m Commissario

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COMMISSARIO

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Giallo

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  • COMMISSARIO

  • CASTRATO

    (1942 La ragazza di Maigret ) La sala del ristorante era vecchiotta, familiare,

    con le pareti di un bianco cremoso, grandi specchi un po' appannati, dei recipienti nichelati

    dove il cameriere teneva i suoi strofinacci, gli scaffali dipinti a finto legno dove i clienti abituali

    lasciano il tovagliolo. Sulla lista segnato il

    piatto del giorno: castrato in umido; e a fianco di quasi tutte le altre pietanze ci sono supplementi

    di prezzo. (1951 Maigret e l'affittacamere)

    La piccola osteria di fronte, dove Maigret aveva cenato, aveva gi chiuso da un po', e in quel

    preciso istante, chiss perch, Maigret incominci a pensare ad un bel bicchiere di birra

    fresca. Forse perch un autobus si era arrestato

    sul boulevard Saint-Michel ricordandogli le birrerie di quel rione? Quel pensiero divenne

    presto una vera e propria ossessione. La chartreuse gli aveva lasciato la bocca pastosa,

    inoltre sentiva ancora in gola il grasso del rag di castrato che aveva mangiato dall'alverniese e

    che gli era parso tanto gustoso. (...) Allora divent di cattivo umore e se ne and a letto

  • lasciando la finestra spalancata. (...) Cinque o dieci minuti pi tardi era completamente sveglio

    e pensava pi intensamente ad un bicchiere di birra. Stavolta sentiva dei bruciori di stomaco e

    non ebbe dubbio che la colpa fosse del rag di

    castrato. [] Fu risvegliato dalla luce, perch non aveva chiuso le persiane (...) Non aveva voglia di caff,

    ma di un bicchiere di vino bianco e la sua sete si fece pi viva quando vide l'alverniese tirar su le

    saracinesche e metter fuori sedie e tavolini. (...) Un bianchino. ordin all'alverniese, che

    indossava una camicia dello stesso azzurro

    lavato del cielo. (...) Maigret bevve tre bicchieri di un vinello bianco che aveva dei riflessi

    verdastri, poi, con le mani sprofondate nelle tasche della giacca, discese lentamente la strada

    come se fosse gi del rione. (...) Fu sul punto di entrare in un bar per telefonare, poi una specie

    di fedelt verso il suo alverniese gli sugger di aspettare ad essere in via Lhomond. Forse

    c'entrava per qualche cosa anche il ricordo del

    vino bianco, che aveva un grato sapore di trattoria di campagna. (...) Maigret annuso

    l'odore di cucina mentre stava telefonando, fece una smorfia constatando che si trattava ancora

  • di castrato e and a bersi un bicchiere al banco. (1955 Maigret e il corpo senza testa)

    Non vengo a casa a mangiare. Che cosa mi avevi preparato? Castrato in umido con

    patate. Non ebbe rimpianti, perch era un

    piatto troppo pesante per una giornata come quella.

    (1966 Maigret e il ladro) (...) che cosa prende dopo la zuppa di pesce?

    Mia moglie le consiglia il cosciotto, autentica carne di castrato di maremma. (...) Una

    caraffa di bordeaux rosso?

    CCILE NIPOTE DI VECCHIA ZIA

    (1937 La vecchia signora di Bayeux)

    Aveva un aspetto decoroso, la signorina Ccile, () La sua et? Ventotto anni () In seguito mi ha tenuto presso di s a titolo di damigella di compagnia e voleva che la chiamassi zia () (1940 Un'ombra su Maigret) Povera Ccile! () ventottanni appena. Una vecchia che non esce pi di casa da alcuni mesi,

    e sua nipote che le fa da domestica e da infermiera ()

    CHAMPAGNE ABORRITO

  • (1929 Maigret e il Lettone)

    Gli misero davanti, d'autorit una bottiglia di champagne. (...) Maigret, che aveva orrore dello

    champagne, beveva a piccoli sorsi, per

    dissetarsi. Sul tavolo c'erano delle mandorle salate che ebbe la cattiva idea di sgranocchiare e

    gli diedero una sete inestinguibile. (1930 Maigret e il castellano)

    Cosa posso fare per lei?... (...) Baptiste! Due bicchieri e una bottiglia di spumante! Dell'ultima

    fila... (...) (...) E' vino prodotto nella propriet, lavorato secondo il metodo

    "champenois"... (...) Sempre parlando, stappava

    lentamente la bottiglia, riempiva i bicchieri senza perdere nemmeno una goccia di schiuma. (...)

    Sorrise, bevve il suo spumante facendo schioccare la lingua in maniera molto

    democratica, attese che Maigret avesse vuotato a sua volta il bicchiere per riempirglielo

    nuovamente. (1930 Maigret si commuove)

    Ha dello champagne genuino?... Non

    spumante?... (1933 Maigret e la chiusa n. 1)

    Non bevo champagne disse Maigret quando la cameriera se ne fu andata. Berr questo. E' una

  • qualit di secco del 1897, che mi ha mandato il padrone della pi grande ditta di Reims.

    (1950 Maigret al night-club) (...) la bocca pastosa gli diceva che aveva

    bevuto pi di quanto egli non si fosse reso conto.

    Probabilmente Dsir, il cameriere, aveva sturato la bottiglia di champagne che in principio

    era l soltanto per bella mostra e Maigret, macchinalmente, l'aveva vuotata fra un bicchiere

    e l'altro di grappa senza pensare. (1965 La pazienza di Maigret)

    Vuole che faccia portare una bottiglia di champagne? E' forse l'unica bevanda che non

    mi tenti.

    CHIAVI DI CASA

    (1938 L'innamorato della signora Maigret)

    In casa Maigret, come nella maggior parte delle famiglie, c'era un certo numero di tradizioni che

    finivano per prendere la stessa importanza che hanno, per altri, i riti religiosi. Cos, da anni e

    anni che abitavano in place des Vosges, il

    commissario aveva l'abitudine, d'estate, quando cominciava a salire la scala che dava sul cortile,

    di sciogliere la sua cravatta scura, cosa che gli dava il tempo di raggiungere il primo piano. La

  • scala dell'edificio che come tutti quelli della piazza era stato un tempo una sontuosa

    palazzina, da quel momento cessava di innalzarsi con maest lungo una balaustra di ferro battuto

    e dei muri in falso marmo, diventava stretta e

    ripida e Maigret, che ansimava un po', raggiungeva il secondo piano col colletto aperto.

    Seguiva poi un corridoio male illuminato fino alla sua porta, la terza a sinistra e, quando

    introduceva la chiave nella serratura, la giacca sul braccio, lanciava un tradizionale: Sono io!

    E annusava l'aria, indovinando dall'odore quello che c'era a colazione, entrava nella sala da

    pranzo, la cui finestra era spalancata sullo

    spettacolo abbagliante della piazza dove cantavano quattro fontane.

    (1947 Le vacanze di Maigret) Non portava mai chiavi con s. Quando per caso

    lo faceva, le perdeva. (1948 La prima inchiesta di Maigret [1913])

    (...) non ebbe bisogno di tirar fuori la chiave. La signora Maigret riconosceva sempre il suo passo;

    (...)

    (1949 L'amica della signora Maigret) Quando, in punta di piedi, entr in casa, la

    signora Maigret era appena andata a dormire. (1952 La rivoltella di Maigret)

  • Era l'una meno dieci quando finalmente aveva salito i tre piani di casa nel boulevard

    Richard-Lenoir, e, come sempre, la porta del suo appartamento si era aperta prima che lui avesse

    avuto il tempo di tirar fuori di tasca la chiave.

    (1953 Maigret si sbaglia) Si fece accompagnare da una macchina della

    polizia e, come al solito, la signora Maigret apr la porta dell'appartamento prima che lui girasse

    la maniglia. (1954 Maigret e la giovane morta)

    Maigret sal le scale senza far rumore. Mentre cercava d'introdurre la chiave nella serratura, la

    porta si apr. La signora Maigret, in camicia da

    notte, gir l'interruttore e lo guard con occhi abbagliati dalla luce. Sei tornato tardi! Che ora

    ? Anche quando sua moglie era profondamente addormentata Maigret non

    riusciva a non farsi sentire mentre saliva le scale.

    (1954 Maigret solo) Come ogni sera, tornando a casa, nello stesso

    punto del marciapiede, un po' dopo il lampione a

    gas, Maigret alz lo sguardo verso le finestre illuminate del suo appartamento. Non se ne

    rendeva pi conto. Gli avessero domandato a bruciapelo se la luce era accesa o no,

  • probabilmente avrebbe esitato a rispondere. Inoltre, come per una specie di mania, fra il

    secondo e il terzo piano cominciava a sbottonarsi il soprabito per prendere la chiave nella tasca dei

    pantaloni, e, invariabilmente, la porta si apriva

    nel momento stesso in cui lui posava il piede sullo stuoino. Erano consuetudini vecchie di anni,

    alle quali il commissario teneva pi di quanto avrebbe ammesso. Quella sera era bel tempo,

    ma quando pioveva, per esempio, sua moglie aveva un gesto tutto particolare per prendergli

    dalla mani l'ombrello bagnato, mentre, contemporaneamente, piegava la testa e lo

    baciava su una guancia.

    (1955 La trappola di Maigret) La signora Maigret, in camicia da notte, gli apr

    la porta prima che lui tirasse fuori la chiave dalla tasca e il commissario si avvi, brontolando,

    verso la credenza dov'era la bottiglia del cognac. (1957 Gli scrupoli di Maigret)

    Come sempre accadeva, da tanti e tanti anni, non ebbe bisogno di suonare alla porta, che si

    apr nel momento stesso in cui metteva piede

    sullo zerbino. (1957 Gli scrupoli di Maigret)

    Non aveva la chiave di casa, ma sapeva che l'avrebbe trovata sotto lo zerbino. (...) La moglie

  • dormiva ed egli cominci a svestirsi nella penombra,

    (1961 Maigret e il ladro pigro) Sua moglie s'era messa a letto, ma lo sent lo

    stesso che saliva le scale e gli apr la porta.

    (1961 Maigret e la famiglia felice) Sal le scale con passo pesante, rimuginando

    pensieri vaghi, e trov la signora Maigret che gli apr la porta in camicia da notte.

    (1962 Maigret e il cliente del sabato) La porta si apr come al solito, prima che ne

    toccasse la maniglia. (1963 Maigret e il fantasma)

    Pochi minuti pi tardi Maigret saliva, senza

    rumore, la scala di casa sua in Boulevard Richard Lenoir, cercandosi in tasca la chiave, la girava

    delicatamente nella serratura, sentiva quasi subito la signora Maigret che si girava nel letto.

    (1964 Maigret sotto inchiesta) Appena riconobbe il suo passo per le scale, lei

    and ad aprirgli la porta, in vestaglia a fiori e in pantofole.

    (1969 Maigret e il commerciante di vini)

    Era quasi mezzanotte quando cominci a salire le scale e sent la porta dell'appartamento aprirsi.

    La moglie era ad aspettarlo sul pianerottolo. []

  • Un taxi lo ricondusse a casa. Sal lentamente le scale e non era ancora sul pianerottolo che gi

    sua moglie aveva aperto la porta e gli chiedeva, osservandolo attentamente: Come stai?

    (1970 Maigret e la vecchia pazza)

    La signora Maigret apr la porta non appena raggiunse il pianerottolo, come sempre.

    [] Sei gi qui? La moglie non gli aveva aperto la

    porta e, per una volta, Maigret aveva usato la propria chiave.

    CHOPE DU PONT NEUF

    (1934 Maigret e il nipote ingenuo) Era solo al suo vecchio posto, in fondo alla

    Chope du Pont Neuf, ed era troppo tardi per chiedersi se avesse fatto bene o male a venirci.

    Tutti l'avevano visto e il padrone gli aveva stretto la mano. (...) Un tovagliolo sotto il

    braccio, la faccia ilare, il padrone della birreria pens di rendersi amabile aggiungendo: Allora,

    contento eh? E' venuto a fare un giro per

    rivedere gli amici!

    CINEMA

  • (1946 Maigret a New York) Nell'attesa andr al cinema. Semplicemente. Ci

    deve pur essere un film comico da qualche parte a Broadway. Le confesso che amo solo i film

    comici (...) (...) In un cinema stavano

    proiettando un film con Stanlio e Ollio e Maigret, soddisfatto, pass davanti alla cassa per

    prendere il biglietto, e segu la maschera nel buio della sala. Un quarto d'ora dopo scoppiava

    dalle risate cos volentieri e in modo talmente rumoroso che i suoi vicini si davano di gomito.

    (1951 Maigret e i gangster) Aveva giurato a se stesso di cacciarsi a letto con

    un grog e un'aspirina per tagliar le gambe

    all'infreddatura che cominciava a tormentarlo, ma si ricord che era venerd, giornata di

    cinema. (...) Maigret non era difficile in fatto di film. Per essere pi esatti lui preferiva un

    qualsiasi film mediocre anzich un grande capolavoro e, sprofondato in poltrona, guardava

    sfilare le immagini senza preoccuparsi della trama. Pi il cinema era popolare, con atmosfera

    pesante, con gente che rideva ai momenti buoni

    e mangiava semifreddi o caramelle, con innamorati abbracciati, pi lui era contento.

    CLAUSTROFOBIA

  • (1966 Maigret e il ladro)

    Aveva fornito una ragione curiosa della sua fuga: claustrofobia... Era la prima volta, in trent'anni di

    mestiere, che Maigret aveva sentito giustificare

    cos una fuga. Eppure, pensandoci, bisognava ammettere che poteva essere vero. Lui stesso,

    infatti, prendeva la metropolitana solo quando era veramente necessario perch, rinchiuso, si

    sentiva soffocare. E qual era l'origine della sua mania, in ufficio, di piazzarsi ogni momento

    davanti alla finestra?

    CODICE ISTRUTTORIA CRIMINALE

    (1948 La prima inchiesta di Maigret [1913])

    Ah! Le chiedo scusa se non sono al corrente degli usi della sua professione. (...) Ma veniamo

    al fatto. Che ore sono? Finse di cercare un po' l'orologio, finch Maigret estrasse dal taschino il

    suo cipollone d'argento. Le due e venticinque. E in questa stagione il sole sorge verso le

    cinque, se non sbaglio. Credevo che le abitazioni

    dei cittadini fossero inviolabili dal tramonto all'alba. Giusto, ma...

    (1967 Maigret a Vichy) Lecoeur accese una sigaretta, si mise al riparo

  • sulla soglia. Non ho il diritto di arrestarlo fra il tramontare e il sorgere del sole, salvo il caso di

    flagrante delitto... Metteva una certa ironia nella recitazione di quell'articolo del codice

    d'istruttoria criminale.

    COGNAC ANCHE CON ACQUA

    (1945 La collera di Maigret)

    Si tolse la giacca, il colletto, la cravatta, slacci le bretelle lasciandole pendere sulle reni, e

    mescol nel bicchiere del dentifricio acqua e cognac.

    (1951 Maigret e i gangster)

    Vacher gli port una tazza di caff fumante e il commissario and ad aprire l'armadio in cui

    teneva sempre di riserva una bottiglia di cognac. (...) Maigret era stato in forse rivolgendo

    un'occhiata all'armadio dove era chiusa la bottiglia di cognac.

    (1951 Maigret e la spilungona) Senza preoccuparsi dello stenografo che lo

    guardava, Maigret bevve una gran sorsata di

    cognac dalla bottiglia, si asciug la bocca, raggiunse il corridoio e apr con gesto deciso la

    porta della sala d'aspetto. (1953 Maigret ha paura)

  • Che cosa prendi? Un vecchio cognac? Se vuoi. (...) Rose era entrata reggendo un

    vassoio sul quale spiccava una bottiglia coperta di una polvere fine, polvere di cantina, e un solo

    bicchiere.

    [] Ritrovarono l'aria stantia dello studio, dove la

    bottiglia del cognac era ancora al suo posto. Maigret si serv, mise la schiena al fuoco, il

    bicchiere in mano. (1954 Maigret e la giovane morta)

    Il dottor Paul apr un armadio a muro dove, insieme al camice, ai guanti di gomma e ad altri

    oggetti, custodiva una bottiglia di cognac. Ne

    vuole un bicchiere? Maigret accett senza complimenti, e cos pure Janvier.

    (1955 La trappola di Maigret) La signora Maigret, in camicia da notte, gli apr

    la porta prima che lui tirasse fuori la chiave dalla tasca e il commissario si avvi, brontolando,

    verso la credenza dov'era la bottiglia del cognac. Non di cognac, ma di birra aveva voglia;

    tuttavia, vuotando il bicchiere d'un colpo solo,

    aveva un po' l'impressione di vendicarsi. (1957 Gli scrupoli di Maigret)

    (...) commissario. Questi, quando fu solo, apr l'armadio a muro, prese la bottiglia del cognac

  • che vi teneva sempre, non tanto per s quanto per certi suoi clienti a cui capitava di averne

    bisogno, e se ne vers un po' nel bicchiere dell'acqua.

    (1959 Maigret alle assise)

    Non tocc la bottiglia di cognac che teneva da parte per certi "clienti". Ebbe appena il tempo di

    riempire la pipa: Lucas gli port un grosso fascicolo.

    (1961 Maigret e il ladro pigro) Entr nel bar pieno di vapori, ordin un cognac,

    se ne pent vedendo sulla bottiglia sei o sette stelle.

    (1964 Maigret sotto inchiesta)

    Non barcollava. Non era ubriaco. Non ci si ubriaca con due cognac, anche se doppi. Aspett

    saggiamente la luce verde per attraversare la strada e dirigersi verso il famoso n. 38 del Quai

    des Orfvres. (1966 Maigret e il ladro)

    La zuppa di pesce era eccellente, innaffiata da un vino bianco della Charente che si trova

    raramente in commercio, un vino secco e

    robusto col quale si fa il cognac. [] Maigret aveva aperto l'armadio dove teneva sempre una bottiglia di cognac che, spesso, si

  • era rivelata utile. Ne riemp un bicchiere e lo porse al giovane.

    (1969 Maigret e il capellone imprudente) Maigret apr la porta del bar-tabacchi e trov

    Lourtie appoggiato al banco. Ordin un cognac,

    perch si era parlato molto di cognac il giorno prima,

    COLLETTO RIGIDO

    (1929 Maigret e il Lettone)

    Dopo di che, in piedi, la schiena rivolta al fuoco, riempi la pipa, si tir gi il colletto che, bench

    molto basso, gli dava fastidio.

    (1931 Maigret al "Convegno dei Terranova") Era un mattino di giugno, la signora Maigret,

    nell'appartamento di boulevard Richard Lenoir, di cui tutte le finestre erano aperte, terminava di

    riempire delle grandi valigie di vimini, e Maigret senza colletto, leggeva a mezza voce.

    (1931 Maigret e una vita in gioco) Di tanto in tanto, Maigret si alzava per attizzare

    la stufa, poi riprendeva il suo posto non senza

    abbandonare, un capo per volta, giacca, colletto e alla fine, anche il panciotto.

    (1938 La stella del Nord [in Due giorni per Maigret])

  • Si apr una porta, quella del 32, e un uomo vestito in fretta, senza colletto n cravatta e coi

    piedi nudi nelle pantofole domand: Il commissario di polizia?

    (1938 L'innamorato della signora Maigret)

    E sospirando si rimise il colletto e la cravatta, (1945 La collera di Maigret)

    Si tolse la giacca, il colletto, la cravatta, slacci le bretelle lasciandole pendere sulle reni, e

    mescol nel bicchiere del dentifricio acqua e cognac.

    (1950 Un Natale di Maigret) Maigret, che era ancora senza colletto e senza

    cravatta, fin di vestirsi, mentre si aspettava il

    secondo autista.

    COMMISSARIO COLOMBANI

    (1947 Ben tornato Maigret) Su richiesta di Maigret, era presente anche il

    direttore della Polizia Giudiziaria, seduto in una poltrona, mentre, sulla sedia di velluto di solito

    riservata alle persone che si interrogano, stava il

    commissario Colombani, della Pubblica Sicurezza. (...) Colombani era piccolo di statura,

    come la maggior parte dei Crsi, portava scarpe con tacchi alti, cravatte a vivaci colori e,

  • all'anulare, un anello con diamante, vero o falso che fosse. Per questa sua ricercatezza, qualche

    volta era stato preso per un pregiudicato piuttosto che per un commissario di polizia. (...)

    Dal suo ufficio Maigret seguiva i loro movimenti.

    Per la seconda volta il cameriere della Birreria Dauphine port il vassoio carico di panini e di

    birra. L'ufficio era ingombro di bicchieri vuoti e di panini lasciati a mezzo. Lodore del tabacco prendeva alla gola. E, nonostante l'eccessivo caldo, Colombani non s'era tolto il soprabito

    chiaro di cammello, che indossava come un'uniforme, n il cappello, che portava buttato

    all'indietro. (...) Intanto accorreva Colombani,

    che, con tutta calma, sferr un violento calcio alla testa del Cco.

    CORRENTI DARIA

    (1929 Maigret e il Lettone)

    Alla fine di un lungo corridoio, sul pianerottolo che serviva da anticamera, fece una

    raccomandazione a Jean: Non dimenticare il

    mio fuoco! Per le scale fu sorpreso dal vento che si ingolfava e dovette ficcarsi in un angolo

    per accendere la pipa. (1942 La ragazza di Maigret)

  • Quante migliaia di volte ha salito col suo passo pesante quella larga scala polverosa del Quai des

    Orfvres dove l'impiantito scricchiola sempre un po' sotto le suole e dove, d'inverno, regnano cos

    mortali correnti d'aria?

    (1951 Maigret e la spilungona) Mi passi il commissariato di polizia di Neuilly.

    (...) Il commissariato di polizia si trovava al pianterreno del municipio, un brutto edificio

    quadrangolare, da cui pendeva una bandiera sporca, situato in mezzo a un terrapieno di alberi

    spogli. Dall'esterno Maigret avrebbe potuto entrare direttamente negli uffici degli ispettori

    ma, per non correre il rischio di trovarsi faccia a

    faccia con Guillaume Serre, prefer passare attraverso i corridoi pieni di correnti d'aria nei

    quali non tard a perdersi. (1958 Maigret e i testimoni reticenti)

    Sui quais la pioggia era pi obliqua e pi fredda. Si cacci sotto la volta della Polizia Giudiziaria

    dove regnava una perpetua corrente d'aria, (1963 Maigret e il fantasma)

    Era gi passata l'una, quella notte, quando si

    spense la luce nell'ufficio di Maigret. Il commissario, con gli occhi gonfi per la fatica,

    spinse la porta dell'ufficio degli ispettori dove il giovane Lapointe e Bonfils restavano di guardia.

  • Buona notte, ragazzi bofonchi. Nel vasto corridoio, le donne delle pulizie spazzavano ed

    egli rivolse loro un piccolo cenno con la mano. Come sempre a quell'ora, c'era corrente d'aria e

    la scala che egli discendeva in compagnia di

    Janvier era umida e gelida.

    CURAAO

    (1945 I maialini senza coda [in La vecchia signora di Bayeux])

    Germaine bevve senza accorgersene il mandarin-curaao, pieg pi volte il giornale e lo

    infil nella borsetta.

    (1961 Maigret e il ladro pigro) Da settimane cercavano Fernand, senza avere la

    certezza che fosse immischiato con le recenti rapine. (...) Un particolare stupido, per esempio,

    poteva aiutare a trovarlo: non beveva mai altro che mandarino e curaao.

    (1963 Maigret e il fantasma) Il signor Jonker mi ha accolto, (...) "Detesto il

    rumore..." mi ha dichiarato prima di offrirmi un

    bicchiere di un liquore che non conosco, un liquore fortissimo, che lascia in bocca un sapore

    d'arancia... (...) Faceva pi scuro nella stanza e l'olandese accese le lampade, si serv di curaao,

  • e (1964 Maigret sotto inchiesta)

    Che cosa prende? Me lo sto chiedendo... Voleva bere qualcosa di diverso, non un aperitivo

    qualsiasi. Si ricord allora dei suoi primi anni a

    Parigi; si reclamizzava allora una bibita nuova, che era stata il suo aperitivo preferito per uno o

    due anni. Forse che esiste ancora, il curaao al mandarino? Certamente. Non me lo chiedono

    pi molto spesso, e i giovani non sanno che cosa sia, ma ne abbiamo sempre una bottiglia nello

    scaffale. Scorza di limone? Ne bevette due, ma non vi ritrov che in parte il sapore di un tempo.

    DISTINTIVO

    (1940 Un'ombra su Maigret) Poi, alla vista della medaglietta del commissario,

    era stato invaso da uno zelo (1942 La ragazza di Maigret)

    Maigret gli fa vedere la sua tessera. (1963 Maigret e il fantasma)

    ... Inutile esibire la medaglia n pronunciare ad

    alta voce la parola polizia... (1966 Maigret e il ladro)

    No, niente. O meglio, s. Sono stato derubato. L'orologio? Il portafoglio. Per la strada?

  • Sulla piattaforma esterna dell'autobus. E c'era dentro molto denaro? Una cinquantina

    di franchi. Non ne porto quasi mai di pi con me. E i documenti? Non solo i documenti, ma

    anche la medaglia! La famigerata medaglia

    della polizia giudiziaria, incubo di tutti i commissari! Il regolamento impone loro di

    portarla sempre addosso per poter dimostrare, in qualsiasi momento, di es-sere effettivamente

    ufficiali di polizia. una bella medaglia d'argento, o pi esattamente di bronzo

    argentato, perch. il sottile strato d'ar-gento, dopo un po' di tempo, lascia intravvede-re il

    metallo rossastro. Su un lato ci sono una

    Marianna In berretto frigio, le lettere "R. F." e la parola" Polizia" incisa su smalto rosso.

    Sull'altro lato le insegne di Parigi, un numero d'ordine e il nome del titolare inciso a piccoli

    caratteri. La medaglia di Maigret aveva il numero 0004, essendo il numero l riservato al prefetto, il

    2 al direttore della polizia giudiziaria e il 3, per un'oscura ragione, al capo delle Informazioni

    generali. Tutti, comunque, malgrado il

    regolamento, esitavano un po' a tenersi la medaglia in tasca perch lo stesso regolamento

    prevedeva, in caso di perdita, la sospensione dello stipendio per un mese.

  • (1969 Maigret e il capellone imprudente) Le mostr la medaglia della Polizia giudiziaria

    [] Mostrava con discrezione il distintivo nel cavo

    della mano.

    DISTRIBUTORI BENZINA

    (1931 Maigret e la casa delle tre vedove)

    Dal lato del garage, i dischi lattiginosi dei distributori di benzina e (...)

    [viene in mente il quadro di Hopper "Benzina" del 1940]

    DOMENICA

    (1953 Maigret ha paura) Quando si accorse che era domenica cominci a

    poltrire. Gi prima, aveva fatto un gioco segreto, un gioco di quando era ancora bambino. Gli

    accadeva ancora di farlo, sdraiato a fianco della moglie, avendo cura di non essere scoperto. Ed

    ella non capiva e gli diceva, portandogli il caff:

    "Che cosa sognavi?" "Perch?" "Sorridevi agli angeli." Quella mattina, a Fontenay, prima di

    aprire gli occhi, senti un raggio di sole che gli attraversava le palpebre. Lo sentiva soltanto.

  • Aveva l'impressione di vederlo, attraverso la pelle sottile che pungeva e, certamente a causa

    del sangue che vi circolava, era un sole pi rosso di quello che in cielo, trionfante, come nelle

    immagini. Poteva creare tutto un mondo con

    quel sole, fasci di scintille, vulcani, cascate d'oro fuso. Bastava muovere leggermente le palpebre,

    come per un caleidoscopio, servendosi delle ciglia come di una grata. Ud i piccioni che

    tubavano sul cornicione sopra la finestra, poi le campane che suonavano insieme in due posti

    diversi e immagin i campanili puntati verso il cielo, che doveva essere di un azzurro perfetto.

    Continuava il suo gioco ascoltando i rumori della

    strada, e fu allora, dall' eco che lasciavano i passi, da una certa qualit del silenzio, che egli

    capi che era domenica. Esit a lungo prima di allungare il braccio per prendere l'orologio sul

    tavolino da notte. Erano le nove e mezzo. A Parigi, sul boulevard Richard-Lenoir, se anche li

    era finalmente primavera, la signora Maigret aveva certamente aperto le finestre e faceva le

    pulizie in camera da letto, in vestaglia e

    pantofole, mentre un intingolo cuoceva lentamente sul fuoco. Decise di telefonarle. Ma

    poich non c'era telefono in camera, doveva aspettare di scendere, per chiamarla dalla

  • cabina. Suon il campanello. La cameriera gli sembr pi in ordine e gaia del giorno prima.

    Cosa desidera mangiare? Niente. Vorrei molto caff. Lo guardava ancora con curiosit.

    Le preparo il bagno? Soltanto quando avr

    bevuto il caff. Accese la pipa, and ad aprire la finestra.

    [] Un gallo cantava, non lontano, e si udiva

    scorrere l'acqua della Vende. Quando una vecchia in cappello viola gli pass accanto,

    avrebbe giurato che i suoi vestiti sprigionavano odore d'incenso. Era proprio domenica.

    DOMESTICHE TIPICHE

    (1966 Maigret e il libanese) Louise Bodin entr, con un'espressione ostinata,

    di sfida. Maigret conosceva quel tipo, comune alla maggior pare delle domestiche di Parigi:

    donne che hanno sofferto, che la vita ha bistrattato e che, senza speranza, attendono una

    vecchiaia ancora pi penosa. Cos, diventano

    dure, diffidenti, e serbano rancore al mondo intero per i loro guai.

    DONNE

  • (1931 Maigret e il cane giallo)

    Alz gli occhi, vide una sottana nera, un grembiule bianco, un volto privo di grazia e

    tuttavia cos interessante che durante tutta la

    conversazione egli non smise mai di osservarlo. D'altronde, ogni volta che girava la testa era la

    cameriera a fissare su di lui il suo sguardo febbrile. (...) Tuttavia sotto tali apparenze, si

    avvertiva come una punta di orgoglio che lei si sforzava di reprimere. Era anemica. Il suo seno

    piatto non era fatto per accendere la sensualit. Ma sprigionava una certa attrattiva, proprio per

    quanto c'era in lei di torbido, di triste, di

    malaticcio. (1953 Maigret ha paura)

    Luisa Sabati non era bella. Vestita di nero con grembiule bianco, doveva avere quell'aria stanca

    che si nota nella maggior parte delle cameriere degli alberghi di provincia. Eppure c'era qualcosa

    di attraente, di patetico quasi, nel suo volto pallido in cui gli occhi scuri avevano uno sguardo

    vivo e intenso.

    DONNE DI POCA VIRT

    (1932 Maigret al Liberty Bar)

  • Aveva quarantacinque anni? Cinquanta? O di pi? Era difficile a dirsi. Era grassa, sorridente,

    sicura di s. Si capiva che niente la spaventava, che aveva veduto, sentito, sofferto tutto.

    (1950 Maigret al night-club)

    Il proprietario c'? (...) Vorrei parlare con lui personalmente. Dorme. Io sono sua moglie.

    Aveva passato la cinquantina, forse era vicina ai sessanta. Era piuttosto grassa, ma ancora

    vivace, con dei begli occhi castani in un viso impiastricciato di belletto.

    (1951 Maigret e i gangster) Adrienne Laur (...) Una donna bruna dalle forme

    opulente stava in piedi al centro del salotto,

    coperta soltanto da una vestaglia. (...) Era una bella donna in complesso, sulla trentina, con la

    voce leggermente rauca della gente che vive pi di notte che di giorno. Un pesante profumo

    impregnava l'aria. (...) Fa la donna nuda alle Folies-Bergre.

    (1951 Maigret e i gangster) Helen (...) Aveva la voce roca delle donne che

    bevono e passano tutte le notti in piedi, lo

    sguardo spento. (1956 Uno scacco di Maigret)

    Doveva avere ormai sessant'anni, ma era cambiata pochissimo dall'epoca in cui Maigret

  • l'aveva tirata fuori da un pasticcio, quando aveva, in rue Notre-Dame-de-Lorette, una

    discreta casa di appuntamenti. Non si aspettava di trovarla in quell' "hotel meubl" di rue de

    l'Etoile, la cui targa annunciava: "Si affittano

    studi lussuosi a mese e a settimana". Non era un albergo vero e proprio. (...) Con i capelli pi radi,

    ancora di un biondo ossigenato, il viso e il corpo grassottelli, la pelle color della cera, Rose

    domand: Chi cerca? (1969 Maigret e il commerciante di vini)

    La signora Blanche dimostrava cinquant'anni, ma ne aveva certamente una sessantina. Era una

    donna piccola e grassoccia che qualcuno avrebbe

    trovato molto distinta. (...) Maigret l'aveva conosciuta trent'anni prima, quando faceva

    ancora la passeggiatrice in boulevard de la Madeleine. Era carina e dolce, sempre con un

    gentile sorriso che le faceva due fossette sulle guance. Pi tardi era diventata vicedirettrice di

    una casa di rue Notre-Dame-de-Lorette in cui si era sempre sicuri di trovare belle donne.

    (1972 Maigret e il signor Charles)

    Chez Mademoiselle. Avenue de la Grande-Arme. Un locale molto chic, tenuto da

    una donna, Blanche Bonnard. (...) (...) La donna, come Lenoir, doveva aver passato la

  • cinquantina ma si difendeva ancora, anche in vestaglia. Era grassa ma, a causa delle sue

    proporzioni, non era sgradevole e aveva dei bellissimi occhi.

    DOTTOR PAUL

    (1947 Ben tornato Maigret) Da pi di trentacinque anni il dottor Paul era

    perito settore e i delitti gli erano familiari pi della maggior parte degli uomini della polizia.

    (1948 La prima inchiesta di Maigret [1913[) Un'automobile si ferm al margine del

    marciapiede; ne discese in fretta un giovane

    medico dalla barba bruna, che teneva in mano una valigetta; Maigret lo riconobbe dalle

    fotografie apparse sui giornali: era il dottor Paul, il medico legale gi quasi celebre.

    (1949 L'amica della signora Maigret) Il dottor Paul raccontava aneddoti di autopsie

    che in bocca sua diventavano divertenti quanto le storielle sugli ebrei o sui matti.

    (1955 Maigret e il corpo senza testa)

    Il dottor Paul, in camice bianco e guanti di gomma, fumava una sigaretta dopo l'altra.

    Affermava volentieri che il tabacco uno dei pi sicuri antisettici ed era capace, nel corso di

  • un'autopsia, di fumarsi i suoi due pacchetti. (1958 Maigret e i testimoni reticenti)

    E' vero che il vecchio dottor Paul lo seguiva da vicino, ansimante ma arzillo, gli occhi e il labbro

    ingordi. Dov' il cadavere? chiese con tono

    niente affatto rispettoso. (1960 Maigret e gli aristocratici)

    Era con loro il dottor Tudelle, successore del dottor Paul. (...) Tudelle non ha ancora ricevuto

    il reperto (sic!) del dottor Paul [?], ma quasi sicuro

    (1966 Maigret e il libanese) Il medico legale, Colinet, che adesso stava chino

    sul cadavere, sostituiva da qualche tempo il

    dottor Paul, con il quale Maigret aveva lavorato per tanti anni.

    (1971 Maigret e l'uomo solo [1965]) Il rapporto seguente portava la firma di un uomo

    con cui aveva lavorato a lungo e che purtroppo era morto, il dottor Paul, medico legale e

    gastronomo accorto.

    ET DI MAIGRET

    (1929 Maigret e il Lettone)

    [Nato il 1884] Il commissario aveva quarantacinque anni.

  • Torrence, appena trenta. Ma c'era gi in lui qualcosa di massiccio che ne faceva una

    riproduzione un po' ridotta di Maigret [vedi poi Lucas al posto di Torrence]. Avevano condotto

    insieme tante inchieste senza pronunciare una

    parola inutile. (1930 Maigret e il castellano)

    Il primissimo contatto che il commissario Maigret ebbe con il morto, assieme al quale avrebbe

    passato intere settimane nella pi sconcertante intimit, avvenne il 27 giugno 1930, in

    circostanze nel contempo ordinarie, ingrate e indimenticabili. (...) Maigret era il pi anziano dei

    commissari e doveva occuparsi di tutto, con un

    caldo soffocante e con gli effettivi che le ferie avevano ridotto al minimo.

    [] [Nato il 1885]

    [Maigret] Aveva quarantacinque anni e aveva passato met della sua vita nei pi vari reparti

    della polizia: nella buoncostume, nella stradale, nel servizio controllo locali pubblici, nella brigata

    ferroviaria e in quella del gioco d'azzardo. E'

    abbastanza per ammazzare ogni velleit di misticismo e per eliminare la fede nell'intuizione.

    (1931 Maigret e una vita in gioco) [Nato il 1886]

  • Dopo un ultimo rimprovero, Comliau scrut il viso del suo interlocutore e volse la testa,

    perch, infine, Maigret era un uomo di quarantacinque anni, che s'era occupato per

    vent'anni delle inchieste pi diverse e delicate.

    (1938 Tempesta sulla Manica [in Due giorni per Maigret])

    Sembrava che un caso malizioso volesse approfittare del recente pensionamento di

    Maigret per dargli ironicamente una prova flagrante della fragilit delle testimonianze

    umane. E, questa volta, il famoso commissario, o piuttosto colui che portava questo titolo tre

    mesi prima, era dall'altra parte del tavolo, dalla

    parte dei clienti, se si pu dire casi, poich era a lui che veniva chiesto con sguardo insistente:

    sicuro che erano pi o meno le sei e mezzo, e che era accanto al caminetto? (...) E si trattava

    di un viaggio di piacere, il solo, in realt, che la coppia si fosse offerto dal viaggio di nozze,

    venticinque anni prima! (1946 Maigret a New York)

    [Nato il 1890]

    Cos'era successo dopo? Questa era la sua prima traversata a cinquantasei anni, ed era sorpreso

    nel vedersi senza curiosit, nel restare insensibile al fascino.

  • (1948 La prima inchiesta di Maigret [1913]) [Nato il 1887]

    Davanti a una delle scrivanie il segretario del commissario del quartiere Saint-Georges

    muoveva le labbra come uno scolaro, chino su di

    un piccolo libro di recente pubblicazione: "Corso di segnaletica descrittiva ad uso dei funzionari e

    ispettori di polizia". Sul risguardo era scritto a penna, in maiuscoletto: "J. Maigret". Gi un paio

    di volte il giovane segretario del commissario aveva dovuto alzarsi per andare a riattizzare la

    stufa, e quella stufa di cui avrebbe avuto nostalgia per tutta la vita era la stessa, o quasi

    che avrebbe ritrovato un giorno al Quai des

    Orfvres e che pi tardi, quando avrebbero installato il riscaldamento centrale nei locali della

    Polizia Giudiziaria, il commissario divisionale Maigret, Capo della Brigata speciale, avrebbe

    ottenuto di conservare nel suo ufficio. Era il 15 aprile 1913. La Polizia Giudiziaria non si

    chiamava ancora cos, ma si chiamava "Suret". (...) Maigret e l'agente Lecoeur erano soli, alle

    una e mezzo di notte, nell'ufficio del

    Commissario (sic!) di polizia del quartiere Saint-Georges, nella tranquilla rue La

    Rochefoucauld. Aveva ventisei anni ed era sposato da cinque mesi appena. Da quando era

  • entrato nella polizia, quattro anni prima, era passato per i servizi pi umili: la pubblica via, le

    stazioni, i grandi magazzini... Da poco meno di un anno era segretario al commissariato del

    quartiere Saint-Georges.

    (1953 Maigret ha paura) Mi sarebbe piaciuto, a tre anni dalla pensione,

    (...) Anche tu, fra tre anni... S, anch'io. Hai progetti? Ho comperato una casetta in

    campagna, sulle rive della Loira. (1953 Maigret si sbaglia)

    [Nato il 1897ca] Si rese conto, mentre parlava, che Maigret aveva

    abbondantemente passato la cinquantina e

    balbett: Oh, scusi... (1959 Maigret alle assise)

    [Nato il 1906] Tra poco, allorch il presidente gli avrebbe

    chiesto la sua et, avrebbe risposto: "Cinquantatr anni." Ci significava che, secondo

    i regolamenti, sarebbe andato in pensione tra due anni.

    (1964 Maigret sotto inchiesta)

    [Nato il 1912] Io ho 52 anni... Il medico lo sapeva perch

    aveva in cura il commissario e aveva dovuto compilare la sua scheda. Fra tre anni, andr in

  • pensione. Nella polizia, a 55 anni, ci mandano a pescare...

    (1964 Maigret sotto inchiesta) [Nato il 1912]

    Io ho 52 anni... (...) Dopo 30 anni che

    apparteneva alla Polizia Giudiziaria, dopo 10 anni che era a capo della Squadra Criminale, era

    quella la prima volta che veniva convocato in tale modo.

    (1965 La pazienza di Maigret) [Nato il 1907]

    Non sei stanco? chiese la signora Maigret. Perch dovrei essere stanco? rispose lui,

    sorpreso, gustando il caff che gli sembrava

    particolarmente buono. Dopo tutto il lavoro che hai fatto ieri in giardino ... Da mesi, non prendi

    in mano una zappa o un rastrello. Era il 7 luglio. Il sabato sera si erano recati in treno a

    Meung-sur-Loire, nella piccola casa che stavano restaurando da tempo, per il giorno in cui

    Maigret, in forza dei regolamenti, sarebbe dovuto andare in pensione. Tra due anni pochi

    mesi! A cinquantacinque anni, come se un uomo

    di cinquantacinque anni, che si poteva dire non fosse mai stato malato e che nessuna infermit

    indeboliva, dovesse diventare improvvisamente incapace di dirigere la brigata criminale.

  • (1967 Maigret a Vichy) [Nato il 1914]

    Cos' che non va, Maigret? Non lo so. L'et, probabilmente... Cinquantadue?

    Cinquantatr... Ho avuto molto lavoro (...)

    (1969 Maigret e il capellone imprudente) [Nato il 1906]

    Bench avessero la macchina da un anno, Maigret non l'aveva mai guidata e la signora

    Maigret preferiva adoperarla il meno possibile a Parigi. La usavano soprattutto il sabato sera o la

    domenica mattina, per arrivare a Meung-sur-Loire dove ave-vano una casetta.

    Quando andr in pensione ... Talvolta si

    poteva credere che Maigret, ormai stanco, contasse i giorni. Altre volte, invece, si sentiva in

    lui un certo panico alla prospettiva di lasciare il quai des Orfvres. Fino a tre mesi prima, si

    andava in pensione a sessantacinque anni e lui ne aveva sessantatr. Un nuovo decreto aveva

    cambiato tutto portando il ri-poso a sessantott'anni ...

    (1971 Maigret e l'informatore)

    [Nato il 1910] Era giovane, molto pi giovane del marito, che

    era un bel po' pi anziano di Maigret e doveva avere sessanta o sessantuno anni.

  • (1971 Maigret e l'uomo solo [1965]) [Nato il 1910]

    Maigret beveva la birra. La prima della giornata. Le contava. Quando avrebbe visto Pardon gliene

    avrebbe detto il numero, non senza fierezza. Per

    quanto riguardava il tabacco, per, la situazione era meno brillante e fumava la pipa come

    sempre. Non gli potevano togliere tutti i piaceri col pretesto che si avvicinava ai cinquantacinque

    anni. (1972 Maigret e il signor Charles)

    In pochi attimi egli aveva deciso il suo avvenire che non era lungo perch, fra tre anni,

    l'avrebbero mandato in pensione. Almeno,

    perbacco, gli lasciassero passare quei tre anni a modo suo!

    FEGATO DI VITELLO ALLA CASALINGA

    (1949 Maigret e la casa del giudice)

    Che cosa ci d da mangiare padrona? Fegato di vitello alla casalinga... spero che le piacer...

    Non ho pensato di chiederglielo... La decisione

    scatur da questo. Odiava [!!!] il fegato di vitello in qualsiasi maniera fosse preparato.

    (1950 Maigret al night-club) Nello stesso momento, nella sala da pranzo con

  • tovaglie di carta, scorse Lucas (...) Devi andare da qualche parte? No. Contavo... Di

    mangiare qui? E, siccome annuiva, Maigret decise: Allora mangiamo tutti e due. Do un

    colpo di telefono a mia moglie. Puoi ordinare

    intanto. Prende degli sgombri? E fegato di vitello al cartoccio. Lo tentavano soprattutto il

    fegato di vitello [!!!] e l'atmosfera della birreria dove non aveva pi messo piede da settimane.

    (1969 Maigret e il commerciante di vini) (...) Cosa c' da mangiare? (...) Fegato di

    vitello alla casalinga. Era uno dei suoi piatti preferiti. (...) Ne hai preso abbastanza per

    poterlo mangiare freddo, domani, come

    antipasto? Il fegato di vitello gli piaceva moltissimo [!!!] anche freddo, il giorno dopo.

    Come dessert, mangi noci, fichi secchi e mandorle. Aveva bevuto solo due bicchieri di

    Bordeaux, tuttavia si sentiva intorpidito e and a sedersi nella sua poltrona, accanto alla finestra.

    FINTO MARMO

    (1930 Maigret e il viaggiatore di terza classe) L'ingresso era ampio, delimitato da una porta a

    vetri. Le pareti erano di finto marmo e il pavimento di pietra a due colori, formava dei

  • disegni geometrici. (1932 Maigret nella casa dei Fiamminghi)

    Il commissario entr. I muri del corridoio erano dipinti in falso marmo.

    (1933 Maigret e la chiusa n. 1)

    Non vide il portiere dietro i vetri della guardiola: not una passatoia logora, di color rosso scuro, i

    gradini verniciati, i muri dipinti in falso marmo. (1956 Uno scacco di Maigret)

    C'era troppo spazio e troppo poca vita, le voci risuonavano tra i muri dipinti ad imitazione del

    marmo.

    FLANELLA

    (1931 Maigret e l'Osteria dei due soldi)

    Gruppi di gente facevano merenda qua e l. Sulla riva si vedevano, a circa cento metri l'una

    dall'altra, persone intente a pescare. Il caldo aumentava. L'aria, straordinariamente calma,

    faceva quasi paura. (...) Marcel Basso indossava pantaloni di flanella bianca, una camicia aperta

    sul petto che ne metteva in mostra l'ampiezza.

    (1945 La collera di Maigret) Era in tenuta da tennis o di campagna, calzoni di

    flanella bianca, giacca e scarpe bianche. (...) E poi, Ernest Malik rappresentava il tipo d'uomo

  • che lo aveva sempre irritato. Lui camminava con disinvoltura, a suo agio nel completo di flanella

    bianca di ottimo taglio, il capo ben curato, i capelli lucidi, la pelle asciutta malgrado il caldo.

    (1949 Il mio amico Maigret)

    Lechat era fuori, stavolta in compagnia di un giovanotto con i pantaloni di flanella bianca, una

    giacca blu a doppio petto e un berretto da yachtsman in testa.

    [] De Greef si era infilato un paio di pantaloni di

    flanella grigia e una maglietta da marinaio a righe bianche e blu.

    (1949 Maigret e la casa del giudice)

    Van Usschen sembrava fatto apposta per divertirli, col suo vestito di flanella chiara, le

    scarpe bianche l'ampio soprabito a quadrettini e il berretto di panno bianco. Conciato in quel

    modo, non doveva destar meraviglia sulla Costa Azzurra, ma era piuttosto insolito all'Aiguillon

    dove si vedevano durante l'estate soltanto turisti di media tacca.

    FONDINA PISTOLA

    (1947 Le vacanze di Maigret) Da anni e anni, da sempre, per cos dire, ognuna

  • delle sue tasche aveva una funzione ben definita. Nella tasca sinistra dei calzoni, la borsa del

    tabacco e il fazzoletto, di modo che nei suoi fazzoletti c'erano sempre briciole di tabacco; in

    quella destra le due pipe e la moneta spicciola.

    Nella tasca posteriore, il portafogli, che, sempre rigonfio com'era di carte inutili, gli faceva una

    natica pi grossa dell'altra. Non portava mai chiavi con s. Quando per caso lo faceva, le

    perdeva. Nella giacca non metteva quasi nulla, solamente una scatola di fiammiferi nella tasca

    destra. (1966 Maigret e il ladro)

    Improvvisamente, senza una ragione precisa,

    Maigret port la mano alla fondina della pistola dove era solito tenere il portafoglio.

    FRASCA

    (1931 Maigret e la casa delle tre vedove)

    Maigret e Lucas furono presi nel fascio di luce, dritti ambedue di fronte alla locanda. (...) Un

    autista scese, si diresse alla portiera che apr

    (...) S, signora... Avrainville... E c' un ramo di abete sulla porta...

    FRONTE VETRO FINESTRA

  • (1931 Maigret al "Convegno dei Terranova")

    Ora Maigret (...) Cammin in lungo e in largo per la camera, appoggi un istante la fronte alla

    doppia finestra, da dove si vedevano

    (1932 Maigret e il caso Saint-Fiacre) Chiusa la porta alle spalle della cameriera, and

    ad appoggiare la fronte al vetro della finestra, lasciando errare lo sguardo sul parco ricoperto di

    foglie morte e di grigiore. (1932 Maigret nella casa dei Fiamminghi)

    And due o tre volte ad appoggiare la fronte al vetro appannato: il cielo stava diventando un po'

    pi chiaro, la pioggia pi rada, ma il lungofiume

    fangoso era sempre deserto. (1957 Gli scrupoli di Maigret)

    Con la fronte contro il vetro freddo, come quando, da piccolo, rimaneva in quella posizione,

    finch la pelle diventava bianca e sentiva delle trafitture alla testa, Maigret, senza

    GASTINNE-RENETTE

    (1942 La ragazza di Maigret ) Con grande spavento dell'economo, Maigret

    toglie il caricatore, nel quale manca una pallottola . (...) Da Gastinne-Renette,

  • l'armaiolo! grida poco dopo il commissario all'autista di un taxi. (...) un'idea che gli

    venuta poco prima, mentre aspettava, dal signor Gastinne-Renette, il risultato della perizia. (...)

    Un quarto d'ora pi tardi il vecchio signor

    Gastinne-Renette lo confermava nella sua ipotesi.

    (1951 Maigret e l'affittacamere) Gi alle undici del mattino, Gastinne-Renette,

    l'esperto di balistica, aveva inviato il suo rapporto.

    (1953 Maigret si sbaglia) Gastin-Renette (sic!) ha chiamato un'ora fa.

    Era l'esperto di balistica.

    1960 Maigret e gli aristocratici Ne sicuro?... Ha gi mandato i proiettili a Gastin-Renette

    (sic!)?... Gli telefoner pi tardi... (...) (1963 Maigret e il fantasma)

    Un tempo, si sarebbe affidato questo lavoro a un esperto della citt, Gastin-Renette(sic), ma ora

    uno specialsta di balistica si teneva a disposizione nel laboratorio del Palazzo di

    Giustizia.

    (1965 La pazienza di Maigret) Poi fu la volta di Gastinne-Renette. Ha gi fatto

    in tempo ad esaminare l'arma che le ho mandato con i tre proiettili?

  • (1966 Maigret e il ladro) Maigret riattacc e compose il numero del

    laboratorio. Moers?... M'hanno detto che mi ha cercato... Ha trovato la pallottola nel muro?...

    Come?... Calibro 6,35? La mandi a

    Gastinne-Renette... Probabilmente, domani gli manderemo anche un'arma da esaminare... (...)

    [Nel precedente (1963 Maigret e il fantasma): Un tempo, si sarebbe affidato questo lavoro a un esperto della citt, Gastin-Renette(sic), ma ora uno specialsta di balistica si teneva a

    disposizione nel laboratorio del Palazzo di Giustizia.]

    (1966 Maigret e il libanese)

    Vieni da me, prima di andartene, Moers... Quanto alla pistola, mandala a Gastinne-Renette,

    dopo aver fatto la perizia. E accludi questa pallottola.

    (1972 Maigret e il signor Charles) Dove andiamo adesso? Da

    Gastinne-Renette... Era l'armaiolo che serviva abitualmente da esperto alla Polizia Giudiziaria.

    L'impiegato che si trovava nel negozio and a

    chiamare il padrone. Guarda! Maigret!... Si conoscevano da pi di vent'anni. Il commissario

    gli porse la pallottola. Gastinne-Renette si mise gli occhiali.

  • [Da Bel Ami di Maupassant. Rival disse a Duroy: Ho preso le pistole da Gastine-Renette.

    Le ha caricate lui stesso. La cassetta sigillata. Dovremo per tirarle a sorte con quelle del

    nostro avversario.].

    GHETTO DI PARIGI

    (1929 Maigret e il Lettone)

    Raggiunse il ghetto di Parigi, il cui nucleo costituito da rue des Rosiers, pass vicino a delle

    botteghe con iscrizioni in "yiddish", alle macellerie "caschr", alle vetrine che

    esponevano pane azzimo. (...) In fine arriv in

    rue du Roi de Sicile, irregolare, costeggiata da vicoli, stradette, cortili brulicanti, met quartiere

    ebreo, met colonia polacca, e dopo duecento metri spar nel corridoio di un albergo. Alcune

    lettere in maiolica annunciavano: Au Roi de Sicile. (...) Una scala. Al mezzanino una specie di

    gabbia a vetri in cui una famiglia ebrea mangiava. Il commissario buss e, invece di

    aprirgli la porta, un uomo sollev il vetro di uno

    sportello. Ne sfugg un odore di rancido. L'ebreo aveva una papalina nera in testa. La moglie, una

    donna grassa, non smise di mangiare. Che c'? Polizia! Il nome dell'inquilino che

  • entrato? (...) Che stanza? 32... (...) Il resto non mi riguarda, non vero? disse l'ebreo

    con tono untuoso. Paga regolarmente. (...) (...) Maigret si volt all'improvviso e disse:

    Scenda, Anna Gorskine! (...) Dimostrava pi

    dei venticinque anni denunciati nel registro, con ogni probabilit a causa della sua razza. Come

    molte donne ebree della sua et, era sformata, senza aver per perduto una certa bellezza. (...)

    I capelli, neri, grassi, non pettinati, le cadevano in grosse ciocche sul collo.

    (1931 Maigret e l'Osteria dei due soldi) Maigret, assicuratosi che tra la posta non ci fosse

    nulla di urgente, raggiunse a piedi il ghetto la cui

    via pi animata e piena di traffico era appunto rue des Blancs Manteaux, dov'erano raggruppati,

    non lontano dal Monte di Piet, quasi tutti i rigattieri.

    GHIGLIOTTINA

    (1931 Maigret e l'Osteria dei due soldi)

    Un tramonto straordinario. Nelle sonnolenti

    strade della ''rive gauche" s'infila un sole quasi sciropposo, mentre dai visi, dai mille rumori

    familiari della strada traspare la gioia di vivere. In giorni come questi l'esistenza sembra meno

  • monotona e i passanti, i tram, gli autobus paiono muoversi come in un incantesimo. Era il 27

    giugno. Quando Maigret giunse all'entrata della Sant, la sentinella guardava intenerita un

    gattino bianco che giocava col cane del lattaio.

    Si, vi sono giorni nei quali anche il selciato emette suoni pi profondi. I passi di Maigret

    sollevarono infatti una lunga eco nell'immenso cortile. Giunto in fondo a un corridoio, chiese a

    una guardia carceraria: Ha saputo? ... Non ancora. Un giro di chiave. Lo stridere di un

    catenaccio. Una cella molto alta e un uomo che si alzava mentre il viso sembrava cercare un'

    espressione. Come va, Lenoir? domand il

    commissario. L'uomo pareva stesse per sorridere, ma d'un tratto un pensiero improvviso

    gli aveva indurito i lineamenti e le sopracciglia s'erano aggrottate sospettosamente. Per qualche

    secondo mostr una faccia stizzita, quindi alz le spalle e porse la mano. Capito! sillab.

    Capito che cosa? Adesso c'era sulle sue labbra un sorriso canzonatorio. A me non la fa!

    Se lei qui... Perch domani mattina vado in

    vacanza e ...

    GINEPRO

  • (1932 Maigret nella casa dei Fiamminghi) La tazza si riempiva di caff bollente. La signora

    Peeters usc e ritorn con un bicchierino e una bottiglia di ginepro. E' acquavite stravecchia.

    GRANDJEAN GROSJEAN

    (1931 Maigret e la casa delle tre vedove) Grandjean apparteneva alla polizia stradale.

    C'erano altri die ispettori con lui nel tass. (1969 Maigret e il capellone imprudente)

    Ora, fuori Parigi, la Polizia giudiziaria non aveva pi potere. Era dominio della Suret Nationale,,

    in rue Saussaies, e, d'accordo con il giudice

    istruttore, Maigret telefon a quello che era ora il suo omologo, il commissario Grosjean, un

    veterano che aveva circa l'et di Maigret e che, come lui, aveva sempre la pipa in bocca.

    GRAPPA/MARC

    (1931 Maigret e il cane giallo)

    Nel caff, Maigret ordin una grappa, che gust

    con visibile piacere, dicendo ai giornalisti: (...) (1934 Maigret e il nipote ingenuo)

    L'orologio (...) segnava le quattro e mezzo. (...) Poco dopo scese un Maigret che indossava il

  • cappotto col bavero di velluto e la bombetta. Respinse le uova gi pronte e, incurante della

    moglie, si bevve un quarto bicchierino di grappa. (1945 La collera di Maigret)

    Per conservare il cattivo umore fece fermare il

    taxi a una bettola mal rischiarata, a Corbeil e comand due bicchieri di grappa: uno per

    l'autista e l'altro per lui. (...) Ancora una grappa... no, due!

    (1946 Maigret a New York) Aveva bevuto - doveva ricordarselo come ci si

    ricorda di particolari senza importanza - aveva bevuto, dal collo della bottiglia, un sorso di

    "marc" che la signora Maigret aveva infilato nella

    sua valigia. (1950 Maigret al night-club)

    Com' successo? domand Fred andando verso il bar. Scelse una bottiglia con cura, riemp

    tre bicchieri e ne porse per primo uno a sua moglie. Era vecchia grappa. Senza insistere, ne

    pos un bicchiere davanti a Maigret che fin per assaggiarla.

    [] Maigret trangugi un bicchierino di grappa e si avvi a piedi verso place de la Rpublique per

    respirare un po' d'aria fresca. []

  • (...) la bocca pastosa gli diceva che aveva bevuto pi di quanto egli non si fosse reso conto.

    Probabilmente Dsir, il cameriere, aveva sturato la bottiglia di champagne che in principio

    era l soltanto per bella mostra e Maigret,

    macchinalmente, l'aveva vuotata fra un bicchiere e l'altro di grappa senza pensare.

    [] Di tanto in tanto Fred andava a sedersi al tavolo

    di Maigret per scambiare qualche parola con lui, e ogni volta Dsir portava loro due grappe

    all'acqua. (1961 Maigret e la famiglia felice)

    Io prendo una grappa allungata con acqua

    disse Maigret. E tu, Lapointe? Una anche per me, capo. (...) Maigret fece segno al cameriere

    di riempire di nuovo i bicchieri. [] Trovarono Torrence accomodato davanti a un boccale di birra (...) Maigret ordin una birra a

    sua volta, e la bevve quasi tutta d'un fiato. (...) Raggiunse i tre uomini al Clairon e bevve un'altra

    birra prima di avviarsi con loro verso la scala di

    servizio dello stabile. (...) Maigret esit ad attraversare la strada e a entrare di nuovo al

    Clairon. Fin per farlo, e ordin istintivamente: una birra... (...) Per cominciare entr nel

  • piccolo bar in cui la sera prima aveva bevuto tre birre. Il cameriere lo tratt come se fosse un

    vecchio cliente. Il solito? Fece segno di si senza pensarci, bench non avesse voglia di

    birra. (...) Un bar, un altro. Vi entr, e siccome

    aveva cominciato con la birra, ne ordin un'altra e poi trasse la foto di tasca. (...) Maigret entr in

    una brasserie in boulevard Montparnasse. (...) Un bicchiere di qualsiasi cosa, purch non sia

    birra ordin. Un aperitivo? O una grappa? Una grappa...

    (1969 Maigret e il commerciante di vini) Suo padre, il vecchio Dsir. Ha settantadue

    anni, ma gestisce ancora la sua osteria del quai

    de la Tournelle. Si chiama Au Petit Sancerre. (...) Arrivarono giusto nel momento in cui un uomo

    dai capelli grigi, con un grembiule di grossa tela blu intorno ai fianchi, stava abbassando la

    saracinesca. Dalla porta socchiusa si vedevano le sedie sui tavoli, la segatura sul pavimento, alcuni

    bicchieri sporchi sul banco di zinco. (...) Una grossa stufa, in un angolo del locale, emanava

    un piacevole calore. (...) Il vecchio pass

    dall'altra parte del banco e, senza parlare, si riemp un bicchierino di grappa che tracann

    d'un sorso. Ne volete? chiese. Maigret fece segno di si. Lapointe, che detestava la grappa,

  • rifiut. [] Maigret si soffi ripetutamente il naso, si alz, si ferm un momento davanti alla finestra, infine si

    vers un bicchierino della grappa che aveva

    sempre di riserva nel suo armadio. Si sentiva ancora intorpidito e aveva la spiacevole

    impressione di muoversi in un universo ovattato.

    GROG GOGO

    (1931 Maigret e il cane giallo) (...) il giornalista (...) ordin, mettendosi in tasca

    il bloc-notes: Un grog!... Molto rum e appena

    un po' d'acqua calda... (1932 Maigret nella casa dei Fiamminghi)

    Io non penso niente, Machre! Ho cado! Ho freddo! Credo di essermi preso un bel

    raffreddore... Sto cercando di capire se non mi conviene andare a letto senza mangiare...

    Un'altra birra, cameriere!... Anzi, no! Un grog... Con molto rum...

    (1939 Il delitto di Bagatelle)

    Maigret si era messo a bere dei grog per ammazzare il raffreddore.

    [] Maigret torn a letto e si intont a forza di grog e

  • pastiglie di aspirina. (1951 Maigret e i gangster)

    Aveva giurato a se stesso di cacciarsi a letto con un grog e un'aspirina per tagliar le gambe

    all'infreddatura che cominciava a tormentarlo,

    ma si ricord che era venerd, giornata di cinema.

    [] Si diresse al bar e, per combattere il raffreddore

    che stava covando bevve un grog, volgendo la schiena alle ragazze che lo osservavano

    speranzose. [] Che cos'hai? domand la signora Maigret. Si

    direbbe...Che ho un raffreddore, semplicemente, e che vado a coricarmi con un

    grog e due aspirine. (1952 Le due pipe di Maigret)

    Un grog ordin Maigret. Gli sembrava che una parte dell'acqua fredda che cadeva dal cielo, gli

    fosse entrata nelle narici, e si aspettava un raffreddore di testa. Forse a causa della

    tradizione secondo la quale si prende il

    raffreddore ai funerali. (1953 Maigret si sbaglia)

    La nebbia si era trasformata in una pioggerella fine e gelida che faceva prevedere un bel

  • raffreddore di testa, e il commissario entr in un piccolo bar all'angolo della strada per bere un

    grog. (1957 Gli scrupoli di Maigret)

    Maigret entr, ordin un grog, non tanto per

    scaldarsi, quanto perch gli avevano parlato di grog poco prima.

    [] E vi trov un bel caldo, un odore familiare di vino

    e di cucina. Le tavole, sette otto al massimo, erano coperte di tovaglie di carta e una piccola

    lavagna annunciava che c'era da mangiare del cotechino e pur di patate. Due muratori stavano

    mangiando in fondo al locale. (...) "Un grog!"

    ordin. (...) Probabilmente stava per prendersi un raffreddore. (...) Maigret ordin un altro grog.

    [] Cen con dei panini, torn a casa e bevve un

    altro grog con due compresse di aspirina prima di andare a letto.

    [] Au bon Coin (...) Non so perch rimanga aperto

    la sera dato che c' soltanto un uomo che beve

    un grog vicino alla finestra. [] Indoss il cappotto e non dimentic la sciarpa. Aveva da poco bevuto un grog perch si sentiva

  • sul punto di prendere un'influenza. [] Sua moglie gli prepar ancora un grog. E lui sud tutta la notte.

    (1958 Maigret e i testimoni reticenti)

    Aveva percorso appena cinquanta metri quando qualcuno gli fece segno dalla porta di un piccolo

    bar: "Aux Copains du Quai". Era Janvier. All'interno non c'era nessuno, tranne la padrona,

    una grossa donna spettinata che sorvegliava da lontano, attraverso la porta della cucina, un

    tegame che fumava sul fornello spandendo un forte odore di cipolle. Cosa prende, capo?

    Janvier aggiunse: Io ho preso un grog. Con

    questo tempo facile prendere un'influenza. Anche Maigret prese un grog.

    [] Che cosa vuole, commissario? Un grog.

    Visto che aveva cominciato con un grog decise di seguitare, anche se non era l'ora.

    [] C'era un bar, di fronte alla casa, (...) Maigret,

    dopo una breve esitazione, ordin : Un grog!

    (...) Un altro... ordin. (1969 Maigret e il capellone imprudente)

    Non hai preso freddo? Non credo... Ho dell'acqua bollente per preparare un grog...

  • Siediti... Lascia che ti levi le scarpe... Le calze erano da torcere. (...) Vers del rum in un

    bicchiere, dello zucchero, lasci dentro il cucchiaino perch il vetro non si rompesse e ci

    aggiunse l'acqua bollente. Una fetta di limone?

    No... (...) Si mise il pigiama, si pul i denti e un quarto d'ora dopo, col sangue alla testa per

    effetto del grog, era a letto vicino alla signora Maigret.

    (1969 Maigret e il commerciante di vini) Hai preso freddo? E' tanto se ho messo il

    naso fuori. Il tempo di entrare e uscire dalla macchina. Hai una voce da raffreddore.

    Eppure non tossisco e non mi soffio il naso.

    Aspetta domani mattina. Sarebbe meglio che ti preparassi un grog e ti dessi due aspirine. Il

    ragazzo ha confessato? (...) Nel frattempo Maigret si spogli, si mise il pigiama, esit a

    caricare un'ultima pipa e, beninteso, fin per farlo. Per caso il tabacco non incominciava ad

    avere un gusto strano? [] Maigret si sentiva pesante e, prima di sedersi di

    nuovo, si vers un bicchierino di prunelle. Non credi che ti far venire caldo? Non si bevono

    forse dei grog contro l'influenza? Il che fra parentesi, non va a genio a Pardon.

  • [] La notte non calda. Soprattutto per il vento.

    (...) And fin sulla porta della camera da letto e disse alla moglie che stava vestendosi:

    Preparaci due grog. (...) E' per me che ha

    ordinato il grog? E anche per me. Ho l'influenza, forse un'angina, e mi far bene. (...)

    Molto zucchero? Si, grazie. Limone? Gli prepar il suo bicchiere e lo pos su un

    tavolinetto di fronte a lui. poi serv il marito. Se hai bisogno di qualcosa, chiamami. Chiss?

    Forse, fra poco, di altri due grog. (...) In cucina, la signora Maigret preparava altri due

    grog.

    HALLES

    (1942 La ragazza di Maigret)

    Ptillon ha conosciuto momenti duri, gli capitato di scaricare verdura alle Halles di notte.

    (1969 Maigret e il commerciante di vini) (...) e c' un posto che attira irresistibilmente

    gli uomini alla deriva: les Halles. Chiss dove

    andranno quando, fra qualche mese, i mercati generali saranno trasferiti a Rungis.

    (1970 Maigret e la vecchia pazza) (...) Mi dispiace molto che le Halles non ci sono

  • pi, perch erano a due passi e avevo le mie abitudini. Dopo sono andata da diversi

    negozianti, ma diverso. (1971 Maigret e l'uomo solo [1965])

    Era il 1965 e les Halles di Parigi non erano

    ancora state trasferite a Rungis.

    HOTEL BEAUSJOUR

    (1932 Maigret al Liberty Bar) L'albergo si chiamava Beausjour ed era situato

    in una strada parallela al porto [di Cannes], proprio di fronte a una panetteria.

    (1938 Stan l'assassino [in Due giorni per

    Maigret]) Proprio all'angolo di rue Birague, si vedeva

    l'insegna di un misero albergo, uno di quelli in cui si affitta "per il mese, la settimana o la

    giornata", non senza pagamento anticipato, e questo albergo, per ironia, portava il nome di

    "Beausjour". (1942 La ragazza di Maigret)

    Penetra nel corridoio dell'Hotel Beausjour,

    stretto tra una salumeria e un negozio di calzature. Nel "bureau", dietro un gabbiotto a

    vetri, un uomo mostruosamente grasso seduto su una poltrona "Voltaire", vicino al quadro delle

  • chiavi e le sue gambe idropiche sono immerse in un recipiente di smalto. Le assicuro che non

    colpa mia. Del resto, non ha che da interrogare Ernest, E' lui che li ha fatti salire... (...) Era di

    primo pomeriggio... A quell'ora ci sono clienti

    "casuali"... Capisce... Le camere del primo piano servono solo a questo... Di solito conosciamo

    tutte le donne... Gridano passando: Salgo al numero 8...

    (1949 L'amica della signora Maigret) Sulla sinistra Maigret riconobbe la trattoria a

    prezzo fisso dove aveva mangiato il taxista e, di fronte, L'Hotel Beausjour, di cui non si vedeva

    che l'angusta entrata tra due botteghe, una

    salumeria e una drogheria. CAMERE AL MESE, ALLA SETTIMANA E PER LA GIORNATA. ACQUA

    CORRENTE. RISCALDAMENTO CENTRALE. PREZZI MODICI. (...) C' nessuno? chiam

    Maigret. L'odore gli ricord il periodo in cui, pi o meno all'et di Lapointe, lavorava nella squadra

    addetta al controllo delle camere in affitto e passava le giornate andando di pensione in

    pensione. Era un odore che sapeva di bucato e di

    sudore al tempo stesso, di letti sfatti, di secchi sporchi e di cibo riscaldato sui fornelli ad alcool.

    (...) Come ha potuto dargli al camera se non ne aveva pi? Maigret conosceva gi la risposta,

  • ma voleva sentirglielo dire. In quel tipo di alberghi si riservano spesso le camere del primo

    piano alle coppie "occasionali", che salgono per un attimo o per un'ora. Ci sono sempre le

    camere "occasionali" rispose adoperando il

    termine consacrato. (1962 Maigret e il cliente del sabato)

    Abitava ancora con i suoi genitori? Era un bel po' che vivevo solo in una stanza mobiliata...

    Dove? In fondo a rue Lepic... L'Hotel Beausejour...

    INCARICHI DI MAIGRET

    (1930 Maigret e il castellano) Il primissimo contatto che il commissario Maigret

    ebbe con il morto, assieme al quale avrebbe passato intere settimane nella pi sconcertante

    intimit, avvenne il 27 giugno 1930, in circostanze nel contempo ordinarie, ingrate e

    indimenticabili. (...) Maigret era il pi anziano dei commissari e doveva occuparsi di tutto, con un

    caldo soffocante e con gli effettivi che le ferie

    avevano ridotto al minimo. (...) Commissario Maigret, della Prima brigata mobile. Vorrei

    scambiare quattro parole con lei, signora... []

  • [Maigret] Aveva quarantacinque anni e aveva passato met della sua vita nei pi vari reparti

    della polizia: nella buoncostume, nella stradale, nel servizio controllo locali pubblici, nella brigata

    ferroviaria e in quella del gioco d'azzardo. E'

    abbastanza per ammazzare ogni velleit di misticismo e per eliminare la fede nell'intuizione.

    (1931 Maigret e il cane giallo) Da un mese, era distaccato presso la Mobile di

    Rennes, dove si doveva procedere alla riorganizzazione di alcuni servizi.

    (1938 La stella del Nord [in Due giorni per Maigret])

    Maigret, al suo esordio, era stato riempito di

    botte, perch un borsaiolo che aveva arrestato all'uscita di un grande magazzino si era messo a

    urlare: Al ladro! (1938 L'amico della signorina Berthe [in Due

    giorni per Maigret]) Sali... Al Quai des Orfvres!... (...) Un ufficio

    che Maigret aveva occupato ai suoi esordi, quando nello stabile non c'era ancora la luce

    elettrica.

    (1939 Maigret e il sergente maggiore) Non era sgradevole: ben sistemato davanti al

    suo tavolo, con la stufa che ronzava alle sue spalle, a sinistra la finestra che la nebbia del

  • mattino copriva di uno strato spesso, davanti a s il camino Louis-Philippe, in marmo nero, le

    lancette dell'orologio a pendolo ferme da vent'anni su mezzogiorno; al muro in una

    cornice nero e oro, una fotografia in gruppo di

    signori in redingote e cilindro, con baffi inverosimili e barbe puntute: l'associazione dei

    segretari di commissariato, al tempo in cui Maigret era ben giovane! Quattro pipe sistemate

    in ordine di grandezza sul tavolo. (1939 Vendita all'asta)

    al suo arrivo sul posto Maigret, che dirigeva a quell'epoca la brigata mobile di Nantes, aveva

    aggrottato le sopracciglia nell'esaminare da capo

    a piedi Michaux. (1948 La prima inchiesta di Maigret [1913])

    Davanti a una delle scrivanie il segretario del commissario del quartiere Saint-Georges

    muoveva le labbra come uno scolaro, chino su di un piccolo libro di recente pubblicazione: "Corso

    di segnaletica descrittiva ad uso dei funzionari e ispettori di polizia". Sul risguardo era scritto a

    penna, in maiuscoletto: "J. Maigret". Gi un paio

    di volte il giovane segretario del commissario aveva dovuto alzarsi per andare a riattizzare la

    stufa, e quella stufa di cui avrebbe avuto nostalgia per tutta la vita era la stessa, o quasi

  • che avrebbe ritrovato un giorno al Quai des Orfvres e che pi tardi, quando avrebbero

    installato il riscaldamento centrale nei locali della Polizia Giudiziaria, il commissario divisionale

    Maigret, Capo della Brigata speciale, avrebbe

    ottenuto di conservare nel suo ufficio. Era il 15 aprile 1913. La Polizia Giudiziaria non si

    chiamava ancora cos, ma si chiamava "Suret". (...) Maigret e l'agente Lecoeur erano soli, alle

    una e mezzo di notte, nell'ufficio del Commissario (sic!) di polizia del quartiere

    Saint-Georges, nella tranquilla rue La Rochefoucauld. Aveva ventisei anni ed era

    sposato da cinque mesi appena. Da quando era

    entrato nella polizia, quattro anni prima [*], era passato per i servizi pi umili: la pubblica via, le

    stazioni, i grandi magazzini... Da poco meno di un anno era segretario al commissariato del

    quartiere Saint-Georges. [] Maigret avrebbe potuto anche telefonare al direttore generale, o andarlo a trovare.

    Conosceva infatti personalmente Xavier

    Guichard, capo della Suret, il quale aveva trascorso spesso le vacanze nella casa di

    Maigret, nell'Allier, ed era stato un tempo grande amico di suo padre. Non che Guichard lo

  • proteggesse nel vero senso della parola, ma lo seguiva discretamente da lontano, o meglio

    dall'alto; ed era senza dubbio lui che ogni quattro anni [*ma non in polizia da soli quattro

    anni?] gli faceva cambiare servizio, perch

    potesse impratichirsi pi in fretta di tutto il meccanismo della Polizia.

    [] Il giorno dopo fu chiamato al Quai. Ancora

    offeso, ragazzo mio? gli domand il gran capo posandogli una mano sulla spalla. (...) Pu

    riaccendere la pipa. Luned entrer come ispettore nella brigata del commissario Barodet

    [il Maigret dell'epoca].

    (1949 L'amica della signora Maigret) Sulla sinistra Maigret riconobbe la trattoria a

    prezzo fisso dove aveva mangiato il taxista e, di fronte, L'Hotel Beausjour, di cui non si vedeva

    che l'angusta entrata tra due botteghe, una salumeria e una drogheria. CAMERE AL MESE,

    ALLA SETTIMANA E PER LA GIORNATA. ACQUA CORRENTE. RISCALDAMENTO CENTRALE.

    PREZZI MODICI. (...) C' nessuno? chiam

    Maigret. L'odore gli ricord il periodo in cui, pi o meno all'et di Lapointe, lavorava nella squadra

    addetta al controllo delle camere in affitto e passava le giornate andando di pensione in

  • pensione. Era un odore che sapeva di bucato e di sudore al tempo stesso, di letti sfatti, di secchi

    sporchi e di cibo riscaldato sui fornelli ad alcool. [] C'erano anche altre fotografie, tra cui una di

    quando ero segretario in un commissariato e portavo dei gran baffoni. (...)

    (1949 Maigret e la casa del giudice) Maigret ignorava perch fosse caduto in

    disgrazia e fosse stato nominato commissario capo a Luon.

    (1951 Maigret e i gangster) Maigret era passato per quasi tutti i servizi, ivi

    compresi la pubblica via, le stazioni e i grandi

    empori, ivi compresa anche, con sua grande contrariet, la squadra del buon costume, ma

    non si era mai occupato dei campi di corse. (1953 Maigret ha paura)

    Sono stato a Luon per pi di un anno! (1954 Maigret e la giovane morta)

    Aprendogli la portiera, Maigret gett un'occhiata alla facciata del commissariato [II Distretto - Rue

    de La Rochefoucauld] dalla quale una bandiera

    stinta pendeva immobile nell'aria: era in quell'edificio che aveva debuttato tanto tempo

    fa, non come ispettore ma come segretario del commissario.

  • (1956 Uno scacco di Maigret) Circa trent'anni prima, quando Maigret, appena

    sposato, era ancora segretario del commissario (sic!) Rochechouart, capitava ogni tanto che sua

    moglie lo andasse a prendere in ufficio, a

    mezzogiorno. (1965 La pazienza di Maigret)

    Aveva fortuna quel giorno. Un vecchio autobus con la piattaforma scoperta si ferm accanto al

    marciapiede, e cos Maigret pot continuare a fumare la pipa guardando le strade e la gente.

    Perch questo gli ricordava un corteo che aveva fatto accorrere tutta Parigi, tanti anni prima,

    quando si era appena sposato ed era soltanto un

    giovane timido segretario del commissariato di polizia del quartiere Saint-Lazare?

    (1971 Maigret e l'uomo solo [1965]) Lui, nel 1946 non era a Parigi. Era l'epoca in cui

    non andava d'accordo col direttore della Polizia Giudiziaria che era andato in pensione pochi

    mesi dopo. L'avevano mandato a Luon dove non c'era quasi niente da fare e dove, per

    passare il tempo, giocava a bigliardo quasi tutto

    il giorno.

    INTERROGATORI LUNGHI

  • (1931 Maigret e la casa delle tre vedove) [17 ore]

    Quando Maigret, con un sospiro di stanchezza, respinse la sedia dal tavolo a cui stava

    appoggiato, l'interrogatorio di Carl Andersen

    durava esattamente da diciassette ore. Dalle finestre senza tende si erano viste di volta in

    volta le ragazze e gli impiegati in frotta prendere d'assalto le latterie di place Saint-Michel, poi

    l'animazione affievolirsi, la corsa delle sei verso le stazioni della metropolitana, il movimento nei

    bar all'ora dell'aperitivo ... La Senna si era avviluppata di nebbia. Un ultimo rimorchiatore

    era passato, con luci verdi e rosse, trainando tre

    battelli. Ultimo autobus. Ultimo metr. Il cinema, di cui si chiudevano i cancelli, dopo aver staccato

    i cartelli pubblicitari. E la stufa che pareva ronfare pi forte nell'ufficio di Maigret. Sul tavolo

    c'erano bicchieri vuoti di birra e resti di sandwiches. Dovette scoppiare in qualche luogo

    un incendio, perch si udirono passare le rumorose macchine dei pompieri. Poi ebbe luogo

    una retata. Il cellulare usci verso le due dalla

    prefettura, e ritorn pi tardi attraverso il cortile del Dpot dove scaric il suo bottino.

    (1946 Maigret a New York) [26 ore]

  • Perch, quella sera, pens al pi lungo [falso], al pi difficile di tutti i suoi interrogatori, divenuto

    quasi un classico negli annali della Polizia Giudiziaria, quello di Mestorino, che non era

    durato meno di ventisei ore? Alla fine, l'ufficio

    era pieno di fumo, l'atmosfera era irrespirabile, c'erano dappertutto cicche, bicchieri vuoti, resti

    di panini, e i due uomini si erano tolte le cravatte e le giacche; le facce di entrambi erano cos

    provate che chi fosse entrato nell'ufficio senza sapere niente avrebbe avuto difficolt a dire

    quale dei due fosse l'assassino. (1949 Il mio amico Maigret)

    [36 ore]

    Devi finire per confessare, anche se me ne dovr star qui tre giorni e tre notti! Ne ho

    conosciuto uno pi forte di te. Si dava delle arie anche lui, entrando al "Quai des Orfvres". Era

    ben vestito come te. E' durata a lungo. Eravamo in cinque o sei a darci il cambio. Dopo trentasei

    ore, sai che cosa gli capitato? Sai come abbiamo fatto a capire che finalmente cedeva?

    Dall'odore. Un odore nauseante come lui. Aveva

    mollato tutto nei pantaloni! (1949 Maigret e la casa del giudice)

    [27 ore] Il pi famoso dei suoi interrogatori, al Quai des

  • Orfvres, era durato ventisette ore, e si erano dati il cambio in tre per non concedere a quel

    tale un minuto di respiro. (1954 Maigret e la giovane morta)

    [30 ore]

    Maigret sbadigli spingendo i fogli verso l'estremit della scrivania. Firmate qui, ragazzi,

    e poi potete andarvene a dormire. I "ragazzi" erano probabilmente i tre elementi pi duri da

    cucinare che fossero passati per le mani della polizia giudiziaria da un anno a questa parte.

    Uno di loro, quello che chiamavano Dd, sembrava un gorilla e il pi mingherlino, che

    aveva uno sguardo da pesce morto, avrebbe

    potuto guadagnarsi la vita come lottatore da fiera. Janvier pass loro i fogli e una penna

    avevano sputato l'osso, i tre non si presero piu la briga di discutere , non lessero neppure il

    verbale del loro interrogatorio e firmarono con aria disgustata. L'orologio di marmo segnava le

    tre e qualche minuto e quasi tutti gli uffici del Quai des Orfvres erano piombati nell'oscurit.

    Da molto tempo non si udiva altro rumore che

    quello lontano di un clacson o dei freni di un tass che slittava sull'asfalto bagnato. Anche al

    loro arrivo, il giorno prima, gli uffici erano deserti, dato che non erano ancora le nove del

  • mattino. Pioveva gi, una pioggerella melanconica e insistente. Da pi di trenta ore

    essi stavano fra quelle mura, sia insieme, sia separati, mentre Maigret e cinque suoi

    collaboratori si davano il turno a tempestarli di

    domande. (1963 Maigret e il fantasma)

    [41 ore in servizio] Era gi passata l'una, quella notte, quando si

    spense la luce nell'ufficio di Maigret. Il commissario, con gli occhi gonfi per la fatica,

    spinse la porta dell'ufficio degli ispettori dove il giovane Lapointe e Bonfils restavano di guardia.

    Buona notte, ragazzi bofonchi. Nel vasto

    corridoio, le donne delle pulizie spazzavano ed egli rivolse loro un piccolo cenno con la mano.

    Come sempre a quell'ora, c'era corrente d'aria e la scala che egli discendeva in compagnia di

    Janvier era umida e gelida. Si era a met novembre, era piovuto tutto il giorno. Dalle otto

    del mattino del giorno prima, Maigret non aveva lasciato l'atmosfera surriscaldata del suo ufficio

    e, prima di attraversare il cortile, sollev il

    bavero del soprabito. Vuoi che ti lasci da qualche parte? Un taxi, chiamato per telefono,

    aspettava davannti al portale del Quai des Orfvres. In qualsiasi stazione di metr, capo.

  • Pioveva a dirotto. La pioggia rimbalzava sul selciato. L'ispettore discese a Chatelet. Buona

    notte, capo. Buona notte, Janvier. Era un istante come ne avevano vissuti assieme a

    centinaia, provando la stessa soddisfazione un

    po triste. (1965 La pazienza di Maigret)

    [27 ore] Ci sono fatti che a poco a poco entrano nella

    leggenda. I funzionari si ricordavano l'un l'altro e raccontavano ai nuovi arrivati il pi lungo

    [falso] interrogatorio del commissario: un interrogatorio di ventisette ore, durante il quale

    il cameriere della birreria Dauphine non aveva

    quasi mai smesso di portare nel suo ufficio birre e panini.

    INTORPIDIMENTO

    (1930 Maigret e il castellano)

    Trascin la sua sedia vicino al pozzo, si apr un giornale sulla faccia per proteggersi dalle mosche

    e, parola mia, non tard molto a cadere in una

    piacevolissima sonnolenza. A poco a poco l'acciottolio dei piatti che venivano lavati in

    cucina diventava irreale, e Maigret, intorpidito, sfuggiva al dominio ossessionante del suo morto.

  • (1931 Maigret al "Convegno dei Terranova") Maigret lasciava errare il suo sguardo sul

    paesaggio e il suo pensiero diventava fluttuante, il suo cervello si intorpidiva in una fantasticheria

    che ruotava intorno a un capitano Fallut sempre

    pi inconsistente. (1934 Maigret e il nipote ingenuo)

    Maigret aveva caldo. Sentiva il corpo intorpidito, ma non lo dava a vedere e l'espressione del viso

    restava la stessa di quando, all'una e mezzo, era montato di sentinella.

    (1943 Maigret e la ragazza di provincia) Gli odori provenienti dalla cucina promettevano

    ottimi cibi, (...) Gli furono servite delle allodole e

    gli fu minutamente spiegato il modo in cui i contadini del Marais letteralmente le pescavano

    di notte trascinando le reti per i prati. (...) Prende un altro po' di pollo?... (...) C'era

    troppo da mangiare, troppo da bere. Faceva troppo caldo. Si ritir, intorpidito, nel salotto,

    con i piedi davanti ai ceppi crepitanti. (1947 Le vacanze di Maigret)

    Anche nella sala da pranzo dell'albergo (...) Il

    primo giorno, dopo aver preso il caff, aveva ordinato un calvados. Da allora, Germaine gli

    domandava invariabilmente: Calvados, signor commissario? Lui non osava rifiutare. Era

  • intorpidito. (1948 La prima inchiesta di Maigret [1913])

    Maigret (...) Aveva mangiato e bevuto troppo. Si sentiva intorpidito e, se si fosse trovato in

    campagna al posto del flautista, un riposino

    sull'erba, magari all'ombra di un albero, non glielo avrebbe tolto nessuno.

    (1949 Maigret e la casa del giudice ) Be'! sospir Maigret che il caldo aveva

    intorpidito. (1950 Maigret al night-club)

    Maigret si alz, intorpidito dal caldo dell'ufficio, con la bocca ancora amara e un sordo dolore alla

    nuca. (...) se ne avesse avuto il tempo, avrebbe

    fatto un salto alla Brasserie Dauphine per buttar gi un "mezzo" che l'avrebbe rimesso in sesto.

    (1950 Un Natale di Maigret) I due uomini aspettavano senza impazienza,

    ciascuno nell'abbraccio di una poltrona, entrambi nell'identico atteggiamento, tutti e due con un

    bicchierino a portata di mano: e Maigret incominciava a intorpidirsi.

    (1957 Gli scrupoli di Maigret)

    (...) Faceva molto caldo nel mio ufficio. Ero intorpidito...

    [] (...) Maigret si alz pesantemente, col capo e la

  • mente intorpiditi, si diresse (1965 La pazienza di Maigret)

    Era stata una bella domenica. Il rag cuoceva a fuoco lento nella cucina (...) Maigret in maniche

    di camicia, col colletto aperto e il cappello di

    paglia, sarchiava le aiuole e poi si assopiva, dopo pranzo - dopo quel vinello bianco del paese - su

    una sdraio a righe rosse e gialle dove il sole non avrebbe tardato a raggiungerlo, senza tuttavia

    sottrarlo a quel torpore. [] Maigret si alz pesantemente, intorpidito dal caldo e dalla giornata faticosa.

    (1969 Maigret e il commerciante di vini)

    (...) Cosa c' da mangiare? (...) Fegato di vitello alla casalinga. Era uno dei suoi piatti

    preferiti. (...) Ne hai preso abbastanza per poterlo mangiare freddo, domani, come

    antipasto? Il fegato di vitello gli piaceva moltissimo anche freddo, il giorno dopo. Come

    dessert, mangi noci, fichi secchi e mandorle. Aveva bevuto solo due bicchieri di Bordeaux,

    tuttavia si sentiva intorpidito e and a sedersi

    nella sua poltrona, accanto alla finestra. [] Maigret si soffi ripetutamente il naso, si alz, si ferm un momento davanti alla finestra, infine si

  • vers un bicchierino della grappa che aveva sempre di riserva nel suo armadio. Si sentiva

    ancora intorpidito e aveva la spiacevole impressione di muoversi in un universo ovattato.

    [] Maigret si alz tutto intorpidito, la fronte bagnata di sudore.

    ISPETTORE O BRIGADIERE? LUCAS

    (1930 Maigret e il viaggiatore di terza classe)

    Il brigadiere Lucas passava con delle carte in mano dirigendosi verso l'ufficio del commissario.

    (1931 Maigret e la casa delle tre vedove)

    I due uomini si erano fermati e Lucas, che era uno dei pi vecchi collaboratori di Maigret,

    diceva: Prima di tutto, bisogna che Goldberg sia venuto fin qui. Ha visto il cadavere, all'obitorio di

    Etampes? No?... Un uomo di quarantacinque anni, dai tratti israeliti molto pronunciati... Un

    tipo piccolo e solido, con la mascella dura e la fronte testarda coronata da capelli ricci da

    montone... (...)

    (1938 L'amico della signorina Berthe [in Due giorni per Maigret])

    (...)Quanto al collaboratore ucciso accanto a me poco prima che andassi in pensione, non pu

  • essere che Lucas (...) (1938 Stan l'assassino [in Due giorni per

    Maigret]) A quella finestra, un vecchietto sedeva presso la

    gabbia di un canarino e pareva non avesse altra

    occupazione che quella di scaldarsi al sole finch il buon Dio gli accordasse di vivere. Era Lucas, il

    brigadiere Lucas, che si era abilmente invecchiato di una ventina d'anni.

    (1939 Maigret e il sergente maggiore) Da un'ora buona il brigadiere Lucas telefonava

    da tutte le parti senza riuscire a raggiungere il suo capo.

    (1940 Un'ombra su Maigret)

    Maigret sorrise pensando a Lucas, il brigadiere che, da quattro giorni, si era trasformato in un

    vecchio infermo. Si trattava di sorvegliare la banda dei Polacchi, (...) Lucas trasformato in

    infermo, soffocato dagli scialli, li sorvegliava da mattina a sera dalla finestra di un appartamento

    di fronte. (1941 Maigret e l'affare Picpus)

    La porta si apre. E' il brigadiere Lucas, piccolo,

    tondo, indaffarato, che a sua volta, si asciuga il sudore dalla fronte.

    [] Mi capitato un incidente spiacevole, (...) Ma

  • nessuno poteva riconoscermi, perch mi ero travestito da mendicante e... Imbecille!

    Come?... Che dice? Tutti sanno, alla Polizia Giudiziaria, che Maigret detesta i travestimenti.

    Ma come impedire a Lucas di recitare una parte,

    se questo rappresenta tutta la sua gioia nella vita?

    (1942 La ragazza di Maigret) (...) guarda, Lucas fumando la pipa con una

    placidit copiata da quella del commissario. (1946 Maigret a New York)

    E quando Lucas veniva a trovarlo, Lucas che era stato per quindici anni il suo ispettore preferito,

    era sottinteso che non si doveva assolutamente

    alludere alla "Polizia". (1946 Maigret a New York)

    Anche gente che aveva lavorato con lui anni e anni, come il brigadiere Lucas,

    (1947 Ben tornato Maigret) Si segga, signor commissario, prego. Anche lei,

    signor... L'ispettore Lucas. (1949 Maigret e la casa del giudice )

    A Parigi, avrebbe avuto intorno a s tutta la sua

    squadra, tipi in gamba che conoscevano i suoi metodi e ai quali non avrebbe avuto quasi

    bisogno di parlare: Lucas che era salito di grado, Janvier, Torrence, e quelli dell'Ufficio

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