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ManiIn una mostra 300 scatti del fotografo emiliano e i suoi oggetti più cari

Sogni e memorie Ghirri : dallo studio di Morandi al luna park

Nel1974 Luigi Ghirri fotograf? il cielo . Uno scatto al giorno

, per ognuno dei 365 giorni , ovunque si trovasse . Poi incoll? le immagini su pannelli di cartone , in piccolo formato ,

senza tener conto dell ' ordine dell ' esecuzione e intitol? la serie Infinito . Scrisse :« Ho voluto costruire un possibile atlante cromatico del cielo ; 365 possibili cieli . Così formulato il lavoro pu? suggerire una impossibilità a fotografare , è invece in questa non possibile delimitazione del mondo fisico , della natura , dell '

uomo che la fotografia trova validità e senso » . Ci

sono anche un paio di questi pannelli nella mostra « Luigi Ghirri . Pensare per immagini . Icone Paesaggi Architetture » ,

inaugurata ieri al Max3d , dove resterà aperta fino al 27 ottobre . E rappresentano un po' l ' emblema dell ' intera esposizione : minuscole stampe che aprono lo sguardo su spazi immensi.

Conoscendo l '

opera di Ghirri era difficile immaginare come sarebbero riusciti ad allestire una mostra con i suoi scatti riprodotti sempre in piccolo formato nei saloni monumentali progettati da Zaha Hadid . E invece la rassegna , organizzata da Margherita Guccione e curata da Francesca Fabiani , Laura Gasparini e Giuliano Sergio , si espande lungo le bianche pareti del museo trasformandosi in un lungo affascinante racconto sull ' universo del fotografo emiliano , scomparso

nel asoli anni . « Mi interessa l '

ParticolariAccanto ,

« Roma , 1978 ». Dall

' alto ,

l

' allestimento della mostra al Maxxi « Luigi Ghirri . Pensare per immagini . Icone Paesaggi Architetture »

che resterà aperta fino al 27 ottobre ; « Bologna , Studio di Giorgio Morandi ,

1989-1990 ».

A sinistra , nella foto piccola , Luigi Ghirri

ai

ti

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re.

architettura effimera - scriveva - il mondo della provincia , gli oggetti che tutti definiscono kitsch e che per me non lo sono mai stati , oggetti carichi di desideri , di sogni , di memorie collettive . E gli altri miei oggetti di sempre :

finestre , specchi , stelle , palme ,

e gli atlanti , i mappamondi , i libri , i musei , le immagini e le persone che attraversano le immagini ».

C' è tutto questo nel percorso della mostra : gli o etti di cui si circondava , dai dischi alle cartoline , dalle collezioni di foto

anonime alle testimonianze che documentano la sua attività anche di editore , curatore di eventi , animatore culturale ,

teorico della fotografia , appassionato della musica e amico di musicisti come Lucio Dalla e la band dei Cccp . Gli oltre trecento scatti esposti si alternano a brani dei testi che Ghirri ha scritto nel corso degli anni , a cominciare dai primi Settanta ,

quando abbandon? l ' attività di geometra e cominci? a fotografa

Si passa dai paesaggi marini alle architetture di Paolo Portoghesi e Aldo Rossi , dalle persone riprese di spalle o con gli occhi velati dal fumo di una sigaretta ai cartelloni pubblicitari in cui entrano ironicamente corpi estranei cambiandone il significato , dai giardini ai monumenti , dai boschi alle sale d

' attesa nelle stazioni , dagli scorci di città alle vedute di

strade che corrono via deserte , dal luna park ai cortili di vecchie abitazioni popolari , dal disegno tracciato sul muro dai rami di un rosaio rampicante alla serie di serrande , porte , finestre ,

tapparelle . Ci sono sentieri sotto la neve , case immerse nella notte dei campi con pezzetti di luce che filtrano dalle imposte socchiuse , fiumi che riflettono nuvole .C' è lo studio di Giorgio Morandi , con un velo di polvere che appanna le

celebri bottiglie . Ghirri riesce a trasmettere una sensazione di speranza perfino quando fotografa i luoghi più estranianti e disperati , come certe strade alla periferia di New York dove per? sembra di sentire sulla pelle il calore allegro del sole. Ovunque si respira il silenzio e una dolcissima solitudine.

Lauretta Colonnelli [email protected]

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MOSTRA

Luigi Ghirri pensieri in immagini al Maxxi di Roma Oltre300 scatti in una grande antologica per raccontare Luigi

Ghiri ( Scandiano 1943 - Reggio Emilia 1992 ) ,un maestro indiscusso della fotografia in Italia . E' la mostra "

Luigi Ghirri . Pensare per immagini .

Icone , paesaggi , architetture "

allestita al Maxxi ( Museo nazionale delle arti del XXI secolo ) di Roma da oggi al 27 ottobre 2013 , organizzata dal MaxxiArchitettura e curata da Francesca Fabiani , Laura Gasparini e Giuliano Sergio.

Nata dalla collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e la biblioteca Panizzi " istituzione che custodisce molti dei documenti originali del suo archivio " la mostra racconta i diversi profili di questa complessa e poliedrica figura di artista , che ha svolto gran parte della sua ricerca a Reggio Emilia.

Dopo il Maxxi la mostra sarà ospitata in altre sedi museali ed espositive tra cui , nel maggio 2014 , presso i Chiostri di San Pietro per Fotografia Europea . La mostra è stata presentata e inaugurata da Giovanna Melandri presidente Fondazione Maxxi , con il sindaco Graziano Delrio e Margherita Guccione direttrice Maxxi Ar

chitettura . All ' incontro erano presenti fra gli altri Giordano Gasparini direttore della biblioteca Panizzi e gli stessi curatori della mostra.

L ' esposizione è un percorso

nell ' opera del grande fotografo reggiano attraverso i suoi inconfondibili scatti ma anche menab? di cataloghi , libri della sua biblioteca privata ,

riviste , recensioni , collezioni di fo

tografie anonime , cartoline e dischi ,

per raccontare la sua collaborazione con gli artisti concettuali degli anni Settanta , i suoi riferimenti culturali e artistici , il suo interesse per la musica e i suoi rapporti con musicisti come i Cccp e Lucio Dalla . Un Ghirri non solo fotografo , ma anche editore ,

curatore , teorico e animatore culturale , in costante dialogo con

architetti , musicisti , scrittori e artisti . La mostra è organizzata in tre sezioni tematiche :

Icone , Paesaggi , Architetture .

Catalogo di Electa. Orari apertura : 11-19

marmercoleck giovedì ,

venerdì , domenica ) , 11-22 ( sabato ) ,

chiusa lunedì e il 1° maggio. Per informazioni

www.fondazionemaxxi.it , telefono 06 399.67.350.

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ALMAXXI SINO AL 27 OTTOBRE UNA IMPORTANTE RETROSPETTIVA DELL '

ARTISTA EMILIANO MORTO GIOVANE NEL 1992 , ANCHE AUTORE DI COPERTINE PER LUCIO DALLA

Pensare per immagini con Ghirri Da oggi in mostra a Roma le icone , i paesaggi e le architetture del grande fotografo

FRANCESCA PIERLEONI

iaggi « nell ' eden » e per paesaggi italiani ,

disegnati dalla neve , dalla v nebbia

, da costruzioni

monumentali o quotidiane ,

sguardi notturni con punti di luce e percorsi intimi in un mondo che va da New York a Lubiana , da Amsterdam a Versailles . Sono fra i mondi dei 300 scatti che compongono « Luigi Ghirri . Pensare per immagini " Icone ,

Paesaggi ,

architetture » , la mostra dedicata al

grande fotografo emiliano ,

scomparso prematuramente nel 1992 , a soli 49 anni

, che si apre oggi al

Maxxi di Roma , dove sarà fino al 27 ottobre.

L ' esposizione , organizzata dal

Maxxi Architettura , e curata da Francesca Fabiani , Laura Gasparini e Giuliano Sergio comprende

oltrealle foto anche cartoline ,

menab? di cataloghi , libri antologici in postazioni multimediali ,

copertine di dischi realizzate fra gli altri per l ' amico Lucio Dalla e i CCCP :

testimonianze della poliedricità di Ghirri e del suo ruolo anche di editore e animatore culturale.

Un viaggio in un percorso circolare , che ha già suscitato grande interesse a livello internazionale. Dopo Roma

, infatti la mostra

andrà in Brasile , avrà altre due o tre

tappe internazionali che si stanno definendo per arrivare nel 2014 nei luoghi di Ghirri

, a Reggio Emilia

(il Comune ha collaborato all '

esposizione con la Biblioteca Panizzi ,

che custodisce molti originali dell ' archivio dell ' artista fra cui oltre 180mila diapositive e negativi ).

« Questa mostra fa vedere ancora una volta come il Maxxi sia in grado di fare sistema con altre istituzioni

, è una delle nostre missioni " spiega Giovanna Melandri ,

presidente della fondazione Maxxi -

. E mi ha emozionato molto sia stato fatto per Ghirri ,

capace attraverso la fotografia di raccontare la gioia del vedere

, un poeta

,

che trasforma l ' ordinario in metafisico ».

ILlavoro su Ghirri « ci coinvolge da tre anni " aggiunge Margherita Guccione , direttore del Maxxi architettura " Abbiamo scelto tre parole chiave , icone ,

paesaggi architettura , che testimoniano i suoi rapporti con pop art , surrealismo ,

paesaggi della vita quotidiana , e architetture autoriali ».

Un identikit per immagini , che

vuole rivolgersi , spiega Francesca Fabiani « sia a chi già ama Ghirri ,

sia offrire una chiave d ' accesso al suo mondo per chi lo incontra per la prima volta » . Tra gli incontri artistici raccontati dall '

esposizione c' è quello con Lucio Dalla : « Si

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Laragazza che fuma sulla panchina

sono conosciuti nel 1985 quando Ghirri lavorava a una Mostra sulla via Emilia e sono diventati molto amici . da allora Luigi ha realizzato le copertine dei suoi album e lo ha fotografato in tournée racconta Laura Gasparini della Biblioteca Panizzi - . Nel 1991 Dalla gli ha anche fatto incontrare Wim Wenders ,

per farlo conoscere a un mondo più grande ».

Per il sindaco di Reggio Emilia ,

Graziano Delrio « questa è una mostra degna di Ghirri

, un artista

capace di vivere la quotidianità come fonte di ispirazione assoluta ».

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