macchinari in tipografia

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I personaggi nella storia della stampa 1400-1800

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Microbozzetto o timone

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La prestampa identifica tutte le operazioni antecedenti la stampa vera e propria. La suddividiamo in vari punti:• Controllo degli originali e realizzazione grafica del documento con il computer• Creazione del file con un programma di impaginazione grafica• Scomposizione del file grafico ottenuto in quattro immagini monocromatiche dei 4 colori ciano, magenta, giallo e nero• Realizzazione delle forme• Realizzazione della pellicola• Sviluppo della lastra• Installazione delle forme sulla macchina• Registrazione della macchinaIl concetto di prestampa ha assunto nell'ultimo decennio, con la nascita della stampa digitale, un aspetto di granderilevanza ai fini della produttività. Se infatti le macchine offset a foglio hanno raggiunto velocità di stampa di 18.000copie/ora per fogli da 70x100 cm e le rotative hanno raggiunto le 50.000 copie/ora e oltre, permettendo altissime ti-rature in brevissimi tempi, la necessità di cambiare lavoro e di realizzare basse tirature in tempi ragionevoli si è scon-trata con i tempi piuttosto lunghi di tutto quello che precedeva la stampa vera e propria. Soprattutto la realizzazionedella pellicola e lo sviluppo della lastra con processi chimici richiedeva lunghi periodi di tempo costringendo spessogli stampatori ad inutili e dispendiosi fermi macchina. Il processo di cambio lastra poi su macchine con 4, 6, 8 o ad-dirittura 10 colori richiedeva tempi ancora più lunghi.Per questi motivi è nata l'esigenza di poter ottenere le forme da stampare a partire da un file elaborato al computer edi installarle in macchina nel minor tempo possibile. Questo ha portato alla nascita di dispositivi quali il CtP (Compu-ter-to-plate), un dispositivo in grado di incidere la lastra (la forma) direttamente dal computer (in pratica una sorta distampante che anziché stampare su carta, incide la lastra) o alle macchine con cambio lastra automatico in grado dicambiare tutte le lastre dei castelli (luogo di collocazione lastre e rulli) della macchina offset contemporaneamente.Gli ultimi sviluppi della prestampa hanno portato alla nascita di macchine con un caricatore interno di lastre verginiche vengono cambiate ed in seguito incise da un laser direttamente all'interno della macchina che ha anche la capacitàdi registrare i calamai automaticamente in base all'immagine da stampare (sistema Cpc).

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Scelta e dimensione dei caratteri o dei font

Scelta e Selezione del materiale fotografico

originale e il suo controllo qualitativo

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Focomposizione dei testi con programmi di video scrittura

Ieri Oggi

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Scansione per la riproduzione degli originali - foto, diapositive, marchi etc.

Ieri

Percentuali di retinatura

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Bromografo per incisione delle

pellicole per contatto

Sviluppatrice per pellicole

(Rapid Access)

Ieri, nella camera oscura - la fotomeccanica

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Scansione per la riproduzione degli originali - fotografie, diapositive, marchi etc.

Scanner a cilindro con incisione laser

Scanner piano con lettura ccd

Oggi a luce ambiente

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La retinatura e le angolazioni standard della quadricromia

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Il puntinismo / Pointillisme

La tecnica di dipingere a piccoli tocchi di colore a forma di punto è stata largamente impiegata alla fine del 1800 daipittori postimpressionisti, in particolare in Francia dai pointillistes “puntinisti”. I fondatori di questo movimento furono:Georges Seurat e Paul Signac. I puntinisti intendevano riproporre nelle loro opere la forma, il colore, la qualità degli oggettiosservati nella realtà, mediante l’accostamento di tanti puntini di colori puri. Il puntinismo (noto anche col termine francesepointillisme) è un movimento pittorico caratterizzato dalla scomposizione della luce nei colori dello spettro, sviluppatosiin Francia verso il 1885 e così denominato dal critico Félix Fénéon. Si era iniziato infatti a constatare l'inesistenza di uncolore locale; ciascun colore è influenzato dal colore cui è posto accanto e quindi i colori non dovranno essere mescolatima anzi accostati, soprattutto i colori complementari così da creare il contrasto simultaneo.La fusione o il mescolamento dei colori in questo modo non avviene nel quadro ma nella retina dell'osservatore. Il terminepuntillismo deriva quindi dal fatto che i colori per rendere questi effetti dovranno essere applicati sotto forma di punti.

Paul Signac

Georges Seurat Il retino nella stampa tipografica

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La prova di stampa e la quadricromia

Cyan

Magenta

Yellow

Cyan + Magenta

Cyan + Yellow

Cyan + Magenta + Yellow

Cyan + Magenta + Yellow + Nero

Risultato della sovrapposizione

delle quattro pellicole,

oggi sul computer “Canali”

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La prestampa ieri

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Il tavolo di montaggio

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Fotoincisione, procedimento fotomeccanico che utilizza la fotografia per ricavare, su una lastra di alluminio presensi-bilizzata, un'incisione a rilievo, dalla quale si ottiene dopo l’esposizione alla luce UV, la riproduzione dell'originale. Ingenerale tutti i procedimenti di fotoincisione si basano sulle proprietà della gelatina emulsionata di diventare insolubilidopo l'esposizione alla luce.

La lastra presensibilizzata(vista al microscopio)

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L’incisione della lastra ottenuta con il sistema di fotoincisione (ieri)Il trasmerimento del montaggio o pellicola sulla lastra, avviene per incisione a contatto

Alcuni esempi di bromografi

o torchi per l’incisione delle lastre

con luce UV a 5500°k

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Sviluppo delle lastre dopo l’incisione al torchio espositore

Sviluppatrici per le lastre

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La prestampa oggi

Computer Fotounità con sviluppatrice in linea

per pellicoleRip

Sviluppo lastraTorchio incisione lastra Posizionamento

Stampa

Plotter per bozza

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CTF (acronimo di Computer To Film)

Macchina elettronica digitale che consente di ricavare la pellicola (matrice) in-

viando i dati direttamente dal computer. L'impaginazione avviene in modo com-

pletamente automatico, sulla base di criteri di stampa ed elaborazioni

predefinite. Con il CTF vengono eliminate tutte quelle operazioni che prima

erano necessarie per ottenere la matrice (premontaggio, montaggio ecc.).

CTF

Fotounità con sviluppatrice in linea

per pellicole

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Computer

Posizionamento

Stampa

La prestampa di ultima generazione

CTP- computer to plate

Plotter per bozza

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CTP - Incisione lastra da posizionare

in macchina da stampa

CTPP - Incisione lastra diretta

sulla macchina da stampa

CTPU - Incisione sui cilindri macchina

CTP- computer to plate

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Sistema CTP (computer to plate)

Il Computer to plate (CTP)è una tecnologia usata pertrasferire immagini e testidirettamente su lastre dastampa, così da evitare ilpassaggio della stampa supellicole, risparmiando suicosti di un passaggio in più elimitando contestualmentela perdita di definizione diciò che si va a riprodurre.Il termine "CTP"si usa anche per indicare la"stampante" che fisicamentetrasferisce l'immaginedigitale sulla lastra.

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CTP (acronimo di Computer To Plate)

Macchina elettronica digitale che consente di ottenere le forme da stampa senza

dover realizzare le pellicole (matrici). L'esposizione della forma da stampa avviene

tramite l'invio dei dati direttamente dal computer, eliminando tutti i passaggi ne-

cessari con i metodi tradizionali (montaggio, esposizione e sviluppo pellicole, espo-

sizione e sviluppo lastre ecc.). Questa macchina è però indicata solo per le aziende

che hanno una produzione di lastre giornaliera molto elevata.

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Il processo della stampa “Offset”

Ingresso carta

uscita carta

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Macchina da stampa

a 4 colori in linea

Uscita carta

stampata

Ingresso carta

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Inchiostro

Preparato chimico per scrivere e stampare, composto da due elementi: un pig-

mento, che determina il colore, e una sostanza legante (detta anche veicolo o ver-

nice), che lo trasferisce e lo fissa al supporto, per esempio la carta.

I pigmenti sono particelle finissime (tra 0,01 e 0,5 micron), colorate e insolubili,

tenute sospese tramite il legante, che forniscono all'inchiostro colore e stabilità.

Tra i pigmenti si distinguono i neri, che sono d'abitudine neri di carbonio, cioè ot-

tenuti dalla combustione controllata di oli minerali e di gas naturali; i pigmenti

bianchi, suddivisi in opachi, cioè coprenti, usati p.e. per ottenere le tinte pastello,

e in trasparenti; i pigmenti per lo più organici, cioè prodotti per via sintetica.

Nella stampa un buon legante deve distribuire i pigmenti in modo omogeneo, far

aderire l'inchiostro alla carta attraverso il complesso meccanismo dei rulli e delle

matrici e resistere, una volta fissato, alle possibili deformazioni. Molto dipende

dai componenti del legante: gli inchiostri grassi, usati nella stampa offset, hanno

per legante olii vegetali (per.es. l'olio di lino) o minerali (ricavati dal petrolio) men-

tre gli inchiostri cosiddetti liquidi, usati nella stampa rotocalco e flessografica, ne

sono del tutto privi, preferendo solventi volatili come l'acetato di etile e gli alcoli.

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Il processo di stampa “Offset” il cilindro stampa e la meccanica

Posizionamento

della lastra e

cilindro stampa

Complessità

della meccanica

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Messa a registro e controllo cromatico degli stampati “Avviamento”

Controllo dello stampato in fase avviamento

Box luce con taratura a 5000°K

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“Allestimento o Legatoria o confezione” I materiali

Filo di refe filato di lino o canapa che percorre la segnatura sul dorso del libro,

dall'esterno all'interno, in modo da formare dei ponti. Effettuata la piegatura mec-

canica dei fogli in fascicoli le pagine vengono cucite, il volume viene rifilato sui

tre lati, il dorso viene arrotondato e ricoperto con una striscia di garza.

Punti metallici usati per rilegare brochure, riviste e libri con poche pagine. Un tran-

cio di filo metallico penetra nella carta e viene ripiegato all'interno. Può essere ap-

plicato in piano oppure sulla costa dorsale delle segnature. I punti metallici hanno

la classica forma a graffa, oppure per archiviazione in raccoglitori ad anelli possono

avere la forma di omega e sono chiamati ad occhiello o a campanella.

Colla vinilica usata nella produzione: se ne passa uno strato per incollare tutte le

pagine alla copertina, una volta indurita, acquista elasticità e rende agevole lo sfo-

gliare delle pagine.

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Le pieghe fase “Allestimento o legatoria o confezione”

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“Allestimento o legatoria o confezione” La piegatrice

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Piegatrice nel totale

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Intercalatrice o raccoglitrice

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Intercalatrice con cucitura a punto metallico e taglio

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Esempio di linea di legatoria moderna - 4000 libri all’ora

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Cucitrice filo refe

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Brossura, libro cucito secondo un procedimento di legatura detto appunto in bros-

sura, che prevede la piegatura meccanica dei fogli, la distesa dei fascicoli e la loro

raccolta in ordine progressivo. Questi vengono poi cuciti (o fresati) e incollati; a

questo punto verrà loro applicata una copertina di cartoncino. I fascicoli infine sa-

ranno rifilati sui tre lati mediante una tagliacarte lineare o trilaterale.

Quello in brossura, dalla fine del XIX secolo, è il tipo di legatura più diffuso data

la necessità sempre più impellente di produrre libri a basso costo e a ritmo sempre

più sostenuto. Questo procedimento, infatti, è ritenuto ancora oggi quello tipico

delle edizioni economiche ad ampia tiratura.

La rilegatura cartonata, tipica delle edizioni di lusso, è frutto di un procedimento

di legatoria simile a quello della legatura a cartella. Anch’esso prevede la piegatura

meccanica dei fogli, la distesa dei fascicoli e la loro raccolta in ordine progressivo

Il dorso viene poi rivestito con una garza, incollato il capitello ed infine, il blocco

libro così ottenuto, viene rifilato. L'operazione di unione della copertina (incasso)

al volume viene eseguita incollando i risguardi all'interno della copertina e alla

prima e all'ultima segnatura del volume già cucito. Non vengono invece cuciti dorso

e copertina.

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Cucitrice a punto metallico posizionamento del foglio manuale

Cucitrice a sella

Cucitrice in piano

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Brossuratrice

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Taglio, il tagliacarte "trilaterale"

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Taglio: il tagliacarte “Lineare”

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Linea automatica per il taglio

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Cellofanatrice o imbustatrice

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Altri esempi di macchine utilizzate nella legatoria

Cordonatrice Fustellatrice Listellatrice

Pareggiatore cartaMacchina per stampa a caldo

Trapano verticale

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Altre macchine utilizzate nella legatoria

Stampa a caldo Pressa a dorare Occhiellatrice

Stampa a caldo

PlotterIncassatrice

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Acidatura.Operazione che si esegue su alcune zone dellepellicole retinate per modificare la dimensionee quindi l'effetto cromatico.

Acqua di bagnatura.Miscela di acqua e alcol utilizzate nella stampaoffset per impedire che l'inchiostro, depositatosinelle aree stampanti lipofile, sbordi nelle areeidrofile non stampanti.

Aletta.Striscia di carta ribaltabile con funzioni di custo-dia (nelle cartelline), di unione delle sovracco-perte alle copertine (nei libri cartonati) o dirinforzo (in quelli a brossura).

Allestimento.Complesso di operazioni immediatamente suc-cessive alla fase della stampa, per rendere frui-bile lo stampato.

Allineamento al piede.Linea immaginaria su cui si dispongono i varicaratteri di una stessa riga di testo.

Altezza delle X.Vedi occhio medio.

Antiscartini.Additivi da aggiungere all'inchiostro o da spruz-zare sui fogli appena stampati, per accelerarnel'asciugatura.

Astralon.Foglio di plastica trasparente e indeformabile,usato per il montaggio delle pellicole sulla violao impronta.

Avviamento.Operazioni di "messa a punto" della macchinada stampa prima di iniziare la tiratura.

Bandiera (composizione).Modo di allineamento del testo solo da un latocon righe di diversa lunghezza, la cui misuramassima corrisponda al valore di una giustezzaadatta.

Battute.Gli elementi alfabetici ed ortografici e le spazia-ture che compongono un testo.

Bianca.Il davanti di un foglio o, nel caso di una segna-tura, la facciata su cui è presente una paginanumericamente più bassa.

Blocchetto (composizione).Metodo di composizione del testo con allinea-mento delle righe su entrambi i lati.

Bozza "prima".Campione del testo foto composto, utilizzato perla correzione redazionale e per la preparazionedel menabò.

Bozza (seconda).Correzione della prima bozza ed uscita in pelli-cola o lastra.

Briefing.Definizione dell'incarico di lavoro commissionatodal cliente.

Brossura.Legatura economica che consiste nel ricoprire illibro cucito o fresato con un foglio di carta o car-toncino incollato sul dorso.

Canaletti.Buchi bianchi che interrompono verticalmentela lettura di testi composti a blocchetto su giu-stezze strette.

Capolettera.Lettera decorativa posta all'inizio della prima rigadi un paragrafo.

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Capoversi.Le prime righe di quei periodi che iniziano an-dando a capo.

Caratteri mobili.Caratteri di piombo, a rilievo, per la composi-zione manuale.

Carta.Supporto cartaceo dal peso inferiore ai 150gr/mq.

Cartoncino.Supporto cartaceo di peso compreso tra i 250 ei 450 gr/mq.

Cartone.Supporto cartaceo di peso superiore ai i 450gr/mq.

Cassa tipografica.Contenitore per un corpo di una determinatasede di un carattere mobile.

Prova chimica.Prova colore ottenuta tramite il trasferimento fo-tografico dell'immagine su supporti reagenti airaggi ultravioletti.

Cianografica.Riproduzione in eliocopia del montaggio pilotadella pubblicazione, sulla quale va apposto "ilvisto si stampi".

Cliché.Matrice tipografica per la riproduzione delle im-magini al tratto o retinate.

Colonna. Spazio in cui viene posizionato il testo, suddivisoin più righe di uguale lunghezza.

Compattazione. Diminuzione omogenea dello spazio esistentetra ogni lettera di una frase o testo composti.

Controstampa.Effetto che si verifica nelle macchine da stampaa foglio, quando il retro del foglio appena stam-pato, adagiandosi sui precedenti, riceve da que-sto l'inchiostro che è ancora fresco.

Copertina cartonata. Copertina di cartone, con cui viene ricoperta lapubblicazione.

Cordonatura. Incisione concava/convessa per facilitare la pie-gatura del supporto cartaceo.

Corpo. Dimensione del carattere tipografico

Corpometro.Strumento empirico per dimensionare caratteri.

Costa o costola. Bordo rigido di una pubblicazione a brossura, incui sono incollate le diverse segnature.

Crenatura. Eliminazione dello spazio in eccesso, che vienea formarsi in particolari combinazioni di carat-teri.

Crocini di registro.Piccoli tratti a forma di croce. Stampati sul fogliodi stampa consentono di verificare l'esatto posi-zionamento di un colore sull'altro.

Didascalia.Lo stampato descrittivo posto sotto o a fianco diun'illustrazione.

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Discendente. Parte della lettera che si prolunga sotto il corpoprincipale della lettera.

Dorso. Costa del libro cartonato.

Editing. Indicazioni redazionali sullo stile di scrittura deldocumento.

Em.Unità di misurazione lineare dello spazio occu-pato dal corpo del carattere.

Epigrafe (composizione).Modo di composizione del testo con righe di di-versa lunghezza, centrate le une rispetto allealtre.

Famiglia. Tutti caratteri o font che sono riconducibili allostesso design di base.

Fermo macchina.Tempo morto dovuto alla correzione della lastrao ad altri problemi verificatisi già in macchina eche interrompe la lavorazione.

Foglio di macchina.Foglio stampato durante l'avviamento della mac-china da stampa.

Fondino. Zona stampata con colore pieno o retini piatti.

Forma di stampa.Vedi matrice.

Formatura. Fase in cui vengono preparate le matrici distampa.

Formattazione. Trasformazione delle indicazioni grafiche dicomposizione in codici di istruzione del sistemacompositivo computerizzato.

Frontespizio.Prima pagina di un libro, recante il nome del-l'autore, il titolo del libro e il logotipo dell'editore.

Gabbia.Le linee non stampate che assicurano una coe-renza visuale fra le diverse pagine della pubbli-cazione.

Gabbia formalizzata.Foglio prestampato utilizzato nella costruzionedel menabò e contenente tutti parametri stampa(dimensione della pagina, margini, Crocini, ec-cetera).

Giustezza. Lunghezza delle righe in un testo compostoblocchetto; lunghezza massima delle righe in untesto a bandiera o ad epigrafe.

Grazie. Piccoli tratti terminali delle aste che formano icaratteri.

Immagini al vivo. Fotografie o illustrazioni collocate in modo da es-sere rifilate, sbordando dal formato.

Impianto.Le pellicole per incidere le matrici di stampa.

Incassatura.Operazioni in cui un volume viene ricoperto dauna copertina cartonata.

Interlinea.Distanza tra le linee di allineamento dei caratteridi diverse righe di testo.

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Intonso.Formato non rifilato.

Gelatina.Forma gergale con cui s'intende l'emulsionesensibile delle lastre o delle pellicole.

Layout.Campione preliminare del progetto grafico, ese-guito per mostrare come apparirà la realizza-zione finale.

Litografia.Vedi Stampa offset.

Margine di abbondanza.Tre o cinque mm oltre il formato finito, per ognilato di rifilo.

Margine di taglio (o di rifilo).Margine esterno della pagina, opposto allapiega.

Matrice.Supporto che, una volta ricevuto l'inchiostro,svolge la funzione di riproduzione, cioè distampa: in tipografia corrisponde al carattere oal cliché; in rotocalco al cilindro inciso; nell'offsetalla lastra.

Menabò.Prototipo della pubblicazione con una funzionefigurativa ed esplicativa dell'intero processo ne-cessario alla sua realizzazione.

Mezzatinta.Riproduzione tramite retino di immagini a tonodiscontinuo (per esempio le fotografie in biancoe nero).

Microbozzetti.Prove in miniatura di vari schemi impaginativi.

Moirè.Effetto prodotto dalla scorretta inclinazione deiretini nella sola stampa di due o più aree reti-nate.

Montaggio.Operazione di raggruppamento delle pellicolecon una disposizione che varia secondo precisischemi di impostazione delle forme di stampa.

Morsura.Fase di incisione della matrice di stampa calco-grafica.

Numero di linee.Unità di misura delle immagini retinate.

Occhiello.Riga introduttiva del titolo di un articolo general-mente nserito prima del frontespizio.

Occhio.Parte in rilievo, e quindi stampata, della letteranel carattere tipografico mobile.

Occhio medio.Altezza delle lettere minuscole prive di ascen-denti e discendenti.

Orfana.In un paragrafo, la singola riga che rimane infondo a una colonna di testo, mentre il resto delparagrafo slitta alla colonna successiva.

Pagina mastro.Pagina virtuale, costruita sulla gabbia formaliz-zata e priva di immagini.

Piede.Parte bassa della pagina.

Piega.Margine interno di una pagina.

Pinza.Lato di entrata del foglio nella macchina stampa.

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Prova colore.Riproduzione su supporto cartaceo delle pelli-cole di selezione di un'immagine da stamparein più colori.

Punto.La più piccola unità di misura tipografica.

Quadricromia.Stampa a quattro colori, la cui miscelazione con-sente di riprodurre ogni tinta e tonalità.

Retino.Schermo di materiale plastico, su cui sono incisiuna serie di linee ortogonali molto sottili, dalcontorno opaco (retino da mezza tinta) o bendefinito (retino piatto).

Riga tipografica.Multiplo del punto tipografico (corrisponde a 12punti).

Rifilare un'immagine.Eliminare una parte di fotografia o illustrazione,per adattarla meglio allo spazio a disposizione oper migliorare l'immagine.

Rifilo.Taglio per per portare il prodotto di stampa alformato finito.

Risma.Confezioni cinquecento fogli di carta.

Ritocco.Intervento di correzione su lastra o pellicola.

Rotocalco.Vedi stampa calcografica.

Scontornare.Eliminare il fondo di un'immagine, al fine di farrisaltare maggiormente l'oggetto in primo piano.

Sfrido.Gli avanzi di carta nel passaggio dal formatosteso del foglio di stampa al formato finito.

Spoglio.Fase di sviluppo della matrice di stampa offset,in cui l'emulsione, se colpita dalla luce, si scio-glie.

Segnatura.I diversi fogli di stampa che costituiscono l'interapubblicazione.

Selezione.Metodo fotomeccanico o elettronico di scompo-sizione cromatica di un'immagine a colori.

Smarginare.Stampare oltre i segni di taglio.

Sommario.Riassunto dell'articolo in trattazione, o indice diuna rivista.

Sottotitolo.La prima suddivisione di un capitolo in paragrafisubalterni.

Sovraccoperta.Copertina ulteriore con cui viene riavvolto un vo-lume cartonato.

Squadra.Margine di riferimento del foglio stampato (a 90°con la pinza), utilizzato sia durante la stampa sianelle fasi di squadratura e di rifilo.

Stampa calcografica.Sistema di stampa con matrici ad incavo in cuisi deposita l'inchiostro, mentre quella in eccessoviene eliminato con una racletta.

Stampa flessografica.Sistema di stampa simile al tipografico, ma conmatrici a rilievo in fotopolimero o in gomma.

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Stampa offset.Sistema di stampa con matrici piatte, che sfruttala reciproca repellenza tra grasso (inchiostro) eacqua cosìcche le parti stampanti attraggonol'inchiostro mentre le aree non stampanti inumi-dite lo respingono.

Stampa tipografica.Sistema di stampa con matrice a rilievo.

Stampone.Prova colore di tipo tradizionale ottenuta me-diante la progressione dei vari colori di stampa.

Stereotipia.Metodo di duplicazione della matrice tipografica.

Sterlineare.Utilizza l'interlinea standard, pari al corpo adot-tato.

Tacche di rifilo.Sottili strati di linea stampati in corrispondenzadi un previsto taglio.

Testa.Parte alta della pagina.

Testatina.Riga che ripete il titolo del capitolo in cima allapagina.

Timone.Sommario grafico in cui viene raffigurata in mi-niatura la completa composizione del docu-mento e le fasi di lavorazione.

Tipometro.Strumento per misurare giustezze ed interlinea-nature di testi composti.

Tratto.Riproduzione di un'immagine senza gradazioniintermedie.

Unghiatura.Sporgenza della copertina dalle pagine rifilatedel volume.

Vedova.L'ultima riga di un paragrafo che slitta da solaalla colonna successiva.

Viola.Impronta del montaggio pilota su un supportoplastico trasparente di colore violaceo.

Visto si stampi.La firma sulla ciano, che indica allo stampatoreil benestare per andare in macchina col prodottoeditoriale.

Volta.La pagina del foglio contrapposta alla Bianca.