando la situazione d’emergenza particolare, la disponibilità di servizi locali di emergenza e/o di pronto soccorso, l’esperienza di precedenti eventi e dei relativi riesami. L’organizzazione predispone delle squadre di emergenza formate da personale interno adeguatamente formato ed addestrato, e fornisce a tutti i soggetti interni ed esterni operanti nell’area aziendale o nel sito produttivo, norme comportamentali e modalità operative attraverso una informazione adeguata corredata dalla presenza di segnaletica adeguata.

8 MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO

8.1 GENERALITÀ

I paragrafi seguenti illustrano nel dettaglio metodi e modalità di applicazione dei processi di monitoraggio, di misurazione, di analisi e di miglioramento utilizzati dalla EBM SRL per:

a) dimostrare la conformità dei lavori, b) assicurare la conformità del Sistema di Gestione Integrato, c) migliorare in modo continuo l’efficacia del Sistema di Gestione Integrato.

8.2 MONITORAGGI E MISURAZIONI

8.2.1 Soddisfazione del Committente

La nostra Società si preoccupa di valutare il livello di qualità percepito dai Committenti, con riferimento sia ai servizi sia alla gestione delle lavorazioni eseguite dalla nostra organizzazione. A tale scopo gestisce i reclami secondo quanto meglio specificato al paragrafo 8.3 ed applica tecniche statistiche in accordo al paragrafo 8.4 di questo Manuale. In realtà, DT si fa carico di ogni eventuale osservazione proveniente da parte del Committente, adope-randosi affinché egli riceva adeguata risposta e ne sia soddisfatto. Tutte le segnalazioni, soprattutto quando si tratta di reclami propriamente detti, ma comunque in ogni caso, sono registrate e sono valutate in fase di Riesame da parte della Direzione in accordo a quanto stabilito al paragrafo 5.6 di questo Manuale. Inoltre il RSGI valuta la soddisfazione dei committenti sia attraverso la raccolta di dati e registrazioni (pa-gamento delle fatture, SAL, Relazioni sul Conto Finale, Certificati di Regolare Esecuzione, etc.) sia attra-verso l’invio del Questionario di soddisfazione cliente (Mod. 0.07) ed applica ai dati scaturiti le statistiche relative. Il questionario viene spedito ai committenti, con periodicità mensile, oppure, per i lavori con durata di e-secuzione superiore a sei mesi con periodicità trimestrale; ciò al fine di indirizzare gli sforzi dell’azienda alla soddisfazione del target più rappresentativo.

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Il grado di soddisfazione (G) del singolo committente è dato dalla media aritmetica dei vari giudizi (g) e-spressi e motivati nel questionario (- colonna “voto” o “grade” della tabella), secondo la seguente classi-ficazione: G = ∑ g / N° giudizi espressi e motivati. Nei casi in cui il valore di G presenti numeri decimali, va rapportato ai seguenti valori:

1.0 < G < 1.5 SCADENTE = 1 1.5 < G < 2.5 MEDIOCRE = 2 2.5 < G < 3.5 SUFFICIENTE = 3 3.5 < G < 4.5 BUONO = 4 4.5 < G < 5.0 OTTIMO = 5

Il grado di soddisfazione (S) dei clienti è dato in funzione della media aritmetica dei giudizi globali espres-si dai singoli, secondo la seguente valutazione e classificazione. S = 100 x ∑ G / N° clienti

100 < S < 150 SCADENTE 150 < S < 250 MEDIOCRE 250 < S < 350 SUFFICIENTE 350 < S < 450 BUONO 450 < S < 500 OTTIMO

Gli indici (G) e (S) possono essere confrontati per periodi consecutivi e portati in riunione di Riesame del Sistema a titolo di informazione aggiuntiva per la determinazione di eventuali Azioni Preventive.

8.2.2 Conduzione degli Audit Interni

Gli “Audit Interni” costituiscono lo strumento con cui la EBM SRL valuta, in maniera sistematica ed indi-pendente, se il Sistema di Gestione Integrato adottato è attuato ed adeguato e se è efficace per il rag-giungimento degli obiettivi prefissati da DGE. L’attività di audit è programmata su base annuale in appositi piani, preparati dal RSGI ed approvati da DGE, in modo che ciascun processo aziendale, comprese le attività di cantiere esterno, sia sottoposto ad ispezione almeno una volta l'anno, garantendo l’obiettività ed imparzialità del processo di audit attraverso l’indipendenza tra valutatore ed area/processo valutati. Audit non programmati possono essere eseguiti: • a seguito di variazioni rilevanti apportate al Sistema di Gestione Integrato; • al verificarsi di Non Conformità rilevanti e ripetitive; • su richiesta di DGE; • in tutti i casi in cui il RSGI, previo accordo con DGE, lo ritenga necessario per il conseguimento degli

obiettivi prefissati. Il gruppo di audit viene scelto in conformità a quanto previsto dalla PSGI 03 “Conduzione degli Audit In-terni”, per garantire l’indipendenza del/i valutatore/i dal/i processo/i sottoposto/i ad audit. Il Responsabile dell’Audit Interno definisce: • i processi da controllare con riferimento al Manuale del SGI ed alle procedure applicabili, • i documenti e le attività di cui prendere visione, • le persone da intervistare, e si accorda in merito con i Responsabili di Funzioni Aziendali che intervengono nei processi sottoposti a verifica. Quest’ultimo informa il Personale del proprio reparto sugli scopi dell’ispezione e dispone affinché il Verifi-catore sia aiutato in tutti i suoi compiti. Il Responsabile dell’ispezione verbalizza eventi e situazioni rilevanti. Nel caso in cui si evidenzino Non Conformità, informa immediatamente il Responsabile di Funzione affinché attivi le Procedure applicabili.

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Quindi redige il Rapporto di Audit Interno e lo sottopone alla Funzione Aziendale verificata per commenti ed approvazione. Infine lo trasmette a DGE, che ha il compito di valutarlo, convalidarlo e, se necessario, richiedere l’attuazione delle necessarie azioni correttive. Gli elaborati degli Audit Interni costituiscono documenti di registrazione della qualità e, come tali, sono gestiti dal RSGI in accordo ai criteri definiti nel paragrafo 4.2.4 di questo Manuale. Il RSGI, ed in ogni caso il Responsabile dell’Audit Interno, è addestrato alla conduzione degli Audit, in accordo ai criteri stabiliti nel paragrafo 6.2.2 di questo Manuale. Normalmente il compito di RAI è assegnato al RSGI, addestrato alla conduzione degli Audit, in accordo ai criteri stabiliti nel paragrafo 6.2.2 di questo Manuale; ma nel caso specifico di audit relativi ai processi inerenti alle attività proprie del RSGI, e per eventuali altre attività aziendali, nelle quali egli sia parte in causa, DGE deve nominare un RAI diverso dal RSGI al fine di garantire il requisito dell’indipendenza (o-biettività e imparzialità). Per tale compito il RAI risponde solo e direttamente a DGE. L’incarico di RAI può essere affidato anche a personale esterno alla organizzazione della EBM SRL, in tal caso l’incaricato deve dimostrare di aver seguito un corso di almeno sedici ore sulla conduzione degli audit interni per Sistemi di Gestione conformi alle norme della serie ISO 19011:2012. In particolare il RSGI è stato indottrinato al momento della redazione del Manuale e delle Procedure dai Consulenti esperti in discipline tecniche che hanno coadiuvato la EBM SRL nella definizione del Sistema di Gestione Integrato. A sua volta il RSGI provvede all’addestramento del Personale cui, eventualmente, DGE delega la condu-zione degli Audit Interni in conformità alla UNI EN ISO 19011:2012. La PSGI 3 definisce le attività relative agli Audit Interni.

AUDIT ESTERNI

Gli Audit Esterni sono eseguiti e documentati secondo le modalità precedentemente descritte. Tuttavia RSGI prima di trasmettere la relativa notifica, concorda con l’Ente coinvolto la data di esecuzione. Gli Audit Esterni sono eseguiti allo scopo di: • Qualificare un fornitore • Verificare il livello di rispetto dell’ambiente dei suoi processi ed in particolare del suo processo produt-

tivo • Accertare l’applicazione e l’efficacia delle azioni correttive precedentemente concordate. Gli Audit Esterni sono eseguiti da RSGI o da un valutatore da lui nominato che ha anche le responsabilità di elaborarne i risultati ai fini della valutazione/sorveglianza dei Fornitori.

AUDIT DA PARTE DI ENTI ESTERNI

Nel caso di Audit effettuati da enti esterni (organismi pubblici di controllo, enti di certificazione, clienti, etc.), il responsabile del SGI è designato quale interlocutore e naturale referente aziendale. Il responsabile del SGI, dopo aver verificato la legittimità dell’audit, ha l’obbligo di prestare la massima e completa collaborazione attivando tutte le risorse aziendali necessarie per il suo buon esito. In caso di assenza, delega persona qualificata a cui fornisce tutte le istruzioni necessarie. Il RSGI riferisce con sollecitudine al rappresentante della direzione sull’esito dell’audit.

8.2.3 Monitoraggio e Misurazione delle Prestazioni

Il monitoraggio è una fase fondamentale del sistema in quanto consente ad ogni operatore, prima di ogni altro, di tenere sotto controllo la propria attività, riscontrando eventuali anomalie rispetto a quanto pianifi-cato in termini di qualità, ambiente e SSL, e permettere di intervenire per assicurare il raggiungimento degli obiettivi fissati.

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Il monitoraggio vuole misurare in modo affidabile e ripetibile il funzionamento del SGI, in tutte le sue parti componenti, nonché il miglioramento o il mantenimento delle condizioni di SSL. Il RSGI deve individuare per ciascun elemento il controllo più efficace e deve elaborare un procedura in cui siano chiaramente definiti i modi, i tempi, le responsabilità per il controllo (monitoraggio). Il RSGI sottopone il piano dei monitoraggi alla DGE che, dopo aver consultato il RLS, lo approva. Il monitoraggio ha lo scopo di tenere sotto controllo in modo regolare, sulla base della procedura PSGI 15 “Sorveglianza e Misurazioni”, che riporta in modo chiaro quali siano le operazioni e/o le prescrizioni da monitorare, come effettuare il controllo, chi abbia la responsabilità del controllo, la frequenza di effet-tuazione del controllo e le modalità di registrazione e conservazione della documentazione: • le misure preventive e protettive predisposte dall’azienda in materia di SSL, svolto principalmente da

parte dell’operatore e del preposto; • se il sistema è conforme a quanto pianificato e consente di raggiungere gli obiettivi, sia in termini di

conformità con la legislazione vigente che con i programmi di gestione SSL, e se è correttamente ap-plicato e mantenuto attivo;

• i rilevamenti di prestazioni di SSL in termini di incidenti avvenuti, malattie e/o situazioni pericolose; • le registrazioni di dati e prestazioni per facilitare l’analisi delle azioni correttive e preventive adottate; • garantire che le attrezzature necessarie per misurazione siano mantenute, tarate e verificate, la-

sciando evidenza delle relative registrazioni. Gli indicatori di prestazione e funzionalità segnalano il raggiungimento o meno degli obiettivi pianificati o delle eventuali mete intermedie. Il RSGI definisce per ogni obiettivo di SSL quali siano gli indicatori di prestazione misurabili, e per ciascuno di questi, la modalità, la periodicità e la responsabilità di misura e documentazione, nonché le modalità di segnalazione delle eventuali situazioni di non conformità. Il monitoraggio della funzionalità del sistema deve consentire alla DGE l’adozione delle decisioni strate-giche di propria competenza, quali ad esempio l’adeguamento della politica di SSL o la ridistribuzione dei compiti e responsabilità.

8.2.3 Monitoraggio e Misurazione dei Processi

Gli strumenti adottati dalla EBM SRL per monitorare e misurare i processi del Sistema di Gestione Inte-grato indicati nella tabella riportata nella PSGI 07 (riportante anche le responsabilità) sono: • gli audit interni, (effettuate per tutti i processi almeno 1 volta all’anno); • il riesame e la valutazione dell’efficacia delle azioni correttive e preventive intraprese, (effettuato con

periodicità almeno annuale); • l’analisi dei dati inerenti:

⇒ le Non Conformità, riscontrate nelle diverse fasi di controllo dei materiali e dei prodotti dal ricevi-mento fino all’erogazione del servizio,

⇒ le Non Conformità dei processi, individuate sia nel corso degli audit, sia durante lo svolgimento delle normali attività quotidiane,

⇒ i reclami dei Committenti, ⇒ i risultati scaturiti dai questionari di soddisfazione del committente (paragrafo 8.2.1), ⇒ il numero di commesse aggiudicate rispetto alle offerte presentate per committenti pubblici e priva-

ti, ⇒ l’andamento delle prestazioni dei fornitori sulla base delle verifiche di qualità, di quantità e dei tem-

pi di consegna delle forniture e/o delle verifiche ispettive presso la loro sede, ⇒ il numero di richieste di indottrinamento del personale scaturite da azioni correttive o preventive in-

traprese, ⇒ il numero ed il tipo di mezzi sottoposti a manutenzione straordinaria con l’indicazione del tipo e

l’importo dell’intervento, ⇒ il raggiungimento degli obiettivi fissati in sede di Riesame del Sistema,

in accordo a quanto stabilito in questo Manuale e nelle Procedure di Gestione (effettuato in concomitanza al Riesame della Direzione).

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Le modalità specifiche (frequenze, modalità di raccolta dei dati, responsabilità, etc.) degli strumenti utiliz-zati (Riesame della Direzione, Audit) con cui raccogliere i dati per monitorare i singoli processi aziendali sono definite al paragrafo 5.6 di questo Manuale (Riesame della Direzione). In sede di Riesame della Direzione viene elaborato un documento “Piano di miglioramento della Qualità”, allegato al Verbale di Riesame della Direzione, ove vengono definiti:

• i processi aziendali; • gli indicatori di monitoraggio dei processi aziendali; • l’analisi dei dati attuali; • gli obiettivi per il miglioramento; • i tempi previsti per il raggiungimento degli obiettivi; • le risorse (umane e tecnologiche) da impiegare; • i metodi per il conseguimento degli obiettivi prefissati.

8.2.4 Monitoraggio e Misurazione dei Prodotti/Servizi

La EBM SRL fornendosi esclusivamente presso fornitori preventivamente qualificati secondo i nostri cri-teri di valutazione (vedi Paragrafo 7.4.1 del presente Manuale) e/o certificati in conformità alla Norma UNI EN ISO 9001:2008 e/o qualificati, prevede, per i prodotti in ingresso, prove, controlli e collaudi differenti a seconda della tipologia di materiale/servizio: • Materiali, prodotti e servizi critici ai fini della qualità dei lavori eseguiti e che entrano direttamente nel-

la produzione o possono influenzarla: • Materiali di consumo; • Automezzi, strumenti tecnologici; • Altri materiali e servizi che non hanno influenza sulla qualità ed a cui non è necessario applicare le

prescrizioni della norma. PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI IN PROCESS Tutte le fasi dei processi di erogazione dei servizi e tutti i prodotti utilizzati sono assoggettati a verifiche atte ad accertarne la conformità ai requisiti contrattuali in accordo a quanto riportato nel paragrafo 7.5.2 del presente Manuale. Tali verifiche consistono principalmente in controlli visivi, effettuati dal RCA e regi-strati sul Rapporto di Cantiere, atti a constatare che le attività vengano condotte così come pianificato per i cantieri interessati, per il personale ed i mezzi impiegati, che il riscontro del lavoro non evidenzi problemi di qualità di esecuzione dovuti alla presenza di materiali non rimossi nelle zone interessate del cantiere, e che lo stato di conservazione dei materiali sia adeguato. Le attività non conformi, dovute ad inefficienze dei mezzi impiegati o ad inadeguatezze delle regole a-ziendali, sono registrate secondo i criteri definiti al paragrafo 8.3 di questo Manuale, mentre tutte le altre attività non conformi non sono registrate ma sono ripetute fino ad ottenerne la conformità ai requisiti con-trattuali. Il RSGI verifica, tramite audit, che gli operatori effettuino i controlli di propria competenza e che il passag-gio alla fase successiva non avvenga nel caso in cui le Non Conformità non siano state risolte soddisfa-cendo i requisiti specificati. Se, per motivi di urgenza, si rende necessario sottoporre alle operazioni successive un prodotto, senza aver completato tutti i controlli previsti, il Personale addetto li deve effettuare appena possibile. Nel caso si evidenzino Non Conformità, quanto trovato non conforme è trattato in accordo ai criteri definiti al paragrafo 8.3 di questo Manuale. Si ricorda che l’identificazione e la rintracciabilità devono essere sempre garantite in accordo ai criteri del paragrafo 7.5.3. PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI FINALI Al termine del processo lavorativo viene effettuato il controllo finale dell’opera. Per quanto previsto contrattualmente, sono effettuati i controlli di:

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• avvenuta esecuzione dei lavori, • di corretta funzionalità dell’opera, • di rispetto dei requisiti tecnici (elaborati progettuali) dell’opera,

mediante verifiche visive e documentali (Rapporti di cantiere). Il superamento di questi controlli è attesta-to dalla compilazione del Rapporto di Cantiere che riporta: • firma degli operatori che hanno eseguito il lavoro; • il tipo di lavoro eseguito con l’indicazione dell’esito del controllo; • l’eventuale annotazione delle anomalie riscontrate durante l’esecuzione o il controllo dei lavori. Per tutte le attività è richiesta l’ispezione visiva delle aree interessate. Le non conformità sono registrate sul Mod. 22.05 “Verbale consegna lavori”, dopodiché DT accerta che tutti i controlli sopra descritti siano stati eseguiti e che non si siano riscontrate Non Conformità, ovvero che esse siano state adeguatamente risolte. Quanto eventualmente trovato non conforme è trattato in accordo ai criteri definiti al paragrafo 8.3 di que-sto Manuale. Tutta la documentazione comprovante la qualità del servizio è gestita dal DT secondo quanto stabilito nel paragrafo 4.2.4 di questo Manuale.

8.3 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI PRODOTTI NON CONFORMI

La PSGI 4 definisce le attività svolte per tenere sotto controllo i prodotti non conformi.

Le Non Conformità sono trattate come descritto di seguito. Le condizioni di non-conformità scaturiscono generalmente da: • Deviazioni dalle prescrizioni contrattuali, norme cogenti, standard applicabili (ad esempio norme UNI,

ISO, etc.), in particolare ogni deviazione dai limiti fissati da leggi o regolamenti nazionali o locali in campo ambientale (relativi a parametri limite per emissioni, acque reflue, suolo ed acque sotterranee, gestione rifiuti, ecc.);

• Ogni funzionamento scorretto o anomalo di impianto o apparecchiatura in grado di provocare tali de-viazioni

• Ogni comportamento scorretto tale da creare un potenziale rischio o danno all'ambiente • Lettura, interpretazione e applicazione inadeguata e/o poco esatta della documentazione di gestiona-

le, tecnica e del Sistema Qualità (procedure gestionali, pratiche standard del processo di preparazio-ne e realizzazione delle opere);

• Ogni altra condizione che può pregiudicare gli obiettivi prefissati. Un'altra tipologia di Non Conformità è ascrivibile ad inosservanze nell’applicazione del SGI, tali tipi di non conformità sono conseguenti ad azioni di Audit e descritte nel paragrafo 8.2.2 “Conduzione degli Audit Interni” NON CONFORMITÀ DI SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO E/O SUI PRODOTTI/SERVIZI IN AZIENDA Il corretto trattamento delle non conformità costituisce l’indispensabile presupposto al funzionamento nel tempo del SGI. L’organizzazione ha predisposto delle procedure, che riportano le responsabilità e le modalità esecutive nel rilevare: • incidenti, infortuni, quasi incidenti, non conformità; • intervenire per mitigare ogni conseguenza derivante da incidenti, situazioni pericolose o non confor-

mità; • mettere in atto e verificarne l’efficacia delle azioni correttive e preventive individuate. Il RSGI analizza le Non Conformità segnalate e/o riscontrate e stabilisce se siano riconducibili a proble-mi tecnici, comportamentali o organizzativi; e sulla base di questa analisi elabora e propone le necessa-rie modifiche da apportare al processo produttivo, al SGI, valuta la necessità di intervenire sul program-ma di informazione, formazione e addestramento.

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Al verificarsi di un incidente il responsabile di funzione avvia immediatamente le azioni correttive neces-sarie e segnala l’accaduto e l’intervento attuato al RSGI ed al RSPP. Ogni Funzione è responsabile di identificare e segnalare al RSGI le condizioni avverse alla gestione a-ziendale in tema di qualità, ambiente e salute e sicurezza dei lavoratori, che abbiano causato e/o che potrebbero causare non conformità e/o indurre inefficienze nel SGI. Tali condizioni possono essere rilevate tramite rapporti relativi a:

- sorveglianza sulle attività svolte - non conformità, relative al prodotto, ai processi ed al SGI - analisi dei trend delle non conformità

Il RSGI, qualora le condizioni avverse alla qualità ambientale siano significative e/o ripetitive, definisce le azioni correttive da intraprendere ricorrendo, eventualmente, all'ausilio di tutti gli Enti aziendali interessati alla definizione delle attività da realizzare per l'eliminazione definitiva di tutte le cause attuali e potenziali di non conformità. Ogni non conformità è descritta tramite l'emissione di apposito Mod. 4.01 “Rapporto Non Conformità”. Il documento è compilato dall' addetto che ha rilevato la non conformità ovvero dal RSGI. La responsabilità dell'esame e della decisione in merito alla non conformità rilevata è di competenza del Responsabile della funzione interessata, previa consultazione con il RSGI. Sono inoltre definite le modalità da seguire nella risoluzione adottata, e l’annotazione dell’eventuale A-zione Correttiva se essa è ritenuta necessaria (l’apertura o meno di una azione correttiva è legata alla significatività della Non Conformità riscontrata). Le attività di risoluzione delle non conformità sono effettuate dalle Funzioni competenti, in base alla deci-sione stabilità. La risoluzione sarà effettuata, a seconda della complessità e, in ogni caso a seconda di come stabilito, con l'ausilio o meno di documentazione tecnica di supporto. I dati caratteristici di ogni non conformità, tramite il modulo di rilevazione, sono registrati e, successiva-mente, consuntivati ed analizzati per valutare la necessità di promuovere eventuali azioni correttive. Quando si accertino non conformità ai requisiti di sicurezza o di impatto ambientale nei processi, chi rile-va la presenza di situazioni di tali non conformità deve: - fare una valutazione immediata dello stato di rischio e, ove ricorrano situazioni di pericolo imminente e grave, intervenire direttamente e tempestivamente, secondo competenza e istruzioni ricevute; - trasmettere immediata segnalazione ai responsabili competenti. Il responsabile della funzione che ha riscontrato la Non Conformità, previa analisi tesa a verificare se si tratta di non conformità riguardante la sicurezza (anche del prodotto/servizio), o il rispetto di parametri ambientali, a seguito dell’azione di resa del Cliente, deve inoltrare la comunicazione di non conformità al RSGI secondo le modalità previste dalla procedura. Il RSGI ha quindi l’incarico di avviare le successive fasi di intervento e aggiornamento della documenta-zione tecnica e correlazione con le attività descritte. Il RSGI, per ogni non conformità reale o potenziale apre un’azione a seconda dei casi correttiva o pre-ventiva e la sviluppa seguendo il flusso di Deming PDCA (Plan, Do, Check, Act). Per le Non Conformità del SGI, si procede alla compilazione del modello di Non Conformità, insieme e-ventualmente ad altri documenti di supporto, deve essere portato immediatamente all'attenzione del RSGI. Se necessario il RSGI pianifica un incontro di analisi teso alla risoluzione del problema coinvolgendo l'e-mittente ed il destinatario e le altre persone eventualmente interessate, in caso di non conformità emesse da parte di enti esterni (clienti, ente di certificazione, fornitori, ecc.). Il Responsabile che ha emesso il rapporto, in accordo con RSGI, ha la facoltà di decidere, in funzione della gravità del problema in questione, se per la sua soluzione, è necessario intraprendere un'azione correttiva o se (in caso di problemi la cui rilevanza è legata ad eventi casuali e non sistematici) fornire le modalità di soluzione della stessa direttamente sul rapporto stesso. Nel caso in cui per la soluzione formulata del problema sia necessario intraprendere un'azione correttiva, il RSGI pianifica un incontro con la DGE e le altre persone coinvolte per definire le modalità di attuazione della stessa (vedi per ulteriore informazione la Procedura PSGI05). Appena individuata una Non Conformità in Azienda sui prodotti, questi sono identificati mediante un car-tello ovvero segregati nell’apposita area chiaramente delimitata e segnalata ed è avviato il processo di esame e trattamento della Non Conformità.

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La Funzione Aziendale interessata, eventualmente in collaborazione con il RSGI, esamina il prodotto non conforme e definisce ed approva la metodologia per: • risolvere il problema immediato (trattamento del prodotto non conforme); • affrontare le cause della Non Conformità (Azioni Correttiva e Preventive), secondo i criteri stabiliti nei

paragrafi 8.5.2. e 8.5.3 di questo Manuale. Per quelle Non Conformità per le quali non si ritiene opportuno avviare azioni correttive la risoluzione de-ve avvenire in maniera informale entro cinque giorni lavorativi. Le alternative per affrontare le Non Conformità a carico dei prodotti sono le seguenti: • esecuzione di ulteriori operazioni per soddisfare i requisiti specificati, • accettazione, con o senza interventi correttivi, • scarto. Nei casi in cui la Non Conformità viene segnalata dal Committente dopo che l’opera realizzata sia stata consegnata al committente e/o dopo l’inizio della sua utilizzazione, si procede in conformità a quanto previsto nella PSGI 04 “Tenuta sotto controllo delle Non Conformità e dei prodotti Non Conformi”, anno-tando la segnalazione nel Mod. 4.03 “Osservazioni del Cliente” e nel “Registro Osservazioni (Mod. 4.02), e gestendola come reclamo. Nei casi in cui la Non Conformità viene riscontrata dalla EBM SRL dopo che l’opera realizzata sia stata consegnata al committente e/o dopo l’inizio della sua utilizzazione, l’azienda si attiva, comunicandola al committente, al fine di analizzare e risolvere il problema e di conseguenza procedere all’eliminazione dell’eventuale causa generatrice della Non Conformità. Se necessario viene inoltre richiesta l’immediata adozione di un’adeguata Azione Correttiva (in accordo con quanto previsto dalla PSGI 05 “Azioni Correttive”), atta ad impedire il ripetersi della Non Conformità. Se la Non Conformità è segnalata dal Committente, si provvede a: a) determinare la natura della Non Conformità; b) definire immediatamente il trattamento della Non Conformità, concordandolo con il Committente; c) verbalizzare i dati della Non Conformità ed i risultati del trattamento. Le fasi del processo di trattamento della Non Conformità, sia di sistema che di processo, sono sempre registrate al fine tenerle sotto controllo e di segnalare lo stato del prodotto/servizio. La documentazione redatta è gestita secondo i criteri indicati nel paragrafo 4.2.4. di questo Manuale. RECLAMI. Ogni eventuale segnalazione da parte dei Clienti di presunte Non Conformità inerente l’opera realizzata è per la EBM SRL, inizialmente, una “Osservazione”. In ogni caso DT se ne deve fare carico, adoperandosi affinché il Committente riceva comunque adeguata risposta e ne sia soddisfatto. Deve essere invece classificato come “Reclamo” l’evidenza oggettiva resaci dal Cliente che non sono stati soddisfatti requisiti relativi: • al contratto di fornitura con lui definito; • all’opera realizzata; • alle norme cogenti. DT deve valutare l’osservazione e decidere se si tratta di una semplice lamentela o di un Reclamo pro-priamente detto.

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8.4 ANALISI DEI DATI

La nostra Società definisce ed applica tecniche statistiche riguardo a: • analisi del “Mercato” con specifico riferimento al livello di qualità atteso dai Committenti (questionario

di soddisfazione del committente) ed al numero di commesse aggiudicate rispetto alle offerte emesse sia per committenti pubblici che privati;

• qualità dei lavori (sulla base dei controlli effettuati e del questionario di soddisfazione del committen-te);

• prestazioni dei fornitori (sulla base delle verifiche di qualità, di quantità e dei tempi di consegna delle forniture e/o delle verifiche ispettive presso la loro sede);

• analisi dei difetti e delle Non Conformità; • analisi dei reclami; • livello di qualità percepito dai Committenti (questionario di soddisfazione del committente); • produttività e redditività del processo di esecuzione dei lavori (fatturato annuo, riportato nel piano di

miglioramento della Qualità). Nel caso in cui la nostra Società rilevi la necessità di applicare tecniche statistiche, la Funzione Aziendale interessata redige appropriate istruzioni scritte, da gestire in accordo al Sistema di Gestione Integrato stabilito da questo Manuale. Nel caso in cui l’esame statistico possa essere condotto più efficacemente attraverso il Sistema Informa-tico, il Responsabile della Funzione Aziendale interessata interpella il Fornitore di Software qualificato.

8.5 MIGLIORAMENTO

8.5.1 Miglioramento Continuo

La EBM SRL considera l’impiego di risorse e mezzi necessari a perseguire il miglioramento continuo co-me una forma di investimento. Pertanto i Responsabili della nostra società, assistiti dal RSGI, stabiliscono l’impegno aziendale in modo che le azioni intraprese siano efficaci e consentano un vantaggioso ritorno economico nel tempo sia per i Committenti sia per la nostra stessa Società. In ogni caso la modifica di una o più parti del Sistema di Gestione Integrato deve essere verificata dal RSGI allo scopo di accertare il rispetto dei requisiti espressi dalla norma di riferimento. Una volta approvata, la modifica è riportata definitivamente nei documenti del Sistema di Gestione Inte-grato, in accordo ai criteri definiti nel paragrafo 4.2.3 di questo Manuale. La nostra Società, al fine conseguire il costante miglioramento dei risultati aziendali, mette in atto: • Azioni Correttive, come descritto al paragrafo 8.5.2, • Azioni Preventive, come descritto al paragrafo 8.5.3, • Piani di Miglioramento, secondo quanto descritto di seguito in questo paragrafo. Il Piano di Miglioramento individua e quantizza obiettivi specifici da raggiungere in tempi determinati, in funzione soprattutto dei risultati degli Audit Interni e del Riesame del Sistema di Gestione Integrato da parte della DGE. A tal scopo il RSGI prepara un documento, con il supporto delle Funzioni Aziendali coinvolte, per quanto di loro competenza, e lo sottopone all'approvazione di DGE. Esso individua:

• gli obiettivi del Piano; • i parametri di riferimento ed i relativi valori attuali e da raggiungere; • le metodologie per il conseguimento degli obiettivi; • le attività da erogare; • la loro programmazione temporale e le date delle verifiche da effettuare; • le responsabilità relative; • i documenti del SGI applicabili ed eventualmente da modificare; • tutte le informazioni rilevanti per il raggiungimento dei risultati attesi.

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Il raggiungimento degli obiettivi è documentato dai Responsabili, verificato dal RSGI ed approvato da DGE. Tutta la documentazione prodotta è conservata dal RSGI in accordo ai criteri definiti nel paragrafo 4.2.4 di questo Manuale.

8.5.2 Azioni Correttive

Le Azioni Correttive hanno lo scopo di eliminare le cause delle Non Conformità, qualunque ne sia l’origine (materiali e/o processi non rispondenti ai requisiti), quando le Non Conformità: • si verificano frequentemente e ripetutamente (errori sistematici), e/o • hanno conseguenze gravi, o comunque negative di rilievo, per la EBM SRL, in termini economici e/o

di immagine, e/o • sono state originate da una causa di fondo complessa, la quale può aver radice nella struttura e/o

nell’organizzazione aziendale e/o nel Sistema di Gestione Integrato. Pertanto la EBM SRL: • ricerca ed individua tali cause, relativamente alle Non Conformità inerenti non solo i prodotti,

ma anche le attività rilevanti ai fini della Qualità e la stessa organizzazione aziendale, redi-gendo un apposito rapporto dove viene indicata:

Origine del problema; Analisi del problema; Azione correttiva o preventiva proposta; Tempi e responsabilità; Esito azione e verifica della sua efficacia.

• stabilisce le azioni da intraprendere e le attua, • verifica che tali azioni:

⇒ siano state applicate correttamente, ⇒ abbiano raggiunto gli obiettivi prefissati.

In caso contrario procede ad un nuovo esame ed attua nuove azioni fino al raggiungimento dello scopo. Se la Non Conformità è stata individuata da parte del Committente (reclamo), prima COM e quindi, su sua informazione, il RSGI si attivano immediatamente per esaminare la Non Conformità ed intraprendere le opportune Azioni Correttive. Il RSGI riesamina singolarmente e complessivamente i reclami dei Committenti. Tutte le informazioni attinenti le Azioni Correttive sono sottoposte al Riesame della Direzione, secondo i criteri stabiliti nel paragrafo 5.6 di questo Manuale. Vengono quindi individuate le persone responsabili dell’attività; il RSGI ha il compito di supervisionare la corretta attuazione di essa. La responsabilità del coordinamento, della registrazione e della verifica delle azioni correttive è assegna-ta al RSGI, ad eccezione dei casi in cui apposite procedure interne non dispongano diversamente. Il RSGI analizza periodicamente (o in seguito ad apposita segnalazione) le informazioni ottenute in base all'analisi del trend delle non conformità ed all'analisi dei rapporti di audit interni ed esterni. Sulla base di tale analisi si procede alla identificazione delle non conformità e delle irregolarità verificatesi nell'attuazione dei processi e delle prescrizioni del SGI, caratterizzate da gravità o frequenza o costo e-conomico rilevante. Per tutte le non conformità più gravi e per gli errori ripetitivi sono identificate le relative responsabilità e l'area interessata, e conseguentemente sono proposte e richieste le necessarie azioni correttive, infor-mandone la Direzione per la relativa approvazione e le Funzioni interessate per l' attuazione. Tutte le decisioni prese sono opportunamente documentate in appositi modelli “Richiesta di azione cor-rettiva e Richiesta di azione preventiva”, in cui sono specificate le attività da svolgere, le relative respon-sabilità, la tempistica di attuazione e la funzione aziendale responsabile dell'implementazione dell'azione correttiva. E' inoltre pianificata una visita (follow up) per la verifica sia della chiusura che della bontà della soluzione scelta. Il RSGI riscontra periodicamente (mensilmente) lo stato di avanzamento delle azioni correttive introdotte.

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La documentazione redatta è trattata secondo i criteri definiti nel paragrafo 4.2.4 di questo Manuale. La PSGI 5 definisce le attività svolte per l’applicazione di Azioni Correttive.

8.5.3 Azioni Preventive

Le Azioni Preventive sono definite ed attuate per evitare Non Conformità potenziali, con particolare cura per quelle che possono insorgere a causa di processi di dubbia efficacia. L’esigenza di intraprendere Azioni Preventive può essere determinata da: • deficienze e/od inadeguatezze riscontrate nelle diverse fasi del ciclo operativo o nel corso delle nor-

mali attività quotidiane (evidenziate in particolare da un eccessivo numero di concessioni e/o dero-ghe);

• risultati emersi dalle analisi periodiche portate a termine dal RSGI sulle Non Conformità, riscontrate durante i controlli al ricevimento dei materiali e durante le diverse fasi del ciclo operativo;

• risultati degli Audit condotti per controllare l’attuazione e l’efficacia del Sistema di Gestione Integrato applicato;

• osservazioni, richieste e/o reclami dei Committenti. Le Funzioni Aziendali che svolgono attività che hanno attinenza con il Sistema di Gestione Integrato ap-plicato sono responsabili di: • individuare e segnalare al RSGI le situazioni avverse alla Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza che po-

trebbero causare eventi non conformi in Azienda e/o presso i Committenti; • proporre azioni idonee a rimuovere le cause che potrebbero favorire l’insorgere delle Non Conformità

in modo da prevenirle. Il RSGI, in conformità a quanto proposto, coordina il lavoro di revisione con i Responsabili Aziendali, per stabilire la tipologia e l’estensione dei provvedimenti mirati all'eliminazione delle cause potenziali delle Non Conformità ed i controlli da effettuare per verificarne l’efficacia. Tutte le informazioni attinenti le Azioni Preventive sono sottoposte al Riesame della Direzione, secondo i criteri stabiliti nel paragrafo 5.6 di questo Manuale. In sede di Riesame della Direzione si comunica alle Funzioni Aziendali le decisioni prese in merito al fine di garantire una gestione dinamica del SGI volte alla prevenzione dei problemi riscontrati. Tutti i responsabili della gestione di processi che abbiano influenza sulla sicurezza e impatto ambientale, sono incaricati di procedere periodicamente all’effettuazione di riesami ed analisi di tutti i dati relativi ai parametri di sicurezza e ambiente, per puntare attraverso una attenta valutazione, a prevenire il manife-starsi di non conformità. Alcune delle tipologie di azioni preventive che più comunemente vengono intraprese in azienda sono: - modifiche di processi (parametri tecnici, sicurezze) - modifica delle istruzioni di lavoro, di validazione, di prova, ecc. - modifica dei piani di sicurezza e gestione ambientale - modifica delle dotazioni di sicurezza individuali o collettive - modifica di procedure - addestramento del personale - introduzione di nuovi prodotti e/o materiali di rilevanza ambientale La documentazione redatta è trattata secondo i criteri definiti nel paragrafo 4.2.4 di questo Manuale. La PSGI 6 definisce le attività svolte per l’applicazione di Azioni Preventive.

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9. CORRELAZIONE FRA LE NORME INTERNAZIONI ED I PARAGRAFI DEL MANUALE

9.1 CORRELAZIONE CON LA NORMA UNI EN ISO 9001:2008

Titolo 9001 Titolo capitolo

4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA

QUALITÀ

4. REQUISITI DEL SISTEMA DI GESTIONE

INTEGRATO 4.1 Requisiti generali 4.1 Generalità

4.2 Requisiti relativi alla documentazione

(solo titolo)

4.3 Requisiti generali relativi alla

documentazione 4.2.1 Generalità 4.3.1 Generalità 4.2.2 Manuale della qualità 4.3.1 Generalità 4.2.3 Tenuta sotto controllo dei documenti 4.3.2 Gestione dei documenti 4.2.4 Tenuta sotto controllo delle registrazioni 4.3.3 Gestione delle registrazioni

5 Responsabilità della direzione (solo titolo) 5. Responsabilità della Direzione

5.1 Impegno della direzione 5.1 Impegno della Direzione

5.2

Attenzione focalizzata al cliente

5.1.1 Attenzione focalizzata ai portatori di

interesse

5.3 Politica per la qualità 5.2 Politica del Sistema di Gestione Integrato5.4 Pianificazione

5.4.1 Obiettivi per la qualità 5.4 Obiettivi e miglioramento

5.4.2 Pianificazione del sistema di gestione per la qualità

5.3

Pianificazione

5.5 Responsabilità, autorità e comunica-zione (solo titolo) 6. Risorse, ruoli, responsabilità e autorità

5.5.1 Responsabilità ed autorità 6.1 Responsabilità ed autorità 5.5.1 Responsabilità ed autorità 6.2.1 Organigrammi di gestione

5.5.2 Rappresentante della direzione 6.2 Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Integrato

5.5.3 Comunicazione interna 6.5.3 Comunicazione

5.6 Riesame da parte della direzione (solo titolo) 5.5 Riesame della Direzione

5.6.1 Generalità 5.5.1 Generalità 5.6.2 Elementi in ingresso peri il riesame 5.5.2 Elementi in ingresso per il riesame 5.6.3 Elementi in uscita dal riesame 5.5.3 Elementi in uscita dal riesame

6 Gestione delle risorse (solo titolo) 6.4 Gestione delle risorse

6.1 Messa a disposizione delle risorse 6.4.1 Messa a disposizione delle risorse

6.2 Risorse umane 6.2.1 Generalità 6.4.2 Risorse umane

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6.2.2 Competenza, consapevolezza e

addestramento

6.5 Competenza, addestramento e

comunicazione 6.3 Infrastrutture 6.4.3 Infrastrutture e mezzi 6.4 Ambiente di lavoro 6.4.3.3 Ambiente di lavoro

Sistema di Gestione Integrato – BTP SPA

Titolo 9001 Titolo capitolo 7

Realizzazione del prodotto (solo titolo) 7. Attuazione e controllo

7.1 Pianificazione della realizzazione del

prodotto 7.1 Pianificazione della realizzazione del prodotto

7.2

Processi relativi al cliente (solo titolo) 7.2 Acquisizione delle commesse

7.2.1 Determinazione dei requisiti relativi al

prodotto 7.2.1 Determinazione dei requisiti relativi alle commesse

7.2.2

Riesame dei requisiti relativi al prodotto 7.2.2 Riesame dei requisiti relativi alle

commesse 7.2.3

Comunicazione con il cliente 7.2.2 Riesame dei requisiti relativi alle

commesse 7.3

Progettazione e sviluppo (solo titolo) 7.3 Progettazione

7.3.1 Pianificazione della progettazione e

dello sviluppo 7.3.1 Pianificazione della progettazione 7.3.2 Elementi in ingresso alla progettazione

e allo sviluppo 7.3.2 Elementi in ingresso alla progettazione 7.3.3 Elementi in uscita dalla progettazione e

dallo sviluppo 7.3.3 Elementi in uscita dalla progettazione 7.3.4 Riesame della progettazione e dello

sviluppo 7.3.4 Riesame della progettazione 7.3.5 Verifica della progettazione e dello

sviluppo 7.3.5 Verifica della progettazione 7.3.6 Validazione della progettazione e dello

sviluppo 7.3.6 Validazione della progettazione

7.3.7

Tenuta sotto controllo delle modifiche della progettazione e dello sviluppo 7.3.7 Modifiche della progettazione

7.4

Approvvigionamento (solo titolo) 7.4 Approvvigionamento e qualifica dei

fornitori 7.4.1 Processo di approvvigionamento 7.4.2 Qualifica dei fornitori

7.4.2

Informazioni per l'approvvigionamento 7.4.1 Modalità di approvvigionamento

7.4.3

Verifica dei prodotti approvvigionati 7.4.5 Verifica dei prodotti approvvigionati

7.5 Produzione ed erogazione di servizi

(solo titolo) 7.5 Produzione e controllo

7.5.1

Tenuta sotto controllo delle attività di produzione e di erogazione di servizi 7.5.1 Tenuta sotto controllo delle attività di

produzione

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7.5.2

Validazione dei processi di produzione e di erogazione di servizi 7.5.2 Attività di sorveglianza

7.5.3 Identificazione e rintracciabilità 7.5.6 Identificazione e rintracciabilità 7.5.4 Proprietà del cliente 7.5.7 Proprietà del cliente

7.5.5

Conservazione dei prodotti 7.5.8 Movimentazione ed Immagazzinamento

7.5.5

Conservazione dei prodotti 7.5.9 Conservazione dei prodotti e delle opere

Titolo 9001 Titolo capitolo 7.6

Tenuta sotto controllo dei dispositivi di monitoraggio e di misurazione 8.2 Gestione dei dispositivi di monitoraggio e

misurazione 8 Misurazioni, analisi e miglioramento

(solo titolo) 8. Verifiche, sorveglianze e misurazioni

8.1 Generalità 8.1 Sorveglianza delle prestazioni 8.2 Monitoraggio e misurazioni 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.6 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche ispettive interne 8.7 Audit interni

8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei

processi 7.5.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4

Monitoraggio e misurazione dei prodotti 7.5.4 Monitoraggio e misurazione dei prodotti

8.3 Tenuta sotto controllo dei prodotti non

conformi 8.3 Gestione delle non conformità 8.4

Analisi dei dati 5.5.2 Elementi in ingresso per il riesame

8.5 Miglioramento 8.5.1 Miglioramento continuo 5.4.2 Miglioramento continuo 8.5.2 Azioni correttive 8.4 Azioni correttive 8.5.3 Azioni preventive 8.5 Azioni preventive

9.2 CORRELAZIONE CON LA NORMA UNI EN ISO 14001:2004

Titolo 14001 Titolo capitolo 4 REQUISITI DEL SISTEMA DI

GESTIONE AMBIENTALE 4. REQUISITI DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

4.1 Requisiti generali 4.1 Generalità 4.2

Politica ambientale 5.2 Politica del Sistema di Gestione Integrato

4.3 Pianificazione 4.3.1 Aspetti ambientali 5.2.1 Aspetti Ambientali 4.3.1 Aspetti ambientali 7.5.1.1 Analisi Ambientale

4.3.1

Aspetti ambientali 7.2.1 Determinazione dei requisiti relativi alle

commesse

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4.3.1

Aspetti ambientali 7.2.2 Riesame dei requisiti relativi alle

commesse 4.3.2

Prescrizioni legali e altre prescrizioni 4.4 Prescrizioni legali

4.3.3

Obiettivi, traguardi e programma/i 5.4 Obiettivi e miglioramento

4.3.3

Obiettivi, traguardi e programma/i 5.3 Pianificazione

4.4 Attuazione e funzionamento 4.4.1

Risorse, ruoli, responsabilità e autorità 5.1 Impegno della Direzione

4.4.1

Risorse, ruoli, responsabilità e autorità 6.1 Responsabilità ed autorità

Titolo 14001 Titolo capitolo 4.4.1

Risorse, ruoli, responsabilità e autorità 6.2 Rappresentante della Direzione per il

Sistema di Gestione Integrato 4.4.1

Risorse, ruoli, responsabilità e autorità 6.4.1 Messa a disposizione delle risorse

4.4.1

Risorse, ruoli, responsabilità e autorità 6.4.3 Infrastrutture e mezzi

4.4.2 Competenza, formazione e

consapevolezza 6.5 Competenza, addestramento e comunicazione

4.4.3 Comunicazione 6.5.3 Comunicazione 4.4.4 Documentazione 4.3.1 Generalità 4.4.5 Controllo dei documenti 4.3.2 Gestione dei documenti

4.4.6

Controllo operativo 7.5.1 Tenuta sotto controllo delle attività di

produzione 4.4.6

Controllo operativo 7.5.8 Movimentazione ed Immagazzinamento

4.4.6

Controllo operativo 7.1 Pianificazione della realizzazione del

prodotto 4.4.6

Controllo operativo 7.3.2 Elementi in ingresso alla progettazione

4.4.6 Controllo operativo 7.4.2 Qualifica dei fornitori 4.4.6 Controllo operativo 7.5.7 Proprietà del cliente

4.4.7

Preparazione e risposta alle emergenze 7.6 Preparazione e risposta alle emergenze

4.5 Verifica 4.5.1 Sorveglianza e misurazione 8.1 Sorveglianza delle prestazioni

4.5.1

Sorveglianza e misurazione 7.5.3 Monitoraggio e misurazione dei processi

4.5.1

Sorveglianza e misurazione 7.5.4 Monitoraggio e misurazione dei prodotti

4.5.1

Sorveglianza e misurazione 5.5.2 Elementi in ingresso per il riesame

4.5.2 Valutazione del rispetto delle

prescrizioni 7.5.1.1 Analisi Ambientale

Sede legale: via Campana n. 268 – 80078 Pozzuoli Napoli

Sede operativa: Via Masseria Vecchia n. 196 –

80014 Giugliano In Campania (Na)

Tel. e Fax.081 8047072 - 8047176

www.ebmsrl.com

MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO QUALITA’, AMBIENTE E SICUREZZA Identificazione: MSGI Revisione: 02 Data: 06/03/2014 Pagina 96 di 97

Rif. Norme UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 BS OHSAS 18001:2007

MSGI EBM SRL - Area Qualità, Ambiente e Sicurezza - Riproduzione Vietata

4.5.3 Non conformità, azioni correttive e

azioni preventive 8.3 Gestione delle non conformità 4.5.3 Non conformità, azioni correttive e

azioni preventive 8.4 Azioni correttive 4.5.3 Non conformità, azioni correttive e

azioni preventive 8.5 Azioni preventive

4.5.4 Controllo delle registrazioni 4.3.3 Gestione delle registrazioni 4.5.5 Audit interno 8.7 Audit interni 4.6 Riesame della direzione 5.5 Riesame della Direzione 4.6 Riesame della direzione 5.4.2 Miglioramento continuo

9.3 CORRELAZIONE CON LA NORMA OHSAS 18001:2007

Titolo 18001 Titolo capitolo 4

REQUISITI DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA

4. REQUISITI DEL SISTEMA DI

GESTIONE INTEGRATO

4.1 Requisiti generali 4.1 Generalità

4.2 Politica per la salute e sicurezza dei

lavoratori 5.2 Politica del Sistema di Gestione Integrato

4.3 Pianificazione 4.3.1

Identificazione dei pericoli, la va-lutazione e il controllo dei rischi 5.2.2 Igiene, Sicurezza e Salute dei Lavoratori

4.3.1

Identificazione dei pericoli, la va-lutazione e il controllo dei rischi 7.5.1.1 Analisi Ambientale

4.3.1

Identificazione dei pericoli, la va-lutazione e il controllo dei rischi 7.2.1 Determinazione dei requisiti relativi alle

commesse

4.3.1

Identificazione dei pericoli, la va-lutazione e il controllo dei rischi 7.2.2 Riesame dei requisiti relativi alle

commesse

4.3.2 Prescrizioni legali e altre 4.4 Prescrizioni legali 4.3.3 Obiettivi e programmi 5.4 Obiettivi e miglioramento 4.3.3 Obiettivi e programmi 5.3 Pianificazione 4.4 Attuazione e funzionamento

4.4.1

Risorse, ruoli, responsabilità e autorità 5.1 Impegno della Direzione

4.4.1

Risorse, ruoli, responsabilità e autorità 6.1 Responsabilità ed autorità

4.4.1 Risorse, ruoli, responsabilità e autorità 6.2 Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Integrato

4.4.1

Risorse, ruoli, responsabilità e autorità 6.4.1 Messa a disposizione delle risorse

Sede legale: via Campana n. 268 – 80078 Pozzuoli Napoli

Sede operativa: Via Masseria Vecchia n. 196 –

80014 Giugliano In Campania (Na)

Tel. e Fax.081 8047072 - 8047176

www.ebmsrl.com

MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO QUALITA’, AMBIENTE E SICUREZZA Identificazione: MSGI Revisione: 02 Data: 06/03/2014 Pagina 97 di 97

Rif. Norme UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 BS OHSAS 18001:2007

MSGI EBM SRL - Area Qualità, Ambiente e Sicurezza - Riproduzione Vietata

4.4.1

Risorse, ruoli, responsabilità e autorità 6.4.3 Infrastrutture e mezzi

4.4.2 Competenza, formazione e

consapevolezza 6.5 Competenza, addestramento e comunicazione

4.4.3 Comunicazione, partecipazione e

consultazione 6.5.3 Comunicazione

4.4.4 Documentazione 4.3.1 Generalità

4.4.5

Controllo dei documenti e dei dati 4.3.2 Gestione dei documenti

4.4.6

Controllo operativo 7.5.1 Tenuta sotto controllo delle attività di

produzione

4.4.6

Controllo operativo 7.5.8 Movimentazione ed Immagazzinamento

4.4.6

Controllo operativo 7.1 Pianificazione della realizzazione del

prodotto

4.4.6

Controllo operativo 7.3.2 Elementi in ingresso alla progettazione

Titolo 18001 Titolo capitolo 4.4.6 Controllo operativo 7.4.2 Qualifica dei fornitori 4.4.6 Controllo operativo 7.5.7 Proprietà del cliente

4.4.7

Preparazione alle emergenze e risposta 7.6 Preparazione e risposta alle emergenze

4.5 Verifica

4.5.1

Sorveglianza e misurazione 5.5.2 Elementi in ingresso per il riesame

4.5.1 Sorveglianza e misurazione delle

prestazioni 8.1 Sorveglianza delle prestazioni

4.5.1 Sorveglianza e misurazione delle

prestazioni 7.5.3 Monitoraggio e misurazione dei processi

4.5.1 Sorveglianza e misurazione delle

prestazioni 7.5.4 Monitoraggio e misurazione dei prodotti

4.5.2 Valutazione del rispetto delle

prescrizioni 7.5.1.1 Analisi Ambientale

4.5.3 Incidenti, non conformità, azioni

correttive e preventive 8.3 Gestione delle non conformità

4.5.3

Indagine sul caso, non conformità e azioni correttive e preventive 8.4 Azioni correttive

4.5.3

Indagine sul caso, non conformità e azioni correttive e preventive 8.5 Azioni preventive

4.5.4 Controllo delle registrazioni 4.3.3 Gestione delle registrazioni 4.5.5 Audit 8.7 Audit interni 4.6 Riesame della direzione 5.5 Riesame della Direzione 4.6 Riesame della direzione 5.4.2 Miglioramento continuo