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    MANDRAGOLA

    di Niccol Machiavelli

    ATTO PRIMO

    SCENA PRIMA

    Callimaco, Siro

    CALLIMACO: Siro, non andartene che ti voglio parlare.

    SIRO: Eccomi.

    CALLIMACO: Credo che t ti !ia meravigliato non poco della mia improvvi!a parten"a da Parigi#

    ed ora ti meraviglierai ancor di pi$ del %atto che !ono &i gi' da n me!e !en"a %are nlla.

    SIRO: E( vero.

    CALLIMACO: Se io non ti ho detto %ino a &i &ello che ti dir) ora, non * perch+ non mi %ido di te,

    ma per il %atto che ritengo che le co!e che n omo non vole che !i !appiano * molto meglio non

    dirle in giro, !e non &ando !i * co!tretti. Pertanto, !iccome pen!o di aver i!ogno del to aito,

    ade!!o ti voglio raccontare ttto.

    SIRO: Io vi !ono !ervitore: e i !ervi non devono mai domandare al padrone ne!!na co!a n+

    indagare !i %atti !oi, ma &ando * il padrone !te!!o che !i con%ida, allora i!ogna !ervirlo con

    %edelt'# co!- ho %atto e !to per %are io.

    CALLIMACO: i', lo !o. Io credo che t mi aia !entito dire mille volte, ma non importa che t

    lo !enta di novo, che io avevo dieci anni &ando dai miei ttori, e!!endo mio padre e mia madre

    morti, %i mandato a Parigi, dove !ono rima!to vent(anni. E poich+ dopo n po( cominciarono, per

    l(inva!ione di re Carlo, le gerre in Italia, deci!i di re!tare l' e di non rimpatriare mai pi$, pen!ando

    che in &ella citt' !arei !tato pi$ !icro che &i.

    SIRO: E( co!-.

    CALLIMACO: E avendo dato di!po!i"ioni di vendere ttti i miei eni a /iren"e, tranne la ca!a, ho

    continato a vivere l' molto %elicemente per altri dieci anni.

    SIRO: Lo !o.

    CALLIMACO: 0o dedicato il mio tempo n po( agli !tdi, n po( ai piaceri ed n po( agli a%%ari, e

    l(ho %atto in modo che na co!a non mi impedi!!e di praticare l(altra. Per &e!to motivo, come t !ai,

    ho vi!!to !erenamente, compiacendo ttti e cercando di non o%%endere ne!!no: tanto che ho avto

    la !en!a"ione di e!!ere gradito !ia ai orghe!i che ai gentilomini, ai %ore!tieri come ai conterranei,

    ai ricchi ed ai poveri.

    SIRO: E( la verit'.

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    CALLIMACO: Ma, parendo evidentemente al /ato che io me la pa!!a!!i %in troppo ene, %ece in

    modo che capita!!e a Parigi n certo Camillo Cal%cci...

    SIRO: Comincio ad indovinare il vo!tro prolema...

    CALLIMACO: Co!ti, come gli altri %iorentini, era !pe!!o mio o!pite: e, nel ragionare in!ieme,accadde n giorno che !i arriva!!e a di!ctere !e le pi$ elle donne !i trova!!ero in Italia o in

    /rancia. 1ato che io non potevo pronnciarmi !lle italiane, e!!endo co!- piccolo &ando me ne

    venni via, &alche pre!ente pre!e la parte delle %rance!i e Camillo delle italiane e, dopo molte

    argomenta"ioni a %avore di &e!te o di &elle, Camillo, &a!i adirato, di!!e che, !e anche ttte le

    donne italiane %o!!ero !tate dei mo!tri, na !a parente era comn&e in grado di ri!cattare il loro

    onore.

    SIRO: Ade!!o mi * chiaro ci) che volete dire.

    CALLIMACO: E nomin) madonna Lcre"ia, moglie di me!!er Nicia Cal%cci: e ne lod) la elle""a

    e le maniere tanto da de!tare meraviglia in ttti i pre!enti e da de!tare in me n grandi!!imode!iderio di vederla, al pnto che, non pen!ando pi$ alla gerra o alla pace in Italia, mi deci!i a

    venire &i2 Ed na volta &i, mi re!i conto che la %ama di madonna Lcre"ia era al&anto in%eriore

    alla verit', %atto rari!!imo, e mi !i acce!e n tal de!iderio di !tarle vicino che ade!!o non trovo pace.

    SIRO: Se me ne ave!te parlato a Parigi, avrei !apto co!a con!igliarvi# ora per) proprio non !o che

    dire...

    CALLIMACO: Non ti ho raccontato &e!te co!e per avere dei con!igli, ma in parte per !%ogarmi ed

    in parte perch+ t ti prepari ad aitarmi &alora te lo chieda.

    SIRO: A &e!to !on pronti!!imo. Ma che !peran"e avete3

    CALLIMACO: Ahim*, ne!!na2

    SIRO: Perch+3

    CALLIMACO: Te lo dir). Per prima co!a mi * contraria la natra di lei, che * one!ti!!ima e del

    ttto ine!perta delle %accende d(amore# poi ha n marito ricchi!!imo che !i la!cia governare da lei in

    ttto e, !e anche non * giovane, non * neanche troppo vecchio# in ter"o logo non ha parenti o vicini

    pre!!o i &ali ella po!!a partecipare a convegni, %e!te o &ant(altro, come di !olito !ano %are le

    giovani. 1i per!one che vadano a %are lavori a ca!a !a non ce ne !ono# non ha %ante n+ %amiglio chenon le !iano completamente devoti: e per &e!to non c(* !pa"io per corrompere ne!!no.

    SIRO: Co!a pen!ate dn&e di poter %are3

    CALLIMACO: Niente * mai co!- terriile da e!cldere almeno na !peran"a# e ench+ &e!ta

    !peran"a po!!a e!!ere deole e vana, la voglia e il de!iderio che l(omo ha di raggingere il !o

    !copo, non la %anno !emrare tale.

    SIRO: In!omma, che co!a vi %a !perare3

    CALLIMACO: 1e co!e: l(na la daenaggine di me!!er Nicia, che, ench+ !ia dottore, * il pi$!emplice e !tpido omo di /iren"e# l(altra la voglia che li e lei hanno di avere %iglioli, nel !en!o

    che, e!!endo !po!ati da !ei anni e non avendone ancora %atti, ne hanno, ricchi come !ono, na voglia

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    da morire. C(* anche na ter"a co!a: la madre di lei * !tata na donna di vita, per) * ricca di !o ed

    io non !o proprio come potrei !ervirmene...

    SIRO: Avete gi' tentato di %are &alche co!a3

    CALLIMACO: S-, ma na piccola co!a.

    SIRO: E cio*3

    CALLIMACO: T cono!ci Ligrio, che viene di contino a pran"o da me. Co!ti prima %aceva il

    !en!ale ai matrimoni, poi !i * me!!o a mendicare cene e pran"i# !iccome gli !ta !impatico, me!!er

    Nicia ha con li na certa con%iden"a, e Ligrio !i e%%a di li# e ench+ non lo porti a mangiare

    in!ieme a li, a volte gli pre!ta del denaro. Io me lo !ono %atto amico e gli ho raccontato del mio

    amore: li ha prome!!o di aitarmi in ttte le maniere.

    SIRO: State attento che non vi imrogli: &e!ti para!!iti generalmente non !ono molto a%%idaili.

    CALLIMACO: 4ero. Nondimeno, &ando ad na per!ona prometti na ricompen!a, * lecitopen!are che ti !ervir' con "elo. Io gli ho prome!!o, &alora rie!ca nell(intento, na ella !omma di

    denaro e, nel ca!o di %allimento, n pran"o ed na cena# nella peggiore delle ipote!i almeno neanche

    io mangerei da !olo...

    SIRO: Ma co!a ha prome!!o di %are3

    CALLIMACO: 0a prome!!o di per!adere me!!er Nicia ad andare con !a moglie ai agni termali

    &e!to me!e di maggio.

    SIRO: E a voi che vantaggio ne deriveree3

    CALLIMACO: 5el logo potree %arla diventare d(n(altra natra, perch+ in &ei po!ti non !i

    pen!a ad altro che a divertir!i# ed io me ne andrei l' e %arei di ttto per %armi notare, per %re&entare

    gli !te!!i loghi, cercherei di entrare nella !a cerchia di cono!cen"e e in &ella del marito.... Che ne

    !o3 1a co!a na!ce co!a e il tempo %ar' il re!to...

    SIRO: Non * male l(idea.

    CALLIMACO: Ligrio * !tato !tamattina a ca!a mia e mi ha detto che avree !ondato la co!a con

    me!!er Nicia e poi mi avree ri%erito.

    SIRO: Eccoli che arrivano in!ieme.

    CALLIMACO: 4oglio mettermi in di!parte per avere il tempo di parlare con Ligrio, &ando !i

    allontaner' dal dottore. T intanto va a ca!a a !rigare le te %accende# !e vorr) che t %accia

    &alche co!a te lo comnicher).

    SIRO: 4ado.

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    SCENA SECON1A

    Me!!er Nicia, Ligrio.

    NICIA: Credo che i toi con!igli !iano oni e ne ho parlato ieri !era a mia moglie: mi ha detto cheoggi mi avree dato na ri!po!ta# ma, a dirti il vero, io non !arei co!- contento di andarci.

    LI6RIO: Perch+3

    NICIA: Perch+ mi allontano mal volentieri da ca!a# e poi il dover tra!%erire moglie, !ervit$ e

    ma!!eri"ie varie non mi ent!ia!ma. Oltre a ci), ieri !era ho parlato con diver!i medici: no mi

    con!iglia di andare a San /ilippo, l(altro a Porretta e l(altro a 4illa# in!omma, mi !ono !emrati ttti

    n po( dei alordi# a dirti il vero, &e!ti dottori in medicina ne capi!cono en poco.

    LI6RIO: 4i deve dar %a!tidio, come dicevate prima, proprio perch+ non !iete aitato a la!ciare

    /iren"e.

    NICIA: Ti !agli. 5ando ero pi$ giovane, ero n randagio: non c(* !tata na volta che non !ia

    andato alla %iera di Prato e non c(* ca!tello &i nei paraggi che io non aia vi!itato# e ti voglio dire

    di pi$: io !ono !tato per!ino a Pi!a e a Livorno, pen!a n po(22

    LI6RIO: 1ovete aver vi!to la carrcola di Pi!a.

    NICIA: 4oi dire la 4ercola.

    LI6RIO: Ah2 S-, la 4ercola. E a Livorno avete vi!to il mare3

    NICIA: Certo che !-2

    LI6RIO: 5anto * pi$ grande dell(Arno3

    NICIA: Ma &ale Arno3 Il mare * &attro, !ei, o!erei dire anche !ette volte pi$ grande dell(Arno2

    Non !i vede che ac&a, ac&a e ac&a.

    LI6RIO: Io allora mi meraviglio che voi, avendo pi!ciato in co!- tanta neve, %acciate delle

    di%%icolt' ad andare alle terme.

    NICIA: T hai la occa ancora piena di latte2 Ti pare na co!a da poco !tar l- a !araccare ttta la

    ca!a3 In ogni modo ho tanta voglia di avere dei %igli, e &indi !on di!po!to a %are ogni co!a. Parlane

    n po( t con &e!ti mae!tri e vedi dove mi con!igliano di andare. Io intanto torno da mia moglie. Ci

    rivedremo.

    LI6RIO: 4a ene.

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    SCENA TER7A

    Ligrio, Callimaco.

    LI6RIO 8!olo9: Non credo che ci !ia al mondo n omo pi$ !tpido di &e!to# e &anto la %ortna

    lo ha %avorito2 Li ricco, lei ella donna, !aggia, one!ta e degna di governare n regno. Mi !emra

    che raramente !i veri%ichi &el proverio che rigarda i matrimoni che dice 1io li %a e poi li

    accoppia;# !pe!!o !i vede n omo con molte one &alit' che !i porta a ca!a na e!tia e,

    vicever!a, na donna e&ilirata che !po!a no !cimnito. Anche !e, dalla daenaggine di &e!to

    &i, !e ne ricava &e!to vantaggio, che Callimaco p) almeno !perare. Ma eccolo. 8Rivolto a

    Callimaco9: Che !tai !piando, Callimaco3

    CALLIMACO: Ti avevo vi!to con il dottore ed a!pettavo che ti allontana!!i da li per !apere

    com(era andata.

    LI6RIO: Egli * %atto come t !ai e partiree mal volentieri da /iren"e, per) io l(ho !pronato: alla

    %ine mi ha detto che %ar' &al!ia!i co!a e, &alora t !ia !empre dello !te!!o parere, credo che

    ri!ciremo a condrlo alle terme. Ma non !o !e ci) %a al ca!o no!tro.

    CALLIMACO: Perch+3

    LI6RIO: Mah.... Sai che a &e!ti agni va gente di ogni tipo, e potree arrivarci n omo a ci

    madonna Lcre"ia piace!!e come piace a te, magari n omo pi$ ricco di te, che ave!!e pi$ %a!cino

    di te: ci !aree in!omma il pericolo di dover !opportare ttta &e!ta %atica per altri, che il nmero

    dei concorrenti renda le co!e pi$ di%%icili e che lei, diventando pi$ !ocievole, !i rivolga ad n altro e

    non a te.

    CALLIMACO: Ricono!co che hai ragione. Ma allora che devo %are3 Che deci!ione devo prendere3

    A chi mi devo rivolgere3 1evo tentare &alche co!a, !ia anche di%%icile, pericolo!a, danno!a o

    in%ame2 Meglio morire che vivere co!-2 Se ri!ci!!i a dormire la notte, !e pote!!i mangiare,

    conver!are, prendere piacere da &al!ia!i co!a, !arei pi$ pa"iente e a!petterei ancora n po(, ma &i

    non c(* rimedio# !e non vi * nlla che mi dia na &alche !peran"a, io morir) in ogni ca!o e,

    !apendo di e!!ere de!tinato a morire, non temo pi$ nlla, tanto da intraprendere le a"ioni pi$

    e!tiali, crdeli e ne%ande.

    LI6RIO: Non dire co!-. /rena il to impeto.

    CALLIMACO: T vedi ene che, per %renarlo, mi ntro di pen!ieri !imili. E( per) nece!!ario che

    noi continiamo a cercare di mandar co!ti alle terme o perlomeno che e!cogitiamo &alche altra

    !ol"ione che mi po!!a dare na !peran"a, !e non vera, %al!a almeno, con la &ale io po!!a mitigare

    in parte i miei a%%anni.

    LI6RIO: 0ai ragione, ed io mi !to adoperando a propo!ito.

    CALLIMACO: Ci credo, anche !e !o che i toi pari vivono ingannando gli altri. Peraltro non credo

    di e!!ere in &el nmero, perch+ &and(anche t mi inganna!!i ed io me ne accorge!!i, mi

    vendicherei e perdere!ti l(!o della mia ca!a e la !peran"a di avere &el che ti ho prome!!o.

    LI6RIO: Non ditare della mia %edelt', perch+ c(* a%%init' di carattere tra me e te e de!idero che

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    t e!adi!ca &e!to to de!iderio &a!i &anto te. Ma la!ciamo !tare. Il dottore mi ha incaricato di

    trovare n medico che mi dica a &ale agno termale andare. Ade!!o voglio che t %accia a modo

    mio e che t dica di aver !tdiato medicina e di aver %atto e!perien"a a Parigi: li ci creder'

    %acilmente, tanto * allocco, anche perch+, e!!endo t n letterato, gli dirai n po( di %ra!i in latino.

    CALLIMACO: Ma ttto &e!to a co!a ci !erve3

    LI6RIO: Servir' a mandarlo alle terme che decidiamo noi ed a mettere in atto n altro e!pediente

    che mi * vento in mente, che !ar' pi$ reve, pi$ !icro e pi$ e%%icace che le terme.

    CALLIMACO: Che !tai dicendo3

    LI6RIO: 1ico che, !e t avrai coraggio e ti %iderai di me, ti do &e!ta co!a per %atta entro domani

    a &e!t(ora.

    CALLIMACO: T mi %ai rivivere2 5e!ta * na grandi!!ima prome!!a e mi d' na grandi!!ima

    !peran"a. Come %arai3

    LI6RIO: Lo !aprai a !o tempo# per ora non occorre che te lo dica. T va( a ca!a e a!pettami l'. Io

    andr) a trovare il dottore e, &ando lo porter) da te, t dovrai a!!econdare le co!e che dico e che

    %accio.

    CALLIMACO: /ar) co!-, anche !e t mi riempi di na !peran"a che temo po!!a andar!ene in %mo.

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    ATTO SECON1O

    SCENA PRIMA

    Ligrio, Me!!er Nicia, Siro.

    LI6RIO: Come vi ho detto, credo che Iddio ci aia mandato co!ti a%%inch+ voi po!!iate

    reali""are il vo!tro de!iderio. Egli ha %atto e!perien"e grandi!!ime a Parigi e non vi meravigliate !e

    a /iren"e non ha e!ercitato la !a pro%e!!ione, dato che * prima di ttto ricco e poi * !l pnto di

    ripartire dall(oggi al domani e tornar!ene a Parigi.

    NICIA: 5e!ta * na co!a che ha la !a importan"a, perch+ non vorrei mai %iccarmi in &alcheintrigo e poi rimaner gaato.

    LI6RIO: Non ditate di li. Temete !olamente che non voglia occpar!i del vo!tro ca!o. Se per)

    dove!!e accon!entire, allora non vi aandoner' %inch+ la co!a non * ri!olta

    NICIA: Per &e!to lato della %accenda mi voglio %idare di te, ma per &anto rigarda la !cien"a ti

    dir) ene io, &ando gli avr) parlato, !e * omo di dottrina oppre no, perch+ a me mica mi %a

    %e!!o.

    LI6RIO: Proprio perch+ !o come la pen!ate vi !to portando da li, co!- potrete parlargli. E !e non

    vi !emrer' per pre!en"a, per prepara"ione e lingaggio n omo di ci ci !i p) %idare, allora ditepre che non !on degno di %ede.

    NICIA: Or!$, in nome dell(Agnello Santo, andiamoci2 Ma dove !ta3

    LI6RIO: In &e!ta pia""a. In &ell(!cio che vedete davanti a noi.

    NICIA: 4a ene.

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    SCENA SECON1A

    Callimaco, Me!!er Nicia, Ligrio.

    CALLIMACO: Chi mi vole3

    NICIA:

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    ingravidare3

    CALLIMACO: S-, l(ho detto# ma procedo con prden"a con gli omini che non cono!co perch+ non

    vorrei che mi prende!!ero per n ciarlatano.

    NICIA: Non ditate di me, perch+ voi mi avete !orpre!o in &anto a pro%e!!ionalit'. Non vi * co!a

    a ci non crederei o che non %arei !e arriva dalle vo!tre mani.

    LI6RIO: Ade!!o credo che voi aiate i!ogno di vedere l(rina, no3

    CALLIMACO: Sen"a dio2 Non !i p) %arne a meno2

    LI6RIO 8piano, a Callimaco9: Chiama Siro, che vada con il dottore a ca!a !a e poi torni &i. Noi

    a!petteremo.

    CALLIMACO 8ad alta voce9: Siro2 4a( con li2 8A Nicia9: !e lo ritenete opportno, me!!ere, tornate

    &i !ito e pen!eremo a &alche !ol"ione !oddi!%acente.

    NICIA: Come !aree a dire: !e lo ritengo opportno;3 Io torner) &i in n lampo, perch+ ho pi$

    %idcia in voi che gli 6nghere!i nelle loro !pade2

    SCENA TER7A

    Me!!er Nicia, Siro.

    NICIA: 5e!to to padrone * n omo di grande valore.

    SIRO: Pi$ di &anto pen!iate.

    NICIA: Il re di /rancia deve averne molta !tima.

    SIRO: Molti!!ima.

    NICIA: Sar' per &e!to motivo che !ta volentieri in /rancia.

    SIRO: Credo di !-.

    NICIA: /a molto ene2 In &e!to pae!e non ci !ono che nllit', non !i trova alcna virt$. Se egli

    aita!!e &a non ci !aree omo che lo potree gardare negli occhi. Io ne !o &alco!a, vi!to che

    ho cacato le della per imparare de %ormlette latine, e, !e ci dove!!i campare, !tarei %re!co, poi

    !commetterci2 Eccoci arrivati. Siamo a ca!a. A!pettami &i, torno !ito.

    SIRO: Andate.

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    SCENA 56ARTA

    Siro !olo

    SIRO: Se ttti gli altri dottori %o!!ero %atti come co!ti, noi %aremmo co!e da pa""i. 5e!to tri!toindivido di Ligrio e &el %olle del mio padrone lo !tanno portando a &alco!a di ci dovr'

    proailmente vergognar!i. In verit' la co!a mi * indi%%erente, a patto che non !i venga a !apere in

    giro perch+, !e !i dove!!e !apere, io ri!chio la vita e il mio padrone ri!chia la vita e i eni. Egli * gi'

    diventato medico: non !o &ale !ia il loro piano e dove miri il loro inganno... Ma ecco il dottore con

    n orinale in mano: chi non rideree di &e!to grande imecille3

    SCENA 56INTA

    Me!!er Nicia, Siro.

    NICIA 8rivolgendo!i a Lcre"ia9: 0o %atto ogni co!a a modo to: ade!!o voglio che t %accia a

    modo mio2 Se ave!!i !apto che non mi !areero nati dei %iglioli, avrei pitto!to !po!ato na

    contadina e non te2 Ah, eccoti Siro. 4ienimi dietro. 5anta %atica mi * co!tata %are in modo che

    &ella !tpida della mia donna mi riempi!!e &e!to orinale2 E non * che a lei non intere!!i avere dei

    %iglioli an"i, ci tiene %or!e anche pi$ di me, ma, appena le chiedo di %are &al!ia!i co!a, !i mette a

    %are n !acco di !torie.

    SIRO: Aiate pa"ien"a: le donne i!ogna convincerle con le parole gentili.

    NICIA: Macch+ parole gentili2 Mi ha proprio !cocciato2 Ade!!o va( e di( al mae!tro e a Ligrio che

    io !ono &i.

    SIRO: Eccoli che vengono %ori.

    SCENA SESTA

    Ligrio, Callimaco, Me!!er Nicia.

    LI6RIO 8piano, a Callimaco9: Il dottore * !tato %acile da convincere: la di%%icolt' !ar' la donna...

    Ma per &e!to troveremo il modo.

    CALLIMACO 8rivolto a Me!!er Nicia9: Avete l(rina3

    NICIA: Ce l(ha Siro, !otto la ve!te.

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    CALLIMACO 8a Siro9: 1ammi &a. Oh, &e!ta rina mo!tra deole""a di reni2

    NICIA: In e%%etti mi pare toridccia... Eppre l(ha %atta al momento2

    CALLIMACO: Non ve ne meravigliate. Nam mlieri! rine !nt !emper maiori! gro!!itiei et

    aledini!, et minori! plchritdini! &am virorm. 0i! atem, inter cetera,ca!a e!t amplitdocanalim, mi=tio eorm &e e= matrice e=ent cm rini!.[infatti l'urina della donna ha sempre

    una maggiore densit e una maggiore bianchezza, e minor bellezza, di quella degli uomini. Tuttavia

    sono causa di questi caratteri, tra l'altro, l'ampiezza dei canali e la mescolanza delle sostanze che

    insieme all'urina escono dalla vagina]

    NICIA 8a parte9: Oh2 6h2 Per la potta di San Pccio2 Co!ti mi diventa !empre pi$ ra%%inato man

    mano che lo %re&ento2 arda come ragiona ene di &e!te co!e2

    CALLIMACO: Io ho para che co!tei di notte !ia coperta male, e per &e!to %a l(rina crda...

    NICIA: Eppre ha addo!!o na ella coperta pe!ante2 E( anche vero che, prima di venire a letto, !ene !ta l- &attro ore in ginocchio a dire paterno!tri ed * na vera e!tia in %atto di patir %reddo2

    CALLIMACO: In%ine, dottore, o voi avete %idcia in me oppre no. O io vi do n rimedio !icro,

    oppre niente2 Per &el che mi rigarda, il rimedio io ce l(ho, e, !e vi %idate, lo adotterete. E, !e da

    &i ad n anno, la vo!tra donna non avr' n !o %igliolo in raccio, eene io vi doner) demila

    dcati.

    NICIA: 1ite pre. 4i credo pi$ che al mio con%e!!ore2

    CALLIMACO: 4oi dovete !apere che non vi * metodo pi$ !icro per ingravidare na donna che

    darle da ere na po"ione %atta di mandragola. E( na co!a che io ho !perimentato parecchie volte

    ed ho !empre avto con%erme. 1el re!to, !e la co!a non %o!!e vera, la regina di /rancia !aree

    !terile e co!- pre tanti!!ime altre principe!!e di &ella na"ione.

    NICIA: Po!!iile333

    CALLIMACO: 4i dico che * co!-2 E la /ortna vi vole tanto ene che ha %atto !- che io aia

    portato con me ttti gli ingredienti che !i devono mettere in &ella po"ione, &indi potete averla a

    di!po!i"ione.

    NICIA: 5ando la dovree prendere3

    CALLIMACO: 5e!ta !era dopo cena, perch+ la lna * en di!po!ta e il momento non potree

    e!!ere pi$ %avorevole.

    NICIA: Non !ar' na co!a di%%icile. Preparatela ed io gliela %ar) prendere.

    CALLIMACO: Ora per) i!ogna pen!are a &e!to: che l(omo che per primo avr' dei rapporti

    carnali con lei, na volta che lei aia a!!nto la po"ione, morir' entro otto giorni, !en"a via di

    !campo2

    NICIA: Caca!ange22222 Non la voglio (!ta porcheria2 Non mi %regate2 Mi avete ridotto proprioene22

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    CALLIMACO: State calmo. Il rimedio c(*.

    NICIA: 5ale3

    CALLIMACO: /ar dormire !ito con lei n altro che attiri ! di !+, !tandole in!ieme ttta la notte,

    ttta l(in%e"ione della mandragola: !cce!!ivamente potrete giacervi voi !en"a pi$ alcn pericolo.

    NICIA: Io non voglio %are &e!ta co!a2

    CALLIMACO: Perch+3

    NICIA: Perch+ non voglio %are della mia donna na pttana e di me !te!!o n cornto2

    CALLIMACO: Co!a !tate dicendo, dottore3 Allora non !iete !aggio come mi ero immaginato. Co!-

    voi ditate di %are &ello che ha gi' %atto il re di /rancia e tanti altri !ignori che !ono l'3

    NICIA: Ma chi volete che io po!!a trovare di!po!to a %are &e!ta pa""ia3 Se gli dico la verit', non

    vorr' %arlo, mentre, !e non glielo dico, lo tradi!co, e allora &i !i ri!chia la %orca2

    CALLIMACO: Se non vi preoccpa che &e!to, la!ciate che me ne occpi io.

    NICIA: Come !i %ar'3

    CALLIMACO: 4e lo !piego: vi dar) la po"ione &e!ta !era dopo cena# voi gliela %arete ere e poi la

    metterete !ito nel letto. Scce!!ivamente ci trave!tiremo ttti, voi, Ligrio, Siro ed io, e ce ne

    andremo in giro per il Mercato Novo, il Mercato 4ecchio e ttti &e!ti rioni. Il primo giovina!tro

    che troveremo !cioperato, lo imavaglieremo e, a !on di ma""ate, lo condrremo in ca!a ed in

    camera vo!tra, al io. Poi lo metteremo nel letto e gli diremo co!a deve %are. Alla mattina vi

    liererete di &el ti"io, %arete lavare la vo!tra donna e !tarete con lei a vo!tro piacere e !en"a

    pericolo.

    NICIA: Sono contento gi!to per il %atto che mi dici che re e principi e !ignori hanno adottato

    &e!to !i!tema. Ma, per amor del cielo, che non !i !appia in giro, altrimenti !ono gai222

    CALLIMACO: E chi volete che lo vada a raccontare3

    NICIA: 6n prolema rimane, e gro!!o...

    CALLIMACO: 5ale3

    NICIA: /are in modo che mia moglie !ia d(accordo. E io non pen!o che lo %ar' mai.

    CALLIMACO: i!ta a%%erma"ione. Ma io non vorrei mai e!!ere n marito !e non %o!!i in grado di

    %ar %are a mia moglie ci) che voglio io.

    LI6RIO: Io ho pen!ato ad n rimedio.

    NICIA: 5ale3

    LI6RIO: Il con%e!!ore.

    CALLIMACO: E chi convincer' il con%e!!ore3 T3

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    LI6RIO: Io, i danari e la no!tra %ri"ia.

    NICIA: 1ito che, !e glielo dir) io, vorr' andare a parlare al con%e!!ore.

    LI6RIO: Ed anche a &e!to c(* rimedio.

    CALLIMACO: 1immi.

    LI6RIO: /arvela condrre dalla madre.

    NICIA: Si %ida di lei.

    LI6RIO: Ed io !o che la madre la pen!a come noi. Or!$, non perdiamo tempo, che !i !ta %acendo

    !era. Ade!!o Callimaco vattene pre a !pa!!o, !e voi, ma %a che pi$ tardi ti ritroviamo in ca!a con

    la po"ione pronta. Noi, il dottore ed io, andremo dalla madre per prepararla, vi!to che * na mia

    cono!cente. 1opo andremo dal %rate.

    CALLIMACO: Per %avore, non mi la!ciar !olo.

    LI6RIO: Mi !emri cotto...

    CALLIMACO: 1ove voi che vada ora3

    LI6RIO: 1i &a, di l', per &e!ta via, per &ell(altra: * tanto grande /iren"e2

    CALLIMACO: Sono !convolto2

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    ATTO TER7O

    SCENA PRIMA

    So!trata, Me!!er Nicia, Ligrio.

    SOSTRATA: Io ho !empre !entito dire che il dovere di na per!ona prdente * &ello di !cegliere

    tra i cattivi partiti il migliore: !e, per avere dei %iglioli, voi non avete altro rimedio che &e!to,

    allora i!ogna adottarlo, &ando non !i appe!anti!ca la co!cien"a.

    NICIA: Le co!e !tanno co!-.

    LI6RIO: 4oi ve ne andrete a trovare la vo!tra %igliola e me!!ere e io andremo a trovare %ra(

    Timoteo, !o con%e!!ore, e gli parleremo del ca!o in modo che non doiate !piegarglielo voi

    !te!!a. 4edrete poi &ello che vi dir'...

    SOSTRATA: Co!- !ar' %atto. Ade!!o vado a trovare Lcre"ia, e poi la porter) a parlare con il %rate.

    SCENA SECON1A

    Me!!er Nicia, Ligrio.

    NICIA: T %or!e ti meravigli, Ligrio, che !i deano %are tante !torie per predi!porre mia moglie a

    recar!i dal con%e!!ore, ma !e t !ape!!i ogni co!a, non te ne meravigliere!ti pi$.

    LI6RIO: Credo che !ia perch+ ttte le donne !ono !o!petto!e.

    NICIA: Non * per &e!to. Ella era la pi$ dolce per!ona del mondo e la pi$ !emplice# ma, e!!endole

    !tato detto da na vicina che, !e ave!!e %atto voto di dire &aranta mattine la prima me!!a nella

    chie!a dei Servi, !aree rima!ta incinta, lei %ece code!to voto. E ci and) %or!e per na ventina di

    mattine. Converr' che t !appia che no di &ei %ratacchioni le cominci) a ron"are intorno, e lei

    co!- non vi volle pi$ tornare. E( rtto per) che &elli che ci dovreero dare il on e!empio !iano

    %atti co!-, non * vero3

    LI6RIO: Per ttti i diavoli, !e * vero222

    NICIA: 1a &ella volta !e ne !ta !empre gardinga, come na lepre con le orecchie te!e, e, non

    appena le !i dice na co!a, !i mette a %are mille di%%icolt'.

    LI6RIO: Ade!!o non mi !orprende pi$, la co!a. Ma come %ece ad adempiere a &el voto3

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    NICIA: Si %ece di!pen!are.

    LI6RIO: 0o capito. Ade!!o, !e li avete, datemi venticin&e dcati, che in &e!ti ca!i i!ogna

    !pendere e %ar!i amico il %rate alla !velta, e dargli !peran"a di riceverne ancora.

    NICIA: Prendili pre# &e!to non mi preoccpa. Li recperer) in altro modo.

    LI6RIO: 5e!ti %rati !ono molto !mali"iati, a!tti# ed * logico, perch+ cono!cono i no!tri peccati e

    i loro, e chi non * pratico potree ingannar!i e non ri!cire a portarli dove de!idera. Pertanto non

    vorrei che voi, nel parlare, ga!ta!te ogni co!a# n vo!tro pari, che !ta ttto il giorno nello !tdio, !e

    ne intende di &ei liri, ma non cono!ce le co!e pratiche del mondo. 8A parte9: Co!ti * co!- idiota

    che ho para che po!!a ga!tare ttto.

    NICIA: 1immi &el che voi che %accia.

    LI6RIO: 4oglio che la!ciate parlare me e che voi non parliate mai, a meno che non vi %accia

    cenno io.

    NICIA: 4a eni!!imo. Che cenno mi %arai3

    LI6RIO: Chider) n occhio.... No, mi morder) n laro.... No, no, %acciamo in n(altra

    maniera: da &anto tempo non parlate con il %rate3

    NICIA: Pi$ di dieci anni.

    LI6RIO: Per%etto2 li dir) che !iete diventato !ordo, e voi non ri!ponderete n+ direte niente a

    meno che noi non parliamo molto %orte.

    NICIA: /ar) co!-.

    LI6RIO: Oltre a &e!to, non preoccpatevi !e io dir) &alche co!a che vi !emrer' e!tranea al

    no!tro oiettivo, perch+ ttto torner' a propo!ito.

    NICIA: 1(accordo.

    LI6RIO: 4edo il %rate che parla con na donna. A!pettiamo che l(aia congedata.

    SCENA TER7A

    /ra( Timoteo, na donna

    /RATE: Se vi volete con%e!!are, lo %ar).

    1ONNA: Per oggi no. 0o %retta e mi a!ta !tar &i in piedi a !%ogarmi n po(. Le avete dette &elle

    me!!e alla Madonna3

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    /RATE: S-.

    1ONNA: Prendete &e!to %iorino e per de me!i direte ogni lned- la me!!a dei de%nti per l(anima

    di mio marito. Anche !e era n rto. Non po!!o %are a meno di tra!alire, &ando mi ricordo di li.

    4oi credete che !ia in prgatorio3

    /RATE: Sen"a dio.

    1ONNA: Io non ne !ono tanto !icra. 4oi !apete &el che mi %aceva, &alche volta... 5ante volte

    me ne !ono lagnata con voi2 Mi allontanavo da li, &ando potevo, ma li era !empre co!-

    in!i!tente2

    /RATE: Non ditate, la clemen"a di 1io * grande: !e anche all(omo non manca la voglia, non gli

    manca nemmeno il tempo di pentir!i.

    1ONNA: 4oi pen!ate che i Trchi &e!t(anno !archeranno in Italia3

    /RATE: Se voi non pregate, !-.

    1ONNA: 1io ci aiti, con &e!te diavolerie2 Io ho na gran para di e!!ere impalata. Ma vedo &a

    in chie!a na donna che cono!co: vado a !altarla.

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    NICIA: Ttto ene2

    LI6RIO: Parlate con me, padre, perch+ altrimenti, per %arvi !entire da li, ri!chiate di %are n gran

    accano per ttta la pia""a.

    /RATE: Avete i!ogno di me3

    LI6RIO: Me!!er Nicia, &i, ed n altro omo ri!pettaile, che cono!cerete poi, hanno inten"ione

    di di!triire in elemo!ina parecchie centinaia di dcati.

    NICIA: Caca!ange22

    LI6RIO: Tacete, per la mi!eria2 Padre, non vi meravigliate delle co!e che dice. Anche !e non ci

    !ente, gli !emra &alche volta di aver capito, e allora ri!ponde a !propo!ito.

    /RATE: 4ai avanti e la!ciagli dire &ello che vole.

    LI6RIO: 0o con me na parte dei denari di ci vi parlavo# hanno deci!o che !iate voi a

    di!triirli.

    /RATE: Molto volentieri.

    LI6RIO: Ma * nece!!ario, prima di procedere con &e!ta elemo!ina, che voi ci aitiate in merito

    ad n ca!o !trano che * capitato a me!!er Nicia. Solo voi ci potete aitare. Ne va dell(onore della !a

    ca!a.

    /RATE: 1i co!a !i tratta3

    LI6RIO: Non !o !e voi cono!cete Camillo Cal%cci, nipote del me!!ere &i pre!ente.

    /RATE: Lo cono!co.

    LI6RIO: Co!ti !e ne and) n anno %a, per certe !e %accende, in /rancia# e, non avendo moglie

    perch+ era morta, la!ci) na !a %igliola in et' da marito !otto ttela in n mona!tero, del &ale ora

    non * il ca!o che vi dica il nome.

    /RATE: Co!a !cce!!e poi3

    LI6RIO: E( !cce!!o che, o per tra!crate""a delle monache o per !ventate""a della %ancilla,

    ade!!o lei * incinta di &attro me!i# il %atto * che, !e non !i ripara la co!a con na certa prden"a, il

    dottore, le monache, la %ancilla, Camillo e la ca!ata dei Cal%cci !aranno di!onorati ttti &anti2 E

    il dottore, &i, * talmente preoccpato da &e!ta vergogna che ha %atto voto, &alora !i rie!ca a

    na!conderla, di donare trecento dcati per amor di 1io.

    NICIA 8a parte9: Che %accenda2

    LI6RIO 8piano, a Nicia9: State &ieto2 8Rivolto al %rate9: E con!egner' &e!to denaro nelle vo!tre

    mani. Solo voi e la ade!!a potete rimediare a &e!to gaio.

    /RATE: Come3

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    LI6RIO: Per!adere la ade!!a a dare na po"ione alla %ancilla per %arla aortire.

    /RATE: 5e!ta * na co!a ! ci ri%lettere.

    LI6RIO: Come na co!a ! ci ri%lettere;33 ardate &anti vantaggi ne derivereero: voi

    pre!ervate l(onore del mona!tero, della %ancilla e dei parenti# re!titite al padre na %igliola# %ate

    na corte!ia a me!!er Nicia, &i pre!ente, ed a tanti !oi parenti# %ate tante elemo!ine, &ante !e nepo!!ono %are con en trecento dcati# e, d(altro canto, voi non o%%endete altro che n pe""o di carne

    non nata, !en"a vita, che p) !comparire in mille modi. Ed io credo che &e!ta !ia la co!a gi!ta da

    %are, in modo che ttti !iano contenti.

    /RATE: E !ia. Si %accia ci) che volete, e per carit' di 1io !ia %atta ogni co!a. 1itemi &al * il

    mona!tero, datemi la po"ione e, !e vi pare, &e!ti denari, in modo da poter cominciare a %are

    &alche opera ona.

    LI6RIO: Ade!!o ricono!co &el religio!o che ricordavo voi %o!te2 Prendete &e!ta parte di

    denaro. Il mona!tero *... Ma a!pettate, c(* &i in chie!a na donna che mi !ta %acendo dei cenni#

    torno !ito. 4oi !tate con me!!er Nicia mentre le vado a dire de parole.

    SCENA 56INTA

    /ra( Timoteo, Me!!er Nicia.

    /RATE: 5e!ta %ancilla, &anti anni ha3

    NICIA: Io !trailio2

    /RATE: 1ico, &anto tempo ha &e!ta %ancilla3

    NICIA: Che 1io lo maledica22

    /RATE: Perch+3

    NICIA: Perch+ !e la tenga22

    /RATE: Mi !emra proprio conciato2 0o a che %are con n pa""o e con n !ordo: no %gge, l(altro

    non capi!ce niente. 8Soppe!ando i denari9 Ma !e &e!te monete non !ono %al!e, ne %ar) n !o ttto

    a mio vantaggio2 Ecco Ligrio che ritorna.

    SCENA SESTA

    Ligrio, /ra( Timoteo, Me!!er Nicia.

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    LI6RIO 8piano, rivolto a Nicia9: Mantenete la calma. 8Al %rate9: 0o na gran ella noti"ia, padre.

    /RATE: 5ale3

    LI6RIO: 5ella donna con ci ho parlato, mi ha appena detto che la %ancilla ha aortito

    !pontaneamente.

    /RATE 8a parte9:

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    SCENA OTTA4A

    /ra( Timoteo, Ligrio, Me!!er Nicia.

    /RATE 8rivolto a Ligrio9:

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    L6CRE7IA: Lo voglia 1io2

    /RATE: Ma torniamo a ci) che !i diceva prima. 1ovete con!iderare, per &anto rigarda la

    co!cien"a, &e!ta norma generale: dove c(* n ene certo ed n male incerto, non !i deve mai

    la!ciare &el ene per para di &el male. Il ene certo * che voi rimarrete incinta e ac&i!terete

    n(anima al no!tro Creatore# il male incerto * che coli che, dopo la po"ione, giacer' con voi,

    morir'. E comn&e ce n(* anche di &elli che non moiono2 In ogni ca!o, dato che la co!a *dia, * meglio che me!!er Nicia non corra &el ri!chio. 5anto all(atto %i!ico, * na %rottola che

    !ia peccato, perch+ * la volont' &ella che pecca, mica il corpo2 Saree peccato di!piacere al

    marito, mentre voi lo compiacete# !aree peccato trarne piacere, mentre voi ne avete di!piacere.

    Oltre a ttto ci), in ttte le co!e va con!iderato il %ine: il vo!tro %ine * di riempire na !edia in

    paradi!o e accontentare vo!tro marito. La iia dice che le %igliole di Lot, credendo di e!!ere

    rima!te !ole al mondo, eero rapporti carnali con il padre ma, dato che le loro inten"ioni erano

    one, non peccarono.

    L6CRE7IA: 1i che co!a volete convincermi3

    SOSTRATA: La!ciati per!adere %igliola mia, non vedi che na donna !en"a %igli non ha ca!a36na volta morto il marito, re!ta !ola come na e!tia, aandonata da ttti.

    /RATE: Io vi giro, madonna, in nome dell(aito che porto, che oedire all(ordine del marito e

    conceder!i all(amante * n peccato veniale &anto il mangiare carne di mercoled-, che * n

    peccatccio che !e ne va via con l(ac&a enedetta.

    L6CRE7IA: Co!a mi %ate %are voi, padre3

    /RATE: 4i %accio %are delle co!e per le &ali voi avrete !empre ragione di pregare per me. E l(anno

    pro!!imo !arete ancora pi$ %elice e !oddi!%atta.

    SOSTRATA: /ar' ci) che volete. Sta!era la metter) a letto io. 8A Lcre"ia9: 1i che co!a hai para,

    aminona capriccio!a3 Ci !aranno cin&anta donne che vorreero e!!ere nei toi panni.

    L6CRE7IA: Sono contenta: ma pen!o che domattina non !ar) neanche pi$ viva.

    /RATE: Non ditare, %igliola mia: pregher) 1io per te. 1ir) l(ora"ione dell(angelo Ra%%aele, che

    ti accompagni. Ade!!o andate e preparatevi, che !i %a !era.

    SOSTRATA: La pace !ia con voi, padre.

    L6CRE7IA: Mi aitino 1io e la Madonna.

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    SCENA 1O1ICESIMA

    /ra( Timoteo, Ligrio, Me!!er Nicia.

    /RATE: Ligrio, venite %ori2

    LI6RIO: Come * andata3

    /RATE:

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    ATTO 56ARTO

    SCENA PRIMA

    Callimaco !olo

    CALLIMACO: 4orrei !apere &ello che hanno concl!o. Potree anche e!!ere che Ligrio non !i

    %accia pi$ vedere3 5anto !ono agitato2 La /ortna tiene il conto del ilancio: non ti %a mai n ene

    che non !ia accompagnato da n male. 5anto pi$ mi * cre!cita la !peran"a, tanto mi * cre!cito il

    timore. Me mi!ero2 E( mai po!!iile che io viva in tanti a%%anni e di!trato da &e!ti timori e da

    &e!te !peran"e3 Sono na nave ve!!ata da de diver!i venti, che tanto pi$ teme &anto * pi$ vicinaal porto. La !emplicit' di me!!er Nicia mi %a !perare, la !agge""a e l(in%le!!iilit' di Lcre"ia mi %an

    temere. Ahim*, non trovo re&ie da ne!!na parte. Talvolta cerco di dominarmi, mi rimprovero

    &e!ta %ollia d(amore e mi dico: ? Co!a %ai3 Sei impa""ito3 5ando avrai ottento &el che voi,

    co!a !cceder'3 Ricono!cerai il to errore, ti pentirai delle co!e che hai %atto e dei pen!ieri che hai

    avto. Non !ai &anto poco di ono !i trova nelle co!e che l(omo de!idera ri!petto a ci) che ha

    pre!ppo!to di trovarvi3 1(altro canto, il peggio che ti p) !ccedere * di andare all(in%erno: ne !on

    gi' morti tanti altri e !tanno all(in%erno tanti omini per ene2 1evi %or!e vergognarti di andarci

    anche t3 4olgi il vi!o alla !orte, %ggi il male o, !e non lo poi %ggire, !opportalo da omo# non ti

    pro!ternare, non ti !vilire come na donna. E co!- mi %accio coraggio# ma dra poco, perch+ mi

    a!!ale tanto de!iderio di !tare na volta con co!tei che mi !ento alterare da capo a piedi.: le game

    tremano, le vi!cere !i rivoltano, il core mi al"a nel petto, le raccia !i a%%lo!ciano, la linga

    diventa mta, gli occhi !i anneiano, la te!ta mi gira. Se trova!!i Ligrio, almeno avrei con chi

    !%ogarmi. ? Ma eccolo che corre ver!o di me: &ello che mi dir' mi %ar' viver %elice per n po(

    oppre morire !l colpo.

    SCENA SECON1A

    Ligrio, Callimaco.

    LI6RIO 8!olo9: Non ho mai de!iderato tanto di trovare Callimaco, e non ho mai %atto pi$ %atica a

    trovarlo. Se gli ave!!i portato rtte noti"ie, l(avrei incontrato immediatamente. Sono !tato a ca!a

    !a, in pia""a, al mercato, al Pancone degli Spini, alla Loggia dei Torna&inci, e non l(ho trovato.

    5e!ti innamorati hanno l(argento vivo nei piedi e non !i %ermano mai.

    CALLIMACO 8a parte9: Che mi !ccede che non lo chiamo3 Mi !emra adddirittra allegro2Ligrio2 Ligrio2

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    LI6RIO: Oh Callimaco, dove !ei !tato3

    CALLIMACO: Che noti"ie3

    LI6RIO:

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    LI6RIO: Co!a gli manderai3

    CALLIMACO: 6n icchiere di ipocra!!o, che * l(ideale per mettere a po!to lo !tomaco e rallegrare

    la mente.... Ahim*, ahim*, ahim*, !ono !pacciato2

    LI6RIO: Che c(*3 Co!a !ccede3

    CALLIMACO: Non c(* rimedio.

    LI6RIO: Ma co!a dici3

    CALLIMACO: Non !e ne %a pi$ nlla, mi !on mrato da !olo in n %orno.

    LI6RIO: Perch+3 Allora3 Parla chiaro.

    CALLIMACO: Non ti ricordi che ho detto a me!!er Nicia che t, li, Siro ed io avremmo pre!o n

    tale per metterlo a giacere con la moglie3

    LI6RIO: E co!a c(entra3

    CALLIMACO: Come, co!a c(entra3 Se io !ono in!ieme a voi non potr) mica e!!ere &ello che

    viene cattrato# !e invece non !ar) con voi, !i !coprir' l(inganno.

    LI6RIO: 0ai proprio ragione. Ma non po!!iamo %ar niente3

    CALLIMACO: Credo di no.

    LI6RIO: Ma !- che ci dev(e!!ere n rimedio.

    CALLIMACO: E &ale3

    LI6RIO: Ci voglio pen!are n pochino...

    CALLIMACO: Ah, ma io !to %re!co che ci devi pen!are proprio ade!!o2

    LI6RIO: Trovato2

    CALLIMACO: Che co!a3

    LI6RIO: /ar) in modo che il %rate, che ci ha aitati %in &i, %accia anche il re!to.

    CALLIMACO: In che modo3

    LI6RIO: Noi dovremo ttti trave!tirci. /ar) trave!tire il %rate: ma!cherer' la voce, il vi!o, l(aito#

    e dir) al dottore che !ei t. Ci creder'.

    CALLIMACO: Mi piace. Ma io che %ar)3

    LI6RIO: 0o in mente di %arti indo!!are na mantellina e di %arti arrivare da dietro l(angolo della

    ca!a con n lito in mano e cantando na can"onetta.

    CALLIMACO: A vi!o !coperto3

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    LI6RIO: Certo, perch+ !e t porta!!i na ma!chera de!tere!ti dei !o!petti.

    CALLIMACO: Ma mi ricono!cer'.

    LI6RIO: No, perch+ io voglio che t !torca la %accia, che t apra, ag""i o digrigni la occa e che

    chida n occhio. Prova n po(.

    CALLIMACO: /accio co!-3

    LI6RIO: No.

    CALLIMACO: Co!-3

    LI6RIO: Non a!ta.

    CALLIMACO: A &e!to modo3

    LI6RIO: S-, !-, tieni a mente &e!t(ltimo2 Ioa ca!a ho n na!o %into: voglio che te lo metta.

    CALLIMACO: Che voi che !ia3

    LI6RIO: Come !arai compar!o da dietro l(angolo, ti toglieremo il lito, ti %aremo girare &a e l'

    per con%onderti, ti condrremo a ca!a e ti porteremo a letto. Al re!to dovrai pen!arci t.

    CALLIMACO: Il prolema * di arrivare !l po!to trave!tito, pa!!ando per la citt'.

    LI6RIO: Trovati n !i!tema. Pitto!to, la po!!iilit' che t po!!a ritornare da lei dipende da te.

    CALLIMACO: In che !en!o3

    LI6RIO: 1evi con&i!tarla, !tanotte. Prima di andartene, %atti ricono!cere, rivela l(inganno, dille

    l(amore che hai per lei, il ene che le voi. E dille anche come, !en"a in%amia, potr' e!!erti amica

    oppre nemica con in%amia. E( impo!!iile che lei non !tia dalla ta parte e che la pa!!ione di &e!ta

    notte !ia n ca!o i!olato.

    CALLIMACO: Lo credi davvero3

    LI6RIO: Ne !ono certo. Ma non perdiamo pi$ tempo. Chiama Siro e manda la po"ione a me!!erNicia. Poi a!pettami a ca!a. Io andr) dal %rate e lo %ar) trave!tire, lo condrr) &i, ci niremo al

    dottore e %aremo &el che manca da %are.

    CALLIMACO: 1(accordo. 4ai.

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    SCENA TER7A

    Callimaco, Siro.

    CALLIMACO: Siro2

    SIRO: Me!!ere3

    CALLIMACO: 4ieni &i.

    SIRO: Eccomi.

    CALLIMACO: Prendi &el icchiere d(argento che c(* nell(armadio e, coperto con n po( di drappo,

    portamelo. E %ai atten"ione a non rove!ciare niente.

    SIRO: Sar' %atto. 8Si avvia9

    CALLIMACO: Co!ti * da dieci anni pre!!o la mia ca!a, e mi ha !empre !ervito %edelmente. Pen!o

    che, anche in &e!to ca!o, potr) %idarmi di li. In%atti, ench+ non lo aia in%ormato di &e!to

    intrigo, deve aver intito, dato che * mali"io!o, e vedo che !i va adegando a &anto !ta per

    !ccedere.

    SIRO 8rientrando9: Eccolo.

    CALLIMACO:

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    temendo che !opragginga &alche inconveniente che o!tacoli il mio piano. Se dove!!e !orgere

    &alche prolema, !aree l(ltima notte della mia vita, perch+ mi getter) in Arno o m(impiccher) o

    mi tter) dalla %ine!tra o mi ccider) a coltellate. 5alche co!a %ar), pr di non vivere pi$. Ma

    vedo Ligrio3 E( proprio li. Lo accompagna n tale che !emra !torpio, "oppo: !ar' di !icro il

    %rate trave!tito. Eh !-, i %rati..... Cono!cine no e li cono!ci ttti2 Chi * &ell(altro che !i * acco!tato a

    loro3 Mi !emra Siro, che avr' gi' %atto l(ama!ciata al dottore. S-, * li. Li a!petter) &i per parlare

    con loro.

    SCENA 56INTA

    Siro, Ligrio, Callimaco, /ra( Timoteo.

    SIRO: Chi * che ti accompagna, Ligrio3

    LI6RIO: 6n omo per ene.

    SIRO: Ma * "oppo o %a %inta3

    LI6RIO: Pen!a ad altro.

    SIRO: 0a la %accia da rialdo2

    LI6RIO: Ehi, !tai ono che hai !cocciato2 1ov(* Callimaco3

    CALLIMACO: Sono &a.

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    me e di ttte le mie %ortne.

    /RATE: 4i credo, e mi accingo a %are per voi &ello che non avrei %atto per ne!!n omo al mondo.

    CALLIMACO: Non !ar' %atica !precata.

    /RATE:

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    SIRO: Chi !ta aprendo l(!cio di ca!a !a3 E( il dome!tico3

    LI6RIO: No, * proprio li2 Ah, ah, ah ah2

    SIRO: Perch+ ridi3

    LI6RIO: Chi non rideree3 0a addo!!o n mantellino che non gli copre neanche il clo. Co!(ha

    in te!ta3 Mi !emra no di &ei g%i di canonici, e !otto no !padaccino. Ah, ah, ah. E !ta

    orottando non !o che... Tiriamoci da parte.

    SCENA OTTA4A

    Me!!er Nicia trave!tito

    NICIA: 5anti capricci ha %atto (!ta pa""a2 0a mandato le %ante!che a ca!a della madre e il

    dome!tico in villa. Per &e!to la lodo, ma non la lodo per il %atto che, prima di andare a letto, aia

    %atto tante di%%icolt': ? Io non voglio2... Come %ar)3... Ma co!a mi %ate %are3... Ohim*.... Mamma

    mia2... ? E !e non %o!!e !tato che !a madre la riprende!!e con a!pre""a, mica ci entrava in &el

    letto. Che le venga n accidente2 Mi !ono trave!tito ene. Chi mi ricono!ceree3 Semro

    addirittra pi$ alto, pi$ giovane, pi$ !nello. Non ci !aree donna che mi %aree pagare per andare

    con lei2 Ma dove !ono %initi gli altri3

    SCENA NONA

    Ligrio, Me!!er Nicia, /ra( Timoteo, Siro.

    LI6RIO:

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    NICIA: Per)22 Oh, !i * contra%%atto ene2 Non lo ricono!ceree ne!!no2

    LI6RIO: li ho %atto mettere de noci in occa perch+ non !ia ricono!cito dalla voce.

    NICIA: Sei n ignorante2

    LI6RIO: Perch+3

    NICIA: Come mai non me l(hai detto prima3 Me ne !arei me!!e in occa de pre io: * importante

    non e!!ere ricono!citi dalla voce2

    LI6RIO: Tenete, mettetevi in occa &e!ta.

    NICIA: Co!(*3

    LI6RIO: 6na palla di cera.

    NICIA: 1'lla &a2... 8dopo e!!er!ela me!!a in occa9: Ca, p, ca, co, che, c, c, !p.... Che ti

    venga il malanno, pe""o di manigoldo2

    LI6RIO: Perdonatemi, non mi ero accorto di avervene data n(altra per !aglio.

    NICIA: Ca, ca, p, p.... 1i che, che che era3

    LI6RIO: 1(aloe.

    NICIA: Per la mi!eria2 Sp, p.... Mae!tro, voi non dite nlla3

    /RATE: Ligrio mi ha %atto arraiare.

    NICIA: Oh, voi ma!cherate ene la voce2

    LI6RIO: Non !tiamo pi$ &i a perdere tempo. Io !ar) il capitano e !chierer) l(e!ercito per la

    attaglia. Sl corno de!tro !i !chiera Callimaco, !l !ini!tro io, in me""o alle corna il dottore: Siro

    !tar' di retrogardia, per dar man%orte a &el lato che dove!!e vacillare. Saremo l(e!ercito di San

    Ccc$.

    NICIA: Chi * San Ccc$3

    LI6RIO: E( il pi$ onorato !anto di /rancia. Ecco, appo!tiamoci &i. Sentite3 Io !ento n lito.

    NICIA: E( proprio co!-. Che %acciamo3

    LI6RIO:

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    NICIA: Non vorrei pigliare n granchio. Non vorrei che %o!!e n &alche vecchietto malaticcio e

    che &e!ta co!a la !i dove!!e ripetere domani !era.

    LI6RIO: Non ditate. Siro ci !a %are. Eccolo che torna. Che ci racconti, Siro3

    SIRO: Egli * il pi$ el gar"onaccio che aiate mai vi!to2 Non arriva a venticin&e anni, vienever!o di noi da !olo, con na mantellina e il lito.

    NICIA: /a al ca!o no!tro, !e hai vi!to gi!to.

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    ATTO 56INTO

    SCENA PRIMA

    /ra( Timoteo !olo

    /RATE: Non ho potto chider occhio !tanotte, tanto !ono crio!o di !apere come Callimaco e gli

    altri aiano ri!olto la %accenda. Per pa!!are il tempo, mi !ono me!!o a %are !variate co!e: ho detto il

    matttino, mi !ono letto na vita dei Santi Padri, !ono andato in chie!a e ho acce!o na lampada che

    !i era !penta, ho camiato il velo ad na Madonna, che %a miracoli. 5ante volte avr) detto a &e!ti%rati di tenerla plita2 Poi !i meravigliano !e la devo"ione manca2 Mi ricordo che na volta c(erano

    cin&ecento &adri votivi, e ade!!o a malapena ce ne !aranno na ventina: &e!ta co!a * colpa

    no!tra, che non aiamo !apto tener viva la %ede. 6na volta, ogni !era, dopo la me!!a, !i andava in

    proce!!ione e !i cantavano le lodi ogni !aato. Anche noi %acevamo dei voti, perch+ !i vede!!ero

    !empre delle immagini votive nove. E!ortavamo omini e donne drante la con%e!!ione a %are voti.

    Ade!!o non !i %a pi$ nlla di &e!te co!e e poi ci !i meraviglia che lo !pirito !i !ia ra%%reddato2 Oh,

    &anto poco cervello hanno &e!ti miei %rati2 Ma !ento n gran rmore arrivare dalla ca!a di me!!er

    Nicia. Eccoli2 Portano %ori il prigioniero. Sono arrivato in tempo. Ci hanno me!!o %ino all(ltima

    goccia della candela, vi!to che * &a!i l(ala2 4oglio !entire ci) che dicono !en"a %armi vedere.

    SCENA SECON1A

    Me!!er Nicia, Callimaco, Ligrio, Siro trave!titi.

    NICIA: T prendilo da l-, io invece lo agganto &a e t, Siro, lo tieni per il mantello da dietro.

    CALLIMACO: Non mi %ate male2

    LI6RIO: Non aver para, vattene pre.

    NICIA: Non dilnghiamoci.

    LI6RIO: Avete ragione. La!ciamolo andare ade!!o: diamogli de o tre girate per di!orientarlo.

    iralo, Siro2

    SIRO: Ecco.

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    ave!!e cedto %in dal principio. Poi aiamo %anta!ticato !l amino, che gi' mi !emra di averlo

    in raccio, il %antolino2 Poi ho !entito che !onava la tredice!ima ora e, temendo che

    !opragginge!!e il giorno, !ono andato nella camera da letto. Che dite3 Non dovevo %ar al"are &el

    gran rialdo3

    LI6RIO: Ci credo2

    NICIA: li * piacita la cavalcata2 1opo che !i * al"ato, vi ho chiamati e l(aiamo portato %ori.

    LI6RIO: La co!a * andata ene.

    NICIA: Co!a pen!i del %atto che mi di!piaccia3

    LI6RIO: 1i che co!a3

    NICIA: Per &el povero giovane... Che dea morire co!- pre!to, e che &e!ta notte gli dea

    co!tare co!- cara.

    LI6RIO: Oh, non %atevene troppi pen!ieri. La!ciate che !e ne preoccpi li.

    NICIA: 0ai ragione. Ade!!o non vedo l(ora di incontrare mae!tro Callimaco per rallegrarmi con li.

    LI6RIO: /ra n(ora !cir'. Ma il giorno * gi' arrivato. Noi andiamo a camiarci. 4oi co!a %arete3

    NICIA: Me ne andr) anch(io a ca!a a mettermi dei ve!titi decenti. /ar) al"are e lavare mia moglie e

    poi la porter) in chie!a a prendere la enedi"ione delle perpere. radirei che anche voi e

    Callimaco %o!te l', co!- da poter parlare ttti al %rate per ringra"iarlo e dargli n compen!o per il

    %avore che ci ha %atto.

    LI6RIO: 4a ene, %aremo co!-. Arrivederci.

    SCENA TER7A

    /ra( Timoteo !olo

    /RATE: 0o dito &e!ti di!cor!i e mi * piacito ttto, con!iderando &anto !tpido !ia &e!to

    dottore# ma l(ltima %ra!e !l compen!o * &ella che mi * piacita maggiormente. Poich+ devono

    venire a trovarmi, non voglio pi$ !tare &i, ma a!pettarli alla chie!a. Ma ade!!o chi e!ce dalla ca!a3

    Mi !emra Ligrio, e con li credo !ia Callimaco. Non voglio che mi vedano. Se poi non dove!!ero

    venire a trovarmi, !ar) !empre in tempo ad andare io a trovare loro.

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    SCENA 56ARTA

    Callimaco, Ligrio.

    CALLIMACO: Come ti ho detto, Ligrio mio, !ono !tato l' %ino alla %ine n po( di malavoglia:

    ench+ prova!!i n gran piacere, non mi !emrava one!to. Ma, dopo che le ho con%e!!ato l(amore

    che provo per lei e che le ho %atto capire che, per la daenaggine del marito, potremmo e!!ere

    %elici !en"a ne!!na in%amia e, dopo che le ho prome!!o che, !e il marito dove!!e pa!!are a miglior

    vita, la !po!erei !ito e dopo che lei, avendo approvato &e!te argomenta"ioni, ha anche

    appre""ato la di%%eren"a che c(* tra lo !tare a letto con me pitto!to che con Nicia e tra i aci di n

    amante giovane e &elli di n marito vecchio, dopo &alche !o!piro ha detto: ? Poich+ la ta a!t"ia,

    la !tpidit' di mio marito, l(ingenit' di mia madre e la di!one!t' del mio con%e!!ore mi hanno

    !pinta a %are ci) che mai di mia ini"iativa avrei %atto, voglio pen!are che ttto &e!to arrivi da na

    di!po!i"ione cele!te, ed io non !ono capace di ri%itare &ello che il Cielo vole che io accetti.

    Allora io ti prendo per !ignore, padrone, gida: t !arai mio padre, il mio di%en!ore, ttto per me. E&ello che mio marito ha volto per na notte, voglio che lo aia per !empre. 1iventerai dn&e

    !o amico !tretto, e verrai !tamattina in chie!a e da l- verrai a pran"o con noi. E andare e venire

    dipender' da te, e in ogni momento potremo incontrarci !en"a de!tare !o!petti. ? Io, dendo &e!te

    parole, !tavo &a!i per morire dalla tenere""a. E( molto pi$ di &ello che de!idera!!i, tanto che

    ade!!o !ono l(omo pi$ %elice del mondo. E, !e &e!ta %elicit' non %o!!e de!tinata prima o poi a

    mancare per il tra!correre del tempo, !arei anche pi$ eato dei eati, pi$ !anto dei !anti.

    LI6RIO: Mi %a proprio piacere che !ia andata co!-, ed * !cce!!o come io ti dicevo. Ma ade!!o

    che %acciamo3

    CALLIMACO: Andiamo ver!o la chie!a, dato che le ho prome!!o di e!!ere l'. Lei verr' con la

    madre e il marito.

    LI6RIO: 4edo che e!cono dalla porta, lei e la madre. 1ietro c(* il marito.

    CALLIMACO: Avviamoci e a!pettiamoli alla chie!a.

    SCENA 56INTA

    Me!!er Nicia, Lcre"ia, So!trata.

    NICIA: Lcre"ia, io credo che ade!!o !ia meglio %are le co!e con timor di 1io, e non alla

    pa""erellona2

    L6CRE7IA: Che !i deve %are ora33

    NICIA: Ma garda come ri!ponde2 E( ttta ringall""ita2

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    SOSTRATA: Non vi meravigliate. E( n tantino alterata.

    L6CRE7IA: Co!a volete dire3

    NICIA: 1ico che * meglio che io vada avanti a parlare al %rate per dirgli di venirti incontro

    !ll(!cio della chie!a e per condrti alla enedi"ione. Perch+ oggi * come !e t rina!ce!!i.

    L6CRE7IA:

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    NICIA: Lcre"ia, per merito di co!ti noi avremo n a!tone per la no!tra vecchiaia.

    L6CRE7IA: Io gli !ono immen!amente grata, e voglio che !ia no!tro amico.

    NICIA: Oh, !anta donna2 4oglio che li e Ligrio vengano a pran"o da noi.

    L6CRE7IA: Sicramente2

    NICIA: E voglio anche dar loro la chiave della !tan"a al pian terreno perch+ po!!ano venirci a loro

    piacimento. 5e!ti !ignori non hanno donne in ca!a e vivono come e!tie.

    CALLIMACO: Io accetto, per !arla di tanto in tanto.

    /RATE: Io dovrei avere i !oldi per l(elemo!ina...

    NICIA: State pr certo che oggi !te!!o vi !aranno mandati.

    LI6RIO: Ed a Siro ne!!no ci pen!a3

    NICIA: Che chieda2 Ttto ci) che ho * !o2 T, Lcre"ia, &ante monete d(argento voi dare al %rate

    per la enedi"ione3

    L6CRE7IA: Non lo !o.

    NICIA: In!omma, di( n nmero.

    L6CRE7IA: 1ategliene dieci.

    NICIA: Capperi2

    /RATE: E voi, madonna So!trata, mi !emra che !iate ringiovanita.

    SOSTRATA: Chi non lo !aree3

    /RATE: Andiamo ttti in chie!a a dire la preghiera canonica. Poi, dopo la me!!a, ve ne andrete a

    pran"are dove volete. 4oi, !pettatori, non a!pettate che noi !ciamo: la me!!a * lnga, io rimarr) in

    chie!a e loro !e ne andranno a ca!a pa!!ando per l(!cio laterale. State ene.

    FINE