Ma l'amore chi e' di Vito Bonta'

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Tutti parliamo dell’Amore, ma sappiamo davvero cos’ è l’Amore? O meglio, Chi è l’Amore? Questo piccolo libro ci aiuta a comprendere meglio, perché riesce a farci giocare con le parole e contemporaneamente penetra nei cuori dei lettori per sensibilizzarli e portare un messaggio. Un libro, quindi, per bambini, ragazzi, genitori, nonni, insegnanti, perché l’Amore bussa alla porta di tutti, ma proprio tutti…

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VITO BONTA’

Ma l’amore chi è?

Saggio educativo

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Copyright © 2010 CIESSE Edizioni Design di copertina © 2010 CIESSE

Edizioni Ma l’amore chi è?

di Vito Bontà Tutti i diritti sono riservati. È vietata ogni riproduzione, anche parziale. Le richieste per la pubblicazione e/o l’utilizzo della presente opera o di parte di essa, in un contesto che non sia la sola lettura privata, devono essere inviate a: CIESSE Edizioni Servizi editoriali Via Conselvana 151/E 35020 Maserà di Padova (PD) Telefono 049 7897910/8862964 Fax 049 2108830 E-Mail [email protected] P.E.C. [email protected] ISBN 9788897277057 Collana WHITE Versione eBook http://www.ciessedizioni.it

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Quest’opera è stata pubblicata dalla CIESSE Edizioni senza richiedere alcun

contributo economico all’Autore.

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BIOGRAFIA DELL’AUTORE Vito Bontà nasce a Palermo nel 1978 e proviene da una formazione cattolica. Laureato in Economia e Finanza presso l’Università degli studi di Palermo, presentando una tesi dal titolo “La Rerum Novarum e il pensiero in politica agraria di Don Luigi Sturzo”. Da parecchi anni, svolge anche il ministero di organista parrocchiale nella sua città. PUBBLICAZIONI Nel 2006 “Ma l’Amore, da dove proviene?” edito da Edizioni Creativa Nel 2008 “Ma l’Amore, da dove proviene?” edito da Libreria del Santo

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Che Gesù entri nei cuori di tutto il mondo e guarisca tutti quelli che soffrono, perché

tutti possano conoscerLo. W Gesù.

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Indice

Presentazione

La piccola orchestra La nonna e il nipotino

Un vero amico Il pallone

Santa Notte di Natale La casetta

Il saggio anziano e lo studente I doni

L’insegnante di musica Il palloncino

Notte Santa di Natale I due bimbi

Il sorriso Immagina un posto

I colori La gioia di amare

L’allegria La rosa e il funghetto

Il presepio Riflessioni tra una poesia e l’altra

La carità Il contadino

Il nonno Il mare

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Un vero mago Il segreto di Tito

Il nido L’albero piccino

La bimba dolce e il compagno sognante La mamma e la bambina

La letterina di un bambino L’elefante, l’uccellino e l’asinello

L’albero fiorito I due innamorati

Ciao! La musica più bella del mondo

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PRESENTAZIONE

QUESTO PICCOLO libro, si vuole presentare come un piccolo amico, un compagno per il lettore, (bambini, giovani,adulti, anziani) raccontando in versi e giocando con le rime, piccole storie fatte di semplicità, di dolcezza, di fraternità, ma soprattutto di Amore. “Amore” è una parola davvero importante, l’abbiamo pronunciata tutti e tante volte, ma forse ognuno di noi ha un’idea soggettiva e singolare su cosa sia l’amore. Qualcuno può configurare l’amore come un sentimento prettamente umano; altri possono spiegarne il significato dicendo che l’amore è il valore più importante che contraddistingua gli uomini. L’autore, tuttavia, con questo piccolo libro, testimonia la fede dei cristiani, ponendo il significato della parola “Amore”, su un fondamento teologico e non sociologico o ideologico. In altre parole, nel credo dei cristiani, l’Amore non è un sentimento che nasce dall’uomo, bensì, è molto di più: l’Amore proviene dal buon Dio, o meglio, l’Amore è il Signore stesso. In questo piccolo viaggio, tra storie e piccole poesie, quindi, si parlerà semplicemente di Amore, con la A maiuscola, per indicare, non

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soltanto l’unione tra due fidanzati o sposi, bensì, le esperienze della presenza di Gesù in mezzo agli uomini, le esperienze di incontro con l’Amore. Prima di tuffarci, tuttavia nelle pagine successive, occorre fare tesoro di alcuni concetti propedeutici. 1) Che differenza c’è tra Fede e religione? La religione rappresenta ciò che l’uomo pensa di Dio, invece la Fede è ciò che Dio dice di Sé e a cui l’uomo fedele crede e dice Sì. La chiesa cattolica, e i cristiani, quindi, hanno la certezza di professare la Fede, e non una religione, perchè tutto quello che testimonia, risponde a una coerenza con la Parola che il Signore ha rivelato a tutti gli uomini, attraverso il Vangelo e non in base a correnti di pensiero umane. 2) Se l’Amore è Dio, come possiamo incontrare l’Amore? Il Signore Gesù, e quindi l’Amore, è presente fisicamente in mezzo a noi, lo vediamo, lo incontriamo, lo riceviamo con il Santissimo Sacramento in chiesa e così l’Amore diventa un’unica e sola cosa con noi. La Fede, non è una teoria astratta, o una credenza che

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rimane distante dalla vita quotidiana delle persone, bensì la Fede coinvolge gli uomini, li trasforma, li anima, li nutre nelle esperienze di ogni giorno, e diventa parte dell’uomo, anzi, una cosa sola con l’uomo che crede e spera nel Signore. 3) Perchè la Fede è una certezza? Semplice, perchè non ci possono essere dubbi sulla Parola del Signore che è unica e rivolta a tutti. I dubbi potrebbero presentarsi solo quando si parla di religioni, cioè del pensiero che hanno gli uomini sul Signore, perchè lo sbaglio è qualcosa che riguarda solo gli uomini, non di certo il Signore che è l’unica autentica certezza. 4) Adesso qualcuno di noi potrebbe chiedere: “ma l’Amore, lo incontro solo in chiesa? E nel resto del mondo?” Qui viene il bello, perchè in chiesa è solo l’inizio dell’esperienza d’Amore. I cristiani dopo la Messa, e quindi dopo essersi nutriti della Parola del Signore, del Corpo e del sangue di Gesù, sanno che possono vivere l’esperienza d’Amore nel quotidiano, e possono portare la pace l’amore e la Parola del Signore ovunque vanno, sapendo che in

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ogni uomo che incontrano, si può riconoscere un figlio di Dio, con “il volto di Gesù nel proprio volto”. 5) Perché oggi si parla di credenti ma non praticanti? Sembra che oggi vada di moda per tante persone dire: “Io sono cattolico credente, ma non praticante”, oppure “Io vado in chiesa quando mi pare, prego quando ne sento il bisogno e con Dio ho il mio rapporto privato e basta”. Questo è il famoso fenomeno della “religione fai da te”. In chiesa si va per un gesto d’Amore, per incontrare il Signore, in risposta all’Amore che il Buon Dio ha per noi. Dall’Amore, poi, nasce, l’unione, l’obbedienza, il camminare insieme mano nella mano, il rispetto delle regole. Il Signore ci vuole tutti insieme, tutti uniti attorno a Lui e per questo ci chiama ogni domenica, che è appunto, il giorno del Signore. In fondo, anche chi non è cattolico, crede sicuramente a qualcosa di sovrannaturale; ma i cristiani non credono a un Dio esclusivamente padrone che detta regole e comandamenti, bensì a un Dio che è prima di tutto Amore e Padre di tutti gli uomini, di tutti i peccatori; un Dio che ci ha amato così tanto (e ci ama

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sempre) da mandare il Figlio Gesù a soffrire e morire per gli uomini, per salvarli dal peccato. Inoltre, anche quando gli altri uomini non ci amano, ci emarginano, ci discriminano, il Signore invece ci ama sempre, anzi, probabilmente ci ama in modo particolare, perchè anche Gesù sulla terra è stato offeso, deriso, umiliato dagli uomini. Di fronte a un Amore infinito come quello del Signore, vogliamo ancora dire che a Messa si va perchè è consuetudine? O perchè la domenica è festa comandata? O per dovere? In chiesa si va per Amore. Come si fa a non amare chi ti ama così tanto? 6) Se altri uomini o donne come noi ci amano, possiamo immaginare quanto può amarci infinitamente di più il Signore? Certo, sbagliamo tutti, pecchiamo tutti, anche l’autore di questo libro, ma il Signore è infinitamente più grande di noi e dei nostri peccati, e sarebbe meglio non soffermarci sui nostri errori, e guardare invece che Gesù ci ama sempre, e conserva sempre per noi una possibilità in più per ricominciare e se vede in noi un po’ di buona volontà e di Fede, ci

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perdona e ci insegna a far lo stesso con gli altri uomini. 7) Ci si può chiedere: “Ma come fa l’autore di questo libro a dire qual è la cosa giusta da fare?”. Per i cristiani, nessun uomo è inventore della cosa giusta da fare, perché questa ce la indica sempre e soltanto il Vangelo. Non è l’uomo che inventa i giusti principi, bensì, essi possono essere ricavati dalla Parola di Dio che è l’unica giusta e la sola che indica la retta via che l’uomo può seguire. Adesso riflettiamo un attimo: dall’Amore non nasce anche il rispetto e l’obbedienza? Come si può dire di amare una persona se poi non facciamo quello che ci chiede? E, quindi, come possiamo dire di credere e di amare il Signore se poi facciamo quello che ci pare e pensiamo di poter pregare il Signore e incontrarlo solo quando vogliamo noi? Con le persone che amiamo di più facciamo così? Queste domande, sono state poste perché oltre al gioco della poesia, alla dolcezza dei sentimenti, e alla fantasia con le parole, l’autore vuole aggiungere un pizzico di finalità educativa, senza imporre

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niente e a nessuno. Questo libro, infatti si inserisce in un periodo cronologico e storico particolare, in cui le mode, le tendenze, le ideologie, le correnti di pensiero che attraversano i crocevia dei mass media, stanno opprimendo i valori e le tradizioni di un grande popolo “teoricamente” a maggioranza cristiana, come quello italiano. Oggi si parla di argomenti importanti, come l’integrazione multietnica nella medesima società, e questi sono valori davvero aristocratici, perché implicano il rispetto per tutti, perché fondati sulla base dell’uguaglianza tra tutti gli uomini. Passi avanti significativi per tutti gli uomini. Il rispetto per gli altri, tuttavia, non contempla che si debba perdere il patrimonio delle proprie tradizioni, o del proprio credo o dei propri valori. Oggi facciamo fatica ad appendere il nostro crocifisso sulle pareti di scuola o degli uffici, perché temiamo che si infastidiscano gli stranieri residenti in Italia. Spesso arriviamo a inibirci al ristorante e non recitiamo la preghiera prima di iniziare a consumare il pasto perché arrossiamo davanti la collettività se lo facciamo. Testimoniare la propria fede, per noi cristiani, non implica imporla, e soprattutto

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perché deve dare fastidio a qualcun altro che non ha le stesse idee? L’integrazione sociale, implica sia che noi rispettiamo il musulmano che alle ore 12 si inginocchia su un tappeto e prega in Italia, sia che persone di altre religioni rispettino la nostra professione di Fede in Italia, anche con il Crocifisso. Questo è un semplice esempio, per poter spiegare, che possono convivere realtà differenti, e l’unico presupposto è il rispetto pacifico e reciproco per chi ha un pensiero diverso. Allora, in una società caratterizzata da disagio giovanile, e da tutti i fenomeni di cui ci informano i mezzi di comunicazione, compito di un paese cristiano, è riappropriarsi di quei valori, di quelle tradizioni, da testimoniare, perché non fanno altro che trasmettere un semplice messaggio: l’Amore incondizionato verso tutti gli uomini. Un messaggio da trasmettere con gli esempi concreti di rettitudine quotidiana.

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Come possiamo vedere l’Amore concretamente? Sono infinite le esperienze quotidiane in cui si può incontrarlo anche nei piccoli gesti d’amore, in famiglia, con gli amici, con tutti i fratelli, con le persone più deboli o perdonando qualcuno, anche i nostri nemici. Questo piccolo libro, quindi, ci illustrerà, (dipingendo scenari e personaggi) e ci racconterà (attraverso le storie formalizzate in poesie), le tante esperienze d’Amore che riempiono la nostra vita, il dono più bello che il Signore ci ha dato. Come si presenta questo libro? Lo stile è quello del racconto di piccole storie, in versi quasi poetici, che esprimono esperienze d’incontro con l’Amore (che permettono di accendere la fantasia, giocando con le rime, con le parole). A ogni storia, poi, vengono associati degli spunti per ulteriori commenti e riflessioni, con la finalità di esortare il lettore al dialogo. In questo libro non ci sono concetti astratti, bensì descrizioni di immagini, personaggi, luoghi, suoni, colori, luci, profumi, espressioni onomatopeiche, tutti strumenti per trasmettere il vero contenuto di queste storie: l’amore è l’incontro con il Signore.

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Qualcuno potrà sognare, leggendo le pagine che seguiranno; altri, si limiteranno a fare un sorriso, però queste storie sono ricche di emozioni. L’autore dei componimenti di questo libro non inventa nulla, perchè il vero contenuto e gli autentici valori di questo libro hanno origine in un libro infinitamente più bello di questo: il Vangelo. Di creativo aggiunge solo la rima, la descrizione di fatti, personaggi, luoghi, perchè l’Amore è concreto e fa parte della vita di ogni uomo, e in queste storie capiremo che l’Amore si esprime in tanti meravigliosi esempi ogni giorno. Perchè, allora, trasmettere i valori del Vangelo e i valori cristiani attraverso una raccolta di storie e di poesie in un’epoca così moderna dal punto di vista informatico e tecnologico? Anche a questa domanda diamo una risposta: la società oggi è molto meno romantica di una volta! Chi scrive più le lettere d’amore? Oggi si usa la tecnologia. Chi aspetta più romanticamente il postino che porta la lettera della persona amata, e scritta a mano e magari con un po’ di profumo? Oggi si usa la tecnologia. Si studia ancora nelle scuole la poesia come una volta? O si riserva esclusivamente la priorità

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all’insegnamento di internet e dell’inglese? Si usa ancora raccontare fiabe e favole ai bambini? Oppure si gioca con i videogiochi? C’è ancora in famiglia, tra genitori e figli, dialogo e unione? Certo, ci sono aspetti dettati dal mondo del lavoro attuale, dallo stile che oggi si assume e dalla vita che si conduce, ma che non possono tuttavia, soprattutto nell’età educativa, precludere lo spazio all’insegnamento e alla trasmissione dei valori umani e cristiani, perchè rappresentano la base su cui si forma l’uomo. Tutti gli uomini hanno anche una dignità, un cuore, dei sentimenti, capacità, espressività, e se vengono meno queste cose, soprattutto nell’età scolastica, a vantaggio esclusivamente della tecnologia o di altre discipline prevalentemente pragmatiche e meccaniche, sapete dirmi se l’uomo, a conti fatti, ha compiuto progresso o meno? Quanti ragazzi oggi si chiudono nelle stanze davanti ai videogiochi, o davanti a internet e non parlano mai con i propri genitori. E quanti genitori guardano la tv più degli occhi e del sorriso dei loro figli? Non dobbiamo dimenticare che l’Amore è il Signore, che l’uomo senza l’Amore non è nulla, e che l’uomo senza il Signore non può arricchirsi

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d’Amore. Soltanto l’Amore fa grandi le persone, perchè ci può rendere più somiglianti al Signore. L’Amore vive di gesti, di segni semplici, e possono essere anche piccoli, ma contemporaneamente sono infinitamente grandi come la gioia che ci danno. L’Amore è fatto di piccoli ma grandi gesti, graditi al Signore. Cominciamo a leggere le nostre piccole storie: buona e santa lettura.

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La piccola orchestra C’era una volta un’orchestrina,

con tantissimi strumenti, che svegliava ogni mattina,

le persone allegre e sorridenti, ma il contrabbasso, con decisione,

al teatro, un bel mattino, proprio durante l’esibizione

si allontanò dal violino! “Il violino ha molta classe, i suoi suoni sono un sogno;

ma le mie note son cupe e basse, io sono brutto, mi vergogno!”

“Ti stai sbagliando, caro amicone!” disse sorridendo la grancassa, “Perché sia bella una canzone, ci vuole anche la nota bassa!”

“Imparate miei cari amici, la diversità, esprime bellezza,

bianchi e neri siate felici, e insegnatelo a chi disprezza!”

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Spunti di riflessione... La piccola orchestra

Tutti gli uomini sono uguali davanti a Dio. Forse siamo tutti diversi tra noi, ma davanti a Dio, non ci sono differenze. E forse dovremmo cominciare tutti a vedere “noi stessi” nel volto di chi ci sta accanto. Per cominciare a riflettere un po’ insieme, dovremmo prima di tutto distinguere i valori umani dai valori cristiani, e capire le relative analogie e differenze. I valori umani e cristiani camminano verso la stessa direzione, cioè verso la ricerca e la voglia di un mondo migliore. Ci sono delle differenze, tuttavia, che li distinguono. Un valore umano è un valore riconosciuto universalmente dagli uomini a prescindere dalle loro credenze religiose, come per esempio il rispetto del prossimo che è un valore riconosciuto anche a livello giuridico dalle costituzioni nazionali e internazionali e dalle carte sui diritti degli uomini. Gesù, però, non ha parlato semplicemente di rispetto del prossimo, bensì di Amore per il prossimo, cioè qualcosa molto più grande e bello del semplice rispetto. L’Amore verso il prossimo, quindi, è un valore cristiano e non un semplice valore umano. Gesù ha detto:

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“Amatevi come io vi amo”. Poiché valori umani e cristiani vanno di pari passo, l’unione e l’incontro tra i popoli di ogni lingua, religione e colore, deve essere un comune denominatore anche per quelle correnti di pensiero che escludono la Fede, e quindi un valore cardine anche per chi valuta soltanto dal punto di vista sociologico o giuridico. Chi non crede in Gesù, tuttavia, parla solo di rispetto tra i popoli, mentre chi crede in Gesù parla di Amore, fratellanza, carità, cioè parla della presenza di Dio in mezzo agli uomini. La diversità di colore, lingua ecc, perciò, è l’espressione della bellezza del creato e non causa di discriminazioni! Gesù è venuto al mondo per amare e salvare tutti gli uomini. Immaginate come è bello vedere nella persona che ci sta accanto, un fratello, anche se non lo conosciamo! Siamo tutti figli di Dio e siamo tutti uguali di fronte a Lui e non esistono privilegiati o discriminazioni, come spesso invece succede fra gli uomini attraverso gli interessi egoistici e tramite tutti quei comportamenti che poi sfociano solo in guerre. Siamo capaci di vedere noi stessi e il Signore nel volto di chi ci chiede aiuto? O

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nell’anziano bisognoso di affetto? O nel bimbo che ci sorride? Siamo capaci di capire che ogni uomo anche se è diverso da noi per colore, lingua religione ecc, è uguale a noi? Siamo capaci di capire che gli altri siamo noi?

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La nonna e il nipotino C’è una nonna, sulla sua poltrona,

che seduta ricama, con l’aria saggia e buona. Si avvicina adesso, un simpatico bambino,

con in mano un giocattolo: è il suo nipotino, le fa compagnia perché non rimanga sola,

e le chiede il significato di una parola: “Mi spieghi, nonna, cosa è l’umiltà?” E la nonna risponde con semplicità:

“L’umiltà è comportarsi in modo tale che, sei PICCOLO innanzi a Dio,

UGUALE a tutti gli altri uomini, e GRANDE nell’amare chi ti sta attorno.