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VAL.CO srl 20014 S. Ilario di Nerviano Via Rovereto, 9/11 Tel. +39 0331 535920 Fax +39 0331 535442 www.valco.it [email protected] E L E T T R O N I C A P R E S S I O N E P O R T A T A T E M P E R A T U R A L I V E L L O ATEX EEx-d ATEX EEx-ia 94/9/CE ® – Anno 69 - n. 8 Ottobre 2013 www.ammonitore.com La stanza buia di Fabio Chiavieri Avete dieci secondi per rispon- dere a questa domanda: i nostri occhi possono vedere “fisica- mente” il passato? 1, 2, 3… 10. La risposta è sì. Avete indovina- to? Ovviamente chi di primo ac- chito ha risposto no vorrà anche un esempio. Il sole dista dalla terra circa 147 milioni di chilometri, indicativamente la sua luce impiega 8 minuti ad arrivare sul nostro pianeta. Concedetemi quindi una digressione romantica: il sole è già tramontato da alcuni minuti quando lo ve- diamo scomparire all’orizzonte. Quando guardate orgogliosi il vostro nuovissimo smart-phone o il PC di ultima generazione credendo di avere tra le mani l’oggetto più sofisticato al mon- do, in realtà state guardando qualcosa di già obsole- to, perché, chissà come e chissà dove, qualcuno ha già pronto un modello ancora più innovativo. È la vita che scorre, il tempo che passa, l’attimo pre- sente contiene gli effetti del passato e le cause per il futuro. Oggi chi fa impresa si sente spesso scorag- giato perché si vede costretto ad affrontare muri ap- parentemente insormontabili. Eppure le potenziali- tà dell’uomo sono infinite e le risposte sono sempre dentro di noi. Pensiamo che alcune idee siano im- possibili da realizzare, ma solo perché la nostra mente razionale lavora senza posa per classificare, definire, inquadrare, mettere limiti. Immaginiamo di camminare in una stanza buia con una candela in mano: ciò che riusciamo a vedere è solo una mi- nima parte di ciò che ci sta intorno, eppure ci fidia- mo solo di quello che i nostri occhi possono scruta- re. Magari la strada da percorrere, la soluzione ai problemi è proprio a pochi millimetri dallo spazio illuminato, da come abbiamo ragionato fino a oggi. Ho usato queste metafore per rispondere pubblica- mente alla lettera di un nostro lettore che mi ha pro- fondamente colpito e che pubblichiamo a pagina 2. Come lui, altri imprenditori si alzano alla mattina con un peso nel cuore e l’istinto di rinunciare ad an- dare avanti a lottare. Di fronte a tale scoraggiamen- to è difficile trovare le parole giuste, occorrerebbero più fatti, ma a volte anche non sentirsi soli può es- sere di sollievo e anche una pacca sulla spalla o un abbraccio di solidarietà possono ridare fiducia al- meno per un’altra giornata, durante la quale, chis- sà, il sole, attraverso una fessura della stanza buia, può finalmente indicarci la via d’uscita. [email protected] www.ammonitore.com Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI Mercato Nel mese di giugno l’export dei costruttori europei ha segnato il passo, a causa del rallentamento della domanda dell’Eu- rozona. Editoriale LE SUPER PROTEZIONI! PER LE VOSTRE MACCHINE UTENSILI www.repar2.com GERARDI GERARDI GERARDI Since 1971 gerardi.it ARDI ARDI ARDI GER GER GER RD RD RD RD RD RD E E E ce 1 c n i S 7 71 9 1 [pag. 6] Convegno ANCCEM 2013 Molle A distanza di cinque anni dal suo inizio, la crisi non molla la presa, ma dal convegno organizzato dall’associazione dei mollifici italiani arrivano dei suggerimenti per un nuovo Risorgimento italiano. [pag. 8] Il futuro del trattamento con fascio di elettroni Trattamenti Possibilità e vantaggi per l’induri- mento dei rivestimenti con il metodo dell’EBC (Electron Beam Curing). [pag. 10] Più forza sul territorio Macchine utensili DMG MORI SEIKI Italia ha scelto la regione Emilia Romagna per organizzare il proprio Expo 2013 e Modena Fiere quale location per ospitare un evento ricco di appuntamenti e tecnologia, pensato per rafforzare la coopera- zione con le aziende presenti in Emilia Roma- gna. [pag. 16] Un nuovo colosso sul mercato mondiale della macchina utensile Attualità Alla EMO 2013 è stata ufficialmente presentata al mercato mondiale la partnership strategica globalizzata tra Fair Friend Group (FFG) e FFG Europe. [pag. 18] Intramontabile EMO Speciale Si sono da poco spenti i riflettori sulla mondiale della lavorazione dei metalli che già si sente il bi- sogno di guardare al futuro, il cui colore dipen- derà molto dagli affari conclusi durante la manifestazione e da quelli che si concretizzeranno. Per avere un’idea più chiara su come è andata la recente edizione abbiamo invitato alcuni espo- sitori a rispondere ad alcune domande. [pag. 22] [pag. 4] Meccatronica Quando l'ingegneria meccanica, quella elettronica e sistemi di controllo intelligenti si fondono insieme, danno luogo a una vera e propria branca, ormai stabilmente identificata come Meccatronica. www.crmtools.it [email protected] C.R.M. di Mazzoccato Arturo & Figli s.r.l. Via S.S. dei Giovi, 44 22073 Fino Mornasco (Co) Italy tel 031 92 83 52 - fax 031 88 06 42 Progettare in modo (multi)disciplinato L’export sconta la lentezza della ripresa Intra UE 38,5% Extra UE 61,5%

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VAL.CO srl20014 S. Ilario di Nerviano • Via Rovereto, 9/11Tel. +39 0331 535920 • Fax +39 0331 535442

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– Anno 69 - n. 8 Ottobre 2013

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La stanza buiadi Fabio Chiavieri

Avete dieci secondi per rispon-dere a questa domanda: i nostriocchi possono vedere “fisica-mente” il passato? 1, 2, 3… 10.La risposta è sì. Avete indovina-to? Ovviamente chi di primo ac-chito ha risposto no vorrà ancheun esempio.Il sole dista dalla terra circa 147

milioni di chilometri, indicativamente la sua luceimpiega 8 minuti ad arrivare sul nostro pianeta.Concedetemi quindi una digressione romantica: ilsole è già tramontato da alcuni minuti quando lo ve-diamo scomparire all’orizzonte. Quando guardate orgogliosi il vostro nuovissimosmart-phone o il PC di ultima generazione credendodi avere tra le mani l’oggetto più sofisticato al mon-do, in realtà state guardando qualcosa di già obsole-to, perché, chissà come e chissà dove, qualcuno hagià pronto un modello ancora più innovativo. È la vita che scorre, il tempo che passa, l’attimo pre-sente contiene gli effetti del passato e le cause per ilfuturo. Oggi chi fa impresa si sente spesso scorag-giato perché si vede costretto ad affrontare muri ap-parentemente insormontabili. Eppure le potenziali-tà dell’uomo sono infinite e le risposte sono sempredentro di noi. Pensiamo che alcune idee siano im-possibili da realizzare, ma solo perché la nostramente razionale lavora senza posa per classificare,definire, inquadrare, mettere limiti. Immaginiamodi camminare in una stanza buia con una candelain mano: ciò che riusciamo a vedere è solo una mi-nima parte di ciò che ci sta intorno, eppure ci fidia-mo solo di quello che i nostri occhi possono scruta-re. Magari la strada da percorrere, la soluzione aiproblemi è proprio a pochi millimetri dallo spazioilluminato, da come abbiamo ragionato fino a oggi.Ho usato queste metafore per rispondere pubblica-mente alla lettera di un nostro lettore che mi ha pro-fondamente colpito e che pubblichiamo a pagina 2.Come lui, altri imprenditori si alzano alla mattinacon un peso nel cuore e l’istinto di rinunciare ad an-dare avanti a lottare. Di fronte a tale scoraggiamen-to è difficile trovare le parole giuste, occorrerebberopiù fatti, ma a volte anche non sentirsi soli può es-sere di sollievo e anche una pacca sulla spalla o unabbraccio di solidarietà possono ridare fiducia al-meno per un’altra giornata, durante la quale, chis-sà, il sole, attraverso una fessura della stanza buia,può finalmente indicarci la via d’uscita.

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Mercato

Nel mese di giugno l’exportdei costruttori europei ha segnatoil passo, a causa del rallentamento della domanda dell’Eu-rozona.

Editoriale

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[pag. 6]

Convegno ANCCEM 2013Molle

A distanza di cinque anni dal suo inizio, lacrisi non molla la presa, ma dal convegnoorganizzato dall’associazione dei mollificiitaliani arrivano dei suggerimenti per unnuovo Risorgimento italiano.

[pag. 8]

Il futuro del trattamento con fascio di elettroni

Trattamenti

Possibilità e vantaggi per l’induri-mento dei rivestimenti con il metododell’EBC (Electron Beam Curing).

[pag. 10]

Più forza sul territorioMacchine utensili

DMG MORI SEIKI Italia ha scelto la regioneEmilia Romagna per organizzare il proprioExpo 2013 e Modena Fiere quale location perospitare un evento ricco di appuntamenti etecnologia, pensato per rafforzare la coopera-zione con le aziende presenti in Emilia Roma-gna. [pag. 16]

Un nuovo colosso sul mercato mondiale della macchina utensile

Attualità

Alla EMO 2013 è stata ufficialmentepresentata al mercato mondiale lapartnership strategica globalizzata tra Fair Friend Group (FFG) eFFG Europe. [pag. 18]

Intramontabile EMOSpeciale

Si sono da poco spenti i riflettori sulla mondialedella lavorazione dei metalli che già si sente il bi-sogno di guardare al futuro, il cui colore dipen-derà molto dagli affari conclusi durante la manifestazione e daquelli che si concretizzeranno. Per avere un’idea più chiara sucome è andata la recente edizione abbiamo invitato alcuni espo-sitori a rispondere ad alcune domande. [pag. 22]

[pag. 4]

Meccatronica

Quando l'ingegneria meccanica, quella elettronica e sistemi di controllo intelligentisi fondono insieme, danno luogo a una vera e propria branca, ormai stabilmente identificatacome Meccatronica.

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22073 Fino Mornasco (Co) Italytel 031 92 83 52 - fax 031 88 06 42

Progettare in modo (multi)disciplinato

L’export sconta la lentezza della ripresa Intra UE

38,5%

Extra UE61,5%

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www.ammonitore.com2 Ottobre 2013

In primo pianoa cura di Cristina Gualdoni

Nel corso del Consiglio Direttivo di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE,riunitosi lo scorso16 luglio, Giuseppe Sceusi è stato nominato vicepresi-dente dell’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot,automazione e prodotti ausiliari.

Proposto dal presidente Luigi Galdabini, Giuseppe Sceusi, presidente Marposs Ita-lia, già membro del board, affiancherà i tre vicepresidenti: Massimo Carboniero(Omera, Chiuppano VI), Giulio Maria Giana (Giuseppe Giana, Magnago MI), Riccar-do Rosa (Rosa, Rescaldina MI), Giuseppe Sceusi, (Marposs Italia, Bentivoglio BO).

Giuseppe Sceusi nominato Vicepresidente Ucimu

Gli ingegneri Gianfranco Malagola eAldo Ponterio, con una lunga espe-rienza scientifica eindustriale alle

spalle nel settore metrologi-co, sono gli autori del libro“La metrologia dimensiona-le: teoria e procedure di tara-tura” (Società Editrice Escu-lapio, Bologna), testo digrande utilità per quantihanno a che fare quotidiana-mente con le misure dimen-sionali nell’industria mecca-nica.Il sapiente compromesso travalenza scientifica e valenzaapplicativa tracciato dagliautori consegnano al lettoreun efficace approfondimen-to sulle problematiche di me-trologia dimensionale seguendo il percorso lo-

gico dell’operatore d’officina che, oggi, neces-sita di buone basi teoriche finalizzate alla com-

prensione degli strumenti dimisura, delle strategie di mi-sura e delle procedure di ta-ratura che meglio risolvonoil suo problema metrologico.Questo libro, che esce a di-versi anni dalla prima edi-zione con ulteriori aggiorna-menti e approfondimenti,rappresenta un ottimo pun-to di partenza per chi inazienda vuole eseguire auto-nomamente il processo di ta-ratura.Il testo può essere utile an-

che per la formazione tecni-ca, con particolare riferimen-to agli studenti di Ingegneriache affrontano i problemi

delle misure meccaniche.

Comau, il più grande produttore italiano dirobot antropomorfi, presenta nuovi prodot-ti e tanti nuovi modelli, migliorati in perfor-mance e design.

Durante l’evento, organizzato il 15 novembre nellasede di Grugliasco (Torino), Via Rivalta 30, sarà pos-sibile vedere all’opera i nuovi modelli di robot, le in-novazioni tecnologiche e i nuovi pacchetti applicativiproposti da Comau Robotics con dimostrazioni pra-tiche e spiegazioni live. Di sicuro interesse la presentazione in anteprima delnuovo robot 7 Kg “RACER” il più veloce al mondo

nella sua categoria. Racer garantisce prestazioni an-cora più performanti e precise, frutto della più mo-derna tecnologia unita a un design innovativo.In contemporanea saranno presentati il nuovo con-trollo compatto C5G e il nuovissimo Teach PendantTP5.Altre novità di rilievo sono i nuovi robot SMART5 NJ40, con possibilità di polso off-set, e SMART5 NJ 163.1, dedicati alla General Industry. Per il settore pallettizzazione saranno presentati ilnuovo robot SMART5 PAL 470, insieme al nuovo soft-ware dedicato.

In base ai risultati emersi dall’Indagine Con-giunturale condotta da Assofluid, riferitaal primo semestre del 2013 nei confrontidello stesso periodo 2012, il settore della

Potenza Fluida in Italia giunge a metà di que-st’anno con alcuni risultanti contrastanti, regi-strando una situazione sensibilmente miglioreper il comparto pneumatico rispetto a quellooleoidraulico. Rimangono infatti evidenti difficoltà per il set-tore oleoidraulico, anche se l’andamento posi-tivo degli ordinativi, sia dal mercato nazionaleche dall’estero, dà fiducia ai produttori italiani.Da segnalare che il comparto della pneumaticaregistra un segno positivo su tutte le voci, siaper il fatturato che per gli ordini, evento che nonaccadeva dalla fine del 2011. Analizzando i due comparti, si evidenzia perl’oleodinamica, in termini di fatturato, la con-trazione sia del Mercato nazionale (-7,4%) chedella Produzione (-5,3%), mentre per la pneu-matica si registrano variazioni positive sia peril Mercato (+3,4%) sia per la Produzione nazio-nale (+4,3%), con la voce Export che segna+3,8% rispetto al primo semestre 2012. La situazione del portafoglio ordini appare in-vece positiva per entrambi i settori, facendo re-gistrare così aumenti significativi per il Merca-to nazionale (+7,9% per l’oleoidraulica e a+5,3% per la pneumatica) e per la Produzione

(oleoidraulica a +7,6%, pneumatica a +4,9%).Confortanti segnali provengono in particolaredagli ordinativi esteri, che segnalano un +7,2%per il settore oleoidraulico e un +5,2% per quel-lo pneumatico. Queste variazioni portano ad avere indici (ba-se anno 2000 = 100) di fatturato per l’Export pa-ri a 192,2 per l’oleoidraulica e a 173,2 per lapneumatica, mentre per gli ordini si segnalanoindici rispettivamente di 266,7 e 189,4. In base ai risultati esposti si possono ipotizzareaumenti nelle vendite nei prossimi 3-6 mesidell’anno, consentendo così una possibile chiu-sura in positivo del comparto nel 2013.

Potenza fluida: ordinativi in crescita

Alla EMO di Hannover DMG MO-RI SEIKI si è presentata presso ilPadiglione 2 come il maggiorespositore. Circa 145.000 visitato-

ri provenienti da tutto il mondo hanno visi-tato la più importante fiera di macchineutensili a livello globale.L’interesse principale dei visitatori si è foca-lizzato sulla nuova interfaccia di program-mazione CELOS – dall’idea al prodotto fini-to, sul nuovo design congiunto e su 18 ante-prime mondiali. Il Gruppo ha esposto un to-tale di 95 macchine high-tech confermandola propria posizione di eccellenza nella in-

novazione del settore delle macchine uten-sili.Come risultato della EMO 2013, il Gruppodichiara 1.137 prodotti venduti per un valo-re di 276.4 milioni di euro. Una forte spintaal business post-fiera verrà data da 6.083nuove offerte: dati questi che rappresenta-no, rispetto alla EMO 2011, un incrementodel 6%.Gli ordini acquisiti alla EMO di quest’annoconfermano la crescente domanda a livelloglobale di macchine utensili. Le cifre relati-ve al terzo quadrimestre del 2013 sarannopubblicate da Gildemeister il 29 ottobre.

Primi bilanci dalla EMO

La guida a… misura d’officina

LETTERE AL DIRETTORE

Essere imprenditori oggiRaccogliamo lo sfogo di un nostro lettore

Egregio direttore,fare l’imprenditore oggi è davvero difficile, anzi, soprattuttoquando ci si trova di fronte a situazioni che ti rendono impo-tente. La mia azienda è partita davvero da zero: mi sono fat-to strada con le mie forze, poi il primo insoluto a cui, con ilsopraggiungere della crisi, si sono susseguiti un fallimentodopo l’altro dei clienti. È così che si innesca la spirale: per cercare di porre rimediosi lavora di più, ma alla sera si torna a casa stanchi e insod-disfatti non solo perché i problemi non sono risolti, ma anzise ne aggiungono di altri.Pur di non perdere i clienti, che oggi chiudono ma domaniriaprono con un altro nome, ci si dimentica dei vecchi debiti,ovviamente, chiedendo loro il pagamento alla consegna dellenuove forniture. Ma il danno ormai è fatto.Questo significa essere impotenti. Oggi, a 58 anni, mi chie-do se valga la pena proseguire o abbandonare, e se l’onestànon sia diventata un difetto in un mondo di furbi.

Lorenzo Lodi

Il settore della potenza fluida mostra nei primi sei mesi dell’anno una situazionemigliore per il comparto pneumaticorispetto a quello oleoidraulico

Open House 2013 Comau Robotics

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www.ammonitore.comOttobre 2013

MECCATRONICA

Progettazione

Da anni il termine meccatronicaè apparso nei numerosi campiapplicativi in cui la meccanica

non è più separata nettamente dall'elet-tronica e dall'informatica, cioè quandoogni meccanismo è composto di partimeccaniche comandate elettronica-mente da software non più scindibilinel loro funzionamento. L'avionica e,naturalmente, la robotica non ne pos-sono più fare a meno, così come l'auto-mazione industriale in genere. Ma lameccatronica è entrata prepotentemen-te in tanti altri settori; un esempio chetutti possono constatare è quello degliautoveicoli.

Un amalgama ben riuscitoUna delle prime applicazioni fu l'inie-zione elettronica, in cui la miscela aria-benzina viene immessa nella camera discoppio in maniera ottimizzata. Fu unsuccesso su tutta la linea: il vecchio car-buratore è ormai sparito dai motori, an-che quelli delle utilitarie. Si constatòben presto che la meccatronica consen-tiva di superare tutte le tradizionalibarriere costituite dalle limitazioni tec-niche delle progettazioni meccaniche,a patto che i componenti meccanici fos-sero sostituiti da componenti meccatro-nici. Ecco quindi una serie disensori che rilevano la posi-zione di alberi a camme, flus-si d'aria, pressioni, direzio-ni, velocità angolari, mentremicroprocessori dedicati ge-stiscono i dati in tempo rea-le, calcolando il tempo diapertura delle valvole, lapressione dei circuiti idrau-lici, la progressione nel cam-bio marcia, e così via. Ben co-nosciuti esempi sono l'ABS(per il controllo elettronicodella frenata) o il sistema peril controllo elettronico del-l'accelerazione (TractionControl system, TCS).Lo sviluppo di questi sistemirichiede una conoscenza in-tegrata e simultanea di meccanica, elet-tronica, informatica. Siamo ben lontanidai vecchi dispositivi elettro-meccani-ci, in cui un movimento viene genera-to da (semplici) fenomeni fisici di na-tura elettrica, con reazioni piuttosto"lente". Nella meccatronica i compo-nenti elettronici sono parte integrantedei sistemi, amalgamati nell'efficienzadella funzione. L'ABS, nei pochi istanti

in cui entra in funzione, si sostituisce alguidatore, controllando totalmentel'auto in frenata; non appena viene ri-levato il famigerato bloccaggio dellaruota, il sistema sblocca il freno, perriapplicarlo una frazione di secondodopo, quando il sensore comunica chela ruota non sta più perdendo aderen-za. Come è noto, grazie a questo com-portamento, impossibile da attuare daparte di un essere umano, lo spazio difrenata si riduce considerevolmente.

Competenze multidisciplinariNegli ultimi anni numerose scuole sisono interessate alla Meccatronica, sia

a livello di Istituti Tecnici sia a livellouniversitario. L'argomento dei corsi ri-guarda le diverse tecnologie coinvoltee agisce sulla costruzione e la docu-mentazione di processi/impianti auto-matici, senza dimenticare le metodichedi collaudo, di messa in funzione e dipreventivazione guasti.A Rovereto (Trento), per esempio, è incorso di realizzazione un "Parco Tecno-

logico" dedicato alla meccatronica, do-ve imprenditori, lavoratori, ricercatorie studenti possono sviluppare proget-ti. Una delle imprese più attive è Bon-figlioli Mechatronic Research Spa, cheha già investito nell'iniziativa più di unmilione di euro, con la previsione di as-sumere giovani ingegneri. L'attivitànon si ferma alla fase di ricerca e pro-totipazione: nella sede di Rovereto ven-gono prodotti nuovi motori elettricibrushless e i nuovi riduttori serie "TQ"con alti livelli di precisione; a questi an-dranno affiancate nuove realizzazioninel campo meccatronico. Sonia Bonfi-glioli, presidente del Gruppo omoni-

mo, ha dichiarato: «La mecca-tronica è la nuova frontiera checi permette di disegnare il nostrofuturo. L'economia reale è ritor-nata ad essere, come insegna laGermania, il vero propulsoredello sviluppo; l'applicazionedell'elettronica alla meccanica diprecisione determinerà la pre-senza più o meno da protagoni-sta di qualsiasi azienda si occupidi trasmissione di potenza».L'ingegnere meccatronico ol'esperto di settore si occupadi progettare e realizzare pro-dotti più o meno complessiutilizzando come strumentidi lavoro principalmentesoftware (sistemi Cad/Cam/Cae) in ogni fase del ciclo di

sviluppo. Può progettare un nuovo let-tore per Compact Disk, può calcolarele dimensioni e la resistenza meccani-ca dell'oggetto, ne può mostrare il mo-dello tridimensionale, ne può produr-re un'immagine realistica in modo dafar valutare l'impatto visivo alla forzadi vendita. Può stampare disegni ese-cutivi, può inviare ai suoi colleghi il fi-le tridimensionale per costruire lo

stampo. L'integrazione trai vari software è giunta a li-velli piuttosto evoluti, spe-cialmente se ci si rivolge aun unico fornitore perogni funzionalità, dallaprogettazione meccanicaall'analisi strutturale, allaemissione della distintabase, alle lavorazioni mec-caniche in officina.

L'approccio meccatronicoalla progettazioneNon è immaginabile che chiprogetta l'elettronica non

tenga in considerazione le problemati-che meccaniche (come le prestazionielettriche dei motori), oppure di con-trollo, come i tempi di elaborazione delsegnale e di altri processi. O anche sem-plicemente di ingombro, specialmentenel caso di una miniaturizzazione spin-ta cui oggi sempre più spesso si assiste:il progettista dovrebbe sapere se uncomponente elettronico o una parte delcircuito stampato interferisce con il gu-scio dell'apparecchiatura. In realtà og-gi il processo va avanti in modo piut-tosto rudimentale, per tentativi, av-viando manualmente un iter di con-fronto tra il Cad meccanico e il Cad elet-trico, perché si tratta ancora di mondiche non "si parlano". Ma cominciano ad apparire nuovi stru-menti informatici che promettono unaintegrazione anche in questo campo,determinando un approccio più "mec-catronico", caratterizzato dall'abbatti-mento dei confini netti tra i progettistiEcad e Mcad. Per esempio, Mecodes èun software che sviluppa l'integrazio-ne tra gli ambienti SolidWorks (Cadmeccanico) e Altium (Cad elettrico). Sibasa su una libreria comune ad en-trambi i sistemi, totalmente sincroniz-zata. Viene messo in atto un sistema chepermette di rappresentare i componen-ti meccanici ed elettrici in entrambi i si-stemi, in modo che l'intervento di ogniprogettista che modifica la parte di pro-pria competenza si ripercuota automa-ticamente sul progetto; questo viene te-nuto aggiornato in entrambi gli am-bienti, secondo un metodo di esporta-zione e importazione sincronizzata. Èproprio questa capacità di aggiorna-mento che permette ai progettisti di vi-sualizzare e analizzare dati dettagliatida domini opposti che finora non era-no in grado di dialogare tra loro.

Progettare in modo(multi)disciplinatoQuando l'ingegneria meccanica, quella elettronica e sistemi di controllo intelligenti si fondono insieme, danno luogo a una vera e propria branca, ormai stabilmente identificata come Meccatronica.di Giancarlo Giannangeli (foto Mecodes)

Non è immaginabile che chi progetta l'elettronica on tenga in considerazione le problematiche meccaniche

Il polo della Meccatronica a Rovereto

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www.ammonitore.com6 Ottobre 2013

MERCATO

L’export delle macchine utensili

L’export dei macchinari europeiRelativamente alle tipologie di macchina inesame, i costruttori europei hanno esportatomerci per un controvalore complessivo di869 milioni di Euro nel mese di giugno. L’incremento rispetto al mese precedente èquantificabile nel 2,5% ma il risultato mar-ca un regresso pari a 8,6 punti percentualiin raffronto all’identico periodo dell’annopassato. Le consegne all’Eurozona si sono fermate a334,2 Mio. € e, sebbene in crescita del 7,9%su maggio, hanno segnato una flessione del18% su giugno 2012.

Per converso, le collocazioni sui mercati ex-tra continentali, che hanno raggiunto l’am-montare di 534,6, hanno registrato un calocontenuto su base sia mensile si annua.Cina e Stati Uniti rappresentano le princi-pali mete di destinazione del flusso di ex-port. La prima ha assorbito macchinari eu-ropei per un valore di circa 203 milioni diEuro, una cifra in leggera crescita rispettoal mese precedente, ma più bassa del 7,4%in confronto a quella toccata dell’anno scor-so.I secondi hanno acquisito merci per un to-tale di 98 Mio. €, ed hanno centrato uno svi-

luppo pari al 6% su maggio e al 23% su giu-gno del 2012.Tra i Paesi europei, il primato nelle espor-tazioni spetta alla Germania che, nel perio-do in oggetto, ha ricevuto rimesse per uncontrovalore di 473,5 milioni di Euro, im-porto del 14% superiore a quello registratoin maggio ma che, tuttavia, cede oltre diecipunti in raffronto a quello dell’identico pe-riodo dell’anno passato. L’Italia, che occupa il secondo posto nellaclassifica europea degli esportatori, ha evi-denziato una flessione intorno al 10% ri-spetto a maggio ma, grazie a consegne perun controvalore complessivo pari a 139,4Mio. €, ha messo a segno un progresso del

2,1 sull’anno passato.Il terzo podio spetta alla Spagna che, con51 milioni di Euro e una crescita su base an-nua prossima al 26%, ha superato Belgio eRepubblica Ceca. Occorre evidenziare laperformance positiva dell’industria iberi-ca poiché , dopo un periodo di accentuatedifficoltà, sembra istradata a riaffermarsinel panorama globale con un posiziona-mento di elevato profilo.

Focus sulla FranciaTra i membri UE, la Francia rappresenta ilquarto mercato d’importazione, per le tipo-logie di macchina utensile considerate nellapresente analisi, dopo Germania, Gran Bre-tagna e Italia, dal momento che nel mese digiugno ha assorbito merceologie per un am-montare di 35,6 milioni di Euro.Il valore delle acquisizioni risulta in consi-stente diminuzione rispetto a quello rag-giunto nel giugno dell’anno scorso (-15%)benché l’economia del Paese abbia ormai ar-chiviato la fase di crisi e la produzione in-dustriale marchi una crescita.I macchinari di provenienza europea costi-tuiscono, in valore, il 71% del totale, unaquota sostanzialmente analoga a quella re-gistrata nel giugno dell’anno scorso, fattoche evidenzia una rallentamento della pe-netrazione dei marchi extra continentali ed,

L’export sconta la lentezza della ripresaNel mese di giugno l’export dei costruttori europei ha segnato il passo, a causa del rallentamento della domanda dell’Eurozona. Le consegne ai mercati extra continentalimostrano, invece, un buon progresso. Un identico andamento investe il made in Italy.

8457 Centri di lavoro e macchine a stazioni multiple

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2012

GERMANIA 46.788 17,5 -52,9

BELGIO 16.248 -9,8 -20,8

ITALIA 15.811 8,1 90,8

AUSTRIA 9.676 401,1 278,1

P. BASSI 6.552 -20,2 -10,1

ALTRI 14.850 -27,7 -25,0

TOTALE 109.926 6,6 -30,3

8458 Torni e centri di tornitura

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2012

GERMANIA 34.644 95,7 -12,2

ITALIA 14.663 15,8 21,7

BELGIO 12.564 -37,2 -22,3

SPAGNA 10.054 12,3 112,7

U.K. 7.342 34,5 78,0

ALTRI 17.926 -20,4 -32,2

TOTALE 97.193 11,3 -5,6

8459 Fresatrici, alesatrici, ecc.

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2012

GERMANIA 21.260 12,3 -2,4

SPAGNA 7.910 -29,7 41,0

ITALIA 5.562 -32,5 -66,9

POLONIA 3.261 42,5 201,4

AUSTRIA 2.505 -59,3 -49,3

ALTRI 7.052 26,4 -37,4

TOTALE 47.550 -9,4 -22,6

8460 Rettificatrici

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2012

GERMANIA 27.253 74,5 43,1

REP. CECA 7.416 -35,3 -54,3

U.K. 4.716 -30,7 421,1

ITALIA 3.979 -34,8 -65,4

FRANCIA 1.610 360,1 253,9

ALTRI 4.527 -20,3 -45,8

TOTALE 49.501 7,6 -12,3

8461 Macchine per ingranaggi et a.

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2012

GERMANIA 19.177 56,5 11,4

ITALIA 5.064 19,7 -24,6

SPAGNA 1.804 276,5 4324,0

REP. CECA 1.295 70,0 3,1

AUSTRIA 546 -35,1 -55,3

ALTRI 2.132 -9,9 -19,5

TOTALE 30.018 43,4 3,1

Tab. 1 - Consegne dei membri EU27 al mercato comunitario (Valore .000 €)

8457 Centri di lavoro e macchine a stazioni multiple

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

GERMANIA 108.050 -2,4 0,6

ITLIA 17.096 18,8 34,0

SPAGNA 9.391 113,4 -11,1

REP. CECA 4.386 -18,6 7,8

FRANCIA 3.507 -64,1 -73,8

ALTRI 6.718 -16,4 -41,6

TOTALE 149.147 -2,3 -6,6

8458 Torni e centri di tornitura

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

GERMANIA 36.958 -26,0 -40,2

ITLIA 15.262 -52,2 49,3

REP. CECA 6.557 281,5 160,2

AUSTRIA 3.877 129,0 -5,8

SPAGNA 3.075 -8,0 3,6

ALTRI 10.235 -31,9 -2,3

TOTALE 75.964 -26,7 -17,6

8459 Fresatrici, alesatrici, ecc.

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

GERMANIA 51.989 3,9 11,0

ITLIA 24.227 -6,3 -11,5

SPAGNA 8.454 -5,9 31,2

FINLANDIA 6.263 2425,2 9844,3

AUSTRIA 4.740 1295,7 11,0

ALTRI 11.544 -42,9 -42,6

TOTALE 107.219 1,4 2,0

8460 Rettificatrici

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

GERMANIA 75.728 25,3 23,1

ITLIA 24.116 -22,0 9,4

U.K. 6.932 -32,8 -25,2

SVEZIA 6.099 41,0 200,1

SPAGNA 5.185 -7,5 688,7

ALTRI 10.409 -19,1 -33,9

TOTALE 128.469 3,2 15,5

8461 Macchine per ingranaggi et a.

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

GERMANIA 51.696 33,0 -3,9

ITLIA 13.596 117,6 56,0

AUSTRIA 2.215 493,3 -62,8

FRANCIA 1.728 288,4 256,3

SPAGNA 1.037 62,8 52,1

ALTRI 3.499 -25,0 -27,0

TOTALE 73.771 43,9 -0,8

Tab. 2 - Esportazioni esterne all’Unione Europea (Valore .000 €)

8457 Centri di lavoro e macchine a stazioni multiple

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

CINA 2.452 74,6 3182,8

GERMANIA 1.909 11,9 -37,4

BELGIO 1.111 -33,8 -48,7

P. BASSI 1.091 250,9 123,7

TAIWAN 840 -3,7 -41,1

ALTRI 2.097 -66,1 -76,0

TOTALE 9.501 -21,9 -40,4

8458 Torni e centri di tornitura

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

SPAGNA 5.479 1261,1 508,5

BELGIO 1.596 -36,1 -37,7

GIAPPONE 1.582 -18,4 -13,2

GERMANIA 1.179 -53,6 -54,1

COREA SUD 836 -36,6 4,7

ALTRI 2.993 -31,8 -20,3

TOTALE 3.665 4,4 10,1

8459 Fresatrici, alesatrici, ecc.

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

ITALIA 1.014 192,3 -37,5

GERMANIA 758 8,9 -34,0

SPAGNA 715 -51,9 2523,1

SVEZIA 421 4637,4 n.d.

TAIWAN 355 82,0 110,0

ALTRI 826 -28,6 -67,7

TOTALE 4.089 5,1 -26,0

8460 Rettificatrici

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

GERMANIA 2.243 54,6 50,7

ITALIA 924 578,5 3,0

BELGIO 560 87,9 72,0

SVIZZERA 322 -79,8 -80,1

SPAGNA 248 1526,2 -31,3

ALTRI 1.012 -33,0 29,8

TOTALE 5.308 6,1 -2,9

8461 Macchine per ingranaggi et a.

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

GERMAN IA 1.112 -20,9 -7,2

P. BASSI 698 2307,4 150594,8

ITALIA 462 10,1 -20,5

TAIWAN 214 -12,2 33,6

CINA 113 -9,9 -33,1

ALTRI 307 -1,9 14,8

TOTALE 2.906 14,6 22,3

Tab. 3 - Francia: importazioni giugno 2013 (Valore .000 €)

8457 Centri di lavoro e macchine a stazioni multiple

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

GERMANIA 4.238 29,1 -31,0

BELGIO 3.199 37,3 85,8

COREA SUD 1.071 -21,9 -24,5

GIAPPONE 686 -72,4 -73,2

FRANCIA 470 781,9 52,0

ALTRI 1.543 -34,6 -69,9

TOTALE 11.208 -5,7 -35,1

8458 Torni e centri di tornitura

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

COREA SUD 3.472 32,3 56,8

BELGIO 2.024 -19,3 -17,4

GIAPPONE 1.883 -21,5 18,6

GERMANIA 1.059 -68,8 -54,1

SVIZZERA 697 218,3 231,1

ALTRI 2.293 -13,1 -35,1

TOTALE 11.428 -17,1 -7,1

8459 Fresatrici, alesatrici, ecc.

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

BELGIO 4.461 654,8 11750,8

GERMANIA 836 -17,6 55,3

TAIWAN 246 691,1 2,5

CINA 218 49,3 141,8

GIAPPONE 194 16124,2 126,5

ALTRI 614 -79,2 -75,1

TOTALE 6.569 38,5 89,9

8460 Rettificatrici

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

GERMANIA 3.852 0,8 138,5

SVIZZERA 951 62,9 14,0

AUSTRIA 601 79915,3 6744,9

CINA 278 71,6 27,4

USA 182 -46,4 448,3

ALTRI 594 -42,5 -17,4

TOTALE 6.457 8,7 88,4

8461 Macchine per ingranaggi et a.

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

GERMANIA 1.412 87,8 177,1

AUSTRIA 644 798,3 56970,1

CINA 359 49,4 136,9

TAIWAN 309 10,2 58,3

SLOVACCHIA 190 3,7 65,5

ALTRI 562 -0,7 25,5

TOTALE 3.477 66,0 144,8

Tab. 4 - Italia: importazioni giugno 2013 (Valore .000 €)

di Roberto Morelli

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in particolare, asiatici e originari dei Paesiad economia emergente, le cui vendite han-no segnato una contrazione del 34%.Il principale partner commerciale dellaFrancia è rappresentato dalla Germania che,tuttavia, su base annua ha scontato un pe-sante calo delle collocazioni (-23%), conse-

gnando merci per un controvalore pari a 7,2milioni di Euro. Il fenomeno investe tutte le aree di businessanalizzate, ad eccezione di quella delle ret-tificatrici, in cui i produttori tedeschi mo-strano un costante ed elevato trend di cre-scita. In raffronto a giugno 2012, le vendite

dei costruttori spagnoli appaiono più chetriplicate , essendosi attestate ad oltre 6,6 mi-lioni di Euro. In particolare, le performance di tali attorisi sono concentrate nel segmento dei torni edei centri di tornitura.Con un fatturato di circa 3,8 Mio. €, l’Italiaha superato il Belgio e si insedia autorevol-mente alla terza posizione nella classificadei fornitori, si espande nell’area di busi-ness delle rettificatrici e, pur registrandouna flessione, mantiene la leadership inquella delle fresatrici ed alesatrici.

Gli scambi con l’estero dell’ItaliaRispetto al maggio 2012, il controvalore del-le importazioni ha fatto registrare un incre-mento superiore ai tre punti percentuali e siè attestato a 39,1 milioni di euro.Il dato si configura come la risultante di duetrend di segno opposto e deriva dal notevo-le successo dei marchi UE (26,4 Mio €;+ 21%) e dalla contemporanea flessione deimacchinari di provenienza extra comunita-ria (12,7 Mio.€; -20%).Un favorevole riscontro hanno avuto le ven-dite dei tedeschi (11,4 Mio. €; +2,5%), deibelgi (9,7 Mio. €; + 128%) e dei coreani (4,7Mio. €; +11%), mentre sono arretrate le con-segne dei giapponesi (2,8 Mio. €; -33%) e sisono quasi dimezzate quelle degli austriaci

(1,9 Mio. €) e degli svizzeri (1,8 Mio. €).L’andamento del business presenta caratte-ristiche assai differenziate in rapporto allespecifiche tipologie di prodotto.In contrazione nei segmenti dei centri di la-voro (-35%) e dei centri di tornitura (-7%),l’import ha mostrato un consistente aumen-to nei segmenti delle fresatrici, delle rettifi-catrici e delle macchine per ingranaggi.Rispetto all’identico periodo dell’annoprecedente, nel mese di giugno le esporta-zioni italiane indirizzate ai mercati comu-nitari hanno subito una forte riduzione (-20,6) e si sono attestate al valore di 45,1 mi-lioni di Euro. Tra i partner comunitari, soltanto Germaniae Francia hanno alimentato un flusso in cre-scita e hanno generato un volume d’affaririspettivamente pari a 17,9 e 5,4 milioni dieuro.Sui mercati extra europei, per converso, ilmade in Italy conferma un trend di svilup-po e mette a segno progresso del 6,8%, rag-giungendo un ammontare di 94,3 Mio. €. Alla positività della performance ha contri-buito, soprattutto, l’apprezzamento incon-trato dai centri di lavoro e dai centri di tor-nitura, che hanno avuto riscontri particolar-mente positivi sul mercato statunitense(30,0 Mio. €; + 44,4%) e su quello cinese (21,6Mio. €; +10,1).

MERCATO

8457 Centri di lavoro e macchine a stazioni multiple

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

USA 4.528 -31,2 -8,7

GERMANIA 4.009 37,2 -12,5

INDIA 3.571 5962,7 467,6

CINA 3.290 117,5 40,1

REP. CECA 3.221 1150,7 560,5

ALTRI 14.288 -19,2 77,8

TOTALE 32.907 13,4 56,4

8458 Torni e centri di tornitura

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

GERMANIA 9.784 81,1 72,3

USA 5.159 -45,3 148,7

RUSSIA 3.759 -66,5 76,6

SPAGNA 1.694 446,4 168,6

CINA 1.638 -68,9 69,0

ALTRI 7.890 -39,2 -26,9

TOTALE 29.925 -32,9 34,3

8459 Fresatrici, alesatrici, ecc.

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

CINA 9.179 -2,1 75,1

USA 6.861 2724,1 272,9

CANADA 2.124 -36,5 225,6

RUSSIA 1.647 -27,4 37,2

GEMANIA 1.571 -18,0 -53,4

ALTRI 8.408 -50,4 -73,6

TOTALE 29.789 -12,7 -32,5

Tab. 5 - Italia: esportazioni giugno 2013 (Valore .000 €)

8460 Rettificatrici

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

USA 11.843 250,3 2904,3

CINA 4.513 -71,9 -54,1

TURCHIA 3.409 68,1 250,6

GERMANIA 1.550 -51,3 -59,0

BRASILE 1.158 0,6 61,5

ALTRI 5.623 -49,9 -68,5

TOTALE 28.095 -24,1 -16,2

8461 Macchine per ingranaggi et a.

Giu. 2013 D% Mag. D% Giu.2013 2013

CINA 3.019 84,9 25,1

BRASILE 2.779 311,5 1225,0

SUD AFRICA 2.059 n.d. 14155,7

USA 1.646 146,3 -7,9

GERMANIA 1.009 37,3 -55,0

ALTRI 8.148 20,4 -7,1

TOTALE 18.659 78,1 20,9

Le tabelle presentate nell’articolo riportano la classifica dei primi cin-que paesi membri dell’Unione Europea, sulla base del controvalore delvenduto e la differenza percentuale rispetto ai risultati attuati nel me-se precedente e nell’identico periodo dell’anno scorso.Per convenzione statistica, i controvalori delle importazioni compren-dono anche il costo dell’assicurazione e del trasporto, in base al crite-rio CIF (cost,insurance and freight), mentre il valore delle esportazioniè indicato franco bordo, FOB (free on board), e considera soltanto laquota dei costi di trasporto e di assicurazione relativi al percorso delle

merci nel territorio del Paese esportante.Poiché le esigenze di sintesi proprie delle iniziative editoriali impon-gono di operare su dati aggregati, sono pubblicate le statistiche ine-renti alle famiglie di prodotto, classificate mediante il Codice di no-menclatura internazionale SH4, la cui esatta definizione può essere re-perita sul sito dell’Istituto di statistica ISTAT (www.istat.it). I lettori interessati possono richiede alla redazione le serie storiche del-le consegne mensili di specifiche tipologie merceologiche con codiceNC8 o NC10.

LEGENDA

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8 Ottobre 2013 www.ammonitore.com

MOLLE

Convegno ANCCEM 2013

Dopo Roma, Firenze, Napoli il con-vegno primaverile di ANCCEMha fatto tappa a Torino. L’obietti-

vo, però, è stato quello di sempre: lancia-re messaggi positivi e preziose indicazio-ni su come agire per fronteggiare il mo-mento delicato che sta vivendo l’econo-mia del nostro paese. Un concetto di cre-scita, però, non legato esclusivamenteall’aumento del fatturato, bensì alla ma-turazione delle nostre imprese, il cuiobiettivo deve essere sempre quello di«sviluppare e promuovere civiltà e responsa-bilità» come ha detto il presidente dell’as-sociazione Angelo Cortese.«Per crescere e fare meglio il nostro mestieredi imprenditori, però, dobbiamo capire i mu-tamenti che caratterizzano quest’epoca digrandi trasformazioni e ricordarci, che tra levirtù più apprezzate e necessarie per chi gui-da un’impresa vi è la capacità di innovare, chenon è soltanto riferita al pro-dotto o al processo, ma in que-sto caso è da intendersi comecapacità di anticipare il futuroNei primi anni di vita dell’as-sociazione si argomentavaspesso di aspetti tecnici o diqualità dei nostri prodotti, inquei tempi erano le questionideterminanti.Oggi i problemi sono molto di-versi ed hanno a che fare con lanecessità di comprendere i rap-porti complessi che l’impresasviluppa col territorio, la società ed il merca-to. Di conseguenza, oggi, dobbiamo far cresce-re le capacità imprenditoriali che per fortunanelle nostre aziende esistono ancora».Su queste parole che puntano il dito con-tro chi ha speculato in nome di un torna-conto personale dimenticando l’obiettivoprimario di un vero imprenditore, si è svi-luppato l’intero convegno.«Il vero imprenditore - lo diceva Bruni a Fi-renze - ha un grande progetto da realizzare eper lui il profitto è solo uno degli elementi delprogetto, che indica fra l’altro che il progettofunziona.L’imprenditore non guarda mai alla “trime-strale” ma guarda lontano e, in questo sguar-do nel futuro, è capace di vedere con anticipoil suo progetto diventare realtà.Si deve anche dire come, in quest’epoca domi-nata dalla globalizzazione e dalla terza rivo-luzione industriale, ci siano stati imprendito-ri che hanno abbandonato i loro sogni e i loroprogetti convinti dalla facilità con cui si mol-tiplicava il denaro.La crisi appunto non è solo dovuta al disordi-ne nei conti, che andranno sistemati, ma an-che ad una deriva di principi e comportamen-

ti; ad una cultura che guarda alla persona inmodo degradante, che svilisce le relazioniumane, che sfrutta la fiducia invece di soste-nerla».

Un cambio dei paradigmi economiciSarebbe, tuttavia, perlomeno ingenerosoconfinare la crisi a un problema di atteg-giamenti imprenditoriali sbagliati. Ilmondo ha subito veri e propri sconvolgi-menti economici e sociali che hanno trat-to in inganno anche molti economisti.Dice Alberto Berrini, consulente economi-co per la FIBA – CISL Nazionale, che ne-gli ultimi anni si è occupato molto dellacrisi economica attuale: «Quando la “crisisubprime”, ossia la tempesta finanziaria scop-piata nel 2007, si trasformò nella Grande Re-cessione (2008-2009) solo qualche “pazzo” li-berista osò diagnosticare una forma a “V” ditale recessione, vale a dire una caduta veloce

dell’economia a cui segueun’altrettanto rapida ripresa.Questi irriducibili credentinell’ "elastico di Friedman”,cioè di un rapido recupero daparte dell’economia del trendpre-crisi, erano in realtà vera-mente pochi.Per lo più le previsioni ipotiz-zavano un andamento ad “U”.Con questa lettera si descriveun calo a cui segue un rallen-tamento economico non breve,prima di poter osservare una

ripresa di una certa consistenza.La lunghezzadel “lato basso della U” dipende non tanto dal-le autonome e spontanee capacità dei mercatidi risollevarsi dalla crisi, quanto dall’efficaciadelle politiche economiche messe in atto percontrastarla. L’attuale sistema economicomondiale è la concreta dimostrazione di taleaffermazione. Recentemente (10.04.2013) ilDirettore del Fondo Monetario Internaziona-le Christine Lagarde ha affermato, nel suo di-scorso introduttivo alla riunione di primave-ra del FMI e Banca Mondiale, che l’economiamondiale dà segni di “ripresa a tre velocità”.Velocità che sono appunto indissolubilmentelegate alla politica economica attuata dalle“autorità” di ciascuna area economica. Ana-lizzando quanto sta accadendo in Asia (persemplificare ci occuperemo della sola Cina),Stati Uniti ed Europa, emergerà infatti chia-ramente il nesso, al di là dei diversi punti dipartenza, tra il grado di ripresa economica ele terapie adottate per perseguirla».Prosegue Berrini «la crisi ha determinato,almeno in ambito extra-europeo, se non un ve-ro e proprio cambio di paradigma, rispetto al-la visione generale della teoria economica (cherimane sostanzialmente di stampo liberista)

per lo meno dei ripensamenti.Questi riguardano soprattutto le politiche eco-nomiche da adottare per affrontare la grave si-tuazione economica da cui si sta uscendo (sesi sta uscendo!) con fatica. In questo ambito èimportante sottolineare l’ “autocritica” ope-rata dal Fondo Monetario Internazionale cir-ca le politiche di risanamento e riflettere suidrastici cambiamenti di obiettivi e di strumen-ti recentemente attuati da le principali Ban-che Centrali».Ma in sintesi a cosa deve puntare una sa-na politica economica? Secondo Berrini sitratta di imboccare con decisione una po-litica economica tesa al rilancio dello svi-luppo, i cui punti essenziali sono:• una politica industriale che sostenga leimprese manifatturiere e favorisca i pro-cessi di concentrazione (la scarsa compe-titività del sistema industriale italiano èspesso correlata alla piccola dimensionedelle sue aziende);• la stessa politica industriale deve aiuta-re il posizionamento, o meglio riposizio-namento, strategico delle imprese nei set-tori ad alto valore aggiunto. Molti im-prenditori hanno insistito nel cercare lacompetizione sui costi, perdendo quote dimercato senza innovare;• una politica fiscale che orienti le bancheal credito alle imprese ed alle famiglie e lescoraggi dall’investimento speculativo at-traverso una tassa sulle transazioni finan-ziarie.

L’impresa eticaLe relazioni dei professori Luciano Cano-va docente e ricercatore alla Scuola Enri-co Mattei di enicorporateuniversity, eLeonardo Becchetti Ordinario di Econo-mia Politica presso la Facoltà di Economiadell’Università di Roma “Tor Vergata”, egli interventi di Marco Bartoletti di BBHolding e Gabriele Centazzo di Valcuci-ne hanno affrontato il tema della crescitasotto l’aspetto etico.Una vera e propria lezione di filosofia eco-nomica quella del professor Canova cheha illustrato alcuni studi portati avanti daeminenti ricercatori che mettono in rela-zione lavoro, reddito e felicità.Già nel 1974 Richard Easterlin aveva di-mostrato che il benessere soggettivo dellenazioni non cresce linearmente con il red-dito.Il vero spread tra la Germania e l’Italia èsegnato da come i lavoratori sono moti-vati, dalla soddisfazione delle loro aspet-tative e dei loro bisogni che sono anche fi-sici e psicologici.Test di laboratorio dimostrano che moltospesso il denaro è uno stimolo alla moti-

vazione, ma non necessariamente rendo-no il dipendente più felice.Becchetti ha sviluppato delle importanticonsiderazioni che hanno cercato di illu-strare perché riforma dei mercati finan-ziari e voto nel portafoglio rappresentanoil magis dell’impegno sociale della chiesanel mondo di oggi e l’incarnazione deisuoi principi di dottrina sociale che tengaopportunamente conto delle res novae. Dice «Non si tratta da questo punto di vistadi fughe in avanti o di invenzioni, quanto ditematizzazioni di intuizioni felici sul campoche le comunità ecclesiali che più intercettanourgenze e bisogni e su di essi si interroganoalla luce dello spirito stanno sperimentandoda tempo.Anticipando le conclusioni degli scettici sulleproposte relative alla riforma dei mercati fi-nanziari e del voto nel portafoglio e riprenden-do l’incipit della conclusione della PopulorumProgressio viene facilmente alla mente come“certuni possano giudicare utopistiche siffat-te speranze”. Ma chi se non noi è chiamato adallargare il gioco invece di lamentare sempli-cemente lo scacco dell’esistente ? In che modola dottrina sociale può essere sale e luce se per-de la sua capacità di profezia non indicandol’orizzonte prossimo venturo ,esagerando incautele ed arrivando a giochi fatti e troppo tar-di, quando la società civile laica ha già realiz-zato intuizioni feconde che nascono dal semestesso gettato dal cristianesimo?»Parte da considerazioni ambientali Ga-briele Centazzo facendo notare ai presen-ti che un comportamento sbagliato del-l’uomo sta provocando immensi danni:ogni anno perdiamo 2.000 ettari di fore-sta, da 10.000 a 30.000 specie viventi, ognigiorno si desertificano 16.000 ettari di ter-reno e così via. I giovani oggi hannoun’idea consumistica dell’economia cro-giolandosi in una felicità basata sul pos-sesso, dimenticandosi di quella legata al-la simbiosi con la natura e non ultimo al-l’amore. È la finanza che ha scelto questadirezione eliminando gli intralci al consu-mo. Tutto ciò porta quindi a un consumosfrenato che appiattisce il pensiero e por-ta alla standardizzazione delle persone.Eppure secondo Centazzo l’Italia avreb-be delle risorse per tornare a primeggiarenel mondo e al contempo tornare alla ve-ra felicità. Le linee guida potrebbero essere l’arte,l’ecosostenibilità, il turismo, l’artigianali-tà, il design ecc. sostenute da un’etica in-dustriale sulla quale poggiano bellezza ecreatività. In altre parole rilanciare il mar-chio Italia nel mondo. E in questo contestola comunicazione può svolgere un ruoloimportantissimo nel bene e nel male.

Restare competitivi oggi, una vera “impresa”A distanza di cinque anni dal suo inizio, la crisinon molla la presa, ma dal convegno organizzato dall’associazione dei mollifici italiani arrivano deisuggerimenti per un nuovo Risorgimento italiano.

Angelo Cortesi, Presidente Anceem

di Cristina Gualdoni

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10 Ottobre 2013 www.ammonitore.com

TRATTAMENTI

Ricerca

Iprimi esperimenti con fasci di elettroni fu-rono eseguiti già nel 1920 negli USA, ma iprimi tentativi di trattare delle vernici con

la tecnica dell’EBC (Electron Beam Curing:trattamento con fascio di elettroni) risale soloal 1960. L’EBC è basato sulla capacità di un fa-scio di elettroni di indurre legami ponte all'in-terno di un rivestimento applicato, provocan-do quindi una polimerizzazione dei radicalicosì come la conosciamo nella chimica orga-nica. Questo legame ponte è possibile solo seil rivestimento contiene legamidoppi, ad esempio sotto formadi gruppi di etilene, propilene,vinile o acrilato. Soprattuttoquesti ultimi sono apprezzatiper la combinazione di pro-prietà.

Elettroni accelerati in un campo elettricoGli elettroni vengono generatifacendo passare della correnteelettrica attraverso un filamen-to di tungsteno e poi acceleratiin un campo elettrico applica-to. Ciò si esegue in un ambien-te sotto vuoto, con una finestrain lamina di titanio permeabileagli elettroni. La tecnica è adatta principal-mente ai prodotti piatti, benché il fascio dielettroni lo sia anche per il trattamento di unadeterminata altezza di profilo. Il prodotto con la vernice o l’inchiostro appli-cati viene poi guidato sotto la finestra in tita-nio per l’esposizione al fascio. Occorre un’at-mosfera inerte, poiché la presenza di ossige-no provoca una serie di legami reattivi inde-siderati nel rivestimento. Solitamente vieneutilizzato dell’azoto con una percentuale dipurezza del 99,98%, oppure un contenuto diossigeno inferiore a 200 ppm.

Dose e densità energeticaL’EBC è caratterizzato da due variabili princi-pali: la dose e la densità energetica degli elet-troni. La dose, che è la quantità di elettronisparati sulla superficie, dipende dalla tempe-ratura del filamento, op-pure dall’intensità e/o dalvoltaggio della corrente.La dose determina la ve-locità e il livello del lega-me ponte che è possibileottenere in combinazionecon un certo livello di ali-mentazione.Il campo elettrico ad altovoltaggio che viene appli-cato determina l’energiadegli elettroni e quindi la profondità di pene-trazione nell’inchiostro o nella vernice da trat-tare. Per le vernici e gli inchiostri generalmente èadatto un voltaggio compreso tra 70 kV e 300

kV. Si ottiene così una profondità di penetra-zione rispettivamente di 15 µm e di 500 µm,benché ciò dipenda anche dalla densità delmateriale di rivestimento. È importante regolare adeguatamente questofattore, poiché con un voltaggio troppo bassoil rivestimento non viene trattato in profondi-tà. Invece, con un voltaggio troppo alto lo sipotrebbe sottoporre a un trattamento troppointenso e non necessario, che oltre a un ecces-sivo consumo di energia può provocare sco-

lorimento.

Basso consumo energetico eassenza di prodotti di scartoIl trattamento con fascio di elet-troni presenta tutta una serie diimportanti vantaggi rispetto al-le vernici umide e alla vernicia-tura a polvere. Prima di tutto non sono presen-ti solventi, organici e non, equesto aspetto lo rende ecolo-gico, senza emissione di CO2.Per poter utilizzare i materialiper i processi di rivestimento,vengono aggiunti come “sol-venti” solo glicoli polietilenici(PEG) a basso peso molecolare,

PGA o altri composti multifunzionali.Un altro vantaggio è il basso consumo ener-getico. Se nei calcoli si tiene conto del raffred-damento, le differenze sono enormi. Anchel’emissione di CO2 è notevolmente inferiore.Inoltre, con l’EBC le reazioni di legame pontesono rapide e complete. Altri vantaggi inclu-dono la resistenza ai graffi, la resistenza chi-mica e la stabilità dei colori.

Ostacoli per la conversione all’EBCUn importante ostacolo alla conversione altrattamento con fascio di elettroni sono i costiiniziali. Questi sono dovuti alla necessità diavere una camera a vuoto e un’alimentazionead alto voltaggio per generare la corrente e al-l’esigenza di creare un’atmosfera inerte. Se consideriamo le caratteristiche uniche deirivestimenti sottoposti a questo trattamento e

gli aspetti ambientali, fat-tori come il consumoenergetico e l’assenza diacque e gas di scarico as-sumeranno sempre piùimportanza in futuro. Il progresso tecnologicova avanti, ed è una dellepriorità di RadTech Euro-pe fare in modo che il set-tore sia consapevole del-la qualità e del valore che

il trattamento con fascio di elettroni può offri-re. Una delle piattaforme utilizzate a questoscopo è la conferenza ed esposizione biennaledi RadTech Europe, che si è tenuta a Basileadal 15 al 17 ottobre.

Il futuro del trattamento con fascio di elettronidi David HelsbyPresidente di RadTech Europe

Possibilità e vantaggi per l’indurimento dei rivestimenti.

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11Ottobre 2013www.ammonitore.com

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www.ammonitore.com12 Ottobre 2013

APPLICAZIONI

Ametà degli anni’20, Jakob Wyssen ac-quistò del terreno sulle montagne vi-cino casa a Reichenbach, Svizzera, a

circa due ore da Zurigo.Il terreno produceva legname. Moltissimo le-gname! Come gran parte dei suoi contempo-ranei e vicini in quel tempo, l’unico modo perpoter trasportare il legno a valle nella sua se-gheria era portandolo a mano, un’operazio-ne faticosa e che richiedeva molta manodo-pera. Nel 1928, Jakob inventò un sistema di gru acavo, un semplice cavo sospeso che viene te-so dalla cima della montagna fino ai suoi pie-di. Lungo il cavo Jakob è stato in grado di so-spendere un carrello dotato di ruote e con unportacarichi.

La prima gru a cavo era controllata manual-mente. Il carrello veniva trascinato fino in ci-ma alla montagna dove era possibile rilascia-re un gancio. Il carico si sarebbe quindi spo-stato a valle lungo il cavo grazie alla gravità.Si trattava di una semplice invenzione in gra-do di fare risparmiare manodopera che ha ra-pidamente attirato l’attenzione di tutti i bo-scaioli di montagna anche lontani.Nel 1940, Jakob ha finalmente chiuso la suasegheria e ha fondato Wyssen Skyline Cra-nes, per dedicare il proprio tempo alla pro-duzione di gru a cavo. Nel 1944 ha sviluppa-to un carrello semiautomatico. Quindi, diecianni più tardi ha iniziato a produrre una ver-sione totalmente automatica in cui il carrellopuò agganciarsi al cavo in qualsiasi punto, da

dove poi il gancio può essere abbassato e ilcarico può venire tirato con un argano quan-do il carrello inizia a spostarsi sul cavo versol’alto o verso il basso.Oltre 85 anni più tardi, l’azienda fondata daJakob senior è ancora di proprietà della fami-glia Wyssen ed è gestita dai suoi nipoti: Jürg,Jakob (noto come köbi) e Christian. Un cugi-no, Sam, lavora assieme ai fratelli. Attual-mente, Wyssen Seilbahnen AG conta su 36 di-pendenti, 4 dei quali sono apprendisti. Cometutte le società di ingegneria meccanica spar-se nel mondo, è difficile trovare nuovi dipen-denti, ma per la famiglia l’ingegnosità di Ja-kob ha garantito un posto di lavoro stimolan-te e appagante.L’azienda è costituita da due divisioni: gru acavo e sistemi di controllo delle valanghe. Le

prime vengono prodotte e inviate a clienti intutto il mondo, principalmente a governi oaziende private che gestiscono il legname ela silvicoltura. «Le gru a cavo sono estremamente ecocompatibili- spiega Jürg, responsabile del reparto inge-gneria. Non c’è bisogno di costruire o ampliarestrade per portare il legname giù dalla montagna.Le torri occupano uno spazio minimo e il carico,il legno, viaggia sopra il terreno superando tuttigli ostacoli». La divisione Wyssen di controllo delle valan-

Centri di lavoro

Wyssen Seilbahnen AG fabbrica gru a cavoe sistemi di controllo delle valanghe

Una sfidain verticale

Ottantacinque anni fa,Jakob Wyssen sviluppòun sistema di gru a cavo cherappresenta ora lo standard di settore per il trasporto del legno e sempre più ancheper la costruzione di ponti. Tre generazioni più tardi, i suoi tre nipoti utilizzano le macchine utensili CNC diHaas per proseguire la tradizione di famiglia nell’ambito dell’inventiva.di Mattia Barattolo

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13Ottobre 2013www.ammonitore.com

APPLICAZIONIghe sviluppa un’innovazione che contribuisce a una percen-tuale in crescita del fatturato aziendale. La filiale dei sistemidi controllo delle valanghe è presieduta dal fratello minore,Christian, e da Sam, il cugino. Il sistema Wyssen si avvale diampie torri in acciaio stazionate in modo permanente su ver-santi soggetti a valanghe, ovunque nella regione che ospital’azienda, fino a raggiungere le catene montuose in Austria enella Scandinavia settentrionale. Sulla sommità di una torreWyssen si trova un contenitore circolare che sembra una tinoz-za. All’interno della tinozza si trova un agglomerato di carichedi dinamite – solitamente 12 – che può essere attivato a distan-za per provocare una valanga. Quando l’operatore preme ilpulsante, la carica di 5 kg cade su un cavo appena al di sopradel livello della neve, dove provoca la detonazione. L’ondad’urto si disperde attraverso la superficie della neve provo-cando una valanga, senza danneggiare la roccia sottostante.«Le esplosioni di controllo delle valanghe vengono eseguite solita-mente da elicotteri oppure manualmente a terra - spiega Jürg. Ilprimo metodo è il più costoso, mentre il secondo è ovviamente peri-coloso. Il sistema Wyssen non richiede buone condizioni atmosferi-che, il che significa che la valanga può essere provocata al momentopiù opportuno dopo una forte nevicata, solitamente prima che glisciatori, gli escursionisti o gli scalatori tornino all’area interessa-ta». Wyssen vende i propri sistemi ai governi e ai villaggi scii-stici privati in tutto il mondo. Oltre che per il legno e la silvicoltura, le gru a cavo vengonousate sempre più anche per progetti di costruzione, soprat-tutto per centrali idroelettriche e ponti di ampia portata e asospensione. L’ingresso dell’azienda è decorato con fotogra-fie o strutture note o meno note nel corso della loro costru-zione. Ad esempio: il Millennium Bridge progettato da Nor-man Foster sul Tamigi, nel centro di Londra e il ponte a so-spensione Storebælt in Danimarca, uno dei più lunghi al mon-do. Wyssen crea e fornisce sistemi di gru a cavo completi,dotati di carrello, cavo, torri e argani. L’azienda fornisce unsistema completo per un progetto, con o senza installazio-ne. «Alcuni carrelli dispongono di motori integrati per aiutarli asollevare carichi molto pesanti, fino a 20 tonnellate! Ma in disce-sa, la gravità svolge gran parte del lavoro. Possono essere estre-mamente efficienti dal punto di vista energetico».

Mille motivi per una sceltaWyssen ha acquistato la sua prima macchina utensile CNCdi Haas, un centro di lavoro verticale VF-4, circa 6-7 annifa. Circa un anno più tardi ha acquistato una Super Mini-Mill e una fresatrice per attrezzeria TM-1. Un anno dopo haacquistato un centro di tornitura CNC SL-20 e un’altra Su-per Mini-Mill. Da allora l’azienda ha investito ininterrotta-mente in Haas e oggi produce internamente quasi tutti ipezzi per le sue gru a cavo e per i sistemi di controllo dellevalanghe. «Manteniamo quasi tutti i pezzi in stock - spiega Jürg - addirit-tura per macchine costruite fino a 60 anni fa. Gli ingranaggi ven-gono subappaltati, come alcune delle finiture specializzate, comel’anodizzazione. Smerigliatura, placcatura in nichel, tempratu-ra, cromatura – tutto viene eseguito esternamente».Tuttavia, ogni gru a cavo finita di Wyssen contiene circa1.000 pezzi, quindi non manca certo il lavoro per le macchi-ne utensili Haas.«Tutti i pezzi Wyssen vengono progettati in SolidWorks. I pro-grammi vengono creati usando Esprit CAM e scaricati direttamen-te nelle macchine. Un lotto di pezzi standard ne contiene 30, quin-di un tempo di impostazione rapido costituisce una priorità».L’obiettivo di Jürg è anche di provare e di lavorare quanti piùpezzi possibili in “un solo passaggio”.«La tavola girevole plug-and-play di Haas e il sistema sul 4º asse sono stati due dei motiviper cui abbiamo deciso di investire in Haas. Il fatto che anche 4º as-se venga costruito da Haas è una caratteristica molto interessante.Semplifica enormemente le operazioni durante l’impostazione. Enon si verifica mai nessun problema con l’interfaccia tra la macchi-

na e la tavola girevole».La macchina Haas TL-25 dispone di un asse C completo, uten-sili motorizzati e sottomandrino, il che significa che i pezzipossono essere lavorati anche sul retro, il che evita di doverlispostare a una delle macchine verticali per secondi o terzi in-terventi.Il blocco di collettori idraulici anodizzati viene lavorato sul-la Haas VF-4 in due configurazioni che impiegano entram-bi la tavola girevole sul 4º asse Haas. Le dimensioni dei lot-ti raggiungono solitamente i 30 pezzi, ognuno dei quali ri-chiede circa un’ora di lavorazione.Nel caso di alcuni pezzi, il passaggio da una macchina al-l’altra è inevitabile. I lotti di 50 pezzi di pesanti componen-ti in acciaio di circa 30 cm di lunghezza vengono sottopostia tornitura sull’SL-20 o sul TL-25, prima che venga esegui-to un foro trasversale sulla VF-4. La lavorazione finale con-siste nella scanalatura che viene anch’essa eseguita sul TL-25. Gli utensili motorizzati e il sottomandrino del TL-25

vengono ad esempio utilizzati per forare perni divisi e perfresare codoli e viti speciali.«Il pezzo più difficile e stimolante dal punto di vista tecnico che pro-duciamo con le macchine Haas è il cavo a strozzo - spiega Jürg -che presenta geometrie impegnative, elevate tolleranze ed è prodot-to con acciaio ad alta resistenza. Questo pezzo viene fresato sul VF-4 in due configurazioni e impiegando il 4º asse».Le macchine Haas vengono distribuite e riparate in Svizze-ra dall’HFO di proprietà e gestito da Urma AG, un noto pro-duttore di utensili e portautensili per il taglio di metalli. L’iniziale attività del fondatore Jakob Wyssen, le gru a cavo,rappresenta ancora circa il 65% del fatturato dell’azienda e imercati in crescita che comprendono il Cile e l’Europa dell’Estfaranno in modo che tale dato resti invariato ancora per alcunianni a venire. Ma con i tre fratelli e il cugino alla guida e un’of-ficina piena di macchine Haas, innovazioni quali il sistema dicontrollo delle valanghe rivestiranno un ruolo sempre più im-portante nel futuro dell’azienda.

Il blocco di collettori idraulici anodizzati viene lavorato sulla Haas VF-4 in due configurazioni, che impiegano entrambe la tavola girevole sul 4° asse

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14 Ottobre 2013 www.ammonitore.com

TransferMACCHINE UTENSILI

“Piccola” ma grande

Quale migliore occasione per presentare unanuova macchina utensile se non la vetrinamondiale della macchina utensile qual è la

EMO. Così ha fatto Gnutti Transfer con un’appo-sita conferenza stampa tenutasi il 18 settembrescorso durante lo svolgimento della manifestazio-ne.Anteprima mondiale la macchina transfer “lean”chiamata Piccola per gli ingombri ridotti ma“grande” per le sue caratteristiche: maggiore fles-sibilità e riduzione dei costi di investimento.Il concetto di questa nuova macchina sta nel sosti-tuire diverse macchine nella cella produttiva, con-tribuendo a risolvere il problema della duplicazio-ne delle risorse produttive.

Un concentrato di tecnologieBenedetta Gnutti, (Marketing Manager) del-l’azienda di Ospitaletto (BS), ha fatto gli onori dicasa per poi lasciare la parola al fratello QuirinoGnutti (Sales Area Manager per il mercato ameri-cano) che ha riassunto gli oltre 50 anni di storiadell’azienda di famiglia fondata dal nonno Quiri-

no, e successivamente a Giovanni Gualco (SalesArea Manager) e all’ Ing. Giuseppe favalli (SalesManager), i quali hanno illustrato le peculiaritàtecniche della Piccola.La cosa che maggiormente colpisce di questo tran-sfer è certamente il fatto che da solo può rispon-dere alla maggior parte delle esigenze di una tipi-ca cella produttiva di un’azienda manifatturieradando la possibilità di eseguire operazioni di la-vorazione ad alta precisione, con alta produttivitàabbinata a elevata flessibilità.Molti sono i settori ai quali è destinata: elettrico,automobili, raccordi, idraulico, orologiaio, serra-ture, medicale, occhialeria. Come dicevamo una delle caratteristiche princi-pali della “Piccola” è la grande flessibilità dovutaalla possibilità di effettuare in ogni stazione lavo-razioni di tornitura, foratura e fresatura nonchéoperazioni di controllo e di montaggio.

Automazionefatta in casaLa Piccola era esposta

con abbinato un sistemadi carica barre e unità ditaglio sempre progettatoe costruito da Gnutti.Il sistema è integrato egestito dal CNC dellamacchina; grazie aun’esclusiva soluzioneGnutti è possibile esegui-re in meno di 6 secondi il carico di una nuova bar-

ra. L’unità di taglio tecnologicamente evo-luta controllata da CNC è stata studiataper utilizzare lame da taglio molto sottili(< 1,2 mm) permettendo così un notevolerisparmio di materiale.

Un CNC “umano”Gnutti in collaborazione con le miglioricase produttrici del settore ha sviluppatol’intera architettura CNC in grado di go-vernare tutti i dispostivi macchina, conmodalità programmabili garantendoestrema flessibilità e velocità di esecuzio-ne. L’HMI (Human machine interface) ol-tre a rendere più intuitiva e friendly la ge-stione della macchina dispone di vari pac-chetti quali sistema di diagnostica avan-zato, documentazione tecnica navigabile,documentazione di uso e manutenzione,part program configurabile ecc.

Gnutti Transfer ha presentato in occasione della recente EMO un nuovo concetto di macchina transfer che racchiude il ciclo completo di lavorazione eliminando buffer intermedi e code di produzione.

di Fabio Chiavieri

Principali caratteristiche tecniche

Misura del pezzo di lavoro diam. 32 mmCorsa dell’unità verticale X=30 mm; Y=50mm; Z=75 mmCorsa dell’unità orizzontale X=55 mm; Y=75mm; Z=75 mmNumeri di stazioni di lavoro fino a 24Unità orientabile 0°-90° in continuo tramite CNCAsse di rotazione pezzo verticaleCapacità di rotazione e posizionamento asse C fino a 6000 giri al minuto, 0,001°CNC Fanuc 30iVelocità mandrino fino a 24.000 giri/minPotenza mandrino 1,5 kWRefrigerazione interna utensile fino a 100 bar

Benedetta Gnutti

Giovanni Gualco

Quirino Gnutti

La nuova macchina transfer firmata Gnutti: “Piccola”

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16 Ottobre 2013 www.ammonitore.com

Sotto lo slogan “Cooperation Su-stains Innovation” il Gruppo haavviato una serie di iniziativeche, adeguandosi alle dinamichefortemente mutevoli dell’attualemercato globale, vanno configu-rando una nuova realtà indu-striale impegnata a trovare la sin-tesi ottimale tra sviluppo tecno-logico e sviluppo commerciale.La rete di vendita ampliata e con-solidata, composta da venditori dialtro profilo, consente oggi unapresenza ancora più capillare sulmercato italiano e quindi unamaggiore vicinanza al cliente.Una vicinanza perseguita anchenell’ambito del service, inteso insenso ampio come assistenza a360° a partire dalle attività di con-sulenza, progettazione, messa inservizio e di programmazione del-la macchina fino a quelle di manu-tenzione preventiva, ricambistica,aggiornamento tecnologico.DMG/MORI SEIKI Italia ha arti-colato la propria organizzazionein cinque macroaree: DMG/MO-RI SEIKI Milano, DMG/MORISEIKI Bologna, DMG/MORI SEI-KI Padova, DMG / MORI SEIKITortona e DMG/MORI SEIKI Sude apre nuove strutture tecnico-commerciali e di assistenza in loco.All’interno della struttura Ser-vice sono state definite specifi-che aree di competenza ed i ri-spettivi responsabili coordinatidal Responsabile di Service, Ro-berto Locatelli, il quale confer-ma che «Ogni attività, ricambi, training,assistenza, è gestita e monitorata daun esperto coordinatore supportatoda un team altamente specializza-to. Grazie alla presenza più capilla-re del gruppo sul territorio, in casodi intervento, i tecnici partono og-gi dalla sede più vicina al cliente,raggiungendolo quindi in tempiminori e con costi inferiori».

I passi compiti dal Gruppo in Italia

Centri di lavoro, torniMACCHINE UTENSILI

Un obiettivo preciso ha spintoDMG /MORI SEIKI a organiz-zare l’annuale Expo presso Mo-

dena Fiere, una location non casuale vi-sto il preciso intento dell’azienda di raf-forzare la comunicazione con il territo-rio Emilia Romagna. Questo appunta-mento ha rappresenta-to per il colosso dellamacchina utensile unmomento di confrontocon i clienti e i poten-ziali tali di questa re-gione italiana uberto-sa ma molto sfortuna-ta dopo il terremotoche l’ha colpita un an-no fa. Spiega Luigi Albenga,Direttore commercia-le di DMG / MORISEIKI in Emilia Ro-magna «È da anni chevogliamo un evento incentrato su questoterritorio. L’integrazione tra DMG e Mo-ri Seiki avvenuta lo scorso anno in Italiaci ha dato lo stimolo per organizzare il no-stro Expo a Modena Fiere. Lo abbiamopensato e costruito non solo come esposi-zione di macchine utensili della gamma

DMG / MORI SEIKI ma soprattutto co-me occasione di incontro con le personeche oggi sono i riferimenti per l’assisten-za tecnica e commerciale in Emilia Ro-magna. Un contesto in cui rafforzare irapporti con la rete vendita che da anniopera sul territorio e per presentare il

nuovo Responsabile del-l’Assistenza, RobertoLocatelli, coadiuvatonella sua funzione daSpecialisti di Prodottoper il coordinamento deitecnici sul territorio edal Responsabile dei Ri-cambi che, oltre alla ge-stione ordinaria dell’ap-provvigionamento diparti di ricambio, si oc-cupa di elaborare solu-zioni ad hoc per la ma-nutenzione delle mac-chine installate».

Originale, rispetto al passato, il coin-volgimento dei clienti DMG / MORISEIKI per organizzare quelle che so-no state definite “Esperienze” in mo-stra:«Abbiamo chiesto ad alcuni clienti– prosegue Albenga – di aiutarci ad al-lestire delle aree tecnologiche in cui a pez-

zi meccanici ad alto valore aggiunto si af-fiancassero macchine utensili simili aquelle presenti nelle loro officine e sullequali sono stati lavorati i particolari stes-si. Il risultato è stato molto soddisfacentea ancora una volta è servito a dimostrarecome si può rendere un processo produt-tivo efficiente grazie alla partnership conil fornitore di tecnologia quale appunto èDMG / MORI SIEKI. Abbinare unamacchina utensile a un”Esperienza” hamesso anche in risalto l’inventiva e le po-tenzialità tecnologiche dei nostri clientiin settori quali Automotive, Motocicli-smo, Movimentazione terra, Motoridut-tori, Medicale, Packaging e MacchineAutomatiche».

di Mattia Barattolo

Più forza sul territorio

Panoramica dell’area dedicata all’Expo 2013 DMG / MORI SEIKI.

DMG/MORI SEIKIItalia ha sceltola regione Emilia Romagna per organizzare ilproprio Expo 2013 eModena Fiere qualelocation per ospitareun evento ricco di appuntamenti e tecnologia, pensatoper rafforzarela cooperazione con le aziendepresenti in Emilia Romagna.

Luigi Albenga

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www.ammonitore.com18 Ottobre 2013

ATTUALITÀ

Fair Friend Group (FFG), insieme aFFG Europe, partecipa alla EMO2013, la mondiale nel settore dell’in-

dustria della macchina utensile e dei siste-mi di produzione.Con uno stand dalle dimensioni di 3.200m2, situato nell’area centrale del padiglio-ne 27 del quartiere espositivo dell’Hanno-ver Messe, la partnership strategica-socie-taria FFG-FFG Europe ha rappresentato,per quanto riguarda l’estensione di super-ficie in fiera, il primo gruppo estero espo-sitore alla EMO 2013, il secondo gruppo inassoluto. Fair Friend Group, fondato nel 1979, conorigini e successivi consolidamenti nellaproduzione di macchine utensili, compren-de le divisioni Macchine Utensili, PCB, At-trezzature Industriali ed Energie Alterna-tive. In particolare, la divisione MacchineUtensili di FFG, costituita nel 1985, realiz-za un programma completo di produzio-ne che comprende: centri di fresatura/tor-nitura verticali/orizzontali, centri di lavo-ro a 5 assi, alesatrici-fresatrici, sistemi au-tomatici di produzione e impianti chiaviin mano.FFG Europe è la nuova holding industria-le, che unisce società europee di eccellen-za (produttrici di centri di fresatura high-tech) che si impongono sui mercati inter-nazionali grazie alla superiorità tecnolo-gica dei propri prodotti e dei propri siste-mi ad altissime prestazioni.FFG, insieme a FFG Europe, si conferma ilgruppo più globalizzato nel settore, con 23Brand e 32 Centri di Produzione in Euro-pa, Taiwan, Giappone, Cina e Stati Uniti econ presenze dirette nei principali mercatigeografici grazie alle attività di marketing,commercializzazione e service.

A tutto brandAlla EMO 2013, Fair Friend Group con lapresenza dei 5 Brand: Feeler, Leadwell,Sanco, Equiptop e Ecoca ha esposto un to-tale di 14 macchine, quasi tutte novità peril mercato Europeo. Tra esse troviamo: cen-

tri di lavoro orizzontali, centri di lavoroverticali a 3 e 5 assi, fresatrici a portale, ale-satrici-fresatrici, centri di tornitura sia inconfigurazioni stand-alone, sia con sistemirobotizzati di manipolazione dei particola-ri lavorati.Con riferimento ai brand asiatici di FFG oc-corre sottolineare che vendita e service inEuropa, saranno gestiti dalla commercialeFFG Distribution dapprima in Italia, doveha sede la società, e successivamente negli

altri mercati in ordine prioritario in relazio-ne ai volumi di vendita. FFG Distributionrappresenta un ulteriore tassello dell’alle-anza strategica FFG e FFG Europe a com-plemento delle iniziative di carattere indu-striale contemplate dai costruttori europei(italiani e tedeschi) di eccellenza tecnologi-ca, aggregati nella holding FFG Europe.Tramite FFG Distribution si persegue

l’obiettivo di realizzare una presenza com-merciale e di service sempre più radicatasul mercato europeo da parte dei costrut-tori del gruppo asiatico FFG, a cominciaredal mercato italiano.La mondale della mac-china utensile ha rappresentato anche ilbanco di prova internazionale per FFG Eu-rope che, grazie alla presenza congiunta ditutti i Brand che fanno parte della holding(Jobs, Sachman, Rambaudi e Sigma), haesposto il proprio intero programma di

produzione con ben 10 macchine, 8 dellequali in anteprima mondiale assoluta.Insieme i due gruppi hanno partecipatocomplessivamente alla vetrina mondialedi settore, in totale, con 21 macchine co-siddette “local”, cioè macchine pensate,sviluppate, progettate e realizzate auto-nomamente dai singoli brand europei edasiatici del gruppo. Inoltre, a confermadella strategia di globalizzazione, carat-teristica insita nel gruppo, in aggiunta aquesti 21 prodotti, sono esposti ulteriori3 prodotti cosiddetti “global” che sono ilfrutto di specifici progetti di sviluppocongiunto fra i corrispondenti Brand delgruppo Sigma-Feeler e Rambaudi-Sanco:rispettivamente due centri di lavoro ver-ticali a 3 assi e a 5 assi continui ed un cen-tro di fresatura, in configurazione gantry,di medie dimensioni. Questi tre prodottiincorporano le specifiche tecnico, funzio-

nali e prestazionali definite dai Brand eu-ropei (referenti di prodotto) per i mercatiglobali sono realizzati nei Centri di Produ-zione dei corrispondenti brand asiatici.

Un’operazione di risonanza mondialeFair Friend Group (FFG), attraverso la pro-pria holding europea FFG Europe ha ac-quisito l’unità di business Industrial Equip-

ment del Gruppo MAG. L’accordo così de-finito è di notevole risalto nel panoramadell’industria mondiale della macchinautensile e dei sistemi di produzione, sia perla sua localizzazione e centralità europeain termini di contenuti tecnologici e di ec-cellenza dei prodotti realizzati, sia per le ri-cadute di business a livello globale sui di-versi mercati geografici serviti da FFG.L’operazione è stata condotta da Luigi Ma-niglio – Presidente di FFG Europe e Jobs –con il supporto di Marco Livelli – CEO diFFG Europe e Jobs – e del management te-am di Jobs, l’azienda di riferimento dellaholding FFG Europe in quanto a innova-zione tecnologica ed eccellenza di prodot-to, leader nel settore dei centri di fresaturaad alte prestazioni per i mercati dell’aero-nautica, lavorazione dei compositi, auto-mobilistico, energia e meccanica di preci-sione, con sede a Piacenza.L’operazione è soggetta alle usuali condi-zioni di chiusura e approvazioni di legge. MAG separerà la Divisione IndustrialEquipment dal resto del gruppo, incluse lerelative attività di Service. L’unità di busi-ness oggetto dell’accordo è parte della so-cietà tedesca MAG IAS GmbH e compren-de i brand Hüller Hille, Hessapp, Modul,VDF Boehringer e Witzig & Frank con glistabilimenti produttivi e unità di service aMosbach, Taunusstein, Chemnitz, Witten,Offenburg e a Göppingen, così come la fi-liale commerciale e service in Russia. La di-visione MAG Industrial Equipment rien-trante nell’accordo, genera un volume divendite pari a circa 180 Mio. EUR, filialeRussa esclusa, con 650 addetti.Le attività relative alla divisione Automo-tive di MAG IAS GmbH, con stabilimentiproduttivi a Eislingen, Göppingen, e Rot-

Accordi strategici

Un nuovo colosso si affacciasul mercato mondiale della macchina utensileAlla EMO 2013 è stata ufficialmente presentata al mercato mondialela partnership strategicaglobalizzata tra Fair Friend Group (FFG) e FFG Europe. In primopiano l’acquisizione da parte del Gruppo dell’unità di business Industrial Equipment dellasocietà tedesca MAG.di Fabio Biondi

Da sinistra Jimmy Chu presidente di Fair Friend Group,

Mo I. Meidar presidente del Gruppo Mag e Luigi Maniglio presidente FFG Europe

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tenburg, le proprie filiali in Cina, Un-gheria, Corea e le relative società negliUSA, in UK e in India non sono partedell’accordo.Il ramo Industrial Equipment MAG sa-rà incorporato in una nuova entità te-desca costituita ad hoc, FFG WerkeGmbH, che verrà guidata da Luigi Ma-niglio, in una prima fase, e successiva-mente, a regime, dal management te-am tedesco.L’acquisizione conferma l’obiettivo diFFG di diventare uno dei principaligruppi mondiali nel settore della mac-china utensile. FFG Europe percorrequesta via perseguendo una crescitaaggressiva, sia da un punto di vistastrutturale sia tramite l’acquisizione diimportanti ed eccellenti aziende fra iprincipali brand di settore in Europa.Hüller Hille, Hessapp, Modul, VDF

Boehringer e Witzig & Frank rispondo-no infatti pienamente ai criteri selettividi aggregazione di brand europei eccel-lenti, grazie alla loro lunga tradizionee storia di successi, qualità dei prodottie dei servizi, valore e competenze delpersonale.La gamma di prodotti della DivisioneIndustrial Equipment di MAG, è per-fettamente complementare con il pro-gramma produzione e con le soluzionirealizzate dai brand italiani di FFG Eu-rope. Non ci sono infatti sovrapposizio-ni fra i centri di fresatura verticali edorizzontali realizzati dai brand Jobs,Sachman e Rambaudi, i centri di lavo-ro verticali Sigma ed i centri di lavoroorizzontali di Hüller Hille, i centri ditornitura orizzontali di VDF Boehrin-ger, i centri di tornitura verticali Hes-sapp, le dentatrici a creatore, smussa-

trici e sbavatrici di Modul e le macchi-ne transfer realizzate da Witzig &Frank. L’offerta dei brand tedeschi purminimamente sovrapponibile con ibrand asiatici di FFG (Feeler, Leadwell,Ecoca), produttori di torni orizzontalie verticali e centri di lavoro orizzonta-li, non è assolutamente confrontabileper classe dimensionale, prestazioni eprezzi. Pertanto le sinergie da imple-mentare a livello di vendite, in entram-be le direzioni, fra la parte europea e laparte asiatica di FFG, permetteranno dicogliere pienamente le opportunità of-ferte sia dal cross-selling presso speci-fici clienti e specifici mercati, indivi-duando con maggiore accuratezza iprofili dei clienti dei singoli brand e fi-delizzandoli grazie alla capacità di of-ferta del Gruppo sempre più comple-ta, sia da una maggiore capillarità del-la rete di vendita e service internazio-nale. In questo caso si opererà con il raf-forzamento della presenza geograficadiretta tramite le filiali più strutturatee radicate sui territori o indiretta trami-te le partnership commerciali con di-stributori ed agenti locali. La “massacritica” in continua espansione di tuttoil Gruppo, oltre che a permettere unastruttura organizzativa di vendite e ser-vice a livello mondiale ancora più capil-lare ed efficiente, rafforzerà ulterior-mente il potere d’acquisto complessivocon positive ricadute sui singoli branditaliani, tedeschi ed asiatici.FFG Werke GmbH prenderà in caricoil personale dell’Industrial EquipmentMAG presente nelle sedi di Mosbach,Taunusstein, Chemnitz, Offenburg,Witten e Gӧppingen.

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FFG Europe è la holding industriale concepita per integrare i produttori Euro-pei di macchine utensili high-tech, leader nell’eccellenza tecnologica, di conso-lidata ed affermata presenza nei mercati internazionali.Jobs, Sachman, Rambaudi e Sigma sono i Brand storici italiani della holding.Nello specifico, i Brand Jobs, Sachman e Rambaudi, costruttori leader di fresa-trici e centri di lavoro ad alte prestazioni, in particolare nelle tecnologie di la-vorazione a 5 assi continui ad alta velocità o ad alta coppia, operano come uni-tà di business indipendenti, attraverso l’entità legale Jobs Automazione. SigmaTechnology, da oltre 60 anni è fra i principali produttori di centri di lavoro ver-ticali, ha ulteriormente ampliato, di recente, la propria gamma prodotti svilup-pando macchine compatte e più tecnologicamente evolute a 3 e 5 assi continuie celle flessibili robotizzate di fresatura. La costituzione di FFG Europe fa seguito all’innovativa partnership strategicasiglata tra Jobs e il Gruppo taiwanese Fair Friend Group (FFG), tra i gruppi di-mensionalmente più importanti, a livello mondiale, nel settore delle macchineutensili, leader in particolare nel settore dei centri di lavoro.

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20 Ottobre 2013 www.ammonitore.com

Sistemi robotizzatiAUTOMAZIONE

ÈMaurizio Ravelli, presidente e diret-tore commerciale dell’azienda di Vi-sano, a introdurre i temi della confe-

renza stampa organizzata in occasione dellatre giorni di “porte aperte” destinati a pre-sentare la nuova gamma di robot Kawasakiserie RS; BX; YF e YS con struttura a bracciparalleli e Scara Toshiba serie THL e THPnonché le recenti innovative isole robotizza-te di pallettizzazione, di saldatura ad arcocon posizionatori orbitali per componentimacchine movimento terra, di saldatura aresistenza, di pressopiegatura con robotBX100 a polso cavo e software Off lineTSBent e per la lavorazione e montaggio di ele-menti blindosbarra tramite quattro robot. Il messaggio iniziale è certamente positivo erincuorante, dice Ravelli «nel 2013 c’è statauna ripresa importante che ci ha portato a otte-nere risultati migliori rispetto all’anno passato.Nonostante questo il mercato interno è purtrop-po ancora debole. Noi non siamo più orientati alsettore della General Industry piuttosto cheal mondo dell’auto, pertanto, siamo molto

interessati al mercato indiano con riferimen-to agli impianti di saldatura robotizzata vi-sto che l’India è uno dei principali produt-tori di macchine movimento terra. Per cer-care di animare il mercato italiano stiamopuntando su settori ad alto valore aggiuntocome quello farmaceutico. In particolare Ka-wasaki, attraverso alcune partnership, stasviluppando dei sistemi per la manipolazio-ne di farmaci detti citotossici».

La gamma KawasakiLa tecnologia del colosso giapponese ha con-sentito di introdurre continui perfeziona-menti nell'utilizzo dei robot, oggi al-l'opera in comparti che spaziano dal-la metalmeccanica alla fonderia, dal-l'alimentare alla movimentazione deicartoni fino alle linee di imbottiglia-mento. La proposta di Tiesse Robot siarticola in una gamma di robot comple-ta: nello specifico, la linea Kawasaki pro-pone robot da 3 a 700 kg di portata congamme intermedie di 130-300 kg per sod-disfare le più svariate esigenze di automa-zione industriale».Molte le novità presentate all’openhouse di luglio a cominciare dal robot

a struttura parallela YF003 costituisce unpunto di riferimento sul mercato per le ca-ratteristiche dell’area di lavoro e per la velo-cità di movimentazione. Nato specificamen-te per le esigenze del packaging, il robot sipresenta in versione wash down come stan-dard e come opzione in classe IP 67.Colpisce per la sua compattezza il robotYS002 ad articolazione parallela per opera-zioni di Packaging e Montaggio.Una caratteristica importante di entrambi imodelli è la struttura cinematica che montail motore dell’asse 4 sull’asse (senza necessi-tà di aste di rinvio). In tal modo viene mi-gliorata drasticamente l’affidabilità del ro-bot. Inoltre l’asse 4 include un distributorerotante per l’aria, in tal modo alleggerendol’organo di presa e consentendo un carico ef-fettivo superiore. Fibra di carbonio e leghein titanio danno a questi robot prestazioniestreme, il tutto a condizioni economichemolto interessanti.Dati i volumi produttivi, i nuovi robot Ka-wasaki a Cinematica Parallela YS02N eYF03N, trovano impiego in tutte le applica-zioni picking ad alta velocità sia nei settoridell’assemblaggio e della meccanica, sia inquelli del food, cosmetico e farmaceutico. L’abbinamento dei robot antropomorfi ainuovi robot a cinematica parallela YF03N eYS02N completa una gamma adatta a tuttequelle operazioni di Packaging e montaggio,in cui la velocità rappresenta il must per ec-cellenza.Nell’occasione Tiesse Robot ripropone an-che la serie di robot RS antropomorfi a 6 assipresentando il modello RS5L avente sbrac-cio di 900 mm, che, insieme al più piccoloRS5N, rappresenta una valida soluzione diinserimento in linea dove sono richieste ele-vate cadenze e bassi ingombri; il robot RS20avente portata 20 kg, il robot RS80 con por-tata 80 kg ed il nuovo palletizzatore RD80 Lagamma RS presenta soluzioni da 3 ad 80 kg

di portata, permettendo di soddisfare le piùsvariate esigenze.

I focusKawasaki produce robot pressurizzati con ilpolso IP67 ed il corpo IP65 e con elettroval-vola bistabile alloggiata nel braccio e copre,con modelli antropomorfi estremamente ve-loci, precisi, versatili ed a basso consumoenergetico, il settore delle manipolazioni dicarico limitato, ma con cicli molto spinti, fo-calizzandosi per il futuro su settori strategi-ci quali il medicale ed il farmaceutico, per ilquale sono in lancio sul mercato appositimodelli con specifiche richieste per gradi diprotezione, emissione e lavaggi con agenticome VHP etc.I laboratori Tiesse Robot hanno testato i nuo-vi modelli su cicli campione reali in applica-zioni di Pick & Place ed hanno confrontato idati ottenuti con robot Scara prestazionali. Irisultati sono stati sorprendenti. In praticapossiamo affermare che oggi non esiste piùla differenza di prestazioni in termini di tem-po ciclo tra un robot Scara ed un antropo-morfo veloce Kawasaki. Il linguaggio di programmazione KawasakiAS, frutto di più di 40 anni di affinamentocontinuo, comprende un set di istruzioni po-tentissimo per risolvere anche le applicazio-ni più complesse. La funzione Multitask (in-clusa nella configurazione standard) consen-te la gestione dei segnali e dei dialoghi viaEthernet in TCP/IP e UDP verso superviso-ri e sistemi di visione. Tanta potenza di calcolo richiede una inter-faccia operatore potente e di semplice impie-go. La tastiera di programmazione Kawasa-ki consente la creazione di un pannello di in-terfaccia operatore con pulsanti, selettori, fi-nestre di testo. Il tutto con una gestione suampio Touch screen a colori. La nuova seriedei Robot Kawasaki BX è stata studiata inparticolare per il settore della Saldatura a re-sistenza ed è ottimizzata per le operazionidi Spot Welding. La realizzazione di questoprodotto scaturisce da un’esigenza di eleva-ta flessibilità nelle linee di produzione, nel-lo spazio d’installazione minimo richiesto,nel risparmio dei costi d’energia e nell’altacapacità produttiva.Kawasaki ha trasferito nella progettazionedel nuovo Robot tutta la sua esperienza de-rivante dalla fornitura, da decine di anni, deirobot all’industria automobilistica. Il Robotè proposto in due modelli: BX100N e BX

Sette lustri dedicati allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia: questa in sintesi Tiesse Robot che, nell’open house di luglio, ha presentato altre importanti novità.

35 anni in sella ai robot

Il robot YS002 ad articolazione parallela per operazionidi Packaging e Montaggio

Il robot YS002 ad articolazione parallela peroperazioni di Packaging e Montaggio

L’azienda bresciana - guidata da Davide Daprà, Alfredo Gavaz-zi e Maurizio Ravelli - ha festeggiato i 35 anni di attività. Un tra-guardo importante, coronato da un portfolio clienti che anno-vera brand di prestigio, operanti nei più svariati settori. Nel1992 ha preso forma l’alleanza strategica con il colosso giappo-nese Kawasaki Robot, con cui lo scorso anno è stato celebrato ilventennale della partnership.A oggi, Tiesse ha consegnato nel mondo oltre 5500 fra robot edisole robotizzate destinati al mondo dei system integrators ed amolteplici settori industriali, che spaziano dall’arredamento alsettore alimentare, dalle macchine agricole e automotive allafonderia di alluminio, fino alla manipolazione ed alla pallettiz-zazione, includendo anche il food e la farmaceutica.Dopo la forte crisi internazionale del 2009, l’azienda ha ripreso leproprie posizioni di mercato, recuperando (anche se non ancoracompletamente) i dati di bilancio precedenti e collocandosi nel-l’esercizio 2012/2013 su un fatturato di 22 milioni di €, con unnotevole incremento dovuto alle vendite sui mercati esteri.Nella sede visanese, articolata su una superficie di 18000 mq,vengono messe a punto isole automatizzate che nascono dalle

problematiche del cliente e sono implementate dalla Divisioneinterna di Ricerca & Sviluppo. Un’efficiente rete commerciale edi assistenza garantisce il supporto dal primo contatto fino allapiena operatività dell'impianto. La politica aziendale è connotata dalla forte espansione verso ilmercato estero, dove Tiesse è presente da molti anni con le con-trollate Tiesse Brazil in Brasile, Tiesse Robotic Deutschland inGermania e Tiesse Praga nella Repubblica Ceca.Anche nel 2013, la società prosegue con successo la propria at-tività di marketing e di espansione sui mercati dei Paesi emer-genti – oltre al Brasile, Russia e India -, dove propone il proprioknow-how consolidato e dove si sono recentemente concretiz-zate importanti forniture di impianti di saldatura per primarieindustrie locali, in particolare nel settore dei componenti per lemacchine movimentazione terra. Tiesse Robot è azienda certificata Uni En Iso 9001/2008 ed è sta-ta riconosciuta “Laboratorio di ricerca”, iscritta al relativo Albodel Ministero dell’Industria, contemplando per la propria clien-tela l’accesso alle opportunità previste dalla normativa vigentein materia di innovazione tecnologica.

di Fabio Chiavieri

Un po’ di storia

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21Ottobre 2013www.ammonitore.com

AUTOMAZIONE

200L, concettualmente simili, ma differen-ziati per la portata e per l’area di lavoro.Un’altra caratteristica deriva dalla presenzadi un polso cavo con un foro di 63 mm chepermette il passaggio dei cavi di azionamen-to del motore della servo pinza e di potenzaper il trasformatore della stessa e, ai robot, dipoter lavorare affiancati senza creare interfe-renze nei cavi e nelle connessioni sospese al-l’esterno delle macchine. L’utilizzo di parti-colari motorizzazioni e la connessione conl’ultima generazione di Controllori di tipo E,con una particolare routine per il calcolo del-le accelerazioni e decelerazioni, ha consenti-to di ridurre i cicli di lavoro di circa il 15/20%,mentre il disegno della base richiede uno spa-zio a terra di circa il 50% in meno rispetto almod. ZX, che rimane comunque in produzio-ne per le applicazioni di manipolazione ve-loce. Il grado di protezione del polso è sem-pre IP67; il peso totale del robot è invece dicirca il 70% in meno dell’equivalente model-lo ZX. Le due aree di lavoro previste permet-tono l’inserimento di questi robot qualsiasitipologia di impianto produttivo.

Un unico controlloreTutti questi robot sono gestiti dal controllo-re Kawasaki serie E, che con espansioneesterna può arrivare a controllare fino a 14assi. Dotato di Multifunction Panel per laprogrammazione con Lcd Touch-Screen,permette l’esecuzione di comandi non dimovimento 15 volte più veloci e con pro-grammi paralleli e robot in movimento 18volte rispetto ai controllori precedenti. La ca-pacità di memoria standard è di 8 Megabyteper la memorizzazione di 80mila step di pro-gramma. Un ulteriore aiuto per l’operatorederiva dal fatto che tutte le funzioni ausilia-

rie sono supportate da“Help” online che descri-vono la logica delle funzio-ni stesse. Una doppia porta Ethernete il Seriale Rs232C permet-tono una connessione otti-male con i sistemi di con-trollo linea e con ogni tipodi sensoristica. Il controllo-re supporta funzioni diconveyor tracking a singo-lo e doppio trasportatore.

L’offerta si completaL’offerta di Tiesse Robot ècompletata dai velocissimirobot Scara della casa To-shiba che, con un range diportate variabile da 1 a 20 Kg e sbracci da 180a 1250 mm, ben si adattano alle manipola-zione in linee di packaging in svariati setto-ri industriali. Tiesse Robot ha recentementeintrodotto anche i nuovi Scara Toshiba so-spesi e equipaggiati con soffietti per opera-zioni in clean room, riuscendo così a fornireuna linea ancora più ampia: tutti i modellisono dotati di controllori all’avanguardiagestiti da CPU estremamente veloci e cheevidenziano una connettività ai principalibus di campo per una corretta integrazioneall’interno dei sistemi. La nuova gamma Toshiba THL è stata pro-gettata per ottenere il miglior rapporto prez-zo-prestazioni. Un costante impegno nellaricerca dei componenti pià affidabili e con-facenti ha permesso la realizzazione di que-sti nuovi eccellenti modelli. La nuova serie THL è composta da 5 model-li omogenei:

THL300 Portata max 5 kg, raggio 300 mm Ri-petibilità ± 0,01 mmTHL400 Portata max 5 kg, raggio 400 mm Ri-petibilità ± 0,01 mmTHL500 Portata max 5 kg, raggio 500 mm Ri-petibilità ± 0,01 mmTHL600 Portata max 5 kg, raggio 600 mm Ri-petibilità ± 0,01 mmTHL700 Portata max 5 kg, raggio 700 mm Ri-petibilità ± 0,01 mmIl chiaro obbiettivo è la riduzione dei consu-mi, senza limitare le prestazioni. La nuovaserie Toshiba THL si pone quindi come unriferimento per elevate prestazioni, bassiconsumi, semplicità di impiego ed un otti-mo rapporto prezzo/prestazioni. Il Robot Scara Toshiba THP 550 a elevatissi-ma velocità (ca. 120 cicli al minuto con 24 oreoperative) esegue persino cicli da 0,29 se-condi per breve durata. La sigla “550” indi-ca il braccio di lavoro con un asse verticale

Z che permette di avere corseda 150 o 300 mm. Il robot statoconcepito per operazioni dipackaging anche in linee Mul-tiarm operanti su convogliato-ri in movimento. Per raggiungere queste perfor-mances, è stato collegato ilnuovo controllore TS 3000 par-ticolarmente compatto ma po-tente, equipaggiato con dueporte seriali e una porta ether-net, una porta Usb e con dueingressi per encoder atti a pi-lotare le funzioni di insegui-mento del pezzo per la presada nastro trasportatore. Robote controllore gestiscono ancheun hardware Plc per la gestio-

ne contemporanea in alta velocità dei segna-li di ingresso e uscita. Il controllore è dotatodi scheda a 32 ingressi e 32 uscite, in aggiun-ta alla disponibilità opzionale di bus di cam-po come Profibus e Device Net. Sul braccio robot sono disponibili 8 segnalidi ingresso e 8 uscite, 4 passaggi area per lagestione degli organi di presa.Assieme al robot viene sempre fornito un cdcon un simulatore per Personal Computer,che può essere direttamente collegato al ro-bot per la programmazione dello stesso sen-za l’ausilio della tastiera di programmazio-ne. Tutti i robot possono essere collegati al pac-chetto di visione Ts Vision espressamentesviluppato dalla sezione R&D dell’azienda,atto a fornire un potente e flessibile stru-mento per le operazioni di packaging palet-tizzazione e depallettizzazione dei robot edotato di capacità di guida multirobot.

Isola per la lavorazione e montaggio di elementi blindosbarra tramite quattro robot

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www.ammonitore.com22 Ottobre 2013

SpecialeInchiesta tra gli espositori

Intramontabile EMO

Innanzitutto la dichiarazione di CarlMartin Welcker, Commissario Generaledella EMO Hannover 2013, in chiusura

della manifestazione «Con più visitatori e piùbusiness, e con ampi consensi internazionali siasul fronte dei visitatori sia sul fronte degli espo-sitori, la EMO di quest’anno ha persino supera-to i brillanti risultati della precedente edizione,confermando ancora una volta con efficacia ilsuo ruolo di fiera leader mondiale». I dati uffi-ciali parlano di circa 145.000 visitatori da ol-tre 100 Paesi. Gli addetti ai lavori prove-nienti da oltre le frontiere tedesche sono sta-ti più di 50.000: praticamente uno su tre. Ècresciuta soprattutto la presenza europea. Segnali forti anche per Andrea Bianchi Pre-sidente di Ascomut «Come sempre manifesta-zioni come EMO, con un respiro internazionalee una fama consolidata, scandiscono il ritmo delmercato e risvegliano molte aspettative. QuestaEMO di Hannover credo abbia rappresentato,più che in altre occasioni, un crocevia interes-sante tra le richieste di un mercato sempre piùesigente e dal passo sempre più incalzante e leaziende produttrici che non hanno voluto farsicogliere impreparate. Quindi l’offerta tecnologi-ca presentata è stata di altissimo livello. Insiemea questa spinta all’innovazione, si è però conti-nuato a percepire tracce dell’incertezza che ilmercato mondiale sta vivendo. Dalla EMO sonogiunti, senza dubbio, segnali forti di ottimismoper il futuro, rimangono tuttavia non poche in-cognite sulle prospettive del mercato. Duranteil proprio meeting, il Celimo (European TradeAssociation for Machine Tools, Tooling and Te-chnologies di cui Ascomut è membro fondatore)ha tenuto a sottolineare che il nostro continentepotrebbe essere a una svolta, pur rilevando an-cora trend di sviluppo non omogenei tra le varienazioni. È quello che constatiamo a livello glo-bale nel mondo industrializzato. L’auspicio è chei paesi con una marcia in più possano influen-zare positivamente anche altre aree del pianeta».«Ascomut rappresenta una compagine di impor-tatori e distributori molto ampia - prosegue

Bianchi - e quindi nel rispondere alla domandarischierei di trascurare alcuni di loro. Molti pro-dotti e macchine esposte hanno presentato con-tenuti tecnologici evoluti in grado incrementareulteriormente l’affidabilità dei processi, a tuttovantaggio di un utilizzo sempre più efficientedelle risorse. E se da un lato è ulteriormente au-mentata la complessità delle soluzioni proposte(penso ad esempio alle macchine per le lavora-zioni combinate), dall’altra si è continuato a pre-stare particolare attenzione all’interfaccia uten-te per rendere l’approccio e l’utilizzo alla mac-china sempre più immediato e razionalizzare ilsuo inserimento in una catena produttiva».Soddisfazione anche per la presenza italia-na «certamente nutrita sia come espositori checome visitatori. E questo non può che essere let-to come un segnale di vitalità del nostro tessutoproduttivo. Ovviamente per questioni meramen-te logistiche, il paese che ha giocato in casa hafatto la parte del leone ma anche le economie dioltreoceano e dei paesi emergenti hanno fattosentire la loro voce. Molte aziende mi hannoespresso la loro soddisfazione: infatti, EMO, purnell’era della globalizzazione, continua ad esse-re un grande veicolo di contatti nuovi, soprat-tutto con realtà geograficamente più lontane equindi ancora da potenziare e valorizzare».E gli espositori cosa ne pensano?

Partecipare è un obbligoMancare a questi appuntamenti, è la sensa-zione condivisa un po’ da tutti, non è possi-bile. Dice Anna Pizzolato di AZ «consideria-mo la EMO una delle tre principali fiere del set-tore macchine utensili assieme a IMTS Usa eCIMT China. È una fiera a cui vale la pena par-tecipare per essere seduti al tavolo dei principalimakers mondiali di macchine utensili e per crea-re nuovi rapporti soprattutto con agenti. Non èil luogo dove viene acquistato un macchinarioma dove si creano dei rapporti di collaborazionea livello internazionale».«Il prodotto che ha destato maggiore interesse èla nostra rettifica da interni ed esterni per lan-

ding gear (carrello dell'aereo). Si tratta di unamacchina molto richiesta nell'ultimo anno dalsettore aerospaziale , in particolare per la rettifi-ca di materiali innovativi come HVOF usati daBoeing e Airbus. La ricerca fatta da AZ in colla-borazione con la facoltà di Ingegneria dell'Uni-versità di Padova, hanno portato alla realizza-zione di 4 nuovi modelli di macchinari che rico-prono tutte le richieste di rettifica cilindrica nelsettore aerospaziale».«Devo dire che praticamente tutti i visitatori era-no stranieri, in particolar modo, indiani, turchie russi equamente divisi».Roberto Tesio Key-Account Manager diBalluff Italia è certamente positivo «Innan-zitutto il numero dei contatti Fiera risulta mag-giore del 10% rispetto all'edizione 2011, in se-condo luogo la "Qualità" dei contatti perché laProposta Balluff di Prodotti, Soluzioni e Siste-mi ha suscitato notevole interesse. Nell'ambitodei contatti Italiani, predominante è stata la vi-sita di clienti finali cioè produttori di beni stru-mentali e non di macchinari. Questo consolidala nostra idea e il nostro obiettivo di svilupparenuove aree di Business nel campo della gestio-ne utensile su nuove macchine o retrofit di mac-chine datate, nell'offerta di Software per gestio-ne RFID customizzati e del Lean Manufactu-ring. Balluff ha presentato in EMO una "Solu-zione completa" per l'integrazione della gestio-ne utensile (TOOL-ID) anche dove non previ-sto come Standard. Balluff oggi si propone co-me Partner per la fornitura dell'harware, soft-ware e start-up. Questa proposta svincolata dal-la pura vendita di prodotti è la nuova frontierache Balluff ha iniziato a cavalcare qualche annofa e che oggi vuole diventare il nuovo modo diproporsi al mercato. Il 45% dei visitatori pro-veniva dall'Europa (Germania al primo posto eItalia al 30%), il 45% arrivava dai Paesi FarEast (soprattutto Cina) mentre il restante 10%da Stati Uniti, Russia e altri paesi».Domenico Moretta di CML Internationalnota per il marchio Ercolina si ritiene sod-disfatto «abbiamo avuto contatti interessanti,

soprattutto in prospettiva di collaborazioni chepossono partire dall'anno prossimo. Abbiamo una gamma di prodotti ampia e soprat-tutto la nostra linea di macchina curvatubi sen-za anima, come anche le macchine con anima,hanno riscontrato vivo interesse. Durante questa edizione della EMO abbiamocolto l'occasione di presentare una novità asso-luta: la TB100 (Max Capacità 101,6 x 5,9 mm -3"1/2 Sch.40) che curva a destra e a sinistra, sen-za la necessità di dover ribaltare la matrice; talesoluzione riduce sensibilmente i cicli di lavoropermettendo la realizzazione di applicazioni im-pensabili da realizzare con il metodo tradiziona-le. Un discreto interesse ha inoltre suscitato laflangiatrice Modello EFB220 (Capacità. Max.220 mm OD - Min: 20 mm OD) soluzione idea-le ed economica per la realizzazione di flange anorma (37°e 90°) senza dover ricorrere a costosesaldature; questa macchina trova la sua idealecollocazione nei settori petrolchimico, navale efarmaceutico. In questa edizione 2013 della EMO abbiamo ri-levato, in generale, un notevole incremento divisitatori provenienti dalla Russia e dall'India,rispetto a quelli provenienti da altri Paesi».Aspettative disattese secondo Paolo Pac-cagnini di CMZ «i risultati non sono stati al-l’altezza dei contenuti tecnologici espressi du-rante la manifestazione, delle novità presenta-te, delle soluzioni proposte e del forte impegnodegli espositori e delle case costruttrici nel pro-porre soluzioni innovative al mercato. Que-st'anno si parlava anche di "Intelligence in pro-duction" un nuovo concetto di tecnologia diproduzione intelligente con l'obiettivo di mi-gliorare la flessibilità e la produttività delleaziende, ma non è stato sufficiente per cambia-re l'esito della manifestazione perché i mercatieuropei, tedesco compreso, sono ancora in unafase di recessione e incertezza.Abbiamo qualche mese prima della fine dell'an-no per capire se verranno adottate dai governi,in particolar modo dal governo Italiano, misureper favorire la crescita e soprattutto per genera-

Si sono da poco spenti i riflettori sulla mondiale della lavorazione dei metalli chegià si sente il bisogno di guardare al futuro, il cui colore dipenderà molto dagli affari conclusi durante la manifestazione e da quelli che si concretizzeranno.Per avere un’idea più chiara su come è andata la passata EMO abbiamo invitato alcuni espositori a rispondere a queste tre domande:1 Come valuta la recente edizione della EMO anche in prospettiva 2014?2 Quale è stato il prodotto o la macchina che ha destato maggior interesse?3 Fatto 100 il numero di visitatori al vostro stand,

come si può suddividere la loro provenienza?

A Milano l’edizione 2015La prossima EMO si terrànel 2015 in Italia, a Milano,dal 5 al 10 ottobre all’inse-gna dello slogan “Let’s build the future”(“Costruiamo il futuro”).

a cura di Cristina Gualdoni

Andrea BianchiPresidente di Ascomut

Anna PizzolatoAZ

Paolo PaccagniniCMZ

Stand della CML International

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23Ottobre 2013www.ammonitore.com

re nuova propensione agli investimenti da partedelle imprese, maggior fiducia negli imprendi-tori e possibilmente anche una leggera stabilitàdel mercato interno altrimenti, a mio parere, an-che il 2014 sarà un anno difficile, stagnante edaltalenante ove potranno emergere quelle azien-de che avranno prodotti di qualità e alta tecno-logia da proporre ma comunque a prezzi estre-mamente competitivi».«CMZ Machinery Group – prosegue Pacca-gnini - era presente in EMO con uno stand di350 mq nei quali è stata presentata l'intera gam-ma di produzione di torni a controllo numericoprodotti dall’azienda.Di tutta questa gamma di macchine in esposi-zione sicuramente hanno destato maggior inte-resse le soluzioni proposte per aumentare la pro-duttività e soprattutto le soluzione con robot dicarico, interamente costruito nella nostraazienda, per l'automazione delle operazioni dicarico del pezzo da lavorare e scarico del pezzofinito in modo da avere durante il tempo di uti-lizzo una costanza produttiva continua ed inmodo da poter aumentare l'utilizzo della mac-china su 2 o addirittura 3 turni di lavoro».Molta Europa e poca Asia presso lo stand«nel nostro stand il 70% dei visitatori prove-niva dalla Germania stessa. Il restante 30%erano visitatori provenienti dall'Europa del-l'Est e dagli altri stati europei quali Austria,Italia, Francia e Nord Europa. Poche le visiteda clienti asiatici probabilmente per la tipolo-gia di prodotto stesso».Interessante il parere del colosso DMGMori Seiki attraverso le parole di DiegoSpini direttore vendite Italia «Edizione im-portante sotto diversi punti di vista. Intantoperché per noi è stata l'occasione per mostraregli impressionanti progressi della cooperazio-ne tra DMG e Mori Seiki. Presentarsi con 98macchine su una superficie di oltre 10.000 mq,18 novità assolute, il nuovo design e la nuovapiattaforma CELOS dà il senso di quanto i duecostruttori credano nella crescita e nel conso-lidamento del reciproco rapporto. E il consen-so raccolto tra i clienti che hanno potuto pre-senziare é stato il miglior riscontro che pote-vamo aspettarci, a testimonianza che il merca-to sta premiando le nostre scelte.Altro elemento caratterizzante l'edizione emotivo di soddisfazione è stato senz'altro l'ap-proccio dei clienti, che hanno manifestato unlivello di intenzione ad investire decisamentepositivo e notevolmente mutato rispetto alleultime edizioni, segno che qualcosa sta cam-biando e che la luce in fondo al tunnel comin-cia ad essere vista da più».«Il più grande interesse riscontrato dai commen-ti dei clienti – dice Spini – non è stato un pro-dotto o una macchina specifica, seppure CELOSabbia impattato notevolmente. Ciò che più haimpressionato è stato il nuovo design DMG Mo-ri Seiki, di cui CELOS è parte: innovativo e nonsolo dal punto di vista estetico, ma soprattuttodal punto di vista dei contenuti tecnici delle so-luzioni ergonomiche. Nuovi materiali, nuovopannello da 21,5", nuova chiave elettronica enuove soluzioni in tema di ergonomicità sonostate al centro della curiosità di clienti e opera-

tori».Difficile chiedere a un gruppo di questo li-vello una distinzione trai vari visitatori, maSpini sicuro «Quella del 2013 è stata un'edi-zione improntata all'internazionalizzazione.Abbiamo visto un incremento percentuale deivisitatori provenienti da paesi extra UE, special-mente provenienti dall'area asiatica, ma non so-lo. In assoluto restano alte le presenze europee,con interessante incremento dall'Italia, dovutoanche alla proposta che DMG MORI SEIKI hamesso in campo organizzando ben 4 voli prove-nienti da 4 aeroporti del centro nord Italia, inquattro diverse giornate, per permettere ai visi-tatori di scegliere in base all'aeroporto più vici-no o la giornata di loro preferenza».Ivano Gerardi della Gerardi fa considera-zioni di carattere generale declinate poi allaEMO «Ogni fiera è sempre per definizione posi-tiva dato che ci da la possibilità di incontrare nel-l’arco di pochi giorni persone provenienti dallearee più disparate. Essendo la EMO una fieramondiale questo aspetto è ulteriormente accen-tuato, dovendo sintetizzare, si potrebbe definirela recente edizione "della fiducia ritrovata". Lavoglia di lasciarsi la lunga crisi alle spalle è for-te, e chi è "sopravvissuto" si troverà ad affron-tare un mercato sicuramente diverso, e con pla-yer più competitivi, soprattutto asiatici. Dicia-mo che ci sarà da “divertirsi” sempre di più perchi ama questo mestiere!»Sui prodotti Gerardi non ha dubbi «tra letante novità le teste angolari sono il prodotto cheha attratto maggiormente l'interesse tra i visi-tatori. Prodotti per loro natura anticiclici, testeangolari e moltiplicatori di giri, opportunamen-te aggiornati si vendono sempre bene. Abbiamorichieste sia dai nostri mercati e canali tradizio-nali, seppur in taluni casi vivano situazioni dicrisi decisamente pesanti, sia da nuovi contattiche da mercati emergenti che apprezzano sem-pre di più le soluzioni e l’efficienza apportata alprocesso produttivo dalle nostre soluzioni».Anche Gerardi segnala una massiccia pre-senza di visitatori dell’Est Europa «Abbiamoverificato una loro presenza importantissima divisitatori di questi paesi e anche dalla Russia, inprecedenza quasi assenti o solo marginalmentepresenti, a scapito dei tradizionali visitatori ame-ricani e asiatici in calo, seppure sempre presen-ti. Tuttavia l’aspetto più positivo di questaEMO, al di là dei numeri e delle statistiche sem-pre interessanti e che danno sicuramente un’ideadei trend in atto, è la qualità e soprattutto la con-cretezza dei contatti avuti che ci lasciano bensperare per il prossimo futuro».Daniele Bologna direttore commerciale diHermle Italia ci parla di una EMO in lineacon l’edizione precedente «Il numero di visi-te e di ordini concretizzati in fiera rispecchia lecifre dell’edizione precedente e conferma untrend positivo per la nostra azienda a livello glo-bale. Le prospettive per il futuro sono incorag-gianti grazie all’attuale portfolio ordini ma an-che in generale per le numerose trattative in es-sere. Sembrano quindi esserci i presupposti perrisultati soddisfacenti anche nel 2014, conside-rando la non facile situazione di mercato e il pro-trarsi della crisi. Essendo stata esposta per la pri-

ma volta in EMO, la nuova C32U dynamic hadestato particolare interesse grazie anche alleperformance di fresatura dimostrate dal vivo sul-lo stand. Il nuovo modello riprende le medesimeinnovazioni tecniche apportate agli altri model-li di ultima generazione Hermle con particolareriguardo all’incremento del volume lavorabile a5 assi e ulteriore ottimizzazione del supporto de-gli assi principali. Altro modello molto apprez-zato è stata la C42U MT, quindi in versioneMill-Turn, sulla quale abbiamo presentatoun’interessante lavorazione di fresatura e torni-tura combinate.Le percentuali di visitatori stranieri riscontratesul nostro stand rispecchiano i valori generalicomunicati dall’ente fiera e si attestano su circa35% con un incremento dei paesi europei tra iquali spiccano Olanda e Russia, ma anche Polo-nia e Repubblica Ceca. L’affluenza di visitatoriitaliani è in linea con quella dell’edizione prece-dente e si attesta su circa 5-6% dei visitatoricomplessivi. La sensazione generale è che l’in-dustria europea stia tornando e che voglia inve-stire in tecnologie produttive. Molti dei visita-tori appartenevano al management della propriaazienda, quindi con potere decisionale». Leonardo Peli del Gruppo IMT fa sentire lavoce delle rettificatrici «La valutazione nelcomplesso è positiva. La EMO si è nuovamenteconfermata l’appuntamento tecnologico di rife-rimento a livello internazionale. Abbiamo rice-vuto visite in linea con le nostre aspettative e,aspetto molto positivo, abbiamo venduto alcunemacchine direttamente in fiera. La Germania in-sieme all’Italia sono state le nazioni più signifi-cative in termini di visite ricevute e nel comples-so l’Europa ha segnato un buon interesse anchese l’incertezza e la propensione a rimandare ladecisione sono sempre molto diffuse tra i clienti.Sono mancati i clienti dalla Cina e India a con-ferma del momento di rallentamento che stan-no attraversando questi due paesi. Le prospetti-ve per il 2014 sono in linea con i il 2013, non ciaspettiamo una ripresa significativa tutto è col-legato alla situazione dei mercati asiatici e dallaloro evoluzione. I vari brand del gruppo hanno registrato un in-teresse equilibrato in considerazione dei settoridi sbocco a cui le soluzioni e macchine esposteerano rivolte. Ottimo risultato per il marchioFavretto a conferma che la nuova linea tangen-ziale Modulo risponde alle esigenze dei clienti. Imarchi Tacchella e Morara rivolgendosi ai setto-ri automotive, ferroviario, aeronautico e mecca-nica di precisione in generale hanno registrato inumeri molto significativi sia rispettivamentecon la rettificatrice universale Elektra, che conil centro di rettificatura MTC per interni edesterni, con motori lineari e torretta pluriman-drino. Meccanodora presentava una soluzionemultitasking con lavorazione di fresatura quin-di un messaggio chiaro al mercato sulle strate-gie di sviluppo che il nostro gruppo ha deciso diseguire per il futuro. La soluzione presentata hadestato molto interesse e Meccanodora ha regi-strato richieste d’offerta molto superiori all’ulti-ma edizione della EMO».Conclude con un’analisi dei visitatori Peli«Abbiamo registrato circa il 20 % di clienti ita-

liani, col rimanente 80% di clienti stranieri, inprevalenza Europea, ma con un'interessantepresenza di visitatori provenienti dall’Asia:giapponesi, cinesi e indiani tra tutti».Attenta l’analisi di Luigi Gaggero diM&H «La EMO in Hannover si è confermataancora una volta un evento di portata straor-dinaria per il mondo della macchina utensilemondiale. Credo siano necessarie due chiavi dilettura, una rivolta all’esposizione l’altra aivisitatori. Per quanto riguarda l’esposizionenon mi è sembrato di rilevare novità tecnichesignificative sulle soluzioni tecniche delle mac-chine o di tecniche di lavorazione. Per il restoconferme sulla crescente importanza dell’au-tomazione. Per fortuna (o forse anche per me-rito nostro) è stata evidente la crescente pre-senza dei sistemi di misura a bordo macchina,presetting utensili e tastatori e software per ilcontrollo a bordo macchina». «M&H – prosegue Gaggero - presentavamolte novità, dal tastatore a infrarossi più pic-colo del mondo al presetting laser con la terzadimensione oltre a nuove release dei numerosisoftware a supporto del controllo dimensiona-le a bordo macchina, soprattutto con NC Ga-ge nella versione per tornio/fresa che consentedi misurare a 5 assi anche su questa configu-razione di macchina.L’interesse maggiore è stato comunque verso lanuova generazione di tastatori pezzo con mec-canica completamente modulare che consente,con un unico corpo del tastatore stesso, di ave-re meccaniche di misura di tipo diverso a secon-da delle applicazioni e dei materiali da misura-re oltre alla possibilità di utilizzare prolunghe erinvii per l’accesso alle zone più difficili. Oltrealla misura di posizione i moduli possibili con-sentono attualmente anche la misura di tempe-ratura ma lasciano aperti spazi per l’utilizzofuturo di altre tipologie di sensori». «Lo stand Hexagon – M&H è stato visitato peroltre l’80% da visitatori di provenienza euro-pea quindi si può dire che la presenza stranie-ra è stata piuttosto limitata e proveniva dalfar east e Russia con qualche presenza non si-gnificativa dal Nord Africa, dal Medio Orien-te e dall’America».Molto positivo Giuseppe Sceusi, Presiden-te di Marposs Italia Spa «Marposs era presen-te alla EMO 2013 con due stand per complessi-vi 280 mq. La presenza alla EMO ci ha consen-tito, nei pochi giorni della manifestazione, dimantenere attivi i rapporti con i partner inter-nazionali e avere nuovi contatti nei settori in-dustriali sui quali l’azienda opera da tempo. Ilnumero e il livello manageriale dei visitatori ainostri stand è aumentato rispetto alle preceden-ti edizioni; molti dei contatti hanno presentatoprogetti interessanti che confermano l’andamen-to positivo dell’anno in corso ed i trend di cre-scita del settore della macchina utensile annun-ciati per il 2014. A questa edizione di EMO ab-biamo portato una vasta gamma di nuovi pro-dotti che forniscono la soluzione a esigenze ap-plicative di misura e controllo delle macchineutensili, ad oggi non ancora risolte in manieraottimale. Fra questi: il VTS, “Visual Tool Set-ter” sistema non a contatto per la misura ad

Diego SpiniDMG Mori Seiki

Daniele BolognaHermle Italia

Ivano GerardiGerardi

Giuseppe SceusiMarposs Italia

Luigi GaggeroM&H

Speciale

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24 Ottobre 2013 www.ammonitore.com

elevata precisione di utensili di piccolissime di-mensioni e con diverse geometrie del tagliente;la sonda G25 progettata per la scansione delfianco del dente di ingranaggi su rettificatriceo lavorazioni di superfici su centri di lavorazio-ne e affilatrici dove è importante effettuare inmacchina la scansione del profilo appena lavo-rato. Nel tradizionale e storico settore della misurain process su rettifica abbiamo presentato ilProtomar 700; modello per il controllo duran-te la lavorazione di rulli per stampa e lamina-toi, dove oltre alla misura dimensionale deldiametro viene visualizzato il profilo polare ela sua posizione rispetto al valore ideale. Lo stand Marposs nel pad. 25 era dedicato al-la nuova linea MMS dedicata alle soluzioniper il controllo del processo di lavorazione edelle condizioni dell’utensile su ogni tipolo-gia di macchina, dalla rettifica al tornio, aicentri di lavorazione fino alle macchine a de-formazione».Visitatori per metà tedeschi per Sceusi«Uno su due dei visitatori ai nostri stand eradi lingua tedesca; affluenza percentualmenteinferiore a quella storica dei visitatori EMO.Del restante cinquanta per cento, Giappone,India, Cina, Corea, Sud/Est Asia rappresen-tano un quarto dei visitatori. Gli italiani era-no circa il 20%».Interesse notevole anche per lo stampag-gio a caldo come conferma Firmo Porta diMecolpress «In generale i visitatori sono sta-ti parecchi. C'è stato un certo interessamentoai prodotti esposti ma abbiamo avuto l'im-pressione che pochi siano intenzionati all'ac-quisto di macchinari. Perlomeno a breve ter-mine.La nuova serie di macchine a comando idrau-lico per lo stampaggio a caldo dei metalli èquella che ha interessato maggiormente tuttii visitatori. Il 98% dei visitatori sono statistranieri. Italiani molto pochi. Il 30% sonostati i tedeschi. Molti sono stati i cinesi, di-versi provenienti dalla Turchia, est EuropaNord Africa. Qualche americano».Markus Schnyder, Executive Vice Presi-dent di Mikron Tool International si ritie-ne molto soddisfatto «La EMO 2013 è stata per noi una buonissi-ma occasione per presentare le nostre novitàsia a una potenziale clientela sia ai rappresen-tanti delle Media, che si sono infatti presenta-ti numerosi ed interessati. Abbiamo anche pro-fittato dell’occasione per lanciare una pubbli-cità a livello internazionale per far conoscereil nuovo prodotto appena sviluppato. A giu-dicare dell’interesse, ci possiamo aspettare unbuon riscontro soprattutto nel 2014. Due iprodotti al nostro stand che hanno destato ungrande interesse da parte dei visitatori. Pri-ma di tutto una minifresa “pazza” con il no-me adatto CrazyMill Cool, presentata comeprima mondiale proprio durante questa fiera. Il secondo prodotto, anche questo parte del no-stro programma “pazzo” porta il nome Cra-zyDrill Flex. Si tratta di una minipunta chepermette di forare in diametri da 0,1 a 1,2 mmfino a una profondità di 50 volte il diametro

ed è anche lei unica nel suo genere. Nello stes-so tempo la punta è flessibile e non si rompeneanche in caso di imprecisioni di posiziona-mento». «Il pubblico alla EMO – prosegue Schnyder- diventa sempre più internazionale. Solo 46%dei visitatori al nostro stand erano di nazio-nalità tedesca, seguiti dagli Svizzeri con 11%,dagli Italiani con 8% e gli Americani con4%». La sales manager di Repar2 Silvana Ca-stelluccio è decisa «Hannover risulta esse-re sempre la fiera migliore di tutte. Si respira-va un'atmosfera molto più positiva dell'edi-zione precedente. Visitatori decisamente in-ternazionali, con una presenza molto bassa dioperatori tedeschi, a parte gli espositori ovvia-mente, che costituivano la compagina europeapiù numerosa.Nel mondo della protezione per la sicurezzasulle macchine utensili si nota maggiore at-tenzione anche da Paesi normalmente "noncoinvolti" dalla Direttiva Macchine CE».Fatto 100 il numero di visitatori allo stand«… 60% provenienti dai classici Paesi euro-pei (molto pochi gli italiani), 40% extra UE(Cina - India - Russia - Emirati - Turchia)».Un successo anche per Marco Sala di Rol-leri «L'ultima edizione della fiera EMO è sta-ta molto importante e di grande successo. Hacostituito un’importante opportunità, per inostri clienti attuali e potenziali, di esprimereil loro interessamento e di porci domande, allequali diamo sempre una risposta. L'evento èstato anche una piattaforma che ci ha permes-so di concludere numerosi incontri, possibilicollaborazioni e di instaurare nuovi rapporticommerciali per la Rolleri. Qui con orgoglioabbiamo presentato e lanciato i nostri ultimiprodotti e il nuovo logo Rolleri dopo il resty-ling.Gli incontri avvenuti nello stand hanno sot-tolineato il progresso della nostra continuacrescita nel diventare una società sempre piùglobale.Tra tutti i prodotti Rolleri presenti alla EMO,quelli che hanno riscontrato maggiore interes-se sono stati il ROL100 e il ROL W PN, i no-stri sistemi di bloccaggio rapido, le ultime no-vità sviluppate dal team ricerca e sviluppo. Ivisitatori che hanno frequentato lo stand Rol-leri sono stati per la stragrande maggioranzastranieri, i quali hanno rappresentato quasi il99% degli ospiti totali».

Giampiero Pavese, Product &Marcom Manager - Sandvik Co-romant Italia non ha dubbi «LaEMO è sempre stata considerata unevento importante nel calendarioannuale di Sandvik Coromant. Lascelta della compagnia di lanciarela sua innovativa qualità GC4325per la tornitura dell’acciaio proprioin occasione di questo evento ne ri-flette la sua importanza. Da sotto-lineare anche il fatto che il presiden-te di Sandvik Coromant, Klas For-sström, abbia tenuto una conferen-za sulla lavorazione di nuova gene-

razione al congresso VDMA (Verband Deut-scher Maschinen- und Anlagenbau - Associa-zione Tedesca dei Macchinari e Impianti) diquest’anno, svoltosi sempre nel corso dellaEMO».Proprio questa nuova qualità ha destatomolto interesse «Essa è capace di offrire nuo-ve potenzialità per l’incremento delle velocitàdi taglio e una durata tagliente più lunga eprevedibile, con un'elevata affidabilità su unvasto campo di applicazioni ISO P25 – comedimostrato dall’elevato numero di visitatoripresenti allo Smart Hub di Sandvik Coromantper il lancio ufficiale del prodotto.Nonostante sia troppo presto per le analisi uf-ficiali, prevediamo che la ripartizione dei visi-tatori dello Smart Hub di Sandvik Coromantrifletta la tendenza generale di partecipazioneindividuata dagli organizzatori EMO quindiun terzo tedeschi. Le presenze dall' Europa so-no cresciute notevolmente. La Cina ha rappre-sentato il maggior numero di visitatori pro-venienti dall’Asia, seguita da Giappone, Tai-wan e India».Ancora torni, di provenienza svizzera,per voce di Barbara Stivan di Tornos Ita-lia «Le sensazioni sono state positive poichéla maggior parte dei visitatori sentiva che siavvicina una ripresa seppur debole, nel 2014.Questa sensazione di positività è dovuta al-tresì al fatto che Tornos ha presentato alcunenovità, fra cui la nuova Evo Deco 32. Oltre aquesta al nostro stand erano esposte 7 mac-chine del gruppo Tornos. Abbiamo avuto unforte interesse su tre prodotti tra queste. LaST26 nuova macchina a 7assi, diam. 25,4 concinematica rivoluzionaria; la Swiss Nanonuova a 6 assi dedicata a piccoli particolari eun look giovane e colorato; e la già citata EvoDeco 32. Premesso che in EMO esponeva lanostra casa madre, gli stranieri non tedeschierano circa il 50% dei visitatori, di cui il 10%italiano».Altro utensiliere e altri commenti positi-vi. Dice Massimo Barucci di Tyrolit «Co-me sempre la EMO si è rivelata all’altezza del-la aspettative, complice il fatto che la mecca-nica tedesca sta attraversando un periodo tut-to sommato favorevole. Tutti gli attori principali hanno garantito unapresenza significativa, segno che le risorse nonmancano. Secondo me era palpabile la volon-tà di lanciare un chiaro messaggio al mercato,soprattutto europeo: il momento non è dei più

brillanti, ma puntando su eccellenza ed inno-vazione si può continuare a prosperare. Inte-ressante anche l’approccio dei Clienti, radi-calmente diverso da quello degli anni pre-cri-si. Nessuno viene più in fiera a “farsi un gi-ro”, ma tutti hanno un tema tecnico da sotto-porti, per il quale pretendono risposte profes-sionali e tempestive».Novità anche per Tyrolit «Proprio perché ilmercato richiede eccellenza ed innovazione –prosegue Barucci - ho notato un grande inte-resse per i super-abrasivi o, più volgarmente,per le mole diamantate e in CBN. Tyrolit harecepito tale interesse da tempo e ora è in gra-do di fornire una vasta gamma di mole desti-nate alla lavorazione di utensili in metallo du-ro: il programma XP-P, per la costruzione diutensili integrali rotanti come punte e frese, eil programma Skytec, concepito per la rettifi-ca di inserti in metallo duro o con riporto inPCD/CBN. Inoltre a sviluppato mole in CBNvetrificato, denominate Genis, e in CBN gal-vanico, denominate Polaris, destinate alla la-vorazioni di alberi, per il settore automotive,ma non solo.Per quanto riguardi i visitatori la parte delleone l’hanno fatta naturalmente i tedeschi.Dal resto dell’Europa sono venuti prevalente-mente i tecnici dei grandi gruppi che devonoingegnerizzare qualche nuovo prodotto e de-vono vagliare soluzioni che garantiscano qua-lità ripetibile e produttività. Sempre più si-gnificativa l’affluenza di cinesi, indiani che, adispetto di quanto molti credano, sono semprepiù alla ricerca di prodotti di alta gamma sen-za “badare a spese».Conclude questa nostra carrellata di in-terventi Alessandro Natali MD WalterItalia «Se devo usare un aggettivo allora di-co: esagerata. Esagerata perché la Emo rima-ne sempre la "fiera della meccanica" in asso-luto. Come numero di visitatori e come nume-ro espositori. I dati 2013 non sono ancora di-sponibili ma ricordo quelli di 2 anni fa:130.000 visitatori e oltre 2000 espositori. Im-magino che anche questo anno non sia da me-no...anzi. Tutte le principali case produttricisono presenti con quanto di meglio hanno inportafoglio prodotti. Anche le dimensioni e leattrattività sono in competizione. Ognunocerca qualcosa che si differenzi e catturi l'at-tenzione e la curiosità del pubblico affinché ilproprio stand sia più affollato degli altri. Co-me sempre anche quest'anno i tedeschi l'han-no fatta da padroni in ogni senso. Ottima or-ganizzazione e grande entusiasmo. Tutto que-sto fa ben sperare. Per le prospettive non miespongo. Sicuramente o forse semplicementeci aspettiamo dati migliori rispetto agli annipassati. Nel nostro stand il prodotto più innovativo èstato il Cryotech. Walter AG, insieme al co-struttore di macchine Starrag AG, è stata in-signita del Premio per l'Innovazione MMAward, destinato al più innovativo prodottoin esposizione, per la categoria Fresatura: lalavorazione di grande serie di pale per turbi-ne con refrigerazione criogenica a base di CO2:Cryo•tecTM».

Firmo PortaMecolpress

Massimo BarucciTyrolit

Barbara StivanTornos Italia

Alessandro NataliWalter Italia

Marco SalaRolleri

Markus SchnyderMikron Tool International

Giampiero PaveseSandvik Coromant Italia

Speciale

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26 Ottobre 2013 www.ammonitore.com

L’INTERVISTA

Parlando di MIDEST e delle fiere ingenerale come è cambiata l’informa-zione negli ultimi 15 anni?Secondo me, il cambiamento principaleè che oggi non è più sufficiente manda-re un invito o un badge VIP per invo-gliare un visitatore a venire. I visitatoridei saloni professionali in generale, ed icommittenti che visitano MIDEST inparticolare, hanno sempre meno tempoe devono sempre più giustificare le lorotrasferte, soprattutto all’estero. Comeorganizzatori la vera difficoltà, in termi-ni di comunicazione, consiste quindi nelpresentare il livello qualitativo e la ric-chezza di MIDEST in modo sintetico,perché prima di trovare il tempo di ve-nire, il visitatore deve già trovare il tem-po per leggere ciò che gli proponiamo,e questa tappa è già una sfida!

Sono cambiati solo gli strumenti o an-che i contenuti?Ovviamente gli strumenti si sono evo-luti ed i canali di comunicazione si so-no moltiplicati. Ma sono soltanto deglistrumenti e non devono mascherareun’assenza di contenuti. Al contrariodevono servire a presentare un’offertaricca e permettere d’indirizzare dei mes-saggi sempre più mirati.

Che cosa chiedono oggi gli esposito-ri?I subfornitori desiderano incontrarecommittenti qualificati con progetticoncreti, provenienti da tutti i settoridell’industria. Sapersi posizionare insettori di attività in espansione e con-quistare nuovi mercati all’estero è fon-damentale. E poiché "l’unione fa la for-za", i subfornitori hanno pure necessitàdi allacciare contatti fra di loro. In effet-ti, oggi le aziende aumentano la loroclientela unendosi per presentare, con-giuntamente, know-how complemen-tari. Uno dei ruoli del MIDEST è quin-di di aiutarli ad incontrarsi e a effettua-re scambi, per permettere loro di lavo-rare sempre meglio insieme.

E i visitatori?I committenti devono poter confronta-re, in un tempo minimo, processi, ma-teriali, ma anche regioni o paesi di pro-duzione per guadagnare in competiti-vità. Riunendo esponenti di tutti i settoridella subfornitura industriale, MIDESTpermette loro di avere un panorama re-lativamente completo dell’offerta mon-diale.

Quali media utilizzate per comunicar-vi? Come integrate comunicazionetradizionale e nuovi media ?Al momento ci siamo serviti di inviicartacei (tessere d’invito, Giornale delsalone, badge VIP…), e-mail mirate se-condo i settori d’interesse dei nostri vi-sitatori, pubblicità su stampa specializ-zata e sui siti Internet consultati dai

committenti, ma anche dei post sui so-cial network: Twitter, LinkedIn, Viadeo,Facebook… innanzitutto per sintetizza-re e diffondere l’informazione di merca-to, lanciare dibattiti su temi di attualitàlegati alla subfornitura industriale e fa-vorire gli scambi tra committenti e sub-fornitori. Quest’anno inolter il sito In-ternet www.midest.com è stato comple-tamente rivisto per privilegiare l’infor-mazione in tempo reale.

Tra un’edizione e l’altra di Midest co-me riuscite a mantenere viva l’atten-zione sulla fiera?I nuovi media ci permettono di comu-nicare durante tutto l’anno, e non sol-tanto all’avvicinarsi del salone. Il nostro sito Internet costituisce una ve-ra e propria miniera d’informazioni poi-ché include più di 2.000 subfornitori diuna cinquantina di paesi. Su ogni sche-da si possono trovare informazioni mol-

to dettagliate: contatti, fino a dieci set-tori di attività, mercati di destinazione,ubicazione delle unità di produzione,testo di presentazione, fotografie. Ed i committenti sembrano esserne sod-disfatti poiché da 2 anni osserviamo cheil 50% delle visite annuali del sito sonorealizzate tra gennaio e settembre, cioèal di fuori dal periodo di svolgimentodel salone.

Quali sono le maggiori difficoltà che ri-scontrate oggi per attirare i visitatori?Sebbene il quartiere espositivo sia ide-almente collocato ad alcuni minuti dal-l’aeroporto internazionale di RoissyCharles-de-Gaulle, abbiamo comunquedelle difficoltà ad attirare un più gran-de numero di visitatori internazionaliche, per mancanza di tempo e a causadella crisi economica attuale, hannosempre maggiori problemi (in terminidi tempo e di budget) per recarsi ai sa-loni all’estero.

Trovate differenze di approccio ai nuo-vi strumenti di gestione e comunica-zione di MIDEST tra espositori e visi-tatori dei vari Paesi?Noi adattiamo al massimo la nostra co-municazione in funzione del nostro in-terlocutore, e ovviamente del suo paesedi provenienza. Cerchiamo di avere unapproccio sempre più personalizzatoper aiutare ogni visitatore ad ottimizza-re la sua trasferta e rendere la sua per-manenza a Midest produttiva.

Quale forma di comunicazione, maga-ri insolita, inedita, senza vincoli sce-glierebbe e chiederebbe al “genio del-la lampada” di esaudire?A dire la verità, non contatterei il geniodella lampada ma Mr Spock che padro-neggia la tecnica del teletrasporto. Po-trei così farne approfittare tutti i nostrivisitatori…

Fabienne Guinguand Le Gall

«La nostra vera sfida è presentare l’offerta di MIDESTin modo sintetico»

La Responsabile della comunicazionedella fiera parigina dellasubfornitura spiega quali siano le maggioridifficoltà, le necessità e gli strumenti nella promozione delle manifestazioni.

di Eleonora Segafredo

Date da martedì 19 a venerdì 22 novembre 2013Luogo Quartiere Espositivo di Paris Nord Villepinte – Pad. 6Espositori 2012 1.721 espositori da 46 paesiSettori Trasformazione dei metalli n Trasformazione della plastica, della

gomma, dei compositi n Elettronica e elettricità n Microtecnologie n Servizi per l’industria n Trasformazione del legno n Manutenzione industriale

Visitatori attesi 40.000 operatori provenienti da 70 paesiL’energia ed il Sud Africa al posto d’onore

Sito Internet www.midest.comInformazioni Tel : 0033 1 47 56 21 66 - [email protected]

Per esporre : Cristina Mazza – Tel. 02 43517079 E-mail : [email protected]

Ufficio di rappresentanza in Italia per i visitatori :Saloni Internazionali Francesi S.r.l. - Tel. 02/4.43.53.26E-mail: [email protected] www.salonifrancesi.com

Fabienne Guinguand Le Gall

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27Ottobre 2013www.ammonitore.com

Fiere & Congressia cura di Cristina Gualdoni

Il prossimo 23 ottobre 2013 si alzeràil sipario su MECHA-TRONIKA, lamostra delle intelligenze per la pro-duzione industriale, nata dall’ere-

dità di BIMEC e BIAS, due manifesta-zioni che, considerata l’evoluzione delmanifatturiero e delle necessità produt-tive delle imprese, convergono oggi inun unico evento che propone molto piùdell’offerta presentata da ciascuno sin-golarmente.MECHA-TRONIKA, raccoglie una sfi-da, quella di combinare conoscenze e di-scipline diverse, che la pone come ras-segna delle soluzioni determinanti effi-cienza e flessibilità dell’azienda. Sintesidi tecnologia elettronica e informaticaapplicata alla meccanica, la meccatroni-ca consente di ottimizzare la componen-te gestionale dei cicli automatizzati e lo-gistici, simulare processi e risultati diuna lavorazione, sorvegliare la catena diproduzione e la qualità della stessa, ele-vare gli standard di sostenibilità am-bientale e di lavoro: fattori che determi-nano le performance dell’azienda e dun-que la sua competitività. L’evento, che ha cadenza biennale, è or-ganizzato da EFIM-ENTE FIERE ITA-LIANE MACCHINE e FIERA MILANOe promosso e patrocinato dai rappresen-tanti ufficiali dei settori in mostra: AI-DAM, associazione italiana di automa-zione meccatronica; IMVG, Italian Ma-

chine Vision Group; SIRI, associazioneitaliana robotica e automazione e UCI-MU-SISTEMI PER PRODURRE, asso-ciazione costruttori italiani macchineutensili, robot, automazione e di prodot-ti a questi ausiliari.

Un comitato scientificoe “Mecha-Tronika Open Academy” Gli organizzatori, per meglio definirel’agenda tecnologica che guiderà la nuo-va rassegna dedicata a uno dei settoripiù promettenti per lo sviluppo del ma-nifatturiero, hanno dotato MECHA-TRONIKA di un Comitato Scientificocomposto da specialisti del mondo del-la meccanica, dell’elettronica e dell’in-formatica, che lavorano con l’obiettivodi riflettere sui principali elementi checaratterizzano il dibattito sullo svilup-po della meccatronica a livello interna-zionale, così da poter perfezionare ilprogetto della kermesse sulla base delleprospettive di crescita e di creazione divalore maggiormente rilevanti per glioperatori del settore.Oltre alla definizione di tematiche e re-latori che animeranno la qualificata ras-segna convegnistica che accompagneràla manifestazione, il Comitato Scientifi-co si occupa dell’organizzazione di“MECHA-TRONIKA OPEN ACADE-MY”. Spazio allestito all’interno di unodei padiglioni di fieramilano, MECHA-

TRONIKA OPEN ACADEMY ospiteràincontri B2B tra visitatori, espositori,player del settore, e, avvalendosi delcontributo di Università, Consorzi eCentri di Ricerca, proporrà una riccaesposizione di prototipi e soluzioni in-dustriali. Scopo di MECHA-TRONIKAOPEN ACADEMY, oltre a consolidarela collaborazione tra Università, Centridi ricerca e industria, è discutere delleprospettive e delle esigenze che riguar-deranno il comparto nel breve e medio

termine, approfittando della presenzadei più importanti protagonisti del set-tore.A MECHA-TRONIKA OPENACADEMY aderiscono: Aidam, Anie,Asap, Assodel, Aster, Cefriel, Cestec,Crit, Research, Csmt, Gisi, Imgv, Intelli-mech, Istituto Italiano Della Saldatura,Itia-Cnr, Manufuture Italia, Mesap, Po-litecnico di Milano, Siri, Soluzionimpre-sa, Ucimu-Sistemi per Produrre, Univer-sità di Brescia. Per informazioni: www.mechatronika.it

MECHA-TRONIKA Fiera Milano 23-26 ottobre 2013

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Page 28: M I LE SUPER O L PROTEZIONI! P b A n C.R.M. di Mazzoccato … · 2018. 3. 23. · Come risultato della EMO 2013, il Gruppo dichiara 1.137 prodotti venduti per un valo - re di 276.4

Nel programma di crescita e sviluppo, CMZ MachineryGroup s.a. noto costruttore spagnolo di torni a controllonumerico, ha recentemente realizzato una nuova linea dicentri di tornitura denominata TA.CMZ ha riversato in questo nuovo progetto tutta la propriaesperienza, le proprie conoscenze, le proprie capacità pro-gettuali fondendole con i massimi contenuti tecnologici e iprodotti di miglior qualità presenti sul mercato per ritorna-re, dopo circa 2 anni, a proporre una nuova linea di prodot-to (l'ultima in ordine cronologico è stata la serie TX nel 2011)estremamente all'avanguardia, al top delle prestazioni diprecisione e velocità a prezzi molto interessanti.La Serie TA consta di 4 linee di macchine:• TA 15 con attacco mandrino ASA 6" A2, passaggio barra

utile da 52 mm, mandrino 4500 giri/min max. e poten-za motore principale (Built in motor - elettromandrino)da 14/8 kW (max/30min);

• TA 20 con attacco mandrino ASA 6" A2, passaggio barrautile da 66 mm, mandrino 4000 giri/minmax. e potenza motore principale (Built-in motor - elettromandrino) da 22/15 kW(max/30min);

• TA 25 con attacco mandrino ASA 6" A2,passaggio barra utile da 66 mm, mandri-no 4000 giri/min max. e potenza motoreprincipale (Built-in motor - elettromandri-no) da 35/19 kW(max/30min);

• TA 30 con attacco mandrino ASA 8" A2,passaggio barra utile da 77 mm, mandri-no 3500 giri/min max. e potenza motoreprincipale (Built-in motor - elettromandri-no) da 40/25 kW (max/30min).

Queste 4 linee possono essere montate indi-stintamente su 3 linee di bancali di diverselunghezze in modo da ottenere, in manierastandard, la possibilità di creazione di 12 diverse configu-razioni per lunghezze, potenze e passaggi barra.I bancali disponibili, tutti rigorosamente costruiti in fusio-ne di ghisa monolitica, permettono alle macchine di averedunque le seguenti lunghezze tornibili sull'asse longitu-dinale (asse Z):• Bancale corto 400 mm;• Bancale medio 640 mm;• Bancale lungo 1100 mm.Se a ciò aggiungiamo la possibilità di scelta dell'allesti-mento finale della macchina, ci rendiamo conto a tal pun-to delle innumerevoli possibilità che la Serie TA mette adisposizione della clientela.La nuova serie TA è flessibile e molto customizzabile purnella totale garanzia di essere macchina completamentecostruita in serie.Infatti, tutte le linee di prodotto possono essere realizzatecon:• Contropunta automatica servo controllata (asse B) (stan-

dard);• Utensili motorizzati e asse "C" (versione M);• Utensili motorizzati, asse "C" e asse Y da +70 -50 mm

(versione Y);• Contromandrino (versione S) (escluso bancale da 400

mm); • Utensili motorizzati, asse "C" e contromandrino (versio-

ne MS);• Utensili motorizzati asse "C", asse Y da +70 -50 mm e

contromandrino (versione YS).Anche su questa nuova linea diprodotto sarà installabile il Robot

automatico di carico tipo Gantry GL 20 II con polsi per ilcarico di alberi o flange e magazzini di stoccaggio dei pez-zi grezzi o finiti per rendere la macchina un'isola di lavo-ro completamente autonoma robotizzata.Per informazioni: CMZ Italia – Tel. 0331 308700

Non sempre è possibile prendere un pezzo così com’è eserrarlo nella morsa o posizionarlo su un pallet. Formeparticolari, tipologie di lavorazione speciali o materialifuori dalla norma richiedono spesso soluzioni di serrag-gio personalizzate.All’inizio della catena produttiva ci deve immancabilmen-te essere un dispositivo di serraggio ben concepito. I siste-mi di serraggio Erowa sono disponibili praticamente perogni esigenza, e all’interno del sistema di lavorazione FMCsono essi a garantire l’elevata produttività. Con i sistemidi serraggio personalizzati sulle esigenze del singolo clien-te, Erowa propone ora per il fixturing un nuovo serviziointegrativo, che va dalla consulenza sull’engineering e la

produzione alla fornitu-ra di dispositivi di ser-raggio testati e pronti al-l’uso.Lavorando col cliente,vengono sviluppateidee e soluzioni per lesue esigenze specifiche,creando dispositivi diserraggio personalizzatie pronti all’uso. Il nostroservizio consiste nellaconsulenza, nella pro-gettazione, nella realiz-zazione e nel montag-gio, ma anche nell’effet-tuazione dei test e delle

prove di produzione. I nostri clienti possono qui godere ivantaggi della nostra esperienza produttiva diretta. E ovviamente tutti i dispositivi di serraggio si integranoperfettamente nel sistema Erowa FMC.L’azienda è in grado di sviluppare ogni possibile disposi-tivo di serraggio per la fresatura, la rettifica, l’elettroero-sione, la misurazione e numerose altre operazioni. Lo svi-luppo, la realizzazione e il montaggio dei componenti ven-gono effettuati in moderni stabilimenti produttivi, con ilivelli qualitativi ai quali la nostra clientela è abituata. I di-spositivi di serraggio del cliente vengono perciò testati incondizioni reali di produzione, e consegnati pronti perl’impiego.Per informazioni: Erowa – Tel. +41 (0) 41 935 11 11

L’aggiunta di una tavola girevole sul 4º asse a un centro dilavorazione rappresenta un metodo sicuro per dare im-pulso alla produttività, ridurre le impostazioni e aumen-tare la precisione sui pezzi che richiedono più operazioni.L’aggiunta di una tavola girevole veloce a una macchinarapida crea una soluzione ad alta velocità che riduce ulte-riormente i cicli di motorizzazione.La HRC210 di Haas Automation è una tavola gire-vole compatta ad alta velocità e azionamento acamme che garantisce veloci-tà di taglio e indexaggioche raggiungono gli830°/secondo. Questasoluzione offre 149 Nmdi coppia del mandrinoper una lavorazione sin-cronizzata sul 4º asse eun freno pneumatico chegarantisce una coppia diserraggio di 182 Nm peril lavoro stazionario. Laprecisione di indexag-gio è di ±30 arcsec conripetibilità di 4 arcsec.La tavola da 210 mm della HRC210 presenta un’altezzadel centro pari a 152,40 mm con un foro guida di 50,8 mmx 48,5 mm di profondità e un foro passante di 45 mm. Lesei cave a T radiali semplificano il supporto e il montag-gio del pezzo in lavorazione e le contropunte manuali epneumatiche sono disponibili per garantire un sostegnoaggiuntivo del pezzo.

La HRC210 è azionata da un sistema di camme a rullo adalte prestazioni che si avvale di un servomotore a coppiaelevata per azionare una camma globoidale che si integracon i rulli di punteria posizionati a intervalli regolari at-torno al diametro di un ingranaggio a rulli. I cuscinetti adaghi nei rulli di punteria garantiscono un contatto fluidocon la camma e un profilo di camma realizzato con preci-sione garantisce velocità e movimenti accurati. Poiché latrasmissione a rulli viene precaricata durante l’assemblag-gio, il sistema garantisce un’elevata rigidità, un’elevatacoppia di serraggio e alte velocità, offrendo al contempocaratteristiche di usura limitata e una Per informazioni: MBMC – International Press and PublicityTel. +44 (0)1603 283 601

La fresatrice Cage Window di IMT Meccanodora è la so-luzione ottimale per tutti coloro che necessitano di opera-zioni di fresatura eccellenti e fanno dell’alta produttivitàil loro punto di forza. Più precisione, maggiore attenzioneall’ambiente e controllo totale della macchina. Sono queste alcune delle principali caratteristiche dellafresatrice. Progettata e sviluppata da IMT Grinding Group,la fresatrice è equipaggiata con doppio mandrino e fresa

simultaneamente due finestre d’in-gresso dei giunti omocine-

tici, con possibilitàdi lavorare sugiunti a 6, 8, 10 opiù finestre. Con una velocitàdi 5000 giri al mi-

nuto e una risoluzione ec-cellente 0,5 micron, i due man-

drini portautensile (asse X1e X2) scorrono su guide li-neari mediante motore AC

Brushless, con vite a ricircolo di sfere accoppiata al moto-re per mezzo di giunto coassiale. La testa portapezzo (asse C), con motorizzazione Torquepoggia su un basamento a struttura rigida per garantiremassima stabilità e un’eccellente precisione dei pezzi la-vorati. Per soddisfare le esigenze dell’automotive, la fre-satrice per giunti omocinetici di IMT Meccanodora è at-trezzata di un caricatore automatico a CNC (asse X3 e Z3),in grado di provvedere al trasporto in ingresso ed uscitadel pezzo, garantendo l’ottimizzazione dei tempi ciclo ela massima produttività.Per informazioni: Paritel Holding - Tel. +39 051 6117869

Prestazioni e look totalmenterinnovati per la generazione direttificatrici tangenziali con te-sta orizzontale della serie Modu-lo di IMT Favretto. Flessibilità,facilità d'utilizzo, alta velocità diesecuzione e finitura ottimalesono i punti di forza della nuo-va Favretto Modulo MD-200.

Forti del successoottenuto con la serie di rettificatrici mono-montanti a testa orizzontale e a tavola a mo-vimento alternato, la MD-200 Favretto è sta-ta progettata e sviluppata grazie all’espe-rienza e alle sinergie di IMT GrindingGroup, il quale ha integrato in un’unicamacchina più Potenza, più Prestazioni, piùrispetto per l’Ambiente.La gamma MD ha una capacità di lavoro am-piamente flessibile, e riesce ad accogliere la-vorazioni con lunghezze che vanno da 1400a 6200 mm, larghezza massima di 900 mm e

altezza di 750 mm. Senza piano prismaticol’asse longitudinale della tavola è in gradodi ospitare pesi che variano, a seconda delmodello, da 2100 a 5000 kg.

La nuova interfaccia operatore interattiva “Tool Opera-tor Package”, installata sul sistema di controllo digitale,semplifica la fase di creazione dei part-program renden-do semplici e accessibili le correzioni da apportare. Inol-tre, tutti gli accessori della serie sono gestiti direttamentedall’interfaccia. Per informazioni: Paritel Holding - Tel. +39 051 6117869

28 Ottobre 2013 www.ammonitore.com

ProdottiA cura di Eleonora Segafredo

Centri di tornitura

Il serraggio su misura

Fresatrici

Tavola girevole a camme a rullo ad alta velocità

Rettificatrici tangenziali con testa orizzontale

I dispositivi di serraggio su misura Erowa si integrano perfettamente nel sistema Erowa FMC:grazie alla precisissima macchina di misurazioneCMM Qi il controllo della lavorazione dei pezzi

è assicurato in ogni momentoLa fresatrice Cage Window di IMT Meccanodora

La nuova Favretto ModuloMD-200

Il centro di lavoro TA25 YSprodotto appartenente alla nuova linea TA di CMZ

La tavola girevole compatta ad alta velocità modello HRC210

di Haas Automation

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29Ottobre 2013www.ammonitore.com

La nuova rettificatrice per diametri e profili interni IMTMorara “MT – ID” è la soluzione ottimale per tutti i retti-ficatori che fanno dell’alta produttività e della flessibilitàoperativa il loro punto di forza. La gamma è composta datre nuovi modelli con swing di 900, 500 e 250 mm, equi-paggiati con un carro a croce e una torretta in grado diospitare fino a quattro mandrini, rotante su motore Tor-que e regolabile da -20° a +230° tramite CN. Oltre alla per-fetta finitura di diametri cilindrici interni, rettifica anchespallamenti e facce esterne. Le rettificatrici della serie “MT– ID” sono lo strumento utilizzato con successo nei settoridella media e grande industria (automotive, tessile, elet-trodomestici, eolico, meccanica di precisione, ecc.). Le “MT– ID” rettificano pezzi in materiale molto duro (Carburo

di Tungsteno,ecc.), ingranag-gi, matrici, boc-cole e partico-lari complessicon angoli eforme diverse,grazie alla tor-retta “Asse B”. Costruita su un

basamento mo-noblocco, pro-

gettato con le più moderne tecnologie 3D e verificato conanalisi FEM, la nuova MT 500 ID garantisce lavorazioniin una sola presa pezzo per diametri esterni di 500 mm eammette lunghezze a sbalzo di 350 mm, sostenendo pesifino a 500 kg. La testa portapezzo (Asse C), montata sucuscinetti a sfere di alta precisione, può ruotare manual-mente da -5° a +20°. Il carro a croce, “Asse X” trasversalee “Asse Z” longitudinale, si muove tramite motore Sie-mens e Viti a Ricircolo di Sfere. Anche le nuove “MT – ID”sono state sviluppate ottimizzando esperienze e sinergiedi IMT Grinding Group.Per informazioni: Paritel Holding - Tel. +39 051 6117869

Design rinnovato, prestazioni incrementate: il centro direttificatura per diametri esterni e interni IMT TacchellaProflex è la soluzione ottimale per tutti i rettificatori cheintendono massi-mizzare produttivi-tà e flessibilità ope-rativa. Le numeroseconfigurazioni del-la testa portamola,che consentono diposizionare piùutensili in svariatecombinazioni sopraun carro a croce(Asse X e Z), costi-tuiscono la caratteristica principale della gamma. Due, tre,quattro mole (convenzionali ad alta velocità di taglio CBN)possono essere montate contemporaneamente e impiega-te in successione per le lavorazioni richieste. Grazie allemolteplici opzioni modulari, le versioni Proflex sono am-piamente utilizzate in vaste aree del pianeta nei settori del-la media e grande industria (automotive, aeronautica,agricoltura, idraulica, meccanica di precisione, ecc.), inquanto capaci di rispondere con la massima efficienza adesigenze produttive medio-alte. Il modello Proflex 3 è equipaggiato con tre mole (2 con-venzionali e 1 CBN) esterne (R/L/R-B) orientabili con mo-tore digitale AC Brushless su posizioni angolari program-mabili comprese tra +10° e -240°, con velocità perifericainclusa tra 50 e 250 m/s. Con una distanza punte di 2100mm, altezza punte 250 mm, e un carro a croce che ammet-te una corsa “Asse X” trasversale di 450 mm e “Asse Z”longitudinale di 1950 mm, Tacchella Proflex è la rettifica-trice perfetta per l’alta produzione che garantisce tempiciclo minimizzati. Anche le nuove Tacchella Proflex sonostate sviluppate ottimizzando esperienze e sinergie IMTGrinding Group. Per informazioni: Paritel Holding - Tel. +39 051 6117869

Nel mese di giugno è stata prodotta presso lo stabilimen-to di Trumpf Austria la pressa piegatrice numero 1000 del-la TruBend Serie 7000. Specialista nella produzione di pic-coli pezzi e presentata all’ EuroBlech 2008, questa macchi-na ha registrato subito un successo di vendite. I clienti ap-prezzano non solo l’elevata velocità, ma anche il sofistica-to concetto di ergonomia.A oggi le TruBend Serie 7000 sono state installate in 47 pae-si nel mondo.Si tratta di una pressa piegatrice è tanto veloce quanto loè il suo operatore, e viceversa. Al fine di raggiungere lamassima produttivitànon è necessaria sola-mente una macchinadinamica, ma anchele condizioni lavorati-ve devono essere otti-mali per l’utilizzato-re. Questo sintonia èstata perfettamenteraggiunta con questoprogetto. La TruBend Serie 7000stabilisce nuovi stan-dard grazie al suo de-sign particolarmenteleggero, ma robusto,conferendo alla mac-china elevate presta-zioni dinamiche rag-giungendo al contem-po risultati precisi. Un motore elettrico Torque consente elevate prestazioni,il monitor del controllo è orientabile e i LED garantisconoun’illuminazione ottimale della zona di lavoro. Queste sono solo alcune delle molte caratteristiche di que-sta macchina. Per informazioni: Trumpf – Tel. 02 484891

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ProdottiRettificatrici per diametri e profili interni Rettificatrici per diametri e profili interni Presse piegatrici

La nuova rettificatrice per diametri e profili interni IMT Morara “MT-ID”

Centro di rettificatura per diametriesterni e interni IMT Tacchella Proflex

La TruBend 7000, piegatrice di successo targata Trumpf

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30 Ottobre 2013

“Intelligence in Production”: per lo specialista in utensilidi Tübingen, il filo conduttore di EMO 2013 è un argo-mento cruciale già da anni: ormai da tempo, infatti, Wal-ter non è più un semplice costruttore di utensili di aspor-tazione ad alte prestazioni, ma sviluppa anche servizi esoluzioni per un impiego intelligente di questi stessi uten-sili.Gli specialisti in visita ad EMO 2013 da ogni area del mon-do hanno potuto informarsi sull'attuale portfolio di pro-dotti e servizi Walter AG presentati sotto lo slogan “Engi-neering Competence”. Tra i principali prodotti esposti segnaliamo: • Il riccio dagli aculei inarrestabili: Walter espande la pro-

pria serie di frese BlaxxTM con la fresa a riccio F5138.Un apposito rivestimento di colore nero assicura un'ef-ficace protezione da corrosione e usura. Anche que-sto utensile offre i vantaggi caratteristici del-la linea Blaxx™.

• Filettature senza fine: il ma-schio per filettature pas-santi Prototex® Eco Plusdi Walter Prototyp in-crementa la produttivi-tà per Clienti dall'ampiagamma di prodotti. L'utensile, realizzato in HSS-E-PMe dotato di uno speciale rivestimento THL in materialeduro, è adatto per profondità di filettatura fino a 3.5xDper acciaio e materiali inossidabili, oppure fino a 1350N/mm², nonché per ghise e leghe in allumi-nio con percentuale di Si fino al 12%.

• Troncatura ed esecuzione di gole con facilità:la nuova fresa Blaxx™ F5055 ottimizza latroncatura e la finitura sulla base del nuovosistema per esecuzione di gole Walter Cut SX.Tale sistema, basato su inserti autoserranti adaccoppiamento geometrico, assicura un'effi-cace dissipazione della forza di taglio nellaparte fissa dell'utensile.

• Utensili di foratura dalla presa sicura: il pro-gramma per allargatura e barenatura di pre-cisione Walter si espande con le varianti Cap-to™. Poiché le macchine utensili si fanno sem-pre più versatili, per consentire lavorazionicomplete, la loro dotazione standard preve-de sempre più frequentemente mandriniCapto: per tale ragione, Walter offrirà in fu-turo i propri sistemi per allargatura e barena-tura di precisione con attacchi ScrewFit e Wal-ter Capto™.

• Il tocco giusto con Tiger·tec Silver®: il mate-riale da taglio ad alte prestazioni Tiger·tec Sil-ver® è ora disponibile anche per la lavorazio-ne della ghisa, in combinazione con nuove geometrie;una classica geometria liscia RK5 con piano ribassato euna variante RK7, di estrema resistenza, per la massimasicurezza di processo persino nei tagli interrotti.

• Lo speciale “Express” è in partenza: con il rapido servi-zio consegne per utensili speciali, Walter offrirà ora an-che utensili di foratura con inserti entro quattro settima-ne. I Clienti potranno risparmiare così tempo e denaro:un apposito sistema di configurazione eseguirà infatti,in modo completamente automatico, progettazione, cal-coli e creazione dei dati di produzione.

• Un ciclo utensili pensato per la produttività: Walter Mul-tiply supporta le aziende di asportazione del truciolonell'ottimizzare con coerenza la catena di produzione,dall'acquisto degli utensili fino alla loro gestione e al pre-setting, grazie ad un'efficiente concezione del processodi lavorazione, rigenerazione e recycling inclusi. Multi-ply è sinonimo di soluzioni modulari da un'unica fonte.

Per informazioni: Walter Italia - Tel. 031 926111

La testa riportata in fotografia è stata montata da un co-struttore di macchine speciali nel settore automotive e uti-lizzata per eseguire nella prima fase n. 4 forature Ø10.5mm e nella seconda fase n.4 maschiature di M12 x 1.5 mmin contemporanea; il materiale è Fe37 e la lavorazione vie-ne eseguita a una velocità di rotazione di 3000 giri/minu-to. Le teste sono realizzate con il corpo in acciaio, i man-drini, con pressurizzazione a 0,5 bar, hanno l’uscita secon-do DIN69893 - HSK50 e su ogni mandrino vi è il passag-gio del liquido refrigerante interno a 70 bar con adduzio-ne dal corpo della testa.

Queste due teste a 4 fusi hanno consentito al cliente di for-nire una macchina che realizzasse nel tempo minore il pez-zo finito con solo 4 fasi di lavorazione ed una sola presapezzo.Le aziende che producono componentistica in particolarein questa situazione di mercato nella quale sono richiesterisposte molto rapide alle richieste dei clienti, hanno la ne-cessità sempre più stringente, di realizzare le lavorazioniin tempi molto ristretti.Questo, fra le altre cose, comporta l’esigenza di lavorare ipezzi in un numero il più possibile limitato di serraggi delpezzo e di poter eseguire lavorazioni di foratura o ma-schiatura in simultanea con l’ovvia conseguenza di otte-nere pezzi molto più precisi in tempi minori.

Alla luce delle sovra riportateesigenze, SU-matic realizza del-le teste a fusi multipli serie MHF

/ MHFP per eseguire forature omaschiature in contemporanea.

Queste teste possono essere applicate su di-verse tipologie di macchine quali transfer, torni CN,

torni a fantina mobile, centri di lavoro, unità operatrici emacchine speciali.Le teste sono studiate a seconda delle necessità dell’appli-cazione il che consente di ottimizzare al meglio oltre alleperfomance di lavorazione anche le dimensioni ed il co-sto delle stesse.Le teste multiple MHF / MHFP possono essere realizzatecon diverse tipologie di presa utensile a seconda delle ne-cessità, inoltre possono essere completate con uno specifi-co sistema di refrigerazione all’interno dell’utensile e con

la possibilità della pressu-rizzazione mandrino.SU-matic, azienda delgruppo Suhner, costruisceal suo interno i componen-ti fondamentali delle teste,tra i quali le coppie conichee gli ingranaggi, potendocosì garantire le prestazio-ni e la durata nel tempodelle stesse. Come stan-dard si possono avere regi-mi di rotazione fino ad unmassimo di 8000 giri/min,e possono essere dimen-sionate per trasmettere fi-no ad elevati valori di cop-pia.I corpi delle teste sono rea-lizzati in diverse leghe dialluminio e dove necessa-rio vengono costruite par-ti in acciaio, basandosi sultipo di lavorazione e sugli

interassi minimi viene eseguita la scelta dei cuscinetti dautilizzare.Per informazioni: Suhner SU-matic – Tel. 051 6166673

Misumi Group è una multinazionaleGiapponese produttrice di compo-nentistica meccanica persettori, in particolare del-l’automazione industria-le, stampaggio della la-miera, iniezione plasticae meccanica in genere.L’Azienda da 10 anni èpresente anche in Europa e sta regi-strando una forte crescita. MISUMI è fornitore unico al mondoper il suo sistema e per gli oltre 70.000prodotti composti da componenti meccanici per trasmis-

sione del moto rettilineo (alberi, boc-cole, guide ed attuatori lineari ecc.), ro-tatorio (scanalati, cinghie, pulegge, in-granaggi, giunti ecc.), accessori per lacostruzione di macchinari (profilati

AL, pannelli e reti, vite-ria, piastre e fazzolettiecc.), la maggior partedei quali configurabilidal cliente che può sele-zionare materiale (inclu-so acciaio inox), durez-za, trattamento, rivesti-

mento e dimensioni principali, con oltre un milio-ne di combinazioni possibili.L’intento di Misumi è, oltre che fornire componen-ti di elevata qualità, anche quello di facilitare il la-voro di progettisti ed acquirenti e snellire il più pos-sibile la progettazione: scelta del componente, di-segno, quotazione, ordine e consegna, sono tutti“processi tracciabili” di un unico e innovativosistema Misumi capace di ridurre inmodo drastico le tempistiche erendere più efficiente e quin-di più vantaggiosa in termi-ni economici l’intera filiera.Dal sito www.misumi-euro-pe.com grazie all’efficace con-figuratore on-line e alla piatta-forma di E-commerce il proget-tista ha l’opportunità’ di sceglie-re il componente, configurarlo,scaricare il disegno 3D nel formato desiderato, vettorialeo immagine , richiedere un’offerta comprensiva di prez-zi, sconti per quantità e termini di consegna, non-ché successivamente avviare la gestionedell’ordine vero e proprio, il tutto in po-chi minuti. Per Misumi inoltre non esiste minimoquantitativo d’ordine, né d’importo e il servizio diconsegna avviene in pochi giorni. Il sistema Misumi permette di ridurre i costi dimagazzino, potendo ordinare solo quello cherealmente necessita, sia in fase di prototipazio-ne, che di costruzione delle macchinee di gestione dei pezzi di ricambio.Risparmiando sui tempi di ge-stione dell’offerta e dell’or-dine, si abbattono cosìi costi indiretti dellasupply-chain e dellalogistica diminuendoil numero dei fornitori.Misumi offre una vasta gamma diprodotti interessanti in particolare vogliamo soffermarcisui componenti impiegati per la realizzazione di calibri,maschere di montaggio e sistemi di collau-do per settori automotive e non solo. I morsetti a ginocchiera tipo MC sono offer-ti con un’ampia varietà di configurazioni,con leva verticale o orizzontale per tutti i ti-pi di bloccaggioGli elementi per maschere tipoJHSS , JHTS, JIF con spostamen-to dei bracci in orizzontale o ver-ticale a seconda delle tipologie, consen-tono la misurazione del profilo del pez-zo in diverse posizioni. Le boccole per maschere di controllo ti-po KJBH sono disponibili anche con forature ovali, ellitti-che e quadrate.Le piastre angolari di precisione inacciaio o alluminio tipo AIKFB sonoconfigurabili nelle forature conl’opzione di fori per spina e hannotolleranze di perpendicolarità chearrivano a 0.02 mmTutti questi prodotti sonomeccanicamente “semplici”,ma spesso richiedono tempoper essere pensati e disegnati;per questo Misumi li proponecon diverse configurazioni e opzioni in mo-do da renderli più fruibili e velocizzarequesta fase di progettazione recuperan-do tempo per lo studio di parti di pro-getto più complesse e articolate.Misumi sarà presente a Mecha-Tronika2013 che si terrà dal 23 al 26 ottobre 2013Per informazioni: www.misumi-europe.com

ProdottiNovità “cutting edge”

Il maschioper filettature

passanti Prototex®Eco Plus di Walter Prototyp

Teste speciali a fusi multipli

Componenentistica meccanica

Testa speciale a 4 fusi costruita da Suhner SU-matic

Boccole ovali

Piastra angolareverticale

Unità cerniera maschioorizzontale

Kit piastre angolariverticali

Piastre angolariin ghisa

Piastre angolari alluminox

Morsetto a ginocchieraa 2 gambe

Boccole quadrate

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In questo numero

31Ottobre 2013www.ammonitore.com

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n. 8 - Anno 69 - Ottobre 2013Periodico fondato e diretto per 44 anni da Mino Tenaglia

Direttore responsabile / Editor: Giuseppe TenagliaVice direttore / Assistant editor: Marco Tenaglia

Direttore editoriale / Editor in chief: Fabio ChiavieriRedazione / Editorial staff: Cristina Gualdoni

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Le imprese concessionarie del marchio UCIMU, segno distintivo della più qualificata produzione italiana, sono tenute arealizzare macchine utensili che permettano agli utilizzatori di sfruttare razionalmente le risorse, minimizzando l’usodi energia, materie prime e mezzi. La “Blue Philosophy” è, infatti, criterio di attribuzione del marchio UCIMU, insiemea affidabilità commerciale, solidità finanziaria, massima attenzione per sicurezza e funzione collaudo, “cura del cliente”monitorata attraverso la metodologia Key Performance Indexes. Depositato a norma di legge, il marchio UCIMU vieneconcesso alle associate a UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE in grado di dimostrare, attraverso esami approfonditi e severi(regolarmente reiterati), caratteristiche aziendali che nessuno schema di certificazione considera contemporaneamente.Per questo, il marchio UCIMU è espressione delle qualità che cerca l’utilizzatore.

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Elenco aggiornato a 1 giugno 2013

Abbiamo parlato di...

ASCOMUT ................................................ 22AZ .............................................................. 22CML .......................................................... 22 CMZ ...................................................... 22-28DMG MORI SEIKI ..................................16-23EROWA ...................................................... 28FFG EUROPE ............................................ 18GERARDI .................................................... 23GNUTTI TRANSFER .................................. 14HAAS AUTOMATION ............................ 12-28HERMLE ITALIA ........................................ 23IMT FAVRETTO .......................................... 28IMT MECCANODORA ................................ 28IMT MORARA ............................................ 29IMT TACCHELLA ........................................ 29M&H............................................................ 23MARPOSS ITALIA ...................................... 23MECOLPRESS............................................ 24MIKRON TOOL .......................................... 24MISUMI ...................................................... 30ROLLERI .................................................... 24SANDVIK COROMANT .............................. 24SUHNER SU-MATIC .................................. 30TIESSE ROBOT .......................................... 20TORNOS .................................................... 24TRUMPF .................................................... 29TYROLIT .................................................... 24WALTER .............................................. 24-30

Inserzionisti

ACM ENGINEERING .................................. 25AIGNEP ...................................................... 26ATLEM & VALTEC ...................................... 21BELLEGRANDI F.LLI .................................. 17BLECHEXPO .............................................. 25BYSTRONIC ................................................ 3C.R.M . .......................................... manchetteCABE .......................................................... 14CAMUT ...................................................... 21COGEFIM .................................................. 27EROWA ...................................................... 31GERARDI .................................................. 1/9GI.MA ........................................................ 10GIANA ........................................................ 12HURON........................................................15HYDROMATIC ............................................16INFA .............................................................. 2KABELSCHLEPP ........................................ 19LAMIERA .................................................... 29MAGUGLIANI.............................................. 19MINTOR...................................................... 17MISUMI ...................................................... 13MP FILTRI .................................................. 32NEXOIL ...................................................... 31OEMER ...................................................... 25OSEI .......................................................... 10PEI ............................................................ 12PERNO COSTR. MECC. ............................ 10PNEUMAX .................................................... 7RELAIS BELLARIA...................................... 29RENISHAW ................................................ 15REPAR2 .................................. manchette / 17SAMUMETAL .............................................. 11SANDVIK .................................................... 15SOMMER AUTOMATIC ITALIA .................. 31SUHNER SU-MATIC .................................... 1TIGER CENTRO GUARN. .......................... 19TORGIM .................................................... 16TORNOS ...................................................... 5UCIMU ...................................................... 31VAL.CO ........................................................ 1

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32 Ottobre 2013 www.ammonitore.com