Maggioli informatica News · necessaria cultura della sicurez-za che fa la differenza. Purtroppo...

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EDITORIALE La Pubblica Amministrazione al tempo della cybersecurity 2 RTD NEWS 1° aprile 2019: è iniziata la rivoluzione del Cloud della PA 3 CASI DI ECCELLENZA Comune di Marino: l’App Municipium compie due anni. Il servizio raggiunge oggi 7359 utenti 11 Comune di Castelfranco Emilia: la progettazione e realizzazione di uno Sportello Polifunzionale al cittadino 12 FOCUS Luminibus: il sistema di telegestione degli impianti di illuminazione pubblica 14 CASI DI ECCELLENZA La digitalizzazione dell’Unione dei Comuni della Valdera 5 SPECIALE Supporto organizzativo per il management della P.A. 7 Maggioli News consulenza & servizi in outsourcing Bimestrale di soluzioni informatiche e servizi per la P.A. informatica www.maggiolinformatica.it N. 2 2019 NOVITÀ

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EDITORIALELa Pubblica Amministrazione al tempo della cybersecurity 2

RTD NEWS1° aprile 2019: è iniziata la rivoluzione del Cloud della PA 3

CASI DI ECCELLENZAComune di Marino: l’App Municipium compie due anni. Il servizio raggiunge oggi 7359 utenti 11

Comune di Castelfranco Emilia: la progettazione e realizzazione di uno Sportello Polifunzionale al cittadino 12

FOCUSLuminibus: il sistema di telegestione degli impianti di illuminazione pubblica 14

CASI DI ECCELLENZALa digitalizzazione dell’Unione dei Comuni della Valdera 5

SPECIALESupporto organizzativo per il management della P.A. 7

MaggioliNews

consulenza & servizi in outsourcingBimestrale di soluzioni informatiche e servizi per la P.A.

informatica

www.maggiolinformatica.it

N. 2 2019

NOVITÀ

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EDITORIALE

2 www.maggiolinformatica.it

La Pubblica Amministrazione al tempo della cybersecurity

DIRETTORE RESPONSABILE

Angelo Bianchi

MARKETING

Roberta Strada

REDAZIONE

Marco AlfieriVladimiro BalducciFrancesco Beccari

Marco BenetelStefano Bruscagin

Marco Chiarini

COORDINAMENTO DI REDAZIONE

Robert Ridolfi

PROGETTO GRAFICO

Moreno Clementi

CONTATTI

[email protected]

N.B. IL MAGAZINE VIENE DISTRIBUITOGRATUITAMENTE

Nel 2014 uno studio svolto dall’Agenzia per l’Italia Digitale e da Sapienza Università di Roma analizzava per la prima volta il li-vello di consapevolezza e la capa-cità difensiva della Pubblica Am-ministrazione nei confronti della minaccia cibernetica. I risulta-ti emersi non erano purtroppo molto confortanti: il quadro era infatti quello di una PA sostan-zialmente poco consapevole dei rischi e comunque non adegua-tamente attrezzata per affrontar-li, per via di sistematiche caren-ze localizzate soprattutto a livello organizzativo. All’epoca l’Ammi-nistrazione iniziava a malape-na a rendersi conto che il mon-do stava rapidamente cambiando e che la minaccia cibernetica non avrebbe più risparmiato neppure il settore pubblico, il quale fino ad allora era rimasto una specie di isola felice in quanto general-mente poco colpito da attacchi diretti o azioni mirate.Nello stesso 2014, presso l’A-genzia per l’Italia Digitale nasce-va il CERT della Pubblica Ammi-nistrazione, struttura strategica dedicata alla prevenzione ed alla risposta agli incidenti informati-ci nella PA. E l’anno dopo per la prima volta l’AgID inseriva espli-citamente la cybersecurity nel Piano triennale per l’informatica

della PA, quale componente tra-sversale rispetto agli “strati” del modello IT di riferimento che in-dirizzava, per ciascuno di essi, le iniziative specifiche atte a perse-guire la necessaria resilienza nei confronti delle possibili minac-ce, dalla criminalità organizzata al terrorismo.Proseguendo su questa linea, nel 2017 l’AgID emanava le Misu-re Minime di sicurezza ICT per la PA: il primo strumento prati-co per aiutare le amministrazioni, specialmente quelle più piccole e meno preparate, ad innalzare le proprie difese sul piano tecnico ed organizzativo, anche alla luce degli adempimenti nel frattempo richiesti dall’entrata in vigore del Regolamento europeo sulla pro-tezione dei dai personali (GDPR).Oggi possiamo dire che la situa-zione della sicurezza cibernetica nella Pubblica Amministrazione non è più all’anno zero: tuttavia molto rimane ancora da fare, so-prattutto a livello organizzativo. La Pubblica Amministrazione, in quanto tratta i dati dei cittadini, è la prima e più importante in-frastruttura critica del Paese: de-ve pertanto divenire pienamente consapevole della necessità di di-fendersi contro chi vuole colpi-re lo Stato o semplicemente ar-ricchirsi alle sue spalle mediante

azioni criminali condotte nel do-minio cibernetico.La sicurezza non è un costo ma una risorsa, senza la quale non vi può essere digitalizzazione e quindi progresso, sviluppo e re-cupero di efficienza del settore pubblico. La figura del Respon-sabile per la transizione al digi-tale è, da questo punto di vista, cruciale per riuscire a diffonde-re nelle Amministrazioni quella necessaria cultura della sicurez-za che fa la differenza. Purtroppo non c’è più tempo da perdere: la sfida è oramai irrinunciabile, e si vincerà solo con la cooperazione di tutti.

CORRADO GIUSTOZZIEsperto di sicurezza cibernetica dell’Agenzia

per l’Italia Digitale per lo sviluppo del CERT della Pubblica Amministrazione

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CASI DI ECCELLENZA

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Tutto ha avuto inizio con la strategia per le infrastrutture fi-siche della pubblica ammini-strazione contenuta all’interno del primo Piano triennale per l’informatica (quello relativo al 2017-2019). In quel documento, infatti, pa-rallelamente ai processi di ridu-zione dei data center e di po-tenziamento della connettività, è stata prevista anche una spe-cifica linea d’azione per la crea-zione di un ambiente cloud per le pubbliche amministrazioni. L’adozione del paradigma del cloud computing – che da

utenti siamo ormai tutti abituati ad usare – è motivata sulla base non solo dei risparmi che pos-sono essere conseguiti, ma an-che per l’elevato livello di qua-lità e sicurezza dei servizi.Dalla strategia al marketplaceLe linee strategiche contenute nel Piano triennale hanno tro-vato attuazione con le circolari dell’AgiD nn. 2 e 3, entrate in vigore il 20 maggio 2018, che hanno istituito il marketplace dei servizi cloud della pubbli-ca amministrazione (disponibi-le su https://cloud.italia.it).La parola chiave per compren-

dere la strategia messa in cam-po con le Circolari è “affidabili-tà: l’obiettivo è la realizzazione di un ambiente cloud della PA mediante il ricorso a soggetti esterni qualificati. Per tale moti-vo, a partire dal 1° aprile 2019, le amministrazioni devono ac-quisire solo servizi qualificati da operatori presenti nell’elen-co pubblicato da AgiD.Il processo di qualificazione, che tali operatori devono af-frontare, si struttura in tre fa-si: richiesta, conseguimento e mantenimento della qualifica-zione.

Il 1° di aprile 2019 sarà ricordato

come una delle tappe più importanti

del processo di digitalizzazione della

pubblica amministrazione italiana. Infatti,

per una strana coincidenza, il giorno

tradizionalmente dedicato agli scherzi

ha segnato la piena operatività di alcune

importantissime previsioni sul cloud della

PA destinate a cambiare il modo in cui le

amministrazioni fruiscono della tecnologia

e – in ultima istanza – destinate a cambiare

la gestione del lavoro e dei procedimenti.

1° aprile 2019:è iniziata la rivoluzione del Cloud della PA

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Il fatto che dal 1° aprile le am-ministrazioni possano acqui-stare solo soluzioni qualificate e da infrastrutture qualificate non vuol dire, ovviamente, che chi gli operatori che non abbia-no completato il processo entro tale data non possa farlo. Qual-siasi soggetto, infatti, può qua-lificarsi in qualsiasi momento. Dallo scorso 23 luglio 2018 è possibile richiedere la qualifica-zione di Cloud Service Provider per la PA, qualificare le proprie soluzioni e accedere al Mar-ketplace dei servizi qualificati, mediante la piattaforma tempo-ranea di qualificazione messa a disposizione dall’AgiD.I soggetti pubblici e privati che intendano fornire cloud al-le amministrazioni e, quindi, qualificarsi ed entrare nel Mar-ketplace cloud della PA devono inoltrare informazioni e docu-mentazione che attestino la loro conformità a una serie di requi-

siti organizzativi, di sicurez-za, di performance e scalabili-tà, interoperabilità e conformità normativa fissati dalle circolari AgiD n. 2 e 3 del 2018.La qualificazione ha durata pari a 24 mesi a decorrere dalla da-ta di iscrizione nel registro pub-blico disponibile su cloud.ita-lia.it. Vecchi e nuovi acquisti delle pubbliche amministrazioniOltre che nella fruizione della tecnologia da parte delle PA, le Circolari AgiD hanno un impat-to sui processi di approvvigio-namento.Non c’è dubbio sul fatto che re-stano fermi gli impegni assun-ti dalle amministrazioni con i contratti precedentemente sti-pulati e, alla data del 1° apri-le, ancora attivi. Ma per tutti i contratti relativi a servizi cloud successivi a quella data, condi-zione per la stipula sarà la pre-senza del fornitore e dei servizi

negli elenchi pubblicati dall’A-genzia per l’Italia Digitale.Sarà opportuno, inoltre, preve-dere nei contratti che i requisiti richiesti dall’AgiD per la quali-ficazione debbano essere man-tenuti dal fornitore per tutta la durata del rapporto contrattua-le e che l’eventuale venir meno degli stessi rappresenterà una nuova e ulteriore causa di riso-luzione del contratto. Ovviamente, da questo mecca-nismo restano esclusi tutti gli approvvigionamenti di softwa-re che non siano soluzioni di cloud computing in relazione ai quali restano ferme le disposi-zioni previgenti e non vi è nes-sun elenco di operatori da cui attingere obbligatoriamente.

a cura diErnesto Belisario

e Francesca RicciulliAvvocati, Studio Legale E-Lex

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NOVITÀ

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CASI DI ECCELLENZA

I servizi erogati dall’Unione Valdera, per i quali è prevista la presentazio-ne di istanze, sono accessibili, da par-te dei cittadini, mediante SPID, ed è prevista la protocollazione automati-ca dei documenti pervenuti, mediante web services, dal software J-IRIDE. A partire dal 2019, gli utenti dei servizi a domanda individuale, asili nido, refe-zione e trasporto scolastico, accedono esclusivamente mediante SPID (com-preso tessera sanitaria regionale CNS), con la possibilità di presentare istan-ze, integrazioni, e visionare lo stato di esse. L’Unione Valdera, per la gestione delle identità digitali SPID e CNS, si avvale dell’infrastruttura regionale ap-plicativa di autenticazione denomina-ta ARPA-SPID. Per i servizi erogati, che richiedono un

corrispettivo da parte del cittadino, come le multe per infrazioni al codi-ce della strada, i servizi a domanda in-dividuale come refezione e trasporto scolastico, è stato avviato il sistema di pagamento PagoPA, mediante l’intermediazione di Regione Tosca-na (utilizzando la piattaforma IRIS) e con l’ausilio del partner tecnologi-co Maggioli Informatica. Il piano di rilascio dei servizi, legati all’infrastrut-tura PagoPA, prevede in prima battu-ta l’attivazione delle multe per sanzio-ni al codice della strada (CDS), per le quali dal 25 febbraio scorso sono ge-stite, con il nodo dei pagamenti Pago-PA, circa 5500 posizioni. La diffusione delle possibilità di pagamento, attra-verso un unico avviso di pagamento standardizzato, per cittadini ed im-

prese, ha migliorato notevolmente il numero e la celerità dei pagamenti ri-cevuti. Per facilitare il cittadino ed of-frire ad esso le maggiori soluzioni di pagamento possibili, sono stati inseriti negli avvisi di pagamento, sia i codici QRcode per procedere al pagamento ON LINE e presso i prestatori di ser-vizi di pagamento territoriali, sia il co-dice DataMatrix per gli uffici postali. Il sistema di pagamento implementa-to dall’Unione Valdera, è caratterizza-to da una novità assoluta per gli utenti dei servizi degli enti locali, in quan-to, grazie ad un’integrazione con l’in-frastruttura di pagamento regionale, denominata Iris, l’Unione Valdera ha raggiunto l’obiettivo di concorrere alla creazione del fascicolo delle posizioni debitorie del cittadino regionale, vi-

Sulla base del programma triennale per

l’informatica dell’Agenzia per l’Italia Digitale

ed in linea con la programmazione della

Regione Toscana, il Sistema Informativo

dell’Unione dei Valdera ha attivato per le

proprie istanze, l’identità digitale SPID e

l’infrastruttura di pagamento PagoPA.

La digitalizzazione dell’Unione dei Comuni della Valdera

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CASI DI ECCELLENZA

sionabile con accesso autenticato dal portale open toscana.it, nella sezione fascicolo posizioni debitorie. Il citta-dino, accedendo al proprio fascicolo delle posizioni debitorie, oltre a visua-lizzare, le posizioni debitorie regionali provenienti da tributi regionali, qua-li bollo auto, ticket sanitari, riesce a trovare in un unico contenitore, an-che i corrispettivi da pagare per i ser-vizi dell’Unione Valdera, ed in un’u-nica transazione può pagare tutte le pendenze attive. A seguito dell’espe-rienza maturata con le prime multe, è stato raggiunto l’obiettivo di digitaliz-zare completamente il processo relati-vo alla gestione del pagamento, già a partire dalla fase di contestazione im-mediata della sanzione, generata con terminali mobili e stampanti termiche direttamente in strada. Il preavviso di verbale, ricevuto dal cittadino, per-metterà allo stesso di pagare imme-diatamente la sanzione, utilizzando i codici identificativi sia in modalità online o tramite gli altri canali di pa-gamento offerti dall’infrastruttura Pa-goPA, esempio (Satispay, Paypal, Sisal, Poste Italiane, Banca 5, Lottomatica, sportelli delle banche e bancomat, cir-cuiti CBILL, ecc). Occorre sottolineare la trasparenza dell’intero processo ver-

so il cittadino, al quale viene rilascia-to immediatamente, all’atto del paga-mento, una ricevuta liberatoria. La digitalizzazione completa del pro-cesso, relativo alla gestione delle posi-zioni debitorie, ha fatto emergere no-tevoli risparmi, non solo in merito alla riconciliazione dei pagamenti, ma an-che degli incassi, semplificando le at-tività dei back office (ufficio verbali della polizia locale e ragioneria) e of-frendo al cittadino un sistema multi-canale integrato e standardizzato a li-vello nazionale. Per ridurre il digital divide, relativa-mente ai servizi di identificazione di-gitale SPID ed ai servizi di pagamen-to, è stata creata una rete di sportelli al cittadino, tra cui, uffici relazioni con il pubblico, biblioteche, informagiova-ni, con la finalità di supportare citta-dini ed imprese durante la fase della cosiddetta transizione digitale. Par-ticolare attenzione, sempre sul tema digital divide, è stata rivolta alle zone territoriali, con carenza di sportelli fi-sici di pagamento, aperti al pubblico e aderenti all’infrastruttura PagoPA; in-fatti nelle suddette zone, sono stati in-dividuati punti vendita convenziona-ti, dotati di POS bancario, in grado di leggere i codici presenti negli avvisi di

pagamento PagoPA. Con l’avvio del nuovo anno scolastico 2019-2020, anche i servizi a doman-da individuale, quali refezione e tra-sporto scolastico, saranno gestiti me-diante l’infrastruttura di pagamento PagoPA e piattaforma Iris di Regione Toscana. Peculiarità che contraddi-stingue questi servizi, è l’attenzione dell’Unione Valdera nel ridisegnare i propri processi amministrativi, cogliendo da un lato le opportuni-tà offerte dall’intero sistema di pa-gamenti PagoPA, mantenendo al-tresì le peculiarità a vantaggio del cittadino, tra cui, la possibilità di pa-gamenti cosiddetti fuori nodo, come ad esempio la domiciliazione banca-ria(RID) o presso gli sportelli di teso-reria, oppure rinnovando la semplifi-cazione di ricomprendere in un unico avviso di pagamento più servizi e più bambini, fattispecie denominata bol-lettino accorpato. Queste facoltà sono state rese disponibili grazie alle inte-grazioni dei back end, quali, ECivis per i servizi a domanda individuale e J-City Gov come connettore al nodo di pagamento PagoPA, integrato con l’intermediario tecnologico Iris di Re-gione Toscana.

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SPECIALEL’APPROFONDIMENTO

SUPPORTO ORGANIZZATIVO per il management della p.a.

In una fase di contrazione delle risorse – eco-nomiche e di personale – è importante per le Amministrazioni Locali rivedere i propri pro-cessi di lavoro al fine di recuperare efficienza interna, impostare piccoli modelli di controllo di gestione ed avviare un rapporto con i citta-dini e le imprese basato su • semplificazione degli adempimenti• rapidità di azione• qualità dei servizi• lotta agli sprechi.

LA METODOLOGIA DI LAVORO SI ISPI-RA A 3 IMPORTANTI principi:

• Utente al primo posto

Porre il cittadino o l’impresa al primo posto è importante per una Pubblica Amministra-zione che vuole passare dalla logica delle fun-zioni a quella dei processi, perseguendo il mi-glioramento continuo. In tal modo è possibile: migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi, definire ed attuare politiche efficaci, ridurre i

costi, valorizzare le risorse umane.• Organizzazione snella

La logica si basa su alcuni paradigmi organiz-zativi che possiamo così sintetizzare:› concentrare l’attenzione sul valore che i pro-dotti/servizi generano a cittadini/imprese, eli-minando ciò che è superfluo;

› lavorare a flusso continuo, senza interruzio-ni, per ridurre i tempi di risposta e portarli a coincidere sempre più con i tempi effettivi di lavorazione;

› individuare e cancellare tutto ciò che rallenta il processo e lo rende inefficiente.

• Sistemi informativi all’avanguardia

Sistemi informativi all’avanguardia consento-no alla Pubblica Amministrazione di affrontare i problemi in un’ottica innovativa, in cui la di-gitalizzazione e le tecnologie sono sempre più al centro dell’azione e strettamente legate ad una propedeutica ed efficace azione di analisi organizzativa e di processo.

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L’APPROFONDIMENTO

Qui di seguito una selezione dei principali ser-vizi:

✓ Supporto al responsabile della transizione al digitale Il nostro servizio è in grado di fornire un supporto operativo al Responsabile per la Transizione Digitale nelle attività di in-dirizzo, pianificazione, coordinamento e monitoraggio del progetto di trasforma-zione digitale: dalla fase di check del livello di digitalizzazione alla pianificazione delle attività necessarie per soddisfare i requisi-ti indicati dal CAD (Codice Amministrazio-ne Digitale), dal supporto giuridico per ga-rantire all’Ente la compliance alla normativa alle soluzioni tecnologiche ed informatiche funzionali alla realizzazione della digitaliz-zazione (software, portali di servizi, sistemi di pagamento, conservazione a norma dei documenti informatici ecc.) oltre all’attività di project management per i progetti di in-formatizzazione più complessi.

✓ Analisi e reingegnerizzazione dei processi in logica di digitalizzazioneStrettamente legata all’attività di supporto al RTD è L’attività di analisi e ridisegno dei processi finalizzata non solo alla digitalizza-zione dei procedimenti ovvero al passaggio della gestione cartacea dei procedimenti a quella digitale, ma anche a rivedere le attivi-tà che all’interno di un servizio hanno tempi lunghi di risposta, impegnano molte risorse, hanno un iter di sviluppo farraginoso. Con un approccio fortemente pragmatico e basa-to sull’osservazione e la sperimentazione, si rappresenta lo stato attuale di un processo, si individuano i passaggi e gli spezzettamen-ti inutili e si determinano le cause di ineffi-cienza per poi passare a disegnare il piano di azione ed a sperimentarlo per colmare e/o correggere i gap tra quanto disegnato e la re-altà operativa. Questa attività è strettamen-te collegata ai processi di informatizzazio-ne degli Enti.

IL SUPPORTO ORGANIZZATIVOAnalizza Progetta Realizza Fornisce Supporta Offrei processi di lavoro ed i procedimenti, sia in funzione della loro digi-talizzazione (integrazione con Maggioli Informati-ca) che della riduzione in modo sensibile dei tempi di risposta e degli oneri amministrativi a carico di cittadini e imprese

nuovi sistemi di ascolto e partecipa-zione dei cittadini per indirizzare le scelte delle Amministrazioni, per rilevare i bisogni della comunità e per sondare il livello di soddisfazione degli utenti dei servizi

sistemi evoluti di accoglienza dei cittadini e delle imprese (sportelli polifunzionali di terza generazione), ovvero punti unici di contatto finalizzati a fornire risposte concrete ed immediate agli utenti ed a ridurre l’accesso agli uffici di back office

assistenza per sostenere e realiz-zare progetti legati all’associazionismo degli enti (gestioni associate, Unioni, fusioni) o di sviluppo turistico mediante integrazione delle risorse territoriali

i nuovi Amministra-tori nella definizione del piano strategico pluriennale di sviluppo e di perfor-mance degli Enti

soluzioni e stru-menti per l’analisi ed il ridisegno delle strutture organiz-zative ed il corretto dimensionamento degli organici

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L’APPROFONDIMENTO

✓ Realizzazione dello sportello polivalente e polifunzionaleCon lo Sportello polivalente e polifunzio-nale si realizza un sistema evoluto di acco-glienza basato sulla costituzione di un unico punto di contatto fisico, per i cittadini e per le imprese verso il Comune che ha non solo l’obiettivo di fornire informazioni e risposte ai problemi posti ma anche di avviare e com-pletare (in un unico contatto) le pratiche in modo semplice e veloce, recuperando anche efficienza interna. Si propone quindi un modello organizzati-vo che supera la logica dell’URP per giun-gere ad una struttura molto innovativa ed efficiente e che si integra perfettamente al-le modalità digitali di presentazione delle istanze e relazione tra P.A. e cittadini finaliz-zate alla dematerializzazione.

✓ Progettazione dell’ufficio unico delle entrate Il servizio è finalizzato al supporto agli Enti in termini di progettazione, organizzazione ed implementazione che vogliono costitui-

re – al proprio interno o in house – un Uffi-cio Unico delle Entrate, ovvero una strut-tura in grado di gestire e monitorare tutti i flussi relativi alle singole entrate. Analisi del carico di lavoro (le posizioni da lavorare), dimensionamento dell’organico, definizione dei processi esterni (implementazione del-lo Sportello Unico delle Entrate), definizio-ne dei processi interni (rapporti con gli altri uffici dell’Ente), definizione degli indicatori di performance dell’Ufficio e impostazione di cruscotti di monitoraggio. Il servizio con-sente anche una valutazione dell’efficacia ed efficienza del processo di riscossione coattiva al fine di definire insieme al clien-te la nuova strategia operativa e modello di gestione della riscossione coattiva. L’attività si integra inoltre con la piattaforma City-Mat, il sistema gestionale per la riscossio-ne di tutte le tipologie di entrata.

✓ Analisi e revisione delle strutture organiz-zativeQuesto servizio permette di effettuare un

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L’APPROFONDIMENTO

check-up della struttura organizzativa al fi-ne di individuare le attività che funzionano bene ma soprattutto quelle che potrebbero essere migliorate. Individuate le criticità, è ovviamente più facile definire quali siano gli strumenti adatti per intervenire con succes-so ed ottenere i miglioramenti necessari e le priorità da assegnare agli interventi. Nella sostanza, con l’analisi e revisione del-le strutture si effettua una sorta di “radio-grafia dell’organizzazione” finalizzata a de-finire gli ulteriori accertamenti da fare o la terapia da adottare per migliorare il proprio stato di salute.

✓ Avvio di percorsi associativi (gestione asso-ciata di servizi, unioni, fusioni)Il servizio è finalizzato alla redazione di uno studio di fattibilità della riorganizzazio-ne relativo alla volontà di costituzione di un nuovo Comune, di una Unione o della modalità di erogazione dei servizi in for-ma convenzionata.

Il servizio fornisce gli elementi tecnico-orga-

nizzativi ed economico-finanziari che met-tono nelle condizioni gli amministratori e la cittadinanza di adottare ed avviare il pro-cesso associativo, evidenziando gli aspet-ti migliorativi con il fondamentale coinvol-gimento ed informazione della popolazione (in particolare per le fusioni).

✓ Servizio di supporto alla progettazione ed allo sviluppo di aree e circuiti turistico-mu-sealiIl servizio supporta gli amministratori pub-blici e gli operatori economici nell’attuazio-ne di nuove politiche di sviluppo economico centrate sul turismo, anche al fine di contra-stare lo spopolamento dei piccoli comuni, potenziare l’attrattività di località e circuiti turistici, attivare nuove filiere in grado di ge-nerare nuova occupazione. Operativamente si tratta di valutare la fat-tibilità relativamente alla creazione di un nuovo distretto o filiera di business o circu-ito turistico attorno ad un attrattore in gra-do di generare opportunità di sviluppo eco-nomico.

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Grazie alle mappe interattive, alla geolo-calizzazione delle segnalazioni, alle in-formazioni sui servizi, le news ed eventi e, soprattutto, alla consultazione dei ca-lendari del servizio porta a porta e alla notifica dell’App che ricorda al cittadi-no i tempi e le modalità per conferire i rifiuti, questa applicazione è entrata nell’uso quotidiano di ben 7359 utenti, tanti sono i dispositivi che hanno scari-cato Municipium fino ad oggi.“La nostra priorità” ha detto il Sindaco di Marino Avv. Carlo Colizza “era quella di garantire un servizio concreto e veloce al cittadino, in un momento in cui il tem-po diventa ogni giorno più importante. La possibilità offerta dall’applicazione di scattare, in ogni momento della giorna-ta, una foto geolocalizzata e documen-tare così un disservizio, un problema, o formulare un quesito, ci è sembrata una buona opportunità per facilitare i citta-dini utilizzando un oggetto che affianca naturalmente i nostri gesti quotidiani.

La diffusione di questa modalità consen-te oggi ai tecnici comunali di avere mag-giori dettagli sui problemi da affrontare sul territorio, per esempio in ambito ma-nutentivo o del servizio porta a porta”.La fase di start-up del servizio ha visto un grande dispendio di energie e attività per individuare i referenti interni e crea-re una rete efficace. Una volta completa-to il data-entry delle informazioni utili, delle mappe (circa 285 voci complete di contatti), successivamente implemen-tato con i calendari del porta a porta e da tutte le altre informazioni sulla nuo-va gestione dei rifiuti, l’impegno è stato quello di esplicitare ai cittadini le corret-te modalità di utilizzo dei canali infor-mativi e comunicativi. Si è chiarito che per le istanze di parte era obbligatorio utilizzare l’indirizzo PEC del protocollo generale; per le segnalazioni (che prima transitavano esclusivamente sulla mail dell’URP o su altre mail come quella della segreteria del sindaco e dei tecnici)

si doveva utilizzare il canale prioritario di Municipium App e, infine, per la pro-tezione civile e le emergenze il nume-ro telefonico messo a disposizione della Centrale Operativa della Polizia Loca-le. Finalmente oggi assistiamo alla quasi scomparsa delle segnalazioni attraverso il modulo cartaceo e alla gestione di cir-ca 3294 segnalazioni con 19.136 noti-fiche push comprese quelle relative al-le news ed eventi. Municipium App è sicuramente un supporto per il proces-so di digitalizzazione e sviluppo tecno-logico su cui il nostro Ente ha sempre puntato per eliminare progressivamente i processi cartacei adempiendo al Codi-ce dell’Amministrazione Digitale. Gra-zie alle professionalità interne e a un buon lavoro di squadra il servizio potrà rendere sempre più puntuale e veloce il rapporto con il cittadino, obiettivo basi-lare per un Ente di prossimità.

A cura di Ludovica IarussiDirigente Area I

Municipium App è entrato nella gestione

della comunicazione istituzionale del

Comune di Marino nel 2017. Oggi, a due

anni di distanza, tiriamo le somme per

valutare come, questo servizio gratuito per

i cittadini abbia effettivamente facilitato e

innescato un ciclo virtuoso, l’interazione

tra cittadini ed Ente.

Comune di Marino (RM): l’App Municipium compie due anni. Il servizio raggiunge oggi 7359 utenti

CASI DI ECCELLENZA

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CASI DI ECCELLENZA

Da lunedì 8 aprile i cittadini pos-sono recarsi al nuovo sportello per acquisire informazioni sulle attività del Comune, per effettuare segna-lazioni e per accedere ai principali servizi quali anagrafe, stato civile, elettorale, protocollo, anagrafe ca-nina, iscrizioni ai servizi scolastici e prenotazione sale comunali. I servi-zi sono erogati attraverso un servi-zio di prenotazione informatizzato, in grado di ridurre i tempi di attesa, ma soprattutto di garantire la mas-sima funzionalità ed operatività di tutte le postazioni. Sono stati po-tenziati anche gli orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 13 (il martedì anche dalle 14 alle 17:30); sabato dalle ore 8:30 alle ore 12:30.“L’individuazione degli spazi ex Uni-credit lungo Corso Martiri ha con-

sentito all’Amministrazione di ri-avere in proprietà e di riutilizzare spazi una volta occupati dalla sede comunale di Castelfranco Emilia, a suo tempo ceduti a fronte della rea-lizzazione dell’attuale Municipio. Si ristabilisce così un punto di contatto storico tra i vecchi spazi comunali e le nuove sedi, oltre alla possibilità di portare servizi e competenze in pie-no centro, nelle vicinanze del cuore della Città”, affermano gli ammini-stratori comunali.Presso lo Sportello dunque il cit-tadino potrà trovare informazioni, ma anche avviare e contestualmen-te completare alcune delle pratiche di suo interesse e necessità. Nello sportello polifunzionale sono infatti confluiti la maggior parte dei servizi aperti al pubblico dell’Ente. Lo Sportello polifunzionale vuo-

le quindi migliorare e qualificare il rapporto tra Comune e cittadini, so-prattutto per assicurare una maggio-re semplicità di accesso alle infor-mazioni ed ai servizi, attraverso la semplificazione e la razionalizzazio-ne dei procedimenti amministrativi.Gli obiettivi del progetto sono du-plici, rivolte verso l’esterno o verso l’interno.Verso l’esterno: • dare la possibilità al cittadino di

rivolgersi ad un unico sportello per ottenere sia le informazioni che il servizio o l’atto amministra-tivo, riducendo i suoi spostamen-ti, le code e le attese;

• eliminare l’intermediazione del cittadino nelle varie fasi di un procedimento che coinvolge più uffici, attribuendo allo sportello polifunzionale la competenza ne-

L’Amministrazione Comunale di

Castelfranco Emilia, Comune della

Provincia di Modena di oltre 30mila

abitanti e con circa 13.500 famiglie, ha

realizzato uno Sportello Polifunzionale

per i servizi ai cittadini quale unico punto

di accesso fisico e telefonico all’Ente.

Comune di Castelfranco Emilia (MO):la progettazione e realizzazione di uno Sportello Polifunzionale al cittadino

CASI DI ECCELLENZA

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CASI DI ECCELLENZA

cessaria per effettuare tutti i pas-saggi e la possibilità di emanare l’atto finale;

• rendere più semplice e veloce l’e-rogazione di un servizio o la diffu-sione di informazioni, incremen-tando anche la temporalità del servizio offerto;

• incrementare contestualmente – grazie postazioni ad hoc presen-ti negli spazi dello Sportello - la trasmissione degli atti e della do-cumentazione in via telematica, evitando così il passaggio di mate-riale cartaceo;

• accogliere il cittadino in spazi più confortevoli e garantire un ap-proccio professionale degli ope-ratori;

• favorire, grazie all’uniformità di risposta da parte degli operatori, trasparenza e tempi certi.

Verso l’interno: • semplificare il lavoro di alcuni uf-

fici/servizi e nel contempo otti-mizzare le risorse di personale;

• ridurre le interruzioni dovute all’accesso agli uffici da parte dei cittadini, concentrando quindi il grosso delle richieste allo Spor-tello, mentre le restanti richieste vengono gestite dal back office ma

su appuntamento o con modali-tà organizzate in maniera da non creare inefficienza;

• reingegnerizzare e semplificare i processi per chiuderli direttamen-te allo Sportello;

• recuperare efficienza nella gestio-ne dell’istruttoria delle pratiche da parte del back-office grazie al la-voro di “fitro” fatto dallo Sportel-lo;

• diffondere una cultura orientata all’utente, alla comunicazione, al-la trasparenza e alla collaborazio-ne tra il personale appartenente ai diversi uffici dell’Ente.

I procedimenti che il cittadino potrà richiedere e svolgere presso lo Spor-tello riguardano i Servizi Demogra-fici, la Pubblica Istruzione, la Polizia Locale, la Cultura, lo Sport e l’Asso-ciazionismo.Il progetto portato avanti dal Grup-po Maggioli in stretta collaborazione con gli Amministratori e la struttura operativa del Comune di Castelfran-co Emilia, prevedeva pertanto le se-guenti attività:• analisi dei processi dell’Ente ed

individuazione di quelli che pote-vano essere portati allo Sportello per le loro caratteristiche di stan-

dardizzazione, ripetizione sempre uguale nel tempo e basso livello di discrezionalità

• ridisegno dei flussi procedurali per la gestione dei procedimen-ti di front-office ai fini della loro reingegnerizzazione con l’obietti-vo di ottenere il miglior servizio nel modo più efficiente possibile, in base alla normativa vigente (ol-tre che con lo scopo di favorire il più possibile l’integrazione con i sistemi di back-office già esisten-ti) mediante un percorso di pro-gettazione partecipata all’interno dell’Ente, per coinvolgere e moti-vare i vari uffici, in primis quelli direttamente coinvolti in processi riorganizzativi legati all’attivazio-ne del nuovo sportello polifunzio-nale;

• individuazione, selezione e for-mazione degli operatori di Spor-tello a livello teorico, operativo e sugli aspetti relazionali e compor-tamentali;

• supporto ai tecnici dell’Ente per la progettazione e realizzazione de-gli spazi dello sportello polifun-zionale.

CASI DI ECCELLENZA

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FOCUS

Luminibus è il sistema di telegestione degli impianti di illuminazione pub-blica che consente di raggiungere fa-cilmente questi risultati grazie alla sua architettura estremamente intuitiva e flessibile, basata su standard tecnologi-ci aperti che ne consentono l’uso senza imporre condizioni particolari: Lumi-nibus telegestisce sia lampade a scarica che LED e permette, anche, di attivare articolati progetti di smart cities.Obiettivi diversi in funzione dei ri-sultati attesiLuminibus può essere installato in va-rie modalità; può essere installato in ogni lampione il dispositivo (i.e. nodo) già programmato con profili luminosi e dare così già un ottimo risultato in ter-mini di riduzione dei consumi e quindi dei costi. E, anche in tempi diversi, può essere completato con la telegestione,

mettendo in comunicazione i lampio-ni con un centro servizi; in questo mo-do il gestore raggiunge anche l’obiettivo di governare, da remoto, ogni singolo lampione amplificando così l’efficienza dell’intero servizio.Luminibus consente di gestire anche diversi impianti contemporaneamente, prestazione molto utile per quei gesto-ri che operano su più impianti simulta-neamente.Infine, i possessori degli impianti, tipi-camente i Comuni, possono sempre mantenere la governabilità dell’impian-to e la visione aggiornata dello suo sta-to di operatività anche quando ne han-no delegato a terzi la gestione; infatti, il centro servizi è gestito con un software web-based che è accessibile via internet da qualsiasi dispositivo dispositivo di navigazione (pc, tablet, smartphone…)

sia dai gestori che dai possessori degli impianti.Un unico sistema, più soluzioni…La soluzione standalone, cioè la sola smartizzazione dei punti luce, è la so-luzione migliore se il risultato atteso è quello di consentire ai singoli lampioni di operare in funzione di un profilo lu-minoso preimpostato senza comunicare alcun dato. Questo è un primo approc-cio per beneficiare della tecnologia Lu-minibus che si realizza installando nei lampioni interessati solo il nodo SLICO, disponibile in varie versioni in funzione della tecnologia di illuminazione e del-la possibilità di installazione interna o esterna. Il lampione quindi si compor-terà in accordo al profilo previsto dal nodo SLICO.Il nodo SLICO impone l’accensione del lampione in base ad uno o più profili

Efficienza energetica, diagnostica

puntuale, gestione dei profili luminosi

e manutenzione preventiva sono

obiettivi su cui il gestore di impianti di

illuminazione pubblica orienta il proprio

effort per abbattere drasticamente i costi

operativi e al tempo stesso potenziare e

migliorare il servizio di illuminazione.

Luminibus: il sistema di telegestione degli impianti di illuminazione pubblica

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FOCUS

luminosi preimpostati e personalizza-bili prima dell’installazione in accordo con il gestore; la ciclicità di applicazione del profilo tiene conto delle effemeridi locali ed è gestita da un orologio astro-nomico interno al nodo SLICO, alimen-tato da una batteria con durata maggio-re di 10 anni.Il vantaggio distintivo di tale modalità di funzionamento è la totale indipendenza del corpo illuminante che non richiede nè una linea pilota addizionale, nè una linea di gestione della potenza o una re-te wireless non necessitando così di al-cuna infrastruttura aggiuntiva.L’installazione può essere effettuata ve-locemente, non richiede alcuna com-petenza specifica, nè attività di misura o la conseguente installazione di altri di-spositivi di correzione. Una squadra di due persone può installare in media fi-no a 40 nodi al giorno.La soluzione telegestione, cioè la smartizzazione dei punti luce e la lo-ro gestione da remoto da un centro servizi, è la miglior scelta quando il ri-sultato atteso è quello di governare da remoto l’operatività ed i processi manu-tentivi dell’impianto sulla base dei dati scambiati con i singoli punti luce.Il concentratore CB200 ed il Softwa-re di Gestione SCS consentono di

abilitare un’ulteriore gamma di pre-stazioni di Luminibus che porta-no come risultato ancora ed ulteriori risparmi in termini di consumi, di ri-duzione dei costi e dell’inquinamento.Telegestione: cioè conoscere, pianifi-care ed intervenire in qualsiasi mo-mento Tutte insieme tali prestazioni consento-no al gestore di governare l’impianto, e cioè in qualsiasi momento, per qualsiasi area e/o singolo lampione conoscere lo stato di funzionamento, i valori di ser-vizio ed intervenire con modifiche sui profili luminosi (ad esempio in conco-mitanza con una qualche ricorrenza), di pianificare azioni di manutenzione pre-ventiva, valutare i consumi e l’attività svolta sino a quel momento.Luminibus gestisce la comunicazione dati su reti standard pubbliche con frequenze licenziate e con protocol-li standard ed aperti; ciò garantisce al gestore di disporre sempre della re-te di comunicazione e lo solleva da co-piosi investimenti per allestire reti di co-municazione proprietarie. Luminibus permette di comunicare con i lampioni attraverso PLC (powerline communica-tion), reti 4G e con NB-IoTTM.Telegestire localmente o in cloud il Software di Gestione SCS è web-nativo,

basato su architettura di tipo distribuito; questo lascia libera la scelta nella collo-cazione dei servizi applicativi e di siste-ma (amministrazione, database e appli-cativi). Anche questa scelta tecnologica incontra la possibilità di avviare il siste-ma per gradi, senza imporre a priori in-vestimenti ICT.Luminibus è disponibile anche come servizio SaaS erogato dal datacenter di APKAPPA, già qualificato come CSP per il Cloud della PA.Dalla telegestione alla Smart CityL’impianto di illuminazione telegestito con Luminibus diviene anche una rete di comunicazione dati per oggetti sparsi sul territorio e che necessitano di comu-nicare alcune informazioni ad un cen-tro servizi. Questi oggetti possono in-fatti essere collegati a Luminibus in vari modi, attraverso il collegamento elettri-co e quindi scambiare informazioni via PLC (Powerline communication) oppu-re via radiofrequenza a corto raggio. Lu-minibus dà a questi oggetti la possibili-tà di comunicare, di trasformarsi quindi in Internet of Things e fornire al cen-tro servizi informazioni utili ad eroga-re nuovi servizi (es. avviso allagamen-to sottopasso, trovo-parcheggio, avviso ghiaccio).

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