Malattia Terminale Nel Dharma

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    Buddhismo e Vedanta Advaita:

    due dottrine, una mtadi Alberto Mengoni (Pubblicato su PARAMITA n. 39 luglio 1991)

    Secondo ari studiosi (Sc!erbas"#$ Poussin$ %internit&$ edaltri)$ la 'osi&ione del udd!iso non * stata$ e non *$ cos+distante da ,uella di altri sistei -loso-ci dellantica Indiac!e cercaano di diostrare lillusoriet/ del ondoesteriore e del nostro i'er0etto sistea entale di 'erce&ione. In0atti i sistei esistenti alle'oca del udd!a$ancorc!2 rai-cati in 'i dottrine$ si erano silu''ati sullabase del 'riitio e sostan&iale studio dei 4eda$ il 'oderoso co'endio di Sagge&&a Arcaica e Tradi&ionale5 a$ a

    causa del gran nuero di inter'reta&ioni di ,uesteScritture$ non 'otea esserci una linea di condotta unica$sicc!2 olti dubbi si 'resentaano ai Ricercatori della 4erit/$ i ,uali 'eraltroriteneano 'i i'ortante inter'retare dette Scritture in odo sibolicotralasciando le creden&e 'o'olari c!e inece$ ligie alla lettera$ aeano creatotutto un ondo diino$ 'o'olato da arie diinit/ adorate e ra''resentate intutte le 0ore 'ossibili di ani0esta&ione. 6u 'ro'rio a tali Ricercatori c!e siriolse S!a"7auni ,uando sent+ il bisogno di conoscere i isteri dellesisten&a$'ungolato da un 'ro0ondo senso di co'assione 'er le condi&ioni di so8eren&adi tutti gli esseri. Ma gli$ do'o arie es'erien&e$ 0u 'ortato a concludere coenessun ti'o di sagge&&a 'roeniente dallesterno arebbe 'otuto risolere i

    'roblei della condi&ione uana e$ ,uindi$ decise di eri-care da solo lunicaia deterinatasi coe 'ossibile: il iaggio allinterno della 'ro'ria ente.Tuttaia il udd!iso gi/ agli ini&i ebbe bisogno di un humus tradi&ionale 'ernascere e silu''arsi$ e ci; starebbe a diostrare le attinen&e e accostaenticon il successio silu''o dellAdaita4edanta$ -orito in India do'o larare0a&ione del udd!iso stesso. Sono coun,ue innegabili alcune di8eren&etra le due a?once&ione ?entrale del udd!iso di T. Sc!erbas"#$ (d. @baldini$ Roa) incui si 0a ri0eriento ad altri Autori in accordo con ,uesta 'osi&ione) !anno

    'resentato un udd!iso delle origini es'resso ,uasi coe una continua&ioneed un rinnoaento del essaggio delle @'anis!ad$ e lo stesso T. R. 4. Murti$nel suo libro >a 6iloso-a ?entrale del udd!iso (d. @baldini$ Roa)$ lasciatras'arire coe un indissolubile -lo leg!i il udd!iso Mad!#ai"a diagar7una allAdaita 4edanta di S!a"ara$ anc!e se controersie trasuccessii seguaci dei due sistei 0arebbero 'ensare a sensibili diergen&e$ inogni caso 'uraente dialettic!e.

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    condurre il ero ricercatore erso la 'aci-ca constata&ione c!e la 4erit/ * unasola e i odi 'er rielarla sono tutti ugualente alidi.

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    inde-nito e i'erturbabile$ 'rio di 'ersonalit/ e indiidualit/$ non * altro c!ela Realt/ Su'rea calata in noi e nascosta$ coe il sole dalle nuole$ dal s2egoico e aterialista. Guesto S2 (Atan) * del tutto siile alla Caturadiudd!aC$ 'oic!2 non * 'ersonale$ n2 se'arato$ n2 duale5 ci co'enetra tuttia$ anc!e$ ci trascende$ nel senso c!e non 'u; essere conosciuto n2 identi-

    catoC su ,uesto 'iano di esisten&a 0enoenica$ n2 'u; essere co'resoconcettualente.

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    ulti0ore. ei noe esi c!e abbiao 'assato nel grebo aterno$'rigionieri del li,uido 'lacentare$ la nostra coscien&a !a obbligatoriaenteconosciuto solo se stessa5 nel silen&io 'i totale e sen&a alcun ri0erientoesterno siao stati coscienti solo di noi stessi$ sen&a rendercene ne''ureconto$ 'erc!2 non 'oteao aere altra conoscen&a c!e ,uel JnullaK in cui

    eraao iersi. Guando siao enuti alla luce essa * stata il 'rio i'attocol C0uori di noiC$ la 'ria conoscen&a duale.

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    oC ondo 0enoenico e dell CassolutoC nouenico$ anc!e se in realt/ non c*diisione n2 se'ara&ione tra le su''oste Cdue coscien&eC$ cos+ coe in alcuni'articolari stati di sogno in cui$ 'ur aendo diretta sensa&ione degli aenienti iaginati dalla ente$ e ,uindi in ,ualc!e odo iendoli$ nondienodi base c* una 'ro0onda sensa&ione di distacco$ di non 'arteci'a&ione$

    testioniata dal 0atto c!e$ s'esso al attino$ ,uasi non raentiao ,ueglieentuali sogni. ?os+ il ero Saggio ie la sua ita uana$ con un occ!iointerno c!e non 'arteci'a$ con una ente c!e non si attacca$ non aderisce aci; c!e aiene. gli * 'resente sulla scena a * coe se non ci 0osse$ tuttoscorre daanti a lui coe in un -l$ ed egli i si uoe dentro$ a totalentedistaccato$ costanteente ierso nella 'ro0onda solitudine della coscien&a$in cui * 'er0ettaente riconoscibile la Realt/ delle cose cos+ coe sono nellaloro erit/$ non ediate dalla ente indiiduale$ sensibile e condi&ionata daes'erien&e e 'regiudi&i 'ersonali.Guesto stato silen&ioso della coscien&a si 'u; de-nire coe lo Stato Assolutoc!e si riela in noi in odo non a8errabile e non tangibile. In0atti$ se ci siaccorge di esso e si tenta di renderlo logico e ra&ionale ,uesto stato sco'aree ne 'erdiao le tracce ricadendo$ nostro algrado$ nella ordinaria coscien&aentale del s2 illusorio$ se'arato e dualistico. Guesto stato * conosciuto nelledierse tradi&ioni sa'ien&iali ed indicato con ari noi: Ma-hatattvaoAtmabrahman$ nell Adaita 4edanta5 Mahamudrao Maha-Ati$ neludd!iso tantrico5 Wu-hsin oMu-shin$ nel udd!iso &en. In0atti$ al di l/ di,ualc!e arginale s0uatura inter'retatia$ ,uesti noi stanno se're a signi-care lo Stato Puro iutabile e nonnato della Realt/ Su'rea e dellaatura di udd!a$ c!e * non turbato$ c!e tutti 'ossediao$ e c!e$ ,uando *integrato e insediato s'ontaneaente sen&a interru&ioni$ riela lo Stato

    dellilluina&ione in cui diorano gli sseri Reali&&ati.O 'ur ero c!e ,ualun,ue a''ellatio non si addice ad identi-care ,uello statodi coscien&a c!e$ an&i$ nelle 'redette tradi&ioni * 'i s'esso se'liceentec!iaato CGuelloC CS2RealeC o''ure il CSen&aoeC$ 'ro'rio 'er ribadireli'ossibilit/ di 'oterlo conoscere con la ente ra&ionale e concettuale. Ma'oic!2 c!i lo conosce s/ eraente di cosa si tratta$ * o''ortuno non darei'ortan&a ad eentuali descri&ioni (daltra 'arte 'uraente a''rossiatie esibolic!e)$ ,uanto al signi-cato$ 'ro'rio 'er 'oter in ,ualc!e odo onorarnela gloria e riconoscerne la grandiosit/5 cos+ coe * insegnato c!e non si deedare i'ortan&a al dito c!e indica la >una$ bens+ latten&ione dee essere0ocali&&ata erso lo s'lendore stesso dell argenteo astro nell oscuro cielo

    notturno. QQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQ

    L!ILLU"INAIONE I"#$OVVISAne%%!INSE&NA"ENTO di 'UI-NEN& (di Alberto Mengoni (Pubblicato su PARAMITA n. di ottobre 199) >a -loso-a dello Len$ cos+ coe * giunta a noi$ ris'ecc!ia 0edelenteles'erien&a di una dottrina di ita e di 'ensiero 'raticata nei 'aesi dellstreoFriente e traandata dalla 'recedente scuola cinese di noe ?! an. ?oe *

    gi/ c!iaraente es'resso dal noe$ ,uesta scuola udd!ista del Ma!a#ana(4eicolo aggiore)$ 0a della edita&ione o conte'la&ione (Dhyanainsanscrito$ Ch' an in cinese$Zen in gia''onese$ Soen in coreano e Thien in

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    ietnaita) il 'rinci'ale sco'o dei suoi studi e dei suoi insegnaenti$ coediretta conseguen&a dell adesione 0erida e coninta allinsegnaento deludd!a e dei suoi abasciatori della 0ede. Il 'i 0aoso tra ,uesti$ ilbeneerito od!id!ara$ 'artito dallIndia Meridionale (o$ secondo alcuni$ da?e#lon) 'ort; con s2 i Sutra originali del udd!iso$ con le regole e gli

    insegnaenti della scuola mahayanaed a''rod; sulle coste della ?inaMeridionale$ circa 1 anni (UQ secolo d.c.) do'o ilparinirvanadel udd!a$essendo gi/ carico di anni e di sagge&&a e aendo da te'o reali&&ato laudd!it/. gli era un diretto disce'olo del aestro Pra7natara$ lultio$ in ordine di te'o$ dei grandi Patriarc!i Indiani di ,uelle'oca. =iunto in ?ina$od!id!ara 'rese ad insegnare ai saggi$ c!e da te'o 'ro0essaano la 0edenel Tao$ le 'i segrete e 'ro0onde no&ioni c!e il udd!iso aea silu''ato in,uegli anni: ,uelle sulla natura della ente. Il suo co'ito non era ageole a$dato c!e le sottili cause "aric!e erano orai ature nelle enti dei suoiascoltatori$ il suo insegnaento 'rese 'iede$ 0u co'reso e si 'ro'ag; abbastan&a eloceente in tutta la ?ina.?irca due secoli do'o$ il Guinto Patriarca Nung Den$ 'resentendo c!e alla suaorte arebbe douto tras0erire il testione della disci'lina$ c!e erano il antoe la ciotola di od!id!ara stesso$ cerc; un erede 'er aVdargli il delicatoco'ito di traandare la dottrina dellssen&a della Mente ('unto 0ondaentale della Scuola ?!an). 6u costretto a scegliere non il suo disce'olo'rinci'ale S!enNsiu$ c!e aea diostrato di non aer a8errato il erosigni-cato del

    co'reso il senso dellilluina&ione e il signi-cato della natura della ente (1).Attraerso la lettura del CTA?NI=C$ il sutra c!e 'orta il suo noe ()$ si 'u;0acilente aettere c!e lo stesso Nuieng 0u eraente un riolu&ionarioed innoatio aestro. In0atti$ -no ad allora e salo rare ecce&ioni$ iludd!iso in ?ina era una -loso-a d2lite$ in ,uanto la sua conoscen&a eraliitata 'i o eno alle classi colte$ tanto * ero c!e i aestri 0orulaano iloro insegnaenti secondo rigidi sc!ei ortodossi$ assai diVcili daco'rendere da 'ersone di ceto uile e 'o'olare. ?on Nuieng$ es'onente di'rio 'iano della cosiddetta CScuola I'roisaC(3)$ le cose incoinciarono acabiare5 il suo linguaggio eVcace e diretto non solo 'otea essere Cdigerito e0ailiari&&atoC anc!e dai ceti sociali eno dediti all erudi&ione ed ai lung!i

    studi a$ an&i$ 0u assiilato ed interiori&&ato in aniera cos+ 'ositia dariuscire a generare subito un 0olto stuolo di seguaci e disce'oli c!e$ do'o ilri'etuto ascolto dei suoi insegnaenti e dei suoi oniti$ di solito raggiungeaeloceente lo stato della illuina&ione.6u 'er ,uesto otio c!e la scuola enne c!iaata CI'roisaC$ 'oic!2 i'recisi insegnaenti sulla ssen&a della Mente$ sullo silu''odella Prajna (Sagge&&a)$ sul 'entiento 'er le a&ioni nonorali (Shia!" sullabbandono degli stati illusori della ente$ sulla disidenti-ca&ione da tutto ci; c!e non * Reale ed in-ne sul riconosciento della nostra'ro'ria natura di udd!a$ aeano 'rodotto e8etti tangibilente 'ositii eliberatori e$ secondo il io 'ensiero$ 'otrebbero 'rodurre ancora lo stessoe8etto anc!e nella nostra e'oca e nella ciilt/ in cui iiao. Si dee notare$tra laltro$ c!e ,uesto as'etto della dottrina ?!an 0a da -lo conduttore a tuttala linea di trasissione del udd!iso Len$ sia Rin&ai c!e Soto$ e si 'u;

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    ritroare$ ,uasi identico$ in altre -loso-e esoteric!e nondualiste sia budd!iste(coe lo

    ellinsegnaento della Cilluina&ione i'roisaC si 'untuali&&a$ anc!e$ c!egli insegnaenti del udd!a sono una 'roida ano c!e ci aiuta a tirarci 0uoridalle sabbie obili dellesisten&a ciclica e c!e$ ,uella ano$ dor/ esserea8errata assai strettaente e non ollata ai 'i$ altrienti la orsa 0ataledel isc!ioso 0ango$ ra''resentato dalla nostra ente containata$ 'ersister/nelling!iottirci oento do'o oento$ sogno do'o sogno$ ita do'o ita edeone do'o eone. >a =rande ?o'assione di Nuieng (e di tutti i 4ittoriosi c!e$coe >ui$ ci 'orgono la loro ano) si ani0esta coe un a''ello diretto allaente$ un 0aro luinoso c!e ci 'erette di accostare sen&a 'ericolo ed inaniera ra'ida alla s'onda della >ibera&ione$ anc!e se 'er; s'etta a noicogliere ed assiilare ,uesto essaggio$ integrandolo e 'raticandolo conseriet/ ed assiduit/.Se noi non abbandoniao de-nitiaente la cocciuta adesione alle c!ieredell esisten&a (attaccaento)$ non 'otreo 'oi essere esentati dai teuti

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    a8anni collaterali (so8eren&a). Altre 'arole di Nuieng ci dicono: %1uando avostra mente , #ontorta e presa da.i a2ari de mondo" voi siete de.i esseri#omuni #on a natura di $uddha atente ed in#onos#ibie) A #ontrario" *uandodiri.ete a vostra mente verso a purea e a sempi#it aora s34 sieteveramente dei $uddha50 (). ?* un grandioso elogio alla ca'acit/ di

    conoscen&a delluoo$ nel Sutra$ c!e ritiene c!e lssen&a della Mente *grande coe lo s'a&io$ 'oic!2 'u; contenere e conoscere tutte le cose(onniscien&a)$ a gli stolti la rie'iono di desideri 0utili e concetti illusori5'ertanto essi si allontanano dalla Prajna e$ 'oic!2 s'recano la conoscen&a$ non'otranno ottenere lIlluina&ione. Si desue$ ancora$ dalle 'arole del Patriarca$c!e la ?onoscen&a * la base della >ibera&ione. Preesso c!e sen&a conoscen&anon c* sale&&a$ * o''ortuno 'recisare c!e la stessa ?onoscen&a dee$coun,ue$ enire riconosciuta$ accettata ed assiilata. >e 'ersone ordinariec!e non entrano in contatto con la ?onoscen&a$ anc!e se iessero una itaorigerata e 'ria di condi&ioni s0aoreoli$ do'o la loro orte rinascerebberocoun,ue in ulteriori 0ore di esisten&a$ 'erc!2 0ondaentalente ignorantidella Sagge&&a Trascendente. Mentre tutti gli indiidui c!e$ 'er loro 0ortuna$engono a conoscen&a delle 'ro0onde erit/ del ibera&ione.>o stesso od!id!ara$ con ri0eriento alla conoscen&a$ aea cos+ ris'osto alsuo aestro Pra7natara: 6Tra tutti i .ioiei7 i .ioieo dea 8erit , i supremo)))tra tutti .i spendori7 o spendore dea Sa..ea , i supremo))) tra tutte e#hiarit" a #hiarit dea Mente , a suprema) 9o s/avi3o di *uesto .ioieo non

    pu: s/o.orare di per s; stesso" ha biso.no #he a u#e dea #onos#ena ne

    dis#erna o s/avi3o))) & .ioieo non , un .ioieo in s; stesso per#h; abbiamobiso.no de .ioieo dea #onos#ena per ri#onos#ero #ome un .ioieo in sensomondano56 (U). >a conce&ione del lasciare la ente nella sua condi&ionenaturale$ libera di Candare e enireC *$ 'er la Scuola I'roisa$ una regola disoa sagge&&a e 'raticit/. Pro'rio la eccanicistica tenden&a di C0erarsiCsulle idee$ i 'ensieri$ le congetture e i giudi&i 'orta la stessa ente ada''esantirsi e C0uoriarsiC$ restringendo cos+ la ca'acit/ della Prajna di 'oterosserare silen&iosaente e lucidaente gli eenti entali in odo distaccatoe noncoinolgente. >a ente CcoinoltaC nei 0enoeni non riesce 'i adesiersi dallinisc!iarsi nelle inter'reta&ioni egoic!e e dualistic!e e$ ,uindi$costringe ineitabilente lindiiduo a coettere a&ioni 'ersonalistic!e e

    graide di negatie containa&ioni "aric!e.In conclusione$ si 'u; ben dire c!e il 'oderoso e 0ron&uto albero dello Lendebba tutto il suo rigoglio alle 'ro0onde radici del soo 'ensiero di Nuienge della Scuola

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    ote:(1) 6FARui-

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    ries#e a porre Ene aa #on#atenaione dei propri pensieri) + *uando taepoteniait , destata" *uaun*ue #ausa #on#orrente , suF#iente adeterminare i @isve.io)C (da C?!an e LenC d. MediterraneeRoa 'ag.11). Guindi$ si co'rende benissio c!e la 'oten&ialit/$ 'urc!2autenticaente curata$ * coe un 're&ioso see c!e$ in concoitan&a di

    concause 0aoreoli (coe$ 'er ese'io$ la era 0ede$ il ero s0or&oentusiastico$ la era cala entale e$ in de-nitia$ la era sagge&&a) doesbocciare$ necessariaente$ nella 'i 'ura e genuina Illuina&ione I'roisa.Guesta$ 'oi$ altro non * c!e il riconosciento della 'recedente 0alsaidenti-ca&ione con ,ualcosa di nonreale$ ,ualcosa di iaginario c!e 0aceacredere ad una assurda esisten&a illusoria 'ersonale$ carica di 'reconcetti$,uali 0elicit/ e so8eren&a$ bene e ale$ libert/ e sc!iait$ con conseguentitentatii di 0ar 'eranere le condi&ioni 'ositie a sca'ito di ,uelle negatie.Tentatii e s0or&i dire&ionati$ ita do'o ita$ erso la continua ed estenuantericerca di una 'resunta >ibera&ione$ anc!essa 'urtro''o altrettanto illusoria,uanto c!ierica.Se ,ualcuno$ co'rendendo bene gli insegnaenli relatii$ riuscisse alenouna olta ad abbandonare tutti i concetti e a diorare in 'ace nel 'ro'rioinconscio$ non arebbe 'i bisogno di inseguire nulla. ?ostui sarebbe subito$autoaticaente$ ,uello c!e gli altri indiidui c!iaarebbero Illuinato$entre 'er lui non esisterebbero 'i signi-cati di ,uesta o ,ualsiasi altracondi&ioneB on a caso$ lo stesso Pro0essor

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    #he voi siete5 9'universo #he appare aa #os#iena , un'imma.ine neospe##hio in #ui o.ni essere seniente si riIette" vae a dire #he a #os#iena ,a sor.ente stessa de'universo apparente) 9a #os#iena non , diversa da suo#ontenuto mani/estatoH 9a pro/onda #omprensione intuitiva di *uesto /atto , isoo ed uni#o '@isve.io'" o '&&uminaione'" a soa iusoria '9iberaione' da una

    iusoria s#hiavit" i risve.io da so.no-vivente5C (ibide$ 'ag.1919U).Si deduce in odo eidente$ ,uindi$ c!e lIlluina&ione I'roisaobbligatoriaente non dee essere un ,ualcosa di ideale ra&ionale o una,ualc!e 'roo&ione 'ersonale de-nitia coe 0orse erroneaente si'otrebbe essere indotti a 'ensare$ 'oic!2 se * ero c!e il la'o di intui&ioneeliina di col'o il buio dellignoran&a eta-sica$ gli e8etti della stessaignoran&a$ anc!e se ridiensionati$ 'otrebbero 'urtro''o continuare ad agire'er la 0or&a del Prarabd!a"ara ed in ,uesto caso la ente 'uri-cata'otrebbe ottenere il 0rutto -nale solo al oento della orte -sicaB.?iononostante$ il riconosciuto riseglio ('ro'rio coe il riseglio da un sognonotturno) ette drasticaente e totalente -ne alle illusioni ed alle erroneeidenti-ca&ioni$ deterinando so'ratutto la cessa&ione dei bisogni dia''oggiarsi od attaccarsi ancora a ,ualcosa$ 0osse 'ure lintia s'eran&a inuna ,ualc!e alco'resa libera&ioneB cos+$ coe si dice c!e sia lultiagoccia a 0ar traboccare un aso colo$ allo stesso odo * lultia goccia dico'rensione c!e 0a cadere il 0ondo del barile 'ieno di lacca nera (allocu&ioneLen c!e si ri0erisce alla ente cogitante).

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    el C=at!a di Man7usriC del Surangaa Sutra$ iene ben s'iegata tutta lase,uen&a dellautosilu''o coscien&iale attraerso le arie 0asi dellaedita&ione$ 'artendo dallossera&ione dei 0enoeni ateriali esterni e degliaggregati grossolani interni -no a giungere alla 'erce&ione delle lorosottiglie&&e essen&iali (o essen&e sottili). Ancora$ ?!arles >u" descrie ,uesta

    se,uen&a ,uasi interaente$ con 'recisi coenti c!e dientano eriinsegnaenti 'er una 're'ara&ione graduale erso il 'uro Stato della Mente?!an (o Mente Risegliata)$ nel suo Iibro CI Segreti della Medita&ione ?ineseC(d.@baldini Roa 'agg. 3Y) e ne conclude$ in un altro libro$ le8etto-nale$ con 'arole c!e 0urono 'ronunciate dallo stesso udd!a:

    6

    al olo ,uel Coentosen&ate'oC c!e alla -ne ci riseglier/Calli'roisoC$ e in aniera -nalente de-nitiaB . +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

    I% $aionamento di Chandra.irti/ome 0rati/a meditativa- di 1 Cristina Martire Z (Pubblicato do'o il suo decesso su PARAMITA n. U Fttobre

    199)#resenta2ione di A%3erto "enoni:-9a traduione de testo diJoe Wison su 6Settupi#e @a.ionamento di Chandrakirti6 #he i

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    brano *ui riportato #i presenta (e #he viene pubbi#ato daa+diioni Chiara 9u#e di Pomaia!" si , riveata purtroppo undrammati#o presa.io non#h; una sorta di preparaionea'esperiena terminae di abbandono de #orpo da parte dea

    stessa traduttri#e Cristina Martire7 in/atti a sua estrema sensibiitha ra..iunto 'api#e dea prati#a spirituae proprio nea#ompassionevoe /orma di dis#reione ed umit ed ha #oin#iso #ona voont di tradurre *uesto si.niE#ativo testo e di desiderarne a

    pubbi#aione per i bene de.i esseri senienti)Subito dopo" a2rettandosi nea #omposiione a #omputer dedis#hetto" *uasi presentisse a s#arsit di tempo a disposiione"venne #opita da #rudee mae #he in po#hissimo tempo e vaniE#atii po#hi interventi possibii" a rub: a nostro a2etto e a *uesta vita

    terrena) Con a stessa serenit" pa#atea e riservatea #on #uivisse a sua breve esperiena di vita" se ne , andata in punta dipiedi7 *uasi temesse" #ome era suo #ostume" di darepreo##upaioni a tutti noi)Chi 'aveva #onos#iuta" me per primo #he sono stato suo #ompa.nodi vita e di Dharma per die#i anni" ha potuto appreare adei#atea dea sua persona" a do#ea de suo #arattere e'estrema .enerosit dea sua prati#a spirituae) +ra" an#he" unanotevoe anima artisti#a4 mote sue opere pittori#he" in stiemandai#o" sono #onos#iute soamente dai suoi ami#i pi intimi" in*uanto a sua estrema riservatea e rendeva diF#ie proporsi e/arsi #onos#ere sotto *uesti aspetti) & doore #he ha #opito tutti pera sua s#omparsa" viene in *ua#he modo enito daa#onsapevoea dea serenit e /ora d'animo dimostrata da eidurante tutto i periodo tra a mani/estaione de mae e a suadipartita (po#o pi di un mese in tutto!" in #ui , rimasta#ostantemente e *uietamente #onsapevoe e mite) o stesso nesono rimasto enormemente impressionato) >o ri#evuto un

    pre.evoe inse.namento ed un .randissimo esempio su modo dia2rontare a morte" *uae non avrei potuto ottenere ma.rado tutti iibri da me etti su'ar.omento) Sono #onvinto #he e istruioni#ontenute nei vari testi Tibetani inerenti a bardodea morte sonostate rammentate e interpretate in modo ma.istrae da *uesta

    pi##oa" .rande prati#ante e #he a sua mente puriE#ata #i aiuter e#i prote..er" daa sua dimora #eestiae" stimoando#i a#ontinuare a prati#a #orretta de Dharma e a prose.uire verso ira..iun.imento de'iuminaione" per i bene di tutti .i esserisenienti" #ome ha /atto ei ne se.reto de #uore" ma.rado a sua

    breve esistena)

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    9a Kondaione Maitreya" di #ui Cristina era diri.ente attiva e arivista Paramita" a ri#orderanno sempre #on amore e #on 'attesa#he possa tornare" per #ontinuare a sua opera di $odhisattva" #oni #on/orto di una preiosa e /ortunata rinas#ita)

    ?M5 LAT+ LAT+ PA@ALAT+ PA@ASAMLAT+ $?D>& S8A>ABAd un 'rio$ su'er-ciale a''roccio$ il 'rocediento del Settupi#[email protected] scritto da ?!andra"irti a coento di agar7una 'u;a''arire 0or&ato oarti-cioso. Tuttaia$ al di l/ del 0atto c!e le analisi'ro'oste si aalgano di ragionaenti logici e ric!iedano o'era&ioniconcettuali$ esse !anno il alore e la 'oten&a di una era e 'ro'riaedita&ione intros'ettia. =li stessi -loso- seguaci del Mad!#ai"a

    (Prasangi"a)$ da udd!a'alita a Tsong !a'a$ -no a [ang #a$!anno auto la 'reura di 'untuali&&are c!e lo sco'o 'riario es'eci-co dei @a.ionamenti * ,uello di guidare la ente erso lalibera&ione dal sasara$ dall errore$ dalla so8eren&a5 secondo le'arole dello stesso ?!andra"irti$ in0atti$ Csono insegnaenti c!eriguardano la realt/C (Suppemento 4I$ 11Wab). >a loro 0un&ione non* ,uella di intra''olare la ente in un gioco di raVnati so-si -ni ase stessi$ n2 ,uella di enunciare se'lici erit/ in co'licate0orule logic!e. Ma$ attraerso lo studio attento e la ri'etutaedita&ione intros'ettia$ c!iarire 'rogressiaente ed eliinareuno ad uno i dubbi e le tenden&e ad aderire a isioni distorte dellarealt/.>oggetto della edita&ione$ loggetto di ossera&ione$ loggettodella nega&ione anno ricercati dirigendo latten&ione ersolinterno$ erso un modo di #on#epire (c!e * da''ria ,uello dellaente condi&ionata dallerrore)$ 'i c!e erso la conce&ione stessa.Alla base della corretta 'erce&ione i * la 0acolt/ c!e discriina traero e 0also$ tra ci; c!e * reale e ci; c!e non lo *. Sulla strada dellaerit/$ c!e * anc!e ,uella della irt$ si 'rocede eliinandoda''ria gli errori 'i grossolani e gradualente ,uelli 'i sottili$ed il 'rio$ grossolano errore c!e a8ronta colui c!e as'ira areali&&are la erit/ * ,uello della C'eranen&aC$ cio* la isioneeternalista$ insiee al suo o''osto$ il nic!iliso.>eternaliso$ ,uando si ri0erisce alla 'ersona$ * una conin&ionecreata in odo arti-ciale$ elaborata dallintelletto$ c!e scaalca lastessa es'erien&a e'irica$ 'rendendo a sostegno dottrine osistei -loso-ci c!e 'ro'ongono lesisten&a eterna ed assolutadella 'ersona nella 'ro'ria indiidualit/ e se'arate&&a. Poic!2$ secondo les'erien&a condiisa da tutti$ le 'ersone uoiono e nonsono a8atto eterne$ 'er sostenere una tale idea * necessario

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    a8erare un essen&a indiiduale diersa da ci; c!e nella 'ersonacostituisce las'etto de'eribile$ un 'rinci'io distinto dal co'osto'sico-sico$ a cui iene dato il noe di S2. >a conin&ione nellesisten&a di ,uesto s2 a cui si attribuisce un carattere di eternit/$

    iutabilit/ (o 'eranen &a) e diersit/ (o indi'enden&a) dalco'osto 'sico-sico * la 'ria ad essere sontata dalragionaento discriinatio. Anc!e la conce&ione di ti'o innato$oero ladesione al odo in cui i 0enoeni a''aiono alla nostraente ignorante$ costituisce una tenden&a all eternaliso$ 'erc!2alla nostra 'erce&ione innata i 0enoeni non a''aiono nel lorocontinuo utaento$ a stabili$ concreti e dotati di 'ro'riecaratteristic!e iutabili.Il nic!iliso * la tenden&a contraria$ ed * lontano dal conce'ire

    lautenticit/ dei 0enoeni ,uanto laltro estreo delleternaliso. Oanc!esso unidea intellettuale$ c!e eccede col negare anc!e la 'urae se'lice a''aren&a di esisten&a dei 0enoeni. Sorge coerea&ione alleternaliso$ a non si 'u; considerare un antidoto di,uello$ in ,uanto le conclusioni a cui conduce al liello delco'ortaento coe labbandono delletica e la non a''lica&ionenelle a&ioni irtuose sono ostacoli sulla ia della libera&ione$entre liediata adesione alla''aren&a di concrete&&a estabilit/ dei 0enoeni non ne iene indebolita.

    Tuttaia * ineitabile c!e -no a ,uando la corretta isione die&&o (Mad!#ai"a)$ oero la co'rensione del odo in cui i0enoeni 'ro'riaente esistono$ non enga 'ienaente reali&&ata$la tenden&a a cadere nelluno o nellaltro dei due estrei * se'reirtualente 'resente nelle sue 0ore grossolane o sottili$ arti-cialio innate. Fccorre identi-care esattaente lerrore insito nel nostroodo di conce'ire lesisten&a$ sia in rela&ione a ,uello c!econsideriao lCoggetto dell es'erien&a 'ercettia$ oero i 0enoeni esterni e interni al #ontinuum indiiduale$ sia in rela&ione alsoggetto$ oero lCio$ la 'ersona stessa.>errore innato i'licito nella conce&ione di una realt/ concretadellesisten&a * il edesio riguardo al soggetto e all oggetto5tuttaia nel 'rocesso editatio la ricerca ini&ia con lanalisi olta aeri-care la 0ondate&&a di tale conce&ione s'eci-cataenteriguardo allio o alla 'ersona. Tale s'eci-ca conce&ione 'rende ilnoe di conce&ione del co'osto transitorio. Per co'ostotransitorio si intendono i 0attori -sici e entali$ ri0eriti alsingolo #ontinuum di ciascun essere sen&iente$ a cui si attribuisce ilnoe di io$ 'ersona$ indiiduo o essere sen&iente. Transitorio$oltre c!e uteole$ sta ad indicare instabilit/ e nondureole&&a. Ocoe dire c!e * un co'osto sco'onibile$ o$ 'i 'recisaente$

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    c!e a sco'onendosi ad ogni istante. Relatiaente a ,uestaconce&ione$ lorganiso 'sico-sico costituisce il 'olo oggettio5 ils2 o io corris'onde al 'olo soggettio.

    Tutte le idee e i concetti c!e 0oruliao riguardo al nostro 'ro'rio

    s2 deriano da uninnata$ istintia conin&ione c!e,uesto sesista in un odo concreto$ 'ressocc!2 tangibile. Guestaconin&ione non iene ai 'ro0ondaente anali&&ata o essa indiscussione$ a conen&ionalente accettata e data 'er scontata5a se ci si c!iede se ,uesto s2$ o io$ corris'onda esattaente allorganiso 'sico-sico$ o''ure se sia dierso da ,uesto$ agarisu'eriore ad esso$ ,uale 'adrone$ 'ossessore o colui c!e nedis'one$ ,ualsiasi ris'osta si riela al,uanto contraddittoria.el Settupi#e @a.ionamento engono successiaente a8rontate e

    con0utate (attraerso il 'rocediento 'ro'rio della scuolaPrasangi"a$ la cosiddettaredu#tio ad absurdum! tutte le arie 'ossibilit/ di una 'resunta esisten&a inerente del s2$ c!e sono tuttearianti dei due as'etti 'riari: lassoluta identi-ca&ione del s2 conle co'onenti 'sico-sic!e o la sua assoluta estraneit/. Il 'rio di,uesti due as'etti consiste nellinnata$ istintia identi-ca&ione conuna o 'i 'arti del co'lesso -sicoentale$ ed * 0acilentericonoscibile ed indiiduabile ,uando$ ad ese'io$ si a8era io stoale se una 'arte del cor'o * alata$ o sono contento se sorgeuna sensa&ione di benessere.Il secondo as'etto$ 'ur essendo una conin&ione 0ondaentalentearti-ciale c!e corris'onde$ coe si * isto$ al concetto eternalista diun s2 'eranente$ distinto dalle co'onenti 'sico-sic!e$ !a unasua 0ora innata nel senso di un io seiautonoo$ c!e 'arteci'adella stessa natura delle co'onenti$ a non ne condiide tutte lecaratteristic!e. (?os+ esso arebbe$ 'er ese'io$ una 'rodu&ione$durata e disintegra&ione dierse da ,uelle delle co'onenti$ coea dire c!e non nasce e non uore insiee con le co'onenti).>abiguit/ della de-ni&ione * il risultato della 0alsit/ del 'resu''osto secondo cui ,ualcosa c!e * considerato e,uialente alle sue'arti * anc!e$ in ,ualc!e odo$ dierso da esse. Tale 'resu''ostoinnato$ non ragionato$ si es'rie$ 'er ese'io$ nel 'ensiero il iocor'o$ c!e i'lica lidea di un io c!e 'ossiede un cor'o e dis'onedi esso$ coe se 0osse ,ualcosa di distinto c!e lo 'recede$ e c!e'u; essere riconosciuto e indiiduato a 'rescindere dal cor'o5entre$ al contrario$ di 0atto * lidea dellio c!e sorge sulla basedellidea del cor'o (eYo delle altre co'onenti).?ontinuando ad inestigare la natura dellio$ engono in luceulteriori odalit/ o 'ossibilit/ di errore nella conce&ionedellindiiduo o del s*. Poic!2$ coun,ue$ tutte rientrano nei due

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    as'etti di identit/ o diersit/ dalle co'onenti$ la loro nega&ionerisulta dalle stesse con0uta&ioni di ,uegli as'etti. A ,uesto 'unto si'eriene alla constata&ione di coe lidea di un s2 'ersonale sorgain rela&ione alle co'onenti$ e sia inoltre sostenuta ed alientata

    dalla conin&ione della concrete&&a di realt/ delle co'onentistesse.Poic!2 anc!e 'er ,ueste$ coun,ue$ coe 'er ,ualsiasi 0enoeno$sono a''licabili i ragionaenti c!e ne negano la sostan&ialit/$'roseguendo nella edita&ione si 'eriene alle stesse conclusionianc!e 'er ,uanto riguarda ,ualsiasi 0enoeno sia esterno c!einterno al #ontinuum indiiduale$ coe il cor'o$ le sue singole 'arti$la ente e i suoi ari 0attori e odalit/$ e ancora oltre: -no adanali&&are le in-nitaente inuscole 'articelle di ateria$ e gli

    in-nitaente brei oenti di coscien&a$ reali&&ando c!e niente ditutto ci; 'ossiede di 'er s2 una realt/ concreta e de-nitia$ a ogni0enoeno esiste in rela&ione e in di'enden&a da un ,ualcosa$ c!e asua olta non 'u; essere de-nito n2 la stessa cosa n2 ,ualcosadaltro.?os+$ attraerso lanalisi e il ragionaento discriinatio$ il sistea'ercettio e concettuale c!e tiene in ita il s2 illusorio coincia aenire santellato. >inestiga&ione analitica 'enetranellautoatiso di a''aren&aYrea&ione inserendoi 0asi diautossera&ione e intros'e&ione$ c!e gradualente decondi&ionanoil sistea. Istinti$ 'reconcetti$ iagini ideali e 0alsi 'resu''osti$sulla cui base si stabilisce la nostra conce&ione dell esisten&a$'erdono 'rogressiaente alore e credito$ e$ nella isura in cui sira8or&a la conin&ione al liello concettuale o deduttio$ il 'ensieroanalitico dienta se're eno necessario$ lasciando il 'osto alla'ura e diretta 'erce&ione del nonio. A ,uel 'unto sco'are ladistin&ione dualistica tra soggetto e oggetto ed eerge il odo incui i 0enoeni esistono$ la loro vacuit\ QQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQ

    L4es0erien2a termina%e ne% Dharma diAlberto Mengoni(Pubblicato su PARAMITA n.W di =ennaio 199U)O *uesto" #on *ua#he variante" 'intervento tenuto daautore aConve.no di $ioeti#a sua Morte" tenuto a @oma i 1W e 19 denovembre )Sento il doere an&itutto di ringra&iare tutti i aestri c!e sono stati

    tanto gentili da dare a e e a ?ristina$ ia co'agna di

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    es'erien&a noralente triste e angosciosa coe la orte -sica unessaggio 'ieno di alore e signi-cato$ c!e a lei * serito coe unrasserenante iatico s'irituale ed a e coe es'ressione di 0or&adanio 'er a8rontare ,uesta crudele 'roa$ ricaandone$ inoltre$

    una indica&ione 'recisa e utile 'er ,uando err/ il io oento.Il 'oeta su- [alaludin Rui de-nisce la orte: Cun atrionio conlternit/C$ e allora si 'u; ben dire c!e ?ristina$ c!e aea da 'ocosu'erato i ,uarantanni$ !a oluto decisaente s'osarsi con ,uelleternit/ di cui$ 'er tutta la ita$ !a rincorso le i'ronte. Il saggiotantrico Padasab!aa$ in alcuni ersi del 9ibro Tibetano deiMorti !a scritto$ in 'reisione della sua orte: C1uando i $ardo demorire sor.er su di me" abbandoner: o.ni desiderio" brama eatta##amento7 entrer: sena distraione nea #hiara u#e dea

    #onsapevoea) 9as#iando *uesto #omposto #orporeo di #arne esan.ue" sapr: #os3 #he an#he *uesta , un'iusione transitoriaC. Milare'a$ leggendario santo e 'oeta Tibetano$ dic!iara neisuoi Canti4 C9a paura dea nera morte mi ha #ondotto sue bian#hemonta.ne7 ho meditato su'in#ertea dea sua ora" ho ra..iuntoa ro##a immortae dea vera +ssena e i timore si , #os3 die-.uatoC.oi non 'ossediao la certe&&a di ,uesti sublii esseri$ a noi * datoaere una s'eran&a entre$ nel 'eggiore dei casi$ la nostra entesi as'etta langoscia del nullaB Ma al oento della orte due solecose contano: ci; c!e abbiao 0atto in ita e lo stato entale in cuici troereo allora.

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    dando il eglio delle sue ca'acit/ e o8rendo$ con aoredisinteressato$ il risultato della sua ita odesta$ a generosa$ edella sua orte co'iuta in uno stato di 'aci-ca accetta&ione. >os'ontaneo e consa'eole abbandono con cui !a a00rontato lultio

    atto testionia la sua 0era inten&ione di antenere un attenta e-duciosa serenit/$ nonc!2 un coscien&ioso auto controllo sulle'ro'rie condi&ioni entali$ s+ da ottenere in cabio un sereno eco'osto tra'asso.Poic!2 il udd!iso a8era la continuit/ dell essere$ al di l/ dellesue Euttua&ioni te'orali$ la orte non 'u; essere ritenuta una -neassoluta e ultia$ cos+ coe non esiste eraente un ini&ioc!iaato nascita5 la orte * un se'lice 'assaggio$ c!e 'u;s0ociare in successii stati di esisten&a. A seconda delle condi&ioni

    in cui la ente si troa allatto di ,uesto 'assaggio$ dierse 'ossibilit/ ci attendono. F gli stati 'uri e luinosi dei 'aradisi diinicoe entit/ sen&a 0ora5 o le rinascite in ondi uani$ aniali oin0ernali$ sotto'osti ancora al dolore e alla so8eren&a5 o''ure laeccelsa condi&ione dello stato di udd!a$ coe Cnatura ultiadellssereC. Fgnuno di ,uesti 'unti di arrio * il risultato delco'ortaento dellintera ita$ il 'agaento "arico dellosolgersi dei nostri atti e dei nostri 'ensieri$ 'er cui lArsmoriendi non * c!e il risultato dellArs vivendi e del grado eolutiocoscien&iale di colui c!e a8ronta ,uesto stato transitorio.=li ultii giorni di ?ristina 0urono segnati da un atteggiaento'a&iente ed estreaente altruistico. Pria di entrare nel re'artodi tera'ia intensia$ non era a8atto 'reoccu'ata 'er s2 stessa e le'ro'rie so8eren&e$ c!e 'ure doeano essere atroci$ a indiri&&aale in0eriere erso la sua icina di letto$ c!e si laentaa. >a suaunica 'reoccu'a&ione era c!e le 'ersone care$ e co'reso$ nonaessero a so8rire$ ,uasi c!iedendoci scusa dei 'roblei c!e ciarrecaa con la alattia. Guesto carattere aireole$ gi/s'ontaneaente dotato 'er sua natura$ * stato ra8or&ato da anni eanni di 're'ara&ione s'irituale$ issuti in uile e riserato silen&io$con sincera e 'ro0onda concentra&ione$ editando continuaentesul signi-cato delle 'enetranti e segrete istru&ioni i'artitele daisuoi aestri e in 'articolare dai caritateoli >aa.Pur essendo una noteole ania artistica$ ri-ut; con decisione ognico'roesso grati-catorio$ distaccandosi 'rogressiaente dai bisogni a8eratii e arriistici del ondo aterialista. >a suasensibilit/ creatia 0u ani0estata solaente agli aici intii e allasua 0aiglia$ a cui lascia le sue o'ere: raVnate ri'rodu&ioniandalic!e e stu'endi 'aesaggi di incanteoli luog!i da lei isitati.Il suo altruiso$ se're o8erto in odo riserato$ 0u indiri&&ato

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    anc!e e so'rattutto alla 'ro'aga&ione del

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    S!antidea$ grandepandit Indiano$ scrisse nelsuo $odhi#haryavatara4 C1uando siamo a2errati da messa..erodea morte" #he vaore hanno .i ami#i e i parenti" e ri##hee e e

    propriet= Soo i merito e a #onos#ena a#*uisiti sono a vera

    proteione" ma di #i: .i stoti non riten.ono di doversi preo##uparee *uando a morte arriva" sar troppo tardi per rimediare5C. A e'are c!e in ,uesto ondo accada 'ro'rio cos+. >a aggioran&adegli esseri uani non sa assolutaente nulla di ci; c!e li as'ettadurante e do'o la orteB Per tutta la loro ita si sono soltantointeressati a ,uello c!e 'u; essere utile 'er un 'eriodo 'i o enolungo di anni. Poc!issii$ inece$ si sentono attratti dal istero deldo'olaita esono ,uindi otiati a cercare la conoscen&a di ,uesti territori

    ignoti.?ristina 0u sicuraente tra ,uesti. 6in dallini&io della sua aenturas'irituale aea studiato$ letto e a''reso$ in gran segreto$ il etodogiusto 'er riuscire a doinare il terrore e langoscia c!e cias'ettano al oento del terribile eento. Si i'egn;costanteente nella edita&ione e nell ascolto degli insegnaentisu'eriori$ aendo ottenuto 'recise indica&ioni sulla realt/ dellesisten&a oltre la orte -sica$ nonc!2 assaggi es'erien&iali di,uesta realt/$ durante i sogni e il sonno 'ro0ondo. Poic!2 era solita'arlare con e del suo laoro interiore$ !o 'otuto riconoscere lostadio aan&ato della sua 'ratica e$ ,uando i con-d; dei 'resagidella orte$ 'erce'iti traite 'recisi segnali aticinati nei suoi statidi silen&io entale$ con la''orto di a''ro'riate indica&ioni tratte dalibri segreti$ non !o esitato a crederle. aa budd!isti$ c!e idettero con0era del suo 'aci-co stato di serenit/ e 'acate&&a.Secondo il udd!iso$ ogni essere c!e nella 'ro'ria ente 'roducela 0orte otia&ione di reincarnarsi 'er aiutare gli esseri erso ilRiseglio iene riconosciuto coe bod!isatta. ssi$ 'er lo 'i$ siincarnano sotto 0ora di grandi aestri s'irituali$ assai eoluti.

    Talolta$ 'er;$ 'ossono anc!e 'rendere 0ora di 'ersone 'ocoa''ariscenti$ tiide e riserate: un babino$ una 'ia donna$ unendicante$ un coune ortale anonio c!e$ coun,ue$ o'era atutti i lielli 'er il bene-cio degli altri$ so'rattutto ani0estando laerit/ del

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    suoi siili. Fgni suo co'ortaento * se're teso ersolIlluina&ione e ai erso il 'ro'rio 'ersonale tornaconto ondano.

    Tra i olti bene-ci c!e ,uesti sseri nobili arrecano alle 'ersone

    ordinarie$ ancora ignoranti della loro natura diina$ i sono ,uelliiediati$ ra''resentati da beni ateriali$ 'rote&ione sociale eani0esta&ioni a8ettie$ e ,uelli$ ben 'i signi-catii$ dellostraordinario insegnaento inteso a rielarci la nostra era natura$il 'otere iortale della 'ura ?oscien&a. ella raccolta & soste.nodea Sa..ea"il dotto diulgatore del Ma!a#ana agar7unadice4 ]9a s#iena #he inse.na arti e mestieri , soo una s#iena per.uada.narsi da vivere7 ma a s#iena #he inse.na a 9iberaionedaa iusoria esistena terrena" non , /orse *uea" a vera

    S#iena=^.Il iglior bene-cio c!e 'ossiao riceere da ,ualcuno * ,uello c!einsegna il 'er0etto odo di a8rontare la orte$ attraerso il totaleabbandono della nostra 0alsa identit/ con il rilascio del graaecor'oreo$ c!e 'rooca tanta so8eren&a e ancor 'i ne 'u;'roocare allorc!2 la nostra ignoran&a generer/$ 'er la 0or&a del"ara$ ulteriori rinascite condi&ionate. Areo se're una8ettuoso ricordo di ?ristina e$ 'er non ani-care il suo ese'io$ aia olta io stesso cerc!er; di 're'arari diligenteente aVnc!2la tenebrosa orte$ s'erientata con 'a&iente e s'irituale'arteci'a&ione$ 'ossa essere anc!e 'er tutti noi ,uello c!e il 'oetasu- !a de-nito Cun atrionio con lternit/C. QQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQ

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